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Svevo

TRATTI RILEVANTI DELLA VITA:


Svevo nasceva in una famiglia borghese in una situazione economica agiata. I seguito la sua
situazione economica familiare crollò e si ritrovò all’ interno di un processo di declassamento
sociale. La situazione si risollevò in seguito al suo matrimonio con la cugina, infatti entrò a far
parte dell’azienda del suocero, raggiunse così. Ceti dell’ alta borghesia. In tutto ciò il suo
rapporto con la scrittura fu travagliato, in quanto non ricevette mai meriti in Italia. Il suo
successo cominciò ad aumentare grazie all’amico e insegnante Joyce, grazie al quale il suo
più celebre romanzano verrà diffuso in Francia. Da lì la situazione migliora ma rimarrrà vittima
di un incidente.

SVEVO E FREUD:
Grazie al cognato che ha avuto bisogno di terapie dal signor sigmeund Freud, Svevo
conosce gli studi dello psicoanalista. La rivoluzione che portò Freud riguarda principalmente
o studio dell’ inconscio. Questo ultimo infatti riguarda gli aspetti più cupi e profondi delllw
psiche. I processi inconsci hanno importanti risultati sul funzionamento della mente e tale
processo prende il nome di DETERMINISMO PSICHICO.
Due principali concetti che nascono con Freud sono il fatto che i contenuti coscienti sono solo
una piccola parte di ciò che veramente cela la nostra mente e inoltre il fatto che noi
selezioniamo inconsciamente cosa tratttanere e cosa eliminare. Il concetto di eliminazione o
rimozione nasce dal fatto che tendiamo ad allontanare ciò che il nostro cervello reputa
sgradevole e indesiderato. L’ inconscio secondo Freud può essere raggiunto per più canali,
principalmente tramite LE LIBERE ASSOCIAZIONI OTRAMITE i sogni. O TRAMITE i piccoli
lapsus e dimenticanze. Per conoscer davvero un soggetto dobbiamo indagare il profondo
della sua psiche e sopratutto il suo passato e le sue esperienze infantili.
Coscienza di Zeno:
E’ costituita prevalentemente da un memomariale, o confessione autobiogra ca, in cui il
protagonista Zeno cosini racconta la sua vita. Tale testo aveva un ruolo essenziale perla
comprensione e l’indagine di sè ed era essenziale anche allo psicoanalista che in questo
modo poteva conoscere meglio il suo paziente. La prima parte contiene una prefazione dove
lo psicoanalista, il dottor S., afferma di essere stato lui a pubblicare il romanzo, per dispetto,
in quanto Zeno non ti aveva permesso di portare a termine la cura, facendogli crollare tutto
ciò che aveva costruito e rendendo inutile tutto il suo lavoro. Si conclude con un diario di
Zeno dove spiega i motivi per cui ha abbandonato la cura e si dichiara sicuro della propri
guarigione. Il Romanzo è dunque narrato dal protagonista stesso ed assume quindi una
funzione AUTODIEGETICA.
Il tempo è trattato in maniera particolare in quanto non segue la successione cronologia degli
eventi ma una successone data dalle associazioni, totalmente soggettiva, che mescola piani
e distanze.
Il testo è costruito su vari capitoli, ognuno con un tema, che verte intorno aduna vicenda in
cui riaf orano continuamente altre vicende passate e sentimenti dell’autore.
Il protagonista è in questo caso un inetto, non un eroe. Vive la sua vita nell’ epoca borghese
ma no riuscirà mai a trovarsi a suo agio con questa classe sociale. Importanti sono la gura
del padre e della moglie augusta.
Zeno è malato di NEVROSi. La presenza di tale Maria lo porta a proiettare in essa la propria
inettitudine e inoltre i mali sici da cui era effetto li riconduce al suo vizio: quello del fumo.
Nella conclusione del romanzo ZEno riesce a svoltare la sua situazione economica
robabilmente per puro caso, ma ciò lo farà sentire meglio e lui si reputerà guarito. In realtà
non sarà realmente guarito, ma si entrerà in quel con ne incerto che vi è tra salute e malattia.
Il narratore del romanzo è un narratore inattendibile, come ci suggerisce il dottore nella
prefazione affermando che troveremo molte verità e bugie. Zeno tende a giusti carsi i ogni
sua azione, ma non in maniera intenzionale. Il protagonista infatti crea degl autoinganni
determinati da profondi processi rifondi e inconsapevoli. Per tutto il romanzo ogni gesto e
ogni affermazione di Zeno rivelano in trasparenza un groviliocomplesso di motivazioni
ambigue, sempre diverse e addirittura opposte a quelle dichiarate. La coscienza del
protagonista è falsa, cattiva, avvolta in una nube di ironia oggettiva.
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Zeno non è però solo oggetto di una oggettiva critica, è anche soggetto, c’è un distacco
ironico con cui Zeno guarda il mondo esterno, è no strumento straniante nei confronti de così
detti sani e normali. Lui che non si inserisce nel mondo borghese è inquieto e disponibile alle
trasformazioni mentre gli altri sonno cristallizzati come se avessero raggiunto il loro processo
evolutivo. Tuttavia è necessario sottolineare che tale processo di critica al mondo borghese
non è consapevole, lui cerca invece di integrarsi con il mondo borghese ma non riesce mai
nell’intento. Ci sono momenti del romanzo in cui realizza la malattia degl altri, come succede
e la moglie che più la descrive più assume una forma malata. Tutto diventa così incerto ed
ambiguo.zeno assume un duplica ruolo e aspetto: da una parte infatti inarca l’inetto
problematico, campione di falsa coscienza borghese, dall’altra invece diventa uno strumento
di straniamento e conoscenza, data dalla sua diversità.

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