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Arte sofi pdf - appunti

Arte e architettura (Università degli Studi di Milano-Bicocca)

Studocu non è sponsorizzato o supportato da nessuna università o ateneo.


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INTRODUZIONE

Pinacoteca di Brera, monumento in mezzo dedicato a


Napoleone

Vienna

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Alla galleria dell9arte di Venezia

Perché è ritenuta così importante? Perché non è un bene solo


culturale ma mondiale che significa la pace tra i popoli. Opera
che è talmente importante che viene usata nel marketing.
Perché è così importante?

All9inizio del Novecento (1911 il 21 agosto) è stata derubata da un


custode italiano (Vicenzo Perugia) perché l9Italiani volavano
riprendersi quell9opera. Non sapeva che Leonardo l9aveva portata lui in Francia. Il ritratto era la moglie di Francesco
del giocondo che aveva commissionato Leonardo di ritrarre la moglie Lisa. LA gioconda era in Francia era passata alle
collezioni di Francia. Invece il custode pensava fosse un bottino di napoleone.

Primo furto nel mondo dell9arte ed è questo che da importanza alla gioconda tutti ne parlano. Per du e anni rimane
nascosta poi il ladro si rivolge a un esperto d9arte a Firenze convinto di aver fatto un gesto per il popolo Italiano.

Si parla ancora oggi che alcuni pensano che la Gioconda sia Italiana invece è legittimamente Francese

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Il più grande scultore di opere del novecento

anche davanti a U6 in Bicocca

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Espressionismo, arte separata da quella Europea in cui avevano sempre copiato gli Americani & Pollok ha inventato
questa nuova modalità espressiva.

Artista vivente contemporaneo Maurizio Cattelan

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Hanger Bicocca (quartiere


bicocca è diventata permanente)

2_ BENI CULTURALI E PATRIMONIO

I beni culturali e il patrimonio culturale

<LA repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio
storico e artistico della Nazione= Costituzione della Repubblica Italiana art.9

Fine 8800: le crescenti esportazioni di opere d9arte portano alla presa a modello di leggi per proteggere l9integrità del
patrimonio italiano. Risultato → la legislazione italiana fino all9entrata nella comunità europea (1994) ha un forte
carattere protezionistico.

Note legislative
- Prima vi erano diverse leggi su questo argomento ma diverse in ogni stato
- 1902 Prima legge di tutela (ma 1909 primo regolamento attuativo) una concezione accademica di 89belle arti99 – la
Direzione Generale (degli scavi e dei monumenti – poi dell9antichità e delle belle arti) dipendeva dal
Ministero della Pubblica istruzione → legame con metodi di apprendimento tradizionali e forte
connotazione didattica dell9approccio all9arte.
- 1939 L.1089 (legge Bottai- sulle cose di interesse artistico e storico. In vigore fino al 1999, ancora di carattere
fortemente protezionistico. Perché questo salto? Perché la legge più completa era stata data da questo
ministro sotto il fascismo ed è quella che ci siamo portati fino al 1999
- 1975 → nascita del Ministero per i beni culturali e ambientali – sganciati da ministero dell9istruzione. Legge
n. 5 voluta da Giovanni Spadolini
- Anni 980 → esigenza di una maggiore diffusione delle conoscenze e del formarsi di una vera e propria cultura
artistica popolare.
- Giovanni De Michelis avanza proposta per catalogazione del patrimonio – 89Giacimenti culturali99
- Legge n. 112 del 1998 → trasferimento di funzioni e compiti alle regioni (es. valorizzazione beni culturali)
- 1964-66 Commissione Franceschini – Nozione di bene culturale =ogni testimonianza avente valore di civilità
- 1999 testo unico in materia di beni culturali e ambientali
- 2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio D.lgs 22 gennaio 2004 n.42 in vigore. → Legge organica: Si ha una
definizione di museo mutuata da quella dell9ICOM: 89una struttura permanente che acquisisce, conserva,
ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e studio99.

Ministero per i beni&


- 1975 istituzione Ministero per i beni culturali e ambientali
- 1998 riforma: Ministero per i beni e le attività culturali
- 2013 Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
- 2018 Ministero dei beni e delle attività culturali
- 2019 Mibact Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo

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- OGGI Governo Draghi, febbraio 2021 Mic Ministero della cultura e Ministero del turismo

Codice dei beni culturali e del paesaggio

Articolo 1

Principi
o In attuazione dell9articolo 9 della Costituzione, la Repubblica tutela e valorizza il patrimonio culturale&
o La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità
nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura.
o Lo stato le regioni le città metropolitane le province i comuni assicurano e sostengono la conservazione del
patrimonio culturale e ne favoriscono la pubblica fruizione e la valorizzazione
o gli altri soggetti pubblici nello svolgimento della loro attività assicurano la conservazione la pubblica fruizione
del loro patrimonio culturale
o i privati proprietari possessori e detentori di beni appartenenti al patrimonio culturale, ivi compresi gli enti
ecclesiastici civilmente riconosciuti, sono tenuti a garantirne la conservazione

Tutela

La tutela è ogni attività diretta a riconoscere, proteggere e conservare un bene del nostro patrimonio culturale
affinchè possa essere offerto alla conoscenza e al godimento collettivi.

▪ Si esplica pertanto in:


- Riconoscimento, tramite il procedimento di verifica o dichiarazione dell9interesse culturale di un
bene, a seconda della sua natura proprietaria.
- Protezione
- Conservazione

Valorizzazione (ART.111-121)
▪ La valorizzazione è ogni attività diretta a migliorare le condizioni di conoscenza e di conservazione del
patrimonio culturale e ad incrementare la fruizione pubblica, così da trasmettere i valori di cui tale
patrimonio è portatore. → fine sociale

Articolo 2
Patrimonio culturale

o Il patrimonio culturale è costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici


o Sono beni culturali le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico,
etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali
testimonianze aventi valori di civiltà.
o Sono beni paesaggistici gli immobili e le aree costituenti espressione dei valori storici, culturali, naturali,
morfologici ed estetici del territorio, e gli altri beni individuati dalla legge o in base alla legge.

Articolo 10

Beni culturali
o Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli enti pubblici territoriali, nonché
ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, che presentano interesse
artistico, storico, archeologico o etnoantropologico.

Articolo 12

Verifica dell9interesse culturale


o I competenti organi del ministero d'ufficio su richiesta formulata dai soggetti qui le cose appartengono e corredata dai
relativi dati conoscitivi, verificano la sussistenza dell9interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico
nelle cose di cui al comma 1, sulla base di indirizzi di carattere generale stabiliti dal ministero medesimo al fine di
assicurare uniformità di valutazione.

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Articolo 17

Catalogazione
o Il ministero con il concorso delle regioni degli altri enti pubblici territoriali assicura la catalogazione dei beni cultural i e
coordina le relative attività.

Articolo 20

Interventi vietati
I beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro caratter e storico o
artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione. Il diritto di proprietà è secondario rispetto al valore
culturale.

Articolo 21

Interventi soggetti ad autorizzazione


o Sono subordinati ad autorizzazione del Ministero:
a) La rimozione o la demolizione anche con successiva ricostituzione, dei beni culturali
b) lo spostamento anche temporaneo dei beni culturali mobili salvo quanto previsto ai commi due e tre
c) lo smembramento di collezioni serie raccolte
d) lo scarto dei documenti degli archivi pubblici e degli archivi privati per i quali sia intervenuta la dichiarazione ai
sensi dell'articolo 13, non che lo scarto di materiale bibliografico delle biblioteche pubbliche e private&
e) il trasferimento ad altre persone giuridiche di complessi organici di documentazione di archivi pubblici, non chiedi
archivi di privati per i quali sia intervenuta la dichiarazione ai sensi dell'articolo 13
o fuori dai casi in cui ai commi precedenti, l9esecuzione di opere e lavori di qualche genere su beni culturali è
subordinata ad autorizzazione soprintendente, il mutamento di destinazione d'uso dei beni medesimi e comunicato al
soprintendente per le finalità di cui all'articolo 20 comma 1&.

Articolo 54

Beni inalienabili
o Sono inalienabili i beni del demanio culturale di seguito indicati:
a) Immobili e le aree di interesse archeologico
b) gli immobili dichiarati monumenti nazionali e termini della normativa dell9epoca vigente
c) le raccolte di musei, pinacoteche, gallerie e biblioteche
d) gli archivi
e) immobili dichiarati di interesse particolarmente importante ai sensi dell'articolo 10 comma 3
f) le cose mobili che siano opera di autore vivente o la cui esecuzione non risalga ad oltre 50 anni, se incluse in
raccolte appartenenti ai soggetti di cui all'articolo 53

<Modello Italia= s. Settis, Italia S.p.a., Einaudi Torino 2002

Il modello Italia è la presenza diffusa di un patrimonio solo in piccola parte conservato nei musei: paesaggio, città,
villaggi, edifici, quadri, manoscritti, musei ecc&

La diffusione capillare del patrimonio sul territorio nazionale fa il <carattere= dell9Italia. Va altre la proprietà&.

Musei, monumenti e aree archeologiche


- 4.739 musei e istituzioni similari, pubblici e privati, aperti al pubblico in particolare:
➢ 399 istituzioni statali: 198 musei e 201 monumenti e aree archeologiche
➢ 4340 istituti: 802 monumenti, 129 siti archeologici, 3409 musei dipendenti da altri soggetti pubblici e
privati per il 45,5% dai comuni
- 62.701.994 visitatori negli istituti non statali di cui circa la metà paganti
- 33.105.821 visitatori negli istituti statali di cui circa la metà paganti

Convenzione di Faro → <Convenzione quadro del Consiglio d9Europa sul valore dell9eredità culturale per la società=

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• L'Italia firma nel Febbraio 2013 e ratificare il settembre 2020


1. definisce gli obiettivi della convenzione, richiamando il <diritto al patrimonio culturale= quale espressione del
più ampio diritto di partecipare alla vita culturale, riconoscendo la responsabilità individuale collettiva nei
confronti del patrimonio culturale e sottolineando l'importanza della sua conservazione ed il suo ruolo nella
costituzione di una società pacifica e democratica.
2. definisce il <patrimonio culturale= come insieme di risorse ereditate dal passato, riflesso di valori e delle
credenze, e la <comunità patrimoniale= quale insieme di persone che attribuiscono valore a quel patrimonio.
La conservazione dell9eredità culturale e il suo uso sostenibile hanno come obiettivo lo sviluppo urbano e la
qualità della vita.

Patrimonio mondiale Unesco

• 890 siti riconosciuti di eccezionale valore universale a livello mondiale in base alla convenzione Unesco del
1972 ratificata dall'Italia nel 1978, riguardante la protezione del patrimonio culturale e naturale. L9iscrizione
nella lista del patrimonio mondiale ha come obiettivo la conservazione del patrimonio per la trasmissione
alle generazioni future.
• 1972, Parigi Convenzione riguardante la protezione sul piano mondiale del patrimonio culturale naturale .
<Opere architettoniche, plastiche o pittoriche monumentali, elementi o strutture di carattere archeologico,
iscrizioni, grotte o gruppi di elementi di valore universale eccezionale dal punto di vista storico, artistico o
scientifico.=
• 2003, Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale
<Per patrimonio culturale immateriale si intendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le
conoscenze, il know how - come pure gli elementi gli oggetti manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi
- che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio
culturale. Questo patrimonio culturale immateriale trasmesso di generazione in generazione e
costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi risposta al loro ambiente alla loro interazione con la
natura e alla loro storia e dà loro un senso di identità e di continuità promuovendo in tal modo rispetto per
la diversità culturale e la creatività umana&

Beni Unesco in Italia

Sono 55 quelli riconosciuti <patrimonio dell9umanità= e 12 quelli iscritti nella lista rappresentativa del patrimonio
culturale immateriale. Esempi:

❖ 1982 Centro Storico di Firenze (poi: Napoli, Siena, San Giminiano, Pienza, Urbino)
❖ 1995 Crespi d9Adda
❖ 1993 I sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera
❖ 2008 La ferrovia retica nel paesaggio dell9Albula e del Bernina

ICOM International Council of Museums

Creato nel 1946 con l9obbiettivo di diffondere la reciproca conoscenza fra le culture come base comune per la pace.
Organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali, circa 40.000. ICOM è associato all9Unesco

Museo

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Il museo ha una responsabilità sociale nei confronti della comunità territoriale di riferimento e deve porsi in
ascolto della collettività, interrogandosi sul proprio ruolo e funzioni in costante ridefinizione con il cambiamento
della società.

Due paradigmi interpretativi del museo:

1. Luogo della conservazione, autorità che interpreta gli oggetti e garantisce patrimonio culturale
2. Luogo di incontro e di relazioni, istituzione aperta che coinvolge attivamente pubblici diversi, accoglie punti
di vista e interpretazioni. → distinzione tra <cittadini= e <forestieri=

Evoluzione della definizione di Museo


• 1951 Il museo è l9istituzione che conserva, studia, valorizza e essenzialmente espone un insieme di elementi di valore
culturale per il diletto.
• 1974 Il museo è un9istituzione al servizio della società&
• 1989 Il museo è un9istituzione permanente al servizio della società e del suo sviluppo&
• 2001 Il museo è un9istituzione permanente, senza di scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. È aperto
al pubblico e compie ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell9umanità e del suo ambiente:
le acquisisce, le conserva, le comunica, e soprattutto, le espone ai fini di studio, educazione e diletto .
• 2004 uguale alla 2001 solo l9aggiunta di <immateriali=
• 2007 Il museo è un9istituzione permanente, senza di scopo di lucro, al servizio della società e d el suo
sviluppo, aperta al pubblico e che effettua ricerche sulle testimonianze materiali e immateriali dell9uomo e
del suo ambiente: le acquisisce, le conserva, le comunica, e specificatamente le espone ai fini di studio,
educazione e diletto. (Statuto ICOM, approvato nella Generale Assembly a Vienna)
• Fallimento della nuova definizione 25° Conferenza generale Kyoto 2019: 269 definizioni alternative ma
nessuna accettata. <Secondo alcuni la proposta rappresenterebbe una degna dichiarazione di missione che
finalmente riconosce ai musei un ruolo attivo nella società civile, mentre altri hanno espresso
preoccupazione per il fatto che ha definizione non tenga conto delle funzioni tradizionali di un museo,
condannandone il tono politico.=

Una delle questioni cruciali che riguarda il Museo contemporaneo è il tema della sostenibilità

• Codice dei beni culturali e del paesaggio art. 101 Istituti e luoghi della cultura: musei, biblioteche e archivi,
le aree e i parchi archeologici, i complessi monumentali.
Museo una struttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per
finalità di educazione e di studio.

Museologia è una disciplina che affronta la descrizione e comprensione del processo attraverso cui la società
identifica, colleziona ed espone oggetti e materiali, sia prodotti dall9uomo sia provenienti dal mondo naturale, per
rappresentare specifici valori – estetici, religiosi, scientifici, antropologici – e comunicarli a un potenziale pubblico
contemporaneo e futuro.

Studia i modi/processi prima di tutto poi l9identificazione del bene poi come viene esposto → identificare un bene
culturale esclude un altro ci dice molto della società → come si è evoluto il concetto di museo si capisce i
cambiamenti intercorsi della società

È interessante andare a studiare i valori e le opere che sono state selezionate durante un periodo& perché
c9è quell9oggetto? Chi l9ha scelto?

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MUSEI

ICOM - International Council of Museums

Organizzazione internazionale dei musei e dei professionisti museali, creata nel 1946 e associato all9UNESCO. L9Italia
aderisce subito, entro 6 mesi

Definizione di museo, passaggi:

1951, statuto ICOM → il museo è l9istituzione che conserva, studia, valorizza ed essenzialmente espone un insieme
di elementi di valore culturale per il diletto. Viene ampliata nel 1961 solo per quanto riguarda la tipologia id beni che
rientrano nella sfera di competenza dei musei.

1974 → sostanziale ripensamento, l9attenzione passa dal patrimonio alla società. 89Il museo è un9istituzione al
servizio della società, che acquisisce, conserva, comunica e presenta, con il fine di accrescere la conoscenza, la
salvaguardia e lo sviluppo del patrimonio, dell9educazione e della cultura, le testimonianze della natura e
dell9uomo99.

Sono musei le istituzioni permanenti senza scopo di lucro, tutti i siti storici, archeologici, naturalistici che possano
eseguire attività di acquisizione, conservazione e comunicazione.

1989 → statuto in cui si ribadisce come il museo sia un9istituzione permanente al servizio della società e del suo
sviluppo

2001 → 20° Assemblea generale ICOM a Barcellona – si adotta la seguente definizione: 89 il museo è un’istituzione
permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo, aperta al pubblico che svolge ricerche
concernenti le testimonianze materiali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e
soprattutto le espone ai fini di studio, educazione e diletto ’’.

2004 → assemblea generale ICOM a Seoul – viene introdotto il concetto di beni immateriali da tutelare, conservare
e comunicare

Definizione attuale, 2007 → non è più considerata adatta alla definizione attuale di museo, ma non è ancora stata
cambiata

La museologia
Vi è stata un9evoluzione della sua definizione, a partire dagli anni 950 grazie a ICOM e UNESCO. Negli anni 970 questa
fu ampliata
È una disciplina che affronta la descrizione e comprensione del processo attraverso cui la società identifica,
colleziona ed espone oggetti e materiali, per rappresentare specifici valori e comunicarli a un potenziale pubblico
contemporaneo e futuro.

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I modi, il processo, gli ambienti che portano a identificare un oggetto come possessore di quel valore. Studia anche
come vengono esposti questi oggetti – museografia → disegno di un allestimento, 89la tecnica relativa alla
costruzione e sistemazione dei musei99.
Studia i vari aspetti legati al museo.

Quattro pilastri della museologia:

- Il contesto del museo


- Il processo e l9ideologia del museo
- Le operazioni interne al museo
- Le operazioni esterne al museo

La storia del museo


Il termine museo deriva dal greco antico Mūseóon, si riferisce a casa delle muse, protettrici delle arti e delle scienze.

Gli avi del museo risalgono a quando si inizia a collezionare ed esporre – per essere inteso in senso moderno deve
essere aperto al pubblico

Il concetto nasce nel 8500 con il collezionismo. Il termine museo già veniva utilizzato in antichità e indicava il Palazzo
d9Alessandria d9Egitto, dove viene costruita la biblioteca.

Anni 20/30 del 8500 → Paolo Giovio crea uno dei primi musei privati, che indica come uno spazio che fa costruire
apposta per ospitare la sua collezione, composta di ritratti di uomini illustri, antichi e moderni (Borgovico, Como).

Nel 500/600 collezionisti e studiosi destinano una camera della loro abitazione alle loro raccolte (oggetti di
particolare pregio), spazio in cui l9umanista raccoglie non solo opere ma anche oggetti di particolare interesse.

Concetto che poi si afferma è quello delle Wunderkammer – luogo dove collezionista raccoglie pezzi rari e preziosi.

Le Kunstkammer invece sono spazi dedicati esclusivamente all9arte → sono espressione dell9enciclopedismo

Differenza con museo moderno:

- Non sono aperti al pubblico


- Anche l9esposizione è diversa, gli oggetti non vengono ordinati secondo criteri scientifici ma secondo il gusto
personale dell9artista

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Tipologie espositive del museo d’arte


Galleria

- Prevalgono dipinti e sculture


- Si tratta di spazi ampi e ariosi dove spesso volte e soffitti sono decorati con affreschi e stucchi
- Vi è una sorta di percorso longitudinale fatto dal visitatore

Pinacoteca → espone unicamente opere di pittura

Gliptotecha → museo che raccoglie ed espone scultura

Gipsotecha → deposito di gessi

Casa museo → museo che nasce da uno spazio privato, ovvero la casa di un collezionista; (es. Casa Museo Boschi di
Stefano). Conserva non solo opere d9arte, ma anche ad esempio mobilio. Non nasce quindi come museo.

Atelier-museo/studio-museo → si apre al pubblico quello che è stato lo studio dell9artista, cercando di restituire il
più verosimilmente possibile lo spazio così com9era quando vissuto dall9artista.

Dimora storica → erano anche case di rappresentanza, a differenza delle case museo.

Palazzo delle esposizioni → edificio di tipo museale concepito però non per ospitare una mostra permanente ma
per mostre temporanee.

Il museo storia e contemporaneità dell’istituzione


Le persone che frequentavano prima erano esperti o studenti& solo dopo le persone <normali= che non erano
esperte hanno iniziato a frequentare il museo. (prima le etichette per queste persone poi gli accompagnatori).

Il museo ha una responsabilità sociale nei confronti della comunità territoriale di riferimento e deve porsi in ascolto
della collettività e interrogarsi sul proprio ruolo e funzioni, in costante ridefinizione con il cambiamento della società

Due paradigmi interpretativi del museo

1. Luogo della conservazione


2. Luogo di incontro e relazioni

La nascita del museo moderno


Nel 700 avviene un cambiamento – nasce il modo di pensare al museo come lo facciamo noi oggi, nascono gli Uffizi,
il Louvre.
Il museo da luogo privato diventa luogo destinato al pubblico. In quel momento anche l9esposizione deve
cambiare, deve mettere il pubblico nelle condizioni di poter leggere adeguatamente le opere.

- Cosa occorre inserire? Per esempio delle didascalie.


- Come ordino la raccolta? Come distribuisco e suddivido le opere nello spazio? Ciò influisce moltissimo sulla
lettura della singola opera e della collezione nella sua totalità. → Si può fare ad esempio per scuole, o per
ordine cronologico.
L9idea è quella di rendere le opere sempre più fruibili.

Tra la metà del 700 e la metà dell9800 → i musei si differenziano per essere pubblici, da quegli spazi con collezioni
adibiti da principi, mecenati che però sono ad uso privato. Sono quindi musei che cercano di definire l9identità di
una specifica nazione, hanno intenti nazionalistici.

Il museo raccoglie e sistematizza il sapere (sapere occidentale). Racconta quella che è la storia, la memoria, i tratti
distintivi della cultura della storia, dei progressi di uno specifico paese.

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❖ British Museum → fondato nel 1759, considerato da molti come primo museo aperto al pubblico secondo
standard moderni, in realtà secondo K. Schubert non è così in quanto non era propriamente aperto al pubblico
ma per accedervi era necessaria un9autorizzazione, esponeva solamente libri manoscritti in consultazione e non
vi era liberà di visitare il museo autonomamente. Per lui il primo museo in senso moderno è il Louvre, aperto nel
1793.

❖ Roma nel 8700 - C9è il primo museo che viene costruito ad oc secondo principi (ereditati da antichità) che
verranno poi ripresi dalla museografia successiva. In particolare, vi sono due caratteri architettonici e dei
caratteri di allestimento che verranno poi ripresi anche da altri paesi e diventano modelli della museografia
europea illuminata:
- Scalinata d9accesso
- Rotonda

1. Villa del Cardinale Albani (1746) - composta da due edifici che si fronteggiano, una galleria e una rotonda
(dove vengono esposti i pezzi più importanti)
2. Museo Pio Clementino (1771) – complesso più grande dei Musei Vaticani

La collezione Albani venne acquistata da Papa Clemente XII per i Musei capitolini – questo perché i papi erano
grandi collezionisti e conservavano le opere dall9esportazione. C9era un grande problema di dispersione delle
opere. → La Roma papale diventa grande dispensatrice di leggi che proteggono dall9esportazione di opere.

Viene venduta al Papa, i Papi da sempre collezionavano


opere per poter evitare la dispersione del patrimonio
artistico-culturale. Creare gli edifici per poter mettere
queste opere presso sedi specifiche

Il museo Pio Clementino (1771)


L9edifico è realizzato appositamente per ospitare
collezioni papali. I due papi hanno promosso la
costruzione dei musei e l9ordinazione delle raccolte.

L9edificio si presenta molto diverso dalle gallerie e i


musei del 8600, si decide di dare una suddivisione alle
opere per tema, generi e tipologie. Si decide infine di
creare uno spazio in cui culmina l9esposizione che è la rotonda.

La rotonda sovrastata da una cupola con soffitto a cassettoni (ricorda il Pantheon) è un insieme di elementi alla base
della cultura museale da qui in poi. Si definisce il museo come tempio, ovvero luogo in cui per accedervi devo
esercitare una certa fatica, in quanto spazio distinto da quello dalla vita (nel museo si cera di preservare la vita
dell9oggetto, renderlo vivo per sempre).

Mantenere questi elementi significa rifarsi a principi morali dell9antichità.

Ci sarà poi il museo che sancirà il passaggio da museo come tempio a museo come forum, luogo della società.

Avviene inoltre la pubblicazione del catalogo con le iscrizioni tratte dalle opere esposte, con delle brevi descrizioni.

Da questo museo c9è un enorme cambiamento dell9idea di museo, i principi base del museo come lo conosciamo
oggi nascono quindi nella Roma del 700.

Primo museo creato per l9apertura al pubblico il cui edificio è realizzato appositamente le collezioni dei Papi. Hanno
promosso la costruzione e la catalogazione delle opere.

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apollo del Belvedere nei musei Vaticani

Laocoonte

NASCITA E EVOLUZIONE DEL MUSEO

Museo del Louvre


Come si è arrivati a realizzare l9elemento architettonico della piramide?

Il museo non nasce ex-novo, con un9architettura dedicata, ma è un riadattamento di un palazzo con fondamenta
medievali del XII secolo. È stato Residenza reale di Carlo V, viene poi ampliato nel rinascimento.

Sotto l9illuminismo ne viene aperta una parte, la Grand Gallerie, nata dall9esigenza degli artisti di osservare, copiare.

Con Denon si affranca l9idea di aprire il museo alla collettività, desiderio che nasce e si afferma sotto l9Illuminismo.

Il nome cambia diverse volte, perché il nome va ad identificare la storia della Francia stessa:

- Nel 1793 (10 agosto) viene aperto come museo centrale delle arti
- Nel corso degli anni fino all9ultimo grande progetto di ampliamento, viene chiamato Gran Louvre

(Tra il 1985-89 cambia l9architettura e l9ordinamento delle collezioni, si segue anche l9andamento generale della
museologia.)

- Nel 1803 il prende il nome di Museo Napoleon. Napoleone porta in Francia una serie di opere dalle sue
campagne, che vanno poi al Louvre.
Vivant Denon, nominato da Napoleone, è incaricato di ordinare le raccolte;

Il museo nasce con una vocazione universale di museo enciclopedico;

Siccome le opere sono troppe, avviene uno smaltimento; inoltre, il Congresso di Vienna (1814-1815) stabilisce che
una serie di opere debbano essere restituite ai paesi di origine a cui erano state detratte.

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Quando apre al pubblico rimane comunque l9intento di essere utilizzato come strumento di erudizione, culturale,
crescita culturale e didattica del popolo intero.

Piramide → si fa ricorso a costruzioni architettoniche dell9antichità. Leoh Ming Pei costruisce le piramidi per i
seguenti motivi:

- Funzione di lucernario
- Funzione di connettore di servizi (nei sotterranei)

La piramide rovesciata viene completata nel 1983, mentre quella di Ingresso nel 1989.

Opere significative:

- La zattera della medusa, Geircault, 1819


Ha una composizione di tipo piramidale e i corpi sono michelangeleschi
- La libertà che guida il popolo, Delacroix, 1839
- Nike di Samotracia, 200-180 a.c.
- La vergine delle Rocce, Da Vinci, 1483/86

Evoluzioni contemporanee

Il Louvre ha anche altre sedi

- Musée du Louvre-Lens (2012) Regione francese del Nord-Pas de Calais;


- Louvre Abu Dhabi (11 novembre 2017);
È il primo museo universale del mondo arabo. Nasce a seguito di un accordo tra Francia ed Emirati Arabi. Il
personale è francese e la collezione è del Louvre e altri musei, vengono portate qui per un certo periodo e
poi riportate in patria.
Il pubblico è sia locale che internazionale.

➔ quando vengono tratti in salvo, ci


sono stati episodi di cannibalismo
(per sopravvivenza).
➔ Ha una composizione di tipo
piramidale e i corpi sono
Michelageleschi
➔ Strano poiché l9opera è basata su un
fatto di cronaca

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Evoluzione del <pacchetto luovre=:

non ha più una sede, la collezione è


così ampia che sono stati creati altri
musei.

Abu Dhabi sta investendo su un


turismo occidentale non solo su quello interno (non solo balneare ma anche culturale: chiamando i grandi marchi
della cultura)

Pinacoteca di Brera
Museo che espone quadri e opere, riadattamento dall9edificio preesistente.

È connessa con la storia del Louvre → Denon crea dei musei provinciali, colloca le opere in esubero in questi musei
che fanno capo al Louvre (operazione di decentramento, 1804)

Molte opere finiscono a Brera, in quanto divenuto di proprietà pubblica.

Il complesso di Brera sorge sul complesso di un antico convento del 8300, dove poi i Gesuiti ci portano una scuola.
Nel 1773 quando vengono soppressi gli ordini Gesuiti diviene proprietà dello stato.

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Con Maria Teresa D9Austria avviene il cambiamento → voleva fare un centro avanzato di cultura per la città, il quale
aveva al suo interno biblioteca, orto, osservatorio astronomico, una piccola collezione di arte.

L9Accademia viene fondata nel 1776, prima del museo.

Inizialmente il museo creato da Maria Teresa d9Austria è piccolo e serve agli studenti dell9accademia per esercitarsi.
Diventa un grande museo nel momento in cui arrivano le opere che tornano in Italia dal Louvre.

Per via d questa vicenda storica il museo non ha solo opere legate al territorio di Milano/Lombardia ma anche opere
che vengono da varie regioni d9Italia; Es. veneti (Tiziano, Tintoretto), toscani (Raffaello)

L9ordinamento che è stato dato è quello di suddividere le opere seguendo un discorso per scuole regionali e
cronologico, in modo didattico e chiaro per il pubblico.

Si può assistere inoltre ad attività di restauro dal vivo.

Opere significative:

- Lo sposalizio della Vergine, Raffaello Sanzio, 1504 (dal 1806 a Brera)


- Il bacio, Francesco Hayez, 1859
- Il Miracolo di San Marco, Tintoretto (a Brera dal 1811)
- Il Cristo Morto, Mantegna

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La galleria degli uffizi (1769)

Qualcuno dice sia il primo museo modernamente inteso.


Uno dei primi musei aperti che ha lavorato due questioni legati a questione di accesso al pubblico:

Costruito nel 1561, nasceva come un edificio che doveva ospitare gli uffici amministrativi della Firenze
Repubblicana. Il museo viene fondato/aperto nel 1769 dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena.

Una parte viene nel 1581 adibita a galleria da Francesco I de Medici (ala orientale)
- ospitava arti minori, argenti e pietre preziose, raccolte etrusche, dipinti di Beato Angelico& il tutto poi venne
spostato in altri luoghi quando si sono ordinate le raccolte. → Si rende il museo meno denso e più leggibile.
Le opere più importanti stavano nella tribuna.

Nella 89Veduta della tribuna99 degli uffizi, Johann Zoffany, 1776 → si mostra alla colonia inglese l9arte; Si vede come
l9allestimento non sia consono ad un pubblico (soprattutto inesperto). La densità delle opere è troppo elevata.

Si decide quindi di sfoltire il museo e creare un allestimento per un pubblico di 8non addetti ai lavori9

- Nel 1771 il Gran Duca di Toscana va a suddividere le raccolte, divide quelle scientifiche da quelle artistiche.
- Tra 1780-82 l9Abate Lanzi da un ordinamento cronologico, senza separare la scultura dalla pittura → Vi sono
proteste dei nobili del Gran Tour perché non riescono a godere a pieno delle opere.
- Nel 1790 vengono introdotti i cartellini e la luce zenitale

Opere significative

- La nascita di Venere
- Tondo Doni
- Annunciazione
- Battaglia di San Romano, Paolo Uccello, 1439

Ultimi anni

Nel 1993 → la mafia mette una bomba in due luoghi della cultura: gli Uffizi (distrugge parte dell9architettura, poi
ricostruita) e il PAC di Milano (distrugge notevolmente l9architettura, poi ricostruita dallo stesso architetto)

Negli ultimi anni gli Uffizi avevano in progetto una ristrutturazione, per la quale si crea il Concorso Grandi Uffizi nel
1998, dove vince Arata Isozaki – ma siccome vi sono state varie proteste, il progetto non ha ancora visto la luce.

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Isola dei Musei (Meuseumsinsel_Berlino)

Dal 1830 al 1930 vengono costruiti 5 musei con


una coerenza grazie al curatore (Wilhelm von
Bode) di questo progetto che diventa poi un
esempio per la museologia di tutto il mondo.

Wilhelm von Bode → nominato direttore e


curatore delle sezioni di pittura e scultura
dell9impero tedesco a Berlino

Desiderio di essere al pari come la Francia e


quindi anche loro dovevano avere i musei.

- Bode Museum
- Pergamon Musuem
- Alte National Galerie
- Altes Museum
- Neues Museum

Si tratta di edifici creati ex-novo, gravemente danneggiati dai bombardamenti della II Guerra mondiale.

Altes Museum

Costruito nel 1824-30 dall9architetto Friedrich Schinkel.

Troviamo elementi dei templi greci, tipici del museo-tempio:

- Colonne ioniche, allungate


- All9interno un pronao, la rotonda
- Scalinata d9ingresso → diventa un elemento simbolico importante - per accedere a musei, che sono
esperienza dell9arte e dell9intelletto, ho bisogno di differenziarmi dallo spazio della vita comune.

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Neues Musuem

Progettato da August Stuler, fu costruito nel 1841-59; dopo i danni causati dalla guerra venne creato un concorso
per il suo restauro: Giorgio Grassi vince il concorso, ma vengono richieste modifiche al progetto e lui rifiuta → allora
viene incaricato David Chipperfield e i lavori andranno dal 2003 al 2009 (anno di apertura)

Ciò che viene scelto di fare è conservare i vecchi volumi ma lavorare sui materiali.

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Alte National Galerie (1976)

Anche qui troviamo elementi del tempio greco.

Nominano il curatore Hugo von Tschudi, che doveva occuparsi dell9acquisto dell9arte da portare in questo museo,
ma ciò venne contestato dall9imperatore Guglielmo II, in quanto Tschudi aveva acquistato anche arte non tedesca.

Nasce con l9intento di essere un museo di arte contemporanea.

Opere significative

- Abbazia nel querceto, Caspar David Friedrich


- In estate, Renoir
- Estate, Monet

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Bode Museum (Kaiser Friedrich Museum)

Costruito tra il 1897-1904.

L9architettura richiama quella di tipo barocco, che si rifà all9Italia - perché 8il contenitore deve rispecchiare il
contenuto9

Si ha un9innovazione poi ripresa dai musei statunitensi → le cosiddette period rooms:

- All9interno vi è una stanza fatta con le sembianze di una basilica italiana, qui andrà la collezione di arte
italiana. Ricrea un ambiente così come poteva essere in Italia.
- Problema di autenticità

-
Pergamon Museum (1930)
È caratterizzato da un9architettura assiro-babilonese, perché al suo interno ha testimonianze che vengono da quelle
zone.

Il nome viene dal fatto che viene costruito per custodire L9altare di Zeus da Pergamo (Turchia) 164-156 a.c.

All9interno vi sono inoltre:

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- La Porta di Babilonia, 580 a.c.


- La Porta del Mercato di Mileto, 120 a.c. circa da Mileto (Turchia)

L9Idea è quella di portare qui le tre grandi civiltà della storia:

- Antichità del vicino oriente


- Al centro le antichità greco-romane
- Impero tedesco

Lo collochiamo nel 1930 ultima opera.

Al suo interno ha delle architetture


testimonianze che provengono dalla zona
della Mesopotamia.

È stato pensato con una buona illuminazione,


dare ampio spazio agli oggetti

Viene costruito proprio per ospitare l9altare di


Pergamon (Zeus) inoltre la porta di Babilonia
e la porta del mercato di Mileto.

L9idea che aveva avuto Bode è stata quella di


portare a Berlino le tre grandi civiltà della
storia per lui:

- L9ala sud, antico oriente Babilonia


- Al centro, l9altare di Pergamo la civiltà
Greco-Romane
- L9ala nord, il medioevo Tedesco
(nazionalismo)

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MODELLO STATUNITENSE E NUOVO MUSEO

Caratteristiche del museo USA


Negli USA i musei non sono strumenti dell9imperialismo ma:

- Sono fondati, guidati e finanziati da privati cittadini che donano la propria collezione
- Hanno un orientamento prevalentemente didattico → l9obiettivo è quello di educare al buongusto, educare
i progettisti del nascente disegno industriale. Le opere sono quindi funzionali all9educazione di specialisti.
- Il museo statunitense nasce proprio come appendice alle scuole

Nascita
Si rifanno al modello del Victoria and Albert Museum di Londra, che raccoglie una moltitudine di oggetti
precedentemente esposti all9esposizione universale. Passa da Museum of Manufactures (1852) a South Kensington
Museum (1857) al nome attuale (1899) .

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Great Exhibition, Londra 1851 → riunisce il meglio della produzione nazionale in una moltitudine di campi, di tutti i
paesi – diventa modello per le esposizioni successive

Principe Alberto acquista un grande numero di questi oggetti e ne fa un museo - con scopo educativo - non solo per
specialisti ma anche per cittadini → gli orari di ingresso sono estesi per consentire a tutte le fasce della popolazione
di accedervi.

Nel secondo dopoguerra l9edificio viene restaurato e le opere ordinate secondo il criterio di rarità e qualità, piuttosto
che per dipartimenti.

In quanto all9allestimento, vengono riprese le 8period room9, che diventano poi un classico, e permettono di
contestualizzare al meglio gli oggetti.

I musei usano quelle strategie di marketing che permettono di mettere in risalto gli oggetti in vendita, c9è una forte
attenzione riguardo la presentazione dell9oggetto.

John Cotton Dana → uno dei grandi museologi americani (creatore del Newark Museum nel 1909) che mette a
punto tutte queste strategie e rifiuta il modello europeo di museo totalmente, dove l9oggetto non è solo funzionale
alla didattica. Si rivolge direttamente ai progettisti, i quali sono invitati a frequentare il museo ed i suoi laboratori, ad
istruirsi.

- Il museo ha un ruolo ancillare alla scuola.


- Spesso si parla di 89edutainment99
- I musei americani hanno una vocazione a essere un9istituzione civica più che nazionalistica

MET - Metropolitan Musuem of art di New York (1870 )


Museo enciclopedico 100 mila oggetti esposti, tra cui arti decorative americane dalla fine del XVII secolo e 2,5 milioni
di opere (depositi)

Dal 1914 c9è anche un dipartimento di arte industriale, dove si intende sostenere il nascente movimento del nuovo
design industriale americano.

Period rooms: 1938 – cloisters → vi erano collezioni di oggetti medievali (soprattutto francesi) enormi, si decide di
allestirle creando dei chiostri

Le dimensioni vengono quasi portate all9eccesso, il tema del museo tempio diventa ingigantito. Elementi classici:

- Scalinata
- Colonnate

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National Gallery di Washington


Aperto al pubblico nel 1941, nasce nel 1937 dalla donazione della collezione di Andrew Mellon (oltre 22 mila pezzi);
vengono poi integrate molte altre opere (come 21 opere dall9Ermitage).

Architettura neoclassica, tipico del museo tempio con un ingigantimento delle proporzioni. Elementi:

- Scalinata
- Colonnato
- Pronao
- Timpano
- Rotonda all9ingresso

L9architetto è John Russel Pope, poi nel 1977 – intervento dallo stesso architetto del Louvre, Jeoh Mong Pei, che
propone lo stesso geometrismo purissimo. Materiali: vetro, acciaio, cemento. Va a creare uno spazio per le mostre
temporanee.

Anche qui vi son le Period rooms.

Ambienti estremamente ariosi.

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MoMA - Museum of Modern Art (1929 )


È dedicato all9arte moderna → per la sua architettura esterna non ha modelli a cui riferirsi, non c9è un riferimento
contemporaneo a cui ispirarsi; Non vi erano precedenti europei.

Viene creato da tre collezioniste, inizialmente fondato in un ufficio al 12° piano di un palazzo (Heckscher Building) e
poi spostato nel 1939 vicino a Central Park, in un edificio appositamente progettato da Philip Goldwin ed Edward
Stone. Nel 2005 sono stati effettuati lavori di ampliamento e risistemazione museologica diretti da Yoshio
Tamiguchi.

Si occupa di diverse espressioni artistiche del contemporaneo → pittura, scultura, fotografia, architettura e viene
creato un dipartimento per ciascuno di questi mezzi

Vi è un9attenzione notevole verso la comunicazione e la didattica del museo. Obiettivo: far conoscere l9arte
contemporanea a tutti i livelli di visitatori

- 1930: il direttore Alfred Hamilton Barr crea un ufficio stampa


- 1937: lo stesso crea la sezione didattica

Vi sono inoltre cataloghi delle mostre, eventi come seminari

Artisti di spicco:
- Pollock
- Umberto Boccioni (esponente futurismo)
- Pablo Picasso
- Vincent Van Gogh

pollok → dripping

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esponente del futurismo

Isabella Stewart Gardner, Boston (1903)


Isabella, innamorata dell9Italia, Ingaggia il conoscitore d9arte Bernard Berenson che per suo conto faceva viaggi in
Italia e acquistava opere (soprattutto del rinascimento veneziano) che poi riportava negli USA e entravano a far
parte della sua collezione. Acquistava inoltre oggetti di design ed elementi architettonici (archi trilobati). L9edificio
stesso è decorato con frammenti di palazzi veneziani del XVI secolo acquistati in Italia.

L9intento prioritario è di tipo educativo, raggiungendolo attraverso il godimento estetico.

Artisti di spicco:
- Tiziano
- Botticelli
- Aberonese

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- Guardi
- Canaletto

All9interno Francesco Guardi, Canaletto

Il nuovo museo
Nel corso del 8900
Anni 830

Una forte divisione→ il museo deve comunicare o conservare? Quindi più sul modello statunitense o europeo?

Perret scrive un articolo → bisogna in tutti i modi eliminare la fatica da museo

- Consiglia di allestire le opere più importanti in un corpo centrale (la rotonda aveva questa funzione)
- Il nuovo museo dev9essere fatto di cemento armato → se l9arte è qualcosa che deve resistere al tempo, allora il
materiale contemporaneo più resistente è il cemento armato

Anni 840

Si parla di LIVINGMUSEUM → il museo deve essere organismo vivente nella società, con attività che vanno oltre la
sola esposizione di opere (Es. mostre temporanee, conferenze).

Anni 870

Il museo è parte integrante della società

George Harry Rivière

- Primo presidente di ICOM


- Colui che ha parlato del nuovo ruolo del museo nella società
- Colui che ha portato avanti la discussione su quelli che sono gli ecomusei.

Centre Pompidou (1977)


Gli architetti sono Renzo Piano e Richard Rogers. L9allestimento attuale è di Gae Aulenti.

Chiusura nel 1997 per una precoce usura delle installazioni a causa dell9alto numero di visitatori, riapre nel 2000.

Comprende una panoramica completa delle principali avanguardie del primo Novecento, la collezio ne inizia da dove
termina quella del Musée D9Orsay

Museo come piazza, come luogo di scambio sociale e non solo come luogo in cui si apprende da una collezione;

Si tratta di un nuovo luogo per la società, un modello totalmente diverso dai precedenti. Si inaugura il modello di
museo come Forum;

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Ciò si riflette totalmente sull9architettura

Viene indetto un concorso per realizzare il centro, vinto da Renzo Piano e Richard Rogers → decidono di non
presentare il progetto sull9intera superficie a disposizione, ma solo su una parte pensando al concetto di museo
come una serie di piazze sovrapposte.

Elementi di novità:

- Entrata: Piazza discendente verso il museo;


- Tutti gli elementi che identificano servizi non sono nascosti ma sono portati all9esterno, resi evidenti al pubblico
e sottolineati attraverso colori specifici - Richiesta di trasparenza;
- Si tratta di una grande fabbrica della cultura;
- Uso del linoleum per il pavimento, materiali che facilitano la visita;

Il percorso è pensato in modo discendente, in modo da evitare la cosiddetta 8fatica da museo9

Vi sono cinque piazze sovrapposte, ognuna dedicata ad una particolare attività.

Elemento importante: la flessibilità

Tra il 1982-85 questa idea di flessibilità entra in crisi, viene chiamata al Museo Gae Aulenti per un progetto di
restauro→ le si chiede anche di creare delle pareti. Ricrea quelle divisioni interne più standard, un percorso con
stanze e corridoi. Viene alterato il concetto di museo organizzato su 89open space99 previsto in origine.

Mostre temporanee

Musei-icone o archisculture
A partire dal Pompidou l9architettura diventa elemento attrattivo tanto quanto collezione

Vengono sempre più chiamati architetti cosiddetti 8archistar9 per progettare questi nuovi musei, che prima ancora di
essere architetture sono sculture, opere d9arte loro stessi. Danno più risalto alla loro funzione di scultura che di
contenitore.

Critica: gli architetti si disinteressano del contenuto e danno più rilievo al loro manifestarsi come grandi sculture
nello spazio urbano

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Abbiamo delle vere e proprie icone metropolitane → dei landmark, punti di attrazione turistica estremamente
rilevanti.

In Italia vi sono moltissime preesistenze che ben si prestano per essere allestiti con collezioni, per questo motivo non
abbiamo grandi archisculture.

Queste archisculture vengono prese come modello per rilanciare intere città o quartieri.

Museo Ebraico (Judisches Museum)


Berlino, 1999 → aperto definitivamente nel 2001

Ma nel primo anno, nonostante non ancora ufficialmente aperto, registra 1 milione di visitatori.

È la struttura stessa a comunicare, estremamente frammentata. Non c9è la necessità di esporre.

L9architetto Liebskind dice di aver tracciato le linee delle finestre seguendo la mappa città, segnando i punti dove
vivevano gli ebrei.

Accesso: si scende

I due ambienti che ci portano ancora più in questa dimensione di smarrimento sono il Giardino dell9esilio (si è
costretti a camminare su un piano inclinato attraversando una serie di spazi angusti, fra parallelepipedi pieni di terra
portata da Israele) e la Torre dell9olocausto

Museo come monumento alla memoria.

dei tagli,
zincotitanio

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Guggenheim Museum, New York


Progettato da Frank Lloyd Wright nel 1943-45 e costruito tra 1956-1959 (anno di apertura)

Rilevante importanza per:

- Architetture, viene sempre chiamato un grande architetto


- Mostre, spesso itineranti (siccome ci sono diverse sedi, si spostano)

Thomas Krens – direttore dal 1998. Pensa ad avere diverse sedi

Si tratta di una fondazione.

Architettura organica, l9esterno corrisponde all9interno. Viene pensato come contenitore per oggetti di arte astratta
(89non objective paintings99)

Si inverte il percorso di visita del museo da orizzontale a verticale, iniziandolo dall9alto, con un percorso pensato in
modo discendente, per evitare la cosiddetta fatica da museo. Per la sua forma però non ci sono le perfette
condizioni per esporre le opere.

Concepire una forma non statica, ne convenzionale.

Idea di museo completamente diversa, aperta.

La struttura dopo anni diventa tropo piccola, quindi si applica una politica di decentramento (Thomas Krens). Bilbao,
Abu Dhabi e anche a Venezia, ma è un caso a parte.

Recentemente, dopo l9aggiunta di un9altra torre esterna adibita a uffici, l9edificio è sostanzialmente adibito a
esposizioni temporanee la cui visita inizia dal basso.

Critiche a questa gestione:

- Non vengono fatte solo mostre d9arte ma anche di altro come Armani, Harley Davidson
- Museo come catena di fast-food, 89Mc Guggenheim99

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Cattelan

Guggenheim di Bilbao, 1997 - Frank Gehry


Costruito da Frank O. Gehry tra il 1991 e il 1997. Nasce da un accordo tra governo spagnolo e fondazione
Guggenheim NY per 20 milioni di euro. Gehry dice di essersi ispirato al film Metropoli.

Non si parla più di architettura organica ma decostruzionista - l9architettura è tutta autoportante.

La realizza al computer, usando un programma in dotazione per ingegneria spaziale. Rivestito da lamina di 3mm di
titanio (è stato restaurato varie volte) che riflette ciò che ha intorno, è cangiante – luminescente. Appare come una
grande nave arenata nelle acque del fiume Nervión.

Nuova ispirazione per la città in chiave culturale, che si sta trasformando da città industriale a città universitaria e
culturale.

Costituito dalla collezione della fondazione e un9altra parte costituita da arte basca contemporanea.

Nel primo anno di vita il museo (e la città) ha avuto più di un milione di visitatori.

Ha un ingresso discendente.

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Jef Cunz

(anche fondazione Prada)

6_ Il museo e lo spazio d'arte contemporanea - Casi italiani: Torino, Milano, Roma

MAXXI – Museo Nazionale delle arti del XXI secolo

Roma - 2010, Zaha Hadid

Edificio molto grande e frammentato al suo interno – avveniristico con forme estremamente dinamiche

Museo arte e architettura: ha ripreso l9estetica


preesistente dell9area una caserma e non interferisce con il territorio circostante.

È pensato perché è da tanto che l9Italia guarda sono alla parte passata e non quella presente. Non dobbiamo solo
fermarci al patrimonio passato ma creare e valorizzare l9arte della nostra epoca. Il museo dell9arte contemporanea è
pensata più internazionale che solo Italiana.

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MART – Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto

Rovereto, 2002 - Mario Botta

Esplicito riferimento al museo tempio, nonostante sia un museo forum

L9architetto non ha voluto fare architettura slegata dal territorio, ma come al MAXXI una che si integri nel territorio,
tenendo conto delle sue preesistenze.

Il museo d’arte contemporanea


Primi spazi e spositivi d9arte conte mporane a

Due indirizzi:

1. L9esposizione

Il museo d9arte contemporanea espone:

- Installazioni
- Video
- Performance
- Oltre a scultura, pittura, disegni, grafica

2. L9architettura

Presenza sempre più importante nello spazio urbano, spesso le strutture vengono realizzate come sculture fini a
se stesse, dove la funzione di involucro museale è portata in secondo piano.

L9arte ne llo spazio urbano

Negli anni 980 del Novecento le principali città europee investono sul marketing urbano, con il fine di tornare ad
essere attraenti per i nuovi residenti e i turisti.

Anche le città italiane iniziano a ripensare la propria immagine per portare la città ad essere meta del turismo
urbano.

Il turismo urbano, infatti, ha la capacità di riqualificare aree degradate delle città o di attrarre turismo in piccoli
centri fino ad allora sconosciuti, oltre che recuperare aree industriali dismesse.

La città rimane il luogo privilegiato dell9innovazione e della fruizione artistica e culturale.

La de-industrializzazione ha portato a due azioni:

- Museificazione del lavoro e dei rapporti di lavoro (work display);


- Trasformazione di diversi stabilimenti in disuso in musei o centri espositivi.

Economie de i muse i

Il museo si trova a fronteggiare una riduzione del tempo libero.

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Il museo è un luogo pari a cinema, teatro, televisione, con cui deve competere per soddisfare le richieste del
pubblico.

Il museo deve:

- Differenziarsi
- Diventare più familiare
- Lasciare una piacevole esperienza
- Invogliare il pubblico a tornare a visitarlo – aprirsi all9ascolto della società
- Convincere le persone a stare sul posto 2-3 giorni
Muse o attrattore vs. muse o attivatore

Secondo Pier Luigi Sacco, economista della cultura, vi sono due tipologie di museo:

1. Museo attrattore: musei che mirano ad attrarre grandi pubblici;


2. Museo attivatore: musei che non puntano sui grandi numeri, ma lavorano in maniera capillare sul territorio
coinvolgendo i soggetti attivi sullo stesso.
Ci sono musei che possono essere entrambe le cose.

I casi italiani
Gli esempi di ingaggio di archistar nella progettazione di musei-scultura di arte moderna e contemporanea non sono
molti, l9Italia è caratterizzata dalla presenza diffusa di musei civici e piccole gallerie. Prevale una linea di
trasformazione del preesistente, a causa del gran numero di edifici storici presenti che attendono di essere
riqualificati.

Torino, Roma, Milano sono città che hanno investito molto sul contemporaneo.

Torino
- Necessitava di una riqualificazione, di un passaggio da industriale a culturale;
- Negli ultimi 20 anni ha investito moltissimo nel contemporaneo – sorgono quindi nuovi spazi espositivi.

Ne sono degli esempi:

Il Castello di Rivoli → residenza sabauda costruita nel Settecento

La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo → si è molto attivata attraverso i social, la sua strategia è diventata caso
di studio.

OGR – Officine Grandi Riparazioni (2017) → si è riqualificato un grande spazio ferroviario.

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Roma

8MODELLO ROMA9

- MACRO (Museo di Arte Contmporanea di Roma), 2010 - Viene fondato sull9ex fabbrica della birra Peroni;
- MAXXI (Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo) di Zaha Hadid, 2010 – sorge nel quartiere Flaminio. La sua
piazza è pensata come luogo urbano ancora prima che museale.
- Ara Pacis, 2006 di Richard Meier;
- Centrale Montemartini, 1997;
- Scuderie del Quirinale, restaurate da Gae Aulenti;
- Auditorium di Renzo Piano, 2002 (Fondazione Musica per Roma).

Odill Deck _ stessi colori del MAXXI

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In entrambi in casi si parla di archeologia → un bel contrasto industria e statue

Caratteristica del modello: grande investimento pubblico

Milano

Si tratta di grandi investimenti privati, dove abbiamo un gran numero di fondazioni.

Una fondazione nasce da privati e può essere sostenuta dal pubblico; infatti, un ente pubblico può far parte della
fondazione, ma la stessa è una realtà senza scopo di lucro – lo scopo è sociale o culturale, di interesse per la
comunità. le fondazioni sono aperte al pubblico, la loro attività può essere paragonata a quella dei musei pubblici.

- Fondazione Trussardi, 1996

Non ha un suo spazio, è curata da Massimiliano Gioni.


Quando realizza una mostra/performance/istallazione cerca uno spazio apposito nella città di Milano e l9artista
scelto interpreta il luogo (es. Casello doganale di Porta Venezia / ultimo: San Caro il Lazzaretto, Ragnar – una scultura
sonora per la nostra umanità).

- HangarBicocca, 2004

È di particolare interesse soprattutto per l9operazione urbanistica che ha coinvolto tutta l9area in cui sorge.

Il recupero del quartiere nasce con un accordo nel 1985, viene poi indetto un concorso internazionale vinto da
Vittorio Gregotti.

Si tratta di un complesso espositivo di 15000 metri quadri con due corpi di fabbrica.

Inizialmente diventa sede del Museo dell9Alfa Romeo e poi viene inaugurato nel 2004 come spazio per l9arte urbana.

- Fondazione Prada, 1993.

Rem Koolhaas, archistar, realizza un progetto che si inserisce nel progetto urbanistico di riqualificazione di un 9intera
area.
Esercita un fortissimo richiamo turistico, è molto frequentata.
È nata nel 1993 ma la sede attuale fu inaugurata nel 2015, prima organizzava mostre in altri spazi della città.

Altri musei
- Il MART (Museo di Arte Moderna e Contemporane) a Rovereto, di Mario Botta. Inaugurato nel 2002, il
progetto di ispira al Pantheon e alla tradizione museografica
.

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Milano

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mosche morte

L’arte contemporanea → Linguaggi, politiche, forme

Convenzionalmente si parla di arte contemporanea a partire dalla fine della II guerra mondiale. Sui libri si identifica
con la fine dell9impressionismo. Possiamo dire che è l9arte prodotta nel tempo in cui viviamo.

Cosa si intende per arte? Possiamo parlare di 89sistema dell9arte99, composto da diversi elementi che vanno a definire
l8arte. È il contesto che definisce che cosa è arte e che cosa lo è in quel preciso momento.

In passato la dimensione della tecnica era fondamentale, l9artista è colui che 8sa fare9, l9artista è colui che sa rendere
in immagine la propria lettura del mondo.

Oggi un artista può essere tale senza avere questa capacità. Cosa accade nel mondo dell9arte?

Marce l Duchamp

Esponente del dadaísmo, mette in discussione il sistema dell9arte.

La fontana (orinatoio), 1917

Duchamp identifica l9oggetto (orinatoio), lo preleva (lo toglie dal suo contesto, un contesto funzionale), lo gira, lo
firma, lo colloca su un basamento come fosse una scultura, e lo inserisce in un contesto artistico. Att raverso
quest9operazione lui ci dimostra che qualunque cosa può essere arte nel momento in cui l9artista lo identifica come
arte e l9oggetto viene presentato in un contesto artistico.

Rivoluzione nel fare arte. Inaugura un nuovo periodo non è che tutti
possono essere artisti però se viene accreditata un valore all9opera. Non è un requisito fondamentale saper
dipingere, fare sculture eccc&

Questo tipo di arte si chiama ready-made → un oggetto di uso quotidiano diventa opera d9arte.

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Il siste ma de ll9arte co nte mporane a

Composto da una serie di luoghi e di attori

Luoghi:

- Musei di arte contemporanea I musei d9arte moderna e contemporanea più visitati al


- Istituzioni culturali mondo:
- Associazioni
- Gallerie - Tate Modern, Londra (oltre 5 milioni)
- Biennali - Centre Pompidou, Parigi (3 milioni)
- Fiere - MoMA, New York (2 millioni)
- Aste - Reina Sofia, Madrid (2 milioni)
- Riviste - Guggenheim di Bilbao (un milione)

Attori:

- Artisti, Associazioni, Fondazioni e Architetti

Videoarte e performance art


L9opera crea l9ambiente e noi facciamo parte dell9opera.

❖ Carsten Nicolaj, Unidisplay, 2012

Artista tedesco, che fa anche musica elettronica, lavora su vari dimensioni: suono, visione, nuove tecnologie

Cerca di rendere in forma visiva il suono.

Non c9è una narrazione, un intento politico o sociale, ma c9è un9estetica che fa parte della ricerca dell9artista e che
crea una sorta di mondi paralleli a questo, in cui ci perdiamo.

In tanti video artistici non c9è una durata, un preciso inizio o fine.

❖ Shirin Neshat, Turbolent (1998)


Si tratta di un9artista iraniana neutralizzata statunitense.

Realizza un video narrativo in cui tratta le difficili condizioni donna nella società islamica, attraverso due cantanti
(video doppio canale, con due schermi);

Il cantante uomo ha una platea, si esibisce e poi passa la voce alla donna – la sua voce diventa quasi un lamento – la
donna è sola.

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❖ Robert Wilson, a Winter fable (2016) – Villa Panza, Varese

Porta diverse opere, in cui il video è utilizzato nella modalità dipinto.

Vi è una stanza buia con tre ritratti, che l9artista muove lievemente per rendere vivi→ lupo, agnello e volpe (dalla
fiaba per bambini), con un suono di carillon di sottofondo.

❖ Nathalie Djurberg

Presenta dei personaggi fasti di plastilina, in stop-motion.

Vince il Leone d9oro alla Biennale di Venezia;

Alcuni lavori sono video, con monitor e cuffie, oppure delle proiezioni, altri sono delle vere e proprie installazioni in
cui lavora tutto l9ambiente.

Tematiche forti → violenza, morte, sessualità violenta – evoca gli spettri della nostra società.

❖ Bill Viola, The Innocents, 2007


Uno dei primi sperimentatori del mezzo video.

Si rifà al rinascimento italiano e a temi come la rigenerazione (nascita, vita, morte).

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Doppia proiezione con due figure, due adolescenti maschio e femmina, in bianco e nero – in attesa di qualcosa. È
come se fosse l9essere umano prima di venire al mondo, lavora anche usando la dimensione simbolica del colore. Le
figure si avvicinano e quando parte del corpo si avvicina alla 8parte di passaggio9, oltrepassano una dimensione che
nel video corrisponde a una cortina d9acqua.

Il video diventa poi a colori (nascita). Dopo essersi guardati intorno, i personaggi tornano indietro, passando di nuovo
alla versione del non-essere. Diventa una rappresentazione dell9esistenza.

❖ William Kentridge – Felix in exile (1997)

Molto noto nell9ambito cinematografico, realizza video in cui utilizza molto la manualità.

Nel suo lavoro si parla di Apartheid – lui è sudafricano ed è un tema che lo tocca da vicino.

Si tratta di disegni – li disegna, cancella la parte in cui vuole il movimento e poi disegna di nuovo.

❖ Pipilotti RIst, Ever is Overall (1997)

Artista svizzera, tratta di femminismo.

Viene rappresentata una ragazza che passeggia con in mano una mazza, alla cui estremità c9è un fiore; a un certo
punto inizia a rompere i vetri delle auto, intanto, passa una poliziotta e la saluta → ci porta in una dimensione in cui
la donna, sempre leggiadra, è poi distruttiva. Loop molto circolare.

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Installazione
Installazione mi relaziono attraverso la vista, attraverso il tatto, l9opera è fatta di oggetti o non e possiamo dire che è
fatta di segni materiali o immateriali che vanno a creare nell9ambiente. Noi siamo dentro l9opera.

L9opera crea l9ambiente e noi facciamo parte dell9opera.

<Lo sguardo di Gutemerita= diapositive, pellicola con gli occhi della donna di
cui ha raccontato la storia. Cosa crea un9opera! Emozioni, stimolazione di interessamento verso queste vicende e ci
riflettiamo e ci informiamo a riguardo per cui queste vicende non devono più ricadere.

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eternit→ fibre di amianto cancerogene. L9opera prima crea un profumo e poi si capisce e ci danno le indicazioni.

Installazione olfattiva e visiva evoca un9immagine

Ambiente in cui il visitatore camminava sopra l9acqua e sangue


delle vittime del narcotraffico. Opere in cui è coinvolto il corpo: camminiamo, respiriamo l9odore.

Strumento per pulire invece cosparge il sangue delle vittime. Ci porta a diretto contatto la violenza subita

La tela di lenzuola cui sono state avvolte delle donne vittime di


femminicidio: ricamo indica come voler coprire una società patriarcale

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Si usufruisce di queste sedute ancora prima di sapere che questa


era un9opera. La didascalia diceva che l9impasto era acqua, cemento e tracce corporee di persone che avevano
provato a superare il confine. Ci catapulta dentro una dimensione emotiva.

Performance
Nella performance la tela diventa il corpo, è il mezzo utilizzato dall9artista.

Differenze sostanziali tra teatro e performance art:

- Questa non è una rappresentazione, ma vita vera


- Generalmente non c9è uno spazio scenico, ma il pubblico occupa lo stesso spazio dei performers

❖ Marina Abramovich

Marina e Ulay

Imponderabilia (1977)

Bologna - viene ristretta l9entrata dell9area espositiva, costringendo il passaggio tra i loro due corpi nudi. (non era
obbligatorio)
Molte più persone avevano preferito confrontarsi con la nudità femminile → corpo femminile ritenuto meno
offensivo. Pochissime persone una volta varcata la soglia si sono girate.

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The other rest energy (1980)

Rappresentazione della fiducia totale che diamo quando siamo innamorati.

Palazzo Strozzi qualche anno fa ha ospitato la mostra


di Marina e la prima opera era questa.

La performance art è vita non è finzione. Il pubblico riempie lo stesso spazio degli artisti, fiducia nel rapporto
d9Amore → Marina è stata chiamata la <madre della performance=.

Prima di Ulay:

Rythm 0, Napoli 1974

Limiti del corpo e della mente portati all9estremo

The artist is present (2010)

Marina è rimasta seduta 6 giorni su 7, 7 ore al giorno per circa tre mesi, dal 14 Marzo 2010 al 31 Maggio 2010.

❖ Regina Josè Galindo


Chi può cancellare le tracce? (2003) - ¿Quién puede borrar las huellas?

Si tratta di una denuncia, attraverso un percorso chiaro e delineato nella Città di Guatemala, che prevede
la partenza dalla Corte Costituzionale e l9arrivo dinanzi al Palazzo Nazionale: due luoghi simbolo del potere
locale scesi a compromessi con le superpotenze economiche mondiali a metà degli anni 950.

La donna regge tra le mani una ciotola colma di sangue (che gli amici le hanno donato) che dovrebbe
rappresentare l9uomo. A volte lo poggia a terra, intingendoci i piedi, lasciando così, sulla terra nuda, tracce
di corpi invisibili nel momento in cui riprende il suo cammino.

Sono sessanta minuti in cui lei imprime i segni del suo passaggio; lo fa per lavorare sulla memoria, e per
chiedere giustizia in favore delle vittime che la guerra civile ha generato in più di trent9anni. La sua è
un9azione pubblica, una protesta silenziosa a favore della sua stessa gente.

L9obiettivo finale è l9opporsi alla ricandidatura dell9ex generale/dittatore José Efraín Ríos Montt, esponente
del Fronte Repubblicano Guatemalteco.

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El Objetivo, documenta 14, Kassel (2017):


in una stanza vi sono quattro fucili d9assalto con il mirino rosso, non carichi, inoffensivi.

Quale posizione assumere? Ci si può porre dalla parte del carnefice, utilizzando il fucile, oppure parte della
vittima.

Esperienza molto forte: tocchi le armi e sei al centro della sala con 4 fucili puntanti. Il pubblico è il
performer.

❖ Adrian Piper- The probable trust Registry, 2013

Biennale di Venezia, ci sono dei desk da uffici con le receptionist, che aspettano che il pubblico prenda
parte alla performance firmando un contratto con sé stessi → azione che ci porta a fare i conti con noi

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stessi. L9artista ha immaginato e diretto la performance, ma è il pubblico il performer.

❖ Eva e Franco (01.org) - No fun, 2010

Viene affrontato il tema della realtà sul web, la conoscenza di persone dall9altra parte del mondo:
riflessione su come noi percepiamo l9ambiente web, dove non viene percepita la realtà come è.

Il ragazzo inscena un suicidio, le persone che si connettono via video e vedono la scena chiudono tutto,
facendo finta di niente. In realtà il ragazzo non si è suicidato per davvero, I performer sono gli utenti che si
connettono al profilo social.

❖ Anne Imholf - Faust, 2016


Hanno ricevuto il Leone d9oro alla biennale:

Vi è una struttura con dei cani da guardia e un messaggio esplicito: 8non avvicinatevi ai cani sono molto
pericolosi, non entrare9 → inducono uno stato d9ansia consapevole.
Vi sono inoltre dei performer che stanno lì a guardare chi entra, quasi apatici.
Hanno dato spazio a dei performer impegnati in azioni diverse all9interno della struttura.

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❖ Rugilè Barzdziukait, Vaiva Grainyt e Lina Lapelyté - Sun & sea (Marina), 2019
Vince il Leone d9oro come miglior padiglione alla biennale di Venezia 2019.

Performance: viene creata una spiaggia artificiale con sabbia direttamente originaria della Lituania, con
finti bagnanti, che fanno come se fosse davvero in spiaggia; il pubblico ha una visione dall9alto. Vi sono
cantanti lirici e comparse che non cantano ma che compongono il quadro.

In questa atmosfera di relax, i cantanti professionisti cantano testi molto melodiosi, ma con tematiche
ambientali, il significato sta nel fatto che l9uomo sta uccidendo il sistema ambiente.
Si tratta di un esempio di performance che ci mette in gioco.

L9arte fuori dal museo


Arte conte mporane a ne llo spazio urbano

A livello storico il monumento ha una storia lunghissima, ma c9è anche il tema della decorazione degli edifici, di
facciate, dell9architettura simbolica, culturale e religiosa.

Le immagini delle città rinviano sempre a quelle delle loro opere più famose.

Si tratta di opere di elevato contenuto simbolico che i cittadini sentono proprie e che associano a valori comuni.

Hanno una capacità attrattiva sia in termini di turismo che per le comunità locali.

Hanno funzioni diverse, in base alle intenzioni rispetto al creare arte nello spazio urbano:

- Celebrare un sistema di valori


- Creare nuove forme di relazione sociale
- Valorizzare a livello turistico un territorio
- Riqualificare aree (es. Berlino, Hangar Bicocca, Fondazione Prada)
- Sollecitare visioni diverse della città e del mondo
- Sperimentare modelli alternativi a quelli esistenti
- Compiere azioni di opposizione a dinamiche di pianificazione dall9alto (attivismo)
Diversi sono i suoi committenti:

- Istituzioni pubbliche
- Associazioni

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- Fondazioni
- Banche
- Real estate

Forme dell9arte contemporanea nell9urbano

- Sculture
- Installazioni
- Performance
- Proiezioni
- Azioni/performance
- Eventi
- Dipinti murali
- Arredo urbano
- Manifesti
- Street art
- (&)

Andrea Bellavita, semiologo → La nostra relazione nei confronti del monumento storico è pacifica, sappiamo già
come fruire dell9opera – quindi è un9esperienza tranquillizzata. Non ci vengono poste domande. La domanda la pone
il monumento contemporaneo, dove non c9è un modello d9uso condiviso – mette in crisi la funzione di soggetto
enunciato → ogni installazione ha delle regole proprie. Non si tratta quindi di un9esperienza tranquillizzante.

Non ci sono più esclusivamente dinamiche top-down ma vi sono dinamiche bottom-up, le comunità vengono messe
al centro del processo artistico – collaborazione o partecipazione diretta nell9ideazione o creazione dell9opera.

La pratica stessa è l9oggetto-opera. L9opera diventa un processo messo in atto dall9artista per cerare un9esperienza
condivisa con la comunità. la partecipazione attiva alla realizzazione dell9opera è parte integrante dell9opera stessa.

Questo tipo di processi vengono definiti in diversi modi: un progetto community-based che si pone obiettivo di
creare delle relazioni, tirar fuori delle domande inespresse, dei disagi – empowerment

Pierluigi Sacco parla dell9utilità di questo tipo di arte, in grado di affrontare problemi di identità, partecipazione,
produzione e circolazione della conoscenza. L9arte nello spazio pubblico può divenire una piattaforma esperienziale
di dialogo tra modelli culturalmente e socialmente eterogenei.

Ne o-monumento, scultura, installazione

Che cos9è un monumento?

Monumenti scultorei dedicati a patrioti, musicisti, eroi, personalità illustri che nei secoli sono stati espressione dei
valori della società.

Avevano la funzione di ricordare e celebrare i valori ufficiali della storia politica, militare, religiosa e culturale della
patria e della città.

Realizzati in marmo e bronzo → i materiali più resistenti che si possano utilizzare, i monumenti devono perdurare
nel tempo. Sono tranquillizzanti, immobili, narrano il passato per incidere sul presente.

Problema della contestazione del monumento → succede quando cambia il suo valore e la società non si identifica
più nel monumento

Cenni di storia del monumento nello spazio urbano (vedi libro)

Epoca moderna

Unità d9Italia → Moltissimi monumenti realizzati con lo scopo di esaltare il senso di Nazione – il monumento a
Vittorio Emanuele II (L9Altare della Patria, 1991) segna il culmine di questa tendenza.

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Dal Novecento → Inizia la crisi e le domande sulla legittimità di esistere del monumento. Questo è legato anche alle
modalità espressive avviate dall9arte del Novecento.

Fascismo → Vengono realizzati molti monumenti perché l9arte viene usata come strumento di propaganda.

Dal Dopoguerra → Che cosa deve fare l9arte nello spazio urbano?

Dal secondo dopoguerra vengono avviati programmi di produzione di sculture e realizzate rassegne temporanee di
scultura all9aperto che presentano approcci anche molto diversi nel considerare la relazione tra oggetto artistico e lo
spazio ad esso destinato.

Rapporto tra opera plastica e spazio aperto

Dagli anni 960 il rapporto dell9opera plastica nello spazio è indagato da negli Stati Uniti da Minimal Art e Land Art.

Si sviluppa in questo periodo un dibattito interno ai programmi di arte pubblica sulla funzione dell9art e nei luoghi
urbani al di là del monumento commemorativo.

La critica d9arte Miwon Kwon Studia come l9ente nazionale di committenza di opere nello spazio pubblico ha agito
nei confronti dell9arte dello spazio urbano. Individua tre fasi del rapporto 89arte – spazio pubblico99 nell9ambito dei
Public Art Program:

1. Separazione tra arte e ambiente. Si prelevano le opere dallo studio dell9artista e si mettono nella città, non
c9è una relazione diretta tra lo spazio in cui metto la scultura e la scultura stessa
2. Negli anni 980 si ha un cambiamento → vengono privilegiate le opere pensate appositamente per uno
spazio. Opera site-specific, legata alle caratteristiche dello spazio.
3. Negli anni 890 nasce una nuova forma di arte pubblica → Al centro ci sono temi sociali e politici,
coinvolgendo le comunità attraverso opere di natura processuale e collaborativa; si riprende la 89new genre
public art99 teorizzata da Suzanne Lazy nel 1995.

celebrare/ricordare dei valori veicolate da personaggi illustri; ci servono da insegnamenti

Il ne o-monume nto

Concezioni anti-monumentale

- Giò Pomodoro, Piano d9uso collettivo, Ales, 1977 (Sardegna)


Piazza triangolare dedicata a Gramsci, spazio agibile ad uso della popolazione

Spazio orizzontale percorribile, non più verticale, non si tratta di una contemplazione dell9oggetto su un
basamento, ma c9è uno scambio sociale

- Michelangelo Pistoletto
Dietrofront (1981-84) - Gruppo scultoreo collocato a Firenze in una piazza-incrocio dove inizia la strada che
va verso Roma, composto da due sculture, una abbozzata e una ben definita, in una relazione di instabilità.
Una guarda verso Roma, l9antico – una guarda verso Firenze, la città in cui è posta. Si vuole creare un

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collegamento tra antico e moderno. ci comunica che il monumento è in una situazione di precarietà.

Leoncini, 1993 – cuccioli di leone; Pistoletto capovolge la dimensione di questa figura posta nell9edificio pubblico
come a dirci come dobbiamo comportarci. Riflessione in merito al concetto stesso di monumento.

- Stefano Boccalini, Cantiere Giardinaggio, Castelfiorentino (2000)

L9artista imbastisce per giorni una sorta di salotto urbano, per avviare una relazione con gli abitanti stessi; questo
diventa un luogo di scambio. L9artista si è calato nel contesto e non ha proposto un monumento dal nulla senza
conoscere il luogo, ma si è posto in ascolto.

- Gillian Wearing, Family Monument (2007)

Si tratta di un processo partecipativo per la realizzazione di un monumento che celebra la famiglia tipica trentina.
Non è dedicato a personaggi illustri.

È stato messo in atto un processo partecipativo → attraverso un censimento è stata identificata la tipologia
familiare prevalente nelle famiglie di Trento. Viene poi lanciato un concorso pubblico, si fa un appello alle famiglie
che rispondono a questa tipologia. Sarebbe stata valutata quale tra le famiglie risponde meglio a certi requisiti per
venire poi ritratta e diventare un monumento.

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L9opera suscita delle polemiche, in particolare da parte delle cosiddette famiglie invisibili.

- Lara Favaretto, Momentary Monument (2009)

Ha ideato un mascheramento temporaneo al monumento a Dante, che indica la convivenza pacifica delle due lingue
di Trento.

Costruisce una sorta di trincea intorno, con delle impalcature e sacchi di sabbia, alta 8 metri. Questa operazion e
avrebbe dovuto mascherare tutta la struttura ma poi vi è uno scontro molto acceso sui giornali locali e una notte
questa struttura crolla (non si sa il motivo).

Lo scopo dell9artista era quello di riaccendere i riflettori su sulla sua storia, inducendo a riflettere non solo sul valore
di quel monumento specifico, ma sul monumento in generale.

- Maurizio Cattelan, L.O.V.E. (2010)

Piazza Affari, Milano. Sede della Borsa, Palazzo Mezzanotte (1932)

Si tratta di una scultura in marmo bianco di Carrara, presenta una mano nella posizione del saluto romano, a cui
vengono però mozzate le altre dita, tranne il medio, fino a farla diventare un gestaccio – volto al fascismo e alla
finanza (In quel periodo la finanza creava molti problemi) - riferimenti espliciti.

Nel 2012, il comune ha accettato la donazione dell9artista e, in base al contratto stipulato, l9opera non potrà essere
spostata per i prossimi quarant9anni.

Relazione con il fascismo – il palazzo è uno dei simboli architettonici dell9epoca fascista e raffigura i Quattro Elementi
allegorici della ricchezza economica.

È un9opera site specific, pensata per stare in questo posto.

Acronimo di LOVE: Libertà, Odio, Vendetta, Eternità

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- Eva e Franco Mattes, Un edificio qualunque, Viterbo (2006)

Creano una targa 8commemorativa9, ma il suo testo non commemora né un eroe, edificio di pregio, ma riporta tutti i
dati generalmente indicati in una targa di questo tipo.

Da importanza all9ordinario, gira il concetto di 8storia9 che non è fatta dai grandi ma soprattutto dal popolo. Prende
tutte quelle caratteristiche per cui si identifica un edificio degno di nota e ribalta tutto.

- Jochen Gerz e Esther Shalev-Gerz, Monument against Fascism (1986-1996), Amburgo

Jochen Gerz realizza 8monumenti non monumenti9 in opposizione all9arte monumentale con funzione celebrativa
rassicurante.

Per l9amministrazione è Importante che ciò che lui fa tenga aperta la ferita nella memoria, non che sia
obbligatoriamente di loro gradimento.

Si tratta di un9installazione di tipo partecipativo che muta negli anni → colonna quadrata di 1x1x12, vuota, dalla
superficie liscia di piombo, dove le persone sono invitate ad apporre la propria firma contro il fascismo.

Man mano che la colonna viene ricoperta di firme nella parte sottostante, la colonna viene inabissata per rendere
disponibile anche lo spazio superiore. Dopo dieci anni, della colonna rimane solo la base, lasciando visibile solo la
frase 8nessuno può erigersi contro l9ingiustizia al nostro posto9 → questo perché secondo l9artista non si può
delegare ad un monumento la lotta contro il fascismo, siamo noi che dobbiamo farci monumento tutti i giorni.

Le firme sono in totale 70mila.

- Albero Burri, Grande Cretto (1984-1989), Gibellina

Terremoto del Belice rade al suolo il paese nel 1968. Muoiono 370 persone.

Il paese viene ricostruito da un9altra parte e chiamato Gibellina Nuova.

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Alberto Burri viene invitato a realizzare un9opera per questo nuovo paese, con l9utopia di riaffermare la m emoria
dell9identità paese attraverso l9arte. Lui decide che il suo intervento sarà in Gibellina vecchia.

Realizza un grande Cretto a dimensioni ambientali, le cui linee ricostruiscono la viabilità del paese e all9interno del
cemento l9artista mette le macerie.

Considerata opera di Land-art più grande d9Italia.

- Peter Elsenman, Memorale dell9Olocausto (2005), Berlino


Realizzato nel Quartiere Mitte, è un9opera neo-monumentale che commemora le vittime della Shoah alla Porta di
Brandeburgo, composta da 2711 blocchi di calcestruzzo grigio.

L9intento è provocare un senso di disorientamento e angoscia, metafora del percorso interiore che viviamo al ricordo
del genocidio degli ebrei.

- Alberto Garutti, Ai nati oggi (1998), Piazza Dante (Bergamo)


Monumento alla nascita.

Ora non è più attiva, negli anni viene fatta in tante altre città (Istambul, Roma&)

In questa piazza quando nasceva bimbo in un ospedale di Bergamo, avveniva qualcosa → i lampioni aumentavano di
intensità

L9accompagnatore della mamma poteva schiacciare un bottone per farlo avvenire.

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10_ L9ARTE CHE INTERPRETA I LUOGHI DELLA MOBILITA9

Secondo Marc Augé – il concetto di non-luogo è uno spazio che non può essere definito come relazionale, storico o
caratterizzato da una determinante identità. Sono i non-luoghi a caratterizzare il presente e gli spazi della mobilità
(1993).

Tra questi vi sono soprattutto stazioni e metropolitane, oltre che aeroporti e mezzi di trasporto.

Spesso l9arte viene chiamata ad interpretare questi non-luoghi, e si confronta con l9architettura e l9ingegneria per
investirli di identità, per introdurre quel carattere di relazione e socializzazione che non gli apparteneva prima.

Come agiscono e con quali mezzi gli artisti vanno ad interpretare questi luoghi?

A volte questi luoghi da luoghi di transito vengono trasformati in luoghi di destinazione, in quanto alcuni soggetti vi si
recano appositamente solamente per fruire dell9opera.

San G allo, 2003-2005; Pipilotti Rist e Carlos Mart ine z

City lounge, 89il più grande soggiorno della Svizzera99 – l9opera consiste in un9area esterna arredata con panche e
tavoli ricoperti da un tappeto rosso di gomma granulata, che ricopre tutta l9area e forma una distesa uniforme

Trasformano lo spazio di transito, gli conferiscono la dimensione di luogo relazionale, e questo diventa luogo di
incontro, scoperta

Questi spazi vengono classificati come 89interni urbani99.

Bilbao
Viene avviato un programma organico di rinnovamento e rilancio della propria immagine.

Qui si confrontano grandi architetti e artisti:

- Norman Foster → stazioni e ingressi

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- James Stirling e Michael Wilford → Estación Intermodal de Abando


- Santiago Calatrava → Zibizuri, ponte bianco sulla riva del fiume Nervión (e anche il disegno dell9aeroporto)
- Daniel Buren → Arc Rouge (2007), arco rosso che sostiene il Punete de La Salve

Dagli anni 980 la città si riconfigura completamente da città industriale a città dei servizi, investendo su una nuova
architettura e disegno urbano

La metropolitana
Come si stanno progettando questi nuovi spazi? Si vuole abbattere l9identificazione di metropolitana come luogo non
sicuro, solamente di transito.

Si vuole rendere le metropolitane attraenti, creare un legame con la storia, promuovere l9arte contemporanea tra un
pubblico non specializzato.

In Europa alcuni esempi sono Atene, Lisbona, Stoccolma, Napoli e Berlino.


Parigi è il precursore di questo approccio, la cui maggiore attenzione fu destinata agli accessi della métro, realizzati in stile
Liberty dall9architetto Hector Guimard.

Atene: le sue stazioni vengono implementate in vista delle Olimpiadi 2004. Esemplare la Stazione Acropoli che
espone reperti archeologici trovati durante i lavori di costruzione.

fermata acropoli ad Atene

Stoccolma – dagli anni 950 presenta oltre 90 opere tra sculture, mosaici, dipinti, installazioni, incisioni e rilievi.

Berlino – con la riunificazione, si è cercato di 8ricucire9 la metropolitana e darle un valore simbolico, intervenendo su
Potsdamer Platz.

Invece a New York: viene creato l9organismo 89MTA – Art For Transit99, per realizzare opere site-specific e
promuovere iniziative culturali nelle stazioni.

Stazioni dell9arte
Napoli –> Caso esemplare al mondo, si realizza una vera e propria galleria d9arte sotterranea e si riprogettano gli
spazi pubblici di superficie.

Il Progetto inizia a metà degli anni 990, le prime due stazioni vengono inaugurate nel 2001, oggi sono 15

Achille Bonito Oliva coordina il progetto negli spazi interni, la collocazione delle opere d9arte contemporanea - Si
tratta di più di 200 opere

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Scopi:

- Conferire ai luoghi della mobilità una diversa qualità estetica


- Fornire una possibilità di incontro con l9arte per tutti
- Divenire uno strumento di rinnovamento di diverse aree del tessuto urbano

Le stazioni da non-luogo diventano un 88museo obbligatorio99 che ha l9obiettivo di intercettare il pubblico che
normalmente non si interfaccia con arte

Metro Art Tour → è possibile effettuare tour guidati alle stazioni d9arte. Alcune stazioni sono state interessate
dall9inserimento di opere all9interno, oppure da progetti di riqualificazione generale con importanti architetti.

Ago, Filo e Nodo, 2000 - Oldenburg e van Bruggen


Piazza Cadorna, Milano

Gae Aulenti, 2000 - termina il rifacimento della stazione ed il riassetto della piazza.
Si vuole connettere la mobilità di superficie con quella sotterranea – grande inno alla mobilità

Vi sono diversi elementi simbolici che lo citano come luogo simbolo della mobilità milanese e identità di Milano
come città:
- Filo attorcigliato: ricorda il biscione, lo stemma di Milano → pensato appositamente per la città
- La forma si riferisce ad un elemento tipico della città → laboriosità e industria della moda

Committente: Società Ferrovie Nord in collaborazione con il Comune di Milano


I colori rappresentano quelle che per anni sono state le tre metropolitane milanesi.

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Soglia Magica, 2009-2011- Pierluigi Nicolin, Sonia Calzoni, Giuseppe Marinoni e Giuliana di
Gregorio
Aeroporto di Milano Malpensa

Spazio progettato da un team di architetti, vincitori del concorso 89La Porta di Milano99 del 2009. l9area è stata
pensata come uno spazio che fornisca l9idea di ingresso e di uscita, indicato come una sogli ain penombra. Il tunnel
segna il passaggio da un luogo all9altro, come metafora del viaggio.

Vi è presente un secondo intervento, l9opera dell9artista Alberto Garutti → si tratta di un9iscrizione 89tutti i passi che
ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora’’.

Riflessione sul tema del viaggio, sulla complessità del proprio vissuto, sulla relazione passato -presente-futuro e sul
proprio percorso esistenziale.

Luogo di attraversamento che diventa luogo identitario, ci fa riflettere sulla nostra dimensione personale.

Artecittà
Torino - La città a metà degli anni 990 avvia progetti d9arte in relazione alle infrastrutture

Si tratta del Passante Ferroviario (1995), di cui si realizza la copertura su progetto dello studio Gregotti.

I lavori prevedevano la copertura delle trincee ferroviarie e la realizzazione in superficie del viale della Spina
Centrale, il direttore del progetto è Rudi Fuchs (allora direttore del Castello di Rivoli), che ha il compito di collocare
opere d9arte contemporanea sul viale.

Artisti che proge ttano infrastrutture

❖ Vito acconci, Murinsel (isola sulla mura)

Graz, Austria - Ponte che diventa una mega-scultura funzionale, collega le due sponde del fiume Mura la forma è
quella di una conchiglia in acciaio e vetro che sembra galleggiare sul fiume.

Viene creato in occasione dell9evento Graz Capitale della Cultura nel 2003

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Luci d’arte in città


La luce come mezzo espressivo – la luce non fatta esclusivamente per illuminare ma con l9obiettivo di essere proprio
materiale dell9arte.

La città e le luci

Parliamo di tutte quelle tecniche che producono luce.

Collaborazione tra ingegneri, architetti, light designer e artisti chiamati a conferire un9immagine più attraente agli
spazi urbani della vita e nella città di notte

L9utilizzo della luce come mezzo espressivo è legato alla nascita e alla diffusione della luce elettrica

Ce nni storici

Non è un tema nuovo, ma La luce elettrica è metafora della modernità, osannata dai futuristi come simbolo del
progresso. Ricordiamo tra le numerose opere dedicate alla città e alla nuova luce:

- Giacomo Balla, Lampada ed Arco (1910-11)


- 89Manifes to Contro Venezia Passatista99 1910

Lucio Fontana, 1949


Pioniere in Italia dell9utilizzo espressivo della luce
- Ambiente spaziale (o 89ambiente nero99), installazione a Milano che prevede forme sospese illuminate in un
ambiente buio
- Struttura al neon per la IX Triennale di Milano, 1951 (ora si trova al Museo del Novecento) – si tratta di un
arabesco fluorescente composto da segmenti tubolari che si snodano per cento metri ridisegnando lo spazio
del soffitto.

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Dan Flavin, dal 1963


Elegge il neon a materia esclusiva della sua opera – è uno dei primi a farlo
- Villa Panza (Varese), opere di sola luce utilizzando il neon;
- Milano, Santa Maria Annunciata in Chiesa Rossa – Untitled, 1997.
Invitato attraverso Fondazione Prada. Lavora proprio sul concetto di luce, concetto alla base della cultura
cristiana.

Paul Myoda e altri professionisti


Tribute in Light, 2002 - World Trade Center → 44 proiettori per colonna, si tratta di una sorta di memoriale dedicato
alle Torri Gemelle. Utilizzo della luce come metafora di speranza, me ssaggio di forma e ricordo delle vittime.
Uso simbolico della luce: Senso spirituale, speranza, messaggio positivo

Rafael Lonzano Hemmer,


Vectorial Elevation (Relational Architecture 4), 1999
- Realizzata per la prima volta a Città del Messico
- Architetture di tipo relazionale, che interagiscono con il pubblico, sia attraverso pc o direttamente sul posto
attraverso il movimento del proprio corpo.
- Presenta 18 proiettori intorno a una piazza, che creano fasci di luce scultorei alti 1 km e visibili nel raggio di
15km
- I fasci di luce sono orientati direttamente dagli utenti in rete, 800 000 persone partecipano in due settimane

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Body Movies, (Relational Architecture 6) 2001


Attraverso l9ombra delle persone che si pongono davanti ai proiettori riemergono sullo schermo fotografie di
persone che lui ha scattato in città.

Carlo Bernardini
Autore di numerose installazioni all9aperto, utilizza la fibra ottica.
Disegna sculture geometriche essenziali, fatte di linee di luce, accompagnate da strutture in metallo.

In Codice Spaziale (2009) l9artista realizza due strutture metalliche, una delle quali di notte si trasforma in un insieme
di luci.

Palazzo Litta

Festival della luce di Lione


Si tiene per quattro giorni dopo l98 dicembre. L9evento è l9evoluzione della tradizione nata nel 1852

Proiezioni di tipo decorativo, sculture e installazioni di luce, giochi con la luce e il fuoco.

Luci d9artista, Torino

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Vi sono delle vere e proprie opere d9arte, installazioni fatte da artisti di livello internazionale e anche locali.
Obiettivo: avvicinare l9arte contemporanea al pubblico.

La richiesta viene fatta dai commercianti del centro, chiedono di poter avere sostegno per la creazione di luminarie
più belle → si sfrutta l9occasione per invitare artisti a realizzare vere e proprie opere d9arte con la luce – vengono
sostituite le luminarie tradizionali.

La prima edizione ha luogo nel 1998.

Daniel Buren, Tappeto Volante, 1999


Piazza Palazzo di Città → colloca un gran numero di piccole lanterne a forma cubica di diversi colori alternati.

Mario Merz, Il Volo dei Numeri, 2004


Cupola della mole - Sequenza di Fibonacci, che descrive la crescita naturale degli organismi con una serie numerica in
luce al neon rossa

Michelangelo Pistoletto, Amare le Differenze, 2005


Porta Palazzo, viene ripetuto lo slogan in 39 lingue, come simbolo di comunanza

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Rebecca Horn, Piccoli Spiriti blu, 1999


Monte dei Cappuccini, Chiesa di Santa Maria
Decine di lampade al neon blu di varie dimensioni creano un9immagine onirica in dialogo con l9architettura della
chiesa.

Joseph Kosuth, Doppio Passagggio, 2001


Murazzi del Po, centro della vita notturna torinese
L9installazione p composta da due frasi al neon in sequenza, separate dal ponte - Metafora di un incontro, Frasi di
Italo Calvino e Nietsche – autori delle frasi riportate. Entrambi si riferiscono alla metafora del ponte come veicolo di
comunicazione e di trasmissione di spiriti e culture diverse.

Enrica Borghi, Mosaico – Salerno (2006)


Prezioso mosaico bizantino, realizzato con plastica riciclata, inspirato alla pavimentazione della cattedrale.

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Arte e natura, Parchi e giardini d9arte


Forme d9arte nell9ambiente naturale
Vi sono diversi tipi di interventi:

1. Ricollocazione oggetto scultoreo da uno spazio (museo) all9altro (giardino)


2. Pratiche artistiche che considerano fondamentale per l9opera la relazione con un luogo specifico

Le forme:

- Opere che ricorrono all9uso di materiali tratti dal luogo;


- Opere create con materiali artificiali;
- Installazioni sonore o interventi privi di un elemento oggettuale;
- Azioni performative di intento sociale che coinvolgono la comunità.
Pratiche che mirano a coinvolgere il pubblico in una rilettura del paesaggio e dell9ambiente, a una particolare
relazione con il territorio o con il contesto.

In Italia
Peculiarità italiana, a partire dagli anni 850

- Diverse figure di collezionisti si basano in contesti più rurali e danno vita a collezioni private, invitano artisti a
lavorarci
- Tanti nuclei turistici sparsi per l9Italia, se ne concentrano molti in Toscana
Inoltre, sono stati fatti molti festival in contesti rurali – come strategia di richiamo turistico

Altri tipi di azioni fatte attraverso arte sono quelle per Attivismo → arte per sostenere azioni

Land art
Anni 960 e 870

Il termine deriva dal film di Gerry Schum (1969): documentava gli interventi di un gruppo di artisti operanti
nell9ambiente naturale, attraverso l9impiego di materiali come terra, pietre, acqua.

Questi artisti hanno in comune l9azione diretta nel paesaggio e rifiutano il concetto dell9opera come oggetto
commerciale: importanza dell9esperienza e del messaggio.
Movimento artistico che è tra i pionieri dell9ecologismo.
Critica al sistema del mercato dell9arte.

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Gli artisti andavano anche in luoghi oggetto di sfruttamento da parte dell9uomo, vogliono puntare l9attenzione sul
paesaggio stesso

Land art statunitense → grandi installazioni, azioni massicce, configurazioni elementari date alle strutture

Earthworks
L9arte diventa parte integrante della vita, si accetta che ci siano agenti atmosferici e il tempo che la trasformano.

Vengono mosse critiche proprio dagli ecologisti → è davvero al centro il paesaggio? Si imprime la propria firma sulla
natura stessa, la forza dell9uomo si imprime su qualcosa di naturale.

Robert Smithson, Spiral Jetty (1970)

Spirale di dimensioni colossali fatta di blocchi di basalto e fango sul Great Salt Lake, nello Utah. Visibile solo
attraverso filmati, fotografie in musei e gallerie→ grande problema della Land Art, in realtà non si fa esperienza del

territorio ma è fruibile solo attraverso immagini.

Walter de Maria, the Lightning Field (1977)

Vengono installati 400 pali metallici per un9area di 30 km. Con il temporale i fulmini vengono attirati dagli stessi, che
fungono da parafulmine, e si scatena uno spettacolo naturale.

Alberto Burri, il Grande Cretto (1984-89)

Definita come una delle più grandi opere di Land Art al mondo.

Altri tipi di approccio al paesaggio


Alan Sonfist, Time Landscape (1969-oggi)

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Piccolo parco creato andando a riprendere quelle piante che erano autoctone in epoca pre -coloniale. Discorso di tipo
rievocativo della memoria storica, riportando il paesaggio a quello che era prima.

Richard Long, A Line Made by Walking (1967)

Approccio più europeo, si differenzia da quello statunitense. Questi artisti sono più abituati a ragionare sulla
relazione con la natura e il paesaggio.

Una lunga linea viene creata comminando avanti e indietro sull9erba; c9è un maggiore rispetto della natura stessa - È
un9attività temporale che quasi non lascia traccia.

Joseph Beuys

Nel 1982, VII edizione di 89Documenta99, Kassel

Accumula davanti al Museo Federiciano un triangolo formato da 7000 pietre di basalto, ogni pietra do veva servire a
piantare una quercia nella città, si poteva versare una somma e adottare una di queste pietre.

L9operazione si protrae 5 anni, ma l9opera si compirà in circa 300 anni, quando l9insieme delle querce piantate
diventa il rigoglioso bosco che Beuys immaginava.

Concetto della trasformazione dell9opera nel tempo.

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Andy Goldsworthy - Arte transitoria, fuggevole, imprevista come la vita.

Arte Sella
La rassegna, nata nel 1986, accoglie 60mila persone l9anno.
Unisce tre attività: enogastronomia, turismo legato all9escursionismo, due percorsi artistici.
Due percorsi:

1. Percorso Artenatura: è il sentiero forestale generato dalla rassegna nel 1996 (45 opere)
2. Percorso che porta verso l9edificio rurale Malga Costa, sede di esposizioni, e il bosco della Val di Sella, dove
vi sono un9altra trentina di opere.
Si configura come linea d9azione di Art in Nature (definito per distinguerla dalla land art statunitense)

Giuliano Mauri, Cattedrale Vegetale (2001)


Struttura di una cattedrale, pensata come cattedrale gotica a tre navate, realizzata con rami.
Presenta 80 colonne di rami intrecciati, alte 12 metri e di 1 metro di diametro, con all9interno degli alberi che
crescono di 50cm ogni anno e che predomineranno su tutta la struttura.

PAV – Parco Arte Vivente


Torino, 2008. Si presenta come un territorio di sperimentazione sulle relazioni arte -natura. Viene concepito
dall9artista Piero Gilardi e sviluppato con l9architetto paesaggista Gianluca Cosmacini.

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Collocato al centro di un9ex area industriale, comprende un sito espositivo di 23 mila metri quadri e un museo
interattivo sul dialogo arte-natura.

Dominique Gonzalez-Foerster, Tréfle

Si tratta di una bio-architettura a forma di quadrifoglio, percorribile dai visitatori e discendente, realizzato partendo
da tre metri di profondità dal suolo e circondato da elementi che simulano il sottosuolo della città. La struttura è
tutta riconfigurabile, può essere smontata e riciclata.

Gilles Clément, Jardin Mandala (2010)

Giardino progettato dal paesaggista, teorico del Terzo Paesaggio, del Giardino Planetario e sostenitore della
biodiversità.

Si estende per 500 m2 sulla superficie verde del tetto pensile del centro d9arte.

Il nome rimanda alla sua forma, che si riferisce alla struttura di un Mandala, il diagramma circolare buddhista ed
induista.

Altre tipologie di spazi:

- Parchi d9arte
- Parchi museo

Collezione Gori – Fattoria di Celle


Santomato, vicino a Pistoia. Aperto al pubblico nel 1982

Il più celebre museo all9aperto.


- Opere disseminate su un giardino che si estende su 30 ettari
- Passeggiata didattica di 4/5 ore
- Circa 70 opere di tipo site-specific

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Alberto Burri, Grande Ferro Celle (1986)

Scultura tridimensionale filiforme, fatta da serie di lamelle che creano come delle cornici, dei punti di osservazione
del parco

Robert Morris, Labirinto (1982)

Prato in declivio, riprende una caratteristica delle chiese romaniche toscane, l9alternanza tra marmo bianco e marmo
verde

Daniel Buren, Le cabane éclatée aux 4 salles (2005)

Continuo gioco di rimandi, è presente il tema del gioco.


Parallelepipedo le cui pareti esterne sono fatte interamente di specchi, all9interno sono colorate

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Nikj de Saint Phalle, Il Giardino dei Tarocchi


Capalbio (1979-1996)
Nel 1955 Nikj vede per la prima volta Parc Guell e prende ispirazione
Vi sono 22 sculture monumentali, alcune delle quali sono abitabili, che si ispirano agli arcani maggiori dei tarocchi. Le
strutture sono in cemento armato, ricoperte da un mosaico di specchi, vetri e ceramiche colorate.
L9entrata è stata progettata da Mario Botta.

La Marrana
Museo all9aperto situato nel parco naturale di Montemarcello Magra, ad Ameglia (Spezia).
Mostre dedicate ai protagonisti dell9arte contemporanea e ad artisti emergenti, con opere che utilizzano linguaggi
diversi e in sintonia con lo spirito del luogo.

Vedovamazzei, 155 a.C. (2001)


Installazione audio: da una panca di legno il pubblico osserva il paesaggio mentre delle casse diffondono la
narrazione di una battaglia, ispirata a quella vinta dagli antichi romani guidati dal Console Marcello contro i liguri,
che ha dato il nome a Montemarcello.

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Luicciana
Il centro di promozione Artistico pratese, la Pro Loco e il comune hanno dato vita a:
1) museo all9aperto
2) circuito arte pubblica
3) parco arte ambientale
Si tratta di un9esposizione permanente con interventi che assolvono ad alcune funzioni per la vita pubblica
e mirano a potenziare il circuito turistico del territorio.
Nell9ambito del Circuito arte pubblica sono comprese opere urbane come affreschi, installazioni in ceramica
e ferro, sculture - come l'audio installazione <chi mi parla=, 2007 di Vittorio Corsini.
Il Parco arte ambientale presenta l'anfiteatro della Val di Bisenzio, ad opera di Giuliano Mauri, costruito con
elementi naturali che ne muteranno l'aspetto nel corso del tempo .

Tusciaelecta – Arte Contemporanea nel Chianti


Ideata nel 1996 da Fabio cavallucci e Sergio Bettini come manifestazione d'arte pubblica, che mira a produrre
un modello di ridefinizione del paesaggio del tessuto urbano, attraverso l'inserimento di opere d'arte.
La mostra della prima edizione comprendeva 14 artisti, ciascuno dei quali aveva scelto un sito ove installare
le proprie opere, creando un itinerario turistico-culturale nel territorio punto

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L'edizione successiva allargò la manifestazione a tutto il Chianti fiorentino e senese, con l'intento di
trasformare il territorio in un grande museo all'aperto attraverso la promozione di interventi temporanei e
opere permanenti con tipologia di lavoro diversi, in alcuni luoghi nodali dei comuni promotori tra piazze,
strade, aree di sosta ai giardini con progetti artistici sui monumenti cittadini o all'interno di edifi ci
preesistenti installazioni luminose sonore videoinstallazioni lavori fotografici.

Mario Airò, 2008


Opera sul ponte pedonale di Greve in Chianti che collega il centro storico alla zona di più recente costruzione
della cittadina.
L9opera viene attivata dal pubblico attraverso un sistema di sensori e led luminosi che segnala il passaggio
delle persone, generando una variazione cromatica legata ai loro spostamenti.

Fiumara d9arte

In Sicilia, nato nel 1983 per volontà del Mecenate Antonio Presti.
Percorso che si snoda lungo la costa e nell9entroterra, tra le foreste ai confini tra i Nebrodi e le Madonie,
attraverso un tour tra le sculture monumentali che si innalzano sul territorio divenendo parte integrante del
paesaggio.
Operazione discussa, al centro di un caso giudiziario per via dell9occupazione abusiva del suolo pubblico,
finito poi in assoluzione - infine attraverso una legge regionale nel 2006 è stato formalmente riconosciuto il
valore culturale del progetto, indicandolo come risorsa del territorio e istituendo inoltre un percorso turistico
culturale.
Mauro Staccioli, Piramide al 38 parallelo 2010
Piramide in acciaio a base triangolare alta 30 metri che domina la Fiumara di Tusa, costituendosi quale invito
alla meditazione sul nostro destino di uomini in lotta tra materia e spiritualità, e come un ammonimento
all9appiattimento morale della società contemporanea.
Problemi legali e riconoscimento istituzionale
Nel 2005 → chiusura della finestra sul mare di Tano Festa
A distanza di 2 anni, il 25 maggio 2007 → riapertura. Ciò significa il riconoscimento del parco scultoreo da
parte delle istituzioni. Dopo 25 anni di storia della Fiumara d'arte comincia la storia <istituzionale= di Fiumara.

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Zegna all9aperto

Nel biellese, a Trivero


Fondazione Zegna, nata nel 2000 con l9idea di portare avanti un9azione di salvaguardia e valorizzazione del
patrimonio culturale e ambientale e lo sviluppo sostenibile delle comunità locali.
Viene promosso il progetto All9aperto dal 2008, e viene prodotta sul territorio un9opera permanente di un
artista di fama internazionale.
Daniel Buren, primo artista, ha incorniciato le terrazze panoramiche del lanificio Zegna con= le banderuole
colorate=, 2007.

Marcello Maloberti, I baci più dolci del vino, 2013: ha coinvolto le associazioni locali e gli abitanti attraverso
workshop e incontri nella realizzazione di un nuovo <giardino delle delizie= pubblico sulle terrazze del centro
Zegna riqualificando un'area prima inaccessibile.

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Giardino realizzato sulle terrazze del centro Zegna: <volevo che avocasse un9immagine, ma anche

un9atmosfera: la dolcezza e il piacere dello stare insieme=.


Il giardino occupa l9area in disuso dei vecchi campi di bocce: un luogo presente nella memoria di molti
triveresi, suggerito all'artista dai membri delle associazioni locali con le quali ha collaborato per ideare
l'opera.
Il giardino comprende:
- La scritta in cemento lunga 32 mt, riprendendo la grafica originale delle insegne del centro
- Il roseto che riunisce 15 varietà di fiori, tutti bianchi
- Alberi ornamentali, arredi in cemento disegnati dall'artista, un ideale frammento di palco, illuminato
da lampadine colorate, e una mezza luna al neon.
È uno spazio a disposizione della comunità, che può utilizzarlo a piacere.
L'artista ha collaborato con l'esperto di bioenergetica Marco Nieri in modo che le piante -carpini, tigli, meli-
producono un effetto non solo piacevole, ma salutare sull9organismo.
Opera della panchina con il cane <Dedicato alle persone che sedendosi qui= , 2009: l9artista è Garutti -
didascalia è il suo segno di riconoscimento.

L9opera è dedicata a qualcuno, in questo caso parla delle persone che portano a spasso il cane nel borgo di
Trivero.

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Roman Signer, Horloge, 2012 → ogni quarto d9ora uno sbuffo di vapore ad alta pressione, ogni volta diverso
e pronto a svanire nel nulla, come gli attimi che compongono la vita.

Arte e verde in un9ottica di riappropriazione di spazi comuni


Molte pratiche di artisti che intervengono sulla natura come pratica sociale, producendo spazi da utilizzare
più che da osservare da percorrere, basandosi sulla partecipazione e l'auto-organizzazione.

Tipologie del giardino urbano contemporaneo:

- Orti urbani,
- Giardini comunitari,
- Poli di aggregazione per comunità in movimento,
- Area dell'attraversamento,
- Spazi di auto-sostenibilità,
- Dispositivi aperti in attesa di una più destinazioni.

Si hanno azioni a carattere sociale e politico.


Isola Art Project, 2001
Boccalini avvia un9azione di riappropriazione attraverso due interventi che si inseriscono nel progetto di Isola
Art Center, collettivo schieratosi con gli abitanti nel quartiere isola contro i piani urbanistici top-down decisi
dal consiglio comunale dell9ex giunta milanese, che prevedono la trasformazione-gentrificazione del
quartiere.
Nell'ambito del progetto isola art project 2001, in una zona di verde incolto, un vuoto urbano creato dallo
smantellamento di un ex edificio industriale, Stefano boccalini realizza due lavori accomunati dalla lotta al
progetto di trasformazioni dell9area urbana.

1) Sleepy island → amaca in un9aiuola nello spazio pubblico


2) Wild island → Si tratta di un Orto-giardino comunitario in collaborazione con gli abitanti del
quartiere, invitati a piantare qualcosa che rispecchiasse la poca in realtà culturale. La cosa importante
è l9aspetto processuale ovvero la relazione tra l9uomo e il luogo.

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Lo spazio della piantagione diventa un atto di appropriazione appartenenza e radicamento comunitario,


identificandosi inoltre con la città come spazio di coabitazione tra culture diverse.

Verde urbano

Ettore favini, <verde curato da=, 1995: negli spazi residuali, riprende Gilles Clement e il terzo paesaggio.
Si tratta di un9opera già realizzata a Torino, Milano e New York per la riqualificazione di spazi pubblici
inutilizzati, per risistemarli sotto forma di giardino avviandone la forestazione urbana di specie verdi.
Declinazione successiva → ogni cittadino può partecipare all'opera collettiva prelevando da una scultura
distributore al costo di 1 €, sfere contenenti semi di piante, di cespugli di fiori utili alla vita, alla riproduzione
alimentazione delle farfalle, riportandole così in città. Questa è un9azione di riappropriazione collettiva di
aree degradate in aree verdi.

bis - Biennali e Grandi mostre


Biennali d9arte contemporanea

Nasce a Venezia nel 1895, su richiesta di un gruppo di artisti e intellettuali con l9intento promuovere il proprio lavoro
a livello internazionale. L9Amministrazione pubblica accetta, anche perché vede la possibilità dell9evento di essere di
grande richiamo turistico.

Fenomeno molto esteso, oltre 150 biennali nel mondo – le sue caratteristiche sono le seguenti:

- Si articola intorno a un tema portante


- Gli artisti vengono invitati da uno o più curatori/direttori artistici
- Vi sono opere già realizzate oppure di nuova produzione specificatamente pensate per la mostra
- Sono di lunga durata

Sorgono padiglioni nazionali, mostre collegate ed autonome, curate direttamente dai paesi che partecipano.

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La bie nnale di Ve ne zia (labie nnale .org)

Grande presenza dei giovani, i visitatori sotto i 26 anni rappresentano il 31% dei visitatori totali.

Pre-apertura → giorni che precedono l9inaugurazione al pubblico, riservati alla stampa e agli addetti ai lavori.

La 58. Biennale di Venezia


May You Live in Interesting Times
A cura di Ralph Rugoff
11 maggio – 24 novembre 2019

79 artisti invitati
90 padiglioni nazionali (di diretta responsabilità di un paese)
30 Partecipazioni Nazionali nei padiglioni storici ai Giardini
25 Partecipazioni Nazionali all9Arsenale
35 Partecipazioni Nazionali nel centro storico
4 Partecipazioni Nazionali presenti per la prima volta
2 Progetti Speciali
21 Eventi Collaterali

Prime due notti di preview: il 90% delle camere è prenotato e nel centro storico la media sale al 93%.

Tempi di incertezza, crisi e disordini


Ogni artista aveva due opere in mostra, una ai Giardini e una all9Arsenale.
Si pone l9attenzione verso i problemi e il particolare stato di incertezza che coinvolge tutti noi.
Il Padiglione Italia è curato da Milovan Farronato

Tobias Regberger, Bar (vedi video)


Leone d9Oro come miglior artista alla Biennale 2009.
Opera funzionale, ristruttura il bar della biennale.
Ha lavorato attraverso camouflage, ha nascosto delle cose e sottolineato delle altre.
Si è all9interno di un9istallazione.

Chiharu Shiota, The Key in the Hand, 2015


Padiglione Giappone
Composta da oltre 50 000 chiavi, legate con fili rossi, con due barche a completare l9installazione.
Riflette su l9importanza della memoria e del ricordo, custoditi in luoghi sicuri – queste chiavi consentono l9accesso a
queste memorie.

Teresa Margolles, 2019


Muro Ciudad Juarez (2010) e La Búsqueda (2014)

Sun and Sea (Marina), vincitore del Leone d9Oro 2019


Padiglione Lituania
Lina Lapelyte, Vaiva Grainyte e Rugile Barzdziukaite

Arthur Jafa vince il Leone d9Oro nel 2019 per il miglior partecipante con il suo film del 2019 The White Album.

Docume nta
Kasse l

Mostra che si inaugura ogni 5 anni e dura 100 giorni.


Creata da Arnold Bode nel 1955.

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La immagina con forte latenza politica, nella Germania del Dopoguerra, Kassel è una delle cittadine più colpite. La
guida per 3 edizioni.

2017
Distribuita su due sedi: Kassel e Atene (Learning from Athens)
37 milioni di euro
Buco da 7 milioni di euro
Kassel riceve 891.500 visitatori
Atene riceve 339.000 visitatori

2012
Curatrice della Documenta era Carolyn Christov-Bakargiev, italiana.

Marta Minujin, Parthenon of Books (1983-2017)


Ricostruzione del Partenone fatta con libri portati da cittadini – si poteva scegliere di donare da una lista di 100 mila
libri censurati nel mondo.

Manife sta
Bie nnale e urope a itine rante , nomade

Si individua una città particolarmente interessante da vari punti di vista.


È stata fondata ad Amsterdam, nata nei primi anni 990 in risposta al cambiamento politico, economico e culturale
avviatosi alla fine della guerra fredda e con le conseguenti iniziative volte a facilitare l9integrazione sociale in Europa.

A volte ha riaperto in modo temporaneo delle sedi chiuse.

Attraverso la mostra va a studiare a fondo i luoghi ed interpretarli – viene definito come progetto culturale site-
specific.

Manifesta 12 – Palermo
- 5 mesi, dal 16 giugno al 4 novembre 2018
- Partecipazione di 483.712 persone provenienti da tutto il mondo
- Oltre 20 le sedi cittadine delle mostre
- 45 tra artisti e collettivi per un totale di 48 progetti artistici, di cui 35 nuove produzioni
- La città diventa in questo periodo altamente attrattiva a livello turistico
- Investimento di oltre 3.4. milioni di euro da parte del comune di Palermo

Marinella senatore – Palermo procession


convertito in esposizione museale al termine dell9opera stessa

Il corteo, partito da Piazza Pretoria e guidato dalla stessa Senatore, ha attraversato le vie e i vicoli del centro storico
della città, arrivando fino al Foro Italico, con una marcia danzante coinvolgendo centinaia di <attori= e di addetti ai
lavori, ma anche palermitani e turisti ignari, bambini del quartiere di Ballarò - rivisita le forme rituali civili e religiose
per risvegliare le coscienze dei cittadini e spingerli a riflettere sui valori della comunità e della condivisione .

ARTE E COMUNITA9

L9arte critica

Zygmunt Bauman – rifiuta l9idea di città come vetrina del mercato e del potere politico, luogo privilegiato dell9azione
del capitale. Si cerca di sottrarre spazio a questi poteri introducendo l9arte.

Si tratta di progetti di tipo collaborativo si svolgono negli spazi della vita di tutti i giorni, spesso di specifiche
comunità.

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Al centro dell9azione sono spazio pubblico e pratiche partecipative.


Si ricerca un miglioramento dell9uso e delle relazioni che avvengono in quello spazio.
Tematiche:

- Riappropriazione spazio urbano


- Multiculturalità
- Inclusione sociale

Cenni storici

A partire dagli anni 970, negli USA, l9arte cerca di comunicare con la popolazione attraverso mostre collettive allestite
negli spazi pubblici come protesta contro il sistema mercantile a cui è sottoposta e per portare avanti battaglie
sociali.

Spesso viene usato il manifesto come medium artistico, si occupa lo spazio solitamente adibito alla pubblicità.

Performance di breve durata tra arte e attivismo sempre più spesso interessano lo spazio urbano, tra i collettivi che
si formano abbiamo Art Workers9 Coalition e Guerrilla Action Art Group ( 1969)

Guerrilla Girls, Senza Titolo, 1985-1990


Collettivo femminista che utilizza questo mezzo in molti casi, denuncia il sessismo nel mondo dell9arte.
Fanno emergere quanto il sistema dell9arte occidentale e contemporaneo sia sessista – la donna non è soggetto ma
oggetto dell9arte.

Michelangelo Pistoletto, Anno Bianco, Torino, 1989


Colloca manifesti in spazi destinati alla pubblicità per sottrarli alla stessa. Per un anno occupa questi spazi con la un
manifesto bianco con scritto 8anno bianco9, a sottolineare la durata della sottrazione di tale spazio alla pubblicità.

La stre e t art di Banksy


Striscia di Gaza
Vietnam (Nick Ut, 8 giugno 1872)

Orrore della guerra in Vietnam →


critica all9occidente per le continue guerre

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critica diretta a tutti noi: abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni
bombardamenti ma non ci facciamo caso. Ci disinteressiamo dell9orrore mentro noi <clicchiamo like sul gattini=

New Genre public art , arte community-based


Dal site -spe cific al conte xt e situation -spe cific

Land art → indaga la relazione con il luogo

Anni 980 → Con gli anni si cerca più una relazione non solo con lo spazio inteso nelle sue dimensioni fisiche, ma di più
con le dimensioni immateriali (spazio storico, sociale, antropologico e politico in cui l9opera agisce). Allora vengono
coinvolte le persone che abitano lo spazio.

Public art

Negli USA si parla di arte commissionata da enti pubblici, programmi statali che finanziano progetti d9arte destinati
agli spazi urbani

Non basta più il contesto considerato esclusivamente come spazio geografico, si cerca una relazione con esso inteso
come spazio storico, sociale, antropologico e politico in cui l9opera agisce.

Ne w ge nre public art

Prende forma un nuovo modo di operare, dove gli artisti dialogano con la comunità locale, ne ascoltano le esigenze
e gli fanno oggetto di progetti partecipativi.

La mostra 89Culture in Action: New Public Art in Chicago99 (1991-93) riunisce otto artisti che scelgono una precisa
comunità di Chicago e insieme alla stessa creano un opera. Opere estremamente eterogenee, con un intento
fortemente politico. Uno di questi progetti viene dedicato ai malati di aids.

Suzanne Lacy, Mapping the terrain: New Genre Public art (1995) - nel 1991, l9artista riunisce un gruppo di donne di
Chicago, viene stilata una lista di 100 donne della storia e della contemporaneità, ad ognuna viene dedicato un
masso con il loro nome che poi viene collocato nella città di Chicago.

Elementi chiave:

- Metodi partecipativi e collaborativi tra artista e comunità;


- La comunità diviene soggetto attivo;
- L9obiettivo è prendere coscienza delle logiche a cui è sottoposto lo spazio;
- Il processo di relazione è inteso come una componente dell9opera;

In Italia

Enrico Crispolti
1997 → pubblica il testo Arti Visive e partecipazione sociale
Organizzate anche più mostre di progetti nello spazio pubblico, nei piccoli borghi. Discute una serie di progetti che
coinvolgono artista, territorio e luogo di lavoro.

Anni 890
Estetica relazionale, si Nicolas Bourriaud → un9arte che prevede la partecipazione del pubblico alla costruzione
dell9opera.

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Associazione a.titolo, Nuovi Committe nti (dal 2001)

Programma promosso da Froncois Hers e realizzato per la prima volta in Francia, si dirama in molti paesi.
I committenti diventano le comunità → l9associazione A. Titolo di Torino diventa un tramite tra committenti e
artista. Individua la committenza, poi individua l9artista e si crea un tavolo di confronto attraverso cui il gruppo
comunitario esprime desideri rispetto allo spazio che abita. L 8artista cerca di rispondere a queste necessità
attraverso progetto estetico e funzionale. Tra il 2001 e il 2006 viene data vita a quattro opere nel quartiere di
Mirafiori Nord.
(Saggio enciclopedia dei luoghi)

Lucy Orta, Totipotent Architecture (2003-7)


Struttura abitabile che simula la forma della cellula staminale, la cellula totipotente.
Commissionata dagli studenti di due licei del quartiere, per avere un luogo di ritrovo. Ha sede nel nuovo parco
pubblico di fronte allo stabilimento Fiat.
Sui tre basamenti riporta i calchi dei ragazzi che hanno partecipato, un modo giocoso per suggerire delle relazioni
possibili con l9opera.

Mufoco – museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo


Ricordami Per Sempre (2011)
Fotoromanzo d9autore, fotografie di Marco Signorini e testi di Giulio Mozzi
Fotoromanzo con estetica molto popolare, che ora non si usa più.

Perché viene fatto qui?


- Acciaierie
- Vi era la più grande casa di produzione di fotoromanzi d9Italia tra gli anni 950 e 980.
-
Si decide di chiamare un fotografo professionista per realizzare questo fotoromanzo d9autore, riprendendo la stessa
estetica, sviluppando una storia d9amore ma inserendo i cambiamenti del territorio avvenuti da quando Cinisello e
Sesto erano un territorio industriale, fino ad oggi, che il territorio ha un9altra vocazione - Si racconta il cambiamento
storico.

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Alberto Garutti, 89quest9opera è dedicata alle ragazze e ai ragazzi che in questo piccolo teatro si innamorarono99
(1994)
Peccioli, Pisa
Gli viene commissionata un9opera dopo la sua partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1990.
Vi è un teatro chiuso al pubblico, che lui decide di ristrutturare dopo ascoltare gli abitanti del paese, i quali
raccontano storie della loro gioventù, che hanno luogo proprio qui.
Si intrecciano dimensione sociale e personale.

Raumlabor, Quartiere Barca – Torino, 2011-13

Caso esemplare, fa dialogare l9arte con altre discipline affini.

Dura diversi anni ed inizia con un laboratorio sperimentale che coinvolge 30 studenti universitari di varie facoltà.
Personalità illustre di varie discipline li guidano nelle analisi. Alla fine, ogni studente sceglie un9area della città di
Torino e la analizza → un9antropologa individua il Quartiere Barca – area abbandonata caratterizzata dalla presenza
di molti ragazzi disoccupati, che non si sentivano rappresentati e ascoltati – esclusi a livello istituzionale.

Il progetto va nella direzione di empowerment, creare consapevolezza e andare a rivitalizzare l9area ridandole
identità. Viene chiamato un collettivo di artisti e architetti che lavora e crea processi di autocostruzione produttiva
dello spazio – laboratori tecnici, pratici, ideativi. Viene creata la scritta Cantiere Barca e collocata sul tetto di un
portico con una serie di attività chiuse. Vengono create installazioni abitabili, tra cui la Star House, che diventa poi
un Land Mark – tutto creato con materiali di recupero.

Viene creato anche un centro giovani, che diventa un luogo sociale. Gli arredi vengono fatti secondo la stessa logica
di autoproduzione. – vengono chiamati Mobili-mobili, fatti insieme agli studenti del corso di design del politecnico di
Torino.

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