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Articolo 9
Articolo 33
La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e
gradi…
Del resto, in un paese che vanta sul suo territorio una
porzione molto cospicua delle testimonianze alle quali
è tradizionalmente affidata la memoria storica della
civiltà umana – e che da questa presenza trae poco
più del 17 % del suo PIL è difficile immaginare che la
Storia dell’Arte possa essere considerata una materia
di secondo piano
Fonte: https://forbes.it/2021/10/21/economia-della-bellezza-in-italia-genera-il-
17-del-pil-nazionale/ u.a. 17/01/2022
La Pinacoteca di Brera
La Galleria degli Uffizi, a seguito della Circolare del la Pubblica Istruzione, istituisce
un'apposita Sezione Didattica (in base alla C.M. 128/1970 del Ministero P.I.) sotto la guida
della dr.ssa Maria Fossi Todorow.
La prima iniziativa riguardò lo studio di una precisa metodologia estetica e graduale per gli
alunni delle scuole elementari e medie, in quanto spesso a questo livello di studi si concludeva
la formazione di gran parte della popolazione. Si decideva perciò, - d'intesa con il
Provveditorato agli studi di Firenze - di offrire visite guidate a tutte le scuole statali
dell'obbligo. In questa occasione fu predisposto uno schema di "visita tipo" (vero prototipo di
"manuale di didattica museale") contenente consigli pratici di natura organizzativa (orari,
percorsi di visita, servizi, ecc.), schede critiche essenziali riguardanti le opere scelte per la
visita, una breve storia della Galleria e alcune nozioni di base sulle tecniche artistiche.
Importante era il modello di metodologia da usare con le scolaresche fornito alle "guide
didattiche": conoscenze storico-artistiche essenziali su ogni specifico argomento, principi e
tecniche di natura pedagogico-didattica atti a sostenere un dialogo educativo con le
scolaresche. Tale dialogo, infatti, sulla base di esperienze varie italiane e internazionali, si
basava sul principio della "libertà guidata" per cui - pur soddisfacendo ogni spontanea
curiosità ed ogni più imprevedibile domanda degli alunni, si mira a guidarli ad una lettura
dell'opera secondo precisi criteri. In pratica, partendo dall'identificazione dettagliata dell'opera
d'arte, si passa ad un'analisi stilistica che allargandosi via via con confronti opportuni, deve
portare ogni ragazzo ad una percezione sempre più viva dell'opera stessa. In definitiva si
cercava di evitare ogni appesantimento nozionistico, riducendo al minimo essenziale le
notizie storiche (da sviluppare a scuola), per poter soddisfare nel modo più opportuno le
curiosità tecniche dei ragazzi.
La Galleria d'Arte Moderna di Roma
L'attività didattica della Galleria d'Arte Moderna di Roma inizia dal 1945, nella
prospettiva di rendere il museo un centro produttore di cultura in funzione
soprattutto educativa, come "parte costitutiva ed integrante del sistema
dell'informazione e della cultura di massa", una specie di università popolare",
secondo le parole di Palma Bucarelli, direttrice della GAM. Particolarmente
innovative, da questo punto di vista, furono le metodologie adottate per aprire
realmente il museo a tutti i cittadini. Per dare al grande pubblico una prima
significativa idea del mondo dei musei si è deciso di avviare un programma
dedicato a tutti i tipi possibili di mostre didattiche, formate, per lo più, da
materiale documentario, didascalico: basti ricordare, a titolo indicativo,
l'interessante mostra dedicata alla teoria del colore di Itten.
La Galleria Borghese di Roma