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3 SHOCK
Il primo passo nel trattamento dello shock consiste nel riconoscimento della sua presenza.
Capitolo 3: schema
Obiettivi • Autotrasfusioni
• Trasfusioni massive
Introduzione • Coagulopatia
• Somministrazione di calcio
Fisiopatologia dello shock
• Fisiologia cardiaca elementare Considerazioni particolari
• Fisiopatologia dell’emorragia • Equiparazione tra pressione arteriosa e
gittata cardiaca
Valutazione iniziale • Età avanzata
• Riconoscimento dello shock • Atleti
• Gravidanza
• Classificazione clinica dello shock
• Farmaci
• Ipotermia
Shock emorragico
• Pacemaker o defibrillatore impiantabile
• Definizione di emorragia
• Classificazione fisiologica Rivalutare il paziente ed evitare
• Fattori confondenti complicanze
• Alterazioni dei liquidi corporei • Emorragia persistente
secondarie a lesioni dei tessuti molli
• Monitoraggio
• Individuazione di altri problemi
Trattamento iniziale dello
shock emorragico
Lavoro in team
• Esame obiettivo
• Accessi vascolari Riassunto
• Terapia infusionale iniziale
Risorse aggiuntive
Emotrasfusioni
• Sangue con prove crociate, Bibliografia
tipo-specifico e gruppo 0
• Prevenzione dell’ipotermia
OBIETTIVI
Dopo la lettura di questo Capitolo e la comprensione dei 5. Descrivere il corretto trattamento iniziale dello
princìpi del Corso ATLS Provider, sarete in grado di: shock emorragico.
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44 CAPITOLO 3 ■ Shock
I
l primo passo nel trattamento iniziale dello shock da ipovolemia, soprattutto in presenza di lesioni
consiste nel riconoscimento della sua presenza. multiple. Lo shock settico è raro, ma deve essere
Una volta che ciò sia avvenuto, il trattamento si tenuto in considerazione nei pazienti il cui arrivo in
basa sulla probabile causa. La definizione di shock – ospedale sia stato ritardato di molte ore. Negli
alterazione del sistema circolatorio che determina anziani, una causa non inizialmente evidente o un
inadeguata perfusione d’organo ed ossigenazione fattore precipitante lo shock può essere un’infezione,
tissutale – guida il Trauma Team verso la diagnosi ed il più delle volte urinaria.
il trattamento. La diagnosi di shock in un Le responsabilità terapeutiche del medico iniziano
traumatizzato si basa sull’integrazione di dati di con il riconoscimento dello stato di shock. Il
laboratorio e reperti clinici. Attraverso i reperti che più trattamento iniziale è contestuale all’identificazione
comunemente si manifestano in un traumatizzato, i di una probabile causa. La risposta al trattamento ed
componenti del Trauma Team devono essere in grado i rilievi emersi dalla valutazione primaria e da quella
di identificare rapidamente i segni di ipoperfusione secondaria, generalmente, forniscono informazioni
tissutale. sufficienti per determinare la causa di shock.
Il secondo passo nel trattamento iniziale dello shock L’emorragia costituisce la causa più comune di
consiste nell’identificare e trattare adeguatamente la shock nel paziente traumatizzato.
probabile causa che, in caso di trauma, è direttamente
correlata al meccanismo di lesione. Nella maggior
parte dei traumatizzati lo shock è di natura
ipovolemica, tuttavia può anche essere cardiogeno, Fisiopatologia dello shock
ostruttivo, neurogeno e, più raramente, settico. Lo
pneumotorace iperteso, che provoca riduzione del
ritorno venoso ed il tamponamento cardiaco, in cui Per comprendere lo shock è necessario riprendere
l’emopericardio ostacola la contrattilità miocardica e la alcuni cenni di fisiologia cardiaca elementare e di
gittata cardiaca, sono entrambi causa di shock fisiopatologia dell’emorragia.
ostruttivo e devono essere presi in considerazione dal
Trauma Team in caso di lesioni al di sopra del
Fisiologia cardiaca elementare
diaframma. Lo shock neurogeno è causato da lesioni
estese del midollo cervicale o toracico superiore per La gittata cardiaca, definita come il volume di
perdita del tono simpatico con conseguente sangue pompato dal cuore ogni minuto, è il
vasodilatazione e non è mai conseguenza di lesioni prodotto della frequenza cardiaca per la frazione di
cerebrali isolate, a meno che non sia coinvolto il tronco eiezione. Quest’ultima rappresenta la quantità di
encefalico (nel qual caso la prognosi è infausta). I sangue espulsa dal cuore ad ogni contrazione ed è
pazienti con lesioni mieliche possono inizialmente classicamente determinata da precarico, contrattilità
manifestare shock causato sia da vasodilatazione che cardiaca e postcarico (■ FIGURA 3-1).
Il precarico, vale a dire il volume del ritorno Nelle fasi precoci dello shock emorragico, i
venoso al cuore, è determinato da capacitanza meccanismi di compenso riescono a preservare il
venosa, volemia e differenza tra pressione venosa ritorno venoso, entro certi limiti, attraverso la
sistemica media e pressione atriale destra, gradiente contrazione del volume ematico nel sistema venoso.
responsabile del flusso venoso. Il sistema venoso può Tuttavia questo meccanismo di compenso è limitato.
essere considerato come un serbatoio o un sistema di Il metodo più efficace per ripristinare adeguatamente
capacitanza, nel quale il volume ematico è diviso in la gittata cardiaca, la perfusione d’organo e
due componenti: l’ossigenazione tissutale consiste nel riportare nella
norma il ritorno venoso, mediante ripristino della
1. il primo non contribuisce alla pressione venosa volemia successivo all’identificazione ed all’arresto
sistemica media e rappresenta il volume di delle fonti di emorragia.
sangue che rimarrebbe nel circuito se la Le cellule, scarsamente perfuse ed ossigenate, sono
pressione del sistema fosse uguale e zero; prive dei substrati essenziali per il normale
metabolismo aerobio e per la produzione di energia.
2. il secondo rappresenta il volume di sangue che All’inizio si instaura un compenso, grazie al passaggio
contribuisce alla pressione venosa sistemica al metabolismo anaerobio, con formazione di acido
media. Si stima che circa il 70% del volume lattico e sviluppo di acidosi metabolica. Se lo shock si
ematico circolante sia contenuto nel circuito protrae, ne conseguono danno d’organo ed
venoso. La relazione tra volume venoso e insufficienza multiorgano.
pressione venosa descrive la distensibilità del La somministrazione di volumi adeguati di
sistema. Questo gradiente pressorio muove il soluzione elettrolitica isotonica, sangue ed
flusso venoso e quindi il volume del ritorno emoderivati aiuta a contrastare questo processo. Il
venoso al cuore. Una perdita ematica riduce trattamento è orientato a contrastare lo stato di shock
questa componente del volume venoso, mediante l’arresto dell’emorragia, fornendo adeguata
diminuendo il gradiente pressorio e di ventilazione ed ossigenazione e garantendo
conseguenza il ritorno venoso. un’appropriata espansione volemica. A tale scopo, è
Il volume del ritorno venoso al cuore determina la necessario ottenere rapidamente un accesso venoso.
lunghezza raggiunta dalle fibre muscolari Gli obiettivi terapeutici dello shock emorragico sono il
miocardiche dopo il riempimento ventricolare, alla controllo definitivo dell’emorragia ed il ripristino di un
fine della diastole. Tale lunghezza è in relazione alle volume circolante adeguato. I farmaci vasopressori sono
proprietà contrattili del muscolo cardiaco, secondo la controindicati nella prima fase del trattamento dello
legge di Starling. La contrattilità miocardica shock emorragico, in quanto peggiorano la perfusione
costituisce la pompa che muove il sistema. tissutale. Un frequente monitoraggio degli indici di
Il postcarico è rappresentato dalle resistenze vascolari perfusione è necessario per valutare la risposta alla
sistemiche (periferiche) o, più semplicemente, dalla terapia ed evidenziare e correggere al più presto un
resistenza alla progressione del flusso ematico. eventuale deterioramento clinico. La rivalutazione aiuta
ad identificare i pazienti in shock compensato e quelli
incapaci di risposta compensatoria, prima che si
manifesti un collasso cardio-vascolare.
Fisiopatologia dell’emorragia Per risolvere lo stato di shock ipovolemico, nella
Le prime risposte emodinamiche alla perdita ematica maggior parte dei casi, sono necessari intervento
sono di tipo compensatorio, con vasocostrizione chirurgico o angioembolizzazione. La presenza di
progressiva del circolo cutaneo, muscolare e shock in un paziente traumatizzato impone
viscerale, per preservare il flusso ematico a reni, l’immediato coinvolgimento di un chirurgo e, nel caso
cuore e cervello. Normalmente, in seguito ad una ci si trovi in un ospedale non attrezzato per trattare le
perdita acuta di volume circolante, si assiste ad un lesioni riscontrate, occorre rapidamente prendere
incremento della frequenza cardiaca, allo scopo di accordi per il trasferimento ad un Trauma Center.
mantenere invariata la gittata. Nella maggior parte
dei casi, infatti, la tachicardia è il più precoce segno
rilevabile di shock. Il rilascio di catecolamine
Valutazione iniziale
endogene provoca un aumento delle resistenze
vascolari periferiche, determinando un aumento della Lo shock deve essere riconosciuto nella valutazione
pressione diastolica ed una riduzione della pressione iniziale. E’ importante conoscere la presentazione
differenziale, ma incide assai poco nel migliorare la clinica delle varie forme di shock, distinguendo in
perfusione d’organo e l’ossigenazione tissutale. particolare tra shock emorragico e non emorragico.
46 CAPITOLO 3 ■ Shock
A B
C D
■ FIGURA 3-3 La valutazione dello stato circolatorio comprende la rapida valutazione delle possibili sedi di sanguinamento
che, oltre a quelle esterne, sono identificabili in altre quattro sedi (“on the floor plus four more”) : A. Torace; B. Addome;
C. Bacino e retroperitoneo; D. Ossa lunghe e tessuti molli.
cateterizzazione vescicale (■ FIGURE 3-2 e 3-3). (vedi Capitolo 4: Trauma toracico). Lo shock può essere
secondario ad infarto miocardico negli anziani e in
pazienti ad alto rischio, come gli intossicati da
Shock non emorragico cocaina. Il dosaggio degli enzimi cardiaci è utile nella
diagnosi e nel trattamento dei traumatizzati in
Cause di shock non emorragico sono shock pronto soccorso, in quanto l’ischemia miocardica
cardiogeno, pneumotorace iperteso, tamponamento acuta può essere un evento precipitante.
cardiaco, shock neurogeno e shock settico. Anche se
non associati a perdita ematica, la maggior parte dei
pazienti con shock non emorragici risponde Tamponamento cardiaco
transitoriamente al riempimento volemico.
Sebbene sia più comune nei traumi toracici penetranti,
il tamponamento cardiaco non è raro nei traumi chiusi.
Shock cardiogeno Tachicardia, toni cardiaci ovattati (parafonesi),
distensione delle vene giugulari ed ipotensione
Un’insufficienza miocardica può essere causata da refrattaria alle infusioni di liquidi ne fanno sospettare
trauma cardiaco chiuso, tamponamento cardiaco, la presenza. Tuttavia, il tamponamento cardiaco non
embolia gassosa o, raramente, infarto del miocardio. può essere escluso anche in assenza di questi classici
Un trauma toracico da rapida decelerazione deve segni clinici.
fare sospettare un trauma cardiaco chiuso e richiede Lo pneumotorace iperteso può simulare un
un monitoraggio elettrocardiografico (ECG) tamponamento cardiaco per la presenza di turgore
continuo per evidenziare segni di lesione ed aritmie delle vene giugulari ed ipotensione, ma si differenzia
48 CAPITOLO 3 ■ Shock
in quanto vi sono assenza del murmure vescicolare ed ipotensione senza: tachicardia, vasocostrizione
ipertimpanismo alla percussione. L’ecocardiografia è cutanea o riduzione della pressione differenziale. Le
utile per la diagnosi di tamponamento cardiaco e di lesioni mieliche spesso si associano a trauma del
rottura valvolare, ma spesso non è immediatamente tronco; pertanto, i pazienti con shock neurogeno
disponibile in pronto soccorso, dove invece la FAST, sospetto o accertato devono essere trattati
permettendo di identificare la presenza di liquido inizialmente per l’ipovolemia. L’assenza di
pericardico, consente di diagnosticare un miglioramenti della perfusione periferica in seguito
tamponamento cardiaco. Il trattamento di scelta ad infusione di liquidi suggerisce emorragia
consiste nell’intervento chirurgico. La pericardiocentesi persistente oppure shock neurogeno. Sono a questo
è esclusivamente procedura di stabilizzazione punto utili tecniche avanzate di monitoraggio dello
temporanea (vedi Capitolo 4: Trauma toracico). stato di riempimento vascolare e della gittata
cardiaca (vedi Capitolo 7: Trauma vertebro-midollare).
Pneumotorace iperteso
Shock settico
Lo pneumotorace iperteso è una vera e propria
Lo shock causato da infezioni nell’immediato periodo
emergenza chirurgica che richiede diagnosi e
post-traumatico è raro ma possibile, se l’arrivo in
trattamento immediati. Lo pneumotorace iperteso si
pronto soccorso è ritardato di diverse ore. Lo shock
sviluppa quando l’aria entra nello spazio pleurico, ma
settico si può verificare in seguito a trauma penetrante
un meccanismo a valvola ne impedisce la fuoriuscita.
addominale, con contaminazione peritoneale da parte
L’aumento della pressione intrapleurica provoca il
del contenuto intestinale. Il paziente settico, ma
totale collasso del polmone e lo spostamento del
ipoteso ed apiretico, è difficilmente distinguibile da
mediastino dal lato opposto, con conseguente
quello con shock ipovolemico, in quanto possono
ostacolo al ritorno venoso e marcata riduzione della
entrambi presentare tachicardia, vasocostrizione
gittata cardiaca. I pazienti in respiro spontaneo
periferica, contrazione della diuresi e riduzione della
manifestano spesso un’elevata tachipnea e fame
pressione sistolica e di quella differenziale. I pazienti
d’aria, mentre quelli ventilati per lo più collasso
con shock settico iniziale possono mantenere un
cardio-circolatorio. Insufficienza respiratoria acuta,
volume circolante normale e manifestare modesta
enfisema sottocutaneo, assenza unilaterale di
tachicardia, cute calda, pressione sistolica quasi
murmure vescicolare, ipertimpanismo alla
normale e pressione differenziale aumentata.
percussione e deviazione tracheale consentono di
porre diagnosi ed impongono l’immediata
decompressione pleurica, senza necessità di attendere
la conferma radiologica. La decompressione mediante Shock emorragico
ago o tramite toracostomia semplice permette di
alleviare temporaneamente questa condizione, che
L’emorragia è la più comune causa di shock nel
può altrimenti risultare rapidamente letale.
trauma. La risposta alla perdita ematica nel paziente
Completare la procedura con l’inserzione di un tubo
traumatizzato è resa alquanto complessa dallo
toracico utilizzando l’appropriata tecnica sterile (vedi
spostamento di liquidi nei comparti dell’organismo –
Appendice G; Esercitazione B: Breathing e Chest Tube
soprattutto in quello extracellulare – come si verifica,
video in MyATLS mobile app).
anche in assenza di gravi emorragie, nel caso di
lesioni dei tessuti molli. Inoltre, è necessario
Shock neurogeno considerare le modificazioni concomitanti ad uno
shock grave e prolungato e le alterazioni derivanti
Le lesioni intracraniche isolate non causano shock, dalla rianimazione e dalla riperfusione.
tranne quelle coinvolgenti il tronco encefalico,
pertanto, la presenza di shock in un paziente con Definizione di emorragia
trauma cranico impone la ricerca di un’altra causa.
Una lesione del midollo cervicale o toracico alto può L’emorragia è una perdita acuta di volume ematico
determinare ipotensione causata da perdita del tono circolante. Nonostante una considerevole variabilità
simpatico; quest’ultima peggiora gli effetti fisiologici individuale, il volume di sangue di un adulto
dell’ipovolemia e l’ipovolemia peggiora gli effetti rappresenta il 7% circa del suo peso corporeo (es. un
fisiologici della denervazione simpatica. Il classico uomo di 70 kg ha un volume ematico circolante di
quadro clinico dello shock neurogeno è costituito da circa 5 litri). Negli obesi, il volume viene calcolato
SHOCK EMORRAGICO 49
sulla base del peso ideale, in quanto il calcolo sul peso • La Classe III di emorragia è un’emorragia
attuale implica una significativa sovrastima. Il scompensata che richiede l’infusione di
volume ematico di un bambino oscilla tra 8 e 9% del cristalloidi e probabilmente emotrasfusioni.
peso corporeo (70-80 mL/kg) (vedi Capitolo 10: • La Classe IV di emorragia è considerata un
Trauma pediatrico). evento preterminale in quanto, in assenza di
trattamento aggressivo, risulta fatale in pochi
minuti. Le emotrasfusioni sono obbligatorie.
Classificazione fisiologica
La ■ TABELLA 3-1 indica la stima delle perdite
La suddivisione in quattro classi, basata su dati
ematiche ed i provvedimenti fondamentali per ogni
clinici, è un utile strumento per stimare la
classe di shock.
percentuale di perdita ematica acuta e, in caso di
persistenza dell’emorragia, per fornire anche un
riferimento utile a stabilire il trattamento iniziale. Il Classe I di emorragia: perdite < 15%
successivo reintegro volemico è guidato dalla del volume ematico
risposta del paziente alla terapia iniziale. Questa
classificazione consente inoltre di comprendere I segni clinici per una perdita volemica di tale entità
meglio i segni precoci e la fisiopatologia dello shock: sono minimi. Nei casi non complicati, compare
esclusivamente una modesta tachicardia; non vi sono
• la Classe I di emorragia è esemplificata dalla alterazioni apprezzabili di pressione sistolica,
condizione di un individuo che abbia donato pressione differenziale o frequenza respiratoria. Nei
una unità di sangue. pazienti altrimenti sani, una perdita di tale entità non
• La Classe II di emorragia è un’emorragia non richiede alcun reintegro, perché il riempimento
scompensata che richiede l’infusione di transcapillare e gli altri meccanismi di compenso
cristalloidi. ripristinano il volume ematico entro 24 ore.
Pressione differenziale ↔ ↓ ↓ ↓
Diuresi ↔ ↔ ↓ ↓↓
Deficit di basia Fino a –2 mEq/L Da –2 a –6 mEq/L Da –6 a –10 mEq/L –10 mEq/L ed oltre
a “Eccesso di basi” indica la quantità di basi (HCO 3– in mEq/L) al di sopra ed al di sotto del valore fisiologico normale.
Riprodotta su licenza da: Mutschlera A, Nienaber U, Brockampa T, et al. A critical reappraisal of the ATLS classification of hypovolaemic shock: does it
really reflect clinical reality? Resuscitation 2013,84:309–313.
50 CAPITOLO 3 ■ Shock
l’insorgenza di ipotermia è necessario utilizzare Puncture video in MyATLS mobile app). L’esperienza e
sempre liquidi riscaldati e tecniche di riscaldamento l’abilità dell’operatore sono determinanti nella scelta
esterno, attivo e passivo. dell’accesso vascolare. L’accesso intraosseo può essere
utilizzato nei pazienti di tutte le età, fino a quando non
venga reperito un altro accesso vascolare.
Distensione gastrica: decompressione Contestualmente all’incannulamento venoso, si
La distensione gastrica, frequente nel trauma, in preleva un campione di sangue per la determinazione
particolare in età pediatrica, può causare ipotensione del gruppo sanguigno e le prove crociate, le analisi di
non spiegabile o aritmie, in genere bradicardia da laboratorio, gli esami tossicologici ed il test di
eccessiva stimolazione vagale. Nel paziente gravidanza, in tutte le donne in età fertile. In questa
incosciente, la distensione gastrica aumenta il rischio fase, è anche opportuno eseguire un’emogasanalisi
di inalazione di ingesti, complicanza potenzialmente (EGA). Dopo i tentativi di incannulamento giugulare o
fatale. E’ pertanto opportuno detendere lo stomaco, succlavio è necessario richiedere una radiografia del
mediante aspirazione da un sondino, inserito per via torace, per documentare il corretto posizionamento ed
nasale o orale, che tuttavia, anche se ben posizionato, escludere pneumotorace o emotorace. In condizioni di
non esclude del tutto il rischio di inalazione. emergenza, spesso non è possibile ottenere l’accesso
vascolare centrale nelle opportune condizioni di
sterilità; pertanto, non appena la situazione lo
Catetere vescicale consenta, la cannula dovrà essere sostituita.
RISPOSTA MINIMA
RISPOSTA RAPIDA RISPOSTA TRANSITORIA O ASSENTE
Perdita stimata di sangue Lieve (< 15 %) Moderata e persistente (15–40%) Grave (> 40%)
contrazione della diuresi con un aumento del peso di infusione viene ridotta a regime di mantenimento.
specifico delle urine sono indicatori di inadeguata Di solito, si tratta di pazienti che hanno perso meno del
riespansione volemica ed impongono una maggiore 15% del volume circolante (classe I di emorragia) e che
volemizzazione ed ulteriori indagini diagnostiche non necessitano di ulteriori infusioni di liquidi o di
alla ricerca della causa. sangue. Tuttavia, è buona norma tenere a disposizione
Nelle fasi precoci dello shock ipovolemico, i pazienti sangue tipizzato e crociato. Durante la valutazione
manifestano alcalosi respiratoria, determinata dalla iniziale è sempre necessaria una consulenza chirurgica,
tachipnea, cui spesso segue una modesta acidosi in quanto anche i pazienti a risposta rapida a volte
metabolica che non richiede trattamento specifico. possono avere indicazione chirurgica.
L’acidosi può tuttavia diventare severa in caso di
shock particolarmente grave o prolungato. L’acidosi
Risposta transitoria
metabolica è causata dell’instaurarsi del
metabolismo anaerobio, come risultato di una I pazienti con “risposta transitoria” reagiscono al bolo
inadeguata perfusione tissutale, con conseguente iniziale di liquidi, ma mostrano un peggioramento
produzione di acido lattico. In genere, una degli indici perfusionali non appena la velocità di
persistente acidosi ha come causa una riespansione infusione viene ridotta a quella di mantenimento,
volemica insufficiente o una emorragia non seguendo il comportamento tipico dell’emorragia
controllata; pertanto, il trattamento dell’acidosi nel persistente o dell’insufficiente riespansione volemica.
paziente in shock si basa sull’infusione di liquidi e La maggior parte di questi pazienti ha già perso il 15-
sangue e sul controllo chirurgico dell’emorragia. 40% del volume ematico (classi II e III di emorragia).
Deficit di basi e/o livello di lattati sono utili per E’ indicato trasfondere sangue ed emocomponenti ed
determinare la presenza e la gravità dello shock e, se è essenziale rendersi conto che questi pazienti
rilevati periodicamente, permettono di monitorare la necessitano di un controllo chirurgico o angiografico
risposta alla terapia. Il bicarbonato non trova dell’emorragia. La risposta transitoria alle
utilizzo routinario nel trattamento dell’acidosi emotrasfusioni identifica i pazienti con emorragia in
metabolica da shock ipovolemico. atto che richiedono, in tempi brevi, un intervento
chirurgico. E’ necessario prendere in considerazione il
Protocollo di Trasfusioni Massive (PTM).
Tipologie di risposta
La risposta del paziente all’infusione iniziale è la
Risposta minima o assente
chiave per determinare la terapia successiva. Dopo
aver formulato una diagnosi preliminare ed La mancata risposta a cristalloidi e sangue impone un
impostato un piano di trattamento, basato sulla immediato e definitivo intervento (chirurgico o
valutazione iniziale, se indicato, il medico modifica la angiografico) per il controllo di un’emorragia
strategia terapeutica in rapporto alla risposta del massiva. In rarissime circostanze, una risposta assente
paziente. Tale risposta permette di identificare i può essere dovuta ad un difetto di pompa, secondario
pazienti nei quali la perdita ematica sia stata a trauma cardiaco chiuso, tamponamento cardiaco o
maggiore di quanto stimato e quelli con persistente pneumotorace iperteso. Ne consegue che in questa
sanguinamento, che necessitano di controllo categoria di pazienti (classe IV di emorragia) si deve
chirurgico di un’emorragia interna. sempre prendere in considerazione la possibilità che
Le diverse tipologie di risposta all’infusione iniziale lo shock sia di tipo non emorragico. Per identificare la
possono essere raggruppate in tre categorie: risposta causa di shock sono utili tecniche di monitoraggio
rapida, risposta transitoria e risposta minima o avanzate e l’ecocardiografia. In tutti questi pazienti
assente. Lo schema che riassume i parametri vitali e le deve essere avviato il Protocollo di Trasfusioni
linee guida per il trattamento di ciascuna di queste Massive. (■ FIGURA 3-4).
categorie è indicato nella ■ TABELLA 3-2.
Emotrasfusioni
Risposta rapida
I pazienti appartenenti al gruppo a “risposta rapida” La decisione di avviare le trasfusioni si basa sulla
reagiscono prontamente all’infusione iniziale e risposta del paziente. In caso di “risposta
diventano emodinamicamente normali, senza segni transitoria” o di “risposta minima o assente” è
di perfusione ed ossigenazione tissutale inadeguate, necessario trasfondere emazie concentrate, plasma e
anche quando, al termine del bolo iniziale, la velocità piastrine già nelle prime fasi della rianimazione.
EMOTRASFUSIONI 55
Autotrasfusioni
Sono disponibili in commercio sistemi di raccolta, da
collegare a normali tubi toracici, che permettono di
raccogliere sterilmente, scoagulare (con soluzioni di
citrato di sodio e non con eparina) e trasfondere il
sangue perso. Ogni paziente con emotorace massivo è
un potenziale candidato all’autotrasfusione. Poiché
questo sangue è impoverito dei fattori della
coagulazione, è necessaria la trasfusione addizionale
di plasma e piastrine.
■ FIGURA 3-4 Emotrasfusioni massive in un paziente
traumatizzato.
Trasfusioni massive
Sangue con prove crociate, Un piccolo sottogruppo di pazienti in shock necessita
di trasfusioni massive, ovvero almeno 10 unità di
tipo-specifico e gruppo 0 emazie concentrate nelle prime 24 ore oppure più di 4
Lo scopo principale delle emotrasfusioni consiste nel unità in 1 ora. In questi casi, la sopravvivenza
restituire al volume circolante la capacità di migliora sensibilmente riducendo le infusioni di
trasportare ossigeno. Le emazie concentrate crociate cristalloidi e somministrando emazie, plasma e
sono preferibili, ma il test di determinazione richiede piastrine in rapporto bilanciato. Questa strategia è
circa 1 ora nella maggior parte delle banche del definita rianimazione “bilanciata” oppure
sangue. Per i pazienti che si stabilizzano rapidamente, “emostatica” o “damage control resuscitation”.
si deve richiedere sangue crociato da tenere Altrettanto importanti sono gli sforzi profusi per
disponibile in caso di necessità. controllare rapidamente l’emorragia e ridurre gli
In caso di emorragia massiva, se non è disponibile effetti nocivi di coagulopatia, ipotermia ed acidosi.
sangue crociato, sono indicate emazie concentrate di Poiché sono necessarie notevoli risorse per rendere
tipo 0; mentre se è necessario l’utilizzo di plasma non subito disponibili gli emocomponenti per un ottimale
crociato si impiega plasma di tipo AB. Per evitare la trattamento di questi pazienti, dovrebbe sempre
sensibilizzazione e future complicanze, nelle donne in essere predisposto un Protocollo di Trasfusioni
età fertile sono preferibili emazie concentrate tipo 0 Massive. E’ stato infatti dimostrato che l’infusione di
Rh negativo. Non appena sia disponibile, l’uso di sangue secondo appropriati criteri migliora la
sangue tipo-specifico non crociato è da preferire prognosi di questi pazienti. L’identificazione del
rispetto a quello di tipo 0. Questo principio è sempre piccolo sottogruppo di pazienti che possa
valido, a meno che contemporaneamente non si beneficiarne può essere difficile e sono stati formulati
stiano trattando più pazienti non identificati e vi sia diversi indicatori per aiutare il medico a decidere se
un elevato rischio di somministrare inavvertitamente attivare il PTM, anche se nessuno di essi ha
ad un paziente l’unità di sangue sbagliata. dimostrato di essere particolarmente accurato (vedi
Trauma Score e ACS TQIP Massive Transfusion in
Trauma Guidelines).
Prevenzione dell’ipotermia
E’ essenziale prevenire e trattare l’ipotermia. I Coagulopatia
riscaldatori per infusioni sono ingombranti, ma il
loro utilizzo in pronto soccorso è fondamentale, in Lesioni gravi ed emorragia determinano consumo dei
quanto per prevenire l’ipotermia, nei pazienti che fattori della coagulazione e precoce coagulopatia, che
devono ricevere grandi quantità di cristalloidi e si sviluppa nel 30% dei pazienti con trauma
sangue, la strategia migliore consiste nel riscaldarli, maggiore, non in terapia anticoagulante, all’ingresso
prima dell’uso, a 39°C. I cristalloidi possono essere in pronto soccorso. Altre cause di coagulopatia sono
riscaldati in un forno a microonde o usando un rappresentate da infusioni massive, con conseguente
riscaldatore per infusioni, mentre gli emocomponenti diluizione delle piastrine e dei fattori della coagulazione
56 CAPITOLO 3 ■ Shock
probabilmente a causa di una riduzione della risposta e la frequenza cardiaca a riposo può essere intorno ai
recettoriale alle catecolamine, piuttosto che per 50 bpm. Negli atleti, la capacità di compensare una
diminuzione della loro sintesi. L’adattabilità del perdita ematica è notevole e la normale risposta
sistema cardio-vascolare decresce con l’età e, se all’ipovolemia può non essere evidente, anche in caso
sottoposti allo stress di una perdita ematica, gli di emorragia significativa.
anziani, a differenza dei pazienti più giovani, non
sono in grado di aumentare la frequenza cardiaca e
l’efficienza della contrattilità miocardica. Gravidanza
L’ateropatia cronica ostruttiva rende molti organi
vitali sensibili ad una minima riduzione del flusso La fisiologica ipervolemia della gravidanza rende
ematico, anche perché spesso gli anziani presentano necessaria una perdita di sangue maggiore perché si
un costante stato ipovolemico, per iponutrizione o manifesti un’alterazione della perfusione materna,
uso di diuretici. Ne consegue una scarsa tolleranza che si riflette anche in una riduzione della perfusione
all’ipotensione secondaria a perdite ematiche per cui, fetale (vedi Capitolo 12: Trauma in gravidanza e violenza
ad esempio, una pressione sistolica di 100 mm Hg domestica).
può essere segno di shock in un anziano. L’impiego di
beta-bloccanti può mascherare la tachicardia quale
indicatore precoce di shock ed altri farmaci possono Farmaci
influenzare negativamente o annullare del tutto la
risposta fisiologica al trauma. Poiché il range Alcuni farmaci interferiscono nella risposta
terapeutico per l’espansione della volemia è dell’organismo allo shock. I beta-bloccanti ed i calcio-
relativamente ristretto nell’anziano, è necessario un antagonisti alterano significativamente la risposta
precoce monitoraggio invasivo, per evitare emodinamica all’emorragia. Un sovradosaggio di
un’idratazione eccessiva o inadeguata. insulina può causare ipoglicemia e contribuire al
La riduzione della compliance polmonare e della meccanismo lesivo. Una terapia diuretica cronica può
capacità di diffusione associata alla debolezza dei spiegare un’imprevista ipokaliemia, mentre gli anti-
muscoli respiratori rende l’anziano meno efficiente infiammatori non steroidei (FANS) possono interferire
nell’affrontare l’aumentata richiesta di scambi con la funzionalità piastrinica e favorire l’emorragia.
respiratori imposta dal trauma. Ne consegue un
peggioramento dell’ipossia cellulare già presente a
causa del diminuito trasporto di ossigeno ai tessuti. Ipotermia
L’invecchiamento dei glomeruli e dei tubuli renali
riduce le capacità di preservare il volume circolante in I pazienti ipotermici in shock emorragico non
risposta al rilascio degli ormoni dello stress, quali rispondono in modo normale alla riespansione
aldosterone, catecolamine, vasopressori e cortisolo. Il volemica ed alle emotrasfusioni e spesso sviluppano o
rene risulta anche più sensibile agli effetti della peggiorano una coagulopatia. La temperatura
riduzione del flusso ematico e di agenti nefrotossici, corporea costituisce un importante parametro da
come farmaci, mezzi di contrasto e prodotti tossici monitorare durante la valutazione iniziale e la
della citolisi. temperatura esofagea o vescicale consente una stima
Per tutte queste ragioni mortalità e morbidità accurata della temperatura centrale. Chiunque
aumentano proporzionalmente con l’età. Nonostante subisca un trauma sotto l’influenza dell’alcol e sia
gli effetti deleteri dell’invecchiamento, le complicanze esposto a temperature basse diventa più facilmente
dovute a patologie preesistenti e la riduzione della ipotermico a causa della vasodilatazione. In genere,
“riserva fisiologica”, la maggior parte di questi un riscaldamento rapido in ambiente caldo, con
pazienti può essere salvata e riportata alle condizioni appropriati dispositivi di riscaldamento esterno, quali
pre-trauma. Il trattamento richiede un’aggressiva lampade e coperte termiche e gas respiratori, liquidi
rianimazione ed un attento monitoraggio (vedi da infusione e sangue riscaldati, consente di
Capitolo 11: Trauma geriatrico). correggere l’ipotensione e l’ipotermia di grado lieve o
moderato. Le tecniche di riscaldamento interno
comprendono invece l’irrigazione delle cavità
Atleti pleuriche e peritoneale con cristalloidi riscaldati a
39°C. In caso di ipotermia grave trova indicazione il
L’allenamento continuo modifica la dinamica cardio- by-pass extracorporeo. Il miglior trattamento per
vascolare di questi pazienti. Il volume ematico può l’ipotermia resta comunque la prevenzione (vedi
aumentare del 15-20%, la frazione di eiezione del 50% Appendice B: Ipotermia e lesioni da calore).
58 CAPITOLO 3 ■ Shock
4. La valutazione iniziale del paziente in shock 5. Bickell WH, Wall MJ, Pepe PE, et al. Immediate
richiede un accurato esame obiettivo e versus delayed fluid resuscitation for hypotensive
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5. Il trattamento dello shock emorragico prevede
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bilanciata, utilizzando cristalloidi e sangue.
7. Bruns B, Lindsey M, Rowe K, et al. Hemoglobin
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trattamento effettuato sono utili guide per la need for an intervention to stop hemorrhage. J
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