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contraddizioni
Seconda rivoluzione industriale e
Imperialismo
Lo sviluppo industriale consentì all’Europa
di conquistare il mondo
progressi in medicina
diminuzione della mortalità
Rivoluzione demografica miglioramento dell’igiene
1) BORGHESIA INDUSTRIALE
borghesia proletariato
Prima e Seconda Internazionale
Associazione internazionale dei lavoratori alla quale
partecipano intellettuali e lavoratori che si riuniscono
con l’obiettivo comune di coordinare e organizzare
partiti, associazioni e movimenti che lottano per il
riscatto del proletariato dalla sua condizione di
sfruttamento.
Due correnti socialiste: rivoluzionari (rifiutavano
qualsiasi accordo tra capitalisti e governi borghesi) e
riformisti (non vogliono la rivoluzione ma attraverso
scioperi e altre forme di protesta, intendono ottenere
la riduzione delle ore di lavoro, miglioramento
salariale e tutela da malattie e infortuni).
La Chiesa cattolica invita a un accordo tra
le classi sociali
Papa Leone XIII emanò l’enciclica Rerum Novarum
Criticava il socialismo: la proprietà privata era un
diritto naturale dell’uomo
Invitava i capitalisti a pagare in modo adeguato gli
operai e a tutelare il lavoro femminile e minorile,
garantendo riposo e malattie
La crisi economica del 1873-1896
La crisi del 1873-96, chiamata “grande depressione” o anche
“crisi di sovrapproduzione” fu la conseguenza di alcuni
aspetti dello sviluppo industriale dei decenni precedenti.
Infatti, durante questo periodo, la produzione industriale
diminuì perché venivano venduti meno prodotti di quanti se
ne producevano. Inoltre, nei mercati europei, iniziarono ad
essere venduti prodotti agricoli provenienti dalle Americhe
(soprattutto grano proveniente da Stati Uniti e Argentina)
che costavano meno. Molti contadini furono costretti a
emigrare.
Inoltre, la popolazione aumentò di oltre il 50%, ma non
c’erano lavoro e cibo per tutti.
Chi si spostava compiva viaggi molto faticosi e i lavori che
trovava all’estero erano umili e sottopagati.
La società di massa