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FAVOLE.
izzoli Editore
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$ndice.
%ota.
!. $ &eni e i 'ali.
(. $l venditore di statue.
). L*a+uila e la volpe.
,. L*a+uila e lo scara-eo.
#. L*a+uila il gracchio e il pastore.
/. L*a+uila dalle ali mozze e la volpe.
0. L*a+uila tra1itta.
2. L*usignuolo e lo sparviero.
. L*usignuolo e la rondine.
!3. $l de-itore ateniese.
!!. $l moro.
!(. La donnola e il gallo.
!). $l gatto e i topi.
!,. La donnola e le galline.
!#. La capra e il capraio.
!/. La capra e l*asino.
!0. $l capraio e le capre selvatiche.
!2. La schiava -rutta e A1rodite.
!. Esopo in un arsenale.
(3. $ due galli e l*a+uila.
(!. $ galli e la pernice.
((. $ pescatori e il tonno.
(). $ pescatori che pescarono ciottoli.
(,. $l pescatore che sonava il 1lauto.
(#. $l pescatore i pesci grossi e i pesci piccoli.
(/. $l pescatore e la m4nola.
(0. $l pescatore che -atteva l*ac+ua.
(2. L*alcione.
(. Le volpi sul 'eandro.
)3. La volpe con la pancia piena.
)!. La volpe e il rovo.
)(. La volpe e l*uva.
)). La volpe e il serpente.
),. La volpe e il taglialegna.
)#. La volpe e il coccodrillo.
)/. La volpe e il cane.
)0. La volpe e la pantera.
)2. La volpe e lo scimmiotto eletto re.
). La volpe e la scimmia che disputavano sulla loro no-ilt5.
,3. La volpe e il -ecco.
,!. La volpe dalla coda mozza.
,(. La volpe che non aveva mai veduto un .
,). La volpe e la maschera.
,,. $ due uomini che disputavano intorno agli d4i.
,#. L*assassino.
,/. L*uomo che prometteva l*impossi-ile.
,0. L*uomo pauroso e i corvi.
,2. L*uomo morsicato da una 1ormica ed Ermes.
,. $l marito e la moglie -is-etica.
#3. L*im-roglione.
#!. $l 1an1arone.
#(. L*uomo -rizzolato e le sue amanti.
#). $l nau1rago.
#,. $l cieco.
##. $l tru11atore.
#/. $l car-onaio e il lavandaio.
#0. 6li uomini e 7eus.
#2. L*uomo e la volpe.
#. L*uomo e il leone che 1acevano la strada.
/3. L*uomo e il satiro.
/!. L*uomo che spacc8 la statua del dio.
/(. L*uomo che trov8 un leone d*oro.
/). L*orso e la volpe
/,. L*aratore e il lupo.
//. Le rane che chiesero un re.
/0. Le rane vicine di casa.
/2. Le rane del pantano.
/. $l ranocchio medico e la volpe.
03. $ -uoi e l*asse del carro.
0!. $ tre -uoi e il leone.
0(. $l -i1olco ed Eracle.
0). &orea e il 9ole.
0,. $l -ovaro e il leone.
0#. L*uccellino e il pipistrello.
0/. La gatta e A1rodite.
00. La donnola e la lima.
02. $l vecchio e la 'orte.
0. $l contadino e l*a+uila.
23. $l contadino e i cani.
2!. $l contadino e il serpente che gli aveva ucciso il 1iglio.
2(. $l contadino e il serpe intirizzito dal 1reddo.
2). $l contadino e i suoi 1igli.
2,. $l contadino e la Fortuna.
2#. $l contadino e l*al-ero.
2/. $ 1igli discordi del contadino.
20. La vecchia e il medico.
22. La moglie e il marito u-riacone.
2. La padrona e le ancelle.
3. La donna e la gallina.
!. La 1attucchiera.
(. La giovenca e il -ue.
). $l cacciatore pauroso e il taglialegna .
,. $l porcellino e le pecore.
#. $ del1ini la -alene e il ghiozzo.
/. L*oratore emade.
0. iogene e il calvo.
2. iogene in viaggio.
. 7eus e le +uerce.
!33. $ -oscaioli e il pino.
!3!. L*a-ete e il rovo.
!3(. $l cervo alla 1onte e il leone.
!3). $l cervo e la vite.
!3,. $l cervo e il leone in un antro.
!3#. $l cervo cieco da un occhio.
!3/. $l capretto sul tetto della stalla e il lupo.
!30. $l capretto e il lupo che sonava il 1lauto.
!32. Ermes e lo scultore.
!3. Ermes e la Terra.
!!3. Ermes e Tiresia.
!!!. Ermes e gli artigiani.
!!(. $l carro di Ermes e gli Ara-i.
!!). L*eunuco e il sacerdote.
!!,. $ due nemici.
!!#. La vipera e la volpe.
!!/. La vipera e la lima.
!!0. La vipera e la -iscia d*ac+ua.
!!2. 7eus e il ;udore.
!!. 7eus e la volpe.
!(3. 7eus e gli uomini.
!(!. 7eus e Apollo.
!((. 7eus e il serpente.
!(). 7eus e il doglio dei &eni.
!(,. 7eus ;rometeo Atena e 'omo.
!(#. 7eus e la tartaruga.
!(/. 7eus giudice.
!(0. $l 9ole e le rane.
!(2. La mula.
!(. Eracle e Atena.
!)3. Eracle e ;luto.
!)!. L*eroe.
!)(. $l tonno e il del1ino.
!)). $l medico ignorante.
!),. $l ni--io e il serpente.
!)#. $l ni--io che nitriva.
!)/. L*uccellatore e l*aspide.
!)0. $l cavallo vecchio.
!)2. $l cavallo il -ue il cane e l*uomo.
!). $l cavallo e il pala1reniere.
!,3. $l cavallo e l*asino.
!,!. $l cavallo e il soldato.
!,(. La canna e l*olivo.
!,). $l cammello che stall8 nel 1iume.
!,,. $l cammello l*ele1ante e la scimmia.
!,#. $l cammello e 7eus.
!,/. $l cammello -allerino.
!,0. $l cammello visto per la prima volta.
!,. $ due scara-ei.
!#3. $l granchio e la volpe.
!#!. $l granchio e sua madre.
!#(. $l noce.
!#). $l castoro.
!#,. L*ortolano che inna11iava gli ortaggi.
!##. L*ortolano e il cane.
!#/. $l citaredo.
!#0. $l tordo.
!#2. $ ladri e il gallo.
!#. $l ventre e i piedi.
!/3. $l gracchio e la volpe.
!/!. $l gracchio e i corvi.
!/(. $l gracchio e gli uccelli.
!/). $l gracchio e i colom-i.
!/,. $l gracchio 1uggito.
!/#. $l corvo e la volpe.
!//. $l corvo ed Ermes.
!/0. $l corvo e il serpente.
!/2. $l corvo ammalato.
!/. La cappellaccia.
!03. La cornacchia e il corvo.
!0!. La cornacchia e il cane.
!0(. Le chiocciole.
!0). $l cigno preso per un*oca.
!0,. $l cigno e il suo padrone.
!0#. $ due cani.
!0/. Le cagne a11amate.
!00. L*uomo morsicato da un cane.
!02. $l cane invitato a pranzo ovvero: L*uomo e il cane.
!0. $l cane da caccia e gli altri cani.
!23. $l cane il gallo e la volpe.
!2!. $l cane e la conchiglia.
!2(. $l cane e la lepre.
!2). $l cane e il macellaio.
!2,. $l cane addormentato e il lupo.
!2#. La cagna che portava la carne.
!2/. $l cane col sonaglio.
!20. $l cane che inseguiva il leone e la volpe.
!22. La zanzara e il leone.
!2. La zanzara e il toro.
!3. Le lepri e le volpi.
!!. Le lepri e le ranocchie.
!(. La lepre e la volpe.
!). $l ga--iano e il pesce rondine.
!,. La leonessa e la volpe.
!#. $l regno del leone.
!/. $l leone invecchiato e la volpe.
!0. $l leone prigioniero e il contadino.
!2. $l leone innamorato e il contadino.
!. $l leone la volpe e il cervo.
(33. $l leone l*orso e la volpe.
(3!. $l leone e la ranocchia.
(3(. $l leone e il del1ino.
(3). $l leone e il cinghiale.
(3,. $l leone e la lepre.
(3#. $l leone il lupo e la volpe.
(3/. $l leone e il topo riconoscente.
(30. $l leone e l*onagro.
(32. $l leone e l*asino che andavano a caccia insieme.
(3. $l leone l*asino e la volpe.
(!3. $l leone ;rometeo e l*ele1ante.
(!!. $l leone e il toro.
(!(. $l leone in1uriato e il cervo.
(!). $l leone che e--e paura di un topo e la volpe.
(!,. $l -rigante e il gelso.
(!#. $ lupi e i cani in guerra tra di loro.
(!/. $ lupi e i cani alleati.
(!0. $ lupi e le pecore.
(!2. $ lupi le pecore e il montone.
(!. $l lupo inorgoglito della sua om-ra e il leone.
((3. $l lupo e la capra.
((!. $l lupo e l*agnello.
(((. $l lupo e l*agnellino ri1ugiato nel tempio
((). $l lupo e la vecchia.
((,. $l lupo e l*airone.
((#. $l lupo e il cavallo.
((/. $l lupo e il cane.
((0. $l lupo e il leone.
((2. $l lupo e l*asino.
((. $l lupo e il pastore.
()3. $l lupo sazio e la pecora.
()!. $l lupo 1erito e la pecora.
()(. La lampada.
()). L*indovino.
(),. Le api e 7eus.
()#. L*apicultore.
()/. $ menagirti.
()0. $ topi e le donnole.
()2. La mosca.
(). Le mosche.
(,3. La 1ormica.
(,!. La 1ormica e lo scara-eo.
(,(. La 1ormica e la colom-a.
(,). $l topo di campagna e il topo di citt5.
(,,. $l topo e la ranocchia.
(,#. $l nau1rago e il 'are.
(,/. $ ragazzi e il macellaio.
(,0. $l cer-iatto e il cervo.
(,2. $l giovane prodigo e la rondine.
(,. $l malato e il medico.
(#3. $l pipistrello il rovo e il ga--iano.
(#!. $l pipistrello e le donnole.
(#(. Le piante e l*olivo.
(#). $l taglialegna ed Ermes.
(#,. $ viandanti e l*orso.
(##. $ viandanti e il corvo.
(#/. $ viandanti e la scure.
(#0. $ viandanti e il platano.
(#2. $ viandanti e la sterpaglia.
(#. $l viandante e la verit5.
(/3. $l viandante ed Ermes.
(/!. $l viandante e la Fortuna.
(/(. 6li asini a 7eus.
(/). L*uomo che voleva comperare un asino.
(/,. L*asino selvatico e l*asino domestico.
(/#. L*asino che portava il sale.
(//. L*asino che portava la statua di un dio.
(/0. L*asino vestito della pelle del leone e la volpe.
(/2. L*asino che lodava la sorte del cavallo.
(/. L*asino il gallo e il leone.
(03. L*asino la volpe e il leone.
(0!. L*asino e le ranocchie.
(0(. L*asino e il mulo che portavano un carico eguale.
(0). L*asino e l*ortolano.
(0,. L*asino il corvo e il lupo.
(0#. L*asino e il cagnolino ovvero: $l cane e il suo padrone.
(0/. L*asino e il cane che viaggiavano insieme.
(00. L*asino e l*asinaio.
(02. L*asino e le cicale.
(0. L*asino che passava per leone.
(23. L*asino che mangiava un cardo e la volpe.
(2!. L*asino che si 1ingeva zoppo e il lupo.
(2(. L*uccellatore le colom-e selvatiche e le colom-e domestiche.
(2). L*uccellatore e la cappellaccia.
(2,. L*uccellatore e la cicogna.
(2#. L*uccellatore e la pernice.
(2/. La gallina e la rondine.
(20. La gallina dalle uova d*oro.
(22. La coda del serpente e le sue mem-ra.
(2. $l serpente la donnola e i topi.
(3. $l serpente e il granchio.
(!. $l serpente calpestato e 7eus.
((. $l ragazzino che mangiava la trippa.
(). $l ragazzo che dava la caccia alle cavallette e lo scorpione.
(,. $l ragazzo e il picchio.
(#. $l 1iglio e il leone dipinto.
(/. $l ragazzo che ru-ava e sua madre.
(0. $l ragazzo che 1aceva il -agno.
(2. $l depositario e il 6iuramento.
(. $l padre e le 1iglie.
)33. La pernice e l*uomo.
)3!. La colom-a assetata.
)3(. La colom-a e la cornacchia.
)3). Le due -isacce.
)3,. La scimmia e i pescatori.
)3#. La scimmia e il del1ino.
)3/. La scimmia e il cammello.
)30. $ 1igli della scimmia.
)32. $ naviganti.
)3. $l signore e il conciapelli.
)!3. $l signore e le lamentatrici.
)!!. $l pastore e il mare.
)!(. $l pastore e il cane che accarezzava le pecore.
)!). $l pastore e i lupacchiotti.
)!,. $l pastore e il lupo allevato insieme con i cani.
)!#. $l pastore e il cucciolo del lupo.
)!/. $l pastore e le sue pecore.
)!0. $l pastore che introduceva il lupo nell*ovile il cane.
)!2. $l pastore che scherzava.
)!. $l dio della guerra e la Violenza.
)(3. $l 1iume e la pelle.
)(!. La pecora tosata.
)((. ;rometeo e gli uomini.
)(). La rosa e l*amaranto.
)(,. $l melograno il melo l*olivo e il rovo.
)(#. $l trom-ettiere.
)(/. La talpa e sua madre.
)(0. $l cinghiale e la volpe.
)(2. $l cinghiale il cavallo e il cacciatore.
)(. La scro1a e la cagna che si insultavano a vicenda.
))3. Le vespe le pernici e il contadino.
))!. La vespa e il serpente.
))(. $l toro e le capre selvatiche.
))). $l pavone e la gru.
)),. $l pavone e la cornacchia.
))#. La cicala e la volpe.
))/. La cicala e le 1ormiche.
))0. L*arciere e il leone.
))2. $l capro e la vite.
)). Le iene.
),3. La iena e la volpe.
),!. La scro1a e la cagna che disputavano sulla 1econdit5.
),(. $l calvo a cavallo.
),). L*avaro.
),,. $l 1a--ro e il suo cane.
),#. L*inverno e la primavera.
),/. La rondine e il drago.
),0. La rondine e la cornacchia che disputavano sulla loro -ellezza.
),2. La rondine e gli uccelli.
),. La rondine 1an1arona e la cornacchia
)#3. La tartaruga e l*a+uila.
)#!. La tartaruga e la lepre.
)#(. Le oche e le gru.
)#). $ vasi.
)#,. $l pappagallo e la gatta.
)##. La pulce e l*atleta.
)#/. La pulce e l*uomo.
)#0. La pulce e il -ove.
%ota.
%on si pu8 oggi parlare di Esopo senza a11rontare almeno per sommi capi una <+uestione
esopica= che 4 tanto pi> ardua della +uestione omerica +uanto pi> negletta 1u la storia della
classe sociale che egli rappresenta e +uanto pi> la-ile 4 la consistenza di un*opera prosastica
tramandata oralmente rispetto a +uella di un*opera poetica 1issata dalla scrittura.
9ull*esistenza storica di Esopo nessuno degli antichi sollev8 du--i. Tra gli scrittori a noi giunti il
primo che ne 1accia menzione 4 Erodoto ?+uinto secolo avanti Cristo@. ;arlandone incidentalmente
egli asserisce che Esopo visse al tempo della 1amosa cortigiana 8dopi ?#03#(/ avanti Cristo@ che
insieme con lei 1u schiavo di un cittadino di 9amo $admone e che mor ucciso dagli a-itanti di
el1i i +uali costretti dall*oracolo pagarono pi> tardi l*ammenda del loro delitto a un nipote di
$admone in mancanza di diretti discendenti.
Altre notizie sul 1avolatore si trovano con crescente 1re+uenza in scrittori pi> tardi in Eraclide
;ontico in un anonimo commentatore di Aristo1ane in ;lutarco in 9uida in Fedro in altri molti.
9ono per lo pi> notizie incidentali e talora contraddittorie. 9piegano la sua morte come una
vendetta dei el1i ai +uali giudicandoli igno-ili parassiti del loro oracolo egli non avre--e
distri-uito una somma a tale scopo a11idatagli dal re Creso di cui era am-asciatore. Asseriscono che
1u schiavo di un 1iloso1o lidio Banto che 1u amico di 9olone che partecip8 con lui a un -anchetto
dei 9ette 9avi che si trovava in Atene al tempo di ;isistrato. icordano statue erette in suo onore
tra cui una ad Atene del 1amoso scultore Lisippo. Lo 1anno nascere ora in Tracia ?a 'esem-ria@ ora
in Lidia pi> spesso in Frigia ?a Cotieo o ad Amorio@ ne collocano l*esistenza in date varie tra la
1ine del settimo secolo e il secondo decennio dopo la met5 dei sesto secolo avanti Cristo. 9i vanno
precisando anche i suoi tratti 1isici e il saggio compositore di 1avole diventa un arguto
conversatore che suscita il riso non solo con le 1acezie ma anche con la -ruttezza e la de1ormit5
della persona in stridente ed esemplare contrasto con l*eccellenza dell*ingegno vivente smentita di
+uell*ideale aristocratico greco che da Omero a ;latone vagheggia l*armonico connu-io della
-ellezza spirituale con la -ellezza 1isica.
Attraverso +ueste 1rammentarie notizie si intravedono i lineamenti di una tradizione popolare assai
antica che and8 man mano arricchendosi 1inchD nei primi secoli del l*era volgare +uando la
letteratura greca si volgeva con entusiasmo al nuovo genere letterario del romanzo un ignoto
compilatore complicandola di elementi estranei e di 1ronzoli retorici e moralistici ne traesse +uella
"Vita" ?o meglio +uel mediocre romanzo@ di Esopo di cui 4 giunta a noi pi> di una redazione
dell*et5 -izantina 1alsamente attri-uita spesso a un erudito del +uattordicesimo secolo il monaco
'assimo ;lanude. Esopo esso racconta nac+ue ad Amorio nella Frigia 1u schiavo -rutto e
de1orme: <cranio appuntito naso camuso collo corto la--ra tumide colorito nero donde gli deriv8
anche il nome chD Esopo= secondo la cervellotica etimologia del compilatore <4 lo stesso che
Etiope ventre sporgente piedi voltati in 1uori go--o: riusciva +uasi a superare il Tersite omerico
+uanto a de1ormit5 della persona=. ;er di pi> cos impedito nell*uso della lingua da essere poco
meno che muto. Eppure come seppe di1endersi il giorno che appro1ittando di +uesto di1etto due
malvagi compagni mangiarono i 1ichi riposti per il padrone e poi accusarono lui della colpa da loro
commessa na -uona -evuta d*ac+ua tepida due dita in gola. e l*invito al padrone che o--ligasse i
calunniatori a 1are altrettanto al pi> grave dei suoi di1etti egli 1u per8 li-erato grazie alla
gentilezza d*animo con cui onor8 e rimise sul giusto cammino certi sacerdoti di iana che avevano
smarrita la via: ricuper8 durante il sonno la 1avella e ne appro1itt8 su-ito per rimproverare al 1attore
da cui dipendeva le sue angherie contro i compagni. Venduto per una somma irrisoria a un mercante
di schiavi egli meraviglia tutti per la sua astuzia perchD +uando il nuovo padrone si mette in
viaggio con la carovana egli tra gli innumerevoli -agagli sceglie per sD un*enorme cesta di pane
accortamente calcolando che i primi pasti dei viaggiatori -asteranno a li-erarlo dal suo carico.
6iunto col padrone ad E1eso egli sa cos argutamente tener testa alle domande del 1iloso1o Banto e
dei suoi discepoli che costoro lo ac+uistano e lo regalano al maestro il +uale lo porta con sD a
9amo.
Comincia +ui una serie di vicende in cui alla sapienza u11iciale e cattedratica del 1iloso1o patentato
si contrappone vittoriosamente +uella pratica e tutta popolaresca dell*arguto servitore. Vi
incontriamo snervate in una redazione 1aticosamente prolissa anche alcune 1avole delle nostre
raccolte come la , e la !#, ma per lo pi> le trovate di Esopo poggiano sopra una cavillosa
esigenza di propriet5 nel linguaggio. Cos +uando riceve l*ordine di 1ar cuocere la lenticchia egli
1a cuocere una sola lenticchia i doni inviati da Banto a <colei che lo ama= son consegnati non alla
moglie ma alla cagnetta il pranzo che dovre--e essere im-andito con <+uanto c*4 di meglio=
risulta composto esclusivamente di lingue cotte in tutte le salse proprio come il pranzo per cui 4
stato ordinato <+uanto c*4 di peggio=. %on 4 in1atti dice Esopo la lingua strumento della cultura
della 1iloso1ia della poesia e d*altra parte strumento di distruzione d*ingiustizia di morteG Esopo
?1iero misogino cui si 1a invocare con disinvolto anacronismo nientemeno che l*autorit5 di
Euripide@ cerca sia pure con scarso successo di li-erare il padrone dai lacci di una cattiva moglie.
Esopo una volta che Banto -rillo ha scommesso di -ere tutta l*ac+ua del mare lo salva
suggerendogli di pretendere che gli avversari stornino prima le ac+ue dei 1iumi di cui non s*4 1atto
parola nella scommessa. Esopo dona persino al padrone un tesoro che egli ha scoperto ma con tutto
+uesto non riesce a ottenere la li-ert5 mille volte promessagli.
6liela concederanno i cittadini di 9amo +uando egli solo riuscir5 ad interpretare esattamente un
grave presagio che riguarda la loro patria: essa 4 minacciata di servaggio da un potente. Ecco in1atti
che Creso re di Lidia pretende di imporle un tri-uto. E poichD Esopo diventa per 9amo l*anima
della resistenza il re chiede la sua consegna. $l 1avolatore racconta a sua di1esa la 1avola dei lupi e
delle pecore ?(!0@ ma poi va spontaneamente da Creso e riesce a riconciliarlo con gli isolani. A
+uesto punto si innesta nel racconto una lunga digressione: Esopo va in Oriente dove i re se lo
contendono come prezioso solutore di enigmi diventa governatore di &a-ilonia si ammoglia e
adotta come 1iglio un giovane Enno che lo calunnia e lo 1a mandare a morte s1ugge al supplizio
vivendo nascosto in un sepolcro e ne esce in1ine per salvare il suo troppo credulo re dalle mire
rapaci del re d*Egitto %ectane-o. Tutta +uesta parte non 4 che il rimaneggiamento di un antico
romanzo orientale dove si narravano le vicende di un personaggio 1avoloso che ha +ualche
a11init5 con Esopo il saggio AhiHar.
9egue il ritorno di Esopo in 6recia dove egli si reca a visitare il 1amoso santuario di el1i. Iui ha
occasione di esprimersi in modo poco lusinghiero per gli a-itanti della citt5 che visti da vicino
gli si sono rivelati gli uomini pi> inutili della terra. ;er vendetta i el1i alla sua partenza gli
in1ilano nei -agagli una coppa d*oro presa nel tempio poi lo inseguono lo per+uisiscono e lo
condannano come ladro sacrilego. Egli narra ad ammonimento del popolo le sue ultime 1avole tra
cui +uelle della rana e del topo ?(,,@ e della volpe e dell*a+uila ?)@ e poi vien precipitato da una
rupe. $ el1i per8 sono puniti con una terri-ile pestilenza che non cesser5 1inchD non avranno
placato il suo spirito con un*onorevole sepoltura e un monumento 1une-re e 1inchD il suo processo
ri1atto dai prncipi della 6recia non condurr5 all*esemplare condanna dei colpevoli.
Le prime reazioni contro l*attendi-ilit5 di +uesto racconto che ancora La Fontaine premetteva alle
sue 1avole come una genuina -iogra1ia sono del sedicesimo secolo e allora non si du-ita solo delle
singole notizie ma si nega addirittura la realt5 storica di Esopo scorgendo in lui nient*altro che un
sim-olo: il sim-olo della verit5 che suscita l*odio o il sim-olo delle antiche ple-i schiave degli
eroi come pensava il Vico o il sim-olo dell*antica sapienza orientale identi1ica-ile a sua volta
con 1igure a11ini d*altri popoli richiamate da +ualche tratto della "Vita": LoHman AhiHar
9alomone 6iuseppe. Altri in1ine lo credette una creazione dei retori greci preoccupati di trovare
come era loro costume un <inventore= anche all*anonimo genere della 1avola.
La critica pi> recente 4 ormai orientata su posizioni meno assolute. 9i esita a negar 1ede a notizie
1ornite da uno storico cos serio come Erodoto su avvenimenti che in 1ondo non distano da lui che
un secolo e mezzo e in genere si ammette almeno la realt5 storica di Esopo che sare--e pertanto
vissuto nel sesto secolo avanti Cristo che sare--e stato 1orse schiavo e 1orse originario
dell*Asia 'inore che non sare--e stato l*inventore della 1avola di cui si trovano gi5 esempi in
poeti greci anteriori a cominciare da Esiodo ma che per l*a--ondanza o per l*eccellenza della sua
produzione o comun+ue per la 1ama derivatagliene avre--e nei secoli legato indissolu-ilmente il
suo nome a +uesto componimento.
na 1avola non 4 che il racconto di casi 1ittizi volto ad illustrare un precetto morale una ri1lessione
un consiglio pratico e teoricamente ha +uindi origine da un processo spirituale cos elementare che
sare--e vano indagarne la patria e la data di nascita. Essa nac+ue si pu8 dire la prima volta che un
paragone una meta1ora una similitudine a11ior8 sulle la--ra d*un uomo sospinto non dal semplice
-isogno di li-erarsi da una commozione ma da +uello pi> complesso di imporre un giudizio di
suscitare una volont5.
Tuttavia il pro-lema della sua origine si 4 posto di nuovo nei tempi moderni dopo che la miglior
conoscenza delle lingue orientali addit8 in esse racconti atteggiamenti e motivi a11ini a +uelli
esopici. Anzi per un certo tempo la paternit5 della 1avola 1u come +uella della novella attri-uita
all*$ndia patria di un li-ro di 1avole 1amoso: il ";anciatantra". Oggi per8 si procede anche +ui con
maggiore cautela consci che la +uestione non pu8 essere risolta in -locco ma richiedere--e di volta
in volta una documentazione praticamente impossi-ile allo stato attuale delle cose. 9i tende +uindi a
ricon1ermare alla 6recia il vanto d*aver dato 1orma letteraria alla 1avola pur non escludendo la
possi-ilit5 di in1lussi orientali o 1orse meglio la presenza di un sustrato comune tutt*altro che
inverosimile tra popoli di origine comune.
Certo la 1avola +uale ci appare in tempi storici presuppone una preistoria che corrisponde alla
creazione di +uel mondo 1ittizio di cui essa si presenta +uasi un 1rammento di cronaca: un mondo
dove accanto agli esseri irrazionali grati1icati del senno e della 1avella umana l*uomo ed
eventualmente anche il dio pu8 convivere solo a patto di rinunciare alle sue caratteristiche
personali riducendosi a paradigma di una categoria.
$n primo piano vi stanno le -estie personaggi ideali per una 1antasia in1antile: a--astanza ricchi di
atteggiamenti simili a +uelli umani per stimolarne potentemente il processo analogico non
a--astanza espliciti per troncarne i voli con una smentita. La loro rappresentazione poggia
sull*esistenza di una <zoologia morale= di pu--lico dominio che ne ha determinato i caratteri
1ondandosi sui dati di una osservazione empirica ?destinata a ricevere nei secoli pi> di una
smentita dalla scienza@ senza per8 irrigidirsi in modo da impedire alla 1antasia il li-ero giuoco di
una casistica. Ecco il leone 1orte e anche violento ma sempre regale l*a+uila rapace ma no-ile il
lupo prepotente e crudele il serpente traditore ecco l*lisse del piccolo mondo la volpe intelligente
ed astuta ecco l*agnello vittima che suscita la piet5 e l*asino vittima che suscita il riso e il cervo
vanitoso e il cane in cui la convivenza con l*uomo pare aver sviluppato le attitudini pi> varie e il
-ue lavoratore e la cagna e la scro1a volgari ed immonde e la 1ormica avida e operosa e la rana
dalla gran voce e dal piccolo cuore e la pulce e la zanzara moleste e audaci eroine di -revi epopee.
9ono esseri limpidi e trasparenti spogliati dell*in+uietante mistero donde germogli8 un giorno il
religioso terrore del totem e che ria11iorer5 soltanto agli occhi 1uturi di poeti pi> tormentati e
sottili. Li conosciamo ormai +uasi tutti nella ricca tavolozza delle similitudini omeriche ma +ui
sono passati al servizio della ragione la +uale o--liga +uesto mondo esente da leggi etiche a 1ar
lezione di morale all*uomo chD la 1avola sia che avanzi s-andierando in testa o in coda la sua
morale sia che proceda tutta chiusa invitandoci col suo am-iguo e in+uietante pro1umo a
spremerne il succo 4 sempre giudizio critica satira del mondo o di un mondo storico.
Iuella esopica coglie l*uomo ancor vicino allo stato di natura condizionato al minimo da transeunti
caratteristiche di luogo e di tempo e +uesta 4 in parte anche la ragione della sua vitalit5. A
circostanze storiche 4 -ens legata la prospettiva secondo cui +uesto mondo 4 veduto: 4 la visuale
delle ple-i greche +uelle ple-i che tra gli splendori eroici dell*epopea si a11acciano solo di s1uggita
nelle contrastanti 1igure del servo 1edele e dell*odioso ri-elle di Eumeo e di Tersite ma che gi5
river-erano la loro grigia tristezza nella poesia di Esiodo. %emmeno +uesto incide per8 sulla
attualit5 della rappresentazione satirica e dell*osservazione morale perchD sono circostanze
storiche eternamente presenti nell*umanit5: le possiamo ritrovare in +ualsiasi assetto sociale solo
che si punti lo sguardo l5 dove di volta in volta 1luttua l*insta-ile con1ine che separa il li-ero dallo
schiavo intendendo per li-ero chi 4 riuscito a 1ormulare un ideale etico autonomo e coerente e lo
usa come sicuro metro delle sue azioni e dei suoi giudizi.
i1lesso di uno stadio psicologico non meno che di una classe la morale esopica 4 il prodotto di
una categoria che 4 costretta ad operare in un mondo di cui non ha posto e nemmeno capito le
regole del giuoco ma non pu8 per +uesto rinunciare al -isogno di spiegare il proprio insuccesso e
lo spiega con la sua o con l*altrui colpa distillandone una sapienza spicciola e provvisoria
pericolosamente propensa ad elevare a norma universale il risultato contingente onde si pu8 dire
che in essa non meno che nelle raccolte dei prover-i non c*4 massima a cui non se ne possa
accostare un*altra che ne attenui o ne contraddica le conclusioni.
Essa 4 1rutto di uno stadio della vita in cui l*esercizio del pensiero 4 un*eccezione imposta o un
lusso permesso dalle pause di una prevalente ed assor-ente attivit5 1isica o materiale: la vecchiaia
la stanchezza la malattia. i +ui il suo tono in genere pessimistico scettico. Cos poteva parlare
Tersite rinsavito per le -usse di lisse o il vecchierello chino sul 1ocolare dove -ruciavano le
1ascine che la 'orte aveva riassettato sulle sue spalle. La terra 4 ostile all*uomo il lavoro 4 1atica
molti sono i mali e i -eni pochi: uno solo 1orse: la speranza che non ha mai empito la pancia a
nessuno. 6li uomini sono cattivi: per egoismo e per avidit5 adulano mentono ru-ano uccidono
tradiscono la 1orza dell*odio li rende pi> -ramosi del male altrui che del -ene proprio chi parla di
riconciliazione o di riconoscenza 4 +uasi sempre una persona sospetta. 'a pi> ancora 1orse che
cattivi gli uomini sono stupidi: irri1lessivi o ingenui misconoscono +uello che hanno di -uono a
cominciare dalla ragione si rallegrano del loro male o addirittura lo -ramano chiedendo delle
grazie che son vere disgrazie.
i +ui il ridicolo di un mondo dove i dappoco si danno delle arie chi vuol salvarsi si rovina chi ha
+ualcosa 1a di tutto per perderlo chi predica -ene razzola male e gli indovini non prevedono il
proprio avvenire i sapienti cascano nel pozzo i paurosi vanno a caccia di leoni e gli in1elici amano
la vita. La giustizia degli d4iG 9omiglia troppo ai gesti incomposti di un uomo stizzito. Iuella
umanaG $ 1orti i ricchi i re se non sono in1ingardi sono malvagi d*altra parte senza la violenza
non si pu8 regnare chD sulla gratitudine non c*4 da 1are assegnamento s che talvolta l*ammirazione
per il prepotente traluce persino nella vittima. Iuanto alla democrazia essa non 4 che schietta
demagogia vedete +uanto 4 scarso il -uon senso nelle varie elezioni e di politica si occupa lo
spino non il 1ico o l*olivo. 'orire alloraG %o chD la morte 4 peggiore della vita peggiore.
%el nau1ragio delle 1edi che hanno sorretto altre et5 e altri uomini +ualche rottame galleggia e a
+uesto ci si aggrappa. &ellezza e no-ilt5 non sono proprio parole vuote di senso per chi si 4
so11ermato a meditare sullo splendore della rosa sulla melanconia dell*a+uila incatenata e sul canto
dei passeri e delle cicale ma esse suscitano solo +ualche sospiro parentetico che non diventa mai
respiro animatore e vivi1icante.
Iualche cosa di pi> solido resiste tuttavia nel campo morale: la 1orza delle leggi di natura
l*esecrazione del sangue versato e del giuramento in1ranto un certo vago senso della giustizia delle
cose. E poi a sorreggere l*umile ci sono le virt> degli umili: la pazienza la diligenza la 1orza
dell*a-itudine la rassegnazione e soprattutto la prudenza e l*astuzia vere regine della vita. Chi 4
giunto a sue spese a scoprire che tra <1ar torto e patirlo= c*4 una terza via meno pericolosa dell*una
e dell*altra ammira il leone compiange l*agnello ma segue la volpe. Iuesto il contenuto della
1avola d*Esopo.
Iuanto all*arte una silloge cos miscelata non permette un giudizio complessivo. Le
trecentocin+uantotto 1avole che seguono +ui tradotte sono +uelle che lo Cham-ry ha raccolte nella
sua edizione -ilingue ?<Les -elles lettres= ;arigi !)0@ ordinandole al1a-eticamente sotto
l*iniziale del titolo greco sono cio4 scartate le varianti di poco conto tutte +uelle che i nostri
manoscritti d*et5 assai tarda attri-uiscono esplicitamente ad Esopo senza che altri ne rivendichi
la paternit5. 'a 4 impresa disperata sceverare tra esse il nucleo originale.
Composto in prosa in +uel dialetto ionico di cui +ui non si trova nemmeno pi> la traccia e
a11idato alla tradizione orale esso divenne presto cos 1amoso che accentr8 intorno a sD una gran
+uantit5 di racconti di natura a11ine senza 1arsi scrupolo nemmeno dei pi> stridenti anacronismi
?si vedano le 1avole /2@. $noltre 1u trascinato secoli e secoli come materiale didattico per
esercitazioni sui -anchi delle scuole di rettorica nelle +uali 1urono pro-a-ilmente perpetrate le sue
<morali= tarde ?alcune persino d*et5 cristiana@ sciatte pedantesche pronte a immiserire e a
1raintendere il senso come ad esprimersi con irrispettosa go11agine ?si vedano per esempio le
1avole (3 ),3 )#/ )0@.
'a chi legge pur sorvolando su di esse e sui raccontini sciatti o 1orzati sugli aneddoti insulsi sui
motti pi> o meno spiritosi si 1erma ad ogni passo attratto +ui dall*evidenza di una narrazione l5
dalla vivacit5 del dialogo pi> oltre dalla 1resca grazia di un particolare o dal 1ascino di un sorriso
malizioso appena venato di melanconia e sente allora che anche la 1avola +uesta 1iglia del
raziocinio e della 1antasia ac+uista piena legittimit5 nel regno dell*arte se 4 nata non da un 1reddo
calcolo ma da un atto d*amore: il gran li-ro della natura non perde 1orme o colori per esser
contemplato da chi veramente cos lo ami e lo senta sotto la stella della saviezza.
%ella nostra tradizione letteraria Esopo 4 rimasto come un vecchio saldo tronco da cui nei secoli
rigermogliano inesauri-ili le 1avole. $n prosa o in versi li-eramente esultanti nelle parlate popolari
come nel siciliano del 'eli e nel romanesco del Trilussa senza tuttavia ri-ellarsi alle eleganze
letterarie esse procedono a +uadri isolati come in Fedro in &a-rio nel La Fontaine il pi> grande
tra gli emuli d*Esopo nei nostri settecentisti ?;ignotti Fiacchi &ertola 6ozzi...@ e nel ;errault nel
Lessing nell*Andersen e nel Jrilov ma possono anche collegarsi in veri cicli come nei "acconti
della giungla" del Jipling o incastonarsi come gemme in opere di diversa natura come le
commedie di Aristo1ane e le satire di Orazio e dell*Ariosto. Amano la -revit5 ma non ri1iutano di
allargarsi in poemi +uali il medioevale "oman de enart" e "6li animali parlanti" del Casti o in
drammi e romanzi +uali "Chanteclair" del ostand "L*uccellino azzurro" del 'aeterlincH "La
1attoria degli animali" dell*OrKell e vi trovano adeguata espressione i pi> vari atteggiamenti
spirituali dal realismo al sim-olismo dal proselitismo medioevale o settecentesco alla s1iduciata
amarezza dei contemporanei.
Elena Ceva Valla.
!.
$ &E%$ E $ 'AL$.
$ &eni erano troppo de-oli per di1endersi e cos 1urono cacciati via dai 'ali. Allora se ne rivolarono
s> in cielo chiedendo a 7eus ?!@ come dovevano 1are per aiutare gli uomini. Ed egli li consigli8 di
non andare tutti insieme ma di presentarsi loro uno alla volta. Ecco perchD i 'ali che dimorano
vicini agli uomini li assalgono senza tregua mentre i &eni dovendo scendere dal cielo arrivano a
una certa distanza l*uno dall*altro.
$ -eni nessuno riesce ad ottenerli rapidamente mentre non passa giorno senza che ognuno sia
-ersagliato dai mali.
%ote.
!. 7eus ?6iove@ nella mitologia pagana 4 il re degli d4i signore del cielo e dei 1enomeni celesti
tutore della giustizia ha come arma il 1ulmine gli 4 sacra l*a+uila.
(.
$L VE%$TOE $ 9TATE.
n tale aveva scolpito un Ermes ?!@ di legno l*aveva portato in piazza e l*o11riva in vendita ma
nessuno si 1aceva avanti. Allora per attirare +ualche compratore egli prese ad annunziare a gran
voce che vendeva un dio generoso dispensatore di -ene1ici e di guadagni. <Ehi galantuomo= gli
osserv8 uno dei presenti <e perchD lo vendi allora invece di appro1ittare tu dei suoi 1avoriG=. <$l
1atto si 4= rispose +uello <che io avrei -isogno di un aiuto immediato e lui i guadagni 4 a-ituato
a procurarli con tutto suo comodo=.
Ecco una 1avola 1atta per certi uomini avidi e s1acciati che non hanno rispetto nemmeno degli d4i.
%ote.
!. Ermes o Ermete ?'ercurio@ nella mitologia pagana 4 1iglio e messaggero di 7eus protettore del
commercio dei guadagni dei viandanti.
).
L*AI$LA E LA VOL;E.
n*a+uila e una volpe 1attesi amiche sta-ilirono di a-itare una vicino all*altra pensando che la vita
in comune avre--e ra11orzato la loro amicizia. Ed ecco che la prima vol8 sulla cima di un al-ero
altissimo e vi 1ece il suo nido l*altra strisci8 sotto il cespuglio che cresceva ai suoi piedi e +ui partor
i suoi piccoli. 'a un giorno mentre la volpe era uscita a cercar da mangiare l*a+uila che si trovava
a corto di ci-o piom-8 nel cespuglio a11err8 i volpacchiotti e se ne 1ece una scorpacciata insieme
coi suoi 1igli. Iuando al suo ritorno la volpe vide che cosa le avevano 1atto 1u colta da un dolore
che non era nemmeno tanto grande per la morte dei suoi piccoli +uanto per il pensiero della
vendetta: animale di terra essa non aveva in1atti la possi-ilit5 di inseguire un volatile. ;erci8
immo-ile di lontano unico con1orto che rimane ai de-oli e agli impotenti scagliava maledizioni
sulla sua nemica. 'a non pass8 molto e tocc8 all*a+uila scontare il suo delitto contro l*amicizia.
$n1atti un giorno che in campagna si o11riva in sacri1icio una capra agli d4i essa piom-8 gi> e si
port8 via dall*altare uno dei visceri che stava prendendo 1uoco ma +uando l*e--e trasportato nel suo
nido un 1orte so11io di vento lo invest e da +ualche 1ilo di paglia secca suscit8 una vivida 1iammata.
Cos i suoi piccoli volatili ancora impotenti 1urono a--ruciati e cascarono al suolo. La volpe
accorse e se li divor8 tutti sotto gli occhi della madre.
La 1avola mostra come coloro che tradiscono l*amicizia se anche per l*impotenza delle vittime
s1uggono alla loro vendetta non riescono per8 mai ad evitare la punizione degli d4i.
,.
L*AI$LA E LO 9CAA&EO.
n*a+uila inseguiva una lepre la +uale in mancanza d*altri protettori rivolse le sue suppliche al
solo essere che il caso le pose sott*occhio: uno scara-eo. Iuesto le 1ece animo e +uando vide
avvicinarsi l*a+uila cominci8 a pregarla di non portargli via la sua protetta. 'a +uella piena di
disprezzo per il minuscolo insetto si divor8 la lepre sotto i suoi occhi. a allora lo scara-eo tenace
nel suo rancore non perdette pi> di vista i nidi dell*a+uila: appena essa deponeva le uova saliva s
> a volo le 1aceva rotolare e le rompeva 1ino al giorno in cui cacciata da ogni parte l*a+uila che
4 l*uccello sacro a 7eus si ri1ugi8 presso di lui e lo scongiur8 di trovarle un luogo sicuro per covare.
7eus le concedette di deporre le uova nel suo proprio grem-o. 'a +uando lo scara-eo se ne avvide
1ece una pallottola di sterco si lev8 a volo e giunto sopra il grem-o del dio ve la lasci8 cadere.
7eus per scuotersi di dosso lo sterco si alz8 e senz*avvedersene gett8 a terra le uova. a allora
dicono nella stagione in cui compaiono gli scara-ei le a+uile non covano.
Iuesta 1avola insegna a non disprezzare nessuno perchD nessuno 4 tanto de-ole che o11eso non sia
in grado un giorno di vendicarsi.
#.
L*AI$LA $L 6ACC$O E $L ;A9TOE.
n*a+uila calandosi dall*alto di una rupe rap un agnello. Visto +uel colpo un gracchio invidioso
volle imitarla e precipitandosi gi> con gran 1racasso piom-8 su un montone. 'a gli artigli gli si
impigliarono nella lana. $ncapace di sollevarsi esso si mise a s-atacchiare le ali 1inchD il pastore
avvedutosi del 1atto accorse e lo prese. 6li mozz8 la punta delle ali e giunta la sera lo port8 ai suoi
1igli. Iuesti gli domandarono che razza d*uccello 1osse e lui rispose: <6racchio garantito a
scienza mia. ;er8 se state a sentir le sue pretese 4 un*a+uila#.
Cos chi si mette a gareggiare coi potenti non solo non ottiene nulla ma per di pi> riesce a 1ar
ridere delle proprie disgrazie.
/.
L*AI$LA ALLE AL$ 'O77E E LA VOL;E.
na volta un*a+uila 1u catturata da un uomo. Iuesti le mozz8 le ali e poi la lasci8 andare
perchD vivesse in mezzo al pollame di casa. L*a+uila stava a capo chino e non mangiava pi> per il
dolore: sem-rava un re in catene. ;oi la comper8 un altro il +uale le strapp8 le penne mozze e con
un unguento di mirra gliele 1ece ricrescere. Allora l*a+uila prese il volo a11err8 con gli artigli una
lepre e gliela port8 in dono. 'a la volpe che la vide ammon: <$ regali non devi 1arli a +uesto ma
piuttosto al padrone di prima: +uesto 4 gi5 -uono per natura l*altro invece 4 meglio che tu lo
ra--onisca perchD non ti privi delle ali se ti acchiappa di nuovo=.
9ta -ene ricam-iare generosamente i -ene1attori ma -isogna anche ingraziarsi prudentemente i
malvagi.
0.
L*AI$LA TAF$TTA.
n*a+uila stava appollaiata sull*alto di una rupe 1acendo la posta alle lepri +uando 1u colpita da una
1reccia: la punta le tra1isse il corpo mentre la cocca con le sue penne le si 1ermava davanti agli
occhi. A tal vista essa esclam8: <Ecco un nuovo dolore per me: morire proprio per opera delle mie
penne=.
$l pungolo del dolore 4 pi> acuto +uando uno incappa nei guai per opera dei suoi 1amiliari.
2.
L*9$6%OLO E LO 9;AV$EO.
;osato su un*alta +uercia un usignuolo secondo il suo solito cantava. Lo scorse uno sparviero a
corto di ci-o gli piom-8 addosso e se lo port8 via. 'entre stava per ucciderlo l*usignuolo lo
pregava di lasciarlo andare dicendo che esso non -astava a riempire lo stomaco di uno sparviero:
doveva rivolgersi a +ualche uccello pi> grosso se aveva -isogno di mangiare. 'a l*altro lo
interruppe dicendo: <&ello sciocco sarei se lasciassi andare il pasto che ho +ui pronto tra le mani
per correr dietro a +uello che non si vede ancora=.
Cos anche tra gli uomini stolti sono coloro che nella speranza di -eni maggiori si lasciano
s1uggire +uello che hanno in mano.
.
L*9$6%OLO E LA O%$%E.
La rondine consigliava l*usignuolo a nidi1icare come lei sotto il tetto degli uomini e a condividere
la loro dimora. 'a +uello rispose: <%on desidero ravvivare la memoria delle mie antiche sventure
?!@ per +uesto vivo nei luoghi solitari=.
Chi 4 stato colpito da una sventura cerca di s1uggire persino il luogo dove +uesta gli accadde.
%ote.
!. Allusione a una nota leggenda. $l re di Tracia Tereo che aveva sposato ;rocne 1iglia di ;andione
re d*Atene sedusse la sorella della moglie Filomela e poi l*a--andon8 tagliandole la lingua perchD
non parlasse. 9coperto il 1atto ;rocne d*accordo con la sorella per vendicarsi del marito uccise $ti
il 1iglioletto che aveva avuto da lui ne cucin8 le mem-ra e le im-and al padre. Iuando egli se ne
avvide e volle punire le donne intervennero gli d4i che tras1ormarono i vari personaggi in uccelli:
Tereo in upupa $ti in cardellino ;rocne in rondine Filomela in usignuolo. 9econdo un*altra
versione meno di11usa della leggenda 1u invece Filomela a esser tras1ormata in rondine ?vedi 1avola
)#3@.
!3.
$L E&$TOE ATE%$E9E.
Ad Atene un de-itore a cui era stato ingiunto dal creditore di pagare il suo de-ito sulle prime lo
preg8 di concedergli una dilazione dichiarando che si trovava in cattive ac+ue. %on riusc per8 a
convincerlo e allora gli port8 una scro1a l*unica che possedeva e in sua presenza la mise in
vendita. 6li si avvicin8 un compratore chiedendo se +uella era una scro1a che 1igliava e lui
l*assicur8 che non solo 1igliava ma presentava anche una particolarit5 straordinaria: alla stagione
dei 'isteri ?!@ 1igliava 1emmine e per le ;anatenee maschi. A +uesto discorso l*ascoltatore rimase
a -occa aperta. 'a il creditore soggiunse: <E perchD ti meravigliG Iuesta 4 una scro1a che per le
ionisiache ti 1iglia anche dei capretti=.
Iuesta 1avola ci mostra come molti per il proprio interesse giurino senza esitare le pi>
inverosimili 1alsit5.
%ote.
!. $ "'isteri eleusini" 1este in onore di 4metra ?C4rere@ si cele-ravano in settem-reotto-re le
";anatenee" in onore di Atena ?'inerva@ in luglioagosto le "ionisiache maggiori" in onore di
i8niso ?&acco@ in marzoaprile. ;er la migliore intelligenza della 1avola si tenga presente che una
scro1a 1iglia solo due volte l*anno.
!!.
$L 'OO.
n tale comper8 uno schiavo moro pensando che il suo colore 1osse dovuto all*incuria del
precedente proprietario. Condottolo a casa prov8 su di lui tutti i detersivi e tent8 di s-iancarlo con
lavacri d*ogni sorta. 'a non riusc a cam-iargli il colore anzi con tutti i suoi s1orzi lo 1ece
ammalare.
Iuesta 1avola ci mostra come le +ualit5 naturali si conservino +uali si sono mani1estate
originariamente.
!(.
LA O%%OLA E $L 6ALLO.
na donnola ?!@ aveva preso un gallo e avre--e voluto un pretesto plausi-ile per mangiarselo.
Comincio +uindi ad accusarlo di esser molesto agli uomini perchD cantando di notte non li lascia
prender sonno. E +uello si di1endeva asserendo di 1arlo nel loro interesse a11inchD si svegliassero
per attendere alle loro 1accende +uotidiane. Allora la donnola gli muoveva un*altra accusa +uella di
violare le leggi di natura accoppiandosi con sua madre e con le sue sorelle. E poichD il gallo
asseriva che anche +uesto era nell*interesse dei padroni perchD cos le galline 1acevano loro molte
uova la donnola esclam8: <9 s non ti mancano certo delle magni1iche giusti1icazioni ma io non
voglio mica per +uesto rimanere a -occa asciutta= e se lo divor8.
La 1avola mostra come i malvagi +uando si sono messi in testa di 1are un sopruso se non ci
riescono con pretesti plausi-ili agiscono alla scoperta.
%ota.
!. $l gatto domestico di11usosi in 6recia in et5 piuttosto tarda vi 1u chiamato con nomi gi5 usati
per specie selvatiche a11ini come la donnola. %on 4 +uindi sempre 1acile sta-ilire se in una 1avola
si parli di un gatto o di una donnola.
!).
$L 6ATTO E $ TO;$.
C*era una casa piena di topi. Lo venne a sapere un gatto che and8 a sta-ilirvisi e prendendoli uno
alla volta se li mangiava. $ topi 1atti segno a +uella sistematica distruzione si rimpiattavano nelle
loro -uche 1inchD il gatto non arrivando pi> a prenderli cap che -isognava 1arli uscir 1uori con
+ualche tranello. ;erci8 sal sopra un piolo e lasciandosi penzolare gi> 1ingeva d*essere morto. 'a
+uando un topo 1acendo capolino lo scorse esclam8: <Caro mio puoi diventare anche un sacco
ma noi vicino a te non ci verremo=.
Iuesta 1avola mostra come gli uomini prudenti una volta 1atta esperienza della malvagit5 di
+ualcuno non si lascino pi> ingannare dalle sue 1inzioni.
!,.
LA O%%OLA E LE 6ALL$%E.
na donnola sent che in una 1attoria c*erano delle galline ammalate e camu11atasi da medico e
munita degli strumenti della sua pro1essione vi si rec8. Fermatasi alla porta cominci8 a chiedere
come stessero di salute. E +uelle pronte: <&enone= dichiararono <-asta che tu giri al largo=.
Cos anche tra gli uomini i prudenti sanno riconoscere i malvagi per +uanto +uesti ostentino le
migliori intenzioni.
!#.
LA CA;A E $L CA;A$O.
n capraio richiamava le capre alla stalla. %e rimase indietro una che stava -rucando +ualcosa di
-uono il pastore le tir8 una pietra e con un colpo da maestro le spezz8 un corno. ;oi cominci8 a
scongiurarla di non dir niente al padrone. <'a anche stando zitta= rispose la capra <come 1ar8 a
nasconderglieloG Che il mio corno sia rotto salta agli occhi di tutti=.
!/.
LA CA;A E L*A9$%O.
n tale teneva un asino e una capra. La capra che era invidiosa dell*asino perchD gli davano 1in
troppo da mangiare andava dicendogli che lo maltrattavano senza tregua ora 1acendogli girar la
macina ora caricandolo di pesi e lo consigliava di 1ingersi epilettico e di lasciarsi cadere in un
1osso se voleva godere un po* di riposo. L*asino le diede retta: si -utt8 gi> e si 1racass8 le ossa
Allora il padrone chiam8 il medico e gli chiese un rimedio. E il medico ordin8 che gli 1acessero
un*in1usione di polmone di capra che lo avre--e risanato. Cos per curare l*asino uccisero la capra.
Chi macchina inganni contro gli altri 4 il primo autore delle proprie disgrazie.
!0.
$L CA;A$O E LE CA;E 9ELVAT$CE.
n capraio che aveva portato 1uori le sue capre a pascolare s*accorse che ad esse se ne erano
mescolate delle altre selvatiche e al cader della sera le mand8 dentro tutte nella sua grotta. $l
giorno dopo cadde una gran pioggia e non potendo condurle al solito pascolo egli si mise ad
accudire ai loro -isogni dentro alla stalla: alle proprie gettava +uel tanto di 1oraggio che -astasse a
non morir di 1ame ma alle 1orestiere ne metteva davanti un -el mucchio nella speranza di
appropriarsele. Ci8 nonostante +uando passato il -rutto tempo le port8 al pascolo tutte insieme le
capre selvatiche presero s> per i monti e si diedero alla 1uga. $l pastore le accusava d*ingratitudine
perchD lo a--andonavano dopo aver ricevuto da lui cure maggiori delle altre. Ed esse volgendosi
indietro gli dissero: <'a 4 proprio +uesta una delle ragioni pi> 1orti per stare in guardia. 9e noi
le ultime venute di ieri a--iamo avuto un trattamento di 1avore rispetto alle tue vecchie capre
+uesto signi1ica che domani se te ne capiteranno delle altre tu le tratterai meglio di noi=.
Iuesta 1avola mostra che +uando noi nuovi venuti ci vediamo pre1eriti da +ualcuno ai suoi vecchi
amici non do--iamo rallegrarci delle sue mani1estazioni di simpatia pensando che divenuti anche
noi amici di lunga data egli si legher5 con altri e ce li 1ar5 passare avanti.
!2.
LA 9C$AVA &TTA E AFO$TE.
na schiava -rutta e cattiva era diventata l*amante del padrone. iceveva da lui del denaro si
adornava splendidamente e attaccava lite con la padrona. *altra parte per8 continuava ad o11rir
sacri1ici e preghiere ad A1rodite ?!@ come a colei che la rendeva attraente. 'a la dea apparendo in
sogno alla schiava le disse: <%on parlare di riconoscenza +uasi che tu 1ossi de-itrice del tuo
1ascino a me perchD io anzi sono piena d*ira e di sdegno contro +uel tale che ti trova -ella=.
%on 4 il caso di montare in super-ia per essersi arricchiti con mezzi vergognosi tanto pi> se non
si ha nD no-ilt5 nD -ellezza.
%ote.
!. "A1rodite" ?Venere@ 4 nella mitologia pagana la dea della -ellezza e dell*amore.
!.
E9O;O $% % A9E%ALE.
Esopo il 1avolatore un giorno che non aveva niente da 1are entr8 in un arsenale. 6li operai
cominciarono a canzonarlo e a stuzzicarlo perchD rispondesse. Allora Esopo prese a raccontare:
<na volta c*erano soltanto il caos e l*ac+ua. ;oi 7eus volle 1ar venir 1uori un elemento nuovo la
terra e perci8 consigli8 a +uest*ultima di ingoiarsi il mare in tre sorsi. La terra si mise all*opera. Col
primo sorso 1ece comparire le montagne. ;oi -evve il secondo sorso e mise a nudo anche le pianure.
Adesso il giorno che si decide a ingoiar ac+ua per la terza volta addio tutta la vostra arte non
servir5 pi> a nulla=.
Iuesta 1avola mostra come a stuzzicar gente pi> 1ina di noi ci si attirino imprudentemente
risposte pepate.
(3.
$ E 6ALL$ E L*AI$LA.
ue galli si -attevano per +uestioni di galline e uno mise in 1uga l*altro. $l vinto and8 a nascondersi
tra i cespugli mentre il vincitore levatosi a volo si issava su un alto muro cantando a s+uarciagola.
'a tosto un*a+uila piom-8 sopra e lo port8 via. Cos +uello che se ne stava nascosto nell*om-ra potD
da allora in poi coprire tran+uillamente le sue galline.
Iuesta 1avola mostra che il 9ignore si oppone agli orgogliosi e concede grazia agli umili.
(!.
$ 6ALL$ E LA ;E%$CE.
n tale che allevava dei galli avendo veduto in vendita una pernice domestica la comper8 e la port8
a casa per tenerla insieme con +uelli. 'a i galli si misero a picchiarla e a correrle dietro e la pernice
si rodeva il cuore convinta che la disprezzassero perchD era d*un*altra razza. Iuando per8 dopo
+ualche tempo s*avvide che i galli si azzu11avano tra di loro e non la smettevano prima d*essersi
vicendevolmente coperti di sangue disse tra sD:
<'a se anche mi picchiano non me la piglio pi> ora perchD vedo che non si risparmiano
nemmeno tra di loro=.
La 1avola mostra che le persone assennate si rassegnano alle ingiurie del prossimo +uando vedono
che +uesto non risparmia nemmeno i suoi 1amiliari.
((.
$ ;E9CATO$ E $L TO%%O.
ei pescatori usciti alla pesca si erano a11aticati a lungo senza prender nulla e sedevano
scoraggiati nella loro -arca. Ed ecco in +uella un tonno in 1uga che mentre avanzava
rumorosamente schizz8 senz*avvedersene dentro la -arca. $ pescatori lo presero e lo portarono a
vendere in citt5.
Cos spesso ci8 che non procaccia l*arte la sorte regala.
().
$ ;E9CATO$ CE ;E9CAO%O C$OTTOL$.
n gruppo di pescatori tirava in secco la rete. 9entendola pesante ridevano e -allavano convinti
d*aver 1atto una -uona pesca. 'a +uando trascinatala a riva trovarono che di pesce ce n*era poco e
la rete era piena di ciottoli e di altri detriti ne rimasero crucciati in modo eccessivo dolendosi non
tanto per +uel che era avvenuto +uanto perchD si erano illusi del contrario. Allora uno di essi un
vecchio disse: <Ora -asta amici miei. $l dolore 4 1ratello della gioia a +uanto pare e allora dopo
esserci tanto rallegrati prima era -en naturale che provassimo anche +ualche dispiacere=.
%eppur noi dun+ue vedendo la prontezza con cui si succedono i mutamenti nella vita do--iamo
lusingarci della sta-ilit5 delle nostre condizioni convinti che dopo le grandi -onacce vengono
necessariamente anche le -urrasche.
(,.
$L ;E9CATOE CE 9O%AVA $L FLATO.
n pescatore che era anche sonatore di 1lauto prese il suo strumento e le reti se ne and8 alla
spiaggia e per prima cosa standosene ritto sopra uno sperone roccioso si mise a sonare convinto
che i pesci sare--ero -alzati 1uori spontaneamente verso di lui attratti dalla dolcezza dei suoni. 'a
tutti i suoi lunghi s1orzi non approdarono a nulla. Allora egli pos8 il 1lauto prese il giacchio e
gettandolo in ac+ua pesc8 molti pesci. 'entre li versava dalla rete sulla spiaggia vedendoli dar gli
ultimi guizzi esclam8: <Ah -rutte -estie %on -allavate +uando sonavo e vi mettete a -allare ora
che ho smesso=.
Iuesta 4 adatta per chi si mette a 1ar le cose nel momento meno opportuno.
(#.
$L ;E9CATOE $ ;E9C$ 6O99$ E $ ;E9C$ ;$CCOL$.
n pescatore aveva tirato 1uori dal mare la sua rete. $ pesci grossi gli riusc di a11errarli e li gett8 in
secco sulla spiaggia i pi> piccoli invece scivolando attraverso le maglie 1uggirono in ac+ua.
;er chi non possiede grandi 1ortune 4 1acile salvarsi ma 4 raro veder s1uggire ai pericoli uno che
a--ia 1ama di esser potente.
(/.
$L ;E9CATOE E LA 'E%OLA.
n pescatore cal8 in mare la sua rete e tir8 s> una m4nola. 9i trattava di un pesce piccolo e data
appunto la sua piccolezza lo pregava di non prenderlo su-ito ma di lasciarlo andare. <'i potrai
prendere +uando io sia cresciuto e diventato un pesce grosso= diceva <perchD allora ti render8
anche di pi>=. E il pescatore rispose: <9arei proprio uno stupido se nella speranza di un
guadagno sia pur grande ma ancor di l5 da venire rinunciassi a +uesto che per +uanto piccolo 4
gi5 nelle mie mani=.
Iuesta 1avola mostra che sare--e irragionevole nella speranza di +ualcosa di meglio lasciar andare
+uello che si ha in mano per la ragione che 4 poco.
(0.
$L ;E9CATOE CE &ATTEVA L*ACIA.
n pescatore pescava in un 1iume. opo aver teso le reti e s-arrato la corrente dall*una all*altra riva
-atteva l*ac+ua con una pietra legata a una 1unicella perchD i pesci 1uggendo all*impazzata
andassero ad impigliarsi tra le maglie. Vedendolo intento a +uest*operazione uno degli a-itanti del
luogo si mise a rimproverarlo perchD insudiciava il 1iume e rendeva loro impossi-ile di -ere un po*
d*ac+ua limpida. E +uello rispose: <'a se non intor-ido cos l*ac+ua a me non resta che morir di
1ame=.
Cos anche negli 9tati per i demagoghi gli a11ari vanno -ene specialmente +uando essi son riusciti a
seminare il disordine nel loro paese.
(2.
L*ALC$O%E.
L*alcione 4 un uccello amante della solitudine che vive sempre sul mare e 1a dicono il suo nido
sugli scogli vicini alla costa per s1uggire alla caccia degli uomini. n giorno un alcione che stava
per deporre le uova posandosi su di un promontorio scorse una roccia a picco sul mare e and8 a
1arci il nido. 'a una volta mentre esso era 1uori in cerca di ci-o accadde che il mare gon1iato dal
so11io impetuoso del vento si sollev8 1ino all*altezza del nido e lo inond8 a11ogando i piccoli.
Iuando al suo ritorno l*alcione vide +uel che era accaduto: <'e misero= esclam8 <per
guardarmi dalle insidie della terra mi ri1ugiai sul mare e il mare mi si 4 dimostrato -en pi> in1ido
di +uella=.
Iuesto capita anche a certi uomini che mentre si guardano dai loro nemici senz*avvedersene
vanno a cascare in mezzo ad amici che sono -en peggiori di +uelli.
(.
LE VOL;$ 9L 'EA%O.
n giorno un -ranco di volpi si radun8 sulle rive del 1iume 'eandro ?!@ per a--everarsi. 'a per
+uanto si esortassero a vicenda non osavano scendere intimorite dallo scroscio della corrente.
Allora una di esse venne 1uori a svergognare le compagne e irridendo alla loro pusillanimit5
come colei che si credeva pi> -rava delle altre -alz8 arditamente nell*ac+ua. La corrente la
trasport8 nel mezzo. Le compagne stando sulla riva le gridavano: <%on a--andonarci torna
indietro a 1arci vedere da che parte si passa per -ere senza pericolo=. E +uella mentre la corrente la
trascinava via: <evo portare una risposta a 'ileto= diceva <e non voglio mancare. Iuando
torno indietro ve lo 1ar8 vedere=.
%ote.
!. "'eandro" ?oggi "'einder"@ 4 un 1iume dell*Asia 'inore che s-occa nell*Egeo a poca distanza
dal luogo dove sorgeva la potente colonia greca di "'ileto". La descrizione del suo corso violento e
ricco di sinuosit5 ?"meandri@ costituisce +uasi un luogo comune nella letteratura greca e latina.
)3.
LA VOL;E CO% LA ;A%C$A ;$E%A.
na volpe a11amata vedendo nel cavo di una +uercia del pane e della carne lasciativi da +ualche
pastore vi entr8 dentro e li mangi8. 'a +uando e--e la pancia piena non riusc pi> a venir 1uori e
prese a sospirare e a gemere. n*altra volpe che passava a caso di l5 ud i suoi lamenti e le si
avvicin8 chiedendogliene il motivo. Iuando seppe l*accaduto: <E tu resta l= le disse <1inchD non
sarai ritornata com*eri +uando c*entrasti: cos ne uscirai 1acilmente=.
(2.
LA VOL;E E $L OVO.
na volpe nel saltare una siepe scivol8 e stando per cadere s*aggrapp8 come sostegno a un rovo.
<Ahim4= gli disse tutta indolorita +uand*e--e le zampe insanguinate dalle sue spine <io mi
rivolgevo a te per avere un aiuto e tu mi hai conciato -en peggio=. <L*errore 4 tuo mia cara= le
rispose il rovo <hai voluto aggrapparti proprio a me che d*a-itudine son +uello che si aggrappa a
tutto=.
Iuesta 1avola mostra come siano stolti anche 1ra gli uomini coloro che ricorrono per aiuto a chi
d*istinto 4 piuttosto portato a 1ar del male.
)(.
LA VOL;E E L*VA.
na volpe a11amata vide dei grappoli d*uva che pendevano da un pergolato e tent8 d*a11errarli. 'a
non ci riusc. <o-accia acer-a= disse allora 1ra sD e sD e se ne and8.
Cos anche 1ra gli uomini c*4 chi non riuscendo per incapacit5 a raggiungere il suo intento ne
d5 la colpa alle circostanze.
)).
LA VOL;E E $L 9E;E%TE.
na volpe vedendo un serpente coricato 1u presa d*invidia per la sua lunghezza e le venne voglia
di uguagliarlo: si stese gi> vicino a lui e cerc8 di tendersi 1ino a che per gli eccessivi s1orzi la
malaccorta crep8.
Iuesto capita a coloro che si mettono a gareggiare coi pi> 1orti: prima di poterli raggiungere
vanno in malora.
),.
LA VOL;E E $L TA6L$ALE6%A.
na volpe inseguita dai cacciatori vide un taglialegna e lo supplic8 di nasconderla. Egli la invit8 ad
entrare nella sua capanna e ad appiattarvisi. opo non molto giunsero i cacciatori e chiesero al
taglialegna se avesse veduto passar di l5 una volpe. Iuello dichiar8 ad alta voce di non averla
vista ma intanto con un cenno della mano indicava loro il suo nascondiglio. $ cacciatori non
-adarono ai suoi cenni ma prestarono 1ede alle sue parole. Come li vide allontanarsi la volpe usc e
se ne andava senza 1ar motto +uando con tono di rimprovero il taglialegna le chiese se dopo esser
stata salvata da lui non le testimoniava la sua riconoscenza nemmeno con una parola. E +uella:
<%on avrei mancato di ringraziarti= disse <se i gesti delle tue mani e i tuoi sentimenti 1ossero
stati simili alle tue parole=.
Iuesta 1avola si potre--e applicare a certi uomini i +uali a parole mani1estano i pi> generosi
propositi ma all*atto pratico si comportano male.
)#.
LA VOL;E E $L COCCO$LLO.
La volpe e il coccodrillo disputavano chi dei due 1osse pi> no-ile. $l coccodrillo dopo aver
illustrato minutamente le glorie dei suoi antenati alla 1ine dichiar8 che i suoi progenitori erano stati
ginnasiarchi ?!@. E allora la volpe: <%on c*4 -isogno di dirlo. 9i vede anche dalla tua pelle che hai
un allenamento di lunga data negli esercizi ginnici=.
Cos anche tra gli uomini i -ugiardi sono smascherati alla prova dei 1atti.
%ote.
!. $n Atene invece delle ordinarie imposte dirette sul patrimonio vi erano delle imposte particolari
dette liturgie che colpivano solo i cittadini ricchissimi ed erano considerate +uindi non meno
onori1iche che onerose. na di +ueste liturgie era la ginnasiarchia: il "ginnasiarco" doveva a sue
spese provvedere all*allestimento delle splendide gare ginniche che avevano luogo nelle massime
solennit5 religiose. 'a "ginnasiarco" era detto anche il direttore di un ginnasio cio4 di una
palestra. La 1avola giuoca sul doppio senso della parola. ;er comprendere l*allusione alla pelle dura
sudicia e 1angosa del coccodrillo va poi ricordato che nelle palestre i lottatori per s1uggire alla
presa dell*avversario non solo si ungevano ma si so11regavano di polvere e di 1ango tanto che la
loro apparenza sudicia 4 motivo di scherzi da parte di altri scrittori greci.
)/.
LA VOL;E E $L CA%E.
na volpe insinuatasi in un gregge di pecore prese un agnellino lattante e 1ingeva di -aciarlo. n
cane le chiese che cosa 1acesse. E +uella: <Lo accarezzo= disse <e lo 1accio giocare=. 'a il cane:
<Adesso te le d8 io delle carezze da cane se non lasci andare +uell*agnellino=.
Ecco una 1avola adatta per un uomo senza scrupoli e senza cervello che vuol 1ar il ladro.
)0.
LA VOL;E E LA ;A%TEA.
na volpe e una pantera discutevano chi delle due 1osse la pi> -ella. ;oichD la pantera vantava ad
ogni pi4 sospinto il suo corpo 1lessuoso e variegato la volpe la interruppe dicendo: <Iuanto sono
pi> -ella io che +ueste doti le ho non nel corpo ma nella mente=.
La 1avola mostra che gli ornamenti dello spirito valgono pi> della -ellezza 1isica.
)2.
LA VOL;E E LO 9C$''$OTTO ELETTO E.
Lo scimmiotto che s*era 1atto apprezzare come -allerino 1u eletto re dalle -estie riunite a
parlamento. 'a la volpe si ingelos e una volta che le capit8 sott*occhio un pezzo di carne 1issato a
una tagliola port8 lo scimmiotto in +uel luogo dicendogli che aveva trovato un tesoro che invece
di tenerlo per sD glielo aveva ser-ato come omaggio dovuto al sovrano e che lo pregava di
accettarlo. L*altro senza pensarci due volte si avvicin8 e 1u a11errato dalla tagliola. Cominci8 allora
ad accusare la volpe di avergli teso un tranello ma +uella gli disse: <E tu povero scimmiotto con
+uel cervellino saresti il re delle -estieG...=
Cos chi si accinge a un*impresa senza ri1lettere non solo 1allisce ma si guadagna per di pi> le
risate del prossimo.
).
LA VOL;E E LA 9C$''$A CE $9;TAVA%O 9LLA LOO %O&$LTA*.
La volpe e la scimmia 1acevano la stessa strada e discutevano intanto della no-ilt5 dei loro natali.
Ciascuna aveva ormai vantato i suoi numerosi titoli +uando giunte a un certo punto della strada la
scimmia vi gett8 uno sguardo e si mise a sospirare. La volpe gliene chiese il motivo e +uella
additandole le tom-e che avevano davanti disse: <E come potrei non piangere +uando vedo i
sepolcri di coloro che 1urono li-erti o schiavi dei miei antenatiG=. E l*altra allora: <'a s racconta
pur panzane 1in che vuoi tanto nessuno di essi salter5 1uori a smentirti=.
9uccede cos anche tra gli uomini: i -ugiardi si vantano specialmente +uando non c*4 nessuno che
possa smentirli.
,3.
LA VOL;E E $L &ECCO.
na volpe casc8 gi> in un pozzo e dovette rimanerci per 1orza. ;i> tardi spinto dalla sete giunse
a +uello stesso pozzo un -ecco che vedendola le chiese se l*ac+ua era -uona. E +uella
appro1ittando con piacere dell*occasione si s-racciava a lodare l*ac+ua assicurava che era
eccellente e lo invitava a venir gi>. L*altro con la voglia che n*aveva non ci pens8 due volte e
discese. 'entre saziava la sete voleva esaminare con la volpe il modo per uscir di l5 ma la volpe
lo interruppe dichiarando: <$l modo lo so io se davvero tu vuoi che ci salviamo tutti e due. Fa il
piacere di appoggiarti alla parete coi piedi anteriori e di drizzare le corna: io salter8 1uori e poi ti
tirer8 s>=. $l -ecco pronto diede retta al suo consiglio e la volpe salendo s> per le gam-e le
spalle e le corna del compagno si trov8 sulla -occa del pozzo ne usc e si avvi8 per andarsene. E
poichD il -ecco le rin1acciava d*aver violato il patto volgendosi indietro gli disse: <Caro mio se tu
avessi tanto sale in zucca +uanti peli hai nella -ar-a non saresti disceso senza pensar prima al modo
per tornar s>=.
Cos anche gli uomini prima di por mano a un*impresa dovre--ero prudentemente meditare sul suo
1uturo esito.
,!.
LA VOL;E ALLA COA 'O77A.
na volpe aveva lasciata la coda in una tagliola e sotto il peso di +uesta vergogna le sem-rava
insopporta-ile la vita. ;ens8 allora che le sare--e convenuto indurre le altre volpi ad imitarla per
celare la sua in1eriorit5 nella comune sventura. adunatele tutte prese dun+ue a consigliarle di
tagliarsi la coda sostenendo che +uell*appendice non solo era poco decorosa ma costituiva anche
per esse un inutile peso. 'a una delle compagne la interruppe dicendo: <Cara mia se non 1osse per
il tuo interesse +uesto consiglio tu non ce lo daresti certamente=.
Iuesta 1avola par 1atta per coloro che o11rono consigli al prossimo non gi5 per il suo -ene ma per
il proprio tornaconto.
,(.
LA VOL;E CE %O% AVEVA 'A$ VETO % LEO%E.
na volpe che non aveva mai veduto un leone la prima volta che per caso se lo trov8 davanti prov8
un tale spavento alla sua vista che +uasi ne mor. Avendolo per8 incontrato una seconda volta si
spavent8 s ma non proprio come la prima. Iuando poi lo vide per la terza volta trov8 tanto
coraggio da avvicinarglisi e da attaccare persino discorso.
na volpe penetr8 nella casa di un attore e 1rugando in mezzo a tutti i suoi costumi trov8 anche una
maschera da teatro artisticamente modellata. La sollev8 tra le zampe ed esclam8: <na testa
magni1ica ma cervello niente=.
Ecco una 1avola per certi uomini -elli di corpo ma poveri di spirito.
,,.
$ E O'$%$ CE $9;TAVA%O $%TO%O A6L$ E$.
ue uomini disputavano se 1osse un dio pi> potente Teseo oppure Eracle ?!@. 6li d4i si sdegnarono
contro i due litiganti e Teseo si vendic8 sul paese dell*uno Eracle su +uello dell*altro.
Le discordie dei loro dipendenti invitano i potenti alla violenza contro i sudditi.
%ote.
!. "Teseo" 1iglio di Egeo leggendario re d*Atene era l*eroe nazionale dell*Attica. "Eracle" ?Ercole@
1iglio di 7eus e di Alcmena era almeno in origine l*eroe nazionale dell*Argolide dopo la sua morte
1u assunto nel novero degli d4i greci ?vedi 1avola !)3@.
,#.
L*A99A99$%O.
n assassino 1uggiva inseguito dai parenti della sua vittima. 6iunto alle rive del %ilo si vide
venire incontro un lupo. Atterrito sal su un al-ero che sorgeva presso il 1iume. 'entre se ne stava
nascosto l5 scorse un serpente che strisciava verso di lui. Allora si gett8 nel 1iume. E nel 1iume un
coccodrillo se lo mangi8.
La 1avola mostra che per gli uomini maledetti da io nessun elemento 4 sicuro nD la terra nD l*aria
nD l*ac+ua.
,/.
L*O'O CE ;O'ETTEVA L*$';O99$&$LE.
n povero s*era ammalato e stava assai male. Iuando il medico gli e--e tolta ogni speranza prese a
raccomandarsi agli d4i promettendo che se si 1osse levato da letto avre--e o11erta un*ecatom-e ?!@
e doni votivi. <E con che cosa li pagheraiG= gli domand8 la moglie che si trovava vicino a lui. E
lui: <credi davvero che io mi alzer8 perchD gli d4i possano venire a reclamarliG=
Iuesta 1avola mostra che gli uomini promettono 1acilmente +uello che pensano all*atto pratico di
non mantenere.
%ote.
!. 9olenne sacri1icio nel +uale almeno nei tempi pi> antichi si immolavano agli d4i -en cento
-uoi.
,0.
L*O'O ;AO9O E $ COV$.
n uomo pauroso stava partendo per la guerra +uando i corvi si misero a gracchiare ed egli
deposte le armi rimase l immo-ile. ;oi le riprese e si avvi8 di nuovo. $ corvi gracchiarono ancora.
Allora egli si 1erm8 de1initivamente esclamando: <6ridate pure con tutta la vostra voce. ella mia
carne tanto non ne assaggerete=.
,2.
L*O'O 'O9$CATO A %A FO'$CA E E'E9.
C*era una volta un tale che avendo veduto a11ondare una nave con tutto l*e+uipaggio asseriva che
gli d4i sono ingiusti nei loro giudizi perchD a causa di un solo passeggero empio erano morti
insieme con lui anche degli innocenti. $l luogo dove egli si trovava era pieno di 1ormiche per caso
una di esse proprio mentre egli stava cos parlando gli diede un morso ed egli per esser stato
pizzicato da una sola le schiacci8 sotto i piedi tutte +uante. 6li apparve allora dinanzi Ermes che
toccandolo con la sua verga gli disse: <E allora non vogliamo darglielo agli d4i il permesso di
giudicar gli uomini con lo stesso criterio che tu usi per le 1ormicheG=.
%essuno imprechi contro gli d4i +uando capita una disgrazia ma ri1letta piuttosto ai propri peccati.
,.
$L 'A$TO E LA 'O6L$E &$9&ET$CA.
n tale aveva una moglie -is-etica all*eccesso con tutti +uelli di casa. 6li venne voglia di sapere se
essa si comportava cos anche nella 1amiglia del proprio padre e trov8 un pretesto plausi-ile per
mandarla da lui. Al suo ritorno dopo pochi giorni le chiese come l*avevano accolta +uelli di casa
sua. <C*erano i -ovari e i pecorai= rispose lei <che non mi potevano vedere=. E il marito allora:
<O moglie mia se sei riuscita a 1arti odiare da +uelli che escono all*al-a per portar 1uori il -estiame
e non rientrano che la sera che cosa mai ci si pu8 aspettare da +uelli con cui passavi l*intera
giornataG=.
Cos spesso dalle cose piccole si argomentano le grandi dalle cose mani1este si arguiscono +uelle
celate.
#3.
L*$'&O6L$O%E.
n im-roglione s*era impegnato con un tale a dimostrare che l*oracolo di el1i ?!@ mentiva. %el
giorno sta-ilito prese in mano un passerotto e copertolo col mantello and8 al tempio si 1erm8 in
1accia all*oracolo e gli chiese se +uel che teneva tra le mani respirava o no. 9e gli 1osse stato
risposto di no egli intendeva mostrare il passero vivo se invece gli 1osse stato detto che respirava
l*avre--e strozzato prima di tirarlo 1uori. 'a il dio comprendendo il suo malizioso proposito
rispose: <9mettila o uomo perchD sta in te 1ar s che ci8 che hai in mano sia a vivo oppure morto=.
%ote.
!. $n "el1i" citt5 della F8cide sorgeva il pi> venerato degli oracoli greci. $vi il dio Fe-o
?Apollo@ esalava attraverso una spaccatura del suolo i suoi magici e11luvi. $nvestita e ine-riata da
+uesti la ;izia che era la sua sacerdotessa pronunciava i pro1etici responsi.
#!.
$L FA%FAO%E.
n atleta del pentatlo ?!@ che per il suo scarso valore veniva regolarmente 1ischiato dai
concittadini se ne and8 un -el giorno all*estero. opo +ualche tempo ritorn8 in patria vantandosi
che prodezze ne aveva compiute in molte citt5 ma a odi in particolar modo aveva spiccato un
salto di tale altezza che non c*era olimpionico ?(@ in grado di eguagliarlo cosa ripeteva di cui
+uelli che eran stati spettatori avre--ero potuto 1ar testimonianza se mai 1ossero venuti al suo
paese. Allora uno dei presenti lo interruppe dicendo: <'a se 4 cos che -isogno hai di testimoniG
'etti che odi sia +ui e salta=.
Iuesta 1avola mostra che +ualsiasi discorso 4 super1luo l5 dove 4 possi-ile la prova dei 1atti.
%ote.
!. Complesso di cin+ue esercizi ginnici che erano per gli antichi il salto il lancio del giavellotto il
getto del disco la corsa la lotta.
(. "Olimpionico" era detto il vincitore nelle pi> 1amose competizioni ginniche nazionali le +uali
avevano luogo ogni +uattro anni in Olimpia nell*Elide.
#(.
L*O'O &$77OLATO E LE 9E A'A%T$.
n uomo -rizzolato aveva due amanti una giovane e l*altra vecchia. Iuella anziana che si
vergognava della sua relazione con un uomo pi> giovane di lei ogni volta che egli andava a
trovarla gli strappava i capelli neri. Iuella giovane a cui ripugnava aver per amante un vecchio gli
strappava i capelli -ianchi. Cos avvenne che pelato in parte dall*una in parte dall*altra egli rimase
calvo.
n ricco Ateniese compiva insieme con altri passeggeri un viaggio per mare. 9i lev8 una gran
tempesta e la nave si capovolse. 'entre tutti gli altri nuotavano l*Ateniese continuava ad invocare
Atena ?!@ 1acendole un monte di promesse se mai riuscisse a salvarsi. Allora uno dei nau1raghi
che stava nuotando l accanto gli disse: <$ntanto che chiami Atena muovi un po* le -raccia anche
tu=.
%oi pure dun+ue oltre a pregar gli d4i do--iamo provvedere personalmente ai 1atti nostri.
E* pre1eri-ile guadagnarsi il 1avore del cielo coi propri s1orzi anzichD esser salvati dalla divinit5
mentre noi trascuriamo i nostri stessi interessi.
Iuando capita una disgrazia -isogna aiutarci con tutte le nostre 1orze e cos 1acendo invocare
anche l*aiuto di io.
%ote.
!. "Atena" ?;allade 'inerva@ 4 nella mitologia pagana la 1iglia di 7eus protettrice 1ra l*altro
delle arti e delle scienze e signora di Atene che da lei trasse il nome.
#,.
$L C$ECO.
n uomo cieco si era a-ituato a distinguere al tatto +ualsiasi animale gli mettessero tra le mani. na
volta gli diedero un lupacchiotto. Egli lo palp8 rimase incerto e poi disse: <$o non so se sia 1iglio
di lupo o di volpe o di altro animale del genere +uel che so -ene per8 4 che non 4 -estia da
mandare insieme con un gregge di pecore=.
Cos l*animo dei malvagi spesso traspare persino dal loro aspetto 1isico.
##.
$L TFFATOE.
n uomo povero che era ammalato e molto gravemente promise agli d4i che avre--e o11erto loro
in sacri1icio cento -uoi se l*avessero salvato. Iuelli vollero metterlo alla prova e in -reve lo 1ecero
star meglio. Iuando egli si lev8 dal letto dato che -uoi veri non ne possedeva ne 1ece cento di sego
e li -ruci8 su un altare dicendo: <Eccovi o d4i +uanto vi avevo promesso=. 'a gli d4i a loro
volta vollero ricam-iare la -e11a dei -uoi e gli mandarono un sogno per invitarlo a recarsi sulla
spiaggia: l5 si sare--ero trovate mille dramme attiche ?!@ per lui. Tutto allegro egli and8 di corsa
alla spiaggia: l5 si im-attD nei pirati che lo portarono via e +uando 1u messo in vendita si
trovarono proprio mille dramme attiche per lui.
n car-onaio vide che vicino alla casa dove egli esercitava il suo mestiere era venuto ad a-itare un
lavandaio e and8 a trovarlo proponendogli di tras1erirsi da lui perchD cos gli spiegava si
sare--ero legati pi> strettamente in amicizia e avre--ero anche tratto +ualche vantaggio
economico dal vivere in una sola a-itazione. 'a il lavandaio lo interruppe dicendo: <E*
assolutamente impossi-ile da parte mia perchD tutto +uello che io laver8 tu me lo im-ratterai di
1uliggine=.
La 1avola mostra che non si possono mettere insieme le cose che 1anno a pugni tra loro.
#0.
6L$ O'$%$ E 7E9.
accontano che al tempo dei tempi +uando 1urono creati gli animali essi e--ero in dono da io
chi la 1orza chi la velocit5 chi le ali. L*uomo rimasto nudo gli disse allora: <9oltanto me tu hai
privato dei tuoi 1avori=. E 7eus gli rispose: <Tu sei incosciente del dono che ti 4 toccato eppure
esso 4 il pi> grande di tutti perchD tu hai ricevuto la ragione la +uale 4 potente tra gli d4i e tra gli
uomini pi> potente dei potenti pi> veloce degli esseri pi> veloci=. L*uomo ricono--e allora il
suo dono e prima d*andarsene si prostr8 dinanzi a io e gli rese grazie.
Col dono della ragione tutti siamo stati grati1icati da io eppure ci sono alcuni che insensi-ili a
tanto onore trovano pi> invidia-ili gli animali privi di coscienza e di ragione.
#2.
L*O'O E LA VOL;E.
n tale era pieno di rancore contro una volpe che gli recava danni e il giorno che la cattur8 volle
prendersi una -ella vendetta: le leg8 alla coda della stoppa inzuppata d*olio e le diede 1uoco. 'a un
dio guid8 la volpe proprio nei campi di colui che aveva appiccato il 1uoco. Era il tempo della messe
e +uello le andava dietro piangendo perchD non aveva mietuto nulla.
&isogna essere tolleranti e non a--andonarsi senza ritegno all*ira perchD l*ira procura spesso gravi
danni agli uomini collerici.
#.
L*O'O E $L LEO%E CE FACEVA%O LA 9TE99A 9TAA.
na volta un leone e un uomo camminavano insieme e discorrendo ciascuno dei due menava gran
vanto di sD. Ed ecco sulla strada una stele di pietra dove era rappresentato un uomo che strozzava
un leone. L*uomo additandola al suo compagno: <Vedi= disse <+uanto siamo pi> 1orti di voi=.
'a l*altro sorridendo: <Eh se i leoni 1ossero capaci di scolpire +uanti ne vedresti di uomini sotto
una zampa di leone=.
'olti a parole si vantano d*essere 1orti e arditi ma la prova dei 1atti smascherandoli li rivela per
+uel che sono.
/3.
L*O'O E $L 9AT$O.
accontano che una volta un uomo 1ece un patto di amicizia con un satiro ?!@. 9opraggiunse
l*inverno e si 1ece 1reddo. L*uomo portava le mani alla -occa e ci so11iava s> e al satiro che gli
domandava perchD 1acesse cos rispondeva che si scaldava le mani per il 1reddo. ;i> tardi
im-andita loro la mensa poichD il ci-o era molto caldo l*uomo lo prendeva un pezzetto per volta lo
avvicinava alla -occa e so11iava. $l satiro domandava allora di nuovo perchD 1acesse cos e l*uomo
rispondeva che stava ra11reddando il ci-o perchD era troppo caldo. E il satiro a lui: <Caro mio se tu
sei uno che dalla stessa -occa manda 1uori e caldo e 1reddo alla tua amicizia io ci rinunzio=.
%ote.
!. %ella mitologia pagana i "satiri" erano esseri selvaggi e primitivi rappresentati come uomini
dalle corna e dalle gam-e di capro che seguivano il corteggio del dio &acco.
/!.
L*O'O CE 9;ACCO* LA 9TATA EL $O.
n uomo aveva un dio di legno e poichD era povero lo scongiurava di 1argli del -ene ma +uanto pi
> pregava tanto pi> povero era. Allora adiratosi lo sollev8 per una gam-a e lo s-attD contro il
muro. Fracassatasi immediatamente la testa della statua ne rotolarono 1uori delle monete d*oro.
<Testa -islacca $ngrato= gridava l*uomo raccogliendole. <FinchD ti onoravo non 1acesti un -el
nulla per me. Ti ho picchiato ed eccomi compensato con magni1ici doni=.
La 1avola mostra che non si ha alcun vantaggio onorando un malvagio se ne ottiene di pi> a
picchiarlo.
/(.
L*O'O CE TOVO* % LEO%E *OO.
n tale che era tanto avaro +uanto pauroso si im-attD in un leone d*oro e diceva: <%on so come
comportarmi in +uesto 1rangente. 9on 1uori di me e non vedo che cosa posso 1are diviso tra il
desiderio dell*oro e la paura che 4 innata nell*animo mio. 'a +uale sar5 mai stato il caso o il dio
che ha creato un leone d*oroG inanzi a +uel che accade l*animo mio 4 straziato: -rama l*oro teme
l*essere 1atto con +uest*oro a prenderlo lo spingere--e il desiderio a 1uggirlo la natura. O sorte che
o11ri e non lasci prendere O tesoro che non d5i gioia O grazia di dio che ti muti in disgrazia Che
1are dun+ueG Con +ual mezzo potrei usu1ruirneG A che espediente potrei ricorrereG Ecco: vado a
prendere i miei servi che sono un -uon numero e lo cattureranno. $o star8 a vedere da lontano=.
Iuesta 1avola 4 adatta per +uelli che pur essendo ricchi non osano toccare le loro ricchezze e
goderne.
/).
L*O9O E LA VOL;E.
L*orso menava gran vanto dei suoi sentimenti umanitari per il 1atto che esso non mangia cadaveri.
'a la volpe gli disse: <io volesse che tu s-ranassi dei morti e non dei vivi=.
/,.
L*AATOE E $L L;O.
'entre un aratore staccati i -uoi li conduceva ad a--everarsi un lupo a11amato in cerca di ci-o si
im-attD nel suo aratro. Esso cominci8 prima a leccare tutt*intorno il giogo poi senza saper come
poco per volta vi introdusse il collo e non 1u pi> capace di tirarlo 1uori cosicchD si mise a
trascinar l*aratro nel solco. Iuando al suo ritorno l*aratore lo vide esclam8: <io volesse cattivo
soggetto che tu lasciassi da parte i 1urti e le scelleratezze per darti al lavoro dei campi=.
Cos gli uomini malvagi anche +uando si comportano nel modo pi> promettente non trovano
credito a causa del loro carattere.
/#.
L*A9TO%O'O.
n astronomo aveva l*a-itudine di uscire tutte le sere per studiare le stelle. na notte che s*aggirava
nel su-ur-io con la mente tutta rivolta al cielo casc8 senz*avvedersene in un pozzo. 'entre egli si
lamentava e gridava un passante ud i suoi gemiti e gli si avvicin8. 9aputo il caso gli disse: <Caro
mio tu cerchi di sapere +uello che c*4 nel cielo e intanto non vedi +uello che c*4 sulla terra=.
Iuesta 1avola potre--e servire per uno di +uei tali che si vantano di cose incredi-ili mentre non
sanno 1are nemmeno +uello che 1anno tutti gli uomini normali.
//.
LE A%E CE C$E9EO % E.
Le ranocchie stanche di vivere senza alcuno che le governasse mandarono am-asciatori a 7eus
pregandolo di largire loro un re. E 7eus vedendo la semplicit5 dell*animo loro -utt8 gi> nello
stagno un pezzo di legno. A tutta prima atterrite dal ton1o le ranocchie si tu11arono nel 1ondo ma
poi dato che il legno rimaneva immo-ile risalirono a galla e giunsero a tal punto di disprezzo per
il loro re che gli saltarono addosso e vi si accomodarono sopra. $n1ine vergognandosi d*avere un
sovrano di tal 1atta andarono nuovamente da 7eus e lo pregarono di mandarne loro un altro in
cam-io perchD il primo era troppo indolente. Allora 7eus perdette la pazienza e mand8 una -iscia
d*ac+ua che cominci8 ad a11errarle e a divorarsele.
La 1avola mostra che 4 meglio avere governanti in1ingardi ma non cattivi piuttosto che tur-olenti e
malvagi.
/0.
LE A%E V$C$%E $ CA9A.
ue ranocchie erano vicine di casa: una a-itava in uno stagno pro1ondo e discosto dalla strada
l*altra in una pozzanghera sulla strada stessa. Iuella dello stagno consigliava l*altra a tras1erirsi da
lei per godere una vita pi> comoda e pi> sicura ma +uesta non le dava retta e diceva che non
poteva staccarsi dalla sua dimora a-ituale cos and8 a 1inire che pass8 di l5 un carro e la schiacci8.
Cos anche tra gli uomini ci sono di +uelli che attaccati alle loro sciocche a-itudini piuttosto che
cam-iare in meglio son disposti a morire.
/2.
LE A%E EL ;A%TA%O.
ue rane a--andonato il pantano dove a-itavano perchD nell*estate s*era prosciugato andavano
cercandone un altro. Capitarono presso un pro1ondo pozzo e una di esse +uando lo vide disse
all*altra: <Ehi tu scendiamo gi> insieme in +uesto pozzo=. 'a l*altra le rispose: <E se poi l*ac+ua
secca anche +ui come 1aremo a uscirne 1uoriG=.
/.
$L A%OCC$O 'E$CO E LA VOL;E.
9tandosene nel suo pantano un ranocchio annunciava un giorno a gran voce a tutti gli animali: <$o
sono un medico pratico di ogni sorta di cure=. E la volpe udendolo disse: <'a come potrai guarire
gli altri tu che sei zoppo e non sei capace di curare te stessoG=.
Come potr5 insegnare agli altri chi 4 digiuno di scienzaG Iuesta 4 la morale della 1avola.
03.
$ &O$ E L*A99E EL CAO.
'entre i -uoi trascinavano un carro l*asse strideva. Allora +uelli voltandosi indietro gli dissero:
<Ohi amico il carico lo portiamo tutto noi e +uel che si lamenta sei tuG=.
Cos anche tra gli uomini c*4 chi 1inge d*esser stanco +uando sono gli altri che lavorano.
0!.
$ TE &O$ E $L LEO%E.
Tre -uoi pascolavano sempre insieme. n leone aveva voglia di mangiarseli e non ci riusciva a
causa di +uesta loro concordia. Allora egli li separ8 inimicandoli tra di loro con su-dole dicerie e
poi +uando potD trovarli soli uno per volta se li divor8.
9e davvero vuoi vivere sicuro non credere ai nemici a--i 1iducia nei tuoi amici e tienteli cari.
0(.
$L &$FOLCO E EACLE ?!@.
%ote.
!. Iui e nelle 1avole (! (,) (23 )!0 )#0 )#2 4 riprodotto il verso dei corrispondenti originali
greci redazioni di un*et5 assai tarda in cui il senso dei valori della metrica classica 4 in gran parte
gi5 andato smarrito.
0).
&OEA E $L 9OLE.
&orea ?!@ e il 9ole che contendevano per sta-ilire chi dei due 1osse il pi> 1orte s*accordarono di
considerare vincitore colui che riuscisse a toglier di dosso i vestiti a un viandante. Cominci8 &orea
che prese a so11iar 1orte l*uomo si serrava addosso i vestiti e +uello sopra con maggior violenza.
Allora il viandante sempre pi> tormentato dal 1reddo aggiunse a +uel che aveva addosso un altro
mantello e &orea cedette il suo uomo al 9ole. Iuesti dapprima prese a splendere moderatamente
poi +uando l*uomo e--e deposto il mantello supplementare sprigion8 vampate sempre pi> 1orti
1inchD +uello non potendo pi> resistere al calore si spogli8 nudo e and8 a 1are il -agno nel 1iume
che scorreva l presso.
0,.
$L &OVAO E $L LEO%E.
n -ovaro conducendo al pascolo il suo armento perdette un vitello. 'entre si aggirava invano nei
dintorni alla ricerca 1ece voto a 7eus di sacri1icargli un capretto se 1osse riuscito a trovare il ladro.
'a +uando entrando in un +uerceto scorse un leone che stava mangiandosi il suo vitello colto da
terrore alz8 le mani al cielo e supplic8: <7eus signor mio una volta promisi di sacri1icarti un
capretto per trovare il ladro ma ora se 1accio tanto da svignarmela dalle grin1ie di +uesto ladro un
toro ti voglio sacri1icare=.
9i potre--e raccontare +uesta 1avola a proposito di certi disgraziati che nel -isogno pregano per
ottenere +ualche cosa e poi +uando l*hanno ottenuta s*a11annano per li-erarsene.
0#.
L*CCELL$%O E $L ;$;$9TELLO.
n uccellino ?!@ appeso 1uori d*una 1inestra cantava di notte. $l pipistrello udendone la voce si
avvicin8 e gli chiese per +ual ragione stava zitto di giorno e gorgheggiava di notte. E +uello gli
rispose che c*era il suo perchD: <Iuando mi presero era di giorno e io stavo cantando. a allora
son diventato prudente=. E il pipistrello: <'a perchD star in guardia ora che non ti serve pi> a
nullaG ovevi 1arlo prima che ti prendessero=.
La 1avola mostra che +uando le disgrazie sono avvenute il pentimento diventa inutile.
%ote.
!. %on essendoci elementi per identi1icare l*uccello di cui 4 il nome nel testo greco si 4 sostituito
nella traduzione un termine generico.
0/.
LA 6ATTA E AFO$TE.
na gatta che s*era innamorata d*un -el giovane preg8 A1rodite di tras1ormarla in donna e la dea
mossa a compassione dal suo amore la cam-i8 in una -ella ragazza. Cos il giovane vedendola se
ne invagh e se la port8 a casa. 'a mentre essi se ne stavano sdraiati nella loro camera nuziale ad
A1rodite venne voglia di provare se cam-iando corpo la gatta aveva anche cam-iato le sue
a-itudini e lasci8 cadere l5 nel -el mezzo un topo. Iuella dimentica delle attuali circostanze
-alz8 s> dal letto e si mise ad inseguirlo per divorarselo. Allora la dea indignata la restitu alla sua
1orma primitiva.
Cos avviene anche tra gli uomini: chi 4 per natura malvagio potr5 cam-iare condizioni ma non
cam-ier5 mai le sue a-itudini.
00.
LA O%%OLA E LA L$'A.
na donnola pentr8 nell*o11icina d*un 1a--ro dove c*era una lima e cominci8 a leccarla. Accadde
che a 1orza di s1regar la lingua il sangue prese a colare in a--ondanza. Iuella era 1elice
perchD s*illudeva di succhiar +ualcosa al 1erro ma 1in col rimetterci tutta la lingua.
Iuesta 1avola si potre--e ripetere a proposito di coloro che rovinano se stessi a 1orza di litigi.
02.
$L VECC$O E LA 'OTE.
n vecchio percorreva un giorno una lunga strada portando un 1ascio di legna che egli stesso aveva
tagliato. 9tanco del cammino depose il suo 1ardello e invocava la morte. Ed ecco la 'orte gli
apparve e gli chiese per +ual motivo l*avesse chiamata. E il vecchio: <;erchD vorrei che mi
sollevassi +uesto 1ascio=.
Iuesta 1avola mostra che tutti gli uomini amano la vita anche +uando sono in1elici.
0.
$L CO%TA$%O E L*AI$LA.
n contadino trov8 un*a+uila presa al laccio e ammirato della sua -ellezza la sciolse rendendole la
li-ert5. E +uella non gli si mostr8 ingrata. Anzi un giorno che lo vide seduto sotto un muro
pericolante vol8 verso di lui e con gli artigli gli port8 via la 1ascia che aveva avvolta intorno alla
testa. $l contadino -alz8 in piedi e le corse dietro allora l*a+uila gliela -utt8 gi>. Iuando l*e--e
raccolta e 1u tornato indietro l*uomo trova che il muro presso cui stava seduto era crollato e rimase
stupe1atto del modo con cui l*a+uila aveva ricam-iato il suo -ene1icio.
23.
$L CO%TA$%O E $ CA%$.
n contadino rimase con1inato dal maltempo nel suo podere e non potendo uscire in cerca di ci-o
cominci8 col mangiare le pecore poi prolungandosi la cattiva stagione mangi8 anche le capre in
un terzo tempo visto che non se ne vedeva la 1ine pass8 ai -uoi da lavoro. A +uesto punto i cani
che avevan tenuto dietro a +uello ch*egli 1aceva si dissero: <E* ora d*andarcene di +ui. E* mai
possi-ile in1atti che il padrone risparmi noi se non ha avuto riguardo nemmeno per i -uoi con cui
lavoraG=.
La 1avola mostra che -isogna stare in guardia soprattutto con coloro che non s*astengono neppure
dal maltrattare i loro 1amiliari.
2!.
$L CO%TA$%O E $L 9E;E%TE CE 6L$ AVEVA CC$9O $L F$6L$O.
Iuesta 1avola mostra che la riconciliazione non 4 1acile +uando gli odi sono pro1ondamente
radicati.
2(.
$L CO%TA$%O E $L 9E;E $%T$$77$TO AL FEO.
n contadino nella stagione invernale trov8 un serpe intirizzito dal 1reddo impietosito lo raccolse
e se lo pose in seno. 'a +uello non appena il calore e--e risvegliato il suo istinto uccise con un
morso il suo -ene1attore. $l +uale morendo diceva: <'e lo merito perchD ho avuto compassione di
un malvagio=.
Iuesta 1avola mostra come nemmeno i pi> grandi -ene1ici riescano a convertire i malvagi.
2).
$L CO%TA$%O E $ 9O$ F$6L$.
n contadino giunto ormai alla 1ine della vita volendo che i 1igli si 1acessero esperti nella coltura
dei campi li chiama a sD e disse loro: <Figli miei io me ne vado ormai voi cercate nella vigna e
troverete tutto +uel che ci tengo nascosto=. Iuelli pensarono che in +ualche punto vi 1osse sepolto
un tesoro e appena morto il padre misero sossopra con la vanga tutta la vigna. Tesori
naturalmente non ne trovarono per8 la vigna vangata a 1ondo produsse una straordinaria +uantit5
d*uva.
2,.
$L CO%TA$%O E LA FOT%A.
n contadino vangando trova un gruzzolo d*oro ogni giorno perci8 o11riva corone alla Terra
pensando d*aver ricevuto da lei +uesto -ene1icio. 'a ecco che la Fortuna gli apparve e gli disse:
<Ehi tu perchD attri-uisci alla Terra il merito dei miei doni di +uelli che io ti ho o11erto volendo
1arti riccoG ;erchD lo so -ene che se poi le vicende mutassero e codesto tuo gruzzolo andasse a 1inire
in altre mani allora i tuoi rimproveri tu li indirizzeresti alla Fortuna cio4 a me=.
La 1avola mostra che -isogna riconoscere i nostri -ene1attori e tri-utare ad essi la nostra gratitudine.
2#.
$L CO%TA$%O E L*AL&EO.
%el campo di un contadino c*era un al-ero che non portava 1rutti ma era soltanto un ri1ugio di
passeri e di strillanti cicale. ato che non rendeva nulla il contadino decise di a--atterlo: prese
l*accetta e men8 un colpo. Cicale e passeri lo supplicavano di non a--attere il loro asilo di lasciarlo
in piedi per potervi cantare e rallegrare cos anche lui. 'a il contadino senza curarsi a11atto di loro
men8 un secondo e un terzo colpo mise cos allo scoperto una cavit5 dell*al-ero dove trov8 uno
sciame d*api e del miele. L*assaggia e allora gett8 via l*accetta e onor8 +uell*al-ero come sacro
circondandolo di cure.
6li uomini d*istinto pi> che amare e rispettare la giustizia van dietro al guadagno.
2/.
$ F$6L$ $9CO$ EL CO%TA$%O.
$ 1igli di un contadino non andavano d*accordo ed egli per +uanto continuasse ad ammonirli non
riusciva con tutti i suoi ragionamenti a convincerli di correggersi. ;ens8 allora che gli conveniva
ricorrere a un esempio pratico e disse loro di portargli un 1ascio di verghe il che 1u 1atto. $l padre
cominci8 col consegnarle loro tutte insieme ordinando che le spezzassero ma per +uanti s1orzi essi
1acessero non ci riuscirono. Allora sciolse il 1ascio e diede loro le verghe ad una ad una e
poichD essi le rompevano senza di11icolt5 soggiunse: <Cos anche voi 1igli miei se sarete
d*accordo non sarete sopra11atti da alcun nemico ma se litigherete o11rirete loro una 1acile preda=.
La 1avola mostra che tanto pi> grande 4 la 1orza della concordia +uanto minore 4 la possi-ilit5 di
resistenza della discordia.
20.
LA VECC$A E $L 'E$CO.
na vecchia che aveva male agli occhi chiam8 un medico mettendosi d*accordo con lui per il
compenso. Iuello cominci8 le visite e regolarmente ogni volta che le medicava gli occhi mentre
essa li teneva chiusi si portava via ad una ad una le sue masserizie. Finite +ueste e 1inita anche la
cura richiese il compenso pattuito e poichD la vecchia ri1iutava di pagare la trascin8 davanti ai
magistrati. Iui essa dichiar8 che aveva s promesso un compenso se la sua vista 1osse guarita ma
che ora dopo la cura del medico essa stava peggio di prima. <;rima in1atti=diceva <vedevo tutti
gli oggetti di casa ed ora non riesco pi> a vederne nessuno=.
$n +uesto modo senza accorgersene i disonesti con la loro avidit5 1orniscono essi stessi
argomenti contro di loro.
22.
LA 'O6L$E E $L 'A$TO &$ACO%E.
na donna che aveva il marito sempre u-riaco volendo correggerlo del suo vizio escogit8 una
trovata di +uesto genere. Aspett8 che egli 1osse tanto ine-etito per la s-ornia da essere insensi-ile
come un morto e caricatolo sulle spalle lo port8 al cimitero lo mise gi> e se ne and8. Iuando
suppose che avesse smaltito la s-ornia ritorn8 e -uss8 alla porta del cimitero. <Chi -ussaG= chiese
lui. E la donna: <9ono +uello che porta da mangiare ai morti=. E l*altro: <'a no mio caro non da
mangiare portami da -ere piuttosto. 'i strazi l*anima a parlar di mangiare senza parlar di -ere=.
Allora la moglie -attendosi il petto esclam8: <'e disgraziata Tutta la mia astuzia non m*ha
servito a nulla: tu caro il mio uomo non solo non ti sei corretto ma sei diventato peggiore di prima
perchD il tuo vizio 4 ormai una seconda natura=.
Iuesta 1avola mostra che non -isogna indulgere ai cattivi costumi perchD viene un momento in cui
l*a-itudine si impone a un uomo anche contro la sua volont5.
2.
LA ;AO%A E LE A%CELLE.
na vedova tutta lavoro aveva delle servette che svegliava d*a-itudine al canto del gallo
perchD attendessero alle loro 1accende. Iuelle stanche delle continue 1atiche considerando
responsa-ile dei loro mali il gallo che svegliava di notte la padrona pensarono che conveniva
tirargli il collo. 'a +uando l*e--ero 1atto capit8 loro di peggio perchD la padrona non sapendo pi
> l*ora della levata dei galli prese a svegliarle a notte pi> 1onda per 1arle lavorare.
Cos per molti uomini sono 1onte di sventura le loro proprie decisioni.
3.
LA O%%A E LA 6ALL$%A.
na vedova aveva una gallina che le 1aceva un uovo tutti i giorni. ;ens8 che dandole pi>
-ecchime la gallina gliene avre--e 1atto due e le aument8 la razione. 'a +uella divent8 grassa e
non 1u pi> capace di 1arne nemmeno uno.
La 1avola mostra come coloro che per pura avidit5 desiderano sempre +ualcosa di pi> perdono
anche +uello che hanno.
!.
LA FATTCC$EA.
na donna praticava la magia o11rendo incantesimi e scongiuri -uoni contro l*ira degli d4i molti ne
spacciava e si procurava cos di che vivere largamente. Ci 1urono per8 alcuni che l*accusarono di
sovvertire con +ueste pratiche la religione la citarono in tri-unale e la 1ecero condannare a morte
sotto +uest*accusa. 'entre essa usciva dal tri-unale un tale la vide e le disse: <Ehi tu +uella che si
vantava di scongiurare l*ira degli d4i come mai non sei riuscita nemmeno a ra--onire degli uominiG
=.
Ci si potre--e servire di +uesta 1avola per una di +uelle vaga-onde che van promettendo miracoli e
non cono capaci di 1are le cose pi> normali.
).
LA 6$OVE%CA E $L &E.
na giovenca guardava un -ue al lavoro e lo compiangeva per le sue 1atiche. 'a +uando giunse la
1esta al -ue sciolsero il giogo la giovenca invece la presero per immolarla. 9orrise il -ue
vedendola e le disse: <;er +uesto o giovenca ti lasciavano oziare: perchD dovevano sacri1icarti
presto=.
).
$L CACC$ATOE ;AO9O E $L TA6L$ALE6%A.
n cacciatore che seguiva le pDste di un leone domand8 a un taglialegna se avesse veduto le orme
della 1iera e se sapesse dove era il suo covo. <'a ti 1accio veder su-ito il leone in persona io= gli
rispose +uello. E l*altro -ianco di paura e -attendo i denti: <%o cercavo soltanto le orme non il
leone=.
La 1avola -iasima gli uomini audaci e paurosi audaci s*intende a parole e non nei 1atti.
,.
$L ;OCELL$%O E LE ;ECOE.
$n un gregge di pecore s*era intru1olato un porcellino che pascolava con esse. na volta il pastore lo
prese s> ed esso cominci8 a strillare e a di-attersi. Le pecore rimproverandolo per le sue grida gli
dicevano <%oi non strilliamo e neppure ci prende s> tutti i momenti=. Al che +uello rispose: <'a
+uando prende voi e +uando prende me non 4 la stessa cosa voi vi prende per la lana o per il latte
ma me per la carne=.
Iuesta 1avola insegna che hanno ragione di piangere coloro che corrono pericolo di perdere non le
sostanze ma la vita.
#.
$ ELF$%$ LE &ALE%E E $L 6$O77O.
el1ini e -alene -attagliavano 1ra di loro. ;oichD la lotta si 1aceva lunga e accanita sal a galla un
ghiozzo che 4 un piccolo pesce e cerc8 di metterli d*accordo. 'a uno dei del1ini lo interruppe
dicendogli: <'eglio per noi morire ammazzati l*uno dall*altro in com-attimento piuttosto che
servirci di te come paciere=.
Cos certi uomini che non valgono nulla +uando s*immischiamo in +ualche tor-ido credono di
essere dei personaggi importanti.
/.
L*OATOE E'AE.
na volta ad Atene l*oratore emade ?!@ stava parlando al popolo che non gli prestava per8 molta
attenzione. Allora egli chiese il permesso di raccontare una 1avola di Esopo. 6li uditori approvarono
e +uello cominci8:
<emetra ?(@ una rondine e un*anguilla viaggiavano insieme giunte ad un 1iume la rondine si lev8
a volo l*anguilla si -utt8 sott*ac+ua...= E poi zitto. <E emetra che 1eceG= chiesero gli uditori. Ed
egli: <emetra ce l*ha con voi che vi disinteressate degli a11ari dello 9tato per tener dietro alle
1avole d*Esopo=.
Altrettanto stolti sono tutti coloro che trascurano le cose necessarie e pre1eriscono +uelle dilettevoli.
%ote.
!. Oratore attico del +uarto secolo avanti Cristo. L*anacronismo dell*attri-uzione ad Esopo di +uesta
e delle due 1avole seguenti 4 evidente.
(. "emetra" ?Cerere@ era nella mitologia pagana la dea delle messi.
0.
$O6E%E E $L CALVO.
na volta iogene ?!@ il 1iloso1o cinico 1u insultato da un tale che era calvo. E lui: <Che io ricorra
agli insultiG Ohi-8 $o voglio invece 1are un elogio: un elogio a +uei capelli che se ne sono andati
via da una testa cos -rutta=.
%ote.
!. Famoso 1iloso1o del +uarto secolo avanti Cristo su cui 1iorirono numerosi aneddoti +uesto e il
seguente 1inirono ar-itrariamente inseriti nella raccolta delle 1avole esopiche.
2.
$O6E%E $% V$A66$O.
na volta iogene il cinico viaggiando giunse alla riva di un 1iume in piena e si 1erm8 sull*argine
incerto. n tale che traghettava a-itualmente i viaggiatori vedendolo esitante gli si avvicin8 lo
caric8 sulle spalle e con -ei modi lo trasport8 all*altra riva. iogene rimase l rammaricandosi della
sua povert5 per cui non era in grado di ricompensare il suo -ene1attore. 'entre ancora stava
immerso in +uesti pensieri ecco che l*altro vide un nuovo viaggiatore incapace di traversare il
1iume e corse a traghettare anche +uello. Allora iogene gli si avvicin8 e gli disse: <Ecco che non
mi sento pi> in de-ito di gratitudine per il tuo aiuto perchD vedo che tu lo presti senza alcun
discernimento per una specie di mania=.
La 1avola mostra come chi -ene1ica indiscriminatamente le persone degne e +uelle indegne
s*ac+uista 1ama non di -ont5 ma piuttosto di stoltezza.
.
7E9 E LE IECE.
Le +uerce si lagnavano con 7eus: <Era inutile metterci al mondo se pi> di ogni altra pianta noi
do--iamo esser vittime della violenza della scure=. E 7eus: <'a siete voi stesse la causa della
vostra disgrazia se non produceste manichi di scure se non 1oste utili alla carpenteria e
all*agricoltura la scure non vi a--attere--e=.
C*4 chi 4 causa dei propri mali e stoltamente ne attri-uisce la colpa agli d4i.
!33.
$ &O9CA$OL$ E $L ;$%O.
Alcuni -oscaioli stavano spaccando un pino e lo 1acevano senza di11icolt5 grazie ai cunei ricavati
dall*al-ero stesso. E il pino esclam8: <%on me ne la prendo tanto con la scure che mi spacca
+uanto con +uesti cunei che son nati da me=.
$ maltrattamenti degli estranei non sono tanto dolorosi +uanto +uelli dei 1amiliari.
!3!.
L*A&ETE E $L OVO.
isputavano tra loro l*a-ete e il rovo. L*a-ete si vantava dicendo: <$o sono -ello io sono slanciato
io sono alto io servo per i tetti dei templi e per le navi=. 'a il rovo osserv8: <9e ti venissero in
mente le scuri e le seghe che ti 1aranno a pezzi certo pre1eriresti essere un rovo anche tu=.
%on 4 il caso di esaltarsi per la propria gloria in +uesta vita perchD l*esistenza degli umili 4 priva di
pericoli.
!3(.
$L CEVO ALLA FO%TE E $L LEO%E.
9pinto dalla sete un cervo se ne and8 ad una 1onte -evve e poi rimase ad osservare la sua
immagine ri1lessa nell*ac+ua. elle corna di cui ammirava la grandezza e il ricco disegno si
sentiva tutto orgoglioso ma delle gam-e non era sodis1atto perchD gli parevano scarne e 1ragili.
'entre ancora stava ri1lettendo ecco un leone che si mette ad inseguirlo. $l cervo si d5 alla 1uga e
riesce per un -el pezzo a tenerlo a distanza perchD la 1orza dei cervi risiede nelle gam-e come
+uella dei leoni nel cuore. FinchD il piano gli si stese dinanzi spoglio di al-eri egli trov8 dun+ue
scampo nella sua maggiore velocit5 ma +uando giunse in una plaga -oscosa accadde che gli si
impigliarono le corna nei rami non potD pi> correre e 1u preso. Allora mentre stava per morire
disse a se stesso: <'e disgraziato +uelle gam-e che dovevano tradirmi mi o11rivano la salvezza e
mi tocca invece morire proprio per colpa di +uello in cui riponevo tutta la mia 1iducia=.
Cos molte volte tra i pericoli la salvezza ci viene da amici che parevano sospetti mentre altri in cui
avevamo piena 1iducia ci tradiscono.
!3).
$L CEVO E LA V$TE.
n cervo che 1uggiva dinanzi ai cacciatori and8 a nascondersi sotto una vite. Iuando +uesti 1urono
andati avanti di +ualche passo il cervo illudendosi di essere -en nascosto cominci8 a -rucare le
1oglie della vite. 'a sentendole muovere i cacciatori si volsero sospettarono come era in realt5
che ci 1osse +ualche animale sotto le 1oglie e colpirono a morte il cervo il +uale spirando esclam8:
<&en mi sta perchD non dovevo 1ar danno a chi m*aveva salvato=.
La 1avola mostra come io castighi chi 1a del male ai propri -ene1attori.
!3,.
$L CEVO E $L LEO%E $% % A%TO.
n cervo inseguito dai cacciatori arriv8 davanti a un antro dove si trovava un leone. Vi entr8 per
nascondervisi ma 1u a11errato dal leone. <'e disgraziato= esclam8 mentre +uello lo s-ranava
<per 1uggire gli uomini son 1inito tra gli artigli di una -elva=.
Cos alcuni uomini per paura di un piccolo guaio si gettano in mezzo a pericoli -en pi> gravi.
!3#.
$L CEVO C$ECO A % OCC$O.
n cervo che aveva perduto un occhio se ne and8 sulla riva del mare e +ui -rucava tenendo l*occhio
-uono dalla parte di terra per vedere se si avvicinasse +ualche cacciatore e l*occhio cieco dalla parte
del mare donde non prevedeva pericoli. Ed ecco invece dei naviganti che costeggiando di l lo
scorsero e gli tirarono cogliendolo in pieno. <9ono pur disgraziato= diceva tra sD il cervo mentre
esalava l*anima <mi guardavo dalle insidie della terra e ho trovato assai pi> 1unesto il mare
presso cui m*ero ri1ugiato=.
Cos molte volte contro le nostre supposizioni +uel che sem-rava 1unesto ci torna utile e +uel che
credevamo salutare ci 4 dannoso.
!3/.
$L CA;ETTO 9L TETTO ELLA 9TALLA E $L L;O.
n capretto mentre se ne stava sul tetto della stalla vide passare un lupo e prese ad insultarlo e a
s-e11eggiarlo. 'a il lupo gli disse: <Caro mio +uesti insulti non sei mica tu che li 1ai 4 il luogo
dove ti sei messo=.
La 1avola mostra come il luogo e l*occasione possano tante volte rendere audaci le persone dinanzi
ai pi> 1orti di loro.
!30.
$L CA;ETTO E $L L;O CE 9O%AVA $L FLATO.
n capretto rimasto solo dietro al suo gregge era inseguito da un lupo. *un tratto si volge e gli
dice: <$o sono un -occone destinato a te lupo lo so -ene. ;er8 non lasciarmi morire proprio senza
alcun onore: suona un po* il 1lauto e 1ammi danzare=. 'a mentre il lupo sonava e il capretto
danzava ecco i cani li udirono -alzarono 1uori e corsero dietro al lupo. Iuesti allora si volse
indietro e disse al capretto: <'e lo merito proprio: perchD mettermi a 1ar il sonatore +uando son
nato macellaioG=.
Cos chi non ha il senso dell*opportunit5 nelle sue azioni 1inisce col perdere anche +uello che ha
gi5 in mano.
!32.
E'E9 E LO 9CLTOE.
Ermes che aveva voglia di sapere +ual stima 1acessero di lui sulla terra prese 1orma umana e and8
nello studio di uno scultore. Vide una statuetta di 7eus e domand8 +uanto costava. <na dramma
?!@= gli dissero. Egli sorrise e si in1orm8 del prezzo di +uella di Era ?(@.
<Iuella= gli risposero <4 ancor pi> cara=. ;oi vide anche la propria e11igie e ne domand8 il
prezzo convinto che gli uomini 1acessero gran conto di lui come messaggero del cielo e come dio
del guadagno. <&e* +uesta= gli rispose lo scultore <se tu compri le altre due te la dar8 per
giunta=.
Ecco una 1avola adatta per uno di +uei vanagloriosi che non son tenuti in alcun conto dal prossimo.
%ote.
!. Vedi 1avola ##.
(. "Era" ?6iunone@ 4 nella mitologia pagana la sposa di 7eus e la regina degli d4i.
!3.
E'E9 E LA TEA.
Iuando 7eus e--e creato l*uomo e la donna ordin8 ad Ermes che li conducesse sopra la Terra e
mostrasse loro come potevano procacciarsi il vitto scavandone il suolo. L*ordine 1u eseguito. 'a la
Terra a tutta prima non voleva saperne. E +uando poi Ermes la costrinse all*o--edienza spiegando
che si trattava di un ordine di 7eus <E allora scavino pure +uanto vogliono= dichiar8 <ma me la
pagheranno con sospiri e lacrime=.
Iuesta 4 una 1avola che va -ene per +uelli che ottengono in prestito con 1acilit5 ma devono poi
penare per sde-itarsi.
!!3.
E'E9 E T$E9$A.
Ermes volendo mettere alla prova Tiresia ?!@ per vedere se realmente possedesse l*arte divinatoria
ru-8 i -uoi che +uello aveva nella sua campagna e poi si rec8 in citt5 sotto 1orma umana e si 1ece
ospitare in casa sua. Iuando giunse a Tiresia la notizia che il suo paio di -uoi era scomparso egli
usc 1uori dalla citt5 per trarre dal volo degli uccelli un responso circa il 1urto patito e prese con
sD Ermes pregandolo di dirgli che uccelli vedeva passare. ;er prima cosa Ermes vide un*a+uila che
volava da sinistra a destra e glielo annunci8 ma Tiresia dichiar8 che +uesta non aveva nulla a che
1are con loro. ;oi Ermes vide una cornacchia che appollaiata su un al-ero ora guardava in s> ora
si chinava verso terra e lo disse a Tiresia. Ed egli su-ito: <Ecco= esclam8 <+uesta cornacchia sta
giurando in nome del cielo e della terra che i miei -uoi io li potr8 riavere -asta che lo voglia tu=.
%ote.
!. "Tiresia" leggendario indovino di Te-e. 9i raccontava che per aver dato ragione a 7eus in una
contesa tra lui e la moglie era stato accecato dalla dea e dotato in compenso di virt> pro1etica dal
dio.
!!!.
E'E9 E 6L$ AT$6$A%$.
7eus aveva dato ordine a Ermes di somministrare a tutti gli artigiani una certa dose di menzogna.
Iuello la pest8 -en -ene 1ece un misurino eguale per tutti e cominci8 a distri-uirla. 'a +uando non
rimase pi> che il calzolaio visto che avanzava ancora una gran +uantit5 della sua pozione prese
l*intero recipiente e glielo vers8 addosso. Ecco come avvenne che 1rottole ne raccontano tutti gli
artigiani ma i calzolai ne raccontano pi> di ogni altro.
!!(.
$L CAO $ E'E9 E 6L$ AA&$.
na volta Ermes girava per tutta la terra guidando un carro pieno di 1alsit5 di 1ur-erie e di
inganni e distri-uendo a ciascun paese un po* del suo carico. Arrivato nel paese degli Ara-i dicono
che tutt*a un tratto gli si s1asci8 il carro e che gli a-itanti ne saccheggiarono il carico come se 1osse
una merce preziosa impedendogli di proseguire il suo viaggio verso altri popoli.
6li Ara-i sono 1alsi e traditori pi> di ogni altro popolo: in -occa loro la verit5 non esiste.
!!).
L*E%CO E $L 9ACEOTE.
A un sacerdote si present8 un eunuco e gli chiese di 1are un sacri1icio agli d4i perchD egli potesse
diventar padre. <'ah= disse il sacerdote <+uando mi concentro nella cele-razione del sacri1icio
certo io innalzo suppliche perchD tu possa diventare padre ma +uando ti guardo in 1accia... non
sem-ri nemmeno un uomo=.
!!,.
$ E %E'$C$.
ue che si odiavano 1acevano viaggio sulla stessa nave uno s*era messo a poppa e l*altro a prua.
9catenatasi una 1uriosa tempesta mentre gi5 la nave stava per a11ondare +uello che era a poppa
chiedeva al pilota +uale delle due parti si sare--e sommersa per la prima. Iuando sent che sare--e
stata la prua esclam8: <'a allora se ho la prospettiva di vedermi morire davanti il mio nemico la
morte per me non 4 pi> un dolore=.
La 1avola mostra che molti uomini non si curano dei propri danni se vedono che prima di essi ne
sono colpiti i loro nemici.
!!#.
LA V$;EA E LA VOL;E.
9opra un 1astello di spine trasportato dalla corrente scendeva gi> per il 1iume una vipera. <egno
pilota di tanta nave= comment8 a tal vista una volpe che passava di l5.
!!/.
LA V$;EA E LA L$'A.
na vipera entrata nell*o11icina di un 1a--ro 1aceva una colletta 1ra i vari utensili +uando e--e
ricevute le o11erte degli altri si avvicin8 alla lima e cominci8 a pregarla di darle +ualcosa. <;overa
ingenua= le rispose +uella <se credi d*ottenere +ualche cosa da me che sono a-ituata non a dare
ma a prendere da tutti +uanti= .
La 1avola mostra che 4 stolto chi si illude di spillar +ualche cosa da un avaro.
!!0.
LA V$;EA E LA &$9C$A *ACIA.
na vipera andava d*a-itudine a -ere a una certa sorgente e una -iscia che ci a-itava voleva
impedirglielo sdegnata che +uella non si contentasse del proprio pascolo ma venisse a invadere
anche la sua residenza. La contesa si 1ece sempre pi> grave 1inchD i due decisero che sare--ero
scesi in campo e che il vincitore sare--e venuto in possesso del pascolo e della 1onte. Iuando gi5
il giorno era 1issato le ranocchie che odiavano la -iscia andarono a trovare la vipera e le 1ecero
coraggio promettendole che anch*esse avre--ero com-attuto al suo 1ianco. 9*attacc8 -attaglia e
mentre la vipera era alle prese con la -iscia le rane non potendo 1ar altro continuarono a gridare
con tutte le loro 1orze. Allora una volta ottenuta la vittoria la vipera cominci8 ad accusarle perchD
dopo averle promesso il loro appoggio non solo non l*avevano aiutata ma avevano continuato a
cantare durante tutta la -attaglia. E +uelle le risposero: <evi sapere cara mia che per noi l*aiuto
consiste in una prestazione non di -raccia ma soltanto di voce=.
La 1avola mostra che poco giova aiuto di parole l5 dove occorrono le -raccia.
!!2.
7E9 E $L ;OE.
7eus aveva 1a--ricato gli uomini e ci aveva messo dentro le varie inclinazioni solo si era
dimenticato del ;udore. %on sapendo +uindi come 1arlo entrar loro in corpo gli ordin8 di passare
per di sotto. Iuello sulle prime si oppose sdegnato. $n1ine alle violente pressioni di 7eus dichiar8:
<E--ene io entro ma a +uesto patto: che non ci entri Eros ?!@. 9e ci entra lui esco su-ito io=. Ecco
perchD non v*4 -ardassa che a--ia un -riciolo di pudore.
La 1avola mostra come chi si lascia dominare da amore diventa uno spudorato.
%ote.
!. "Eros" ?Cupido@ 4 nella mitologia pagana il dio che presiede all*amore in tutte le sue
mani1estazioni.
!!.
7E9 E LA VOL;E.
Ammirato dell*intelligenza e della versatilit5 della volpe 7eus le con1er la sovranit5 sulle -estie.
'a poi volle vedere se mutando sorte s*era anche corretta delle sue a-itudini meschine e mentre
essa passava in lettiga le 1ece volare davanti agli occhi uno scara-eo. La volpe incapace di
dominarsi dinanzi all*insetto che continuava a svolazzare intorno alla lettiga e incurante del suo
decoro -alz8 1uori per cercar d*acchiapparlo. Allora 7eus sdegnatosi con lei la retrocesse alla sua
primitiva condizione.
La 1avola mostra che gli uomini dappoco non mutano a11atto la loro natura anche se si rivestono
delle pi> splendide apparenze.
!(3.
7E9 E 6L$ O'$%$.
7eus +uando e--e plasmati gli uomini ordin8 a Ermes di versarvi dentro l*intelligenza. E +uello
1atto un misurino uguale per tutti cominci8 a versarla in ognuno di essi. Capit8 cos che agli uomini
piccolini la loro porzione -ast8 per riempirsene e diventare saggi ma gli uomini grandi e grossi a
cui il li+uido non giunse in tutto il corpo risultarono piuttosto sciocchi.
!(!.
7E9 E A;OLLO.
7eus e Apollo ?!@ disputavano sul tiro dell*arco. Apollo tese il suo arco e scocc8 una 1reccia. 'a
7eus allung8 un piede ed eccolo l5 dove era diretta la saetta d*Apollo.
Cos a com-attere con i pi> 1orti non solo non la si spunta ma ci si guadagnano anche le -e11e.
%ote.
!. $l dio "Apollo" era considerato arciere in1alli-ile l*arco e il turcasso erano tra i suoi pi> comuni
attri-uti.
!((.
7E9 E $L 9E;E%TE.
Iuando 7eus si spos8 tutti gli animali ciascuno secondo le proprie possi-ilit5 gli o11ersero doni.
Anche il serpente sal strisciando 1ino a lui con una rosa in -occa ma 7eus vedendolo esclam8:
<a tutti gli altri animali i doni io li gradisco ma dalla tua -occa non li prendo proprio=.
!().
7E9 E $L O6L$O E$ &E%$.
7eus racchiuse in un doglio tutti i &eni e lo a11id8 ad un uomo. 'a l*uomo curioso volle sapere che
cosa c*era dentro: smosse il coperchio e +uelli se ne volarono s> dagli d4i.
Agli uomini 4 rimasta solo la speranza che promette loro i -eni s1uggiti.
!(,.
7E9 ;O'ETEO ATE%A E 'O'O.
7eus ;rometeo ?!@ e Atena avendo 1atto il primo un toro il secondo un uomo e l*altra una casa
chiamarono 'omo ?(@ a giudicarli. Iuesti invidioso delle loro opere cominci8 a dire che 7eus
aveva 1atto male a non collocare gli occhi del toro pi> in s> delle sue corna in modo che
l*animale potesse vedere dove andava a cozzare aveva 1atto male anche ;rometeo che non aveva
appeso il cuore dell*uomo all*esterno del suo corpo in modo che la malvagit5 non potesse rimanere
occulta e le intenzioni d*ognuno 1ossero palesi in terzo luogo diceva poi che Atena avre--e dovuto
1ornir di ruote la sua casa per rendere 1acile uno spostamento +ualora un cattivo vicino venisse a
sta-ilirsi accanto ad essa. Allora 7eus indignato dalla malignit5 di 'omo lo cacci8 via
dall*Olimpo ?)@.
La 1avola mostra che non c*4 nulla di cos per1etto da non o11rire il 1ianco alla critica.
%ote.
!. ";rometeo" 1iglio di 6iapeto eroe mitico a cui variamente si attri-uivano opere -ene1iche nei
con1ronti dell*umanit5: l*invenzione dell*al1a-eto il dono del 1uoco rapito agli d4i la creazione
stessa dell*uomo e delle -estie.
(. "'omo" era nella mitologia pagana il dio della critica e dello scherno.
). L*"Olimpo" 4 un monte della Tessaglia sulla cui vetta secondo la mitologia pagana risiedevano
gli d4i.
!(#.
7E9 E LA TATA6A.
Al -anchetto nuziale di 7eus erano invitati tutti gli animali. 'ancava soltanto la tartaruga.
$gnorandone la ragione il giorno dopo 7eus le chiese come mai essa sola non era intervenuta al
pranzo. <La mia casa 4 la mia reggia= rispose lei. 'a 7eus seccatosi la sua casa le ordin8 di
caricarsela sulle spalle e di portarsela attorno.
Ce ne sono molti uomini cos i +uali pre1eriscono vivere modestamente a casa propria che
passarsela da signori in casa altrui.
!(/.
7E9 6$$CE.
7eus aveva sta-ilito che Ermes scrivesse le colpe degli uomini sopra dei cocci ?!@ deponendoli in
un*arca al suo 1ianco s che egli potesse assegnare ad ognuno il suo castigo. 'a poi i cocci si
mescolarono tra di loro e cos certi arrivano pi> tardi e certi pi> presto nelle mani di 7eus per
esservi sottoposti al suo in1alli-ile giudizio.
%on -isogna meravigliarsi che gli ingiusti e i malvagi non siano pi> presto puniti dei loro mis1atti.
%ote.
(. $ pezzi di coccio costituivano nell*antica 6recia un materiale per scrivere alla portata di tutti
come da noi la carta ed erano usati anche per certe votazioni pu--liche.
!(0.
$L 9OLE E LE A%E.
9i cele-ravano in piena estate le nozze del 9ole. Tutti gli animali ne erano lieti e anche le
ranocchie si davano alla pazza gioia. 'a una di esse salt8 s>: <;erchD tutta +uesta allegria o
scioccheG 9e una volta sposato il 9ole metter5 al mondo un 1iglio come lui che cosa mai non ci
toccher5 patire dato che ora da solo riesce gi5 a 1arci seccare tutti i pantaniG=.
Ci sono molti uomini con poco sale in zucca che 1esteggiano avvenimenti per cui non ci sare--e
proprio ragione di rallegrarsi.
!(2.
LA 'LA.
na -ella mula rimpinzata di -iada si mise a scalpitare dichiarando ad alta voce a se stessa:
<Cavallo dal rapido piede 1u mio padre ed io son tutta lui=. 'a un giorno si present8 la necessit5
di correre e la mula dovette 1arlo davvero. Iuando e--e 1inita la corsa si sent triste e le venne in
mente all*improvviso che suo padre era un asino.
La 1avola mostra che anche +uando le circostanze rendono un uomo 1amoso egli non deve mai
dimenticare le proprie origini perchD +uesta vita 4 piena di incertezze.
!(.
EACLE E ATE%A.
Eracle passava per una viottola +uando scorse per terra una cosa che sem-rava una mela. Cerc8 di
schiacciarla ed ecco che la vide diventare grossa il doppio. Allora prese a calpestarla con maggior
1orza e a picchiarla con la clava ma +uella si gon1i8 e cre--e 1ino ad ostruire tutta la via. Eracle
lasci8 cadere la clava e rest8 l stupe1atto. 6li apparve allora Atena e gli disse: <FDrmati 1ratel mio
+uesto 4 l*amore della contesa e della discordia: se non lo stuzzicano rimane come era in origine
ma se lo provocano ecco come si gon1ia=.
La 1avola mostra chiaramente che le contese e le lotte sono causa di gravi danni.
!)3.
EACLE E ;LTO.
Eracle assunto nel novero degli d4i e accolto alla mensa di 7eus salutava con molta cordialit5 gli
d4i ad uno ad uno ma +uando ultimo di tutti entr8 ;luto ?!@ a--ass8 gli occhi al suolo
distogliendo lo sguardo da lui. 9tupito di +uesto 1atto 7eus gli chiese perchD guardava di mal occhio
il solo ;luto mentre aveva rivolto a11a-ilmente la parola a tutti i numi. Ed Eracle rispose: <'a per
verit5 io non lo vedo di -uon occhio perchD +uando vivevo tra gli uomini lo incontravo per lo pi
> in compagnia di -ricconi=.
Ecco una 1avola che si potre--e raccontare a proposito di un uomo ricco di -eni ma malvagio di
indole.
%ote.
!. ";luto" 4 nella mitologia pagana il dio della ricchezza.
!)!.
L*EOE.
n tale o11riva dispendiosi sacri1ici a un eroe di cui aveva in casa la statua. ;oichD continuava a
spendere e a consumar denaro senza economia per le sue o11erte una notte l*eroe gli apparve
dinanzi e gli disse: <Amico mio smettila di consumare il tuo patrimonio perchD se spenderai tutti i
denari diventerai povero e poi te la prenderai con me=.
Cos molti d5nno la colpa agli d4i delle disgrazie in cui cadono per la loro inerzia.
!)(.
$L TO%%O E $L ELF$%O
n tonno avanzava con gran 1racasso inseguito da un del1ino e gi5 stava per essere preso
+uando senza rendersene conto si trov8 lanciato sulla spiaggia da uno dei suoi violenti -alzi.
Trascinato dal suo stesso impulso giunse a secco insieme con lui anche il del1ino. Iuando il tonno
si volse e lo vide che rendeva l*anima esclam8: <'a morire non 4 pi> un dolore per me se con
me vedo perduto anche colui che 4 causa della mia morte=.
La 1avola mostra che gli uomini sopportano 1acilmente le loro disgrazie +uando vedono colpiti
anche coloro che le hanno causate.
!)).
$L 'E$CO $6%OA%TE.
C*era una volta un medico ignorante che curava un ammalato. Tutti i suoi colleghi dicevano che la
malattia sare--e stata lunga ma che il paziente non correva alcun pericolo lui solo invece lo invit8
a provvedere alle cose sue perchD dichiarava non avre--e passato il giorno dopo. ;ronunciata
+uesta sentenza se ne and8. ;ass8 del tempo il malato si alz8 e usc pallido camminando a stento.
Lo incontr8 il nostro medico. <9alute= gli disse <come stanno laggi> +uelli dell*$n1ernoG <E
l*altro: <9e ne stanno in pace perchD hanno -evuto l*ac+ua del Lete ?!@. ;oco tempo 1a per8 la
'orte e Ade ?(@ minacciavano terri-ili vendette contro i medici perchD impediscono agli ammalati
di morire e registravano tutti i loro nomi. Volevano scrivere anche il tuo ma io mi gettai ai loro
piedi e li supplicai giurando che si tratta di pura calunnia perchD tu non sei un medico sul serio=.
La presente 1avola mette alla gogna certi medici ignoranti incolti e tutto chiacchiere.
%ote.
!. $l "Lete" 4 un 1iume immaginario che secondo gli antichi scorreva nell*$n1erno. $ de1unti
-evendo le sue ac+ue dimenticavano il passato.
(. "Ade" ?;lutone@ era secondo la mitologia pagarla il dio dell*$n1erno.
!),.
$L 'E$CO E L*A''ALATO.
n medico aveva in cura un ammalato che gli mor. <Ecco= diceva a +uelli che ne seguivano il
1unerale <se +uest*uomo si 1osse astenuto dal vino e avesse 1atto dei clisteri non sare--e morto=.
'a uno dei presenti lo interruppe: <'io caro +ueste cose avresti dovuto dirle +uando egli poteva
appro1ittare dei tuoi consigli non ora che non servono pi> a nulla=.
La 1avola mostra che gli amici devono prestare il loro aiuto nel momento del -isogno e non sputar
sentenze +uando ogni speranza 4 perduta.
!)#.
$L %$&&$O E $L 9E;E%TE.
n ni--io a11err8 un serpente e si lev8 a volo. 'a il serpente si rivolt8 lo morse ed entram-i
caddero dall*alto. 'entre il ni--io moriva il serpente gli disse: <;erchD sei stato cos 1olle da voler
1ar del male a me che non ti 1acevo nullaG Ecco che hai avuto il giusto castigo per avermi rapito=.
Chi 1a il prepotente e oltraggia i de-oli se s*a--atte in uno pi> 1orte di lui +uando men se l*aspetta
paga anche il male che ha 1atto prima.
!)/.
$L %$&&$O CE %$T$VA.
$l ni--io aveva un tempo una voce acuta diversa da +uella d*ora. ;oi avendo udito un cavallo che
emetteva dei magni1ici nitriti volle imitarlo e ostinandosi in +uesti esercizio a ri1ar -ene il nitrito
non ci riusc ma perse la propria voce cos non e--e nD +uella del cavallo nD +uella che aveva avuto
prima.
6li uomini mediocri che mossi dall*invidia cercano di imitare +uello che 4 alieno dalla loro natura
perdono anche le loro doti naturali.
!)0.
L*CCELLATOE E L*A9;$E.
n uccellatore prese con sD vischio e panioni e se ne and8 a caccia. Vide un tordo posato su di un
al-ero alto e volle prenderlo: attaccati i suoi panioni l*uno all*altro guardava 1isso per aria
rivolgendovi tutta la sua attenzione. 'entre era cos voltato in s> calpest8 senza avvedersene un
aspide che dormiva davanti ai suoi piedi +uello si rivolt8 e gli diede un morso. <Ahim4
disgraziato= diceva morendo l*uccellatore <volevo dar la caccia a un altro e non m*accorgevo
d*esser io stesso cacciato a morte=.
Cos +uelli che ordiscono insidie al prossimo sono colti dalla sventura prima ancora delle loro
vittime.
!)2.
$L CAVALLO VECC$O.
n cavallo divenuto vecchio 1u venduto per girar la macina. <Oh a che razza di svolte son
arrivato dopo tutte le mie gloriose corse= esclam8 +uando si vide attaccato alla mola.
%on esaltatevi per la 1orza della giovinezza e della 1ama perchD molti gi5 consumarono la
vecchiaia in servili 1atiche.
!).
$L CAVALLO $L &E $L CA%E E L*O'O.
Iuando 7eus cre8 l*uomo lo cre8 di -reve vita. 'a +uello 1ece tesoro della sua intelligenza. Al
giunger dell*inverno costru una casa e vi si sta-il. n giorno che il 1reddo era grande e 7eus
mandava gi> ac+ua il cavallo non riuscendo a resistere corse dall*uomo e lo scongiur8 di dargli
ricetto. L*uomo dichiar8 che l*avre--e accontentato solo a patto che gli cedesse parte degli anni della
sua vita cosa che il cavallo 1ece volentieri. ;oco dopo sopraggiunse il -ue che neppure lui poteva
resistere a +uel tempaccio. Anche a lui l*uomo rispose che non lo avre--e accolto se non gli cedeva
un certo numero dei suoi anni il -ue glieli diede e 1u ammesso. Alla 1ine venne il cane mezzo
morto di 1reddo e trov8 ricovero cedendo una parte della propria vita. Ecco perchD gli uomini
durante il tempo che era stato loro assegnato da 7eus sono puri e -uoni +uando giungono agli anni
che erano del cavallo diventano 1ieri e vanagloriosi arrivati agli anni del -ue sono autoritari
+uando poi concludono la loro vita con +uelli del cane sono ra--iosi e a--aiano continuamente.
Ecco una 1avola di cui ci si pu8 servire a proposito di un vecchio collerico e -rontolone.
!,3.
$L CAVALLO E $L ;ALAFE%$EE.
n pala1reniere lisciava e strigliava tutto il giorno il cavallo e poi gli ru-ava l*orzo per venderlo.
'a il cavallo gli disse: <9e vuoi vedermi -ello davvero non vender l*orzo di cui devo nutrirmi=.
6li uomini avidi con i loro allettanti discorsi e con le lusinghe a--indolano i poveri e li privano
persino dei necessario.
!,!.
$L CAVALLO E L*A9$%O.
C*era un uomo che aveva un asino e un cavallo. n giorno che stavano viaggiando per la strada
l*asino si rivolse al cavallo: <;rendi un po* del mio carico se non vuoi vedermi morto=. 'a l*altro
non volle saperne. E l*asino stramazz8 e mor s1inito dagli stenti. Allora il padrone pass8 sul dorso
del cavallo tutto il carico e in pi> la pelle dell*asino e il cavallo piangendo esclamava: <Ahim4
disgraziato che cosa m*4 mai successo povero in1elice ;er aver ri1iutato un pochino di +uel peso
eccomi costretto a portarlo tutto e in pi> anche la pelle=.
La 1avola mostra che nella vita grandi e piccoli devono 1ar causa comune se vogliono salvarsi gli
uni e gli altri.
!,(.
$L CAVALLO E $L 9OLATO.
n soldato 1inchD era durata la guerra non aveva lasciato mancare l*orzo al cavallo che gli era 1ido
compagno in tutti i rischi. 'a +uando la guerra 1in il cavallo 1u sottoposto a 1atiche servili caricato
di gravi pesi e non vide pi> altro ci-o che paglia. n giorno per8 si torn8 a parlare di guerra: son8
la trom-a il padrone si arm8 e -ardato il cavallo gli -alz8 in sella. 'a la -estia esausta continuava
a cadere. Alla 1ine gli disse: <Ormai puoi passare in 1anteria: di cavallo che ero m*hai tras1ormato in
asino e come puoi pretendere adesso di riavere un cavallo da un asinoG=.
%on -isogna dimenticarsi dei tempi tristi nell*ora della sicurezza e della pace.
!,).
LA CA%%A E L*OL$VO.
La canna e l*olivo discutevano di resistenza di 1orza e di sicurezza e l*olivo rin1acciava alla canna
d*essere de-ole e 1acile a piegarsi a tutti i venti. La canna silenziosa non rispondeva. %on pass8
molto tempo e si lev8 una violenta -u1era. La canna per +uanto scossa e piegata dalle ra11iche ne
usc salva senza di11icolt5 ma l*olivo che cercava di resistere ai venti 1u spezzato dalla loro
violenza.
La 1avola mostra come chi non s*oppone alle circostanze e alle persone pi> 1orti di lui sta meglio
di chi contende con i potenti.
!,,.
$L CA''ELLO CE 9TALLO* %EL F$'E.
n cammello guadava un 1iume assai rapido. 9tall8 ed ecco che data la velocit5 dell*ac+ua
immediatamente vide il suo sterco davanti a sD. <Che cosa succedeG= esclam8. <Ce l*avevo di
dietro un momento 1a ed ecco che me lo vedo passar davanti=.
La 1avola 4 adatta per uno di +uegli 9tati in cui invece dei grandi e dei saggi dominano gli in1imi e
gli stolti.
!,#.
$L CA''ELLO L*ELEFA%TE E LA 9C$''$A.
Le -estie stavano deli-erando sulla scelta del loro re. $l cammello e l*ele1ante si 1ecero avanti e
scesero in lizza sperando di essere prescelti 1ra tutti per la loro statura e per la loro 1orza. 'a la
scimmia dichiar8 che nessuno dei due era atto a regnare. <$l cammello perchD = disse <non pu8
usare contro i -ricconi la collera che non possiede e l*ele1ante perchD c*4 pericolo che venga ad
assalirci un porcellino visto che egli ha paura di +uesta -estia ?!@=.
La 1avola mostra come in molti casi -astino cause minime a precludere grandi imprese.
%ote.
!. E* una delle tante nozioni 1avolose contenute nella pseudoscienza zoologica degli antichi ed 4
riportata anche da Eliano.
!,/.
$L CA''ELLO E 7E9.
Vedendo un toro tutto im-aldanzito per le sue corna al cammello invidioso venne voglia d*averle
anche lui. ;resentatosi dun+ue a 7eus cominci8 a supplicarlo che gli assegnasse un paio di corna.
'a 7eus si sdegn8 con lui perchD non contento della sua 1orza e della sua statura voleva ancora
+ualche cosa d*altro. Cos non solo non gli aggiunse le corna ma gli mozz8 anche la punta delle
orecchie.
Iuesto capita a molti che avidi guardano con invidia gli altri e intanto senza avvedersene
p4rdono anche +uello che hanno.
!,0.
$L CA''ELLO &ALLE$%O.
n cammello costretto dal suo padrone a -allare esclam8: <'a se sono go11o persino +uando
cammino altro che +uando -allo=.
!,2.
$L CA''ELLO V$9TO ;E LA ;$'A VOLTA.
Iuando gli uomini videro per la prima volta il cammello si spaventarono e atterriti dalle sue
dimensioni si diedero alla 1uga. 'a +uando col passar del tempo si resero conto della sua
mansuetudine trovarono il coraggio di avvicinarglisi poi poco per volta accorgendosi che esso 4
un animale incapace di collera giunsero a tal punto di disprezzo che gli misero persino una cavezza
al collo e lo diedero da condurre a dei ragazzi.
La 1avola mostra che l*a-itudine rende tollera-ili anche le cose spaventose.
!,.
$ E 9CAA&E$.
$n un*isoletta pascolava un toro e del suo sterco vivevano due scara-ei. Al sopraggiungere della
cattiva stagione uno di essi annunci8 all*altro che intendeva volare sul continente cos l ci sare--e
stato a--astanza da mangiare per il compagno rimasto solo mentre egli tras1eritosi laggi> ci
avre--e passato l*inverno. Aggiungeva poi che se avesse trovato ci-o in a--ondanza ne avre--e
portato anche a lui. ;ass8 dun+ue sul continente e trovatoci sterco a iosa e per di pi> 1reschissimo
vi si sta-il e cominci8 a mangiarselo. ;assato l*inverno rivol8 di nuovo alla sua isola. Iuando l*altro
lo vide cos -ello grasso e 1lorido lo rimprover8 perchD dopo tante promesse non gli aveva portato
nulla. <%on devi prendertela con me= gli rispose il compagno <ma con +uel paese che 4 1atto
cos: da mangiare ce n*4 ma non si pu8 portar via niente=.
Iuesta 1avola andre--e -ene per uno di +uei tali che nelle loro amicizie arrivano 1ino all*invito a
pranzo ma pi> in l5 non muovono un dito per un amico.
!#3.
$L 6A%C$O E LA VOL;E.
n granchio uscito 1uori dal mare se ne viveva solo soletto su una spiaggia. Lo scorse una volpe
a11amata e visto che non aveva proprio nulla da mangiare gli salt8 addosso e lo a11err8. <Iuesta
me la son proprio meritata= esclam8 il granchio mentre l*altra stava per ingoiarlo. <Ero animale di
mare e ho voluto diventare animale di terra=.
Cos anche tra gli uomini chi lascia le proprie 1accende per immischiarsi di +uel che non lo
riguarda 4 naturale che vada a 1inire in mezzo ai guai.
!#!.
$L 6A%C$O E 9A 'AE.
La madre del granchio lo ammoniva a non camminare di traverso e a non s1regare il 1ianco contro la
roccia umida. E +uello: <'amma se vuoi che impari cammina dritta tu e io vedendoti 1ar8 come
te=.
Chi vuol rimproverare gli altri deve anzitutto viver -ene lui e rigar dritto e poi insegnare a 1ar
altrettanto.
!#(.
$L %OCE.
n noce cresciuto al margine di una strada e -ersagliato dalle sassate dei passanti disse tra sD
sospirando: <'a son proprio un disgraziato io Continuo tutti gli anni a procurarmi insulti e
dolori=.
Iuesta 1avola allude a certe persone le +uali dai propri -eni non ricavano che dolori.
!#).
$L CA9TOO.
$l castoro 4 un +uadrupede che vive negli stagni e i suoi genitali pare che servano per la cura di
certe malattie. Iuando +ualcuno lo scopre e lo insegue per tagliarglieli esso che sa a +ual 1ine gli
d5nno la caccia sino a un certo punto per conservarsi intatto 1ugge ma +uando poi si vede a
portata dei suoi inseguitori si strappa da solo i genitali e li getta via cos riesce a salvare la vita.
Anche tra gli uomini d5nno prova di saggezza coloro che vedendosi minacciati a causa del loro
denaro lo lasciano perdere per non mettere a repentaglio la loro vita.
!#,.
L*OTOLA%O CE $%%AFF$AVA 6L$ OTA66$.
n tale si 1erm8 davanti a un ortolano che inna11iava le sue verdure e gli domand8 perchD mai le
piante selvatiche sono 1loride e ro-uste mentre +uelle coltivate sono gracili e stente. E l*ortolano gli
rispose: <;erchD di +uelle la terra 4 veramente la madre ma di +ueste 4 soltanto la matrigna=.
Anche tra i ragazzi chi 4 allevato dalla matrigna non mangia come +uello che ha la propria madre.
!##.
L*OTOLA%O E $L CA%E.
$l cane di un ortolano casc8 in un pozzo e l*ortolano per tirarlo 1uori scese gi> anche lui. 'a il
cane pensando che egli venisse per cacciarlo pi> a 1ondo si rivolt8 al padrone e lo morse. Allora
+uello dolorante se ne torn8 s> dicendo: <&en mi sta: perchD a11annarmi tanto per salvare un
suicidaG=.
!#/.
$L C$TAEO.
n sonator di cetra da strapazzo cantava tutto il giorno tra le -en cementate pareti di una stanza e
poichD +ueste riecheggiavano i suoni si immagin8 d*avere una -ella voce potente. 'ontatosi cos la
testa decise che era il caso di a11rontare anche il teatro. 'a giunto sul palcoscenico cant8
veramente da cane e 1u cacciato via a sassate.
Cos ci sono degli oratori che 1in che si esercitano nelle scuole 1anno -ella 1igura ma +uando
a11rontano la vita pu--lica si scopre che non valgono nulla.
!#0.
$L TOO.
n tordo andava a ci-arsi in una macchia di mirti e tanto eran dolci +uelle -acche che non sapeva
staccarsene. n uccellatore osserv8 che il luogo gli piaceva vi mise le panie e ce lo prese. <'e
in1elice= esclam8 il tordo prima di morire. <Ecco che per il gusto della gola ci rimetto la vita=.
Iuesta 4 una 1avola che si adatta a uno di +uegli uomini sregolati che si rovinano per amor dei
piaceri.
!#2.
$ LA$ E $L 6ALLO.
$ ladri penetrarono in una casa ma non ci trovarono altro che un gallo. Lo presero e se ne andarono.
Iuando 1u l per essere ammazzato il gallo cominci8 a pregare che lo risparmiassero dicendo che
egli era utile agli uomini perchD li svegliava a -uio cos che potessero attendere alle loro 1accende.
<'a +uesta 4 una ragione di pi> per tirarti il collo= gli risposero gli altri. <9vegliando loro tu
impedisci a noi di ru-are=.
La 1avola mostra che +uel che d5 pi> 1astidio ai -ricconi sono proprio i servizi resi alle persone
da--ene.
!#.
$L VE%TE E $ ;$E$.
$l ventre e i piedi disputavano chi di loro 1osse il pi> 1orte e i piedi continuavano a dire che in
1atto di 1orza erano tanto superiori che il ventre stesso si 1aceva portare a spasso da loro. <Cari
miei se non ci 1ossi io a darvi da mangiare neanche voi sareste in grado di portarmi= rispose il
ventre.
Cos anche in un esercito il numero non conta nulla se non ci sono dei capi col cervello a posto.
!/3.
$L 6ACC$O E LA VOL;E.
n gracchio a11amato s*era posato su un 1ico e trovati dei piccoli 1ichi ancor acer-i aspettava che
diventassero grossi e maturi. La volpe che lo vedeva continuamente l5 1ermo +uando ne seppe il
motivo gli disse: <Caro mio se ti attacchi alla speranza s-agli di grosso. La speranza 4 un pastore
che ti porta a spasso ma la pancia non te la riempie=.
!/!.
$L 6ACC$O E $ COV$.
n gracchio che era pi> grosso di tutti gli altri disprezzando i compagni della sua razza se ne
and8 in mezzo ai corvi e pretendeva di vivere con essi. 'a +uelli che non conoscevano nD la sua
1accia nD la sua voce lo picchiarono e lo cacciarono via. espinto dai corvi esso torn8 allora di
nuovo ai suoi gracchi. Iuesti a loro volta indignati per l*a11ronto non lo vollero ricevere. Ecco
come avvenne che esso 1u escluso dalla societ5 degli uni e degli altri.
Iuesto succede anche agli uomini che a--andonano la loro patria e pre1eriscono i paesi altrui: in
+uesti sono malvisti perchD sono stranieri e si rendono odiosi ai loro concittadini perchD li hanno
disprezzati.
!/(.
$L 6ACC$O E 6L$ CCELL$.
7eus volendo dare un re agli uccelli 1iss8 loro un giorno in cui dovevano comparirgli davanti
perchD egli potesse scegliere il pi> -ello di tutti a regnare sopra di essi. Allora gli uccelli si
radunarono sulla riva di un 1iume per 1ar pulizia. $l gracchio che si rendeva conto della propria
-ruttezza and8 a raccogliere le piume che erano cadute agli altri uccelli le dispose sul proprio dorso
e ve le attacc8. 6li riusc con +uesto di diventare pi> -ello di tutti gli altri. 6iunse il giorno 1issato
e tutti gli uccelli comparvero dinanzi a 7eus. Anche il gracchio adorno di penne d*ogni colore gli si
present8 e 7eus stava gi5 per designarlo re a causa del suo splendido aspetto +uando gli uccelli
indignati gli strapparono ognuno le proprie penne. Cos il gracchio spogliato ritorn8 di nuovo
gracchio.
Iuesto capita anche a +uelli che vivono di de-iti: 1inchD hanno i +uattrini degli altri sem-rano dei
pezzi grossi ma +uando li hanno restituiti ritornano tali +uali erano prima.
!/).
$L 6ACC$O E $ COLO'&$.
Anche noi do--iamo dun+ue accontentarci di +uello che 4 nostro tenendo presente che l*avidit5
non serve a nulla anzi spesso ci 1a perdere anche +uel che a--iamo.
!/,.
$L 6ACC$O F66$TO.
n tale cattur8 un gracchio e legatagli una cordicella al piede lo regal8 al suo -am-ino. $l gracchio
che non poteva adattarsi a vivere tra gli uomini appena e--e un momento di li-ert5 1ugg e ritorn8
nel proprio nido. 'a la cordicella gli si impigli8 nei rami e il gracchio +uando vide che non poteva
pi> volar via e che stava ormai per morire disse 1ra sD: <9ono -en disgraziato ;er non sopportare
la schiavit> degli uomini senz*avvedermene mi son tolto la vita=.
Iuesta 1avola si potre--e raccontare a proposito di +uegli uomini che volendo evitare +ualche
modesto rischio si gettano senz*avvedersene in mezzo a guai peggiori.
!/#.
$L COVO E LA VOL;E.
n corvo aveva ru-ato un pezzo di carne ed era andato a posarsi su di un al-ero. Lo vide la volpe e
le venne voglia di +uella carne. 9i 1erm8 ai suoi piedi e cominci8 a 1ar gran lodi del suo corpo
per1etto e della sua -ellezza dicendo che nessuno era pi> adatto di lui ad essere il re degli uccelli
e che lo sare--e diventato senz*altro se avesse avuto la voce. $l corvo allora volendo mostrare che
neanche la voce gli mancava si mise a gracchiare con tutte le sue 1orze e lasci8 cadere la carne. La
volpe si precipit8 ad a11errarla soggiungendo: <9e poi caro il mio corvo tu avessi anche il
cervello non ti manchere--e proprio altro per diventare re=.
!//.
$L COVO E E'E9.
n corvo preso al laccio rivolse le sue preghiere ad Apollo promettendogli un*o11erta d*incenso
ma una volta li-erato dal pericolo si dimentic8 della promessa. Iuando poi 1u preso al laccio per la
seconda volta lasci8 da parte Apollo e promise un*o11erta ad Ermes. 'a +uesto gli disse:
<9ciagurato come 4 possi-ile che io ti presti 1ede dopo che hai rinnegato ed ingannato il tuo primo
protettoreG=.
Chi si mostra ingrato verso i suoi -ene1attori non trova nessuno che l*aiuti +uando 4 nei guai.
!/0.
$L COVO E $L 9E;E%TE.
n corvo a corto di ci-o vide un serpente che dormiva al sole: gli piom-8 addosso e lo port8 via. 'a
il serpe gli si rivolt8 e lo morse. <'e disgraziato= diceva morendo il corvo <ho trovato uno di
+uei doni della 1ortuna per cui tocca rimetterci anche la vita=.
9i potre--e applicare +uesta 1avola a un uomo che per aver trovato un tesoro rischia di perder la
vita.
!/2.
$L COVO A''ALATO.
n corvo ammalato disse alla madre: <;rega gli d4i mamma invece di piangere=. <'a chi sar5
il dio che avr5 piet5 di te 1igliuolo mioG= gli rispose +uella. <Ce n*4 1orse uno a cui tu non sia
andato a ru-are la carneG=.
La 1avola mostra che chi nella vita si 1a molti nemici al momento del -isogno non trova nessuno
che lo aiuti.
!/.
LA CA;;ELLACC$A.
na cappellaccia presa al laccio piangeva dicendo: <Ahim4 povero uccello sventurato ch*io sono
%on ho portato via a nessuno nD oro nD argento nD altra cosa preziosa. n piccolo chicco di grano mi
ha procurato la morte=.
Ecco una 1avola adatta a chi si espone a gravi pericoli per un meschino guadagno.
!03.
LA CO%ACC$A E $L COVO.
La cornacchia gelosa del corvo il +uale d5 auspici agli uomini prevede il 1uturo ed 4 perci8 da
essi invocato come testimonio si mise in testa di 1are altrettanto. Vedendo passare dei viandanti
vol8 su un al-ero e piantatasi l5 cominci8 a gracchiare a tutta 1orza. Al suono della sua voce +uelli
si volsero spaventati ma uno disse su-ito: <%iente niente amici andiamo pure avanti. E* soltanto
una cornacchia e le sue grida non signi1icano nulla=.
Cos anche tra gli uomini chi si mette a gareggiare coi pi> potenti di lui non solo non riesce ad
uguagliarli ma si guadagna anche le -e11e.
!0!.
LA CO%ACC$A E $L CA%E.
na cornacchia che o11riva ad Atena una vittima invit8 un cane al -anchetto sacri1icale.
<;erchD sprechi i tuoi +uattrini in sacri1iciG= le chiese il cane. <Tanto la dea ti ha cos in uggia che
impedisce alla gente di credere ai tuoi presagi=. E la cornacchia: <'a io le o11ro i sacri1ici proprio
per +uesto. Cerco di conciliarmela dato che so che mi vede di mal occhio=.
Cos ci son molti che per paura non esitano a -ene1icare +uelli che li odiano.
!0(.
LE C$OCC$OLE.
n*contadinello 1aceva arrostire delle chiocciole e sentendole crepitare diceva: <&rutte -estie
mentre le vostre case -ruciano voi vi mettete a cantare=.
!0).
$L C$6%O ;E9O ;E %*OCA.
n signore allevava insieme un*oca e un cigno non allo stesso scopo naturalmente ma l*uno per il
canto e l*altra per la mensa. Iuando giunse il momento in cui l*oca doveva 1ar la 1ine per cui era
stata allevata era notte e il -uio non permise di distinguere l*uno dall*altra. Cos 1u preso il cigno
invece dell*oca. 'a ecco che esso intona un canto preludio di morte col canto rivela la sua natura
e grazie alla sua voce s1ugge al supplizio.
!0,.
$L C$6%O E $L 9O ;AO%E.
icono che i cigni si mettano a cantare al momento della morte. A un tale capit8 di veder messo in
vendita un cigno e sentendo che era un uccello dal canto dolcissimo lo ac+uist8. n giorno che
aveva ospiti a tavola and8 ad invitarlo perchD cantasse alla 1ine del -anchetto ma in +uell*occasione
il cigno rimase zitto. 6iunse per8 il giorno in cui sent vicina la morte e allora inton8 il suo canto di
dolore. $l padrone sentendolo disse: <'a se tu non canti altro che +uando stai per morire lo
stupido ero io che stavo l a rivolgerti delle preghiere invece di ammazzarti=.
Cos anche tra gli uomini ci son +uelli che ci8 che non voglion 1are per piacere lo 1anno poi per
1orza.
!0#.
$ E CA%$.
n tale che aveva due cani ne addestr8 uno alla caccia e allev8 l*altro per guardia della casa. Iuando
poi il primo andando a caccia prendeva della selvaggina ne gettava una parte anche all*altro.
Allora il cane da caccia sdegnato cominci8 ad insultare il compagno perchD lui andava 1uori
so--arcandosi a continue 1atiche mentre l*altro godeva il 1rutto del suo lavoro senza 1ar nulla. $l
cane domestico gli rispose: <%on con me devi prendertela ma col nostro padrone che mi ha
insegnato non a lavorare -ens a s1ruttare il lavoro altrui=.
Cos non si possono -iasimare i 1anciulli pigri +uando li rende tali l*educazione dei loro genitori.
!0/.
LE CA6%E AFFA'ATE.
Certe cagne a11amate che avevano visto delle pelli messe a -agno nell*ac+ua d*un 1iume non
riuscendo ad a11errarle sta-ilirono tra di loro di -er prima tutta l*ac+ua per poter poi arrivare ad
esse. 'a and8 a 1inire che creparono a 1orza di -ere prima di giungere a toccare le pelli.
Cos ci son uomini che nella speranza di un guadagno si so--arcano a pericolose 1atiche prima di
raggiungere il loro scopo.
!00.
L*O'O 'O9$CATO A % CA%E.
n tale che era stato morso da un cane correva +ua e l5 cercando +ualcuno che lo curasse. Ci 1u
uno che gli disse che doveva inzuppare nel suo sangue un pezzo di pane e darlo da mangiare al cane
che l*aveva morso. <'a se 1accio cos= gli rispose +uello <verranno senz*altro a morsicarmi tutti i
cani della citt5=.
!02.
$L CA%E $%V$TATO A ;A%7O ovvero L*O'O E $L CA%E.
n tale stava preparando un -anchetto per invitare un suo intimo amico. $l suo cane and8 a chiamare
un altro cane e gli disse: <Amico mio vieni +ui a pranzo con me=. Iuello venne e si arrest8 tutto
giu-ilante a contemplare il gran -anchetto esclamando in cuor suo: <Capperi Che razza di 1ortuna
inaspettata mi compare improvvisamente davanti agli occhi Ora mangio e mi riempio 1ino alla
nausea in modo da non aver pi> 1ame per tutto domani=. 'entre il cane cos parlava tra sD e
sD intanto dimenava la coda pieno di 1iducia nel suo amico com*era il cuoco not8 +uella coda che
andava in +ua e in l5 e a11erratone il proprietario per le zampe lo scaravent8 immediatamente
1uori dalla 1inestra. $l cane se ne torn8 indietro allontanandosi con grandi guaiti. no dei cani che
incontr8 sulla sua strada gli chiese: <Come 4 andato il pranzo caroG=. <Oh= rispose lui <a 1orza
di -ere mi sono talmente u-riacato che non so nemmeno io da che parte son passato per uscire=.
La 1avola mostra che non ci si deve 1idare di chi promette di -ene1icarci a spese altrui.
!0.
$L CA%E A CACC$A E 6L$ ALT$ CA%$.
n cane allevato in casa e addestrato a com-attere contro le -elve un giorno che se ne vide
schierate davanti un -uon numero spezz8 il collare che aveva intorno al collo e si mise a scappare
per le strade. <'a perchD scappiG= gli domandavano gli altri cani vedendolo -ello grasso che
sem-rava un torello. E lui: <Eh lo so -ene che vivo nell*a--ondanza e che godo tutte le
soddis1azioni materiali ma son sempre a un pelo dalla morte +uando devo com-attere contro orsi e
leoni=. E gli altri cani commentarono tra loro: <Anche se 4 una vita da poveretti 1acciamo una
-ella vita noi che non do--iam com-attere nD con leoni nD con orsi=.
$ pericoli -isogna s1uggirli non tirarseli addosso per amor del lusso e della vanagloria.
!23.
$L CA%E $L 6ALLO E LA VOL;E.
n cane e un gallo avevano stretto amicizia e 1acevano viaggio insieme. 6iunta la sera per dormire
il gallo sal su un al-ero e il cane s*accomod8 vicino alle sue radici dove c*era una -uca. 9ul 1inir
della notte il gallo secondo il suo solito cant8. La volpe l*ud accorse e 1ermandosi sotto l*al-ero
lo preg8 di scender gi> da lei chD voleva a--racciare una -estia con una voce s -ella. $l gallo le
rispose di svegliare prima il suo portinaio che dormiva ai piedi dell*al-ero perchD gli aprisse
l*uscio poi sare--e sceso. 'a mentre la volpe cercava di rivolgere la parola al portiere il cane -alz8
1uori improvvisamente e la 1ece a -rani.
La 1avola mostra come gli uomini di -uon senso valendosi di +ualche pretesto sviino gli assalti dei
loro nemici rivolgendoli verso +ualcuno pi> 1orte di loro.
!2!.
$L CA%E E LA CO%C$6L$A.
n cane a-ituato a ingollarsi delle uova vide una conchiglia convinto che 1osse un uovo spalanc8
la -occa e con un violento s1orzo riusc a mandarla gi>. Iuando poi sent il peso e i dolori di
stomaco: <&en mi sta= disse <perchD m*ero messo in testa che tutte le cose rotonde 1ossero uova=.
Iuesta 1avola ci insegna che chi a11ronta un*impresa senza ri1lettere pu8 impensatamente trovarsi
impigliato 1ra strani 1astidi.
!2(.
$L CA%E E LA LE;E.
n cane da caccia che aveva catturato una lepre un momento la mordeva e un momento le leccava
il muso. <Ehi tu= gli disse s1inita la lepre <o smettila di mordermi o smettila di -aciarmi ch*io
possa capire se sei per me un amico o un nemico=.
n cane -alz8 dentro una macelleria e mentre il macellaio era occupato a11err8 un cuore e se la
diede a gam-e. $l macellaio si volse e vedendolo 1uggire esclam8: <Ehi galantuomo 9ta* pur
certo che ti terr8 d*occhio dovun+ue tu sia il cuore non l*hai mica portato via a me sai anzi a me ne
hai aggiunto dell*altro=.
!2,.
$L CA%E AO'E%TATO E $L L;O.
n cane dormiva davanti all*aia. 6li -alza addosso un lupo e sta per 1arne un -occone ma +uello
comincia a pregarlo di non ucciderlo. <Ora= dice <son magro e tutt*ossa ma se aspetti un po* in
casa dei miei padroni ci saranno delle nozze. Allora io manger8 a--ondantemente diventer8 grasso
e sar8 un pasto pi> soddis1acente per te=. $l lupo ci credette e se ne and8. Tornando dopo un po* di
giorni trov8 il cane che dormiva in alto nella casa. 9i 1erm8 l e cominci8 a chiamarlo dal -asso
ricordandogli i loro patti. E il cane: <Caro lupo non aspettarle pi> le nozze se mai ti capita di
trovarmi ancora addormentato davanti all*aia=.
La 1avola mostra che gli uomini di -uon senso +uando riescono ad uscir 1uori da +ualche pericolo
se ne guardano per tutta la vita.
!2#.
LA CA6%A CE ;OTAVA LA CA%E.
na cagna attraversava un 1iume con un pezzo di carne in -occa. Vide la propria immagine ri1lessa
nell*ac+ua credette che si trattasse di un*altra cagna con un pezzo di carne pi> grosso e lasciando
andare il suo -alz8 gi> per a11errare +uello dell*altra. Ecco come 1u che rimase senza l*uno e senza
l*altro: all*uno non ci arriv8 perchD non c*era all*altro perchD esso 1u portato via dalla corrente.
!2/.
$L CA%E COL 9O%A6L$O.
C*era un cane che mordeva a tradimento. Allora il suo padrone gli attacc8 un sonaglio cos che tutti
ne 1ossero avvertiti in tempo. E +uello si pavoneggiava sulla piazza scotendo il suo sonaglio. 'a
una vecchia cagna gli disse: <'a che cosa ti crediG %on lo porti mica per i tuoi meriti serve
soltanto a 1ar vedere la malignit5 che hai dentro=.
Cos i costumi vanagloriosi degli smargiassi sono l*indice della loro occulta dappocaggine.
!20.
$L CA%E CE $%9E6$VA $L LEO%E E LA VOL;E.
n cane da caccia aveva veduto un leone e lo inseguiva. 'a +uando il leone si volse ed emise un
ruggito scapp8 indietro pieno di paura. La volpe che l*aveva visto esclam8: <'isera-ile volevi
inseguire il leone tu che non sei stato nemmeno capace di resistere al suo ruggito=.
Iuesta 4 una 1avola che si potre--e citare a proposito di certi insolenti che si mettono a denigrare
persone assai superiori a loro ma +uando +ueste li a11rontano si tirano su-ito indietro.
!22.
LA 7A%7AA E $L LEO%E.
na zanzara and8 dal leone e gli disse: <$o non ti temo e tu non sei a11atto pi> 1orte di me. %on ci
crediG $n che cosa consiste la tua 1orzaG 6ra11iare con le unghie e mordere coi dentiG 'a +uesto lo
1a +ualsiasi donnetta +uando litiga col marito. $o s che sono molto pi> 1orte di te. 9cendiamo pure
in campo se vuoi=. E dato 1iato alla trom-a la zanzara gli si gett8 contro punzecchiandolo intorno
alle narici in +uella parte dove il muso non 4 protetto dai peli. $l leone con i suoi artigli non 1aceva
che gra11iare se stesso 1inchD rinunci8 al com-attimento. isultata cos vincitrice del leone la
zanzara son8 la trom-a cant8 l*epinicio ?!@ e poi prese il volo. 'a and8 a s-attere nella tela di un
ragno. E mentre +uesto se la succhiava essa 1aceva lamento essa che dopo aver mosso guerra ai pi
> potenti periva ora per opera di un ragno il pi> vile degli insetti.
%ote.
!. Era il canto della vittoria.
!2.
LA 7A%7AA E $L TOO.
na zanzara che s*era posata sul corno d*un toro e vi era rimasta a lungo +uando 1u sul punto di
volar via gli chiese se gli 1aceva piacere che 1inalmente se ne andasse. E il toro: <%on ti ho sentita
venire non ti sentir8 se te ne andrai=.
Ecco una 1avola che si potre--e usare a proposito di un uomo da nulla che venga o vada non 1a
nD caldo nD 1reddo.
!3.
LE LE;$ E LE VOL;$.
na volta le lepri erano in guerra con le a+uile e invitavano le volpi a 1ar alleanza con loro. <%oi ci
schiereremmo al vostro 1ianco= risposero le volpi <se non sapessimo -ene chi siete e contro chi
com-attete=.
La 1avola mostra che chi si mette in guerra con i pi> potenti non ha cara la sua incolumit5.
!!.
LE LE;$ E LE A%OCC$E.
n giorno le lepri riunite tutte insieme si lamentavano 1ra loro della loro vita cos incerta e piena di
paure: esse sono in1atti preda degli uomini dei cani delle a+uile e d*altri numerosi animali. 'eglio
dun+ue 1arla 1inita una volta tanto piuttosto che star a trepidare tutta la vita. ;resa +uesta
risoluzione si slanciarono tutte insieme alla volta di uno stagno per -uttarsi gi> e a11ogare. Le
ranocchie che stavano accoccolate tutt*in giro allo stagno non appena sentirono il rumore della loro
corsa schizzarono immediatamente nell*ac+ua. E allora una delle lepri che pareva pi> sveglia
delle altre disse: <Alto l5 compagne risparmiatevi +uest*orri-ile passo perchD ormai avete
veduto che in 1atto di paura ci sono degli animali che stan peggio di noi=.
La 1avola mostra che gli in1elici si 1anno coraggio +uando c*4 +ualcuno che sta peggio di loro.
!(.
LA LE;E E LA VOL;E.
isse la lepre alla volpe: <$ tuoi pro1itti sono davvero grandiG O perchD dicono che sei una
*pro1ittatrice* se noG=. <ai du--iG Vieni dentro. chD ti voglio a tavola con me= le rispose la volpe.
La lepre la segu e +uando 1u dentro non ci 1u che lepre a tavola per la volpe. <Ahim4= esclam8
allora la lepre <l*ho imparato a mie spese ma adesso lo so da che cosa deriva il tuo nome: non dai
tuoi pro1itti ma dai tuoi tradimenti=.
Agli indiscreti che si lasciano inconsideratamente trascinare dalla loro curiosit5 capitano spesso
gravi guai.
!).
$L 6A&&$A%O E $L ;E9CE O%$%E.
n ga--iano che aveva ingoiato un pesce e ne aveva avuto lacerato il gozzo giaceva morto sulla
spiaggia. Lo vide il pesce rondine e comment8: <Te lo meriti: eri nato uccello e hai voluto pescarti
il ci-o in mare=.
Cos +uelli che a--andonano la propria attivit5 per occuparsi di +uel che non 4 1atto per loro vanno
naturalmente a 1inir male.
!,.
LA LEO%E99A E LA VOL;E.
La volpe scherniva la leonessa rin1acciandole di non saper mai mettere al mondo pi> di un 1iglio
per volta. <9= rispose +uella =uno solo ma un leone=.
elle cose -elle non si misura la +uantit5 ma il valore.
!#.
$L E6%O EL LEO%E.
na volta 1u eletto re un leone che non era nD collerico nD crudele nD violento ma mite e giusto
come un uomo. 9otto il suo regno 1u convocata l*assem-lea plenaria degli animali perchD ognuno
desse e ricevesse scam-ievolmente soddis1azione dei suoi torti il lupo con la pecora la pantera col
capriolo la tigre col cervo il cane con la lepre. Fu allora che il povero leprotto disse: <Iuanto ho
sospirato di vederlo spuntare +uesto giorno in cui i de-oli avre--ero 1atto paura ai 1orti=.
Iuando in uno 9tato regna la giustizia e i giudici la rispettano anche i de-oli possono vivere
tran+uilli.
!/.
$L LEO%E $%VECC$ATO E LA VOL;E.
n leone ormai invecchiato non essendo pi> in grado di procacciarsi il ci-o con la 1orza cap che
doveva procurarselo con l*astuzia. 9i ritir8 +uindi in una caverna e sdraiatosi l5 1ingeva di essere
ammalato cos man mano che veniva +ualche animale a 1argli visita lo a11errava e se lo mangiava.
Aveva gi5 catturato molte -estie +uando and8 da lui la volpe che sospettava il suo stratagemma si
1erm8 a +ualche distanza dalla caverna e cominci8 a in1ormarsi della sua salute. <Va male= le
rispose +uello e le chiese perchD non entrava. <'a io sarei entrata= disse <se non avessi veduto
tante orme di animali che vengono dentro e neanche una che venga 1uori=.
Cos gli uomini di -uon senso 1ondandosi sugli indizi prevedono i pericoli e li s1uggono.
!0.
$L LEO%E ;$6$O%$EO E $L CO%TA$%O.
n leone penetr8 nella stalla di un contadino e +uesto volendo catturarlo chiuse la porta del
cortile. $l leone che non poteva pi> uscire prima divor8 le pecore e dopo pass8 ai -uoi. Allora il
contadino e--e paura per sD e gli apr la porta. Iuando +uello si 1u allontanato la moglie del
contadino vedendolo piangere gli disse: <'a se te lo sei cercato ;erchD hai voluto chiuder s>
+uella -estia che persino da lontano doveva 1arti tremareG=.
Cos chi stuzzica i pi> 1orti deve naturalmente sopportare le conseguenze del suo errore.
!2.
$L LEO%E $%%A'OATO E $L CO%TA$%O.
n leone innamorato della 1iglia di un contadino la chiese in isposa. Iuesti che esitava a conceder
la 1iglia a una -elva e che d*altra parte non osava negargliela per la paura escogit8
+uest*espediente. ato che il leone continuava a insistere gli dichiar8 che lo giudicava degno di
sposare sua 1iglia ma non poteva concedergliela a meno che si strappasse le zanne e si tagliasse gli
artigli perchD la ragazza ne aveva paura. 'a dopo che il leone si 1u sottoposto per amore ad
entram-e le mutilazioni il contadino pieno di disprezzo per lui +uando gli si present8 lo cacci8 via
a colpi di randello.
La 1avola mostra che chi 1acilmente si 1ida del suo prossimo +uando si spoglia delle armi che lo
avvantaggiano diventa preda di coloro a cui prima incuteva timore.
!.
$L LEO%E LA VOL;E E $L CEVO.
n leone che giaceva ammalato in una caverna disse alla volpe che gli era a11ezionata e veniva a
visitarlo. <9e tu vuoi che io guarisca e che viva devi con le tue dolci parole a--indolare +uel gran
cervo che a-ita nel -osco e spingerlo tra le mie zampe: ho una gran voglia delle sue viscere e del
suo cuore=. La volpe and8 trov8 il cervo che scorrazzava tra i -oschi e tutta complimentosa lo
salut8 dicendogli: <9on venuta a portarti una -ella notizia. $l leone nostro re che come sai 4 mio
vicino di casa 4 ammalato ormai in punto di morte. Egli ha dun+ue pensato +uale delle -estie
dovr5 succedergli nel regno. $l cinghiale diceva 4 uno stupido l*orso 4 -alordo la pantera 4
collerica la tigre 4 tutta 1an1aronate il pi> adatto a 1are il re 4 il cervo che ha una -ella statura
che vive per molti anni che con le corna 1a paura ai serpenti... 'a perchD 1arla lungaG $n
conclusione sei stato scelto per essere re. E per me che son stata la prima a dirtelo che regalo ci
sar5G 9> dimmelo chD ho 1retta ho paura che mi cerchi di nuovo perchD in tutte le 1accende
ricorre sempre al mio consiglio. 9e d5i retta a me che son vecchia io ti consiglierei di venire anche
tu e di stargli vicino 1inchD non muore=. Cos disse la volpe. A +ueste parole il cervo si mont8 la
testa e ignaro di +uel che l*aspettava s*avvi8 verso la caverna. $l leone si precipit8 d*un -alzo su di
lui ma riusc soltanto a lacerargli le orecchie con gli artigli mentre +uello riparava di corsa tra i
-oschi. La volpe -attD le mani disperata d*aver sprecato le sue 1atiche. $l leone piangeva ruggendo
a gran voce vinto dalla 1ame e dal dolore e scongiurava la volpe di 1are un*altra prova e di
escogitare uno stratagemma per portarglielo di nuovo. Iuella gli rispose: <i11icile e 1aticoso 4
+uel che tu mi ordini. Tuttavia ti prester8 ancora il mio aiuto=. E come un segugio gli and8 dietro
macchinando trappolerie e domandando ai pastori se avevano veduto un cervo insanguinato. Iuelli
la indirizzarono nel -osco dove essa lo trov8 che riprendeva 1iato e s1acciatamente gli si 1erm8
davanti. $l cervo pieno d*ira e con il pelo ra--u11ato grid8: <%on mi prenderai pi> sporca
-estiaccia se ti avvicini a me sei morta. Va* a volpeggiare con +uelli che non ti conoscono. Va* a
scegliere +ualcun atro per 1arlo re e per montargli la testa=. E la volpe rispose: <'a perchD sei vile
e paurosoG ;erchD sospetti di noi tuoi amiciG $l leone t*aveva a11errato per le orecchie perchD voleva
darti dei suggerimenti e delle istruzioni sulla tua importante missione di re prima di morire. E tu
non sei stato capace di sopportare il gra11io della zampa d*un povero malato Ora egli 4 pi> adirato
di te e vuol lasciare il regno al lupo. Ahim4 che -rutto padrone 'a s> vieni non aver paura e
non comportarti come una pecora. Ti giuro per tutte le 1oglie e per tutte le 1onti che il leone non ti
1ar5 nulla di male +uanto a me sar8 soltanto ai tuoi servizi=. $ngannando in tal modo il
disgraziato lo indusse a tornarvi. E +uando 1u entrato nella caverna il leone e--e il suo pranzo e si
succhi8 tutte le ossa le midolla e le viscere del cervo. La volpe stava l5 a guardarlo: cadde per
terra il cuore ed essa l*a11err8 e se lo mangi8 come compenso delle sue 1atiche. $l leone intanto
1acendo passare tutti i pezzi non riusciva a trovare il cuore. La volpe 1ermandosi un po* lontano gli
disse: <'a +uello di cuore non ne aveva. $nutile cercare che cuore vuoi che avesse uno che per
due volte 4 venuto nella tana anzi proprio tra le zampe del leoneG=.
$l desiderio degli onori tur-a la mente umana e oscura la visione dei pericoli.
(33.
$L LEO%E L*O9O E LA VOL;E.
n leone e un orso avevano trovato un cer-iatto e -attagliavano per il suo possesso. 9e ne erano
date a vicenda senza misericordia e accecati giacevano esanimi al suolo +uando pass8 una volpe
e vedendoli s1initi col cer-iatto che se ne stava l in mezzo se lo prese s> e se ne and8 passando
tra i due contendenti. E +uei due incapaci di sollevarsi: <Che disdetta= esclamarono <tanto
-attagliare e tutto per la volpe=
La 1avola mostra come a ragione si dolga chi vede il primo venuto portarsi via i 1rutti delle proprie
1atiche.
(3!.
$L LEO%E E LA A%OCC$A.
n leone sent gracidare una ranocchia e si volse al suono di +uella voce pensando che si trattasse di
+ualche grosso animale. Attese +ualche poco +uando la scorse che usciva dal pantano le si avvicin8
e la schiacci8 sotto i piedi esclamando: <EhG cos piccola e gridi tanto 1orteG=.
La 1avola s*addice ad un uomo che d*altro non sia capace se non di ciarlare con mor-osa lo+uacit5.
(3(.
$L LEO%E E $L ELF$%O.
n leone -ighellonava su e gi> per una spiaggia +uando scorse un del1ino che tirava 1uori la testa
dall*ac+ua e lo invit8 a 1ar societ5 con lui osservando che essi erano proprio 1atti apposta per
diventare amici e alleati. $l del1ino accett8 volentieri e il leone che da gran tempo era in guerra col
toro selvatico lo preg8 di venirgli in aiuto. 'a +uello pur con tutta la -uona volont5 non poteva
uscir 1uori dall*ac+ua cos il leone prese ad accusarlo di tradimento. <%on prendertela con me=
rispose il del1ino <ma con la natura che mi ha 1atto -estia di mare e non mi permette di salire sulla
terra 1erma=.
Cos anche noi contraendo un*amicizia do--iamo scegliere come alleato chi 4 in grado di aiutarci
nel momento del pericolo.
(3).
$L LEO%E E $L C$%6$ALE.
*estate +uando il calore provoca la sete un leone e un cinghiale andarono a -ere a una piccola
1onte e cominciarono a litigare chi dei due dovesse dissetarsi per primo. La lite si inaspr 1ino a
tras1ormarsi in duello mortale. 'a ecco che mentre si volgevano un momento per riprendere 1iato
scorsero degli avvoltoi che stavano l ad aspettare il primo che sare--e caduto per mangiarselo. A tal
vista ponendo 1ine al duello dichiararono: <'eglio diventare amici che diventar pascolo di
avvoltoi e di corvi=.
&ello 4 por 1ine alle tristi contese e alle rivalit5 perchD esse 1iniscono col portar danno a tutti
+uanti.
(3,.
$L LEO%E E LA LE;E.
n leone trov8 una lepre addormentata e stava gi5 per divorarsela +uando vide passar di l5 un
cervo e lasci8 la lepre per corrergli dietro. La lepre svegliata da +uel tramestio -alz8 s> e se la
diede a gam-e. opo una lunga corsa dietro il cervo non essendo riuscito a raggiungerlo il leone
ritorn8 alla sua lepre ma trov8 che se l*era svignata. <&e* me lo son meritato= disse <perchD ho
lasciato andare il -occone che avevo gi5 in mano pre1erendo correr dietro alla speranza di un
-occone pi> grosso=.
Ci sono anche degli uomini che 1anno cos: non contenti dei loro modesti guadagni corrono dietro a
pi> lusinghieri miraggi senz*avvedersi che intanto perdono anche +uello che gi5 avevano in
mano.
(3#.
$L LEO%E $L L;O E LA VOL;E.
$l leone ormai vecchio giaceva malato nel suo antro e lo circondavano le -estie che tutte ad
eccezione della volpe erano venute a rendere omaggio al loro re. Allora il lupo colse l*occasione e
cominci8 dinanzi al leone ad accusare la volpe che non aveva alcun rispetto del loro comune
signore e per +uesto non veniva nemmeno a 1argli una visita. La volpe arriv8 proprio in +uesto
momento cosicchD ud le ultime parole del lupo. $l leone l*accolse con un ruggito ostile ma essa
chiese che le desse il tempo di giusti1icarsi: <E chi mai 1ra tutti costoro che ti stanno attorno ti ha
reso un servizio pari al mio che ho girato da tutte le parti a chiedere ai medici una cura per la tua
malattia e l*ho trovataG=. Allora il leone le chiese di dirgli su-ito in che cosa consisteva la cura ed
essa spieg8: <%ello spellare un lupo vivo e nell*avvolgerti nella sua pelle 1inchD 4 ancor calda=. E
+uando vide il lupo messo senz*indugio a morte la volpe sentenzi8: <%on l*odio ma l*amore
-isogna inculcare nell*animo del padrone=.
La 1avola mostra che chi macchina sventure per gli altri tende trappole a se stesso.
(3/.
$L LEO%E E $L TO;O $CO%O9CE%TE.
n topolino correva sul corpo di un leone addormentato il +uale si svegli8 e acchiappatolo 1ece
per ingoiarlo. La -estiola cominci8 a supplicare di risparmiarlo e a dire che se ne usciva salvo gli
avre--e dimostrata la sua riconoscenza. $l leone scoppi8 a ridere e lo lasci8 andare. 'a dopo non
molto gli capit8 un caso in cui dovette davvero la sua salvezza alla riconoscenza del topolino.
Alcuni cacciatori riuscirono a catturarlo e lo legarono con una corda a un al-ero. $l topo allora ud i
suoi lamenti accorse rosicchi8 la corda e lo li-er8 soggiungendo: <Tu +uella volta t*eri 1atto -e11e
di me perchD non immaginavi mai di poter avere una ricompensa da parte mia. 9appi ora che anche
i topi sono capaci di gratitudine=.
La 1avola mostra come col mutar delle circostanze anche i potenti possono aver -isogno dei
de-oli.
(30.
$L LEO%E E L*O%A6O.
$l leone e l*onagro andavano a caccia di -estie selvatiche il leone mettendo a pro1itto la sua 1orza e
l*onagro la velocit5 delle sue gam-e. Iuando e--ero catturato una certa +uantit5 di selvaggina il
leone 1ece le parti divise tutto in tre mucchi e dichiar8: <La prima spetta al primo cio4 a me che
sono il re. La seconda mi spetta come socio a pari condizioni. Iuanto a +uesta terza ti porter5 -en
disgrazia se non ti decidi a s+uagliarti=.
Conviene commisurare ogni nostra azione alle nostre 1orze e coi pi> potenti di noi non
immischiarsi nD associarsi.
(32.
$L LEO%E E L*A9$%O CE A%AVA%O A CACC$A $%9$E'E.
Fatta societ5 il leone e l*asino uscirono insieme a caccia. 6iunti dinanzi ad una caverna dove
c*erano delle capre selvatiche il leone si 1erm8 davanti all*entrata per prenderle a mano a mano che
uscivano mentre l*asino entrava e -alzando in mezzo ad esse ragliava per spaventarle. Iuando il
leone le e--e prese +uasi tutte l*asino venne 1uori e gli chiese se non si era mostrato un valoroso
guerriero nella cacciata delle capre.
<'a sai= gli rispose il leone <che persino io avrei avuto paura di te se non avessi saputo che eri
un asinoG=.
Cos chi 1a il 1an1arone davanti a +uelli che lo conoscono -ene si guadagna giustamente le -e11e.
(3.
$L LEO%E L*A9$%O E LA VOL;E.
$l leone l*asino e la volpe 1ecero societ5 1ra loro e se ne andarono a caccia. Iuand*e--ero 1atto un
-uon -ottino il leone invit8 l*asino a dividerlo tra di loro. L*asino 1ece tre parti uguali e invit8 il
leone a scegliere. La -elva in1erocita gli -alz8 addosso lo divor8 e poi ordin8 alla volpe di 1ar lei le
parti. Essa radun8 tutto in un mucchio lasciando 1uori per sD solo +ualche piccolezza e poi lo invit8
a scegliere. $l leone allora le chiese chi le aveva insegnato a 1are le parti cos. <E* stata la disgrazia
dell*asino= rispose la volpe.
La 1avola mostra che le disgrazie del prossimo sono per gli uomini 1onte di saggezza.
(!3.
$L LEO%E ;O'ETEO E L*ELEFA%TE.
$l leone si lamentava spesso con ;rometeo che l*aveva 1atto grande e -ello e gli aveva armato di
zanne le mascelle e gli aveva munito di artigli le zampe e l*aveva reso pi> potente di tutte le altre
-estie... ma <con tutto +uesto= diceva <io ho paura del gallo=. E ;rometeo gli rispose:
<;erchD mi accusi a vanveraG a parte mia tutto +uello che io potevo 1are per te l*hai avuto. E* il
tuo coraggio che solo davanti a +uesta -estiola vien meno=. Ordun+ue il leone piangeva su se
stesso accusandosi di vilt5 e alla 1ine decise di togliersi la vita. 'entre meditava su +uesto
proposito incontr8 l*ele1ante e salutatolo si 1erm8 a discorrere con lui. A un tratto not8 che +uello
continuava a scuotere le orecchie e gli chiese: <Che cos*haiG perchD le tue orecchie non stan 1erme
nemmeno un minutoG=. E l*ele1ante gli disse mentre una zanzara per caso stava svolazzando intorno
a lui: <Vedi +uel cosino +uello l che ronzaG 9e +uello penetra nel condotto delle mie orecchie io
son -ell*e morto=. <;erchD dun+ue morire= disse allora il leone <se sono cos potente e tanto pi>
1ortunato dell*ele1ante +uanto pi> grosso 4 un gallo di una zanzaraG=.
(!!.
$L LEO%E E $L TOO.
n leone che insidiava la vita di un enorme toro pens8 di sopra11arlo con l*astuzia. ;erci8 gli disse
che immolava una pecora e lo invit8 al -anchetto con l*intenzione di ucciderlo mentre +uello era
sdraiato a tavola. $l toro venne vide una gran +uantit5 di caldaie e spiedi grossissimi ma niente
pecore allora senza dir parola se ne and8. $l leone lo rimprover8 e gli chiese perchD si allontanava
cos silenzioso senza che gli 1osse stato 1atto alcun torto. <o le mie -uone ragioni= gli rispose il
toro <vedo dei preparativi che mi paiono pi> da toro che da pecora=.
La 1avola mostra che agli uomini prudenti non s1uggono le trappole dei malvagi.
(!(.
$L LEO%E $%F$ATO E $L CEVO.
n leone era in1uriato. <;overetti noi= disse un cervo scorgendolo di tra le piante del -osco
<che cosa mai non 1ar5 ora che 4 su tutte le 1urie costui che noi non riuscivamo a sopportare
nemmeno +uand*era in -uonaG=.
Teniamoci tutti lontani dagli uomini violenti e usi al male +uando essi si impadroniscono del potere
e signoreggiano sugli altri.
(!).
$L LEO%E CE E&&E ;AA *% TO;O E LA VOL;E.
'entre il leone dormiva un topo gli 1ece una corsa su per il corpo. Iuello si dest8 e si girava da
tutte le parti per cercare +uel che gli era venuto addosso. La volpe a +uella vista prese a canzonarlo
perchD lui che era un leone aveva paura di un topolino. <%on 4 che io a--ia paura di un topo=
rispose lui <ma mi meraviglio che +ualcuno a--ia osato correre addosso al leone mentre dormiva=.
La 1avola mostra che gli uomini assennati non trascurano nemmeno le piccole cose.
(!,.
$L &$6A%TE E $L 6EL9O.
n -rigante dopo aver assassinato un uomo per la strada a--andon8 in un lago di sangue la sua
vittima e 1ugg inseguito da +uelli che avevano assistito al delitto. 'a ecco alcuni viaggiatori che
venivano dalla parte opposta e che gli chiesero di che cosa 1ossero sporche le sue mani. Egli rispose
che era sceso allora allora da un gelso ?!@ ma mentre stava dicendo +uesto sopraggiunsero i suoi
inseguitori che lo presero e lo impiccarono a un gelso. E l*al-ero gli disse: <%on mi dispiace
a11atto di servire al tuo supplizio perchD tu hai cercato di riversare su di me il sangue sparso dalle
tue mani=.
Cos spesso anche i migliori tra gli uomini non esitano ad in1ierire contro +ualcuno che ha cercato di
disonorarli con la calunnia.
%ote.
!. Evidentemente il -rigante vuol attri-uire il colore delle sue mani al succo rosso dei 1rutti del
gelso.
(!#.
$ L;$ E $ CA%$ $% 6EA TA $ LOO.
Tra i lupi e i cani scoppi8 un giorno la guerra e i cani scelsero a comandare le loro 1orze un cane
greco. Iuesto continuava a temporeggiare dinanzi alla -attaglia e i lupi 1acevano grandi millanterie
di ci8. 'a egli disse loro: <9apete perchD io vado coi piedi di piom-oG ;erchD prima d*agire
-isogna sempre ri1lettere. Voi siete tutti d*una stessa razza e d*uno stesso colore mentre i nostri sono
diversi di costumi e 1ieri delle loro diverse patrie. 'a se non hanno nemmeno un colore solo e
uguale per tutti Ce n*4 di neri e di rossi di -ianchi e di cenerini. Come potrei portarli in guerra se
sono cos discordi e di11erenti sotto tutti i rapportiG=.
$n +ualsiasi esercito la vittoria contro il nemico 4 data dalla concordia della volont5 e del
pensiero.
(!/.
$ L;$ E $ CA%$ ALLEAT$.
issero i lupi ai cani: <;erchD voi che ci siete simili in tutto non andate d*accordo con noi come
1ratelliG %on c*4 tra noi nessuna di11erenza tranne che nelle idee. %oi viviamo in li-ert5 e voi vi
sottomettete agli uomini servendoli sopportando le loro percosse portando il collare e custodendo
le loro pecore. Iuando poi mangiano a voi non gettano altro che le ossa. 'a se date retta a noi voi
ci consegnerete tutto il gregge lo metteremo in comune e mangeremo a saziet5=. $ cani dun+ue
diedero retta a +ueste proposte e i lupi appena entrati nella stalla per prima cosa misero a morte i
cani.
(!0.
$ L;$ E LE ;ECOE.
$ lupi che 1acevano la posta a un gregge di pecore non riuscivano ad impadronirsene a causa dei
cani che lo sorvegliavano e allora decisero di ricorrere all*astuzia per raggiungere il loro scopo.
'andarono am-asciatori alle pecore e chiesero la consegna dei cani a11ermando che erano essi i
responsa-ili delle loro relazioni ostili. na volta che li avessero in mano la pace avre--e regnato
tra di loro. Le pecore senza sospettare +uel che le aspettava consegnarono i cani e i lupi una volta
padroni di +uesti sterminarono senza di11icolt5 il gregge rimasto indi1eso.
Cos anche +uegli 9tati che consegnano senza di11icolt5 i loro capi senz*avvedersene sono tosto
soggiogati dai nemici.
(!2.
$ L;$ LE ;ECOE E $L 'O%TO%E.
$ lupi mandarono am-asciatori alle pecore o11rendo loro pace perpetua se avessero ottenuto in
consegna i cani per mandarli a morte. Le pecore stupide erano venute nel parere di 1arlo +uando
un vecchio montone osserv8: <'a come mai potr8 aver 1iducia in voi e convivere con voi se non
mi 4 possi-ile pascolare in pace nemmeno ora che ci sono i cani a di1endermiG=.
%on vi spogliate delle vostre armi dando retta ai giuramenti di coloro che sono vostri nemici
irriconcilia-ili.
(!.
$L L;O $%O6O6L$TO ELLA 9A O'&A E $L LEO%E.
%ote.
'isura di lunghezza corrispondente a +uasi trenta metri.
((3.
$L L;O E LA CA;A.
n lupo vide una capra che -rucava sull*alto di una rupe scoscesa. %on potendo arrivare 1ino a lei
la esortava a scendere in -asso chD senz*avvedersene non scivolasse e le diceva che l5 dove si
trovava lui il pascolo era migliore e l*er-a tutta 1iorita. <'a +uesto= gli rispose la capra <non 4
mica un invito al pascolo per me sei tu che hai appetito=.
Cos anche gli uomini malvagi +uando esercitano le loro per1ide arti con persone che li conoscono
non ottengono alcun risultato dalle loro macchinazioni.
((!.
$L L;O E L*A6%ELLO.
n lupo vide un agnello presso un torrente che -eveva e gli venne voglia di mangiarselo con
+ualche -el pretesto. 9tandosene l5 a monte cominci8 +uindi ad accusarlo di insudiciar l*ac+ua
cos che egli non poteva -ere. L*agnello gli 1ece notare che per -ere esso s1iorava appena l*ac+ua
col muso e che d*altra parte stando a valle non gli era possi-ile intor-idare la corrente a monte.
Venutogli meno +uel pretesto il lupo allora gli disse: <'a tu sei +uello che l*anno scorso ha
insultato mio padre=. E l*agnello a spiegargli che a +uella data egli non era ancor venuto al mondo.
<&ene= concluse il lupo <se tu sei cos -ravo a trovar delle scuse io non posso mica rinunziare a
mangiarti=.
La 1avola mostra che contro chi ha deciso di 1ar un torto non c*4 giusta di1esa che valga.
(((.
$L L;O E L*A6%ELL$%O $F6$ATO %EL TE';$O.
(().
$L L;O E LA VECC$A.
n lupo a11amato vagava in cerca di ci-o. 6iunto in un certo luogo sent un -am-ino che piangeva
e una vecchia che gli diceva: <9mettila di piangere se no ti d8 su-ito su-ito al lupo=. $l lupo
credette che la vecchia parlasse sul serio e si 1erm8 li ad aspettare per un -el pezzo. 'a +uando
giunse la sera la sent di nuovo che vezzeggiava il -am-ino e gli diceva: <9e il lupo viene +ui noi
lo ammazzeremo piccino mio= <Iuesta 4 una casa dove si dice una cosa e poi se ne 1a un*altra=
comment8 il lupo udendo +ueste parole e se ne and8 via.
Ecco una 1avola per +uelle persone le cui azioni non rispondono alle parole.
((,.
$L L;O E L*A$O%E.
n lupo aveva ingoiato un osso e andava attorno per trovare +ualcuno che lo li-erasse. 9*im-attD in
un airone e lo preg8 di estrargli l*osso dietro compenso. Iuello cacci8 la testa nella gola del lupo
tir8 1uori l*osso e poi reclam8 l*onorario pattuito. 'a il lupo gli disse: <Caro mio non sei contento
d*aver tirata 1uori intera la testa dalla -occa del lupoG e osi ancora chiedere un compensoG=.
La 1avola mostra che il pi> gran compenso che si possa ottenere dai servizi resi a un malvagio 4
+uello di non essere ricam-iato con un sopruso.
((#.
$L L;O E $L CAVALLO.
;assando per i campi un lupo trov8 dell*orzo e dato che come ci-o a lui non poteva servire lo
lasci8 l e continu8 la sua strada. Iuando per8 si im-attD in un cavallo lo condusse in +uel campo
dichiarandogli che aveva trovato l*orzo e invece di mangiarlo l*aveva ser-ato per lui anche
perchD gli 1aceva piacere sentire il rumore dei suoi denti +uando lo masticava. <Caro mio= gli
rispose il cavallo <se i lupi potessero mangiar orzo tu non avresti mai dato la pre1erenza alle
orecchie sul ventre=.
La 1avola mostra che chi per natura 4 malvagio non 4 creduto anche +uando 1a s1oggio delle
migliori intenzioni.
((/.
$L L;O E $L CA%E.
n lupo vide un gran -el cane attaccato per il collare e gli chiese: <Chi 4 che t*ha legato e ti ha dato
tanto da mangiareG=. E l*altro rispose: <n cacciatore=. <9e c*4 un lupo che m*4 caro io gli
risparmi +uesta sorte: meglio la 1ame piuttosto che il peso del collare=.
La 1avola mostra che nelle sventure non si riesce nemmeno a gustare le gioie dello stomaco.
((0.
$L L;O E $L LEO%E.
n lupo aveva ru-ata una pecora dal gregge e la trascinava nel suo covo +uando gli si 1ece incontro
un leone e gliela port8 via. Tenendosi a rispettosa distanza il lupo gli grid8: <&ell*ingiustizia mi
porti via +uel che 4 mio=. E il leone ridendo: <6i5 perchD tu l*avevi avuta secondo giustizia da
un amico...=.
La 1avola 4 un*accusa contro i ladri e i prepotenti che si incolpano a vicenda +uando hanno la
peggio.
((2.
$L L;O E L*A9$%O.
n lupo che era capo del -ranco aveva promulgato una legge per cui ognuno doveva mettere in
comune il prodotto della sua caccia e darne a tutti in parti uguali per evitare che gli altri lupi
a11amati si mangiassero tra loro. 'a si 1ece avanti un asino che scuotendo la criniera osserv8:
<'agni1ica la pensata del lupo Tu per8 come mai il tuo -ottino di ieri l*hai messo da parte nella
tua tanaG 9> o11rilo alla comunit5 e 1a le parti=.
E il lupo svergognato si rimangi8 la sua legge.
%eppure coloro che sem-rano dettar legge secondo giustizia rispettano le norme che hanno
1ormulate e secondo cui giudicano.
((.
$L L;O E $L ;A9TOE.
n lupo andava dietro a un gregge di pecore senza 1ar loro nulla di male. $l pastore da principio si
guardava da lui come da un nemico e lo sorvegliava pien di sospetto. 'a poichD +uello continuava a
seguirli e non 1aceva neppure un tentativo di rapina 1in col considerarlo pi> un guardiano che un
nemico in agguato e +uando e--e -isogno di recarsi in citt5 partendo a11id8 le pecore a lui. $l
lupo pens8 che era giunto il momento -uono e piom-ando addosso al gregge ne s-ran8 la maggior
parte. Iuando al suo ritorno il pastore vide il gregge distrutto esclam8: <Ahim4 la colpa 4 tutta
mia: perchD ho a11idato delle pecore a un lupoG=.
Cos anche tra gli uomini 4 pi> che naturale che chi a11ida un deposito a una persona avida non lo
ria--ia pi> indietro.
()3.
$L L;O 9A7$O E LA ;ECOA.
n lupo che era pien di ci-o 1ino alla gola scorse una pecora stesa al suolo e comprendendo che era
venuta meno di paura alla sua vista le si avvicin8 e la rassicur8 dicendo che l*avre--e lasciata
andare li-era solo che gli dicesse sinceramente tre dei suoi pensieri. La pecora allora cominci8 col
dire che anzitutto non avre--e mai voluto incontrarsi con lui. Che in secondo luogo non potendo
ottenere +uesta grazia avre--e voluto incontrarlo cieco. $n terzo luogo poi: <Vorrei vedervi morire
tutti di mala morte maledetti lupi= esclam8 <voi che ci 1ate una guerra spietata senza che noi vi
a--iamo mai 1atto nulla di male=. $l lupo apprezz8 la sincerit5 della pecora e la lasci8 andare.
La 1avola mostra che molte volte anche tra nemici 4 apprezzata la sincerit5.
()!.
$L L;O FE$TO E LA ;ECOA.
n lupo ridotto a mal partito dai morsi dei cani giaceva a terra incapace di procacciarsi il ci-o
+uando vide una pecora e la preg8 di portargli un po* d*ac+ua dal 1iume vicino. <9e tu mi d5i da
-ere da mangiare me lo trover8 da solo=. <'a se io ti d8 da -ere= gli rispose la pecora <poi ci
pensi tu a servirti di me anche per mangiare=.
Ecco una 1avola adatta per un malvagio che tende ipocritamente le sue insidie.
()(.
LA LA';AA.
na lampada u-riaca d*olio splendeva vantandosi d*esser pi> luminosa del sole. 9*ud 1ischiare un
so11io di vento ed ecco la lampada 1u spenta. Iualcuno la riaccese e le disse: <&rilla o lampada e
taci. La luce degli astri non si eclissa mai=.
%on -isogna lasciarsi accecare dalla 1ama e dagli onori nella vita: tutto ci8 che vi ac+uistiamo 4
estraneo a noi.
()).
L*$%OV$%O.
n indovino s*era installato sulla pu--lica piazza e vi 1aceva +uattrini. A un tratto arriva un tale e gli
annuncia che gli han scassinato le porte di casa e gli han portato via tutto +uel che c*era dentro. Egli
-alza s> sconvolto e piangendo corre a vedere +uel ch*4 successo. A +uella vista uno dei presenti
gli grid8: <Ehi tu che pretendevi di conoscere l*avvenire degli altri il tuo non l*avevi previstoG=.
9i potre--e applicare +uesta 1avola a certuni che si comportano da sciocchi nelle cose loro e poi
pretendono di 1ar s1oggio di saggezza negli a11ari che non li riguardano.
(),.
LE A;$ E 7E9.
Le api gelose perchD gli uomini si servivano del loro miele andarono da 7eus e lo pregarono di
conceder loro il potere di uccidere a colpi di pungiglione chiun+ue si avvicinasse ai loro alveari.
7eus sdegnato per tanta malignit5 1ece s che esse non appena colpiscono +ualcuno perdono il
pungiglione e dopo di +uesto anche la vita.
Iuesta 1avola s*attaglia a certe persone maligne che si rassegnano a partecipare personalmente ai
danni in1erti agli altri.
()#.
L*A;$CLTOE.
n tale penetr8 nella casa di un apicultore durante la sua assenza e gli port8 via miele e 1avi. Al suo
ritorno il proprietario vedendo le arnie vuote si 1erm8 ad esaminarle. 'a le api che ritornavano dal
pascolo trovandolo l lo assalirono coi pungiglioni conciandolo orri-ilmente. <&rutte -estiacce=
disse lui <il ladro dei vostri 1avi l*avete lasciato andar via impunito e a me che mi prendo cura di
voi riservate un trattamento cos spietato=.
Cos alcuni uomini che per incoscienza non si guardano dai loro nemici respingono poi i loro
amici come se li insidiassero.
()/.
$ 'E%A6$T$.
Certi menagirti ?!@ avevano un asino su cui eran soliti caricare i -agagli +uando 1acevano la loro
+uestua. 'a un -el giorno l*asino mor di stenti. Essi lo scuoiarono e con la sua pelle 1ecero dei
tam-uri di cui si servivano. n giorno incontrarono degli altri menagirti che chiesero loro dove
1osse l*asino ed essi risposero che era morto ma che di -usse ne prendeva tante +uante non ne
aveva mai prese nemmeno da vivo.
Cos talora i servi anche a11rancati dalla schiavit> non sono esenti dalle 1atiche servili.
%ote.
!. 9acerdoti mendicanti della dea Ci-ele che 1acevano ogni mese un giro di +uestua.
()0.
$ TO;$ E LE O%%OLE.
Topi e donnole erano in guerra e i topi non 1acevano che toccar scon1itte. iunitisi in assem-lea
essi espressero il sospetto che +uesto avvenisse per il 1atto che erano privi di capi. 9celsero +uindi
alcuni di loro e per alzata di mano li nominarono generali. Iuesti volendo distinguersi dagli altri
si 1a--ricarono delle corna e se le applicarono sulla testa. 9*attacc8 -attaglia e avvenne che
l*esercito dei topi e--e la peggio. 'a mentre gli altri 1uggendo si 1iccavano nelle loro -uche e
riuscivano a salvarsi i generali che non potevano entrar dentro per via delle corna 1urono presi e
divorati.
()2.
LA 'O9CA.
na mosca caduta in una pentola di carne mentre stava per a11ogare nel -rodo diceva tra sD:
<E--ene io ho mangiato ho -evuto ho 1atto il -agno e se muoio pazienza=.
La 1avola mostra che gli uomini si rassegnano 1acilmente alla morte +uando essa sopraggiunge
senza so11erenze.
().
LE 'O9CE.
$n una dispensa s*era versato del miele. Le mosche accorse se lo succhiavano e la dolcezza era tale
che non sapevano staccarsene. Iuando per8 le loro zampe vi rimasero impigliate e incapaci di
levarsi a volo esse si sentirono a11ogare esclamarono: <;overette noi ;er un attimo di dolcezza ci
rimettiamo la vita=.
(,3.
LA FO'$CA.
n tempo +uella che oggi 4 la 1ormica era un uomo che attendeva all*agricoltura e non contento
del 1rutto del proprio lavoro guardava con invidia +uello degli altri e continuava a ru-are il raccolto
dei vicini. 9degnato della sua avidit5 7eus lo tras1orm8 in +uell*insetto che chiamiamo 1ormica
ma esso mutata natura non mut8 costumi perchD anche oggi gira per i campi raccoglie il grano e
l*orzo altrui e li mette in ser-o per sD.
La 1avola mostra che chi 4 cattivo di natura anche se 4 gravemente punito non muta costumi.
(,!.
LA FO'$CA E LO 9CAA&EO.
%ella stagione estiva la 1ormica s*aggirava per i campi raccogliendo grano e orzo e mettendolo in
ser-o come sua provvista per l*inverno. Lo scara-eo l*osservava e 1aceva gran meraviglie della sua
eccezionale attivit5 perchD essa s*a11annava a lavorare proprio nella stagione in cui gli altri animali
hanno tregua dalle loro 1atiche e si d5nno alla -ella vita. La 1ormica non disse nulla l per l ma pi
> tardi +uando sopraggiunse l*inverno e la pioggia lav8 via tutto lo sterco lo scara-eo a11amato
and8 da lei scongiurandola di dargli un po* da mangiare: <O scara-eo= gli rispose +uella <il ci-o
non ti manchere--e ora se tu avessi lavorato allora +uando io m*a11accendavo e tu mi canzonavi=.
Cos coloro che nel momento dell*a--ondanza non pensano al 1uturo +uando i tempi cam-iano
de--ono sopportare le pi> gravi so11erenze.
(,(.
LA FO'$CA E LA COLO'&A.
na 1ormica assetata era scesa in una 1ontana e trascinata dalla corrente stava per a11ogare. 9e
n*avvide una colom-a e strappato un ramoscello da un al-ero lo gett8 nell*ac+ua. La 1ormica vi sal
sopra e riusc a salvarsi. ;oco dopo un uccellatore con i suoi panioni pronti si avanz8 per prendere
la colom-a. La 1ormica lo scorse e diede un morso al piede dell*uccellatore che nell*impeto del
dolore gett8 via i panioni 1acendo cos 1uggire immediatamente la colom-a.
(,).
$L TO;O $ CA';A6%A E $L TO;O $ C$TTA*.
E* meglio assai dice la 1avoletta vivere in santa pace vita modesta che 1ar del lusso sempre 1ra i
-atticuori.
(,,.
$L TO;O E LA A%OCC$A.
n topo di terra per sua disgrazia 1ece amicizia con una ranocchia. La ranocchia malintenzionata
leg8 il piede del topo al suo e cos se ne andarono insieme in un primo tempo a mangiar grano per i
campi poi si avvicinarono all*orlo di uno stagno e la ranocchia trascin8 dentro il topo nel 1ondo
mentre essa sguazzava nell*ac+ua gracchiando i suoi -rechechech4M. $l povero topo si gon1i8
d*ac+ua e a11og8 ma galleggiava legato al piede della rana. Lo vide un ni--io e se lo porto via tra
gli artigli. La ranocchia legata gli tenne dietro e serv anch*essa per la cena del ni--io.
Anche i morti hanno la possi-ilit5 di vendicarsi perchD la giustizia divina tutto vede e tutto
misurando sulla sua -ilancia d5 ad ognuno +uel che gli spetta.
(,#.
$L %AFA6O E $L 'AE.
n nau1rago gettato sulla spiaggia dormiva a11ranto dalla stanchezza. opo poco si dest8 e
vedendo il mare cominci8 a rampognarlo perchD esso seduce gli uomini con la sua apparente
tran+uillit5 e poi +uando li ha in sua -alia. si in1uria e li manda a morte. E: il 'are apparendogli
sotto 1orma umana gli disse: <%on prendertela con me amico mio ma piuttosto coi venti. $o per
mia natura sarei sempre cos tran+uillo come mi vedi ora ma +uelli mi saltano addosso
all*improvviso mi sollevano e mi rendono 1urioso=.
%oi pure non do--iam ritenere responsa-ili delle ingiustizie gli esecutori degli ordini altrui -ens i
loro mandanti.
(,/.
$ A6A77$ E $L 'ACELLA$O.
ue ragazzi erano andati a comperare carne nella stessa -ottega. 'entre il macellaio era voltato
dall*altra parte uno di essi arra118 delle 1rattaglie e le cacci8 sotto il vestito dell*altro. Iuando il
macellaio si volse cominci8 a cercar le sue 1rattaglie e ad accusare i due ma +uello che le aveva
prese giurava che lui non le aveva e +uello che le aveva giurava di non averle prese. $l macellaio
su-odor8 il trucco e disse: <&e* se giurate il 1also me potrete ingannarmi ma gli d4i no=.
La 1avola mostra che l*empiet5 dello spergiuro resta sempre la stessa anche se uno la vela con
so1ismi.
(,0.
$L CE&$ATTO E $L CEVO.
na volta un cer-iatto disse al cervo: <&a--o tu sei pi> grande e pi> veloce dei cani e per di pi
> hai un magni1ico paio di corna per di1enderti. Come va dun+ue che hai paura di loroG=. $l
cervo rise e rispose: <Figlio mio +uel che tu dici 4 vero ma io so una cosa sola: che +uando sento
a--aiare un cane non so come ma -isogna che me la dia su-ito a gam-e=.
La 1avola mostra che non c*4 incoraggiamento che valga a rin1rancare chi 4 per natura pauroso.
(,2.
$L 6$OVA%E ;O$6O E LA O%$%E.
n giovanotto spendaccione aveva mangiato tutto il suo patrimonio e gli era restato solo un
mantello +uando vide una rondine che era tornata prima del tempo e credendo che 1osse giunta
l*estate e il mantello non gli servisse ormai pi> and8 a vendere anche +uesto. 'a il giorno dopo
ritorn8 il cattivo tempo e venne un gran 1reddo. $l giovanotto andandosene attorno trov8 la rondine
morta assiderata. <isgraziata= le disse <tu hai rovinato te e me insieme=.
(,.
$L 'ALATO E $L 'E$CO.
n medico chiese al suo ammalato come stava e +uello gli rispose che aveva sudato in modo
anormale. <'olto -ene= disse il medico. Torn8 una seconda volta a chiedergli come stava e +uello
rispose che era stato colto da un -rivido che l*aveva scosso da capo a piedi. <'olto -ene anche
+uesto= disse il medico. Iuando and8 a 1argli la terza visita e gli chiese della sua malattia
l*ammalato gli annunzi8 che aveva avuto un attacco di diarrea. <&ene -ene anche +uesto= dichiar8
il medico e se ne and8. Cos +uando uno dei suoi parenti venne a trovarlo e gli chiese come andava
l*ammalato rispose: <A 1orza d*andar -ene sto morendo=.
Cos molte volte gli uomini sono dal loro prossimo ritenuti 1elici per +ualche 1atto che nel loro
intimo 4 causa delle pi> vive so11erenze.
(#3.
$L ;$;$9TELLO $L OVO E $L 6A&&$A%O.
La 1avola mostra che noi 1iniamo sempre col ritornare a +uello che ci preme.
(#!.
$L ;$;$9TELLO E LE O%%OLE.
n pipistrello caduto per terra 1u a11errato da una donnola e mentre stava per esser ucciso la
pregava di risparmiarlo. Iuella dichiar8 che non poteva lasciarlo andare perchD essa era per natura
nemica di tutti gli uccelli. Allora il pipistrello spieg8 che esso non era un uccello ma un topo e cos
1u lasciato andare. ;i> tardi cadde di nuovo 1u preso da un*altra donnola e preg8 anche +uella di
non divorarlo. Iuella rispose che essa odiava tutti i topi e il pipistrello dichiarando che non era un
topo -ens un uccello se la cav8 di nuovo. Ecco come 1u che con un cam-iamento di nome il
pipistrello riusc a s1uggire due volte alla morte.
La 1avola mostra che non -isogna ricorrere sempre agli stessi espedienti ma ri1lettere come si possa
sottrarsi ai pericoli adattandosi alle circostanze.
(#(.
LE ;$A%TE E L*OL$VO.
(#).
$L TA6L$ALE6%A E E'E9.
A un taglialegna cadde l*accetta nel 1iume presso cui stava lavorando. %on sapendo che 1are si mise
a piangere seduto sulla sponda. Ermes saputa la ragione del suo pianto si impietos 1ece un tu11o
nel 1iume e port8 s> un*accetta d*oro chiedendogli se era +uella che aveva perduto. L*uomo rispose
di no ed Ermes tu11atosi di nuovo ne port8 s> una d*argento e poichD l*uomo dichiarava che non
era nemmeno +uella si tu118 una terza volta e gli port8 1uori la sua. Allora il taglialegna disse che si
trattava veramente di +uella che aveva perduta ed Ermes soddis1atto della sua onest5 gliele diede
tutte e tre. $l -oscaiolo ritornato tra gli amici raccont8 loro l*accaduto e uno di essi pens8 di poterne
ricavare un uguale pro1itto. And8 al 1iume gett8 a -ella posta la sua accetta nell*ac+ua e poi si
sedette l a piangere. Anche a lui comparve Ermes e in1ormatosi del motivo del suo pianto si tu118 e
port8 s> a lui pure un*accetta d*oro chiedendogli se era +uella che aveva perduta. <'a s certo che 4
+uella= rispose l*altro esultante. $l dio indignato di tanta s1acciataggine non solo si tenne l*accetta
d*oro ma non gli riport8 nemmeno la sua.
La 1avola mostra che la divinit5 4 tanto propizia agli onesti +uanto ostile ai disonesti.
(#,.
$ V$A%A%T$ E L*O9O.
ue amici viaggiavano insieme +uand*ecco apparire davanti ad essi un orso. no pi> svelto sal
su un al-ero e vi rest8 nascosto mentre l*altro che gi5 stava per esser preso si gett8 al suolo
1ingendo d*esser morto. L*orso gli avvicin8 il muso annusandolo ed egli tratteneva il respiro
perchD a +uel che dicono l*orso non tocca i cadaveri. Iuando l*orso si 1u allontanato +uello che era
sull*al-ero discese e chiese all*altro che cosa gli avesse detto nell*orecchio l*orso. <i non viaggiar
mai pi> con dei compagni che nel pericolo non restano al tuo 1ianco= gli rispose +uello.
La 1avola mostra che le disgrazie mettono alla prova la -ont5 degli amici.
(##.
$ V$A%A%T$ E $L COVO.
Alcuni tali che viaggiavano per un certo a11are incontrarono un corvo cieco da un occhio. Essi si
volsero a guardarlo e uno consigli8 di tornare indietro perchD tale era il signi1icato del presagio.
<'a come potre--e pro1etare il 1uturo a noi +uest*uccello che non 4 stato nemmeno capace di
prevedere la perdita del suo occhio in modo da evitarlaG=.
Cos anche tra gli uomini chi non 4 in grado di dirigere i propri a11ari non merita 1iducia +uando
d5 consigli al prossimo.
(#/.
$ V$A%A%T$ E LA 9CE.
ue uomini 1acevano viaggio insieme. no trov8 una scure. <A--iamo trovato una scure= disse
l*altro ma il primo lo ammon che non doveva dire *a--iamo* -ens *hai trovato*. opo un po* 1urono
raggiunti da coloro che avevano perduto la scure e +uello che l*aveva presa vedendo che gli
correvano dietro disse al compagno: <9iamo 1ritti=. <%o devi dire: *son 1ritto*. Iuando l*hai
trovata non hai mica 1atto a met5 con me= gli osserv8 l*altro.
La 1avola mostra che chi non 4 1atto partecipe della -uona sorte non pu8 nemmeno essere amico
1edele nella sventura.
(#0.
$ V$A%A%T$ E $L ;LATA%O.
%ella stagione estiva verso mezzogiorno due viandanti spossati dal caldo videro un platano e
ri1ugiatisi sotto di esso si sdraiarono alla sua om-ra per riposare. A un tratto levando gli occhi
verso il platano presero a dire che +uell*al-ero cos sterile era inutile agli uomini. E il platano
rispose: <$ngrati mi accusate d*essere sterile e inutile mentre ancora state godendo dei miei
-ene1ici=.
Cos anche tra gli uomini ci sono dei disgraziati alla cui -ont5 non si presta 1ede per +uanto
-ene1ichino il loro prossimo.
(#2.
$ V$A%A%T$ E LA 9TE;A6L$A.
ei viandanti che camminavano lungo la riva del mare giunsero su di un*altura donde videro di
lontano un mucchio di sterpi che galleggiava e lo presero per una gran nave da guerra. Iuando poi
trasportata dal vento la sterpaglia si avvicin8 al+uanto parve loro di veder non pi> una nave ma
un -astimento da trasporto. ;er8 una volta che 1urono giunti a riva videro che erano sterpi e si
dissero l*un l*altro che erano degli sciocchi ad aspettar +uello che non c*era.
La 1avola mostra che ci son degli uomini i +uali +uando non si conoscono incutono paura ma che
messi alla prova si trovano indegni di considerazione.
(#.
$L V$A%A%TE E LA VE$TA*.
n viandante incontr8 in un deserto una donna che se ne stava l5 solitaria con lo sguardo chino a
terra e le chiese: <Chi seiG=. <9ono la Verit5= rispose +uella. <E per +ual ragione hai
a--andonato la citt5 e vivi nel desertoG=. Ed essa: <;erchD nei tempi antichi la menzogna era di
pochi ma ora essa al-erga presso tutti gli uomini +ualun+ue cosa si dica o si ascolti=.
Orri-ile e dolorosa 4 la vita per gli uomini +uando la menzogna 4 pre1erita alla verit5.
(/3.
$L V$A%A%TE E E'E9.
n tale che doveva compiere un lungo viaggio 1ece voto a Ermes che se avesse trovato +ualche
cosa ne avre--e consacrato la met5 a lui. Ed ecco che trov8 una -isaccia con dentro delle
mandorle e dei datteri e la raccolse pensando che 1ossero +uattrini. La scosse e +uando vide che
cosa c*era dentro se lo mangi8 poi prese delle mandorle i gusci e dei datteri i n8ccioli e depose il
tutto su un altare dicendo: <Ecco sciolto il mio voto o Ermes: +uel che ho trovato l*ho diviso con
te: te n*ho dato e della parte di dentro e della parte di 1uori=.
Ecco una 1avola adatta per un uomo avido che nella sua cupidigia tru11a persino gli d4i.
(/!.
$L V$A%A%TE E LA FOT%A.
n viaggiatore che aveva 1atta molta strada spossato dalla stanchezza si lasci8 cadere sull*orlo d*un
pozzo e l s*addorment8. 9tava gi5 +uasi per cadervi dentro +uando gli apparve la Fortuna e lo
svegli8 dicendogli: <Ehi amico se poi tu cadevi dentro non te la prendevi con la tua imprudenza
ma te la prendevi con me...=.
Cos molti uomini si procacciano loro stessi i guai e poi ne accusano gli d4i.
(/(.
6L$ A9$%$ A 7E9.
na volta gli asini stanchi di continuare a portar pesi e di stentar la vita mandarono am-asciatori a
7eus chiedendogli di por 1ine alle loro miserie. $l dio per 1ar intendere loro che si trattava di una
cosa impossi-ile rispose che essi sare--ero li-erati dalle loro pene il giorno in cui a 1orza di orina
avessero 1atto un 1iume. 6li asini credettero che egli parlasse sul serio cos da +uel giorno e ancor
oggi +uando vedono un*orina d*asino tutti si 1ermano intorno a +uella e la 1anno anche loro.
La 1avola mostra che +uel che ad ognuno 4 destinato non si pu8 mutare.
(/).
L*O'O CE VOLEVA CO';EAE % A9$%O.
n tale che voleva comperare un asino lo prese in prova. Lo port8 insieme con i suoi e lo mise
davanti alla greppia. Iuello senza curarsi degli altri compagni and8 a mettersi vicino al pi>
poltrone e al pi> ghiotto di tutti. 'entre se ne stava l5 senza 1ar nulla l*uomo gli mise la cavezza
lo port8 al suo padrone e glielo restitu. Iuesto gli chiese se la prova a cui l*aveva sottoposto era
tanto convincente e l*altro gli rispose: <;er me non ho -isogno di metterlo alla prova: son
convinto che 4 tale e +uale il compagno che 1ra tutti ha creduto di scegliersi=.
La 1avola mostra che le persone sono giudicate simili ai compagni di cui si compiacciono.
(/,.
L*A9$%O 9ELVAT$CO E L*A9$%O O'E9T$CO.
n asino selvatico vedendo un asino domestico in un -el pascolo solato gli si avvicin8 per dirgli
che era 1ortunato cos -ello grasso e con +uel pascolo a disposizione. 'a +uando pi> tardi lo vide
carico di -agagli seguito dall*asinaio che lo pigliava a randellate esclam8:
<%o non ti considero pi> 1ortunato ora perchD vedo che solo a prezzo di gravi pene tu godi la tua
ricchezza=.
Cos non 4 il caso di invidiare +uei pro1itti che sono accompagnati da pericoli e da so11erenze.
(/#.
L*A9$%O CE ;OTAVA $L 9ALE.
n asino carico di sale traversava un 1iume. 9civol8 e casc8 nell*ac+ua dove il sale si sciolse cos
+uando si rialz8 si sent pi> leggero. Lieto di +uesto caso un*altra volta che era carico di spugne
giunto vicino a un 1iume pens8 che se si 1osse lasciato cadere si sare--e di nuovo risollevato pi>
leggero e cos a -ella posta scivol8 gi>. 9enonchD avvenne che le spugne s*im-evvero d*ac+ua ed
esso incapace di rialzarsi mor a11ogato.
$n modo simile alcuni precipitano nei guai senza avvedersene proprio in grazia dei loro maneggi.
(//.
L*A9$%O CE ;OTAVA LA 9TATA $ % $O.
n tale andava in citt5 con un asino su cui aveva collocata la statua di un dio. $ passanti si
inchinavano dinanzi a +uesta ma l*asino pens8 che le riverenze 1ossero per lui e montatosi la testa
cominci8 a ragliare ri1iutando di andare avanti. L*asinaio +uando s*accorse di +uello che succedeva
cominci8 a menare il randello dicendo: <O -rutta zucca ci mancava ancora +uesto che gli uomini
1acessero le riverenze a un asino=.
La 1avola mostra che chi si vanta dei -eni altrui ci guadagna le -e11e di +uelli che lo conoscono.
(/0.
L*A9$%O VE9T$TO ELLA ;ELLE EL LEO%E E LA VOL;E.
n asino si mise addosso la pelle di un leone e andava attorno seminando il terrore 1ra tutte le
-estie. Vide una volpe e volle provarsi a 1ar paura anche a lei. 'a +uella che per caso aveva gi5
sentito la sua voce un*altra volta gli disse: <9ta* pur sicuro che se non ti avessi mai sentito ragliare
avresti 1atto paura anche a me=.
Cos ci sono degli ignoranti che grazie alle loro 1astose apparenze sem-rere--ero persone
importanti se la smania di parlare non li tradisse.
(/2.
L*A9$%O CE LOAVA LA 9OTE EL CAVALLO.
L*asino decantava la sorte del cavallo perchD era nutrito senza economia e 1atto segno a tutte le
cure mentre esso non aveva nemmeno paglia a su11icienza e doveva sopportare tante 1atiche. 'a
+uando son8 l*ora della guerra un soldato in armi -alz8 sul cavallo portandolo da una parte e
dall*altra e 1inalmente lo lanci8 nella mischia contro il nemico dove la -estia cadde colpita a morte.
A +uesta vista l*asino cam-i8 parere e compianse il cavallo.
La 1avola mostra che non -isogna invidiare i potenti e i ricchi ma amare la povert5 pensando
all*invidia e ai pericoli da cui essi sono circondati.
(/.
L*A9$%O $L 6ALLO E $L LEO%E
na volta un gallo stava mangiando insieme con un asino. Ecco che un leone piom-a addosso
all*asino e il gallo emette un grido. $l leone che a +uanto pare ha paura della voce del gallo
scappa. Allora l*asino illudendosi d*averlo messo in 1uga lui prese su-ito a rincorrerlo. Iuando
l*e--e seguito lontano dove non arrivava pi> la voce del gallo il leone si volse indietro e se lo
divor8. <;overo stupido ch*io sono= esclamava morendo l*asino <perchD ho voluto partire in
guerra io che non son nato di genitori guerrieriG=.
La 1avola mostra che molti uomini partono in guerra contro gente che si 4 1atta piccola a -ella
posta e cos 1iniscono rovinati da +uella.
(/.
L*A9$%O LA VOL;E E $L LEO%E.
L*asino e la volpe si misero in societ5 e andarono a caccia. 'a appena venne loro incontro un
leone la volpe vedendo il pericolo imminente gli si avvicin8 o11rendo di consegnargli l*asino se le
prometteva salva la vita. Iuello acconsent allora la volpe condusse l*asino verso una trappola e ve
lo 1ece cadere. Iuando il leone vide che l*asino non poteva scappare per prima cosa a11err8 la
volpe e poi si rivolse all*asino.
Cos spesso senza avvedersene chi tende insidie ai suoi compagni rovina insieme con essi.
(0!.
L*A9$%O E LE A%OCC$E.
n asino con un carico di legna sul dorso traversava un ac+uitrino. 9civol8 cadde e non
riuscendo a tirarsi s> si mise a piangere e a lamentarsi. Iuando le ranocchie del luogo udirono i
suoi lamenti gli dissero: <Caro mio tu piagnucoli tanto per esser caduto +ui pochi minuti: che cosa
avresti mai 1atto se ci 1ossi rimasto tanto tempo come noiG=.
i +uesta 1avola potre--e servirsi uno che a11ronta coraggiosamente i mali pi> gravi per rivolgersi
a un de-ole che mal sopporta le pi> lievi 1atiche.
(0(.
L*A9$%O E $L 'LO CE ;OTAVA%O % CA$CO E6ALE.
n asino e un mulo avanzavano uno accanto all*altro. L*asino osservando che i loro due carichi
erano eguali era indignato e si lamentava perchD il mulo che pur era ritenuto degno di una doppia
razione non portava nulla pi> di lui. 'a +uando e--ero proceduto al+uanto nella via l*asinaio
s*avvide che l*asino non poteva reggere e allora gli tolse una parte del carico aggiungendolo al
mulo. opo che e--ero proseguito ancora un poco vedendo che l*asino era sempre pi> stanco gli
tolse di nuovo una parte del carico e alla 1ine prese tutto +uanto e lo pass8 da lui al mulo. Allora
+uesto diede una s-irciatina all*asino: <Ehi tu non ti par giusto ora che mi 1accian l*onore di una
doppia razioneG=.
Anche noi per giudicare la condizione di ciascuno non do--iamo guardare come comincia ma
come va a 1inire.
(0).
L*A9$%O E L*OTOLA%O.
n asino che era al servizio di un ortolano pregava 7eus per esser li-erato del suo padrone e
venduto ad un altro dato che l mangiava poco e 1aticava molto. 7eus l*ascolt8 e 1ece s che 1osse
venduto ad un vasaio ma egli 1u di nuovo malcontento perchD a portare argilla e vasellame
1aticava pi> di prima. 9upplic8 +uindi di cam-iare nuovamente e 1u venduto a un conciapelli.
Caduto cos in mano d*un padrone peggiore dei precedenti e vedendo il mestiere che egli esercitava
sospirava e diceva: <Ahim4 disgraziato era meglio che rimanessi con i padroni di prima
perchD +uesto vedo -ene mi concer5 anche la pelle=.
Iuesta 1avola mostra che i servitori non rimpiangono mai tanto il primo padrone come +uando
hanno provato il secondo.
(0,.
L*A9$%O $L COVO E $L L;O.
n asino che aveva una piaga nella schiena pascolava in un prato. n corvo and8 a posarglisi
addosso e gli dava -eccate nella piaga mentre l*asino per il dolore ragliava e saltava. L*asinaio se
ne stava l5 1ermo a +ualche distanza e rideva. n lupo che passava lo vide e disse tra sD: <%oi
poveracci -asta che ci vedano e ci d5nno la caccia ma +uesti anche se li assalgono li accolgono
con un sorriso=.
La 1avola mostra come gli uomini cattivi si riconoscano persino dalla 1accia e a prima vista.
(0#.
L*A9$%O E $L CA6%OL$%O ovvero $L CA%E E $L 9O ;AO%E.
n tale che possedeva un cagnolo maltese e un asino continuava a 1ar moine al cane e se per caso
andava 1uori a pranzo portava a casa +ualche -occoncino per gettarglielo +uando la -estiola gli
veniva incontro scodinzolando. Allora l*asino geloso corse incontro al padrone e a 1orza di
saltellare gli lasci8 andare un calcio. Adirato il padrone ordin8 di allontanarlo a randellate e di
legarlo alla greppia.
La 1avola mostra che non tutti sono nati per le stesse cose.
(0/.
L*A9$%O E $L CA%E CE V$A66$AVA%O $%9$E'E.
n asino e un cane che 1acevano strada insieme trovarono per terra una lettera chiusa. L*asino la
raccolse spezz8 i suggelli l*aperse e si mise a leggerla al cane che ascoltava. %ella lettera si parlava
di ro-a da mangiare voglio dire di 1ieno di orzo di paglia. 'entre l*asino leggeva tutte +uelle cose
il cane se ne stava l annoiato e poi gli disse: <6uarda un po* pi> avanti caro che saltando tu non
trovi anche +ualche in1ormazione che riguardi carne o ossa=. L*asino scorse tutta la lettera ma non
ci trov8 niente di +uel che il cane cercava e allora +uesto soggiunse: <&uttala pur via mio caro
non c*4 niente di interessante=.
(00.
L*A9$%O E L*A9$%A$O.
n asino guidato da un asinaio dopo aver 1atto un po* di strada lasci8 la via -uona e prese di
traverso in mezzo ai precipizi. 9tava gi5 precipitando in uno di +uesti +uando l*asinaio l*a11err8
per la coda e tent8 di 1arlo tornare indietro. 'a +uello tirava a tutta 1orza in senso inverso. Allora
l*altro lo lasci8 andare dicendo: <E a--ila vinta Tanto non 4 una -ella vittoria +uella che tu
vinci=.
(02.
L*A9$%O E LE C$CALE.
9entendo cantar le cicale un asino pieno d*invidia per +uella voce melodiosa chiese loro che cosa
mangiavano per poter emettere tali suoni. <ugiada= risposero +uelle e l*asino aspettando che
scendesse la rugiada mor di 1ame.
Cos chi ha aspirazioni incompati-ili con la sua natura non solo non riesce ad appagarle ma si
procura anche grossi guai.
(0.
L*A9$%O CE ;A99AVA ;E LEO%E.
n asino aveva indossata la pelle di un leone e tutti lo scam-iavano per un leone di +ui 1uga di
uomini 1uga d*armenti. 'a ecco che un so11io di vento gli port8 via la pelliccia e l*asino rest8 nudo.
Allora tutti addosso a picchiarlo con -astoni e con randelli
Chi si trova nella condizione di un povero privato non cerchi di scimmiottare i ricconi per non
averne danni e risate: non 4 conveniente per noi +uello che 4 estraneo alla nostra natura.
(23.
L*A9$%O CE 'A%6$AVA % CAO E LA VOL;E.
el cardo l*irta chioma -rucava un ciuco. A lui -e11arda disse la volpe: <E come potrai con lingua s
molle e delicata l*aspro tuo ci-o domare e sgretolarloG=.
Iuesta 1avola 4 per chi si serve della lingua a pro1erire parole dure e minacciose.
(2!.
L*A9$%O CE 9$ F$%6EVA 7O;;O E $L L;O.
n asino stava pascolando in un prato +uando scorse un lupo che si dirigeva verso di lui e 1ece
1inta di zoppicare. $l lupo gli si avvicin8 e gli chiese perchD zoppicava +uello rispose che nello
scavalcare una siepe aveva messo il piede sopra una spina e lo consigli8 di estrargliela per poterlo
poi divorare senza correre il rischio di -ucarsi la -occa masticando. $l lupo persuaso sollev8 il
piede dell*asino. 'a mentre concentrava tutta la sua attenzione sullo zoccolo l*asino con un calcio
sulla -occa gli 1ece saltare tutti i denti. <E mi sta -ene= dichiar8 il lupo malconcio. <;erchD ho
voluto impicciarmi di medicina +uando mio padre m*aveva insegnato il mestiere di macellaioG=.
Cos anche tra gli uomini chi si mette in un*impresa non adatta a lui 1inisce naturalmente in mezzo
ai guai.
(2(.
L*CCELLATOE LE COLO'&E 9ELVAT$CE E LE COLO'&E O'E9T$CE.
n uccellatore aveva teso le sue reti legandovi delle colom-e domestiche. ;oi si appost8 a una certa
distanza e aspett8. Ed ecco che si avvicinarono ad esse delle colom-e selvatiche e si impigliarono
tra le maglie. 'entre l*uccellatore accorso cercava di a11errarle +ueste rimproveravano le colom-e
domestiche che pur essendo della stessa razza non le avevano preavvisate dell*inganno. Ed esse
risposero: <'a per noi 4 pi> conveniente tenerci -uoni i padroni che 1avorire i nostri parenti=.
Cos non si possono nemmeno -iasimare i servitori se per amor dei padroni lasciano a11ievolire i
vincoli della parentela.
(2).
L*CCELLATOE E LA CA;;ELLACC$A.
n uccellatore stava tendendo reti per gli uccelli. na cappellaccia vedendolo da lontano gli
chiese che cosa mai stesse 1acendo. Egli le rispose che stava 1ondando una citt5 poi si ritir8
lontano e si nascose. Allora la cappellaccia che aveva creduto alle sue parole si avvicin8 e incapp8
nelle reti. Accorse l*uccellatore e +uella: <Caro mio se 4 una citt5 di +uesto genere +uella che tu
1ondi a-itanti non ne troverai molti=.
La 1avola mostra che le case e le citt5 si spopolano soprattutto +uando i padroni sono cattivi.
(2,.
L*CCELLATOE E LA C$CO6%A.
n uccellatore che aveva teso le reti alle gru stava a sorvegliare di lontano la sua caccia. na
cicogna and8 a posarsi insieme con le gru ed egli accorse e prese anche +uella. La cicogna pregava
di lasciarla andare dicendo che essa non recava alcun danno agli uomini ma era anzi utilissima
perchD acchiappava e divorava serpenti e altri rettili. ;er8 l*uccellatore rispose: <'a anche se
realmente non sei cattiva tu meriti in ogni caso una punizione per esser andata a metterti con dei
cattivi compagni=.
Anche noi do--iamo 1uggire la compagnia dei cattivi per non sem-rare partecipi noi pure delle loro
cattiverie.
(2#.
L*CCELLATOE E LA ;E%$CE.
n uccellatore essendo giunto da lui un ospite a sera tarda e non avendo nulla da im-andirgli si
volse alla sua pernice addomesticata e stava per ucciderla +uando +uesta cominci8 ad accusarlo
d*ingratitudine perchD intendeva ammazzarla dopo esser stato tanto aiutato da lei che attirava gli
uccelli della sua razza e glieli consegnava. <'a +uesta= disse lui <sar5 una ragione di pi> per
sacri1icarti se non risparmi nemmeno i tuoi 1ratelli=.
La 1avola mostra che chi tradisce i suoi 1amiliari non si ac+uista solo l*odio delle vittime ma anche
+uello di chi si giova del suo tradimento.
(2/.
LA 6ALL$%A E LA O%$%E.
na gallina trov8 delle uova di serpente e si mise a covarle con cura 1inchD a 1orza di covare riusc
a 1arle schiudere. La rondine che era stata a guardarla le disse: <'a perchD stolta vuoi allevare
degli esseri che appena adulti cominceranno a 1ar del male a te per la primaG=.
(20.
LA 6ALL$%A ALLE OVA *OO.
n tale possedeva una -ella gallina che 1aceva le uova d*oro. ;ensando che avesse un mucchio d*oro
nelle viscere egli la uccise e trov8 che dentro era 1atta come tutte le altre galline. Cos per la
speranza di trovar la ricchezza tutta in una volta rest8 privo anche del suo modesto provento.
(22.
LA COA EL 9E;E%TE E LE 9E 'E'&A.
na volta la coda del serpente e--e la pretesa di precedere lei il corpo e di dirigerlo. Le altre
mem-ra dicevano: <'a come potrai dirigerci tu se non hai nD occhi nD naso come gli altri animaliG
=. 'a non riuscirono a persuaderla. e il -uon senso dovette -attere in ritirata. La coda and8 dun+ue
avanti e comand8 la marcia trascinandosi dietro alla cieca tutto il corpo 1inchD precipit8 in una -uca
piena di pietre dove il serpe e--e piagata la schiena e tutto +uanto il corpo. Allora la coda tutta
carezzevole si mise a supplicare la testa dicendo: <9alvaci tu o signora per piacere ho 1atto male
a mettermi in lotta con te=.
La 1avola -olla gli uomini in1idi e perversi che si rivoltano contro i loro capi.
(2.
$L 9E;E%TE LA O%%OLA E $ TO;$.
$n una casa un serpe e una donnola stavano -attendosi. $ topi del luogo che erano continuamente
preda dell*uno e dell*altra vedendo che +uelli si azzu11avano uscirono 1uori a passeggiare. 'a
+uando i com-attenti videro i topi rinunciarono al loro duello e si rivolsero contro di loro.
Cos in uno 9tato chi si immischia nelle contese demagogiche diventa inconsciamente la preda
degli uni e degli altri.
(3.
$L 9E;E%TE E $L 6A%C$O.
n serpente e un granchio vivevano nel medesimo luogo. $l granchio si mostrava retto e -uono nei
suoi rapporti col serpente mentre i modi di +uest*ultimo erano invece tortuosi e perversi. $l
granchio continuava ad ammonirlo di imitare il suo atteggiamento comportandosi rettamente con
lui ma l*altro non se ne dava per inteso. Allora adirato aspett8 un momento in cui dormiva lo
a11err8 per la gola e lo uccise. Iuando se lo vide davanti lungo disteso disse: <Eh caro mio non 4
ora da morto che -isogna essere dritto: dovevi esser dritto +uando te lo dicevo e non ti avrei
ammazzato=.
Iuesta 1avola si potre--e applicare a certi uomini che 1in che son vivi si comportano
malignamente con gli amici e poi li -ene1icano dopo la morte.
(!.
$L 9E;E%TE CAL;E9TATO E 7E9.
n serpente che si vedeva continuamente calpestato dagli uomini and8 da 7eus a lamertarsi. E 7eus
gli disse: <'a se il primo che ti pest8 tu l*avessi morso il secondo non ci si sare--e provato=.
La 1avola mostra che chi tien testa ai primi assalitori incute spavento agli altri.
((.
$L A6A77$%O CE 'A%6$AVA LA T$;;A.
Alcuni pastori che sacri1icavano una capra nei campi invitarono i loro vicini. C*era tra essi una
donna povera e con lei il suo 1iglioletto. Iuando il pranzo era gi5 a -uon punto il ragazzo che
aveva la pancia piena di carne sentendosi male si mise a gridare: <O mamma mia ora vomito la
mia trippa=. <La tua no 1iglio mio= corresse la madre <ma soltanto +uella che hai mangiato=.
Iuesta 1avola -en s*adatta a un de-itore che 4 pronto a prendere i +uattrini degli altri ma che
+uando glieli richiedono indietro s*a11ligge come se ci rimettesse del suo.
().
$L A6A77O CE AVA LA CACC$A ALLE CAVALLETTE E LO 9CO;$O%E.
n ragazzo stava davanti al -astione a dar la caccia alle cavallette. %e aveva gi5 preso un -el
mucchio +uando vide uno scorpione e convinto che 1osse una cavalletta stava +uasi per 1arlo
scendere nel cavo della mano. Lo scorpione sollevando il suo aculeo: <Almeno l*avessi 1atto=
disse <chD avresti perduto anche le cavallette che hai preso=.
Iuesta 1avola insegna che non -isogna comportarsi ugualmente con i -uoni e con i cattivi.
(,.
$L A6A77O E $L ;$CC$O.
na donna consult8 gli indovini sul suo 1igliuolo che era ancor -am-ino e +uelli le predissero che
sare--e morto a causa di un picchio ?!@. 9paventata la madre 1ece costruire un grandissimo co1ano
e ve lo chiuse dentro stando -en in guardia perchD non venisse ad ucciderglielo un picchio e
aprendo regolarmente alle ore sta-ilite per dargli il nutrimento necessario. Ora una volta dopo
aver aperto il co1ano mentre stava rimettendovi sopra il coperchio il -am-ino a11acci8
imprudentemente la testa. Cos avvenne che lo uccise il picchio del coperchio cadutogli proprio
sulla 1ontanella.
%ote.
!. $l testo greco parla di "un corvo". Vi si 4 sostituito "un picchio" per rendere in +ualche modo un
gioco di parole dell*originale.
(#.
$L F$6L$O E $L LEO%E $;$%TO.
n vecchio pieno di paure che aveva un 1iglio unico coraggioso ed amante della caccia lo vide in
sogno morire dilaniato da un leone. ;reso dal terrore che si realizzasse +uel che aveva veduto e il
sogno si dimostrasse veridico allest un magni1ico appartamento nella parte alta della casa e vi tenne
rinchiuso il 1iglio. ;er distrarlo 1ece decorare l*alloggio con 1igure d*animali d*ogni sorta tra i +uali
era rappresentato anche un leone. 'a il giovane guardandolo sentiva crescere il suo dolore e una
volta ponendoglisi di 1ronte esclam8: <&rutta -estia per colpa tua e per colpa del sogno -ugiardo
di mio padre sono +ui chiuso e
custodito come una 1emminuccia. Che cosa non dovrei 1artiG=. E cos dicendo si scagli8 con la mano
contro il muro +uasi volesse cavargli un occhio. 'a gli penetr8 sotto un*unghia una scheggia che
gli procur8 un vivo dolore e un*in1iammazione la +uale 1in in un ascesso vi si aggiunse la 1e--re
che -en presto port8 a morte il giovane. Cos il leone per +uanto 1osse solo un leone dipinto lo
uccise senza che a nulla servisse l*espediente paterno.
Iuel che deve accadere conviene accettarlo coraggiosamente senza cavillare tanto non vi si pu8
s1uggire.
(/.
$L A6A77O CE &AVA E 9A 'AE.
n ragazzo ru-8 a scuola le tavolette ?!@ del suo compagno e le port8 a casa a sua madre la +uale
non solo non lo pun ma anzi lo approv8 allora un*altra volta egli ru-8 un mantello e glielo port8
ottenendone lodi anche maggiori cosicchD col passar del tempo divenuto ormai un giovane egli si
diede senz*altro a ru-are cose di maggior valore. 'a un giorno 1u colto sul 1atto: lo ammanettarono
e lo condussero al supplizio mentre la madre lo seguiva -attendosi il petto. Egli disse che voleva
parlarle all*orecchio e +uando l*e--e vicina le a11err8 un lo-o dell*orecchio e glielo strapp8 con un
morso. Essa cominci8 a rimproverarlo per la sua empiet5: non contento dei delitti commessi ora
aveva mutilato anche sua madre 'a il 1iglio ri-attD: <%on sarei arrivato al punto d*esser condotto
al pati-olo se tu mi avessi picchiato +uando per la prima volta ti portai a casa le tavolette ru-ate=.
La 1avola mostra che ci8 che non si reprime dal principio continua a crescere.
%ote.
!. Tavolette di legno spalmate di cera che servivano agli antichi per scrivere come piccole
lavagne.
(0.
$L A6A77O CE FACEVA $L &A6%O.
na volta un ragazzo che 1aceva il -agno in un 1iume stava per a11ogare. Vedendo uno che passava
di l5 si mise a chiamarlo che lo aiutasse. Iuello cominci8 a 1argli dei rimproveri per la sua
imprudenza. <'a salvami adesso= gli disse il 1anciullo. <;oi +uando m*avrai salvato mi 1arai la
predica=.
Iuesta 1avola si applica a coloro che o11rono spontaneamente lo spunto agli altri per o11enderli.
(2.
$L E;O9$TA$O E $L 6$A'E%TO.
n tale aveva ricevuto un deposito da un amico e contava di non restituirglielo. E poichD l*amico lo
invitava a prestar giuramento a -uon conto part per la campagna. 6iunto alle porte della citt5
vide uno zoppo ?!@ che stava per uscirne e gli chiese chi 1osse e dove 1osse diretto. Iuello rispose
che era il 6iuramento e che andava a punire gli spergiuri. Allora egli gli domand8 +uanto tempo
stava di solito prima di tornare in una citt5. <Iuarant*anni +ualche volta anche trenta= rispose
l*altro. opo di ci8 senza esitare l*uomo prest8 giuramento a11ermando di non aver mai ricevuto
+uel tal deposito. 'a si trov8 addosso il 6iuramento che lo condusse con sD per -uttarlo gi> da un
precipizio. L*uomo protestava perchD dopo avergli dichiarato che ritornava ogni trent*anni non gli
aveva lasciato nemmeno un giorno di respiro. <evi sapere= gli rispose il 6iuramento <che
+uando mi si vuol provocare allora ho l*a-itudine di tornare anche in giornata=.
La 1avola mostra che non ci son date 1isse per la vendetta di io contro gli empi.
%ote.
!. $l 6iuramento era ra11igurato zoppo a sim-oleggiare la lentezza con cui raggiunge e punisce gli
spergiuri.
(
$L ;AE E LE F$6L$E.
n tale che aveva due 1iglie ne diede in moglie una a un ortolano e l*altra a un vasaio. opo un po*
di tempo and8 dalla prima e le chiese come stava e come andavano i loro a11ari. Ella rispose che
tutto andava -ene e che aveva solo una cosa da chiedere agli d4i: temporali e piogge per inna11iare
gli ortaggi. ;oi il padre and8 da +uella che era moglie del vasaio e anche a lei chiese come
andassero le cose. Iuesta rispose che non aveva -isogno di nulla e che pregava soltanto che
durasse il tempo sereno e un -el sole per seccare il vasellame. <E io= esclam8 allora il padre <per
chi dovr8 mai pregare se tu chiedi il sereno e tua sorella la pioggiaG=.
Cos se si mette mano contemporaneamente a due imprese contrastanti 4 naturale che vadano male
l*una e l*altra.
)33.
LA ;E%$CE E L*O'O.
n cacciatore aveva catturato una pernice e stava per ammazzarla. 'a +uella prese a supplicarlo:
<Lasciami vivere in compenso io caccer8 per te molte pernici=. <Iuesta sar5 una ragione di pi>
per tirarti il collo=
le rispose l*altro <dato che tu pensi di tendere insidie ai tuoi compagni e ai tuoi amici=.
Chi prepara trappole contro i suoi amici 4 destinato a cadere egli stesso nelle insidie di +ualche
im-oscata.
)3!.
LA COLO'&A A99ETATA.
na colom-a tormentata dalla sete vide un -icchier d*ac+ua dipinto in un +uadro e credendolo vero
vi si precipit8 sopra a tutta 1orza andando imprudentemente a s-attere contro il +uadro. Cos accadde
che le si spezzarono le ali ed essa piom-8 a terra dove 1u catturata da uno dei presenti.
Ci sono uomini che 1anno altrettanto: spinti dalla violenza del desiderio si accingono
inconsideratamente ad imprese che li trascinano alla rovina senza che essi se ne rendano conto.
)3(.
LA COLO'&A E LA CO%ACC$A.
na colom-a allevata in una piccionaia menava gran vanto per la sua 1econdit5. La cornacchia
dopo che e--e ascoltato le sue chiacchiere le disse: <9mettila di vantarti di +uesto cara mia.
Iuanti pi> 1igli metti al mondo tanti pi> schiavi avrai da piangere=.
Cos anche tra i servi i pi> in1elici sono +uelli che generano 1igli in schiavit>.
)3).
LE E &$9ACCE.
Iuando nei tempi che 1urono ;rometeo e--e 1a--ricati gli uomini appese loro al collo due
-isacce piene l*una dei vizi altrui e l*altra dei vizi propri a ciascuno di essi +uella dei vizi altrui la
pose loro davanti e l*altra la appese dietro. Ecco perchD gli uomini scorgono a prima vista i di1etti
altrui mentre i propri non li hanno mai sott*occhio.
Ci si potre--e servire di +uesta 1avola a proposito di +ualche 1accendiere che cieco negli a11ari
propri va ad occuparsi di +uelli che non lo riguardano.
)3,.
LA 9C$''$A E $ ;E9CATO$.
na scimmia issata sull*alto di una pianta vide dei pescatori che gettavano la rete in un 1iume e
rimase ad osservare +uel che 1acevano. Iuando +uelli lasciarono l la rete e si allontanarono un po*
per mangiare scese dall*al-ero e si prov8 a ri1are i gesti perchD a +uanto si dice +uesto animale 4
portato per istinto all*imitazione. 'a appena toccata la rete vi rimase impigliata e per poco non
a11og8. <'e lo merito= disse allora a se stessa <perchD mi son messa a pescare senza aver mai
imparato come si 1aG=.
La 1avola mostra che l*impicciarsi di +uel che non ci riguarda non 4 soltanto inutile ma anche
dannoso.
)3#.
LA 9C$''$A E $L ELF$%O.
E* un*a-itudine di11usa tra +uelli che 1anno viaggio per mare di portarsi dietro dei cagnolini maltesi
o delle scimmie per distrarsi durante il viaggio. n tale dun+ue che compiva una traversata aveva
con sD una scimmia. 6iunti all*estremit5 dell*Attica al 9unio ecco scatenarsi una violenta
tempesta. La nave si capovolge e i passeggeri si salvano a nuoto. Anche la scimmia si mette a
nuotare. La scorse un del1ino che prendendola per un uomo le scivol8 sotto la sollev8 e la port8
verso la terra1erma. Iuando 1urono al ;ireo che 4 il porto d*Atene il del1ino le domand8 se era
d*Atene. La scimmia rispose di s e che vi era nata da genitori illustri anche. Allora il del1ino le
chiese se conoscesse il ;ireo. La scimmia pens8 che si trattasse di un uomo e rispose che era suo
amico e lo conosceva intimamente anche. 9degnato di tanta menzogna il del1ino la tu118 nell*ac+ua
e la 1ece a11ogare.
Ecco una 1avola per certa gente che la verit5 non la conosce eppure spera di darla a -ere agli altri.
)3/.
LA 9C$''$A E $L CA''ELLO.
avanti alle -estie riunite in assem-lea una scimmia si alz8 e si mise a -allare riscuotendo grandi
approvazioni e richiamando l*attenzione di tutti. $l cammello geloso volle ottenere un ugual
successo e alzatosi in piedi cominci8 a danzare anche lui ma 1ece una cos meschina 1igura che le
-estie sdegnate lo cacciarono via a colpi di randello.
La 1avola s*adatta a +uelli che per invidia si mettono a gareggiare con chi val pi> di loro.
)30.
$ F$6L$ ELLA 9C$''$A.
icono che le scimmie mettono al mondo due 1igli alla volta uno lo amano e lo allevano con ogni
cura l*altro lo odiano e lo trascurano. 'a succede poi per un 1atale destino che la madre a 1orza di
a--racciare con appassionata violenza il prediletto lo so11oca mentre il 1ratello trascurato diventa
adulto.
)32.
$ %AV$6A%T$.
n gruppo di persone navigava a -ordo di una nave. Iuando 1urono in alto mare ecco una violenta
tempesta e la nave 1u a un pelo dall*a11ondare. no dei passeggeri si strappava le vesti invocando
gli d4i patri e promettendo tra lamenti e gemiti doni di ringraziamento se si 1osse salvato. Cessata
la tempesta e tornata nuovamente la -onaccia si misero a 1ar -aldoria -allando e saltando come
gente che 4 riuscita a s1uggire a un improvviso pericolo. E il nocchiero che era un saggio disse
loro: <allegriamoci pure amici ma senza dimenticare che la tempesta potr5 scatenarsi di
nuovo=.
La 1avola insegna che pensando ai 1acili mutamenti della sorte non do--iamo montarci la testa per
la -uona ventura.
)3.
$L 9$6%OE E $L CO%C$A;ELL$.
n ricco signore and8 ad a-itare vicino a una conceria e non potendo resistere a +uel puzzo ad
ogni occasione 1aceva pressioni perchD essa 1osse tras1erita altrove. 'a il proprietario tirava in
lungo sempre promettendo che presto avre--e traslocato. 'entre +uesta scena continuava a
ripetersi il ricco signore 1in coll*a-ituarsi alla puzza e non secc8 pi> il conciapelli.
La 1avola mostra come l*a-itudine rende tollera-ili anche le cose spiacevoli.
)!3.
$L 9$6%OE E LE LA'E%TAT$C$.
n signore che aveva due 1iglie +uando gliene mor una assold8 delle donne per il lamento 1une-re.
L*altra 1iglia disse alla madre: <Che disgraziate siamo noi a cui 4 toccato il lutto e non sappiamo
piangere mentre +ueste donne che non c*entrano per nulla si picchiano il petto e si lamentano cos
1orte=. 'a la madre le rispose: <%on ti meravigliare -am-ina mia se esse piangono in modo cos
pietoso: lo 1anno per guadagnar +uattrini=.
Certi uomini per avidit5 non esitano a tra11icare in modo simile sulle sventure altrui.
)!!.
$L ;A9TOE E $L 'AE.
n pastore pascolava il suo gregge vicino alla costa. Vedendo il mare in -onaccia gli venne voglia
di darsi al commercio marittimo: vendette le sue pecore comper8 dei datteri e s*im-arc8. 'a
scatenatasi una gran tempesta poichD correva pericolo d*a11ondare gett8 in ac+ua tutto il carico e a
stento si salv8 con la nave vuota. Trascorse molto tempo. n giorno un passante esprimeva la sua
ammirazione per la serena calma del mare ?era e11ettivamente un momento di -onaccia@ ma il
pastore lo interruppe: <Caro mio si vede che ha di nuovo voglia di datteri e per +uesto si d5 l*aria
d*esser tran+uillo=.
La 1avola mostra che le disgrazie sono altrettante lezioni per gli uomini.
)!(.
$L ;A9TOE E $L CA%E CE ACCAE77AVA LE ;ECOE.
n pastore che aveva un cane molto grosso aveva preso l*a-itudine di gettargli gli agnelli nati morti
e le pecore che morivano. n giorno dopo che il gregge era rientrato nella stalla il pastore vide il
cane che si avvicinava alle pecore e le accoglieva scodinzolando 1estosamente. <9 s caro mio= gli
disse <vorrei che tutto +uel che tu auguri alle mie pecore ricadesse sulla tua testa=.
)!).
$L ;A9TOE E $ L;ACC$OTT$.
n pastore aveva trovato dei lupacchiotti e li allevava con gran cura sperando che una volta adulti
non solo avre--ero custodito le sue pecore ma ne avre--ero anche rapite delle altre portandole a
lui. 'a +uelli appena 1urono cresciuti e si sentirono sicuri cominciarono col divorare il suo gregge.
Iuando egli se ne accorse: <La colpa 4 mia= esclam8 piangendo. <&estie come +ueste che si
dovre--ero ammazzare anche +uando sono adulte perchD mai le ho conservate in vita mentre erano
piccoleG=.
Cos chi salva un malvagio gli d5 senza rendersene conto la 1orza da cui egli stesso sar5
danneggiato prima di tutti gli altri.
)!,.
$L ;A9TOE E $L L;O ALLEVATO $%9$E'E CO% $ CA%$.
n pastore aveva trovato un cucciolo di lupo lo aveva raccolto e lo allevava insieme con i suoi
cani. na volta cresciuto se capitava che un lupo portasse via una pecora esso gli dava la caccia
insieme con gli altri cani. 'a mentre +uelli +uando non riuscivano a prenderlo se ne ritornavano
indietro egli invece gli teneva dietro 1inchD non l*avesse raggiunto e non avesse avuta la sua parte di
preda in +ualit5 di lupo dopo ritornava a casa. 9e poi di 1uori non veniva alcun lupo a rapir
pecore egli stesso ne ammazzava una di nascosto e la divorava in compagnia dei cani. Finalmente
il pastore si mise in sospetto e +uando e--e capito +uel che avveniva lo uccise impiccandolo a un
al-ero.
La 1avola mostra che una natura malvagia non pu8 dar luogo a onesti costumi.
)!#.
$L ;A9TOE E $L CCC$OLO EL L;O.
n pastore trov8 un piccolo cucciolo di lupo e lo allev8 +uando 1u divenuto un lupacchiotto gli
insegn8 a ru-are nel gregge dei vicini. na volta che e--e imparato il lupo gli disse: <E adesso che
mi hai insegnato a ru-are sta* attento che non ti scompaiano molte pecore dal gregge=.
6li esseri violenti di natura +uando vengono educati alla rapina e alla soperchieria recano spesso
danno ai loro stessi maestri.
)!/.
$L ;A9TOE E LE 9E ;ECOE.
n pastore aveva condotto le sue pecore in un -osco di +uerce. Vedendo un al-ero grandissimo
carico di ghiande stese a terra il mantello e and8 s> per scuoterne i 1rutti. Le pecore mangiando le
ghiande senza accorgersene gli mangiarono insieme anche il mantello. Iuando il pastore 1u sceso
avvedendosi del guaio esclam8: <&rutte -estiacce 1ate la lana per i vestiti degli altri e a me che vi
d8 da mangiare avete portato via anche il mantello=.
Cos molti uomini per ignoranza -ene1icano degli estranei con cui non hanno nulla a che 1are e si
comportano villanamente con i loro 1amiliari
)!0.
$L ;A9TOE CE $%TOCEVA $L L;O %ELL*OV$LE E $L CA%E.
La compagnia dei malvagi pu8 procurare gravi danni ed essere anche causa di morte.
)!2.
$L ;A9TOE CE 9CE7AVA.
n pastore conduceva le sue pecore a pascolare piuttosto lontano dal villaggio e si divertiva a 1ar
+uesto scherzo: gridava che i lupi gli assalivano il gregge e chiamava in aiuto gli a-itanti del
villaggio. ue o tre volte +uelli accorsero spaventati e poi se ne tornarono indietro tra le -e11e. 'a
accadde alla 1ine che i lupi vennero davvero. 'entre essi s-ranavano il gregge il pastore invocava
l*aiuto dei compaesani ma +uelli non se ne preoccuparono molto credendo che egli scherzasse
come al solito. Cos egli ci rimise il gregge.
La 1avola mostra che a mentire ci si guadagna soltanto +uesto: anche +uando si dice la verit5 non
si 4 creduti.
)!.
$L $O ELLA 6EA E LA V$OLE%7A.
6li d4i tutti presero moglie e ciascuno si e--e colei che gli assegnava il sorteggio. $l dio della
guerra 1u l*ultimo del turno e non trova pi> che la Violenza. ;reso da un*ardente passione per lei la
spos8. ;er +uesto dovun+ue essa vada egli le tien dietro.
ove compare la violenza sia in una citt5 sia tra i popoli guerra e -attaglie tosto la seguono.
)(3.
$L F$'E E LA ;ELLE.
n 1iume scorgendo una pelle di -ue trascinata dalla sua corrente le chiese: <Come ti chiamiG=.
<'i chiamo dura= rispose +uella. E il 1iume investendola con la sua corrente: <CDrcati un altro
nome= le disse <chD io 1ar8 presto a renderti molle=.
6li uomini audaci e orgogliosi sono spesso atterrati dalle sventure della vita.
)(!.
LA ;ECOA TO9ATA.
9tavano tosando malamente una pecora. E +uella disse a colui che la tosava: <9e vuoi della lana
taglia pi> in s> ma se desideri della carne ammazzami una volta tanto e smettila di torturarmi a
poco a poco=.
)((.
;O'ETEO E 6L$ O'$%$.
O--edendo a un ordine di 7eus ;rometeo plasm8 gli uomini e le -estie. 'a +uando 7eus si accorse
che le -estie erano molto pi> numerose degli uomini gli ordin8 di dis1are un po* di -estie per
ridurle a uomini. ;rometeo esegu l*ordine. Ecco perchD tutti coloro che la 1orma umana non
l*avevano ricevuta originariamente hanno corpo da uomo ma anima da -estia.
)().
LA O9A E L*A'AA%TO.
n amaranto cresciuto vicino a una rosa le disse: <Che splendido 1iore sei tu. Ti desiderano gli d4i
e gli uomini e io ti invidio per la tua -ellezza e per il tuo pro1umo=. <O amaranto= gli rispose la
rosa <io non vivo che pochi giorni e anche se nessuno mi recide appassisco ma tu 1iorisci e vivi
sempre cos in perenne giovinezza=.
'eglio durare a lungo contentandosi di poco che dopo un -reve s1arzo mutar sorte o magari
morire.
)(,.
$L 'ELO6A%O $L 'ELO L*OL$VO E $L OVO.
$n tal modo +uando i migliori sono intenti a litigare anche +uelli che non valgon nulla cercano di
darsi delle arie.
)(#.
$L TO'&ETT$EE.
n trom-ettiere preso dal nemico mentre chiamava a raccolta l*esercito si mise a gridare: <O
soldati non ammazzatemi cos alla leggera e senza alcun motivo. $o non ho mai ucciso nessuno di
voi e all*in1uori di +uesta trom-a non posseggo altra arma=. <agion di pi> per ammazzarti=
risposero +uelli <non sei capace di com-attere tu e inciti gli altri a 1arlo=.
La 1avola mostra che i pi> colpevoli sono coloro che incitano al male i prncipi cattivi e crudeli.
)(/.
LA TAL;A E 9A 'AE.
na talpa animale cieco di natura annunzi8 a sua madre che ci vedeva. Iuesta per metterla alla
prova le diede un granello d*incenso e le domand8 che cos*era. Essa dichiar8 che era una pietruzza.
<Creatura mia= esclam8 allora la madre <tu non solo non ci vedi ma hai perso persino l*odorato
=.
Cos ci sono dei 1an1aroni che promettono l*impossi-ile e poi 1anno 1iguracce nelle cose pi>
semplici.
)(0.
$L C$%6$ALE E LA VOL;E.
n cinghiale s*era messo vicino a un al-ero e vi aguzzava sopra le zanne. La volpe gli chiese perchD
mai +uando nD cacciatori nD altro pericolo gli sovrastava egli aguzzava i denti. <%on lo 1accio
certo senza perchD= rispose il cinghiale. <9e mi capitasse addosso +ualche guaio allora non avrei
pi> il tempo per a11ilarle ma se saranno pronte me ne servir8=.
La 1avola insegna che i preparativi si devono 1are prima che si presenti il pericolo.
)(2.
$L C$%6$ALE $L CAVALLO E $L CACC$ATOE.
n cinghiale e un cavallo andavano a pascolare nello stesso posto. 'a il cinghiale tutti i momenti
calpestava l*er-a e intor-idava l*ac+ua al cavallo il +uale per vendicarsi ricorse all*aiuto di un
cacciatore. Iuesto gli rispose che non poteva 1ar nulla per lui se non si rassegnava a lasciarsi
mettere il 1reno e a prenderlo in groppa e il cavallo acconsent a tutte le sue richieste. Allora il
cacciatore gli sal in groppa mise 1uori com-attimento il cinghiale e poi condotto seco il cavallo lo
leg8 alla greppia.
Cos molti mossi da un cieco impulso di collera per vendicarsi dei propri nemici si precipitano
sotto il giogo altrui.
)(2.
LA 9COFA E LA CA6%A CE 9$ $%9LTAVA%O A V$CE%A.
La scro1a e la cagna si insultavano a vicenda. La scro1a prese a giurare che lei per A1rodite
avre--e s-ranato la cagna E la cagna -e11arda le disse: <9 1ai -ene a giurarmelo su A1rodite
perchD tutti sanno che la dea ti vuole un gran -ene. Iuelli che hanno assaggiata la tua sporca
carnaccia non permette nemmeno che entrino nel suo tempio= <'a +uesta= disse l*altra <4 una
prova lampante dell*a11etto che la dea nutre per me perchD essa respinge chiun+ue mi uccida o mi
1accia in +ualche modo del male. Iuanto a te poi tu puzzi da viva e puzzi da morta=.
La 1avola mostra come un a-ile oratore possa accortamente convertire in elogi gli insulti ricevuti
dai nemici.
))3.
LE VE9;E LE ;E%$C$ E $L CO%TA$%O.
Vespe e pernici a11litte dalla sete andarono da un contadino a chiedergli da -ere promettendo che
in cam-io dell*ac+ua gli avre--ero resi +uesti servizi: le pernici di zappargli la vigna e le vespe di
tener lontani i ladri con i loro pungiglioni 1acendovi la guardia tutt*attorno. $l contadino rispose:
<'a io ho due -uoi che non promettono nulla e mi 1anno tutto dun+ue 4 meglio che dia da -ere a
loro che a voi=.
La 1avola va -ene per certi uomini rovinosi che promettendo di aiutarci ci recano gravi danni.
))!.
LA VE9;A E $L 9E;E%TE.
na vespa posatasi sulla testa di un serpente lo tormentava pungendolo senza tregua col suo
aculeo. Iuello sconvolto dal dolore non riuscendo a vendicarsi della sua nemica cacci8 la testa
sotto la ruota di un carro e cos mor lui insieme con la vespa.
La 1avola mostra che c*4 della gente disposta a morire per 1ar morire i suoi nemici.
))(.
$L TOO E LE CA;E 9ELVAT$CE.
n toro inseguito da un leone si ri1ugi8 in una caverna dove c*erano delle capre selvatiche che lo
picchiarono e lo presero a cornate. E lui: <9e mi ci rassegno non 4 gi5 perchD a--ia paura di voi
4 per via di +uello che sta l5 1ermo all*entrata della caverna=.
Cos molti per paura dei pi> 1orti tollerano anche gli oltraggi dei pi> de-oli.
))).
$L ;AVO%E E LA 6.
$l pavone rideva della gru e ne criticava il colore dicendo: <$o son vestito di porpora e d*oro ma tu
non hai nulla di -ello sulle ali=. <'a io= rispose l*altra <canto vicino alle stelle e volo nell*alto
dei cieli. Tu invece come un galletto giri per terra in mezzo alle galline=.
E* meglio essere mal vestiti ma degni d*ammirazione piuttosto che vivere ingloriosamente 1acendo
pompa delle proprie ricchezze.
)),.
$L ;AVO%E E LA CO%ACC$A.
6li uccelli deli-eravano sulla scelta del loro re e il pavone pretendeva d*essere eletto per la sua
-ellezza. 'a mentre gli altri si accingevano a votare per lui la cornacchia disse: <E se ci
inseguir5 l*a+uila che aiuto potrai darci tu +uando sarai diventato reG=.
La 1avola mostra che non ha torto chi prima di passar dei guai si premunisce in vista dei 1uturi
pericoli.
))#.
LA C$CALA E LA VOL;E.
na cicala cantava sull*alto di una pianta. na volpe che aveva voglia di mangiarsela escogit8 una
trovata di +uesto genere: si 1erm8 l5 dirimpetto e cominci8 a 1ar meraviglie per la dolcezza del suo
canto e a pregarla di scendere dichiarando che desiderava vedere com*era grossa la -estia dotata di
una voce cos potente. La cicala che sospettava il suo gioco stacc8 una 1oglia e la gett8 gi>. La
volpe le si precipit8 addosso come avre--e 1atto con la cicala. E +uella: <Ti sei s-agliata cara mia
se speravi che io scendessi. $o dal giorno che ho veduto delle ali di cicala in un cacherello di volpe
delle volpi non mi 1ido=.
))/.
LA C$CALA E LE FO'$CE.
$n una giornata d*inverno le 1ormiche stavano 1acendo seccare il loro grano che s*era -agnato na
cicala a11amata venne a chiedere loro un po* di ci-o. E +uelle le dissero: <'a perchD non hai 1atto
provvista anche tu +uest*estateG= <%on avevo tempo= rispose lei <dovevo cantare le mie
melodiose canzoni=. <E tu -alla adesso che 4 inverno se d*estate hai cantato= le dissero ridendo
le 1ormiche.
La 1avola mostra che in +ualsiasi 1accenda chi vuol evitare dolori e rischi non deve essere
negligente.
))0
$L 'O E $L C$OO.
n muro tra1itto -rutalmente da un chiodo gridava: <;erchD mi tra1iggi se io non ti ho mai 1atto
nulla di maleG= E l*altro: <La colpa non 4 mia ma di +uello che mi picchia dietro con tutta la sua
1orza=.
))2.
L*AC$EE E $L LEO%E.
n a-ile arciere and8 in montagna a cacciare. Tutti gli altri animali 1uggirono soltanto il leone lo
s1id8 a -attaglia. $l cacciatore scocc8 un dardo e gli disse: <6uarda come 4 il mio am-asciatore
dopo verr8 anch*io a trovarti=. $l leone 1erito si diede alla 1uga. na volpe gli diceva di 1arsi
coraggio e di non 1uggire. <%o non ci riesci a 1armela= rispose il leone <se il suo messaggero 4
cos pungente che 1ar8 mai +uando verr5 lui in personaG=.
La conclusione -isogna prevederla dall*inizio e pensar su-ito alla propria salvezza per l*avvenire.
)).
$L CA;O E LA V$TE.
'entre la vite stava germogliando il capro ne -rucava le gemme. La vite gli disse: <;erchD vuoi
dare +uesto danno a meG %on ce n*4 1orse er-aG Eppure il giorno che ti sacri1icheranno tutto il
vino che ci vorr5 lo 1ornir8 io=.
La 1avola -olla gli ingrati e +uelli che vogliono 1ar i prepotenti con i loro amici.
),3.
LE $E%E.
icono che le iene tutti gli anni cam-iano sesso cos un anno sono maschi e un anno 1emmine. Ora
una volta una iena maschio si accost8 a una 1emmina con delle pretese contro natura. E +uella gli
rispose: <9 s caro mio 1a pure ma pensa che presto toccher5 a te=.
Iuesto potre--e dirlo a un magistrato in carica colui che gli succeder5 se 1osse costretto a su-ire
da lui +ualche soperchieria.
),!.
LA $E%A E LA VOL;E.
icono che le iene cam-iano sesso tutti gli anni diventando un anno maschi e un anno 1emmine.
na iena dun+ue vedendo una volpe prese a rimproverarla perchD respingeva le sue pro11erte
d*amicizia. E +uella: <%on devi prendertela con me ma piuttosto con la tua natura che non mi
permette di sapere se avr8 in te un amico o un*amica=.
La scro1a e la cagna disputavano sulla loro 1econdit5. La cagna 1aceva notare che essa 4 l*unico
+uadrupede che a--ia una gestazione -reve. <Ah ma se vuoi parlar di +uesto= le disse la scro1a
<con1essa anche che i 1igli li metti al mondo ciechi=.
La 1avola mostra che le opere vanno giudicate non dalla velocit5 ma dalla per1ezione con cui sono
compiute.
),).
$L CALVO A CAVALLO.
n calvo con la parrucca in testa andava a cavallo. 9i lev8 il vento e gliela so11i8 via tra le grasse
risate degli spettatori. Iuello 1erm8 il cavallo e disse: <E che cosa c*4 di strano che mi piantino in
asso dei capelli che non sono miei +uando essi hanno gi5 a--andonato il loro reale proprietario
+uello con cui erano venuti al mondoG=.
%essuno si a11ligga +uando su-isce una perdita perchD ci8 che non 4 naturalmente innato in noi non
dura: nudi siamo venuti e nudi ce ne andremo.
),,.
L*AVAO.
n avaro aveva li+uidato tutto il suo patrimonio e l*aveva convertito in una verga d*oro poi l*aveva
sotterrato in un certo luogo sotterrandoci insieme la sua vita e il suo cuore e tutti i giorni andava a
1arci un*ispezione. n operaio lo tenne d*occhio su-odorando la verit5 and8 a scavare e si port8
via la verga. opo un po* arriv8 anche l*avaro e. trovando la sua -uca vuota cominci8 a piangere e a
strapparsi i capelli. 'a un tale che l*aveva visto lamentarsi cos dolorosamente +uando ne seppe la
ragione gli disse: <%on disperarti cos mio caro tanto oro non ne avevi nemmeno +uando lo
possedevi. ;rendi una pietra mettila al suo posto e immagina d*avere il tuo oro: ti 1ar5 lo stesso
servizio perchD vedo -ene che anche +uando il tuo oro era l5 tu non ne 1acevi nulla=.
La 1avola mostra che nulla vale possedere una cosa senza goderla.
),#.
$L FA&&O E $L 9O CA%E.
n 1a--ro aveva un cane che continuava a dormire mentre lui lavorava appena per8 si metteva a
tavola se lo trovava al 1ianco. <&rutto poltrone= gli disse gettandogli un osso <dormi +uando io
-atto l*incudine ma -asta che muova le mascelle e ti svegli su-ito=.
La 1avola svergogna i dormiglioni i pigri e tutti +uelli che vivono delle altrui 1atiche.
),/.
L*$%VE%O E LA ;$'AVEA.
n giorno l*$nverno canzonava la ;rimavera rin1acciandole che appena compare lei non c*4 pi>
pace per nessuno: chi va nei prati chi va nei -oschi a +uesto piace coglier 1iori e gigli o anche 1arsi
girare davanti agli occhi una rosa o mettersela tra i capelli +uello si im-arca e attraversa magari il
mare per trovarsi in mezzo a gente diversa dal solito e dei venti e di tutta la pioggia che cade dal
cielo nessuno si d5 pi> pensiero. <$o invece= soggiungeva <sono come un dittatore o un
principe assoluto comando che guardino non al cielo ma gi> sulla terra che a--iano paura e che
tremino e +ualche volta li costringo anche a starsene in casa rassegnati tutto il giorno=. <;er
+uesto= rispose la ;rimavera <gli uomini 1are--ero volentieri a meno di te. Iuanto a me trovano
che persino il mio nome 4 -ello il pi> -ello per 7eus di tutti i nomi cos +uando me ne vado mi
rimpiangono e +uando arrivo si rallegrano=.
),0.
LA O%$%E E $L A6O.
na rondine aveva 1atto il suo nido sotto il tetto di un tri-unale. n giorno mentre era 1uori che
volava un drago strisci8 s> e le mangi8 i rondinotti. Al suo ritorno trovando il nido vuoto si mise
a piangere disperatamente. n*altra rondine cercava di consolarla e le diceva che non era la sola a
cui 1osse capitata la disgrazia di perdere i 1igli. 'a lei: <%on piango tanto per i miei 1igli +uanto
perchD +uesto oltraggio mi 4 stato 1atto proprio +ui in +uesto luogo dove +uelli che sono oltraggiati
ricorrono per ottener giustizia=.
La 1avola mostra che spesso le sventure sono pi> di11icili da sopportare perchD vengono dalla parte
da cui meno ce le aspettavamo.
),2.
LA O%$%E E LA CO%ACC$A CE $9;TAVA%O 9LLA LOO &ELLE77A.
La rondine in gara con la cornacchia vantava la sua -ellezza. 'a la cornacchia interrompendola
le disse: <La tua -ellezza 4 un 1iore di primavera ma io ho un corpo che resiste anche all*inverno=.
),.
LA O%$%E E 6L$ CCELL$.
%on appena germogli8 il vischio la rondine s*accorse del pericolo che sovrastava agli uccelli e
radunatili tutti consigli8 loro come la cosa migliore di strappar via il vischio dalle +uerce che lo
portavano. Che se poi +uesto non 1osse possi-ile li consigli8 di ri1ugiarsi presso gli uomini
scongiurandoli di non ricorrere all*aiuto del vischio per catturarli. 'a +uelli si -e11arono di lei
come se cianciasse a vuoto. Allora essa in atteggiamento di supplice si rec8 dagli uomini. Iuesti si
compiac+uero del suo -uon senso e l*accolsero come in+uilina nelle loro case. Ecco come va che
mentre gli uomini d5nno la caccia agli altri uccelli e li mangiano la sola rondine come loro
protetta senza timore 1a il nido persino dentro le loro case.
)#3.
LA O%$%E FA%FAO%A E LA CO%ACC$A.
La rondine diceva alla cornacchia: <$o sono una 1anciulla e sono d*Atene e sono di sangue reale e
son 1iglia del re d*Atene= e continuava con la storia di Tereo e della violenza su-ta e del taglio
della lingua ?!@. <T*han tagliata la lingua= disse la cornacchia <e hai tanta parlantina Che cosa
mai succedere--e se ce l*avessiG=.
%ote.
!. Vedi 1avola .
)#!.
LA TATA6A E L*AI$LA.
na tartaruga pregava un*a+uila perchD le insegnasse a volare e +uanto pi> +uesta le dimostrava
che era cosa aliena dalla sua natura tanto pi> l*altra insisteva nelle sue preghiere. Allora l*a+uila
l*a11err8 tra gli artigli la sollev8 in alto e poi la lasci8 cadere. La tartaruga casc8 su una roccia e si
1racass8.
La 1avola mostra come a dispetto dei consigli dei saggi molti si rovinino per voler scimmiottare il
prossimo.
)#(.
LA TATA6A E LA LE;E.
na tartaruga e una lepre continuavano a 1ar discussioni sulla loro velocit5. Finalmente 1issarono
un giorno e un punto di partenza e presero il via. La lepre data la sua naturale velocit5 non si
preoccup8 della cosa: si -utt8 gi> sul ciglio della strada e si addorment8. La tartaruga invece
consapevole della sua lentezza non cess8 di correre e cos passando avanti alla lepre che dormiva
raggiunse il premio della vittoria.
La 1avola mostra che spesso con l*applicazione si ottiene pi> che con i doni naturali non coltivati.
)#).
LE OCE E LE 6.
Oche e gru pascolavano nello stesso prato +uando comparvero dei cacciatori. Le gru che erano
leggere se ne volarono via mentre le oche rese lente dal peso del loro corpo 1urono prese.
Cos anche tra gli uomini +uando in una citt5 arriva la guerra i poveri che sono 1acili a spostarsi
si salvano 1acilmente migrando da un luogo all*altro mentre i ricchi resi tardi dal peso eccessivo
dei loro -eni diventano spesso schiavi.
)#,.
$ VA9$.
n vaso di terracotta e un vaso di rame erano trascinati gi> per la corrente di un 1iume. E +uel di
coccio diceva a +uello di rame: <%uota al largo non al mio 1ianco perchD anche se io non ho
nessuna voglia di toccarti -asta che mi tocchi tu e io vado in -riciole=.
)##.
$L ;A;;A6ALLO E LA 6ATTA.
n tale comper8 un pappagallo e lo lasci8 li-ero ad a-itare nella sua casa. $l pappagallo che era
ammaestrato vol8 sul 1ocolare vi si appollai8 sopra e di l5 cominci8 a ciarlare con gar-o. Lo vide
la gatta e cominci8 a interrogarlo chi 1osse e donde venisse. Ed egli rispose: <$l padrone m*ha
comperato or ora=. <9G E tu dun+ue s1rontatissima 1ra tutte le -estie= soggiunse la gatta <appena
arrivato osi strillare tanto mentre a me che son nata in +uesta casa i padroni lo proi-iscono e se
appena +ualche volta lo 1accio si arra--iano e mi cacciano 1uoriG= <'a va* a spasso o padrona di
casa= le rispose il pappagallo <la mia voce non in1astidisce mica i padroni come la tua=.
Ecco una 1avola adatta per un uomo maligno che cerca sempre di criticare gli altri.
)#/.
LA ;LCE E L*ATLETA.
na volta una pulce con un salto si pos8 sul dito del piede di un atleta che era ammalato e nel
-alzo gli diede un morso. Iuello ra--ioso mise le unghie in posizione per schiacciarla ma la
pulce con uno dei suoi salti a-ituali si allontan8 s1uggendo alla morte. E l*atleta disse sospirando:
<O Eracle se +uesto 4 il tuo aiuto contro una pulce che soccorso mi presterai tu +uando
com-atter8 contro i miei avversariG=.
Iuesta 1avola insegna anche a noi che gli d4i si devono invocare nei casi gravi e non per le piccole
cose senza importanza.
)#0.
LA ;LCE E L*O'O.
La 1avola mostra che non conviene aver piet5 di un malvagio sia esso grande o piccolo.
)#2.
LA ;LCE E $L &OVE.
F$%E.