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I secoli dal XV al XVII furono un’epoca in cui la religione era motivo di scontri.

Nell’ALTO MEDIOEVO la Chiesa cattolica aveva acquisito sempre più potere e peso nella
società, atraverso un processo di rafforzamento dittrinale:
- si individuò un regno intermedio tra paradiso e inferno: il purgatorio
- Si raffinò la pratica del culto
- Si rafforzò anche dal punto di vista delle strutture, col Patrimonio di San Pietro e il
clero regolare e secolare.
Già nel 1300 un primo scisma, il Grande Scisma del 1054, era avvenuto, dividendo la
Chiesa cattolica, cioè “universale”, a ovest e la Chiesa ortodossa, cioè “di corretta opinione”,
a est. In questi anni la Chiesa di Roma acquisiva sempre più potere e il papato era ormai a
tutti gli effetti il fulcro della respublica christianas, diventando una figura sempre più
importante.
Tuttavia nel giro di pochi anni questa situazione cambiò radicalmente.

Nel BASSO MEDIOEVO la Chiesa incontra alcuni problemi.


Il Regno di Francia era sorto come regno “nazionale” ma, scontrandosi con la Chiesa, il
papato venne trasferito per un settantennio ad Avignone, subordinato alla monarchia
francese, creando quel fenomeno chiamato cattività avignonese.

Agli inizi del XIV secolo la Chiesa era divisa tra un papa che si trovava ad Avignone e uno a
Roma. Cominciò a diffondersi un’idea che il primato non dovesse spettare alla Chiesa, bensì
a un concilio. Nel Concilio di Costanza del 1414, la questione si risolse e venne posta fine
alla cattività avignonese. Il concilio, che era una riunione di tutti i personaggi più importanti
della Chiesa, assunse una supremazia sulla Chiesa.

Tuttavia i continui conflitti interni indebolirono le istituzioni ecclesiastiche a tal punto che re e
signori territoriali si appropriarono regolarmente dei benefici della Chiesa e invece che
contrastare questa tendenza, nel corso del 1400 molti papi l'assecondarono attraverso
concordati con le casate regnanti. Così il corpo ecclesiastico, selesionato ormai solo dal
potere politico venne più volte sottomesso e grazie a tale rapporto di fiducia con i poteri
statali, i papi rinascimentali riuscirono ad imporsi nuovamente nel concilio come principi della
cristianità, trovandosi però assai indebolita.
Sul piano dello stile del governo rinforzarono la curia romana, parteciparono a lotte di potere
ed piazzarono amici e parenti nei posti di comando secondo la prassi chiamata “nepotismo”.

Nel frattempo scoppiarono in diversi paesi europei dissensi religiosi. Il primo ad opporsi
all'operato della Chiesa fu un insegnante di Oxford, John Wyclif, il quale si oppose al potere
temporale della Chiesa.
→ Egli si focalizzò prima di tutto sulle Sacre Scritture. I vangeli infatti erano stato tramandati
in greco e tradotti poi in latino in una versione ufficiale della Chiesa di Roma, la vulgata. Non
era concesso tradurre il Vangelo in qualsiasi lingua volgare. Questo richiedeva nella
conoscenza del Vangelo l’intermediazione dei Sacerdoti. Il problema era l’impossibilità per le
persone comuni di leggere le scritture nella loro lingua ed iniziò quindi a tradurre la Bibbia in
inglese.
→ Lui inoltre credeva nella predestinazione, e contestò la transustanziazione, che
assegnava al sacerdote una capacità di cambiare la natura fisica di qualcosa.
→ Era infine contrario al celibato del clero e alla dottrina delle indulgenze (l’idea che
attraverso dei meriti acquisiti sulla terra si possa ridurre la pena temporale da scontare nel
purgatorio).
Wyclif venne combattuto dal re d’Inghilterra con l’aiuto della Chiesa e mandato al rogo, ma
negli stessi anni a Praga, un professore e predicatore Boemo, Jan Hus, denunciò la Chiesa
e l'avidità dei preti, diffondendo un messaggio di rofrma sociale e nazionale. Si iniziò a
leggere la Bibbia in ceco e a somministrare la comunione con il pane e il vino. Convocato al
concilio di Costanza per giustificarsi, Hus venne processato, condannato e mandato al rogo.

Nel XVI secolo un altro personaggio importante segnò la storia delle religioni.
Martin Lutero nacque nel 1483 in Germania. Figlio di imprenditore, a vent’anni decise di farsi
monaco agostiniano, conseguendo il titolo dottrinale di teologia. Iniziò a insegnare a
Wittenberg le epistole ai Romani, predicando che “è solo la grazia di Dio che può
giustificarci, cioè salvarci, gratuitamente”. Il 31 ottobre 1517 affisse alla porta del duomo di
Wittenberg le novantacinque tesi, nelle quali affermava che la salvezza dell’uomo deriva
solamente dalla grazia divina, alla quale si perviene in virtù della sola fede e della lettura
delle Sacre Scritture.
Cominciò a sottoporre i principi teologici del cattolicesimo a un severo esame: dei 7
sacramenti solo il battesimo e la comunione (non sul piano della transustanziazione) sono
citati nei Vangeli.
Attraverso quest’analisi riuscì ad abbattere le strutture portanti della chiesa cattolica,
soprattutto la struttura ecclesiastica, in quanto non c’era più bisogno dei sacerdoti perché c’è
solo la parola di Dio.
Le sue idee cominciarono a essere stampate su fogli volanti, servendosi del medium della
stampa a caratteri mobili.
Nel 1520 il papa scomunicò Lutero, il quale risposte con degli scritti che circolarono in
migliaia di copie e diffusero un messaggio che venne sempre più ascoltato:
- Ai contadini spiegò che il sacerdozio e la Chiesa non dovevano esistere, e di
conseguenza nemmeno decime e tributi ecclesiastici;
- Ai principi tedeschi diede la speranza di acquistare le proprietà della Chiesa;
- Alle classi popolari parlò di libertà assoluta e di eguaglianza sociale di tutti gli uomini.
Le idee di Lutero cominciarono a diffondersi in tutta Germania, tanto che i cavalieri imperiali
presero le armi contro i vescovi-principi e insorsero poi i contadini proclamando giustizia
sociale.
In Svizzera i cantoni cattolici entrarono in guerra coi cantoni che seguivano la riforma
luterana, scuotendo tutto il mondo tedesco e scandinavo fino alla metà del Cinquecento.

I luterani che protestavano per la loro libertà di confessione vennero definiti protestanti, ma il
movimento non era unito: vi erano idee diverse su questioni teologiche centrali. Nella
cittadina di Münster venne a crearsi una società di anabattisti, i quali proclamavano fosse
possibile la creazione già sulla terra di una società di santi, alla quale si veniva ammessi
tramite un secondo battesimo da adulti. Truppe luterane e cattoliche sospesero gli scontri, si
coalizzarono e sterminarono migliaia di anabattisti.

Anche in Inghilterra si formò una rottura gerarchica.


Infatti il re Enrico VIII, non riuscendo ad avere figli maschi dalla moglie Caterina d’Aragona,
chiese al papa l’annullamento del matrimonio, chiedendo una dispensa papale, per sposare
una giovane donna di corte, Anna Bolena. Tuttavia, il papa rifiutò sia per questioni
canoniche, sia perché Caterina era la zia dell’imperatore d’Asburgo.
ll re disconobbe quindi la Chiesa di Roma e si autoproclamò capo della Chiesa d'inghilterra
nel 1534, senza tuttavia modificare il culto cattolico, ma iniziando a incamerare beni
ecclesiastici. Solo Elisabetta I, la figlia di Anna Bolena, stabilizzò dal punto di vista liturgico e
organizzativo l’anglicanesimo avvicinandolo al protestantesimo.

Dal 1540 in poi una lunga serie di territori tedeschi, scandinavi e baltici abbracciarono il
luteranesimo, ma i tentativi di compromesso dottrinale tra cattolici e protestanti furono inutili
.Nel 1545 la chiesa cattolica aprì a Trento un concilio, il cui obiettivo era quello di pacificare
cattolici e protestanti, che si concluderà nel 1563.
La fase di guerre di religione si conclude nel 1555 con la pacificazione di Augusta, che
afferma il principio “Cuius regio eius religio”: dopo trent’anni di guerre religiose affermò che il
re doveva scegliere la religione adottata dalla popolazione; chiunque si opponesse aveva
l’obbligo di emigrare.
Questo concilio riconobbe quindi che ci potevano essere dei principi che adottavano il
protestantesimo (riconoscimento della chiesa di Roma che esiste la religione riformata). Ma
non si trattò di un principio di tolleranza religiosa, in quanto tutte le confessioni diverse dal
cattolicesimo e dal luteranesimo vennero abolite.
Calvino, un fuoriuscito francese, si rifugiò quindi a Ginevra, dove iniziò a predicare il suo
pensiero: egli proclamava che il cristiano che operava per il bene glorificando il Signore e
incontrando la stima della propria comunità avrebbe ricevuto da Dio il segnale di essere
stato prescelto. a Ginevra calvino riuscì ad imporsi riuscendo a vietare feste, balli e alcol
creando un clima rigido di moralità per vincere la battaglia contro Satana: si venne a creare
una società controllatissima, retta da anziani. Da lì si diffuse poi in inghilterra, Francia e nei
Paesi Bassi.

Tuttavia l'intento di controriforma prese il sopravvento su quello di riforma interna della


Chiesa, e una volta chiuso il concilio vennero ribaditi i punti che erano stati messi in dubbio
da Lutero e venne istituito un indice dei libri proibiti, ossia un indice degli scritti condannati
dalla Chiesa cattolica in quanto contrari alla fede o alla morale.
Ci fu inoltre una riforma interna alla Chiesa: i vescovi furono obbligati a risiedere nella
propria diocesi e si istituirono seminari per formare il clero; ai parroci vennero affidati i
registri canonici per controllare i parrocchiali.
Nel 1542 venne importante anche in Italia il tribunale dell’inquisizione, dove veniva
processato chi diffondeva idee eretiche. Alcune donne iniziarono a essere portate in giudizio
perché si pensava facessero parte di qualche complotto di Satana contro Dio. Iniziò nel
Cinquecento la caccia alle streghe, in particolare nei paesi protestanti, dimostrando la
misoginia di una società patriarcale maschilista. La controriforma individuava nella donna
l’anello su cui condurre l’operazione di disciplinamento della società, seguendo dei modelli,
di cui quello perfetto era Maria in quanto vergine (controllo della sessualità).
Negli anni dal 1560 al 1650 religione e politica si mischiarono in tutta Europa in una miscela
esplosiva.
→ In FRANCIA gli ugonotti, cioè calvinisti, diedero origine a conflitti interni, che si risolsero
solo quando Enrico di Borbone salì al trono e si convertì al cattolicesimo promulgando
l'editto di Nantes nel 1598. L’Editto permise agli ugonotti di professare il loro culto in alcuni
territori. Ma la pace non durò molto: Luigi XIV sancì il ritorno all'uniformità cattolica nel 1685.
→ Nei PAESI BASSI SPAGNOLI, nella prima metà del XVI secolo, la nobiltà delle province
settentrionali, attraverso una dura lotta di indipendenza, staccarono i territori del nord dalla
sovranità spagnola, dando vita alla Repubblica delle Sette Province Unite, caratterizzata da
una tolleranza religiosa a maggioranza calvinista.
→ In INGHILTERRA si venne a creare una convivenza religiosa tra gli anglicani, una
minoranza cattolica e i puritani.
→ In SCOZIA si venne a creare un conflitto tra corona e parlamento che poi sfociò in una
guerra civile che avrebbe portato alla messa a morte del re.
→ L’IRLANDA rimase in gran parte cattolica, e la rivendicazione della fedeltà alla chiesa di
Roma venne testimoniata dalle “rivolte dei Desmond” e la guerra dei Nove anni.

Nel 1600 i paesi bassi spagnoli acquisirono un'identità cattolica, la Polonia sotto la guida dei
gesuiti venne ricattolicizzata e in Germania dopo la pace di Augusta si diffuse il calvinismo.
Dal 1618 al 1648 in tutta Europa venne combattuta la guerra dei Trent’anni, conclusasi con
la pace di Westfalia.

Mentre uscivano dal secolo di ferro sia la Chiesa cattolica sia il luteranesimo si rinsaldarono
al loro interno; erano molti ormai in Europa i cristiani attivi grazie ai decreti conciliari. Sotto il
profilo istituzionale il papa perse di importanza e furono invece i nuovi ordini religiosi a
trainare il cattolicesimo, come i cappuccini e i gesuiti, soppressi poi dal papa alla fine del
XVIII secolo. Il calvinismo si trasformò in un movimento aperto, meno dogmatico.
Le lotte religiose europee contribuirono alla fine alla creazione di un'idea di tolleranza
religiosa anche se rimase in quasi tutta Europa la radicata discriminazione contro gli ebrei, i
quali diedero inizio a una diaspora di famiglie ebraiche.

(secolarizzazione).

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