Sei sulla pagina 1di 3

lOMoARcPSD|10232358

Concilio di trento

Letteratura artistica (Università degli Studi di Palermo)

StuDocu is not sponsored or endorsed by any college or university


Downloaded by Ruhamah Leonetti (d79rw5hdx7@privaterelay.appleid.com)
lOMoARcPSD|10232358

Concilio di Trento
Il Concilio di Trento fu molto importante per la Chiesa Cattolica perché servì a riaffermare i suoi
princìpi (che Lutero aveva contestato con le sue Tesi) e per rivitalizzare la propria immagine che si era
andata offuscando in molte parti d'Europa.
Come dicevamo il concilio durò per ben 18 anni, con varie interruzioni, e si articolò in 3 fasi:
PRIMA FASE - 1545 - 1547
La Germania, dopo la scomunica di Lutero, aveva richiesto al Papa un concilio ecumenico, ma Papa
Clemente VII non si decideva a convocarlo (temeva che la sua autorità venisse messa in discussione).
Il suo successore, Paolo III, era invece convinto che la riforma della Chiesa Cattolica potesse avvenire
solo dopo un concilio che infatti fu indetto (varie volte, ma senza successo!) e finalmente inaugurato il
13 Dicembre 1545 a Trento. Paolo III scelse proprio Trento perché geograficamente era italiana, ma
apparteneva al Sacro Romano Impero--> il Papa voleva mostrare la volontà della conciliazione fra
poteri opposti (papale e imperiale) e fra cattolici e protestanti. I protestanti, però, seppur convocati
non si presentarono; la delegazione francese era esigua, poco più numerosa quella spagnola, mentre
dall'Inghilterra e dalla Scozia giunse solo un vescovo per nazione..questa scarsa partecipazione
impedì in definitiva una vera riunificazione della Chiesa Cattolica. In questa prima fase il Concilio si
occupò delle grandi questioni teologiche--> fede, peccato originale, interpretazione delle Sacre
Scritture, giustificazione e sacramenti (cioè tutte le questioni che erano state contestate da Lutero)
Per tutte queste questioni la Chiesa ribadì la propria posizione senza praticamente cambiare nulla
rispetto al passato.
Il concilio si interruppe per una serie di conflitti a livello internazionale (anche fra il Papa e Carlo V).

SECONDA FASE -1551 - 1552


Intanto era diventato Papa Giulio III.
A questa fase del concilio parteciparono inizialmente anche alcuni vescovi riformati provenienti dalla
Germania, ma il tentativo di conciliazione non portò a nulla perché non si arrivò ad un compromesso
fra le posizioni di cattolici e protestanti.
Furono quindi riprese le questioni sui sacramenti e si parlò soprattutto di Eucarestia.
I lavori si interruppero nuovamente per la guerra tra Carlo V e Enrico II (Re di Francia).

TERZA FASE - 1562 - 1563


In quest'ultima fase si susseguirono vari pontefici: Paolo IV pubblicò nel 1559 l'Indice dei Libri Proibiti
e poi, con Papa Pio IV, si arrivò alla conclusione definitiva del Concilio.
Nell'ultima fase si discusse soprattutto dell'obbligo per i Vescovi di risiedere presso la diocesi di
appartenenza e di alcune questioni legate agli obblighi dei prelati (celibato, abito talare, etc).

COSA STABILI' IL CONCILIO DI TRENTO


•Solo la Chiesa e il Clero potevano interpretare le Sacre Scritture (e quindi la parola di Dio) che dovevano
continuare ad essere divulgate in latino
•La Salvezza era possibile grazie alle opere di bene amministrate dalla Chiesa
•I Sacramenti rimanevano 7 ed erano tutti validi
•La Verginità di Maria fu ribadita
•Il Purgatorio esisteva
•Il culto dei Santi e delle loro reliquie era valido
•La Chiesa poteva ridurre le pene terrene attraverso le indulgenze
•Furono istituiti i seminari--> luoghi dove si formavano i nuovi ecclesiastici (i preti)
•Si riaffermò che i vescovi dovessero risiedere presso la propria diocesi
•Si riaffermò che i preti dovessero indossare sempre l'abito talare e che non potessero sposarsi

Downloaded by Ruhamah Leonetti (d79rw5hdx7@privaterelay.appleid.com)


lOMoARcPSD|10232358

Con il Concilio iniziò il secolo della Controriforma, cioè un periodo in cui la Chiesa si impegnò a lottare contro
il Protestantesimo, anche con intolleranza e repressione. La Chiesa della Controriforma però fu anche in
grado di occuparsi dei bisogni dei fedeli, molto più di prima. Iniziò una vasta pratica per diffondere il
cristianesimo.
I nuovi ordini religiosi :

• I cappuccini che si dedicarono ai più poveri


•i teatini che si dedicarono alla diffusione della Chiesa
• fatebenefratelli e le suore di carità che si dedicarono all'assistenza dei malati.
Anche le donne parteciparono al rinnovamento della Chiesa, infatti nel 1535 Angela Merici fondò una scuola
per educare le bambine. Tra gli ordini religiosi più famosi vi fu la Compagnia di Gesù, un ordine gesuita
fondato nel 1540 da Ignazio di Loyola, un cavaliere spagnolo che al termine della sua carriera si è dedicato alla
vita religiosa. Quest'ordine religioso era formato da sacerdoti e aveva queste caratteristiche:
•si impegnarono nella diffusione della fede cattolica
•l'organizzazione era simile a quella di un esercito, dove ogni gesuita doveva obbedire ai suoi superiori
•ogni gesuita doveva praticare un lungo periodo di studio.
Durante gli anni della Controriforma sempre più fedeli si sono convertiti al Cristianesimo.
I DECRETI DEL CONCILIO DI TRENTO
Nei decreti, i padri tridentini sono condizionati dalle esigenze controriformatrici e dalla volontà di
riaffermare, in una prospettiva antiprotestante, tutti i dogmi contestati dalle nuove dottrine. Tuttavia la
Chiesa con questi decreti abbandona la semplice condanna delle dottrine eretiche per definire in positivo il
dogma cattolico, tentando così di risolvere l'ormai radicata confusione dogmatica.
Si respinge uno dei cardini del protestantesimo, del quale Lutero riconosce come autorità quella della
Scrittura e respinge riti e consuetudini religiose: si riafferma infatti il magistero della Chiesa inteso come
sviluppo della Rivelazione e si ribadisce l'idea di un rapporto uomo-Dio mediato dalla Chiesa e dai Sacramenti
che solo essa può dispensare; si respinge la concezione protestante dell'assoluta corruzione della natura
umana, si riafferma il valore dei sette sacramenti ; si riafferma il carattere sacrificale della Messa e si conserva
l'uso del latino nell'amministrazione dei Sacramenti e nella celebrazione della Messa; travagliate misure
disciplinari colpiscono privilegi e interessi che sovente hanno tra gli stessi padri conciliari e nella curia ; si
sanciscono misure che impediscono la riproposizione degli abusi controllando il reclutamento e la
formazione del clero.

A CHIESA POST-TRIDENTINA Gli indirizzi di rinnovamento deliberati dall'assemblea tridentina si collocano


però entro la struttura della Chiesa medievale, ovvero di una Chiesa che, pur ridimensionata dallo scisma
protestante, mantiene un peso considerevole a livello europeo e che conserva i fondamenti materiali della
propria potenza: • la Chiesa post-conciliare non può fare a meno dell'appoggio del potere secolare
nell'attuazione della Controriforma, mentre l'autorità laica non può ancora prescindere dalla legittimazione
religiosa della propria sovranità. Si configurano così sia elementi di profonda solidarietà tra Chiesa e stati
cattolici (le connessioni tra dissenso religioso.

Downloaded by Ruhamah Leonetti (d79rw5hdx7@privaterelay.appleid.com)

Potrebbero piacerti anche