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Tutorial Raddrizzamento Prospettico

In questo tutorial proponiamo una tecnica di raddrizzamento delle foto tramite l'utilizzo di due
software tra i più comuni, autocad e photoshop.

autocad

1- Il primo passaggio consiste nello scegliere la foto da raddrizzare (tenete presente che maggiore è
l'aberrazione dell'immagine più semplice sarà il raddrizzamento) ed importarla in autocad:
“Insert/Raster Image...”si apre la finestra “Select Image File”, cercate l'immagine nella cartella dove
l'avete salvata ed apritela trascinandola sullo schermo (in questo caso la dimensione in scena
dell'immagine non ha importanza).

2- Iniziamo il processo di raddrizzamento. Per prima cosa bisogna individuare le tre fughe della foto
relative al piano che si vuole raddrizzare, si procede rilucidando le linee prospettiche visibili
dell'immagine (Fig.1), il consiglio è di utilizzare non più di tre linee per punto di fuga (il punto di
intersezione delle linee disegnate sarà la fuga, difficilmente si incontreranno nel medesimo punto,
per cui bisognerà interpolare i risultati) , una volta individuate le fughe Fx e Fy e la relativa traccia
Txy, si potrà procedere all'individuazione della terza fuga z relativa alla profondità, in questo modo:
evidenziate il centro della foto tracciando le diagonali, considerando che le fughe giacciono su una
retta perpendicolare alla traccia opposta e passante per il centro, individueremo la traccia Tyz
creando una retta passante per Fx ed il centro della foto, di conseguenza la retta passante per Fy e
perpendicolare a quest'ultima sarà proprio la traccia Tyz; procedendo allo stesso modo possiamo
trovare la traccia Txz e quindi il triangolo delle fughe completo (Fig.2).

Fig.1

3- Il triangolo delle fughe è necessario per ricostruire il cerchio di distanza, il cui raggio ci fornirà la
distanza reale del punto di vista dal quadro.
Fig.2

Dobbiamo individuare il segmento passante per il centro che congiunge una fuga con la traccia
opposta, in questo caso prendiamo Fy e Txz, costruiamo una circonferenza che abbia questo
segmento come diametro (utilizziamo l' opzione “2p”, cioè circonferenza passante per due punti, nel
comando circonferenza), a questo punto tracciamo la retta perpendicolare al segmento individuato,
passante per il centro della foto, il segmento che unisce il centro e la circonferenza appena generata
costituisce il raggio del cerchio di distanza (Fig.3).

Fig.3
Ricapitolando, se analizziamo la figura 3, abbiamo le fughe e le tracce in colore blu, le diagonali e
quindi il centro della foto evidenziate dal colore giallo, il raggio e relativo cerchio di distanza
magenta, in rosso le linee di costruzione.

4- A questo punto la ricostruzione fotogrammetrica è quasi completa, non resta che individuare il
punto di vista che giace sulla retta perpendicolare al piano della foto, passante per il centro della
foto, ad una distanza dal centro pari al raggio del cerchio di distanza.
La prima operazione da fare è calcolare il valore esatto del raggio utilizzando il comando “distance”
nella paletta “inquiry”, segnatevi il valore compreso di tutti i decimali, nel mio caso è 945.4583
(notate bene che questo valore dipende dalle dimensioni in autocad della foto, quindi è relativo
all'inserimento dell'immagine raster iniziale, non è importante il valore assoluto, ma il suo valore in
funzione delle dimensioni in autocad dell'immagine, nel mio caso per esempio sono (1500x1000) se
avessi imposto delle dimensioni diverse all'immagine iniziale il raggio sarebbe variato anch'esso,
ma con le medesime proporzioni).

Per individuare il punto di vista basterà creare una linea che partendo dal centro della foto si elevi
perpendicolarmente al piano per una distanza pari al raggio del cerchio di distanza, quindi in
autocad si passa a una modalità di visualizzazione assonometrica ( “view/3d views/SW isometric,
oppure utilizzate la paletta “view”), si crea una linea col comando “line” si clicca sul centro della
foto (utilzzando gli snap, ricordo che per settare gli snap bisogna cliccare con il destro sul tasto
“osnap” in basso e poi scegliere “settings...”) si digita sul prompt dei comandi: @0,0,(valore del
raggio del cerchio di distanza), nel mio caso @0,0,945.4583, il punto individuato dalla fine del
segmento è proprio il punto di vista che chiameremo O' (Fig.4).

Fig.4

Abbiamo individuato i due punti che ci servono per effettuare il raddrizzamento, il punto di vista O'
e la fuga Fz, infatti la conclusione di questo tutorial sarà realizzare un rendering utilizzando una
camera che abbia O' come punto di origine e Fz come punto di arrivo. Vedremo nel dettaglio come
fare.
5- Per prima cosa eliminiamo tutte le linee non necessarie, lasciamo cioè solo il segmento verticale
e il triangolo delle fughe. Il passo successivo è sostituire la foto con un piano delle stesse
dimensioni che abbia la foto attaccata sopra come materiale (per poter renderizzare).
Cancellate la foto tenendo una diagonale come riferimento, create un rettangolo delle stesse
dimensioni della foto, utilizzate il comando “region” per creare il piano, cliccate su “region” (nella
paletta “draw” è l'icona con un rettangolo tagliato e un cerchio nel mezzo), selezionate il rettangolo,
premete invio.

Fig.5

6- Create un materiale cliccando l'icona “materials” nella paletta dei rendering, si aprirà la finestra
“Materials”, cliccate su “new” date un nome al materiale e inserite la foto cliccando su “find
file”(attenzione che la foto che state caricando sia la stessa utilizzata fino ad adesso), cliccate su
“Adjust Bitmap...” (Fig.5), selezionate “Fit To Object” (questo passaggio è molto importante per
fare in modo che l'immagine corrisponda esattamente alla regione creata), premete“ok”e di nuovo
“ok” per uscire. A questo punto, stando attenti che sia selezionato il materiale appena creato,
assegnate il materiale al piano cliccando su “attach<” e selezionando il piano, premete invio e poi
“ok”.

7- Il passaggio successivo è assegnare una uv map al piano per far corrispondere la foto al piano
stesso. Cliccate sull'icona “mapping” nella paletta render, selezionate il piano, premete invio, si
aprirà la finestra “Mapping”, di default è impostata la proiezione “planar”, a noi va bene così per
cui lasciate tutto com'è e premete “ok”.

8- Siamo pronti per utilizzare la camera, quello che dovete fare è digitare sul prompt il comando
“dview”, premete invio.
Selezionate il piano della foto, il segmento verticale e il triangolo delle fughe, premete invio.
Scrivete sul prompt il comando “po”.
Comparirà, sempre sul prompt la richiesta “Specify target point”, selezionate il punto di fuga Fz,
adesso verrà richiesto “Specify camera point”, selezionate il punto O' (Fig.6).
Fig.6

Fig.7

Digitate sul prompt “D” ovvero “distance”, posizionatevi su 1x e cliccate (Fig.7).


Ora scrivete “Z” che sta per “zoom”, spostate il cursore in modo da poter vedere una porzione
sufficiente della foto e cliccate.
Premete invio per fissare il tutto.
9-Adesso dobbiamo renderizzare.
Cliccate sull'icona a forma di teiera sulla paletta render, sulla finestra “Render” selezionate come
“Destination” l'opzione “File”, cliccate su “More Options...”, impostate l'estensione TIFF, la
dimensione massima 4096x3072 e 32Bits in “Colors”, premete “OK”.
Cliccate su “Render”, date un nome all'immagine e salvatela in una cartella.

photoshop

Fig.8

10- Aprite il file TIFF in photoshop, il risultato dovrebbe essere più o meno questo (Fig.8).
A questo punto non resta che ruotare l'immagine e ritagliarla. Facciamo un ultimo sforzo.
Svincoliamo l'immagine dal background cliccando due volte sul lucchetto a destra nella paletta
layers, comparirà la finestrella “New Layer” diamo un nome clicchiamo “OK”.
Utilizziamo il “crop tool” nella paletta “drawing” per ridimensionare l'immagine, ruotiamo
l'immagine attraverso Edit/Transform/Rotate, inseriamo delle linee guida trascinandole dal righello
per aiutarci, se non avete il righello andate su “View>Rulers”.
Continuiamo a ruotare e tagliare finchè l'immagine non ci soddisferà.

La particolarità di questo metodo è che, se ben eseguito, fornisce un raddrizzamento tecnicamente


perfetto dell'immagine, tuttavia come si è visto è molto laborioso e quindi ne è consigliabile l'uso
solo se necessario, in ogni caso il tutorial può essere utile per apprendere qualche nuovo comando e
qualche possibilità inesplorata di programmi come autocad e photoshop.

Per chiarimenti contattatemi pure all'indirizzo mail brunori@orangeengineering.it

Il risultato finale dovrebbe essere questo (Fig.9).


Fig.9

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