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Premessa
Diritti e libertà accompagnano la nascita del cittadino moderno,
definiscono un ordine politico e simbolico interamente nuovo: essi
divengono il connotato di un'età, appunto "l'età dei diritti", come l'ha
definita Norberto Bobbio. La dimensione dei diritti, però, ci appare al
tempo stesso fondativa e fragilissima, perennemente insidiata da
restaurazioni e repressioni. In particolare, negli ultimi quindici anni si è
assistito nel nostro paese a un processo graduale che ha portato la classe
politica di centro-destra, dall'iniziale tentativo di delegittimazione, a un
vero e proprio attacco frontale alla Costituzione. La ricostruzione sintetica
che Rodotà qui propone vuole obbedire proprio a questa logica. Non segue
e discute le idee sui diritti, ma analizza politiche e comportamenti dai
quali è dipesa la loro affermazione o negazione, cercando di rendere
evidenti gli intrecci tra riconoscimenti formali di libertà e diritti e
condizioni materiali per la loro attuazione. Le vicende delle libertà e dei
diritti mostrano la lenta inclusione di un numero crescente di cittadini e le
modalità attraverso le quali si costruisce la moderna cittadinanza, nel
succedersi delle diverse "generazioni" dei diritti. Ma rivelano anche tenaci
resistenze all'effettività dei diritti proclamati. Serve una grande fede per
affermare i diritti nei tempi difficili. E di questo la vicenda delle libertà,
che è poi vicenda concretissima di donne e di uomini, è testimonianza
continua.
=
nessuna indipendenza dell'ordine giuridico
Concentrando l'attenzione sul ruolo dello Stato, non si può non tener
conto dei mutamenti economici che fecero apparire la figura dello “Stato
imprenditore".
A Rendere possibile l'intervento dello Stato sono stati degli eventi come
per esempio i fallimenti del mercato in settori strategici. La politica della
presenza pubblica si manifesta con particolare incisività e consentì ai
comuni La municipalizzazione dei pubblici servizi come elettricità, gas e
trasporti.
L'organizzazione pubblica non si presenta più nelle vesti di garante e
assume il compito di assicurare ai cittadini una serie di servizi essenziali.
Ai rapporti privati si sostituisce l'azione pubblica, E la proprietà rimane
centrale nell'ambito dell'agricoltura.
Mentre l'organizzazione operaia aveva conquistato una serie di diritti, i
contadini rimasero sempre in una situazione di debolezza → La
legislazione sui patti agrari infatti non riesce a superare gli ostacoli che si
opponevano a una maggiore considerazione gli interessi dei contadini.
Ci troviamo nell'età Giolittiana, che se da un lato portò alcuni progressi
in direzione di un rapporto meno squilibrato tra le classi sociali e di un
intervento dello Stato a tutela dei diritti e gli interessi delle classi
popolari, dall'altro, alcuni servizi pubblici, come per esempio quello
sanitario, continuano ad essere trascurati. Questo fu anche il periodo
dell'introduzione del suffragio quasi universale, infatti con la riforma
elettorale del 1913 si accordò il voto ai maschi maggiorenni alfabeti
oppure che avessero prestato il servizio militare e gli analfabeti che
avessero compiuto il 30º anno → La riforma portò l'elettorato ad un
aumento numerico di oltre 5 milioni.
Anche la condizione della donna suscita una certa attenzione infatti verrà
emanata una legge sulla capacità giuridica della donna, abolendo
l'autorizzazione maritale, allargando la funzione tutelare della donna, e
ammettendola ad esercitare professioni ed a coprire gli impieghi pubblici
→ L'esclusione riguardava i poteri pubblici giurisdizionali o l'esercizio di
diritti o di potestà pubbliche, era esclusa la carica di direttore generale dei
banchi Napoli e di Sicilia, magistrature, polizia, esercito → Era una
situazione che vedeva progredire le donne a metà.
Si cercò di riaprire anche la questione del divorzio, che però portò a più
volte degli scontri con il mondo cattolico → Addirittura l'osservatore
Romano arriva ad avere una rubrica fissa intitolata campagna contro il
divorzio.
Capitolo II
La negazione dei diritti
CODICE PENALE
Il codice Rocco palesa una coerenza piena con la logica del regime. A
caratterizzare il codice contribuiscono la durezza della pena, la difesa dello
Stato e una forte compressione di tutte quelle attività che potevano essere
considerate in contrasto con l'autorità dello Stato (manifestazione di
opinione o costituzione di associazioni).
Capitolo III
Costituzione e democrazia
I nuovi principi
La cittadella assediata
Con la guerra fredda (1947-1991), si intende una lunga e aperta fase di
rivalità tra Stati Uniti e Unione Sovietica con la partecipazione dei loro
alleati. Si parla di guerra fredda perchè non si arrivò mai allo scontro
militare diretto. Si consolida la logica della “cittadella assediata”, i
cui occupanti devono potersi difendere con ogni mezzo. Questa impresa
fu favorita dal fatto che vigevano ancora una serie di norme fasciste e non
si dà vita agli istituti fondamentali di garanzia: la Corte costituzionale
infatti comincerà a funzionare quasi 10 anni dopo. In questo periodo
abbiamo il mondo diviso in blocchi e l'Italia apparteneva a quello
occidentale, dove si faceva sempre più vivo il pericolo di una minaccia
comunista → ciò
comportò (e giustificò secondo alcuni) l'adozione di politiche restrittive →
si avevano azioni contro culti acattolici andando quindi contro il principio
di eguaglianza che vieta la discriminazione basata sulla religione, si aveva
un controllo diretto della magistratura eliminando sempre di più i diritti
fondamentali del cittadino. Le norme discriminatorie prendono piede, e la
sostanziale illegalità di questa linea si avrà quando la Corte costituzionale
comincerà a far cadere gran parte delle norme fasciste. Ogni pretesto era
buono per preseguitare chi si batteva per la libertà di religione, addirittura
si cercò di impedire che roma potesse ospitare nel 1951 il VII congresso
internazionale dell'associazione di storia delle religioni, a Messina
l'università revocò l'incarico a un docente di religione valdese.
Tra la fine degli anni 50 inizio degli anni 60 si apre una fase che detta del
"disgelo costituzionale".
La novità istituzionale rappresentata dall'attività della corte costituzionale
inizia un periodo di intense politiche dei diritti di libertà e di lavoro. Si
deve infatti alla corte costituzionale l'opera di smantellamento della
legislazione fascista che investe il codice penale, il codice procedura
penale e il testo unico di pubblica sicurezza, con decisioni che andranno ad
abolire il reato di adulterio della moglie e delle significative aperture in
tema di aborto.
La corte darà evidenza alla piena rilevanza giuridica della costituzione che
fino a quel momento.
Questa politica di disgelo costituzionale favorisce L'eliminazione delle
distorsioni dei periodi Precedenti e l'apertura di nuovi spazi di libertà.
Questa politica si muove soprattutto lungo tre linee:
• La restituzione all'individuo di poteri di decisione confiscati
organizzazione statuale, ampliando quindi l'aria della sua
azione libera
• L'avvio di riconoscimento di pari dignità e sostanziale
eguaglianza a gruppi che erano oggetto di discriminazioni e
dispartà
• Estensione dei diritti riconosciuti anche a chi si trovasse
in manicomi oppure carceri.
Nel 1935 viene approvato il nuovo codice di procedura penale, che tuttavia
subirà una serie di interventi alla corte costituzionale, un po' di potere viene
attribuito ai cittadini con la legge di riforma della polizia che introduce
alcune modeste forme di controllo sulla banca
dati al ministero dell'interno.
Sul terreno giudiziario abbiamo orientamenti contraddittori → Si fa più
debole la tutela dei diritti sociali mentre si tenta di rafforzare le difese
individuali nei confronti al sistema dell'informazione, e si crea un diritto
all'identità personale; tuttavia il contributo più significativo viene dato da
una sentenza della corte costituzionale che dichiara immodificabili i
principi fondamentali dell'ordinamento.
Una disciplina del rapporto tra Stato e chiesa si sta ancora cercando, E
soprattutto intorno al tema dell'insegnamento della religione nelle
scuole pubbliche si apre un duro conflitto che però porta e ogni caso la
nuova stagione concordataria che stimola l'intesa con le altre
confessioni religiose → Ciò porta anche a un'altra questione più
generale e cioè se sia sufficiente la politica delle intese oppure se sia
necessaria una legge generale sulla libertà religiosa.
Fatto sta che ogni volta che si configuravano delle violazioni clamorose
all'interno di un partito e del parlamento, la risposta del governo era quella
di negare ogni sanzione fino a quando non si fosse terminato
l'accertamento giudiziario di una responsabilità penale → Capiamo bene
che così si allontanava nel tempo il rischio di una sanzione in quanto i
ritmi della giustizia erano lentissimi.
Ciò che c'è da dire comunque è che parte della ridefinizione dei diritti al
cittadino sono dovute anche grazie all'influenza della legislazione
europea, come xes con l'inserimento di una nuova ed adeguata disciplina
dei contratti dei consumatori, oppure la legge che tuteli i dati personali
che permettesse quindi al cittadino di controllare l'uso delle informazioni
che lo riguardassero.
Capitolo IV
Gli ultimi 15 anni: una transizione irrisolta
Un quadro costituzionale
Una spinta e un rafforzamento dei diritti è stata data grazie poi alla
carta dei diritti fondamentali, diventata giuridicamente vincolante nel 2009
→ La tutela dei diritti fondamentali diventa un principio fondatore
dell'Unione Europea e il presupposto indispensabile per la sua legittimità.
L'obbligo dell'unione di rispettare i diritti fondamentali è confermato e
definito dalla corte di giustizia europea e dalla sua giurisprudenza
→ Abbiamo un passaggio dall'Europa dei mercati all'Europa dei diritti.
Il fatto è che nella costituzione già sono presenti questi principi tuttavia il
paradosso sta nel fatto che si è passati da una delegittimazione della
costituzione nel dibattito pubblico ad un suo abbandono nel momento in
cui si legiferava proprio su libertà e diritti. È divenuto infatti fatto costante
nella vita istituzionale un agire di governo e maggioranza di centrodestra
ai margini della costituzione.
Ovviamente nel 2009 e poi sono state fatte alcune modifiche e sono state
dichiarate incostituzionali alcune degli articoli più importanti.
In particolare, la prima sentenza ha ristabilito il principio che a decidere
quanti ovuli inseminare fosse il medico, d’accordo con la coppia, tenendo
conto della situazione clinica, dell’età della donna e soprattutto
introducendo il concetto di tutela della salute della donna, ignorato dalla
legge 40.
Fatto sta che la corte Con la sentenza pone in risalto i due diritti
fondamentali della persona: quello all'autodeterminazione e quello
alla salute. Viene promesso ai cittadini che non verrà messa la mano su
di loro, sulla loro vita, il compito del legislatore ad un certo punto deve
arrestarso quando si deve rispettare la persona umana in quanto tale.
Nel 2010 viene proposto un disegno di legge che riduceva i casi in cui le
intercettazioni erano possibile e sostanzialmente ne impediva la
pubblicazione → Le reazioni vennero da più parti ma soprattutto la parte
di chi vedeva indeboliti gli strumenti di lotta alla criminalità e cancellato il
diritto dei cittadini essere informati. Si ha una forte mobilitazione su
internet contro questa cd. “legge bavaglio”, che ha giocato un ruolo
importante nell'opposizione al disegno.
La parola “altro” si fa sempre più viva negli ultimi anni, e sta ad indicare
un soggetto ritenuto indifferente → immigrati, omosessuale, lo zingaro, e,
ovviamente, le donne (ancora in cerca di pari diritti). Non a caso non sia
riuscito ad approvare la normativa
contro l'omo fobia e politici di centro destra ricorrono continuamente
espressioni nei confronti dei gay che comunque escludono delle forme di
riconoscimento delle scelte di vita che hanno il loro fondamento nel
rispetto della persona e dei diritti fondamentali.