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LM CHIMICA
A.A. 2008-09
O O
Br Br
OH
Pseudomonas putida
OH
1
Gli enantiomeri sono chimicamente identici
FINO A CHE NON SONO POSTI IN UN INTORNO CHIRALE
R CO2H R CO2H
NH2 NH2
(S)-α-amminoacido (R)-α-amminoacido
HO NH2 HO NH2
HO CO2H HO CO2H
L-dopa D-dopa
3-(3,4-diidrossifenil)alanina
commercializzato come enantiomero puro tossico 3
HN HN
F3C F3C
2
E’ ora possibile (e, con le nuove leggi, necessario) preparare:
farmaci enantiomericamente puri
sostanze “naturali” in modo meno costoso rispetto all’estrazione
Per prima cosa, consideriamo due situazioni in cui, in alternativa, ha origine la selettività
1 equiv H2
+ +
catalizzatore
3
Br -
I
k1
Br
k1 > k2
Br -
I
k2
Br
NH2
HN HN + HN
papaina H
Ar Ar N Ar OH
CO2H
O O
racemico
OH OH
OH t-BuOOH N+ N
N +
Ti(iPrO)4 O-
(-)-DIPT
59% 37%
racemico 63% ee 95% ee 7
reagente
A B + C + D +..... [B] =/ [C] =/ [D] .....
La discriminazione tra le diverse posizioni all’interno di una molecola può portare alla
formazione preferenziale di uno o più isomeri
REGIOSELETTIVITA'
4
In certe situazioni la discriminazione tra diversI gruppi o facce porta alla formazione
preferenziale di un enantiomero
ENANTIOSELETTIVITA'
OH
H 2O
HO2C HO2C
CO2H CO2H
fumarasi
OMe
NMe2 OH
O Me2N
C OMe
H
+ BuLi 40% ee
DEFINIZIONI DI SELETTIVITA’
La CHEMIOSELETTIVITA’ è la reazione preferenziale di un gruppo funzionale
rispetto ad un altro, nelle condizioni di reazione usate.
O OH
NaBH4
CO2Et CO2Et
9
CO2Et H2 CO2Et
Pd-C
Siamo abituati a dare per scontata la chemioselettività. Però il nostro controllo della
chemioselettività è imperfetto, come dimostrato dall’uso esteso dei gruppi protettori
per esempio, non è possibile ridurre direttamente l’estere in presenza del chetone
O HO OH 1. LiAlH4
O O O O
CO2Et CO2Et 2. H2O CH2OH
H+
O
H2O, H+
CH2OH
10
5
più spesso i regioisomeri si formano con lo stesso meccanismo
R' R'
+ +
Diels-Alder R R'
R R
R base R R
β-eliminazione
+
R R R
Br
R' R'
R' R' H+ R' R
R R R + R'
trasposizione pinacolica R R
HO OH O O
-O
O Nu- R' R O-
SN2 su ossaciclopropani +
R R' R Nu Nu R'
in questi casi il controllo della regiochimica è più difficile, anche se si può provare cambiando le
condizioni di reazione
11
Ar = fenile 51 : 49
Ar = 3,4-dimetossifenile 86 : 14
Ar = 3,4-metilenediossifenil 88 : 12
HO O 2.
, H+ HO OH
O O , H+
O
OH +
O OH 3. LiAlH4
HO OH O O OH
O
4. H2O, H+
separato per cristallizzazione 10%
1. NaH, DMF
Br
2. , H+ HO O O
1. MeSO2Cl, py
O
3. H2O, H+ 2. base (Triton B) 12
HO
63%
6
La STEREOSELETTIVITA’ è la formazione preferenziale di uno (o più) prodotti, che
differiscono solo per la configurazione. Si può a sua volta suddividere in
enantioselettività e diastereoselettività
Si ha ENANTIOSELETTIVITA’ quando i prodotti stereomerici che si possono formare
sono enantiomeri
Alpine-borano
O HO H 90% ee
HO3C
H
H
N..
N.. + Ar
Ar O 66% ee
HO3C
Si ha DIASTEREOSELETTIVITA’ quando i prodotti stereomerici che si possono formare
sono diastereomeri.
La diastereoselettività può essere di due tipi, che si indicano con “diastereoselettività
semplice” e “diastereoselettività assoluta”.
Si può avere diastereoselettività semplice in una reazione in cui si formano due o
più nuovi centri stereogenici (anche con substrato achirale e reagente achirale)
CH3
CH3 H2
H
H niente meso
H3C Ni
13
CH3
racemico
O OLi OH O
+ niente anti
R H R' R R'
CH3
Si può avere diastereoselettività assoluta nella reazione di un substrato
chirale con un reagente achirale (Se il substrato è non racemico, anche il
prodotto può essere non racemico).
CH3
1. BH3/THF
H2 CH3
HO 2. H2O2, HO- HO
Ni
H
α-pinene
OH H
Ti(i-PrO)4
O 14
(+)-DIPT
7
L’enantioselettività viene espressa come eccesso enantiomerico
Kagan, 1996
“Is there a preferred expression for the composition of a mixture of
enantiomers? The use of enantiomeric ratio should be encouraged”
15
composizione enantiomerica =
R
(R+S)
Usare q può avere degli svantaggi. Per esempio, enantiomeri o diastereomeri
potrebbero formarsi in rapporti che variano da 20:80 a 80:20. Se non normalizzati,
i q sarebbero, rispettivamente 0.25 e 4.0.
L’eccesso enantiomerico è stato introdotto perché la polarimetria era praticamente il solo modo
per determinare la composizione enantiomerica. La sua utilità è svanita con lo sviluppo delle
tecniche spettroscopiche e cromatografiche come medoti proncipali di determinazione degli
enantiomeri.
Oggi i termini e.e. e d.e. non sono appropriati per la descrizione della stereoselettività. 16
8
La stereoselettività di una reazione si riflette sul rapporto dei prodotti.
In condizioni di controllo cinetico, il rapporto dei prodotti è determinato dalle velocità
relative. In condizioni di controllo termodinamico, è determinato dalle costanti di
equilibrio.
STEREOSPECIFICITA’
A A A A
Nu X Nu Nu X Nu
H H H H
B B B B
17
O O
Br2
Br
O NaBH4 HO H
9
Si dice che reazioni che danno attacco preferenziale su uno dei due
gruppi enantiotopici o una delle due facce enantiotopiche hanno,
rispettivamente, selettività enantiotopica o selettività enantiofacciale.
Reazioni con questo tipo di selettività si possono avere usando reagenti chirali o
catalizzatori chirali
CH2OH 1 equiv EtCO H CH2OCOEt CH2OH
2
HO H HO H + HO H
CH2OH H +
CH2OH CH2OCOEt
CO3H H H
H O O
OH H
NaBH4
O H + OH
H3C H3C
H3C
La relazione stereochimica fra I vari termini si può riassumere con lo schema:
X X
A A
B B*
Y Y
X X
A A
B B*
X X
Y Y
A A
gruppi B gruppi B*
enantiotopici X diastereotopici X
H H
A A
B B*
HZ Z HZ Z
A A
B B*
Z Z
HZ A HZ A
facce B facce B*
enantiotopiche H H 20
diastereotopiche
10
PROCHIRALITA’: ENANTIOFACCE
Un doppio legame prochirale è quello che in una reazione di addizione dà un prodotto
in cui si formano uno o due centri chirali.
In una reazione con un doppio legame prochirale, un reagente
achirale non è in grado di distinguere tra enantiofacce e perciò
il prodotto è sempre racemico.
Le enantiofacce si identificano con le regole di Cahn-Ingold-Prelog di assegnazione
della configurazione assoluta: ai sostituenti si assegna la priorità nel solito modo.
re
senso orario faccia re 3
H
senso antiorario faccia si O1
Et
2
si
esempi:
H 1. MeMgBr OH Me
H H
Et O Et + Et
2. H2O OH
Me
NHR
Me H Me
Me R 1. LiAlH
N 4
+ H
2. H2O NHR 21
H
EtO2C CO2Et
Me Me
R
EtO2C CO2Et
CO2Et CO2Et H Me 22
11
CENTRI PROCHIRALI (PROSTEREOGENICI): ATOMI O GRUPPI
ENANTIOTOPICI
Due qualsiasi sostituenti identici, legati ad un atomo (generalmente C) sp3 che lega
due altri gruppi diversi sono prochirali (enantiotopici).
Me
OH S
Me H
Se i due diversi H del metilene D
dell’etanolo vengono sostituiti, OH
pro R H
per esempio con deuterio, si pro S
H Me
formano enantiomeri. OH R
D
H
L’identificazione dei singoli atomi o gruppi enantiotopici usa un’estensione
della convenzione di Cahn-Ingold-Prelog.
La configurazione risultante (R o S) definisce i gruppi come, rispettivamente,
pro-R e pro-S
HO CH2CO2Me
pro S
H CH2CO2H
HO CH2CO2H
MeOH, H2SO4
H CH2CO2H CH2CO2H
HO
pro R 23
H CH2CO2Me
Gli atomi (o i gruppi) enantiotopici non sono necessariamente legati allo stesso atomo:
HO2C CO2H
HO2C CO2H H D
H H
HO2C CO2H
meso
D H
PROCHIRALITA’: DIASTEREOFACCE
Un alchene con un centro stereogenico direttamente legato ha due
facce diastereotopiche.
L’addizione di un reagente achirale ad un enantiomero singolo passa
attraverso stati di transizione diastereomerici.
L’attacco sulle due facce del doppio legame avviene con velocità diverse.
a
b
a c
b
[O] O diastereomeri
c a
b O 24
c
12
a [O] a
b b
c c
ΔG
[O]
ΔΔG =/
=/
ΔG =/ ΔG (1)
(2)
a b O
b
+ [O] c (1)
c a
b
c (2)
O
coordinata di reazione
In una reazione controllata cineticamente, le velocità di formazione dei prodotti sono legate alle loro
energie di attivazione
- ΔG =/ = RT ln k ΔΔG =/ = [ΔG(1)=/ - ΔG(2)=/ ] = RT ln (k2/k1)
dove k1 e k2 sono le costanti di velocità legate agli stati di transizione che portano rispettivamente a
(1) e (2).
Affinché l’ossaciclopropano (2) si formi 100 volte più velocemente
dell’(1) a temperatura ambiente (300K):
ΔΔG =/ = 8.314 x 300 x 2.303 log 100 J mol-1 25
= 11.5 kJ mol-1 (2.74 kcal mol-1)
Un rapporto 100:1 è normale per una reazione mediata da enzimi, ma non per una in cui
gli enzimi non siano coinvolti.
Un valore generalmente utile è 95:5. Una miscela in questo rapporto è spesso
utilizzabile senza ulteriore purificazione.
13
METODI PIU’ COMUNI PER AVERE UN SINGOLO ENANTIOMERO
1. RISOLUZIONE DELLA MISCELA RACEMICA
Qualunque sbilanciamento nella formazione di enantiomeri deriva, in ultima analisi, dalla
Natura.
Una sintesi di laboratorio, a meno che non comporti substrati o reagenti
enantiomericamente puri, darà sempre una miscela racemica.
Esempio: sintesi del feromone del coleottero giapponese
R
Li R H2, cat
O CN R CN CN
OH Z
OH
R
1. KOH
2. HCl O O R=
feromone racemico
E’ relativamente facile avere il controllo sulla configurazione del doppio legame, ma non
c’è controllo stereochimico sulla formazione del centro stereogenico.
R
(S), non
desiderato
CN
O
O N
H
R
R
CN
Z CN + O C N O
OH
alcool racemico O N
H
i diastereomeri si separano per cromatografia
R
R CN
R 1. KOH Cl3SiH
CN O
O O 2. HCl
OH O N
feromone R alcool R H
enantiomericamente puro enantiomericamente puro
14
2. STRATEGIA DELLA “RISERVA CHIRALE”
Un modo più economico di preparare enantiomeri puri è farli da materiali di partenza
enantiomericamente puri.
zuccheri, amminoacidi
esempio:
O O O OMe O
O
+ HO CO2H
N CO2H NH2
H NH2
NH2
estere metilico acido (S)-aspartico
aspartame
dell'(S)-fenilalanina
La maggior parte delle sintesi asimmetriche richiede più di uno-due passaggi dai
composti della “riserva chirale”. 29
esempio: Feromone prodotto dal maschio del coleottero della corteccia del genere
Ips: miscela di prodotti enantiomericamente puri, tra I quali l’(S)-(-)-
ipsenolo
CO2H
OH NH2
(S)-(-)-leucina
(S)-(-)-ipsenolo
: OH H
CO2H seconda
HONO, H2O O inversione O inversione
NH2 N H ..
+ O
(S)-(-)-leucina N H2O
CO2H
OH
30
15
CO2H CO2H CO2R
H+ ROH
+
OH O H+ O O
O O
OH OTs
LiAlH4 1. acido
O O TsCl, py
O O
2. base
O
BrMg
1.
OH
2. H+
(S)-(-)-ipsenolo
esempio:
Feromone dell’aggregazione del coleottero dell’ambrosia: sulcatolo in miscela 65:35
degli enantiomeri.
il chimico deve preparare entrambi gli enantiomeri
separatamente e mescolarli nella giusta proporzione
OH OH
il feromone naturale li contiene
in miscela 65:35
(R)-sulcatolo (S)-sulcatolo 31
OH
O OH ? OH
HO CHO
OH OH
HO
(R)-sulcatolo
2-desossi-D-ribosio
questi OH devono essere rimossi
O O O OMe
OH MeOH OMe MsCl
HO HO MsO
H+
HO HO MsO
Ms = metansolfonile, CH3SO2-
O OMe O
KI Ni Raney OMe H2O O OH
I
H+
I
Ph3P OH
OH
CHO Wittig (R)-sulcatolo
32
16
L’(S)-sulcatolo non si può preparare con questo metodo, perché lo zucchero L non è
disponibile (e anche il D è piuttosto costoso).
Soluzione ?
Acido (S)-lattico
CO2Et 1. LiAlH4
protezione OTs
di OH 2. TsCl
OR 1. deprotezione O
OR
2. base
CO2Et
dall'(S)-lattato di etile si possono ottenere entrambi
gli enantiomeri del metilossaciclopropano
OH
(S)-lattato di etile TsCl
(S)-2-idrossipropanoato di etile CO2Et LiAlH
4 OH base
O
OTs OTs
OH
O BrMg
(S) (S)-sulcatolo
OH
O BrMg
33
(R) (R)-sulcatolo
Per sintetizzare molecole con più di un centro chirale, basta prenderne uno solo dalla “riserva chirale”,
purché per introdurre gli altri si possano usare reazioni diastereoselettive.
Poiché il primo centro chirale ha configurazione assoluta definita, qualsiasi reazione diastereoselettiva
che controlli la stereochimica relativa di un nuovo centro chirale ne definisce anche la configurazione
assoluta.
esempio:
Me Me O OMe
OH
metil mycamminoside
CO2H HO OH
acido (S)-lattico NH2
OMe
BrMg
Me OH Me OAc Me OAc OMe
Me OAc H
Me OAc
H2 OMe
OMe Me
O cat O
OMe O OMe O H
OMe
Questo raro amminozucchero è stato sintetizzato dall’acido (S)-lattico acetilato: la
ciclizzazione introduce il secondo centro chirale in modo selettivo, perché il metile va nella
posizione pseudoequatoriale ed il metossile in quella pseudoassiale (effetto anomerico). 34
17
Il terzo centro chirale è stato controllato dalla riduzione assiale del chetone, che dà
l’alcool equatoriale. Questo poi indirizza il quarto ed il quinto centro stereogenico
mediante epossidazione. Infine il nucleofilo amminico attacca l’ossaciclopropano con
inversione di configurazione.
O OMe
OMe Me O OMe
HO
HO O
OH
O H HO OH
H H 2N
NH2
.. metil mycamminoside
HNMe2
Problemi della strategia della “riserva chirale”
il composto desiderato deve essere strutturalmente abbastanza vicino ad
uno dei composti della “riserva naturale” (una sintesi con troppi passaggi
dà più scarti della risoluzione racemica)
mancata disponibilità di entrambi gli enantiomeri per la maggior parte dei
composti naturali sinteticamente utili (amminoacidi, zuccheri).
HONO
HO2C CO2H HO2C CO2H
H2O +
NH2 N
N 35
acido (S)-glutammico
+
Ph3P C8H17
1. SOCl2 -
H2 O
HO2C O 2. H2, Pd OHC O O
O Wittig
BaSO4
C8H17
enantiomero
O O sbagliato! (+ 10-15% di E)
36
18
3. STRATEGIA DELLA SINTESI ASIMMETRICA
Quando si crea un nuovo centro stereogenico in una molecola non chirale usando
reagenti achirali si ha una miscela racemica.
δ- =/ δ- =/
O. O..
.. . . stati di
. . δ- transizione δ- .. .. .
R R' Nu enantiomerici Nu R R'
HO Nu O HO Nu
Li
O HO
esempio
37
La sintesi diastereoselettiva si basa sul rendere il più diversi possibile degli stati di
transizione diastereomerici.
Li Li
O
OH Me OH
Me Me
N
N Me N
Me Me
attacco equatoriale
favorito
N Me
Me
O
attacco assiale
sfavorito
Possiamo usare il principio alla base della risoluzione per trasformare stati di
transizione enantiomerici in stati di transizione diastereomerici?
19
attacco nucleofilo su un chetone in un ambiente chirale
δ- =/
O..
stati di
transizione δ- .. .. .
δ- =/ diastereomerici Nu R R'
O
.
.. . .
E . . δ-
R R' Nu
HO Nu O HO Nu
AUSILIARI CHIRALI
O
O +
O OBn O OBn
dienofilo diene miscela 50:50 dei due enantiomeri 40
achirale achirale
20
Se l’estere benzilico (achirale) si sostituisce con un’ammide derivata da un’ammino-
acido naturale (valina), la diastereoselettività rimane la stessa, ma l’ambiente chirale fa
sì che si formi un solo enantiomero del prodotto.
O O O
O base O
+ HN O N O
Cl Et2AlCl
O N O
diene achirale
L’ausiliario chirale dell’esempio è uno dei più usati tra I derivati dell’ossazolidinone.
Si forma facilmente ed in modo economico dall’(S)-valina e si può riciclare.
(S)-valina
Dovrebbero essere disponibili entrambi gli enantiomeri degli ausiliari chirali più utili.
H2 N OH O
O K2CO3
+ EtO OEt HN O
norefedrina
ausiliario chirale derivato
dalla norefedrina
21
O
O O
HN O 1. NaH O
O N O Et2AlCl O N O
2.
Cl
ausiliario chirale
dalla norefedrina
O unico diastereomero
OLi HN O
+
ausiliario chirale
O OBn recuperato: si può riutilizzare
solo questo enantiomero
faccia
schermata
43
sfavorito per
ingombro sterico
22
BnO
O
BnO O AlCl3
+ BnO O
O
diene achirale CO2R*
dienofilo chirale
R* = ausiliario chirale
Il fenile scherma una faccia del dienofilo ed il diene si deve avvicinare dalla faccia opposta,
dando uno solo dei possibili enantiomeri endo.
Corey ha usato i quattro centri chirali creati nella reazione per ottenere i
centri chirali attorno all’anello del ciclopentanone delle prostaglandine.
Dopo ossidrilazione dell’enolato dell’estere, l’ausiliario chirale è stato rimosso per
riduzione. Il ciclopentanone ottenuto (scissione del diolo con periodato, ossidazione
di Baeyer-Villiger e iodolattonizzazione) è servito a Corey come punto di partenza per
la sintesi di molte prostaglandine.
1. LDA BnO
BnO 2. O2, (EtO)3P BnO BnO
3. LiAlH4 NaIO4 H2O2
(Baeyer-Villiger)
OH O
CO2R* R*OH O
OH O
45
L’uso degli ausiliari chirali è stato sviluppato soprattutto per derivati chirali di enolati,
con ausiliari chirali facilmente disponibili e facilmente recuperabili.
H X
c
riciclo dell’ausiliario
XC = chiral auxiliary
O O
O O
R * R *
R R X OH
OH X c
c reazione idrolisi E
introduzione E
dell’ausiliario diastereoselettiva
H Xc
riciclo dell’ausiliario
Xc X O
O N N c
R *
R R R * R'
R' R' R'
condensazione idrolisi E
reazione E
diastereoselettiva
23
Ausiliari chirali usati con più successo nella sintesi asimmetrica
O Me
Meyers
N
R N H
OH
OMe
O R
N Me N Me OMe
H OH H N
N
Yamada Whitesell MeO
R'
O Schöllkopf
Me
N
R
N OR
OR
OH O
O OR NH2
SONR2 OR
Oppolzer Kunz
Seebach
47
Enders
N
NH2 OMe
OH
Corey OH
OH
Hoffmann
SO2Ph
N
OH
Hemlechen
48
24
Gli ausiliari chirali sono stati usati soprattutto nella reazione di Diels-Alder asimmetrica,
nell’alchilazione asimmetrica e nella condensazione aldolica asimmetrica
H R''
-
N Li+
1) R'' X HO
N SO Ph
2 R'
O H 2) LiAlH4
THF/HMPT
LiO R'
enolato E
N SO Ph
2
OCOCH2R -
N Li+
R' R''
1) R'' X HO
N SO Ph H
THF
2
R' 2) LiAlH4
O
LiO H
enolato Z
La deprotonazione selettiva porta al corrispondente enolato dell’estere E o Z semplicemente cambiando
il solvente e questo porta ai due diversi diastereomeri a partire dallo stesso ausiliario chirale 49
O O
O N R
Evans
(1981)
O O O O O
S O O
O O N R' Me N Me O N
N R'
S N R' O N R'
R Me
R R
Me
Fujiata/Nagao (1985)
Crimmins (1997) Davies (1995) Helmchen (1984) Yan (1991)
Sibi (1995) Seebach (1998)
O O
O O O
O O O O
O O N R'
O N R' S
N R' R' N N R'
OR
OR OR
Oppolzer (1983) Davies (1991) Kunz (1992) 50
Gosh (1998)
25
Primi impieghi degli ossazolidinoni di Evans come ausiliari chirali
. Li
.. ... O O
O O
O N R''
O N R R'' X
R
O O
O N R Alchilazione asimmetrica
(1982)
O O BBu2 O O OH
O N R O N “Evans syn”
R'' CHO R''
R
Condensazione aldolica
asimmetrica syn (1982)
X X
O .M
O .. ... O O R
O O R''
O N O N
R R''
O N R
Diels-Alder asimmetrica
(1984) 51
O O Li..
O .
O LDA O O
HN O N O
+
Cl N O
Il trattamento con una base (LDA) a bassa temperatura produce un enolato, che
può essere attaccato solo da una faccia. Inoltre, l’ausiliario voluminoso permette la
formazione solo del’enolato Z. Infine, la struttura è resa rigida dalla chelazione del
litio.
Li.. Li..
. I . elettrofilo rapporto
O O O O
diastereomeri
N O N O PhCH2I > 99:1
bromuro di allile 98:2
EtI 94:6
52
26
E+ l'elettrofilo attacca da sopra
..Li. .
O O
H N O
ECCESSO ENANTIOMERICO
O
O OLi O
O
O
N O HN O
+
Il modo più semplice di determinare l’eccesso enantiomerico è misurare l’angolo di rotazione del
piano della luce polarizzata. Però non sempre si conosce il potere rotatorio dell’enantiomero puro.
Uno dei più usati è quello noto come alogenuro acilico di Mosher, che permette di
determinare l’eccesso enantiomerico dall’integrazione dei segnali sia nello spettro
1H NMR, sia in quello 19F.
54
27
O O O
OH OH MeO base
Cl MeO MeO
+ O + O
R R F3C F3C Ph F3C Ph
R R
miscela di enantiomeri
H OH
F3C
55
esempio
O O O O
1. LiAlH4
N O 1. NaN(SiMe3)2 N O 2. t-BuMe2SiCl
OSiMe2t-Bu
2. I
> 99% ee
diastereomeri 98:2 frammento di X-206
cristallizzazione
diastereomeri >99:1
56
28
Tornando all’addizione di Diels-Alder discussa in precedenza, i diastereomeri
si formano in rapporto 93:7, ma basta una ricristallizzazione per avere 81% di
prodotto diastereomericamente puro > 99%.
O O
O O
N O Et2AlCl O N O O N O
prodotto principale
si forma anche 7% di questo addotto
☺ Uno dei grandi vantaggi degli ausiliari chirali è di rendere più facile anche
la purificazione finale.
OH
Sfortunatamente, questo reagente O agente riducente chirale
non ha dato grandi risultati: R R
funziona discretamente solo per
R' R'
avere alcooli propargilici. 70-80%ee
58
29
Più efficace è il “reagente CBS”, derivato chirale del boroidruro sviluppato da
Corey, Bakshi e Shibita, che si basa su un eterociclo stabile del B ottenuto da un
alcool derivato dalla prolina.
O
O Cl
H
H H MeOH, H+
N
N CO2H NaOH, H2O N CO2H 2. PhMgCl
H CO2Bn
CO2Bn OH
(S)-(-)-prolina
H H
1. HCl MeB(OH)2
N N
2. NaOH H B O
OH
Me
reagente CBS
H H
BH3 +
N - N
B O H3B
B O
Me Me
agente riducente attivo 59
catalizzatore
O 10% catalizzatore OH
BH3
H O H
+ H
- N Me B -
H 3B N+ O
B O O - N+ HO H
O BH2 B
Me R H
H L B H RL R
O RL R Me S
S RS H
RL R il gruppo grande
S
sostituente sostituente pseudoequatoriale
più grande più piccolo
L’idruro viene trasferito in uno stato di transizione ciclico a sei termini, dove il 60
gruppo più voluminoso preferisce disporsi in posizione pseudoequatoriale.
30
Il CBS è uno dei migliori agenti di riduzione asimmetrica ideato dai chimici.
La Natura effettua riduzioni in continuazione, ogni volta con 100%
ee, usando gli enzimi.
L’uso di enzimi come reagenti chimici ha il problema che gli enzimi di solito
sono “substrato-specifici”.
Si usano sistemi multienzimatici: le cellule viventi.
O OH
lievito di birra resa 55%
CO2Et CO2Et fino a 97% ee
glucosio
Per quanto riguarda i sostituenti grande e piccolo del chetone, la selettività del lievito di birra è
opposta a quella del reagente CBS.
Un’importante applicazione della riduzione con lievito di birra è nella sintesi del
citronellolo.
OH 1. TsCl 1.
OTs CuLn
2. LiAlH4 OH citronellolo
CO2Et 88% ee
Br OBn 2. Na, NH3 sostituzione
3. NaH,
con inversione
PPh2 PPh2
PPh2 PPh2
62
(R)-BINAP (S)-BINAP
31
Come molti altri leganti per l’idrogenazione asimmetrica, BINAP è una difosfina
chelante: il metallo sta tra i due atomi di fosforo, in un intorno chirale.
H PPh2 Ph2P H
H PPh2 H
PPh2
OCOPh
CO2H
O HO2C
1. Mg
1. OCOPh
Br 2. Ph2POCl PPh2 PPh2
Br PPh2 PPh2
2. cristallizzazione
O 3. base
4. riduzione (HSiCl3)
dibromuro racemico bis-fosfinossido racemico (S)-BINAP
Composti derivati dal binaftile, per esempio i BINOLs sono oggi disponibili
commercialmente, per essere usati come leganti chirali
esempio:
O
S
O O O O O
OH
O O O O O
OH S
O
O
Br Br
O O
CF3
S OH OH
O O OH
O O OH OH
S OH
CF3
O O Br Br
(R); (S) (R); (S) (R); (S) (R); (S)
O
Br Br
O O OH OH O - K+
O O OH OH O - K+
Br Br
(R); (S) (R); (S) (R); (S)
(R); (S) 64
J. M. Brunel, Chem. Rev. (2005), 105, 857
32
BINAP-Ru(II) funziona particolarmente bene nell’idrogenazione di alcooli allilici e di
acidi carbossilici α,β-insaturi.
H2 H
OH [(S)-BINAP]Ru(OAc)2 OH
geraniolo (R)-citronellolo
H R' R" H
R' R" H2 H2 R' R"
[(R)-BINAP]Ru(OAc)2 R CO2H [(S)-BINAP]Ru(OAc)2
R CO2H R CO2H
H H
OMe
Se il doppio legame porta anche un gruppo amminico, si
formano amminoacidi. P. P
In questo caso è meglio un catalizzatore di Rh. . ..
H H H MeO
MeO CO2H H2 MeO CO2H
(R,R)-DIPAMP
NHAc [DIPAMP]RhL2+ H NHAc
OAc OAc
(L = solvente)
95% ee
HO CO2H
HO NH2
65
L-dopa
CO2H H2 CO2H
33
Un altro processo collegato alla riduzione ha acquistato notevole importanza,
per la sua applicazione industriale.
Me Me Me Me
CHO ZnCl2 H2, cat.
=
O OH OH
H L-mentolo
(R)-citronellale
Me Me
Me + Me
ZnCl2 -
O ZnCl2 OH =
O H OH
H
67
Il pinene (un terpene prodotto con e.e. bassi dagli alberi di pino) è usato come substrato
economico, enantiomericamente impuro, per formare mircene (terpene achirale), da cui si
ottiene un’ammina allilica.
Li
NEt2
Et2NLi H2O NEt2
β-pinene mircene
1 kg
98% ee
7 tonnellate (R)-citronellale
La reazione richiede solo 0.01 % mol
34
Rh richiede
Ru richiede
R R' R R'
OH in α al HO HO
doppio legame R" R"
O
69
70
35
MEMORIA DI CHIRALITA’: una strategia emergente per la sintesi
asimmetrica
Il termine “memoria di chiralità” (memory of chirality, MOC), è stato coniato nel 1991,
da Fuji, il primo a lavorare su questo principio.
“Una reazione con “memoria di chiralità” si può definire come una sostituzione
formale su un centro stereogenico sp3, che procede stereospecificamente, anche
se la reazione procede per trigonalizzazione di quel centro e nonostante nel
71
sistema non siano presenti altri elementi permanentemente chirali”(Carlier, 2005)
R OM MO R
A R' chiralità assiale
R' A
B B
M M
R O O R
R' chiralità planare
R' R" R"
Perché la reazione MOC abbia successo, questi enolati chirali si dovrebbero formare in modo
72
enantioselettivo e non dovrebbero racemizzare rapidamente nella scala dei tempi della alchilazione.
36
esempio:
O KO Me
MeO OMe O
KH, 18-corona-6 MeI
EtO MeO
OEt
OEt
THF, da -78°C a -20°C
OEt EtO
OEt
93% e.e. enolato con chiralità 66% e.e.
assiale dinamica
resa 48%
A sostegno dell’ipotesi che l’enantioselettività è legata alla MOC a causa della
rotazione ristretta attorno al legame Csp2-Csp2:
La prima cosa che si impara studiando la chimica organica è che un centro stereogenico
enantiopuro sp3, se diventa trigonale e poi di nuovo tetraedrico, dà una miscela racemica
Y
R'
X R H
Y-
R + R'
R H
R' H R'
R H
X-
Y
substrato intermedio prodotto
enantiopuro achirale racemico
In assenza di altri controllori della chiralità, un risultato non racemico sarebbe possibile
solo se l’intermedio possedesse qualche forma di chiralità conformazionale.
Per sua natura, la chiralità conformazionale sarà di breve durata. Il fenomeno è stato
denominato “chiralità dinamica”, perché la purezza enantiomerica del prodotto
dipende dal tempo e dalla temperatura.
Consideriamo la fenilalanina e l’acido fenilpropanoico:
H NH2 H H
H CO2H H CO2H
CO2H CO2H
H H
g+ g-
chiralità centrale achirale chiralità dinamica
statica
In circostanze opportune, la chiralità conformazionale potrebbe 74
influenzare il destino stereochimico di un intermedio reattivo
37
La formazione di un intermedio conformazionalmente chirale non è una condizione
sufficiente per la MOC: questo intermedio si deve formare enantioselettivamente
I requisiti essenziali per la memoria di chiralità sono illustrati nella seguente ipotetica reazione di
deprotonazione/metilazione:
base MeI
(S)-A-H (M)-A- (S)-A-Me
veloce veloce
molto MeI
lento molto lento
molto MeI
(R)-A-Me
lento (P)-A-
veloce
1. La deprotonazione del centro stereogenico deve generare un intermedio reattivo
conformazionalmente chirale, con elevata enantioselettività (M e P sono descrittori
arbitrari)
2. Questo intermedio conformazionalmente chirale non deve racemizzare rapidamente
(almeno non nella scala dei tempi della successiva reazione).
3. L’intermedio conformazionalmente chirale deve reagire con MeI con elevata
stereospecificità.
Basta che uno di questi requisiti non sia soddifsatto, per non avere enantioselettività
CHIRALITA’ DINAMICA
Visto che la chiralità conformazionale è, per definizione, transitoria, che tempo di
vita deve avere l’intermedio reattivo conformazionalmente chirale?
Assumendo che la racemizzazione dell’intermedio sia unimolecolare, si può calcolare il
tempo di dimezzamento a varie temperature
Dipendenza di t1/2 di racemizzazione dalla energia di attivazione e dalla
temperatura
Barriera per la t1/2 di racemizzazione t1/2 di racemizzazione
racemizzazione a -78°C a 25°C
ΔG≠ (kcal/mole)
12 2.4 sec 3.5 x 10-5 sec
14 7 min 1.0 x 10-3 sec
16 20 h 3.0 x 10-2 sec
18 148 giorni 0.9 sec
20 70 anni 26 sec
38
REAZIONI STEREOSELETTIVE DI COMPOSTI CARBONILICI
1. ADDIZIONE NUCLEOFILA A COMPOSTI CARBONILICI
Ci sono tre modi per controllare la stereoselettività dell’addizione a composti carbonilici:
-uso di substrato chirale
-uso di reagente chirale
-uso di catalizzatore chirale
esempio
O OH
H3C H3C
H H H H
1. RMgBr R
R = Me 40% d.e.
2. H3O+ R = Et 50% d.e.
R = Ph 60% d.e.
O OH
H3C H3C
H R H H
1. LiAlH4 R R = Me 50% d.e.
R = Et 50% d.e.
2. H3O+
R = i-Pr 66% d.e.
R = t-Bu 96% d.e. 77
Sono state sviluppate diverse regole per spiegare la stereoselettività di queste reazioni.
Regola di Cram.
Con il centro chirale adicacente al carbonile, considerando la conformazione in
cui il gruppo più grande è coplanare anti al carbonile, il diastereomero prevalente
corrisponde all’addizione del nucleofilo dal lato del gruppo più piccolo.
Cram O
O H CH3
R RM
S
Nu- H
Nu- R
RL
Regola di Felkin.
Lo stato di transizione preferito si basa su una conformazione in cui il più voluminoso
dei gruppi legati in a (L) si mette perpendicolare al piano del carbonile in anti rispetto
al Nu che si avvicina ed il secondo gruppo più voluminoso (M) è gauche rispetto al
carbonile.
Felkin
RM O OR
S
RL RL
Nu- Nu-
RS R R RM 78
39
Queste regole funzionano bene quando sono coinvolti solo fattori sterici (selettività
relativamente modesta).
M
..
Se c’è un eteroatomo e possibilità di chelazione, il ... ..
.
risultato della reazione si spiega assumendo che il OX
gruppo contenente l’eteroatomo venga tenuto modello chelato
coplanare sin con il carbonile (modello chelato di di Cram
Cram). RS
RL
Di solito si hanno selettività migliori.
R
esempi
Mg .. OH
.. . O MgBr OH
.. O
O 1. O H3C
H3C CH3 H3C CH3
CH3 + H3C
H3C H3C
2. H3O+
86 : 14
O
1. RMgBr OH OH
O +
C H O H O
H2 H 2. H3O+ C C R
C10H21 H2 H R H2 H H
C10H21 C10H21
R= 94 : 6
R= 95 : 5
79
O
1. LiAlH4 OH OH
O +
C R O H O
H2 H 2. H3O+ C C R
C10H21 H2 H R H2 H H
C10H21 C10H21
R= 76 : 24
80 : 20
R=
Mg
O O
RMgBr OH
O R = Me 98% d.e.
O
O -78°C
R H
H
O O
O 1. KBH(O-iPr)3 OH R = Me 90% d.e.
O O
2. H3O+
H H R
80
40
Questo metodo è stato utilizato per la sintesi di entrambi gli enantiomeri del feromone frontalina.
O OH
O OH 1. LiAlH4 HO CH3
O RMgBr
O CH3
O 2. H3O+
-78°C
CH3
unico diastereomero
O
O3
(-)-frontalina
-78°C 100% e.e.
O
O
O OH 1. PDC
O RMgBr
O H
O 2. MeMgBr
-78°C
H
unico diastereomero
OH O
O
CH3 O3
OH LiAlH4 HO
O
O CH3
(+)-frontalina
100% e.e. 81
(R)-BINAL-H (S)-BINAL-H
esempio:
uso di BINAL-H nel primo passaggio di una sintesi di un butanolattone chirale.
OMOM OMOM CH3
O 1. (S)-BINAL-H N
SnBu3 NMe2 O
SnBu3
2. MOMCl O O
93% e.e. 82
41
Anche alcuni reagenti riducenti derivati
del borano sono chirali.
Entrambi derivatidell’α-pinene
Cl
BBN B
B
O
H3C H R
CH3 CH3 R Alpine-borano clorodiisopinocanfenilborano
modello dello
stato di transizione
Me
Me
O H OH
cat*
H + Li
OMe
cat* = N N N
95% e.e. cat* = H
90% e.e.
Me
84
OH
42
addizione di dietilzinco alla benzencarbaldeide
H OH
O
cat*
H + Zn
N
cat* = NMe2 98% e.e.
99% e.e. cat* =
OH OH
H
85
E+ E
S
1. S S
L’addizione coniugata in tandem con l’alchilazione porta
Ar' Li S
ad una disposizione trans dei due gruppi che entrano. O Ar' O
2. ArCH2Br
O O
Ar
OTHP OLi
OTHP
t-BuO
O O-tBu Quando nella molecola è presente
O O un centro stereogenico adiacente il
O nucleofilo che si avvicina entra in
O trans al gruppo già presente.
86
43
OBn OBn
O 1. Me2CuLi
O
2. H3O+
O O
Nell’esempio seguente la configurazione della posizione β è determinata da un solfossido chirale.
O O
RR'N NRR'
RR'NH 1. LiAlH4
HO
O O 2. H2O OH
O O O O
100% d.e.
RR'NH = , Bu2NH
N N ,
H H 87
+
Zn CH3O-
CH3O- CH3O O
O O Al/Hg
ZnBr2 RMgCl S
S S + O
O + O ..
.. .. H
R
O
O R = Et 80% e.e.
R = Ph 92% e.e.
H R = allile 99% e.e.
R
O Me O O
O 1. MeMgBr N3-
N
CuBr.Me2S N O
O Br
2. NBS N
N
Ms Ms
Me O O Me O
1. LiOH/H2O
N OH
O
N3 2. H2/Pd-C NH2
N N
Ms Ms
88
44
ADDIZIONE CONIUGATA ASIMMETRICA CON AUSILIARI CHIRALI CARBOIDRATI
L’ addizione 1,4- di composti organici di Al con ossazolidinoni derivati con carboidrati diventa
stereoselettiva
O O
O O
O O Et2AlCl O O
O O
(4 equivalenti) OH
O O
N toluene-esano N
O O Et O
-78°C O
O Et O
O O R : S = 94 : 6
O
N-acil galattopiranosido-ossazolidinone 84%
Con l’analogo derivato del glucopiranosio si ha reazione analoga, ma con stereoselettività un po’
minore:
1) Et AlCl
2
O Cl
O (5 equivalenti) O
O toluene-esano O OH
O Cl O
O
2) NCS N O Et O
N O
Et
da -40°C a temp. amb. O O (2R,3S) : (2R,3R) = 94 : 4
O O
64% 89
Reattivi di Grignard sono stati addizionati ad enoni usando catalizzatri chirali di rameII
O R'' O
CuII/L*
R R' + R''MgX R R'
O
O
Me N
H PPh2
N N Me Fe
N
Cu Cu Cu
S S
N
ee fino a 87% ee fino a 92%
ee fino a 76%
H Pfaltz, 1994 Sammakia, 1997
van Koten, 1997
legante per il CuII
ee fino a 74%
Lippard, 1988
A partire dal 1997, al posto dei Grignard si è iniziato ad usare reagenti dialchilzinco e
leganti monodentati P-N (fosforammidito) 90
45
O O
R2Zn, toluene, -30°C
O
P N
Cu(OTf)3/L*2 O
n n R
n = 0-2 n = 1, R = Me, Et, 98% ee
n = 1, R = iPr, 94% ee
Feringa, 1997 (S,R,R)
Modifiche del catalizzatore iniziale hanno portato negli anni successivi ad un miglioramento della
selettività
O
H P
O R N P NH
P N
O NH
R' N
H
ee 95% Leighton
ee 96% ee 98%
Shi
Alexakis
R O
H
N
N N
H (2001-2004)
O R'
PPh2
ee 98% 91
Hoveyda
La prima reazione di questo tipo ha usato enoni ciclici come substrati, sali di rame rameoso
e, come leganti chirali, ferrocenildifosfine, disponibili commercialmente
Me2N
L*
O O
RMgBr, [Cu], Et2O PPh2
Fe Ph P
2
(R,S)
L* Taniaphos
R
46
Successivamente il metodo è stato applicato a composti non ciclici
O R O
RMgBr, CuBr.SMe2 (5% mol)
(2004)
R' R'' t-BuOMe o CH2Cl2, -78°C R' R''
regioselettività eccellente
R’ = alchile, arile; R’’ = alchile
L* ee fino a 99%
O R O
RMgBr, CuBr.SMe2 (5% mol) (2005)
R' X t-BuOMe o CH2Cl2, -78°C
R' X
regioselettività eccellente
R’ = alchile, arile; X = OR, SR L* ee fino a 99%
L* Me
Me
PR2 PPh2
Fe Fe Ph P
R 2P 2
(R,S) (R,S)
R = cicloesile Josiphos
prima combinazione catalizzatore-reagente organometallico che funziona con esteri α,β -insaturi 93
Reagenti allilici del B possono essere utilizzati in una reazione con le aldeidi.
H OH
B
Et
O
Et
anti (racemico)
H OH
B
Et
O
Et
sin (racemico)
Il termine sin si usa per denotare se i gruppi OH e R sono dalla stessa parte (sopra o sotto il
piano di scrittura) quando la catena di atomi di C è scritta in forma estesa (zigzag). ll termine
anti si usa per indicare I gruppi da parti opposte. 94
47
Se legato al B si ha un gruppo chirale è possibile ottenere un enantiomero singolo dell’isomero sin o
di quello anti.
Anche quando nell’aldeide è presente un centro stereogenico, la configurazione dei gruppi sul B
determina la configurazione assoluta del prodotto.
OH
EtCHO 92% e.e.
)2 B Et
CHO
BnO OH OH
BnO + BnO
98 : 2
OH
)2 B
EtCHO Et 92% e.e.
CHO
BnO OH OH
BnO + BnO
92 : 8
95
Risultati simili sono stati ottenuti usando altri derivati allilici del B.
OH
B EtCHO 96% e.e.
Et
CHO
O OH OH
O
O O
+ O
O
92 : 8
OH
O MeCHO
B 70% e.e.
O
CHO OH
O OH
O
O O
+ O
O
92 : 8
96
48
3. ALCHILAZIONE DI ENOLATI
E’ possibile controllare la regioselettività della formazione di enolato (controllo cinetico e controllo
termodinamico).
Li O O
O O O
O
RX N O
N LDA N O
O R
R = CH2=CHCH2 94% de
R = Et
97
R R O
LDA O
O R'X
RCH2 H
H N R N
N OMe
Li O O
Me H2O Me
H R
R' CO2H
80-90% ee
R R
O O
H H
N N
H R'
+
Li O Li O
-N X
Me Me
98
49
Myers ha introdotto le idrazine chirali SAMP e RAMP (I due enantiomeri dell’1-ammino-2-metossi-
metilpirrolidina) per ottenere l’alchilazione stereoselettiva dei chetoni.
SAMP RAMP
O O
Strategia:
H * E
R C R C
Sostituzione elettrofila
(asimmetrica)
scissione
*R N-NH
2 2
NR*2
NR*2
NR*2 metallazione elettrofilo N
N
N - M+ E
H R C*
R C R C
equivalente dell’enolato 99
(chirale)
Il gruppo metossimetile gioca un ruolo chiave nel determinare il sito di strappo del protone e
nell’assistere l’avvicinamento dell’alogenuro alchilico.
E X
R
LDA E X N
N R O. .
N . N N N
. Li OMe
OMe R .. . R'
E
R' O R' R''
R'' R R''
O
H3C
E X
ECCZCN
La chelazione intramolecolare dell’atomo di Li da parte di OMe (che nel SAMP è sotto il piano
CCNN) porta ad elevata differenziazione diastereofacciale.
esempio
N
O LDA
+ N N
N N OMe Li O Me
NR2
NH2 OMe
H
SAMP H 100
H
50
N
Br N Li O O
Me H3O+
Br
-----Pr Me
99.5% e.e.
Servono quasi due equivalenti di LDA che, in presenza di LiCl anidro, porta a deprotonazione
cinetica di OH e NH2, generando un O,N-dianione.
101
Me O LDA Me O 0°C
Me OLi
NH2 NHLi NH2
N LiCl, -78°C N N
OH Me OLi Me OLi Me
1. NaOH O
RX Me O
NHBoc
NH2 HO
0°C N 2. Boc2O
R
OH Me R
R resa e.e.
Et 97% >99%
allile 91% >99%
Bn 88% >99%
102
RX
51
O O O O
R d.e.
R 1. NaHDMD R
N O N O Et 88%
2. O OH allile 90%
H3C N
SO2
H3C
Ph 80%
Bn 88%
O O O
O O
Ar Ar
N
1. NaHDMD N O 1. LiOH Ar
O N3 O-
2. ArSO2N3 2. H2/ Pd-C + NH
H2C H2C 3
O O O
O O O
1. Bu2BOTf Ar Ar
R N NaN3 N O
N i-Pr2NEt O
O Br N3
H2C 2. NBS H2C H 2C
103
4. CONDENSAZIONE ALDOLICA
Nella condensazione aldolica si formano due nuovi centri stereogenici e perciò si producono due
diastereomeri.
O OH O OH O
base
R'CHO + Me R R' R + R' R
Me Me
sin anti
A differenza dell’addizione di derivati boro allilici (che è irreversibile e perciò sotto controllo
cinetico) la condensazione aldolica è reversibile e si può effettuare sotto controllo cinetico o
sotto controllo termodinamico.
Sotto controllo cinetico, nella maggior parte dei casi, è coinvolto uno stato di transizione ciclico
in cui l’atomo di metallo è coordinato all’O del carbonile dell’altro componente. Il diastereomero
principale dipende dall’enolato coinvolto e si può prevedere usando il cosiddetto modello
Zimmerman-Traxler. Questo assume che lo stato di transizione a sei termini adotti una forma a
sedia e che si applichino i principi generali dell’analisi conformazionale.
Me Me
Dei due possibili stati di transizione O O
che coinvolgono l’enolato Z, è preferito R' Li O Li O
preferito a H
quello che sistema in posizione
equatoriale il gruppo R’ dell’aldeide, H R R' R
Z
portando al prodotto sin.
sin 104
52
O
Applicando la stessa analisi O
Li O Li O
all’enolato E, si ha la previsione E R' preferito a H
che verrà preferito l’addotto anti. Me Me R
H R R'
anti
Per apprezzare meglio i risultati seguenti, è necessario fare altre due assunzioni:
1. gli enolati Z sono più stereoselettivi degli enolati E.
2. gli enolati di B sono più stereoselettivi degli enolati di Li.
il legame B-O è più corto del legame Li-O: di conseguenza lo stato di transizione che
coinvolge il B è più “compatto” e gli effetti sterici sono massimi, portando ad una
maggiore stereoselettività.
CHO OH O OH O
OLi OLi
O LDA
R+ R
R R + R
Me Me
Z E sin anti
R = Et 30 : 70 64 : 36
R = i-Pr 60 : 40 82 : 18
R = t-Bu >98 : <2 >98 : <2
105
CHO OH O OH O
OLi OLi
O LDA
+ +
Me Me
Z E sin anti
LDA
30 : 70 64 : 36
Bu2BOTf 98 : 2 98 : 2
Et3N, toluene
Gli enolati degli esteri danno con LDA enolati E con selettività sin/anti scarsa; la selettività può
essere notevolmente migliorata usando enolati di boro.
CHO OH O OH O
OLi
O LDA O +
O
O CH3
O Et2O CH3
E(Z) sin 49% anti 51%
E(Z) solo anti
Per enolati che danno lo stesso prodotto principale indipendentemente dalla loro
configurazione, o per reazioni che richiedono acidi di Lewis, si deve sospettare un
controllo termodinamico o uno stato di transizione a catena aperta.
106
53
REAZIONI ALDOLICHE ASIMMETRICHE
Incorporare un ausiliario chirale nell’aldeide o nell’enolato Z porta ad una prevalenza di uno dei due
aldoli sin diastereomerici.
OLi OH O
OH O +
CHO + OTMS OTMS
OTMS
Me Me Me Me Me
81 : 19
OLi OH O
OH O +
CHO + OTMS OTMS
OTMS
Bu t t Me But
Me Bu
87 : 13
OLi OH O
OH O +
CHO + OTMS OTMS
OTMS
Me Bu t Me Me But
Me Me But
45 : 1 107
Nel caso di una matched pair si può ottenere un elevato eccesso diastereomerico.
Me OH O
O
R Li O OTMS
R
H Me Bu t
OLi H OTMS
OTMS But H
Bu t
Me OH O
+ RCHO R
O H OTMS
O OTMS R
Li Me Bu t
H
But H
Usando enolati di B che hanno elevate selettività diastereofacciali, Evans ha sviluppato reagenti
che possono completamente ribaltare la preferenza stereochimica dell’aldeide.
OBR2O OH O OH O
CHO X X
N O +
+ Me Me
i Pr
500 : 1
108
54
OBR2O OH O OH O
CHO X' + X'
N O
+ Me Me
Me 1 : 500
OBR2O OH O OH O
CHO X" + X"
+ N O Me Me Me Me
36 : 64
OBR2O OH O OH O
CHO N X X
+ O +
Me Me
i Pr
400 : 1
OBR2O OH O OH O
N O X' + X'
CHO
+ Me Me
Me
1 : 660
109
Il decorso stereochimico preferito della reazione che coinvolge l’ausiliario chirale derivato dalla
valina è illustrato nello Schema.
R
B B
O O O O H O
RCHO O
Me Bu2BOTf
Me
N N O Me
O N
i-PrNEt
O
O
O OH O O
B O
R R N O
H N Me
O
O
Il rapporto sin/anti può essere alterato usando un acido di Lewis, che favorisce la formazione di
uno stato di transizione aperto (non ciclico), dal momento che l’aldeide si coordina all’acido di
Lewis a preferenza dell’enolato di boro.
110
55
B OH O O
O O O O
Me Me RCHO R N
N Bu2BOTf N O
O O Me
i-PrNEt
sin
RCHO Et2AlCl
B OH O O
R O O
Me R N
N O
O H O Me
H anti
Et2AlCl
Una situazione in cui la catalisi da acido di Lewis serve sempre è la cosiddetta reazione di
Mukayama, in cui come componente nucleofilo si usa un silil enolato (silil enol etere).
Anche in questo caso si pensa che la selettività anti sia dovuta al fatto che viene favorito uno
stato di transizione aperto.
111
RCHO
TBSOTf
O O OH
Et3N TiCl4 o
N N OTBS ZnCl2 N R
S S S
O Me
O O O O O
LA
O
H Me
H R
N OTBS
S
O O
Sono noti altri esempi in cui uno stato di transizione aperto porta prevalentemente al
prodotto sin.
112
56
STRATEGIA ALTERNATIVA
Un approccio alternativo e più breve per ottenere una condensazione aldolica chirale comporta
legare un gruppo chirale al B.
OH O
O OBR2* 1. RCHO
(+)-Ipc2BOTf
R
i-PrNEt 2. H2O, MeOH
CHO OH O
O OBR2*
R2*BOTf SCEt3
SCEt3
E 99.8% e.e.
BR2* = B
113
CHO
OH O
O OBR2*
R2*BOTf SCEt3
SCEt3
E
BR2* = B
O O
N N S O
R*2BBr = O S B
Br
CF3 CF3
CF3
Poiché sono disponibili entrambi gli enantiomeri della diammina, si possono preparare
tutti e quattro gli stereoisomeri del β-idrossiacido.
114
57
CHO
R*2BBr OH O
OBR2*
O i-PrNEt S
CH2Cl2 S
S
97% e.e., 96% d.e.
CHO
R*2BBr OBR2* OH O
O Et3N
O O
O toluene
esano
94% e.e., 96% d.e.
In qualche caso reazioni asimmetriche di enolato, compresa la condensazione aldolica, sono
state ottenute usando basi di litio chirali.
MeO
NLi
OMe OH O
O 1.
resa 61%, 78% e.e.
CHO
2.
O
MeO NLi
OH O
OMe
O 1.
O
O CHO
2. resa 80%, 94% e.e. 115
Leganti chirali:
O O
O O N
O O N
N N N
N N N N
OH HO
116
58
L temp. tempo resa
% cat (mol) Solvente sin/anti e.e. (sin)
°C h
O O
N 20 THF-H2O (10%) 0 20 82% 24 (R,R)
N N
OH HO
O O
N 13 (R,R)
20 THF-H2O (10%) 0 96 56%
N N
117
H2 O
O
Me N N
Zn O
H N
H2O
O
H O
Me3Si H si
re
Quando l’aldeide si coordina in posizione apicale allo Zn, l’avvicinamento del silil enol
etere dalla faccia re è ostacolato dall’isopropile: l’attacco del nucleofilo avviene in
prevalenza dalla faccia si.
118
59
La condensazione aldolica è uno dei metodi più generali per la formazione
di legami C-C.
☺ Versatile
☺ Efficace
Spesso è usata per costruire i gruppi polioli presenti in molti composti naturali
OH OH OH OH OH OH OH OH OH OH
Me Me Me Me Me
Bassa selettività
⇒ Chemioselettività
⇒ Regioselettività
O O O O
NEt3 SiMe3
O O
R' Me3SiCl R'
SiMe3 SiMe3 O OH
O O O O
+ R' R"
R' H R" R' R"
La sfida:
trovare o preparare un catalizzatore che possa
effettuare la condensazione aldolica in modo
asimmetrico, senza la formazione preliminare
di un nucleofilo migliore 120
60
La sfida è stata raccolta da Trost, che ha progettato il legante
bis-ProFenolo (bis-ProPhenol)
Ar Ar
Ar OH HO Ar
N OH N
Caratteristiche:
121
OMe
resa: 66% resa: 48% resa: 40%
resa: 38%
e.e. 97% e.e. 97% e.e. 96%
e.e. 98%
122
B. Trost, 2000
61
5% mol bis-ProFenolo OH O
O O 10% mol Et2Zn
+ R Ar
R H Ar MS 4, THF, -35°C
OH OH
OH O OH O OH O OH O OH O
Ph Ph Ph Ph Ph
OH OH OH OH OH
123
B. Trost, 2001
Di solito nelle reazioni aldoliche asimmetriche sono stati usati solo nucleofili
semplici. Poco è stato fatto con nucleofili più funzionalizzati
Un donatore importante nella reazione aldolica sarebbe il metil vinil chetone (MVK),
perché sarebbe un “building block” bifunzionale. Però il suo uso è stato limitato dalla
instabilità in ambiente basico, sia del MVK che dei prodotti aldolici.
Le uniche reazioni aldoliche enantioselettive riportate con il MVK sono quelle che
usano il complesso di Zn del legante di Trost, Bis-ProFenolo
5% mol bis-ProFenolo
O O 20% mol Et2Zn OH O
+
R H MS 4, toluene o THF R
OH O OH O OH O OH O OH O OH O
OSiMe2tBu
resa: 49%
resa: 56% resa: 56% resa: 74% resa: 37% resa: 59%
d.e. > 99% e.e. 98%
e.e. 91% e.e. 91% e.e. 86% e.e. 85%
OH O
OH O OH O OH O O
tBuMe2Si O tBuMe2Si
O O
resa: 50%
resa: 66% resa: 33%
resa: 46% e.e. 91%
e.e. 92% e.e. 44% 124
e.e. 87%
B. Trost, 2005
62
O 5% mol bis-ProFenolo OH O
O
R + 10% mol Et2Zn R
H MS 4, THF
EtO OEt R' EtO OEt R'
OH O OH O
OH O OH O
TBuMe2Si O
TES EtO OEt TES
EtO OEt TES EtO OEt TES EtO OEt
resa: 84%
resa: 75% resa: 76% resa: 79%
e.e. >95%
e.e. 99% e.e. >98% e.e. >98%
O OH O OH O OH O
EtO
EtO OEt TES EtO OEt EtO OEt
Sviluppi recenti:
1 equiv 3 equiv
OH OH OH
OH OH OH
OH OH OH OH OH
OMe OH OMe
O
OMe OEt
OMe MeO SiMe3 SiMe3 SiMe3 OMe
OMe
O
resa: 86% resa: 95%
resa: 74% resa: 79% resa: 81%
resa: 87% e.e. 82%
e.e. 97% e.e. 84% e.e. 84%
e.e. 99% e.e. 85%
B. Trost, 2006
63
127
64