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LARINGE

organo delle vie respiratorie che si trova nella cavità cervicale, si trova sotto la lingua, sotto l'osso ioide
anteriormente alla faringe. l'altezza della laringe è riportata alla colonna vertebrale tra quarta e sesta
vertebra cervicale. la laringe poi continua con la trachea. la laringe esternamente ha una forma di piramide
a base triangolare con apice inferiore, apice tronco inferiore e base superiore. la laringe ha uno scheletro
cartilagineo e la particolarità è che queste cartilagini sono articolate tra di loro, sono unite da articolazioni
mobili. le cartilagini(impari) principali della laringe: cartilagine tiroidea a forma di scudo, cartilagine... che si
localizza alla base della laringe, epiglottide. cartilagine pari: cartilagine aritenoidea. la cartilagine tiroidea si
sviluppa anteriormente e lateralmente. è data da due componenti cartilaginee che si uniscono sul piano
sagittale mediano anteriormente formando un angolo aperto posteriormente. in corrispondenza di ogni
faccia laterale della cartilagine tiroidea c'è un rilievo che divide la faccia laterale di ogni cartilagine tiroidea
in due parti. sul piano sagittale mediano dall'unione di queste due inserzioni anteriormente si produce una
prominenza laringea, posteriormente termina dando due processi: corni tiroidei (superiore e inferiore). in
corrispondenza del corno inferiore è presente una superficie articolare ignata nell'articolazione della
cartilagine cricoide, a questo livello si viene a formare l'articolazione cricotiroidea (articolazione pari). la
cartilagine cricoidea viene paragonata ad un anello con cassone o lamina in cui la lamina o il cassone è la
parte che si sviluppa posteriormente mentre anteriormente c'è l'arco. questa cartilagine sostiene tutta la
laringe e continua a livello tracheale attraverso un ligamento chiamato punto crico tracheale quindi unisce
il margine inferiore della cartilagine cricoide con il margine superiore dell'anello tracheale. al passaggio
dall'arco alla lamina si vede una superficie articolare (superfici articolari impegnate nell'articolazione crico
tiroidea). sul margine superiore della lamina della cartilagine cricoidea ci sono altre superfici articolari,
l'articolazione acricoidea. l'epiglottide ha una forma di foglia ovalare con picciolo. l'apice si unisce all'angolo
dietro della cavità tiroidea attraverso un ligamento tiroepiglottido. la cartilagine epiglottide presenta delle
curvature sul piano sagittale presente una concavità rivolta in avanti, una convessità rivolta in avanti. le
cartilagini aritoneide hanno forma di piramide a base triangolare con base inferiore che poggia sulla lamina
della cartilagine cricoide. la base di questa cartilagine presenta la superficie articolare per l'articolalazione
cricoaritoneidea (si trova in corrispondenza della base). la base continua con due processi: processo
muscolare è diretto posteriormente e lateralmente. l'altro processo è il processo vocale continua con un
ligamento vocale. i due loigamenti che partoni dai processi vocali si vanno ad inserire nell'angolo dietro
della cartilagine tiroidea. la laringe presenta ligamenti intrinseci (ligamento che ha intersezioni sulla
struttura stessa della laringe) ed estrinseci (ligamento che da una parte si inserisce sulla laringe, dall'altra
parte si inserisce ad un organo vicino). i ligamenti intrinseci (come il ligamento tra l'epiglottide e l'angolo
dietro della cartilagine tiroidea, ligamento tiroepiglottido), si possono sviluppare estesi in superficie come
delle vere e proprie membrane. sono presenti ligamenti intrinseci della porzione superiore, media e
inferiore della laringe. il ligamento intrinseco della porzione superiore è dato dalla membrana quadrilatera
o quadrangolare. la membrana quadrilatera è una membrana con quattro lati. un lato della membrana si
inserisce sul margine laterale della cartilagine epiglottide arrivando fino all'angolo dietro della cartilagine
tiroidea.l'altro lato si inserisce sulla faccia mediale della cartilagine aritenoidea. il lato superiore e inferiore
non prendono inserzioni con nulla. lato superiore è libero e spesso. il suo inspessimento andrà a formare un
ligamento ariepiglottido. lato inferiore è sempre teso come il lato superiore tra epiglottide e cartilagine
aritoneidea e andrà a formare un ligamento vestibolare (corda vocale falsa) rivestito di mucosa e va a
formare la piega vestibolare e si organizza superiormente alla piega vocale. la funzione delle pieghe
vestibolari è quelola di proteggere le corde vocali.l'orizio all'ingresso della laringe (orifizio apicofaringeo) è
formato: anteriormente il margine superiore della cartilagine epiglottide, da un lato e dall'altro pieghe
ariepiglottide, posteriormente le due pieghe arriveranno in corrispondenza delle due c artilagini aritinoiede.
tra le due cartilagini aritinoide si viene a creare un'incisura interaritinoidea. il cono elastico è formato da piu
strutture messe insieme formando un cono nella parte bassa della laringe. la forma a cono puù convogliare
l'aria all'interno dello spazio tra le due pieghe vocali. lo spazio è chiamato rima della glottide. (la forma a
cono serve per indirizzare il flusso d'aria tra le due pieghe). il cono elstico : ligamento cricotiroideo è una
membrana chee si va a inserire sulla superficie interna della cartilagine cricoidea (al margine inferiore della
cartilagine), poi sale verso l'alto e raggiunge la cartilagine tiroidea e si va a inserire sulla cartilagine tiroidea.
la parte più interna di questa memnrana si porta dal margine superiore della cartilagine cricoidea e
risalendo raggiunge da un lato l'angolo dietro della cartilagine tiroidea dall'altro lato raggiunge la base delle
c artilagini aritinoide in particolare il processo vocale. quindi del cono eslastico abbiamo una parte piu
esterna che chiude lo spazio tra cartilagine cricoidea e cartilagine tiroidea. internamente la membrana dal
margine superiore della cartilagine cricoidea si porta verso l'altro e raggiunge anteriormente l'angolo dietro
della cartilagine tiroidea e posteriormente la base delle cartilagini cricoide. la membrana della parte media
si distende tra la piega vestibolare e la piega vocale e va creare un recesso chiamato ventricolo laringeo. la
presenza di queste membrane che chiudono gli spazi tra le varie strutture cartilaginee crano il lume della
laringe. la forma del lume della laringe ha una forma a clessidra. costituita da parte superiore chiamata
vestibolo laringeo, il vestibolo si pone tra l'ingresso alla laringe e il piano passante per le due pieghe
vestibolari. questo piano passa la riva del vestibolo (spazio compreso tra le due pieghe vestibolari). la parte
media va dalla riva del vestibolo alla riva della glottide. la porzione inferiore (sottoglotida) va dalla riva della
glottide (glottide) fino al piano passante per il margine inferiore della cartilagine cricotiroideae da qui
comincia la trachea. i muscoli della laringe vanno ad agire sulle articolazioni che contraendosi si dividono
in:tensori della corda vocale e muscoli dilatatori o costrittori della glottide in base a ciò che fanno (muscoli
intrinseci). ligamenti estrinseci (crocotiroideo) i muscoli estrinseci con la loro contrazione determinano un
sollevamento o un abbassamento della laringe.

TRACHEA

a livello di C6 nella cavità cervicale e termina nella cavità toracica a livello della quarta o quinta vertebra
toracica. ha una struttura cartilaginea data da anelli cartilaginei che si susseguono tra di loro da ligamenti
anulari (ligamenti fibroelastici). possiamo dividere la trachea in una porzione cervicale e una porzione
toracica. gli anelli sono incompleti. posterioremnte è presente il muscolo tracheale. tra gli anello ci sono i
ligamenti anulari. weeeeeeee internamente alla trachea la parete posteriore si presenta sollevata in pieghe
ad andamento longitudinale. la trachea è un organo impari mediano, man mano che va verso la
terminazione prende rapporto con l'arco dell'aorta, l'arco dell'aorta passa prima e anteriormente e poi sul
lato sinistro della trachea perchè deve diventare un organo retro isofageo, nel fare questo è come se
deviasse la trachea verso destra. in questo modo la trachea si avvicina maggiormente al polmone di destra.
in questo modo il bronco principale di destra che origina quando termina la trachea per raggiungere l'ilo del
polmone destro non dovrà percorrere una lunga distanza perchè lo ritrova subito l'ilo. la trachea termina
dividendosi nei bronchi. l'asse maggiore del bronco e della trachea formano un angolo di 20 gradi (è più
corto del bronco principale di sinistra) perchè raggiunge subito l'ilo. ma ha un calibro maggiore perche il
polmone destro è più grande del polmone sinistro quindi ha una maggiore capacità respiratoria ed è per
questo che ha un calibro maggiore. il bronco di sinistra deve deviare maggiormente verso sinistra per
giungere al polmone quindi il suo asso maggiore forma con l'asse maggiore della trachea un angolo di circa
50 gradi. risulta più lungo e ha un calibro minore quindi minore ventilazione. nel punto in cui la trachea si
biforca nei due bronchi internamente presenta un rilievo: sperone o carena tracheale. i bronchi hanno una
struttura cartilaginea come la trachea fino alle ultime porzioni dei bronchili dove la cartilagine è sostituita
da una componente surfattante (la cartilagine è più rigida quindi serve per evitare il collasso della pareti
quindi la chiusura delle vie aeree). nelle ultime porzioni dei boìronchili non posso avere struttura
cartilaginea perche andrebbe ad interferire con lo scambio gassoso e quindi avrò la formazione di di
surfattante che aumenta la tensione superficiale e quindi non permette il collasso delle pareti dell'alveolo. a
livello dei bronchi prima abbiamo strutture anulari e poi placche cartilaginee man mano i bronchi si
riducono di calibro.
POLMONI

ha funzione di ematosi (scambio gassoso)

organo pieno dell'apparato respiratorio, organo pari, si trova in cavità toracica all'interno degli spazi seosi e
pleorici. ogni polmone ha una forma a cono. ogni polmone ha una faccia laterale (esterno costale) che
prende rapporto con le coste. una faccia mediale (quella ti taglio, concava) che prende rapporto con il
mediastino (faccia mediastinica). essendo concava va ad abbracciare gli organi del mesiastino. la base
poggia sul diaframma (faccia diaframmatica). l'apice sormonta la clavicola di una costa sporge alla base del
collo e poi ci sono i margini (zone di passaggio): margine anteriore che è il passaggio anteriormente dalla
faccia costale alla faccia mediastinica. il margine posteriore dalla faccia costale alla faccia mediastinica e il
margine inferiore ha una fofrma a semiluna è dato dal passaggio della faccia costale sulla base e la faccia
mediastinica sulla base. la faccia costale si presenta convessa e presenta scissure: una scissura obliqua che
percorre tutte le facce e una scissura orizzontale (polmone di destra). mentre per il polmone di sinistra:
presenta scissura che equivale a quella obliqua presente nel polmone destro. le scissure tagliano
completamente il parenchima polmonare, dalla faccia costale arrivano alla faccia mediastinica. tagliano il
parenchima dividendolo in lobi. polmone di destra : due scissure, tre loobi. polmone di sinistra: una
scissura, due lobi. sulla superficie del polmone presenta aree poligonali, queste aree corrispondono alla
facce piu esterne dei lobi piu esterni. la faccia mediastinica del polmone di destra presenta l'ilo polmonare
dove arriva al peduncolo polmonare che è dato da quegli organi che si porteranno all'interno del polmone o
usciranno dal polmone. presenta una serie di impronte lasciate dagli organi del mediastino. anteriormente
e posteriore all'ilo è presente l'impronta cardica. altre impronte come quella lasciata dalla vena cava
superiore, altra impronta dovuta vena tracheo encefalica. la trachea lascia impronte su entrambe le facce
mediastiniche dei polmoni. la faccia mediastinica del polmone di sinistra ha un'impronta lasciata dal cuore
più grande, impronta con l'arco dell'aorta, impronta con l'esofago. l'apice di entrambi i polmoni sovrasta il
limite della gabbia toracica e prenderà rapporto con l'arco della socclavia, a questo livello il polmone è
avvolto da pleura. la pleura riveste l'apice del polmone. la base dei polmoni poggia sul diaframma. il
polmone di dsinistra questo attraverso il muscolo diaframmatico prende rapporto con lo stomaco e con la
milza mentre posteriormente con il rene e surrene. la base del polmone di destra prende rapoorto con il
fegato e posterioremente con rene e surrene. l'ilo nei due polmoni ha due forme diverse. qui è presnete il
peduncolo epatico, gli organi che formano il peduncolo epatico sono: bronco principale, arteria polmonare.
il polmone ha unha circolazione funzionale e nutritizia che è data dai vasi bronchiali. arteria polmonare, ilo
polmonare: circolazione funzionale. arterie vene bronchiali: circolazione nutritiva trofica. all'interno del
polmone questi due circoli entrano in rapporto tra di loro. il polomne è suddiviso in lobi determinato dalle
scissure. il lobo è una porzione del parenchima polmonare completamente indipendente dal punto di vista
anatomico. ogni lobo riceve una proprio ventilazione e vascolrizzazione sia trofica che funzionale. ogni lobo
ha un proprio rivestimento viscelare pleurico. i lobi sono insieme all'interno della spazio sieroso grazie al
peduncolo polmonare. quindi è il bronco che entra e si divide a tenere insieme i lobi polmonari.ogni lobo è
suddiviso in zone con segmenti che rappresentano porzioni di parenchima polmonare indipendenti. quindi
ogni zona ha una proprio ventilazione e vascolarizzazione. queste zone contigue sono unite tra di loro da
connettivo. ogni zona del parenchima polmonare può dividersi centinaia di lobuli. i lobuli sono separati da
setti interloculari, da connettivo. all'interno di ogni lobulo si trovano dai 5 ai 15 acini (formazioni a grappoli
uva). gli acini rappresentano la struttura anatomica più piccola del parenchima polmonare. suddivisione del
parenchima: lobi, zone a segmenti, lobuli e acini. il bronco principale che è entrato nel portone
ramificandosi si divide in due rami che si chiamano bronchi lobari, ogni ramo ventila un lobo. all'interno del
lobo il ramo si suddivide ulteriormente in bronchi zonali o segmentali (perche all'interno di ogni lobo sono
presenti le zone o segmenti). i bronchi segmentali si suddivide che si vanno a portare ai lobuli (bronchi
lobulari). all'interno dei lobuli o bronchi lobulari si suddividono ulteriormente fino agli acili (ramo terminale)
o bronchilo terminale che nell'acilo si divide in due bronchili respiratori o alviolari. questi bronchioli
emettono delle evaginazioni a forma di sacchetto a livello della loro parete (i sacchetti si chiamano alveoli).
a livello dell'ilo sono presenti vasi con circolazione funzionale e trofica. il circolo funzionale è dato
dall'arteria polmonare che entra seguendo il bronco. nel momento in cui ill bronchiolo terminale si divide
formando i sacchetti, anche l'arteria polmonare si riduce di calibro andando a formare i capillari che
cirocnderranno esternamente gli alveoli. nella parte ultima del bronchiolo respiratorio tutti gli alveoli
confluiscono su di loro a formare il sacco alveolare. esternamente ai sacchetti vi sono fibre elastiche
importanti per loo svuotamento della cavità alveolare (espirazione). i pori mettono in collegamento le varie
cavità alveolari tra di loro. le pareti dell'alveolo sono tappezzate da epitelio alveolare. le cellule dell'epitelio
alveolare sono ....citi. ...citi di primo ordine che tappezzano le pareti dell'alveolo, quelli di secondo ordine
che producono la sostanza sorfattante (glicoproteina) che viene stratificata sulle pareti dell'alveolo
aumentano la tensione superficiale per evitare il collasso della pareti. queste cellule in corrispondenza dei
pori aumenta di numero. la pleura: il foglietto viscerale avvolge il polmone in cirrispondenza delle scissure
(non avvolge i polmoni soltanto a livello dell'ilo perche il foglietto viscerale si riflette sul foglietto parietale
quindi sulla pleura parietale). la pleura parietale resta in periferia, delimita lo spazio pleurico e ha la forma
del polmone. il foglietto parietale prende rapporto con le pareti della cavità toracica.e con foglietto
viscerale. i siti pleurci sono delle porzioni della cavità pleurica

MIDOLLO OSSEO

organo linfoide primario in quanto produttore di linfociti b e gli elementi del sangue (ematopoiesi) funzione
del midollo rosso. nel bambino il midollo si trova in tutto lo scheletro a partire dal quinto anno il midollo
inizia a ridursi perchè verrà sostituito dal midollo giallo. dai 25 anni in piu il midollo rosso sarà presente nei
corpi vertebrali, a livello delle osssa piatte (sterno, coste, clavicole, scapole, femore, omero). il midollo
giallo è giallo perchè presenta il deposito del tessuto adiposo. le tre componenti del midollo: componente
vascolare, comp. di supporto o stromale e la comp. ematopoietica. la componente stromale è formata da
reticolo di natura connettivale, fibre reticolari che vengono prodotte da cellule reticolari. le cellule hanno
funzione si secernere la reticolina e vanno a delimitare e supportare le cellule che formerano la
componentene ematopoietica. si addensa intorno ai vasi, si connette all'endostio (membrana che riveste
internamente le cavità. dell'osso), le cellule reticolari vanno a formare il microambiente indispensabile per
maturazione e differenziazione delle varie linee cellulari. con il tempo all'interno di queste cellule si
vengono a depositare tessuto adiposo e quindi lo stroma conterrà quantità variabile che conferirà il colore
giallo quindi midollo giallo. nel midollo giallo ci sarà sempre una quantità di midollo rosso (cellule) che
potrebbero servire pper fornire midollo rosso in caso di necessità. la componente vascolare è formata da
vasi che formano la linea capillare che rappresenta i vasi di scambio tra il parenchima midollare e il vaso
circolatorio. all'interno di questi vasi vengo imessi le cellule mature. nel midollo rosso troviamo cellule
staminali, queste cellule vanno ad occupare delle nicchie associate all'endostio dell'osso all'endotelio
sinosoidale. le cellule staminali poi porteranno alla formazione di cellule necessarie per il midollo (unità
formanti colonie UFC). la cellula stiamnale va incontro a diversi passaggi di specializzazione e
differenziazione. in ogni passaggio perde la capità di produrre determinate cellule. stadi: 1 cellula
pluripotente (potenzialità di formare cellule di tutti gli stadi germinali eccetto le strutture extra embrionali
come la placenta). 2 cellula multipotente (si possono specializzare in linee cellulari specifiche es cellule del
sangue). 3 cell oligopotenti (si differenzia nella stessa linea cellulare es. linea mieloide o linfoide). 4 cell
unipotente (forma un solo tipo cellulare). da quetse cell staminali si differenziano in cell mielodi e linfoidi.
linea linfoide: hanno origine i linfociti b,t. b maturi. linea mieloide: da granulociti, monociti, trombociti
ecc..gli eritrociti sono presneti maggiormente ecco perche 'midollo rosso'. le varie linee cellulari vengono a
formare isolotti(nidi) che poi vengono sostenuti dallo stroma, all'interno saranno presenti i macrofagi che
hanno la funzione di fagocitare dendriti cellulari e trasferisco il ferro agli eritrociti per l'emoglobina.
(NOTA!! vedere i tipi di cellule sulle slide).

CAVITà ORALE

la cavità orale comunica all'esterno attraverso la rima boccale e posteriormente comuninca con la
orofaringe. nella cavità anteriore presenta il vestibolo e la porzione posteriore chiamata cavità orale
propriamente detta. il vestibolo è quella porzione tra labbra e guance. presenta frenuli superiori e inferiori,
a livello del secondo molare superiore è presente la carotide. la cavità orale propriamente detta è occupata
dalla lingua. le sue pareti: anteriormente comunica con il vestibolo e con le pareti delle arcate vestibolo
dentali occluse. posteriormente abbiamo l'orifizio chiamato istmo delle fauci. la parete superiore è data dal
palato osseo e palato duro anteriormente dati dai processi del mascellare e dalle lamine orizzontali del
palatino e posteriormente è presente il palato molle (piega muscolo membranosa) che inizialmente ha
l'orientamento orizzonatale e poi si pone su un piano frontale. la parete inferiore è data anteriormente dal
solco sotto linguale e poi presente la lingua (la superficie superiore della lingua si chiama dorso). a livello
del solco sotto linguale è presente il frenulo linguale, ai due lati del frenulo sono presenti gli orifizi di sbocco
delle ghiandole salivari maggiori, delle ghiandole carotidi e delle ghiandole sotto linguari. all'apice della
caruncola si apre la ghiandola sotto mandibolare e lungo tutta la caruncola sono presenti i dotti sotto
linguari. la lingua è un organo muscolare con muscoli intrinseci(prendono inserzioni nell'ambito della lingua
stessa, con la loro contrazione modificano la forma della lingua) ed estrinseci (prendono inserzione sulla
porzione fibrosa sullo scheletro fibroso che si trova a livello della lingua, con la loro contrazione
determinano il movimento della lingua). la lingua ha una parte orale e una parte più profonda dove si
congiunge alla faringe. la porzione orale presenta l'apice e il corpo (dosso). la porzsione orogaringe
presenta le tonsille. sul dorso presenta un solco, ruvido perche sono presenti le papille linguali che servono
per creare attrito con il bolo. le papille linguali a seconda della loro morfologia abbiamo: filiformi,
fungiformi, le vallate, circunvallate, fogliate. in corrispondenza delle papille eccetto quelle filiformi sono
presenti i calici gustativi. le filiformi sono distribuite maggiormente sul dorso della lingua, sono quelle
papille che danno un aspetto biancastro sulla lingua.bianche perche vanno incontro a una desquamazione
un po piu pronunciata rispetto alle altre papille. le papille fungiformi si trovano maggiormente sul margine
della lingua. le fogliate si trovani ai lati della lingua sono visibili come pieghe mucose contengono diversi
calici gustativi. le circonvallate presenti sul solco terminale, circondata da un vallo (epitelio). alla base del
vallo sono presenti ghiandole sierose il secreto serve per pulire il solco. i calici gustativi sono corpuscoloi
epiteliali e contengono cellule sensitive che sono in contatto sinaptico con le terminazioni delle papille
gustative. ogni calice presenta due pori: uno superificiale dove è presente il poro gustativo,l'altro poro è
contatto con la membrana basale dell'epitelio. i recettori sensitivi riconosco i sapori come amaro, dolce e
salato.( proposte anche l'umami e il metallico). si dice che tutte le aree della lingua sono in grado di
riconoscere sapore. nella ghiandola sotto madibolare prevalgolo gli adenomoli sierosi mentre nelle
ghinadole sotto linguari prevalgono le cellule a secrezione mucosa. la via alimentare prosegue con la laringo
faringe per poi entrare nell'esofago.

ESOFAGO

costituzione muscolo membranosa, è una sorta di canale leggermente schiacciato in senso antero
posteriore. l'esofago origina a livello del piano passante della sesta vertebra cercicale per poi entrare in
cavità toracica fino a livello del diframma fino all'addome. l'esofago possiamo suddividerlo: parte cervicale,
parte toracica, parte addominale. queste parti si trovano in spazi di natura connettivale. sono presenti degli
sfinteri sia ll'origine che alla terminazione dell'esofago. sfintere esofageo superiore e sfintere esofageo
inferiore. la funzione del superiore è di quella di non far passare aria, si apre soltanto per via riflessa per far
entrare il lobo. lo sinfere inferiore serve per veitare il reflusso dalla cavità gastrica al lume dell'esofago.
strutture che compongono gli sfinteri di natura muscolare. sfintere superiore: anello muscolare, una parte
di questo muscolo va a formare il muscolo cricofaringeo. si tratta di muscolatura striata senza controllo
volontario. sinfetere inferiore: anello muscolare piu grande rispetto allo sfintere superiore. la componente
muscolare dell'esofago è costituito da uno strato circolare interno e da uno strato longitudinale esterno di
di muscolatura liscia e in particolare dalla torsione delle fibre longituadinali a causa della rotazione dello
stomaco perche esofago e stomaco non si trovano sullo stesso piano quindi durante la contrazione queste
fibre subiscono una torsione che coopera a chiudere lo sfintere inferiore. le fibre del muscolo diaframma
mediante contrazione aiutano a chiudere lo sfintere, aiuta a contrastare gli improvvisi aumenti di pressione
intraddominale perche in cavità addominale cè una forte pressione positiva rispetto alla pressione toracica.
il ligamento freno isofageo collabora alla formazione di questo sfintere inferiore esofageo. l'esofago
presenta un restringimento dove prende rapporto con l'arco della aorta e con il bronco principale di
sinistra. i restringimenti prendono il nome di restringimento cricoideo. restr. aortico, bronchiale, restrin.
diaframmatico.tra un restringimento e l'altro l'esofago presenta dei rigonfiamenti che prendono il nome di
fusi esofagei: fuso cricoaortico, fuso bronco diaframmatico, imbuto precardiale. rapporti con l'esofago:
trachea, anteriormente con il cuore, arco della aorta, diaframma. la mucosa interna del lume dell'esofago si
presenta come pieghe longitudinali perche deve essere permesso l'aumento di volume del lume
dell'esofago. all'interno del lume sono presenti: linfocoti, ghaindole esofagee e ghiandole esof. aberranti.
rivestito da tonache mucose dell'epitelio pavimentoso stratificato. tonaca mucosa e sottomucosa e
muscolatura circolare interno e longitudinale esterno.

CAVITà ADDOMINALE

gli organi della cavita addominale sono protetti dalla parete del torace. VEDERE SLIDE!! le due linee sono
chiamate linee emiclaveali o linee emiclavio cubiche. linee che si portano dal punto di mezzo della clavicola
fino al tubercolo cubico. le due line orizzontali, linea sottocostale è tangente al punto piu basso della gabbia
toracica. l'altra linea oriszzontale si chiama linea bisiliaca è la linea che unisce le due spine liache anteriori e
superiori (ricorda l'anca). queste linee ci permettono di indiduare nove quadranti: ipocondrio destro,
epigastrio, ipocondrio sinistro, fianco destro, mesogastrio, fianco sinistro, ipogastrio, fosseria sinistra.gli
organi profondi proiettoano in direzione di queste regioni. il fegato proietterà in corrispondenza
dell'ipocondrio destro ecc...

nella cavità addominale è presente il piritoneo. esternamente al piritoneo in cavita addominale è presente
il tessuto connettivo che riempie tutti gli spazi disponibili compresi i fogletti del piritoneo di tutte quelle
strutture che partiranno dal peritoneo parietale. questo spazio connettivale chiamato extra peritionale ed è
suddiviso: connettivo pre peritoniale ed è uno spazio compreso tra la parete anteriore dell'addome e il
peritoneo parietale anteriore. posteriormente al peritoneo tra la perete posteriore dell'addome chimato
connettico retro peritoneale. il connettivo che si trova tra il peritoneo parietale inferiore e le pareti della
cavità pelvica è il connettivo sotto peritoniale. lo spazio peritoniale viene suddiviso in compartimenti:
compartimento sovramesocolico che va dal diaframma fino ad un piano convenzionale passante per il colon
trasverso e il suo meso. altro compartimento sottomesocolico. altro compart. è il compartimento pelvico.

STOMACO

siamo in cavità addominale in corrispondenza del compartimento sovramesocolico. comunica con l'esofago
attraverso l'orifizio chiamato cardias e continua con il duodeno attraverso un altro orifizio chiamato piloro.
quando lo stomaco è vuoto le pareti sono addossate l'una all'altra e possiamo riconoscere una parete
anteriore, posteriore e i due margini. il margine destro è chiamato piccola curvatura e il margine sinistro è
chiamato grande curvatura. la piccola curvatura inizia a livello del cardia scende verticalmente poi cambia
direzione determinato l'incisura per dirigersi verso l'alto e posteriormente. la grande curvarura inizia a
livello del cardia e va a creare un curvatura convessa verso l'alto formando un'incisura cardiale e poi si
dirige verso l'alto e posteriormente. quando lo stomaco si riempie si puo dividere in fondo, corpo e parte
pilorica suddivisa a sua volta in un altro pilorico e un canale pilirico che è la porzione piu stretta. il fondo e il
corpo sono separati da un piano immaginario orizzontale passante per il cardia. il piano che separa dal
corpo dalla parte pilorcio è un piano obliquo che unisce le due curvature nei punti in cui le curvature non
scendono verso il basso ma quando cambiano direzione. nella piccola curvatura questo punto è stato
trovato nell'incisura angolare, nella grande curvatura questo punto è molto soggettivo. il fondo è occupato
da gas che provengono dalla fermentazione dei cibi e aria. lo stomaco è avvolto dal peritoneo ma il
peritoneo lascia scoperta la piccola curvatura e si dirige verso l'ilo del fegato formando una piega che è
chiamato ligamento gastro epatico. lungo la grande curvatura il peritoneo lascia lo stomaco si formerà dal
primo ligamento gastro plenico, raggiunge l'ilo della milza e si formerà il gastro colico. come si forma il
gastro colico? lungo la grande curvatura sono presenti due foglietti che lasciano lo stomaco e cominciano a
scendere arrivano quasi nella cavità pelvica e si posizionano tra peritoneo parientale anteriore e le anse
dell'intestino tenue. ad un certo punto ripiegano e risalgono e raggiungono il colon trasverso. raggiunto il
colon continueranno con il peritoneo che avvolge il colon trasverso, quindi si viene a creare un grande
grembiule chiamato grande omento. con gli anni i due foglietti piu interni vanno incontro a processo di
trasformazione e quindi chiudono la cavità peritoniale tra i due foglietti che scendono e i due foglietti che
salgono. questa cavità viene chiusa a livello del colon trasverso. NOTA!! il peritoneo viene chiamato
ligamento gastrocolico perche sembra che il peritoneo parte dallo stomaco e raggiunge direttamente il
colon trasverso. questo ligamento risulta essere la radice del grande omento. a livello dell'omento abbiamo
il connettivo della variante adiposa, abbiamo tessuto adiposo che puo essere utilizzato metabolicamente,
ha funzione termoregolatoria. serve per rendere piu mobile l'intestino tenue (fa scivolare meglio le anse
dell intestino tenue). a stomaco vuoto sono presenti delle pieghe, a stomaco pieno queste pieghe
scompaiono e restano evidenti dei solchi internamenti che vannoa a delimitare delle piccole aree gastriche.
la superficie di queste aree presenta fossette gastriche e in corrispondenza delle fossette si aprono le
ghiandole dello stomaco. la mucosa che va a separare le fossette va a formare creste. nel punto in cui si
trova la tonaca sotto mucosa si trova un plesso sottomucoso che ha la funzione di regolare la secrezione
delle ghiandole. la tonaca muscola è organizzata in tre strati: muscolatura obliqua interna, circolare
intermedia e longitudinale esterna. anche qui è presente un altro plesso mienterico che va a regolare la
motilità dello stomaco. e infine la tonaca sierosa avvolta dal peritoneo. la lamina propria che si trova nella
tonaca mucosa è occupata da ghiandole: gh. cardiali, g.gastriche propriamente dette e le ghiandole
piloriche. le ghiandole cardiali le troviamo a livello dell'orifizio cardiale, si localizzano nella giunzione con
l'esofago e secernono glicoproteine neutre sono di tipo tubolare composto. le ghiandole gastriche
propriamente dette si trovano nel fondo e nel corpo. contengono cellule del colletto a secrezione mucosa,
sul fondo sono presenti cellule che producono pepsinogeno, lipasi gastrica e proteine che scindono il latte.
le cellule parietali che hanno la funzione di produrre acido cloridrico e il fattore intrinseco per
l'assorbimento della vitamina b12. poi ci sono cellule sulla base con funzione endocrina come: serotonina,
istamina, elastina. a livello della regione pirolica troviamo ghiandole contengono cellule endocrine che
producono gastrina (ormone che va a stimolare la produzione di acido cloridrico). lo strato muscolare è
suddiviso in tre strati: lo strato piu interno si trova a livello del fondo, quello circolare intermedio che si
trova a livello dello sfintere pilorico e piu esternamenente sono presenti gli strati longitudinali presenti sulla
grande e piccola curvatura.NOTA! tutti i vasi presenti formano poi i ligamenti, le vene dello stomaco
confluiscono tutte nella vena corta.
INTESTINO TENUE

a livello dell'orifizio pilorico inzia l'intestino tenue che vede una parte fissa data dal duodeno e la parte
mobile data dall'intestino tenue mesenteriale è circondato dall'intestino crasso, la porzione mesenteriale è
suddivisa in due parti: il digiuno che rappresenta circa i 2/5 e i restanti 3/5 sono rappresentati dall'ileo.
tutto l'intestino tenue termina in fosseriaca destra in corrispondenza della valvola ileo cecale. il duodeno ha
una forma di c con concavità verso l'alto suddiviviso: porzione superiore, porzione discendente, porzione
ascendente e porz orizzontale. la porzione superiore è avvolta da peritoneo (intraperitionale) perche i
foglietti che hanno avvolto lo la parete anteriore dello stomaco e la parete posteriore includendo anche la
prima porzione del duodeno che porta la formazione di un ligamento tra il duodeno e l'ileo del fegato
chiamato duodeno epatico o epatoduodenale. il foglietto che cammina dallo stomaco e arriva al duodeno a
livello dello stomaco lo chiamiamo gastro epatico mentre a livello del duodeno lo chiamiamo
epatoduodenale, insieme si chiamerà .... nel connettivo compreso tra i due foglietti dei ligamenti
epatoduodenale ci sono strutture che danno una diversa consistenza a questa porzione, ci sono le strutture
del peduncolo epatico: la vena corta, l'arteria epatica, dotti biliari. . le altre tre porzioni sono retro
peritoniali. internamente al duodeno troviamo la mucosa sollevata in pieghe semicircolari o valvole
conniventi, nella seconda porzione mediale del duodeno ci sono le papille duodenali maggiore e minore. le
papille sono l'ingresso di dotti all'ingresso del duodeno. a livello della papilla duodenale minore arriva il
dotto accessorio pancreatico santorini. a livello della papilla maggiore arriva il dotto principale pancreatico
e il dotto coledoco (da questo dotto arriva la bile) e arriva anche il succo pancrestico che viene prodotto
dalla porzione esocrina del pancreas. il dotto coledoco solleva la parete del duodeno per raggiungere la
papilla duodenale maggiore. il succo pancreatico contiene enzimi digestivi: proteasi; lipasi ecc... la bile
serve per abbassare la tensione di superficie per rendere possibile l'aggressione dei lipidi da parte delle
lipasi. ha azione battericida. l'intestino tenue mesentoriale data la sua lunghezza è ripiegato in anse che
insieme formeranno la matassa intestinale. l'ansa ha un margine aderente (peritionale) e un margine libero.
tra i due foglietti peritionali arrivano i vasi che vascolarizzano l'ansa. tutte le anse sono avvolte dal
mesentere. all'interno del mesentere è presente il peduncolo mesentoriale dove sono presenti vene, vasi
linfatici e nervi. tra il distacco dal mesentere e il peritoneo parietale posteriore corre l'arteriola mesenterica
superiore che manda una serie di rami all'interno dei due foglietti del mesentere. questi rami prima di
raggiungere le anse dell'intestino formeranno anemososi tra di loro. l'arteriola mesenterica va a
vascolarizzare il cieco e vascolarizza la porzione del colon ascendente e del colon trasverso. la componente
venosa va a formare la vena mesenterica superiore che è uno dei rami di origine della vena corta. a livello
dell'intestino tenue ci sono i villi e a loro livello originano i vasi piliferi (capillari linfatici) che poi andranno a
formare grossi tronchi linfatici. NOTA! questi rami sono di origine del condotto toracio insieme al tronco
lombare. la matassa intestinale si trova contornata dall'intestino crasso. la struttura del tenue ha una
mucosa ripiegata in pieghe circolari che iniziano subito dopo il piloro. andando avanti diventato sempre piu
basse e sempre piu distanziate tra di loro e poi verso la fine del digiuno diventano sporadiche. queste sono
pieghe della tonaca sottomucosa e servono per aumentare la superficie interna dell'intestino tenue. oltre
alle pieghe la tonaca mucosa è sollevata da altre pieghe rappresentate dai villi. l'asse di un villo contiene
un'arteriola che si risolve in una rete di capillari, continua nella venula e poi troviamo il vaso pilifero. anche
qui è presente la muscularis mucosae che invia dei piccoli fascetti all'interno dei villi e questo assicura la
loro mobilità durante i fenomeni di assorbimento. nella tonaca musosa è presente l'epitelio semplice con
due tipi di cellule : enterociti contenenti dei microvilli (una spazzola), cellule caliciformi mucifere che
producono muco che tappezza e lubrifica le pareti dell'intestino tenue. ci sono anche accumuli di tessuto
linfoide che vanno a formare le placche del peyer e sono presenti ghiandole. la tonaca sottomucosa
contiene i corpi delle ghiandole, i plessi sottomucosi che va a regolare la selezione ghiandolare. la tonaca
muscolare circolare internamente e longitudinale esternamente, anche qui continua il plesso. le ghiandole
intestinali si aprono alla base del villo e l'epitelio presenta diversi tipi di cellule secernenti enzimi digestivi,
antibatterici, cell' endocrine, staminali. le cell staminali generano un fuso di cellule che va a rimpiazzare le
cellule che vengono perse alla cima di un villo. l'intestino crasso comincia a livello della fossa iliaca destra e
termina in corrispondenza dell'orifizio anale. si suddivide in : cieco, colon (c.ascendente,
trasverso,discendente e idropelvico o sigmoideo) e retto. l'intestino crasso presenta rilievi (c...44.58 lez 12
dic pt2) in superficie intervallati da solchi. i solchi internamente corrispondono a pieghe semilunari. in
corrispondenza dei rilievi esterni troviamo delle tasche haustra. altre strutture presenti sono le tenie, sono
date da tess muscolare liscio. ad intervalli regolari partono dei fasci regolari che si piegano a novanta gradi
andnando a formare le pieghe semilunari. le pieghe all'origine sono tre lungo l'intestino ccontinuando
diventando due . ci sono delle appendici epicloiche sono strutture peritionali che contengono tessuto
adiposo. recidendo le tenie vengono persi i rilievi (c...). il cieco è avvolto dal peritoneo. superiormente
continua con il colon ascendente e il limite tra colon e cieco è dato da un piano convenzionale passante per
la valvola ileocecale. questa valvola impedisce il reflusso. inferiormente alla valvola si trova l'orifizio di
comunicazione tra il cieco e l'appendice. anche l'appendice è avvolta da peritoneo. ha una parete piu sottile
dell'intestino crasso, ha accumuli di tessuto linfoide. (se l'appendice si infiamma e non viene presa in tempo
si puo andare incontro a peritonite). l'appendice puo avere un diverso sviluppo e un diverso orientamento
dello spazio in base al soggetto. l'unico punto che è fisso è ul punto di comunicazione con il cieco. il colon
ascendete si trova nello spazio retroperitoniale quindi è fisso alla parete posteriore dell'addome. anche il
colon discendente è retroperitioniale fino alla fosseria sinistra. da qui parte il colon ileopelvico sigmoideo,
sigmoideo perche ha la forma ad s. si chiama anche ileo pelvico perche una parte si trova in foss. sinistra e
poi scende nella cavità pelvica, quindi una porzione si presenta in corrispondenza dell'ileo e l'altra porzione
nella cavita pelvica. a livello dell'intestino crasso non ci sono villi ma le pieghe semilunari. sono presenti
microvilli. la tonaca ucosa presenta epitelio semplice con orletto a spazzola dpvuto da microvilli. presenti
ghiandole e noduli linfatici. la tonaca muscolare circolare interna e longitudinale esterna. la differenza: il
logitudinale esterno dell'intesino tenue crea uno strato continuo mentre nell'intestino crasso il
longitudinale esterno crea le tenie. le tre tenie originano nel punto in cui l'appendice comunica con il cieco.
il retto si trova in cavità pelvica per poi continuare e aprirsi con l'orifizio dell'anno. il retto si suddive in una
porzione pelvica che prende il nome di ampolla rettale e una parte periniale che restringe il canale. il restto
è lungo 15cm, il limite anatomico tra la porzione pelvica e la porzione anale è data dall'inserzione di un
muscolo che è il muscolo elevatore dell'ano. nell'uomo anteriormente all'ampolla rettale è presente la
vescica, nella donna invece è presente l'utero. il peritoneo parietale inferiore (lo chiamiamo cosi in cavità
pelvica) passa per l'ampolla rettale e per la vescica quindi sono organi sotto peritioniali. in questo punto si
forma un recesso chiamato recesso cavo vescicorettale. questo è il punto piu basso della cavita peritoniale.
nella donna viene chiamato recesso cavo rettouterino o vescicouterino. internamente dell'intestino tenue
vi sono pieghe semilunari sono pieghe trasversali e corrispondono a solchi della superficie esterna
dell'intestino. dove è presente il canale anale sono presenti ripieghe mucose (colonne anali o rettali) alla
base di queste colonne ci sono pieghe che vanno a delimitare una tasca (seno anale) dove si aprono delle
ghiandole anali con secrezione mucosa. la linea chiamata linea pettinata perche le linee trasversali formani
tipo un pettine questa spiega come il cazzzzzzzzzo. nell'ambito della sottomucosa è presente il plesso che è
dato dal plesso venoso che quando dilatato causa l'emorroidi. la componente muscolare che è data da
stato circolare interno e longitudinale esterno. presenta gli sfinteri, uno interno involontario ed esterno
volontario. questo sfintere interno abbiamo lo strato circolare diventa piu spesso. lo sfintere è contratto
per prevenire la perdita di liquidi e solidi e si rilassa a una pressione esercitata dalle feci e gas che vanno a
rilassare l'ampolla rettale per avere l'evacuazione . le fibre striate si legano a fibre lisce andando a legarsi
allo sfintere esterno volontario. e ciaaaa

FEGATO

organo esocrino annesso al canale alimentare in quanto produce bile e riversa nel canale alimentare nella
seconda porzione del duodeno. interviene nel metab di carboidrati di grassi, carboidrati ecc...interviene
nella detossificazione di farmaci ecc.. si trova in cavita addominale nello spazio peritionale si trova nela
zona sottodiaframmatica. la forma del fegato viene paragonata ad un ovoide a cui viene asportata la parte
inferiore. questo ovoide presenta la faccia diaframmatica (convessa) e la faccia viscerale (faccia del taglio).
poi c'è un margine acuto o anterioinferiore, l'altro margine è la zona di passaggio tra le due faccie
posteriormente (faccia posteriore del fegato). sulla faccia diaframmatica si presenta liscia, convessa, con
imporonte costali. presenta un solco chiamato solco sagittale superiore e in corrispondenza arriva il
peritoneo in cui si trova un ligamento peritoneale (lig falciforme) con due foglietti che arrivano sul solco
sagittale superiore e avvolgono tutta la faccia diaframmatica superiore. il peritoneo arriva all'altra faccia. la
presenza del solco sagittale separa la faccia diaframmatica in due lobi. la faccia viscerale presenta tre solchi
che formano l'H. i solchi sepranano la faccia viscerale in quattro lobi : lobo destro, sinistro, e 2 lobi quadrati.
all'interno di questi solchi troviamo degli organi. a livello del solco sagittale di destra troviamo la cistifellea
chiamata fossa cistica. dove passa la vena cava si chiama fossa cava. la vena cava si trova in cavità
addominale e poi posegue. prima di superare il diaframma prende rapporto con il fegato, in particolare con
la faccia viscerale perche prima di abbandonare la cavità addominale deve ricevere le vene epatiche. il solco
sagittale di sinistra è piu stretto di quello di destra. nella metà anteriore contiene il ligamento rotondo,
struttura fibrosa in epoca adulta. in epoca placentare la vena ombellicare deve raggiungere la vena porta; il
ramo sinistro della vena porta. NOTA! il solco sagittale di sinistra presenta ligamenti fibrosi che erano dei
dotti in epoca prenatale. il solco trasverso troviamo l'ileo del feagto. le strutture che troviamo che vanno a
formare il peduncolo epatico: vena porta che entra nel feagto, l'arteria epatica che prima di entrare nel
fegato si dirige verso la cistifellea e poi sono presenti dotti biliari epatici. NOTA!! le vene in questo caso non
escono dall'ileo del fegato. le vene appena escono dal fegato si gettano direttamente nella vena cava
inferiore. sul lobo di sinistra è presente l'impronta gastrica, impronta esofagea. il lobo quadrato del fegato
prende rapporto con la parte pilorica dello stomaco e la prima parte del duodeno. la faccia posteriore del
fegato non viene avvolta dal peritoneo (area libera o nuda del fegato). sulla faccia viscerale il peritoneo
lascia una parte libera perchè deve passare la vena cava. in questo punto si forma il ligamento coronario del
fegato che ha due foglietti con al centro il connettivo. i due foglietti sono distanziati tra di loro ma insieme
formano il ligamento coronario. che è il ligamento sospensore del fegato. il connettivo che si trova tra i due
foglietti ancora il fegato alla parete posteriore dell'addome. anche la vena cava ancora ulteriormente il
fegato. il ligamento falciforme si forma perche in epoca prenatale la vena ombellicale deve raggiungere la
vena porta. il ligamento falciforme è dato dal peritoneo parietale anteriore che viene sollevato e portato
verso il fegato perche nel margine libero decorre la vena cava (non è un ligamento sospensore). il peritoneo
che lascia il feagto in corrispondenza del l'ileo va allo stomaco e al duodeno formando il piccolo omento
dato dall'insieme dei ligamenti epatogastrici e ligamenti epatoduodenali. il feagto è un organo pieno con
all'interno una capsula. dall'interno della capsula partiranno dei setti che si porteranno all'interno del
parenchima che si dividono in lobuli epatici. nell'uomo questi setti non sono molto evidenti rispetto agli
animali. il lobulo epatico ha una forma a poligono irregolare, al centro presenta la vena centro lobulare,
contiene epatociti che si dispongono a formare lamine che dirigono verso raggi di una ruota verso il centro.
tra una lamina e l'altra ci sono i sinusoidi uniti tra di loro che arrivano in venva centro lobulare. tra un
lobulo e l'altro c'è l'area portale composta da un ramno della vena porta, da un ramo dell'arteria epatica e
da un dotto biliare. il ramo della vena porta quando arriva in corrispondenza del lobulo manda dei rami nel
lobulo che si risolvono in sinusoidi, quindi il sangue venoso della vena porta entra nei sinusoidi. avenngono
qui gli scambi con gli epatociti e termineranno all'interno della vena centro lobulare. piu vene centro
lobulari insieme formano vene di calibro maggiore che sono le vene sottolobulari che formeranno a loro
volta le vene epatiche che lasceranno il fegato. gli epatociti producono la bile che viene riversata in canali
(canalicoli biliari) che formano una rete all'interno del lobulo e sono dei capillari che non hanno pareti
proprie. piu canilicoli lìbiliari confluiscono a formare un canale sempre piu7nhhg grande i colagioli. piu
colangioli formeranno i canali di hering e poi questi si verseranno all'interno di dotti biliari. l'epatocita ha sei
pareti: presenta pori vascolari che è quella parte dell'epatocita che guarda verso il sinusoide. questa parte
contiene microvilli proiettano all'interno di uno spazio sotto endoteliale virtuale (spazio perisinusonidale o
cazz). qui è presente un gel glicoproteico che ha la funzione di filtro. presenti cell macrogafiche, cell di
capper (capperi o cazz). e vaffancul. ci sono dei poli guarda le slide!!!!!

CISTIFELLEA

prima che la bile raggiunga il duodeno (lo raggiunge solo in casi di digestione) viene accumulata e
concentrata nella cistifellea. la cistifellea è posizionata su fossa cistica della faccia viscerale del fegato. è un
organo intraperitionale anche se non l'avvolge tutto. è collegato al dotto cistico e al dotto epatico comune
(si forma dall'unione del dotto epatico di destra e il dotto epatico di sinistra che sono i due dotti che
trasportano la bile al di fuori del fegato). l'unione del dotto cistico e del dotto epatico comune forma il
dotto coledoco che porta la bile nella seconda porzione del duodeno. la bile ha funzione: è una sostanza
alcani e serve per alzare il pH per evitare l'aciditè proveniente dal succo gastrico, ha funzione battericida,
permette l'attacco degli enzimi digestivi, elimina la bilirubina che è un residuo della degradazione dei
globuli rossi. la bile contiene acqua, colesterolo, sali biliari, pigmenti biliari che derivano dalla scissione della
biliburina

PANCREAS

ghiangola endocrina ed esocrina. il pancreas è un organo pieno si trova in cavita addominale. è composto
da una testa, collo, corpo e coda che entra in rapporto con l'ileo della milza (unica parte avvolta dal
peritoneo). ha una capsula esternamente e ha una struttura tubulocinosa composta a secrezione sierosa. è
suddiviso in lobuli. all'interno dei lobuli ci sono gli acini pancreatici. l'acino pancreatico sono formati da
cellule epiteliali che hanno forma piramidale con apice rivolto verso il lume dell'intercalare e viene liberato
per esocitosi il contenuto all'interno del lume. le cellule centrocinose presenti nel lume vanno a
rappresentare il tratto inziale del dotto intercalare (dotti escretori). piu dotti vanno a riversare il secreto nel
dotto principale.

APPARATO URINARIO

funzioni di organi cavi e pieni: eliminazione dei metaboliti come l'urea, intervengo per mantenere
l'omeostasi di glucosammina.

RENI

i reni si trovano nello spazio retro peritionale in cavità addominale. si trovano all'interno di longia renale
perche la fascia trasversale di naturs connettiva che riveste le pareti della cavita addominale quando arriva
al duodeno si sdoppia in due foglietti uno anteriore e uno posteriore. i foglietti posteriori si fissano alle
vertebre mentre quello anteriore si pone sul piano sagittale mediano e continua con il foglietto dell'altro
rene. la logia renale ai due lati è chiusa. i foglietti anteriore e posteriore si fondono andando a a formare
una fascia che chiude superiormente i reni. in basso le due fasce non si fondono e si perdono nel
connettivo. all'interno della logia renale troviamo tessuto adiposo, troviamo il rene con la ghiandola
surrenale e troviamo vasi e nervi e troviamo la prima parte delle vie urinarie. i due reni non si trovano sulla
stessa altezza.i reni hanno anche funzione endocrina, viene prodotta eritropoietina ecc... la vitamina D
viene attivata dal rene. il rene ha loa forma di un fagiolo con : faccia anterolaterale. faccia posteriore e un
margine laterale e margine mediale. il mediale presenta una rientranza in cui è presente l'ileo del rene
entrando nel seno renale. all'interno del seno renale troviamo il tessuto adiposo e l'inizio delle vie urinarie
con calici minori che si uniscono per formare calici maggiori e formare la pelvi. si trovano anche vasi (a
livello dell'ileo entra l'arteria renale) e nervi. all'internoo del seno troviamo quei vasi che confluiscono per
formare la vena renale che poi escono a livello dell'ileo. o cazzzzzzzz!!!!!!!!!!!!!! il rene è un organo pieno
avvolto da una capsula. la composizione del parenchima renale presenta la sostanza corticale e un'altra
bilocale. la sostanza midollare da vita a piramidi midollari, la base della piramide è rivolta verso la capsula e
l'apice prosetta all'interno del seno renale e sporge all'interno del seno. queste sporgenze delle piramidi
prendono il nome di papille renali. la papilla viene accolta all'interno di un calice minore. l'aria della papilla
che viene accolta all'interno del calice ha una superficie forata fibrosa e da qui gocciola l'urina che cade
all'interno dei calici minori. la sostanza midollare ha un aspetto striato causato dalla presenza di tubuli
rettilinei che attraversano la piramide midollare. la sost corticale si pone lungo la base delle piramidi e
scende tra una piramide e l'altra fino a raggiungere il seno renale. quelle parti di corticale che scendono tra
unna piramide e l'altra sono chiamate colonne renali quindi ogni piramide è cirondata dalla corticale. la
corticale non si presenta uniforme ma presenta una parte convoluta (contorta) e una parte radiata che è la
continuazione della midollare all'interno della corticale. la parte convoluta è data dal corpuscolo renale e
dalla parte convoluta dei tubuli renali. all'interno del parenchima renale possiamo distinguere il lobo e
lobulo. il lobo è dato da una piramide renale e dalla corticale che lo circonda, quindi ci sono tanti lobi quanti
piramidi ci sono. il lobulo è dato da un raggio midollare piu le parti covolute che si trovano da una parte e
l'altra (il lobulo si trova nella corticale)(parte radiata e parte convoluta). all'ileo arriva l'arteria renale, entra
e ed entra nel seno renale. nel seno renale comincia a dividersi. i primi rami di divisione sono chiamati
arterie segmentali poi queste si dividono ulteriormente e i rami si vanno a porre tra una piramide e l'altra.
questi rami sono arterie interlobari. queste arrivano alla base delle piramidi e si divide in due come arterie
arcuate o arciformi. lungo il loro percorso queste arterie emettono altre arterie sia dalla parte concava sia
convessa. dalla parte concava orginanro arterie rette vere e nella parte convessa originano arterie
interlobulari che si portano verso la capsula ed emettono a intervalli delle arteriole afferenti a ciascun
nefrone. il nefrone è l'unità funzionale del rene, esistono due tipi il nefrone: corticale e il nefrone
iuxatamidollare. il nefrone è composto dal corpuscolo renale e dai tubuli renali. la differenza tra i due
neuroni: il nefrone corticale rappresenta l80% dei nefroni e hanno i corpuscolo nella parte piu periferica
della corticale e l'ansa di hel è molto piu corta degli altri nefroni. i nefroni iuxatamidollari hanno sempre il
corpuscolo nella corticale ma al limite con la midollare. l'ansa di hel è molto piu lunga e concentrano l'urina
a differenza degli altri nefroni. RICORDA!! i corpuscolo renali si trovano sempre nella corticale e le anse di
hel sono sempre nella midollare. i tubuli rettilinei sono distributi o nella corticale o nella midolarre a
seconda del nefrone. la midolare contiene questi tubuli che danno l'aspetto striato alla midollare. nella
corticale abbiamo la parte convoluta del corpuscolo e tubulo. RICORDA!! corpuscolo e glomerulo non sono
la stessa cosa. il corpuscolo è formato dal glomerulo e dalla capsula glom o capsula di bowman ed è qui che
si forma l'ultra filtrato glomerulare o pre urina. l'arteriola afferente afferisce ad ogni nefrone, afferisce al
corpuscolo di ogni nefrone quindi l'arteriola arriva e da vità ad un gomitolo di capillari chiamato glomerulo.
questo gomitolo poi continua con l'arteriola effferente. quindi il glomerulo è un gomitolo di capillari che è
interposto tra arteriola afferente e arteriola efferente quindi è la classica rete mirabile arteriosa. la capsula
glomerulare è organizzata in un foglietto parietale e uno viscerale. il fogl parietale forma la parte esterna
del corpuscolo di natura epiteliale mentre quello viscerale sempre di natura epiteliale va ad avvolgere i
capillari del glomerulo. se consideriamo tutto il corpuscolo notiamo due poli: polo vascolare e polo
urinifero. nel vasacolare arriva l'arteriola afferente ed esce dell'arteriola efferente. in corrispondendza di
questo polo l'epitelio parietale continua con epitelio viscerale. nel polo urinifero il parietale continua con la
parete della prima porzione dei tubuli renali sia con la parete contorto prossimale cazz p fcazz. tra il
foglietto parietale e viscerale si crea la camera di bowman o spazio capsulare o spazio glomerulare.
all'interno di questo spazio cade la pre urina o ultra filtrato glom. che poi entra all'interno dei tubuli e
percorre l'ansa. l'epitelio viscerale che avvolge i capillari è formato da cellule: podocita con corpo molto
grande e da qui partono prolungamenti che si divididono in secondari ecc.. tra la lamina basale del capillare
e il podocita ci sono dei ppunti in cui il podocita non è fisso sulla lamina basale quindi si creano spazi
chiamati spazio subpodocitico. tra le terminazioni di questi processi prendono il nome di pedicelli si creano
fessure di filtrazione chiuse da diaframmi. qui si crea la barriera di ultra filtrazione che è data da endotelio,
da lamina basale e da fessure da filtrazione chiuse da diaframmi (il diaframma blocca le proteine di basso
peso molecolare) microalbumina è una delle proteine piu piccole. la presenza di questa proteina nelle urine
è un indice del danno della barriera di filtrazione cioe significa che si stanno perdendo proteine di basso
peso molecolare. l'arteriola efferente si trova tra due plessi capillari: glomerulo e ha un significato
funzionale (ultrafiltrazione) e l'altro è il plesso capillare che si forma in tutti gli organi e favorisce gli scambi,
cioe formazione di liquido interstiziale e riassorbimento della componente del liquido a livello delle vene. le
cellule che si trovano oltre i podociti. nel glomerulo tra i capillari ci sono cellule intraglomerulari che hanno
la funzione di sostenre i capillari del glomeluro e hanno capacità fagocitaria e contrattile. contribuiscono a
regolare il flusso sanguigno all'interno dei capillari del glomerulo perche è importante regolare la pressione
a livello del glomerulo. in corrispondenza del polo vascolare dove abbiamo l'arrivo dell'arteriola afferente e
l'uscita dell'arteriola efferente abbiamo un altro organo cioeè il tubulo contorto distale che arriva all'altro
polo all'apparato iuxaglomerulare. questo apparato è formato da : cellule maculadensa, cell iuxaglome. e
cell ilari o del mesancio enxtra glomerulare. questo apparato serve per controllare la formazione dell'urina
e si trova al polo vascolare. le cell della maculadensa sono chemocettori che rilevano la composizione
chimico fisica dell'urina in uscita. queste cell si trovano nella parete del tubulo contorto distale che entra in
contatto con il polo vascolare del corpuscolo. queste cellule vanno a sostituire le cell dell'epitelio di
rivestimento perche entrano in contatto con l'urina e sono sensibili alle variazioni di sodio. le cell iuxagl. si
trovano nella parete dell'arteriola afferente e sono barocettori o pressocettori sensisili a variazioni di
pressione del flusso sanguigno all'interno dell'arteriola quindi vanno a sostituire cell della tonaca muscolare
dell'arteriola afferenntee. cell ilari forse fungono da cell di comunicazione (non si sa). i reni producono la
renina (ormone), sono le cell iuxagl. che producono questo ormone che serve per la regolazione della
pressione. FFFIIIINNNNNNNNNNNNNNNE.

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