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In questo video si trattano delle logiche ovvero quattro logiche che soprassiedono la
progettazione e l’azione didattica.
Per proporre queste logiche il punto di partenza è stato lo studio di vari autori di didattica e
cercare di capire quali erano gli elementi chiave per comprendere gli spunti che hanno reso
possibile l'attuazione dei docenti per la progettazione e all’azione didattica.

Da questo esame sono stati individuati quattro logiche che sono:


• la logica epistemologica
•la logica valoriale
•la logica dell'apprendimento
• la logica dell'ingegneria didattica
Da qui riusciamo ad individuare due elementi cioè il primo è da dove derivano, come
evolvono e come si costruiscono e come emergono queste logiche?

Il secondo aspetto è cosa producono queste logiche?


Si derivano le scelte contenutistiche, le operazioni cognitive che i docenti propongono nei
percorsi didattici ma anche le prassi didattiche, ovvero la scelta delle finalità degli obiettivi, la
scelta dei dispositivi didattici e le attività da sviluppare ma anche i metodi di valutazione.

La logica epistemologica
Bruner quando ha cercato di comprendere alcuni aspetti fondamentali della didattica, ha
notato che uno dei passaggi principali per i docenti, ma anche per i ricercatori sulla base del
lavoro dei docenti, era quello di individuare le idee fondamentali, ovvero quelle idee che
avevano un posto centrale nello studio della disciplina e che erano determinanti per l'agire
didattico.

Ogni docente ha propri organizzatori sia didattici, che epistemologici.


Ma con quale postura si propone lo studio di una disciplina? La postura nello studio è
transdisciplinare, dunque:
- Di accezzazione
- Di ricerca
- Di appropriazione

Inoltre, in base al proprio organizzatore, i docenti hanno delle idee fondanti con le quali
attraversano la disciplina stessa:
1. Le idee fondamentali nascono dalla trasposizione esterna, ovvero dal lavoro fatto da
coloro che propongono a livello ministeriale i programmi.
2. È frutto del docente il quale, partendo dalle idee messe in atto dai ricercatori, organizza
il proprio percorso di formazione.
3. La formazione dei docenti determina il percorso di trasposizione.

Focus sul percorso di trasportazione:

Chevallard e Develay negli anni ‘80 – ‘90 del secolo scorso, hanno parlato di trasposizione
didattica: a scuola non insegniamo il sapere sapiente, il sapere che è sviluppato nei centri di
ricerca, ma un sapere coerente, analogico a quello sapiente. È un sapere che ha un proprio
linguaggio, ha proprie definizioni e ha anche sperimentazioni che vengono svolte a scuola e
che sono diverse da quelle effettuate nei laboratori.

E chiaro che tra il linguaggio e le definizioni, sperimentazioni che effettuiamo a scuola e quelle
dei laboratori attuali o del passato di ricerca, vi è una analogia.

Un ricercatore più recente Duit parla del “Model of Education Recostruction”. Duit parla di
ricostruzione didattica e propone un percorso a A in cui:
1. La prima parte è compito dei ricercatori e deve produrre un’elementarizzazione. Dal
contenuto della struttura scientifico delle discipline arriva ad un'elementarizzazione,
cioè a individuare le idee basi che poi saranno utili per affrontare i vari contenuti. Le
“elementarizzasione” non si intende “riduzione”, ma significa individuazione degli
elementi chiave.
2. La seconda parte è compito dei docenti e produce una ricostruzione che tiene conto non
solo del contenuto scientifico ma anche delle logiche sociali, delle problematiche sociali,
ma anche dell'esperienza dei docenti, di quelle che sono le modalità con cui nei testi, i
contenuti vengono forniti.
Abbiamo così precisato due aspetti:
➢ da un lato il lavoro che fanno i ricercatori. È un lavoro che parte dai centri di ricerca,
dalle loro conoscenze scientifiche e parte anche dall'analisi delle pratiche sociali e del
contesto sociale. Questo percorso produce elementarizzasione, produce una serie di
linee guida che poi vanno a supportare il docente nella sua progettazione quotidiana.
➢ Da dove parte il docente? Chiaramente parte da questa indicazione dei ricercatori, ma
parte anche da quelle che sono le sue conoscenze che ha appreso a scuola o
all'università , parte dal sapere che si è formato nelle professioni, nel nei contesti dove
lavora. Ogni scuola ha delle prassi che ormai ha consolidato su certi determinati
contenuti. Parte anche dal dal contesto sociale di riferimento e infine parte alla propria
esperienza. I docenti hanno una propria filosofia di educativa ma devono esserne
consapevoli e quindi questa in quel lavoro importante a monte della trasposizione e in
base a tutti questi input, loro producono la progettazione didattica.

• Passato: il sapere sapiente era un sapere che validava ciò che poi la scuola proponeva
• Oggi Però le cose stanno cambiando e nella società complessa il sapere è liquido, molto
parcellizzato e che ha molte fonti. SCHEDA MATTONE GIOCO 4 LINEE la scuola deve
dare autorevolezza al proprio sapere ma per far questo deve svolgere due attività :
1. Tener conto di tutti i frammenti di sapere esistenti e quindi riuscire a dimostrare la
validità del sapere scientifico e dare autorevolezza a quel sapere che però deve essere
un sapere che riesce a interpretare e dare un senso anche agli altri saperi o, al limite,
dimostrare i limiti degli altri saperi.
2. Costruire una rete composta da vari tasselli, grazie a dei fili, nonché delle idee chiavi
con cui annodare tutti i frammenti di sapere. Per cercare di annodare questi fili sono
fondamentali i nodi epistemologici.
Cosa sono i nodi epistemologici? Sono dei concetti chiave che diventano degli operatori con
cui affrontare i contenuti, ma anche le metodologie delle discipline e permettono di dare senso
ai contenuti affrontati e ai processi attivati. Costruiscono un filo rosso che attraversa il
curricolo dalla primaria, alle superiori fino all'università e che quindi da coerenza a tutto il
percorso. Quali possono essere questi nodi epistemologici?
- Il nodo di relazione in matematica
- il nodo di trasformazione
- Il nodo del concetto di Neolitizzazione, del concetto di rivoluzione storia e infine del
concetto di testo, utile nello studio della lingua.
Cosa deriva dalla logica epistemologica, dalla logica epistemologia? Deriva la modalità con cui
il docente imposta lo studio della propria disciplina. Determina la logica epistemologica, come
scegliere i contenuti come scegliere le metodologie, come scegliere i dispositivi e anche le
modalità di valutazione. Quindi i nodi per stimolarci danno coerenza all'approccio del docente.
Ma determina anche come il docente presente il sapere ai propri studenti e quale postura
richiede agli studenti in relazione alla disciplina e non ultimo, determina quali sono i processi
cognitivi principali che il docente attiva nelle proprie elezioni.
Inoltre, dalla logica epistemologica nasce anche la scelta del curricolo, come impostare il
curricolo? Come impostare la successione di temi e processi e elementi e anche processi
cognitivi che vengono attivati nella lezione. Come strutturare il curricolo annuale? La logica
epistemologica presiede a queste funzioni.

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oggi affronteremo la seconda delle logiche delle quattro logiche che guidano il docente
nell'organizzazione dell'azione didattica ovvero la logica dell'ingegneria didattica la prima
volta abbiamo fatto la logica epistemologica poi vedremo quella valoriale e quella
dell'apprendimento cos'è l'ingegneria didattica è la predisposizione la gestione dei
dispositivi e dei processi interattivi attraverso i quali in classe si ricostruisce un filo di senso
tra i frammenti che docenti e studenti hanno a disposizione abbiamo detto più volte che il
filo di sanzioni a una coerenza locale cioè nasce nel contesto e si sviluppa proprio grazie
alle azioni che vengono svolte in classe quindi è frutto dei mediatori e delle strategie che
vengono realizzate e chiaro che questa costruzione parte dal discorso fatto la scorsa
incontri laboratorio ovvero dalla elementari d'azione da quelle analisi delle discipline che i
disciplinari sti c a coloro che posseggono in modo approfondito il sapere sapiente fanno
quindi loro fanno emergere una senza una serie di nodi fondanti in base a quelli ma anche
in base a tutte le conoscenze che gli studenti hanno e che i docenti hanno tutto il mondo e
tutte esperienziale che posseggono in base a questi elementi vanno poi ricostruite delle
tracce significative delle traiettorie significativi in classe nel contesto classe in quella lezione
mettere insieme tutti questi frammenti ecco quali strumenti utilizziamo questa è
l'ingegneria didattica due sono i piani su cui dobbiamo incidere maggiormente in base
proprio alle indicazioni del gene didattica per operare in questa direzione la direzione della
costruzione di conoscenza il primo è un lavoro di orientamento del docente fa quindi
orientare gli studenti per verso le finalità e gli obiettivi che ci si pone in quella lezione
esplicitare gli obiettivi di dare il percorso due fornire gli strumenti per costruire per
ricomporre questi frammenti che sono che sono già posseduti che sono già presenti nelle
esperienze relative ecco ora andremo a focalizzare questi due processi il primo come detto
è quello di orientare gli studenti ovvero costruire insieme a rendere chiari evidente obiettivi
e finalità bisogna capire cosa significa costruire insieme costruire insieme significa dove
possibile discutere con gli studenti ma pensiamo alla scuola dell'infanzia potrebbero essere
possibile discutere come posso fare io congo e all'università degli obiettivi per cui costruire
insieme significa tener conto delle problematiche tener conto di quello che dicono e
richiedono anche se non esplicitati in forma di obiettivo richiedono gli studenti dove
mentre poi ogni nuova attività spiegando nel senso ma anche orientare il seguente
significa dare spazio a domande dare spazio alla regolazione dare spazio alla a che
possono emergere i dubbi ma anche possa fare poi una risposta alle domande e ai dubbi
ultimo punto è l'esplicitazione del percorso per essere ancora più specifici significa iniziare
la lezione indicando quali sono gli obiettivi e qual è il percorso che verrà sviluppato
dobbiamo discutere anche mediare perché il problema non è solo esplicitare gli obiettivi
ma anche creare motivazione quindi la negoziazione e funzionale alla motivazione
dobbiamo indicare la struttura nel percorso dobbiamo costruire la struttura stessa basata
su attività poi l'inter ritornerò su questo punto attività sia che la macro che della micro
progettazioni il secondo passaggio è quello di fornire gli strumenti per lavorare in classe le
nuove concettualizzazioni quali sono gli elementi il primo è avere strumenti per chiarire il
problema ma anche per divenire sempre più consapevoli di quali conoscenze posseggo ma
anche di del senso della coerenza interna delle dei frammenti di sapere che posseggo il
secondo avere strumenti per costruire reti significative e molti prospettiche terzo gli
strumenti che utilizzo per riesaminare alla fine del percorso il processo è il prodotto
realizzato è una fase di strutturati va molto importante perché permette di cogliere se
quello che ho costruito e coerente con il sapere sapiente ma anche coerente al suo interno
quindi baldo è valido il processo ma diventa anche consapevole del processo realizzato
prima di procedere vorrebbero andare avanti presentando i due metodi due proposte
didattiche di due autori 1 una che già conoscete lorillard e e questa invece che vi parlerò
prima di pier cesare rivoltella di cui avete letto già anche nel testo un capitolo una tematica
che riprende che pone l'accento sul fatto che la maggioranza delle sessioni di lavoro
potrebbero essere organizzati in tre momenti in tre fasi una fase preparatoria in cui si
assegnano i compiti in cui si espone il problema si cerca di capire quali il framework
concettuale ma anche qual è il problema che si vuole andare a risolvere un secondo una
fase operatore in cui il gruppo docente e studenti ma anche a gruppi singoli i dotti gli
studenti elaborano dei prodotti e la terza una fase ristrutturati va la proposta invece della
professoressa lorillard ti racconto di una analisi che lei fa che parte dalla centralità
dell'attività chiaramente questo concetto un concetto che abbiamo più volte preso noi
abbiamo sosteniamo che la sessione didattica la lezione l'attivita didattica sia una
successione di singole attività e che anche perché l'azione è conoscenza e la conoscenza
azione quindi io a scuola svolgo io studenti o docenti sfogo una serie di attività e
attraverso l'attività passa il percorso di conoscenza anche quando devo trattare delle
svolgere dei compiti apparentemente cognitivi anche in questo caso si tratta di agire e
operare con dei frammenti di saper aggregare sintetizzare analizzare scomporre e
ricomporre decostruire e ricostruire approfondire sono tutte attività che io svolgo in questo
in questo caso non avendo degli oggetti da manipolare ma dei concetti a manipolare in
questa direzione da lorin lardo ha individuato cinque tipologie principali di apprendimento
cinque tipologie all'interno delle quali poi ha inserito la maggioranza delle attività
possibile in classe queste modalità sono per appropriazione per l'indagine per pratica per
discussione per collaborazione per appropriazione la lezione frontale quando lo studente
deve ricomporre ricostruire quello che ho il libro e il docente sta dicendo per indagine
quando il decenni lo studente ricerca da solo su testi ed elabora una concettualizzazione
passa partendo da quello che trova in internet o sui test per pratiche quando gli si chiede
di svolgere dei compiti delle attività degli esercizi per discussione invece quando gli
studenti tra i loro elaborano e discutano e argomentano ognuno sostenendo una
posizione diversa per collaborazione invece quando progettano in modo collaborativo per
montare un problema inedito il suggerimento della lorillard e è che questi cinque questi
cinque modalità devono essere il più possibile sempre presente in ogni elezione cosa di
per sé quasi irrealizzabile però che la maggior che non sia una lezione con una sola
tipologia ma che abbia sempre più tipologie e propone anche uno strumento che voi
trovate qui nella destra in cui mappa il tempo dedicato ad ogni tipologia più equilibrata
questa torta è più secondo la docente il la proposta la sessione può essere efficace
chiaramente su questo non abbiamo mai una totale certezza però è che un indicatore di
qualità sicuramente della sessione di lavoro che fare a questo punto per lavorare sulla
costruzione delle concettualizzazioni di questa rete che debbo e lavorare in classe sui
frammenti di sapere presente le pom primis essere chiaro se deve introdurre il con essere
chiaro per introdurre il concetto i concetti chiave se presento dei testi o dei materiali come
docente deve essere evidente la struttura del testo e questa deve guidare gli studenti nella
comprensione dei concetti iniziali poi devo lavorare sui mediatori didattici noi sappiamo
che i mediatori di atti ci sono di quattro tipi attivi i codici analogici e simbolici debbo anche
in questo caso trovare un equilibrio e utilizzare il più possibile tutti questi il gruppo stili e
tutti questi mediatori in modo equilibrato in modo anche ricorsivo debbo individuare e
scegliere dispositivi didattici e scegliere guidi l'e learning teaching activities anche in
questo caso verificandone l'equilibrio quindi posso utilizzare la lezione frontale le lezioni di
auguro dialogata posso far lavorare gli studenti su dei compiti specifici su delle ricerche
posso richiedere agli studenti di discutere tra di loro di un di un tema posso far lavorare su
una progettazione le attività più comuni sono queste poi con tutte le sfaccettature e
possibili differenze decidere se lavorano in gruppo con il group come gruppo classe quindi
la domanda ora molti in piccoli gruppi a coppie queste sono poi le varie modalità che sono
possibili queste sono sempre fanno parte l'ingegneria didattiche prima di assegnare darvi
le indicazioni per il lavoro volevo anche precisare un progetto che stiamo facendo da
quattro anni come università di macerata si chiama profit progettare per la
personalizzazione e l'inclusione con le tecnologie di cosa si tratta gli insegnanti progettano
le loro lezioni e anche le trasformano in mappe queste mappe vengono poi presentate agli
studenti in classe presentando agli studenti riescono in questo modo a comunicare
esplicitare meglio il percorso che andranno a fare quegli studenti stessi come sono
costrutture queste mappe sono la successione delle attività che saranno svolte nell'arco
della mattina quali vantaggi abbiamo ottenuto con questo percorso sicuramente una
maggiore attenzione degli studenti gli studenti hanno visto in cui riescono a percepire
prima comprendere quale attività quanto durano e chi indica impegno si richiede ma
anche magari che dopo c'è un'attività più leggera e questo favorisce una maggiore
continuità nell'attenzione alla fine dell'anno abbiamo trovato una maggiore
consapevolezza del percorso globale da parte degli insegnanti una facilitazione nel senso
che avere un già esplicita del discorso avere una struttura presente facilita la loro
focalizzazione più che sulla struttura sulle relazioni con la classe inoltre quando nelle
mappe che permettono la personalizzazione sicuramente ovvero la presenza di attività per
singoli gruppi e per vari gruppi dove i gruppi vanno alla lim per vedere quello che
debbono fare questo favorisce anche un auto regolazione degli studenti passiamo
all'ultimo slide ovvero avete un video cosa dovete osservare per tener conto
dell'ingegneria didattici innanzitutto come introduce la lezione ha esplicitato obiettivi e
finalità ha esplicitato il percorso che andrà a fare durante il percorso richiama il senso
globale del percorso che sta facendo esplicita quindi tiene vivo il filo conduttore rende
esplicito il filo conduttore della lezione con gli studenti secondo passaggio che mediatori
osato ha usato tutti i mediatori o sono alcuni quali mediatori con che il ritmo che
dispositivi autorizzati a laura di un gruppo ha fatto solo lezioni frontali affatto dell'attività
per piccoli gruppi ha dato dei compiti delle delle attività per pratica quindi quali tipi di
apprendimento e con quale peso percentuale e infine quali attività sono state svolte in
classe bel lavoro a tutti

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ora discutiamo della logica valoriale la terza logica abbiamo già analizzato la logica
epistemologica e la logica dell'ingegneria didattica analizzeremo successivamente la logica
dell'apprendimento ricordo anche che le logiche ci servono per interpretare l'azione
didattica ma andiamo più nello specifico e incominciamo ad analizzare cosa intendiamo
per logica valoriale i valori entrano nella didattica attraverso le finalità educative noi
abbiamo visto cosa sono le finalità educative abbiamo visto che le finalità in parte vengono
da l'epistemologia disciplina in parte dai contesti sociali apprendimento qui parliamo di
finalità educative abiti mentali richiama baldacci costituiscono la dimensione specifica in
cui gli aspetti valoriali e culturali di una società trovano concretizzazione nell'istituzione
scolastica quindi un legame tra il mondo della scuola il mondo esterno la scuola interpreti
del mondo esterno e la scuola sappiamo è un loro topia c'è un posto altro dove si vivono
però le stesse dimensioni le stesse problematiche che si esplicano nel mondo reale tra
virgolette la scuola 10 topia nel senso che 1 il soggetto lo studente sperimenta quelle
regole esperimenti a quelle modalità operative e tra le regole e le modalità operative i
valori e sulle regole sulle modalità operative i valori hanno un enorme importanza esse
infatti costituiscono l'oggetto delle premesse i programmi ministeriali definiscono l'idea di
cittadino che la società di un dato momento storico ha fatto propria se voi leggete le
indicazioni ministeriali vi ho messo nel sito quindi potete vederli in qualsiasi momento
sono molto interessanti le indicazioni sono una sintesi sono una esplicitazione dei valori
che dovrebbero essere caratteristici dell'uomo d'oggi in italia l'uomo del xxi secolo in italia
e queste indicazioni individuano gli elementi chiave i valori chiave per il cittadino di
domani quindi le virtù sono sistema che parla di virtù morali e intellettuali e comprendono
chiaramente i valori civili tamil hanno divide il valori civili in due gruppi i valori procedurali
e di valori pieni di significato sono due gruppi fortemente connessi però passi sono uno il
limite è il controllo dell'altro tra i valori procedurali mette la tolleranza il pluralismo la
laicità i valori del sapere scientifico moderno c'era il dubbio della non sicurezza totale
principio di indeterminazione su cui si basa tutta la meccanica quantistica i valori pieni
significato sono la giustizia la libertà la pace e come dice damiano i quali per non
capovolgersi nel loro opposto l'eccesso nelle condizioni assicurate dai valori procedurali
deve esser chiaro questo nesso sono antinomici così controllano a vicenda ma sono
indispensabili l'uno per l'altro senza tolleranza non ci sarebbe democrazia ma la tolleranza
senza democrazia non avrebbe senso se è l'atto la democrazia la giustizia e la pace che
danno un senso alla nostra vita ma questi per esistere hanno bisogno del di essere
controllati di essere in un certo senso dimensionati dal pluralismo dalla tolleranza la recita
occorre anche ad esempio focalizzare l'attenzione sulla libertà che significa libertà la libertà
è la possibilità per ognuno di noi di avere lo spazio tempo per esprimere se stesso per
esprimere i propri valori e le proprie potenzialità e nello stesso tempo la libertà ha un
limite che non può il minimo modo togliere spazio all'altro per esprimersi per essere se
stesso per replicarsi e non dobbiamo vedere questo però semplicemente come un limite
reciproco la mia libertà non deve trovare nello spazio dell'altro limite ad esempio l'ascolto
è un modo in cui io posso rapportarmi all'altro quindi grazie a un sapere procedurale per
arricchirmi quindi non pensiamo alle alle ai valori procedurali semplicemente come limite
ma anche come modalità di relazionare e di connettere degli elementi che potrebbero
altrimenti essere visti non in senso di cui non con le giuste potenzialità ma come
l'insegnante dà voce ai valori in primo luogo attraverso le scelte didattiche attraverso i
contenuti scegliere un contenuto invece di un altro un autore invece di un altro ha sempre
un aspetto epistemologico ma sempre anche un aspetto valoriale difficilmente le scelte
sono fatte a case servono per portare avanti un percorso un processo dell'insegnante viene
in mente ma anche i mediatori che sceglie scegliere in un caso un lavoro di gruppo invece
con lavoro individuale può rafforzare certe modalità di collaborazioni richiedere il rispetto
reciproco ci sono poi le affermazioni che fa delle spiegazioni nelle discussioni in cui
esplicita il suo modo di pensare il suo modo di essere e il pensiero dell'insegnante non è
mai ininfluente qui ci sono due linee di pensiero deve l'insegnante esplicitare ciò che pensa
o deve essere neutro credo che l'insegnante non possa mai essere neutro proprio perché
tutte le sue attività esplicitano spesso basta uno sguardo esplicitano delle idee e dei valori
che in cui crede il problema penso sia quello di essere onesti a esplicitare le proprie idee
far capire che quella affermazione che si è fatta in base a una propria visione del mondo
che quindi non ha un valore assoluto dipende dalla vallo dalla visione del mondo
dell'insegnante ma appunto quando parliamo di come l'insegnante la voce ai valori
dobbiamo pensare anche alla sua manner al modo con cui si comporta ai suoi
atteggiamenti spesso e più sono i più importanti gli atteggiamenti e il modo con cui si
relaziona gli studenti per i valori che quello che il docente afferma non è tanto importante
dire bisogna rispettarci quando poi è l'insegnante il primo a non rispettare gli studenti
quando è l'insegnante in prima non tener conto dei bisogni e delle necessità il le modalità
quotidiane con cui il docente si relaziona agli studenti sono il canale principale per i valori
che l'insegnante trasmette sicuramente residente a consapevolezza di alcune scelte ma non
sempre ha consapevolezza fino in fondo delle delle modalità della comune di come
comunica col proprio corpo col proprio corpo col proprio comportamento i valori quindi
quando parliamo di logica valoriale dobbiamo tener conto sia gli aspetti impliciti che gli
aspetti espliciti nel fare del docente ma anche dobbiamo tener conto di tutta una serie di
elementi che sono al centro dell'interazione didattica tra studente e docente che cosa
dobbiamo osservare ora nel video per far emergere la logica valoriale innanzitutto il
comportamento dell'insegnante come si relaziona come rispetta i suoi studenti come tiene
conto le loro esigenze rispetto ascolto valorizzazione di quello che viene detto pensate
semplicemente la vostra storia di studenti al male che può aver fatto un affermazione un
giudizio mirata alla persona su di voi dell'insegnante c'è qui c'è una questione da precisare
che è in fondamentale che un insegnante intervenga sempre sui compiti sui lavori e non
sulla persona è diverso dire questo compito a degli errori altro non sai fare nulla non sei
portato per la matematica se uno stupido spero che questa frase non esista più nel lessico
dei docenti attuali tra spesso c'è la frase non sei portato per quando la valutazione è sulla
persona c'è qualcosa che spesso non funzionano sta funzionando bene mentre possiamo
dire tranquillamente con le dovute modalità questo compito a quest'errore puoi fare in
questo modo per superarlo puoi prendere questa traiettoria per correggere oppure puoi
anche scegliere una strada diversa per affrontare questo problema passiamo agli altri
punti dovete osservare le modalità con cui il docente rispetto agli studenti e favorisce
rispetto reciproco quindi non è solo il modo con cui si rapporta agli studenti ma anche alle
regole che pone in classe avevamo già visto nel lavoro di gruppo che gli insegnanti
pongono delle regole importanti non è solo come lavorare cognitivamente ma anche come
ascoltare come aspettare il turno di parola come rispettare il pensiero degli altri ecco
queste sono tutte è un modo per addestrarsi al rispetto reciproco ai valori nella vita civile le
modalità con cui il docente rispetto agli studenti e favorisce dispetto le modalità con cui
valorizza gli studenti i valori civili e morali che richiama durante la lezione e rispetto delle
diverse culture qui si apre una parentesi molto importante perché è nella società attuale
dobbiamo essere attenti anche a distinguere i valori confessionali dal relativismo totale dal
rispetto dei valori non significa non poter intervenire sui colori confessionali significa però
rispettare le singole culture e capire ognuna l'ambito e la modalità con cui possono può
comunque rapportarsi ai valori generali passiamo all'ultimo aspetto della relazione che noi
abbiamo parlato di tre logiche valoriali epistemologiche e dell'ingegneria didattica ma
dobbiamo anche capire come queste logiche si influenzano tra loro sicuramente già da
quello che abbiamo detto adesso sulla logica valoriale ci rendiamo conto che la scelta dei
contenuti non può essere solo l'aspetto epistemologico ma deve essere anche un aspetto
relativo alla logica valoriale scegliere di parlare di un autore invece che di un altro dipende
da entrambe le logiche ma anche in termini di ingegneria didattica ci sono degli aspetti
che vanno a sovrapporsi alla epistemologia e alla logica valoriale se ad esempio faccio un
attività di ricerca in una certa disciplina il metodo tipico della ricerca va a intrecciarsi con
alcuni aspetti delle del mezzo di ricerca della disciplina stessa quindi se faccio un
laboratorio in fisica ad esempio ad otto il metodo sperimentale quindi facendo il
laboratorio atto una strategia didattica ma atto anche una modalità specifica tipica della
metodologia della epistemologia di quella disciplina ugualmente fare il lavoro di gruppo il
lavoro individuale anche potrebbe avere una finalità etica abituare a rispetto agli altri
donare un ascolto quindi anche le scelte che faccio dal punto di vista dell'ingegneria
dell'ingegnere didattica si intrecciano si incrociano si intersecano con le altre logiche e noi
dobbiamo essere molto attenti sempre a questo intreccio lavoreremo proprio su questo
anche nel prossimo incontro di lavoratori grazie

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oggi parliamo della logica dell'apprendimento prima di affrontare nello specifico
l'argomento introduciamo lo ricordando alcuni elementi cosa sono le quattro logiche sono
gli elementi concetti di base da cui parte il docente nella progettazione e nella regolazione
dell'attività didattica le quattro logiche operano sempre in modo sinergico in ogni attività
che il docente svolge il docente parte da riferimenti e vis tipologici da la sue conoscenze
sull'ingegneria di atika sull'efficacia o meno delle strategie sull'analisi dei vincoli che
nell'azione didattiche incontra parte da una serie di valori su cui crede e che ritiene
fondamentali sia a livello individuale sia anche per come vengono richieste agli indicazioni
quindi a livello sociale individuale valori che nascono da convinzioni individuali convinzioni
sociali e come delle moggi dall'apprendimento alla logica era apprendimento queste
logiche operano sulla progettazione e hanno anche un ruolo importanza sullo sviluppo
professionale dei docenti tra il docente deve essere consapevole di queste quattro logiche
e deve essere anche consapevole su come svilupparle per poter progettare appieno la
propria didattica parliamo ora di logica e l'apprendimento quali concezioni a il docente su
come apprende lo studente la logica e raccoglimento cerca di individuare quali sono le
concezioni di base che da qui parte il docente per cercare di capire le potenzialità e lo
studente per cercare di capire come lo studente concettualizza dobbiamo capire anche per
la logica era apprendimento come tali concezioni del docente su come può apprendere lo
studente sulle potenzialità dello studente influenzano il suo insegnamento due sono gli
approcci che letteratura abbiamo opposti estremizzo secondo piace durante la cascina di
ogni persona è caratterizzata da precisi stadi all'interno dei quali sono possibili certe
operazioni concettuali e non l'altra bruner invece ritiene che tutto dipende da come noi
insegniamo e che qualsiasi processo cognitivo può essere sviluppato a qualsiasi età queste
le due posizioni poi chiaramente in un certo senso che potremmo anche trovare una
mediazione delle due perché quando brunner dice che dipende da come sono presentati i
concetti questo sta a dire che non tutte le modalità di presentazioni possono essere
altrettanto efficaci anche se sottolinea non è una questione di processi cognitivi i processi
cognitivi possono essere sempre insegnati a qualsiasi età vorrei che sottolineare anche un
aspetto di cui parla d'amore docente di didattica della matematica che parla degli ostacoli
che gli studenti incontrano alcuni ostacoli sono i caratteri didattico cioè quando
l'insegnante non trova la forma giusta nell'insegnamento altri ostacoli sono antitetici ci
sono dei concetti che accertata secondo d'amore madre ma certi concetti matematiche
secondo d'amore incerte da non possono essere insegnati e sono ostacoli in quanto
l'insegnante deve anche capire quali sono i problemi che può incontrare quindi sapere
quali sono gli ostacoli contro genetici è importante per l'apprendimento in base alla logica
dell'apprendimento l'insegnante de chile linguaggio utilizzare quali processi
concettualizzazione proporre quali mediatori utilizzare ma anche ad esempio le immagini
le analogie gli esempi che utilizza le conoscenze da cui parte rispetto al linguaggio occorre
fare alcune precisazioni ad esempio se sto sviluppando una attività di fisico di chimica e
parlo della materia posso utilizzare parole come atomi molecole particelle quando
utilizzare l'una o l'altra dobbiamo tener conto che noi possiamo utilizzare sempre la parola
atomi e molecole ma dobbiamo avere anche chiarezza se questo termine è compreso nel
suo significato più profondo usare la parola particella potrebbe essere più opportuno
quando proprio non abbiamo il tempo o non abbiamo i processi e gli strumenti per
affrontare in modo detta per introdurre in modo appropriato altri termini è anche chiaro
che l'utilizzo del linguaggio deve essere curato nel tempo potrebbe essere utilizzato una
parola come particella non del generiche non del tutto appropriata dobbiamo sapere
quando passare all'uso di linguaggi di appropriati due sono i processi con cui il docente si
confronta per tener conto è la logica dell'apprendimento il primo è quello e la conoscenza
delle basse e la psicologia dell'apprendimento ovvero capire come sono i processi
maturazione del potenziale cognitivo degli studenti il secondo è indagare dal pensiero di
narrare il pensiero degli studenti ovvero cercare di capire su determinati concetti cosa gli
studenti sanno quali concezioni si sono costruiti e in alcuni processi come stanno
procedendo nelle argomentazioni e nelle costruzioni di pensiero precisiamo questo
secondo punto che significa essere attenti al pensiero degli studenti che strumenti il
docente ha in primis a il colloquio clinico come strumento molto efficace per capire cosa
gli studenti sanno conoscono o che concetti hanno costruito su un determinato tema come
si svolge il colloquio clinico porre delle domande su alcuni elementi chiave della della del
tema che permettono di far emergere quello che c'è dietro e il docente non interviene in
nessun modo per valutare per correggere per formare gli unici interventi del docente sono
di rispecchiamento ad esempio posso chiedere cosa vuoi dire per questa questione mi
approfondisci non capisco bene c'è tutte domande che permettono allo studente di
focalizzare meglio e di esplicitare meglio il proprio pensiero un altro strumento è il
pensiero e il pensiero alta voce cioè seguire lo studente mentre esegue dei problemi
chiedendogli di esplicitare di dire di raccontare cosa sta facendo e perché sta facendo
quelle determinate operazioni molto spesso noi ci troviamo con compiti e famiglie e agli
studenti senza sapere perché hanno sbagliato a non basta vedere il risultato il risultato ci
dice che quel dado problema quel dato compito non è stato eseguito al meglio ma quasi
sempre lo studente esegue in quel dato modo non perché compie un errore ma perché
crede che il meccanismo sia un altro che noi dobbiamo risalire alle convinzioni ai motivi
che hanno portato lo studente a operare un determinato modo e per questo può essere
utile il pensiero ad alta voce l'indagine suoi errori quindi diventa fondamentale e per
l'indagine gli errori ripeto è importante capire il processo basta il risultato in questo senso
il lavoro a il pezzo era alta voce altri strumenti ci permettono di capire quali sono i processi
sottesi le miss concezioni che gli studenti hanno su determinati progressi passiamo alle
indicazioni pratiche cosa dovete fare oggi rispetto al laboratorio dovete capire se il
linguaggio utilizzato dall insegnante è adatto cioè quando utilizza un linguaggio specifico
che dipende dalla logica dell'apprendimento cioè come la loge apprendimento condizione
il linguaggio utilizzato dal docente la scelta dei mediatori la scelta delle attività proposte
quali processi mette in atto che esempi che conoscenza e richiama in sintesi noi dobbiamo
capire analizzando gli stessi video li stessi percorsi delle scorse volte dove la scelta che il
docente opera è influenzata anche oltre che da quello che abbiamo visto negli scorsi
incontri tra gli aspetti epistemologici didattici e valoriali come oggi vogliamo capire come
le sue concezioni sull'apprendimento sulle modalità con quello studente aprendo sulle sue
conoscenze influiscono le scelte influiscono sull'insegnamento buon lavoro

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