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posizionamento visione supporto curricolo ada ato valutazione ada ata accesso a eggiamen convinzioni
Key messages di Mitchell: rivolti al mondo della scuola della ricerca e alle famiglie alla società:
• Dai bisogni speciali ai bisogni umani: educazione inclusiva non coinvolge solo gli studenti appartenenti alle categorie conosciute ma include lo sviluppo delle capacità di accettazione e
personalizzazione dei processi di insegnamento e apprendimento. Includere non signi ca soddisfare solo i bisogni speciali di qualcuno ma riconoscere tutti i bisogni
• Insegnanti più simile a scienziati: insegnanti dovrebbero essere sempre più formati all'evidenza avvicinarsi alla ricerca la scienza in modo che le scelte educative e didattiche siano sempre più
orientate da conoscenze condivise a dabili sugli e etti che queste producono sui singoli.è importante lavorare in team tra gli insegnanti per condividere idee, esperienze, problemi e di coltà cercando
di risolverli attraverso l'aiuto e il supporto alla ricerca come guida l'orientamento educativo e didattico.
• Combattere i compartimenti stagni dell'inclusione dell'educazione inclusiva: inclusione rappresenta un complesso sistema costituito dall'educazione, politiche sociali, salute e giustizia sociali.
Ancora oggi questi elementi si ritrovano essere molto separati mentre è fondamentale costruire una rete multi attori dove ciascuno si senta e agisca come parte attiva di una s da sociale più ampia.
INTRODUZIONE
L'applicazione e cace di strategie Evidence based implica un'attenta progettazione è una buona disponibilità di risorse
Il modello applicativo si articola in 4 fasi:
1. ESPLORAZIONE E ADOZIONE (selezionare il programma più appropriato)
2. ISTITUZIONE (formare gli insegnanti all'applicazione corretta dei nuovi programmi)
3. ATTUAZIONE INIZIALE (a rontando le di coltà che il programma pone ai singoli educatori e alla scuola nel suo insieme)
4. PIENA OPERATIVITÀ (monitorare la correttezza dell’attuazione e dei risultati del programma, apportare gli aggiustamenti necessari)
Alcuni autori hanno aggiunto queste 2 fasi:
5. SOSTENIBILITÀ (assicurare riorse a lungo termine e che la cultura scolastica promuova il nuovo programma)
6. SVILUPPO (estendere e cacemente il programma)
Si de niscono STRATEGIE DI INSEGNAMENTO EVIDENCE BASED i metodi di insegnamento individuati e descritti con precisione, controllati, che dimostrano di essere e caci nel produrre i risultati in una
speci ca popolazione di studenti. In generale i programmi più e caci sono quelli che tengono conto di una buona varietà di strategie.
L’e cacia dell’insegnamento è giudicata sulla base:
• Di cosa aggiunge al bagaglio personale dell’alunno - informazioni, abilità e valori degli studenti
• Al grado di autonomia successivamente raggiunto dagli studenti nel loro processo di apprendimento
• Al senso di benessere che si sviluppa negli alunni
HATTIE i fattori che in uenzano l’apprendimento e il rendimento degli studenti sono:
• per il 50% gli STUDENTI
• per il 30% gli INSEGNANTI
• per il 5/10% le SCUOLE
• per il 5/10% i COMPAGNI
• per il 5/10% le FAMIGLIE
Gli insegnanti che lavorano con gli studenti svantaggiati sono più abili nell'uso di più strategie:
- Hanno eccellenti capacità organizzative, soprattutto per quanto riguarda risorse e routine più semplici
- Instaurano un clima di classe positivo
- Personalizzano i loro insegnamento
- Usano il dialogo nell'insegnamento e nell'apprendimento
- Usano spesso le plenarie, coinvolgendo l'intera classe
Come sappiamo cosa funziona?
Perché una strategia didattica funzioni, essa dovrebbe essere basata su vari CRITERI:Criteri che la buona ricerca educativa deve soddisfare:
1. FEDELTÀ DELL’INTERVENTO: l’intervento deve essere eseguito come è stato descritto in un manuale.
2. RISULTATI COMPORTAMENTALI: i risultati di una particolare strategia devono essere a dabili, e per dimostrarlo ci sono 2 possibilità: l’ES o l’utilizzo di META- ANALISI
3. CARATTERISTICHE DEL DISCENTE: gli studi dovrebbero fornire informazioni chiare sui partecipanti (età, livelli di sviluppo e grado delle eventuali disabilità e sul contesto). Idealmente le ricerche
dovrebbero coinvolgere soggetti quanto più omogenei; più il campione è eterogeneo, più è di cile decidere quali studenti potrebbero trarre bene cio.
4. CONTROLLO DELLE VARIABILI: i risultati ottenuti dovrebbero dipendere dall’intervento educativo e non da altre variabili. Nella ricerca RCT i due gruppi devono essere equivalenti alla linea di base
(baseline). Negli studi a soggetto singolo che valutano più volte uno stesso soggetto in diversi condizioni nel corso del tempo, per stabilire se la strategia modi ca un comportamento target, occorre
ottenere una linea di base stabile; esistono due principali disegni sperimentali:
Disegno sperimentale ABAB: si deve de nire una linea di base stabile (tempo A) con osservazioni ripetute del comportamento Disegno sperimentale a linee di base multiple: considera più linee di
target in assenza di intervento, viene introdotto l'intervento e durante tutta questa fase (tempo B) il comportamento target viene base che si di erenziano per contesto, comportamenti o partecipanti
misurato. le procedure A e B vengono ripetute, nel secondo tempo A è possibile che il miglioramento si riduca o scompaia; osservati
quando l'intervento viene reintrodotto ci si aspetta che il miglioramento ricompaia (secondo momento B).
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5. ASSENZA DI CONTAMINAZIONE: devono essere ridotte al minimo o eliminate le contaminazioni sul risultato di un gruppo (o sperimentale o di controllo); è importante che non accada nulla che
possa ripercuotersi sui risultati del gruppo sperimentale o di controllo. se accadono eventi che coinvolgono entrambi i gruppi, la contaminazione è accettabile
6. EFFETTI COLLATERALI ACCETTABILI: dovrebbero essere positivi o almeno non negativi.
7. BASE TEORICA: la base teorica deve essere chiara e generalizzabile anche ad altri contesti. i meccanismi psicologici o i processi di apprendimento alla base di una strategia educativa dovrebbero
essere spiegati chiaramente, in modo da poterla generalizzare ad altre situazioni.
8. FOLLOW-UP: l’assistenza e il monitoraggio deve essere fatto almeno ogni 6 mesi.
9. CONDIZIONI DI RICERCA VS CONDIZIONI REALI: il contesto preferibile è quello quotidiano e non di ricerca.
10. PEER-REVIEW: o revisione paritaria, che valida la ricerca e ne riporta i risultati. la ricerca deve essere pubblicata e riviste accreditate virgola dopo una rigorosa peer review
11. REPLICABILITÀ: fornisce valore alla ricerca. è preferibile che la ricerca sia replicata da ricercatori indipendenti o la strategia sia avvalorata da un'ampia mole di evidenze che si ri ette nelle meta-
analisi
12. RAPPORTI COSTI/BENEFICI: l’intervento non deve essere troppo oneroso.
13. RILEVANZA PRATICA: è probabile che i risultati statistici siano signi cativi ma quelli pratici non lo siano; in questo caso la ricerca non è appetibile per gli educatori alla ricerca di strategie e caci.
14. ACCESSIBILITÀ: gli educatori devono accedere facilmente al materiale.
CRITICHE ALLE PRATICHE EVIDENCE BASED E AGLI STUDI CONTROLLATI RANDOMIZZATI RCT
• Alcuni autori criticano la preminenza data alla ricerca qualitativa. Essi ritengono che sia più appropriata e considerano la quantitativa un approccio limitato per acquisire conoscenze.
• Alcuni temono che gli RCT favoriscano gli approcci cognitivo-comportamentali.
• Altri sostengono anche che il disegno sperimentale a soggetto singolo è utile in educazione.
L’RCT Comprende:
- un pre e post test
- un gruppo sperimentale e uno di controllo
- l'assegnazione dei partecipanti ai due gruppi con procedura casuale
negli studi quasi-sperimentali uno più di questi elementi non c'è
3.4. PER I BES SONO NECESSARIE STRATEGIE DIVERSE?
• SI - Per alcuni studenti con i livelli di bisogni elevati o molto elevati, sono necessarie strategie didattiche signi cativamente diverse da quelle che gli insegnanti utilizzano generalmente nelle classi regolari.
Ad esempio:
- Chi ha dei de cit di tipo sensoriale, (come i bambini ciechi che devono usare il Braille; chi ha di coltà uditive deve usare la lingua dei segni.)
- Disabilità siche ( sioterapisti, supporto negli spostamenti, tecnologie )
- Di coltà di linguaggio (terapia logopedica)
• - Disabilità intellettiva (scomposizione del compito, livelli minimi, cura di sé...)
• NO - ai discenti con bisogni educativi speciali serve solo una buona didattica, per questo occorre applicare una vasta gamma di strategie didattiche e caci.
NEUROSCIENZE
Il cervello con i suoi 100 miliardi di cellule nervose la sede delle nostre facoltà mentali, regola le nostre funzioni corporee presiede a funzioni più so sticate come linguaggio, ragionamento e memoria.
Principi dello sviluppo del cervello:
• I neuroni che si attivano insieme si legano: le sinapsi esistenti tra due neuroni vengono rinforzate sia vengono frequenti connessioni tra di loro
• Se non lo usi lo perdi: le funzioni principale di un neurone è quella di connettersi altri siano vicini o distanti se non succede viene rimosso.
Ci sono dei periodi sensibili in cui alcuni tipi di apprendimento risultano ottimali per alcuni stimoli sensoriali per alcune esperienze emotive linguistiche: essi sono relativamente brevi da qui l'importanza
dell'intervento precoce.
SISTEMA ESECUTIVO
Il sistema esecutivo SE il cervello controlla, correggi, piani ca, dirige munito del nostro comportamento alla luce di molte richieste di compiti che cambiano in continuo. Controlla le cose a cui prestiamo
attenzione e quelle che ignoriamo. Contribuisce gestire noi stessi le nostre risorse per raggiungere i nostri obiettivi. È responsabile della nostra autoregolazione. Il sistema esecutivo possiede tre capacità chiave:
sopprimere le risposte inappropriate: inibizioni, spostarsi in modo essibile da un'idea un'attività un'altra: essibilità cognitiva, tenere in memoria, aggiornare manipolare mentalmente le
informazioni: memoria di lavoro.
Il SE riveste un ruolo chiave nella prima infanzia, riconosciuto come componente signi cativa della School Readiness uno studio a rilevato che de cit nel sistema esecutivo specie a livello di memoria di lavoro
aumentano il rischio i bambini all'ultimo anno di scuola dell'infanzia di incontrare di coltà in matematica lettura e scienze.
CONDIZIONI NEUROLOGICHE
Molti tipi di bisogni educativi speciali hanno origine da anomalie neurologiche:
1. Disturbo da de cit dell’attenzione/iperattività (ADHD) - nell’ADHD dimostrano studi il coinvolgimento della corteccia prefrontale, lobi frontali e gangli basali, cervelletto, corpo calloso. L'amigdala il
responsabile della regolazione delle emozioni ma questo studio in via coinvolto anche il processo di inibizione delle risposte. l’ADHD andrebbe considerato un problema di ritardo nella maturazione del
cervello e non come un problema di motivazione o educazione da parte dei genitori.
2. Disturbi dello spettro autistico: il cervello dei bimbi con disturbi dello spettro cristico presenta delle anomalie.vi è un eccesso di neurone nella corteccia prefrontale che si sviluppa in età prenatale. Questo
dimostra che le persone con autismo hanno una minore capacità di passare rapidamente da uno stato celebrale a un altro. Un altro studio a rilevato che la corteccia celebrale presenta pieghe più intricata e
rispetto a quelli altri.
3. Dislessia: una regione del cervello presenta una struttura insolita: nei cervelli normali il Planum temporale è simmetrico mentre nei soggetti dislessici asimmetrico. Esso è importante per il linguaggio altri
studi rivelano che i bambini dislessici sono più lenti nell'imparare a leggere perché impiegano più tempo a costruire e ricostruire le reti neurali che soggiacciono all'apprendimento della lettura.
4. Paralisi cerebrale: gruppo di disturbi neurologici esordiscono nei primissimi anni di vita e comprendono il movimento e le coordinazione muscolari. Causati da lesioni o anomalie si veri cano nel cervello in
via di sviluppo e che perturbano solo facilità di controllare i movimenti e mantenere la postura e l'equilibrio. In alcuni casi la corteccia motoria celebrale non si sviluppa in modo normale in altri la
compromissione dovuta a una lesione che il cervello subisce prima durante e dopo la nascita.
I PERIODI SENSIBILI DURANTE LO SVILUPPO DEL CERVELLO
Il cervello si costruisce attraverso un processo costante inizia nella nascita e prosegue nalità adulta.all'interno di questo processo ci sono due periodi in cui avvengono cambiamenti radicali importanti: l'infanzia
e l’adolescenza:
INFANZIA ADOLESCENZA
Nei primissimi anni di vita si formano ogni secondo più di 1 milione di nuove connessioni neurali, dopo Tra i 12 e i 15 anni Sisi compie un enorme riorganizzazione nel cervello come una specie di
questo periodo le connessioni vengono ridotti attraverso un processo che si chiama pruning, così che i aggiornamento delle reti e del cablaggio. Iniziano con un'onda lenta dalla parte posteriore del cervello a
circuiti cerebrali diventino più e cienti. Le vie sensoriali come quelle necessarie per vedere sentire sono quella anteriore.
le prime a svilupparsi seguite dal linguaggio e dalle funzioni cognitive di ordine superiore.le connessioni AMSTRONG: attorno ai 25 anni il cervello è caratterizzata da una riduzione della materia grigia che
vengono creati ascoltate secondo un ordine preciso. In passato questo periodo della vita veniva de nito rende il cervello più attiva l'ambiente speci co in cui la persona viva, un aumento del rivestimento delle
critico ora è noto come sensibile. Tale termine implicava erroneamente si trattasse di un periodo del tipo connessioni cerebrali con materia bianca o melina, creazione di nuove cellule cerebrali, maturazione per
o la va o la spacca quando in realtà si sa che gli sviluppi si possono avere anche negli anni successivi. In cui la corteccia prefrontale l'ultima svilupparsi. Sviluppo del sistema limbico o mente emotiva durante la
questi primi anni della vita il cervello a maggiore plasticità è più facile quindi in uenzare l'architettura del pubertà, neuro plasticità, straordinaria sensibilità al mondo circostante e maggiore vulnerabilità allo
cervello in via di sviluppo di un bambino. stress
MATEMATICA
E descrive uno Studio in cui è stato usato un software didattico per insegnare ai bambini di 67 anni a fare stime esatte, approssimate e esatte approssimate.. Uno dei primi tentativi è stato il software didattico del
number race, per sviluppare il senso del numero, il confronto tra numeri, consapevolezza dei rapporti fra rappresentazioni non simbolica e simbolica dei numeri.
LETTURA
GRAPHOGAME - gioco sviluppato in Finlandia rivolta bimbi piccoli che introduce le associazioni gra e Emma-fonema tenendo conto della frequenza e coerenza in una data lingua. L'utilizzo di questo gioco può
avviare l'attivazione della sensibilità il testo scritto in regioni del cervello che rivestiranno un ruolo chiave per lo sviluppo di una piena competenza della lettura
INTERLEAVING
Pratica intercalata con cui si fanno sentire ogni lezione esercitazioni su problemi a rontati nel lezione precedente così da non proporne mai due dello stesso tipo. Questo riduce la soppressione dell'attività neurale
nelle aree deputate alla memoria che si veri ca quando vengono presentati ripetutamente stimoli simili. La varietà inoltre fornisce una sollecitazione su ciente che venga rilasciato il limbo capo un ormone
essenziale per la memoria.
ATTIVITÀ FISICA
L'attività sica migliora l'e cienza delle reti neurali rilevanti per l'apprendimento e il funzionamento cognitivo e la memoria.
BRAIN GYM: tecnica che sulla base delle teorie della riprogrammazione neuronale si propone di equilibrare gli emisferi del cervello per farli operare in modo armonico.\
scarsa ambizione paura dell’insuccesso Scarsa curiosità Comportamento disorganizzato Atteggiamento irresponsabile Antagonismo
la motivazione è in uenzata anche dal contesto della cultura del discente e dall'ambiente familiare
• EMOZIONI (il compito potrebbe generare ansia, competizione, paura dell’insuccesso oppure soddisfazione, curiosità); tutte riconducibili alla capacità del cervello di elaborare le
informazioni e regolare il comportamento. per attivare l'apprendimento è necessario un livello ottimale di stimolazione, uno stato di equilibrio tra i processi di attivazione emozionale e
regolazione cognitiva. esperienze di apprendimento possono suscitare emozioni positive.
• FIDUCIA (convinzioni di e cacia personale: si deve avere ducia in sé stesso, verso l’insegnate ed il contesto circostante: clima della classe).
Se ad un bambino va male un compito, bisogna dargli ducia (“tu sbagli” vs “questo compito è da migliorare”). Questo incide sulla ducia che il bambino ha in sé stesso.convinzioni sulle
proprie capacità e sul contesto interagiscono tra di loro. scopo degli educatori e aiutare i discenti ad avere convinzioni forti sulle proprie capacità e positive sul contesto
5. Sistema di autoregolazione: o SISTEMA ESECUTIVO è la parte del nostro cervello che si riferisce agli aspetti metacognitivi (ci aiuta ad analizzare i nostri comportamenti e modi carli in base ai compiti). Si
occupa dell’autocontrollo e dell’autoregolazione del comportamento. È un centro di comando che controlla l’orientamento dei nostri obiettivi e delle strategie che andiamo ad adottare. È importante sapere
quindi se ci sono dei de cit all’interno del sistema esecutivo. Questo sistema dirige e controlla il comportamento del discente, che è responsabile del suo automonitoraggio e autoregolazione è orientata agli
obiettivi, controlla e monitora consapevolmente il nostro comportamento è responsabile della nostra metacognizione. Ha la capacità di: ideare una soluzione prima di agire, modi care le proprie azioni in
risposta a uno stimolo esterno, trattenersi dal compiere un'azione, tenere in memoria ed elaborare le informazioni per la situazione in cui ci si trova. Il sistema esecutivo svolge le sue funzioni ricevendo
messaggi dal nostro quartier generale motivazionale e a sua volta attiva le nostre motivazioni; inoltre, riceve informazioni/feedback forniti da fonti esterne e dalle nostre valutazioni sui nostri stessi
comportamenti. le funzioni più importanti riguardano: guidare la selezione delle strategie e controllare e regolare l'attenzione.
6. Approccio strategico: per a rontare al meglio un compito il bambino deve avere la consapevolezza che per ciascun compito ci sono delle precise strategie. È quello che determina la buona riuscita di un
compito, a prescindere da quale esso sia. Questa è l’area in cui i DSA hanno maggiori di coltà; in alcuni casi però è possibile aiutarli, mostrandogli le strategie adeguate. In questo aspetto è possibile quindi
lavorare. Ci sono, secondo Mitchell, la maggior parte dei discenti sviluppa abilità cognitive e caci ed e cienti attraverso le esperienze di vita, con un minimo insegnamento su come a rontare il processo di
apprendimento. le strategie di apprendimento degli studenti dipendono: da quanto è sviluppata la conoscenza che hanno delle loro stesse capacità cognitive e da quanto è sviluppata la loro capacità
di regolare consapevolmente la cognizione usando strategie di autoregolazione DUE TIPI DI STRATEGIE :
• GENERALI (a largo spettro: per esempio incoraggiandoli alla ri essione, attivando e organizzando le conoscenze pregresse, a rontando i compiti in modo e cace ed e ciente) /
riconoscere la necessità di essere strategici, sviluppando abitudini mentali funzionali
• SPECIFICHE (sono le strategie appropriate a una particolare disciplina o compito)
7. Attingere alla MEMORIA SECONDARIA: quando si trovano davanti a un problema, i discenti devono attivare la memoria per aiutarsi a trovare una soluzione. La memoria è la capacità più importante degli
esseri umani e va favorita in tutti i discenti. La memoria secondaria può essere di 2 tipologie
• Memoria a breve termine o di lavoro: la sua funzione è quella di immagazzinare temporaneamente piccole quantità di informazioni mentre vengono utilizzate per la risoluzione del problema.
Immagazzina le informazioni in forma uditiva o visiva e in forma verbale o non verbale. È una memoria piccola e di breve durata e non vi possiamo fare a damento per recuperare informazioni.
• Memoria a lungo termine o di recupero o permanente: per i compiti più complessi lo studente può ricercare informazioni anche nella MEMORIA A LUNGO TERMINE, dove le informazioni
importanti sono immagazzinate, talvolta involontariamente e la cui capacità è apparentemente in nita.
Contiene i ricordi profondi, le conoscenze della vita e le informazioni vengono immagazzinate in forma di immagini visive e/o di unità verbali. L’importante è riuscire a gestire il trasferimento dalla memoria a breve
termine a quella a lungo termine. Importante in questo senso è la TEORIA DEL CARICO COGNITIVO.
Secondo Mitchell ci sono vari tipi di memoria a lungo termine:
• SEMANTICA (per ricordare concetti, regole, strategie; cioè una memoria episodica: necessaria per ricordare degli episodi speci ci)
• EPISODICA (che interviene quando rievochiamo particolari avvenimenti della nostra vita ed è spesso associata alle forti emozioni legati ad essi)
• PROCEDURALE (che ci ricorda lo svolgimento di alcune azioni/ processi che sono ormai connaturati in noi).
Un gran numero di ricerche mostra che gli studenti con disabilità/ DSA hanno di coltà a ricordare; hanno quindi una memoria limitata in termini di quantità e/o qualità. La ragione principale di
questa di coltà sembra risiedere nel fatto che questi soggetti non elaborano le informazioni in modi che possano aiutarli a ricordare. Sembra che non sappiano come fare a ricordare e quali
strategie utilizzare.
8. Recupero di una risposta appropriata: il discente deve recuperare una risposta appropriata,che sia la soluzione di un problema, una risposta a una domanda, un’azione sica o una prestazione.
attraverso il recupero di informazioni dalla rete di dati immagazzinati nella memoria a lungo termine che poi trasferisce alla memoria di lavoro. nei discenti con bisogni educativi speciali, questo processo può
essere lento e ine ciente. In molti discenti con BES questo processo può essere lento e ine ciente, perché il loro “magazzino” di dati è relativamente scarso o male organizzato.
9. Esprimere la prestazione: esteriormente o interiormente.
10. Reazione esterna: è importantissima nei confronti dei bambini perché dà loro un feedback e li guida a migliorare la loro strategia. se il compito è stato richiesto da una fonte esterna, lo studente può
aspettarsi un feedback o un rinforzo sulla propria prestazione
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È importante però regolare i nostri feedback in base a chi abbiamo davanti perché tutto ciò che diciamo avrà una conseguenza e verrà elaborata in modo diverso a seconda del loro carattere. Questo vale anche
per l’assegnazione dei compiti che devono essere s danti, ma non maggiori delle loro competenze e nemmeno minore. Se è negativa il processo inizia da capo. Per questo motivo questo punto è collegato e
trova il suo seguito nel punto 1.
11. Reazione interna: è il discente stesso a stabilire se la soluzione è soddisfacente o meno. In caso negativo il ciclo si ripete. lo studente automonitora la propria risposta secondo i suoi criteri personali, questo
processo avviene a livello del sistema esecutivo Che il compito sia stato richiesto dall’esterno o dall’interno, idealmente lo studente automonitora la propria risposta secondo i suoi criteri personali
Dopo quest’ultimo esito si ha l’innesco di un processo di miglioramento: per questo il PROCESSO viene de nito CIRCOLARE. L’alunno può tornare a svolgere il compito, può rielaborare parte del compito,
migliorando la sua prestazione, ripassando dal sistema di controllo con maggiori conoscenze rispetto al passato. Il docente deve conoscere al meglio le strategie da attuare in ciascun punto e saper dare un
buon feedback per sollecitare l’alunno a rielaborare tutto questo processo.
Quindi è importante che il MODELLO sia descritto in forma STATICA E LINEARE, e va considerato DINAMICO E RICORRENTE. Quando si progetta si indicano degli obiettivi che consideriamo risultati futuri
desiderabili (positivi) o indesiderabili (negativi). Questi obiettivi possono essere consci o inconsci, vaghi o precisi, generali o speci ci, a breve o lungo termine.
Bisogna distinguere tra obiettivi mirati al compito e obiettivi mirati alla capacità: i discenti tendono generalmente a privilegiare i primi piuttosto che i secondi.
Se hanno obiettivi mirati al compito, gli studenti si concentrano sul fatto di riuscire a padroneggiarli, sullo sviluppo delle proprie competenze, sull’apprendimento per motivazioni
intrinseche, sul miglioramento e sull’impegno e si cimentano in compiti complessi.
Mentre se hanno obiettivi mirati alle capacità gli studenti si concentrano sul dimostrare di essere capaci, sul superare gli altri, ottenere riscontri positivi sulla propria competenza o
evitare l’insuccesso
Tempestivo Esplicito Incentrato sull’uso di strategie e non su capacità o impegno Adeguato alla complessità del compito Fornito a poco a poco (per evitare sovraccarico) Utilizzabile dai discenti
Per gli studenti con BASSO RENDIMENTO è preferibile l’uso di feedback immediati, direttivi o correttivi e dello sca olding.
Ci sono comunque 4 RISCHI nella VALUTAZIONE FORMATIVA:
- la valutazione non è adeguata a rilevare i risultati apprenditivi previsti.
- si valuta troppo poco per cui il raggiungimento di alcuni obiettivi non viene veri cato
- si valuta troppo poco a scapito dell’insegnamento vero e propri
- la valutazione è orientata ai de cit per cui si presta troppa attenzione a ricercare
- problemi nei discenti anziché nelle strategie di insegnamento.
Se non viene utilizzato con la devota cura, il feedback può:
• demotivare
• non essere compreso dagli studenti
• basarsi troppo sui risultati ai test
• attribuire ai discenti troppa responsabilità degli insuccessi quando questa responsabilità degli insuccessi, quando questa responsabilità spetta anche agli insegnanti.
Insieme la valutazione formativa e il feedback costituiscono una delle strategie di insegnamento più e caci. Essenzialmente si tratta semplicemente di veri care con regolarità i progressi dei discenti
e informarli al riguardo.
La valutazione formativa si basa sull'idea che l'insegnamento e l'apprendimento devono essere interattivi. Per usare la valutazione formativa occorre fare tre cose:
- stabilire quali informazioni ci occorrono: conoscere gli studenti e quali sono gli obiettivi de niti per loro; la valutazione formativa riporta una descrizione di cosa è stato o non è stato conseguito
(valutazione riferita ai criteri)
- decidere quando ci occorre avere quelle informazioni: le informazioni possono servire prima di iniziare una lezione o mentre si insegna o una volta conclusa una lezione per capire se sono stati
- raggiunti gli obiettivi. regola generale e cercare di valutare ogni discente almeno una volta in settimana in ogni disciplina
- Scegliere gli strumenti per raccoglierle: per valutare è necessaria una varietà di approcci; I portfolio sono molto utili perché raccolgono i lavori che lo studente svolge durante l'anno scolastico e
possono mostrare lo sviluppo del suo pensiero.
• Feedback formativo: informazione fornita al discente che mira a modi care il suo ragionamento o comportamento allo scopo di migliorare l'apprendimento intende aiutare e gli errori possono essere
tollerati, forniscono informazioni utili sui livelli attuali di comprensione dei discenti. Fornire molti feedback signi ca fornire informazioni su come perché i discenti comprendono correttamente o scorrettamente
e su come possono migliorare. Il feedback può arrivare da varie fonti, uno strumento e cace sono le ashcard.
con tutti gli studenti bisogna evitare di:
- Fare confronti
- Dare voti generali
- Dare feedback e scoraggino il discente o la sua autostima
- Interrompere i discenti quando sono impegnati attivamente in un compito
STRATEGIA 16: TECNOLOGIE ASSISTIVE
La legislazione americana de nisce dispositivo di TECNOLOGIA ASSISTIVA “ogni oggetto, strumento o prodotto, acquistato tal quale sul mercato, modi cato o personalizzato che viene utilizzato per
aumentare, mantenere o migliorare le capacità funzionali dei bambini con disabilità.” I bisogni di tecnologie assistive degli studenti sono considerati nel processo di de nizione dei PEI.
In Europa con TECNOLOGIE ASSISTIVE si indicano generalmente “strumenti o servizi volti a compensare le limitazioni funzionali, a favorire la vita autonoma o a permettere alle persone anziane o con
disabilità che abbiano limitazioni nelle attività, di realizzare pienamente il loro potenziale”. Benché in molti Paesi sviluppati i dispositivi di tecnologia assistiva siano forniti gratuitamente o a costi minimi, nella
maggior parte dei Paesi in via di sviluppo questo non succede per cui l’accesso a questi strumenti e alla relativa infrastruttura tecnologica è estremamente limitato.
L’ambito delle tecnologie assistive include approcci indicati con nomi diversi come TECNOLOGIA ADATTIVA, MEDIA DIGITALI ACCESSIBILI, TECNOLOGIA AUMENTATIVA, TECNOLOGIA PER
L’EDUCAZIONE SPECIALE, STRUMENTI COMPENSATIVI e INSEGNAMENTO ASSISTITO DAL COMPUTER. Le tecnologie assistive andrebbero inoltre considerate una componente essenziale dello
Universal Design for Learning (UDL).
È importante usare le tecnologie assistive il più possibile non soltanto perché forniscono un aiuto importante a discenti con bisogni educativi speciali molto diversi, ma anche perché la società sta diventando
sempre più tecnologica.
Si assiste ora alla nascita della “tecnologia” che ha lo scopo di promuovere ed espandere le potenzialità educative delle nuove tecnologie attraverso un utilizzo pedagogicamente corretto.
È comunque essenziale prestare MOLTA ATTENZIONE NELLA SCELTA DEL DISPOSITIVO di tecnologia assistiva più appropriato. La scelta richiede infatti un’accurata piani cazione da parte di un’EQUIPE
multidisciplinare di esperti in collaborazione con il discente e la sua famiglia.
A seconda dei bisogni speci ci del discente questa equipe può includere: un medico e/o specialista, uno psicologo, un insegnante specializzato, terapisti dell’occupazione e/o sioterapisti,
logopedisti, esperti di ipoacusia, esperti di tecnologie assistive.
Questa equipe valuterà una serie di caratteristiche del discente in particolare i suoi bisogni in fatto di seduta e postura, percezione visiva, controllo motorio e abilità cognitive e di linguaggio. Inoltre
occorrerà valutare il contesto scolastico e quello domestico per individuare gli atteggiamenti, le conoscenze e le abilità necessarie per l’utilizzo delle tecnologie assistive.
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Per la SCELTA DEL DISPOSITIVO, oltre all’aiuto dell’equipe è fondamentale coinvolgere il soggetto, personalizzarne l’uso, facilitarne l’utilizzo, considerare fattori come durata, piacere nell’utilizzo ed estetica.
I SOGGETTI INTERESSATI sono persone
• con funzionalità parziale degli arti
• con controllo limitato di arti o testa
• ipovedenti o con cecità
• con menomazioni dell’udito
• con DSA
• con di coltà nell’elaborazione del linguaggio orale
• con di coltà nel calcolo e nell’organizzazione di operazioni matematiche
• con di coltà di lettura
• con di coltà a disegnare o scrivere
• con problemi motori
L’uso delle TA (tecnologie assistive) comporta principalmente 2 RISCHI:
- Quello di usarle solo in parte o non usarle a atto. Uno studio, ad esempio, ha rilevato che un terzo dei dispositivi assistivi viene abbandonato, oppure gli educatori potrebbero non avere competenze
su cienti a gestire l’uso delle tecnologie assistive da parte dei discenti.
- le tecnologie assistive non vengono integrate nella vita quotidiana degli utilizzatori, il che a sua volta potrebbe dipendere da una falla nel processo che comprende la valutazione dei bisogni del discente,
la valutazione dei dispositivi, la personalizzazione del dispositivo e la formazione del discente e della famiglia al suo utilizzo.
Una volta introdotto lo SW-PBS è necessaria una supervisione regolare dei comportamenti nei principali spazi della scuola (comuni e non).
• SUCCESS FOR ALL (SUCCESSO PER TUTTI) Questa strategia si sviluppa intorno all’idea che ogni bambino può avere successo quando inizia un percorso scolastico. Si deve utilizzare qualsiasi mezzo a nostra
disposizione per i discenti a rischio, in modo da prevenire l’emergere di di coltà scolastiche. Nel caso in cui venissero riscontrate evidenti di coltà è importante inoltre intervenire su di esse e fornire ai discenti
un curriculum ricco e completo che permetta loro di sviluppare tutte le abilità di base.
LA PRATICA: gli elementi principali del SUCCESS FOR ALL sono 5:
1. Curricolo di lettura condiviso a livello di istituto: in modo tale che tutti gli studenti raggiungano lo stesso livello nella competenza di lettura
2. Tutoring: dalla classe prima alla terza è possibile dedicare ogni giorno 20 minuti per un rapporto 1 a 1 tra tutor e studente in di coltà.
3. Valutazione trimestrale: i progressi vengono monitorati per far sì che poi possano essere valutate altre strategie.
4. Gruppo per la risoluzione dei problemi: gruppo di sostegno alle famiglie
5. Facilitatore: un facilitatore lavora con gli insegnanti per implementare il loro programma, gestire le valutazioni trimestrali, a ancare il gruppo per la risoluzione problemi e si assicura una
comunicazione costante tra tutto il personale scolastico sui progressi dell’alunno.
INTERVENTO WRAPAROUND
È un approccio a livello di sistema che si propone di avvolgere (letteralmente) i servizi esistenti attorno ai bambini e alle loro famiglie per fornire loro un aiuto concreto, ecologico, completo e coordinato per la
risoluzione dei loro problemi.
Lo scopo è quello di far collaborare servizi e famiglia per concordare un piano trasparente che rispetti le ambizioni della famiglia per il glio. È un piano rivisto e modi cato ciclicamente, che esplicita
chiaramente il responsabile per l’erogazione dei diversi servizi. Non è un trattamento, bensì un processo che utilizza numerosi dispositivi, tra cui:
- Piani cazione strutturata e lavoro di équipe
- De nire obiettivi condivisi, dare coesione all’équipe e valutare congiuntamente
- Sviluppare più piani volti alla soddisfazione dei bisogni individuali
- Intervenire su più aree della vita
- Enfatizzare la piani cazione d’équipe
- Avvalersi di facilitatori esperti
- Sviluppare reti sociali di supporto
- Utilizzare pratiche attente alla dimensione culturale
- Riconoscere le risorse dei bimbi e delle famiglie
- Utilizzare interventi evidence-based
- Monitorare i progressi con indicatori
- Accedere ai nanziamenti
- Concentrarci sui risultati e risponderne
Perché questo intervento sia e cace è necessaria una de nizione dei ruoli e un coordinamento, una selezione ed una formazione dei professionisti. Un’applicazione non rigorosa di questi principi
potrebbe generare rischi.
• SCUOLE FULL -SERVICE È un’istruzione tutto compreso che fornisce servizi educativi, sanitari, sociali per rispondere a tutti i bisogni degli alunni e delle loro famiglie. A seconda della comunità a
cui è riferita la scuola può avere caratteristiche diverse. Sono tutte accumunate dalla necessità di condividere informazioni ed essere coordinate da esperti preparati.Fornisce interventi di:
- Prevenzione
- Sostegno
- Intervento
Nella PRATICA queste scuole includono una ricca e variegata gamma di servizi. Esistono 4 principali MODELLI:
1. Tutti i servizi rientrano sotto la responsabilità del DS
2. Viene creata una nuova struttura di gestione
La scuola e gli altri servizi operano i autonomia ma i servizi sono gestiti da un’unica struttura
3. Ogni servizio è gestito singolarmente
In ogni modello è necessario però che tutti i professionisti collaborino. È importante a questo proposito, creare rapporti di collaborazione sia orizzontali che verticali. Tutte le risorse dei soggetti devono essere però
coinvolte, evitando un e etto “colonizzazione”, questo inibisce anche il rischio che ci si concentri troppo su un modello medico basato sul singolo e non sull’intera comunità.
Sviluppo intrapersonale come l'alfabetizzazione socio-emozionale, automonitoraggio Sviluppo interpersonale con il monitoraggio emozionale esterno, ambiente Formazione professionale
emozionale, motivazioni coinvolgimento, benessere della persona sicuro i gruppi collaborativi
Attuare tali programmi non basta ad assicurare i risultati positivi, sua e cacia dipende dalla qualità dell'implementazione che a sua volta dipende dalla qualità della formazione iniziale e del supporto professionale
continuo
I programmi di educazione socio-emotiva mostrano di essere molto promettenti per migliorare il benessere sociale ed emotivo e rendimento scolastico degli studenti e per ridurre il rischio di di coltà
psicologiche.
Approcci multilivello
Seguito in tutte le classi, da importanza e spazio alla fonetica e considera i bisogni degli studenti in di coltà fornendo sostegno individuale o in piccoli gruppi. (Success for all - È un approccio multilivello, sviluppato per le scuole a
basso livello socio-economica degli Stati Uniti, che fornisce una formazione completa il personale scolastico per i tagli studenti a sviluppare le abilità di lettura che prevede il coinvolgimento dei genitori è una serie di forme di sostegno).
Making up for lost time in literacy: (Multilit) - progetto di ricerca e sviluppo che si propone di individuare le modalità più e caci per insegnare la lettura, per l'intera classe, piccolo gruppo singolo studente in un lavoro uno a uno che
hanno come destinatari alunni studenti della scuola di ogni ordine grado e adulti con di coltà di lettura. Prevedono attività per insegnare le abilità di decodi ca, comprensione del testo, lettura uente e ortogra a. Propone programmi
di formazione e aggiornamento professionale e servizi di tutoring online
RISCHI: prestare molta attenzione al rapporto tra costi ed e cacia del programma, i programmi vanno implementati in maniera fedele, occorrono ulteriori studi per stabilire se si mantengano nel medio lungo
termine i risultati, gli assistenti educatori sono e caci quanto gli insegnanti, è importante che tu riceva una formazione adeguata e sia in grado di costruire relazioni positive con gli studenti, gli studenti devono
essere supportati adeguatamente
Ci sono diversi programmi e caci per aiutare gli studenti a sviluppare le abilità necessarie a decodi care e comprendere il testo scritto. Per quello che mostrano di coltà persistenti e l'imparare a
leggere sono particolarmente importanti le attività in piccolo gruppo e in rapporto uno a uno guidata dal tutor.
RISCHI: GLI AIUTI VISIVI HANNO LO SCOPO DI SOSTENERE E NON DI SOSTITUIRE LE INFO VERBALI CHE ANDRANNO AFFIANCATE A ESSI IN QUANTITÀ E CON LIVELLO DI COMPLESSITÀ ADEGUATI
RISPETTO ALLE CAPACITÀ DELLO STUDENTE, È POSSIBILE DOPO AVER INVESTITO TEMPO ENERGIE PER SVILUPPARE QUESTO NON PRODUCA SUBITO GLI EFFETTI ATTESI, RIMANE DA DETERMINARE
L'EFFICACIA DELLE DIVERSE STRATEGIE VISIVE CON UNA VARIETÀ DI POPOLAZIONI, SVILUPPARE MANTENERE UN AMPIO REPERTORIO DI RISORSE VISIVE PUÒ RICHIEDERE TEMPO E DENARO, MOLTE
DELLE RASSEGNE SISTEMATICA NON C'ERANO STUDI CONDOTTI SU PICCOLI GRUPPI CHE A VOLTE ERANO SUPPORTATE DA PIÙ ADULTI QUINDI POCO GENERALIZZABILI.
Fornire aiuti visivi per sostenere l'apprendimento e la comunicazione degli studenti è una parte importante dei programmi educativi. Esso può assumere varie forme: materiale stampato digitale,
sistemi di comunicazione con simboli o video che mostra abilità e attività.pare che l'aspetto di permanenza degli aiuti visivi possa ridurre il carico cognitivo, dare prompt E strutturare l'apprendimento
degli studenti.
STRATEGIA 26 : INTERVENTO PRECOCE
I vari tipi di supporto alla genitoriali ta forniti da professionisti che si occupano di prima infanzia ed altre componenti delle reti sociali che dedicano ai genitori tempo, energia, conoscenze e abilità
a nché i loro gli possono fruire quotidianamente di opportunità di apprendimento e promuovono aumenta la ducia in sé e la competenza sia del bambino che dei genitori.
Viene dato rilievo al ruolo dei genitori-Car Giver perché nella vita di ogni giorno i bambini vivono molte più opportunità di apprendimento con loro di quanto con i soggetti professionali. Conoscere le esperienze che
molti bambini con BES vivono nei primi anni può aiutare a essere equipaggiati per sostenerli e aiutarli a rontare le di cili transizioni della cura domestica e all'istruzione più formale. L'idea di intervenire
precocemente ha avuto origine dalla consapevolezza e lo sviluppo dei bambini lungo termine dipende dagli e etti in fattori neurologici, biologici, ambientali, sanitari e sociali hanno sia prima della nascita che subito
dopo. Le esperienze dei neonati gettano le basi per il loro sviluppo sico e sociale per l'apprendimento scolastico futuri.una delle premesse la base dell'intervento precoce fornire i bambini esperienze più ricche per
trarre il massimo dalle opportunità di sviluppo neurologico: nei primissimi anni di vita il cervello infatti è più ricettiva il cambiamento caratteristica che viene de nita neuroplasticità.
La ricerca dimostrato l'importanza per lo sviluppo di una serie di abilità dei cosiddetti periodi sensibili. L'intervento precoce ha come obiettivo quello di sostenere il benessere lo sviluppo dei bambini in età
prescolare.
Modalità con cui i genitori possono supportare l'apprendimento e lo sviluppo del loro glio
I professionisti possono aiutare i genitori a sviluppare le seguenti abilità e pratiche per sostenere lo sviluppo dei propri gli
• Problem-solving: riconoscere le fonti di stress per il genitore e intervenire su esse
• Parenting responsivo: osservare, aspettare e commentare durante le attività di gioco guidate dal bambino
• Integrare attività educative nelle routine quotidiane: dimostrazioni, prompt e suggerimenti riguardo come si svolge un compito tendono essere più e cace quando inserite in routine quotidiane
• Informarsi su servizi disponibili e avvalersene: è necessario che i genitori conoscono il quale l'importanza delle gure professionisti e che tra essi ci siano coordinamento e comunicazione chiara
• Partecipare ad attività: le famiglie traggono bene cio da frequentare i gruppi inclusive di sostegno tra pari
RISCHI: un intervento precoce di qualità sia condotto da un équipe di professionisti preparati ed esperti che lavora con i bambini, l'équipe deve sviluppare in modo e cace di gestire le divergenze con itti inevitabili
quando le persone lavorano insieme.similmente sei servizi sono hanno un approccio troppo burocratico autoritario energico c'è il rischio che non diano empowerment alle famiglie, se si è fatto un approccio del tipo
stiamo a vedere verso i rischi per lo sviluppo dei bambini si perdono le opportunità fornite dai periodi sensibili, bambini e famiglie vivono in luoghi remoti o aree rurali spesso non hanno accesso a servizi di qualità,
avere un glio che necessita servizi intervento precoce l'esperienza s dante per i genitori che può avere e etti positivi o negativi l'importante è che essi la collaborino i polli FIP di intervento precoce, i programmi
devono disporre di risorse adeguate in termini di personale quali cato e competente strumenti
I servizi di intervento precoce forniti da una varietà di professionisti in modo tempestivo e cace danno la priorità ai bisogni e alle abilità dei genitori, conducono esiti migliori per i bambini con BES e le
loro famiglie
STRATEGIA 27 : LA TRANSIZIONE AI CONTESTI DEL POST OBBLIGO
LA TRANSIZIONE PUÒ ESSERE DEFINITA UN: PROCESSO DI ORIENTAMENTO SOCIALE CHE IMPLICA UN CAMBIAMENTO DI STATUS E RUOLO: DA STUDENTE A TIROCINANTE, TIROCINANTE AL
LAVORATORE E DALLA DIPENDENZA L'AUTONOMIA, FONDAMENTALE PER L'INTEGRAZIONE NELLA SOCIETÀ. ESSE COMPORTANO CAMBIAMENTI NELLE RELAZIONI, ROUTINE E
NELL'IMMAGINE DI SÉ. PER GARANTIRE UNA TRANSIZIONE PIACEVOLE DELLA SCUOLA AL MONDO DEL LAVORO I GIOVANI CON DISABILITÀ DEVONO CHE DEFINIRE DEGLI OBIETTIVI PER SÉ E
IDENTIFICARE IL RUOLO CHE VOGLIONO RIVESTIRE NELLA SOCIETà
Negli Stati Uniti, l’individuale with disabiliti education act de nisce servizi per le transizioni come un insieme coordinato di attività per un bambino con disabilità che: si colloca in un processo orientato ai risultati, mira
al miglioramento del rendimento scolastico e a facilitare il passaggio dalla scuola al post obbligo. Si basa su bisogni speci ci del bambino tenendo conto dei suoi punti di forza e delle sue preferenze e coinvolge
l'istruzione, servizi collegati, l'esperienza della comunità, la de nizione di obiettivi lavorativi e altri di vita adulta.
Spesso le persone con disabilità sono poco considerate come forza lavoro produttiva per cui molte di loro non hanno né impiego né lo cercano dipendendo da genitori o vivono di sussidi e servizi sociali. I piani di
transizione per studenti con disabilità richiedono di prestare attenzione a molti aspetti hanno più scopi:
1. Fornire abilità scolastiche e sociali necessarie per essere competitivi sul mercato del lavoro e proseguire gli studi
2. Migliorare la condizione economica e sociale
3. Migliorare la qualità della vita aiutando e diventare il più possibile autonomi
MITCHELL: 2011 ha sviluppato una serie di standard, linee guida indicatori di qualità sui temi delle transizioni di orientamento professionale per la sede di Giacarta dell'UNESCO.essi dovevano essere
usate governi, ministeri, istituzioni e singoli soggetti coinvolti nella progettazione realizzazione sistemi transizioni tra studenti con disabilità della scuola e contesti del post obbligo soprattutto il lavoro.
Rischi: adottare un approccio frammentario anziché globale, sotto s'valutare gli e etti che le tecnologie di rompente hanno sul mercato del lavoro, continuare a dare priorità nella scuola secondaria gli apprendimenti
puramente scolastici a scapito dell'educazione professionale tecnic
Preparare gli studenti per la vita dopo la conclusione del percorso di istruzione è un enorme s da per le famiglie, educatori e comunità che richiede programmi di lungo termine ben coordinati che
tengono conto dei rapidi cambiamenti nella società e nel mondo del lavoro.
DALLA RICERCA LA PRATICA
Sette fattori chiave da considerare per migliorare l'istruzione degli alunni con BES SULLA BASE DELLE EVIDENZE:
1. Vi sono molte evidenze rilevanti e di alta qualità riguarda le politiche pratiche e caci
2. Gli educatori dovrebbero fondare il proprio lavoro su un ampio utilizzo della pedagogia basata sull'evidenza e sulle relazioni di qualità con gli studenti
3. Quanto le evidenze concorrono a determinare le politiche pratiche educative dipende dal rapporto tra domanda e o erta
4. C'è un divario tra ricerca educativa e politiche pratiche educative dall’altro
5. L'implementazione attenta e sistematica di politiche pratiche educative basate sull'evidenza potrebbe migliorare gli esiti educativi
6. Il personale deve essere preparata implementare politiche pratiche educative basate sulle evidenze
AUMENTARE L'ACCESSO ALLE EVIDENZE: VI È LA NECESSITÀ DI ISTITUIRE DEI CENTRI DI RACCOLTA E DISSEMINAZIONE DI CONOSCENZA BASATE SULL'EVIDENZA A LIVELLO NAZIONALE O
REGIONALE CORRESPONSABILITÀ PIÙ ESTESI CHE COLLABORI CON LA SCUOLA DOVREBBERO: CREARE UN ARCHIVIO DI STRATEGIE BASATE SULL'EVIDENZA PER L'EDUCAZIONE DEGLI ALUNNI CON
DISABILITÀ, RISPONDERE ALLE RICHIESTE DELLE SCUOLE PROFUMO AVENDO L'APPLICAZIONE DI STRATEGIE DIFFONDERE I RISULTATI CONTENUTI COSÌ FACENDO, REDIGERE SINTESI DELLE
STRATEGIE RILEVANTI RISPETTO ALLE SITUAZIONI nazionali o regionali, indicare le aree da studiare maggiormente per aumentare le evidenze.
Le scuole dovrebbero nominare dei referenti per la ricerca conseguenti compiti: formare gruppi di lavoro per identi care di coltà speci che, ricercare presso centri di raccolta e disseminazione di
conoscenze basate sull'evidenze, consulenze guida sulle possibili strategie, applicare strategie e valutare gli e etti, riferire centri di raccolta con le strategie sono state attuate quali e etti hanno
prodotto.
ATTUARE SISTEMATICAMENTE STRATEGIE BASATE SULLE EVIDENZE: occorrono una piani cazione attenta, risorse cambiamenti a più livelli: degli educatori, supervisori, amministrazione dei
sistemi di istruzione politica e devono adottare un modello ecologico. Il modello di implementazione più complesso che abbiamo trovato e quello descritto dalla Education ENDOWMENT Foundation
EEF. SI È SVILUPPATO UN APPROCCIO PER RIFORMARE LA SCUOLA ALLA LUCE DELLE EVIDENZE CHE LA CONSIDERA UN SISTEMA IN MIGLIORAMENTO CONTINUO. I DIRIGENTI DEVONO ADOTTARE UN
APPROCCIO IN SEI FASI:
1. Piani care attuare l'implementazione per fasi considerandolo un processo non un evento isolato
2. E ambiente di leadership clima scolastico favorevole per un’implementazione e cace
3. De nire il problema si vuole risolvere individuare pratica ho programmi appropriati da attuare
4. Creare un piano di implementazione chiaro, valutare se la scuola è pronta attuarla e poi prepara il personale le risorse
5. Quando si inizia usare l'approccio, sostenere il personale, monitorare i progressi e risolvere i problemi e adattare le strategie
6. Piani care la prosecuzione l'estensione dell'intervento e riconoscerli e favorirne l’uso
EDUCAZIONE INCLUSIVA
Educazione inclusiva signi ca molto più che inserire i discenti con BES o disabilità all’interno delle classi, signi ca porre in essere tutta una serie di misure che l’insegnante può attuarla in classe con il supporto di
altri professionisti, come:
• - adattare il curricolo e i metodi didattici
• - modi care le tecniche di valutazione
• - migliorare l’accessibilità
L’educazione inclusiva è una strategia a più componenti una sorta di SUPER- STRATEGIA. Secondo l’UNESCO l’educazione inclusiva è un processo che si propone di trasformare le scuole e le altre
istituzioni educative a nché siano in grado di rispondere ai bisogni di tutti i bambini: maschi e femmine, appartenenti a minoranze etniche o linguistiche, soggetti con HIV e AIDS, discenti con disabilità
o di coltà e con disturbi dell’apprendimento. L’EDUCAZIONE INCLUSIVA va distinta dall’INTEGRAZIONE, che è la mera collocazione degli studenti co disabilità nelle classi comuni.
L’educazione inclusiva viene a volte indicata con il termine MAINSTREAMING, è vista come una questione di equità e giustizia sociale. Un ulteriore contesto di sviluppo dell’educazione inclusiva è il movimento
internazionale Education For All (EFA), coordinato dall’UNESCO che si proponeva di soddisfare i bisogni di apprendimento di tutti i bambini, ragazzi e adulti entro il 2015; il lavoro dell’EFA concorre al perseguimento
degli 8 OBIETTIVI DI SVILUPPO DEL MILLENNIO e in particolare del secondo di essi, sull’istruzione primaria universale.
NELLA PRATICA:
Il successo dell’educazione inclusiva dipende da 6 fattori:
1. V:VISIONE(abilitàdeglieducatori)
2. P: INTEGRAZIONE (non si limita all’ambiente scolastico ma tiene conto di tutto
quello che accade nella società)
3. 5A: ADATTAMENTO DEL CURRICULUM, DELLA VALUTAZIONE, DELLA
DIDATTICA, ACCETTAZIONE, ACCESSIBILITÀ
• CURRICULUM: Apportare gli adattamenti o le modi che appropriate al curricolo è un elemento chiave dell’educazione inclusiva ed è probabilmente la s da più grande che gli educatori
devono a rontare per creare classi inclusive.
In una classe inclusiva il curricolo ha le seguenti caratteristiche:
• - è essibile.
• - è un curricolo unico ma accessibile nei limiti del possibile a tutti i discenti compresi quelli con BES.
• - contiene attività adeguate all’età cronologica dei discenti ma tarate a un livello di sviluppo appropriato.
4. VALUTAZIONE: Importante all’interno del curricolo è la valutazione che non è
uno strumento che individuare o selezionare i discenti che dovrebbero avere la possibilità di proseguire la loro istruzione né è principalmente un mezzo per classi care gli studenti applicando una serie di norme.
Quando la valutazione viene usata per classi care o selezionare è inevitabile che i discenti con BES abbiano la peggio cosa che li stigmatizza con l’insuccesso e li demotiva. La valutazione dovrebbe esser tanto
per l’apprendimento quanto dell’apprendimento e dovrebbe fornire un quadro il più possibile accurato e dettagliato di ciò che un discente sa, sa fare o ha sperimentato. La valutazione dovrebbe fornire feedback
ai discenti e ai genitori, e lo scopo è quello di rilevare quello che è stato acquisito e cosa no. La valutazione dei discenti con BES dovrebbe con uire nella de nizione del PEI, da rivedere periodicamente (ad
esempio ogni 6 mesi) con il coinvolgimento dei genitori dello studente, degli educatori e degli specialisti.
DIDATTICA: Un PEI non implica necessariamente la necessità di insegnamento in rapporto uno a uno: implica piuttosto di essere consapevoli dei bisogni individuali del discente.
4. S: SUPPORTO (di un equipe di professionisti)
5. R: RISORSE (legislatori che approvano leggi necessarie a fornire le risorse
necessarie)
6. L: LEADERSHIP (dei dirigenti scolastici)
VOCABOLARIO
Spiegare discutere brevemente il signi cato di alcune parole speci che prima gli studenti leggono testi che le contengono può favorire la comprensione. Il vocabolario può essere sviluppato anche usando una
varietà di modi per determinare il signi cato di una parola: presentarsi nomini, inserire parole dentro frasi, fare collegamenti.per gli studenti con Besse può essere utile ricorrere rappresentazioni visive o
concretedelle parole
LINGUAGGIO ORALE
I bambini a prendere il linguaggio sentendo gli altri parlare avendo l'opportunità di farlo. Esporre gli studenti a molti stimoli verbali e opportunità di parlare con altri favorisce lo sviluppo del linguaggio orale
CONOSCENZE PREGRESSE
Riconoscenza è uno studente a riguardo l'argomento sono sostengono però sensibilmente la sua comprensione del testo è importante quindi che si trascorrono sempre un ambiente ricco di opportunità di fare
esperienze siche sensoriali essere esposti a conversazioni info proposta in una varietà di modi. Il testo può essere promossa anche usando i denti attivare conoscenze pregresse prima inizia la lettura e facendola
seguire un'attività discussione sintesi di quanto potrebbero aver appreso
INFERENZE
Perché gli studenti possono sviluppare abilità di fare inferenze occorre aiutare a capire che i testi possono essere compresi che a onda ti mando le conoscenze pregresse sull'argomento: utile oltre a discutere
esplicitamente sull'inferenza usare organizzatori anticipati come a ancare concetti contenuti del testo degli spazi di studenti possono riempire considerando fai delle conoscenze che già hanno possono aiutare a
comprendere il testo e fare inferenze
MOTIVAZIONI
Il fatto di acquisire competenze nella lettura favorisce la motivazione a leggere, incoraggiare gli studenti a leggere si può favorire fornire opportunità di accedere un'ampia varietà di testi motivanti assicurando in
tutti gli spazi in cui sentire a scorrano tempo sono disponibili materiali di lettura. Un altro modo per divertirsi con i testi e creare un ebook se abbiamo il protagonista lo studente.
RISCHI: È opportuno assicurarsi gli studenti che decodi cano il testo in modo e ciente e che sembrano leggere scorrevolmente ne comprendano realmente il signi cato, non sottovalutare l'importanza delle abilità
di linguaggio orale per sostenere la comprensione della lettura. Dando valore al parlare conversare con il senso è probabile che l'aiutata a migliorare la comprensione del testo, partire dal presupposto di studenti in
di coltà nell'apprendimento del linguaggio verbale possono sviluppare svilupperanno e caci abilità di lettura soprattutto se presi per il tempo necessario. Stare attenti a non eccedere con la valutazione se questo
va a discapito dell'insegnare del parlare dei testi anche in modi che favoriscono l'amore per la lettura.
Insegnamento di strategie per la comprensione del testo una componente essenziale di un curricolo direttore equilibrato soprattutto per gli studenti con bes. Questa strategia non la massima e cacia
quando vengono usate in campo tra loro e quando le attività si focalizzano sul coinvolgere attivamente gli studenti proponendo testi signi canti vivi e motivanti.
STRATEGIA 19: INSEGNARE LE ABILITÀ DI LETTURA
Ci sono diversi programmi e caci per aiutare gli studenti a sviluppare le abilità necessarie a decodi care e comprendere il testo scritto. Per quello che mostrano di coltà persistenti e l'imparare a leggere sono
particolarmente importanti le attività in piccolo gruppo e in rapporto uno a uno guidata dal tutor.
STRATEGIA 18: CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA ED ELABORAZIONE FONOLOGICA
Il lavoro sulla consapevolezza sulle strategie di elaborazione fonologica costituisce una parte importante di un curricolo di lettura equilibrato. Le strategie utili in questo senso sono e caci soprattutto quando
l'insegnamento viene fornito unità precoce in modo diretto, esplicita e sistematica risponde ai bisogni di studenti a rischio di insuccesso della lettura.
TECNOLOGIE MOBILI
Tablet, smartphone che possono fungere da dispositivi di CAA. Essi permettono di accedere a contenuti per mezzo di appositi Internet e forniscono i mezzi potenti per registrarli, analizzare le presentarli
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APP
App abbreviazione di applicazioni sono software che trasformano dispositivi digitali come smartphone, tablet o computer e strumenti interattivi funzionale una serie di attività scolastiche, sociali e di svago. Oggi ne
esistono moltissime fratelli studenti con base sia la prendere una serie di conoscenze abilità come quelle di base scolastiche, calcolo, lettura, ortogra a scrittura… Quest'opportunità presenta una serie di s de per
le educatori e genitori: la più signi cativa è stabilire quale sia la più appropriata per raggiungere l'obiettivo di apprendimento sviluppo per il singolo studente tanto più che spesso non ci sono studi che ne abbiano
valutato l’e cacia.
La rubrica di WENG considera per valutare l0e cacia delle app: obiettivo o esito apprenditivi - funzioni - possibilità di raccogliere dati - caratteristiche progettuali-possibilità di individualizzazione-
disponibilità di assistenza tecnica-valutazione e complessità.
REALTÀ AUMENTATA
Integra la visione o la percezione del mondo reale della persona con immagini o info digitali fornite tramite dispositivi palmari, occhiali o schermi interattivi come il gioco Pokémon Go con il quale gli utilizzatori si
spostano nel mondo reale per interagire con personaggi attraverso la tecnologia mobile. Anche strumenti di realtà aumentata permette di fare esperienze in 3D di esplorazione di aree geogra che o periodi storici.
REALTÀ VIRTUALE
Permette di compiere una varietà di esperienze immersiva e per mezzo di dispositivi con un visore integrato con un display che avvolge la vista è un sistema audio su round, un computer o uno smartphone e un
controller. Le esperienze di realtà virtuale possono essere passive o interattive sono pochi però gli studi e dimostra la sua di usione o e cace educazione.continua comunque a presentare potenzialità per aiutare
gli studenti con Besse. La si può usare per esporre situazioni utile sviluppare abilità socio emozionale o farli interagire con contenuti digitali apprendendo una varietà di abilità e conoscenze.
RISCHI: I rischi sono quelli di usarli solo in parte o non usarli a atto. I partecipanti inoltre hanno descritto le di coltà che incontravano in classe nonostante ci fossero tecnologie assistite potenzialmente utili:
insegnanti non danno materiale in formato digitale, l'interfaccia tra dispositivi Brian il sistema informatico della scuola non erano compatibili, scuola non metteva disposizione tecnologie per l'ingrandimento, alcuni
dispositivi non erano portatili, la riluttanza da parte di alcuni docenti a prendersi il tempo di conoscere tecnologie assistite, mancanza di sostegno specializzato
E tecnologie assistite si sono dimostrati e caci con studenti con una varietà di base. Data continua voluzione del campo tecnologico le loro applicazioni sono destinate a crescere non sappiamo in
che modo tecnologie come l'intelligenza arti ciale però la realtà aumentata e la realtà virtuale miglioreranno la vita gli studenti a riguardo occorre ulteriori studi e l'avvento di altre tecnologie.
STRATEGIA 17: COMUNICAZIONE AUMENTATIVA E ALTERNATIVA (CAA)
Oggi è riconosciuta come modalità e cace e usata per aiutare studenti in di coltà a produrre un linguaggio verbale comprensibile agli altri. Il suo obiettivo è aiutare le persone a sviluppare la competenza
comunicativa.per comunicare in modo competente con essa è necessario che gli studenti abbiano le conoscenze e capacità per:
- Accedere e usare i propri sistemi di CAA
- Comprende il linguaggio usato dalle persone che circondano e i simboli del sistema
- Partecipare insieme altri in una varietà di contesti
- Usare i propri sistemi di CAA per farsi che i propri contributi all'interazioni siano percepiti recepiti e apprezzati.
E obiettivi speci ci ci sono quelli dell'intelligenza sviluppare le abilità necessarie per:
1. Avviare sostenere conversazioni
2. Partecipare in modo più pieno alle attività a casa, scuola e tempo libero
3. Apprendere il linguaggio
4. Esercitare e mantenere i propri ruoli sociali
LA CAA: È in grado di massimizzare lo sviluppo, sono mie, rispetto immagine di sé e degli studenti.
Una componente importante del processo di valutazione e intervento di CAA E trovare modi di fare gli studenti accedere a vari sistemi soprattutto quelli con bisogni sici complessi.alcuni possono usare le dita
delle mani e dei piedi un puntatore applicato al capo per selezionare simboli e scrivere sulla tastiera elettronica si parla in questo caso di accesso per selezione diretta. Un'altra forma e quando lo studente usando
so sticate tecnologie di tracciamento oculare semplicemente guardando simboli sul display riesce a far uscire la voce
• GESTI, SEGNI CON LE MANI E LINGUA DEI SEGNI questi sistemi senza ausili vanno dei gesti che vengono compresi solo da particolari gruppi a quelli che sono comprese tutte le persone appartenenti a
determinata cultura come annuire con la testa. Segni più speci ci fatti con le mani includono con gurazioni sviluppate in una famiglia o comunità per usarli senza esprimere i propri desideri quando non hanno
ancora sviluppato hanno di coltà a usare la parola.le lingue dei segni sono usati da tutte le persone che appartengono speci co gruppo culturali. Le persone che non conosco la lingua dei segni però non sono
in grado di comprenderli generalmente
• SISTEMI DI SEGNI GRAFICI E SIMBOLI: come strategia usa molti sistemi di segni gra ci e simboli tra cui simboli di Bliss, PICTOGRAM IDEOGRAM COMMUNICATION (PIC), REBUS SIGN, MAKATON
PICTURE COMMUNICATION SYMBOL (PCS) E PECS. Ognuno di essi è un modo speci co di rappresentare le parole con simboli.possono essere usati come una tavola di comunicazione o con più so sticati
dispositivi è uscita in voce. PECS PICTURE EXCHANGE COMMUNICATION SYSTEM: È IL SISTEMA PIÙ NOTO È USATO NELLE SCUOLE DELL'INFANZIA E PRIMARIA: GLI STUDENTI INSEGNATO A
PRENDERE DELLE CARTE RIPORTANO DISEGNO SIMBOLI E DARLE UN'ALTRA PERSONA PER OTTENERE IN CAMBIO QUANTO È RAFFIGURATO SULLE CARTE. QUANDO LO STUDENTE IN GRADO DI
ESEGUIRE QUESTA SEMPLICE ROUTINE DI RICHIESTA L'USO DEL SISTEMA VIENE ESTESO PER INSEGNARE ABILITÀ COMUNICATIVE COME LA DENOMINAZIONE RICERCA DI INFO.I SUOI OBIETTIVI
PRINCIPALI SONO I TAGLI STUDENTI A COMPRENDERE CHE UNA COSA PUÒ RAPPRESENTARE UN'ALTRA una delle prime cose da fare per utilizzarlo identi care rinforza tori e caci CHE MOTIVINO LO
STUDENTE a comunicare per ottenerli
• AUSILI CON USCITA IN VOCE: Piccoli dispositivi, portatili ed economici. Il software installa installato su questi dispositivi genera un'uscita in voce in risposta la selezione da parte l'utilizzatore di un simbolo
segno gra co o pezzo di testo. Come ad esempio PROLOQUO2GO, vi sono una grande varietà di voci sintetiche che si possono scegliere.
• L'IMPORTANZA DI USARE UN APPROCCIO MULTIMODALE un buon intervento di CAA Deve adottare un approccio multimodale usando gli studenti a sviluppare vari metodi comunicativi per tre ragioni: primo
nel mondo reale la comunicazione è multimodale, secondo l'inclusione degli studenti con Besse richiede mezzo di comunicazione possono essere facilmente comprensibili da una varietà di interlocutori, terzo,
utilizzando la combinazione di tecniche di CAA con e senza ausili si possono massimizzare i vantaggi di entrambe ridurne il minimo i limiti
• IMPORTANZA DELLA LETTO-SCRITTURA per gli studenti che usano tale strategia e vogliono essere in grado di dire esattamente ciò che vogliono può essere la chiave di accesso la verità di opportunità azioni
sociali scolastiche svago e professionali. Acquisire le abilità di letto scrittura nella propria lingua materna come ad esempio il braille, contribuire a garantire che possono usare i propri dispositivi sfruttando al
massimo le potenzialità devono quindi gli educatori collaborar e per evitare le studente e sviluppare abilità di letto scrittura di comprensione e produzione del testo
• IMPORTANZA FONDAMENTALE DI UN EFFICACE LAVORO DI SQUADRA: È importante un lavoro di équipe multidisciplinare gli esperti in collaborazione con lo studente la famiglia. Queste tipe includerà la
maggior parte le gure seguenti se non tutte: logopedista, sioterapista, medico specialista, insegnante specializzato, operatore sociale, psicologo, esperti di CAA
RISCHI: È importante scegliere il sistema migliore per uno speci co studente richiede il coinvolgimento di più specialisti per testare e valutare l'adeguatezza di tecniche e strategie tecnologie, è importante capire
che cosa desidera realmente il soggetto che lo userà.perché gli studenti con bisogni educativi complessi imparino usare come sistema di comunicazione dispositivo mobile con un iPad che già usano per svolge
attività ludiche altamente motivante saranno necessari un po' di insegnamento aiuto creativi, tali sistemi devono poter essere adattate modi cato in funzione di come cambiano le abilità hai bisogno dell'utilizzatore,
tenersi aggiornati sui progressi nel campo delle tecnologie in costante evoluzione, educatori e Care Giver si occupano di studenti che usano la LAA devono conoscere funzionamento e abili nell'usare strategie
comunicative che la potenziano, e necessario sviluppare sistemi per rispondere ai bisogni culturali linguistici della popolazione umana sempre più eterogenea, prestare attenzione della gestione dati personali e
spesso comporta l'utilizzo di tali dispositivi.
Gli strumenti, e tecnologie tali strategie sono utili per aiutare gli studenti con un linguaggio verbale scarso o nullo ad apprendere abilità linguistiche e comunicative sociali che sono essenziali a nché
abbiano le maggiori priorità di vivere una vita piena di signi cato e appaganti.
STRATEGIA 19: QUALITÀ DELL’AMBIENTE FISICO INTERNO
Benché trascurata la qualità dell'ambiente classe riveste un ruolo determinante rispetto al rendimento e benessere degli studenti oltreché rispetto al fornire agli educatori un contesto di lavoro ottimale.
STRATEGIA 25 :AIUTI VISIVI PER L’APPRENDIMENTO E LA COMUNICAZIONE
Fornire aiuti visivi per sostenere l'apprendimento e la comunicazione degli studenti è una parte importante dei programmi educativi. Esso può assumere varie forme: materiale stampato digitale, sistemi di
comunicazione con simboli o video che mostra abilità e attività.pare che l'aspetto di permanenza degli aiuti visivi possa ridurre il carico cognitivo, dare prompt E strutturare l'apprendimento degli studenti.
STRATEGIA 26 : INTERVENTO PRECOCE
I servizi di intervento precoce forniti da una varietà di professionisti in modo tempestivo e cace danno la priorità ai bisogni e alle abilità dei genitori, conducono esiti migliori per i bambini con BES e le loro famiglie
STRATEGIA 27 : LA TRANSIZIONE AI CONTESTI DEL POST OBBLIGO
Preparare gli studenti per la vita dopo la conclusione del percorso di istruzione è un enorme s da per le famiglie, educatori e comunità che richiede programmi di lungo termine ben coordinati che tengono conto
dei rapidi cambiamenti nella società e nel mondo del lavoro.
- STRATEGIA 21: RESPONSE TO INTERVENTION (RI
Inizialmente era sviluppata per stabilire se lo studente avesse disturbi dell'apprendimento come alternativa l'approccio usato in precedenza basato sulla discrepanza tra quoziente intellettivo e rendimento
scolastico, dopo fu usato come per stabilire i livelli di sostegno necessario per lo studente a prescindere dai suoi Besse.esso consiste nel monitorare i progressi tutti gli studenti di una classe, identi care quelli che
mostrano livelli di prestazione signi cativamente al di sotto della pari e valutare gli e etti che adattamenti didattici Pesarbasati sulle evidenzeo hanno sul loro rendimento
Le componenti chiavi sono 3:
1. Intervento, insegnamento di alta qualità calibrato sul bisogno dello studente che ha dimostrato di produrre alti tassi di apprendimento nella maggior parte degli studenti. Si valutano le risposte individuale
sulla base di queste si modi ca l'insegnamento o gli obiettivi
2. Progressi nell'apprendimento e livelli di prestazioni: principali fonti di informazioni usate per prendere decisioni in itinere.tali progressi sono intesi come aumento del rendimento delle competenze
comportamentali che lo studente mostra nel tempo rispetto a quelli precedenti rispetto ai pari. I livelli di prestazioni sono come un punto in cui lo studente si colloca in relazione dimensione di rendimento-
prestazione rispetto agli attesi. Sulla base dei progressi si decide se usare interventi più o meno intensivi.
3. Le decisioni educative importante riguarda l'intensità e alla probabile durata degli interventi vengono prese sulla base delle risposte lo studente dà ai vari livelli di intervento.
I vari livelli di intervento menzionati nell'ultimo. Sono insegnamento di base de nito primario alla base e riguarda il curricolo essenziale.istruzione supplementare de nito prevenzione secondaria
implica interventi di intensità motivati moderata che si rendono necessarie per il 15,20% degli studenti nei quali vengono riscontrate di coltà persistenti e che non hanno risposta all'insegnamento
normale. Insegnamento intensivo o prevenzione terziaria riguarda interventi per il 5,10% di studenti che presentano enormi di coltà sul piano scolastico.
E integrare potenziare l'intervento il sostegno sono forniti al primo e secondo livello vengono introdotti i programmi di azione speciale che coinvolgono uno specialista. Se il terzo livello non è successo si considera
la possibilità che studente abbia una disabilità, disturbo speci co. Questi tre livelli vengono de niti:
1. UNIVERSALE, PRIMO LIVELLO
2. DI GRUPPO, SECONDO LIVELLO
3. INDIVIDUALE, TERZO LIVELLO
Alcuni autori ne aggiungono un quarto per tener conto degli studenti con bisogni eccezionali per i quali sono necessari interventi altamente specialistici.
GRADUATE RESPONSE MODEL: approccio graduato modello di azione intervento in ordine ordine e grado di scuola prestare i bimbi che presentano Besse questo approccio riconosce il fatto esiste un continuum
di bisogni educativi speciali che dove necessario occorre avvalersi di competenze specialistiche per intervenire sulle di coltà che il bambino incontra. Quando viene riconosciuto che è una un alunno a base
viene intrapreso una procedura che si compone di quattro fasi: valutare, piani care, fare, veri care questo ciclo viene ripetuto e esaminato sempre più a fondo e di frequente così da integrare il modo
migliore per garantire che il bambino faccia buoni progressi.
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RISCHI: dato che la maggior parte degli studi si è concentrata sull'acquisizione della lettura nella scuola primaria si sa meno riguarda gli e etti nella secondaria, nonostante un crescente consenso attorno alla sua
de nizione, è un approccio e lascia spazio ampio all'interpretazione, come tutte le strategie descritte se applicata non correttamente può perdere e cacia, l'interventi selezionati per i vari livelli potrebbe non avere
una base di evidenze su ciente, un'interpretazione troppo rigida potrebbe portare un approccio del tipo aspettiamo che fallisca, il rischio più serio a ermato e che essa. E ripristinare lo status quo dell'educazione
speciale separate dare nuova forza a molte delle premesse fondante della pratica tradizionale dell'educazione speciale.
Come approccio graduata l'identi cazione precoce degli studenti e il rischio di sviluppare di coltà di apprendimento comportamenti problematici e relativa intervento e promettente ma occorrono
ulteriori ricerche