Fondamenti di didattica
Education o Instruction
Didattica
Didattica
Per didattica si intende quella parte dellattivit e della teoria educativa che concerne i metodi di insegnamento. In particolare, la didattica generale, va riferita ai criteri e alle condizioni generali della pratica educativa, dalle relative alle singole discipline di insegnamento o alle caratteristiche particolari (et, capacit, ambiente) dei soggetti dellapprendimento.
La didattica, pur non avendo la regolarit o la strutturazione analitica delle altre scienze, non pu avere, in ogni caso, un approccio solo descrittivo o teorico-interpretativo.
Bisogna sottolineare che ci troviamo di fronte ad un ambito disciplinare tra i pi complessi. La didattica un ambito conoscitivo pluriparadigmatico, fortemente sensibile al contesto.
Si basa su presupposti relativi alla visione del mondo, delluomo, delle conoscenze, etc. La didattica deve essere in grado di offrire concreti orientamenti allazione e, pertanto, deve avvalersi di un corpus di conoscenze e criteri decisionali che le consentono di compiere scelte razionalmente fondate. Deve, cio, formulare indicazioni su come si debba agire per conseguire i risultati auspicati.
Attori della didattica Nella individuazione classica di didattica, intesa nella sua accezione pi tradizionale (didattica scolastica), possiamo individuare una struttura con quattro componenti:
A questi si posso aggiungere due altri elementi, cio che: la conoscenza posseduta e gestita dal soggetto erogatore; il setting in cui le azioni si svolgono uno spazio chiuso.
La didattica normalmente identificata con il complesso di teorie e pratiche connesse allinsegnamento nel contesto istituzionale della scuola. Nella societ attuale, quella comunemente definita della conoscenza, lambito di cui ci occupiamo tuttavia sottoposto a sollecitazioni culturali che spingono ad una rigonfigurazione delle finalit e dei campi di applicazione, acquisendo interesse non solo per gli insegnati, ma anche per professionisti ed operatori che si confrontano con il compito di proporre, valutare ed attuare intereventi nei diversi contesti formativi. I fattori principali di cambiamento che entrano in gioco sono quattro.
Ampliamento dei campi Presenza diffusa di problematiche didattiche in ambiti diversi della scuola. Richiesta di natura didattica sono oggi avanzate da: associazioni culturali, aziende, editori, strutture sanitarie, ecc. Si ha una vera e propria esplosione di campi della didattica in funzione di una formazione destinate ad accompagnarci per tutto l'arco della vita.
Carattere distribuito della conoscenza L'allontanamento dal formato tradizionale pu modificare le forme digestione della conoscenza. Per esempio: consideriamo una attivit didattica sul web in cui gli allievi sono adulti in formazione: l'aula non quella fisica, un'entit virtuale, la conoscenza non necessariamente posseduta interamente dal soggetto erogatore, ma pu essere distribuita in una molteplicit di risorse o di dispositivi (archivi, siti, software a anche esperti consultabili a distanza), una fonte di apprendimento pu essere la conoscenza stessa proveniente dalla collaborazione tra allievi ed il ruolo del docente (amministratore), non a caso ridefinito come tutor, sar piuttosto quello di facilitatore o orientatore di percorso.
DIDATTICA GENERALE
La didattica generale una scienza , un campo, ed un metodo Cv. fig. 1). delleducazione, che, in quanto tale, ha un oggetto, un campo, ed un metodo.
oggetto
campo metodo
insegnamentoapprendimento
scuola
extrascuola
teoria e
pratica
Loggetto
Loggetto linsegnamento che punta allapprendimento e non lo determina. Lazione insegnativa, pur mirando allacquisizione in modo sistematico di conoscenze, capacit/abilit, significati/valori, non ha la pretesa di produrre direttamente effetti di apprendimento (senza con questo escludere che ci possa avvenire). Se cosi fosse, esso si identificherebbe con lindottrinamento.
Linsegnamento, invece, costruisce le condizioni favorevoli perch si verifichi un apprendimento da parte del destinatario (il bambino come l'adolescente, l'adulto come l'anziano).
Si tratta di condizioni che ottimizzano l'apprendere del discente. Apprendimento, questo, che si verifica soltanto con il (libero) consenso di questo ultimo.
L'insegnare, quindi, mira ad un apprendimento che possiamo cos distinguere: - apprendimento cognitivo (conoscenze dichiarative, ossia nozioni, idee, concetti, in una parola: il "know what"); - apprendimento abilitativo (conoscenze procedurali, abilit, comportamenti: il "know how"); - apprendimento valoriale (valori appunto, significati, senso: il "know why").
Il campo
Il campo: comprende non solo lo scolastico, ma anche l'extrascolastico (settore in forte espansione), e, quindi, le didattiche disciplinari, le didattiche specifiche (a distanza, multimediale, e cosi via), le didattiche speciali, le micro/macro didattiche, ma anche la didattica dei beni culturali, la didattica dello sport, ecc.. Ed proprio dallextrascolastico che la didattica ha ricevuto sollecitazioni volte a puntualizzare la propria teorizzazione.
Il metodo
Con il termine metodo didattico sintendono i concetti e principi che stanno alla base di unazione formativa. Da non confondere con il termine tecnica didattica, per il quale sintendono semplicemente le modalit operative vere e proprie che si impiegano in unazione formativa.
Il metodo
Il metodo: si avvale di una strumentazione qualitativa-quantitativa, e della ricerca: teorica; empirica: prevalentemente orientata, secondo l'originaria impostazione deweyana, all'innovazione didattica; sperimentale: risulta efficace quando si tenti di isolare singoli momenti causanti scompensi nei processi di insegnamento-apprendimento, cos come fattori soggettivi non permettono un'analisi adeguatamente obiettiva dei processi in atto. il paradigma vincente; tuttavia anche altri paradigmi vengono prendendo forza, suffragati dal dibattito epistemologico nelle scienze dell'educazione, nelle scienze umane, nelle scienze naturali;
Il metodo
ricerca/azione: osservare-valutare-agire, e viceversa, sostanziano il percorso euristico, tipico di chi sceglie questo metodo: il ricercatore stesso diventa elemento dinamico della ricerca; clinica: fra queste la ricerca a valenza etnografica si accredita come una delle pi recenti modalit di studio. Proprio l'osservazione partecipata e quindi il "lavoro sul campo" coinvolgono il ricercatore nell'ambito contestuale dell'evento didattico; ermeneutica: la realt didattica come testo da interpretare, e perci oltre la spiegazione verso la comprensione.
Definizione di didattica
La realt prende forma attraverso molteplici mediazioni (): pratiche sociali, riti, cerimonie, liturgie, rituali, protocolli, feste, istituzioni giudiziarie, politiche, militari, culturali possono essere considerati spazi di mediazione simbolica, cio luoghi in cui avviene la messa in comune di oggetti, gesti, comportamenti, pensieri che simboleggiano il modo di vivere proprio dei membri di una collettivit (Berger, 1992).
Alla didattica concerne una delle attivit di mediazione pi rilevante, quella volta alla riproduzione del sapere sociale con il trasferimento da esperti a novizi allinterno di istituzioni predisposte a tale scopo.
Definizione di didattica
La didattica pu essere considerata come lambito conoscitivo che, allinterno di determinati contesti culturali, si fa carico del complesso delle azioni progettuali, attuative, valutative e negoziativo-simboliche atte a favorire processi di acquisizione di conoscenza di migliori qualit ed efficacia, prospettando, allestendo e mettendo in funzione specifici dispositivi formativi.
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/ Didattica [di-dt-ti-ca] s.f. 1 Parte della pedagogia che ha per oggetto di studio i metodi d'insegnamento: ricerche di d. 2 estens. Metodo adottato e applicato all'insegnamento di una specifica disciplina: d.
dell'italiano
Definizione di didattica
La didattica ha una specifica collocazione, essa si esprime allinterno delle istituzioni formative (cio di strutture predisposte a favorire processi di acquisizione della conoscenza attraverso linterazione tra soggetti, norme, supporti materiali e strumentali). Le istituzioni, a loro volta, si collocano allinterno di pi ampi contesti socialmente identificabili (scuola, extrascuola, universit, inserimento professionale, disabilit, intercultura, mondo degli adulti). Allinterni di tali organizzazioni ed in rapporto a quadri etici e valoriali di riferimento, la didattica coopera per lottimizzazione dei processi di acquisizione.
Definizione di didattica
La didattica si avvale dei dispositivi formativi (strumentazioni fisiche, apparati culturali, concettuali e normativi), i pi rilevanti per importanza sono i modelli distruzione e gli ambienti (curricolari e costruttivistici).
Costruttivistici: orientamento epistemologico (Piaget, Vygotskij, von Glasersfeld, ecc.) secondo cui la conoscenza si acquisisce attraverso un processo di costruzione attiva, culturalmente situata e socialmente situata.
Per modello di istruzione (o teoria) ci si riferisce a un dispositivo teorico di natura progettuale e strategica, capace di indicare una serie di possibilit operative (selezione di strategie didattiche, risorse, concrete azioni didattiche), in relazione a specifici contesti attuativi. Un modello di istruzione ha il compito di individuare i metodi adeguati affinch, date certe condizioni distruzione, lapprendimento abbia le maggiori probabilit possibili di risultare efficace, efficiente ed attraente.
I modelli distruzione hanno carattere situato e non universale, cio funzionano in certi contesti e non in altri.
LInstructional Design, prendendo come riferimento i modelli di istruzione, mette in evidenza come questi ultimi non garantiscono una sufficiente efficienza dei risultati, per via della poca importanza che riservano alla contestualizzazione dei processi educativi, a cui lID ripone una maggiore rilevanza. Ed inoltre, lID si differenza dalla progettazione curricolare, pi orientata alla definizione delle fasi e della sequenzializzazione del processo educativo, ponendo maggiore attenzione nellindividualizzazione dei metodi preferibili ed ai criteri che consentono di scegliere tra essi.
Individualizzazione, tecnica di insegnamento che cerca di adattare listruzione alle necessit dellallievo pur mantenendo fisso lobiettivo prefissato. Lindividualizzazione si attua semplificando il materiale didattico, inserendo i percorsi di recupero, modificando il canale comunicativo e intensificando il feedback o rinforzo, ecc..
Instructional Design
Le strategie didattiche sono le unit basiche che entrano a far parte dei modelli distruzione.
Modellamento apprendistato
Linsegnante sempre al centro della scena, egli mostra come si deve fare, ad esempio ad utilizzare uno strumento o come pu essere applicata una procedura (apprendimento attraverso imitazione).
Discussione
La discussione consiste in uno scambio-confronto di idee tra formatore e studente e tra studenti (interazione sociale). Il ruolo del docente cambia da quella di istruttore a quello di tutor-facilitatore.
Fonde le caratteristiche della lezione euristica, della narrazione e della simulazione. Linsegnante presenta o aiuta a ricostruire una situazione reale o verosimile su cui formulare ipotesi, valutare varianti. Tre sono le principali tipologie: decision o dilemma cases; appraisal cases o issue cases; case histories.
Apprendimento di gruppo
Apprendimento di tipo cooperativo/collaborativo, sostegno ed apprendimento reciproco e tutoraggio tra pari (peer tutoring, etc.).
Il problem solving un processo mentale volto a trovare un percorso che porta il cambiamento da una situazione iniziale ad una disposizione finale. Affrontare la soluzione di un problema vuol dire stimola la formulazione di ipotesi e attivare i Problem solving successivi tentativi di verifica. I problemi non sono tutti della stessa natura ma variano in base a: grado di strutturazione; complessit, dinamicit, specificit/astrazione del e scoperta dominio. guidata
Esistono due orientamenti principali: simulazione vera e propria; identificazione drammatica nellazione.
Processo continuo di problem solving nel corso del quale chi apprende formula e riformula domande, discute idee, fa previsioni, progetti o sperimenti, raccoglie o analizza dati, trae conclusioni, comunica le proprie idee agli altri, formula nuove domande e crea artefatti.
Situazioni volte a mettere i soggetti in condizione di esprimere nel modo pi libero possibile le proprie opinioni
Strategie di studio
Per strategie di studio si intendono quelle particolari modalit che possono essere intenzionalmente impiegate dagli studenti per ottimizzare la qualit della comprensione testuale a fini di studio.
Esempio: SQ3R (survey; question; read; recal; review)
Recal: rielaborare
Review: rivedere il tutto
Strategie di studio
Esempio: Robinson (1970) PQR4 (preview; question; read; reflect; recite; review)
Preview: sguardo preliminare (individuare i contenuti da studiare; sfogliare il testo; leggere le didascalie e grafici) Question: formulare interrogativi sui contenuti da studiare
Read: prima lettura del materiale senza sottolineatura o annotazioni dello stesso Reflect: rilettura del materiale con lo scopo di approfondire e riflettere sui contenuti Recite: ripetere il materiale per verificare la conoscenza di quanto studiato Review: rivedere il materiale allo scopo di fissare i concetti principali e inserire nuove informazioni in una visione globale
Strategie di studio
study; test) Organizzation; organizzarsi bene a livello di materiale, ambientale, mentale. Preview: anteprima del materiale
Strategie di studio
1. Esplora gli aspetti Discuti come si pone il problema secondo la tua comprensione ed elenca le parti significative. 2. Elenca Cosa sappiamo? Questo pu riguardare non solo quello che sai effettivamente, ma chi ha tali punti di forza e capacit. 3. Sviluppa e scrivi con parole tue la definizione del problema La definizione del problema dovrebbe risultare dalla tua analisi (o dallanalisi del gruppo) di quello che sai e di quello che dovrai sapere per risolverlo. 4. Elenca le possibili soluzioni Elencale tutte e poi ordinale dalla pi forte alla pi debole. Scegli la migliore o quella che pu avere pi successo 5. Elenca Cosa dovremmo fare? con un orizzonte temporale Elenca le azioni da compiere: Che cosa dobbiamo conoscere e fare per risolvere il problema? In che ordine mettiamo queste possibilit? In che relazione si trovano con la nostra lista di soluzioni? C concordanza? 6. Elenca Cosa dobbiamo sapere? Fai ricerche sulla teoria e sui dati che sostengono la tua soluzione. Discuti sulle possibili risorse Esperti, libri, siti web, ecc. Assegna e redigi un programma dei compi di ricerca, fissando specialmente le scadenze Se la tua ricerca conferma la tua soluzione e se c un accordo generale va al punto (7) altrimenti torna al (4) 7. Scrivi la tua soluzione con la documentazione di supporto e sottoponila. 8. Esamina la tua prestazione
Dispositivi progettuali
I DP consentono di descrivere ed analizzare le fasi e i momenti dellattivit progettuale ed attuativa. Analizzeremo il modello ADDIE (Analysis, Design, Development, Implementation, Evaluation)
Modello ADDIE
Lo schema individua: una fase di analisi preliminare (analysis). Confronto tra finalit conseguibili, vincoli del contesto, condizioni di partenza degli studenti. una fase di progettazione (design): definizioni di tempi, materiali, strategie, strumenti e, se necessario, predisposizione degli ambienti. una fase di sviluppo (development): perfezionamento applicativo dei dispositivi predisposti, messa in azione e attivazione di processi di regolazione che accompagnano lazione. una fase di valutazione finale (evaluation): valutazione della coerenza interna del progetto, valutazione degli apprendimenti, delle funzionalit del modello distruzione o dellambiente.
Il curriculum un apparato distruzione corredato di tutti i contenuti e strumenti di lavoro opportuni per rendere praticamente attuabile un determinato percorso didattico: selezione degli obiettivi, dei contenuti, degli stadi di apprendimento, dei sistemi di valutazione, delle strategie didattiche. In un curriculum si possono distinguere unit pi piccole (unit didattiche), ciascuna delle quali composta da unit ancora pi piccole (unit di lavoro o lezioni). Per la progettazione di un curriculum si possono distinguere 8 fasi: analisi della situazione e selezione degli obiettivi selezione dei contenuti strutturazione delle sequenze di apprendimento selezione delle strategie didattiche scelta degli strumenti preparazione dei materiali realizzazione verifica-valutazione
Modello Gagn Briggs Strategia sistemico-ricorsiva. Livello sistema: 1. analisi bisogni, obiettivi e priorit; 2. analisi risorse, vincoli e sistemi alternativi; 3. determinazione della sequenza del curricolo e dei corsi. Livello corso: 4. determinazione della struttura e delle sequenze del corso: 5. analisi degli obiettivi del corso. Livello lezione: 6. definizione di obiettivi di prestazione; 7. preparazione dei piani della lezione; 8. sviluppo e selezione dei materiali e strumenti didattici; 9. verifica delle prestazioni dello studente. Livello sistema: 10. preparazione dellinsegnante; 11. valutazione formativa; 12. verifica sul campo e revisione; 13. valutazione sommativa; 14. messa in opera e diffusione.
Lespressione progettazione multimediale pu essere intesa, in senso restrittivo, come lallestimento di un ambiente software multimediale o, in senso pi ampio, allestimento di un particolare ambiente per apprendere con eventuale supporto di tecnologie multimediali.
Se la progettazione curricolare tende a definire gli stadi di apprendimento in modo sequenziale nel tempo, la progettazione di ambienti per apprendere presta una maggiore attenzione al carattere variegato e multidimensionale dellofferta dei dispositivi specifici e dei supporti disposti intorno ai soggetti che apprendono. Un ambiente per apprendere la risultante di diverse impalcature di cui il soggetto potr avvalersi nel suo avanzamento conoscitivo. In un ambiente per apprendere devono essere presenti i seguenti aspetti: carattere sociale dellapprendimento, collaborazionecondivisione delle esperienze; differenze come possibili risorse della comunit anzich come fattore da ridurre; impegno di contesti autentici di apprendimento impegno multiprospettico della conoscenza; metacognizione, autovalutazione; coinvolgimento del discente nella determinazione del percorso.
Dispositivi di valutazione
I dispositivi progettuali ed attuativi sono accompagnati da dispositivi pi specifici per la valutazione. La valutazione di colloca in un continuo che vede ai suoi estremi forme di misurazione vere e proprie, allaltro forme di interpretazione, nellarea centrale forme di valutazione contrassegnabile con il termine stime.
Misurazione Preesistenza di criterio e scala di misurazione formalizzata Stima Impiego di criterio ordinale (maggiore/minore) Interpretazione Assenza di criterio predeterminato
Possiamo distinguere quattro tipologie di valutazione: valutazione del profitto valutazione del processo valutazione di progetto valutazione di sistema
Valutazione di profitto
La valutazione di profitto viene distinta in: diagnostica quella volta ad accertare lo stato delle preconoscenze, degli atteggiamenti e la disponibilit ad apprendere;
formativa si effettua durante il processo di apprendimento, ha caratteri dinamico ed orientativo, consiste in quei feed-back che il docente fornisce allo studente allo scopo di aiutarlo ad avvicinarsi allobiettivo da conseguire;
sommativa valutazione di bilancio che si compie al termine dellunit o percorso didattico (consiste nellattribuzione del punteggio).
Valutazione di processo
Ha lo scopo di mettere i singoli attori o un coordinatore in condizione di prendere migliori decisioni in itinere. Si possono distinguere diverse tipologie:
tacito pura raccolta dei dati con semplice evidenziazione del trend emergente; reattivo si interviene suggerendo un cambiamento correttivo; dinamico si decide di cambiare percorso introducendo indicazioni di qualit concernenti gli obiettivi stessi da conseguire.
Valutazione di progetto
Valutazioni che si compiono sul progetto didattico, cio prima che esso entri nella fase attuativa. Un progetto didattico pu riguardare vari aspetti:
un completo ambiente di apprendimento; una componente interna di un ambiente; un percorso di ricerca.
Nella stesura di qualunque progetto poi opportuno che si riesca a rendere espliciti i seguenti aspetti: giustificazione del progetto; definizioni degli obiettivi; valutazione della fattibilit e delle risorse necessarie; definizione degli strumenti di valutazione; descrizione del progetto.
Valutazione di sistema
Valutazione di sintesi al termine di un progetto didattico; si tratta di valutare sia il processo che il risultato dellesperienza nel suo complesso in termini di gestibilit complessiva, ragionevolezza dei tempi e risorse impiegate, chiarezza sulle finalit, coerenza del risultato rispetto agli obiettivi dichiarati. Per effettuare questo tipo di valutazione occorre produrre:
documentazione sul processo e sul prodotto; dati provenienti da osservatori esperti esterni; comparazione con altre esperienze.