Parmenide: L'Essere

LUCA LICCARDO
3a Cs
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La Scuola Eleatica
A Elea, in Magna Grecia, tra il 400 e il 500 a.C
nasce la scuola Eleatica. Il fondatore di questa
scuola fu Parmenide.
La scuola di quest'ultimo aveva un' atmosfera
innovativa, diversa dalle precedenti fondate sui
fenomeni naturali e sull'archè, la scuola di Elea
individua due ambiti fondamentali:
la Gnoseologia: la teoria della conoscenza
la Metafisica: scienza dell'essere

Resti della scuola di Elea, Ascea

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Platone disse di provare ammirazione e stupore nei

confronti di Parmenide. Definendolo:
venerando: padre della filosofia greca
terribile: poiché la sua ideologia è così precisa da
incutere timore
Anche la sua descrizione fisica combacia con quanto
detto, Platone lo ritrae come un anziano coperto di
capelli bianchi e dall'animo nobile.

LA STIMA DI PLATONE
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Il poema di Parmenide
Il poema in versi "Sulla Natura" espone totalmente la filosofia di Parmenide, è diviso in un proemio e
due parti.
Nel proemio immagina di essere condotto da cavalli guidati dalle figlie del Sole e dopo aver lasciato
le case della notte giunge da una dea bendata che lo esorta a scoprire la rotonda verità e non farsi
ingannare dall'opinione ingannevole.
La prima parte è divisa in due sezioni:

"Sulla
nella prima presenta la sua dottrina, distinguendo verità assoluta e opinione ingannevole o doxa
nella seconda esprime le proprietà fondamentali dell'essere

Natura" La Dea Benevola

Secondo la dea l'uomo ha due vie per la ricerca della verità: la via della ragione e la via dei sensi.
Contrapponendo la verità assoluta all'opinione ingannevole con lo studio dell'essere.

La Seconda parte
La seconda parte del poema è dedicata all'opinione degli uomini e all'illusione della realtà per quanto
riguarda la visione del filosofo, e in più abbiamo una piccola parte dedicata alla filosofia della natura,
facendo quindi in tuffo nel passato recente. Purtroppo la seconda parte del poema di Parmenide è
andata quasi completamente perduta e ancora oggi non riescono ad essere spiegate delle parti.
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Lo studio dell'essere
La dea quindi concluderà il proemio dicendo
che la via della ragione conduce alla verità
assoluta perché l'essere è e non può non

"L'ESSERE È E NON essere e il non essere non è perché non può

essere. Al contrario la via dei sensi induce

PUÒ NON ESSERE, IL

all'errore facendo pensare all'esistenza del non
essere o all'esistenza sia dell'essere che del non
essere,cadendo in contraddizione.

NON ESSERE NON È Il pensiero e il linguaggio

E NON PUÒ ESSERE.”

Parmenide afferma che quello che dice l'uomo
è, il nulla non è e non può essere pensato,
proprio per questo ragionamento essere e
Parmènide di Elea pensare sono strettamente correlati.
Successivamente il linguaggio è quello con cui
esprimi il tuo pensiero che è, quindi
definitivamente correliamo il pensiero ed il
linguaggio all'essere.
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L'Essere nella Realtà

Dalle sue affermazioni Parmenide stipula Gli Attributi Costitutivi Dell'Essere,
caratteristiche della vera realtà. Per individuare le caratteristiche
Parmenide usò la dimostrazione per assurdo, cioè se il contrario
dell'affermazione è qualcosa di assurdo, l'affermazione è vera.
Dopo le dimostrazioni si arriva alle conclusioni; l'essere è:

La Realtà
ingenerato, perché non deriva da altro essere e nemmeno dall'essere.
eterno, cioè in un eterno presente.
immobile, perché se si muovesse non sarebbe sempre ovunque.
immutabile, poiché non varia nel tempo.
continuo; indivisibile; omogeneo in modo da non confinare col non
essere.
finito, cioè compiuto.
necessario, così come deve essere e non potrebbe essere altro.
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Eraclito vs Parmenide
Troviamo tra questi due importanti filosofi un'ideologia
totalmente diversa.
Eraclito identifica la realtà col divenire, inteso come
passaggio dall'essere al non essere, ricondotto al continuo
mutamento delle cose.
Parmenide esclude le forme di divenire, ritenendo
inammissibili i passaggi dall'essere al non essere e
viceversa, per via della mancanza di non essere nella realtà.

Parmenide da Elea Eraclito


Estensioni "incomplete" dell'Essere
Terza Via
Parmenide parla anche di una
terza via chiamata opinione
plausibile, essa serve la per
chiarire l'ordinamento del mondo
senza cadere nel non essere.
Gli Opposti
Parmenide dice che partendo da
due opposti, entrambi sarebbero
inclusi nella superiore unità
dell'essere.
Questa affermazione andrebbe
però a dire che essi sono uguali,
questo purtroppo anche perché
si hanno pochi versi della
seconda parte del poema.
LUCA LICCARDO
Dopo Parmenide
L'ideologia di Parmenide ha posto
le basi dello studio sull'assoluto, ha
inoltre delineato le differenze tra
scienza e opinione.
La scienza è il sapere vero e
rigoroso che segue la via della
ragione.
L'opinione è sempre mutabile e
disomogenea, cioè che si
avvicina all'esistenza del non
essere
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