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BEATO TRA LE DONNE

I personaggi:

- Ercolina = Meini Elisa


- Giuliana = Lucchesi Marta
- Federica = Giannini Marta
- Carlo = Piccinetti Giacomo

Ercolina deicide di scrivere una lettera d’amore al suo amato Carlo per fargli capire cosa prova per lui da
anni

Ercolina: lettura della lettera tra se e se

Ercolina scrive la lettera, successivamente le amiche Federica e Giuliana la raggiungono e iniziarono a


schernirla per aver scritto con un linguaggio così complesso una lettera d’amore

Federica e Giuliana: arrivano

Giuliana: Ercolina cosa fai?

Ercolina: (timida) sto scrivendo una lettera a …

Federica: a chi? A chi?

Ercolina: al mio amato Carlo (Giuliana ride)

Federica: leggila!

Ercolina: legge ad alta voce la lettera in latino (Federica e Giuliana si guardano e borbottano)

Giuliana: cosa?? Ma perché hai deciso di scrivere in latino? Carlo non lo capirà!

Ercolina: perché il latino è la lingua più illustre e degna! (Federica e Giuliana si guardano perplesse)

Federica: perché non gliela porti?

Ercolina: no dai mi vergogno..

Giuliana: andiamo?

Federica: dai andiamo!!!!

Le tre ragazze vanno a casa di Carlo e Ercolina passa la lettera da sotto la porta.. Carlo se ne accorge e
immediatamente apre la porta

Carlo: e voi? Che fate qui?

Ercolina: no niente.. (guarda a terra)

Carlo abbassa lo sguardo e vede la lettera quindi la prende


Carlo: e questa? ( prende la lettera, mentre ercolina è ansiosa e le amiche la confortano)

Carlo: guarda, non so come ringraziarti perché io non riesco a capire il latino.. anche mio fratello Pietro che
lo conosce bene dice che è una lingua ormai lontana e il popolo preferisce esprimersi in volgare

Ercolina: (scocciata) giusto hai ragione.. per parlare possiamo utilizzare il volgare, ma per scrivere da più
importanza il latino. Convincetemi del contrario!

Giuliana: ma Ercolina, chi l’ha detto che dobbiamo scrivere sempre con la lingua più illustre? Anche Dante
Petrarca e Boccaccio sono famosi perché hanno scritto in volgare e gli hanno dato importanza

Federica: bho, mi mettete in difficoltà.. Ercolina te sei molto saggia, però ci sono molte persone che dicono
che il volgare è più vicino a tutti

Ercolina: e quando sarebbe nato il volgare?

Federica: non sappiamo la data precisa, ma è da quando sono arrivati i barbari che con l’unione del latino e
della loro lingua, si è formato il volgare.. inoltre altri popoli come i francesi, tedeschi, i borgognoni e
successivamente per molto tempo Goti e Longobardi hanno contribuito alla formazione di questa nuova
lingua

Giuliana: lasciando stare com’è nato il volgare, qual è stato il primo paese che ha scritto poesie in volgare?
Perché per sentito dire gli italiani hanno appreso quest’ arte ma non l’hanno iniziata..

Federica: in effetti non si può sapere in quale paese nacque il volgare ma sappiamo solo che le due nazioni
sono la provenzale e la siciliana.. tuttavia la lingua provenzale è ancora viva

Giuliana: ma noi toscani cosa abbiamo preso dal provenzale?

Federica: i fiorentini hanno preso dal provenzale le rime, l’uso del sonetto ed hanno raffinato molte parole
come badare, obliare, rimembrare… ( viene interrotta da Ercolina)

Ercolina: scusa non ho capito.. puoi ripetere cosa hai detto?

Federica: ma perché a cosa stavi pensando?

Ercolina: mettiamo che voi mi avete convinto a usare la lingua volgare.. ma come faccio? Quale grammatica
dovrei usare? Perché la lingua latina ha una sola qualità e forma mentre il volgare no..

Carlo: chi vuole scrivere in volgare deve utilizzare la lingua che si parla nelle corti

Giuliana: le corti sono molte, a quale lingua mi dovrei riferire?

Carlo: alla lingua che si usa nella corte di Roma, come spiega Calmeta nel suo libro, nata dal mescolamento
dello spagnolo, francese, milanese, napoletano.. Trifone però chiede come possa essere possibile che
dall’unione di quattro dialetti possa venir fuori una sola lingua e Calmeta risponde che accade come nel
greco antico che aveva quattro dialetti che poi si fusero in una lingua comune chiamata koinè

Giuliana: bel paragone! Ma Trifone cosa risponde?

Carlo: dice che le quattro lingue greche avevano la propria grammatica, quindi fu più semplice consolidarle

Ercolina: quindi? Cosa devo fare? La lingua romana non è una lingua?
Giuliana: esatto! Non si può considerare lingua se non ha scrittori. A differenza del fiorentino che ha autori
famosi come Boccaccio e Petrarca

Ercolina: e quindi dovrei scrivere in fiorentino?

Giuliana: si, perché il fiorentino è una lingua più dolce, più spedita, più viva a differenza di altre lingue che
presentano parole tronche e che raddoppiano le lettere

Ercolina: hai lodato molto codesta lingua, ma sei di parte essendo di Firenze .. (si rivolge verso Federica) ..
Te Federica cosa ne pensi?

Federica: io sono d’accordo .. anche perché tutti i compositori di poesie scrivono in fiorentino per farsi
capire, mentre a scrivere in prosa sono solo i toscani.

Carlo: secondo me non è molto vantaggioso scrivere in fiorentino, perché voi che nascete e crescete a
Firenze non lo approfondite perché pensate di saperlo già abbastanza, mentre noi che lo impariamo per la
prima volta riusciamo a scrivere in maniera più corretta

Giuliana: non è vero quello che dici, che il vostro scrivere sia da lodare più del nostro.. perché la lingua va
coltivata affinché non scompaia, così come negli usi e nei costumi

Carlo: il vostro fondamento è debole .. non c’è nessuno che dice che dobbiamo parlare nella lingua più
comune, ci sono molti scrittori che non lo hanno fatto, l’importante è fare bella figura con il popolo, i dotti e
quelli che verranno dopo di noi

Carlo: dobbiamo ricercare lo scrittore più lodato prendendo come esempio Petrarca e Boccaccio e non
Dante

Federica: le cose che hai detto sono giustissime, se nessuno ha da aggiungere altro, io direi di finirla qui
perché ci siamo già dilungati ben troppo..

Giuliana: voi potete pensare quello che volete, ma sia che si consideri il vecchio o il nuovo fiorentino la mia
patria è sempre lodata

È il compleanno di Carlo

Ercolina: io comunque continuo a dire che il volgare non l’avrei mai utilizzato per scrivere .. che ne dite di
continuare questa discussione domani?

Federica: no mi dispiace domani ho da fare

Giuliana: si anch’io..

Carlo: allora venite a pranzo da me e finiamo in breve quello che abbiamo iniziato

Le tre ragazze: vai, va bene!

Ercolina: (interrompe) ma se si mescolassero il fiorentino del 300 con quello del 500 non verrebbe fuori una
lingua migliore?

Carlo: io loderei questa cosa, ma secondo me se mettiamo insieme una lingua perfetta con una che non lo
è, diventa non del tutto perfetta anche quella che viene fuori..

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