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13/11/18

IL CAMPANILE DI GIOTTO, duomo di Firenze


Anni 1430 ci lavorara andrea pisano  decorazioni, serie di formelle
Formella con una scena particolare: rappresenta la grammatica! Figura grande al centro con frusta e le
persone sotto più piccole che la osservano

11:15 – 12.50/55
Corso difficile e pesante  mole di studio eccessiva rispetto ai crediti 6 ( 1 credito sono 25 ore di lavoro)
120 ore di lavoro a casa = 1 mese intero!!
Moodle  2018CIA1
Fine entro il 18 marzo provvisoriamente
Carica le slide all’inizio di ogni unità didattica e alla fine carica le domande (120 ca.)
Alla fine sceglie 5 domande delle 120 da rispondere in 90 minuti per iscritto all’esame finale
Lo studente può ritirarsi prima della fine dell’esame ma se si consegna accettiamo il voto !!! non si rifiuta!
Mercoledi 17/19 ricevimento per spiegazioni, non mail
Appunti, cose caricate su moodle
 non serve approfondire nei testi originali a meno che non abbiamo capito qualcosa

Concetti di base della linguistica


Pragmatica e linguistica testuale / grammatica

PULP FICTION di Queentin Tarantino

Affidabilità serietà
Competenza informatica (tragos, altro..)
Competenze giuridiche
Competenza in italiano

Logica e matematica per entrare all’EU soprattutto traduttori!!

Analfabetismo stragrande maggioranza della pop. durante l’unità d’italia fino 2gm
Illetteratismo scrivere il proprio nome calcoli semplice no scrivere e leggere se non qualche segno
57% degli italiani licenza media

NOZIONI PRELIMINARI
- GRAMMATICA:
Passato: scienza del leggere e dello scrivere, nel senso di tecnica abilità - Distingueva i colti dagli incolti
Ora: Insieme di regole che governano i sistemi fonologico (suoni), morfosintattico e lessicale(parole) che
fanno funzionare la lingua stessa come codice per la comunicazione interpersonale (sistema per far passare
informazioni da una persona all’altra – def. molto ampia)

- CONSEGUENZA:
Io avere fame * frase agrammaticale perché il verbo va accordato col soggetto

IL LONFO
Fosco Maraini, raccolta di poesie metasemantiche
Poesia in italiano:
non può essere in francese perché il francese è una lingua ad accento fisso
L’italiano è una lingua ad accento mobile

GRAMMATICA E COMPETENZA
Una lunga fila di lucertole attraversava il deserto senza neppure fermarsi sognare

[ Cercare di trovare i meccanismi della lingua senza smontare… ?!?]


Dante un giorno vide Beatrice e si stupì ..

FONTETICA E FONOLOGIA

 Anche, anta, anfora


 Santo, sunto
 Tazza vs pazza coppia minima t-p distinguono due parole
 Stallo vs sballo s: sorda e sonora (non sono distintive in italiano come in inglese eyes
vs ice)
 Eyes vs ice

MORFOLOGIA

 Sostenevano 11 fonemi
 Ricostruire
 Rietmsfgtn ( non è una parola italiana perché certe composizioni di suoni non sono possibili)

 Tavol-o
 Tavol-in-ett-o
 Dis-onesto ma non *s-onesto
 s-contento ma non *dis-contento
 esamin-atore ma non *arrriv-atore ( verbi transitivi )

SINTASSI la combinazione delle parole

 * Mario arriva i fiori


 Mario gradisce i fiori ma non * Mario gradisce

COMPLICAZIONI: IL CI ATTUALIZZANTE

 Hai la macchina?
 Sì, ce l’ho
 ? Sì, l’ho

Ma:

 non ci ho fame
 non c’ho fame
 non ciò fame

ieri ho comprato un computer e ho scritto la tesi con il computer

ieri ho comprato un computer e ci ho scritto la tesi

 * Gentili colleghi, devo ammettere che c’ho qualche dubbio circa l’opportunità di tale investimento.

Solo più = d’ora in poi solo

20/11/18

Il parlante “nativo” è colui che è in grado di dare dei giudizi di correttezza e contemporaneamente in grado
di produrre “infiniti” enunciati corretti
Si può discutere sull’accettabilità o meno di certi enunciati/costrutti/strutture
”lo stato manda in pensione il fax solo più mail negli uffici pubblici” – accettabile per i piemontesi

 stavolta la torta è venuta alta ALL’IMPROVVISO  all’improvviso è ciò che disturba, perché
i parlanti meridionali sono più vicini al toscano, le varietà settentrionali sono quelle che si sono
distaccate di più dal toscano ma anche le più accettate

 i signori viaggiatori sono pregati recarsi  struttura minoritaria ma che in certi tipi di testo è la
norma e in determinati registri è consigliabile ( italiano giuridico ad esempio)
(la ragazza chiede applicarsi una toppa ai jeans – qui i giuristi non erano d’accordo sull’accettarlo )

GGIC : grande grammatica italiana di consultazione

 PRIMA GRANDE VERA GRAMMATICA SCIENTIFICA DELLLA LINGUA ITALIANA

{frase importante ca. 20 min: Sintagma indeterminato non specifico … ]

Altro importante fattore l’età:

Realizzare nel senso di accorgersi, capire  considerato un calco dall’inglese fino a qualche anno fa

Avevo avuto DIFFICOLTà ENORMI nel superare l’esame  i giovani d’oggi accettano maggiormente
l’aggettivo davanti al nome (enormi difficoltà)

Vignetta tradotta dall’inglese  formula progressiva “stava facendo un po’ freddo”

Non ci sto capendo niente


Capire è un risultativo è molto difficile vedere lo sviluppo interno di un risultativo ( una volta non si
diceva o capisco o non capisco)
Mi sta piacendo un sacco : “I’m loving it”

Necessario tenere conto della nostra provenienza geografica, della nostra età ecc.

Italiano ha vissuto sempre nella forma scritta


Nostra lingua quella usata da Petrarca, Boccaccio e Dante

Certezza dello scritto vs variazione della pronuncia


 Non siamo tutti d’accordo su come vanno pronunciate determinate parole o lettere

Egli/ella – ella è morto – egli si usa nei temi del liceo, è quasi scomparso nella letteratura
Lui/lei
Tu/te

Voi – come forma di cortesia usato al sud

Codesto - lontano da me e vicino alla persona a cui sto parlando ( usato solo in certe zone della toscana e
in italiano amministrativo burocratico)
C’è – vi è : vi è più formale

essere / avere come ausiliare con i modali


la norma (regola grammaticale scritta dal 500) è che domina l’ausiliare relativo al verbo principale:
 Andare – essere , quindi : sono dovuto andare ( in teoria ma è davvero così?)

È solo una questione tra la regola e il comportamento effettivo degli italiani?

Io voglio mangiare la minestra > io voglio – mangiare la minestra > io voglio mangiare – la minestra

Ho voluto ( privilegio il modale) – andare al cinema


Sono voluto ANDARE ( privilegio andare) – al cinema

Si tratta di un’innovazione dell’italiano contemporaneo?


Essere/avere in base a cosa si vuole privilegiare
Dal ‘700 aumento dell’uso di avere – Goldoni usa solo avere : ho dovuto andare

Ricerca:
Come si comportano gli autori letterari più importanti ma anche gli italiani
 Importante prendere in considerazione parlanti del nord, del centro e del sud Italia

Autori letterari del 900 3 volte su 4 hanno prediletto avere nel caso di volere
guardare tabelle ma non percentuali nel dettaglio

Ho dovuto essere

Differenza a livello geografico:


toscani 50-50 volere, 3:1
meridionali 72-73
settentrionali preferiscono avere, nella quasi tot. dei casi con volere

i dati che riguardano il parlato: sembra prevalere essere (soprattutto con dovere e potere!), unica
eccezione 65% avere con volere

 Conclusioni: avere è in realtà l’ausiliare più utilizzato anche se ci vorrebbe essere, non è
un’innovazione dell’italiano contemporaneo

Quando ometto il verbo devo usare avere nella grammatica italiana!  quindi “ ho cercato di arrivare in
tempo ma non HO potuto” (sottinteso arrivare in tempo)

Nel parlato abbiamo un comportamento diverso - c’è qualcosa che non va nei dati raccolti per l’italiano
parlato ( dati poco chiari !!!) parlato devo registralo, trascriverlo … poco materiale di tipo parlato
ricerca basata principalmente su dati scritti

Lasciti dell’antico nell’italiano moderno

Altro fattore che ha influenzato la lingua italiana : uso vero e vivo dopo la 2GM
Manzoni parlava francese e lombardo in casa

“Era questo frate Cipolla …”


Italiano invecchiato però lo possiamo leggere e capire tranquillamente
Ci sono strutture non più accettabili ma alcune strutture restano!!
 Vendesi/affittasi invece di si vende, si affitta? Perché nell’italiano antico c’era una regola per cui non
puoi iniziare una frase con un pronome debole

Alcune cose si sono stabilizzate solo di recente


In pinocchio di Collodi tutti gli imperfetti escono in o : io amavA ( dal latino)
Manzoni va a Firenze e studia come parlano, modifica i promessi sposi : mette lui al posto di egli,
oppure nota che dicevano amavO

Io sono
Tu sei
Egli è -> quindi continuiamo a pensare che sia soggetto però : è stato lui, lui è peggio di me

27/11/18

Le difficoltà nel stabilire che cosa sia giusto o sbagliato

Passato prossimo vs passato remoto


Etichette fuorvianti utilizzate a scuola
 L’italiano non è una lingua che calcola la distanza temporale ( non distingue tra avvenimenti vivini e
lontani nel tempo)

Io sono nato nel 1971 ma sono ancora vivo quindi non posso usare il passato remoto
( conseguenze della mia nascita ancora percepibili nel presente)

Perfetto composto e perfetto semplice

Indica un avvenimento di cui posso visualizzare il completamento

Perfetto semplice è in regressione - Fenomeno perimetrale


Francese, tedesco, parlate italo romanze del nord  perfetto composto

Il PFC può avere un significato statico che dinamico


Mentre il PFS ha una lettura solo dinamica e la durata del periodo è meno percepibile

Differenze?

ME: momento dell’enunciazione ( quando parlo)

Comprai quel telefono nel 1990 il mio acquisto non ha delle conseguenze sul presente
Kafka nacque nel … - morto nessun effetto sul presente

PFC - Può essere usato anche per non parlare del passato
Es: Dopo che ti sei laureato andremo a Parigi
Ma non posso direi : dopo che ti laureasti * PFS

Non ho mai capito le donne ( implicazione e continuo a non capirle) – pfc iniziato nel passato, così ancora
nel presente e forse anche nel futuro
(Non capii mai le donne – deve forza non essere così nel presente)

PFC – tendenzialmente 1°/2° persona ( parlato , quando parliamo è molto più significativo qc. che ha
effetto nel presente, parliamo anche spesso di cose che ci riguardano personalmente), editoriale di giornali
PFS – 3°persona serve a parlare di qualcun altro ( scritto , sembra più elegante), usato per le
favole/biografie/racconti storici (tipologie testuali)

Adesso ho appagato ogni mio desiderio – devo utilizzare il PFC (effetto sul presente)

In alcuni casi può cambiare il significato:

- Giovanni ha già fatto parte di quella squadra – ( e ora rientra) PFC


- G. fece già parte di quella squadra [non può più rientrare]– non prevede la possibilità di replicarsi (lui non
lo userebbe) PFS

- L’ho appena visto – l’ho visto da poco


- Lo vidi appena – l’ho intravisto, l’ho visto di sfuggita

Gramsci Quaderni del carcere


La norma è definita «dal controllo reciproco, dall’insegnamento reciproco, dalla “censura” reciproca»:
«tutto questo complesso di azioni e reazioni confluiscono a determinare un conformismo grammaticale,
cioè a stabilire “norme” o giudizi di correttezza o di scorrettezza»

 la lingua è un fatto sociale/ è come un senso del pudore, cambia

Linguista rumeno - Eugenio Coseriu  sistema, norma e parole

( Chomsky minuto 27)


La langue è l’insieme delle regole astratte, teoriche

Lingua come una linea ferroviaria – per esistere deve avere delle cose essenziali ( binari, treno, fermatate,
un locomotore, un vagone..)
La norma sono altre cose secondarie che possono variare – qunate classi, colore del vagone, materiale
delle poltrone

È la comunità dei viaggiatori che decide che cosa sia fondamentale e cosa sia secondario

La sanzione sociale

Sistema – ACCORDO TRA SOGGETTO E VERBO


“Io avere fame” non è accettabile dal p.d.v. del sistema

Bue – buoi ( siamo tutti d’accordo per motivi etimologici che bue diventi buoi al plurale, eccezione) – ma
bui non sarebbe sbagliato vd. tenue – tenui  possibile nel sistema ma tutti d’accordo che sia sbagliato

Norme diverse tra scritto e parlato: Maria, non le voglio più parlare; la televisione non la guardo mai
- Cose accettate nel parlato ma non lo scriveremmo mai in una tesi o in un esame

La lingua è in costante movimento

Sostituzione – furca sostituito da forca


Coesistenza – pronunziare ( vd. giuristi) il resto dice pronunciare

Innovazioni che non vengono più considerate tali – aggio fino a un secolo fa considerato un forestierismo
(dal francese)

Cavalli di ritorno – parole che esistevano, ceduto poi il passo a commestibile ma che ultimamente sta
tornando su spinta dell’inglese (edible)

La fascia di incertezza

- il provvedimento non indica l’autorità alla quale è possibile sporgere denuncia =


- il provvedimento non indica l’autorità a cui è possibile sporgere denuncia
 Alternative equivalenti

Corretto, scorretto o agrammaticale?

competenza «La conoscenza inconscia da parte del parlante delle regole che governano la sua lingua.
[...] Dizionario di linguistica e di filologia, metrica, retorica diretto da Gian Luigi Beccaria, Torino, Einaudi,
1996

•[pjede] - non sanzionato “ pieeede “


•La maggioranza degli italiani amano la mamma – dipende
•Se verresti, vedresti – sempre sanzionato

Agrammaticale - quello che non è possibile avere a livello sistemico in una lingua

Norma: Come noi ci comportiamo normalmente, statisticamente


Norma interiorizzata: come vorremmo comportarci, l’insieme delle regole che abbiamo appreso a scuola
Norma sommersa:quello che la singola autorità può imporre in virtù del suo prestigio (spesso cose non
scientifiche o non vere, ma spesso tendiamo ad affidarci ad autorità esterne)
Unificazione linguistica (metà ‘900) e politica (metà ‘800) molto tarda

Noi sapevamo la nostra lingua perché la imparavamo ( inglesi sapevano l’inglese perché lo parlavano)
- Purismo, la lotta contro i forestierismi,dialettismi e barbarismi, qualsiasi allontanamento dalla regola
per noi era spagliato

Gli italiani sono bilingui – ma li usano in contesti diversi


Fino a dopo la 2gm ( metà anni ’70) la stragrande maggioranza della pop. italiano parlava dialetto

 Vd. dati ISTAT

Il problema della scuola italiana era quella di insegnare la teoria di una lingua che era una “lingua
straniera”.

L’italiano ammette più soluzioni – possibilità alternative

4/12/18

NOMENCLATURA

Grammatica di riferimento :
Salvi G., Vanelli L., Nuova grammatica italiana, Bologna, Il Mulino, 2004, capp. I, II e III

CRITERIO DISTRIBUZIONALE
Posizione degli elementi all’interno della frase

CRITERIO MORFOLOGICO
Guarda alla forma degli elementi linguistici che stiamo analizzando
Andare è in verbo –are
-oso  aggettivo

CRITERIO NOZIONALE – da non confondere con quello distribuzionale


Assegna un significato/un ruolo all’elemento che consideriamo tenendo conto della morfologia e

NOME – possono modificarsi a seconda se sono maschili, femminili, singolari e plurali – morfologico/ -
nozionale
VERBO – morfologico/
PREPOSIZIONE – distribuzionale
CLITICO – distribuzionale
NOMINALIZZAZIONE – morfologico
PARTICIPIO – morfologico / morfologico
PASSIVO – morfologico
PERFETTO COMPOSTO – nozionale

4 LIVELLI DI ANALISI
- Lessico
- Morfologia ( testi dialogici 1° e 2° persone , testi orali pronomi, testi scritti sovra sfruttamento
delle 3° persone e scarsità di pronomi )
- Sintassi (testi giuridici italiani tendono ad una ipotassi spinta)
- Testualità (nelle sentenze italiane il dispositivo, la decisione del giudice viene per ultimo, in quelle
inglese viene per primo – parlo della disposizione, di come è organizzato in generale il testo)

Lingua fenomeno che nasce oralmente


ENUNCIATO – sequenza di suoni tra pause
ENUNCIAZIONE – azione di produrre un enunciato
FONEMI – suoni classificati da una lingua, riconosciuti come tali da una lingua - che vengono
considerati pertinenti nella formazione dell’enunciato
I fonemi si combinano in parole e poi le parole poi seguono certe regole per formare delle frasi
Tavolo è una parola / unità lessicali superiori o polirematiche : ferro da stiro, carta di credito (parole
che son composte da più parole)
regardless – a prescindere dal fatto che
Windgeschwindigkeit – velocità del vento
Un termine è una parola che ha un solo significato
Laringite – processo infiammatorio alla laringe
Faringite-
Odontoma –
 Mal di gola non vuole dire niente
FONO – suono che effettivamente produci ( r ovulare se vieni da Parma ma non cambia significato)

MORFEMA – più piccola parte del discorso dotata di significato


Parlo – par
Bevo ora – Bevo ora (morfema libero)

Morfema libero, legato

COSTRUZIONE GRAMMATICALE
Vado via – rispetta verbo poi avverbio
Siamo stanchi – copula poi parte nominale (da accordare)
Siamo libero – non rispetta le regole perché non si accorda

………

SINTAGMA : unità a mezzo tra la parola e la frase

Marco / è arrivato – è arrivato Marco : c’è una certa differenza ma sono comunque due costruzioni
accettabili
Quel pazzo è arrivato

I sintagmi possono essere spostati e comunque ottenere delle costruzioni accettabili

Vado da Piero – ci vado


 Sostituzione

Enunci abilità in isolamento

Coordinabilità - i sintagmi possono essere coordinati e svolgere la stessa funzione all’interno della frase
Combinabili insieme – l’amico di paolo e quel pazzo ( entrambi soggetto )

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

- In base alla testa (HEAD)


In qualsiasi costrutto c’è un elemento centrale che determina tutta la frase

Quel TIZIO mi sta antipatico: sintagma nominale


Marco MANGIA il gelato: sintagma verbale
Sono ORGOGLIOSO di voi – determina l’argomento che posso aggiungere : sintagma aggettivale
Vado a cena DAI MIEI AMICI – preposizione determina il significato : sintagma preposizionale
Luigi parla molto RAPIDAMENTE : sintagma avverbiale

(altro ppt)
FENOMENI

Il cane è arrivato
Un cane è arrivato

È arrivato un cane
È arrivato il cane
(sono entrambe frasi accettabili dal punto di vista grammaticale ma dipende dal contesto, solo una va bene
nel momento in cui produciamo il testo)

Il cane, l’ho visto arrivare un minuto fa


( molti di noi potrebbero avere dei dubbi sulla sua correttezza, ma in certi casi è assolutamente necessario
mettere il cane in prima posizione anche se devo forzare le regole della buona formazione della frase) –
dubbie dal p.d.v. della grammaticalità

Non c’è un unico modo corretto di costruire un testo


Questo non si significa fare quello che si vuole
Mentre normalmente una frase è giusta o sbagliata

Ha a che fare su come funziona la comunicazione, come riusciamo a d indurre gli altri a fare qualcosa
semplicemente enunciando degli enunciati

Linguistica di stampo francofono e anglofono discourse analysis : più interessato al processo di costruzione
del testo
Italiani e tedeschi sono più interessati al risultato finale

Un TESTO ( dal latino tessuto incrocio di più elementi che però da vita ad un prodotto unitario ed
indipendente, completo in se stesso  come il semplice cartello stop come anche i promessi sposi anche se
all’interno ci sono tante storie, ma alla fine tutte queste storie sono collegate tra loro e hanno un
significato/scopo unitario)

- Ho un tema dominante
- Ha una funzione dominante ( STOP: funzione di farci fermare, indica un pericolo)
- Si inserisce in un’azione comunicativa (devo considerare l’intera situazione)

Unitarietà uno dei concetti più importanti

COESIONE
- Può essere considerato un fenomeno di superficie
La mia amica è molto simpatica -5 volte 3°pers. Sing. , 4 volte 3°persona singolare femm.

COERENZA
- Fenomeno di profondità
Il risultato del nostro tentativo di mettere in relazione il significato portato avanti dal testo e le nostre
conoscenze del mondo esteriore

INTENZIONALITÀ
- Atteggiamento di chi produce un testo per raggiungere uno scopo

ACCETTABILITÀ
- Molto a che fare con la cultura

INFORMATIVITÀ
- Dirci qualcosa di nuovo e di pertinente, nel modo più efficace ed efficiente
- Dipende dalla gestione delle informazioni

1°film di fellini – la strada


“è arrivato Zampanò” – chi?
Zampanò è arrivato – Che cosa ha fatto?

Sbagliato o corretto dal punto di vista

SITUAZIONALITÀ
- Selezione delle informazioni rispetto alla situazione
- Se quello che diciamo è pertinente al discorso o al contesto

Sai che ore sono? – Sì, lo so. X

INTERTESTUALITà
- possiamo fare riferimento alla conoscenza pregressa da parte dei nostri interlocutori

Ulysses di Joyce – devo conoscere l’odissea


la condizione del dolore di Gadda – devo conoscere Manzoni
mostrare o non mostrare ... – Hamlet di Shakespeare

11/12/18

Frase : Paolo dice molte stupidaggini

Proposizione o frase complessa (o periodo) che contiene una frase subordinata

In una frase semplice tutti i costituenti sono sintagmi

Gli elementi che costituiscono una frase possono essere assolutamente necessari: elementi nucleari
Marco e Mara

Non necessari: extranucleari ( materiale aggiuntivo non necessario)

Quando materiale viene cancellato perché recuperabile dal contesto : ellissi


(luigi O/ Gertrude)

La testa determina la presenza di altri elementi/gli argomenti: in una frase sempre il verbo

Argomenti  sintattico
Attanti  guardo alla frase dal p.d.v. semantico

Marco è insoddisfatto del suo lavoro -> il soggetto e ciò di cui è insoddisfatto sono gli argomenti
A secondo della testa avrò la possibilità di saturare diversi argomenti

L’
Che
Sto  stare verbo ausiliare costruzione progressiva continua con stare+gerundio

 sono CATEGORIE FUNZIONALI


seguono regole specifiche di ogni lingua (elementi più difficili da imparare in una lingua straniera)

i modificatori sono tutto ciò che non è testa all’interno di una costruzione ( comprende anche le categorie
funzionali e gli attributi)
i complementi si limitano agli argomenti e agli elementi extranucleari

classificazione di tipo nozionale o semantico


classificazione di tipo distribuzionale o sintattico
RUOLO SEMANTICO: il ruolo, il significato che ha l’elemento [nel descritto dalla frase
FUNZIONE GRAMMATICALE : insieme delle proprietà sintattiche che caratterizza la realizzazione di
un attante

Marco ama te
– marco è soggetto perché si accorda con il verbo ama (Il soggetto di norma in italiano è pre-
verbale)
– te è oggetto: perché non è tu, è un sintagma nominale(I complementi di norma sono postverbali)

Marco ama Maria – Maria ama marco


 con un’ intonazione normale solo la posizione ci dice che il soggetto è quello che viene prima del
verbo

Velocemente: sintagma avverbiale che ci indica come marco parla

Gli elementi extranucleari : tutti i tipi di sintagmi e tutti i tipi di proposizioni


- con Open Office …
- quando ti fa più comodo

FUNZIONE ATTRIBUTIVA
gli attributi sono modificatori di teste nominali

Marco ama disperatamente Mara


- disperatamente modifica solo il verbo : ci dice come Marco ama Mara

Probabilmente Marco sposerà
- probabilmente: modifica l’intera frase!

FRASE NUCLEARE

Maria non guida > in generale non ha la patente


Marco in questo momento sta fumando una sigaretta oppure marco ha il vizio del fumo

Recuperati con i pronomi

LE VALENZE

In italiano abbiamo zerovalenti: non richiedono argomento ( verbi meteorologici)


Verbi monovalenti: altri richiedono un sintagma preposizionale

SN + Sp + prop : ultima da correggere

Saturare o non saturare le valenze


Nei testi giuridici per evitare un’interpretazione del testo : esplicitare tutti gli elementi , tende a saturare

I requisiti fondamentali del testo: COESIONE E COERENZA


COESIONE: fenomeno di superficie, risultato dell’impiego di elementi coesivi che segnalano al lettore che
tutti gli elementi sono legati, uniti fra loro

Che: un funzionale, un complementatore: la frase che segue è una conseguenza di quello che è stato detto
precedentemente
Praga: tutte le frasi sono collegate e riguardano questa città europea
Infatti: si intende rafforzare quello che è stato detto

1. Esempio : due copie della stessa edizione (stessa idea astratta: type)
2. Esempio: ripetizione della parola libro ma non è un testo perché si parla di tutti libri diversi

1. Esempio: e  aggiunta dormiva e russava/russava e dormiva


2. Esempio : e  qualcosa che viene dopo – non accettabile la frase del cowboy

Deissi esoforica
- Che va verso l’esterno
- La capacità di alcuni elementi linguistici di rimandare al contesto situazionale
- Non hanno significato di per sé ma rimandano ad elementi esterni

Deissi endoforica
- Che va verso l’interno
- Quegli elementi che sono in grado di rimandare ad altri elementi linguistici presenti nel testo
(co-testo)

Il contesto situazionale – sviluppato in linguistica negli anni 30


Il contesto è caratterizzato da almeno due interlocutori, da due contenuti che vengono veicolati attraverso
un codice ( lingue naturali o attraverso luci, segnali morse, sbandieramento negli aeroporti …)

8/01/2019

Nell’italiano giuridico lo strumentale è praticamente obbligatoria (quasi necessario)

Il verbo è equivalente al costrutto essere+aggettivo


Costrutti possono essere :
- monovalenti , ovvero prevedere sintagmi nominali o proposizioni
- bivalenti
- trivalenti

Nocciolo della questione

Ruolo semantico è determinato dal verbo


Baciare – di solito c’è qualcuno che bacia qualcun altro o qualcos’altro
Il verbo determina il significato che diamo alla frase - quali, quanti elementi ecc.
(il tavolo bacia il libro non ha senso)

Soggetto e un oggetto

Dare – verbi di tipo trivalente, c’è qualcuno che ha il controllo dell’azone, qualcuno che riceve e l’oggetto
che viene scambiato

Dal punto di vista del significato

AGENTE quell’essere di solito animato che compie l’azione


OGGETTO l’elemento che non ha il controllo dell’azione (può non essere animato)
TERMINE l’elemento che riceve l’oggetto cui benefico viene fatto qualcosa
[vanno scritti maiuscoli per differenziarli da quelli sintattici]
Marco riceve un regalo da luigi  luigi da un regalo a marco

Marco è il termine ( non fa nulla, riceve)

Quella chiave apre la porta ( : la chiave non fa niente, vuol dire quella è la chiave di quella porta ma non la
apre)  in questa frase non c’è un agente!!
Mentre il ragazzo ha il controllo dell’azione: Quel ragazzo apre la porta

Il vaso non ha il controllo dell’azione, è inanimato

Se ho qualcosa di statico può anche essere animato:


Marco è malato – Marco non ha il controllo dell’azione, è OGGETTO

Il soggetto è quell’elemento con cui si accorda il verbo :


il vaso è:
- dal punto di vista semantico OGGETTO
- dal punto di vista sintattico soggetto

A me non piace il gelato:


io sono un ESPERIENTE (a me), il gelato è l’OGGETTO ( il soggetto solo dal p.d.v. sintattico)

LUOGO
Non ci sono balconi nel palazzo: il palazzo è privo di balconi

Marco ha un’auto sportiva – l’auto sportiva è di marco ( marco non fa nulla, dal p.d.v. semantico è il
POSSESSORE) [infatti non posso fare il passivo]

Vengo dalla stazione :


Io- AGENTE
Dalla stazione ORIGINE ( il luogo da cui vengo)

Scala di salienza semantica ( scala di “importanza”)


1) AGENTE
2) ESPERIENTE/TERMINE/POSSESSORE
3) OGGETTO
4) LUOGO (META/ORIGINE)

STRUTTURA SINTATTICA DELLA FRASE

Di solito in italiano
Soggetto + verbo + argomenti

Posso cancellare l’agente in certi casi

Il soggetto

È una nozione di tipo sintattico


Argomento esterno al sintagma verbale
È l’elemento che si accorda con il verbo

Me non è nominativo! IO!

Concordanze ad sensum
In inglese prevale la semantica sulla sintattica

The police are… , Juventus are a very good football team, …

Mentre in italiano ha più peso la semantica: il 20% degli italiani è …

In italiano in alcuni casi però sembra quasi obbligatorio avere il plurale!


 Con copulativi
Gran parte degli eroi sono persone normali ( dovre sostituire con comprende per usare il singolare)
 Con aggettivi
Essere + aggettivo : concordanza ad sensum
 Con relative e participiali
Un milione di fotografie provenienti
I quantificatori in quanto testa del sintagma hanno uno status più debole e quindi tendiamo ad
accordare con quello che segue (di fuggitivi..)

Dal p.d.v. sematico il soggetto può essere:


- AGENTE
- TERMINE
- ESPERIENTE marco sente la musica
- POSSESSORE

Il soggetto può essere anche OGGETTO (di tipo semantico)

Se ho un solo attante (argomento) il soggetto è OGGETTO : marco è malato, è caduto

L’oggetto

Il verbi transitivi hanno sempre il verbo avere


di norma queste strutture sono passivabili

problemi..
Ho un cane  un cane è oggetto, però non posso passivarlo
Il problema riguarda gli insegnanti  gli insegnanti è oggetto ma no passivo!

Oggetto diretto e oggetto indiretto

Tutti gli altri si possono chiamare oggetti preposizionali ( introdotti da una prep.)
Tutti oggetti che sono un’alternativa all’oggetto diretto mi fido di mio fratello
Mi fido di mio fratello

Con verbi di movimento o stato :
abito a Bologna , esco di casa
posso indicare la modalità o la durata [registrazione 45 min ca.]

l differenza si vede con la sostituzione pronominale

il film dura due ore – due ore è un’espressione avverbiale ( non posso sostiture)

--

LA DEISSI ESOFORICA

La deissi temporale

Tempo cronologico, tempo fisico e l’altro tempo verbale, linguistico( struttura di tipo morfologico) : Zeit-
Tempus …
…………… ……… …………
Localizzatore temporale può anche essere omesso

Alle 5 il momento di rifermento


Il momento dell’avvenimento è imprecisato perché non so quando è uscito
Momento dell’enunciazione è quando io parlo e pronuncio l’enunciato

Alle 5 Antonio uscì


Alle 5 è un localizzatore temporale

Se uno non specifica la deissi è esoforica


 Rimandare ad altri elementi nel testo:

LA DEISSI ENDOFORICA

C’era una volta un re. La regina lo tradiva e lui si lamentò. Questo fatto scosse molto tutti i sudditi.
(per capire gli elementi sottolineati ho bisogno del riferimento al re.)

ANTECEDENTE: l’elemento che sta a sinistra in una catena anaforica


LA TESTA è il primo componente della catena anaforica
RIPRESA ANAFORICA:
CATENA ANAFORICA: insieme di tutte queste riprese
ELLISSI O ANAFORA ZERO:
COREFERENZA: tutti questi elementi si riferiscono allo stesso elemento iniziale, alla testa

In un testo posso avere più catene anaforiche che si intrecciano:


Un povero pescatore TESTA della catena anaforica in rosso
Un unico figlio TESTA della cat, an. In giallo

Ripetizione dello stesso sintagma


ma in italiano è cacofonica la ripetizione, quindi a grande distanza nel testo o in caso di ambiguità o
quando non sono disponibili altre forme

15/01/2019

Differenza tra ruolo semantico e funzione grammaticale

L’oggetto diretto non è introdotto da preposizione. Posizione post-verbale

Ripresa pronominale del soggetto con NE ( partitivo)

 Costrutti in cui è possibile sostituire il soggetto con il clitico ne

Ne si può usare come ripresa del pronome oggetto partitivo ???

Per avere la ripresa del soggetto si vede che il quantificatore “molti” deve andare dopo il verbo:
4. ne arrivano molti domani

Quando il soggetto va dopo il verbo?

Verbi inaccusativi

In base alle valenze noi siamo abituati a dividere i verbi in transitivi ( compl. oggetto e sempre ausiliare
avere) e intransitivi
Inaccusativi – sottoclasse dei verbi intransitivi e a loro volta sottoclasse – verbi inaccusativi pronominale

Prendono l’ausiliare essere e il soggetto viene posticipato ( verbi inaccusativi):

è arrivata la posta, sono arrivati i miei amici

i verbi inaccusativi hanno in comune con la costruzione passiva il fatto che il soggetto mantiene alcune
caratteristiche dell’oggetto.

In questi costretti il soggetto può venire subito dopo il verbo ed è possibile la ripresa con il ne. La ripresa di
un sintagma nominale è possibile quando ho il soggetto e il quantificatore post verbale, il verbo è
transitivo,non ci sono sintagmi proposizionali e può sostituire solo elementi nucleari.

L’oggetto indiretto propriamente detto è introdotto dalla preposizione A

Ho regalato la borsa a Marta – le ho regalato la borsa

A Marco non piace il cinema. – non gli piace il cinema

NORMALMENTE il tema va in prima posizione e il rema segue.

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