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J.

1,4,f"'""t''"""-J)
"' 191
. realta, cosl come fara anche il sonetto successi-
111
: ror amor1s
dell, illu.straffetti del' ''fu · " : il "tnstis
· · [... ] amor solitu-
fll,.o O degli e . um fuga" (duramente condannati da Agostino
tJll homtn · · · il
\'°'. lltque . del Secretum m cm c1ta passo omerico e piu
1:ntS pag111a . h • 1 h . '
CJJ';j8 51essa 74 ] in un d1scorso c e comvo ge anc e il rappono
0eii . • 172· '
•"~ti ~p~-letteratura). . . .
50Utodin l 5t sso schema del precedente; le nme delle guanine
5onetto con ° ; la vocale finale (tJ; A (-ampi) e C (-agge) condivi-
;'0 11°?m a, B (-en.ti) e D· (-empre) la tonica in e; D, inoltre'
h111..."'no in c 1ca
Jon0 fa ton .almente con A, che, a sua volta, elegata a B da una
consuona parz;a fonica (cf. 'l' analisi dei suoni di Lonardi, pp. 151-
5aetta
parente
. tica la nma . . "stamp1
. .,, .. "scampi.,, ·(4 , 5) , con " scam-
55); P.aronornas icamente collegata a "camp1.,, (1) .
i' etuno1og . . .
P F relli pp. 214°17; Pastore Stocchi 1970; Keller; Leo-
1
BIBL~
rd
f~ Pe;rarch's "Solo e pensoso" and the Omnipresence of
na D ~trs MNW pp. 236-38; Lonardi; Orelli 1990, pp. 45~50;
the et y, . ' 164 72
Mondin; Capovilla_1994, pp. - •
l-2. sow ... MESURANDO: indubbio l'i~flusso dell'att~cco pro-
. no "Haec certe deserta loca et taclturna querenu I et va-
perzia
cuum Zephyri possidet aura nemus.
/ H"1c Ii ce~ occultos pro£erre
impune dolores" (I 18, 1-3 ), si vedano tuttavia anche Sordello, !!
!ii
Dompna, meillz q'om pot pensar 36-37 "anz isco d'entre las genz I
totzsols, soven, apensatz" (Capovilla 1994, p. 170) e Cecco d'Asco-
li,Acerba 2284 "Sola pensando va per la campagna". Fra i numerosi
passi di P. allegabili cf., benche inserito in un diverso contesto,
Epyst. III 27, 76 "solus ego populum fugiens et rura pererrans"·
(~~ntre euna imitazione il sonetto "Solo, soletto, ma non di pen-
;en,lvomisurando spesso la campagna" [vv. 1-2; Solerti CXLIII]).
t ,:EN7soso: "andare pensoso" e di uso ·dantesco (Cavalcando l'al-
r1er •Dehp . . M
15l• XXVr eregrmz l; orte villana 5; Questa donna 1; Purg. XX
1
Un;d ?0) e ciniano (Omo smarruto 1; Se lo cor vostro 4;
QIP;n~a tnz Passa 13 ); cf. l' attacco di 222 "Liete et pensose ... ".
III21 ·9«':11PI: cf. 129, 47 "mi trovo e 'n piu deserto lido"; Epyst.
llletaf~ra
•· ('Inamoenaque
Percor ') , 1 compita
· ,, lustro". O vo MESURANDO: "la
ta
lllstabili· gressu ro · e atma . (Contini): cf. ' ad es. ' Lucano ' V 556
0 non sernb rnetztur htora cornix" (Mondin, p. 50); la sua scel-
ijUss • ra casuale s · 'd h S il · ·
OSI coij ' e Sl Const era C e aturno Sotto CUl ill-
~' l'Z10 deg}i
Conso · Ocano i . 'mel . ancomc1 · ·, (c10e
· ' que11·1 ch'e n'fuggono dal
fetnensuraiuo(mfmi), secondo i mitografi medievali presiedeva
·i\P.4.ssr .. ,LE~ • Keller, p. 5). . .
11
· cf. TP 40 "che non fusse stato ivi lento e tardo";
Canzoniere 'Y
19D
35
Solo et pensoso i piu deserti campi
vo mesurando a passi tardi et lenti,
et gli occhi porto per fuggire intenti
ove vestigio human la rena stampi.
Altro schermo non trovo che mi scampi
dal manifesto accorger de le gen ti,
perche negli atti d' alegrezza spenti
di fuor si legge com'io dentro avampi:
si ch'io mi credo omai che monti et piagge
et fiumi et selve sappian di che tempre
sia la mia vita, ch'e celata altrui. 11
Ma pur si aspre vie ne si selvagge
cercar non so, ch' Amor non venga sempre .
ragionando con meco, et io co·llui. ,. 14
Ps [R54]. Composto in data anteriore al 16 novembre 1337, ~ntr~-
to a far parte di Pr durante quello stesso anno, venne trascr1tto m
Ps dopo l'agosto del 1342 (Wilkins 1951, pp. 89, 91, 145-4 6J-
Prende spunto dal Bellerofonte omerico, conosciuto attraverso _a
tra~_uzione di Cicerone (Tusc. III 26, 63 ). I vv. ciceroni~ni sono
tat! In Seer. III, p. 156 "[Aug.] ut de te non minus propr1e quam ,
Bellorophonte illud homericum did posset: 'qui miser in ~a?1p~s
merens errabat alienis / ipse suum cor ede~s, hominum vest1?1a ~:
.
tans" (do ve "aliems· " per "Ale1s• ,, e, Iez1one d el• co d'1c1· en on sv1sta 11
P., Rico 1974, p. 319); P. parla di Bellerofonte anche in Fam. II!ser'. 2
5; I~v. med. IV, p. 946; Sen. III 1 (p. 854) e XI 5 (p. 979) . Le \ur.
i
' I I ve di Bosco 1942 sulla conoscenza degli elegiaci latini da pa~te Bil·
ll sono ?rmai superate (in particolare si vedano Ullman, Petrflie e i di
I .. . b'l' in uss
I panov1ch. 19881),• neI caso spec1f1co sono nscontra 11 60) e
18 2
cliftb~l°
1 0 (I ) (cf. Wilkins 1951, pp. 295-98; La Penna, Pli udine
(?) (IV 13, 10). Si osservi che ii motivo della so_ t ro-
per amore ch ' f' 1one
' e e potuto apparire una sorta di pre 1gura2
...
192 Ol111.011iere
e
Keller p. 5osscrva che la lenta andatura un tratto t'1 1.
' · • ·
· mtorno
e dci saturnm1; cf. fo,.1•XXIII 59 "che giva as P•co d'1Satu
St'·, Purg. XX 16
"N 01· an davam con pam·tentz·e scarsai
• . . ,
.,, con Ie,,tiptno
Si as
3. GLI OCCHl ... INTENTI: s1 ncostrmsca porto (h · ·
,. fu . , f 3 o, ten go)
chi anenti affinehe~o possa , gg1re ... ; c ·. 7 "porto _gh oc.
O?,
humidi"; 259, 1-3 Cercato o sempre soluana vita/ "• ghocch·
1
questi ingegru· ... "; 281 , 2 "fuggendo al tru1· et, s'esser"•/Pert.
p, , ugg;,
so"; Purg. XIII 131 "vai dimandando, e porti Ii occ~· rne_ stes.
(Orelli 1990, p. 50). 1 sc101ti•
4. OVE ... STAMPI: _'i lu~ghi segn_ati da piede umano': cf
"Di pensier in pens1er, d1 monte m monte / mi guida 129, J.3
gni segnato calle / provo contrario a la tranquilla vita" Il or,_ch'o.
de l'omerico-ciceroniano "hominum vestigia vitans'; ( v. ~'Pren.
Fam. VI 3, 69 "VI'deb'1s a mane ad vesperam solivagum hevanato . ;"~,
c •
montivagum 1ont1vagum silvico
· Iam runco. l am; hominumr61vag1Jrn ..
5
fugie11tem") combinandolo con Tibullo (?) IV 13, 9-10 "s/e 1zg,a
crens· possun· bene vivere · silvis ego se-
· I qua null a humano sit via tr't
de": ma cf. anche Virgilio, Geor. ill 195 "(equus) vix summ~ a Pe_-
gia ponat harena"; Claudiano, De raptu ill 385 "atque indign:t·
vestigia calcat harenas"; per "stampare" cf. Virgilio, Aen. VI 1~
"vestigia pressit" (Mand.in, p. 52). Qualche spunto offriva anchela
poesia duecentesca: cf., ad es., Giacomo da Lentini, Dal core mi ve-
ne 163-66 "or vivo pur pensivo I e tutta gente ischivo, / sl ch'iovo
fuggendo, I pur chere11do - ond'io m'asconda"; Cino, Cio ch'i' veg-
gio di qua 2-4 "perch'i' so' lunge e fra selvaggia [cf. v. -12) gente,lla
qual i' /uggo, e sto celatamente / perche mi trovi Amor col penser
solo".
5. ALTRO ... SCAMPI: 'non trovo altro riparo per salvarmi, sottrar-
mi dal': cf. 283, 11 "ne trovo in questa vita altro soccorso"; Dante,
Cosi nel mio parlor 14 "Non truovo schermo ch'ella non mi spezzi'
(De Robertis 19851, p. 160); Al poco giomo 22 "per potere scampar
da cotal donna". .
6. MANIFESTO ... GENTI: 'dal fatto che la gente [il plur. efrancest·
smo, Contiml chiaramente comprende (dal mio comport_amento
[v. 71 quale_s_ia il mio stat? ~teriore [v. 8])': d~q~e, il moll~~::
trale per cw il narratore s1 rifugia nella sohtudine e la paura . ali
1. b
re,a ula_v~/gi(cf. 1, 9-10). TI v. e costruito con,,maten 'ali ]ess1c).
79
danteschi: Non se ne son le genti ancora accorte (Par. XVll da
7. D'ALEGREZZA SPENT!: 'privi di allegria': cf. Dante, 110"1111e
· 23" · d'oglll ver
A:
che conv1en - perche la gente m'oda I e mostn me
spento". ' di·
8 · DIFUOR ... AVAMPI: cf. 95 7 e rimandi· rovescia 'il mo con
z10na
. Ie per il quale cf Pallamidesse' '.
Bellmdote (.m t enzone di·.
. ~,0
Monte Andrea), IA pena c'aggio 8 "di/or nom pare, e 1
lilll

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