dd futuro in forma gallicizzante (Vitale 1988, p. 30). Q
1 RA: 'chieinnamorato'; per ~ettarin~ 19:2 , P: 141 GeriG(I-!I ._..sas 10-11. S'ALTRA ... DATA: se le m1e nme g1ovanili (sc. anf1glia,~· . . . il · ) . ritte <Zl Laura sembrava ncam6iare suo amore g11 avesser0 f 9lland la speranza di. un poss1'bile am ore £e1·ice (d'1un esuo . "altatt,,0 nasceo da quello attuale) ,. 0 RIME NOVE: se l' espress1one . de to. , d'Iversre0 sernbra proba b i1e, "l e 1·me · h e d ell a sua g1ovmezza" · · signa (C , colll 1948, p. 9), l'aggettivo h: lo st~sso valore che i°: 119, 23 ,;\c~ter1: nova" e Purg. 115 qu~st1_fu tal ne l,a sua vita nova". t,alllia 1 ma non puo tuttavia :ssere ~l~gl~t_o_ dall ~ura allusiva che ~1n_tag. da farnosi precedent!, quali il virgiliano nova Carmina" rE1\'Jene 86) o "le nove rime" di Purg. XXIV 50. · cl, Ii] 11. ET PER COSTE! LA PERDE: 'e perde questa speranza costei (ve den do come s1. e, tras £_ormata d a d. o1ce_ m a causa . spietata)'. . di 12-14. NE POETA ... VERDE:, ntengo, con molti commentat . questa invettiva espliciti il "die pora dir chi per amor sosp~n,_ch(e . ·1 9). ONE COLGA: per mcoronars1 e temple. . 0 NE ... PRIVILEGJ· Ira v· se1:7ando!o dal fulmine: pe~ 9ues~a prerogativa ?el lauro cf. 2/{~ e nrnandi. 0 AL SOL ... IRA: s1a odiata da Apollo (amante di Daf . cf. 34, 1-4). 0 TAL CHE ... ~~E: l'in~~ttiva s~ spif:ge_ sino ad au:: rare la morte dd lauro (ant1c1pando I llnil1agme di d1struzione che dopo la morte di Laura, compare in 323, 56-57 "le frondi a terr; sparse,/ e 'l troncon rotto, et quel vivo humor secco"). Parte prima 61 313
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. , · · . 'l giorno, e 'l mese, et l' anno,
detto sia l' 'l e . . a stag1one,· e 'l tempo, et ora, . f . . e punto, . ....iilm bd paese, 'l loco ov'10 m . gmnto ,, e . , b.. ·Ii occhi che legato m anno; - duo t• I _eg ; . ·' • ' ' 4.
rco, e .. . .. . piagh~ c~e 'nfir?. al cor m1 vanno. 8 ~· ., . I •• . ;' I ,. I. !
edette le voci tante c~'io ,
aiido il nome de m1a donna o sparte, spir(e~ le lagrime, e. 'l desio; 11
e sian tutte' le carte
iacquistol e 'l pensier mio, Jei, ·sl ch'altra non'v'a parte. 14
ppr~p~ne, in forma dist~sa,' ~no dei _n10~~ ·pi~ ~ }
ia romanza . ' non solo dotta: . quello, d1 ongme b1blica,, ' '
3, 52-90), delle beriedizioni (a cui si connette, per
niotivo della riialediziorie). L'utilizzazione del ino- ovativa e originale, sia nei confronti·della tradizio- numerose occorrenze interne (13, 5; 105,' 53-54; 1 13-.14; 290, 12-13 ): infatti, sebbene la benediiioffe
) delle coordinate spazio-temporali relative al pri-
l'amata 'sia diffusa nella prassi lirica; l'enumera- 1:hcronologici e topografici contenuta nei Primi 3 e che definisce "la formula assoluta, per dir cosi data henedetta", crea qui, o restaura, "l'accezio- e di_ augurio astrologico" insita in quel procedi- dden~ elencati nella prima quartina "rappresentan 0 /lne e top~gr~~he _ritenu~e J?ecessarie per com- oroscopo , pnvileg1ando ta da11$1 ,.1,.,_: _. il momento d;.11"' •~· - Parte prima 61 315
t bella · leggiadra e cortese, / primieramente
h costel· I ones iei" : la 'confermano, d a un 1ato, il fatto ch e 1a h'1 a, 10 c e,e 0 Pafl agli occl m etto riprende l' ott. 84 "E benedico i ferventi 1. de son d l / b d' . . . P. , rerz ~a h0 r lei cacciati gia e petto, e ene 1co 1 p1ant1 prlll~~i / ch'JO f ~;i m'ha avere amor perfetto, I e benedico i foco- solis~artiri I c?e1 a che l' ott. 85 "Ma sopra tutti benedico lddio / e·disiri ,, , dall adtro,na diede al mon d o " sem b ra nee · h eggiata · dall'ul - s1 cara on 1 d' al . che canto_ a di 4_Vale comunque pen~. 1 segn . are, m quanto 1iJna ter_ zm astrologico (per cm cf. l mtrod.), 1 vv. 160-62 del collegatl11 al tema "Guardando 1,anno, il mese e 1a semana, / e 'l g1orno . Marea ~oroso t e lo quadrante / dd piu gentil pianeta, cioe il So- ell'ora,Q SIA il puGnIOORNO 'L ... L'ANNO: il 6 aprile del 1327 (cf. 211, 12-14); le".. , t tt'altro che raro: cf. Bernart de Ventadorn, "Lo terns il '. rrcolon e i~e; per jorns, per mes e per ans" (vv. 1-2); Peire Vidal, va1 even · the v 50 rrir 1 21 "Dieus, quan veirai · • 1o Jorn · nr·1mes Ill·I' an " (Pe- Per.mte 19911s p.'l 382); Non es savzs• 9 "Ben a1a· · l temps e-1 Jorns· e l' ans ru,g, s"· B. Latini, Tesoretto 601 "lo giorno e 'l mese e l'anno"; me ' Se non credesse 2 " m al e derea e1 ?1orno eGuittone, · e, 'l mese e l'_an- no". o STAGIONE: la primavera (non, come lil 50, 1, parte del g1or- no'). O TEMPO: 'parte del giorno: il mattino' (ma in altri contesti (cf. 141, l; TC IV 125; TF Ia 125] vale 'stagione') (cf. Pastore Stoc- chi 1981, p. 9). 0 L'ORA "prima" (211, 13): per la coppia "(i)l tem- poetl'ora" cf. 85, 5. 0 PUNTO: 'istante' (punctum temporis). 3.BELPAESE: Avignone (o la Provenza, come in 177, 12); in 146, 13 designa, dantescamente Un/ XXXIII 80), l'ltalia; cf. inoltre Cecco d'Ascoli, Acerba 1735 "O bel paese con i dolci colli" (il se- condo emistichio ritorna in 320 1 "Sen to l' aura mia anticha e i dLolci OCO·coAllz:" VJ e in 209, "' 1 "II do. lei colli ov' io lasciai me stesso"). o' (I)L 1,. ·d gnone, lil ecc es1a sancte Clare" (nota obituaria cit. nel- 3 to• tDr~ · a ). 0 GIUNTO: "fui preso" (3, 3 ): cf. 100 9· 171 1· 211 ' lllo Frese0 b ldi p · ' ' ' ' ' / ov'''z son quas . a. , "er( gzr verso la spera 35-36 "quel falso punto Punro" "v Z,,~zunto seguono, in rima, "affanno", "m'ha cosl "perositnoasnno ~S~itner 1977, p. 92), ma anche Inf XXII 126 ·d se e gndo· 'T ' · ,, " ( ) · si"Perazione va nservat . · alluse gzunto. 1 d' : punto . Parttcolare con- ensa di be d'1 a e Paro e 1 Amore in Vita Nova XXIV 2 4. DA· DUo~e :ere lo dl che io ti presi". E15 6 7 .. MANNo· cf 3 4 " h, · b , , h' 5' · ".. rni · · , c e 1 e vostr occ 1 .. . mi legaro"; 8 . BtNE~ETTPercosse Ida duo hegli occhi". trof ) 0: sott " · " (l' f fanno". a ·Q 20 PRIMo ... AFFANNo· f 72 15ora · Sla ana "al scandisce d ogni inizio di 6 ' 5, 2 "d I · c" .· , tempo el mio primo af- [l• . Cl-f•r· o ce affanno ardor ] ;;· CONGIUNTo· cal . . CltJt-rr \ ch'i' ebbi d: _co ntm1co-sintattico di Inf XXVI 98 O: Inna- '-llOt-..,,., - a, lVenir de] 11"1nn~- - - •• - Parle prima 62 317
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adre del ciel, dopo perduti giorni,
P le notti vaneggiando spese dopo uel fero desio ch' al cor s' accese con q . . al , d • rnirando gli attl per m10 m . s1 a orm, 4
. cciati omai, col Tuo lume, ch'io torni
pia ·' b 11 . · d altra vita et a pm e e 1mprese, a_ h' avendo le reti indarno S1 C . tese, . il mio duro adversano se ne scorm. s
Or v~lge, Signor mio, l'undecimo anno
ch'i' fui sommesso al dispietato giogo che sopra i piu soggetti epiu feroce: 11
. miserere del mio non degno affanno;
a reduci i pensier' vaghi miglior luogo; ramenta 16r come oggi fusti in croce. 14
Co. La datazione del sonetto non sembrerebbe sollevare alcun pro-
blema: i vv. 9-10 "Or volge ... l'undecimo anno / ch'i' fui sommes- so al .. . giogo': si riferiscono esplicitamente all' anniversario del 1338 (o del '37 se, con Foresti 1940, p. 18, si intende "volge" nel sen~o di 'incomincia' e non in quello di 'si compie') [per le date di ~n~iversario cf. l'introd. a 30]. Siccome pero nomina apertamente 1 e giorno della morte di Cristo (v. 14), il testo coinvolto nella com- ; edssa questione della data dell'innamoramento (per cui cf. l'in- ro . a 3) Il d' d1 . 1 1327 il · vene~ 1 santo e 1338 cadeva, esattamente come ne 1o, tesi'~h non ii 6 aprile: tale circostanza sembra confermare la cheM e . gio:11o fatale fosse effettivamente il 10 aprile. Tanto piu te che ~tinelli l977, pp. 125-31 ha mostrato in maniera convincen- 5 della p ?netto contiene precisi segnali che rinviano alla liturgia .ri£erirsiass1one all d ' esclud . . en d o con c10 . , 1a poss1'bill'ta, ch e qm. P. vogli a ta Pero c a ata fissa della crocifissione. L'ipotesi di Martinelli ur- . ontro le diff• 1 , • riteng 0 pr f .b. lco ta esposte nell'introd. a 3, ragion per cw e en 1le 1a ncostruz1one · · proposta da Pastore Stocch'1