Sei sulla pagina 1di 6

312 Canzoniere

dd futuro in forma gallicizzante (Vitale 1988, p. 30). Q


1
RA: 'chieinnamorato'; per ~ettarin~ 19:2 , P: 141 GeriG(I-!I ._..sas
10-11. S'ALTRA ... DATA: se le m1e nme g1ovanili (sc. anf1glia,~·
. . . il · ) . ritte <Zl
Laura sembrava ncam6iare suo amore g11 avesser0 f 9lland
la speranza di. un poss1'bile am ore £e1·ice (d'1un esuo . "altatt,,0 nasceo
da quello attuale) ,. 0 RIME NOVE: se l' espress1one . de to. , d'Iversre0
sernbra proba b i1e, "l e 1·me · h e d ell a sua g1ovmezza"
· · signa
(C , colll
1948, p. 9), l'aggettivo h: lo st~sso valore che i°: 119, 23 ,;\c~ter1:
nova" e Purg. 115 qu~st1_fu tal ne l,a sua vita nova". t,alllia
1
ma non puo tuttavia :ssere ~l~gl~t_o_ dall ~ura allusiva che ~1n_tag.
da farnosi precedent!, quali il virgiliano nova Carmina" rE1\'Jene
86) o "le nove rime" di Purg. XXIV 50. · cl, Ii]
11. ET PER COSTE! LA PERDE: 'e perde questa speranza
costei (ve den do come s1. e, tras £_ormata d a d. o1ce_ m a causa
. spietata)'. . di
12-14. NE POETA ... VERDE:, ntengo, con molti commentat .
questa invettiva espliciti il "die pora dir chi per amor sosp~n,_ch(e
. ·1
9). ONE COLGA: per mcoronars1 e temple.
. 0 NE ... PRIVILEGJ· Ira v·
se1:7ando!o dal fulmine: pe~ 9ues~a prerogativa ?el
lauro cf. 2/{~
e nrnandi. 0 AL SOL ... IRA: s1a odiata da Apollo (amante di Daf .
cf. 34, 1-4). 0 TAL CHE ... ~~E: l'in~~ttiva s~ spif:ge_ sino ad au::
rare la morte dd lauro (ant1c1pando I llnil1agme di d1struzione che
dopo la morte di Laura, compare in 323, 56-57 "le frondi a terr;
sparse,/ e 'l troncon rotto, et quel vivo humor secco").
Parte prima 61 313

61

. , · · . 'l giorno, e 'l mese, et l' anno,


detto sia l' 'l
e . .
a stag1one,· e 'l tempo, et ora,
. f . . e punto,
.
....iilm bd paese, 'l loco ov'10 m . gmnto
,, e .
, b.. ·Ii occhi che legato m anno;
-
duo
t• I
_eg ; . ·' • ' '
4.

b;~·detto il primo dolce affann?


,a 1~'e.b.b'1 ad·esser con. Ainor ,., .congmnto,
,)

_ 111 , ,.:..:· : ,, t le saette ond 1 fu1 punto,


rco, e .. . .. .
piagh~ c~e 'nfir?. al cor m1 vanno. 8
~· ., . I •• . ;' I ,. I. !

edette le voci tante c~'io ,


aiido il nome de m1a donna o sparte,
spir(e~ le lagrime, e. 'l desio; 11

e sian tutte' le carte


iacquistol e 'l pensier mio,
Jei, ·sl ch'altra non'v'a parte. 14

ppr~p~ne, in forma dist~sa,' ~no dei _n10~~ ·pi~ ~ }


ia romanza
. ' non solo dotta:
.
quello, d1 ongme b1blica,, ' '

3, 52-90), delle beriedizioni (a cui si connette, per


niotivo della riialediziorie). L'utilizzazione del ino-
ovativa e originale, sia nei confronti·della tradizio-
numerose occorrenze interne (13, 5; 105,' 53-54;
1 13-.14; 290, 12-13 ): infatti, sebbene la benediiioffe

) delle coordinate spazio-temporali relative al pri-


l'amata 'sia diffusa nella prassi lirica; l'enumera-
1:hcronologici e topografici contenuta nei Primi 3
e che definisce "la formula assoluta, per dir cosi
data henedetta", crea qui, o restaura, "l'accezio-
e di_ augurio astrologico" insita in quel procedi-
dden~ elencati nella prima quartina "rappresentan
0
/lne e top~gr~~he _ritenu~e J?ecessarie per com-
oroscopo , pnvileg1ando
ta da11$1 ,.1,.,_: _. il momento d;.11"' •~· -
Parte prima 61
315

t bella · leggiadra e cortese, / primieramente


h costel· I ones iei" : la 'confermano, d a un 1ato, il fatto ch e 1a
h'1 a,
10 c e,e
0 Pafl
agli occl m etto riprende l' ott. 84 "E benedico i ferventi
1. de son d l / b d' . . .
P. , rerz ~a h0 r lei cacciati gia e petto, e ene 1co 1 p1ant1
prlll~~i / ch'JO f ~;i m'ha avere amor perfetto, I e benedico i foco-
solis~artiri I c?e1 a che l' ott. 85 "Ma sopra tutti benedico lddio /
e·disiri ,, , dall adtro,na diede al mon d o " sem b ra nee · h eggiata · dall'ul -
s1 cara on 1 d' al .
che canto_ a di 4_Vale comunque pen~. 1 segn . are, m quanto
1iJna ter_ zm astrologico (per cm cf. l mtrod.), 1 vv. 160-62 del
collegatl11 al tema "Guardando 1,anno, il mese e 1a semana, / e 'l g1orno .
Marea ~oroso t e lo quadrante / dd piu gentil pianeta, cioe il So-
ell'ora,Q SIA il puGnIOORNO
'L ... L'ANNO: il 6 aprile del 1327 (cf. 211, 12-14);
le".. , t tt'altro che raro: cf. Bernart de Ventadorn, "Lo terns
il '. rrcolon e i~e; per jorns, per mes e per ans" (vv. 1-2); Peire Vidal,
va1 even · the v 50 rrir
1 21 "Dieus, quan veirai · • 1o Jorn
· nr·1mes Ill·I' an " (Pe-
Per.mte 19911s p.'l 382); Non es savzs• 9 "Ben a1a· · l temps e-1 Jorns· e l' ans
ru,g, s"· B. Latini, Tesoretto 601 "lo giorno e 'l mese e l'anno";
me ' Se non credesse 2 " m al e derea e1 ?1orno
eGuittone, · e, 'l mese e l'_an-
no". o STAGIONE: la primavera (non, come lil 50, 1, parte del g1or-
no'). O TEMPO: 'parte del giorno: il mattino' (ma in altri contesti
(cf. 141, l; TC IV 125; TF Ia 125] vale 'stagione') (cf. Pastore Stoc-
chi 1981, p. 9). 0 L'ORA "prima" (211, 13): per la coppia "(i)l tem-
poetl'ora" cf. 85, 5. 0 PUNTO: 'istante' (punctum temporis).
3.BELPAESE: Avignone (o la Provenza, come in 177, 12); in 146,
13 designa, dantescamente Un/ XXXIII 80), l'ltalia; cf. inoltre
Cecco d'Ascoli, Acerba 1735 "O bel paese con i dolci colli" (il se-
condo emistichio ritorna in 320 1 "Sen to l' aura mia anticha e i
dLolci
OCO·coAllz:"
VJ
e in 209, "'
1 "II do. lei colli ov' io lasciai me stesso"). o' (I)L
1,. ·d gnone, lil ecc es1a sancte Clare" (nota obituaria cit. nel-
3
to• tDr~ · a ). 0 GIUNTO: "fui preso" (3, 3 ): cf. 100 9· 171 1· 211
' lllo Frese0 b ldi p · ' ' ' ' '
/ ov'''z son quas . a. , "er( gzr verso la spera 35-36 "quel falso punto
Punro" "v Z,,~zunto seguono, in rima, "affanno", "m'ha cosl
"perositnoasnno ~S~itner 1977, p. 92), ma anche Inf XXII 126
·d se e gndo· 'T ' · ,, " ( ) ·
si"Perazione va nservat . · alluse gzunto.
1 d' : punto . Parttcolare con-
ensa di be d'1 a e Paro e 1 Amore in Vita Nova XXIV 2
4. DA· DUo~e :ere lo dl che io ti presi".
E15 6 7 .. MANNo· cf 3 4 " h, · b , , h'
5' · ".. rni · · , c e 1 e vostr occ 1 .. . mi legaro";
8 . BtNE~ETTPercosse Ida duo hegli occhi".
trof ) 0: sott " · " (l' f
fanno". a ·Q 20 PRIMo ... AFFANNo· f 72 15ora
· Sla ana "al scandisce d ogni inizio di
6 ' 5, 2 "d I · c" .· , tempo el mio primo af-
[l• . Cl-f•r· o ce affanno
ardor ] ;;· CONGIUNTo· cal . .
CltJt-rr \ ch'i' ebbi d: _co ntm1co-sintattico di Inf XXVI 98
O: Inna- '-llOt-..,,., - a, lVenir de] 11"1nn~- - - •• -
Parle prima 62 317

62

adre del ciel, dopo perduti giorni,


P le notti vaneggiando spese
dopo uel fero desio ch' al cor s' accese
con q . . al , d •
rnirando gli attl per m10 m . s1 a orm, 4

. cciati omai, col Tuo lume, ch'io torni


pia ·' b 11 . ·
d altra vita et a pm e e 1mprese,
a_ h' avendo le reti indarno
S1 C .
tese, .
il mio duro adversano se ne scorm. s

Or v~lge, Signor mio, l'undecimo anno


ch'i' fui sommesso al dispietato giogo
che sopra i piu soggetti epiu feroce: 11

. miserere del mio non degno affanno;


a
reduci i pensier' vaghi miglior luogo;
ramenta 16r come oggi fusti in croce. 14

Co. La datazione del sonetto non sembrerebbe sollevare alcun pro-


blema: i vv. 9-10 "Or volge ... l'undecimo anno / ch'i' fui sommes-
so al .. . giogo': si riferiscono esplicitamente all' anniversario del
1338 (o del '37 se, con Foresti 1940, p. 18, si intende "volge" nel
sen~o di 'incomincia' e non in quello di 'si compie') [per le date di
~n~iversario cf. l'introd. a 30]. Siccome pero nomina apertamente
1
e
giorno della morte di Cristo (v. 14), il testo coinvolto nella com-
; edssa questione della data dell'innamoramento (per cui cf. l'in-
ro . a 3) Il d' d1 . 1
1327 il · vene~ 1 santo e 1338 cadeva, esattamente come ne
1o,
tesi'~h non ii 6 aprile: tale circostanza sembra confermare la
cheM e . gio:11o fatale fosse effettivamente il 10 aprile. Tanto piu
te che ~tinelli l977, pp. 125-31 ha mostrato in maniera convincen-
5
della p ?netto contiene precisi segnali che rinviano alla liturgia
.ri£erirsiass1one
all d ' esclud
. . en d o con c10 . , 1a poss1'bill'ta, ch e qm. P. vogli a
ta Pero c a ata fissa della crocifissione. L'ipotesi di Martinelli ur-
. ontro le diff• 1 , •
riteng 0 pr f .b. lco ta esposte nell'introd. a 3, ragion per cw
e en 1le 1a ncostruz1one
· · proposta da Pastore Stocch'1

Potrebbero piacerti anche