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I suoNr E r PRoFUMT voLTEGGTANo ruTU]ENTE DELI-A, SERA


'*$T Tra il 1910 e il 1913, Debussy compone i due Libri di Preludi per pianoforte.
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Ciascun brano riporta il titolo, scritto tra parentesi, alla fine anziché all'inizio. II
',ffi musicista sembra volere, con questa scelta, evitare ogni intento descrittivo
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di carattere realistico: chi suona, scopre solo alla conclusione delpezzo,l'i-
'.rffi dea, l'immagine, 1o stimolo che hanno condotto Debussy a creare la musica.
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i*ru Il titolo del preludio, Les sons et les parfums tournent dans I'air du soir (in
:ffi italiano I suoni e i profumi uolteggiano nell'aria della sera), che si trova nel
E# ubro Primo, è un verso tratto dalla prima strofa della poesia di charles
# Baudelaire, Armonia della sera, ché riportiamo di seguito tradotta in italiano.

Ecco che uiene la stagione quando ogni fiore,


fremendo sullo stelo, euapora come fosse incensiere;
i suoni e i profumi uoltegginno nell'aria della sera;
ualzer malinconico e languida uertigine!

Un ritratto fotografico
di Baudelaire realizzato
da Nadar. Debussy trasforma le impressioni ricavate dalla lettura della poesia
ASCOLTO n. '14
in sonorità ricercate e sensuali. Il compositore indica per l'esecu-
1114
zione continui e piccoli cambiamenti di velocità, espressi datle
indicazioni agogiche: più lento, animando un poco, trattenuto, strin-
gere un poco, cedere; l'impalpabilità dei suoni e dei profumi sono
così suggerite da una musica oscillante e sempre mutevole. Llunico chiaro riman-
do "descrittivo" compare nelle ultime battute, quando Debussy richiede al piani-
sta di evocare, con il suo strumento, la sonorità dei corni lontani, con un'eco fina-
le di evanescente suggestione.

Comme une lointaine sonnerie de cors Encore plus lointain et plus retenu

Grocul D'ACeuA

- Il verso Dio fluuiale che ride dell'acqua che lo solletica, scritto dal
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ASCOtTo tr'
poeta Henri-Franqois de Régnier (1864-1936), è all'origine del bra-
1t13 no pianistico leux d'eau {cioè Giochi d'acqua), scritto da
@ nel 1901. Il compositore ricrea le sonorità prodotte dall'ac-
qua e il movimento musicale alterna tranquillità e irruenza, fluidità
e irregolarità, evocando di volta in volta lo scorrere sereno di un fiume, getti d'ac-
qua o cascate. Il brano propone scelte timbriche pianistiche molto innovative,
realizzate soprattutto grazie all'uttlizzo di tutta l'estensione della tastiera e alla
sovrapposizione di piit eventi sonori contemporanei. Lo strumento sembra così
tt riunire le risorse di un'intera orchestra.
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