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1z,

Il diagramma

Non si ascolta abbastanza quel che dicono i . . . .


' ·' 11 1 Q · · pittori. Essi dic 0
che ?, ~tt.ore e ~ é l ;"' U!_inc_?~~E~-- ~ ~!i_i ~~~~!igurativi e t~
~ ~~ _c~~f~?<?,_clie_p;e-:_~ccup_~~? -~_tela. Nèfla-tefa .s'is;~
_1~!!~tr_a__1l pittore e questi . dat{ V(èdungu --
~~ro prepara~o~!~ . ~~~.! P:E!:!~~1?-~J~~~a~e~~ -a~!~~t~;·; eh~~
t~ ce~~ 1at~o ~lttonco. -~él:~_9r_o_pr~p_3.!,~È?_~To ~Ò -pas~-
s~ P~E-~-~g~~ ~c~zz~, ma non ne~e_s~anamente, e del resto gli ~hfz=--
fi n~n l~_~_os~!t~1s~~-~C?. (Bacon, come molti pittori contemporanei,
non fa schizzi). Questo lavoro preparatorio è invisibile e silenzioso
ep~ure _molto intenso. Sicché f : t~J)jJt_q~-~~2.. s,? r_g~ après-coup_ («~
resi») rispetto a quel lavoro. 1 s. 't r,.,
~ ~ ~ ~.-:-~~"'"........_~~ . . i

- ~ ~n.~1ste que~to .~tt~.P.!!~?_r1co? Bacon lo descrive così: ~


dei se ni casuali (tratti-l inee); ripulire, trattare a spazzola·o tampo-
n~,_ç_pn lo straccio e~ ne (macchie-colore); lanéia-
re colore chàng01àz1on1~coliveloCiiacfiverse. Questo -o q~ ~-
pmuppongono per ò~clie"sUilate1à(~~me nella·-rest~ -def pittore) vi . .
s§iogiàaeìctaiitìguraiivi~-più meno o viriuafi~i,J~:? !11~~0 ~_tt~~l~.
~ te questi dad. verranno. .st1gurati:-ow.ero ripuliti, spazzati,
t~1E~0 naircon-To -straccio, o· ric.operti dall'atto J?ìtt?r]~0 - ~_er esem-
pio una bocca:la .si pro1unghi,-s·i faccia in modo che v~da da un capo
all'altro della testa. Per esempio la testa: se ne ripuljs~a_1:1na R~~te coh:11
u ---- · · · È sto c_ru:
l.J:Fla-sCopà~"·ttaf spugna O uno st~accio. -- q~~c=du-=-
Bacon h1· ·rr .---- ----- - . '1" - ·· •
c__ a.DJ_~~,Piagramm,a·/e come se 1mp~~~~s . • · des-
amente s1 1ntro
~esse un S - - --. Jt_ --·· · - -- -.. 11·· . • come se v1 s1 ten
s · ---- - . a ar~, una~zona dì Sahara, ne a te sta, . la testa
/ ~na pelle di rinocer~nte -vista al -microscopio; com~ se mbtasse
en1sse s . . . come se s1 ca
quartata 1n due parti da un oceano,
FRANCIS BACON. LOGICA
168 DELLA SEN
SAz10NE

• , di misura, sostituendo alle unità figurative unit' .


unita . . .h I U Sh a m1cro
che, o, al contrario, cosn_11c e . m:!!.~-~--,~~~!::~~~._ peI!_:,~.i rino 111etri-
ecco il diagr,a111!!1~ çp~ 4~.~olp~ s_1 s_qu~?~rna. come ·u·n~-"~!e,
5
~p;0;~§.tà' S11lla tel~ nei dati f~rirat!VI e ~ro~abiÌist~ .: ~
· E come 11sorgere d1 un altro mondo. Po1che questi .
trini so~o in,~iWl~!i, _j~!?JJ,~, a';i~~_e:~~~ ~~~nquesti
rappre~entativ1
---=-- ~,nQP.-. iUY.~tf.flti.fi,
.,.,. . . . ,.,;:,u,~ non narrativi. Ma. non
= -'-"' •··" -- - ,.,..,,,, ...,.. .,.,,,,._,;,•w,,:.:c.;,i,,,,_
-..-.;,z...o; --- non
sono né~ 1
signifÌcativi né più signifi~anti: _sçno tra~i asignificaiitdono- f ù
I ~eflS:J.Zigne, ma..~i.:;ep_sazioni
• tiaq!o,~.i!llM\a~ç~.illsm:,Ceza~
:oEJusi; (IÈse;1!~azjoni co~ ~
E_ so_p_i:at~~
li. È t1ui
--- ~ - che jl pittore opera con straccio, scopino, spazzola O spugna;-
è qui che lancia il colore con la mano • È come se la mano si em--> 2

. . d' l f . anc1-
passe passando al serv1z10 1 a tre orze, e tracciasse segni che n~n
dipend~no pi~ ~alla _nostra volontà, né dall~ nos~ra vi,~ta. Questi segni
manuali, quasi c1ech1, stanno dunque a test1mon1are 1intrusione cttun
altro mondo ~el fl!-Ondo visivo della figurazione. ~ aggono in parte
il dipinto all' or anizzazio~ ~-~~gi~ vi regnava, e lo rendeva ill
_anticip~ figurativo. . ~~Jn~p.o ael pittore è intervenuta per scrolfarsi,lì"
dosso la dipendenza e infran~e Ta--w~rai1a- .,.,.,m-~ --~ ~ - -~
orgànizw io~-~·;
i?ffi.!!!funa ~S.~~astr_?..!:?)!?: ~:l-E~.~ ~~-~ ~~.i:1ede più n~lla..fi~~~\~' .
...... ~ ~ ,~ ~~ 'Il'" ~ •-,: .~ -e,:""Y.•

In cioconsistéT' atto pittorico, o la svolta del quadro.1n due ~~d1


infitti-[f quad'~o può .arenarsi,' ·sia..visivamenté", sia manualmen~e; i .
può restar~ impigliati nei dati figurativi e nell' organizzazio_n~~!~-

*'\.
r,r',~:icw__della rapptesem~zio11e; m~i.g~ _a~ e f~!g;~JL4ia~~~
p~rl_o, sovraccaricarlo ar punto aa rencterlo 1noperat1~0 (~~, )l
modo di restare nel figurativo mutilando, maltrattando il chch_e~-· ·
... .·- ' . d lle zone,
:ri;
Il dia r~mma è ertan~ ~elle ~11_e~ EToré· J;}
_:1tratti e e e maccnie as1gn1I1cant1 e n~Q~appr~~~n~ . . ,.,,; èdi
reZlOne. propria aerct~~ §TI§iziOlle; dlc: ::~~ilj;JT
«~g;e,i• o, più rigorosamente, di introdurre_~:~-~.Y-
~ t~ : rspressionèche ricorda il fi"~I0-~"'\171ttqe;~o fiù
dti ;re macchie, in quanto destinati
~=~ - a restitu1r~l~g
---- , 1·1 ouvo -:-2per cill.9!
.,
1
c. ' ., .\
~ '

t
o::.~~~ \ ~
.......... _ evo no rom12ere con la figgrazione. Questo e . rn . . ss~ l
f"" '-\ ,Q , ., • • • - -- - ·11zzati>>, ~"' (i
'tl~\¼~"il¼ ~ r~ n .sono suff1c1ent1, ~QeyQno essere_ «un. ncora~
_no _g.ell~J2ossibilità di fatto, ma non cost_kmiçg~-c----
-----:cs.••,-
. .. f I69
•ttorico ). Per convertirsi 1n atto pe
fattO pl - -." - [[,. . , . r evo1Vere in p·
~ tarsi ne insieme visivo; ma~--p~ ~ 4
devo-
JlO rei . . l'. . op no allor '"---~- .
..

1l'az1•one di questi segni, • insieme visivo n-on .sara - ,---n,


-~'-.s.?.~toposto
- ----- .
r, organ~ e.2 tt~c;~_1!1a E~nfer_i~à !I\()ajii~~h!;'-<JL~~.!() 1

-~--n
. é ,delle
linee
diagram~a l in~-~ .~ !ra~i~? dei tratti d~lie-
;,. -=zone.
- ~ - :- ••
IId1agramma
-~2~.~.~~~l?.!~ _gg~!ati~~-- -P9~~!l:~~e-~J
'af\'Tair'Goglì, per
• --~·----...-~...__
.. ~esem
.
"ie,· •..delle
i
. . . .. 'IIY..,.
~
me - --~
gio ~ir~tto e ~~rv? che s~Tfeva··e -abb -·-- -;P., ... 2
·i:-"·; f 1. ·1 . 1 .. -- .--
1 -~~ =--)·
assa 11 suolo con .,
,ttfl_i
..,___,
ree gli aloen, a pa p1tare 1 c1e o; acquista una··p•·--e-e ~------ . ·····-'--. - t f ·~ i
~ ---- ---~· ;-- .. · ·•· . . ·· ·-- u1tare intensità a
rtire dal 1888. Noi possiamo non soltanto distingu • d' .
pa . h d . . . ere 1 1agramm1
di un pittore, ma anc e atare 11 singolo diagramma per h, ,,
. .. . , e e e e sem-
pre un momento 1n cu111pittore lo affronta più direttamente. Il dia-
gramma è certo un ca~s, una catastrofe, ma anche un germe di ordi-
ne o di ~i~o. ri~~ ai f,igu
.!:.ili'.i,
~e di -~tmo ~spetti) i:iuo,1:,g 9.rdf~ ~~IJK~~ ~~re sèn_-
sifof1», dice Bacon • Il diagramm~ 5
termine 1 .avoro prepara-
foto e dà~ izio ~ ~atto pitto:ic~ !'I~!! pi!~~!~-~-~~ non fac~ia q~e-
s~esperienza del èaos-=germe, 1n cui non vede più nulla, e rischia di
~:è
jnabissarsi: cedimenioclelle ·coordinate visive~-N on è un'esperienza
psicologica, ma un'esperienza propriamente pittorica, benché possa
avere una grande influenza sulla vita psichica del pittore. Qui il pit-
tore affronta i più grandi pericoli per la sua opera e per se stesso. Si
tratta di un'esperienza con cui tanti pittori, anche molto diversi fr~
l~f o-,_ . ~ on smetto~o. ~i confro~tar~i: «l' o la «_cata~t.rofe» ~:
qezann e la poss1b1htà che tale ab1sso~cia posto al
dl..:<nr · e, 1·1 «ounto gn_gig» · · perduto, e 1a pos s1·b1'l1·ta' che. .tale punto ~ ,,. .__-
gr·igio-'i_,____,l · f'V"':.-":-.....,.,"'__
-z<s~ra d1 se» e apra e 1mens1on1 e. 1 d. · · d 1 sens1b1le. . ·• Tra
• •6
-
~I /'i • 1 ~ -~·""·' ·1 1 1 he incorpori necessa-
~f~- ~~~rt\ _ __p_ ~-~!?.~-~-~P~?~a~_1 ~e?te - a _so a c a artire -da ·ciò, si -
-~;e,_~~~~!~_ncamente», la pr.op_r~~ c~ta~t~of,e e, _p _ - , - 'al ·· iù
costitu ---------. ------ -- ...... . 11 1 1 catastrofe e tutt p
~ ~~ome fuga 1n avanti. A e ~_!_re a~5~__a _ _ -- ------f·-- "afferra il
assoc1at M - -. -.- --.------------ - la catastro e, .. -·- -
e;---- -~- a 1u1,_~l pittore, pass_f. -?.:~~t~V.~~s:·--0 - l'un~°d'alf'altro pro- _
·- - ?s, e prova a uscirne. I pittori s1 differenziano fio-11rativ~,
P.r10 n ·1 .. . . ff sto caos ~9!_1-_ t2_-: - --·--· -
;f-J:E_J_ _1)1~~-~ -~n E_~l -~!_él~_cu~~-~---~E~~-~ -~-tu;:~Jel ~~E_<?.~t9_~~~----
l()ro_prev1S1one dell'ordme_p_1tt(}r1
q~esto. d. -.---- -;-- --- ---- ------- .------
~(}/u · · -,· -· ·
filo s1 po tre
bbero forse
·-- -- -- or 1ne e 11 caos. Sotto questo pro '
FRANCIS BACON. LOGI
CA DELLA
. SENSA.z10

distingu· ere tre grandi vie, ciascuna delle quali riu . ·. "'
. , . d' h' f . n1sca in ,
molto differenu, e pero in ic i una unzione «mod se PÌtt .
. ., h 1 . d d' erna» d 11 or1
ra enunci cio e e a pittura preten e i portare «all' e aPitt _
'O . . d' . . uom01110 u
no» (pere~ ~ ~ @. der-
I L' a~tusmo_sarebbe l!Pa_di__que.s.te__vie.. Questa ,·
I\ , ....------ --; . . pero r'd
• ) • '. \ I"" C()llle pur~!! ~ a!]._11ale: ci invita a. 1. _u:!..~1
t\~\ '~ tÌsmo, a una salute spirituale. Con un intenso sforz O . ?nasce-
J\ trv"b v"h.
innalza al di• sopra dei· datl· f'igurauvi, ·· · f acendo però del sp1r1tua1e, s1•
caos un
I
' d .
· plice ruscelldo a adt~rMaverdsa:e per scdoplrfi:e Forme astratte e sigse~f_-
1
canti. g_q~a _ra~<?,___ i_____g ~ _nan es_~~ "__é! __1gurat~v_o (paesaggio .eni •
. ,) al di ~~0 a()~· D1 questo sa~to cons:rva una sona di oslill~~ta0
;:v\..J ne. Un simile elemento astratto e essenzialmente visto. Dell . •
~-\ ·S · d d' p~ d' a pittu-
~ \~•. _\ >~--·, r ~~ e a ire quant~ e~u~- 1~eya ~~!}a_~ antia~-
,: ( , ,., -Ì e_s~~':!:-
m!_n~_ur1:.01a ngn l:ia ~ aruJf fatto è ch,e le formèaìttat:
\ \ ~.~--~ ~?_2~0... n~~~.? }P~~1_<?..pura~~nte _<?,_t!1co, che n~n deve
o.JJ-- neppure piu subordinare.~.,.~~-~~glt~lemetiti m.anuali o tattili. E -:
mer~~rgeo!!l~triche unic~e~;e ;;; 1'
0
:~, ;\ 1•""'" diStillgÌ.ÌòllO~
Ì 4 e ~ ~ ciò che pone 'iìèll'inti;;;o deì;[Siv~ h
~----
r "
\(Vt , ~uale che descrive la formaele'Eo
- --- --·---' ---·--· -
~la
~eco ciò eh: fa d~lla forma Uò.a traifOrm_~i;~~ pro.
.
I,. vJ;,<Y"'"'
,,\ pnamente visiva. Lo spazio ottico astratto non necessita più delle
- ""[""~\ connotazioni tattili, che la rappresen~azione classica ancora organiz-
. r<Y'1}
L0'JJ (e; !i' zava. ~ -c~ l?.~_c.!1e I~ p~!I:U!'.\astratta ela!Jora !10!1 ta1:_~
e;, Jno{;(À) ~ ra_!g~a'._guan:_~_:n~ 1 ; 1 ~ simbolicq, :ulla}~
VVJ
1 ,, ._·_ () · gr.andi onnosizioni forrri.i[j Al diagramma essa sostitmsce un codi-
'voV\0 .,.. _,., - - - - - -,t::..t:........,, ..- - .
-,J.;. ce. Questo codice è «digitale», non però nel senso d1 manuale, ma
<Jv-
',:-,< •
,- ,f1\
0

nel senso di un dito che conta. I digits, infatti, sono le unità che rag·
\l~\' gruppano visivamente i termini in opposizione. (;osì, seco?do_Ki0~~
\ \.O '-'" d' k" . L L: • . , . 1 ·nerz1a ecc. i
,-J••• · r: ,:_.. ~ JJ,_y~_rt.1.c.a e.=.-J.l!anco-att1v1ta, orizzonta e-nero-1 --
{ii~;
'l

' J,{" \'' qui u,~a co.n_:::io~ -~{Celta binaf ia che. si o~pone:_alla
L! ))lt~ ra astr~t!a.-_~i_è spintà. assai in avanti nell elab~razi di t1erbinÌI
st?--~~d1_~~_propriamente pittorico («l' ~lf~be!_o __pla 5t1~.?-~> . :,h,~ba;e
la. o
1
dove distribuii né clelfé-forme e d; i'é~T6ri può a"':enidr~ : 0011-
. . . , f'd 1·1 rnnito i r :I..,,...,.
a11 e 1ettere_d-~-~!1~ P'!rola). Al co~ice e_~_.: _~-t-~ ~uò~ l'1w
dere alla domanda odierna ctella pittura: che cos!J---/~
--·- ·------ - - - --- -- ·- ---- --
J.AGRAMMA
IL D
r7r
mo dall' «abisso»~--~ssi~-~a~_!:u~ ult? esterno e dal
~
s hiudere uno stato_sp1ntuale all'u~ ·senz------ ~ao~ _m~!}Uale?
e.
trttUfg. ~---1 uno spazio
jfeftftuir . . . • __ a mani dell'avv •
ottico interiore e pur___ ~ , -~ __:_nire.
elusivamente d.1orizzonta· 1·1 e d1. verticali. «L' , Cu.e sarà to rse ratto
0 r -· ··
esc h" , d. d 11' ... uomo modero .
la cutlç.e.-~ rç.., -~ . s~~.JH~_. a.!- ei ts~»7• La\.miù~"sI?iJU""~~;~S.~
insiste su una tastiera interna ottica. ce al dito
e d . . ., .
1
Un~2? Lj
·· ·
C1!J.~~~so -~ _da~~ il_n~1?e di_esp(.;ssi~ci~;~ì
-~~JEJ~.~!TI""~•
,,~ ID, o P.• r_':)pone tutt altra nspostà ·à lt ~- · -~4-i .· .
"Ques~_!òlt.~~?~~2È.E.:1R~ ~~1:S~!,i_?_~i~~gàti aÌ ~as~m:~~:J~· 1,f:::
ÒnDC
po' come una mappa che risulti grande q~ toTlp,...__ Id' .<'tl\-f ! O'V{ìt'>,,0
ae - ---;-:--.
t
d se, i ia- v. '"'
gramma _si ,.1.el quadro, l:intero uadro1ctt'-
~ . '-);f._s_e.?Illetria otticasì-aiS~g'à_avà.~t~ggr ~ ! ;
manuale, esclusivamente manuale. L occhio segue a fatica. In effetti
~ -~!..!~Ù~~.!è!:!leJ.!.2~!~~-Pi!tu_r~ è_qu~lla di una linea (
di una macchia-colore) che non fa da contorno, che n~n leli~i-ta .
n'iifla'~i!(~~~~~èfn~ gayq:ge, ,çOnvesS(): (a linea di~ :). ,
[a_}E;E.shi:...9~-~ ~ ~2.lf.iS.
la macchia settentrionaitra~O{t\:>
"«lin~a gotica»: .la lmea non corre più da un punto a un altro, ma \_evl'J
passa fra i punti, incessantemente cambia direzione e raggiunge una
potenza superiore a 1, divenendo così adeguata a tutta la superficie.
È chiaro che, da questo punto di vista, l'astrazione restava figurati-
va, in quanto la sua linea delimitava ancora un contorno. Se si cer-
cano precursori di questa nuov~ via, e di questo modo radicale di ,
uscire dal figurativo, si potrebbe ritrovarli ogni volta un grande _
pittore antico ha rinunciato a dipingere le cose per «dipm~ere fra , ti'"\
8
cose~> , Anzi gli ultimi acguerelli di Turner~~n°~1!?~l!l~~-~a '\."' t,~tb''• ';
tutte Jeforz: JeiFI~~;-~ ;~i;~-;,~~~~ii~Tu~~ALl!~~~~f.a(t:rut''· ,
~ _,,,,.,,..._.,.,___ ...,""'..,.._,,._,..,...~ •""'i'i""""' • sa una catastro e··-
espio~ìva e.senza contorno, cne fa delta pi:;.1:;!é~.~~.,-~'""·""'' """ . ,., , .. N.n'è
s~n ............._,,,~.,.._,"-'f'"~-. .,.~.~ -- -- ...·- te la catastrofe). . o
.'".:1""'··-"'
za nari (anz1che i,,ustrare roma . nucam~.!L.,,,,.,...w, ......,. ,., , . . .ra
.....,.,,~,.,.,..,., ''""-"""'"'~ d 11
~----~-""eh'~e s1· sco -
de1 rest;;,.."""""' .. . lll
· .,,,~--T ....ff<"'•""'·=•'..:ef<'"•-•-"r.""'":"""' tanti e a pittu ' d' ·
o una oeue p1u proa1g1ose cos .. . 1· nee noma 1
Pre cosi' se1ez1onata • .
isolata? • In K an d"inskiJ v1 erano i· Mondnan . .
senz ' . . he astratte; e in 1
Io s a contorno . '
accanto a hnee geometrie . na diagona e
. Pessore ineguale dei due lati. d e1qua d rato. apriva ur nea e la ma_~-
V1rtu I . . p 11 ck 1tratto- i · ...
. a e e priva d1 contorno. Ma co~ . , 0 0 ' 1 · f.· · ne: non piu
ch1a I0 ,. . . . . d Ila loro unzio
···-. ~co ~e__s~~ spinti fi~o al !!.mite e
- ~--··••-·--
FRANCIS BACON. LOGICA DE
LLA SENSA'>
•l{,IONE
172

trasformazione della forma, ma ~.QlJl!lOMii<;>ne d_çUa mat .


~ n!'- i s? ' ; ! i ~eb;~g@U\Ù.Q§i\à. È du~q~e
tempo~he la pittura diviene ,. . pittura-catastrofe f 11e pittura-diagrammsso
In questo caso è ne 11 imminente ·1 catastro
. , e,'dne a prossimit'a assolua.
ta' che l'uomo mo derno trova fi ritmo: . edevi ente . quanto . 1 . -
!.~~spost
al!~d<?!l!@c\a «m~derna» ~nz1o?e . _ella ~1t_tura ~ia dive~i ;w,:
risposta che da .l _~~-~r~z,i.QP:.~· Qui non e piu la vis10ne mteriore -
aiirré1~nfillito, bensì l' estensìOrie di una pÒtenza manualè aitl'!.<l·
di ùiiCipOali' altro del quadro. ' ' ' · - "~
-N~ll'unità della catastrofe e del diagramma, l'uomo scopr ·i
.1 1 . eI
ritmo come materia e materia e. ~-·_pittore J)Ot:1 ~a più come_strpmen-
ti pennello e ç~v~U~.ttQ, che traducevano ancora la subordin_a_zi~~·e,
della mano alle esigenze di una organizzazione ottica. La m;~~ si
I
ib~-- se~ end_osi.oq. ~i b'\csroni~..spug~e, stracci, silfoib~ @v_•
V«'' ' c4
~sto nel guàaro,
~-------·
aintt , «danza frenetica» del pittore intorno al quadro, o P,iutto-
che non
--· -·· ... , .. ----··- .-..---- ·-"·; ·~·-· - - .. ____ ,.~- -
è montato, in tensione sul cavalletto ma
or',t~r,,,f ~
lnc@ncìat-;;;- cÌisteso al suolo. C'è stata una conversione dell' oriz~n-
0

i_e~ l'orizzonte ot!ic:9 ~ te convertii:(') !11_ su9.lo tat-


ti_k Il diagramma esprime in una volta tutta la pittura, cioè la cati-
; trof~·ott1eae-il ritmo' manuàle. E l'evOluzione attuale dell'espres-
sionismo astratto porta a termine questo processo, realizzando ciò
che in Pollock era ancora solo una metafora: 1) estensione del dia~
, g~~m'p:.]iff'illSieinespazlafe- e[effiPOrale del qu~dro (spostamemo
élel'avankòùpéàéW-ipièS:aJup); 2) abballdòno di' ogni sovra!lltl
~ . e persino di ogni controllo visivo del quadro c\ur;mte la s~
• !:e~ iz_z~fr>.ne~~-lr.itt~ ); 3) elabor:z!one di linee che so_DJi
( .,\ ~"'~ qualcosa d1 «pm» che mer;'lmee di superf1c1 che sono qualcosa _.
i q.._,~'"\e11'""'.J!~~che ~j;~fo,vicf;;ersa, elaborazione di-i/oJUÌìllti
Mii','.' G(,l(,., 8?no q~wa di «m_eno_» c_he.v(/~i (s~)tµre pian~ cli_f 9 arl~ n-r '
[\11,s\l{j"',l, .Ji/>J~~ p, . - . ,lam,mau
. ~.,. .. .~--.~(jj_]_;t_rre;-strau
.ri ., di Bonnefot1· )1•h o spinto.
p</'""1e.,0 • m cunoso ancora è che i critici americani, i qua ann f 111·-
: così lontano l'analisi.dell'espressionismo astratto, l'abbiano lde ! _
to att 1a creazione · di. uno spazio puramente otuco, · esc usiva5i
m raverso - , · e trattaf
.ente ottico, peculiare dell' «uomo moderno». A noi par l Essi
dr una queS tione terminologica, di un'ambiguità delle paro e.
IL p!AGRAMMA
1 73
no infatti, che lo spazio pittorico ha
1·11te11do ' . . h perso tutti · f .
.1. irnrnagman, c e permettevano di vedere p f d' , i re erent1
tattl 1
. f rrne e sfon d"i ne11 a rappresentazione clas .ro on'd•ita e-contor-
111 o . ·1· d 11 - sica tn imen . 1
-' ali referenti tatti i e a rappresentazione l . . siona e.
1fa t . l . c assica espn
ubordinaz1one re at1va della mano all' occh' d l mevano
u11a s . · · • 10 , e manual I
. •vo Mentre g11 espress1on1st1 astratti nel libera . ea
v1s1 · - - · · """·"'...... · · - .., · " . ..._ -""· re uno spazio che
. pretende (a torto) puramente ottico, non fanno in l, . ,
s1 'b' . 1 . ··-- . -~ "· .. ··• rea ~a.._n1ent ,., al-
tro che e~i ire uno -~~:~~~ e,~.c•.~~~!:~!.1:?-te manual~:···d~fini~~ d · ·
--1--~ità» della·-··•-.-:.?..
«P.1a11ar tela dall «1mpenetra·to1 _~•·r··ita»
. ,.,,..,.,.. ~"a··-,,,eI"' quadro
- ·~"-,,~- ~Ua
,__. · ::· d I 1 h .,,. ·· .,..,,..,,.,.,..,, . , .... ,.. ,, ..,., ... a;,....,__, - · -~- , d a11 a
estuahta» e co ore, e c e s1 impone all' oc hi .., .~_., · . ., , ·------ ·
«g ··--·--· _ .......~--v.. . . . . . . . .. .· ; . .., · ...,,.s;. .O~.çome..una po.ten-
z~ U!a~~!!_t~ est~a~~.a-~1n cui 1 occhio non trova nessun · · r~ - -
~
·-00 sono- .ç.,.,.,
N oiù d~i refe~enti tattilt
. ~,-
aena v.}~f'on. e' . m~--in qu· an.. .t!o!P.O~_
• ..oc•,-...... .,..,.
Q..
spazio
manuale di ci~ che è visto, sono una vì òleiiza fatta all'occhio. Al
limite, ::!'~!:.Rl!!~!a.,, a~!~~!:~- ~ produrre uno spazio puramente otti-
co, e a S?Pl?.~~~ere i ref~.r~Ati'"tàt_filI ~~vàritaggìodì"ùn 'occhiò-''deì'l~
spirito: ~~sa sopprimeva il còmpiio che l' occhio 'avèva ancòra riella
rappresentazione classi_ca, ossia di comandare alla mano. Ma l'Action
~~!,nl_Ja9.H3~.Q.§~ ? .i~2,!?}J?l~ta~ei:~~--~ ve:,~~:.;~~~~i:_~g~ra~ hia
classica, subordina 1 occhio alla mano, impone la mano al'Poccliiò,
sostitci~ce all'~·;fzi~nì'tt(i~~Y~ . .., ___.,.~-,.~~•,,=,__~- ,.~. ··----.-_,,,,_..,_____
•• - • • , J' /i/!1-:i:'"""-;'V" • ~~.:•1~-tt;:".:t"~ '"·-1i-- •fk

--"Una delle tendenze più radicate nella pittura moderna è la ten-


denza ad abbandonare il cavalletto . .il cavalletto era un elemento
cfècisi~~ n~n solo per il mant eni~;~to di un'apparenza figurativa,
non solo nel rapporto del pittore con la Natura (la ricerca del moti-
vo), ma anche per la delimitazione (cornice e bordi) e per l'organiz-
zazione interna del quadro (profondità, prospettiva ... ). Tuttavia, ciò
che oggi conta, non è tanto il fatto - il pittore ha ancora un cavallet~
to?- quanto invece la tendenza, i diversi modi in cui la tendenza si
e~fettua. In un' astrattismo come quello di ~°-~.d~i'1:.~, il_ qua~r~.c~s_sa
~~!e Ullorg;-nts~ ~~ tl~; Òrganiz~_a ii~~'~"is_o~-~ta, pe~-~l!~ntare
drv1s1on~1 --11-,,.,.,.,,, ...•-.--c---=7.._. -~f- ,..,,..,.,,.. v,d•' . . . he deve creare le sue
'-· •~. ,,..;, !., ?! a propria SU per lCle, lVlSlOne ~ -•-~·-~··"' -, =- .. ..,. ...~ r••-:""
~~ ~
0
~ c_o7i'lé'~divisiònì
nu ·"- · --...~"""' ,.,~ :;,,.
cteffa~;stanza;;··in-cuig()!~~!-
-~« ·""""""" .,_.,,..ff
~!J,.~19~.~-~n
d orattva
èhe la pitt~i-}' di 1vfon ctria~ -~.91). ·~; ;:~-~-~t~·:. ~~~- -·; ·tu~;;~
.,l.llYr , .~ ,· -f "'·?l'Yf~~e a uan ona 1 cavalletto per
hen~ì arclììtf t;.-· .-,, _,.... _"'"·b1:."·--. d·'··---·-·1
·-
a1ventare pit ••.c·····
altri rifiutano
..,._'\ aie. E in tutt'altro modo, invece, che Pollock e
FRANCIS BACON. LOGICA DEL
I 74 LA SENsAZioNF.

.. nte il cavalletto: in questo caso realizzando .


esp11c1tame d ll . . Pitture Il
i rr- 't vando il segreto e a 1inea gotica (nel senso d'1 ,vr a -
\ (\_--r,y\l over, n ro d d' . . . ,.worr·
.
tlt>(
~.er '
1mee c
n~;
) • istinando tutto un mon o 1ugua11 probabilità t '\,,..-..in-
vanno da un bordo all'altro del quadro, che ha~:a~c~a~do
d d ll . o in1z10
prose g uono fuori dal .qua ro, opponen
. . . o a a .simmetria e a1centr0e
nici la potenza d1 una npet1z1one meccanica elevata a int ..
orga ., . . d ll u1z1o-
ne. N on si tratta p1u d1 una pittura
. a cava
. etto,
. bensì di un .
a pittu-
ra eseguita direttamente a .terra ~1 . .cav~111rea11no~ hanno altro oriz-
zonte ~he il suolo )u. Ma, 1n ve:1t~, <:~.!~.!~ _1E~~t:...~ ?1i-~ ~-
\ r~_co~_!_l c~~.~--.ett~ ~.fo~~a~.tr~ttl~~ d1 ~acqn e d1q~
J 1!!9Ji2.~1feJ ~,!?-! ~~,~1..R~.t Pl~ç-~.~tnt; ; .e 1~ Bacon c10 che si p~ò.tlire
4

r y('I V1- - dei trittici vale a~che per o~n1..9.~~dro s1~gol~, che per almeno;~-
t ,t\t~ t v"·àspe~ -; ~m~§miiiti,~2~ ~-}.J,ti-\r1~ij_ç9, Nei trittìcilihhl;-
(" ~-~:- ;~~~-2X.4L~!L~~~:1!1_~.~.:.~~~:-~~~~r,~-~~ -e!~~ ?_.~j'i~?J~re 2_p_\lf
;t i- ~)· conti~~~gfiQ.;, ~$.e,p..ara.r~re a,c,favJ_ge~e: U_~a. nun1one-s~p_ar~~~~!1e, che
ro {;i ~_po}),e_~.2,htzi,gn~..1~,çpif~.,~i_~-~i.ç~n, impegna ~'insieme de~~l!,;f~ _
~l

cedimen~i,p e,11,?-J QE<t ~iff.~_r_~p.za "r~spetto a quelli dell' astrattG7no~e


·,
\ , ;, I" , ,
~~n:~2:T!!e: ~ .<?. 41.Atl~t~~~~!.. -~~-~,
Cio clie qui importa, 1n realta, e la ragione per cui Bacon non s1 e
1
C · · - ' · avventurato né nell'una né nell'altra delle due vie precedenti. La
severità delle sue reazioni non pretende di dare giudizi, piuttosto di
enunciare ciò che non si addice a Bacon, la ragione per cui, perso-
nalmente, Bacon non prend~ né l'una né l'altra di queste due vie.
. Anzitutto ~gli non è attratto da una pittura che tende a sostituire-~-
ÀJ TrM\ l)MO diagramma...involontario~un'"codicè visivo spirituale (anche se qui
L\ ~~~ -(lilA - 'emerge u1i atteggiamerito· èsemp ' lare dell'artista). Il codice è necessa-
Ot f O • - - - - • 1 d lla
~}d-.,J.~ r~ ~ ; E ~-m~ -1~_se;.1.5.~zi,:i_n,e,, la realtà ess~nzi~ eef'.ni:
m \'s 1 · ~~pssia l azione diretta sul sistema nervoso. KandinskiJ d

;,:7;~ ~" ~a la, )ilit~ ~ § C ~a'rtit-~-daII.i «~~è :i,~e»; per Bacon: in;~~~!'.
ten~_i_one e c10 che piu manca alla pittura astratta: que sta, int · ~--
z~ndolàiiella fòrma òttic·a, l'nan éutr·alizzata. In conc~usione:
d1 ·essere . --·hi a d'1essere una
astratt0, 1·1·CQd'ice--nsc . sempl1ce ,cod1f1ce::-
fii:~
. v ··-\"'""' --v. : ,.ra
1
~ e~~~l~ IeJ ~ ;Y?,; érte, Bacon è attr::::;J~ç
·. · - dall e~pression1~mo astratto, dalla potenza e ~al ~ - - nia ha
lmea senza contorno E-1-- - --· . -~ - l"' d' e' che il d1agraII1
• a ragione, eg 1 ice, -
_MMA
I 11\GRA
LV I I
175
1,·10 ter<?, ,,9.H:~.•d r~~---.--P
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e a sua ,J..Q..,!
1·ferazione cr
Cupa o. , · - -.tti· · mezzi vio l e nt i d ell'A ctzon
1 ~ p---, ~- q o
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uccio · · a straccio, a inttura siringa da pasti·c . ' . stone, ".1- ,
« . 1 scop '
Pazzo a, f b h, 1
'ttura-catastro e: enc e a sensazione ou
ceria, s1 s
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rtvi 10,._
cate- f-i..1.y't,1-1~
s . una pi . --· --.-,..__ _, esta volta,- L
nano 111 iunta, essa .':~~.!.~ \l!!-~.!~~~..!!.!.!!J;_ej~ì}"menÌ ~-1L~;:'l.?.,"- 1
'"" ra~g , stanchera 01 u.lì.'!c!I~'!': l'l_necessità assolùt a " ' ~ ~-J._
,,,,.- non s1 . ""-""ff . l -t ' cl' 1· ' - ; ~~ 1 tmne...lire {) . '
Bac~
_,.
01 1 - ,
a1ag!:'_ -
; ~
. .
~ a necessita ~1 1m1tarlo
• • "ct I1· ---,_ - -
a cene ~ ~••7""
regmm f¼:,~ i...
•~-
' -;;-e a dete~m~ n.a;;!.T!?PfIl~~e::_at~~?r!:.'?;. egli ritiene che I"·~.,.,,;.,_
~ hr,f.d.i>~~.;ra~~lt~-~ ~r~~~rJ,:k;cf,~~~~'.:;~~'!~;;.:;
1 e ~u-n.....anaaroiianza
. conserva aèl clìa2"ramm@ -·~·,,. ._____,..._ç_ _ e lì ,c&i ~A:
~t - .,._..,....,_,_ _ ..-;,..,.,..
0
~ are il c~~~?.~<?!~ ~-~:-~1:1E~~~~.Ell!E.!!e2~!lts..E~~~acon. Una
lin~ d':..fu.!i.!~'!ll]~ }?-2!!.PSL?Yern,-.l!Q!!_~ ~~:;,~
foillO: ~l~ r 1~_1!1eno lo sap:;a ~- .9~r~e.Il~~ çhç ,I,c!~a,-
no!} _di".9~ _,!!1J.'lc~ ~ ~~i:.<:.,;!i.e_!:_S,!! ~~~!~)L<,G/Wt..J.,.,
sji;Zioe12~emp_o, ,!:È!:_!:e!'.11..!?P!;f;?Y.!? -~'~oturo[a~o, che I mezzi v10-i,,,,t,~i.h--,
Jml!;i;;n,,1iJ.é ft@!2z;:~~-~~-~~~~~!:'.':_nec_e~~~~-à;~llò_?J.~ ~~
ga1iirto. Il ~ amma e una poss16~fu1;2,, ru:,n il Fatto stes~o. I
i!a,rnw:,gv;-no~~p,Ìriretu_tti, e SOJ?f~ Va'
~ ~ ~----•-r '•'
frg:ùraz~~J..fil!~U!,gella Figura, deve u~ctre µ~J.d1agr~mma, e portare
la sensazione a chiarezza e precisione. Uscire dalla catastrofe ... Anche
•••,< •• ,.~.,_,
~,"rrJ'~-, .

sesiCOiiclu~~~"1anCiOi'!léòiore après-coup, dovrebbe essere


come una «sferzata» locale che ci fa uscire, invece di farci sprofonda-
re'5. Si obietterà che il periodo malerisch, se non altro, estendeva il dia-
1:Tamma a tutto il quadr~. Non è forse tutta la superficie del quadro a
trovarsi rigata da tratti d'erba, o da variazioni di una macchia-colore
sq,ra che
zione I fanno
h' da tenda? . Ma · · anche allora, la precisione della
• sensa-
ad .' a e iarezza della Figura, il rigore del contorno con~muavano
se agire sotto la macchia o sotto i tratti, senza che questo li cancellas-
st
/1one
piutto
(la b o conferiva
h · loro. una potenza
. di vibrazione
· e d'illocalizza-
· B
ritor occa e e sorride .o che gnda). Nel penodo successiv~ a~on
Bac0: ' a una localizzazione dei tratti casuali e delle zone npuhte._\""-, r?èÀ
"- -~ ""'~
ne 111a segue dunque una terza
. VIa,
. né ottica
• come la j))t_,
· tura
_astratta
_.,, ' , (, , {),,,
' . n~~mmg:--~·-- .""- "',,
~""'~- .,. . ._. . . ._. . . ,.~

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