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19/04/23, 14:24 Storia della Radio - Mostra - Gli anni della Radio

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GLI ANNI DELLA RADIO


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Anni '20
L'Uri, Unione Radiofonica Italiana, prima società concessionaria della radiodiffusione in Italia,
viene fondata il 27 Agosto 1924 come accordo tra le maggiori compagnie del settore:
Radiofono, controllata dalla compagnia Marconi, e SIRAC (Società Italiana Radio Audizioni
Circolari). Presidente della Società Enrico Marchesi ex direttore amministrativo della FIAT di
Torino. L'unica stazione trasmittente è quella di Roma, posizionata nell'attuale quartiere Parioli, Storia della Radio
allora ancora campagna. Siamo agli inizi e il pubblico è composto da amatori interessati più
alla novità tecnologica del radioascolto che ai programmi veri e propri. Nel gennaio 1925 nasce
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il Radiorario, settimanale ufficiale dell'URI. L'intento è quello di propagandare il nuovo mezzo e
nel contempo di conoscere meglio i gusti e le opinioni di un pubblico ancora da formare. Poco
dopo, tra il '24 e il '29, si comincia a trasmettere, oltre che da Roma, anche dalle sedi di Milano
(1925) da Napoli (1926) e Torino (1929). Nel gennaio 1928 l'URI diventa EIAR, Ente Italiano
per le Audizioni Radiofoniche. L'evento segna il vero e proprio atto di nascita della radiofonia in
Italia.

 L'annuncio della prima trasmissione

 Il primo spot pubblicitario del 1928

Anni '30
La radio inizia ad imporsi come mezzo di comunicazione di massa.
Gli anni ’30 sono infatti il momento del vero lancio della radiofonia in Italia. La radio si propone
come medium casalingo ed inizia a scandire con i suoi appuntamenti e i suoi suoni le abitudini
degli italiani. Attraverso la radio gli italiani diventano testimoni di grandi eventi (le
radiocronache sportive, i concerti sinfonici). Al di là delle trasmissioni più propriamente
politiche, l'insieme della programmazione è tradizionale e rassicurante, anche se non manca
l'attenzione degli intellettuali, in particolare di futuristi come Marinetti.
"I Quattro Moschettieri" di Nizza e Morbelli, nel 1934, sono protagonisti del primo successo di
massa della radio italiana.
 "I Quattro Moschettieri"

Anni '40
Sotto la pressione degli eventi bellici la programmazione radiofonica si trasforma
gradualmente. Prosa, e musica leggera con le grandi orchestre di Angelini e Barzizza
contribuiscono ad alleggerire un clima che si fa sempre più cupo. Ma con l'inasprirsi del
conflitto anche la radio cambia. I programmi nazionali vengono unificati e si intensificano le
trasmissioni dedicate alle forze armate. L'8 settembre, dai microfoni di Via Asiago, Badoglio
proclama l'armistizio. Dopo il black-out, la ricostruzione. Si riaffacciano voci familiari insieme a
personaggi destinati a tenerci compagnia a lungo.
 Silvio Gigli in "Botta e risposta"

Anni '50
Lo sviluppo della radio non conosce soste.
La radio invade nuove fasce orarie e nuovi spazi e si evolve
verso nuove forme di giornalismo anche grazie a strumenti di
registrazione sonora più moderni. È il momento del rilancio
anche sul piano culturale (nel 1950 nasce il terzo programma)
mentre nel campo dell'intrattenimento non conosce rivali,
persino Frank Sinatra si esibisce dal vivo in Via Asiago. La radio
tiene a battesimo personaggi che diverranno anche
popolarissimi volti della tv ed eventi destinati a durare nel tempo
come il Festival di Sanremo.
 De Filippo: il teatro in radio

Anni '60
La radio affronta nuove sfide.
L'avvento del transistor permette una comunicazione sempre più agile. Se la televisione si
impone come mezzo destinato al grande pubblico, la radio continua a svolgere il suo compito
di modernizzazione, accentuando la sua portata innovativa. Mescola strategie di ascolto di
massa a proposte più mirate, collauda spazi di intrattenimento destinati al grande successo

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19/04/23, 14:24 Storia della Radio - Mostra - Gli anni della Radio
come "Gran Varietà" e "La Corrida" e lancia popolari programmi giovanili come "Bandiera
Gialla".
 "La Corrida" di Corrado

Anni '70
La radio continua a rivelarsi un mezzo pronto a riflettere
l'evoluzione della società, capace di adeguarsi al clima di
rinnovamento profondo che si respira nel paese.
All'avvento delle radio private Radio Rai risponde con
trasmissioni che faranno epoca, indirizzate soprattutto ai
giovani: "Alto gradimento" (programma demenziale che
rivoluzionerà ritmi e forme del comico radiofonico), "Supersonic"
e la "Hit Parade". L'altra trasmissione destinata a creare una
lunga abitudine all'ascolto è "Chiamate Roma 3131" (inaugurata
nel 1969) che contraddistinguerà la programmazione per oltre tre decenni, e introdurrà la
grande novità del telefono e il dialogo in diretta col pubblico.
 "Alto gradimento" con Michele Mirabella e Toni Garrani

Anni '80
L'impegno al dialogo con il pubblico si intensifica negli anni '80 con "Radio anch'io" condotto da
Gianni Bisiach e con il "Radiodue 3131" di Corrado Guerzoni che dedichera' sempre maggiore
attenzione al rapporto con gli ascoltatori e a una riflessione sulla società’ sempre più
approfondita.
In quegli anni la Radio si trasforma anche nell’assetto delle reti. Nascono due canali
stereofonici destinati ai giovani , "Stereouno" e "Stereodue" , con proposte musicali più' mirate
e programmi che fanno epoca. Le nuove tecnologie a fibra ottica consentono, nel 1986, la
nascita di Isoradio, il canale dedicato agli automobilisti, trasmesso in isofrequenza, che
propone, in tempo reale, aggiornamenti delle notizie sul traffico alternati a una
programmazione di musica e notizie.
 Da "Via Asiago Tenda" a "Radio anch'io"

Anni '90
L’impegno al rinnovamento e la differenziazione delle reti secondo aree tematiche distinte
contraddistinguerà' la programmazione di Radio Rai nei decenni successivi.
Radio 1 sarà la rete dell'informazione, anche se non mancheranno spazi di approfondimento
culturale e intrattenimento musicale, Radio2 la rete dell'intrattenimento, riserverà particolare
attenzione alla cultura del mezzo radiofonico proponendo prodotti innovativi, particolarmente
adatti a un pubblico giovanile che presto diventeranno programmi cult "Il ruggito del Coniglio",
"Fabio e Fiamma" , "Caterpillar" , "Alcatraz" mentre Radio3 confermerà la sua vocazione
culturale con un'offerta sempre più' ricca di eventi in cartellone, dirette dei grandi eventi della
musica classica e del teatro, ma anche elaborando progetti originali, come "Teatri alla Radio "
di Luca Ronconi che rinnoverà la produzione teatrale radiofonica.

Sanremo
Fu la radio a diffondere le prime note del festival di Sanremo, la sera del 29 gennaio 1951.
Entrava così nelle case degli italiani quello che sarebbe diventato un evento musicale unico nel
panorama nazionale e internazionale. "Una nuova iniziativa promossa dalla Rai, volta a
valorizzare la canzone italiana", così il Radiocorriere, in quel gennaio del 1951, ne annunciava
la nascita. Nel corso degli anni Sanremo ha mantenuto e superato le promesse.Ha segnato i
gusti e le tendenze della musica leggera, ma ha anche, nella sua lunga vita, raccontato
momenti lieti e tristi della nostra epoca, scandito mutamenti del costume e della società.
Ripercorrerne la storia, attraverso le immagini e le voci dei protagonisti, significa tuffarsi in un
passato non troppo lontano che ci appartiene e che ci unisce.

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