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STORIA DELLA RADIO E DELLA TELEVISIONE IN ITALIA

1 LA GRANDE STRADA DELLETERE


1 LALBA DEL NUOVO SECOLO
A nessuno pu essere data la paternit esclusiva dellinvenzione della radio, alla quale hanno collaborato in
diversi (Marconi fine 800?). DAVID SARNOFF (PRESIDENTE DELLAMERICAN MAROCNI COMPANY), nel 1916
aveva gi intuito le potenzialit della radio e auspicava una scatola con amplificatore per ricevere diverse
lunghezze donda. Ma alla sua nascita, lidea di poter ricevere suoni e voci allinterno delle mura domestiche era
ancora unidea molto lontana. Si pensava piuttosto alla telefonia senza fili. La radio si sviluppa come mezzo
bellico e di l inizia la sua trasformazione. Verso la fine degli anni 20 con la creazione delle prime societ di
radiodiffusione, si delineano 2 sistemi antitetici:
* MONOPOLIO PUBBLICO DEL BROADCASTING: GB, GER, FRA, ITA. In GB nel 1920 la stazione Marconi in
Cornovaglia trasmise il primo regolare servizio radiofonico della storia per 2 ore consecutive al giorno.
Scartata lipotesi del finanziamento pubblicitario, vennero poste le premesse per il monopolio pubblico e
venne costituita la BRITISH BROADCASTING COMPANY (BBC).
* SISTEMA PRIVATO DEL NETWORK: USA. In America il Concesso nel 19 aveva cercato di far approvare ,
senza successo una legge che riservasse alla confederazione il monopolio delle radiodiffusioni, ma questa
legge era in contrasto con il Radio Act del 1912. Dunque, nacquero le grandi corporation prima fra tutte
AT&T, RCA. Furono concesse fino al 16 circa 8.500 licenze di trasmissione e questo fu possibile per
lestensione del territorio americano che consentiva un pi ampio sfruttamento delle bande. Nellottobre
del 20 la Westinghouse ottenne una licenza di trasmissione per il servizio broadcast e la stazione KDKA
inizi a trasmettere nel novembre del 20. Poco dopo SARNOFF ricevette i finanziamenti per realizzare la
sua Radio Music Box.
2 POLITICI E IMPRENDITORI NEL MERCATO DEI SUONI
La prima legislazione italiana sulle comunicazioni senza fili risale al 1910: L. 395. che prevedeva linserimento
della radiofonia della sfera pubblica. Nel 20 era stata creata lAgenzia radiotelegrafica italiana del Gruppo
Marconi e nel 21 la Societ italiana per i servizi radiotelegrafici e radiofonici, sempre facente capo a MARCONI,
grande scienziato, ma soprattutto imprenditore (cinico). Salandra lo nomin Senatore, ottenne il Nobel per la
fisica e si iscrisse al Partito fascista. Nel 22 lavv. Bonacci lamentava a Mussolini la mancanza di un ente che
gestisse la radiofonia italiana. La domanda di concessione presentata dal Gruppo Marconi, non ebbe tuttavia esito
positivo. Marconi, cercando di contrastare le iniziative di societ straniere, scrisse direttamente a Mussolini. Il
duce eman un decreto con il quale veniva riservata allo Stato limpianto e lesercizio di comunicazioni per
mezzo di onde elettromagnetiche con facolt per il Governo di accordarli in concessione. Nel 23 Marconi
incontr direttamente Mussolini, ma la convenzione con Marconi non venne rinnovata. Il DL del 23 fuse
insieme sotto il controllo dello Stato tutti i servizi radiotelegrafici e radiotelefonici. Questo atteggiamento del
Governo andando incontro alle societ tedesca e Francese, andavano contro gli interessi di Marconi che avrebbe
voluto lesclusiva per la sua Societ. Mussolini nel, 23 sigl un accordo con le societ francese e tedesca per la
creazione di ITALO RADIO. Marconi diede vita insieme ad altri personaggi del settore dellindustria radioelettrica
alla societ: RADIOFONO.
3 LA PRIMA SOCIET DI BROADCASTING
Nel 1924 nacque il MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI con a capo COSTANZO CIANO. CIANO aveva ottimi
rapporti con MARCONI e nonostante il pessimo epilogo del 1 tentativo di far udire la voce del Duce per radio, il
27 ago del 24 nacque lURI (Unione radiofonica Italiana) costituita dalla RADIOFONO (gruppo Marcomi) e dalla
SIRAC. Nel CDA figuravano oltre a ingegneri della Western Electric, LUIGI SOLARI (Vice presidente) e ENRICO
MARCHESI (ex direttore FIAT) Presidente. Una soluzione di compromesso fra il Gruppo Marconi e i la Western
Electric aveva dato vita alla prima societ di broadcasting italiana. Al Presidente della FIAT AGNELLI non sfugg il
valore potenziale della radio. La FIAT ebbe una partecipazione azionaria nell URI. Dal punto di vista giuridico
furono emanati:
- 1924 regio decreto legge n. 655 del 1 maggio si definiscono i contenuti della radiodiffusione (concerti,
teatro, conversazione, informazione) e si definiscono le fonti di approvvigionamento finanziario (canone di
abbonamento e pubblicit)
- 1924 regio decreto legge n. 1266 del 10 luglio si definiscono i controlli del governo (in particolare il visto
preventivo sulla diffusione di notizie che non pervengano dallagenzia Stefani della Presidenza del
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GraziaV

Consiglio).
Lo Stato concedeva lesclusiva del servizio radioaudizioni per 6 anni all URI,la quale si impegnava a trasmettere
per 2 ore giornaliere comunicazioni del Governo. Si pu ora parlare di vero monopolio.

2 LA SCATOLA SONORA

UN OGGETTO
MISTERIOSO

IL GIORNALE
PARLANTE

VERSO UNA RADIO DI


MASSA

La storia della radiofonia, non pu prescindere da unanalisi sul suo pubblico e le


abitudini di ascolto. Inizialmente linteresse verso la radio era pi per gli aspetti
tecnici che non per i contenuti. Cera un piccolo pubblico di amatori, lontano dal
concetto di massa che si avr in epoca di regime fascista. Inizialmente i giovani
ingegneri preferivano assemblarsi la radio da soliLa concorrenza straniera fece
s che le radio non vennero vendute che solo nei centri urbani e tra i ceti pi
abbienti. Si delineano 2 tipi di pubblico 1) chi vuole ascoltare musica e notizie, 2)
radioamatori che vogliono anche ascoltare radio estere. Con lavvento della
pubblicit: nascita della societ SIPRA nel 1926, mut anche il pubblico del mezzo.
Dal 25 il regime si accorge delle potenzialit della radio. IL dl del 1925 aveva
fatto aumentare il canone di abbonamento. Molti abbonati si lamentarono per il
servizio radiofonico scadente e molte critiche e timori venivano dai gestori dei
teatri i quali, temevano di perdere pubblico. Dopo la legislazione sulla stampa del
23 voluta da Mussolini, vi furono ripercussioni sulla nascente informazione
radiofonica, lURI non aveva una propria agenziaFino al 26 si potevano
trasmettere solo le notizie diffuse dalla STEFANI (unica agenzia autorizzata dal
Governo). Dal 26 cominciarono anche le trasmissioni per gli agricoltori, ma la
propaganda diretta era ancora il mezzo pi efficace. Per una propaganda efficace
erano fondamentali omogeneit del pubblico e sensibilit al messaggio,
caratteristiche pi presenti tra i giovanissimi e i bambini. Nel 27 fu indetto un
referendum tramite questionario, per conoscere i gusti del pubblico: si palesava un
pubblico ristretto, di cultura medio-bassa e poco politicizzato.
Nei Dopolavoro furono installate varie radio per lascolto pubblico, ma linteresse
nei confronti dei programmi trasmessi era scarso. La Chiesa fu subito contraria
alla radio e nel 27 viet ai sacerdoti il possesso e lascolto della radio.

3 LA PAROLA ELETTRICA
1 NUOVE DIMENSIONI INDUSTRIALI
Ci si rese conto che occorreva adeguare il sistema radiofonico nazionale a quello pi avanzato degli altri paesi. Il
15 gen 1928 nasce lEIAR Ente italiano audizioni radiofoniche e la radio comincia ad imporsi come mezzo di
comunicazione di massa. CIANO aveva istituito un Comitato di vigilanza sulle radiodiffusioni. LURI aveva
cambiato nome, ma gli azionisti di maggioranza (Gruppo Marconi, SIRAC, FIAT, SIPRA) era rimasto intatto. Nel
28 subentr BENNI (ossia una grande fetta dellindustria elettrica e radiotecnica). Dal 29 al 34 nel gruppo
entrarono la SIP (controllata dallIRI) e la SIPRA (pubblicit che divenne di possesso della SIP). Nel 31 il
Governo tramite un atto aggiuntivo alla precedente convenzione, con il quale proseguiva ad accordare all EIAR la
concessione in esclusiva del servizio di radioaudizione circolare. Con DL del 1933 veniva approvato lo statuto
dellEIAR che prevedeva tra laltro : un presidente, due vicepresidenti, un segretario, un amministratore delegato e
un comitato direttivo eletti dal CDA di cui 11 membri venivano eletti dallassemblea degli azionisti e 4 dal
Governo. Il Presidente VALLAURI fu artefice dellaumento delle ore di trasmissione e orami il fascismo attribuiva
alla radio un ruolo di primo piano.
Gli apparecchi radio costavano ancora molto, poich non cera interesse da parte
delle aziende costruttrici di produrne di pi economiche. Preferivano vendere
meno, ma a prezzi pi alti. Fino al 34 il costo della radio era proibitivo e il mezzo
LA MACCHINA
pi diffuso era la radio galena (da assemblare). Solo nel maggio del 37 fu
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DELLATTENZIONE
immessa nel mercato al prezzo di lire 430 la Radio Balilla. Nonostante limpegno
dellEIAR per produrre programmi di qualit gli abbonati erano ancora
pochi.soprattutto se paragonati al resto dEuropa. Negli anni 30 nacqusro le
autoradio e gli autoradioraduni.
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LA RADIO IN OGNI
Lattuazione della politica rurale venne assunta come uno dei principali obiettivi
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GraziaV

VILLAGGIO

UNA VOLIERA DI VOCI


E DI SUONI

UN GENERE
ARTISTICAMNETE
AUTONOMO

PAROLE ALLO STATO


NASCENTE

del Governo a partire dal 29. Nel 32 CIANO sottopose un promemoria a


Mussolini nel quale erano indicati i termini di diffusione della radio nelle scuole
rurali. Nonostante lopposizione da parte del Ministro delle finanze, proprio come
suggerito da CIANO, nel 1933 con l. 791 venne creato lente radio rurale, il quale
si occup anche della distribuzione delle radio nelle scuole. Ci che rese fallace il
progetto di educazione e indottrinamento politico delle masse, fu la mancanza di
duttilit organizzativa e di spirito imprenditoriale.
Gli anni dal 1929 al 34, sono gli anni della maturit fascista. Di fronte alla crisi
economica mondiale, Mussolini, propone i miti della ruralit della lotta
allespansione demografica dellefficienza dello Stato corporativo. La radio era
ascoltata solo dalla piccola borghesia ed era un elemento di status symbol. Scopo
principale dellEIAR era lintrattenimento. Nacque il variet radiofonico. Nel 36
programma I 4 moschettieri con concorso a premi con raccolta figurine (feroce
Saladino).
Il pubblico diviene pi esigente. In Italia, con grande ritardo rispetto agli altri
paesi, nel 1929 il Radioteatro fa la sua comparsa (Lanello di Teodosio di
Chiarelli). Un altro genere diffuso negli anni 30 fu la Radiosintesi. Cera richiesta
di maggiore qualit, ma molti autori disertarono i concorsi, poich la radio non era
considerata da loro uno strumento di qualit. Risposero, invece, giovani artisti
teatrali, ma le loro iniziative furono ostacolate dalla mentalit conservatrice del
Regime.
Le conversazioni culturali e di attualit furono il genere pi idoneo per la prima
incursione della radio nel campo della cultura. LEIAR fu costretta a scegliere i
propri collaboratori per conferenze etc. tra una lista di nomi del Ministero delle
comunicazioni. Nelle nuove trasmissioni, vi era una chiara operazione di ricerca al
consenso. La Chiesa, cambiando opinione, vide con favore la presenza di
predicatori ai microfoni. Si dava pi spazio ad una radio parlata.

4 LA PAROLA AUTORITARIA

I PORTAVOCE DEL
REGIME

LA RADIO IN DIRETTA

RADIOBALILLA

Tra il 1935 e lo scoppio della 2 guerra mondiale, la radio divenne il mezzo di


comunicazione di massa che Mussolini aveva tardato a riconoscere.
Conseguenetemente fu creato un organismo accentrato per il controllo
dellinformazione e della cultura. GALEAZZO CIANO fu messo a capo dellUfficio
stampa (che poi divenne Min cult pop) nel 1933. Nel 34 fu soppresso il Comitato
di vigilanza e fu istituita una Commissione per fissare direttive artistiche
dellEIAR. Nel 35 il sottosegretariato fu elevato a Ministero per la stampa e la
propaganda. Lascolto pubblico era in notevole aumento.
Il banco di prova della radio in diretta, furono le grandi manifestazioni sportive.
La radiocronaca era un mezzo di informazione ideale per celebrare con la radio
eventi di regime. Nel 1935, ormai luso della voce non era lasciato al caso, ma
sapientemente adoperato. Il radiogiornale nacque a Milano nel 1929, in seguito
alla trasformazione dei notiziari che non rispondevano pi alle esigenze di una
informazione ampia e generale. Nel 1930, il Giornale radio (preceduto dal
segnale orario), fu diffuso in 3 edizioni e nel 1935, nacquero 2 nuove edizioni e
cominci a scandire il tempo degli italiani. Nel 36, ad opera di Galeazzo Ciano,
nacquero le Cronache del regime, condotte da FORGES DAVANZATI il quale,
screditando la politica dei paesi esteri, metteva in luce unimmagine positiva
dellItalia. Tra i principali argomenti trattati: la Guerra in Etiopia.
Nel 37 fu immessa sul mercato il modello Radiobalilla un modello pi
economico, ma che non decoll a causa della mancata cooperazione dei
produttori. Nel 39 entr in produzione la piccola Radio Roma, che per non fu
molto pubblicizzata, poich la sua vendita non procurava grandi guadagni. Ma
ancora molti villaggi dellentroterra non avevano una radio ed erano tagliati fuori
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GraziaV

PARLA ROMA

dal mondo. Nel 40, la diffusione della radio era ancora limitata. La legge n. 881
del 1939 segn la fine dellegemonia del Partito sulla radiofonia rurale e in base
alle nuove norme si disponeva di incrementare la diffusione di apparecchi radio.
LEnte radio rurale venne soppresso nel 40 e incorporato nellEIAR.
La propaganda radiofonica ebbe un maggior successo nei confronti dei paesi
stranieri e aveva lo scopo di produrre unimmagine positiva dellItalia, inoltre, le
trasmissioni rivolte agli USA e America latina avevano lo scopo di rinsaldare il
legame con gli emigrati. Fu creata Radio Verdad destinata ai paesi di lingua
spagnola che doveva figurare come una radio spagnola clandestina, ma che in
realt trasmetteva da Roma. Il fascismo non riusc a causa di una forte
disorganizzazione, a sfruttare la radio per unefficace propaganda.

5 LA FOLLA DOMESTICA

TRA SPETTACOLO E
PROPAGANDA

TAMBURI LONTANI

ANATOMIA DEL
PUBBLICO

Lultimo strumento messo in atto dal Regime fu la politica culturale. Nel 37 il


Ministero per la stampa e la propaganda fu trasformato in Ministero per la cultura
popolare MINCULTPOP che assunse il controllo di tutte le attivit dellEIAR.
Mussolini voleva fascistizzare in senso totalitario la cultura nazionale. Nel 37 fu
istituito anche lIspettorato per la radiodiffusione e la televisione. Mussolini
incaric ispettore GIUSEPPE PESSION. Il genere pi ascoltato era la musica leggera,
ma veniva trasmessa anche la lirica. Nel37 al proletariato urbano era dedicata la
trasmissione Dieci minuti del lavoratore. Le Cronache furono trasformate in
Commenti ai fatti del giorno nel 1938. Nello stesso anno fu istitutita lUniversit
radiofonica italiana per la diffusione della lingua italiana allestero. La radio fu
strumento anche di propaganda razziale. La radio era mezzo di svago e
divertimento e per tutti gli anni 30 le trasmissioni di propaganda, furono,
comunque contenute.
Il regime cominci a reprimere le voci dissenzienti anche con mezzi coercitivi. Fu
con linizio della Guerra civile spagnola che lantifascismo (Carlo Rosselli), fece
sentire la sua voce alla radio tramite una radio clandestina. Radio Milano era
situata in territorio spagnolo e i rapporti sulle sue trasmissioni riempirono gli
archivi del ministero.
Lobiettivo di Mussolini del milione di abbonati fu raggiunto (38). Nel 39 fu
lanciato dallEIAR un referendum sui gusti del pubblico, segno della
consapevolezza dellimportanza del pubblico, tramite linvio di un questionario a
tutti gli abbonati.

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SOTTO LE BOMBE
Dopo il 10 giugno del 40 l EIAR mette in onda un nuovo genere: la guerra. Nel 40 lIspettorato per la
radiodiffusione fu ristrutturato in 3 settori: interrno, estero e intercettazioni. Fu ridotta la diffusione di programmi
di intrattenimento e potenziata la trasmissione di programmi di contenuto propagandistico e giornale radio. Nel
41 i Commenti cominciarono ad esaltare il sacrificio degli italiani, a minimizzare le perdite e a screditare il
nemico. Dal 40 al 42 laretino APPELIUS intrattenne alla radio gli italiani indovinando il loro gusto e
rivolgendosi con toni drammatici ed emotivi e spesso usando un tono disfattista relativamente alla imprese
belliche italiane. Mussolini non tollerava il realismo delle trasmissioni di APPELIUS e questi, nel 43 fu liquidato.
I Commenti persero di credibilit e il gradimento del pubblico via via venne meno. Nel 42 venne messo in onda I
cinque minuti del signor X che tendevano a puntualizzare aspetti e personaggi dello scenario bellico, secondo le
direttive del Ministero. La guerra come genere radiofonico ebbe la sua massima punta di efficacia con la
radiocronaca e con i reportage. Nel 43 GIUSEPPE PESSION fu sostituito alla carica di ispettore per la
radiodiffusione da AMEDEO TOSTI.

6 VOCI IN GUERRA
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LARMA RADIOFONICA

A guerra iniziata, aumenta la frequenza giornaliera delle trasmissioni. Radio Bari


divenne famosa per la propaganda diretta in Siria, Palestina, Libano, Iraq dove si
cercava di ravvivare il risentimento nazionale delle popolazioni arabe per opporle
agli oppressori franco-inglesi. Nel 40 le trasmissioni di Radio Londra pi
4
GraziaV

LASCOLTO NEGATO

professionali) divennero una vera concorrenza. Radio Londra usava programmi


diretti agli italiani e lItalia rispose con programmi diretti agli inglesi. Ci si
scontrava a colpi di onde. Nel 41 lentrata in guerra dellURSS impose
programmi in lingua russa. Lascolto di qualsiasi radio straniera in Germania era
vietato, inoltre, i paesi che venivano occupati non possedevano pi una propria
radio. La partita delle parole fu giocata soprattutto sulle bugie sempre meno
sostenibili della radio italiana e sulle verit sempre pi ascoltate delle radio
nemiche.
Labitudine a sintonizzarsi su stazioni estere era sempre pi diffusa. Si pensi a
Radio Mosca. PALMIRO TOGLIATTI coordinava gran parte delle emissioni volte a
far leva sul valore unitario dellantifascismo come lotta di riscatto popolare. Egli
trasmise da Radio Mosca con lo pseudonimo di Mario Correnti. Il regime us
delle misure repressive per impedire lascolto delle radio straniere (Radio Londra
su tutte), ma con scarsi risultati. Il contributo britannico al movimento partigiano
in Italia stato ampiamente riconosciuto e, il ruolo della radio come anche quello
della voce del colonnello STEVENS, non va sottovalutato. Anche le stazioni
americane ebbero un ruolo importante nella propaganda. Nel 42 dai microfoni
della NBC si ud la voce del sindaco FIORELLO LA GUARDIA che si esprimeva in
toni molto forti contro Mussolini. .

3 IL DECLINO DELLEIAR
Le difficolt della guerra travolsero il sistema disorganizzato di propaganda fascista che, infatti, fu il primo a
crollare. Lo sbarco del 10 luglio in Sicilia decret la fine del regime. Gli italiani appresero dalla voce di Giovan
Battista Arista lannuncio della caduta del fascismo e dellincarico a PIETRO BADOGLIO di formare il nuovo
Governo. RAUL CHIODELLI era il direttore generale dellEIAR. LEIAR si avvia alla sua fine e CHIODELLI il 16
settembre rassegna le sue dimissioni da direttore generale, ma non da amministratore delegato.
Nel frattempo, Mussolini trasmetteva da Radio Monaco (Radio del governo fascista repubblicano) la formazione
di nuovo Governo nel quale conservo per se il min esteri e assegno a MEZZASOMA il Mincult pop. La maggior
parte delle attrezzature dellEIAR fu smontata e trasferita al nord per volere dei tedeschi. Nel novembre del 43
Mussolini con una serie di decreti provvide a riorganizzare tutto il settore della cultura popolare e della
radiofonia. EZIO MARIA GRAY e CESARE RIVELLI venivano nominato Commissario straordinario e direttore
generale dellEIAR. Dal 23 settembre del 43 dalla stazione di Bari, sotto controllo americano, avevano avuto
inizio i programmi di Radio Italia libera per la formazione dei partigiani del Nord.
4 AMERICANI E INGLESI A RADIO BARI
Dopo lo sbraco a Pantelleria e loccupazione della Sicilia, la propaganda Anglo-americana concentr tutti i suoi
sforzi nellattuare una penetrazione psicologica dellItalia. La propaganda verso lItalia liberata fu un intervento
capillare e complesso condotto con gli organismi: PWB (Psycohological warfare branch) e lOFFICE OF STRATEGIC
SERVICE. Le direttive erano quelle della minima ingerenza e del massimo sforzo per mantenere lordine pubblico.
La propaganda americana si basava sui valori della democrazia, della fede nel lavoro e nel progresso. Gli italiani
guardavano allamerica come un paese che coniugava libert e benessere, nacque da queste basi il mito sui quali
si fonder gran parte della cultura dellItlaia del dopoguerra. Risale agli anni 40 la presenza di ROSSELVELT alla
radio e le ricerche di LAZARSFELD sulla figura dellopinion leader.. . Dal giorno f16 tutte le attivit degli organi di
informazione passavano sotto il controllo del PWB e del maggiore inglese JAN GREENLEES, RADIO BARI era ormai
un organo del quartier generale alleato di Algeri e fu la prima voce sonora della democrazia italiana. I redattori
del PWB provenivano tutti da partiti antifascisti, tra di loro: PICONE STELLA. Ognuno di loro assunse un nome di
battaglia per non essere individuato e condannato.
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LITALIA COMBATTE! Si costituirono i primi Comitati di liberazione con le loro formazioni armate.
Nacque cos Italia combatte la trasmissione pi prestigiosa di RADIO BARI. Tutti i
redattori avevano un nome di battaglia. Ogni sera veniva diffuso il bollettino della
guerra partigiana in Italia. Il bollettino era redatto da Francalancia e conteneva
anche altre notizie aventi lo scopo di dare unimmagine esatta delle forze alleate.
Lappello al frutto del lavoro andato distrutto per opera dei nazifasciti era un tasto
ricorrente in Italia combatte. La radio italiana controllata dal PWB aveva 2
obiettivi:
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GraziaV

RITORNO ALLA
NORMALIT

* un obiettivo militare
* informazione democratica
La radio era anche un tramite tra gli italiani del sud e quelli del nord.
Nel febbraio del 44 i territori italiani liberati ritornano sotto lamministrazione
italiana. Il Governo, si trasferisce a Salerno e il re a Ravello. Nelle principali sedi
radiofoniche delle citt liberate: Palermo, Bari, Cagliari e Napoli si assisteva ad
una larga autonomia nelle scelte della programmazione, ma con una
comunicazione politica non distante dalla politica ufficiale decisa dagli angloamericani. A Radio Napoli cera DE FEO, PICONE STELLA e vi fu la prima
trasmissione di satira politica: Stella bianca. Intanto la musica americana si
diffondeva in molti programmi. Roma liberata il 4 giugno, comincia a trasmettere
da ci che restava delle stazioni radio distrutte dai tedeschi; ritornano PICCONE
STESSA e MARIO SOLDATI. A Roma cominciarono a sorgere i primi contrasti fra i
vecchi funzionari EIAR e gli uomini entrati con il PWB.

7 DAGLI ALLEATI ALLA DEMOCRAZIA


1 LEMERGENZA POSTBELLICA
Come disse MCLUHAN ogni guerra tende ad essere combattuta con tecnologie sempre pi moderne. La 2a guerra
mondiale ha prodotto grandi innovazioni in tutto il mondo nel campo dei media. Per quanto riguardava la radio,
occorreva ricostruire una rete gravemente danneggiata. I primi governi si affannarono per riunificate quanto
restava dellEIAR. Il passaggio dalle radio liberate alla struttura pubblica era denso di difficolt, tra il 45 e il 48 il
confronto politico entr prepotentemente nelle vicende della nuova azienda. Nel 44 fu nominato LUIGI RUSCA
come commissario straordinario dellEIAR. Inoltre, nello stesso anno fu insediata dagli alleati una Commissione
per le attivit radiofoniche dellItalia centro-meridionale. Si voleva trasferire al sottosegretariato per la stampa e
linformazione i compiti dellallora Mincultpop, ma il Ministro delle poste e telecomunicazioni non voleva
perdere il controllo dellEIAR e propose di istituire una Commissione di vigilanza per la parte artistica, ma
SPATARO (allora sottosegretario per la stampa) fu contrario e la Presidenza del Consiglio accett il punto di vista
di Spataro al quale fu chiesto di stendere uno schema di decreto istitutivo di una Commissione di vigilanza che
avrebbe dovuto affiancare i compiti di controllo governativo. Il 26 ottobre del 44 lEIAR diviene Radio Audizioni
Italia.
GESTIONE TECNICA: Ministero poste e telecomunicazioni
GESTIONE POLITICA: sottosegretariato per la stampa e linformazione (RUSCA, che mantenne le sue
funzioni fino al 45 quando fu istituito il Primo CDA RAI).
DIRETTORE GENERALE: ARMANDO ROSSINI
Intanto RUSCA veniva accusato di voler evitare la divulgazione di notizie scomode e di voler avallare il carattere
governativo dellinformazione. Fu fatto dimettere prima della scadenza del suo mandato, ma non si era compreso
che il periodo di transizione era veramente delicato.
Il 27 aprile del 45 il CLNAI aveva nominato ENRICO CARRARA Commissario per la gestione delle attivit
radiofoniche dellItalia del Nord. La radio continu ad essere separata tra le regioni settentrionali (CARRARA) e
quelle centro-meridionali (dipendenti dalla RAI).
Lo sviluppo della radio nel periodo in questione fu necessariamente di continuit
con il passato. Nel 45 gli italiani cercavano nei mm cronaca nera, sport,
intrattenimento e svago; il costume e la vita sociale erano dominati dalla cultura
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LA VOCE DEI PARTITI americana. Dopo la liberazione, La voce dei partiti fu il primo tentativo di
informazione politica alla radio. Successivamente nacque Opinioni dove 6 ospiti
fissi di diversa tendenza politica parlavano a turno nei vari giorni della settimana.
Ma la presenza in Radio era a discapito dei partiti minori..
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ROSSA E AZZURRA
La maggior parte degli impianti radiofonici era andata distrutta e occorreva dotare
lItalia lungo il litorale adriatico e tirrenico almeno di una potente stazione. Un
altro problema erano le antenne. La situazione finanziaria era gravissima, vista
limpossibilit di riscuotere gli abbonamenti e la bassa entit del canone e il
bilancio era in perdita. Per molti mesi continuarono a sussistere 2 gruppi distinti di
programmi per lItalia settentrionale e quella meridionale. JEMOLO fu allontanato
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GraziaV

LE PRIME QUESTIONI
ISTITUZIONALI

NASCE UNA GRANDE


AZIENDA

dalla RAI e fu nominato Presidente SPATARO. Nel 1946 fu riunificata la rete


nazionale con i collegamenti paralleli di 2 programmi completi. Le due reti
unificate in una sola direzione vennero chiamate rossa e azzurra.
Con il decreto 428 del 1947 venne istituita una Commissione bicamerale
parlamentare di vigilanza, con la quale il Parlamento avrebbe dovuto fungere da
mediatore. Definirne i compiti era materia ardua, di fatto i poteri della
Commissione erano contraddetti dalla norma che autorizzava il Governo a
intervenire direttamente sulla RAI per bloccare programmi considerati
pregiudizievoli.
Con la conferenza di Copenaghen furono note le frequenze assegnate allItalia.
SERNESI procedette ad una grande ristrutturazione della RAI. Intanto, cera
malcontento tra il p personale. Nel 48 fu stipulato il primo organico contratto
collettivo per il personale e vi fu laumento delle retribuzioni.

8 RADIO ITALIANA

IL RUOLO DELLA
CHIESA

DI NUOVO
PROPAGANDA

IL DIBATTITO
CONTINUA

TUTTO A ROMA

CARI AMICIVICINI E
LONTANI

Alle elezioni del 18 aprile del 48 la DC vinse anche grazie allalleanza con la
Chiesa, perfezionata nella comune gestione dei mezzi di comunicazione di massa.
La radio tv e il cinema furono i settori sui quali si concentr maggiormente
linteresse delle gerarchie vaticane. Tale interesse comincia dagli anni 20 durante
il fascismo. Lo sviluppo della cultura di massa avviene sotto linfluenza della
Chiesa e la diffusione del cattolicesimo avviene anche attraverso i mm.
Lobiettivo era quello di educare le masse, neutralizzando quando di laico ci
fosse.
I mm diventano sempre di pi il riflesso dellazione politica e propagandistica.
Nonostante la visione di unItalia contadina da parte della DC, alcuni processi di
rinnovamento si erano messi n moto. PICCONE STELLA si adoper per creare un
opuscolo di un vademecum del perfetto giornalista, ma serv a poco, visto che
anche dal Parlamento piovevano denunce di uninformazione faziosa.
Nel 52 fu rinnovata la convenzione al di fuori di qualsiasi controllo
parlamentare. Il rinnovo era stato condotto in segreto dal nuovo Presidente RAI
CRISTIANO RIDOMI. I comunisti chiesero pi volte di abolire il doppio
finanziamento: canone e pubblicit.
Fu condotta dalla RAI unaspra battaglia per combattere gli evasori del canone e
contemporaneamente fu avviata una campagna per reclutare nuovi abbonamenti:
concorso botta e risposta (per abbonati) e nel 48 Radiofortuna. Tra il 48 e il 52
ci fu un vero decollo dellazienda.Nel 52 la SIPRA con la RAI entr a far parte del
gruppo IRI. Agli inizi degli anni 50 la RAI era finalmente unazienda solida.
La programmazione radio rimase distinta tra Nord e Sud fino al 46 quando il
nuovo assetto RAI vara due programmi in onde medie: rete rossa e rete azzurra,
caratterizzate da una struttura a palinsesto e da unomegeneit dellofferta di
musica. Questa distinzione permase fino al 51, quanto nacquero: il programma
nazionale (informazione-informare), il secondo programma (ricreativo-divertire) e
il terzo programma (culturale-educare). Nel 51 fu trasmesso il Festival di
Sanremo. La RAI era molto attenta alle esigenze del pubblico e un ufficio apposito
leggeva le lettere degli ascoltatori (Servizio opinioni). Vi erano anche programmi
per gli adolescenti Lucignolo. Viene varata nel 47 La radio per le scuole. Tra le
altre trasmissioni: nel 44 LApprodo la rubrica culturale pi longeva della RAI. La
radio non era solo letteratura, ma anche informazione: Arcobaleno del 49 era il
pi popolare settimanale radiofonico. Con la riforma del 51 anche il giornalismo
venne potenziato. Inoltre, nacquero i primi documentari (neorealismo
radiofonico). Per gli spettacoli di variet: Rosso e nero del 51. Nel dopoguerra
nasce anche lofferta di prosa alla radio.

9 VEDERE A DISTANDA
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GraziaV

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LINVASIONE DELLE
IMMAGINI

Nellarco di un decennio lItalia passo da una condizione economica arretrata ad


una che ne fece una delle nazioni pi industrializzate delloccidente. Vari
mutamenti sociali: emigrazione, nuovi consumi, urbanizzazione: Miracolo
italiano. La tv determin una certa espropriazione della radio. In seguito la radio
ha saputo tirare fuori una strategia vincente seducendo di nuovo il suo pubblico.

PROVE TECNICHE DI
TRASMISSIONE

LAPPARATO FORMA IL
SUO PUBBLICO
VECCHI E NUOVI
COSTUMI CULTURALI
PULPITO E CATTEDRA

Il 10 aprile 1954, la RAI cambia denominazione da Radio audizioni Italia a:


Radiotelevisione italiana.

5
La situazione politica nel momento in cui nasce la TV, vedeva SCELBA da pochi mesi alla testa di un Governo
centrista. De Gasperi, fino alla morte, rest alla testa del partito. Si affacci la figura di AMINTORE FANFANI. La
Chiesa, compresa la forza del mm, cerc una saldatura con i partiti di maggioranza. La tv appariva strumento
fondamentale per modernizzare la cultura in senso antilaicista. Alla RAI furono nominati:
PRESIDENTE: ANTONIO CARRELLI
DIRETTORE GENERALE:GIAN BATTISTA VICENTINI
AMM DELEGATO: FILIBERTO GUALA
GUALA oper subito dei mutamenti e assunse allINA CASE il suo braccio destro: LUIGI BERETTA ANGUISSOLA , il
TG pass alle dipendenze di VICENTINI e la direzione del personale a PIER EMILIO GENNARINI. GUALA fu il 1
manager della RAI che pens alla tv come pulpito e cattedra, che comprese limportanza della separazione
tra:momento creativo e momento produttivo. Inoltre, la sua matrice religiosa rese agevole losmosi tra Chiesa e
vertice DC. GUALA introdusse un codice di autodisciplina fatto osservare dai Comitati. Rest in carica fino al
1956 e in questi 2 anni fu fautore della suddivisone dei generi in relazione alle fasce orarie e con Pio XII cre
unalleanza che si ripercosse anche sulla natura dei programmi.

10 IL MAGICO OCCHIO LUMINOSO

MODERNO E
ANTIMODERNO

IL MIRACOLO E IL SUO
SCHERMO

La Chiesa aveva compreso limportanza della TV, mentre il PCI non ne era ancora
consapevole. Si assist per quasi 20 anni al dibattito contro la tv da parte delle
elites culturali che faceva parte della strategia del fronte antidemocratico (parte del
mondo cattolico, PCI e aristocrazia laica). Nonostante queste contrariet la tv crea
un rapporto diverso con il pubblico, modificando abitudini sociali (ascolto
collettivo di lascia e raddoppia). La tv porta il mondo in ogni casa e incontr la
popolarit soprattutto tra quelle categorie sociali maggiormente escluse dalla
civilt moderna. Il tg divenne quotidiano, a partire dal 56. Gli intellettuali di
sinistra demonizzarono la tv, spesso perch preoccupati di perdere legemonia
culturale.
GUALA fu costretto a dimettersi nel 56 e tra le ragioni, sicuramente vi era il fatto
che la matrice religiosa da sola, non bastava pi. Furono nominati:
DIRETTORE GENERALE: RODOLFO ARATA personaggio in possesso di doti di
equilibrato amministratore richiesta da unazienda come la RAI in via di sviluppo.
AMM DELEGATO: MARCELLO RODIN DI MIGLIONE Seppe dirigere lazienda in
modo egregio per ben 9 anni con una virata laica e con una migliore
razionalizzazione. I primi anni di Rodin sono quelli della grande espansione della
pubblicit, della nascita della tv scolastica e della tv per ragazzi.
La tv accrebbe la diffusione delle conoscenze, delle informazioni e favor
lacquisizione di nuove risorse linguistiche (molti ancora parlavano solo il
dialetto).

3 GLI ANNI DEL SACCHEGGIO


Inizialmente la tv era ben lontana dal concetto di palinsesto, orientata verso 2 obiettivi: costruire una sequenza
cronometrica delle trasmissioni e orientare il pubblico nel senso di una fruizione pedagogicamente corretta. La tv
dei primi anni saccheggia quindi, radio, teatro e cinema. Sono gli anni delle commedie teatrali. Un caso a parte
8
GraziaV

rappresentato da Padre Mariano (pace e bene a tutti). La tv in quegli anni era orientata ad un obiettivo di
alfabetizzazione. Nel 60 nasce Controfagotto condotto da UGO GREGORETTI un mix di reportage, fiction etc. La
tv va alla ricerca di una sua propria identit che la affranchi dal cinema. ANTON GIULIO MAJANO fu il regista di
opere quali: la cittadella, La freccia nera etc Manca ancora una produzione apposta per la tv.
La tv dei ragazzi aveva un chiaro scopo pedagogico. Fino al 66 ci fu anche la Telescuola per sopperire alle
carenze di scuole e mezzi. Nel 60 ALBERTO MANZI condusse non mai troppo tardi.
LA RADIO veniva ascoltata pi nelle ore diurne e, cmq, aveva degli ascoltatori
affezionati. La radio, inoltre, cerca di ritagliarsi una programmazione che venga
valorizzata dal mezzo stesso: diretta Il canale nazionale si specializza
MENTRE CRESCE LA
4
nellinformazione, il secondo canale punta alla messa in onda di 4 spettacoli
TV, LA RADIO
giornalieri di prosa, musica e variet, il terzo canale storicamente culturale,
ammorbidisce la sua linea troppo accademica e anticipa alle 17 la messa in onda.
La drammaturgia radiofonica pi viva che mai.
GARINEI E GIOVANNINI e altri autori vennero scritturati per realizzare spettacoli tv.
Sar, per, il mix tra quiz e spettacolo leggero ad agire da moltiplicatore. Nel 57
nacque il Musichiere condotto da Mario Riva. Tra la fine dei 50 e linizio dei 60
5
RITRONO A CASA
quasi tutti avevano la tv. La tv sempre pi utilizzata per limpiego del tempo
libero. Carosello (1957-75) fu lindiscusso protagonista della rivoluzione dei
consumi. Dava una radice nazionale alle immagini dispersive della societ dei
consumi.
Il basso livello dello sviluppo economico italiano dei primi anni 50 fu una delle
condizioni che permise una forte penetrazione del modello americano. In Italia
GOOD MORNING
ancora non esisteva la dipendenza del programma dagli indici di ascolto. Poco a
6
AMERICA
poco, lAmerica si allontana per far posto a stili e linguaggi tutti italiani.
Canzonissima del 56, un intrattenimento alla fortuna (lotteria). Verso gli anni 60
esplode lamore per il giallo (Hitchkok etc).
Furono i tg a consacrare il successo della tv. Le notizie, dovevano, cmq subire il
controllo della DC e del Governo. Nel 56 una societ collegata al quotidiano Il
tempo appellandosi allart 21 della Costituzione fece richiesta al Ministero delle
poste di utilizzare canali tv al di fuori della concessione statale RAI. La Corte fu
chiamata ad esprimersi e stabil il diritto di riserva allo Stato delle trasmissioni
PER ORA IL
radio e tv, ma non considerava questa riserva in senso assoluto, bens condizionata
7
MONOPOLIO SALVO
alla possibilit di accesso al mezzo e alleliminazione di abusi ed eccessi di potere
nellesercizio delle trasmissioni effettuate dalla concessionaria. Alla fine del 61
era stata completata la 2 rete tv. Con larrivo di
DIRETTORE GENERALE: BERNABEI
Si posero le premesse per un lento declino che misero la RAI al centro di interessi
politici e spartizioni clientelari.

11 RIBALTA ACCESA

2
3
4

UNA FABBRICA DI
CONSENSO

NUOVI FATTORI DI

Nel 59 con il Governo MORO, si chiudeva lesperienza centrista e si apriva al


centro sinistra. Si inaugur Tribuna elettorale. BERNABEI aveva il compito di
trasformare la RAI in una macchina di consenso imponendo la centralit della tv
nella vita sociale e politica degli italiani. Nomin ENZO BIAGI alla direzione del
tg, ma in seguito alle troppe pressioni politiche, questi si dimise.
PRESIDENTE: PAPAFAVA
In questo periodo la RAI bruci troppe risorse in investimenti improduttivi.
Mutarono le abitudini degli italiani e i giovani si emanciparono.

CAMBIAMENTO

LA QUESTIONE DEL
COLORE

I PROGRAMMI CHE
HANNO FATTO LA TV

Il colore venne introdotto in Italia nel 75, con molto ritardo rispetto agli altri
paesi per volere delle lobbies politiche.
Negli anni 60-70, la RAI si dedica alla creazione di un pubblico popolare il pi
possibile omogeneo. Le aree tematiche erano 3: 1) spettacolo leggero, variet; 2)
9
GraziaV

musica leggera; 3) cultura. Nel 61 Studio uno con le KESSLER. Il festival di San
Remo diventa lunico programma in diretta. Nasce uno star system dai connotati
popolari. Il 2 programma verr dedicato alla cultura anche accontentare le
sinistre. Tra i programmi culturali: Sapere e Medicina oggi. Sul fronte scientifico,
si ricorda: Orizzonti della scienza e della tecnica.
5
6

LO SPETTACOLO
RIPRODOTTO

QUEL PICCOLO QUASI


INTIMO STRUMENTO
AMM. DELEGATO:

LA CENTRALIT DELLA
RAI

GRANZOTTO. Si dimise nel 69 perch si rifiut di firmare un


ods relativo ad un reimpasto delle cariche.
AMM. DELEGATO: PAOLICCHI
In Italia vi fu il movimento del 68 che per non riusc ad arrestare la tendenza
alla modernizzazione del paese. Nel 69 sbarco sulla luna. La riforma della RAI,
nacque in questo clima 75.

12 ANNI DI PIOMBO.
1 UN MONOPOLIO PUBBLICO E RIFORMATO
La protesta collettiva esigeva una politica riformatrice. La dc attraversava un periodo di crisi e lo dimostrano i
Governi succedutisi fino al 72, che sono tutti durati molto poco. Una prima risposta fu listituzione delle regioni
nel 70. La storia della RAI tra il 70 e il 75 rappresentata dalla lotta tra fermenti rivoluzionari e istanze di
ristrutturazione, ma vinse la terza via del capitalismo selvaggio. Le forze in campo erano3:
1. Le maggiori forze politiche tra cui il Partito socialista,
2. Sindacati e uomini di cultura,
3. Management della RAI.
PRESIDENTE: ALDO SANDULLI dimessosi in seguito allinchiesta di Zavoli Un codice da rifare.
AMM. DELEGATO: PAOLICCHI
Lorganigramma dirigenziale che venne varato anticipava di quasi 5 anni la lottizzazione. Lods del 69 fu una
specie di prova generale della riforma, dal quale vennero esclusi i comunisti. Si apre un periodo di crisi della RAI
proprio alla vigilia del rinnovo della convenzione ventennale tra Stato e RAI che scadeva il 15 dec 1972. In quello
stesso periodo si affacciavano le prime tv private via cavo. Il fronte di contestazione al monopolio era composto
da 2 linee: i riformisti e coloro che volevano lapertura alla privatizzazione. I partiti erano tutti contrari alla
privatizzazione. La RAI invoca un pi efficace intervento del Parlamento, il PCI voleva un rafforzamento del
servizio pubblico, la sua regionalizzazione, il controllo democratico sulla sua gestione e la separazione dal
Governo. Il PSI rifiuta ogni concessone ai privati e auspica la creazione di un ente pubblico a statuto speciale con
una pi accentuazione del monopolio, controllo parlamentare e spinta al decentramento. EUGENIO SCALFARI
propose la concorrenza tra pubblico e privato, affermando che il monopolio escludeva comunisti e socialisti. Si
dimise PAOLICCHI e il Governo Andreotti del 72, si limit ad istituire una Commissione per lo studio della
riforma. Tra i provvedimenti governativi, spicc il divieto alla SIPRA di raccogliere pubblicit al di fuori di quella
radiotelevisiva.
2 FERMENTI NELLETERE
LItalia nel 73 conobbe un momento di crisi economica. Il processo di privatizzazione RAI assume 2 direzioni:
1. Concentrazione di grandi gruppi editoriali.
2. Frammentazione e polverizzazione delle iniziative ad opera di piccole imprese sparse su tutto il territorio
nazionale
Nel 70 Mondadori, Rusconi e Olivetti, si interessano alla tv e alla possibilit di sfruttamento commerciale. Nel
71 nasce la 1 tv privata via cavo TELEBIELLA. Questa fu messa a tacere nel 73, ma solo dopo un
pronunciamento della magistratura riprese la sua attivit. Il Min. GIOIA modific il codice postale dichiarando
fuorilegge tutte le tv private. Su questo intoppo cadde il Governo Andreotti, poich i repubblicani ritirarono la
fiducia al min. GIOIA. In Italia con la presenza di ripetitori svizzeri, erano visibili Telecapodistria e RTSI. NEL 74
la Corte emise 2 sentenze la 225 riguardava lillegittimit del decreto con ui il nuovo min delle Poste TOGNI
aveva ordinato lo smantellamento dei ripetitori delle 2 tv svizzere. La 226 legittimava la riserva allo Stato della
concessione per la tv via etere e liberalizzata la tv via cavo in ambito locale. La Corte aveva segnalato al
10
GraziaV

Parlamento 7 temi fondamentali che dovevano caratterizzare il nuovo assetto del servizio pubblico:
1. Gli organi dirigenti rai non devono rappresentare il punto di vista del Governo
2. I programmi di informazione devono essere ispirati a criteri di imparzialit
3. Il parlamento deve avere il potere di vigilare sulla rai
4. i giornalisti sono tenuti allimparzialit e oggettivit
5. la pubblicit deve essere limitata
6. laccesso alla radiotv deve essere aperto ai diversi gruppi politici, culturali e religiosi
7. il diritto di replica deve essere riconosciuto come fondamentale.
La tv via cavo entr in declino e si afferm la tv via etere. Nel 74 si affermano le prime tv private via etere e
Berlusconi inaugura TELEMILANO. Lo stesso anno la proroga della concessione RAI arriva al suo termine e il
Consiglio dei ministri approv con decreto la riforma della RAI: L. 103 DEL 14 APR 75. Questa si basava su 3
nodi fondamentali:
1. La riserva allo Stato della diffusione dei programmi su scala nazionale assicurata solo se la RAI era in
grado di assicurare il massimo di apertura pluralistica a tutti i partiti. A tal scopo la vigilanza era assegnata
ad una Commissione parlamentare.
2. La creazione di una terza rete pubblica e sviluppo di reti televisive via cavo
3. La ripetizione sul territorio nazionale di tv straniere.
Il pi grande paradosso risiedeva nella sfasatura tra i principi ai quali si ispirava e le tendenze strutturali
delleconomia. La RAI in seguito ai lacci imposti dalla riforma, non era in condizione di affrontare con armi pari
la concorrenza. Inoltre, la sentenza 202 del 76 dichiarando incostituzionali alcuni articoli della legge 103,
autorizzava le trasmissioni via etere di tv locali. In questo periodo nacquero: Quinta rete e Antenna nord e varie
altre.Il 75 fu lanno pi nero della RAI.
La radio, viceversa, viveva una delle sue stagioni migliori, grazie anche al rilancio
di PICCIONI. Il 68 aveva inaugurato un decennio di creativit nella radio, si pensi
alla trasmissione Alto gradimento del 70. Le radio private si diffusero a macchia
dolio e sopperirono alle carenze del servizio pubblico. A Roma comincia a
PICCOLE ANTENNE
3
trasmettere Roma citt futura emittente fortemente policitizzata e Radio radicale.
CRESCONO
La RAI risent della concorrenza, inoltre aveva tecnologie ferme agli anni 60. Gli
anni di piombo andarono dal 77- all80 e in questo periodo venne lanciata la terza
rete tv e nacquero le prime concessionarie di pubblicit. La RAI si trovava tra 2
leggi: quella di riforma e quella del mercato.
DIRETTORE GENERALE: MICHELE PRINCIPE
PRESIDENTE: BENIAMINO FINOCCHIARO
PRESIDENTE: PAOLO GRASSI PSI (77)?
Nel 77 iniziano ufficialmente le trasmissioni a colori. La nuova struttura
aziendale prevedeva lautonomia della produzione e della programmazione delle
reti televisive e di una nuova struttura centrale nata per la produzione di
trasmissioni didattiche: dip. Scuola e educazione. Lazienda dopo laccentramento
4
RETI E TESTATE
di BERNABEI venne suddivisa in molteplici centri operativi, dotati di larga
autonomia, con i quali si inaugurava un regime di concorrenza interna. La prima
rete volle connotarsi come rete popolare, la seconda fatic a trovare una sua
connotazione precisa.
Tra le innovazioni: finisce Carosello, Rischiatutto, Odeon, Contenitori
domenicali, Furia. Il 15 dec 1979 nasce la terza rete con una programmazione
regionale e paraculturale. Il suo insuccesso iniziale fu soprattutto dovuto al fatto
che nessuno voleva questa rete.
Nasce la produzione seriale: Heidi, Goldrake, Happy days etc. Finisce la tv
pedagogica. Le trasmissioni abbandonano la cadenza settimanale per arrivare a
IL RILANCIO DELLA
quella giornaliera. Nel 75 nasce Romanzo popolare e con Gregoretti Uova fatali.
5
FICTION
LOrlando furioso. Poi Ges di Nazareth, Lalbero degli zoccoli, Ligabue. Con
lobiettivo di un aumento del consumo tv, la fiction assume funzioni di: traino al
tg, copertura di nuove fasce orarie, intrattenimento e differenziazione.
6
LA ROTTURA DEI
I programmi culturali subirono notevoli cambiamenti in seguito alla riforma RAI.
11
GraziaV

GENERI

IL NUOVO CONSUMO

Si sacrific il contenuto a fronte di una pi grande spettacolarizzazione. Anche i gr


subirono dei cambiamenti. Si inaugura la stagione della ricerca dello scoop.
Questa rottura dei generi fu soprattutto caratterizzata da intreccio di esperienze e
di formule. Nel 78 vi furono programmi di grande successo come Odeon e Di
tasca nostra. Con lavvento degli anni 80, con un diffuso benessere e la ricerca
sempre pi diffusa del piacere e del superfluo, i generi e i palinsesti si modificano
per incontrare sempre pi il favore del pubblico. I programmi culturali
diminuiscono sempre pi.
Anche il variet si modifica e aggiunge degli artefatti quali il playback. Nel 76
nasce Domenica in e lAltra domenica (seconda rete), condotto da Arbore con le
sorelle Bandiera, Andy Luotto etc. Il talk show nasce per rispondere al clima di
inquietudine sociale generato dal terrorismo (Bont loro con Costanzo).

13 NEL MERCATO ELETTRONICO.

5
6

IL MONOPOLIO
SPEZZATO

ASSALTO ALLA
DILIGENZA

Il processo di modernizzazione sembrava essersi arrestato. Il cambiamento


avvenuto in anni stato reso possibile dalla liberalizazione delletere. Grazie
alle nuove tecnologie anche il cinema stato assoggettato alla tv. In poco tempo
la tv ha dovuto rispondere allequazione: pi spettatori, pi pubblicit, pi profitti.
Il vecchio broadcasting era stato caratterizzato da:
* Pubblicit delimitata Carosello
* Forte connotazione educativa
* Mercato di tipo protezionistico
Il primo cambiamento riguard uno sguardo verso al privato e ad unansia di
soddisfare bisogni individuali, le innovazioni tecnologiche e lespansione
dellideologia dellimpresa. La storia della radio-tv anni 80 si pu riassumere da
un lato con il servizio pubblico alla ricerca di una sua identit e dallaltro con una
tv privata che assume una precisa identit e un monopolio commerciale.
Lassenza di una normativa sul sistema radiotelevisivo portarono in un primo
momento ad uno sviluppo anarchico e frammentario e in un secondo momento al
formarsi di una grande concentrazione : il gruppo FININVEST. Si possono
distinguere 2 fasi:
1. dal 76 al 79 con la proliferazione di varie radio e tv private
2. dall80 all84 con lemergere di un solo gruppo, quello di Berlusconi.
Negli Anni 80 i network attaccarono la RAI SUL piano dei programmi: Dallas su
tutti.

IL SISTEMA MISTO

TRA UCCELLI DI ROVO


E VENTI DI GUERRA

LA FORTEZZA
BASTIANI

MERCATO E
PALINSESTI

I responsabili del gruppo che gestiva Rete4 furono costretti ad accettare un


compromesso con Berlusconi. Finivest acquist Rete4. Le tappe di Berlusconi:
* 79 aveva costituito la finanziaria COFINT.
* 80 con lacquisto di Tele Torino International possiede 10 emittenti.
* 81 costituisce le nuove societ: Viedeotime, Reteitalia, Elettronica
Industriale. Fa accordi con ABC, CBS e NBC.
* DALLAS fa salire laudience e le vendite pubblicitarie. Scrittura Villaggio,
MOndaini etc.
* 84 dopo la costituzione della SEDIT possiede anche Rete4.
Nell83 la RAI attravers un periodo di crisi finanziaria, dovuta anche alla
concorrenza FININVEST. Ebbe inizio la lotta a colpi di audience. Nell84 nacque
lAuditel. La RAI viveva una grande contraddizione: sullo scenario interno
lazienda obbediva alla logica del servizio pubblico, sul fronte esterno doveva
combattere sul fronte della mercatizzazione.
Nella tv commerciale i programmi ancor prima di piacere al pubblico, devono
essere di gradimento degli investitori. Il saccheggio di prodotti seriali americani
12
GraziaV

LA NEOTELEVISIONE

NULLA P PI
DEFINITIVO DEL
PROVVISORIO

10

11

12

SUL SIGNIFICATO DI
POPOLARE

TV SPAZZATURA O
INTELLIGENTE?

VERSO UNA NUOVA


LEGGE

DI TUTTO DI PI

avviene pi nella logica del palinsesto che sul piano della cultura dei prodotti. Tra
le intuizioni del network vi furono lallungamento degli orari di trasmissione e la
programmazione in senso orizzontale dei programmi (es. telenovelas tutti giorni,
stessa ora).
Con il satellite e la pay-tv, lo spettatore comincia a crearsi da solo il suo
palinsesto. Si afferma la videoregistrazione. ECO ha parlato di neotelevisione e
BETTETINI ha manifestato la sua preoccupazione per il formarsi di una cultura
individualista. I caratteri della neotv possono essere riassunti in:
* Serialit ripetitiva;
* Conversativit affabulatoria;
* Proposta trasgressiva ai limiti del porno
* Esercizio demenziale dei nuovi comici.
..che poi sarebbero tipici tratti della fase attuale della modernit. E il
comportamento definito da ECO consolatorio, in quanto rassicura il pubblico con
qualcosa che gi conosce. CALABRESE ha parlato di estetica della ripetizione
fondata sul frammento, poich non si ha n tempo n voglia di fruirla nel suo
insieme. La RAI mette in diretta lo spettacolo esterno (terremoto di Napoli etc), la
tv commerciale simula la messa in scena del reale ma le sue direte sono farse.
Unaltra caratteristica della neotv inoltre la comunicazione politica, la vendita di
spazi ai partiti e lutilizzo di questi, tramite una comunicazione centrata sulla
costruzione emotiva della realt televisiva.
Nell84 alcuni pretori decisero di oscurare le reti FININVEST. Dopo una serie di
decreti fu emanata la L. n. 10 del 1985 che andava molto a favore della
FININVEST. Di questa legge si serv Berlusconi per tenere a bada lipotesi della
nascita di un terzo polo televisivo, dopo lacquisto da parte di Rede Globo di
Telemontecarlo. Agli inizi dell85 fu creata la Federazione radio e televisione che
raggruppava le tv e radio locali e nazionali private (Reti Berlusconi, Rete A e Tele
Elefante). Un accordo dell86 port al 16% il limite per la pubblicit e per la RAI,
la Commissione di vigilanza aument il limite al 6%. Nello stesso anno, la
Commissione in base alla lette n. 10, eleggeva il nuovo cda con PRESIDENTE:
MANCA.
La RAI riuscita negli anni a fare un giornalismo popolare (nel senso di vicino al
popolo) es. terremoto dell80, vernicino etc. Un altro filone fu quello della tv
problematico-culturale (Mixer, Samarcanda etc.).
Tra i programmi RAI: Pronto Raffaella, Blitz, Aboccaaperta. Fininvest risponde
con: Buona domenica. La tv commerciale vuole concorrere soprattutto sul variet
(Drive in 83 e Fantastico alla RAI). Quelli della notte fu un grande successo e
Arbore riusc a capire che alla radice di un vero successo tv, c sempre
unintuizione di natura sociale, la vera tv la messa in bella della societ che
rappresenta.
Nell87 la RAI registra un pi alto successo di pubblico, dovuto allinnovazione di
RAI 3. Nacse lopzione zero: chi possiede tv non pu avere giornali e viceversa.
Nel luglio 88 la Corte con una nuova sentenza legittimava ancora la provvisoriet
della legge n. 10, in realt, la Corte non voleva decidere. Distrusse solo lopzione
zero. La formazione del terzo polo tv veniva nuovamente bloccata. Lo stesso anno
fu firmata la convenzione Stato-rai della durata di 6 anni. Nel 90 nasce la pay-tv
di Finvest Telepi.
MANCA nel cda dell88 aveva indicato 3 dinamiche di evoluzione della RAI:
1. Concorrenza nazionale e internazionale
2. passaggio da una tecnologia semplice ad una complessa
3. passaggio da un pubblico semplice ad una segmentazione della domanda
La RAI era in ripresa pervari motivi:
* Coordinamento tra le reti che aveva razionalizzato le risorse
13
GraziaV

*
*

13

14

QUELLA PARTE DI TV
CHIAMATA CINEMA

Nascita dellAuditel che dava maggior affidabilit


La tv commerciale dopo Drive in non ha fatto programmi degni di nota, la
RAI ha invece mantenuto in molti programmi lidentit del servizio
pubblico. Circa i programmi culturali: Quark, viaggio intorno alluomo,
film dossier, parola mia (gioco condotto da Rispoli). Rai3 produsse:
Telefono giallo, chi lha visto (per una tv verit).
A parte Striscia la notizia il vero motore della tv fu RAI3 con Chiambretti,
Schegge, la tv delle ragazze, Avanzi etc.
Il film entra nella dimensione televisiva. La tv divenuta il pi grande mezzo di
diffusione del cinema, come la radio divenuta il pi grande mezzo di diffusione
della musica. Il periodo doro del cine in tv va dalla riforma RAI ai primi anni 80.
Con la Piovra si d inizio alla serialit. Questo genere fu poco stimato, ma fece
scuola in tutto il mondo.

LA RISORSA
TECNOLOGICA

14 RESTATE IN ASCOLTO
1

UN DESTINO DI
MINORANZA?

IL CONSUMO E
LOFFERTA

La radiofonia privata negli ultimi 10 anni ha conquistato una posizione di rilievo


negli ascolti. Dalle 6 alle 9 la radio pubblica ad avere pi ascoltatori (per
notiziari).

3 UN NUOVO MODELLO DI SIVLUPPO


Nel corso degli anni 80 molti editori hanno esteso lambito di attivit della propria radio, fino a farla divenire
nazionale. Per linsediamento in una dimensione di ascolto nazionale, occorreva ladozione di un formato cio
un modello e uno stile di programmazione che avesse valore di richiamo per un segmento di pubblico
trasversale alle realt locali. Alla delocalizzaizone del formato doveva accompagnarsi una specializzazione del
prodotto e una promozione che accreditasse limmagine della stazione al di fuori dellambito locale. Tra gli
aspetti negativi di questa operazione, vi il ricorso al sistema delle affiliazioni. Questo sistema prevedeva che
lemittente si rivolgesse a dei ripetitoristi per ottenere lestensione della diffusione e in cambio cedeva a questi il
diritto di inserire pubblicit locale nei break. Ladozione del sistema delle affiliazioni giustificato dal fatto che il
riconoscimento del diritto di radiodiffusione operato nel 76 dalla Corte sanciva unicamente il diritto a
trasmettere in ambito locale. Radio 105 di Milano inizi ad estendere il segnale appoggiandosi a reti locali. La
mancanza di una legge per il settore costrinse le radio a compromessi poco felici dal punto di vista commerciale.
In seguito allapprovazione della L. 223 del 1990 tutte le strutture che ripetono il segnale sono state acquisite
dalleditore nazionale. Ad oggi, per su 15 radio che hanno chiesto la concessione nazionale, solo 4: radio 105,
Montecarlo, Deejay e Radio Italia sono presenti su quasi tutto il territorio nazionale.
Le radio nazionali normalmente sono di intrattenimento, ad eccezione di Radio
radicale, Italia Radio e Radio Maria. Sul fronte dellascolto il modello della radio
di intrattenimento sta andando in crisi e occorre diversificare lofferta. Tre radio si
LA STRATEGIA DELLA differenziano per lofferta:
RTL 105: ha un format radio allamericana basato sul concetto di flusso,
4
RADIO PRIVATA
per un consumo veloce.
NAZIONALE
ITALIA NETWORK: musica disco per giovanissimi.
RADIO ITALIA: solo musica italiana.
Oggi, un altro filone in ascesa quello del revival.
Nelle radio locali, prevale il formato generalista che riproduce lo stesso palinsesto
TIPOLOGIE E
ogni giorno: info la mattina, dibattiti con il pubblico nel resto della mattinata,
5
CARATTERI DELLE
notiziari a pranzo e musica per i pi giovani nel pomeriggio. Il punto di forza sta
RADIO LOCALI
nel contatto con gli ascoltatori. I formati alternativi a quello generalista, sono
quelli nastroteca. Vi sono poi le radio comunitarie in prevalenza cattoliche.
6
LE CONSEGUENZE
Vi sono 2 eventi cha hanno interessato la radiofonia:
DELLA LEGGE
1. La nascita di Audiradio 89-90.
14
GraziaV

2. L. 223 del 1990 che riconosce radio locali e nazionali e recepisce lidea di
radio comunitaria.

15 UNA DIFFICILE TRANSIZIONE


1

LA SFIDA EUROPEA

RIFORMA NELLA
RIFORMA?

LItalia che si presenta allappuntamento Europeo un paese mutato nei valori e


negli stili di vita e ci si chiesti se la tv non abbia contribuito a tale mutamento.
La funzione attorno alla quale si organizza la tv il consumo.
Nel 92 il tg5 di Mentana ebbe un enorme successo. Ma PEDULL nominato dopo
MANCA, era convinto che la RAIpoteva resistere alla concorrenza con una tv di
qualit. La relazione del Garante del 92, da un lato assolveva Berlusconi,
dallaltro gli imponeva alcuni obblighi tra cui quello della consegna trimestrale
delle copie dei contratti pubblicitari. Cmq il tetto imposto dal Garante era
facilmente aggirabile da Pubblitalia ricorrendo a delle concessionarie esterne.

VERSO LA PAY TV?


e FININVEST controllano il 90% delle risorse pubblicitarie. Inoltre, altro motivo di scontro lacquisto dei
diritti delle grandi manifestazioni sportive. Il nuovo DIRETTORE GENERALE: PASQUARELLI si dedic al
risanamento finanziario della RAI.
Il Presidente dellIRI Franco NOBILI aveva fatto notare lanomalia di una societ (la RAI), controllata
dallazionista IRIsul piano economico, ma gestita dal vertice di nomina politico-parlamentare, con unattivit
sottoposta al controllo di una Commissione bicamerale. Lex presidente MANCA immagina un ente autonomo tipo
ENEKL, AMATO, rilancia, invece, lidea di una holding. Lesercizio provvisorio della Legge Mamm era agli
sgoccioli e lallora neo-ministro delle poste PAGANI avendo il compito di far rispettare i termini previsti dalla
legge, presenta lelenco delle 12 emittenti nazionali oltre a quello delle emittenti regionali, che hanno diritto alla
concessione. La DC si preoccupa delle pay-tv, il Presidente della Commissione parlamentare, non trova giusto che
delle tv per pochi abbiano una concessione nazionale, togliendo spazio ad eventuali altre reti. Con il decreto del
92 sancisce che le reti FININVEST, la RAI, videomusic e Rete A ottengano la concessione nazionale. Con questo
decreto sembra si stabilizzi ancor pi il duopolio.
In seguito a Tangentopoli e Mani pulite (con messa in onda dei processi di Di
Pietro da RAI 3), viene approvata la L. 206 del 1993 con la quale viene dato il
potere di nomina del CDA ali Presidenti delle Camere. Napoletano e Spadolini
nominarono i nuovi consiglieri (professore, giornalista, esperto di diritto, filosofo,
economista ed editore). Per quanto riguarda la radio, il piano di rilancio del
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DOPO TANGENTOPOLI
Consigliere TULLIO GREGORY ebbe il solo risultato di unificare le 3 testate:
direzione dei programmi ad ALDO GRASSO e direzione giornalistica a LIVIO
ZANETTI. Cmq la tv pubblica non fu assolutamente in grado di fronteggiare la
concorrenza delle radio private. Sul piano politico parte una trattativa per far
passare il decreto salva rai che viene approvato il 29 dec da CIAMPI.
LO SPECCHIO DEL
5
RAI

SISTEMA POLITICO

TELECAMERE AL
POTERE

LO SVILUPPO
TELEMATICO

Al potere sono andate le telecamere. Con la vittoria del 94 del Polo, la logica
dello spoil system vuole che il gruppo dirigente della RAI passi la mano e i
Presidenti PIVETTI e SCOGNAMIGLIO nominano il nuovo CDA di managers
(Moratti presidente, Presutti, Marchini, Miccio e Cardini). Il TG1 va a CARLO
ROSSELLA e il TG2 a MIMUM. La CORTE nel 94 si pronuncia affermando che
incostituzionale che un unico soggetta possegga un quarto delle reti nazionali e un
terzo di quelle private e boccia la parte pi importante della legge MAMM. La RAI
per lottavo anno consecutivo ha ottenuto il primato di ascolto nel prime time.
BERLUSCONI in seguito a dissapori con la Lega si dimette e al Consiglio arriva
DINI il quale deve fare i conti con vari nodi da sciogliere: referendum sulla legge
Mamm, sentenza della Corte, par condicio. La nascita di un 3 polo sempre
stato a fondamento della politica antitrust. Nel settore dellinformazione le regole
antitrust hanno lo scopo di favorire il pluralismo. Dal centrosinistra si continua a
chiedere una nuova legge per lelezione del CDA. Questa legge passa al Senato, ma
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GraziaV

LA NUOVA TV

LA SINISTRA NEL
PAESE E NELLA RAI

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LO SCENARIO
INDUSTRIALE E
LEGISLATIVO

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PRIVATIZZARE

12

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UNA HOLDING E UNA


FONDAZIONE

QUALIT E ANTITRUST

si blocca alla CAMERA dove la Pivetti chiede il reintegro del Consigliere


mancante. La RAI chiude in pareggio il 1994. Nel quadro dellofferta, si punta di
pi alla tematizzazione (via satellite), in risposta alla tv generalista. Tra gli altri
eventi, CECCHI GORI compra TMC e VIDEOMUSIC.
Il centro sx voleva privatizzare la RAI per evitare che se la dx vinceva le elezioni,
poi poteva entrarne in possesso. Nella 2 met degli anni 90 vi furono vari
sconvolgimenti: consolidarsi della pay-tv, esplosione della telefonia mobile. Sul
fronte dei contenuti, il day time viene adeguato ad una logica di flusso. Nel 96
nasce anche Port a porta. A causa di budget, scompaiono i documentari e la
qualit della tv peggiora. La mutazione dellofferta si deve al mutamento delle
abitudini di ascolto, che diviene pi routinario e meno attento. Vespa ha avuto,
dunque, lintuizione di collocare Porta a porta in seconda serata, quando la gente
satura di tv evasione e pu dedicarsi alla visione della politica.
La sx voleva informazione politica e culturale. I Presidenti Violante e Mancino,
nominarono ENZO SICILIANO. Gli altri membri (Scudiero, Cavai, Olivares e
Mursia). TANTILLO va a RAI 1 e FRECCEROa RAI 2. Al TG3: Lucia Annunziata.
SANTORO pass a Italia 1, serviva a Berlusconi un uomo di sx che accreditasse il
fatto che le sue tv non avevano nulla a che fare con la politica.
Dalla l. 249 nasce lAutorit per le garanzie. I punti nodali della legge: maggior
controllo sulle telecomunicazioni, labolizione delle barriere tra comparti
industriale, limitazione ad usare il segnale terrestre per sole 2 reti rai e Mediaset,
obbligando le altre a trasferirsi sul satellite, prive di pubblicit. Nonostante tutto,
sul fronte dellofferta la tv generalista sembrava ancora imbattibile.
DIRETTORE GENERALE: PIER LUIGI CELLI il nuovo CDA nominato dai Presidenti
Violante e Mancino vedeva inoltre: BALASSONE, EMILIANI, CAMALERI E CONTRI.
Questo CDA dur in carica 4 anni (2 mandati), ma la qualit dellofferta di questo
periodo fu proprio scadente. Dal punto di vista istituzionale la sx preme per la
privatizzazione affinch possa nascere un terzo polo. In realt quello che
servirebbe alla RAI sarebbe un sistema di garanzie che la proteggesse dagli attacchi
esterni. Il settore delle informazioni vide il cambiamento del TG1 che da
democristiano, pass allarea PDS. Alla direzione di RAI 1: SACC e al TG3 Rizzo
Nervo.
Una delle ipotesi di riforma era la creazione di una Fondazione alla quale
conferire tutte le azioni del capitale RAI una volta sciolta lIRI. SCILOTA LIRI tra il
2000 e il 2002 la propriet della RAI verr conferita al Ministero del Tesoro.
Occorreva un adeguamento degli impianti poich la l. 1138 imponeva alle reti
terrestre eccedenti rispetto alle disposizioni antitrust di essere irradiate mediante il
satellite o il cavo. Per quanto riguarda TMC dopo il crollo di Cecchi Gori, le reti
furono acquistate da Telecom, attraverso la SEAT. Loperazione sembrava
promettere bene. Intanto era sempre la tv generalista quella preferita e a basso
costo e la fiction il programma pigradito.

14 LA NUOVA RAI: UNA CONSTELLAZIONE SOCIETARIA


La RAI fu oggetto di divisioni:
DIVISIONE 1: aveva competenza sulle reti tv e sui primi 2 tg;
DIVISIONE 2: su RAI 3 e sulle offerte collegate Rai international, Rai Educational etc.
DIVISONE RADIOFONIA: sulla quale il consiglio si espresse negativamente.
La societarizzazione obbediva ad una precisa direttiva strategica che conteneva aspetti positivi, oltre quelli della
possibile entrata di soci privati nella gestione delle varie societ. Nacquero anche RAI NET, RAI CLICK etc rese
operanti nellambito della convergenza tra tv e new-media. Il vero risultato fu una costellazione di societ con le
quali il direttore generale avrebbe potuto, mettere daccordo le necessit di politica e mercato non sempre
coincidenti. Ottima fu RAI NEWS 24 (MORRIONE). RAI INTERNATIONAL (MORRIONE) fu sempre, invece, alle prese
con problemi strutturali e produttivi. La vera innovazione fu RAI CINEMA: AMMINISTRATORE DELEGATO:
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GraziaV

GIANCARLO LEONE; DIRETTORE GENERALE: CARLO MACCITELLA, PRESIDENTE: GIULIANO MONTAALDO. RAI
CINEMA aveva il compito di realizzare una vera struttura di produzione indipendente. La RAI aveva bisogno di di
capitali e pens di vendere la societ RAI WAY agli americani, ma GASPARRI, nuovo ministro delle comunicazioni
blocc il contratto.
Era stata esclusa lipotesi di creare una societ per la radio. Il problema della radio
pubblica, risiedeva nella difficolt di riconoscere lidentit delle 3 reti. Nel 98 fu
nominato DIRETTORE: GIANCALRO SANTALMASSI il quale ide dei buoni
programmi, ma in seguit alle sue dimissioni a RADIO2 venne nominato
VALZANIA e a RADIO3 ROBERTA CARLOTTO. La fisionomia differenziata dei 3
canali, veniva cosristabilita.
EVOLUZIONE DELLA
RADIOUNO: informazione, musica e con competenza dei notiziari degli
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RADIO
altri 2 canali.
RADIODUE: canale di intrattenimento e musica (Fiorello etc).
RADIOTRE:
La radio ha vinto la battaglia di come raccontare le guerre, inoltre la radio ha
registrato un cambiamento sia quantitativo che qualitativo. La radio via Internet,
inoltre, rende ancora pi complessa la situazione.
GESTIONE DEL
GAD LERNER fu nominato al posto di BORRELLI, ma si dimise 3 mesi dopo
PRODOTTO E
inseguito alla messa in onda di un servizio che mostrava scene crude di pedofilia.
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CONVENIENZE
Lo stesso servizio fu trasmesso anche dal TG3 poco prima, ma non dest lo stesso
POLITICHE
scalpore.
La RAI negli ultimi anni ha prodotto una tv di qualit: I cento passi (Olmi), Pane e
tulipani, Report, il fatto (EnzoBiagi). Ma il flusso della tv generalista che
impedisce di riconoscere le produzioni migliori. La RAI produce molte fiction:
Incantesimo, Commissario Rocca, Montalbano, Commesse, Medico in famiglia
ROMANZO POPOLARE
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etc. che ebbero grande successo. La l. 122 del 98 imponeva ai broadcaster di
DI FINE SECOLO
reinvetire nella produzione nazionale ed europea di film e fiction quote
significative dei loro ricavi netti. Dal punto di vista delle rappresentazioni tv
dellItalia, la RAI predilige Roma, Napoli e la Sicilia, mentre MEDIASET il nord
Italia.
La tv generalista la fa da padrone. La rappresentazione di preti, medici e
commesse ha la funzione di rassicurare il pubblico. La tv, in questo caso, funge da
IL FILTRO SOCIALE DEL garante di figure e ruoli sociali legati a valori condivisi. Altri successi RAI sono le
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PAESE
trasmissioni di satira politica (8 nano, Pippo Kennedy etc). Il Grande fratello
nasce nella tv generalista con lobiettivo di rendere visibile una gara di
sopravvivenza con premio: la visibilit della tv generalista.
19 LA TRANSAZIONE CONTINUA
Nel 2001 CELLI si dimette da DIRETTORE GENERALE. Nel CDA dopo varie dimissioni, rimangono solo 2
consiglieri. La proposta di legge di GASPARRI del 2002 nei suoi punti principali prevedeva:
- Abolizione del limite della legge Meccanico secondo il quale nessun editore pu crescere oltre il 30% in
ogni settore;
- Abolizione dei divieti agli incroci nella propriet di reti tv e stampa.
- Rete4 e Telepi possono trasmettere in chiaro
- Probabile privatizzazione della rai.
Il centro sx sdegnato, vide in questa proposta una manovra a favore di MEDIASET. Telecom (Tronchetti Provera)
aveva mostrato il suo disappunto relativamente al limite del 10% per lo sviluppo di tv per proprietari di aziende di
telecomunicazione. In questa fase di transizione si riaffaccia MURDOCH: TELEPI passa alla francese CANALPLUS.
La nuova piattaforma unica nascer dalla fusione con Strema controllata dalla News Corp e da Telecom. E gi
pronto il nome: SKY ITALIA.
20 LA CONCENTRAZIONE I Presidenti di Camera e Senato nominarono il nuovo CDA. PRESIDENTE (DI
MEDIATICA
GARANZIA: LUCIA ANNUNZIATA (che fu un errore della sx, poich fu sempre messa
in minoranza. DIRETTORE GENERALE: FLAVIO CATTANEO e gli altri membri:
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GraziaV

FRANCESCO ALBERONI, VENEZIANI, RUMI E PETRONI.


21

CONCLUSIONE
Ultimo aggiornamento 22/8/07

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