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Lorenzo Rosati
1962028
Cap1.
Cap. 2
Nelle sette edizioni del programma Portobello, il quale ha avuto un grande successo, Tortora
ha affrontato una vasta gamma di argomenti nella sua prima edizione, tra cui politica, cultura,
arte e scienza, ma si è concentrato sul problema della corruzione e dell'abuso di potere in
Italia. La prima edizione di Tortora è stata molto apprezzata a causa dei temi sociali e politici
trattati, come un uomo che è stato vittima di violenze da parte della polizia e una donna
licenziata a causa della sua affiliazione politica. Tra gli argomenti trattati nella seconda
edizione c'erano i diritti delle donne, la situazione dei migranti e dei lavoratori stranieri in
Italia, la mafia e la corruzione e la situazione dei detenuti nelle carceri italiane, che hanno
avuto un grande successo di pubblico e critica. La terza edizione ha trattato argomenti come
l'ambiente e la tutela del territorio, la situazione dei lavoratori
precari e l'immigrazione in Italia. La quarta edizione ha
affrontato i temi del lavoro minorile mostrando le condizioni di
molti bambini e adolescenti che sono stati impiegati in lavori
difficili e pericolosi, come minatori o braccianti agricoli, in
violazione delle leggi che vietano l'impiego di minori in questi lavori. Ha anche parlato di
problemi come la disoccupazione, le droghe e la tossicodipendenza. Una delle caratteristiche
di questa edizione di Portobello è stata la sua capacità di attirare l'attenzione del pubblico
attraverso la narrazione di storie e testimonianze di persone comuni che hanno affrontato
circostanze difficili e complicate. Nella quinta edizione sono stati discussi gli elementi
fondamentali della violenza contro le donne, le condizioni
degli anziani e dei malati di Alzheimer in Italia, la disabilità
e l'integrazione sociale dei disabili, le condizioni dei
detenuti in Italia e l'immigrazione. Nella sesta edizione
sono tornati ad affrontare una varietà di argomenti, tra cui
droga e tossicodipendenza, lavoro precario,
disoccupazione, violenza giovanile e orfani; Inoltre, il
problema dei manicomi in Italia e la salute mentale sono stati al centro del programma.
L'aborto, la situazione dei lavoratori immigrati in Italia, l'edilizia abusiva, la tutela del
territorio, i malati di AIDS e la criminalità organizzata sono stati tutti temi trattati nell'ultima
edizione, anche se non meno significativi. In tutte le sue edizioni, il conduttore ha dimostrato
la sua naturale capacità di coinvolgere il pubblico e stabilire una forte relazione con gli
spettatori grazie al suo stile sia innovativo che amichevole, consolidando la reputazione di
Tortora come uno dei conduttori televisivi più famosi e rispettati in Italia.
Cap. 3.
«Io grido: “Sono innocente”. Lo grido da tre anni, lo gridano le carte, lo gridano i fatti
che sono emersi da questo dibattimento! Io sono innocente, spero dal profondo del cuore
che lo siate anche voi».
Cap. 4
In base all'analisi della prima lezione sulla televisione, è chiaro che gli anni 70-80 in Italia
sono stati considerati un punto di svolta sia dal punto di vista sociale che televisivo; in effetti,
sono stati definiti anni di svolta in tutto. In questi anni è stato emanato un decreto di austerità
per ridurre l'utilizzo dell'energia. Nel 1975, dopo aver rischiato di interrompere i programmi
Rai, si è iniziato a garantire un maggiore pluralismo, obiettività e completezza. La Rai ha
iniziato a trasmettere programmi televisivi a colori nel 1977, con Portobello come primo
programma previsto, però come ho già detto in precedenza ciò non accadde. Tuttavia la prima
puntata a colori del programma in questione è stata trasmessa il 6 gennaio 1978. Aldo Grasso
in questo periodo aveva inquadrato la tv del monopolio come istituzione legata alla
televisione italiana i cui obiettivi erano: informare, educare e divertire. Negli anni a venire
nasce la neotelevisione, concetto che in Italia nasce negli anni 80, le cui caratteristiche sono
rappresentate da una disgregazione del sistema dei generi e dei loro confini attraverso
processi di ibridazione autentici; da un maggiore autoriferimento stesso della televisione che
con il passare degli anni ha cominciato a considerare se stessa e ad adottare tecniche adatte
per gestire un rapporto progressivo e costante con lo spettatore e il rapporto che intercorre
tra l'emittente e il destinatario della comunicazione basato su fiducia e rapporto alla pari.
Come nel caso di Portobello, lo strumento che invoglia, puntata dopo puntata, al pubblico a
partecipare attivamente al programma, sono le telefonate; Ciò rappresenta una strategia di
marketing ben riuscita in quanto anche semplicemente il centralino telefonico, rappresentò
un elemento fondamentale per la riuscita del format, considerando che all’epoca dei fatti tutto
ciò era una novità .
Negli anni due mila con l’irruzione delle nuove tecnologie come il digitale terrestre, cambia il
consumo mediale grazie alla radicalizzazione delle pratiche di personalizzazione del consumo,
lasciando indietro i programmi che avevano caratterizzato gli anni 70/80, visti come arretrati.
La televisione si basava su due visioni di base, la prima che presupponeva la tv come
un’offerta/prodotto e la seconda come uno specchio/canale. Nel primo caso, la televisione
riteneva che l'industria culturale fosse responsabile dell'effetto sociale; di conseguenza,
questa visione si adatta perfettamente al programma Portobello, che durante le puntate
successive dedicherebbe uno spazio specifico alla vendita di vari oggetti e strumenti... Si trova
anche la mercificazione dell’amore, la cui rubrica riscosse molto successo, grazie agli annunci
di tipo sentimentale. Un qualcosa che risulta meno contestabile è la centralità che assume la
televisione, in quanto con l’aumento degli apparecchi televisivi, si pluralizza l’esperienza di
visione, facendo crescere il numero di spettatori e creando una sorta di rito collettivo, che
come in Portobello, crea una quotidianità di visione in cui gli spettatori assistono al
programma il venerdì, rendendolo una vera e propria tradizione. Dal mio punto di vista, Enzo
Tortora è stato un conduttore molto apprezzato a causa della sua evidente professionalità che
lo contraddistingueva e della sua capacità di portare qualcosa al pubblico che lo guardava da
casa.
Di conseguenza Portobello non può essere considerato un vero e proprio genere televisivo,
ma piuttosto un programma di intrattenimento culturale e informativo, Il genere a cui però si
avvicina di più è il genere "varietà ", il quale ha subito una progressiva evoluzione negli anni
80 con l'introduzione di nuovi format e generi come talk show, game show e talent show. Oggi,
il genere varietà continua ad essere presente nella televisione e nel mondo dello spettacolo,
costituendo un vero e proprio punto di riferimento sia per l'industria dell'intrattenimento che
per il pubblico che continua ad apprezzare la leggerezza e il divertimento che può offrire, Il
risultato finale è un'esperienza di intrattenimento con l'obiettivo di coinvolgere il pubblico e
creare un ambiente gioioso e divertente. Ogni singola puntata aveva una durata di circa
un’ottantina di minuti, in cui si nota un cambio continuo della rubrica e degli ospiti. Il
programma sembra essere propulsivo, energico e dinamico, il che aumenta la partecipazione
del pubblico. Come tutti sanno, il linguaggio è una delle forme più importanti di espressione,
infatti il successo del programma dipende dal linguaggio e dalla capacità dialettica del
conduttore. In effetti, il linguaggio utilizzato dal conduttore è accurato, sciolto e incoraggiante
e in alcune situazioni in modo che non sembrasse "noioso" agli occhi degli spettatori; Enzo
tortora ha lasciato spazio ad elementi divertenti senza mai sembrare volgare o maleducato,
usando le parole giuste per attirare l'attenzione del pubblico. Al contrario, il linguaggio
utilizzato dagli ospiti varia a seconda di chi è
presente e di ciò che deve raccontare, dimostrando
la partecipazione più ampia degli italiani da nord a
sud. Un cartone animato inizialmente in bianco e
nero accompagna la sigla di apertura della
trasmissione. Il
cartone animato,
scritto e suonato da Lino Patruno, presentava il pappagallo
Portobello, vestito in un abito da sera. Nel corso delle puntate
potrebbero essere state utilizzate varie tecniche, come la tecnica
della narrazione per raccontare la storia di un oggetto specifico, la sua origine e il suo valore
storico. Potrebbe essere stata utilizzata anche la tecnica della presentazione visiva, che mostra
gli oggetti attraverso riprese e inquadrature approfondite che evidenziano le loro
caratteristiche uniche. Per offrire al pubblico opinioni e commenti sul valore degli oggetti
presentati, potrebbe anche essere stata utilizzata la tecnica dell'intervista, con Enzo Tortora
che ha parlato con esperti di antiquariato, collezionisti e appassionati. Tuttavia, queste sono
solo alcune delle strategie che potrebbero essere utilizzate in un programma come Portobello.
Il programma aveva uno stile di conduzione molto divertente e informale con l'obiettivo di
creare un'atmosfera di familiarità e vicinanza con il pubblico, infatti il conduttore comunicava
in modo diretto e spontaneo utilizzando un registro
linguistico colloquiale, sempre fresco e originale grazie
alla grande capacità di conduzione di cambiare le cose in
base alle circostanze. Come già detto in precedenza, sia
nei suoi programmi televisivi che nei suoi impegni
sociali e politici, Enzo Tortora si è sempre distinto per il
suo forte rapporto con il pubblico, infatti tutto ciò
all’epoca lo rese un personaggio molto popolare tra gli
spettatori. Il Concept alla base di Portobello era quella di un mercato dell'antiquariato
immaginario, mentre la regia del programma si caratterizzava per l'utilizzo di tecnologie
innovative e di effetti speciali, che contribuivano a creare un'esperienza di visione
coinvolgente e di grande impatto visivo, valorizzando la bellezza e l'originalità degli oggetti
presentati. La struttura narrativa si basava sull'alternanza di momenti in cui gli oggetti
d'antiquariato venivano presentati e momenti in cui venivano discussi aspetti storici e
culturali, con un filo conduttore tematico che collegava tra loro gli oggetti presentati. La
programmazione di Portobello rispecchia il carattere della neotelevisione, che è una
televisione generalista che si rivolge alla maggioranza del pubblico con programmi periodici
rivolto a persone di tutte le età è di tutte le categorie sociali.