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Giovanni Becchelloni e Alessandro Mazzanti dividono la storia del giornalismo in tre fasi:
Questa divisione la si scelta partendo da una base storico tecnica pi che linguistica. Essa, per molti,
sottostima la fase del boom economico degli anni Settanta.
Avendo come punto di partenza la nascita del nuovo stato unitario, nonostante i primi opuscoli fossero
presenti gi dalla fine del Settecento, iniziarono a moltiplicarsi i primi quotidiani a larga distribuzione.
Accanto a loro, con la scoperta del telegrafo attorno al 1866, si uniscono le due sponde delloceano
Atlantico cos da poter avere informazioni in tempi brevi anche con riferimento al nuovo continente.
La lingua dei primi giornali ancora molto eterogenea: nella sintassi, incerta tra modello letterario e
maldestri tentativi di svecchiamento del lessico e la ricerca di una depurazione da regionalismi e dialetti.
le riforme elettorali (sempre pi grandi fette di popolazione si interessa alle notizie dal momento
che ora hanno la parola sulle vicende italiane)
la secolarizzazione e la progressiva riduzione dellanalfabetismo
la crescita industriale e linizio della lotta sindacale
Con inizio nel fallimentare LItalia, ispiratosi allamericano New York Herald in cui la prima pagina
diviene, per la prima volta una specie di vetrina.
a livello di tempi verbali prende voga luso dellimperfetto cronistico, linfinito iussivo (linfinito al
posto del imperativo)
burocratismi e forme anaforiche
si cristallizzano gli stereotipi come la coppia sostantivo-aggettivo (audace furto, fuga precipitosa)
con tutto questo, anche se questi elementi contengono basso interesse linguistico, aiutano i lettori ad
abituarsi ad un certo tipo di scrittura e di lingua.
Nei primi anni del Novecento laspetto del quotidiano ancora austro: una grande prima pagina a cinque
colonne che riserva grande spazio alla politica e alla cronaca giudiziaria, soprattutto locale.
Una caratteristica della stampa italiana che, in qualche modo, i primi giornali tagliano fuori una parte
della popolazione dietro ad una lingua non per tutti accessibile e riserva una versione illustrata solo
alledizione domenicale. A seguito della collaborazione con degli illustratori il giornale cambia anche dal
punto di vista linguistico.
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Esso si apre agli influssi del parlato ed alle lingue straniere, favorendo larmonizzazione del lessico e
aprendosi ad un ventaglio di contenuti pi ampio (sport, economia, letteratura ed intrattenimento).
Un'altra svolta sar nel periodo della guerra in Libia e dellingresso della nazione nella prima guerra
mondiale. Iniziano a nascere i primi inviati di guerra, al fronte, nel frattempo cresce limportanza del ruolo
del direttore come garante della qualit degli articoli e della omogeneit del giornale.
Nel primo venticinquennio del secolo la trasmissione delle notizie via telegrafo e telefono incide sulla
sintassi; a causa dei costi di trasmissione
la sintassi diviene pi secca agile e diretta; molto pi coordinante rispetto che subordinante.
Aumenta limpiego di modi impliciti e si diffonde lutilizzo del participio passato ad inizio frase.
Sviluppo di uno stile nominale
Tutto questo snellisce il periodo anche se contribuiscono a crescere il rischio di sconcordanze e anacoluti.
Gli articoli di politica sono pi equilibrati e lessicalmente molto vivaci.
Il giornale avr un ruolo fondamentale nella propaganda mussoliniana, specialmente per quello che
concerne lestero, importante sar lagenzia Stefani , completamente fascistizzata e in continuit nella
Repubblica Sociale.
Dopo lesperienza del conflitto, con la legge Costituzionale (art.21) del febbraio del 1947 hanno dato
respiro allinformazione imbavagliata per tutto il ventennio fascista,anche se non corrispondono variazioni
a livello linguistico e stilistico rispetto ai decenni precedenti.
Obbiettivo era dunque il ripulire la lingua dei giornali dagli eccessi del fascismo. La ricomparsa di
stereotipi e formule burocratiche, perifrasi e lattenzione alla correttezza dal punto di vista linguistico,
tengono lontano il pubblico medio dalle edizioni quotidiane per poi riversarli nelledizione illustrata del fine
settimana.
Oltre allo svecchiamento tecnico e stilistico abbiamo luscita allo scoperto di quella cronaca nera tenuta
ben nascosta dal Duce durante il ventennio, oltre che a quella bianca con particolare attenzione ai fatti
locali.
Nel 1954 le prime trasmissioni televisive annunciano la novit per cui, oltre la TV, metodo prediletto per la
didattica della lingua italiana alla popolazione pi difficile da raggiungere, la stampa , attorno alla fine degli
anni Cinquanta, raggiunge quasi la totalit (tra lettori regolari, meno regolari e settimanali) della
popolazione non analfabeta presente nel paese.
Il primo giornale a dare una sferzata al mondo giornalistico italiano fu Il Giorno (1956) voluto dallallora
presidente di ENI Enrico Mattei il quale produce un giornale innovativo, creando il primo ufficio grafico in
Italia (seguendo lidea dellinglese Daily Express) con il quale produrre una prima pagina vetrina ed una
parte interna con una serie di fumetti e vignette. Si allargano gli argomenti trattati, ampio spazio viene dato
allo sport ed alla societ e, in fondo alla prima pagina, il primo direttore Gaetano Balduzzi, pone una
sezione dal nome Situazione dove, quotidianamente, egli poneva il punto della situazione nel mondo.
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Caratterizzato da uno stile tagliente, deffetto ed essenziale, destinato alla classe media di stampo
democristiano, non esclude le donne e gli argomenti fino ad ora poco considerati allinterno del tipico
quotidiano dellepoca. I pezzi sono stringati, non retorici e con molte rubriche tematiche:soprattutto non a
stampo politico e viene introdotto un nuovo tipo di lead che mette in primo piano lavvenimento in oggetto
nellarticolo.
Dal punto di vista linguistico abbiamo lintroduzione di pronomi atoni che riprendono, collegando le varie
frasi del pezzo. (Mazza non si ritira dalla testa del giornale, lo dice la stessa redazione della testata) oltre a
questo si registra laumento di frammenti di discorso diretto per evitare frasi di ripresa secondo le regole
del discorso indiretto > maturazione in vista dello stile nominale.
Il Giorno costringe altre testate nazionali come Corriere e Stampa ad un veloce e netto svecchiamento.
Il Corriere di Milano apre una rubrica di contatto con i lettori ed apre ai giovani giornalisti ed
introduce le donne in redazione. Si adatta lo stile centauro (met politica e cultura nazionale,
met cronaca, spesso di carattere locale.)
Il giornale del PCI lUnit cambia il suo stile grazie a Giuseppe Trevisani
In questi anni nasce lANSA, erede della Stefani , anche se gestita dagli organi di stampa e non molto legata
allautorit di governo.
LANSA assume il primato dello smistamento delle informazioni con uno stile meno ufficiale e pi
sostenuto .
La societ italiana degli anni 50 e 60 non per nulla rappresentata dai media presenti in quel periodo; c
poco di quella societ dinamica e vogliosa di cambiare che in realt era quella italiana Sorrentino .
La politica mobilitava la grossa quota parte dellattenzione dei giornali e con il suo politichese, contorto e di
difficile comprensione: mix che diede alito a tale lingua anche nei giornali coniando lappellativo di lingua
giornalese .
Negli anni Settanta compaiono i giornali di estrema sinistra che danno voce alle istanze di quella parte
politica nellepoca della mobilitazione operaia e del femminismo > povere di mezzi ma per la
controinformazione.
Anno di passaggio il 1974-75 quando ci fu, a causa della crisi economica, un calo delle vendite ed il
Corriere cambia direttore scegliendo Piero Ottone che provvede a dare un tono moderno e uno stile meno
ostico al giornale accogliendo in prima pagina tecnici, sociologi e commentatori vari; per la sua presunta
simpatica per il PCI viene abbandonato dal suo collaboratore Indro Montanelli che, una volta abbandonato
v e fonda, con laiuto di Montedison Il Giornale Nuovo. Viene imposto al moderato Il Messaggero una
forte tendenza socialista; soprattutto La Repubblica (fondata da Eugenio Scalfari nel 1976) con i
giornalisti del gruppo dellEspresso la caratterizzano con una forte connotazione interventista in campo
politico. Il giornale di Scalfari il primo tabloid italiano visto che ospita una pagina autonoma per le
rubriche, tralasciando lo sport ed il costume. La forza de La Repubblica sta in un nuovo stile, brillante,
narrativo, riuscendo a conquistare i pi giovani.
Tra la seconda met degli anni Settanta e la prima met degli anni Ottanta i giornali perdono il monopolio
della notizia a vantaggio della TV della sera.
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La stampa nellera della TV e del Web
Gli anni Novanta sono segnato dalla nascita e diffusione di Internet e la diffusione sempre pi istantanea
delle notizie attraverso differenti canali.
Quotidiani Foglio a lenzuolo Tutti gli Corriere della Sera, Target il grande
generalisti argomenti Repubblica pubblico > politically
correctness e par
condicio
Quotidiani Quattropagine Niente sport e Il Foglio Target la nicchia di
dopinione o di costume e molta persone intellettuali
tendenza opinione > stile brillante e
spesso senza freni
nel giudizio
La nascita dei quattrofogli dovuta anche ad un sempre pi profondo disinteresse per la politica dopo gli
anni Novanta.
Anche il linguaggio tra i due varia nettamente: se nei generalisti il tono sempre e comunque sommesso,
con un linguaggio che tiene le distanze, a dovere di cronaca, il giornale di tendenza propone spesso uno
stile pi nararativo, complice del lettore, con dei termini altrimenti banditi, domande retoriche, come se il
lettore sia complice del giornalista che scrive larticolo: per fare ci il destinatario deve avere un livello
decisamente superiore a quella del ricevente medio.
Il loro scopo puntare su un pubblico di non lettori e con lidea di saturare la necessit di conoscenza
superficiale degli eventi della giornata.
A livello linguistico, a causa della loro ristrettezza viene utilizzata una periodizzazione breve e stringata,
molto ricca di cronaca cittadina.
Per Bonomi i caratteri complessivi di questa stampa sono: leggibilit, essenzialit, mediet e scarsa
espressivit.
1. Non esistono vie di mezzo tra i due tipi di giornali (free e a lenzuolo/di tendenza) come i tabloid
britannici (o il Bild tedesco). I giornali italiani rimangono prodotto elitario
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2. La dipendenza dalle agenzie di stampa: per quanto riguarda la produzione gratuita spesso senza
redazione e quindi facente riferimento alla sola notizia apparsa in rete.
Futuro?
Supporto fisso
Supporto mobile
Durata media: 15-20 minuti al giorno > fondamentale lattrattiva a partire dai titoli e la brevit
dellarticolo:
Macrostuttura del giornale: contesto. Ciascuna delle parti di esso si inquadra in piccole sottoparti legate
assieme da quello che viene definito CO-TESTO.
Formato ed impaginazione
Se nei primi giornali la composizione fatta in piombo imponeva una struttura ben determinata, con le
nuove tecnologie permettono di muovere laspetto generale, questo aiuta il colpo docchio e una modalit
di lettura non lineare ma a scansione che aiuta gli appigli visivi (Bonomi).
La disposizione assume un valore ideologico: lalto pi importante del basso e la destra superiore alla
sinistra.
Nella tipografia tradizionale il progetto grafico del giornale si definisce con il termine menabue ma, nella
grafica attuale si ragione per blocchi organizzati per moduli che vengono distribuiti a seconda del layout
voluto; ognun giornalista ha a disposizione un certo numero di pagine master.
Titoli
I titoli sono fondamentali per censire il contenuto del giornale e scegliere quello che importante leggere
allinterno dei giornali che constano anche di 50 pagine.
I titoli della prima pagina vengono considerati vetrina del giornale, essi devono attrarre il lettore nel
momento della scelta.
Determinanti sono i font dei titoli che si distinguono tra font con grazie o senza grazie (Times New
Roman, con grazie e Arial senza grazie ). Le grazie sono le finali delle lettere che concludono ciascuna
lettere. Le lettere senza grazie sono anche chiamate bastoni visto che non hanno tali terminazioni e
sembrano, appunto, dei bastoni.
Lettering: scelta dei caratteri di stampa a fini estetici e comunicativi. (calco dellitaliano lettera)
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Per quanto concerne i titoli in vetrina il tutto deve servire come logotipo di riconoscimento della testata
giornalistica: i caratteri del titolo, di norma comunque superano i 36 punti di grandezza, per il testo dagli 11
fino a caratteri pi piccoli.
Per guadagnare spazio si utlizza spesso anche linterlinea nel testo e, a livello di modalit di scrittura, per
maggiore leggibilit si preferisce il minuscolo al maiuscolo. Si dividono i titoli in due categorie:
Titoli valutativi (features): titolo che attirano per luso che in essi si fa dellallusione e dellellissi di
parte dellinformazione riguardante larticolo.
Titoli descrittivi (news): titoli molto pi espliciti tipici di aspetti come la cronaca.
Soprattutto gli articoli che sono allinterno di colonne hanno la necessit di economizzare e, quindi, le
prime elisioni sono per gli ausiliari e gli articoli che sono uniti al sostantivo a cui si riferiscono.
Omissis
Testo ed immagini
Allinizio i quotidiani erano delle pagine rigidamente caratterizzate da articoli e colonne, ora, nel nuovo
millennio le immagini sono parti importanti della lettura del giornale e, sono spesso riportante, almeno in
prima pagina, a colori; questo grazie sicuramente allabbassarsi dei costi di riproduzione delle copie a carico
delle varie testate.
Secondo Umberto Eco il ridimensionamento della stampa rispetto agli altri media lascia solo due alternative
al quotidiano: o lasciare pi spazio al commento critico oppure assomigliare sempre di pi alla televisione,
imitandone le modalit comunicative.
La via del commento critico ben vista dai giornali di tendenza o dopinione: molto testo e poche immagini
e grande tendenza al commento e alla critica; il secondo atteggiamento invece scelto per i generalisti che
mettono in campo un profondo apparato iconografico.
Limmagine, oltre che un aiuto dal punto di vista narrativo e descrittivo pu, se scelta bene limmagine
essere un ottimo strumento per la spettacolarizzazione della notizia stessa, creando cos un forte connubio
testo-immagine.
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a) Ancoraggio: quando le parole ancora la percezione del lettore su alcune informazioni,
distogliendole da altre (parole come delimitazione chiara dei significati).
b) Ricambio: quando parola ed immagine sono complementari con la commistione dei quali si giunge
ad un significato superiore.
Liconografia, in particolare, utilizzata per valorizzare e problematizzare allo stesso tempo delle notizie
che perderebbero di attrattiva e pregnanza con una semplice fotografia: esibire uno schema ben fatto o un
diagramma, una mappa geografica pu aiutare a velocizzare la comprensione di molti argomenti. (De
Mauro)
A firma dello stesso autore, inoltre, si possono trovare spesso articoli appartenenti alle pi svariate forme si
scrittura giornalistica (linguaggi e articoli pi o meno specialistici.)
Tipologie di articoli
Per Rossella Savarese per analizzare loggetto testo-giornale bisogna prendere in considerazione un insieme
gerarchizzato composto da tre sottoinsiemi:
la prima pagina: la redazione inserisce tutte le notizie che vengono ritenute pi importanti e pi
attarenti: a lei il ruolo di vetrina dei contenuti interno. Gli articoli sono molto spesso estratti e
proseguono nelle pagine interne, ad eccezione delleditoriale o articolo di fondo che riportato per
intero sulla prima pagina. Oltre a questo abbiamo il feuilleton, posto a pi pagina ed scritto con
una forma molto narrativa(la parte del giornale che prima ospitava le puntate del romanzo
dappendice), il corsivo, un breve articolo o commento a carattere polemico; e i trafiletti
le pagine interne: inteviste ed articoli pi o meno ampie: lelzeviro, larticolo principale della pagina
culturale
lultima pagina: dove prima si dava spazio alla pubblicit ora si trovano spesso grosse immagini.
Lattacco
Detto anche cappello o lead ha il compito di spingere il lettore a continuare la lettura dello stesso. Questo
ha, di norma, al massimo quaranta parole e deve contenere tutte le informazioni principali (le 5W del
sociologo Lasswell). Si visto che il metodo del lead non sempre il miglior genere di attacco. Da manuale
si distinguono quattro tipi di attacchi:
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Luso del presente nei primi due casi ha il compito di inserire con la neutralit un fattore obbiettivo nel testo
e la continuazione allimperfetto colloca la storia in un recente passato.
Il secondo attacco era tipico di giornali come la Repubblica che vivacizzarono la scrittura giornalistica ed
in particolare la cronaca politica con il partire dal particolare e allargare lo sguardo o presentando i
protagonisti colti in azione.
Il testo
Larticolo di giornale prende sempre spunto da una serie di informazioni essenziali che poi il giornalista
andr a disporre secondo una certa logica che pu anche non rispettare il criterio cronologico ma,
bens,una propria logica interna.
Sia la scrittura a spiarale che quella ritardata sottolineano la tendenza in voga nel giornalismo moderno
della suddivisione in paragrafi del testo.
La differenza tra capoverso e paragrafo sta, lentamente scomparendo: il primo inteso come la porzione
di testo delimitata da due accapo, azione che sottolinea una variazione nel dinamismo comunicativo;
mentre il secondo sottolineato dalla creazione di blocchi di testo che tipico della scrittura inglese e che
sta influenzando il mondo soprattutto a causa dellintroduzione della scrittura digitale che prevede questa
ripartizione e che andr sostituire il continentale capoverso.
Questa divisione in gruppi risponde allesigenza di un maggiore ordine logico mentale, di una pulizia e di
una chiarezza anche dal mero punto di vista visivo.
La tendenza generale sembra una sempre pi importanza mantenuta dai connettivi con il compito di
collegare le varie parti del testo: spesso con separazioni forti. Questo molto evidente nelle pagine di
tipo informativo dove la riduzione delle proporzioni del testo corrisponde ad una maggiore attivit di
NOMINALIZZAZIONE e di utilizzo di strutture VERBALI IMPLICITE. LA COORDINAZIONE E PREFERITA ALLA
SUBORDINAZIONE.
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Catafora: quando un pronome sostituisce un nome che compare dopo.
Anafora :quando un pronome sostituisce un nome che gi apparso nel testo.
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Il giornale passato, con il passare degli anni ad una divisione a sezioni tematiche che, a seconda della
giornata viene pi o meno allargata a livello di pagine: a livello di sport, ad esempio , il luned vengono
dedicate pi pagine rispetto alle altre edizioni. Alcuni tra le principali testate giornalistiche adoperano
anche inserti tematici settoriali per dedicare ampio spazio al tale tema.
In molte di queste occasioni vengono adottati testi misti: testi in cui le varie tipologie testuali si mischiano
andando a formare un unico testo, dei testi ibridi con nuove finalit e strutture.
Il lettore, dunque, nel settore tematico, grazie a questi testi ibridi potr trovare testi che variano anche dal
punto di vista diafasico, diamesico per ovviare allarrivo dei tecnicismi esiste una corrente, non solo in Italia
che tende alla cosiddetta domestification: leliminazione di tutti i termini specifici e la loro sostituzione con
termini pi familiari al pubblico .
ECONOMIA
Nel 1865 lindustriale laniero veneto Alessandro Rossi fonda a Milano il Sole, primo quotidiano
economico del paese, il quale si unir nel 1968 al giornale 24 ore che diede vita allattuale testata leader
nel campo economico legato alla Confindustria.
La scrittura di nei giornali a stampo economico sono caratterizzati dal forte supporto di tabelle, grafici e
riferimenti extra testuali ed un lessico molto tecnico che rende difficile la lettura del giornale ai non tecnici.
Nei titoli domina la sequenza tema-rema, magari con il verbo in prima posizione, e la cosa particolare che
ne il Sole 24 ore non sono presenti articoli di commento in prima pagina. In generale, anche dal punto di
vista lessicale si trovano periodi con un grado assai maggiore di complessit rispetto a quello che si sarebbe
potuto trovare nelle testate generaliste.
SPORT
Per Valetini quelli sportivi sono i veri giornali popolari ed in Italia sono molto carenti.
La cronaca sportiva, scritta o trasmessa, un genere testuale abbastanza consolidata nel tempo e con
caratteristiche abbastanza standardizzate.
Nei principali quotidiani sportivi (Gazzetta) spesso, grazie schemi , grafici, foto e titoli deffetto, viene resa
inutile la stessa lettura integrale dellarticolo, visto che, solo da queste parti preliminari si riesce a
cogliere bene il nesso delle questioni.
Lungo larticolo,inoltre, per ogni passaggio spesso presente un sommario tra le colonne che riprende, con
frasi nominali, il paragrafo importante dellarticolo. Qui si sono riscontrati aumenti di frasi nominali,
laccostamento di due nomi (uomo-partita), anglicismi(corner per angolo), ed in genere una scarsa
potenza retorica dei contenuti soprattutto nelle edizioni infrasettimanali.
Brevit > si adatta bene alle nuove forme di comunicazione digitale (breve testo immagini - clip): co-testo
multimediale, fatto tramite un ipertesto.
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Il testo deve essere breve e cos avere una ricezione rapidissima, ma pu essere solo grazie alla
compartecipazione di tutta una serie di altri elementi che consentano vari approfondimenti.
Questa tendenza alla miniaturizzazione data dalla necessit di avere a che fare con lettori sempre meno
abituati a leggere e che preferiscono la notizia MORDI E FUGGI.
Nei box dal titolo il punto, in sintesi, il lettore trova le linee guida fondamentali per capire il commento sulla tale
vicenda.
Il corsivo
la forma breve per eccellenza, in forte aumento durante la met degli anni Settanta e serve per
condensare in poche linee i concetti chiave alla comprensione dellarticolo.
Lingua brillante
Spesso molto polemici
Il comunicato stampa
Testo nudo con il puro scopo informativo, diramato da un addetto stampa facente capo ad unagenzia di
stampa. Lo stile deve essere pi o meno quello del giornale cos da non avere grande difficolt ad adattarla
ad una testata. Un tempo solo per i tecnici del giornalismo, ora aperta a tutti tramite la rete.
Si rispetta lo stesso paradigma degli articoli, con a capo la notiziabilt , lattitudine di un avvenimento a
diventare notizia.
la scrittura unarte seria, fatta di una tecnica piccina (De Mauro in ricordo di Don Milani)
Modello proposto soprattutto da la Repubblica e dalla cronaca politica de Il Giorno: molto vicina alla
miemesi del parlato e con una scorrevolezza notevole.
Questo tipo di scrittura pu esprimersi anche tramite strumenti sintattici inconsueti come lipotassi
paralizzante , ovvero di un frantumarsi delle strutture subordinanti dando vita ad una serie di
incatenamenti di coordinate.
La lingua giornalistica una delle scritture pi soggette alla standardizzazione, cio alla ripetizione ed
assimilazione meccanica di parole pi o meno brillanti.
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Molto spesso con il mero inserimento di frasi appartenenti ad un testo di diverso tipo. Principalmente:
a) 1. Medico il paziente ha ricevuto LE CURE DEL CASO, ora si trova in PROGNUSI RISERVATA
b) Collocazioni fisse di due o pi parole in una frase macabra scoperta Blitz antidroga fitto
riserbo nessuna traccia
Pi abituato alla variazione il campo della canzone e della cinematografia: per ci sono alcuni che
sembrano stereotipi:
Le forme stereotipate sono facenti parte della caratteristica linguistica della plasticit > lingua plastica,
che d la possibilit di continuo riflusso di lemmi allinterno della lingua
Neologismi : sono di altissimo uso; si provi a pensare alla serie di parole che sono composte dal suffisso
greco -poli con un significato che ha assunto valore di luogo dello scandalo (Tangentolpoli,Calciopoli)
Anglismi: sono spesso generati dalla necessit di riportare frasi ritrovate in testi o canzoni in inglese oppure
a scopo di utilizzare lestrema sintesi degli oltre manica per messaggi molto stringati.
Questo aumento del numero di parole inglesi stato sviluppato a partire da un certa stampa tecnica che ha
per prima inserito, senza tradurre, le parole inglesi, ignorando le traduzioni proposte dallitaliano.
La scrittura giornalistica
La prima agenzia di stampa europea francese ad opera di Charles Louis Havas del 1832 con il compito di
tradurre i comunicati e gli articoli di giornali stranieri in francese.
Le agenzie diffondono:
> FLASH (1-2 righe) > ROUND UP (panoramica generale)
Il loro lavoro deve essere utlilizzato da tutte le testate quindi non deve essere interpretato e non
ideologico, oltre che privo di personalizzazioni cercando di fare sembrare gli articoli scritti da una sola
mano.
Fino ai primi degli anni Novanta le grandi agenzie producono dei manuali sullo stile di scrittura redazionale:
alto deve essere il tasso di riutilizzabilit della notizia.
Larticolo di cronaca
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Brevit
Semplicit
Leggibilit
Da sottolineare labbondare dei costrutti impliciti, che condensano la notizia, a scopo di brevit ma ne
mettono in crisi la coesione allinterno del testo.
Se,da una parte, la cronaca sta tentando di liberarsi di stilemi come VENIRE sotto forma di ausiliare, ecco
che, problemi ben pi complessi sono quelli dati dagli stereotipi.
La tendenza nello stile quella di indurre la narrazione a consumo: essa ha un impostazione letteraria e un
risultato molto vicino allidea della presa diretta cinematografica caratterizzata da:
Larticolo di approfondimento
Con la perdita da parte della stampa del primato della notizia, il ruolo dellarticolo dapprofondimento
diventato sempre pi determinante .
Un buon editoriale deve avere una buona struttura logico-argomantativa e di una ottima componente
retorica.
La sua scrittura deve avere uno stile comprensibile a pi livelli: sia da colui che ignora totalmente i fatti che
dal lettore pi informato. Esso possiede una grossa influenza sui lettori.
Lintervista
La modalit con cui la carta stampata pu lottare ancora contro il medium televisivo. Questa ha la
possibilit di una maggiore durata rispetto agli stretti tempi televisivi e, per questo interessare molto il
lettore interessato alla persona o al tema trattato. Regola generale avere una buona conoscenza del tema
e dellintervistato. Sono difficili anche se sempre pi frequenti le domande fuori programma, grande
rischio.
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- Preparazione: essa viene portata avanti con la collaborazione della redazione, la documentazione
fondamentale per la riuscita della stessa. Si necessitano di domande non banali e, anche nel caso di
una mancata risposta si dovr scrivere fedelmente: cos da non far passare il giornalista da
portavoce. Bisogna tener conto che a parlare deve essere lintervistato e non il giornalista che deve
restare il pi possibile alloscuro. Vanno programmate risposte brevi ma evitate quelle a
monosillabo. Le domande cattive sono quelle che servono a toccare.
Scorrette sono le interviste dove c lo scarico delle responsabilit con domande del tipo X ha
detto che. Ci vuole anche un tono adeguato che dice molto della professionalit del giornalista.
- Stesura: fase molto delicata, non male anteporre un breve riassunto del contenuto, in pi, quasi
sempre, il testo finale non uguale a quello iniziale, essendoci stata una precisa rivisitazione
dellintervista, mettendo a posto tratti oggettivamente gergali e comunque non consoni (Eugenio
Scalfari diceva, ad esempio,che la lingua dei politici non era per nulla bella.)
il giornalista pu anche indurre artificialmente i tratti che diano al lettore limpressione della
vivacit del parlato spontaneo; quelli pi economici sono delle interiezioni come va beh, ma dai,
mah e lutilizzo, composto dei puntini di sospensione, per non parlare dellallitterazione grafica
(Noo!, Coosaa?). Oltre a questo abbiamo frasi scisse, temi sospesi e dislocazioni varie.
Esso un testo argomentativo, scritta solitamente da esperti del settore allinterno delle pagine
tematiche del quotidiano. Il primo metodo il mettersi nei panni del lettore non competente e che
desidera un giudizio tecnico. Per questo dopo una breve sintesi della questione con la spiegazione di cosa
si tratti, si danno delle interpretazioni sullargomento con la presenza di dati ed argomentazioni per
sostenerlo . Di solito ad esse sono predisposte sezioni di 70-120 parole.
I giornali in rete
Con il 2000 sono nati i blog, espressione perpendicolare tra la stampa professionale e libera espressione.
Con la rete linformazione inizia lera di un collegamento diretto tra il giornalista ed il pubblico,
superando la barriera data dalla redazione giornalistica.
Lultima frontiera della notizia non intermediata data, ad esempio da Google News che fornisce tramite
una tecnologia chiamata spider tutte le notizie, cos come sono pubblicate, senza lausilio di un redattore.
Questo recupera e cataloga automaticamente le notizie e le raduna sul portale.
Lassenza del giornalista d un grande senso di libert dellinformazione e di democrazia che passa con il
nome di interattivit orizzontale
Raffaele Simone suddivide la storia della comunicazione in tre fasi, corrispondenti ad altrettanti paradigmi:
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1. Il paradigma di Platone. il testo scritto ha le seguenti propriet: pubblicit scarsa dipendenza dal
contesto, pianificazione e correggibilit.
Questo potenziato dallinvenzione della stampa che ed stato interrotto negli anni Novanta con
lavvento della fase successiva
2. il paradigma digitale. Esso enfatizza la fase processuale, non lascia tracce ed instabile ed
immateriale. Esso accessibile solo in modo indiretto (tramite dei programmi ), parziale, delimitato
solo dalla parte visibile nello schermo oltre che delocalizzato ed adespoto, ovvero che non si riesce
a verificarne la vera autenticit.
3. il paradigma multimediale: oltre alle caratteristiche del digitale aggiunge non pi solo, rapido, con
scarso controllo
il co-testo del testo multimediale un ipertesto che spazia per li Web e quindi indefinibile.
La disposizione delle notizie a piramide rovesciata con in alto le notizie pi recenti ed importanti in alto
nello schermo: attitudine contraria al passato visto che il nuovo spinge in basso il veccho.
Ci sono blocchi di notizie in cui si preferiscono verbi forti rispetto ai deboli,la forma attiva a quella passiva e
la coordinazione alla subordinazione.
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