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L’ETA’ DEL ROMANTICISMO

1816 - 1860
Tematiche negative: il dolore, la malinconia, la noia, l'inquietudine, L'angoscia, la paura, L'infelicità, la
delusione, il disgusto, il rifiuto della realtà, il vagheggiamento della morte, il fascino del male, dell'orrore, del
mistero.

Questo periodo è segnato da profonde trasformazioni dal punto di vista politico: in seguito alle rivoluzioni
settecentesche, crolla la monarchia assoluta in quasi tutta l'Europa e si afferma il principio della sovranità
popolare, sostenuta da ideali di libertà e di uguaglianza.

Sotto il profilo economico in molti paesi europei si assiste al fenomeno dell'industrializzazione, che
porta rapidamente alla formazione di una nuova borghesia e alla sua imposizione sul piano sociale. La
coscienza collettiva viene esclusa dalle crisi cicliche di un mercato che si rivela ancora inadeguato per
assorbire la produzione massiccia dei prodotti industriali e dalle rivolte della classe operaia che
rivendica una maggiore tutela del lavoro.

È opinione diffusa è costantemente ripetuta che il romanticismo abbia le sue radici storiche nella delusione
del razionalismo illuministico e delle speranze della Rivoluzione francese.

Con la nascita del nuovo sistema Borghese l'intellettuale perde in genere la sua posizione
privilegiata e deve trovarsi un'occupazione per mantenersi economicamente. L'intellettuale si sente
perciò un declassato, posto ai margini del corpo sociale.
Una figura particolare di intellettuale è quella dell'artista che ha visto di conseguenza come un individuo
improduttivo inutile. Ciò lo conduce ad atteggiamenti di rivolta, di anticonformismo esasperato, di
rifiuto dei valori correnti.

Poiché l'opera d'arte diventa una merce sottoposta alle regole del mercato, intellettuali ed artisti sono
obbligati a scegliere se assecondare i gusti del pubblico per riscuotere successo, oppure se
sottrarsi ai meccanismi dell'editoria di massa e seguire le ispirazione personale.

I temi del Romanticismo europeo: l'interesse per gli aspetti irrazionali della realtà, l'attenzione per i
sentimenti e le passioni, il sogno e la follia, Il soggettivismo, la tensione verso l'infinito, Un ritorno alla
dimensione spirituale e religiosa, Il fascino del male e il Romanticismo nero, “Le Scienze, un desiderio
struggente”, l'esotismo, il rifiuto e la fuga.

Il desiderio di un ritorno all'innocenza originaria e all'autenticità spinge artisti e scrittori a rivalutare


l'infanzia e il popolo come le uniche dimensioni in cui risiedono i valori negativi della civiltà moderna punto
nella concezione romantica il concetto di popolo si fonde poi con quello di nazione, dando vita a un nuovo
culto della storia e delle tradizioni culturali come fondamento dell'identità collettiva ed l'impegno civile
patriottico.

L'ITALIA: STRUTTURE POLITICHE, ECONOMICHE E SOCIALI DELL’ETA’ RISORGIMENTALI


La divisione politica che caratterizza l'Italia fino alla seconda metà dell'Ottocento determina una
condizione di arretratezza dal punto di vista civile, economico e culturale. Un primo passo verso lo
sviluppo e l'ammodernamento viene compiuto grazie all'alleanza economica e politica tra l'aristocrazia
progressista e i ceti medi produttivi, che decidono di opporsi alla frammentazione politica e alla
dominazione straniera per favorire l'espansione delle attività produttive. I valori patriottici e le idee di libertà,
progresso e civiltà cominciano a circolare negli strati sociali alti, che vengono indicati con il termine di
borghesia. Il processo di unificazione Nazionale si realizza tra il 1848 e il 1870 attraverso tre guerre
condotte dalla monarchia sabauda e dalla classe dirigente di orientamento moderato, anche grazie
all'appoggio della Francia e dell'Inghilterra riescono a liberare l'Italia dalla dominazione degli Asburgo e dei
Borboni, e ad evitare che si rafforzino le istanze democratiche dei repubblicani. Le masse contadine, che
vivono in condizione di estrema miseria, rimangono estranee alle idee risorgimentali e non partecipano
attivamente al processo di unificazione Nazionale, mostrando in seguito un atteggiamento non sempre
favorevole nei confronti del nuovo stato.

LE IDEOLOGIE
● liberale moderato → favorevoli ad un processo di unificazione guidato da un’élite di nobili e
alto Borghese attraverso una serie di graduali riforme che avrebbero dovuto portare a una
federazione degli stati italiani punto tra di loro spiccano le figure di Alessandro Manzoni e di
Cavour
● democratico → puntavano sui movimenti insurrezionali e sull'iniziativa popolare e
auspicavano la creazione di una repubblica unitaria, aperta alla partecipazione di tutti grazie
all'introduzione del suffragio universale punto questa visione era sostenuta da Giuseppe Mazzini e
da Carlo Cattaneo

LE ISTITUZIONI CULTURALI
● editoria → grazie al graduale aumento del numero di lettori e all'introduzione di macchine a
vapore per la stampa viene prodotta una quantità di libri molto maggiore e anche le riviste,
periodici, le gazzette e quotidiani si diffondono ampiamente

Difficoltà dello sviluppo editoriale: la mancanza di protezione del Diritto d'autore: chiunque poteva
stampare il libro negli altri Stati senza corrispondere alcun Diritto d'autore e all'editore.
I vari giornali che si diffusero furono “il conciliatore” (fu l'espressione del gruppo romantico Lombardo e
ne diffuse le teorie letterarie innovatrici, in polemica con il conservatorismo classicista, ma condusse anche
una battaglia per uno sviluppo civile ed economico moderno), ”il Politecnico”, "l'antologia" (Firenze,
anni 20, Gian pietro Vieusseux).

GLI INTELLETTUALI: FISIONOMIA E RUOLO SOCIALE


La maggioranza degli scrittori italiani dell'Ottocento proviene dalla borghesia e si mantiene in parte con i
proventi dell'attività intellettuali, in parte esercitando altre professioni. Il fatto di non essere più stipendiati
da sovrani o grandi signori li rende più indipendenti rispetto al condizionamento Ideologico del
potere. Il ruolo degli intellettuali risulta determinato dalle particolari condizioni storiche: molti sono infatti
impegnati direttamente nell'azione politica, altri si preoccupano di elaborare e diffondere i valori che sono
alla base della rivoluzione nazionale. Poiché rappresentano una guida culturale, politica e morale, Non
avvertono quei motivi di conflitto con la società che determina nel senso di delusione ed emarginazione di
tanti scrittori europei contemporanei.

IL PUBBLICO
La crescita dei siti Borghesi è l'incremento del livello di istruzione determinano la formazione di un nuovo
pubblico, il pubblico di Massa, che attraverso l'acquisto delle opere disponibili sul mercato,
determina il successo o l'insuccesso dei variatori. In questo modo i cui si del pubblico cominciano a
condizionare in modo evidente l'attività degli scrittori e tutti gli aspetti della produzione letteraria.

LINGUA LETTERARIA E LINGUA DELL’USO COMUNE


A causa della frammentazione politica e della scarsa diffusione delle istruzioni per tutto l'800 continua a
mancare in Italia una lingua comune punto nella comunicazione orale quotidiana continua a essere
usato il dialetto locale. Il progetto risorgimentale di unificazione politica considera però importante, ai
fini della formazione di una solida conoscenza Nazionale, l'adozione di un unico codice linguistico che
accomuni tutti gli italiani. Si apre perciò nuovamente la questione della lingua, all'interno della quale si
distingue la proposta di Alessandro Manzoni. Egli individua come modello di una lingua nazionale
unica e Fiorentino della conversazione colta, e ne dimostra le qualità adottandola anche come lingua
letteraria nelle ultime edizione dei Promessi Sposi. La soluzione manzoniana viene accolta a
favorevolmente dalla classe dirigente del nuovo stato unitario, che la pone come fondamento della
sua politica di diffusione dell'Istruzione. L'unificazione linguistica fu però un processo lungo, che arrivò a un
compimento solo negli anni sessanta del Novecento.

AUTORI E OPERE DEL ROMANTICISMO EUROPEO


● GERMANIA → rivista “Athenaeum” di Schlegel e Novalis
● INGHILTERRA → Wordsworth, le ballate liriche / romanzi storici di Walter Scott / il realismo
quotidiano e la rappresentazione della borghesia di provincia di Jane Austen
● FRANCIA → Chateaubriand / Madame de Staël

FORME E GENERI LETTERARI DEL ROMANTICISMO ITALIANO


● poesia →
- civile e patriottica: si propone di trasmettere valori risorgimentali attraverso un linguaggio
popolare. l'autore è Berchet.
- sentimentale: si esprime attraverso due generi dall'andamento narrativo e dal tono tragico:
la novella in versi e la ballata.
- poesia dialettale di Porta e di Belli: innovazione dal punto di vista del linguaggio e dei
temi
● romanzo → di tipo storico (Manzoni) e successivamente anche il romanzo di ambientazione
contemporanea e di approfondimento psicologico (Tommaseo e Niveo)
● memorialistica → la necessità di raccontare la propria esperienza diretta e di stimolare la
formazione dello spirito patriotico. alcune tra le testimonianze più interessanti sono quelle di Silvio
Pellico e di Massimo D'Azeglio
● letteratura drammatica → tragedie di argomento storico di Manzoni, ma per il resto la produzione
italiana si rivela piuttosto deludente. in questo periodo la scena teatrale è dominata dal
melodramma, un genere caratterizzato dalla prevalenza dell'elemento musicale rispetto a quello
poetico
● la critica e la storiografia letteraria → in Italia sia la nascita della critica letteraria in senso
moderno e il rinnovamento della storiografia letteraria, che smette di considerare i fenomeni legati
alla letteratura soltanto da un punto di vista retorico e li analizza in connessione con lo sviluppo
generale della cultura, delle idee, delle vicende politiche e sociali

IL ROMANTICISMO IN EUROPA E NEGLI STATI UNITI

DAL CLASSICISMO AL ROMANTICISMO


Le poetiche romantiche si contrappongono nettamente al classicismo settecentesco, che aveva riaffermato
la concezione rinascimentale dell'arte come attività razionale basata sul rispetto di precise regole e
codificate dalla tradizione. per i classicisti comporre significa sostanzialmente imitare i modelli del passato,
che hanno già raggiunto la perfezione, attenendosi a criteri quali l'idealizzazione e la selezione della
materia potabile punto da ciò deriva il principio della separazione degli stili, secondo cui realtà basse e
quotidiane non devono essere incluse in un'opera seria punto Al contrario, i romantici vedono l'arte come
espressione della soggettività libera e irripetibile dell'individuo punto di qui l'esaltazione del genio, dote
spirituale innata e razionale, e la predilezione per il sentimento, l'originalità, la disarmonia formale. i confini
del poetico si allargano a includere anche ciò che è basso e quotidiano, sovvertendo Il principio della
separazione degli stili punto dal culto dello spontaneo nasce fuori L'interesse per la poesia primitiva e
popolare e, di conseguenza, il senso della relatività dei gusti contro il concetto classico del Bello ideale ed
assoluto: l'arte muta nel Nel tempo e la poesia deve corrispondere ai sentimenti di un popolo in un
determinato momento della storia.
I TEORICI DEL ROMANTICISMO EUROPEO
Nell'ambito tedesco la teorizzazione e la realizzazione dei principi della poetica romantica si deve a un
gruppo di intellettuali attivi principalmente a Jeva. Il punto di riferimento teorico è costituito dal corso di
letteratura drammatica di August Wilhelm Schlegel: il romanticismo è visto come espressione della
sensibilità moderna, nato dal cristianesimo pervaso da un senso doloroso di lacerazione, di perdita e di una
pienezza originaria. Le tendenze più estreme dell'irrazionalismo sono invece rappresentate da Novalis, che
negli “inni alla notte" sviluppa in chiave misticheggiante gli spunti della filosofia idealistica, sottolineando il
rapporto magico che lega ogni essere conosciuto. In ambito inglese, le istanze del nascente romanticismo
sono espressi principalmente da William Wordsworth, che in polemica con la poesia 700 centesca predilige
ambienti e personaggi umili ed usa un linguaggio semplice e immediato in Francia la stagione romantica è
inaugurato dalla prefazione al dramma storico Cromwell di Victor Hugo, autore di numerose opere di
cenere diversi e tipico intellettuali impegnate nella battaglia culturale e civile punto egli rifiuta
l'identificazione dell'arte con il bello, contestando i principi di selezione e separazione degli stili il nome di
un realismo avvertito come esigenze prioritaria dell'uomo moderno.

DOCUMENTI TEORICI DEL ROMANTICISMO ITALIANO


In Italia la formazione del Movimento romantico è stimolata da un articolo di Madame de Stael bircules in
cui si invitavano gli italiani ad aprirsi alle correnti più vive della letteratura Europea.L'articolo suscita
reazione negative anche da parte dei classicisti più avanzati, tra cui Pietro Giordani, che si ergono a difesa
della specificità culturale italiana. altre intellettuali, come Giovanni Berchet, Pietro Borsieri, Silvio Pellico,
accolgono con favore le tesi dell'articolo e nel 1818 danno vita a un giornale, Il conciliatore, che si propone
di diffondere le nuove idee letterarie e stimolare il progresso civile dell'Italia. dal programma del giornale,
steso da Borsieri, e dalla lettera semiseria di grisostomo al suo figliolo di perché Cat, principale manifesto
del Romanticismo italiano, emerge l'esigenza di una cultura moderna, che si rivolga ai Ceti medi utilizzando
una lingua più semplice e colloquiale di quella tradizionale e che concorra al Progresso civile e morale
concentrandosi sul vero.

IL ROMANZO IN ITALIA
Il romanzo si afferma tardivamente in Italia sia per la persistenza di una tradizione letteraria che guarda con
disprezzo ai generi non consacrati della tradizione, sia per la lentezza con cui la borghesia si impone come
soggetto sociale e culturale. difeso dai romantici, il romanzo si diffonde nella variante storica a partire dal
1827, l'anno di pubblicazione della prima edizione dei Promessi Sposi e di altre opere appartenenti allo
stesso genere. Nei decenni successivi il romanzo storico invade il mercato, assumendo le caratteristiche
proprie della letteratura di consumo e riscuotendo un successo senza precedenti. Stentano invece ad
imporsi altre forme di Romanzo, come quello realistico ed ambientazione contemporanea, praticato da
Antonio Ranieri con l'intento di denuncia sociale. Il superamento del romanzo storico si ha poco dopo la
metà dell'Ottocento con “le confessioni d'un italiano” di Ippolito Nievo, che inaugurano un nuovo tipo di
Romanzo nel quale le vicende, raccontate dal protagonista spesso si collegano ai grandi processi politici e
sociali e giungono Fino all'età contemporanea

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