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DIFFERENZE

Nell’Iliade e nell’Odissea vengono elogiati i valori e le credenze della


società greca arcaica (in particolare i valori individuali dell’aristocrazia
guerriera di quel tempo, quali il coraggio, l'onore, l'amore per la patria, la
gloria e la fama che vengono conseguite solo con i duelli e spesso con la
morte; il viaggio, la nostalgia e l’amore per la famiglia e per la patria);
l’Eneide, invece, viene commissionata a Virgilio dall’imperatore Augusto
con lo scopo principale di celebrare Roma e il nuovo governo iniziato col
suo principato.

Un'altra differenza sta nel fatto che l'Iliade e l'Odissea prima di essere
trascritte venivano tramandate oralmente e spesso durante questa fase
devono aver subito alcune modifiche. Quello dell'Eneide, invece, è un
poema elaborato per essere letto e non ha subito una precedente fase di
trasmissione orale.

infine riguardo allo stile e alle tecniche narrative, alcune caratteristiche


differenti emergono già dai proemi. Mentre l’autore dell’Iliade e
dell’Odissea nei due proemi si affida alla Musa per ricevere l’ispirazione,
iniziando con la formula fissa “canta”, riferito appunto alla dea, e narrando
tutte le vicende in terza persona singolare, senza mai intervenire in prima
persona a commentare fatti ed eventi, salvo che in uno degli episodi più
commoventi dell’intera opera, quello che riguarda la morte del giovane
Patroclo. Al contrario Virgilio esordisce con la formula “canto” e prosegue
la narrazione in prima persona singolare, intervenendo a commentare i
fatti, rivolgendosi direttamente ad alcuni personaggi (per esempio alla
regina Didone disperata per l’abbandono da parte di Enea) 

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