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MERSI BULI

ENEIDE
I Romani della prima età imperiale riconoscevano un'importanza enorme alla propria civiltà,
considerandola superiore a tutte le altre. La civiltà romana veniva esaltata per i suoi successi militari,
la sua organizzazione politica e giuridica, le sue conquiste territoriali e la sua ricchezza. I romani erano
particolarmente orgogliosi del loro passato repubblicano e delle istituzioni che avevano creato.
Le opere di Virgilio, in particolare il poema epico "Eneide", hanno giocato un ruolo fondamentale nella
costruzione del "mito dell'eroe romano". Virgilio ha creato un'epopea nazionale che narrava la storia
del leggendario eroe troiano Enea e delle sue avventure durante il suo viaggio verso l'Italia, dove
avrebbe fondato la città di Roma. L'"Eneide" dipingeva Enea come un eroe virtuoso e pio, destinato a
diventare il fondatore di una grande e potente nazione.Il poema di Virgilio ha esaltato le origini epiche
di Roma e ha legittimato il dominio di Roma sull'Impero. Ha contribuito a creare un senso di unità e
identità nazionale tra i Romani, celebrando le gesta del loro eroe fondatore e la grandezza della loro
civiltà. L'"Eneide" ha anche inserito elementi di propaganda politica, esaltando i valori e le virtù
romane e legittimando il dominio imperiale.In breve, le opere di Virgilio hanno svolto un ruolo
fondamentale nella costruzione del "mito dell'eroe romano" e nella promozione dell'orgoglio e
dell'identità nazionale tra i Romani della prima età imperiale.
Il carattere di Achille, Odisseo ed Enea può essere confrontato sotto diversi aspetti:
Achille è conosciuto per la sua forza, coraggio e determinazione, ma anche per la sua ira e l'orgoglio
smisurato. Odisseo è noto per la sua astuzia, intelligenza e capacità di adattamento, ma anche per la
sua tendenza a essere ingannevole. Enea è considerato un eroe pio, devoto e affidabile, anche se può
essere indeciso e più riflessivo rispetto ad Achille e Odisseo.Achille è guidato dall'onore e dalla ricerca
di gloria personale, mentre Odisseo è spinto dal desiderio di ritornare a casa e alla sua famiglia. Enea
è invece mosso dal compito di fondare una nuova città (Roma) e stabilire un futuro per il suo
popolo.Tutti e tre i personaggi sono influenzati dagli dei e dal destino. Achille, ad esempio, è destinato
a morire giovane nella guerra di Troia, mentre Odisseo è destinato a sopravvivere ai numerosi pericoli
del suo lungo viaggio di ritorno. Enea è considerato una figura scelta dagli dei per guidare il suo
popolo verso una nuova terra.Achille è un eroe in combattimento, noto per la sua abilità nel
combattimento diretto, mentre Odisseo è un leader tattico e strategico che si affida spesso a trucchi e
inganni per ottenere la vittoria. Enea è un comandante competente, ma tende a usare un approccio
più riflessivo e ponderato rispetto ai suoi predecessori. Achille ha un legame profondo con Patroclo e
la sua morte diventa un evento centrale nella sua storia. Odisseo ha una forte relazione con sua
moglie Penelope e cerca di tornare da lei durante l'Odissea. Enea è descritto come devoto al suo
amore per Didone, regina di Cartagine, anche se alla fine la deve lasciare per compiere il suo destino.

CAMILLA
Camilla è un personaggio dell'opera "Eneide" di Virgilio. Fa la sua prima apparizione nel libro VII
dell'opera, durante la guerra tra i latini e i troiani. Camilla è una giovane e audace guerriera, membro
del popolo dei Volsci, e si distingue per la sua abilità nella battaglia e per la sua velocità.
Un breve brano dell'opera in cui Camilla viene citata si trova nel libro XI dell'"Eneide". Durante la
feroce battaglia tra latini e troiani, Camilla si distingue per la sua impetuosa cavalcata in sella ad un
destriero. L'autore la descrive come una figura maestosa, agile e veloce. Ecco un estratto del brano:
"Intanto Camilla, donna audace, corre
da l'alta selva e da i monti agli albori,
...eccole i giaccri al fianco destrier feroce,
e l'acciaio, fulgor di pacchi, in testa.
...la Scilla orrible fra molte cime
e'n terra afflitta l'agitò gran mare,
e, tanto più terribil foco all'altrui incendio,
fu fatta ugual di Pallade turbata,
che nel gran moto de l'occulta prora
libra Cupido, e cessa, e freme e tace."

Questo breve brano descrive la maestosità e il coraggio di Camilla, che si lancia in battaglia con una
cavalcata impressionante, diventando una figura simile a una divinità.

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