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EPICA

-il poema epico


il poema epico deriva dal greco epos che significa "parola solenne" ed è un componimento
letterario che serviva per narrare le gesta di eroi questo rispecchiava la realtà storica
in cui veniva concepito tale poema che serviva per cementare l'identità del popolo e
faceva proprio da collante per fare in modo che i cittadini vedessero gli eroi con
ammirazione esso veniva spesso tramandato da una generazione ad un'altra infatti
giungeva a noi attraverso dei cambiamenti, questo passaggio venne definito "tradizione"
ovvero la trasmissione nel tempo di alcuni poemi che rispecchiano le edizioni critiche da
parte di alcuni autori questi ultimi vengono chiamati filologi parola che deriva dal greco
l'amore per le parole e vengono definiti anche da un apparato di note.
-il mito
il mito è un racconto fantastico con il quale gli uomini cercavano di spiegare degli
avvenimenti di grande importanza ma di difficile comprensione razionale quest'ultimo
serviva anche per catalizzare l'attenzione del popolo e per dare rassicurazione a
quest'ultimo.
-struttura del poema epico
Allora il poema epico è caratterizzato dalla seguente struttura:
-esordio ovvero un evento scatenante che mette a conoscenza il lettore degli eventi che
stanno avendo luogo e che di solito è determinato dall'invocazione della musa vi sono poi
delle peripezie e dei mutamenti nella quale vengono esposti gli eventi anche tramite dei
dialoghi nei quali vi sono dei nuclei salienti che vengono a caratterizzare la storia seguito
poi dallo spannung ovvero in un momento di massima tensione che è considerato anche il
punto cardine del racconto e poi vi è lo scioglimento, lo scioglimento porta di nuovo
all'equilibrio ed è un momento in cui la tensione viene meno
-fabula e intreccio
Allora poi abbiamo l'intreccio e la fabula:
- l'intreccio è stravolgimento dell'ordine narrativo dei poemi, l'intreccio si divide in analessi
e prolessi, l' analessi presenta un salto al passato mentre la Prolessi un salto al futuro.
esso determina anche il ritmo della narrazione in quanto è una struttura interna che
permette di non avere un ritmo costante ma di essere formato da tante e
Sequenze.l'intreccio è inoltre caratterizzato anche dall'intreccio dei filoni narrativi nella
quale accanto alla narrazione fondante si legano tante altre narrazioni che corredano
quella iniziale.
-la fabula è l'ordine logico sintattico degli eventi.
-sequenze
ci sono le Sequenze: riflessive, narrative, descrittive e dialogiche. in quelle dialogiche
prevale appunto il dialogo fra personaggi, poi abbiamo quelle descrittive che possono
descrivere l'ambiente circostante e i personaggi, quelle riflessive nelle quali il personaggio
viene descritto nelle sue riflessioni e narrative in qui vengono narrati i fatti.
-personaggi
I personaggi invece vengono descritti secondo il piano fisico, caratteriale, sociale e
psicologico:
-psicologico secondo le loro minuziose riflessioni
-caratteriale secondo il loro comportamento cioè il carattere
-sociale in base alla loro posizione appunto nella società
-fisico nella loro struttura fisica
i personaggi poi si possono dividere anche secondo i loro ruoli
-protagonisti es Achille, ulisse e enea
-antagonisti es agamennone ed ettore
-aiutanti es atena e venere
-oppositori es apollo e poseidone
-la focalizzazione
Il narratore è sempre uno ogniscente ovvero è a conoscenza di tutti i fatti che sono
accaduti e che accadranno utilizzato spesso la prima persona quest'ultimi sono chiamati
anche i narratori di primo grado però vi sono anche quelli di secondo grado che vivono
proprio gli eventi mentre quelli di primo grado sono esterni a tutti gli avvenimenti che ci
sono nella storia, la focalizzazione poi è zero perché come se tutto ciò che viene fosse
visto dall'alto quindi come se il punto di vista fosse quello di un Dio che sa tutto.
-esordio dell'Iliade
l'Iliade che è un poema articolato in diversi punti salienti abbiamo presente l'esordio in cui
l'invocazione alla musa Calliope e che presenta anche l'ira di Achille che dovuto proprio al
rifiuto di agamennone nel restituire a Crise un vero un sacerdote sua figlia criseide
quest'ultimo avrebbe ceduto criseide ad crise solamente in cambio della schiava di Achille
ovvero Briseide è questo quindi era considerato come perdere il proprio la propria
dignità e per questo Achille era arrabbiato.
-illiade
Quindi la donna era considerata proprio come un bottino di guerra che era relegata alla
condizione dell'inferiorità, quindi poi in seguito all'esordio vi erano delle peripezie dei
mutamenti del quale Achille dopo aver ceduto la sua schiava decide di non combattere per
orgoglio personale inoltre richiede a sua madre Teti di intercedere attraverso Zeus in
modo tale che egli potesse mettere in difficoltà il l'esercito greco ,incontrastato vi è poi
Ettore che quando viene a sapere della mancanza di Achille si scaglia contro l'esercito per
fare una strage contro gli achei e seguito poi lo spannanung in cui vi è un dialogo tra
ettore e andromaca la quale cerca di convincere Ettore a ritirarsi dalla battaglia però
quest'ultimo non accetta poi vi è un dialogo tra patroclo e Achille nel quale patroclo cerca
di convincere Achille a tornare a combattere però quando egli rifiutò e gli decise di fare di
mettersi l'armatura di Achille e di combattere ma non cercare di vincere o di esporsi
quest'ultimo poi venne trafitto da ettore e quando achille viene informato della morte di
patroclo lascia lo spirito di vendetta nei suoi confronti così torna a combattere
soprattutto contro Ettore il quale ha paura di Achille e scappa tre volte correndo
intorno alle mura della città nonostante tutto Ettore però gli dei decidono di riunirsi in
concilio ma il fato vuole che Ettore muoia così Atena che stava da parte dei greci si
traveste dal fratello di ettore in modo tale da spingere a scagliare l'ultima l'ancia i così
da lasciarlo senza armi così che achille potesse ucciderlo. si è travestito dal fratello di
Ettore perché era proprio un morto quindi Ettore rimase scioccato da questa cosa, vi e
poi lo scioglimento che è segnato dallo strazzio del corpo di Ettore e dal funerale di
patroclo quindi vi è una tensione emotiva che si stempera.la iubris Ovvero della prevalenza
dell'orgoglio che è una forma di tracotanza.
-similitudini,patronimici ed epiteti
Allora la perifrasi chiamata anche epiteto è un gioco di parole che serve per qualificare
un personaggio, i patronimici ovvero degli attributi che dipendendono dal nome del padre,
le similitudini sono l'accostamento di due realtà lontane tra di loro
-aedi e rapsodi
Si parla anche di una contestualizzazione storica, l'illiade e l'odissea sono state concepite
durante il medioevo ellenico ovvero un periodo di oscurità della cultura greca che è
dovuto alla mancanza di alcuni rilievi artistici e di rilevante importanza, l'odissea e l'illiade
vengono raccontati dagli aedi ovvero dei cantori che raccontavano dando musicalità in
modo orale poi dagli aedi si passa ai rapsodi sempre dei cantori che però tramandavano a
memoria i testi degli aedi senza musica quindi potendo riportare male nel VII secolo a.C. i
poeti trovarono la forma scritta sotto il Volere del re pisistrato che divise in 24 libri
questi due poemi.
-contestualizzazione storica
l'illiade ha anche una corrispondenza storica in quanto proprio esso presenta una guerra
che vedere lo scontro tra i greci e Troiani dovuto a ragioni economiche e commerciali
infatti nello stretto di garganelli infastiditi dall'ostruzione dei troiani i greci decidono di
dichiarare guerra nonostante ciò però porta scontrare questi due popoli è il rapimento
di elena da parte di paride, però il quadro storico è determinato anche dai ritrovamenti
delle strade di troia grazie alle ricostruzioni degli storici invece la ragione perché è
chiamato Iliade perché la città di troia veniva chiamata ilio.
-questione paternità e eneide
E vi è poi anche noi questione di paternità nei due poemi in quanto convenzionalmente
questi ultimi sono stati attribuiti ad Omero e quindi determinato dalla linea unitaria che
vuole che ci sia un solo autore per entrambi i poemi vi è però anche la linea separatista
che attribuito ad Omero solamente l'odissea perche pensavano che l'Iliade era stata
scritta da un altro autore, è stata questa linea anche incrementata da erodoto che ha
dato informazioni su omero ritenendo che la sua ciecità li ha permesso di intercedere con
con gli dei, gli storici però hanno e ravvisato anche delle diverse contestualizzazione
rinvenute dalla differenza sostanziale appunto dei due poemi quindi essi hanno dato
ragione alla linea separatista vi è poi l'Eneide che è una paternita diversa è stata scritta
da Virgilio è concepita in età imperiale che esalta la figura di Augusto ed è diviso in 12 libri
sei libri omerici.esso è un poema anche definito enconiastico in quanto appoggia proprio
l'ideologia di Augusto nella quale viene discrepanza tra storia e mito.nell'eneide non viene
l'invocazione alla musa perche l'uomo ha quei tempi si sentiva superiore quindi è dovuto
perche l'uomo non rispettava i lettami della religione.
-proemio e ira d'achille
i testi che abbiamo letto nel libro parlano del proemio e viene detto appunto che vengono
chiamati tutti in assemblea tutti gli dei dall'indovino calcante i quali vogliono decidere la
sorte di ettore e quindi pesano le due anime di ettore e achille per vedere chi morira e
quindi l'anima di ettore pesava di piu quindi lui doveva morire e poi vi è l'ira di achille in cui
esso presenta i motivi della sua rabbia

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