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CHIAVE

OMERICA, OSSIA
AIUTO...

Giovanni Beduschi,

Tommaso Semmola

B 5
5
BIBLIOTECA NAZIONALE

CENTRALE

FIRENZE

LA

CHIAVE OMERICA
AIUTO FILO LO GlC 0-&IAMMTIC ALE

PEH BEfS

li

MH

V ILIADE

Ulti

PilOPOSTA AGLI 5TEDEI1TI

DEI GINNASI LICEALI ITALIANI


Dui P. Giovanni

(-riusciti

Purgala da non pochi errori tipografici incorsi nulla edizione miLinose, corretta ed ampliala n moltissimi articoli, e corredata di
istorichc e geografiche per la retta intelligenza

noie mi tologiclie,
del

poema

per

TOMMASO

SEMfflOLA

socio corrispondente deli Accademia


e residente della

Pontamana

Ercolanm,

ce. ec.

NAPOLI
HIANCK5CO ROS5L-HOMANU

BlIllOlUi

Strada Trinit Maggiora, u

1860

Digitizod bv

Coo^L

PREFAZIONE.

Se

lo

studio dell'antichit classica

mira al no-

bile intento di ritemprare le indoli nostre cos in-

chinevoli a floscezza, di rintegrare certi principi di


prudenza civile, eterni quanto la ragione, ma sdimenticati dall'uso, di proibire l'immaginazione da
certi divagamenti senza scopo, di infrenare l'esube-

ranza del sentimento che trasmoda in affezioni morbosc: intende, io dico, a tesoreggiare forme pi
schiette, limpide, natie alla parola ed al pensiero,
a rid/wrre pi. casta nei concetti , pi maschia nei
desideri, pi pensante, meno querula ma pi operosa la giovent, pi capace- d sentire l'importanza
dei suoi desimi, ed i servigiche a lei domanda l'et:
giammai consiglio pi benefico sar stato dato alnosi/ri figli, ne comando pi ragionevole
imposto a chi
sortiva l'uffkio di crescerne a maturit il vigore dell'ingegno, e

le

aspirazioni del

cuore.

Queste parole io leggeva in una lodata prolusione di scolastica solennit; e tale giustissimo concetto io divido con quell'autore, che colpiva nel giusto
segno meditando il supremo fine del nuovo piano

degli studii Ginnasiali-Liceali,

da

Classicismo.

per

ci che riguar-

Dappoich pertanto questo Piano in ordine senz' altro a quel nobile


intento porta l'obbligo di studiare pi distesamente la classica lingua Greca, ed

impone perci la traduzione dell' immortale poema


Omero, io penso di offrirvi un libro veramente

'li

'.itile

all' altissimo

scopo in questo, che veniva per voi

PBEF1ZI0NK

adattando, o giovinetti, nell'ingrato olio, cui sono

condannato.

Ho

non dovetecremedesimo sia un mate-

detto utile; perocch

d&re, o dilettissimi, che

il

riale aiuto alla traduzione impostavi dagli scolasti-

fomentando per tal modo con nera immoralit la inerzia degli aborrenti dalla illustre Lingua e Letteratura, ma perch discoprendoti esso le
ci doveri,

ragioni e

le

radici delle singole parole e locuzioni

delPoeta, come vi apre la via al logico acquisto deV

Vidiorm.msivismministrafrequenteoccasioneall'esercizio

supremo

Meritorio teUalmquistica

prin-

cipio di filosofia. Colle quali brevi parole intendo

avervi bastantemente accennato

l'importanza del

presente lavoro.

Non mi rimme
per bene usarne.

pertanto che additarvi

le

norme

innanzi tutto vi prevengo, site


torna indispensabile la cognizione della grammatica, almeno elementare, di questa Lingua. Del resto vedrete che al principio dei singoli paragrafi sia

la parola del Testo colla traduzione letterale della

medesima quale

si richiede nel

lora vi occorra la

luogo indicato^ qua-

prima uscita,

la radicale di

questuo diottre, che ad evitare le ripetizioniingrossanti inno ti notane si sono omesse, ricorrete air
Vindice posto in fine, chi in esso sono registrate
tutte quante le parole adoperato dall'Autore in

questa Epopea.

Se l'impresa, cui mi accingeva, torner utile e


non sgradita, io sar lieto di avere cooperato in
yi*femoA)aisommo6eneiWic!(issKaislrezione.
.

G. Beduscui.

igifeed

ti/

Google

LIBRO PRIMO

W,

dell'Iliade, 'Iliis, Sos, fcmm. Cosi e appellala


quest' opera di Omero , perch in causa del ratto di
Elena contiene la guerra combattuta sotto Troja (Ilio)
fra Greci e Trojani.
coS/a, Canto, a, aS, femm. Si forma dal verbo pwrw,
fut. -fyu> , che propriamente significa cucire , unire

ntieme, e dal nome di%j\ , cantico da cui dtstSw,


cantare. Fu poi detto 'Pa+roSM questo poema per,

ch sparso e scomposto quale era dapprincipio in di-

un solo corpo : e
'Pa^-wSoi perci chiamarono coloro che li declamavano sui teatri, indossando abili rossi pei carmi del-

versi canti, alcuni lo raccolsero in

l'Iliade

a cagione delle stragi dei Trojani, ed abiti di

colore ceruleo per quelli dell'Odissea a significare gli


errori di Ulisse nei mari. Si dissero anche rapsodi co-

loro che andavano di citt in citt cantando pezzi di-

Dippi appcllavanegualmente rapsodi quei che nelle cerimonie reli-

slaccati dell'Iliade e dell'Odissea.


si

giose, e nelle feste pubbliche, cantavano diversi pezzi di

Omero,

e coloro che recitavano in pubblico pez-

zi

distaccati di Esiodo o di qualche altro poeta.

il

verbo

pa^cuVw,

recitare in pubblico

qualche poeta. Licurgo fu

il

Donde

versi di

primo, per quanto asse-

riscono Eliano e Plutarco, che introdusse dalla Jonia


in Grecia le poesie di Omero. Gli amichi fauno menzione di molle sue opere,

Chiave Omerica.

ma quelle che ci rimangono,


1

Digitizod 0/

Google

CHIAVE OMERICA
sono

la Iliade, la Odissea, la guerra delle rane, e vani inni ed epigrammi, delle quali per la Iliade e la

Odissea sono credute sincere, perche tale fu costantemente la opinione della pi rimola antichit, ma le
oltre vengono poste in dubbio.
Or dunque le opere

Omero

di

come detun corpo solo, ma due poe-

introdotte in Grecia da Licurgo,

to,

non erano raccolte

mi

principali della Iliade e dell'Odissea giravano spar-

si in vorii

di

in

poemetti con

Alene (869 anni prima dr G. C.) fu

dono

de'

poemi

Omero

di

il

primo, che f

agli Ateniesi, avendoli fat-

to raccogliere, e ridurre alla

correggendo

tiranno

titoli varii. Pisistrato

forma che ora abbiamo,

e togliendo molli versi o alterati o in-

da un certo Cinedo Chio. FondiAlene, e l'arricch di una publii a


fe porre. Alessandro il Grande,
che

trusi, specialmente

na* accademia in
biblioteca dove li
sali

sul trono 35ft anni avanti l'Era de' Cristiani,

fece

ancora una nuova correzione di questi P' Dcm j


con l'opera di Callislene e di Anassarco, e soleva tu [_
mente gustare la Iliade, che portava sempre se. c0 c
nel suo nartece { cassetlino di unguenti) i poemi ,ji

di poi

Omero, quali sollo di Tolomeo Filo'meiore furono


di nuovo esaminali con tanta severit da Aristarco,
celebre grammatico greco, che fu dipoi chiamalo Arii

starco ogni critico troppo severo.

a.

primo , giacch usando 1 Greci le lettere ad esprmere numeri, anche i 2ft libri dell'Iliade , siccome
,

quelli dell'Odissea,

si

inscrissero dalle 21 lettere del-

l'alfabeto.

Mtiviv, Vira, da

is, ios, f.

Significa propriamente ira

permanente, ostinata; voce derivante, secondo

gli eti-

mologisti, sia dal verbo pivot, rimanere, durare, sia


dalla particella negativa (i, non ed %via
come se dicesse, ira sfrenala; d'onde il verbo

o twviw, fui-

(fio,

irritarsi.

Il fut.

esce in y.i\vt&.

(Hjfi^w

'

cuiSf, confa, da tfta, fui.


talch presso

freno

pw)Ww,

attico di

<fcu,

verbo usato

prosatori e ifSw, contratto,

in poesia,
il

cui im-

li

imo viimo

pcrf, i)$ov, e doric.

Sov, come pure

%<Ju> e doric. q.ffa. Si

forma dcll'a

l'aor.

1 regol.

epitatca, ossia

che d maggior forza al significato della parola , e


giacch questa voce , come
, sapere

del Terbo eT^oj


si disse

principalmente in uso presso

poeti

ai

quali si attribuisce profonda cognizione di molte cose.

Gt, o Dea,

, &s

f.

correre, fui. Gtbffw.

m.

3-*<-, oO,

Si dice

dal verbo 3-w,

da S-tw, perch dagli

amichi chiamavansi Dei i pianeti, i quali versano in


continuo moto o corso. Altri poi derivano, e forse pi
logicamente, questo nome da 3-w,vedere, contemplare , in quanto che Iddio vede tutto d' onde 3-ot,
aS, anche il guardare.
,

niAr*S

, del Pelide, nome di paternit da IIuXes,


ios, jonic. lT*i).f|os 3 da cui il derivato ITnitiSus-, ow,
masch., cliepoelic. acquista anche un a intermedia,

sicch scrivesi Iv\\v(t.'Svi$ ! ov, e jonic. tu/. Achille


fu figliuolo di Pclco(re di Tessaglia) e della Dea
Teli. Gli antichi

denominarono sempre

loro Eroi da!

padre; o Fluiamo reca questo luogo di


molti

consimili a provare

altri

pregio anticamente

il

come

Omero con

fosse tenuto in

nascere da genitori nobili ed

illustri.

2. OiIou-vuv

perniciosa, funesta, concorda con fiviv, da

os, n, ov.

"OXXiffM,

la quale, Se,

rf,

fl,

v.

apportar danni.

o, aggeli, relativo.

migliaja di, invece di ftvpa, da os. Significa un


numero infittilo: nel pi. (*pioi, ed indica propriamente
numero diecimila. Da questa parola viene miriade

fxvpi',

il

imi.

'A%ai<>f s , dal. pi. agli Achei. Questo era

il

co dei Greci, e comprende presso Omero

nome

anti-

l'intero

po-

polo, bench poi divenisse proprio soltauto di una provincia. All'incontro quello di Elleui, che poi prevalse

c divenne universale, non era a' tempi di Omero che


nome di una trib che abitava una parte della Tessaglia. I Greci sono pur anche talora chiamati Argiil

vi

o Danai:

la

prima denominazione viene dalla

citt

CHIAVE OMERICA
d

Argo, o piullosto dal Peloponneso, dello aulicae la seconda da Danao egiziano, fonda-

mente Argo;

lore di quel regno.

Il

nome

non

di Greci o Tirai

co-

si

portato col da qualcticdunobbe che


no di quei venturieri o capi di colonia, clie vennero a
in Italia, forse

Magna-Grccia.
malanni, da O.yos,

stabilirsi nella

a,\ytu, acc. pi.

KHxsy,

os, n. dolore, noja.

rec, apport, aor. 1 da ti3-1)[ai, fut.

SHtfw,

pass. vlQux'*, imporr. >i0iiv, a. 2. lBr,v, imp. Bis,


Storta.

riolls, molte, Ivs,

-fi,

v, avente propria declinazione

poeti per usano talvolta l'antico irolls , 4|, v , e


formano anche regolarmente t'o).s, toIIoS, jr-olUs,

ce. V. Iliad., Iib. 2, v. 4.

da 'i?r,avv. fortemente, e 3-t;n


m-, animo, coraggio, quasi dicesse 7?i!>i/w in i ne viene T^SJ-ijtos.

!>3-i'fAous, forti, oS, ov,f.

(as, 01/,

(aos, e cangiata la

anime, Vi, f|S, f Dal verbo ^-v^, spirare,


il cuipass.4-t>x a . *l'n dc jl nome ^X*'
"A'Si, all'orco, inferno, tenebra, "Ai5, 1S0S fcm., invece di ai'SijS, o", masch. , composto dall' a privati.

fui. %ta,

va e dall'aor. 2

'Sov del

verbo siffw, vedere, come se

dicesse iuojo oscuro, Imojo in cui non si vede.


mand, lanci, comp. della prep. Tpb e

rpota-tytVj

wpoi'a^Ey pers. 3 siug.,


del v. 'Awtw, futaor. t ind. colla v efclcuslica.
hrhwv, di eroi, ws, wos, m. nell'acc. ^pwst , e cont.
.piri\ irta,
flpw. Altri deducono questo nome da
aioro,allri da 'pa, as, f., terra. Eroe ai tempi anti,

chi non significava,

come

a'

tempi nostri,

blime e straordinaria virt;


e discendente di
le.

un Dio,

ma

uomo

di su-

semplicemente

e talora

uomo

figlio

di stirpe rea-

Glicroidi razza celeste erano assai comuni inGrenon sempre degni della loro generazione.

cia, e

\(bpia, prede, pasti, ov, au, n-, ed anche eXwp, opos


n., che

r &X,*t

da apio^ai, prendere,

fcce apprest, da
'

invece di Vrivy^i.

il

nv^w,

cui aor.

2 Ujxuv.

3 sing. imp. jonic

tiBKO Mitno

x-vvsffff,*,

ai cani, da xbujv, *.vwhs m.


e f., e per sincope xvvos, su cui formansi gli
altri casi. Porse da
carezzare, perch il cane fa delle
moine al pa-

drone.
'

mwvaia,,

agli uccelli, owvs, u, m.


n dat. in 0'tfi invece di ois 6 dei dialetti
attico, jonico ed eolico. La
voce owvos dicesi
propriamente degli uccelli di preda, ossia degli uccelli
carnivori. Presso Omero vale
talvolta augurio.
t, congiunzione copulativa,
ed enclitica, ed il pi
delle volte riempitiva, vale a
dire, che niente significa, e serve per ornamento,
ed in tal caso dicesi eufonica,

Atos, di Giove, Zete, Abs.TaIvolla


si usbZyiv, Z^vbs
c dorie/Zv, Zavs dal verbo
t&to, vivere, perch
Giove datore di vita, e vive od esiste
da se.
tTiktaro, s compiva, da rtXw,

smg. imp. pass.: rkos, fine,


PovX4, la volont, il consglio,

c poet. reXflw. 3

e rUwoff, perfetto

-i\s, f. Talvolta significa anche il luogo di un concilio.


il ov, d'allora, invece di * v, Si sottintende
>

XPv 0l

clic si omette, perch la prep.


si riferisce sempre
a tempo, eguivale ad ex, e ed a de' latini,
c reg"e
il

genit.

certamente. Qualche volta riempitiva, ed


ora s
prepone ed ora si pospone, lo che per sano i
soli

Sii,

prosatori.

Twpwra, dapprima, primieramente,


iuo-r^riv,

si divisero, si

da WffTiiu-i,

avverbio.

inimicarono, si contesero
Composto di Iti ed frn.

fut. ariflui.

tu. 3 duale, oor.

ind. att.

Ipia vts,

i litiganti, pan. da pi Wj f. aio,


contendere, aor. i, duale, e detto da spis, iSoS,
lite, discordia.

'AT-piiSus, ov, , nom. sng, JfriVc. Agamennone,


figliuolo di Atreo, re di Argo c capo della
spedizione
greca a Troia.

ivag,

il re,

(*v,xroS,

m. Noi

voc. &wa, {Odiss., Uh.

Digiiizcd &/

Google

18). Da 3.va% si fa va<f<ta, f., la regina, ed il verbo ivafftfo, regnare.


ivtpOf, degli omini, da dvfip, epos, ed anche vSps
m. Si assume la S perch la v non si prepone alla p,
Deriva da vixo, perfezionare, compire, perch dell'uomo il condarre le cose a compimento. Parimenti
6 detta vSpia, as,

f.,

la fortezza,

perch virt pro-

pria dell'uomo.
SioS, divino, SioC, Sta, $1ov, contratto

generato

da

da

Silos, quasi

Giove.

'Ax,it.tvS, os, , Achille:

probabilmente detto cosi da


a privativa e x'^ aS * ^3 ^atKt perch fu nudritoda
bambino presso il centauro Chirone con midolla di fiere invece di latte.

Achille, eroe principale del poe-

ma,

figliuolo di Peleo re di Flia nella Tessaglia e di


Teti dea del mareOra il fato di Achille era che o
sarebbe stato di lunga vita ed oscura, o di gloriosa
breve. Per evitare la quale, Teti lo nascose vesti-

ma
to

da fanciulla,

col

nome

di Pirra, in Sciro

una

delle

isole Cicladi in casa di Licomede. Ma gli Oracoli predicevano altronde, che senza Achille non avrebbero i
Greci presa Troia e per furono spediti a ritrovarlo
l'astuto Ulisse e Diomede, i quali avendolo scoperto
:

lo indussero a venire alla guerra troiana


. 8.

vis, ri, chi mai, quale, gen. TivoS.addiellivo relativo.


t p, qualche volta si apostrofano, p.es. r' sep, e sono partic. riempitive, ti per spesse volte vale e.
%yu>, di loro, noni, ed acc. duale da o>, se. Ipoeli in-

vece di

coi usano anche

ffffcfi.,

?p(Si, alta contesa, da pis, <as,

ffifii-

f.

sospinse, invece di ffwknKtx, che viene

da Cu-

vnx-x jouico, irreg. invece di Gvvitfa, aor. 1 di ov-

avvxa,
mandare. %vvi^t,

composto da

m|u,j, fut. avvi\ffu), perf.

ed Tiqu, ossia,

Yttu,

che intendere. V.

lib. 3, v.

ffvv

significa an-

182.

y&Xitau, acombattere, a
/tapal.

suoi tempi

esso verbo viene

li

lottare, da pA^afUM, futassume da f*^Q(Aj. Da


ijs, f., pugna.

Oiqilizefl

Dy

Google

LIBRO

9.

l'I .110

Chi degli Dei gli azzuff a contrasto ? Parrebbe da questa frase che Apollo gli avesse attillati a bella posta,
quando non fuchela causa occasionale di quel la rissa.
AiiTvS,d Latona, da Autj, aoS, ovv. us, fom. Madre di Apollo e di Diana.
v'ts, il figlio, as, ou,

ed

i>!s

m.

Da XqSw, nascondere.

Si scrive

anebe vitvs, vituS

geuit. vibs, e coatr. ios

dicesi viat invece di vidi

davanti a consonante.
il figlio di

Latona

risponde, nota

ec.

perch

i>i

Nel dal. plur.

non

si scrive

e di Giove. Apollo. In questo parole

Verri, la

il

no considerate come

musa invocata. Forse van-

risposta pur delln

Musa

le ante-

cedenti : Cosi di Giove fino a ditto Achile; parendo in


tal

guisa pi coDgruo

il

discorso: giacch se

poeta

il

afferma cosi risoluto che cosi compievad il voler di

Giove; eie. nonsi vede poi come dovesse essergli ignota la cagione pi agevole a conoscersi, dellVntmictfa
di

Agamennone

e di Achille.

Qualunque

sia

il

peso

che voglia darsi a questo dubbio, fatto sia che i traduttori e i cementatori non sono lutti concordi nel dividere questa proposizione del poema. L'entrata poi
in dialogo a pi riprese fu in costume agli antichi poeti, come pu vedersene saggio nella Caccia di Oppiano, e nella nota (a) che vi fa il Salvini allapag. 3 della sua, al colilo, fedele traduzione.

yp, perciocch,

particella causale.

fJatfjW'i al Re, da es, lu>s, u, ec, m. jonic. scritto coli' ij. Da pffiS, sostegno, e Xaff, popolo e al,

lic.

UiaSyvt, m.

j(.olcu3-s('s,

citare all'ira, e

pat.
le,

10.

il

da xokca, ecdaxoXo|jiai, trrtforri, conlr. ^oXu-

sdegnato,

verbo

a. 1.

part. pass,

x oiw deriva dal nomexc^j fai

f-

bi-

dissapore.

voOtfov, morto, peste, os, ov,


di vtfos.

nome

f,

La voce nosocomio,

voo"oS,e dal verbo

ivi, prepos. che

si

scritto jonic. invece

ospitale, deriva dal

xouiw, curare, alimentare,

unisce quasi sempre cell'aecusat.

Digitized 0/

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CHIAVE OMERICI
corrisponde a per, in, o inter de'

Ialini,

quindi d'or-

dinario nota reiterazione, o continuazione.

Crparv,

l'esercito, s, o,

m, Serve ad

indicare tin

un

esercito terrestre. %rpctrtvu), condurre

arpariYict, s f

wpat, suscit, da

f.

l'arte di

opto,

I.

ma

eolie,

avviene in (iw, adattare. Qui aor. 1


xa,%v, funesta, perniciosa, S,
rifuggire, perch

tutti

esercito,

comandare un'armata.

op>,

opffw

come

att.

v. Forse

da y-X^w,

rifuggono dal male.

Da xaxs

-fi,

viene xaxut, corrompere, vessare, giacch dagli aggettivi in oS s

formano

i verbi in ow.
da Xsxoftsti , voce poet. Propriapi. imp. pass. Il radic. okkxu/.

oi.ir.ovro, perivano,

mente da

lvy,!.

laoi, i popoli, bs, ov, m.


XfioS
si

Da

Xftas, Xiaos, e con Ir. \&s,

pietra. I poeti finsero che dalle pietre gettate

ripopolasse

il

mondo dopo

il

diluvio.

11, ouvtxa, poich, invece di ov l'vtxx.


Xpv<fi\v, Crise, ns, ov, m., da y^pvahs, ov, oro. Crisc

era suddito di Troia, e pure qui ne desidera la

na. Gli antichi notarono, per [scusarlo, che

paterno gli fece proferire questa adulazione


e che

il

giusto dolore contro de' Troiani,

questa guerra, glielo permetteva.


riT/u-ns', offese, insult, da riftaw,

comp.

QTifA^tra,

dall' a. priv.

Apvrpa, sacerdote,
3.pa, aS,

f.,

vip, -npoS,

preghiera

fut.

mi-

l'affetto

ai

come

Greci,
rei di

fta, aor. 1

e da Tiy.itv

onorare.

m., quasi pregante da

o quasi a Dio piacente da

ptaxw, piacere.
12.

venne, da 'pxf*<z',f- tktvrTou.at, aor. 2. i\kv3-ov,


coutr.
passat. med. UrikvS-a, attic. per ilo.

iqXD-E,

3-a: invece di Xij\v3-a poi dai poeti

si

usa iMi-

\vS-ex.
3-oiis, acc.

re.

f-

V. sopra

pi. alle

navi, bs, , ov, da 3-Stn, corre-

v. 1.

vviaS, acc.' pi. alle veloci, vctvs, abs, fem. jonic. v*|s,

acc.

Do

mvv,

e poetic. vi\vv, v*ij

vu>, scorrere, scaturire.

va, od anche via.

rumo

Liuno
13.

Xi/ffjtevs,

per liberare-liberaturus,

iva/, liberare, sciogliere,

part. f . 1

med. da

lffw.

f.

EKiyarpa,

acc. sing. la figlia, Vip, pos, e cont. TpS,


fem. In poesia Face sempre contralto.
(fipajv, parlando, tuv, ovros, pari. pr. aU.Da^pw, verb.

irreg.

odio,

l'ut,

come

se derivasse da ow;

manca

del passato

alt. L'aor. i. wtyxtx, aor. 2. yviyxov,


quasi venisse da iviyxw, pass. med. attico it^vox!
qual derivato da ivix 1"- Nel passivo (v6yu,a(, aor. 1

r.vixS-viv.

cWtptid,

infiniti, invece di oWepeitriec, acc.

c per metatesi w-Eipcia. 11


o**oS,

in,

ov, la qual voce

da Vpas, ras,

Voivw,

Da

acc.

toivyj,

a.,

nom.

neut. pi.,

sing, f, wsipi-

composta dall'a

privai.

termine.

prezzi, (Ioni per redimere, ov, ov, n.

pi.

tis, f.,

petto, e dall'

priv.

Ovvero da

woiva, quasi a?o(v, doni che davansi vbxcc


causa

(in
14.

S.~

cfvov

di omicidio).

ffTjiiaT', corone, invece di OTlp.{/.ara., acc.pl. n.,

tfr^w,

o*Tsfxu,a, tos, n.

fot. \J/w,

da

coronare.

Xywii, avendo, wv, ovros.da tx^i verb. irreg. f. \\w,


ed anche ty^lta, passat. Eil^uXii, aor. 2 C^ov, ce.
^Eptriv, nciie inani, dal. pi.

pbs, ccosi negli

f.

altri casi.

X^fo"!

cio dall'

mero all'estreme

''P-^i-

E tenendo in mano
portala in

mano

il

da %p, pSj e poct.^E-

Nel dal. pi. x*pffi, poctic.

Talvolta significa l'intero bracdita,

serio ecc.

dinota

il

cro carattere, lo scettro

La ghirlanda

di alloro

supplicante, la benda
l'autorit,

il

sa-

doni che arreca

l'oggctlo. Questa figura interessante, augusta, facon-

da.

La

parlala che segue non che

una traduzione

del quadro.
XTIpuXoi', gen. sing. del lungi saettante, oS, ov,

m.

Epiteto di Apollo da Ix&S, lungi, cangiando

Va

in

f.
fi

per ragione

del verso, e da

J3<u-ri, fis, f.,

ro, perch da ftalico, gettare.


di Apollo, ojv, uivas, m.

AVX/.wcoS,
verb.

irreg.

f.

getto, ti-

Da oVHu pi

Utfw, perire, distruggere: torse per-

cimavi: OMERICA
che uccise Pitone,

ovvero perch

solo discioglie i

il

vapori.
io;, t, tav,

XPWiej dat. sing. o abl. coll'aureo,


contr. ods,
ff/'ov,

ed

in

r,,

ov da xpytfi,

v>

>

ovv

Ja

XP U ~

oro. Tutte le cose clic erano in pregio


onore degli Dei Omero lo dice auree,
n.,

oii,

prep. Presso
che volta.

ttv, con,

poeti

si

Unisco all'ablat.

qual-

Xk^'TTu

ax.yn'Tpuj, dat. sing. scettro, da ov, ou, a.

appoggiarsi, fui. 4"Wi\i<fffTo,

prey supplichevole, da XjWo[/.x(, ovv. XiV3 sing. imperi', mcd. ind.

Top.i. V. lib. 24, v. 47.

Suw,

fi

due, poet. invece di Suo.

Soi, Di lib. 4, v.
[i..\i<Jra.

Ila

propria declina-

zione, e talvolta

invariabile.
lib. 3, v. 236 trovi
7, Soiai, e oo-. al lib. 12, v. 464.

massimamente,

superi, da \l&m, mollo

il

cui compar. p.AXkov.

nom. duale,

xaffu.tftTopf,

Koo>w
Tiffoi

imperare

principi, duci, wp, opos, ni.


ornare, odorare, f.

regnare,

Kffu.os, oO, ornamento.

specialmente

due Atridi condottieri de* popoli. Agamennone e Menelao. Il primo era capo dell'imprei

sa, perch i principi greci gli aveauo conferito questo


grado: l'altro n'era priucipulissima parte, giacch la
guerra facevas per riscattargli la moglie Elena.

bene coturnati, per sineddoche invece


bene armati.da ixvti(Ais,iSo&,m. e fem.Comp.di

i>jf.vi)u.iOES,

bene.c

di
l;,

ijs, f., tibia, stinco, OTV.xim|AS,i'Soe,

caiurno.schiniere.OAirid.e voi
schinieri. Sono discordi
nel determinare il

U Moni, traduce

altriAchei

traduttori, e

da'begli

cumendalori

significato della parola greca, che

coturnati.

11

gato bene

Mosloxidi crede sia spie-

con le parole bene armati, come fa l'antica


parafrasi greca, e meglio
di coturnati, egli adotterebbe loricato, otal
altro di quei vocaboli, dice egli,
coi quali Omero,
accennando una parte, richiama la
nostra attenzione sull'intera
armatura. Il Salvini spiega, Umaloicuic al
aolito:

voi,

cAo ben ormali in

wtmo

LiMtO

gambe ne

State;

ti

Foscolo; ben gambierati, ed

il

Ce-

il

sa rotti dai begli Schinieri, e vi sottopone questa istorca

ti

lustrazione.

Sembra che i Greci

si

compiaces-

sero particolarmente di questa armatura, esc ne servissero non

meno per ornamento che

a torto perci

ma tura

che

poeta denomina

il

gli

18.

danno
2

eolie, pi. aor.

aor. 2, o"u)v.
'Oi.vy.Tna, celesti

monte Olimpo,

per difesa.

Non

Greci da quel l'al-

altri popoli, e di

cui

Solev, consentono,

ed

distingueva dagli

arcano vaghezza
.

o5,

invece di Sonjffav. Beotic.

da o7$wu.i,

att. oltat.

f.,

da "O\vv,ifos

ov,

Swtfw,

ov, m.,

e per l'altezza anche Cielo. Jonic. di-

oM^wids.

cesi ovXv^tos, o perci l'agg.

ro$, n., Invece di 5[U[ta.


,
usa $> indccl. Da So^Ew fabbricare,

o'jy.ara, case, sedi, [*a

Talvolta

che
i'J.

si

viene da oiaw.

Ixir&pffai, di espugnare, p9-tn,

wpa^ov,

f.

f.

fpffw

aor.

2 lm.

2. TfapOuj, e per metatesi -^paScS, p.

flTWopQajda irp^w , devastare- aor. 1 iuf. att.


Tlpj&ut, signif. incendiare.
np<AfW>fo, gcn. sing. jon. di Priamo, os, ov, ni. papiau,ai, redimeredre di Ettore e re di Troja.

IlXiv, acc. sing. la citt,


cittadini,

quando

il

ts, tuis

f.

Quando

indica

materiale della citt. XYo\lw, ag-

girarsi, lavorare, pascere.

Unito ad altra parola le attribuisce un


senso di bont, di felicit.
oTxaSs, a casa. Avv- doric. da o7xo, ov, m., casa.
lxo'3-(, di ritornare, da ixvtop.cn, irreg. che assume
i tempi da xofiai, epperci l'aor. 2 mcd. \xby.t\v, e
tv, felicemente.

l'inf. xff3-a(, f.

^oja**, p. y^aijc

con avo, ivfw-

|tai.

2.

-rniSa, io
Mitrai,

m.

Affila, -waTff, iSos,

hWafe,

a. 1, inf. alt.

f.

V. sopra v. 13.

fiXqv, caro , diletta , os, t\, ov. Nel comp. ifftrtpo* e


nel superi, ^tkraroi, ce. DiXw, amare, baciare.

Sxw3"'i

rteetwto, accettare

da ?Uxoj*'

f.

Bgi-

OMERICA

CHIAVI]
fiat

pass. $ey|A(*j

ce.

infinito presente

me-

dio.
.

21.

Qy.svai, venerando

a^w

os,

ov

j),

part.

pros.

mcd. da

ed ffgoptu. Collo spirito lene w significa


come anche i^&vw , tavu , ed ^~

soccaro

voftai.

22. IvSot, avy.


,

i/m,

col ed allora. Inquesto luogo vale l'al-

timo significato.
i<riu$tytntfav, approvarono, assentirono, 3 pi., aor. 1

da im'tv^y.tta. Da ?ij[M|, i)fc, f-, fama, da ^[t, iico, o da ?nuJw, (ocio, d'onde f3fi||ui, av, m. c f.,
lodato.

23.

aiS(Ttf9-at, onorarti, cfte si onoraste, inf. passivo

athloy.cu,

f-

tfofAai

da

ed ntfojtai.

Ispria, ii sacerdote, ts, Los,

m.

acc. Ep^a, jonic. in-

vece di Ifpia, da lEpeuw, sacrificare , d'onde ipsia,


{., sacrificio, da Eps, santo, sacro.
yXa, splendidi preziosi, off, -fi, v, da yWto per
aS,

metatesi, ortiare, d'onde EyaX(A, ros, n-, oriiamonto,

25.

ed anche slaiua. V. lib. 4, v. 144.


piacque, imp!. ind. da vSitw, voce poet. da

flvSctV,

aito, ovv. da*iSw,


reg. nell'aor. 1 e

come Xav^vto

2 , che

li

da).vi3-w.

forma da aito.

ir-

Gli altri

tempi li assume dalla radicale suddetta.


*}ou$, all'animo, s, ou. m. , indica propriamente un

animo
23.

irato, concitato.

di fyi'n, da &?Tig|u.
Affa-, scacci, iicenni, invece
minaccioso , aVro , s, , ov- Da proS

xporspv

ioS, n-, violenza, vittoria

d'

onde parsa

domi-

nare, vincere.
ETsUsy, cominci, fece, da riXlw iuusit-, o ff-rM-w, e
meglio da imartHoj separatane la prep. tV in
grazia del metro, lo che usa frequente Omero, e soppressane la cf per aferes, come dicono i grammatici
,

ossia troncamento di
la.

imperf.

una

lettera in principio di

paro-

ind.

utf-oy, discorso,

ed anche parola,

istoria favolosa, tra-

favola,
dizione popolare, os, ov, ni. Significa anche

1IBR0 PRIMO
d'onde M3-oloya, as,

Omero MvBos

di
2fi.

13

un luogo dell'Odissea

In

f.

sign. anche sedizione, fazione-

flit), che non, cong. ed awylpov, o tieccAio, wv, ovros, m. nel voc. fy'yipov, quasi
ykuv opCv, la terra guardante,

xoil^aiv, alle concave, dal. pi. jonico invece di xoi\ais, da os, %, ov.
Da questa voce il coelum lat.

e xoiktx, s,

f.,

uenire, per la ragione dello sua con-

cavit.
xffctiu), incontri, trovi, voce poet. .invece di

rptu

f.

xty^Mui e

xl^Wt

xr^iw
e x^w,
,

da w'u andare,

prendere.
27.

SuS-wovra, che

ti soffermi,

soffermandoti, p. pres.

5ii3-a, e poet. $*iv, a lungo,


acc. da SijS-vw
vffrspov, poscia, avv. da v&rtpos, a, ov , posteriore

quasi TTTEpos da viw.


ivTa, cAc venga, venendo, acc. sing.

da
28.

toi,

ie, doric.

oO, non,

|jL-ti

due

invece di

ffot.

particelle che

negano fortemente.

Xpafaysq, di ajuto, dal. siug. u,


f,au>,
si,
2i).

(aiv

a- 2. pari. alt.

f|*J.

giovare:

XP^'!" 3

da xpio>w,f.,
da xpo-apai, servir-

ijs,

lile,

avere, improntare.

invece di

*s,

numero e

essa, dorico. Vaie per ogni

genere, eppcr. significa esso, essa, essi, elleno, ce,


e talvolta anche di lui e di

lei.

pronome

personale

di terza persona.

ytia&s, vecchiezza, aS, aros, n. Vale anche premio,

onorario se
TTiiffiv,

comp.
Io costei

nella

ypas, tos, n.

coli' e, cio

incolga, 3. p. sing. ptes. indie, da rrtiu,i,


di lwt, e d

non

mia

c inarca

il

.*(*!

andare.

la scorr se pria

non

la coglie vecchiezza

casa, in Argo, ce. Costei risponde al greco,


dispetto ed

non s'intende

mo, non

il

la citt di

era la sede di

disprezzo...

PerJnjo qui

questo uomo, che, come vedre-

Agame

ti

none,

ma

il

Pelopon-

neso in generale. Cosi un Veneziano trovandosi in Francia direbbe a una beltar tu verrai meco in Haliti;

CHUVE OMERICA

14
v. 30.

ititrifk?,

mlkt nostra, os,


come

invece di iv

vi, in,

at,

da tyufr, noi.

av,

vuvi invece di vv.

Forma

poetica.
<ri)M9-f, Junji, regge

no

lo stesso.

Da

il

"

vrpus, dalla patria,


31.

<mXou sigoidcarnhxdi-

genit. Tifrt, e

delta ultima yoqc formasi

vavroS, lontanissimo.
a, as,

ma

f.

jon. Tfcra-q, da

var-np, rpos, ovv. tpoS, padre.


m. Vale anche l'alberodclla nave.
"<Sr%\t.i, fissare, stare in piedi, mantener fermo.

Xtirhv, tela, he, av,

Da

Ifotxp&lvnv tessendo, p. pres. oS,


av, da
od oi^o/iaf, da cai assunse gli altri tempi,
,

nel pass. i'xn**i


in w, perf. pass,

ma

atlic.

^x^ 3

wxwxa,

ox, 0

e quindi

cangiata

l' rj

'-

a far tela- Il filare, il tessere, il ricamare, furono anticamente ordinarie occupazioni delle donne

Intenta

Agamennone pesa su tutte le circostanze pi


aggravanti dello slato di Criseide, per far pi dispetreali.

to a Crise.
fjiv, il

UX,aS,

mio, bS,

-h,

v,

letto, os, os, n.

comune da

da fitw.
"Alo^ofi

moglie , ha origine
dormire , far
,

Uyt*>, e Xyo[*ai, giacere

posare, avendo

Va

la virt della prep. av, o

vi-iwffa?, occupante, assestando, poet. invece di vTitStfav, da vriw, ed vTi^w, andare all'incontro, ottenere, pregare, da Afri.
32. 3-i, vattene, pr. imperai, da tJfti. V. sopra.
ip3-(^e, mi irrita, da JptO^w f, itfw ovv- da &p~
,

d'onde IpiS, jSds, n, conlesa.


aadjrtpoS, salvo, comp. invece del posit.ffos.ou
"ils ks, onde, affinch.
viijai, ritorni,

da rfoficU,

Ntvtu, poi net

f.

f. yfvtrcc,

per derivazione invece di


'.ti.

i)Cfou:x(.

V:

lih-

significa /or cernia.


vi-fl

attic.

v.

8.

vtiat

pers. pres. sogg.

Ifor*, die, da ^ijf. Talvolta significa pensare , reputare. Lib. 2 ,'V. 37. Il mcd. f&p-cu iinisit., ma

la

forma all'imp. ed

che 9*w.

aor.

ind. fd|M}v.

Vedi an-

libro
iSSt/tftv, temette, da
1. ind. alt.

mino

ig

Silfo, poeL invece

Wti'3-STo, obbed, od anche si persuaso


fut. duj,

med.

vki^a,.

sing.

Quindi wEi'a-w, os, c coni. av$t

di tfSudt, a-

da <wi*>w

iuip.

med.

ind.

obbedienza, persuasione, e la Dea slessa della persuasione detta dai


latini

34.

/3t,

f.,

Suada.

partiva, andavasene, invece di

3, pers, sing.

&fivt.

indie, aor. 2 da fiaivcu, che assume tutti


tempi da faw. Questo per discende da
il f. 1.

ps/Hxa,

fino-opai, perf.

Pitfw e l'aor. 1. "ifinGa hanno


salire

il

gli altri

e fu

fut.

signif. attivo,

far

a. 2. j3i]v.

axiuiv, silensioso, muto, avv. da ^-fiv, cos,

mendico, donde

x av,a

m. e

f.,

^ k povert; odanche dal-

>

l'a privai, e dal verbo xavw, aprirsi, quasi per fame non aprenda bocca. V. lib. 3,.y. 98
; anche
partic. il cui fem. 6 axovtfac.

3-lvoc, lido, 3-is, ivhs,

te

cumulo

m.

f.

Significa

di frumento.e por iraslato

propriamen-

cumulo

bia; donde la voce.cUpoflma, le primizie;

di

sab-

come

si

axpa 0/vs, la sommit del mucchio.


, del
molto rumoreggiante , invece di
da iro\vS, e $loicrfJos, ov, m., rumore del
mare, suon dell'acqua, fiotto.
QaXaans, mare, cria, tiS, f., da ffXoS , ov, m., affo
mare.
Ivit-ra. od ?w(er' io stesso che iwsi, avv. dopoch,
dicesse r.

nro\v<$.aia$oio
oO, jpnic.

35.

di poi.

cwrvL'3-E, (unji, avv.


xitv,
il

andando,

partic. aor.

da xjw, ed anche da

cui part. aor. sarebbe cuv

ja<,

a cui preposta la x,

med. pregava, invece di ripvo, od TipaETo, da poy.ai. Si adopera talvolta per

p&^', 3. pers. sing- imp.

imprecare. Temap.as,
ytpaiff, ccc&ip, s, , iv,

-ii,

voto, imprecazione.

da ypwv, ovtos

nel coin-

par. ytpa'iTtpos, e nel superi, ytoairctros.


30.

tv, acc. siug. cui, invece di v, da s,

ti,

il

quale.

<4focofu>6

bene chiomata, o$, ov, m. e

poetica invece di ewcojaoS, da tv, bene


f-,

per dieresi

f.,
,

e xofiVi,

,
V. 37.

flff,

chioma.

Atirt, Latuna, os, o5s,

madre

di

Apollo c di Diana.

tk, j/cner, invece Itexe, aor. 2 indie,


o dall'inusit.

K.kJi', scotta

da ti'x-

att.

txw.

esaudisci

da xXtiw

quindi *D|a.

Imperai, prcs.

me, doricam. invece di u.oO, genil.


A'pyupoToS', avente Carco argenteo, oS, ov, m. e f.,
da prvpbs, ov, m., che da pyhs, 4, v, tianco,
d'onde yvptoS, c il conlr. ipyi/pi/s, bianco, e t-

jAf5,

^ov, ov, n. arco.

da |i^(j3avw, comp.

fuju/i/iixas, proteggi,

intomo, e di (ialvw,
a. 2. IjS'flv.

38.

]I

irreg.

f.

fJijtfofiaei,

p.

di fnfi,

fsica,

fui. 1. pTiffw, e l'aor. 1. 'if>%<3

hanno

il signilicato attivo, far salire, andare.


KiJiav, Citta, a, ns, f., piccola citt in cui sorgeva
un tempio ad Apollo.
ov, adj. Da
Za&lnv, molto divina
distinta, oS ,
t, partic. aumentativa, e da S-ths, Dio.

TvSoi, in 2'enetio, invece di TvEe-oO, da os, ov,

f.,

isola.
fi,

fortemente, avv. da

tS, v'os. f.

imisit.

ffiS, fibra,

stando nelle libre priucipal. la fona.


vaaits, 2. pers. sing. prcs. ind. att., regni, da avaff()*.

Vedi

v. 7.

Crisa.... Cilla.... Tenedo. In tutte le citta qui


te

nomina-

aveva Apollo e tempi e sugolar culto. Cn'sa e CilTenedo odasi Virgilio^

la piccole citt delle Troade. Di

Est in conspeclu Tenedos, notissima fama


Insula, dives opum, Priami dum regna manebant,

IS'ttnc

3D.

$f*ii>9-eO,

tantum

simts, et statio

Sminteo,

iiis,

male

fida carinis.

iwS, m. Cosi fu chiamato A-

pollo dai Cretesi da o>v3-o(, sorci, in loro lingua,

perche

gli

erigevano un tempio

in

segno di gratitudi-

ne per aver egli liberato quella terra da questi ani-

L1BUU PRIHO

17

mali che la infestavano. Ai piedi della statua era


maginc di un sorcio.
tTork, se mai, avv.

l' i-

XpjT\ grazioso, bollo, invece di xp/eVT, acc.


sing. m. da xppias, terffa, tv.x (" s ,,roS f-t
>

grazia, benevolenza, e ^api'^ofiai, fut. rToftai, far


servigio, far piacere.
vijv,

tempio, acc. sing. jon. invece di

ed auic. anche vt&s, e jon. vtis.


pt^/u, adornai, da piyu>, f .
fior. 1. alt.
v.

30.

mhv,

hs, ov,

prima pers.

m-,

sing.

pt-fya.

nriovu, acc. pi. n. pingui, Wi'cov, ovos,

m.

f.

Dicosi

anche di cose inanimale. Lib. 2, v. 849. evi movi vr\&*,


nel ricco tempio: compar- iriTEpoS, saperi, wtra.T0S.
y.rifi,

coscio, apostr.

(AVjpj'nv,

o!',

gamba.
I*U coll'ant.
f.

a. Si

invece di

\>.y\pix,

acc. pi. n.

da

ha del pari i^p?, ov, m. coscia,

prep. xar,arsi,offersi, da xaraxctiu,

abata, aor. 1 xar-x^ce, comp. da xcer e xaiw,

irreg.
41.

ravpwv, gen.

pi. * tori, oS, ov,

m.

ay u>v, gen. piar, di capre, aig, j'ys, fem., e talvolta

m., capro.
compisci, da xpavw

cti'S.rs,

xpwov,

xpava, ed
pleonasmo

HlSwp,

alt. i'xp?i*a, d'

xpuvw

f.

aor. * i-

onde l'imperai,

poet. xpfaVQV, e llnf.

a.

1.

eoa

xpmvat.

desiderio, voto, a/p, opos, n., da lJ.Sop.aj, de-

siderare, col pleon. dell', da Ilei, prendere.


42.

ritfitctv,

paghino la pena, da

riut, fut. o"w

n'ffaifAi, aor. ^. Eolico, med.


Sxpu, (/effe lagrime, Sa xpy,
xvw, mordere,
troiai,

per

le tue,

43.

invece di

ottativo.

uos, u., acc, pi.

iuvece di ffots, da

ffbS,

pXttftfJi', saette, os, tos, n., dal. pi.


jSJ.eitj,

<r|,

fi^^Sfos, pregante, pregando, da Eu^opai,


(juxi,

daSi-

tfou, ec.

poetico invece d

da p.iXXw, lanciare.

d'onde

^x^i

f-t

preghiera*

s^Q-

CHIAVE OMERICI

foipof, Febo, propr. lucido, chiaro, epiteto di Apollo


litiasi
.

ii.

da

|3vxaT,

lume di

<faoS fiiov,

vita.

cal, invece di xara(hi\. 3 slng., aor.

ind.

V. pai'vw, jH|u, irreg.


xap-qvwv, dal vertice, dalla sommit
lib. 2, v.

le

due

da

x ciw

daj^w,

Da

o in ut.

elidendo la

n.

oS, u, ov

V.

e cangiando

X,

xflt

<

fl s

>

f-t bile,

irritare.

cuore
xiap, apos,

xi,p, nel

rfjfi

ov

ov,

177. S dice xpat, e jon. xapfi.

j^wfiEvoS, irato,

xra. Contr.

sottinteadesi

ed anche aroS.

n.,

arco, invece di

Ta

che faretra, ed anche

ov, ov, n.

dardi coll'arco

invero di

Significa anc l'arte stessa

di dardeggiare.

48.

Setola tv, sulle spalle, os, ov,

invece di

Dal. pi. jonico inve-

ilfis, ri, bv, crudo, duro.


Jonic. sa
ben chiusa, $r s, toS, m. e f.
ed ip?w, proteggere.
Camp, da
et, ccS, f., invece di yctpirpav, jo-

ce di j|aqis.
u,$iipt<fl(z,

m.

i).

yctpT(ytiv, faretra,

nic.

Da

ytput, portare,

da vpwut, o rirpwaxai

.ferire.

46.

xXygv, rtwwnarofw, 3 pi.


xXygw col pleonasmo della
poelic. poi
il

aor.

Ida xXa^w,

r, quasi

xsxXAyi-w, pass. med.

fut.

da xX&yrw,

x'tx\t\yct,

pari. XxX7iyoTib. Lib. 24, v. 429.

d'onde

Da xXiw

/rannera.
io*Tol,

dardi

saette

le

da

otta

i.

aiata, part. ver-

bale oiartos, e quindi oo*Ts f <i, v, portabile, ed

nome

i'rfTS

ofi

saetta

ed gIo"t6Vw

il

lanciare.

Lib. IV, v. 100.

XWO(avoiq, dell'irato

Invece di

Xbjoimov, da

Vedi sopra.
47. xitnjJHfrof, mottnfejt, gen.

ni

6 ing. aor.

pari, passiv-

da xivkw, fut. ^(fut, xivuixcti. Lib. 4, V. 2S1.


andava, soluzione jonica invece di sfa, perf. med.

e,

di eF(u.

WXtI,

alia notte

morte. V.

vv%

lib. o, v.

xvxroe

860.

f.

Talvolta significa

unno

l'inno

oixws, somigliante, part.


forma da ttxa.

48.

19

perf.

med. da

\oixtx,

che

si

Iwq, dee, da R^pai, tot. SoO(*'- E^w eoiiocare, far sedere. 3 sing. imp. med.
Si assise poscia indispone dalle navi, ete. E tatti
quan,

ti iQterpetri e poeti

traducono: si assise; solo

Monti
Fosco-

il

indovino

il testo traducendo piantoni. Cos il


lo, il quale dopo mostrato che la parola greca
corrispondente riceve molto propriamente siffatto senso,

ne

illustra poi la bellerza dell'immagine, soggiungendo: Chiunque fu in tempo di vedere in Italia (egli
scrive questa nota nel 1807) la statua di Apollo saet-

tante, immaginer distintamente l'aspetto e la mossa


del Febo Omerico, a Questo uno de' mille luoghi
che splendidamente avverano nel Monti la sentenza di

Socrate quando disse, che l'intelletto altamente ispiralo dalle mare l'interprete migliore di Omero.
vtS>v, delle navi, invece di vacv.

vn dardo , dal verbo


anche veleno. "IoS , la
to, viola, suolo.

v,

J-tixtv,

scagli

Vijai, il

7*l(xi
,

'ov,

mandare.
solo.

col pleon. dell'

cui fui- ijoW

IBfl

sign.

Vi anche ov

aor. 1 del sudd. v.

perf- ixa

aor. 1

Hxa

aor

tfv.

E scocc una freccia.

Omero a significare che la peste


campo greco procedeva da Apollo, dipinse
questo Dio disceso sul campo a seminarvi co' proprii
morte.
gittata nel

strali la

49.

$111%

terribile, hs,

invece di cui

xXavvi, suono,

v.

-n.

Omero

Da

$Sos

eoS

n.,

more

scrive StigS.

js, f.,

Vi,

da

xk^w,

donde

la

voce la-

lina clangor. V. sopra.

yivtra, torse, nacque


yyfojwti, essere,
aor.

iyvu.T)v

S.

si fece

invece di lyivtra

pass.

med. yiyova.

nascere.
pyupsoio, arsenico, soS, sa

da

1 iyEVT|!>Tiv

yVTLffO|Ace/, aor.
,

da

rtivofiat

eov. V. sopra v. 37, ge-

nit. jonic.

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CHIAVE OMERICA

20

piolo, arco, gen. jon. os, oO, m.,


v. 30.

(Sfoff,

vita,

olpfius, i muli, da auptOs, tos, e jon. ijos

m. Forse

da 3po?, oS ,

dal jonico pf&, che viene

n.,

monte,

essendo questo animale specialmente adatto all'opera di montagna.


i-r^^sto , incolse invase , 3 sing. aor. 2 ind. med.
,

comp.

di liri, e d

pyovs, veloci, s,

Da esso pyia, aS,

do.
51.

oT^o^ai andare incontro.


bv , e per antifrasi kpyoS , tar-

vr&p, dappoi
sta.

"ATtp

re, e

f.,

voc. poet. da

ozio.

rp

colla v interpo-

per significa senza.

iX&rwtilS, mortifero,
<!rei>xYj,

-fisr,

los,

m.

f.,

do

E^w, ave-

pece, resina; la qual voce ne' suoi deri-

composti dinota amarezza, come J(ati>xtiS


il,rivy-^ s
amaro; ofpuriux'fis, amatissimo.
t
amaro, mortale.

vati e

&x

sos,

qthis, lanciando, tis, luta, v, part. dftdfiilfLi.


iYi,

52.

sempre, invece di t).

wupai,

roflfti,

pire, , 5J,

f.

significa anche le

ombre,

9-ap.Eiai, frequenti, molti


S-afiivs,

33.

54.

-fi,

IIup, os, n., fuoco,

da vwes, uoS, m. N&zvs

vtxvuiv, genit. pi. cadaveri,

mani.
s, , v. Si trova

v, dall'avv. 3-aft, spesso.

Da

anche

detto de-

riva anche il verbo QcqtiZp , frequentare , accadere


spesso, e Oip,vpis, assemblea solenne.
'Eyvi\u.xp, per none giorni, da ivva, noue, ed (iictp ,

toS n,, giorno.


xy\x, dardi, ov , oO, n. Propr. dardi di legno, perch
da xftXov, ov, legno.
nei decimo , StxaroS , <r?) , tov. Da xa,
dieci.
ai/' atlunansa
ai /"oro, avv. da iyupb) f.
m. tfyopa. congregare e quindi yop. S.S,
adunanza, ed anche foro.
chiam , convoc da xaktoj f. i<Sw. 3
mcd. Doric. per Ix.oXo'oto.

yopT)

triS, p.
i.,

xu\i<j(faro

sing. aor. 1.

55.

fpiai, nell'animo, da

<?piiv,

svs,

f.

Dal. pi. invece del

sing. Significa anche intelligenza, d'onde $povct/, sa-

igilized by

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unito ritmo
pere, esser savio, avere
re

21

sensi

ia prudenza, pensa-

deliberare, essere di avviso, concepire

compren-

dere.
3-73tE, pose, invece di 13-i)xe,-aor.

1 da

Ti'3i)fti.

Isi/zu/isvos, dalle bianche braccia, avvenente

m.

da

f.

braccio

Itu'xbs,

\,

bianco, ed (iXin)

che da llbs

m.

oS,

tjS, f.,

o>,

curvatura del

f.

Si piglia anche

braccio.

Hpv), Giunone, invece di "Hpse, as,

per

l'aria, alla

paiov,

quale Giunone presiede. Quindi

tempio di Giunone..

il

Giunone

<r

Spetta, le feste di

sacri lcii in onore di Giunone


Giunone
sorella e moglie di Giove , proteggitricc de' Greci
perch Paride nel suo giudizio l'aveva posposta ave;

ne re.
86.

x^eto

prentlevasi cura

afflggevasi

jon. invece di xtjSto. K-riSos, sos,


lestia, sepolcro: imperf. ind. 3 sing.

da x$au.ai,
cura mo-

n.,

S-vijtfxovruS, morenti, da &v[<fxai l t.2.$:camviH%i, aor.

2 ?3-vov,
x.a si
p-aij

pass. T-vijxa, e jon. T3-a.

forma un nuovo futuro

come da

trniz.

si

rv^a

Da riSvu-

e riBvi^o-

fa Ctti^w, tffrii%pfj.ai

Part. pres. acc. piar,

bparo vedeva, jon. iuvece di


imp. ind. mcd.
57.

ajpxi'ro, da

paw. 3

sing.

wtf-tv, furono convocati , beot. ed col. invece di -\yip&Hdav, aor. 1 pass, da ytipw. V. sopra.
ed ~
u,]-/jilS, racclti, i\S, tas , m. e f., da bp.aO
,

ytpw, radunare.
38.

vio'Tp.tvos, etiandojt, part. pres. pass, daivicrrijiii.


[MrEfi), disse, aor. 2 ind. del verbo u.et$?iu,i.
*os
oSs m. nel voc.
, iros

^Sas, piedi
dat. pi.

nel

-ttoo").

ed
, v. Nel comp. xvripos
ixvruras , ed anche fixjffros.
mare, che bagna le coste dell' EuAfrica, e dell' Asia, forse detto cosi perla

(ixiis, veloce, vs,


xi'cuv

ita.

nel superi-

'Xlxssevs, oO, m.,

ropa, dell'

scorrere.
vclocil delle onde, da >xwS,sul>ito,e vaia,

CHIAVE ONORICI

2
.

59.

hh, noi, dor- ed


del pron.

iyii), 1

come anche

v, aor. \, part.

v&i vw , acc. duale


usurpano per Tace piar.,

eoi. invece di

poeti per lo

vy.\tt,

e tf$f.

wct.ift.'ir'kav'XS-ivras,

vaganti nuovamente,

nuovo , e m-Xatp)
assume da orXyyw.

di nraXtv, di

tempi
blu, io

li

j>eM<t,

httot,

elfi,

pass, da waXju.-rX^anc[i

comp.

e irXoitpu.au.

poet. invece di o|aco,ovv. ooftaj.

tem-

pi li prende ila oitoaai.

60

a^j

di nuoDo, avv. pool.

iw'Qi'offTTio'tiv,

mere per

ritornare,

del y.

inf. fui. 1

trovoaritu, d' onde vffros, ov, m., ritorno.


Tanto da questa, che dalla voce SXroS (male) si foratt.

ma

la parola vao<rc.yict. , che una malattia che si


sviluppa per l'ordinario in quelli che sono assenti

molto tempo dalla loro patria.


xv invece di xs, epure, partic3-vaTv, la morta, oh, ov, m. da Qvfxw, irreg.

mo-

rire.

2 da ftino.
woXsnw e oroXtu-j'-

$yyoiu.iv, sfuggiremo, 1 pi. ottat. aor.

61.

wl(is, io guerra, os, ov, donde


Zfij,

fare la guerra, combattere, irolsfiw, eccitare

la guerra,

doma, 3

San^w,
fis, of,

da Sa^ciw,

pers. sing. pres.

f i<rw
.

id.

Xoins, in pcjfe, s,

(12.

oii,

m-, /ante,

m,: Xo<ys, ou, m., rouino: Xjda XfiVw.

lutti

fiivriv, profeta, sacerdote, indovino, i$, ioS


(laivo/iaM,
i

impassare,

pam,

sacerdoti che predicevano

il

as,

f.,

m-,

da

pazzia, perch

futuro sembravano in-

vasi da furore,

ai

*,

or<, avv. dall' imperai, di tyw. Spesso ha unita

la partic.
i*iva,

qualcuno, r)s, rtvbs. Quando interrogativo va-

le cAi ? e nel genit.

rime.

Iphoptv, consultiamo, invece di lptoy.iv, ed anzi invece di psiW^sv, essendo sogg. plur-, ma pel verso si
us la o invece dell'w. Da ioku.

,,

23

LIBRO PRIMO

H, ovvero.

Altri significati

congiunz. omero
lo,

da

'ufAi,

p, es.

la

artic. f,

a cui, ed anche abbia mandati, sia, da f|*i; -n mand, da

fi,

aor.3 sogg-4

-rt, ditte, da
f nu-, invece di ^fj. anche aw.,
p. es., come, in guanto, certamente, ce.

HHi;

tpria, acc. sing.gonic. in vece di jf>*,da lptvs ,toS,

m. t
G3-

sacerdote.

veipcorXov, interpetre di sogni, oS,

ov,m., daev!i-

pos, ov, m., sogno, e tfo\u>, trattenersi, essere, da

wltu:

04.

tiroi

ma wwlw,

vendere.

, da ivu
3 sing. ottat.

dica

ettrot,

aor. 1. iret

Iww

2 jVov

d'

onde

colla spirito aspro vale

agire.

or*, come, aw.

Ma

vi

0,

come

leggesi in qualche co-

dice, pron. neut. da 'cfTiS, tis, 0, ri.

Tadov
i\,

cotanto

avv. doric. con

due a

da TfftfoS,

ov.

ivxwlf) per

65.

voto, preghiera,

fi, vis, f.,

da

tuonai

pregare.
lviy.i\Lftrat, ci accusi, $ofiu,

f-

^q}lui.

Da p&po;

ov, in., vergogna, riprensione e y&ui, dire.

per ecatombi), %,nS,f., da ixarv, cento,


(Jos,buc,m.c f. usato il numero determi-

xotTft/flS,

e /3o5s,

nato per l'indeterminato. Non pochi archeologi sosten-

gono che l'ecatombe


di cento bovi,

ma

fosse affettivamente

la parte

un

sacrificio

pi sana di essi sostiene

che fosse un sacrificio che costava la spesa di cento


monete coli' effigie del bue. Il Verri nelle sue brevi
annotazioni da lui fatte all'Iliade di

Omero da lui

tra-

dotta, compendiata ed illustrata dice che questa voce


ecatombe ha una dubbiosa significazione, onde la

spiegano un sacrificio di cento buoi ,allri di cento piedi, e per di 25 vittime; ed altri un sacrifizio pi solenne. E chi ne voglia le prove erudite e ragionevoli

legga qui
66.

il

Verri e

il

Cesarotti.

ai v, <e, invece di jce, doric. ai per ti, aw.


tojS, come? iuterrog. e non iuterrog Colle parlicene
il ft significa

se

mai, come in questo luogo.

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pv&v, di agnelli, aps, pvos, m. e f-, ovv- piv, pivoS, da pi, S.S, f., volo, giaccia si immolavano nei
sacrifici- ed anche da (Wiv, vs, o, pecora.
xvi'ffo'ijS, il grasso, /o pinguedine , a, Y|&, f. Vale anche

il

forno del sacrifcio.

teXei'wv, di scelte
eia, ov.

Qui pare

concorda con aiyujv , capre , tio$


significhi capro adulte da rilos

05, a., fine, termine,


v. 07.

da ^ov\op.ai,t.

fiovtrctt, vuole,

|5oiX j<tou,i

vriiaxs

accettando

Da

partic. accrescitiva, e \ctu>, volere,

fJo

ed anche godere.
da Avn&ta. Vedi

part. aor. 1

sopra.
fj>vwi, scacciare, allontanare, da jiiivtu,

modo

f-

v&, aor.

inf.

08.

"Htoi, certamente, per

69.

KX^KS,

verit, poi, avv. Talvolta an-

che cio.
Calcante, as

avroS, m-, da jcaij^aivEiv


r
pensare attamente, profondamente.
Qtffropi^ns, figlio di Testore, ns,w, m. da Qo'ruif
opos, m. Calcante fu un celebre indovino crealo <1.

Agamennone

sacerdote dell'armata greca. Egli prnon potrebbe uscire dal porlo di

disse che la dotta

Aalide, ove

si

si fosse prima sache l'assedio di Troia durerebbe

era raccolta, se non

crificala Ifigenia, e

dieci anni,

oiwyo^-oWv,

dei profeti, o$, ov,

m. Da

uccello, e iroXiw. V. sopra, giacch

oojvS, ov,
vati

m.

profetava-

no dal volo degli uccelli.


Spitfros, il pi valente, os, ij, ov. Da 6x a i P 81 1
che d forza al superi., ed apiffros, superi, di ys3s f ti , v. Propnainenle significa valente in guer"

ox

ra, da "\pi\5, eos, m., Marie


significa ignavo in guerra.
70.

rjSij,

abbia conosciuto, conlraz.

usato invece di

([Sej,

come xaxs,

ov

attica di See, e jonic.

da iSw, 3

sing. trap. medio.

De' veggenti il pi saggio. Il Cesarotti traduce la parola vSyi con uguri, ed il Salvini goffamente con Auguratori. Ma il Foscolo ha fatto questa nota. ''HSyi

igitized

bjr

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23

LIBRO PRIMO

mi suona edere con

la virt della mente; e veggente risponde esaltamenti) il Tasso ncIl'Aminta. Oh


quanto a te confassi Tal nome, e quanto vido chi lei
pose ! E gli Ebrei , reg. 2. 4. Eamus ad videntes:
qui enim propheta dteitur hodie.vocabatur olimvi-

dens; per

l'Alfieri nel

Sanile

Del fantastico al-

Rama;

tero gregge sci- De' veggenti di

e gl'Inglesi

minuzie che ogni

seer profeta, da tu see vedere:


scrittore deve

nd ogni parola nolomizzare.madeve as-

sai pi. risparmiarle a chi legge.

vt,

le

pres.

presenti cose

da

jonic. invece di

ocra

o*

pari-

essere.

tip.t

iovrfASvce, le future, pari. fat. di li|U, os,

v\,

ov

colla

radd. a cagione di armonia. V. lib. 2, v. 119.


prima , avanti , prep. di luogo c di tempo, e che

s-p,

regge

e.M.

genitivo.

il

fu duce, da v\ylo^ai,

"ftyilrfaTo,

dal rad. Hyia.

f.

r,<Tov.ai, aor.

1 ind.

'Hytu.J>v, ovoS, m., duce, capitano.

e"(Tw, ad, in, prep. invece di ttS.

Vw aggiunto

fa che

significhi quasi entro.

72.

tua, acc. del poss-

nome

accord

(sui) e che

al dat.

(sibi) dal gen. v.

ai, a se,

[LfxvToaivtv , profezia,

trpi

che formasi dal pro-

tfs, fi, ov,

persona ov, di se

di terza

esce in

ispir

%
,

f[S, f.

dal fivns. V. sopra.

da TptD

Topata. 3 sing.

f.

aor. 2 invece di tiropt. Quindi rfopiZfu, (. Cui, aprire adito: irpas, ov, m., transito, e da ir!pu>.

73-

ad essi, invece di cretti, scrivendosi anche ffifi e


Qui e dat. duale invece del plur.
piano di senno, part. pres. da tv<?novtoj , f.
intendere perch da tv, bene e ypr,v , tvs ,
mente, animo. V. sopra.

ff^iv,

<?iv.

Ivtppoviutv,
ifiuj,

yoprtf ara

parlament

aor. 1

med. da yopaofiai,

V. sopra.

74-

xiisai, fu comandi
fiat,

come

v.

poet.

se da Jteliofiai,

da x&opai

x&iffa-

f.

pers. pr. jonic.

fiw3-no*^o-9-a<, parlare, da (au&w, aor. 1 inf.


(iv3-oS, parola, dello,

Chiave Omer.

med. da

ed anche comando.
2

Digiiizcd b/

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v 75.
.

76.

Ixurufi.iruo, del lungi saettante , ffi, ov, m., invece di ixijpoXoS. V. sopra. Da Ixe , lungi , e Poi-fi
%s, {., getto. Apollo detto anche xtpyas. V. 147.
Toiyp, adunque. La part. toi spesse volte riempiUva , e la si unisce per ornamento alle congiunzioni

ed

agli avverbi. Coile altre voci si spiega spesso.jcer-

tamente, or, pertanto.


ytiv, io, invece di lyi.
<rv9-eo

t'acquieta , da cuv^iu, jou. 2


,
2 imperai, del verbo mcd. ffvmi&quu. At-

companiti

sing. aor.

ticamente poi

sciogliendo

il

si

scrive o"fvl>oO invece di (ri'v3-a*o

avvito.
da f*vuw, ed anche

diti, oli in io,

fyoffffov, giura, prometti,

ou.vtfu.i,

quasi da fj.w , d'onde assume gli altri


'Ou,w
tempi: 2 p- aor. 1 imp. invece di ofioffov.
anche unire. V. lib. 8 , v. 209 , e lib. 12 ,

fot. iAQtfw,

significa

v.24.
-fljAv,

77.

di certo, part. riempii.


iieneuo/o, uv, ovos,

m. c

wp^pwv,
.

f.

da wp

e fp'nv

Vale anche pronto.

&vt<riv, colle parole, oS, ios, n< dal v.


lare. Dat. pi.
^spoiv, colle mani,

XW

oS e

X^

tw,

dire,

par-

x t!P> S cn X P oS P oet X Pf>~


dat X P'j c X P'i acc X 'P a e X
"
,

"

>

"

E,
> crff '> ma
pa; daU plur. ^SOff, P et X'P stfl c
no, braccio. Nel dat. dual. X'P 0 "'*
"*
p^giv, ajMiare, giovare, da Aj%w, f- p^S 1"' pro
priamentc si riferisce ad opra di guerra, da pfjS,

Marte.
78-

^DXwffifiEV, essere per irritarsi

Gion. in-

fui. 1 inf.

vece di xo\uja~tiY, da xolffira, grandemente, agg. neut.


79.

80.

usato avverbiali^ da

Kpros,
comanda, da xpcertw, f. *itfw.
05, l., patema. Stato.
xptiVo'wv, pi potente, da xpfiWwv, ovos, m. e f-, lo
stesso che xpEitfffwv comp. del posit. ya9s, V.
Xwtfsrai, si sdegna, da jc^o/acc, med. 3 sing. f. t.

xpxrlu

27

LIBRO PBIflO

comp. invece di

X*pi)lj coll'inferiore, icov, ovos,

pwv. la

alenili casi

cambia

l'si in

tj

levata la sillaba

ov. Cosi Xprii'dat. sta invece di xepsovj, c ma nel_


l'acc. e

nom. piar.

La pari,

sJVtp, sebbene.

abr^aa,

n'sp riempitiva.

nello stesso giorno,

comp. di awsed^ixap,

Toff, n.

xara^^,I'a6&iarepreMo,comp.di x,ara ctittoj,


aor. 1 sogg. alt. Propriam. signif. cuocere.

f. >|/<w,

82.

che

ftSTQflrio3-v, in seguito, lo stesso

xrov,

m. d'onde

l'odio, oS, ow,

il

oVftftt/.

verbo xorlw, irri-

tarsi.
3tpo, finch, al quale corrisponde

83.

rfpa,

a termine,

tXiW/i, Fabbia condotta

o lungo.

cosi

poet. invece di

rtkta-iS da tXw.-3 sing. aor. lsogg.


ar^tutiiv, nei petti, 3-of tos, a. poet. invece
,

di oVij-

3-OV.
fatiti,

suoi dat. piar, invece di

cquiv.

off,

da

tos,

oS, i, v,

che

bv.

"ii,

Ugcwo'eiS, sa/cerai

da ffaii^w,

f.

oV, da

ffoS, aito,

poet. invece di ffa?.

84.

rispondendo, comp. di fislfJw, f,


4/w, e pass. p.E|5o(A'Xi. Omero usa di frequente twrap.Ef'pQp.ai, quasi a Dicendo rispondere.

W3tp,Eip6(ASvoS

83.
iltfw,

confidente, rassicurato, da 3-aptfs^, f.


,
prendere fiducia, d'onde 3-ptfos, ds, n., fidu-

cia: part. att. aor. 1.

p.lx, molto, grandemente, avv.

3-stwrpwjov,

wia, as,
-ES, e

f.

il

ualicinto, ov, ov, n. ,ed anche S-Eo^po-

d'onde 9-ED-n-p'TroS, profeta.

wpiVw,

S, ti, gwaln(/ue

Comp.

di

convenire.

V,

pr. neut.

da

offris, i-riS, b, tj,

gen. bVnvos, fioVivos, outivos, che vale

l'art. Ss,

colla partic. ri, riempii.

oitr-a, tu sappia, contr. eolie, di oSao'3-a, invece di

ojSas, 2. pers. sing. perf. med. oTSa, o7$ses, da t7$w,


vedere, intendere, sapere; donde Se, ed laov, ecco;
pass. eSofAsti.

CHIAVE OMERICA
80.

87.

per avv- di giuramento, che qualche volta e negativo per s stesso, e talvolta vuole aggiunto l'o. an-

[*,

che affermali vo.


v*)'vis, riveli, da

(ftzivta,

d'onde (paifou-xi, appa-

rire, *Eiri?**tia, festa cattolica, prende nome da


questo verbo.' perch questo il giorno in cui il Messia

88.

EfUti,

6 manifestalo a' gentili.

si

me,

ass.,

me

gcnit. invece di y.w. E|aeu 'C&vras, gcnit.

ridente, da t.m, vvere.

^S-ov, alla terra, u>v, ovhs,

f.

S^xouvoio, guardante, pari. jon. mcd- invece


xaamv, geu. da Epxw, aor. 2 sSapxov.
v. 89.- J3ptifi,

moieste, 0s, tfa, u. (3aps/as

ni violente.

Da (SpoS,

di

8sp-

x^P* 5 ma ~
"

eos, n., peso,

1 da iiri e ftp, irreg. il quale


prende i suoi tempi ila pi verbi disusali: cio da
a. 1.
atti), f- oTffw, f. pass, oiffflutfofwti; da, vyxw,

t/roifft, porter, fut.

lviyxa, a.

flfeyJH)*:

da vxw, p. vr,vox> P-

pass.' Evfivyu.^: a. i. pass. 'fivx 0 *!''

90.

91.

f.

1. pass. I-

fff(iirvTwv, di lutti, comp. da tfuv e iros,


irav, cangiandosi la v in [t per eufonia.

^ecla,

woUv, omo, unito al superi. Propriam. Tol.


dvmu. si rama, da lux***, f- 5*-T' 50 P ra
ed anche a8Ao|tai
ijSa, disse, da ataw, f, tltfw,
-

92.

Aviv, %s, f. voce, parola,


ovo$, m. e f. dal nome
nbjuav, irreprensibile, wv,
derisore, -coll'alfa priv. e Vai
fioS, oi>, m-, infamia,

94.
90.

sing. imperf. ind.

cangiata inv.
'nxa, a cagione, pr. del genit.

tqDe**, i causa at

ci,

comp.

di rov, ovv.

Torop

'eSwxev, 'diede, da BiSwfAi, f.Bwtfw,pass. Skc, aor.

1 fSwJia,

ce. dall'inus.

Sw.

tri, ancora, in seguito, avv.

riiirerd

97.

, da *ext"

f-

>

da S X W

>

irreg.

98.

wpjv, prima, aranti, regge

l'inf. el'infl.

Spesse volle

29

LIBRO l'HWO
si

come

ripete,

conda

in

questo luogo, ed in

significa che, c

regge

sogg. o

il

caso la se-

tal

l'iof.

Scavai, sia restituita, doric. invece di iovvxt, da$JAuro 5rju.vai, aor. 2 iiif. att.
kixthurto'a, dagli occhi neri, t$, i^os, m. e f-, ed anche

tX(

)w^,o<woS.Comp. di iXixS,

vahibilu,

e di do^, tiwbs,

-il, bv, nero, ed anche


m., occhio, da Vto[aoh,

cedere. ity, irs, f. significa voce, dal verbo aVoi.


xoiipnv, fanciulla,
xvpos, ov, ed anche xons, f.

pos, ow, m., fanciullo, da xopw,

mondare, purgare,

essendo quell'et pura da malizia.


k.99.

Vpiir^v, non redenta, agg.

oS, n, ov

o piuttosto vpiet^eti, redimere, e

da irpi&ouai,
Priamo

dall'cc priv.

fu cosi chiamato perch redento a prezzo d'oro.


iv-irotvov,

sema

prezzo, agg. os, ov, m. e

f.

Comp.

dell' priv. e di aVoivo?. V. sopra.


;

nv, sia condotta,


rsei.

100.

indef. retto da jrpjv,

come

Su-E-

V. sopra.

DbX7d'a|ivot, placanti, pan.

med.

aor. 1 daiXofiocj,

ed anche ikaxoj.
iftiri^-fn^tv, piegheremo, col raddoppiamento jonico in-

vece di irt-ov, aor. 2


102.

ottat.

da TStB-ta, piegarti, per-

suadere, placare.
ibpvxpilwv, largamente imperante, da tpvs, e'*, 0,
(a(o, largo, e xptitav, ovtoS, regnatore, che viene da

xpaivw, regnare.
103.

x|*ev<is
p.ai.

>

"""fcaro

x os

oS i

dolente

pari. pr.

n -i do/ore.
veemenza,

da &x?v-

os, tos, u.

uivtrjs, gen. sing. ira,

Esprime

propriamente quell'impeto, onde taluno preso dall'ira


si scaglia contro l'avversario. Significa dippi l'impetuosit, e l'ardor dello spirito, l'orza, coraggio.

delta voce

si

forma

il

verbo

p.svtixvoj,

afTcIto,

Da

farsi traspor-

tare dalle passioni, o dalla collera. Ava^ivr,;,

nemico. Avap.iv<xivw voler del male

mal

a talu-

no, trattarlo da nemico. E|xevjs amico, affezionato,


,

pieno di dolcezza.
u.%ip.i\<zivut, tutta nera,

comp. di^i, V. sopra

e di

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CHIAVE OMERICA

30

ctv, nero c nera. chiara la metafora,


si offusca per l'ira.
era ripiena l'anima, invece di sm'ft-

piaS, ava,

giacch l'animo

v.iOi.

TifA-n-Xavr',

wlacro,
wXw, 3

da VifMrLUpi,

ovv.

vtVXnpi, che

e da

sing. imp. ind. pass.

odili, gli occhi, haffos, eoS, n., c nel dual. otffTEE, e per

obbrev. WtrE.

ne

Da

otftfftai, odoirrof/.!*!,

per mutazio-

eolica.

wv, ovroS c poet. owvtoS,


da \ay.virw, sfavillare.

Xaf/.flr-ETOt(;vr(,rt'(wcen(c,

pari. dat.

lxmv, somigliavano, da Txw, fuf.


3 duale imp.
invece di tixWnv, Exwv, ovoS,f., imagine.
105.

irawrtara, dapprima,
ov,

il

avv. dall'agg. superi, os,


cui posilivo iraOiroS, t\, ov.

guardando,

fffffAEvos,

pari. pres.

da

oo-ffou-ct.

V. so-

pra.
irpo-jhtirtv, disse,

100.

atti cam. in

vece di wpoS-iwEv

da

Iw. V. sopra.
iruirfan, giammai, invece di ttte. Diverse particelle sogiionsi'aggiungcrc alla parla wurs senza per
che le cambino il significato.
xprtfvov, buono, giocondo, usalo nel gen. neul. in

luogo del sostantivo.


verbo 13-Xw,

.107.

tf!>Xe, gradila, utile, S,

108.

3-EowpoTrfV, profetando, profittante, pari. pres. d

f|,

v, dal

t>o-

lere, col plcon. della d.

ir'-idd'xs, compisti

da teXsw V. sopra, nor. 1 ind.

d raddoppiala

att. colla

3-Eo-rpo^rw,

f.

modo

dei poeti.

natu.

yoptvas, predichi

ind. pres. 2. pers. sing. dal verbo

ovyotbttt.
II.

Xpyffrii'Sos, di Criseide, patroni mico,X(iy(j'r,iV,SoS,

fem.

da Xpvdt\S.
112.

ox, non. Serivcsi o.vx davanti a vocale lene, o davanti ad

113.

o'ix.01,

mia cousou. ed o^ a vocale aspra.

in casa, ed anche ojcoJ>j, avv. da oi*oS.

n-ooflipovla, preferii, perf. mcd. da poXQf*a(, iricg.


f.

(iov^dou.xi.

a. 2, f/iortriOnv,,

ed TipouXriGiiv.

Milito

.114. xovpiys

PRIMO

31

alla diletta, toS, a, ov. Propr. significa gio-

vanile, e nel femminile indica

pura da

ix ow
me,

e )>ex oS i letto , perch

i'3-sv, rfi

una moglie giovane

x-ovpos. V. sopra.

moglie, os, ov, detta cosi da

mia, invece

di e.

dorme

per

nell'istesso letto.

Per sincope invece

e jonic- o9-ev, aggiungendosi

insie-

di d59-sv,

atlic. la partic.

al

proti. OV, OVV. io.

115.

Su-as, corpo,

il. indccl. da %i<J.w, edificare, quasi fosse la casa- dell'anima. Asu.s, indica presso Omero il

corpo animato, e tfwpx, ras, n. il corpo inanimato.


la bellezza della donna assai iugegnosamanlc

Tutta

tratteggiata in questo verso.


<fWQV,

indote,

quindi

ijs,

*|,

iffirfiS,

ws,

f.

f.,

da ?uw, nascere, generare, e


natura, potenza innata, indole,

pyct, opere, ov, of, n.

Alle parole liu-cts,

mossa

la prep.

^iiijv,

fpvas, tor sottintendi pre-

xar.

116. S(Agcci, restituire, invece di

117.

%ova.i

aor.

potof** yw, io voglio, leggi pouXofwt*

iyti,

inf.

di

e sotlin J

tendi fi&W.ov.
1[au,vj, essere, eAe sia, inf. di

liti.

iftS,

eolie, invece di

Tvai. Poet. diecsi anche t[[uvxt, e jon. tpitv.


arix', tosto avv. da u-rs, ovv. nvroS-tv, lo stesso
signif.

sToif*.atfaTi, preparate, da Toi|u^w,

f. ffw, aor. 1
imperai, alt. 2 plur.
"Etoijaos, of, m. e f. pronto,
apparecchiato.
mas, solo, os, a, ov. Col suono aspro per significa quale119. ffipaar<3S t privo di premio, os, o, m. e f. Gomp.
dell'a priv, e di yspas, ros, u. premio-

uj, io sia,

invece di w, pr. sogg. da siw.

toiKtv, giusto, usato impera, da tXxto

mcd.

at-

(JXi-srw,

ma

perf.

tico per ix.


129.

Xiwvsrs, vedete da

(LYtirrta,

eolie, pxtffffiy, talch


v la v, si

forma

la

ed anche

levando la (S, ed interponcodovoce poet. \svaaw- 2 pi. pr. ind.

cium:

12
.

121,

chierica

ov.
SUrf, altrove, avr. dal dal. femm. di ctXioS,
m-o%gxi\S, dai piedi veloce, 7)5, fos,m. e f. da woOs,

piede, ed pr.lw, bastare, valere, d'onde l'impura.


pxt'i, batta.

o ambiziosissimo, os, oC, m. e f. superi, di


xSps, A, v , che ha lo stesso signifc. di xvSi[*os ,
KOSoS, tos,
pi illustre.
, glo,
ria, lode, V. lib. 1, v- 278. Ma xSos , ov, m. vale

JtiSiffr,

122.

comp. xdiuiv

strepito, villania.

ifiloxTtaywTar, o alarissimo, oS, ov, m. e f. superi,


da fkos, amante, e xryy.a, tos, n., e poetic, xra>qv, poMBJJo, 11

verbo xroftctt, acquistare nel perf.

piucchep. ed aor. 1 med. significa possedere.


majnonimi, da fxiyas, v. s., e 3-i/fMf,

123.

(tey9-f(*oi,

12S.

V iV

oii, in>

animo, coraggio.
tappiamo, pr. pers, plur. aor. 2. ind.

ISo(iEv,da Towidoric. ed eolic.si forma

da

To"if<.i

^vvifit,

da

os, ov,

xo, xi)[h,

T WoWwf,

123.

'S(ASv,

alt.

per

mentre

nel pres. si forma Tffafisv, e per sinc. 7o>v,

comuni,

Xl/fiiva, riposte, neut.

la

ig-iwpi3-o(iw

m.

e.

sott.

f. da i>rs, comune.
wpiyfAaTa, coie, pari,

ed anche xhfwei, xsijwu.

cojb detta citt, soli- di

rapimmo

nuovo wpy-

invece di i't-to.fo\utv

dal v. X'Wsp3-to, 1 pi. aor. 2.

SlWrai,

sono state divise, 3 per. del perf. passiva


Significa
del verbo lnusit. Sa^w, che da Sai w.
precisamente quel modo di dividere, che si costuma

nei conviti.

126.

raccolte di nuovo, n., agg. oS,ov , da


di nuovo, e Xyw, raccogliere.
ed iysipw 'EWaytiauv, raccogliere , unire da

ttMUlDW,

srfuv,

irytaois, tta$,
127.

128.

<h,

riunione.

wpS, mando, aor. 2 imp- da

ir-jia-Ttifii

rpi-wX-, triplicatamente avv.,

da TpiwXooS, owS, m.

e nel f. -n, da -rpss, tre.


TSTpa-w).*!, quadruplicatamente, id. da TST'pa'JT'Xo,
oO, che

da riffaapts, quattro

atlic.

TTTapss.

33

paino

Liniio

woTitfofa, compenseremo, da oWarta,


fui. ind.

129.

Siseri,

comp. da

tfw, 1 pi.

f.

-n-o e vita.

accorder, dar, colla

di oVj jon. 3 sing. aor. 2 sogg.

sottoscritta sta invece

Senza

la

sotloscr.

3 plur.

etsi'^ov, bene

murata,

tos, ov,

m.

f.,

da

tv, bene,

e Tii^oS, tos, n.,


t%<x\<t-7r.'cxt,
f.

muro, che deriva dal v. rth-^wespugnare, aor. 1 inf. alt., da Xwrco

131.

^w, ed
Saiair^w.

-^ta, e quindi Xa.ir.Xjj}, i.

pleon. di a, e final.

aXa.tr0.Xjn-, col

yaD-s, vip, quantunque, sebbene, L'aggiunta di


questa partic. spesse volta significa appunto sebbene,

quantunque.
o Dio simile, os, ov, da
m. e f- da ur.u>. V. sopra.

3-oi'ke),,

'

3-ss,

ed sTxqs

ou,
132.

xU-wtw,

zXifl-TE, insanisci, imper. da

f.

4<w. Tal-

volta significa nascondere, da Iwtui,

Ke^tw

propr. sign. involare, tener nascosto.dire o fare furtivamente, ingannare. KX(aja, furto, latroueccio.

mente, nell'animo, oS, ov, ni.


Tapilivasaii, supererai, joule, invece di ^psXsL'ffii,

vui, nella

da

^ppx 0 ^"''

t!>t)>3is,

me
133.

da

rut 1 P-

'tu/,

sing.

comunemente

sedere, stare, da

135.

I tempi per
uoi da 9eXw o
3 8Xf, che vale lo slesso che 3-).w.

uutwS, invano,

'tifivi,

cos,

li

assu-

in tal modo.

pres. inf. e dall'inusit-

collocare.

Siyfifyov, indigente, supplicante, da $pd|<,

ow.

Sou.i, pari. aro. sing. prcs. del v. $w, supplicare,

essere indigente: ou, impers. significa fa d'uopo.


13(i.

apactvns, soddi.ifacicnti, apSaS, arsa., v, pari, da


ciotti, f. pw, ed apffw
donde colie, l'aor. 1 -npetc.
,

Signif. anche unire, fare armonia, aggiustare, acco-

modare.
vr'tiav, di eguai prezzo, tos, ta, iow, di cri che

comp.

significa contro

ed anche CQualmente, e

-jos, degno, che deriva da ww, stimare.


tirai, sar, contratto di iterai, fut. ind. di

in

di i-

ip-r'.

CHIAVE OMERICA

34
v.

Suiwcn'j daranno, poet. invece di %&<fi da $i$afil.

137.

JXwfiai, j?a che prenda, aor. 2 sogg. med. da JXov, che


aor. 2 del verbo aipiw, preso a prestito da ia.

tuo premio, s, . v. Doric. e poet. invece di


Che, cangiata la ff in t, ed inserta la t.

tev,

138.

il

wv, venendo, pari, aor, 2 del verbo

sijti,

OSuertf*oS, e jon. oSuo"toS, di Cline,

me, d'onde vengono


sotto

il

titolo di

roe da Ss, ov,

nn

in

trivio.

appellati

Odissea.
f.,

Altri poi ne

uenire, andare.
*i>s,

m. noOmero noti

tos,

libri di

Cosi chiamato vuoisi

via, perch la

madre

l'e-

lo partoriva

deducono la etimologia dal

verbo oSOtfffw, fastidirsi, prendersi collera, rifugg*

volendo indicare l'iracondo, il temuto da tutti.


2 sogg. del verbo xvioy.ai,
irreg. che significa anche invadere, e prende i suoi

re,
v.

139.

Tjcwjami, verr, aor.

tempi da Txe^f.Tgopai.p.iVpa^e con Air, tftyv-ai.


140. pcrafpoKrpiirOa, consulteremo, discorreremo , doric.
invece di (Aira? patrna, 1 pi. (ut. med. dal verbo

fpljw, comp. colla prcp. |*r.


conduciamo coi remi, da Ipiw, ed anche
tipvut, f. ffw, tirare. raddoppiala poet. la o". Ipvtu,
sign. ancora conservare, difendere, proleggere.
142. iptroSj rematori, *ie, ou, m. d'onde tpST(AS, ou m.,
remo, da Ipcotu , remigare.
141.

ipitffffofiEV,

s...

yiipo(*6v, entro' raccogliamo invece di ffVyEi'

pofAtv,

da us, e yipw,radunarc, pr.per.pl. ind.att.

iirtvtfiis, eletti con studio, avv. dall'agg.


tos,

m.

tvtruis,

ef., oWte, idoneo. 'Eir'JT'Ao'ei'fi*, tos, n. t

jrwdio,preeeo, cura, affezione, diligenza, applicasi porta a far qualche cosa, sia buona, sia
zione che

fare espressamente, deliberar di


impegnarsi, procurare,attaccarsi, sforzarsi,

mala. TZirtri$tw
proposito,

essere assiduo, far la sua corto, onorare, amare, non


distaccarsi da vicino a qualchcduno. T hririfitta,
le comoditi, o necessit della vita.
143. 9*/o|*, poniamo; da tV6>[Ii, aor. 2 sogg.
3-ojV
di 3-(S(*sv che i poeti risolvonoin

inseritala

ntt.
,

fanno HHioptP, mutando Via in

Invece

e quindi
o.

LIBRO PRIMO

35

xflXiirpTiov, dalle belle guancie, os, ov,

xaUoS,

di

sos, n.,

m.

f.

Camp,

bellezza, e di iraptt, 6.5,

guancia.

vAi.

facciamo salire, invece di fi^aojy.tv, da

pTitfopiev,

pVHf-

fiaivw,

Vi e anche

il

fui. att. p^itfw, d'on-

de l'aor. 1 e/Jiura, /ci salire- Dall'inusit.

formano
(Ts,

poetic- alenai tempi,

uno, da

ma

plur.,

s&,

(tia,

come

fj.ti,

ed o

si

si

al

declina: per. es.

oSils, (j-^SS, nessuno, gen. owsvos,

ApX oS

pw

fitficto:, (Jj3-

Per s non declinabile

tv.

colle par tic.

fj.i\b~tvos.

principe, capo, bs, ov m. dal verbo pp^ap-at


ed anche Apx,oj, dar principio, dominare.
m. c f. da fpw, e (Sou'

poiAi-i^poS, consigliere, oS, ov,


Xti,

143.

portare consiglio.

i'aS, Ajacc, aS, avros,

m. Forse da aiA^w, piange-

re, o perch fu travagliato


lo,

da dolori essendo fanciul-

Ha

o perch fu molto compianta la di lui morte.

me

pero piace derivare l'etimologia del suo

nomo

dal verbo tfo'w, gettarsi con impeto, correr sopra,

fare sforzo, perch pi conforme al suo carattere impetuoso, siccome


1

6.

ixTrayk'ra.rt,
ov,

m.

f.

il

vien dipinto da

ci

pi

Omero

terribile, superi, di

islesso.

Ix-^ayXos,

invece di Ix.irkayob, che viene da hufXv/t-

o*w, spaventare, d'onde tx.'jrknao'Qy.a.t, spaventarsi.


Si noli, che
chillc

Agamennone

parla qui ironicamente ad A-

chiamandolo tremendissimo

come

poc' anzi

ironicamente lo ha chiamato divino.

UT. '&aatai,

plachi, jon. invece di iMuftfig, 2 sing. aor. 1

sogg. med. del verbo iXarfxoftai, irreg. che prende


suoi tempi da 'iliou.vt,

f.

\&tfo\tat, a. 'atfftut.

pi%as, sagrificando part. a. 1. da p'jw, f. pi'tto od


anche 'ip'fyu, quasi da p^oj, il cui pass. att. opsyjt ed il passivo inf. p^ff!}aj , diventare, pass, m.
sppoya, od topya, d'onde ix-itpyoS. 'Pi^a/, signif.
,

anche

fare, operare.

US. vTSpa, torvamente avv. col plcon. della 8 invece di


iVpa, dal verbo iiropop\ai guardare fieramente.
,

omEiuci

CHIAVI']

poi, ahim! invece di oi[*oi. Esclamazioue che reg-

di

l'i9.

ge ora

noni., ora

il

v<xi%tii\v,

eos

m.

dai. ed ora l'aec.

il

l'impudenza, ita,
e

f.,

d'onde civaiStiS,

txs, f.,

impudente. Da aiSwS,

fis, f.,

pudore

e dall' priv.
Wifijiv, ritiejff(o,parl. perf. pass.
Infitta, regg. l'acc. e per

quale

il

da ltritvw\u ovv.
,

io

prosa

si

dite l<psi-

(ihos, da Xa>, vestire. Fa d'uopo avvenire che le maniere di Omero hanno lalora molla somiglianza con
quelle della scrittura, e noi

le

andremo notando. Jn-

duit iniquitatem sicut veslinicntum.


frasi

Il

parallelo delle

analoghe de'varii popoli orientali piacevole,

e pu confluire ugualmente alla

llosolia, e allo stile.

xipa'kf.^pov, dall'animo astuto, volpino, ypuiv, ovoS-

m.

f.

da xipooS,

Sii, volpe,

Composto di xp
mento : XEpSaXoS

10S, n., astuzia.

Xwv, leone, e

(fjJt]v,

a, ov, astuto.
151. bS, insidia, bs, ov,
i

f.

Due maniere distinguevano

Sa XJHjae p.&x a

Greci di vincere, l'ima per insidia

vai,

l'altra

in aperta

guerra.

tcf 3"

'-

Propr. significa ti a; maniera di vivere, se ila, pr vi sione di viveri pel cammino, aguati tesi nella strada. Don-

de Ssw, camminare; Sw, condurre, servir di guida; Sw, ed (, dar la provisione pel cammino, vendere. ripoSos, passaggio; agg. posto sul

jrpoSoS, uscita, avanzamento

progresso

cammino.
,

agg. chi

va avanti.
J52. axfxTiTwv, dei bellicosi, col. invece di ey^u,ifru>v,
da aix[iT,'7-'r|S, ov, in., guerriero, e questo da ai^o-ii,
V|S,

f.,

punta, asta.

iivpo, qui, altic.

t''i.

si

scrive, %ivpi.

airioi, rei colpevoli, 10S,


.

iov,

da tria, aS,

f.,

colpa.

1S4; povs, vacche, ovs, os, m. e

f.

Nell'acc. plur.

pos,

(3oi>s.

iXaffav:

tacciarono, percossero, da

hot. 1 ind.

iV-rovs, cavalli, os,

oi/,

m.

tXcctivtc,

ed l\iw,

ti ubo
v.

153.

priso

37

ipifblaxi, erbosa, glebosa,

xas, m. e f.; dalla


particella pi, che nella composiz. accrescitiva, e da
fiSiloS, ov, m., gleba.

(3w<rjmi'pri, popolosa, os

pcc, ov , da (3w<ms
ov,
,
,
m., pastore, nel f. p&ri$; meglio da fiwaxw, nutrire, ed vfip, uomo, cio che nutrisce molti uomini,
o

156.

pure che produce molti nomini coraggiosi.


il fruito, lutto ci che proviene dalla terra,
ov, m. Kap^-os significa ancora la giuntura
mano col braccio, o il cavo della mano.
guastarono, da %i\>.f.oj, f. Tiffto, 3 pi. aormed. pi usato in forma media.
-titi, poich, invece di Eirsi^q.
.uprfhv,

das,
della

'h'ri.ritfavr' ,

1 ind.

fiXa, assai. Ora si unisce ad un agg., ora ad un verbo, ed ora ad altro avverbio. Da esso fiUov. d'av-

vantaggio, pi p.Xiff'ra, principalmente, soprattutto.


l*.tra%v, fra, talvolta col genit. e talvolta senza caso,
dalla prep. /aet.

137. 0-x.isvtc, ombrosi, da ffxiiiS, ioVa, tv, da


{.,

ffxi'a, ctS,

ombra.

hX.wwz, risuonante, sis, taira., iv, da fx o? t


m.,
suono, donde -kx^w, verbo.
158. airaa,^' , seguimmo, da SVo^ai, con aggiunta poetic.
la a, che per spesso si ommelte.
goda, da
a 'P M > S0 8S- P^s. 2siug., donde JCip ) buon giorno, addio, io vi bacio le mani,
voce per salutare, prender congedo, rigettare e dino-

Xtxip\\S, tu

tar disprezzo.

x a <P (tv

1 stesso,

xP

gioia, x,ap-

t'is, allegro.

159. nu/iiv, pena,

\,

f|S,

f.

da rito, punire. Dippi

significa ancora, onore, stima, ed

rare, stimare; donde

rip.ci.oj,

il

verbo

Tifiti,

t'iuj,

ono-

onorare, prezzare, e

<ri-

aros, to, prezzo, stima, punizione,


pvujtivoi, prendendo, rivendicando la peua, da u'pw,
d'onde pvvfutt: part. masch. plur.
Kuvw-ra, faccia da cane,
av, m. da xvuiv, vas,
m., cane, ed w^, wwoS, occhio, volto, nel fcm. xi'fi qp.ee,

vwwis. Lib.
Chiave Omerica.

3, v.

180.

igifeed by

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38
.

100.

C III A VE

nwowfii*^,

OMERICA

da p.trar(A#u>, invece

rispetti,

di fitrct-

iliyi^iS, curi, da aXtyityo, ed aXtyw.


101

tt^ajc-YKrsrra!,

ih'

rapire,

fui. 1 inf. dal

plofAfl.

verbo

ewrsiXHS, minacci, da tW-EiXw,

f. i<rw.
Talvolta siil bravo. 'AortJH, edewriminacce, miltanlcrie. 'vtilii'Hp violento,
,

gnifica millantarti, fare


Xi]p,a,

che usa minacce, vano, che


102.

si

vanta.

^aynna, travagliai, da (toyw, f. Vw, ed anche noywo.


Mj'jS, a/ipuna, a slento. MjoS, fatica,

nirtpo; c

(Xoj'iipoS, laborioso, infelice.

Scrav, diedero, invece di tSocrav, nor.

Wts,
hs.
132.

di

BSwfu.
da vitvS,

ni. plur. eonlr. invece di vitS.

tvvatptvov, bene abitata, fortunata, os,


%, ov, da
vaita, abitare,

wrii&fot,

che vale quanto ^rXis, tws, f. Da


wroli'iOpov, ov, n. che scrivesi anche iroX/tUpov.
citt,

168. jrXfuwv, /a maggior parte, f'pi, comp, di n-oXs,


cui superlativo wXio-t-oS.

ii

roXwineoS, dell'impetuosa, i%, xo$, m. e f. concorda


con roXifioio, che sta per nrollfiov: qual roXfioio
e gcn. Gioii. IloXuiy, voce composta da woMs,
molto ed txitiauf, gellarsi con empito, correr sopra,
fare sforzo.
di ola, e di ^rco.

"Etcu

governano, comp.
coll'acccnt. tenue signi f. dire, ed To^ai, seguire.
Saoys, (a divisione della preda, s I ot' m. da S^o^ai,
che vicnC-da Ctw, dividere, ed anche S^tu. V. 12S.

lflO- oitTfoutj',

ov,

167. Xiyov, pccolo, os,

1G8. -r?]V, (topo cAe, invece di Iww,

W xu^w,
8,v,

xtx.\i.w,iQ ria stanco, da xp,vw,

[tijuaf

sogg.

nor.

109. fgfirtpy, meglio.

toti av.

f.

pass- xx-

pers. 1 sing.

Comp. da

<j>pw, valere,

portare, e

quindi pi valente. Si declina regolar. ffpTEpoS, a,


ov, e nel superi,

tfprar os,

vi,

ov. Incontri anche fi-

piTroS e (fipritfToS,

DlgitlzGd by

Cotjglc

LIBRO PBIBO
V.

170.

Tfxtv, andare. Dor. invece di svm,


da tlfu.
xopwvifftr, curve, da xopwv/s, iSos, f.
Significa anche quella parte della poppa, che 6 inflessa,
ed in generale cosa ricurva. Kopvy, s, f
cornice, corona, cornacchia, corvo, smergo, martello, o anello

_
,

di

una porla; in generale, ogni esterniti

e piegatura.

171. iv-a.\ qui, avv.


w-'HoS, inonoralo, oS, ov,

ti^, *js, T. onore,


fytvos, ricche, as, s a s,

m.

f-,

comp.dell'a priv e

di

Propriam. significa il censo, o reddito di un anno, quasi da A? 1


Ivs Ivov, da
un solo anno, a differenza di tXovtoS, che Indica rica.

chezze accumulate in molli anni, e con molle fatiche.


"A?voS, os, to, lo stesso. "A^vti'oS, ed cl^vss, ricco, abbondante.
s-XdCtop, ricchezze, oS, ov, di. V. sopra.
qvZsiv, consumare, esaurire, dalla rad. ^vw, f. <rw,

ed anche ptoww, d'onde ^vo'o'u), yvfyiv,


<F>si!ys,

fuggi, imperai, pres. alt.

da

<$tvyt>j.

inf. fut.l.

Agamenno-

ne con questa parola getta un'amara ingiuria contro


Achille, come se egli, sotto colore di sdegno per questo litigio, volesse sottrarsi ai perigli della guerra.
173. Tif<fi>TUi , prende, sospinge, comp. di iwi e del v.
crOop.aj,perf.6<ji-rffio'Vfiai ed lvlaavp.at, essere spinto a; irrompere con empito sopra. 8. pers. sing. perfet. R. Ivi, attui.
174. EVExa, invece di 'e'vsxa, in causa

di, col gen. u.oTo,

invece di /xob.
17f. (t-witra, il

prudente, sapiente, %s, ovv. ra, rov, m.


dal v. [ati$ou.*i, deliberare, prender cura, da p-fins,

iSof,

f.

deliberazione.

176. 'x^'O'roS, mimicissimo, superi, di Ix&pos,


il

cui

.,

bv,

comp. ^a-Za/v. Da ex 3 05 * toS > < od,'"

oWf, sei, poct. invece di il, da tiftAiorpfipEwv, dei nutriti da Giove, %s, loS, m. e f. da
Ais, Giove, e rp^w, nutrir. Cosi chiama i re, o
perch ripeta la loro origine da Giove, o perch pensi

che da esso abbiano conseguito

il

regno-

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118. xaprepe, forte ,violento, invece di JtpowtpS, &, bv.


vittoria, forza.
Da xpfcroS, eos,

tov, certamente,

part. che lalvolla

meramente eufo-

nica, ossia modificarne l'accento della parola, cui si

unisce, p. es. Svitoi*, ce-, cio. Quindi

da

Svou, dow,

8, 41, o.

179. Tipoftfiv, coi compagni, oS, oy,

m. invece

di eraTpoS.

Talvolta significa famigliare, ministro.

180. ffJ3-V, Te, ed anche o-oS-ev, invece di ffov, poetic.


Biffiti flfiwotfrp.dat. pi. poetic. di Mi^pp-lSovE?, a'Afir-

juidon eie. Agamennone si serve di questo nome con


sarcasmo. I popoli della Fdotide sudditi di Achille,
erano chiamati Mirmidoni, dal nome di una colonia
dell'isola di Egina, i di cui abitanti avevano per case
alcune buche sotterranee, a guisa delle formiche,
chiamate myrmi. Quindi nacque la favola che i Mir-

midoni erano formiche trasformale in uomini. Agamennone con questo termine viene a deridere Achille

come piccolo principe

di

una popolazione bassa e spre-

gevole-

"OU^j,
xorovros, irato, part. prcs. da noria.
wS, co, in tal modo, avv.

181. I&ofxcti, tema, curo, pres. ind.

ijS, f.,

cura.

184. atI^J/w, mander, fut. 1, da wifAWtt.


188. KXntijvol, tenda, ffta, as, f. dal v. xh'vw, inclinare,
coricarti. La part. St vale per fJ, quasi dicesse ts
x\htxv.
186. arvYln, tema, 3. pers.

fiing.

pres. sogg.

da Srvyha,

che significa avere in odio, e prende da ttvvyto inus.


il

fut. o*tJ-w.

187. <$Aff3-ai, dirsi,


bfi.oito&iiiivctt,

Da

esso forse

%r%,

yos,

f.

Stige-

inf. oor. 2 med. da frijJ-i, o $aio,


paragonarsi, dor. invece di uoiwS-vi-

tai, inf. aor. 1 pass- da ofxoiw.

Bp-oios, a, ov,

simile-

Svnjv, di confronto, al cospetto, da fari.


188. t^oS, do/ore, tristezza, os, to&, d. Talvolta signiGca
calamit.
altri e

Uh.

10, y. 148, tal'altra la colpa, per cui

addoloralo. Lib. 20, v. 307

ed nuche

le la-

DigiiizM By

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grime espresse dal dolore , Odl39. tib. 8 , y. B30.


^
nrop, cuore, animo, ap, opos, . Taluno lo crede indeclinabile.
d.

189.

XaffiW,
suti,

dal. plur. poet. in vece di latfiojs, negli ir-

i'os,

m.

/oc,

f.

h.vttxa, doppiamente, poet. Invece


anche oV^a, cne ne da Si's.

di

&r$jx a ed
i

("p^pi? tv, pens,

deliber, tu, f. %u>, che in origine


deriva da p.tipoj col raddoppiamento delle prime let-

190.

tere. MpjiTipa, as, f., cura, consiglio.


^ffravov, spada, ov, ou, n. invece di (fy&vavav, da
Cifi^tw, uccidere, trucidare.
j-, acuto, is, la i>, d'onde fcgos, ios, n., vino, che
f

inacidisce.
191. <cao'T7iffjK,

rimuovesse, allontanasse, 3 sing. aor. 1

olt. alt. viarinkt }

i.

vaaW|0"Wj comp- di va

e di

Urti) fi/.
192. a-ctbfftitv, sedasse, acquietasse,
alt.

da

i.

ani, alt.

Ma

3 pers. sing.

a. 1. olt.

<rauop,ai significa

cfls-

lare.
ipirvffii, reprimesse, 3. pers. sing. a. 1. olt. att.

da

78.Significa

tal-

Ipfirvw,

f.

aia. V. Iliade, lib.2, v.

volta proibire.
193. 'ws, mentre, cosi pure tTwff, invece di Ss, poet. V.

Vocab. intorno

il

ai diversi usi di esso.

&pp\atvi, volgeva, pensava, 3. pers. sing. mperf. da opHaivu>, che da bppt-n, j/orzo, impeto. Anche opp-afru/
significa talvolta concitare, irrompere.
194. 'Xx wo, traeva fuori, da SUw, f. w, imp. med. ind.

invece di tTkxtro.
koI/o, dalla vagina, es,

oi,

m. d'onde

xtfiJ.05, ij, ov,

cavo, incavato.
%i<poSf spada, o$, soS, d.
'A3-fiv-),

Pallade, n, nB. Scrivesi anche

d&wan).

V.

sotto v- 200.
195. oipavS-ev

dai cicio

avv. da ovpavas

m.,

cielo.

irpo... ti*', aveva

mandalo,

3- pers. sing. a. 1.

da m-

i2

CHIAVE 0I1E11ICA
(ai, f. $tfo,

p. x, aor.

%x&, ed anche da irpoww,

avanzare, inoltrare,
v. 190.

197.

fifw, ambiduB, adjettivo determinativo, da Aft^ii, da


ogni parte,
ffrfi, stette,

invece di Stfru, aor. 2 di tortini

8iri3-v, didietro, avv.jon. inveco di S^itrS-Ev,


ffcu,

da hm-

idem.
i], ov, da v3-os, eos, n.,
con premessa la %.
2 da 'Xov, invece di t'iXov, da aiptw.
Significa anche uccidere. V. lib.

av3-Y|S. per la bionda, oS,


/ore,

l\t, afferr, aor.

V. sopra, v. 138.

5, v. 37.

198. <faivop.tvn, flwsfrandoji, apparendo, part. prcs. med.

da fai'vco.V. sopra.
bpAro, vedeva, vfe, da ooiw, imp.
pers. siug. invece di imparo.

ind. poet.

199. S-au-P^a-ev, spaventassi, temette, da

med.

3-af/./3e(/, f.

3.

tfw,

d'onde 3fij3oS, oS, d. timore, ed anche meraviglia,


fier.... irpiirtro, si volt indietro,

da ftSTarpsww,

aor. 2 ind. med. 3. pers. siug.


\yvw, conobbe, 3. pers. siDg. a. 2. indie, alt. dayiyvuiffxwfiw.ytvdjaxw, che prende i suoi tempi da ycw,
fitt. rtffofAaijpass.sYvwxa, ind. aor.
wS,

w ce.
200. IlaXUB', Pallade, s, $o&,

perch Pallode

si

f.

da

tAWw,

vibrare,

dipinge ooll'asta, e dicevasi che

usci armata di tutto punto dalla testa di Giovo, al

chiama Trifonia dagli occhi


come vispa, violenta, indoma-

dir di Esiodo, e cui egli


azinrri. Ei la dipinge
bile,

amante del tumulto, dello

strepito, della

guer-

ra o de' combattimenti.
if&eivS-tv,

furonoveduti, apparvero, invece di ?av3-sv,

di ifivSJ-intav, aor. 1

pass.da^aicw.V. sopra. Era

opinione degli antichi che

gli

Dei avessero negli oc-

un lume particolare- Clic Omero in questo luogo


alludesse ad una tale opinione lo asserisce partico-

chi

larmente Eliodoro nel terzo libro della sua storia ctiopico. Gli Dei, dice egli, si riconoscono nelle lo-

LIBRO
ro apparizioni agli

43

PB.13IO

uomini

a)

chiarore

o al loro passaggio luminoso per


re il passo .
f.

201. (ftoviicas,

chiamando,

Viffw, radice fico, dire.

imptVTct, volanti,

ilei

l'aria

^wvij,

loro occhi,

senza muove-

da 9wv6w,

a. 1. pari, attlv.
tis, f.,

alato, its, extra, sv.

f.

voce.

Da tfripv,

oO, a., ala.

202.

ttt, perch? sincof e invoce di nVoft, duri ts vari,


avri di nuovo, invece di ars, ed anche duroS-f.
aJyixwo, dell'Egioco, oS, ov'm. jon. oio, gcn. Comp.
di

ayi'ff,

pra, e da
perch

i'5!raS,

f., pettfl

~^x,*j>,

caprina, da aig, yos, C, ca-

avere. Epit. di Giove, detto cos, o

nutrito dulia capra Amaltea, quindi da a'\\,

(ys,

ti

capra, ed o^-n, nutrimento, cibo; o pure da

x w 'onere, perche armato


ed x w
perch moderatore delle tempeste.
rixoS, figlia, os, tos, n.
Indica qualunque parte sia
di uomini, sia di bruti, sia parvolo, sia adulto, dal
verbo n'xrw, ovv. dall'inusitato txw.
tiXiiXof 3-afi, venisti, da trofia/, invece di JXv)Xv3,
che si forma sull'aor. 2 ftuS-ov, sincop. ^XD-qv, colla ripetizione della prima sillaba. passalo mcd. 2
ouyib,

di

i'Sos,

scudo, ed

uno scudo,

>

o pure da atyb, tempesta,

sing.
203. tfiptv, l'onta, l'ingiuria, da!)/JpiS,wS, f. donde i>|3pfare ingiuria, i^ptar-hp, e fJ/wnjS, violento,

ty,

insolente, ed /f io"ri xbs, portato a far ingiuria.


veda, da eSw, ind. a. 2. sSov, cpoet. iSov.

Sti,

6 aor. 2 sogg.
204. x, toi ipiw,
fttti

alt.

dichiaro, Invece di i%spltu,

Qui

i%pio-

propr. interrogare.

tta, io penso, per dieresi invece di

208. wBpowXiiso'!, da/i iuper6i"a,

tot,

olii;.

txS,

orgoglio, fatto,

t. Dat. pi. ionico da iiripovrlos, t>v, m. c


chi si crede forte in armi, da iwt, edo^rXov,

arroganza,
f.,

of ,

n.,

arma, d'onde u-VtJw, armare,

rfVito, b*-XTipoS,

nissimo, come

si

pi ^owine,

dicesse chi

irXTiiS,

W\vraroS

pu gi porinr

gioval'armi.

CHIAVE OHE BICA

Btim.

ItH,

% l'unghia

*|S,

o l'unghia

(ielle bestie,

del piede.

tx x v

irrori, tosto. V. lib. 2, v.


lib. 18, v.

Gca velocemente,
si

qui interpretare

to. Lib. 21, v.

Xbrtpas

491.

XoS,
Uda^,

11

come puos-

irort. Si forma da

t-

anche frequente, spos-

comparativo invece d

t-

Lib. 18, v. B69. 11 superi, invera T^itr-ros, Lib. 3, v. 102.

&S.(r<Twv.

ra^yraros

ce di

199. Talvolta slgni-

824. Tal'allra

ctv

eia, v, celere. Significa

Xys,

da

rx

tos, n., celeril.

che perda, a- 1. sogg.att. 3 pers. sing.poet.


ovv. XXvw, f. 1 X(Tw, atlic. X>, aor. 1

(la

l).i>(Ai,

XwXexa;

SkirSa. p.

f.

m.

Xouu-ai, a. 2. AXofA^v, p.

206. y\ctvKwTis , dagli occhi cerulei, da yXatf xcIa{/ , wwff,


m. e f. comp. di y\avx.$, -fi, bv, ceruleo, e di ti-ty,

wws, m-,

occhio ed anche uoifo. TXauxcSWfS, itas,

epit. Tem. di Minerva.

207.

obbedirai, jonico risolvimenlo invece di

ijrlS-nou, se

2 med. sogg. da w&w.

Wih(|. Aor.

208. ffpo... -nx, invece di srjMHjiw, V. sopra v. 195, mand innanzi, da ypo'fixw, f. gw, aor. 1 wpovgsv.
Vale an209. ipiXowr, amante, pari. dafiXiw, f. -nffw.

che trattare amicamente. Iliade, lib. 3, v- 207.


%r %oy.vi\, avente cura, part.daxno(*(.V.sop.v.l96.
Signif. anche /or ces210. Miys, eessa, da Mb-w, f- gw.

sare. IL, lib. 13, v. 423.


211. vEi'Wov, contendi con parole, a. 1. imperai, alt. da
hvu%it,<a, f. (Tcf, d'onde oveiSoS, toS, n., ohbrobrio.

Propriamente vale dire parole ingiuriose.


IffiTtxi.sar lecito,<i& CTi, ^v, 'i<ftrai t verbo impers.

da

uJ

212. wS, in tal modo, sta per tsSs, da


questo C

faSe,

e,

tS,

(/esiti.

213. irapiffo-STai, sar a


ot>pa, doni,

S&pov,

come presso

le"

ot>,

dato, 3 sing. fui. di wApiifli.


n. dal verbo SiSwfii,

Latini da de,

donum.

f.

wtfo,

v.

214. ttfxio, acquietati, infrenati, da ~<3%u}


od7<rxf*<.
dello jon. Tffx*o invece di 'l^w, imperai. daTo-yo21<*-

XP*. Conviene,
inf.

forza,

verbo impera.: imperf. IxPW,


vogliono che XP* stia per

Alcuni

X,aiK,H, daxpf'a, s, f-, necessit.


d<fujTrtpv, il tuo, il vostro, pos, pa, tpov, da

Ora

significa tuo, ora vostro,

a^wt

ed ora suo-

pffcrao-3-ai, custodire, osservare,

per ragione del verso invece di ipvtraoS-ai, aor. 1 inf. dapuw V.sopra.
meglio, sottintendi tari, da |*evwv com-

817. SfAEivov,

ti

parai, di ya$-s, buono.

"H per
219. xwrr'*],
f.,

de

dire.
fH, a. 2. ind. atl. 3 pers. sing. di
Sui manico della spada, ossia sull'eia, % t ijs,

Significa dippi,

vianku di un coltello; remo;donr, collare, ornamento del

xwttIx, e x.&<jra,

collo.

rattenne, invece di Vxe3- imperf. poct. dal


verbo o"x9w, da crx^, ed anche o% per ?x w i at,(! "
re; tenere; reprimere; contenere, arrestare; astener-

verbo Ej^w, ha l'imperf sftov;

ti. 11 detto

f. *e'w;

'

^X^i

ffjcw, a. 2. flVxo*, "X S ff X*i <r 0, 1l'<


tf^w viene un altro futuro, o^viCtn; p. o"x^x.
>

da
d*

220. ts xovXtov, nel fodero, invece di xo).oi',da s,oi>,ni.


tffi,

cacci, nasco*e, 3 pers. sing. ind. a. 1.

att.

da

u>&ta, verbo irreg., spingere, rigettare, cacciare, al-

lontanare da se,
tuffai; p.

tiaBnv,

f-

waui.

Xujku; p. p.

f. p.

a.

1.

tco7.iA.-^i;

Da

(i(T0Tio'op.af.

ItuSa, ed iio*a; inf.


ed ojjwai, a. 1. p.

cMJw, prende

il

fut.

,
3 pers. sing. indie, att. a. 1. da viDiw,
per eWdQioj, disubbidire, da a priv. e irt/Qw, persuadere, consigliare, informare di una cosa, tirare al

7r/3-Ti!j'i'

suo parere.
221. pepf|Xi,afl, and, da/3ai'w, che prende

l'antiquato

piw,

o pi|A<,

f.

(hr,Q'Qi*.ai,

tempi delsing- perf.

indie.

222. Sai(j,tivf, Dei, eoe, ovos,

m.

f.

Da SaiV,

sapere.

v.

223. /rapmpois, con ingiuriose, col ploon. della sllaba


Tup invece d riips, i, v, da \rn, t\S, f. danno,
d'onde fw, f. ^tfw, nuocere. V, lib. 5), v. 900.
os, m. e
228. ovofiapls, grato di Bino, ubbriaco,
Da oivqs, vino, e (hupvs, ita, v, grave.
ou,y.ara, occhi,

Vfia,

f.

*"oS,n. da Q<wrojiii,il cui pass.

xpaSmv, cuore, invece di xcepSia,


Da xeep, aroS, d., cuore.

aS,

f.

usato jonic.

IXfoio d cerno, os, ov m. c jon. oio.


3^wpKix^ VM '> armarsi, wesdre Varmatura, da3-w-
pVtfiw, f- E'4'- aor 1 P ass iaf ~" SwP*^! xoS
forica, onde si prolegge il petto.
*'"
227. Xx vS*, all'insidie, agguati, OS, ov, m. da Xox w >
,

226.

tidiare.

primi principi, jon. invece di pio'TEi'da apio"T?, eos, m. donde il verbo ptartvw,

piffTiEtrffJv, coi
tri,

tenere il principato, pta-rtia, forza, potenza.


228. r\r\i\x.as, osasi, perf. ind. sincopato di rT.')ix3,da

TXw

sincope di ra\,u>. Significa propr. sopportare,

soffrire, d'onde

u>vas,

rXas,

m, cintola

aivct, av, misero: rikast-uiV,

della spada, ed

"Arias, avroS,

m., chi cositene il Cielo.


morte, daxp, pas, {..non da xfip, aro?,

x,i\p,

u., cuore.

totrat, sembra, prcs. ind. di naou,at,

comp. di yaD-s, il
cui superi. 6 Xwiirros, contratto Xaaros, ti, ov.
tpv, grande, s, sia, 0. ampio, largo; donde tpos,

229. Wi'v, mosiio, wv, ovos, m. e

of,

f.

t, grandezza, larghezza.

230. oVoaipsTff&ai, porfar w'a, poet. invece diA?ipitff&a/, pr. inf. di Afaipofxai, od ^aipoi'p.ai, che deriva

da i^ipiw.

dvn'av,

ii

contrario, davriaS,ia,iov.

.vtiov

etteTv,

contraddire.
231. S>ifx.o(3pos, divoratore dipopoli, oS, ov, ni. e f. Comp,
di tiip-os, ov, popolo, e da /op, 6S, f., ria, proprio dei bruii, da

pw,

ovv- fi>fx,u/, pascolare,

fjaa-tlis! o Re, voc. nr. di (Wiei.

libuo pitino
ai

o{)rt$<xvo7<Jtv,

m.

Tt%ctvo9,

vile

47

dal. plur. jonic. in vece di ou-

vili,

e f

posto da vns, ulano,

uomo

conto

di niuii

Svos,

tos,

com-

dono,

usura.
v.

232.

varava, ultima,

BUperl. oS,

tj,

ov, dal

comp. lari-

poS, posteriore.

Xwfiletto !

avessi apportato contumelia,

u,at, &u-at, aoristo

da Xwpiio-

oliai.: Xt&JJfl, *]S, f., vale

insiu-

riu, torto, villania.


233. awi... [AoO(Aai, giuro, invece di cro(ioC(j:i,

f.

2 ind-

roed. del verbo iiry.vvu,t, composto dalla prcposiz.


s-tt,

a.

ed

ifAvu^j, irreg.

prende

elle

lempi da jaw,

1. cofiorfa, p. /Act*'Oxa; p. p. |wi|j,oo>a(;

f-

fiQfAai, fXET, oyXrai; inf. fitlffGcn.

3/Jxov, giuramento, oS, U,


:

m.

234. voci, ccriamentv, avv. affermai, che si adopera nel giu-

ramento.
<?v\\a, foglie, ov, ov, n.

SSof &, rami, oS,


o metaf. uomo
8.

235.

ov,

m. Significa anche nodo di pianta,

bellicoso, forte. V. lib. 2, v. 603, e lib.

147.

v.

ffrtfsi,

produrr, da ?j, f. at, pass- wiyixa.


f. da t|w, il coi aor. 2 6 ru-

tou.,v, taglio, , *is,


u.av, tagliare,

'ptaai, sui monti, oS, tos, a. dal. pi. poct. Invece di

XXoio-v, fasci,

da leiVw,

f.

Isi^w,

aor.

Xi-ttov,

pass. med. XlXJ'jra.


236. <iva-3^)X-fto*i

jonic.

X,cc\ks,

ripulluler, da 3-XXw, e 3-ceXw, e

D^Xw, f. iiirw.
il rame, s, oO, m.

come tutti
il rame in

Greci fecero da principio

popoli antichi, vale a dire, adoperarono

lutti quegli usi a' quali oggi si la da noi


servire il ferro. Al tempo della guerra troiana crauo
di ramo non solo le orine, ma ancora gli arnesi, e gli
lutti delle arti meccaniche. Il ferro era uu
metallo prezioso, ed Omero ne parla sempre congrau

strumenti

distinzione.

CHIAVE OH ERIC A

48

IXl^W,

ofipJ...

tcortic, spogli della corteccia, da Xi.

rui, f. Xt-J-w. aor. 1 ind. alt.


v.

m. da

237. floiv, corteccia, s, ou,

uvri, poi,

<fUto, essere fecondo,

sta per St.

238. oralfwgff, ette mani, pa/me,

ij,

Dat.pl. inve-

?is, f.

aXa^aiS.

ce di

yopiovtTi, portano, 3 pers. pi. prcs.

da?pw, quindi

^lO-

pW.
SjxacTTrgXoi, giudici, os, ov,

m. Da

Sjxij, ijs, f.,

giu-

stizia, e Troltf, versare, girare, lavorare, aggirarsi.

3-|aio"t#s, iejjt,
geli,

alle leggi.
<ri*&4)|i<,

3-ifiiS, iffroS,

vv. (SoS, f

L'ag-

bv, vale cose giuste, convenienti,

i,

Qty.iS anche la

Dea

della giustizia,

da

porre.

239. lpvurcu, difendono, proteggono, jon. invece di sTpuv-

da spvw.
anche woS-oS, ou,

<rj, prcs. ind. passivo, cangiala la v in ,

240.

WoiH,
m. da
'i^trai

fi

desiderio,

i\, fis,

f.

Si dice

-n-oS-w, desiderare,

toccher, prender, f 1 mcd. di xvou.j, pre.

so da Troiaki.
2i. Syviitfsai, potrai, invece di Suviiffu,

1 di Stivala/,

f*

242. e&ts, a(orc/r. Dai poeti si scrve anche iffirt.


vSpo^ovoio, uccisore di uomini, gcn. jon, off, ov, m.
Da vip, vSps, m., uomo, c ^vw, uccidere. Ettore, figliuolo di

Priamo e

fortissimo, a cui solo


fronte.

il

fratello di Paride, fu

un eroe

valore di Achille potea tener

Omicida qui de*e prendersi


non come biasimo.

nel senso di for-

tissimo, e

243. iriirvuKti, cadranno, 3 pers.plpres.,da


ffoOfia. Lib.2, V.17B. aor.

2 ETiffov.

vWru^i.

vSo3-/, entro, invece vSoO-ev.


iivfyiS, roderai, lacererai, da i^oCffco,

Xi\, f, ed xfxv^is, soS,

f-,

irt-

irrw, inus.

i\hv-

f.

lacerazione, squarcio,

graffiatura, scarnamente;. 'Ap-u^i, avv, in fregando, in graffiando, superficialmente.

2S.

ya-i),

a terra,

levata la

yotin,

etici.

In

ed anche y etici,
prosa

y1\, yifi,

f.

per afurcsi,

Da yn

formasi

n?<*s, ros,
perch
e.

246.

il

n., vecchiaia, e dalla voce bpu>, vedove,


vecchio guarda allo terra,

Tftoitn, di chiodi,

da

<i[ko9,

w, m.

e&tfw, conficcare, configgere.

d'onde xa3-ilw,

"HioS

significa

f.

anche

quelle callosit che vengono alle piante ed alle


dita
dei piedi: da 'iw, mandare dentro,
giacch i chiodi
si cacciano dentro le cose in
cui vengono conficcati.
jrtTapit.lvov, adorno, armato di chiodi, da
tettata,

trafiggere, passare

vinrapn,

ind. 1

da parte a parte, f. 1 irtpcb, perf


&jfp, 2SVpov, perf. pass, we-

wapftaj, ind. i lirf&nv, D'onde -irpos, oo,


m.,
poro, meo(o, per cui defluisce qualche cosa.

2*7. Tp w &5v,

viene da

d'aera parie,
V, *e, pronome.

avv. da tf-rtpos, a , pov, che


p

Nestorre, o Nestore, re di Pilo, fu

nomo

di celebrata

prudenza.
Pilo era

una citt

della Trifilia nel Peloponneso.

248. *&i/-W|S, dolce parlante, fa, ios, in. e

da

f.

-fi&s,

ta,

dolce, ed %iru>, dire.


vpQVff, si alz, da avopafw,
v,

ind. alt.

f. aio, 3 sing. aor. 1


da ava, prcp. ed bpobio, che deriva da 3pw,

elevare, e concitare.
liys, facondo, loquace
ta in

buono ed

id. liyai'vw.

da

Xiyfifi,

in cattivo senso.

Aiyyps,

ie

di parlare in

Da

S'interpre-

Xi'yyto, stridere,

m.
ropvirs, vos, f. aradunanza, da yo/iDfia;, delibera-

re, dire, parlare,

aringare-

2i9. y\!aat\S, dalla lingua,

gnifica anche

sia, v.

a, v, vale quanto Xiyff.

yopijTtiff, oratore, -hs, o,

forma

ffoc, ffirjs, f. atlic.

j0.TTa. Si-

del dire, e la linguetta della

ti~

bia per similitudine.


(aXitos, dei miele, uXki, tros, n. d'onde u-sXiTTa,
f.,

)ff,

ape.

yli/x/wf, pi dolce, da s,6t, , compar. ylux/wv, supiffro?,


fftov,

ed anche i"rspos, ^-afos, e finalmente yXva-

invece di yXuxT-ipos. Si applica

il

suo

signifi-

calo a molte cose nel senso di soave, giocondo.


esso viene yXivxos, tos, n., vino melato, dolce.

Da

CHIAVE OMERICA

50

(Atv t soorreva, usciva, da piw, che assume

tempi da

pti/w. Si riferisce propriamente a cose liquide ,

ma si-

aocbe dire, parlare, nel qual senso per pi

gnifica

osato p )!*), aor. 1 ppiiD-nv: piv, 3 sing. imperf. iud.


noetico invece di Ippts, con aggiunta la v per la vo1

cale seguente.
v.

280. yivta, generazioni, et, ftti, SS,

me

f.

Talvolta espri-

lo spazio di sette anni, tal'altra di trenta,

od an-

che di cento, da piYoftoi.


fUpircov, parianti varia lingua, o4/, oifos, aggiunto
proprio dell'uomo, o perch gli uomini parlano lingue distinte fra loro, o perch usano una lingua articolata,

da [Xp/'^w, dividere, e o^, voce, che viene


Alcuni vogliono che significhi moriati, bv. Il qualificar l'uomo dalla proprie-

da

iru>, dire.

te,

3-vtjts,

t di parlare articolatamente,

so

da

filosofo

al di fuori,
te

sema

mostra che Omero

inte-

che la ragione non solo non si spiega


sviluppa nemmeno internamen-

ma non si

la loquela.

L'uomo senza lingua sarebbe

nimai implume bipes

di Platone. Piacenti

anche

l'a-

di os-

servare cho questo gran termine decasillabo articolatamente parlanti, si enunzia io greco con due sole
e semplicissimo sillabe merops. Pensino gli scritturi
agilit, espressione, grazia

qual

porga allo

stile

una

lingua cosi spedila e pieghevole.


vS-phirttiv, di uomini, os, ov,

m.

da vut, sopra,

f.

in su, la qual voce si usa a modo di nome quando abbia l'articolo, e quindi irpos ros vw, ai superni,
e da 9-pw, guardare, non che da w^, volto. Plato-

ne pensa che 5v3-pwwoS


cose che vede,

va&pwv

significhi

5.

vare la voce av8pw7roS, da


tuJ/,

251.

(Ws,

<f3-&-',

viso,

contemplante

"iriairt. Altri

le

fanno deri-

vra. ante, davanti, ed

perch tiene

trascorsero, perirono

gli occhi in fronte.


,

Joule,

ifixra

inve-

ce di tyS-tvro, 3 pi. del piuccheperf. pass, formala


dalla 3 sing. colla inserzione dell' avanti la sillaba
e fw, ed anche <fKw, f iVw,
to.
Da ?

pass. fJHoftai, far perir, corromper, seccare..

IIBBO PBIHO

5|

*fitotof, innanzi, e pool,


p6ff$t, da ffpo
p
1
avanti.
,

pApr jVotw

frfti,

nveoe d i

'

rpanffav ool]a i0 _
n-ca detrazione
dell'aumento, e colla sincope beotica,
te. T/,j+ W) ch0

modo
Si

da Tp
w? s[ coi(g a ai|o g(cggo
anche negli altri tempi che
.

la tenne io aspirala

(ormano sema

2K2.

la 9.

nella mo/((, dlWn((j eo?)

da

cangiata Va in u, giacch nella


composizione talvolta perde la v, e da
9*Jos, divino.
rjurArajo'iv, /Va i (ersi,
uomini della tersa et, oS,
il. ov, Io stesso che TpjVos.
234. wwfl-oi, oh Dei. Nella lingua
dei Driopi, che giabi-

larono la Grecia, gli Dei ehiamavansi


ttoi.
Etim. Etrvropai, inspicio, "Ewwo/,
perch vedotutte le cose. Voce di esclamazione,
e di indeizna-

no

rione.

vivSos,

lutto,

oS, tos, n. Propriamente

il

doloro che

si prova per la morte degli amici, da iros


toS, n.,
f
passione, morte, da waif^w, patire, come formasi
PevSoJ da fi^os, profondit.
xvu, invade, viene, da ixavw, ed anche 7xcc, ed
ixvEofiai, assumendo per i tempi da Txojagh, verbo
ir-

regolare.
238. ri)3-Tiffa(, sirdMcj/rerd.da

, f. Vw, 3 slng. aor.


1 ottat., d'ondo y%$ts; tos, n., (attuo. Vale lo stes-

280.

so yhOsIj, 0 yi&w. V. Iliade, lib. 14, v. 139, e


rhche viene da ySofia/, o da yaiW, storiarli,
come xviiS-w viene da x.vAoj.
XE^apoi^To, -godranno, col raddoppiamento, e joule,
invece di

aor. 2 med. otlat. da


x''p<".
udiranno, sapranno, jon. V. sopra, aor. 2
da irinf&atfMu, l'ormando i tempi da we3o-

*37. irvS-oiaro,
ott.

ftai, a. 2.

VuQ[Miv,

f.

1. jriao".ai; p. p. qtlitoa-

U.XI.

\kapva\>.ivouv, combattenti, litiganti, disuniti, jon. in

vece di \j.otpvay.ivQiv, gtm. dual. pa/t. prcs. da (*p-

32

CHIAVE OMERICI
va\L'M, combattere, e detto da

u,pyiw f che

si

forma

fifl, non, c di fpvtiv, fare alleanza coli' uccisione


di un'agnello, da priv, ipvos, agnello,
o|>rafafe, liete tipertort, da ^pl.pur,

di

v.

288,

fl'Sj3...(J'r t

cagione, intorno, sopra, ed

elu.,

csaure.

289. VfwTipw, pi tjiovani. aS, a, ov, compar. da voS, a,


ov. Da questo poi forma vsavas, ov, ra., vsaWtfxot

ov, m.> atorane, adolescente.


'Nfelfi, per joaic.
invece di vas, ou, m. significa tempio.
260. pto<Tiv, con pi forti, wv, ovos, m. e f Propriamente nell'armi da 3pTis, Marte. Il detto pt/wv, comperai, di yxQs, il quale ha diversi comperai, e sa.

peri, irregolari.

iiiWp, ch, poet. invece di f, e quindi q<rp.


261. dj|*fXutf, conversai, ei famigliarit, da cifjuHw, f.
Titfw, daojxiXoS, oi>, ni., cefo, unione, frotta, truppa,

moltitudine, d'onde ^ili'a, frequenza, abito, discorso, istruzione,

predica, arringa, assemblea, e u,e9-o-

[iiXlw, conversare.

S-tptfyv, stimarono poco, sprezzarono, da i3-Ep/^w,

disprezzare, stimar

meno

della paglia,

f.

sui,

come

se da S-rip, os, in., spica, cui gli agricoltori sdegna-

no raccoglier

se cade. Jonic. invece di ?|3ipiav,

imperf.
263- irofftva, pastore, da
as,

iroifA-fiv,

vos,

m. Comp.

di iroa,

erba.
264. dvri'3-tov, eowoie a Dio, da vri, significante eguaglianza nella composizione, e &ts, Dio.
{.,

268. irnixilov, simile, os, ov, m. e


gliare, d'onde t"x,t\oS.
266. xipTiffTOi, fortissimi, os,

norot,

11

posit.

i\,

f.

do

CUw, rassomi-

ov, superi, invecedi

yafs, ed

il

xp-

comp. x-ptiacuv,

o xptT'rwv.
Drante Piritoo , Ciueo ecc. Tutti costoro qui nominati
erano copi o ausiliarii de' Lapiti, popolo di Tessaglia.
VixS-ov/wv, dei terrestri, os, ov, m. e f. da Wt e da
,

ovs,

f.,

terra.

268. yi\p<riv, colle belve, da <j%, sps, m. Dal. pi. c signif-

DigiiizM Dy

Google

cfl

m.

anche Centauro. Eolie, detto Invece di IHp, epos,


1 Centauri, secondo la favola furono mostri mez-

zo nomini, e mezzo cavalli; uno de' quali per nome


Chirono era slato educatore di Achilie- Probabilmeni primi uomini che fnron veduti a cavallo, e la su-

te

periorit che dovettero avere a fronte de' pedoni, ori-

ginarono e l'idea di cotal mostro e quella della loro


forza.
bpsaxtLotrft,

montane, %o$, ov, per sincope invece di

Da

pEffixuos, dal, pi. jon. invece di optaxcbois.


opos, monte, e xiio, ovv. XEjftj, giacereV-

270, ii-'ivis, lontana, tas,

ice,

iov,

da imip.i, esser lonta-

no. t% wi'*|S yal^is, dalia lontana terra, intendi Peloponneso, detto prima pio da Api, poi Peloponneso

da Pelope, avo

di

Agamennone. pio

in

greco imns

significa anche pero, e fu cosi chiamato da Apia, in

origine provincia del Peloponneso, ove eravene in quan-

qual nome di pio in progresso di tempo

tit; col

fu detto l'intero Peloponneso.


271.

xar'

tfi'

ctirv,

secondo

le

mie

per me stesso.
m. Sotlinlendesi

forze,

272. (JpoToi, mortali, uomini, ts,

oO,

vtpiS, che spesso si ommette


/pros, ov, m-,
sangue, sanie, d'onde pporw, bruttare di sanguo.
(Ut^oiTo, combatteva, invece di [t,ax,oir, pr. oli. da
273. fyvtav, ascoltavano, invece di tyviovv, e questo inve-

ce di gff/i]0*v,

o piuttosto

pi. imperf. di

di gi/vcu.
275. DLVoafptD, togli, jon. invece di
p.i,

276.

tei,

che

si

aipov da yaipov-

costruisce ora col gen. ed ora coll'acc.

permetti, da

sca,

imperf. ekov, aor. 1

278. Avrijli), contro, lo stesso che cU-rpiov,

*i'o*a.

ed 4vrij3/,

avv. da Wi'Pios,,ov, ovv. da awrif&iaS,ov, m. e f.,


avversario, corop. di ivri, e di (Ji| forsa,violenza.
\p.y,opt, sortisti, conseguisti,

da

fAS/pw, pass.

med.

[*s-

fiopa, e per trasposizione di lettere If*|*op, d'onde


(*oTp, as, f., dettino, od anche ci che e decente,
giusto. V. v.286.

34
v.

CHIAVE OHERIC
279. ffxtjWToOxoS, tcettrato, da (fx^Trpov, ou, n., scettro, ed Ix w avere.
xitSoS, onora, gloria, o3, tos, n.,

da xw. baciare. Kii-

Sos, of, m., rimprovero. Fora'aoche da

x-riStu,

cu-

rare-.

280. ytivcvro, gener, Invece di tyttvaro, da yVof**j, aor.

mod.
madre,

v\p,

[XTiriip,

ripoS, ed anche -rpob,

f.

281. )rtvEffaVv f ai pi, invece di wlsiouo'i, poet. giacch


i

poeti

do
283.

cri,

formano

il

nom.

dal. piar, dal

Va

e cangiando pei neutri

y.t'Ou.tv,

pi.

aggiungen-

in ts.

deponi, jon. invece di u.fsivcct, aor. 2

inf.

di

28i. Ipxos, difesa, sostegno, os, tos, q.

Eipyw, ovv. sVp-

cacciare in
col tenue, vietare, ed ttpyvo-

yvufj coll'acc. aspro, e poetic. lipyui,

prigione, mentre tip} w


u,a<, sollevavi.

ir'bktTou, ,

da

Ttko\i.-x,

e tXoj, usalo sollanto nel


1

pres. ind. nel pari, e nell'imperi . V. sopra, v. 95.

189.

o*]|ai'vs(v,
fica,

tos,

comandare, far cenno, da


u.,

ffiniai'vw

or-

segno, vessillo, ed ancho sepolcro.

292. wo/Ji>)JS)jv, ttiferronyjendo

ti

discorso, avverbio

da

\Mro[ia.Xu/,mettere sotto, frammezzo allo altrui parole

293.

SfiiXSj

o*w ( temere.
4|, v, da So"w, feAtamalo, invece di xXq}|auv, prcs.

timido, b$,

x.a\ioip.i\v, sarei
oli. di

xo&w.

294. v<rti$,ou,ai, cedessi, verbo med. da vtixw, f. gw, da


tTxw, rassomigliare, cedere, propriamente conformarsi, esser condiscendente; donde Eixs, verisimile,
credibile; Exiv, simulacro,

immagine, statua, rap-

presentazione. Ei'jcA^u;, imitare, render simile, paragonare, congetturare. K*os, simile. 'AjxtiS,

sproporzionato, indecente, vergognoso. V. sopra. Nel


f. 1 inad. vw^o[a(.
rjrllv

o,

pyov, in ogni cosa, soitomteudi

eis irs.v

\pyov

%pyov, ou, n., opera, fatica, difficolt.


tti xbv, o poetic. Ittikev, la quale.

1<7#qS, dici,

da \<Tw, invece di iliroie aor. 2


,

ott.

v.m. WiTUeo, comanda,

inveco di hriVcUeif, da JwirXXw, ed opAat, pres. imperai, medio.


prendendo, pari. aor. 2 davaipiw, composto
da dv ed apita, irreg. f. iptfw, p. alt. (ipiixa, p.

301. ivskiiiv,

pass. *(pii(Ai, jon.

QVoiAac da
xov-ro?,

Spai^*, pa/p^aj; f.

eXw, a. 2. "a'Xov,

non volendo,

tuv,

m.

p. ps-

EXfAiiv.

avOa,

ed in prosa S-

ov,

xcuv. ce., dell' priv. o di ixiv, auua, ov, lo che si


legge nel soloparlic. Altri Io credono s'xwv, ce, da
t'iKcn,

cedere.

302. rvwwff/, conoscano, poel. invece yvCcfi, pi. aor.

2 sogg.

da yivwcrxw, conosco irreg. che prende tempi


da yvw, e yvo\Lt; t. yvwcrofAai, p. srvwx, p. p.
yvwo>i, a. 2. alt. yvwv, part. yvos, yvvros.
i

303- afJ/, tostamente, voce poetica, d'onde

v, e

lai^ps,

^up, ,

i, av, celere, veloce.

sangue, aipa, tS, a.


xtXaifv, negro, atro, utvbs, r\, v, come ptlaivas da
(XXs, iva, v, V. sopra, che si formerebbe da p.cc
ctijj.ee, il

negativa, e Xafiv, edere.

lpwr,cfu

scorrer, da j)ww, f. iflw. Si dice o del,


l'acqua che cola, e di quelli che si trasportano con

empito.
%avpi, asta, da Bpv, SparoS, ed anche SpuoS, e per
metatesi Sofps, n. Da esso SoptTCw, f. gw, combattere colla picca.
305. vcfr^riiv, si alzarono, 3 pers. duale , a. 2. altiv. da
sciolsero invece di tkutfav, aor. 1 Ind. att. di

IfiTficw,

im.
306. Fo"aS, eguali, oS, ri,ov, inveco di

off,

q, ov, coll'l ag-

giunta, da eTSiu, ras^omi'i/iiara.


MsroinSij, eoi /jJio di Mereiaio, nome patronimico.

Patroclo figliuolo di Meuczio,rc di Opunto; ricoverato


col padre nella reggia di Peleo, fu educato con Achille,

e riusc valoroso guerriero. L'amicizia di questi


6 celebre, perche dur fin olire la tomba,

due eroi

come

si

vede eul

finir

del

poema.

CH'AVE OMERICA

86
.

809. nrpoipvaatv, trasse, aor. 1 ind.


309. txpivtv, scelse,

da -rpoipvw.

alt.

perg. sing.

a, i. ind. alt.

da

xplvut,

f. vS>.

Itixoatv, venti, corno tTxotfi.


310. Priffi, soprappose, inveco di Sfra'*, aor. 1 ind.

propr.
da |3avw.
montare, andare.

pere. Bing.
ciare,

Sii. trtv, colloc, fece sedere, 3

lw,

f.

itfw,

od

lo'o'w, aor.

3
mar-

ali.

significa salire,

pers. sing. a. 1. alt. da

od lauree.

titfa,

nos, m.

da toXs, molta,
e(j.iiriS, iBo?, f., prudenza. Dai verbo f]w, auer
cura, invece del quale usurpalo fiiiBaftai. Signifi-

roXiifMiTiff,

saggio, rts,

f.

ca dippi astuto, versipelle; attributo che ben confacevasi

ad Ulisse

lichio isole del

figliuolo di Laerte, re d'Itaca e

mare Jonio.

Dn-

Egli, celebre per la sua

accortezza e scaltra eloquenza, fu uno de' principali

cooperatori alla rovina di Troia, ed l'eroe principale dell'Odissea.

312. l-riir\iQv, navigavano, da vXoj,


pr. imperf. del

f.

irlitota.

pro-

verbo lirtirteut.

vyp, per le umide, bs, , bv, da vw, piovere, e d'ondo


v$wp, otroS, n., acqua.
xXEf&a, vie, 3-oS, ov, f. in pi,
invece di xiXtv3-oj,da ltvS-a/, venire, col pleon. dellax. 'Typ
xl\sv3-a, mare.
iwoX[>fAai'vff3-aj,

purgare, fare

-voteti. Significa anche

il

le lustrazioni sacre,

contrario, corrompere.

Da

XO/ak, tos, n., purgazione, ed anche sporcizia, elio

viene da Xoiw, lavare, e dal quale \our\p, TipoS, m.,


catino, bacino per lavare. Aovrpv, lavatojo, ba-

gno, a l'acqua, con cui alcuno si lava; il baltesimo.


Mota
Forse questa purificazione, o lavanda, oltre

all'oggetto di religione,

medio

fisico,

della peste,

affine di

pu

essersi usala

purgare

come un

ri-

Greci dall'infezione

come racconta Pausania

essersi praticalo

dagli Arcadi.

313. ivuiytv, comand, da .viyw, ovv. vwyuj,


perf. 3.VWVQY, invece di

fyuryw,

e cosi

il

il

cui

pass.

im-

med.

Digiiized 0/

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v.

Jfwwy* invece di 'vwya., ec. Evvi anche attre, da


etvw, poet. per .vw, impetrare,
318. piov, sacrificava, da pStc, impetf. poet. invece di
flpSov, da

in S.

p^w, con trasporto

Pi^w, ed IpSw,

di lettere e cangiata la
f. pS Wj
m. Uopya, piuc-

fare, verbo irrcg.

"p\<a, a. 1. sp E a . J
3
PP*&*> !=P a ! P-

cheperfetto i>pyav.
Tikiiiffffcts, perfette,

tie,

tMct,

tv,

da tXos, eoS,

/ina.

316. .rpvyiroiQ, infruttifero, oS, av, m. e


priv. e di rpi>yi\

r&w,

f. Vifftu,

f.

f.

comp. dell'*
rpv~

frutto, frumento.

vendemmiare, da

-rpg, ys,

f.,

vino

recente, o /eccia dei trfno.


317. X<rao|Avi), rawiioifo da iXiWto,

f. ?w. per iXffffw,


da tiXw
Ei)iw con suono tenue, restringere: pari,

pres. med,
.
xairvi, nel fumo, hs, ov, m. da xa/w, ardere, e

f.,

318.

spirito, che

da n-vw,

f.

wvttfw.

wvovto, occupatami

di, facevano, da wivofiai, jon.


invece di lirivwro, 3 irap. ind. d'onde wvigs, ijros,
m. e t., povero, e <wvoS, ov, m., fatica,

va. Kcvr,

arpavov, per l'esercito, nel campo, sottinten-

di Ivrtx.

319. X^ys, cessava, invece

diedri, 3

pers. sing. imp. ind.

da Xiryw.
minacci, aor. 1 ind. att. da sVa^ilw,
composto da eUr, ed oWt.&, minacciare, fare il

l*-ri>7ru~k%<jt,

320. Euribate, e Taltibio... Fidi araldi e sergenti. Gli araldi

pubblicavano

vano

le

gli ordini reali, convocavano e regolaadunanze, ed erano ministri di tutte le pub-

bliche funzioni, e stimati nell'uffizio persone sacre.


321. %tfav, erano, invece di %<fuv, 3. pers. pi. imp. ind. di
tipi.

XTjpvxs, banditori, nomin. dual. fj-, xos.m. da Y^pvs,


vos, f., voce, ovv. da xpA^w, gridare.
Tpujpc, celeri, diligenti,

nom. duale,

verbo rpvvoj, incitare, esortare.

s, , bv, dal

famigli, noni, duale, wv, ovtoS, m., d'on-

deSejia^fLiw, (ertu're^da 3-pw. V. sopra.


.

323. o\yia,iv, conduecie, invece di yuv, pres. infin. gioni-

camenie, per l'imper.


321. Sijifiv, abbia dato, nor. 2
Xtirio'/v

S/Swfii.

ollat. di

Scritto

invece di o0>%v, ovv. So/tiv, per l'aumento jo-

nico di ffi.
328. piyiov, pi orribile, comp. di ptyos, eos, n., freddo estremo, il cui superi. p/ricPros, da pirow, e piyitv, e
pi\y vv\li.

326. rfnohi, mand innanzi, imp. ind. contrai, di vpo'itu).


327. pir^iv, andarono, doric. invece di Ifrirrnv, 3 dual.

2 da pa/vw.

aor.

328. xo*3-iiv, uennero, da xvo|**i, idem dual. aor. 2,

verbo irreg.
320. tvpav, trovarono, da evpidxut,

da tvpiui,

f.

tvpritfw, aor. 2.

iiMJejtijare, scoprire,

ma assumendo

lempi

Propriamente significa
i cani
sono detti tv-

perch

il

pivtS; giacch coll'olfato investigano, e scoprono.

La

voce fiL'piv,ivos,Ei/ipivoS,s,agg.9ignifica propriamente chi ha l'odorato tino, da tv, heae,piv,naso,narice.


330. yrfrvi<riv, rallegrassi, invece di yi|9-ua'fv 3sing.aor.
1

1 da rhB-ttv.
331. rapfa'avri, tementi, rrap$\ta,
soff,
ffuf,

f.

^ffw, da Tp/3oS,

a., timore, stupore, invece di rpctfiaS. Tccpffturbare, atterrire; vessare.

aSofxvw, riverenti, pari. pres. di aSojwti, nomin.


duale.

332. o-r-nriv, federo, invece di

lariwnv, da feViifu,

2 ind. duale.
w-pcci^tov, iaiMiouano, -vw,

aor.

333.

da fwvri,

jfi,

feroce.

f. Yitfw,

3 plur. imp.

povro, diecuano, 3 pers. plur. imperf-dall* inusit. piai.


334. cLyytXai, nunzj, oS, ov,

m.

da yysWaj, annun-

ziare.

335. tfffov, wi'cino, invece di I^ffov, che

si

e quindi fftfoTpw, ed dtrerorow-w,

nissimo.

forma da lyyvS,
;m< vicino, vici-

unno pmmo
7-7-t,

iwnrtfl,

T'fif*.S,

2 pi.

imperai, pres. da

59
andare, venire.

ilfit,

voi, eolie, invece di ip.Ts.

iwaiV/oj, cotpewo/i,
.

337. AioytvS, generato,

gai. Cas- voc.

ow,

off,

m. e f. da owVioe. V. sopra
m. o f. di Ues, e rivo-

eos,

t\S,

fs.

IlarpKlus, Palrocio, s'inficile


[Som. Tlwrpaxus y$, gcnit.
,

acc.

*', eI,

f-a. d, -n,

maniera.

in duplice

foS, ouS, avS, dat.

voc. fiS, et?, corno qui. Gli al-

tri casi sono regol. sul genit. xXtoS.


338. ftiprupoi, (cjd'moaj, vp, pos,m. ed anche p.&orvoos,

.'

pi. pOJ.

ffrcuv, aiate, 3 duale, imperai, pres* di


331).

vpos 3-itSv, in /accia agli Dei.


{Aaxdpwy, beati, geo. plur. ap, apos,

340,

d^nrjvoS, mrimevofe, crwWe,

i?s,

efti.

e f

ni.

eoS,

so significa negazione.
341.

xpfw,

e n.

m. e

f.

Da
Da

lodare, e davr, che nella composizione spes-

av'utf,

necessit, jon. invece

Xpbh, c xP W,r . da XP*

di

XP 6 ''-

servili,

Talvolta

pres. imper. da

^pstofABj, ruirri.
(ifixia, /era, incontwnienfe, <S, Eoi,
priv. e di f'xw.
3*2. o\o%c\, eoi perniciosi,
JioaTs,

off, Vi,

m. e

f.

dell'

v, dat. pi. jon. invece di

da KUttfpf, perire.

3ej, sacrifica, 3 pers. sing. pres. alt.daS-'w.f.trw.

TaUolta insanir;
313. vo%aat, comprendere, sapere, da volta, f. wrw, inf.
Nas. vouS, f. mente, pensiero.
aor. 1.
wptfffw, ie cose in prima avvenute.
hiriGffa}, da

avvenire, futura, invece di'Wpo'WjCd <n'o, w,avverlji.

315.

iflrswEi'S-s-'j

pnSS.

(li

invece di

fanfv<&$ro,

obfoifi, imperf.

EqrWfl'rO|J.

346. fa S ayayt, invece di l%hyayt, da rw, aor. 2 tfyoF,


e pi usiialo tftayov, trasse fuori, che alcuni derivano dal presente' imisit. efcyrfii, formalo da &yui per
via di
lare.

raddoppiamento. Negli

oTiri

tempi e rego-

60

CHIAVE OMERICA

v. 3*8.

ywii, donna, yucfi, yvvatxhs, voc. yinai, quasi ?ovh


da yiVvofiai, essendo la donna generatrice.

349. uxpvaas,
trw.

a. i. part. att.

Axjif,

fos,

piangendo, da Saxpuw,

f.

,, lagrima,

ir&pwv, dai compagni, invece

di iralptov, genit. pi.

da IrcrtpaS.

fap,

tosto,

incontanente, di botto, immediatamente.

avv. d'onde ^iptipos , a, ov, compar.


vtffi, sepuratamenfe, avv. d'onde poiTf/^Qf. Iliade, Lib.
2, v.8i.
hatr&BS, staccatosi, postosi, da h&Zp), f. tfw.
hao'&E/S,e(ffa,lv,part.aor.l pass.SigniGca dippi agita~
re,turbare, affrettarsi, usar gran diligenza, separare;

'AWaffrof, inevitabile, che non eessa punto, violento.


380. wdIitis, gen. fcm. bianco, bs, , c. Cosi detto il mare per la schiuma.
pwv, guardando, part. pres. att. poet. invece di piSv,
ovffot, avv, da pcwu, edere.
ovoira, negro, otvo^, otos, m. e f. Propr. colore di
vino, da oivos, ou, m., fino, ed 3^iS, tos, f., la vi<to.

Mar

canuto... vini-colore.

Chiam

il

mare ca-

nuto per la spuma che forma sul lido; ora lo chiama


vini-colore dal fondo nero che apparisce nell'alto.
*)p, npoS, sia. [Myrahs, da y,w.

381. (turpi, alla madre,


cercare. V. 889.

*ipr|0'To, supplic, aor. 1

med. da poy.ai,

bptyvv*, levando, stendendo, s, tta, iiv, part. pres. da


bptyou.ut, ed bpywftt, d'onde ipty(Au, ras, n., ci

che

si stende,

passo, misura.

382> p.jvfv3-?iv, di breve vita, duraturo a breve tempo,


oS, ov, m. e f. da fj.iwbs, attico, invece di fiixps,
piccolo, d'onde fi.tvvS-w, diminuire, c fMVvvS-a, avv.,

breve tempo. Altrove dir

il

poeta

Achille poteva vivere lungamente,

medesimo che

ma

nella oscura

quiete della sua reggia, o farsi celebre per valore,

ma

a prezzo

.di

un

vivere breve.

tivr a, esistente, vivente, acc. siug.m. part. pres.,


invece di t&v, da

tiiv,

sf|*l.

Digitizod &/

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tifino
v.

rumo

61

383. e>e\Xv f dotalo, aor. 2 jon. invece di tyt\i9, e questo


per wftltv, da <f-Ei1w, f. iffAftra*.
$b.Xw, gio-

vare, awmenlare, talvolta usurpata per fitXw, doter; ma 6ftMw, significa sempre giovare, ec-

iyyvlii-ai,aMoraare,porre fra mani, da iyyi;aiir,


f. tfw,

33i.

ovv. gw, da yetXov,

ot>,

alto-tonante,

>J/(/ps|A<r]S,

cavit dellamano.

n.,

t\s,

n., affezsa, d'onde ii4"|Xs,

ti,

m. da

tynfi/soS,

6v, affo, e

da (ipif-w,

ou,

tuonare, Irepitare, da cui fJpovr, ^s,

tut3-v, poco, 3-s,


fante, cui
av,

si

m. d'onde

9-ti,

3-v,

f.

tuono.

che significa anche in-

porge la mammella, in greco tit&S


tit3-Ji,

-iis,

f.,

ntifrica.

357. iroipas, togliendo, invece di trttvaiaus t part. aor. 1

da dwoupi^w, invece di Apopi'^w, che significa sterminare, portar fuori dai confini, cambiando jon. la
9 in w da 'pos, ov, m. confine: ow. iroiipatS invece
di i<rav(>i\(faS, che sinc.

cWavpas, e quindi cVgin

pas, da iravp&u>, rapire, privare.


'387.

ouxpvxiwv, spargendo lagrime,

utv, iovffa, tot,

oaxpv c x^w, spargere,


irrvia, la veneranda, ioS, ia, iov.

da

Leggesi anche

per sincope ttvoS.


358- {Hv&iaotv, nelle profondit, dat. piar, avendo poet.
radd. la

in vece di filvftttjiv,

da

fJv3-os, eqS, n.,

ed anche (3A3-os, oS, n.


359. xapwe&i'fiwS, etocemente, aw. da xapTaXiu.oS, ow,
m. c f. invece di .pirXty.aS, da hpir&^to, f, tfw,
rapire, e comprendere prestamente,
oviSi;,

emerse, sei fuori, da AvaSOjAi, 3. pere. aor. 2,


%vu.t, ovv. oiivto e Sw, entrare,

sing. dal radio.

affondare, vestire.
^n'irs,

siccome, invece di ivrt, avv.

f. da (aov, ed ys, uos, caoscurit nebulosa.


360. ^poiS-s, avanti, regge il genit. avrtiio, Aa.iri.po5,
w.'voce poet.
xgcH^eto, stette, da xa0o|*i, sedersi, assidersi,
'
4
Chiave Omerica.

fi/x^i ne&Wa, n, %$,


/)V/iJie,

imperi 3 p. sing; comp. da xar. ed Vfyv.'xt;

f.

xu-

OtOav^x.
. 3flJ.

xara, efil^w, f. gw, pel


quale scrivasi anche xapptZcu, aor. 1 ind. da piw,

xar'toi^tv, accarezz, da

V.

/ore.

lib. 8, V.

434.

302. vfAw^Ev, cAiamd per nome, da yofi^w, f. ff). Qui


x -t'vjk^v, sia per gwv|A^, 3. pers. sing.
imp. ind. alt. da Bvo^a, ras, n., nome.

rUvoy,

/j/io, ov, ov, n.

da txtw, partorire.

zXaJus, piangi, 2 pers. sing. prcs., da xXaiaj, odattic.


x\xv<jj

f.

uvtfw.

latti,

frangere,

f.

xXaffu/.

n <?phas, la mente tua, vale a diro ti wtvdos


to

siS ((

stezza

ti

Sf

occupa

US, Sa, o

S *s-

o pure Kier qpvas; qual tricuore ? Le delle due preposizioni

<j>f)vs,

xir

il

sono sottintese.

porta, 2 pers. sing. imperai, presente,


da i^ovSdttt, f. Yicfw.

363. HJ-aSa,

e/

alt.

xO&E, 2 pers. sing. imperai, pres. alt. cela, da xt'vS-to,


f, tfw, da xeS-oS, eqs, profondit,
caverna, luogo
segreto, allo a nascondersi. KsuQfis, ov, , e xeu9Hciry, coyos, , significa Io

stesso.

ESo^ey, sappiamo, poctic. invece di t'SwjAjy, 1 pers.


plur. sogg. pres. da s'Sw.

364. fiapvffrsv.xWt gravemente sospirando, pari. pres.


alt. da g>u.pvc-riv.xt, poet. invece di avtv^ f.,
gw, gemere, da GTtvbs, *i, hv, angusto, d'onde tfrvos, ov, m., gemito. Comp. dcll'agg. ^aps, eJ, ,

363. rii], perch ? poet. invece d ri,


gnifica anche quale, che cosa ?
ejSi/j'^i,

scienti?,

Si-

partic. perf.

do

da. ris,

che sai, dal. sing.

f.

rivos.

e$&S, sinc. per eiSvjkwS, da siSt, sapere.

366. Sacra jerfe di Sezione.

La

Lirnesso d cui Eezionc era Sovrano, dove Achille avea presa Briscidc,
citt di

edove anche Agamennone aveva conquistata Criscidc.


308. ^io-ffavro, divisero, jon. invece di toauvro, aor. 1.

mcd. da Sa/w, -irreg. che prende da


pui,

Ct.

\. tb~a(J.\t.f\V,

oZ^ui,

(.

eWo-

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usuo paino
S'EW, .ce&ero, Invece di igilaoi
oompoBlo da il
o x, ed copto, irreg. che
prende alcuni lempi d

30. i

B
371.

aBtlqWfei sh .-.aKiMK,

e, cu,

W?

381.

w,

81

dilWxo, imp

invece

frequenti,
i: da
*7?s, vicino. V. sopra.

iirij.x'-,

381.

Itin

i d .

,.

..

da

iffffOTi

chc

inoadecano, arano teagiiat. imp. indie,

i^roi^ofiai.

393.

iwcmmrifm,

^e

oriem,

o,ir., perJilla al corpo. V. Iliade, lib. 2, v.


i2.
nell'imperf. indic.jon. si dico
,V

S.W.
,.

0>t8_

grammatici derivano da

era.iuvecc di

J83.

:..

....

xalx 0?c ,Tcv,Mei>K armati,


di z alxos, ,!., fc.,^
e J6wa>i

di

vtm^tiimiv*, a

qualsia* parte, avv.


or oro, di recente, da rlos,
, or, ,. .

riov,

K n, soccorri, a><a,

mpif>

poel. invece di

nokyr/m,

imperai, aor. 1 med. da


prfxio, assumendo
iripi<*X& da WfJitf^lK;.
.

ito,

Hoa

il

f.

lei io, proprio, da s,


i, or, jooe no. Ovvero
deriva da (.-, Ics, che per
prolungamento poel. dims, g. s, e per esposizione di lellerc ito,

venta

m.

forte, buono.

flOas, s iotu.i,daov>ip.i,

f.

vrwto, aor. 1

omop-ai, comprare.
398. .-ozMjct, molte colte. Avanti

da aroXos.

....

t)

Stira.-

ad una vocale
,

"srapoiffiv, dat. pi. poel. natia caie, or, oo,


n. Propr.
palazzo, casa^grandiosa, da fAyas,
orando.
397. IfnoS-c",,
Sy-riS,

cetX, 2 pers. tmperf. eoiicamenlo Invece di

da

KEiaiv^;; adunatare di negre nubi, tpS,


os, in. e f.
* **wi'vto, annerire, perch da xiXsts, nejrro, e va90S, fos.nitoe, n., la quale parola ai
forma di vt par ne8at " di SS T s D- ' fMce
*
'
'
ino
? %
399. gi/vr.r.cai,
a. i. inf. oli. femore, imprigionare, da So.
.

Sw,

f. fittii

d'onde

comp.

StfffAs.

di ffy, attlo. giiv, e

legare,

of, m., vincolo: col caso gcnil. si-

wr ente. AofMM per, f. 4\tTo[tai, signif.


over bisogna, ed anche prepara, d'onde poi il verbo
fmperson. Sei, importo, bitogno.
Aiiw finalmen-

gnifica

te coli'*] sgnif. irouara.


v.

401. wiitfKo, liberasti, invece di virtXixrtu, aor. 1 med.


di

vwokbw.

402. o^', escremento, sincopato di rxta, da wxs, tfa,


gen. sos, e/as, i6s, cetore.

ixflTrx 'Pf
di ixarbv, cento,
j

ccnlomant, poS,

ov,

m.

f.

ti,

comp.

e x*'P> mono,
fiaxpv, alto, s, , v, dal dorico uAxos, invece di

imjxos, sos, n., lunghetta.


403, BjjipEwv, Briareo, tcaS, ttv,

m. Gigante che

attic.

Invece di os, ou,

famoso nelchiamano Bria-

dicesi avesse cento mani,

la guerra dell'Olimpo, e che gli Dei

uomini tutti Bgeone. fipt&to, essere robuQnesta lingua degli Dei ha di che pungere l curiosit. Dione Grisoslomo (Oraz. n) scherza graziosa-

reo, e gli
sto.

mente sopra

di ci:

non

solo, dice egli,

Omero

si

fa lecito di mescolar tutte le lingue dei Greci, ed ora

eoleggia, or dorieggia, or iuneggia, ma quel che


pi belio, pretende anche di gioveggiorc. Lasciando lo scherzo, parmi evidente, che la lingua degli Dei
significhi

una lingua pi

antica, quella, per esempio,

de' Pclasghi, che si credono


cia;

primi abitatori di Gre-

o quella degli Egiziani, o de' Fenicii che potevadai Greci Dei, poich fu-

no meritamente chiamarsi

i primi a civilizzare quel popolo ancora barbaro.


L'idea di questa doppia lingua sembra d'origine egiziana, poich presso gli Egizii correva l'opinione es-

rono

sersi parlate tre lingue corrispondeuti alle tre et,

degli Dei, degli Eroi, e degli uomini, che regnarono

successivamente nel mondo. Crede per

Omero
la

in

il Vico, che
questo luogo chiam lingua degli Dei quel-

che pi propriamente dovea

dirsi degli eroi,

che

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era

una mescolanza del linguaggio

di azione

e di c-

sprcssionl simboliche.
v.

404. Ch'egli in forza era

da pi

di suo padro. Questo gi-

gante era figliuolo di Nettano. Gli scoliasti danno un


altra lezione di questo luogo: perche egli era molto
pi forte di quanti abitano sotto il Tartaro tenebroso. lo accolgo questa ultima lezione, perche mi pare pi magnificata la congiura contro il Re dell'Uni-

verso, ove si
l'

commova per

essa

il

mare,

il

ciclo c

inferno.

408. yoiicav, lieto, gaudente, tav, ovffa, ov, part. pres.

da

tatua, d'onde vavpnS, a, ov, superbo, feroce.


407. (rnitraffa, ricordando,
f<ifivif|fia<,

da

aor. 1 pass.

[*.vAoj,f. fM>$|tfou,ai, pass.


i(*HtfS-i|v

>

e quinci javw,

cio f*.vSo*3-j troiai, chiamare in mente.

frnio*s,

<juaa., actv, aor. 1 part. alt.

Tufi^n, siedi,

ti assidi,

invece di nrctaZpu, imperai

pres. di trctp^ofj.ai.

yabvtav, alle ginocchia, yvv, yvvos, o per trasposizio-

ne yavvoS, da xoviD, affrettarsi.


408. ivi... pifeai, ajutare invece di toaarfyptt, intu, aor.

iwwpriyw.
poppe, navi,

1 di
40!).

irpiiy-vaS alle
,

ma

(iva, ijs,

parte della nave, d'onde

ne, colla quale si


vs,

-fi,

fermano

f.,

propr. l'estre-

jrpvfnviia'iov,

le

ov, a., fu-

navi al lido, da qrpi/p-

v, ultimo, estremo.

\4ui, respingere, aor. 1 inf. da 'EXavw,

f.

latta, clic

vale oltrecch respingere anche eccitare, spingere,

assume
ginc.

tempi da k&ta, d'onde

l'aor. IXatfa, c

per

T.

410. xteivoiavovs, uccisi, pari. pres. passivo

da urtivui (

f. xTVtu, aor. 2,I)tTavov,cdlxrvdall'inusit. xtwda touvptw ed -riipiffxw, ed


anche i-wapojMtf, 3 pi. pres. sogg. med. Significa
anche pagare la pena.

iflrotupwiTflu, godano,

Mi. S.thv, colpa, perversit sottintendi xw, da*2<r">|, r,s,


iro(A(, soffrire danno, e tkw, f. wta, offenf.

dere, recar danno.

CHIAVE OMERICA
418. xetra... ^iouffet, fondendo, spurgando, Invece di xx-

vu%&ov<ia,

part. pres. di

xaraxtia.

414. atv, sventuratamente, avv. esclam. dulia inlcrjezlone

o piuttosto da aivbs,

ai,

vos t

11,

418. o&t, voleste

de

vi,

ov, infelice, ovv. ata-

ov, lo stesso.

h3-.

U,

il

cielo!

il

cielo,

ed anche a!,

Nota. Ai,

articolo,

esclamazione, ahi!

5/9-, !3-,

ffis

ma

al,

doric.

ai',

se,

t,

d'on-

pron., lequa-

ai, volesse

col verbo 5?rtov, e jonic. oftAov,

premettono seguendo tosto

l'infinito,

ma

si

si

usurpano

come awerhj di optazione- Si trovano poi quando colquaudo colla seconda, e quando colla t erPer es. come qui colla 2 ctB-' tytlts fltu ledere.
T9-' oyeXov vau.s ti

la prima,

ta persona.

ffS-ai, potessi

fiivuv, rimanessi io celibe

SSejv, oh

173.

mi

>5 ^e-ov

fosse piaciuta

"OllsS, aor.

poi

la morte. Lib. 3, v.

di ftts, dovere.

tt/v, ovos, m, e f. Talvolta non nocivo,


da iri&oj col significato di wrf^w, patire, lo che
avviene eon er&^ne, tos, n., dall' priv. e iriu,a,
ros, n., danno.
410. at<fa, destino, sorte, parca, ada, %s, f. oda s Uffa,
sempre eguale, 0 quasi da Sodaci da Saw, dividero,
poich il destino distribuisce a ciascuno il tempo della morte e la condizione della vita.Le Parche erano
tre, delle quali una traeva dalla conocchia lo stame

\tf%\wji, illeso,

della vita, l'altra torceva


filo,

il

fuso, e la terza tagliava

quando qualcuno era giunto

il

al termine de' suoi

giorni.
o*t]v, a lungo, poetico avverbio, d'onde Sqvats, , bv,
diuturno, e ijvos, tos, n., consiglio.
417. wx.vu.apos , di breve fato, vita, pos,w, m. e f.da wxi)S,
ita, , veloce, e u-oTpa, s, fato, che da [Al/poi, di-

videre, avere in sorte.


Ytyps, infelice, phs, p., pbv, da b'sQiS, >os, f. sventura .Da i,ahi,si forma f^w, d'onde oi^w{coinc da

ai,Mo\tl w),.vo'oj,apportar6SventuraMcssir misero.

turno rai.uo
V.

418. f-rljo,

da TiXajiai,

iei,

il

61

cui Imporr. iiri\}Knv, li -

Xov, e per sino. lir\ov, e per dieresi wXso.


vale lo stesso.
TtJ, perci,

ma

t\>

rt^ senza accento invece di rivi, ad

alcuno.
419.

<t-oi,

partic. riempitiva unita agli avverbj ed alle congiunzioni per ornamento, come in questo luogo S
vo)
Unita ad altre parole significa per verit pu.

re, e talvolta adunque, sebbeneTepTtxtpao'tiJ, godente del fulmine, os, ov,

TpirojAaf,

f. rJ/fAccj,

m.

f.

da

godere, ditettarsi, e xtpavvbs,

ov, m-, fulmine.

420. o\yvvi<fov, coperto di nevi, os, od, m. e f. da 3,yciv,


molto, vt^s, ooS, f., toc, che viene da vfttt, navigare.
421. TMfJTjafvos, sedendo, vos,

i%

voi>,

part. pres.

da

t-

pa-ifftaf , sedere appresso.


Jjxuirpoiatv, veloci, o$, ov, m. e
veloce, e

f. da wxs, ila, i,
Topos, ov, m., transito, che viene da m\fuor fuora, passare da banda a banda,

poi, cacciar

trapassare.
423. Wtnravto, astienti, invece di oVowai/oO, pres. imper.
medio, da
oiach.

tWw

423. K/xavv, Oceano, e, oO, m. Cosi detto


ti celeri, da jxu, e vw, scorrere.
AiS-fOflHiaS, Etiopi,

73w,
essendo

o^,

nros,

abbruciare, ed 34"S,

m.

il

mare dai

flut-

ovv. w?, IoS,


f-,

da

faccia, volto,

gli Etiopi abbronziti nel volto.

Per testimo-

nianza di Diodoro, essi inventarono le pompe de' sacrifizi! e le cerimonie religiose- Omero chiama gli Etiopi pvu.ovas, irreprensibili, a cagione della loro
giustizia, e della innocenza e semplicit de' loro co-

stumi. Queste qualit spiccano nella risposta che fa


il loro re agli ambasciatori d Gambise re di Persia,
nel terzo libro di Erodoto, e queste medesime diedero luogo alla finzione. Dio non va a visitare che giusti. Perci il signor Kocheforl ebbe torto ad omettere
nella sua beila Iraduzioue quell'aggiunto che solo pu
i

Olq ilIzMay

Google

CHIAVE 0 ME Iti CI

08

dar dignit a questo luogo. Gli Etiopi irreprensibili


v.

434.

dicono ben altro allo spirito che VEtiope ardente,


nel giorno dijeri, hs, \, v, da "XSis.jeri.

x^'^S,

daira, convito, Sas, roS,

f.

ed aocho Sacri),

vis, f,

Sai'w, convitare, cho significa anche impartir

da
ed

abbruciare.

Ivovra, seguirono,

jontc. invece di

tiVovro, imperf.

ind. da 'tVo(*i.

425. SwSixtyi, dodicesimo, os, n, ov, da Svin,


invece di SwwSlxaroS, ij, ov.

e?x,

426. itoti, od, in, doric. invece di wpos.

^aXxopaxks,

m.

solida, TY|S, o?,

m., &ruo, e ptfis, wS,

f.,

e f. da x a5-xs, ov,
/bndamenlo, iipawo,

piede.

Sa,

ea<7,

invece di Bsfia, che c sinc. di $f^u,a, dal

verbo S|*w, fabbricare.


427. 7oyfffo(Aai,

mi

*(rin;/er aiie ginocchia,

da yovv-

ofwe> ( f. (TofAaf, da yhw, ginocchio. V- sopra.


428. ubrov, col, invece di aroj-h.

429. iii^cvoio, bellissima, bene cinta, os, ov,


jonico, da

^www^i,

m.

f.

geuit.

cingere, e da sy&ene;

430. TijptV, rapirono, imperf. invece dt wiivp&ov, da

-jravpiw, V. sopra.
432. XiuivoS, porlo,

>.(f*.-fiv,

IvoS,

m.
ios,

iroifpEv-EoS, profondo,

m.

f.

da irol 0ey-

Q-asftw. v sopra.
-

433.

vtqs, entro, regge il gcnit.


txov-ro, jiMfwero, aor. 2 di IxvlofMM, verbo irreg.
itfTi'a, io eie, ov, ou, n. che viene da Itfrs, oO, m.,
aiiiero della nave, e questo da '(tfraftai, stare, d'on-

do oVoJxh, rs,

f-.

ricettacolo dell'albero, derivalo

a-rtika.vTo, raccolsero, jonic. invece

aor. 1

med. da ovUXw,

f.

rt\&,

di

lan-avro,

aor. i ItfTtiXos.

434. ^iXatfav, awosfarono, inc/t'rwrono, jonic. in luogo di


Jw.as'at', da >7rs\Z j, f. iato, aor. 1 iud. da w>

Xs, vicino, appresso.

TpoTvoiCiv, coite gomene, funi, os, ou, m., ed auciic

LI li ilO

oc, ov, u.

da vpo

PB1M0

69

e rvos, tornio w, che 6

da

tvuj,

fondere.
vylwrts, calando, pari- aor. 3 di v^i'ujm, c ci 6 v?iS,
saat, Iv, geo. vtos.
.

433. op/iov, porto, oS, ov, m., d'onde 5p(*nTlff, twS,


(o

f.,

auio-

ne( porto, da ?p|Aa, tds. u., appoggio, sostegno

la genere, quasi che le navi stieno salde in porlo. Significa anche monile,

da

"'put,

ornamento al

collo, collana,

annodare,

vrpaipvaaa.v, tirarono, adagiarono, aor. 1 ind. invece


di ifpopvo'av, da 'Wpoipuw,
436.

tiviis,

ancore, s vi,

*|S, f.

f.

anche tenda, sepol-

Come

cro, letto, da euow, dormire.


v.

vffeo.

significa

iuSini- Lib. C,

25.

TTfl vy.yr,ff } colle

funi, iov, ov, n. Alcuni intendono an-

che la spiaggia. n.pvu.vio'ix, ritegni, fermagli, da


flrpfiva. V. sopra.
Zirfo, v, vos, f. Propriamente l'acqua che si
infrange contro il lido, da pTiffffw, franger, d'onde

437. fjjyjAiv/,

fjijyvvw, e (VfijW[Ai.

mare, aS, ov, m. e f. da


irbwTos, ov, m-, mare, e dal verbo Voptiiofiu, andare Ropivn/ per significa anche condurre o /or
ondare, e questo da iriipu}. V. sopra.

439. TovT-Qirpojo, viaggiatrice di

440. fcu|Av, altare, s, a, m., anche (empio,

mente
443.

da Trai,

i/o

compiangersi molto,

os, ov,

m.

f.

e {Trvw, gemere. V. sopra.

verbo xii^w,
Ifrixv,

ma propria-

base, da (iaiva/.

yoXOo'Tva,

xtiSs, dolori, invece di xyi$s,

da xfjoW,

eos, u. dal

affliggere, e jtiiooftflK, ec.

mondo, a. 1. ind. alt., da

447. xXittv, inclita, illustre, s,

immoti,
fl,

f-

ijo'w.

V .sopra.

v, dal v. x\iica, ce-

lebrare, che poi deriva da x.\vu> t udire, d'ondo xkv<rs,

ri,

ov,

che vale talvolta xistroS,

KXiw

si-

gnifica anche chiudere.


448. |/-fi5, in ordinanza, invece di l%h*, dat'xw,
iuSfATj-rov, bene costrutto, os,

449.

ot/,

^(pvi^-avro, fonarono ternani,

m.

f.

aor. 1

da

f.

s e

med.

t%to.

>w.

jouic. iu-

voeu Ji

ix t f v 'A, "evTa da j*pviVTGfn, u da


mano l Q greco
x s 'P> s
-

lavara, o da

salate vivande,

misto col sale,

ov,

f]S,

m. Da

fondere. oXos,

nVrw,
il

verbo

dice propriamente <M corpo, siccoviVtwi, e wlivco rfel/e teiti.

si

me delle mani
b

Xouw, lavare,

oXo^ut^S,

l'

orzo salato,

o).i,uv,

f.

ov, ed oXos,

il

farro

pi.

.orso,

ti,

ov, si-

gnificano intero.

480. vauyi'Jjv

levando,

ovaa, ov, part. aor. 2 di

wv,

vijfui, verbo irrcg.


4S't.

tu.i\Jxs, onorasti, jon. invece di in'fAijtfas, aor. 1

da rtn&u>.

ind. alt.

J/ao, o/fendesti, invece di

tyw, da

w-t-w, ed

'iifut, f.

i^ofiat, aor. 1 mcd. "\wTa.y.<ii per significa volare.


458. wpo/AXov-To, gettarono, sparsero, invece di fl-pofj3-

Xqvto, aor. 2 med. di vpojWXXw, Incominciava


crificio

il

sa-

dallo spargere orzo e sale. Gli antichi inter-

petri spiegavano questo rito, o

come

primizie offerte

per far buona raccolta dei primi frutti della campa-

gna, o in memoria di quando gli uomini, lasciate lo


ghiande, si cibarono, per beneficenza degli Dei, di
frulli seminati,

condo

primo

il

dei quali era stato l'orzo, se-

le tradizioni.

all' indietro, avv. Significa aucora,di nuovo, da capo, ritrocedendo, al contrario. 'Avt, oOiS, uvQi,
ed aris, lo stesso. Si noti che ne'sacrifzi degli Dei

S39. a,

abitatori dol cielo, s rivolgeva a quello la testa della vittima; e in quelli degli Dei infernali, alla terra.

lavaav, trassero, 3pers. pi. a. 1. alt. daspw, f. vffw.


Itf^a^av, scannarono, sgozzarono 3 pers- plur. aor.
,

1 indie, di tf-fT-rw.

?8(Pv, scorticarono, 3 pera. pi. aor. 1 ind. di Spw,


da SpP, ras, n., pelle della pecora.
SGO. Sirafiov, tagliarono, aor- 2 i\tu.vw, colla prcp.
xaTX:.K-\u^/ciV coprirono, aor. 1 di xseX^WTtu, da
,

x-Xkos,

tas, n.,

bellezza, forse perche a favorire la

bellezza ci veliamo. Martini.

4Gi. tt<tPrvxa) duplicato, as, ov, m. e

I.

od anebe SiV-

MURO PRIMO
vv %> v X, oS
f.

f-

71

do s, due volte, e vriiZ, j^os,


f.
piegare.

piega, che viene da TTVtfaui,

AiVru^ac

oroifitfovtes

facendo

duplicato, rad-

doppiando.
ju-o^WiitfaVj posero le carni crude, aor. 1 ind. di
u(*o3-Tw, da j^os, %, ov, crudo.

Significa an-

che porre sulle spalle, da wftoS, od, m., mero. Qui


indica l'imporre sull'altare le carni crude tagliale dalle singole vittime. Si Doti che

sacrificatori tagliava-

no da ciascun membro della vittima un pezzo, e lo


ponevano sulle coscie, le quali poi si ardevano. Quei
pezzi crono le primizie di tutta la vittima

rimanevano per
.

fi2.

le quali

lo convito de' sacrificatori.

o"X''*|S, legne tagliate, scheggio,

*> s

f'> ta ~

>

gito. ludica le legne tagliate

ad uso dei

sacrificj. Dal.

6%lfyus

dal verbo

Cx'^w, rom-

pi.

jon. invece d

pere, spaccare.

a(&qr<x, rosso, TO-o-^, o*o,

m.

f.,

propriamente

ardente, riscaldante, dal verbo aOtu, bruciare, ardere, ed

J/iJ.

libava, colla prcp. tiri inr.si(it, imperf. ind.

Xtijj,

da Xei'|3w, d'onde lfii\s, toS, n., wasc, e X(j3avoS, or,


tVpw, come XtijSw.
m., incenso
WEftirwfola, spiedi, ov, ov, n. da vtvrt, cinque, e
)3filos, oC, m., spiedo, poich questo spiedo da un
solo manubrio era diviso in cinque punta,

fti.

a#)&yx va

>

"eoro

scere vitali, come;

il

ov,

oc, n. Proprjjfcnlc le viil feg^^fc, cuore, <


come risHf dai com-

polmone,

quest'ultimo principalmente,
posti:

aCirlay^voS,

oi>,

m.

f.

senza cuore

tvf-

TXa.y'yCvos , ov, m. e f-, animso, merirordioto, e


T^ay^vi'^i'xxf, essere compssionevole
iyrcto'avTO, ebbero gustato, mangiato, aor. 1 med. da

T-w, e pi spesso jrojiai.


463. ficruX/v, ebbero sminuzzolo, jon. invece di ty.io'rvX1

3lov,

da [AiffTVXXii*, imperi ind. da v.titov, minore.


Irtupav, ebbero infitto, aor. 1 ind. di AftyiQuesto non era uno
,

etftyi...

-n-Ei'pw. Infissero negli schidioni.

strumento da girar l' arrosto, come potrebbe credersi,


ma da cuocerlo a foggia di graticola. La nostra maniera di arroslir le vivande sembro che non fosse nota ai tempi di Omerov,

406. Sti-vrnffiv

abbruciarono, da hirr&w,

f.

rjffw, aor.

ind.

a-iii^paSiws, accuratamente, avv. dall'agg.


ofis, ios,

m.

f.,

perito, sciente,

wepifpa-

da *p<?pAw)

considerare, ponderare.

467. iruvaavrQ, cessarono, invece d iiravaavro, aor 1


med. da oraiiopai.
t-itixovt, apprettarono, invece di tj^ovto col rad-

doppiamento jonieo, e colla x invece della


wvX&vuj, che per significa pi propriamente a-venire,
conseguire, ce.
4fi8.

SatVf vr, mangiarono, da rWivupai, roanotore, o da


SaJwfW, dtsfrt&uire (e effonde. Impcrf. jon. invece
di Saivuvro, dal verbo Bai'w, che vale lo stesso.
litiitra,

e&ero disonno, da Stop-ai, poelic. invece di

Sojxw/, imp. ind. Ed ognuno ebbe a suo grado abbondevolmente di egual vivanda. Gli antichi mangiavano alla monastica: le pietanze erano divise in parli
eguali, e si presentavano dinanzi a ciascheduno dei
convitali.

469. Ttfios, del bevere, rfsis, tas, f. da <w'vw, ovv. irhw,


bevere, d'onde, nrhros, ot/, m., bevanda.
^titvof, del cibo, rvs,

i>oS, f.

daSw, mangiare pas-

salo StiSox, senza l'uso degli altri tempi.


vto, estinsero, tolsero, invece di Ij-Evro,
pi. aor.
i'pov,

2 medio

pera,

di n}[w.

desiderio, Xnos, ov, eolie, invece di pws, pu>-

ros, m. da pw, desiderare.


470. xpirrTipaS, calici, invece di xparnpus, da xpyr\p,
*pos, in. da xepaw, eerjarc. Kpur^paS imari^ctvro varato,
empivano i calici fino al labbro,
quasi ponendovi sopra una corona, da Wtork^avau/,

ovvero lirtar^u), coronare.


171. VMffntav, distribuirono, invece d lvu>p\i\dav, aor. 1

OigiiizMDy

Google

1IBB0 PRIHO

73

ind- da tw|Aw,

f. fto'w, che propriamente significa


muovere, vibrare, ovv. da vi[*w, dividere, pascere

.-

vifi.ojj.rxi

per significa consumare mangiando.

'Wocpf Aftvo!,

med. da

cominciando di nuora,

otirisaiv, colle tazze,


i
.

part. pi. aor. 1

Vjjj0(ii.
o~i<7rxs,

toS, a. dat. pi. poet.

ove ce di otiratai, da %frn, .% t, bevere.


s

472. iravr \i\{iot ) per tutto


i

giorno, ios,

il

ed -fiu-pa, S, f., giorno.


fko\r% col canto, V), S, f.

ice,

(iSWw,

iov,

da

rrets,

e filXwou,ai,

cantare, quasi da uiitu ?W*i, dire carmi.


473. si'Sovtes , cantandoj pari. pres. da ti'ow.
Tratova, peana,

l'inno di Apollo, u/v,

ovoS,

ovr.

Tatirhv, Sivos, e irotiv, vos, m. col qual nome


lo stesso Apollo, da iraw, ferire, perciocch saett Pitone. Altri derivano questo nome da

chiamato

sedare, perch can lavasi detto inno anche per


i mali, come in questo caso per sedare

171-xvoj,

allontanare
la peste.

474. (jtUirovTSff, celebrando, part. pi. pres. da yXkm-ui.

TairtTa godeva neW animo, si ditettava, imperf. ind.


pass, di Tfwrw.
475. ^jios, quando, voce poetica alla quale corrisponde Tij,

(aqS, allora.

fltos,

il sole,

invece di

jjXioff, ioti,

rare intorno, ovvero da

m. da UiWw,

2Xi), ijs, f., calore,

re del sole, od anche secondo

altri

da

gi-

splendo-

SriXoS,

mani-

festa.

xarilv, cadde, tramont, da xara%vu,i, aor. 2 ind.


di comp. di xar, e Sfu.
xv^ocS, crepujco/o,.norie, xv^stS, x^ctT0S, da vl^os,
ds, n. lo stesso.

Ivi... vfr&tv sopraggiunse, invece di Vt]X3-e, 3. pers.


,

sing. aor. 2 da tpxppjxt. V. s.


476. Koiu.vio'afro, dormirono, da xo/|Aw,

f.

iicrw, aor.

dal radicale verbo xsTfiai, giacere. Significa anche

assopire, e morire.

Da

essoxo/jxiiW.piDv, ov, n., ci-

mitero.

Chiave Omerica.

ti

v.

'77, <i\piyivtia, mattutina, di

primavera,

-fiS,

os,

m.

t'.

perla similitudine del tempo, per cui sia anche ipi1

tvfia, da sctp, pn'mntera, e Bine. i\p, %poS, n. d'on-

de apivs,
via vipivs,

v, ed

*),
i|,

primavera, c via

capirf, di

v, e frapposta la

e, "fitpivoS, ij,

ov,

mattutino. Si pu anche intendere generalo dall'aria,


quasi YtSpiytHtS, oS, m. e f. da ViYip, i^pos, invece
di (viip, tipos, e da yiyvoftxi.
>000oAxrv\oS, dal/e dita di rosa, o, ov, m.
pSov, ov, a., rosa, che deriva da 'oiw, fluire, e
f., odore, e da Sax-ru/uS, oh, m., dito-

f.

da

Sft-n,

iris,

i';'S,

Aurora,

ws,

os, econlr., ovs,

f.

dal verbo

ava,

splendere.
478. v&rovro, sciolsero, jon. invece, di viij ovro,-aor. 2

med.

di v.yw.

479. TxfiEw, favorevole, os,

nuc vale umido, ed

i),

ov, da xou.i,

colla

allora deriva da fxfif, Sos,

lcf.,

more.
os, ou, ni. dal verbo pniw,
Scrivasi anche opos, per ipas, tos,
mente, ed oupos invece di opos, ov, m. termine.
V. lib. 2, v. 153.

oiipov, Defilo favorevole,

dare impelo.

n.,

'(80. ffrii D'avr, eressero, jon. invece di to'T'no'avro, aor. 1

mcd.

di

tarufu.

Xivxf bianche, s, il, v, dal verbo Isutfcw, vedere,


giacch il bianco si vede meglio.
T'craffanv, spiegarono, da itvui e Vtr&V*vp,t, <ri-

Tata
dicat

qui .va^'tTcto'xv aor.

terposta, da
Ti\ff<v,
1.

aw,

m. invece

3 pers. plur.

ili-

Altri

di tjios colla v in-

spirare.

soffiava, gonfiava,

da

Tp^ui,

f,

%<tw, aor.

ripetono questo wp'no'v da Ttpto, tra-

sportare, per sincope


u.!Tov, it

482.

1.

alt.

481. ivE|j.os, vento, os, ov,

mezzo,

ti

Tpw.

eenlro,

lat.

nwdius, a, wn, o, r,ov.

carena, a, as, f. dal. sign. quasi ffrsjp, da


CTEpps, solido, invece di oVspfs. Evvi anche <st\-

oVr'pi|,

i, sterile, da ot aito, privare.

Digiiizcd

t>y

Cciogle

75

LIBRO PlllNO
.

483. xvfia, Fonda, xvu,a,

<ros, n.

Per metafora

vale ac-

che sconvolgimento, {xiixi](ia) da xvxiw, mescolare, ma proprio dei liquidi. Sta anche x.v\xa per xvnp.a, feto, da r.vw, gestore nell'utero.
Top^vptQv, azzurro, purpureo, tos, ta, sov, e coritr.
ovs, a, ovv, da Top^vpa, s, f., porpora.
^ a X fremeva, strepitava, da l-xw, 3. pers.siug.im

perf. ind.
3-sv, correva,

da 3-w, imp. ind.

Siai7'p-f]o'ffoyc',

fendendo, passando attraverso, part.

aor. 1 da o^tuqrtpui, e contr- Xicca'pw,

f.

Ou>, e

Si avorio' w, ovv. )>a<7rpi\tffTa), poet.

485. ^tipoio, nei continente, terra, $>ireipoh, ov, e jonic.


o<o, f. dell'd, privat. e di iripas, aros, n., fine, quasi

senza

fine.

epvffffccv, trassero, jonic. e poet.

pvta, aor. 1. ind.

alt. 3.

invece ^pvactv, da i-

pers. plur.

480. i-^ov, in alto, avv. da v-^os, tos, n-, alletta.


J/afwi&oiS, arene, off, oh, f. Evvi -^duaS-os ed S|*aShis, colla differenza che la prima parola indica la
polvere del lido, la seconda quella del campo, dal
ridurre in piccole parti.
sostegni, p(J., tos, n. da slpw, annodare.

verbo radicale
'py.'XTa.,

-^otitu,

V. sopra.

Twaaotv,

distesero al di sotto, per la preced. prep.

vir, aor, 1 da

487- ffxiSvavTo,

st

Tavuwr

sparsero

f.

vriui,

ed anche t.vu>, da

si dispersero, 3- pers. pl ur -

imperf. pass, da o*xi>, e ffxi'Svnfu, e CxiovtS,

ovv. da Sxitap.'xt, e tfr-dw.


#
490. ir uAiGit.tr a, versava, trattenevasi, compariva, imp.
ind. coll'o cambiato in u> da oroUw, giacche ww)iw
significa tendere.

xuSivtJpav, onorante, illustrante gli uomini, scuola


illustre d'eroi, M. os, ov, m- e f. da xiiSos, sos, n.,
gloria, ed vnp, uomo.

491,

<p3-ivvi9-0"!t,

j(rM0oei;a",

coniumava, imp.

ind.

da

<p3-i9*j, ed

ii

nclic

fiwS-iffxw, che da

<$>3-iw,

?3-w, dell'eguale significalo.


\ 492. irS-itSxt, desiderava, jonic. invece di lirSst, da

oW-ftv,

ff rao,

fi

tumulto,

yi,

t,s,

f.

propriamente

clamore dei combattenti, d'onde AuSii, ^s,

f.,

il

noce,

orazione.

wrbltu.ov, la battaglia, os, 01, ra. invece di w^fioS,


d'onde i bellicosi re dell' Egitto vennero chiamali

493.

x.

da

ro'to,

vot>,

quello, invece di sx

toO

sollintendi

xp-

tempo.

494. 7<Tv, andarono, 3. pers.plnr. imperf. di ej[M,


andare.
495. li3-fro, dimentic jonic. invece di l\i\-tro, 3. pers.
sing. imperf. ind. da lav&yw
, o tjSw, Xav9-vo(xc, e

^3-o[iai.

fyiT\*.iwv, dei

comandi, f|, f,s, f. dal verbo iipnifu, comandare, jonic. invece di tyfrp.&v, gen. plur.
497. sppvowa, onniveggente, tvpvw^, owoS, m. e f. da ebpvs, tla, i, e da J/, tiws, m. Questa voce pu
egualmente

secondo la sua etimologia rasguardo, di vasto sembiante, o di va-

significare,

dicale, di taro

sta voce.

499. xpoTTTi, nella

somma, estrema,

superi, di axpos,

pa, pov.
xo^ypij, cima,

-fi,

f|S>

f.'

irokv EjpSoS, aeM'auenre mo/(e altezze, paS, pSoS,


m. e f- da Ssips, SoS, f., giogo del colle : ma SipVl, ijs,

f.

significa collo, cervice, e St/pbs, ou,

m.

colle.

tfKUiii, sinistro,

toS,

l.

tov,

da ffx^ui, zoppicare.

Per metafora significa indotto, inetto, rozzo, ec.


SS/tepti, cofJo destra, bs, a, ov, e poet, e|)S, , ov,
dal verbo
ricevere, prendere,
ttVia), in

kx^h

piar, presso

Omero

significa

palli contenuti. Lib.

2, v. 341.

v-ts&vo$,

il

mento, gen., xv&ipiv, wvos, m. da

LIBRO

77

PIllllO

avS-iw, fiorire, perch sopra esso fiorisce la barba.


Talvolta significa gufa.
.

504. Giove Padre, se mai

tra

gl'immortali

ti

fui giovevole

o colle parole, o coll'opre, ademp questo mo voto. >


Gli Dei congiurarono una volta contro Giove. Teti a-

vendo scoperta la trama loro, gliela rivel chiamando anche iu di lui difesa Briareo, Dio di cento braccia, figliuolo del Cielo e della Terra,

all'apparire del quale gli Dei

secondo Esiodo,
non ardirono di esegui-

re la congiura.

50B. ri|M|<r&r, onora, aor.t imperai, da ripio.


ihnvu.opirxTOS, di brevissima vita, superi-di d/xvu,oda toxvS, e jioip. V. sopra.
806. rafi, ma, invece di cui qualche volta
(os,

512.

ftftro, stette, sedette, poet. in

imperf. med. di yy-ry, da

usa ivrp.

vece di^ro, 3. pers-sing.

tffton, f. v\ffai.

vincer, aveva preso, stretto, a. 1. med. da aVrop-ai,


f.

-^oyat.

anche ovvie mare, entrare, Lib.


67, lib. 5, v. 709. essere ade-

Significa

2, v. 358, lib. 8, v.

rente. Lib. 16, v. 8.

513. i^t^v'xa, aderente, stretto, vis, va, tv, pari, passalo att. sincop. invece di lu.Ttyv>tu'ttx dal passato

me-

|4<j>uof*.i, che da
f. tfw, il quale signianche generare, nascere, forse perche una cosa

dio di
fica

aderente, quasi ingenita

iTpSTo,

da

domandava

non

si

pu

dislaccare.

3. pers. sing. imperf.

tTpou.(, poet. ovv. tpofiai, che

da

ind.

med.

tpeu, dire.

Sturspov, per la seconda volta, avv. da StOrEpos,


pov, dal radicale Suo.

pot,

51*. NY]u,pr=S, davvero, avv. dell'agg. MijApriiS, oS, m.


e f. vera, comp. di v% e di fiaprvw, errare, peccare.

viraxto, prometti, imperai, aor. 2 invece diuwffx 0"


da im-io'x^oij.xi, ed vhfXf*
xaTivtuffov, annuirci, accorda, 2. pers. impcr. aor. 1
di x.otravtbui, da KTo[wti, ffiscondare.
315. aWutri, nega, perch wr, aella composizione uegaliva.

Da

tinfw, dire.

"ivi, invece di tirttfri

da

\ir&tu.t,

pers. sing. ind. att. pool. pres.


jiSs, sappia, relto dall'epa, onde,

o da sViff-Hi^f, 3.

da Sw,

qui prima persona sing. sogg.


516. per, if&aiv, fra tutti, invece del genit.

f.

7|o"w,

oratffflv.

rtfi.(yrr-if,ditonoratitiima,s,npttl.di&TifLos.\. sopra.

517.

o^SH" *5 mai soffrendo,


1

'

Altri lo derivano

f.

ovv. Sjtfopai, del

alt.

da X3-w,

da &x&o\i.ou,

f- SHtfo.e",

part. a. 1.

medesimo

significato,

da S^S-os,

toS, n., peso, quasi gemere sotto il peso.


vnyiMyipiro., adunatore di-nembi, uff, ov, m. e f. da
vt<f\\ t -fiff, f. che viene da viyos, sos, n., nube, ed

tftipw. V. sopra.

518. x3"',r *lffa '> d*" B ' fflre Bfnieo, render nemico, da
Ix&oc-o'fw, f- Anto, Si forma da x^ s > oS j ->
odio, ed'^, oirQS,

f.

vista, voce. V. sopra.

^ffis, indurrai, fut. 1 di lyii\\it.


519. ipiS^tf tv, irrita, alterca, jonic. invece di IpiS-q, 3.
pers. sing. pres. sogg. da Iplflw, provocare, irritare, che viene da tptS, ioaS,

521. vtixsi, rimprovera, vsixiw,

mia,

f.,

contesa.

f. "iitfw,

da

vslxoff, *off, u-,

perch da vi, priv. e da bTxw, cedere.

vi-

xu significa vincere.
822. wtfTix. ritirati, ritorna, da otixui, andare con
ordine, f. ffTjfiw, d'onde tfi-i'xos. o", m., ordine,
e

tfri'g,

x oS

>

f*

ghiera, torma di 300, o 300 uomini:

imperai, a. 2.
voilffYi, eda, da vow, f. wrto, che significa anche pensare, intendere, aor. i, sogg.
f. (XEXtiffsf, d'onde il
523. (leWitfw-OM, ar cura, da
pari. med. j*jmiwS, colui che ha cura, dal perfetto

att. u,tu.'tlnKt,

Tx&ra
ti,

(ii

ovv. med. [*^ij\. Si dice tanto

fis).tirfsrJ,

come

queste cose sar

Ijaoi

IfAQ irtp "rotirwi [eJ.-tjo'e-

mia

la cura.

824. X(*aiij, co/ capo, fi, *iff, f. Giove nunniva col capo,
wt-jro^iff, creda, abbia fede, 2. pers. sing. sogg. perf.

med. da .vuSta,
dere- V- sopra.

f. flfu'tfw,

che signif. anche

perva-

323. ift&tv.

di

me, mio,

u,io&tv, joD. pei

allic. invece di

i(io53-v, gcn. di yo.

326.

TxfAttjp, segno,
fine

od anche

vi*.y.%p, n. Indica anche

il

ultimo di una azione,

wali i>aypsToi>,

revocabile, oS, ov,

m.

f.

da voXiv,

di nuovo, ed ytpaj congregare, convocare.

TarriXv, fallace,
iuta/, ingannare.

i, , v, dal verbo,

irarw, (

'

827. TsXsTJiToy, uano, os,


titfw,

firn:

m.

ni/,

f.

da rtktvrw,

/bure, e dell' priv., quasi dicesse, senza

rilos,

f.

un

tos, n., fine.

xvvioS, sa, ovv. n, eov, od anche KvvtioS, tict i'jv. Significa anche ceruleo, da
xanoS, 01/, in., co/or ceruleo. Dat. plur. invece di

i28. xcaviiiiTiv, coi negri,

jcuavtai, jonico.

Qualche volla per


f.
metafora significa superbia, ed anche tumulto.
immortali, da u,pp<rios, ict, iov, da 2p>
Pjiotos, ot/, m. e f. immortale, che deriva da fipo-

aypvffi, sopraccigli, oypvS, voi,

32if. ji0p<ri3CJ,

ts,

ofi,

m-, morra/c, coli' priv.

Xjxirat, chiome, y^.Tt\,

i|S-, f.

Significa anche

la cri-

niera.
-ff-ippiiffavro, imdeijrjiaronti, aor. 1
p.ai.
to,

329. Sulla

med.

di iTipptuo-

Propriamente significa agitarsi con moto violen-

composto

di Uri, e pwopotf.

difficoll di

tradurre perfettamente questi versi

del cenno di Giove, sono a vedere le considerazioni

da Ugo Foscolo, il quale sottilmente mostr;i


come niuno de' tanti traduttori e nostrali e stranieri

fattene

ha sapulo

riuscirvi. Solo

il

Munti pare che ne abbia

toccato, possibilmente alla nostra lingua, la perfezio-

ne della frase e dell'armonia. Eccoli.


il gran figlio di Saturno i neri

Disse; e
-

Sopraccigli inchino.

Su l'immortale

Capo del sire le divine chiome


Ondcggtaro, e I remonne il vasto Olimpo.
330. JtpawS, dal capo, xps, xpars, ovv.xpS,*patos, n. da xpv\ov, ov, n. lo stesso.

CWAYE OMEHICI
Uhfyv,
da

agit, scotte,

da 1\StVip,

f-

gw,

nor. 1 iati.

V. sopra, colla ripetizione della prima

iXitfffw.

sillaba.
.

531. fiovltvaavrt, deliberata, a. 1. part.

da fiovXtvu),

)(Tw,chc viene

f.

alt.

mim. dual.,

da ^ovX%%s,

f,

con-

tiglio, consulta.

o~iT\kaytv, si separarono, invece di %itro.\yr\aoiv, aor.

2 pass, da tu.vw,
lo derivano

f.

r^w,

T^eaw,

da

il

qual futuro alcuni

r^yw,

colla preposizio-

ne

332. Siro, salt, discese, daXlo(Ai,f.)>ou|AaM d'onde l'aor.

2 med. eolico cto, sincopalo invece

di

^Ito,

altri. finalmente

che v^f-nv,
3-s, ia,

piare che sia passato piuccheperfetto,

ifrffo,

\\ro, invece di cui

p.

Xro.

lib. 5, v.

pa-

Significa anche esteso. Lib. 2, v. 92, id.

146, ovvero denso,

v.

Ad

piace che \\ro sia aor. 1 invece di frara, e ad

llri

fiaS-ttav, profondo, concorda con ala, mare, da

lib.

16, v. 765, ovvero alto,

14, ovvero forte, violento, lib. 11, v. 306,

e finalmente recondito. Lib. 19, v. 124. Deriva dal

nome /33-os, sos, n., profondit, Il suo comparativo pa&tirEpos, p9-uu/v, ed anche /fftfwv. Il superlativo /SajjiVocroS, e pttS-jtfxoS.

yVilsvroS, do( fulgente, splendido, a/X-rifiS,


7]v,

dal

nome

de aylas,
alcuni da

ofi,

aiyl-n, t\S,

m. che

yXW,

f.

fiffffa,

fulgore, splendore, d'on-

vale lo stesso, e che derivano

ornare.

533. viffrav, sorsero, invece di avlarmfav, aor. 2 da vioVnfAi, comp. da avi,

TffTTifAi-

V. lib. 2, v. 170.

334. Swv, dalle sedi, Sos, oS, n. dal verbo i'op, cedere. Significa anche inerba, e {muliner, sfatuo,

tempio; suolo.
dei stia, do ric. invece di ff^irspoO, da afirtpo*,

tfipoO,

fa, pov.
iyuvriav, incontro, avv. da IvavrioS, a, ov, che si for-

ma

di v,

ed vr/.

trlr), jfrt, toller, aor.


di

voX-w,

f.

2,'darlow, o

fl->%i f .invece

rXviffw. Significa anche osare.

DigitizGd &/

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838. l-rspxfmov,iiTTpxof4 '.

m. da

fui rke venisse, pari. pres. acc.

comp. da ivi, ed

ifiXPltat,

andare.

3.iravTt$, tutti, da -3-asyffa, av.

836.

3-pvoi/, *u( trono, soglio,

m.

os, ov,

anche

Significa

dignit, da 9;piw, sedere, donde flpavos, e BpaWov,


seggio, se ab elio.

837.

ignor, da v/voitu
invece di Ayvoiw ,
,
Qui aor. 1 invece di wvnfftv. Comp. del-

'Ayvonjo'ii'
f.

I' priv. volai, pensare, vedere.


tTvit.qp.ao-

aro

jiat/Xas,

aveva preso

lato, da aw, e ?pii(i, parlare.


co invece di ffvy.yaaaro.

consigli,

aor- 1

confabu-

med. joni'
'

338. pyi/pws^a, dajZi argentei piedi, os, ov, m. e f. Propriamente il colore dell'argento, epper bianco, da
pyvptos,., v, argenteo, bianco, e da t^oe, t)S, f.,
piede o martelletto del piede. Questo epiteto sembra
fare allusione alla spuma biancheggiante del mare;
ed perci che il Monti tradusse la diva dal bianco
piede. Altri derivano

il

significato di questa parola

da vrity, lembo, frangia, fimbria, dipingendosi Teli

colla veste ornata

33tf. KSjnropioiVi,

il

lembo d'argento.

con acerbi, obbrobriosi, strazianti

re, sottintendi detti, [tirtai),


xijp, cuore, e riy-vw,

ios, iqv,

rompere:

m.

il

cuo-

f.

da

dat, jon. invece di

/.pT0[XOlS.

340. doio|MrJ*, doloso, con inganno, ti\s, ov, ovv. tis,


ioS,

m.

f.

da Boi.os, ov,

va., dolo, e

pns,

(Sos,

consiglio.

841. wro.... vt, usjtjut', invece di airvrct, da Sviifu,


pari, pr, acc.

342. xpii-miSia, clandestini, tenebrosi, toS, ia, iov, del


Kpvnrrui, nascondere, celare, velare, coprire, fingere. AVxpyijioS, secreto, rinchiuso, nascosto,

sterioso, incognito;

x^iv,

jonic. inf. alt. invece di Si-

da'Si'jtij, tis, f., dtrllo.

843. tt1i)x*s, o*oj(i, KufmMfj, pasg.


sopra,

V-

mi-

donde viene apocrifo.

Socct^ifisv, determinare

834.

peri,

da tMjai. V.

oheiuca

chiavi;

32
V.

usai
835. iiti&vrto, spera, imperat. del verbo TKvMtai,
dai poeti invece di iwi'^w, da Xcris, iSoS, f., speranza, da ''Sw, desiderare, e da -ytxtu, possedere.
846.

Mi.

x*kntQt

perniciosi, os, n, ov,

difficili,

da^^rw,

apportar dannoWittxls, consentaneo, conveniente, sottintendi {lari):


iiS, it>$, m. e f. da xui. Impersonalmente questa
verbo suona giusto, conviene, Vedi sopra,
xoviptv, udire, jon. invece di xovtiv, inf. pres., da
\xovx<x, p. p. \xovav,xt, p.

\}toi>w, f. xovffoj. p.

ni. v\xoa, ed Att. Ixt\xo<z.


848. t\rstrai, sapr, fut. med. da slSw. verbo irreg. che
poco usati) nel presente; il p. m. fa oSa, io so, il

come

piuccheperf. $*tv, io sapeva,

noveravi. Al pi.

Tfffttv, ffr, si

sono invece di 7o"p.ev,ft.

come

se

il

Il

in latino novi,

formano da

sogg. e

l'ott. si

fttrXkct, scruta, impcr.

da^i

551. fJofiwiS,

(3ous, bue, ed

352. KpovSi], o

Ttfiju.i

formano

pres. fosse sStiu.!.

880. 'txaara., singole cose, os, i\. ov, da ixs, lungi.


SiEi'pD, domanda, imperat. invece di Sie/pou, da

da jiSTaUw,

occftt &outni, j5ot-7ris,

w^,

fit'otie,

SiSj'-

f. -iiffw.

wiritas,

f.

da

atTbs, occhio.

/SgKo tliSaJurnu, da xpfoS, (empo.

mo((o, jon. invece di Xiav.

553.

Xiijv,

334.

tvxf)).os, gueto. os, ou,

viene

da

tlxui

cedere.

f.

invece di ?kj).os, che

La v fu

interposta colica-

mente.
tpa-Z^at, consulti,

sing. pres. pass, da ^p&Zia, e ?p-

^o(x(, c sta jonic. invece di <fpZ,n.


S-Q-aa, tutte cose che,

da

i,

e da tr, che nella lingua

dei Megaresi vale >rtv: attic. dicesi S.ttu, la quale

parola usavano anche presso


i

vecchi. Lib. i,

Greci

come presso

giovinetti per esprimere la loro benevolenza

Latini,

verso

&tlvicr^a, voglia

v.

603.

poel. invece di aO.ijs. 2. pera,

aWtXtn.
335. htiloixx, temo, peri. med. invece
sing-, sogg.

di toi/-,

da hi-

Digiiizcd &/

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libro i-maro

0
verbo

tot,

rreg.

f.

StiVw,

ttf

a. 1.

Stf, p. ra..SiSoi-

e Sdia, pi. S5i(*f.

^aptjV*i,*e(/uco, da wapjVw,siug. pres.sogg. Propr.


signifca parlare, e la si riceve
.

anche pcriiij/dntinrc.

556. fioio, de/ marino, invece di Xiou, da Xios, ia, iov,


da Xfi, Xs, f., mare.
558. Vtti>u,ov, certamente, veramente, avv. da Jrt;u.os, av,
in. e f. c per ripetizione ttitl'uos. Quindi ro tu(ov,

ed

t iVft oX 07 /a,

5, f.,uern o Derojtwtfe

orti/i-

ne del vocabolo. stvu-oS poi deriva da irs, f|, v,


come 3-sts, "fi, v, posto, da ri-

cero, quasi da tip,

561. Sai(jtoWi|, o divina, o beata, ed anche, o infelice,

ioS,

f. da #i'fov, ovos, iti. c'f.


/>io, genio. La
parola Saijivios usata dal lesto non pu spiegarsi

iov, in. c

adeguatamente

io italiano. Ella significa un'eccellen-

za ambigua e mirabile. Nel nostro vernacolo noi usia-

mo

demonio nello stessessimo senso.

tradotta per sciagurata,

ma

il

Il

Cesare l'ha

Monti senza saper di

greco, meglio di tanti altri dottori iu grecit no ba de-

gnamente espressa l'immagine, e si pu dire anche


la precisione erudita di Omero, con quel suo spirto
maligno. V. sopra,
l'eai, fu sospetti, jon. invece di tti, prcs. indicai, di

rftai.

562.

-sf(3*ifai, fare,

jon. invece di trpZctt, aor. 1

inf.

da

VpSTTUJ.
lp,ifns, pure, per, jon. invece di lu-Tras.
iifi3.

tfiai, tarai, jon. invece di <t^,

flit,

di

^6i. uiXXii sivai 91XOV, piacer, sar caro.


lTiO"fci,

come

f.

ftsX-

se da (asXXw. Questo verbo con l'infini-

to significa essere,

forma

ei[A.

MXXw

ma

l'infinito si

dei futuro. P, cs. Ipo uXXii

traduce con una


^Aovttvai.per

essermi curo, mi sar caro, e nel lib. 2, v. 36, p


o> TfXto-ai iiitXXt, (e cose c/10 non eru/io per avvenire, che

non avverranno.

vere. V.' lib. 2, v.


v.

361.

H6.

Talvolta

Tal

significa do-

altra potere. Lib. 18,

Indica anche differire.

84
v.

CHIAVE

0HEB1U

565. xA&ntfo, siedi, imperai. presente


567. irTovs, invincibili, aS, ov,

di&&i]|MU.

in. e f.

Wsu parola pu

non pu essere toccalo, ovvepu nuocere, e per conseNel primo senso dece.
riva dall' priv. edaiurTW, che significa anchenuocere, ed il qual verbo deriva da'^, liros, m., verme

significare o colui che

ro colui al quale nessuno

guenza forte, intangibile,

che corrode

it

legno, epperci ne viene

l'omini ss io ne della

i,

vxos,

invece di tinfras.

col-

L'a per

prima pu essere aumeotaliva od epiiaiica, come dicono i grammatici, danlc cio maggior forza al significalo della parola,

jTp(S oMi"roi.
latita,

come

qui,

le

mani

Meglio da 3.tto> toccare,

porr addosso, poet. invece

risulta

di

circonflessa in tu>, ed interpostavi la

sogg. alt. aor. 2 da i?rt]j*j.


56. Tiyv.^ixaix, premendo, pari. aor. 1
ovv. x.u.m'uj,

invincibili,

pel verso.

f.

1"

&

da yv\Lira>,

colla prep. lir\. Significa anche

i.

persuadere, piegare l'animo aW attui volont.


xa&TiffTo, sedette, imperf. di xa3-r,fAa<, invece di ixa3i)ro, opiuttosto piuccheperf. di x.^-tZ^u.a.t,
le

xa^-Yicr^v

il

qua-

-r,ao, iitfTO.
,

570. cZxfHitfaf, 'offrirono a malincuore, aor. 1 di ItytfHw.

m. daoupavos,

ovpctviuivis, celesti, ojv, ojvos,

571. "ltyctivraS, Vulcano, oS,ov,m.

xy.vroTix^ 5

illustre artefice, yS, ov,

re, inclito, e tx",

ft s ,

o, cielo.

Significa anche fuoco.

m.

f.

arte i d'onde

da xXu-

rtxvAa-

lavorare con arte, ed anche macchinare dolosamente. Dello epiteto ben conviene al Dio Vulcano
fulmini a Giove, ma
il quale non fabbricava soltanto i
ben anche le armi agli eroi, i cocchi agli Dei, ed altre suppellettili, tulle di stupendo anificio.
572. ivrinp, gratificandosi, conir. di ivi^oavos, da wlif
pos, ov, m. ef.che nel pi. rraiirt$a, dal v. ioAw,
f*aj,

desiderare, amare.

573.

nxT,

tollerabili, os, n, ov,

da

tm^w,

tatto-are.

574. pitaivtrov, contendete, 2 dual.ind. pres. dal verbo

ipiSaiVw, e dello da pts, iSos,

f.

contesa.

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878. xoXiyv, tumulto, s, ov,

o Jtoloiw, emettere

m. da xo\mAta, tumultuare,
grida di cornacchia, da xo-

le

Xoths, ov, m., cornacchia.

876.

giocondit, collo spirito lene colle, invece del-

-fiBos,

l'aspiralo, e coll'aspirato significa aceto. Indeclina-

Da

bile.

fiSs, sta, , soave, dolce.

877. w-ap^fu, io consiglio, persuado.

ntovff^, intepidente, cAe intende, pari. dal.


vowv, che da vow.
879. vttxtiqttt, contrasti,

da

alt.

invece di vnxti-tf, 3sing.pres.

Pel verso poi detto

sogg.

vtixfngtfj.

rctpt^f, disturbi, do rap-aa, rr.Taprrta,

w,

f.

cui va imita la prep. ovv. Propriamente si dice dell'acqua,

quando

si

move

q essa

limo, da ptrato,

il

percuotere, rompere, d'onde Tatpao*u>.


880. o <rtpoTvr\s, autore della folgore,
,

Eaor.lsogg.

fiS, oO,

m. da -

o*t sporti] , 7|S, poetico invece di .G'rp'x.irh, folgore, e

questo da aGrp.irrw, folgorare, quasi da atro-paiwrw, da ar\p, tpoS, m. ovv. atf-rpov, ov ,u. , astro,
e da iirTw, faneiore. V. sopra.

881. arvifJVat, discaccia, i. inf.


Significa anche trattare

alt.

tfTV^AtZfi,

f.

gw.

aspramente, da arvyskhs, ti,


da Otv^oj, stringere,

v, duro, aspro, che ripetesi

poich soglionsi indurire le cose che

^IpT/xTs, potentissimo,
fipio.

me

si

stringono.

ov, superi, dal

verbo

ytpiffrspos, pi forte, co-

che pu portare d'avvantaggio, pi po-

si dicesse,

tente,

os,

Comp. fhprtpos, o
pi valido, pi

utile, migliore.

Oiprxros,

ytpiffros, superi.

382. xx&.imo'S-txi molci, acquieta coi detti, infin. inve,

ce dell'imperai, all'uso attico, da xaS-.vrop.itt.

Tuttavia x3-eMr<rixoi Xyoi suona mordaci detti.

con
dal verbo

u,a\axoifft,
v,

883.

i').os.

dolci, concorda
ftaltrix

con ivrisffoi,
ammollire.

placido,placato, os, ov,

m.

t.

s,

da \ou,ai,

-fi,

fui.

ffofiai, placare.

584. ivai%as, sorgendo, part. aor. 1 da -m'ntm,

che

si ripete

da w, ed

itfo*w

tmtmpere.

f.

w,

CHIAVE OMEBIC*
iiyixwirlov, tazza gemina, a dopjtio manico, ov, av,
D.

da

Bftfi.

V. sopra e xtXXov, fasta. Nola che

questa parola sempre

come anche
.

unisce SiwctS, tassa, vaio,

si

in questo luogo.

583. Ti&ei, poie, imperi, invece di n'3-ti, ed allic. iri&m,


dall'inusit. finita.
.186.

TrlaJ>i, jo#W, imper. pres. da rtr\yu.i, o -rHjxi che

tUw.

da
di

2 invece

Altri lo credono aor.

di r)., o

TTla,

B87. ?3-aX(Afo-iv, aoli occhi, he, ov,m. qaasi wTaXjifi,

da avvoltai, vedere.
388.

&ftroprW, inta, (attuta,


vtf,

389. fyyctMoF,
tic,

part. ptes.

da

acc.

f.

3-si-

abbattere, percuotere.
difficile, tos, a, ov,

da cilyos, tos,

invece di XyceXos, ai-

u., dolore,

molestia, e se vuoi da

Ipyov, opera, lavoro.


wtyipiffS-zti,

resistervi,

da

.vri<fipojXcti

390. 5.\\oTt, in altro tempo, avv.


\sZip.svat, aiutare, da Xi-<,

da

Xspw,

fnt. 1

sitato gEXxw,

ma

assumente

X|w, interponendo un

che da Xxvi, ^s,

f-,

tempi

dall'inu-

/orsa, ro&uiiez-

za, aiuto, rimedio. 'Alyw,

f. ?w, per significa aer


cura. Qui ttgfwrai, sta doric. invece di i?S(v.
ItifKX&'ra, desiderando, pari, da
rfejidemre,ccr-

care,

il

d'onde

cui passato u.fti]xa, e per sincope [*u.h


il

part.

ptpaws,

in vece di y.tfj.xau,tv.

tru,

tio fa/ere,

vi, bs, ed anche u.lv.i\i.tv

Uh.

391. (ii^i, lanci, teacei, da

9, v. 838.

piwr,

f.

-^w, che da p-

piegare.

Ttravwv, afferrando, invece

di

Taytv, parl.daT-

vieueda tvw, donde l'aor. 2 'rayov, c pel


raddoppiamento rvayov. I poeti qualche volta lafyu, che

sciano l'aumento del perielio ai tempi di qualsiasi

modo, e principalmente

agli aoristi.

pTjloO, limitari- della casa, soglia, oS, ov,


inusit. d'onde fMi|*i,

andare, e

Xi'av,

m. da /5w,

motto. BiXoS,

ov, a., dardo.


S-eawftfi'ofOi diurno,

off,

oy,

m.

f.

da

3-iffiris, ios,

LIBRO PKIHO
lo stesso che da 3-qS, e

iovw,

invece di Itrui, di-

re divinamente, d'onde
2, v. 367.
.

S92.

profetare. V. lib.

poet. iovece di hy&ptt, da -n>p, aros,


n. d'onde ffp.Epov, o^gt. Lib. 7, v. 30. Jo mi aggirai
un intero giorno. Lo spazio dell'Olimpo, ossia del

'iftap, ffiorno,

cielo omerico, era

duuque

a'

suoi tempi della distan-

za di un giorno.

593.

x..irirtaax)V, caddi, sinc. di xrxrtottfav, aor.

xarainV-rw. Caddi in Lenno. Lcono

2delv.

isola dell'Ar-

cipelago di cui gli Siuzii furono primi abitatori.


fif,
tpi,

rimaneva, era, poet, invece


jomeo.

di

vp t

imperi', di

394. xofiitfxrro, raccolsero, invece di xoftiVavro, aor. 1


da xoiai'^w, f. tfw, nel medio jtou,i'io[Aai, dal radic.
xop.iw, aver cura.

SOS.

u.s/Stio'Sv,

Ski,

f.

re, invece di ifietovffr, da fitiStc, o jmjda fi s o v minore, epperci sorridere

Tirfw,

leggermente, a differenza di ysXaw,

con

f.

attui, ridere

ilarit: ovvero da ftstov, e Sos, dente, quasi

perch sorridendo

si

mostrano alquanto

denti.

597. t^ivo^ti, mescea, versava, imperf. da aivo^oiw, od


moj^iwti, d'onde oyo^s, ov, a. coppiere, da ovoS, vino, e

twrsore: oivoxosT<r3-an , poi dicesi

de' convitati ebe accettano

il

vino.

vx>rap, nettare, ap, xpos, m., specie di vino bevuto


dagli Dei.

fvaauiv, attingendo, cuv, auffa, ov, part. pres. di

yvaaoj
598. a.a^fyrns, inestinguibile, immenso, os, ov, in. e f. od
anche os, |, ov, dall' priv. e da ttfivtwta, o o"j3vvnui, estinguere. 1 tempi li assume da tffiw.
ivfflpro, tusoitcrti, piucchep. passivo da vpti/.
yilLwS, rio, ysiwS, wros, od anche yAtvf, gen e datyikui, da ytXw, ridere. V. sopra.
600. (rwrwwfT, ministrante, affaccendato, part. da woi.

irvbw, o vat<*vtvw, donde iroi'Wviios,


stro, famiglio.

oO, in.

mim-

SS
v.

chiave omeiiica

601. Wfiwav, tutto intero, da irpwas, affa, av, comp. di

waS.

jrp, e

quando tramont la fulgida luce


non dovettero essere ai

JPoi

del sole, eie. Il sole e Apollo

tempi di Omero una stessa divinit; giacch qui


ce che mentre

suonava

la

lo poi nota

stinzione,

il

sua

si di-

sole declinava all'occaso. Apollo

lira fra gli

Dei banchettanti.

Fosco-

Il

che alcun traduttore, ignorando questa di-

ha commesso

Apollo con Febo,

lo sproposito di

e dice

Foucher provano che

il

che

sole era

confondere

d'abate
tempi omerici un

Cesarotti

il

a'

iddio subalterno c ministeriale, diviso da Febo. Cosi

anche nell'Odissea.

603. ifpniyyoS, cetra, fpjAiyS, yyoS,

604. Moi/tfawV
fjLi/Efv,

f.

gen. plur. doric. delta Muse,

605. lafAwpv, splendida, bs, , v, da


splendere.
<foS, luce, ipoS,

n.

tx

ifi, S.

da

insegnare-

da ifiw.

$&S } (fcuraS,
uomo.
pres. da xbxks/w,

poeti y>s, m-,

606. 3tax,x.tiavrts, per dormire, part.


col. sincop. in

..ti.irw, f. -^tu,

soS, n. che contratto C,

Presso

vece di xtvraxuto, aver voglia di dor-

mire, dall'antico ulta, per xsl^au, giacere.

verbi

w, esprimono sempre il deuna cosa; come op*ii'w, over voglia

greci che terminano in


siderio di fare

di urinare, da bvptw, urinare.

607.

*fx.i,

dove,

le, e

come qvrtp,

da Ss,

% 5,

il

qua-

la quale.

'Au,^!fui\iiS,

aa yvihs,

zoppo da ogni parte, %US, ittTtfat, fav,


v, zoppo, che viene da yuTov, ov, n.,

h,

membro. Lib.
608.

invece di

3, v. 34: in plur. significa piedi.

ESurriffi, sapienti, dotti, jon. invece di ith'viais, dal.

plur. fem. part. perf. m., da iiSws, uvu, ios,

da

siciui, sapere.

irp*Wi'Sso*ffiV, ragioni,

mente, nrpanfis,

i'Sqs, f.

Pro-

priamente precordi.
610.

xo(|Aci.3-'

dormiva, invece xoifiw-o, per l'apostrofe vo-

lato dalla seguente vocale, e jon. invece di ixoifAw'o,

imperf. di xcn(Ao(Aa(,

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89

libr punio
v-TfvaS, sonno, oS, ou,

Gii. Iv3-,

m.
idem. Lib- 2,

fui, col, Jv3-S,

KaS-tCS' dormi, da

xara

v. 91.

sySw. Sta iavece

di ix3-ii>-

a. 2. alt. pari,

da ava/ds,

$e, imperr. 3 sing.

avfis, talenta, salito


So*, av, da fJai'vcu.
'TTtzp, vicino, prcposiz.

LIBRO SECONDO

ARGOMENTO
Il

sogno di Agamennone, la rassegna de' Greci


ed il catalogo delle navi.

vtpts, gliuomtni, jonic. per v%pts y da viip, b


tvrirox-opv ura), armati, cavalieri, elmo-criniti,

t\.

i|S,

ov,

ov, m- o t., cavallo, e xopvs, vS-oS, f.


elmo. IttttoS poi ripctesi da "vraftui, volare, lan-

m. da iViros,
ciarsi

a corsoveloce,

xopiww, armare,

e da irovs,. piedi: e, y-pus,

da

concitare, ec.

sSov, dormivano, invece di iiwSow, da suSw. In prosa


si dice piuttosto x0{oco, dormire. 'A-jroxaflivow,

dormire a parte, coricarsi

solo,

addormentarsi, son-

necchiare.
iravvi>x"i fotta la notte, taS, ice, iov, agg. concord.
con vipts, da ird.s, c vS, x<ros, f., notte. Leggcsi
anche
a iro\vwxo$. Lib. 10, v. 150.

Tiwx

profondo, os, ov, ni. e f. invece di ^vche deriva da ^vs, eT, v. Si forma da Wipriv.
Svw, ovv. $uvw, immergere, quasi che non si

vTioi;p.os, dolce,

fios,

e da

possa fuor trarre, od eccitare.


jj-pliiipi^i,

ind.

da

pensava, jon. invece


(xepfAiipf^tt;, fut.

di

ijAippwipi^, imp.

e detto da u\tpu.ipw,

chiedere con ansia, pensare fissamente a qualche co-

Digiiizcd

t>/

Google

sa, essere io pena. Miptwpo;, e ....ios, curioso,


revi-

4.

6.

sore, chi fa ricerca di qualche cosa.


m-o\ixS, molti, acc. regol. da -x-oXvi, -n.O. Vi il

genit.
singol. tqWo quasi da gpU>os.
"OvsipoS, ov, h, sogno vero, o falso. "Ovap, indeci
. lo

'Ovsiprrw, sognare. Secondo gli antichi alcuni sogni erano veri e propizi i, allri fallaci ed avversi. Uscivano in diverse ore per diverse porle dal luoslesso.

go ad
8.

essi assegnalo; e s'nterpetravano

cou grande

studio. Vedi le Meiam. di Ovidio.


ptf*'T3-(, vattene difilalo, imper. pres. da fi&ttxia,
usalo dai poeti per pedina, dall'inusitato fi&ta. Ifli,

vx, per

Te,

imper. di

ti'ft,

coraggio, '100, avv. di

10.

rptxlws, con

11.

i,

andare. "ISi, avv. ors,

ifls, drillo a.,

dire Kam ente.

verit, avv. invece di frpixSis, da ~

m. c f., vero, che si ripete dall'oc priv.


rpiw, temere, quasi non temente, che lafe chi

-rpJx'nff, os,

e da

dice

il

vero;

oppure

dall'

re quasi non correndo oltre

lui,

da

w, pron. relat.

priv. e
il

da Tp^w, corre-

vero.

person.

x\wt, comanda, imperai,

pres. o pure, 3. pers. sing.


imperfet. gionic. in vece di ixt\ilt da xsXfiw, f, gui
>

che e da x&tu.
xcepaiKofAcfVTaS, chiomati, pari, di xapi\xaii,&w, da
xptj, jndec, n., capo, e xa^w, coltivare la chioma, da x|], f-, chioma.
12.

aropov&Q a
Pimpeto, da

lutto l'esercito. Significa anche con tutto


tttvia,

concitare, spingere.

dativo da

ravtfvSi, (utlo l'impeto, osato avverbialmente.

tvpvyviav, ampia, dalle larghe strade, vios, via, vmv,


da yui, ftff, f., uia, ed anche fcoroo, ed bipvs, iix,
il,

largo.

13.

n<fis, d'ogni parte. V. sopra.

15.
"

^-ri'Tj-'rai,

Qui diversamente, da

ftfi.

pende, imminente, iyzf'rop.ai, passivo,

invece dell'attivo VI afarta,


pass. Gli aitici usano
nomili, per

il

vocat.

il

il

f.

a>J/w.

passivo per

passalo ind.

l'attivo,

come

il

superi, pel comparai, e vice-

chiavi:

versa.

18.

Il

pass.

o sierica

alt.

-tifa,

aor.

x/x^l'a. 2 Ixigov, da kj'xK*'


19.

tjfov, l'aor.

fi'^3-flv f sempre colla prep. luti,


Inixetvtv, ritrov, imperf. da xt^vea, che prende da

ztxy&' era

olt -

Q f* Xi_

"'X^l")

diffuso, e colla prec. prep. Tipi,

era in-

torno diffuso, invece di ixt^vTO, pjucchep. passalo


yj>ui, f. vffw, il cai passato alt. xtx.v^a, ed il

da

passivo xi^vftai, aor. 1 Ijcv&nv.

20. NfinTcfT, al
21.
22.

iti

figlio di

vos, a, ov,

3-loff,

23.

da slcff^v, /ut limiie, aor.

divino, Tos, (, iiov, da 3-S, of ,

med.

m.

7)/o,

di

con-

tratto di 3-ios, ovv. di 3-los.

Saiijjpovos bellicoso, saggio in Guerra,

wv, ovos, m. e
oprwdenfe, che da Saiw,
ardere, od imparare, e da ?pfiv, evs, f. ( mente.
icroroSifioio, domatore di cavalli, os, ov, m. e f. da
f.

23.

Neleo, qTof,-, ov, patronimico, v.

onoratici, invece di T-ti, imperf. indie, di vita,

tatrfiifor, facendosi simile, altic. invece di raft-

da $<os,

ice,

ov, ojtt'fo

IWwoF, e Sa(i(iw, domare.


iwjTTpfarai, sono affidati in cura, jon. passalo,
perf. invece di Virsrpu.u,voi

si'oV,

da'-jriTpirw

Nola che imrpsfya significa nutrire.


p.tli-t\\iv,

a cuore, 3

m. da
[ttUrw,

pers. sing. perf,

pera, imperf. Iv-skt, pres. imperat.

ffi,e -ffi, perf. alt. fctpftiixt. Il perf.

im-

itiXtt

fut. [LtXt-

m. ha

il

signi-

ficato del presente hXsj, a cuore. Il perf.. pari.


fitf/.ikihe,

26.

via, s, curante, sollecito. Lib.B,

%vv$, ascolta, aor.

2 imperat. da

j-i'viujju,

v.

m.

708-

ma comu-

nemente ovviai, da avv, ed 'i-tipi, commettere, comprendere, significante anche cacciare alla battaglia.
27.

da vsf senza, oltrech.

S Irova

anche col genitivo. Lib. 16, v. 89,


ha compassione, da Iktuipuj, poet.

lo slesso

3.vtv-tv, lungi da,

IXtcpit,

che IXw, da Xos, ov, m. ovv. IXeoS, ous, n. misericordia, d'onde l\t&, ho compassione.

DigitizGd

t>y

Google

LIBRO SECONDO
v.

33.

fcq&n, dimenticante, oblio,


sopra.

93

% ^s,

da HiqS-w. Vedi

f.

34. fASl/ijipwr, do/ce, soa e> WVj


ovo?t
e f q u
sonno. Allrove lo si mise al lino. Lib.

tphm del

8, v. 188, al

frumento, ai pascoli,

da jaUj, miele, e da tppiv


"

ec.,

*oS. V. sopra.

vM,

abbia lasciato, abbandonato, aor.


2, sogg. da
W*]fu,che da vriw, altic. invece di vsi'w, od vw,
ivw.

jonic. per

37.

fin,

limavo, invece di
2 ind.

da fflffj, che qui ha lale sialt. o pure imperf. 3. pers. sing.


propriamente dire, quasi ?w, far, fari*,

gnificato, aor.
significa

xiivuj in quello, invece di Ixlivtu,


*),

si riferisce all'et,

che flwios,

ice,

m.

significa

mente

se alla

sto luogo imbecille,


ta

sing.

dat,

da

os

ov.

vijwjos, stolto, he, ov,

38.

da

vi, privai,

anche debole, se
come in que-

vale

ed Vw, dire. No-

ov, significa mite,

Mando, placi-

do. V. Lib. 4.

$1,

sapeva, conosceva,
<S8t,

atiic. invece di flSst, che sta per


piucebep. med. da eTSw, sapere. V. sopra.

39. trrovaxs, gemiti,

da tfrvos, ov, m. eque-

iis, f.

Slo da ffr&vbt, i, bv, angusto.

40.

vfffiivas, battaglie, %, ijs,

f.

Si dice

anche i o>T vi don;

de l'avv. ifffiivuvSl, alla battaglia. Lib. 2, v. 477.


41. yj)To, / scosso, da lypoftai, contr. di yjpou,i, imperf.

"MpcWj

ero ('c-om intorno jporso, invece di Aj*$-

xk%vra, piucchep. pass, senza l'aumento; da-dpfiu.^t],

/a

i/iviita voce, vaticinio,

i\,

yb,

f.

da &v,

ovffot,

ov, e da ^nu-, guaii dinante ci che


, la voce della
verit, d'onde fLyfotS. Effe , v, vaticinante, pr1

feta.

42. p3-w3-i/s, ritto, da

p&w,

erigersi, da p3-s,

f.

wffw, d'onde hpS-tfipai,

v, retto.

1 pass. pS-w^s, ffa,


X'TiSva, tuniea, Zy, iSvos

Qui

il

part. aor.

tv.
,

in. Signilca tanto la

ve-

94

(dioica

ciiuvt:
stc esteriore,

come

la sottoveste, e talvolta

anche

la

lorica, o qualsiasi veste militare.

43-

mrrfov, nuova,
vo, e

pallio, manto,

(f-pos,

m.

f.

da

a, ov, nuo-

vi'os,

os, tos, u. Significa

anche

la ve-

femminile e donnesca.

ste

44.

(oS, ov,

yiyvopai

W,

t>-7rb....itiffaro, leg, allacci, dalla prep.

che

qui regge il dal-, sebbene la si usi col genit. ed anche coll'acc, e dall'aor. i med. del verbo tti, l. St-

ed anche $Vi<rw.

ata,

XfjfapiOiv, lucenti, oS, a, ov, da XiVoS, toS, n. pin-

guedine, che
n.

si

forma da Xiav, molto, e

iri'os,

os,

idem.

nr&iXa, calzari, ov, ov, n. Si trova anche scritto nrtStiXov.

m.

comp. di

48.

oyvrKov, d'argentei chiodi, os, ov,

46.

pyvpoi, argento, e di ifXoS, ov, m., chiodo.


Tarowiov, paterno, os, ,ov,jon. invece di Tcurowas,

f.

<ha, cuov.

afirov, incorrotto, incontaminalo,


dell'oc priv.

e di

fnw,

off,

m.

ov,

f.

corrompere.

med.

di nrp offfiaivw.

48.

nrpa<n$i\o-ctra, sal, aor. i

49.

?ws, luce, invece di y&s, col pleon. dell'o da

tfuo,

risplendere.
50.

liyi^S-yyoio'i, dalla sonora voce, clamorosi, os, ov,

m.

f.

da Xiyvs, Ha,

lv, sonoro, e ifS-yyw, emette-

re la voce.
52.

Ixnpvo'o'ov, convocarono, da xijpffffw, f \u>.


.

priam- chiamare coi banditori. V.

Pro-

xijpiitfo'Eiv, inf.

V. 83.
53.

i^s, raccolse, fece sedere, i'^w, sigoiC.


ia senso neutro,

in
Jtfa
II

come

anche sedere,

^w, cangiata Yt

T^ou.i da

f.

prima raccolse il senato di magnanimi vecchi etc.


nome di vecchi qui, ed altrove, non riguarda pro-

priamente

l'et,

chi anticamente
ni.

ma

la dignit e

formavano

Quindi, anche cangialo

il

iti

'1

senno.

pi vec-

consiglio delle nazio-

parte

il

costume, ne re-

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LIBRO SECONDO
sto

OS

uomo. Sanato non vuol

il

dire altro che

unione

di vecchi: cosi gerusia a Sparta.


v.

;>.'.

avyxaXo'us, avendo convocato, da


da, xa\lw, e ffiiv.

tff yxctXw, f. iato,

rvxitiiv, prudente, saggia, astuta, hs, -h, ov. Signilca anche densa. Uh, 4, v. 281. da Tvxvbs, colla t
interposta, che viene

densit, d'onde

da crxa, quasi irvxavai, con


addensare, stipare, ma

wwx^w,

anche munire.
npTtivfTo, propose, apprest, da prtwcn, od prco,
d'onde rvvo^Mi, come in questo luogo, da apio,
adattare.
;if>.

58.

imperf. ging.

Ivvtviov, sogno, ci che si presenta a chi dorme, ov.


ov, n. Qui usalo avverb. da iwvos, 00, m., sonno.
eSff, all'aspetto,

alla forma,

off,

foff,

n.

da elSw.

(xre^s, o/io lunghezza, altezza della persona,

off.

eoS, n. da fxyas, &Xq, a.

y^iffra moltissimo prossimo, assai vicino. Quando


regge il dat-, quando il genil., e quando va senza
caso, come in questo luogo.
y^io-Ttiis, icos, m-,
,

cognato, da #7X'i

ge

il

gen. ed

0,1 ^X 0 wctito, che del pari reg-

dat.

il

ihxtt, rassomigliava, awicinavasi, invece di loixu,

da Xoixa che il passalo di lutee, come avviene di


oAtiiv che sta per iXirtiv, da 'eXxw,irarretniperanea.edi itipytiv, per lapytivAnpytt!, allontanare, proibir;

tro

aumento

vono

quali verbi

tolti

assumono qualche

al-

oltre quello del passato, cosi che si scri-

-i\oixi\v, noXsrtiv, ijiipyuv,

quest'aumento
conda sillaba.
tica

71.

si

ma

per licenza poe-

trasport dalla prima alla se-

jxtro, andossene, aor. 2

med. da o'^onai,

f.

01;^-

ttfim.
.-rraT'ry.tvoS, Volando, oS,

da

.itf7rT\t.i\v,

Deriva da

me

cW

'igTXfAai

aor.

il

oy, pari. aor.

2 med.

cui pres. tfivTayatt.

ed iV*r|*ai, che viene da vr&w, cocui aor. 2 laraa,i\v, il pari, ar-

il

Qui propr. significa volar via. Trovasi anche Wtt\v, in alt. quasi da T*tujxiv
Hvqs.

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73.

ir ti nifi o\j.-xi, (enfer, fui.

74.

woXi/xiiiiTi, lunghe,

m.

f.

med. da

irttu).

jXof, jon, invece di

j's,

Propriamente significa di molte compagini,

ed anche tedi, da urolus e (tlljtt, /So!, f.,(ania,


banco nella nave. Questa parola pero talvolta vale
cAiave, chiavistello, leva, o qualsiasi oggetto, che
tenga chiusa una porta, da xisis, tiSos, f-, chiave,

d'onde xX%t'Cw,

f. ffoj,

da

xWw, chiudere.

x).w, frangere.
78.

da

Altri

aUoS-ev 5XloS,
SXlo9-*v, dlrimentf, d'olir parte.
a&ri d'o/lronde.
Fot ehi gw eAt / ritenetegli colle parole. Agamennone volendo condurre l'esercito ad un assalto generale o decisivo, dopo che Achille si era ritirato, il pi
terribile ed accreditalo guerriero, fa esperienza, eoa
questa simulazione, dell'animo delle squadre, per
iscoprire se poteva avventurare l'impresa.

xaEH^sro,

76.

%ar'...:i^tro, sedette, invece di

77.

jon. per xa&t^s-ro, da xaS-lfyu.ai.


vifiaS-bVToS dell'arenosa, "JfiaSWttS , Etftfa, hsv, jon.

imperi".

invece di dfia&iifi, e di fy&u.uSiiUS, dapaS-os,

V. sopra Lib. 1 v. 485.


adoperato alt. o poet. il maschile pel femminile.
JirT|Topss, condottieri, principi, top, oacs, m. da 4per -^fiaS-os, oS,

79.

f.,

ia&ftta.

riopesi. Si legge anche

*yr,^p,

*,poe,

ed Wftv,

vos, m. e f.
Aiovrts, principi governanti, w, ovtoS, m- e f. dal
verbo uo~w, e uoftai, reggere, curare. Presso O-

mero vale anche maccAinare,

lo stesso che fittila.

Se

poi u.8w viene da (tflSw, allora significa protwcdere,


consuifara.
80.

'ivnS'jn.v,

avesse detto, da

Tff

irta,

d'onde Ividtria, che

prende i tempi dalww- Qualche volta significa,imprecare, sgridare, rimproverare. Scrivesi ancheivrVo-ta, ed viVrw, e si raddoppiano le prime due lettere.

Lib. 18, v. 851,

rhV'Exrtap

Ivivtdirtv, lui

Et-

tore rimprover.

81.

^eCSs, mensoona,
Lib. 6, V. 163.

oS, tos, a.

da -^sSw, ingannare-

diremmo, per fai'ufL,

^aif*Ev,

sdc. alt. aor. 2, oliai,

di fxjii.

ripudicTemmo, respingeremmo, da

vo<rip(^oi'(AE3-o,

votr^-

^w, separare, privare, che per in voce attiva noti


adoperato da Omero. Invece davofffi'^oftai. V- anche
85.

lib.

24

v.

222, da voafi, separatamente, lungi da.

fjravtaruffav, sorgendo si aliarono, da


aor.

87.

ind.

da

sir'i,

Wav'arr^i,

Ava., "ittrt^t.

sciami, oS, eos, n. Propriamente nazione, genie,

da ='o?,

eoS, a., costume.

fAEliffffcuv, di api, dor. invece d fiskiaaSiv da fi&io-tfa, o ftlXiTTa, us, f. da \il\t.


Siviwv. frequenti, numerose, os, i\, ov.
Significa
anche Wanco, (amen (evo te, e jfriWo, da fiSuc e 5ootiv, aoona'anteTrienie, che si usa assolut. ed anche
,

talvolta col genitivo.

88.

w'vrpys, da pietra, sasso, a, us, f. cjon. >rirp% %s,


f . Indica anche scoglio, rupe, da irirpos, ov, va.
y~kctyupY,S, scavata, he, , v,

da yXdifw,

4-w, sca-

f.

vare.

Siccome le schiere numerose dell'api escono da una concava pietra etc. Da, questo luogo sembra potersi raccogliere che ne' tempi eroici non fosse ancora noto
l'uso di allevar le api, poich le veggiatno uscire, non
da un copiglio, ma da una roccia. vero che presso
Esiodo

si

trovano usati

a^vos,

termini

e tnu-

i bugni; ma olsono molte ragioni per credere Esiodo po-

filos che poscia servirono a dinotare

trech

vi

steriore

tempo
ma un

ad Omero, credibile che questi vocaboli al


primo non significassero gi un copiglio,

dei

alveare naturale. Se l'arte di ragunarc le api

fosse stata cognita a quel poeta georgico, assai verisimile che ne avesse dato alcuni precetti,

come

fe-

ce Virgilio. Goguet.
89.

(Wpuov, a modo
m. grappolo.

In forma di grappoli.
ce (JoT-puS*,

Chiave Omerica.

di grappoli, avv. da prpus, vas,

Bellissima dice

come

a dire

il

Cesarotti, la vo-

racematim, che presenta


*

CHIAVE 0JIE1EICA
fuggii (vomente, e perci con pi vivacit, in un avverbio una gentilissima immagine pittoresca, la quale la

lingua italiana coslrelta a sviluppare con una frase.


Il rapporto parve cosi felice, e l'espressione cosi bella
a' Latini,

che uva presso di loro divenne

il

termine

proprio per indicar la conglobazione delle api. Virg.

imam dimittere ramis. Giov. sat. 13.


Examenque apium onga consederit uva. Cosi egli
con acuto giudizio. Il Monti, con assai propria imma-

Georg. 4: lentis

gine dice fan grappolo; e 'uvam di Virgilio nelle


Georgiche, niuno dei tanti lor traduttori ha saputo

come

effigiarla cosi al vivo

lo

bcchi, nell'impareg-

giabile sua versione, ove dice far di s racemi.

men

lodevole e

itila

satira, ritrasse

Gargallo che, in

il

il

te

Ne

pi acconcio

ma non

certamen-

Fare il fiocco.
volano, da viro^xt. Leggesi anche ttto-

assurdo

tflTOVTst,

istile

suo testo con l'api racemosa

film. Forse non saria cosi compilo,


il

dire:

ijrfrajtai,

oroTfiai, ed ttrrapMt, Nel verso

seg. Tiirori\arctt da

Woroftow, detto jonic. inve-

ce Ttirhrnvrat, pass. pass. plur.

Il fut.

-woti-

o*of*cw.
.

'd\is,

!)0.

strettamente serrate, avv-

'

01. viwv, dalla navi, genit. invece di vi\&v, da vdvs, vtws.


92.

Tii'ovoS,

al lido,

i\t<i>v,

ovoS,

f.

da atovu/, asperger.

perch bagnalo dalle acque


\.<sr\yJiix>vro, procedevano, invece di ffTi^t&vTo, imperf. da ffTi^.w, ed aaft.ai, aor. 2 di ovi'^w.
.

a turma, affollate, avv, da i*Xi), nS, t'. che sta


per t-n, schiera, turma. Propriamente una schiera di sessantaquattro cavalieri: da tfita, congregare,

93.

la.o~v,

collo spirito tenue.


'

OiTffa, (a

fama,

voce, quasi

et,

ne,

E+a, d'onde

f.

anche

otrtrou,*!,

augurio: da o-f
pro/elare,lib. '14,

v. 17.

SsStie*, risplendeia, piucchep.

mcd.

dal pass.

mcd.

S), daoai'w, fut. ffw,che significa anche abbruciare,

infiammare.

LIBRO SBCOIIDO

94.

rpvvovffa, incitante, part. pres. femm. da Tpvvw


rpvffi, invece di cui gli jooici dicono rpvv'tui,

f.

hrpvvopctt, estere eccitato,

ytpovro, radunavansi,

aor. 2 med. da ytlpta.


era tumultuata, piuccbep. darpii^w, poe(.

TiTp^u,
invece di

rpa^vw, da rpnx,v s 0 ^P^X^ 3


>

'

aspro, sassoso.

96.

o(xSos, moftt tuffine, ed anche fumttfto, os, av, m. da


ofts, bfiSos,

d'onde

f.,

bfxoo'svLo,

C?sas,

!,

universalit, da

oy.ov,

interne,

congregare, edfxaSw, (umwituare.

fuetti, ejit,

invece di ayxs, jon.

note, da vvoS, per tvoS, che vale qualche volta

antico.

97.

(iowvTtS, vociferanti, gridanti, part. da (3ow, fot.


Tiir/, da (JoOs, 6ue, quasi sia voce imilativa della bo.

US.

tf^o/aro, che desistessero, jon. per goffro, aor. 2


med. ollat. da ?-w il cui fut. 2 tfx&, dall'inusilalo axiw. E ascoltassero i re alunni-di-Giovc. Cosa
Agamennone disse ad Achille nel primo libro: fra
quanti regnatori Giove nutrisce, abhorro te pi che
altri. Di qui il Virgiliano: Cara Dem soboles, magnani lovis incrementum.

vina.

99. tflrnvty,

a stento, avv.

Significa anche diligentemente,

frettolosamente, da tTnrtv-h,

yis, f.,

alacrit, volon-

t pronta.
IpiirvSisv, occuparono, beotic. per lpnri>S%tlav, aor.

ma

1 pass,

qui preso attivamente da Ipvyrco, impe-

dire, arrestare, ritenere.

xa3-SfictS, seggi, ed anche xa3-' 1pa6, da tSp*, aS,


f.,

Talvolta la sedia d'onore, lib. 8, v. 162, ed an-

che l'abitazione

so vuoi consesso.

dere.

101. V[*s, fece, elabor, aor. 2di xfiveu.


che far lavorare.

Da

'ito^ati, se-

Significa an-

102. >xe, diede, aor. 1 di SiSw[ti, in vece di iwxs.


103. 'Apyff^vrri, Argicida, uccisore di Argo, i]S, ov,

nome

di

Mercurio, da "ApyoS,

ot;,

f.

m., $ivw, uccide-


CHIAVE OMERICA

100

re. Mercurio ucciso Argo dai cento occhi, a cui Giunone aveva data in custodia lo per sottrarla a Giove.
I personaggi che dopo vengono mentovati son quelli

della casa di Pelope, famosa nella storia pelopoune-

come

se,

la

Cadmo

progenie di

grandi calamit

grandi

Si ripete

nella Beozia, per

delitti.

m. da Siax-rtup, opoS,

taxrptq, ministro, oS, ov,

da %iyo>, trasmettere, da

S.yoj.

Mercurio, *s, ov, m. e poelic. per


da tpui, dire, annunciare.

v. fOj 'Ep[A6as,

,fy%^r\t\^-7ri-oi, al domatore di cavalli,


wMtfO'w,

/.
ti

'""

S^-'-.-J'

'

f.

ope meritava questo

di

''Epp.-^s,

ov,

os,

m. da

%u>, percuotere, vessare ed 'iriroS. Peiitolo.

Egli guadagn le nozze

Ippodamia coll'arringo del carro, e nobilit i giuo-

chi Olimpici.

106. trokvapvt, ricco di pecore, da waXv&ps, ctpvs, m. e

comp. di wols, ed aps,

<xpvs,

m. c

f.,

f.

ovv- aiv,

apvoS, agnello.
dcTtti Tieste, dat.u,i)S,
,

107.
108.

yopHvm, da portare,
VTitfoitfi,

E sopra

m.

Nel verso seg. 6 nom.

a. 1. inf.

alleinole, oS, ov,

f.

da

da

tputjxi.

vS>,

nuotare.

l'intera Argo. Vaio a dire sul Peloponneso.

Ci per vuole intendersi assai largamente. Agamennone era il principe pi potente, e autorevole del Pe-

ma lungi daldomiuare sopra


non possedeva per intero nemmeno

loponneso,
sola,

l'intera peni-

tutta l'Argo-

lide.

109. tpuo'.p.ivoi appoggiato, da lpt$w,


,

(.

titftn:

pori. aor.

1 med. Signilica anche fermare, collocare: ed fipfiJSopai, adoprarsi con tutto il potere.
110. "AjJtjoS, di Marte, "Ap-qS, toS, od i\oS, m. Significa

anche battaglia, impeto

desiderio di guerra, da

upta, uccdere, togliere, far vela, partir dal porto,

levare

il

campo, prendere, sollevare in

alla.

111. ivi^ttO, avvolse, aor. 1 di hitv.


112. o"xt).joS, crudele, loS, ice, tov. Signilica del pari (orte

soffrire, misero,

avere, e

rlaw,

empio, ingrato, ec, da o-^w,

soffrire. V. sopra.

DigitizGd

t>y

Google

,,

2 med.

ffiffjewo, promise, aor.


2. -rffxl**!*';
u.

113. ixtftpa-xvri,

di

hmaxykovMt,

a.

v'irvVxJrtfoy.ixi, p. Mrcrx7)u.ai.

f.

avendo devastata,

1 di k^j)9-w, da

pari. dat. sing. aor.

wj8w.

croviEffS-sn, di ritornare,

da

stiro vio(j.ai, f. ricfofjiaJ

inf. pr.

114. irTt\v, frode,

nS,

ti,

f.

da iirarui, ingannare.

113. SmtxXsse, inglorioso, SfffxXETis, sios os,

ws, m.

da xlios, iavs, ., gloria, ovv. xXtlos, poetic. dal

f.

v.

xXcien, celebrare, e dalla particella inseparabile ovs,

male ehc noia

difficolt,

pena, o infelicit.
m. e

116. WpfAfvi'al prepolente, violento, \s, ios,


leto di Giove,

117. y.ipt]v.%, rcche


vertice.

Qui

da
,

f.

Ept-

(*tvns, oS, o., forza, violenza.

ov

ov, n.

Significa

iroXi'cuv %.pi\va.

vaie

anche capo
(e

rcche delle

citt.

Vale anche ingiuriasuo comp. 6 jVxpTtpos, ed anche ffx''wv,


ed il superi. aaxp'raTos ed stff;ia'<roS: da To"x oS * s . n., turpitudine, e questo dall' priv- ed

119. ufffcpbv, turpe cosa, hs, , bv.

to. Il

>

Ttrxw. ("tu.
ai futuri, aiposteri, poet. e jon. perffo-

itrt/ofisvoiffi,

|j.tvoif, pari. fut.

120.

di

(i^j (tiatw, voce poetica, invece


.fi.-4//Sio, /a, iov, stolto, inetto,

roriame(i(e f ed ingiustamente.

di [toWiiv }

d'onde

e fiatalo! wS, (eme-

[*tmjoS,

ai'je,

ov,

vale lo slesso.
121. wrpijjwov, interminata, infinita, oS, ov,
gnifica

m.

anche inutile. Nel primo significalo

e f Si.

si ripete

dall'oc priv. C ttpifitfui, sincopato di irtpci.au>,

che

irtpw, passare; nel secondo dall' priv. c


da ir p affo cu, fare: quasi fosse S.'TpaxToS.
ct-oXs(ai'^eiv nrr.ip.ov, fare laguerra. Talvolta combatfut. d

tere.

AUri leggono

7r rroi\ip.i'C uv, fui. iro^p-iaoi,

da

tgXeiios, of , m., guerra.


122. ^-ceupoTpoicri, con pi pochi, od inferiori, compar. di

vruvpos, ov, m. e

f.

pel quale nel superi, dicesi (ti-

X rravpoS t assai pochi.

CHIAVE OMERICA
12i.

'6px.ia,

alleanza, ov, ov, a. Significa anche l'oggetto

che serve a sancirla;

p. es. la

vittima,

viar, degna di fede, venerabile,


ewS,

oS,

j|,

da TartS,

bv,

fede. ''Opxjov, poi dicesi T/ffrbv, perch

f.
,

l'alleanza esige per s slessa fede, fosse pare violata. II lib. 4, v.

157.

r*(AovrS, giurando,

t'\xvu>,

gnifica tagliare, ferire:

Ttar suona anche


fermare

ma

l'ropriamcnle si-

\i.id.

f.

ove

osservi che Ipr.ict

si

la vittima che si sacrificava nel

palli, lib. 3, v.

2tS, questo verbo per

me-

il suo vero significalo: o perci Spxia


Ttffr rifivuv, ferire i fidi patti. Si noli che era
anche costume di lagliare dal capo i peli degli agnelli, e distribuirli fra i giuranti; dal che pi chiara la

tonimia ha

metafora. Giurando

ne precisa del

una

pace

fida

ecc. L'espressio-

giuramenti frase usionde giurare per esse;

testo tagliare i

lala per dir tagliar le vittime

giacch chi giurava un'alleanza, o un patto solenne,


il

faceva tenendo lemanisopra le carni delle vittime.

Nel senso medesimo


per ferire victimam

Latini dicevano ferir foedus

ad faedus ineundum.

enumerare: da pty.luj, f. i\atu,


d'onde pi^-filo^ai, essere numerato, da pi$u.bs,
ov, m.., il numero. Qui poet. sta per ipi9-(*i)&i-

i^ru.n^-ifts.va.i,

yai, a. 1 pass. inf.


125. l?aff3-ar, raccogliere, scegliere,

\iyw,

t.

%w, d'onde

domestico, da

"J,

m.

Ita,

f.

%aatfi. sono, poet- e jon. %mfi, per

hxtaS,

ed karix, aS,

anche l'ara domestica, da


126.

inf.

med. aor. 1 da

ls*/ou,i, essere scelto, ec.

tytartoi, gli indigeni, os, ov,

f.

f.,

Significa

anche

lare, casa,

od

foto, collocare.

mi.

decadi, decurie, dtxs, oS,

f.

da }ixa,

dieci.

Sxxoff(i3-sTfAV, avessimo

mo,

distribuire, disponessi-

sinc. per o'tcc/.oa&rf-t-ny-w, aor. 1 ottat. pass,


f. wrw, che da x<r[AoS, ov in.,

da haxoaftioj,
ordine.
128.

umiwro, avrebbero

bisogno, sarebbero privati

di,

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Die per SsuQifTo,


Ss^ai,

pres. oliai, da %wou.ai poet. per

%twipt}\w.

f.

da Ssi'w, essfr ba-

^svolteti

Sssx^m, bagnato di lacrime.


vou.i, esser inferiore, esservinto, da.

gnato. Asi;[iSvos

As-

129. TltaS, molti, poet. per <r-liovs, oiti'ovmS, da ttXsj'wv,


ovos. Leggesi anche -ttUS, per *).ovS.
130. vaiolai, abitano, da vaiw, che significa anche essere
abitato, poel. va.iou.ut. Lib- 2, v. 626.
Eustazio in questo luogo, che i conviti antichi

Piota

non trapassavano ogni mensa

numero

il

di dieci

per-

sone, e cosi pure confermano gli scoliasti pubblicati


in Venezia dal sig. de Villoison.
iirixovpoi, ausiliari, oS ou, m. e f. d'onde il verbo W\xovpioj, soccorrere, aiutare, da Iti' e xo\>po$, giovine. Notasi che-Wxoupos, indica l'ausiliare difensivo,
oppure degli assediati, menlre l'offensivo, o degli as-

salitori, si dice o-vu-fia^os,

ou, in. e f.
e quello
perch d'altro paese anche chiamalo rylsxlitros
Lib. 10, v. 420. Significa per anche semplicemente

commilitone.
131.

rx^^o'jPerifim ouerra,

oS, ou, m. e f da 2rx e


vXkui, vibrare.
132. ir\\tovai, impediscono, rimovono, da viavai, f.
^to, Significa anche far errare, e irZpu.cti, er.

0S, n,, asta, e

permettono, invece di
sogg. da iw.

EfSs",

131.

fitfictfft,
pTiJtstffj,

luiffi,

poet. pres. iud. o

passarono, trascorsero, jon. invece di (3fJa fuivw. Gli jenici nei verbi terminali in

\w, ed iw, levano al passato la x, ed abbreviano la

penultima
Lib. 14,

sillaba, cosi

v.

quali luoghi

anche nel panie. (&s{&x&s,

477, ilem 17,


si

legge:

v.

359, e 17,

(3fj3(l|jLsv, inf.

v.

286, nei

per (ii^r,xi-

vat, e fitfbaa-av, per jbijiyxito-av.


vtavToi, anni, oS, ov, m. da v urtS Uvxi, ritornare ins stesso.

133. tfffW*, marc, da ffr^w,

f.

1 o"n4/tn, aor.

ed to'wov, tfwoi*, med.

il

ttfairov

cui pass, (tUtutfos.

t/<rprat, le funi,

sarte, ov, ov. Propriamente

le

il

giunco del terreno secco. Plio- Di esso formavansi le


funi, e per metonimia Omero chiama queste 2VpTa,
ffwaprs, ii, v, significa seminato, da airupw.
si sciolgono, perf. passivo da Xiw,
137. t'iarai, seggono, poct. per tarai, o piuttosto jon. per
Hvrai, da
sedere. E perr. pass, o piuttosto prelikvvrai,

sente, giacch qui ed altrove significa seggono, d'ou-

de anche tiara,

imperf. o pucchep.

nrorhiy^tvai, aspettando, aspettanti, dor. per if^w%i^u,tvat


o pi veramente per Tr/iocrS&Styftvai,
,

femm. plur. ! participii pass, passivi


quando manchino dell'aumento, acquistano l'accento

part. passivo

acuto sulla penultima.

Da

138. xpavrov, imperfetto,

wpt)tft;op.a(.

inutile,

oS,

ov,

m.

f.

do

xpaiVw, compire. Significa anche reggere, imperare.


is, iflas, f. quando sostanti vamen te,

140. <irarp'&a, patria,

e quando aggettivamente, come in questo luogo, col


nome yai, o con ai., terra. I.ih. 4, v. 172.
141. a\pr,ao\i.tv, prenderemo,
142. opivv, commosse

pi. 1 fut. ind. di a'tpiw.

all'ira,

da bpivw, od opw, imperf.

sing. Significa anche, concitare, turbare,

re

a persuasione,

Lib. 2, v. 294,

e lo

si

commove-

adopera parlando del mare.

pivou.fcv?]

S-lutTo-a.

mare com-

Anche

plebe, volgo,

mosso .
143. ir\nS-i>v, moltitudine, vs, vos,
e

si

f.

usa del pari t\t\3-os, sos, n. da wXios, a, ov,

pieno.
14(S.

EpoS, Euro, vento orientale, quasi da <ri&

'w

ptwv,

rfa/i'aurora spirante.

NtoS, Noto,
devort^oj,

oS, ov,
f.

m. da varia, aS, f, umidit, Aoninumidire. vento umido e ne-

iffw,

buloso.
/cario mare. Golfo nei

mare

di Caria. 1 Greci lo crede-

vano denominato dalla favola

di Iraro. Pi probabile

l'opinione del dotto Bochart, che deriva questo nome da una voce fenicia che vale pescoso. Le etimologie dei paesi,

come ben

nota

De Brouscs, sono

co-

LI 1110

iiiune meo le

SECONDO

103

meglio dedotte dalle loro qualit tsiebe,

che dulie storie o novelle de' popoli.


.

mcd. daSpw, e qui sfa


per bpwpa. Presa quesla voce passivamenie, vale fu
eccitato. Lib. 2, v. 797, e cosi pure nel piucchep.

ii6. copopa, eccit con impeto, pass.

v. 810, dove leggesi hpwpst, sebbene si scriva anche tlpaipu. Il pi delle volte per usaia iti
senso attivo, come in questo luogo,

Lib- 2,

iira'i i-as,

vo.

irrompendo, da tt* i'oVh,

Talvolta occorre

col dati-

f.

col genit. e significa insegui-

re, o coll'accus. vale invadere, percuotere, imperare, S'incontra puro senza caso,

d'insorgere.

che per

Omero usa

il

qui, nel senso

lo slesso. Notisi

medesime

significare queste

semplici,

come

suona

irib"o*ofjiai,

verbo

azioni,

oi'fftfw,

od

ma

pi

:\'irru>, f.

si compone anche con altre preposizioni, p.


xt. Deriva dall'a intensiva, ed ui, andare.
w, m. cos detto questo vento quaapportante vita, Zs^upT] tvo\, aura

\v>, che
cs.

147. 'LfyvpoS, Zefiro, OS,


si ZfuvftpQS,

11

di Zefiro, da ttvui, spirare.


Zefiro omerico non quello della poesia moderna che
figura cotanto nelle descrizioni della primavera. Nella

Omero,
montagne

Ionia, patria di
egli spira dalle

tempestoso:

egli 6 violento,

della Tracia sul

maro Egeo,

c porta la pioggia, o la neve.


\i{i'iv, le

biade, o

campo

di biade, ov, ov, a., voce poe-

tica.
1

18. Xjipos, veemente, impetuoso, os, ov,


.iv Jops

mollo edace

molto violento.Ja esso

il

m.

ovvero da

f.

quasi da

Xiatv

jxpvs,

verbo. Xa(3psut>jAcci,f.tfap.i,

parlare arrogantemente, Uh. 23, v. HTi'i, e la/Jpa


7pT)S, ov t m., sfrontatamente loquace, lib. id., v479. Si usa per anche di cose inanimale.
\vct\yiXi (ti, irrompendo, da

da aiyis

i'8of,

ttcc; ifya,

f.

l'ffoi,

che

C, procella, la quale ultima parola

ha origine da cii"o"ffw, verbo poet. V. sopra. Fors'anelic


da ayis, pelle di capra. Lib.13, v. 305,310, la quale
dicesi impetuosa, e data a spav.nto degli uomini.

ipvti, inclina, da

rcf. Si usa anche coll'ac-

'fip.vm, f.

cusativo, e significa talvolta cadere, rovinare, versa-

re gi, opprimere, pendere, accennare, e deriva dn


ftuw,

coll'T]

preposta- premere.

i^s, vos, m. e f. da- cra^s,


come da rra-fs, i'Sos, f. si fa ovrauvapassa, ov^vs, poi deriva da ffTj-, ordine.

&Tafxbtttttty,

le

spie/w,

coll'a premessa,
91S,
.

140. \a\rira, con clamore, bs, ov, m., proprio dei soldaesclamanti, laMi, voce inarticolata, prima dello
pugna. Quindi oXu.10.tpj, fare schiamazzo. Alcuni
ripetono questa voce da SXa, acc. di &ls, mare: al-

ti

tri

poi dall'oc plcon. 0 significante con, e aXcu, gar-

rire, emettere suono, parlare, ec.

130. vTtvtpQi, sotto, al di sotto, voce poet. col genit., ed

anche senza caso, da ivo 6vsp3- da vspos, morto,


che sta sotterra, d'onde poi iviprtpas, invece di IvipTipoS. Lib. S, v. 898.
Epa, in terra, da Ipa,

a.s, f.

terra. Leggesi per anche vip3-s, vip^tv, vip-

TipoS,
xoviTi, polvere,

ta,

itx,

f.

Significa anehc sabbia e ce-

nere.

131. tipou-ivri, so lavata, pari, da

pw,

tp&, togliere,

f.

portarvia, attivo, ma anche passivo, come qni. Suona pure annodare, unire. Lib. 10, v. 408, donde spiQw, sospendere, alzare, esser leggiero ed incostante.

'Atprw ed spr^oj,

cr)opoS,

Mime,

elevare, trasportare. 'A-

sollevato, chi

132. tXx/jsv. onde Irarre,

pende

inf. pres. jon.

dall'alto.

invece di tkxtir,

da SXxu/.
JVei diw'no

mare. Tutto

eie-

che era grande, eccedente,


come da-

straordinario chiamavasi dai Greci divino,


gli ebrei nello stesso

monte

alto:

Ma

senso dicevasi monte di Dio un

senza ci chiaro

va guardarsi

fin

anzi pure con

un

cito

il

mare dove-

dai primi tempi con rispetto sacro,


certo orrore religioso.

termini pi

antichi sono l'espressione delle idee primitive.

133. opos,

le fosse, s, ov,

duce in mare la nave.

m.

//

canaio per cui si tra-

ZsxS-txtpov, purgavano, plur. imperf. do

pw, che
paj.

da *a&uipw, composto

di

UxaSatixowd, ed -

Significa anche ornare.

154. (avwv, affrettantisi,

off, fl, ov, dal v. tipe, che collo spirilo aspro significa desiderare. V. lib. il, v.

168: collo spirilo lene andare, ed anche con mpeto,

oppure essere portata con impeto,


i>irh.... rnpsov,

levarono di sotto, invece

di

vf^psov, da

ityatpw, e questo da capita, imperr.


133. ev3-cc)ev, avv. allora certamente.
iWpfiopae, contro il destina, invece di v-rip,

da

fioTptx, aff,

f.,

\).olpa.v,

e p.poS, , destino, sorto. Dicesi

anche <r6pjxopov, malgrado la sorte; contro

il

decre-

to del destino; in dispetto delta sorte.

137. rpwrwvt], invincibile, n, KjS, usala nel solo gen. fem.


Epiteto di Minerva, da Tpbta, atterrare, stancare,
d'onde arpurns, instancabile.
159. vr,

le

terga del mare, superficie,

off.

ov, ra.

ovve-

ro vuitov, ov, n. ma nel pi. sempre t. vwret. Questa parola ndica propriamenic il tergo, od anche la
carne de( tergo, sia degli nomini, sia delle bestie.
Per metafora serve ad altri usi.

160. xaht, n, invece di xit. .


162. Ti|S, della terra, invece di yaltfi. V. sopra.
164. yavoiS, colle dolci, blande, s,

ov, da j-vv^ca
godere, to'a cpiiatico od aumentatilo. Quindi yavypaiv, ovos, m. e f., benigno. Lib. 20, v. 467 ed

yavo^potfuvUj

Per

v. 772.

dele,

ma

v\S,

f.

benignit., affabilit. Lib.

24
anche cruda ayav, molto, e nvhs,

antifrasi yecvs, significa

allora forse deriva

163. i^iikitraalS, d'ogni parte agitate dai remi, os,

camp,

di f*<pi,

jj,

ov,

alt.

da

ed tth'aVco.

167. a?ac', irrompendo, part. nom. fem. aor.

1.

tetfto.
161).

T.XavTov,pari, eguaie, oS, ov, m. e f. Propr. dello


stesso peso. Si costruisce molle volte col dativo di
persona, e coH'acc. della cosa, in cai cafri! confron-

108

GUUVK
come

io,

OIHKIUCA

a questo luogo. Deriva da TXtxvrov, lan-

stadera, od anche

ce,

peso o misura, che sopra es-

il

pone, e precisamente quello di 125 libbre, det-

sa

si

to

appunto talento. Del resto grande

la variet di

(juesia misura.
i.

170. iffT'-trx, stante, pari, che

in a.,

l'i),

pure

XffTfit, sia

il

forma sul passato KoVaa,


di Xa-Tt^t,

da Ttfmjxi, che significa


larctrct, sia

partic.

il

hanno uu

pass, iarvpta,

to neutro, sfare. Cosi

altiv.
l'

aor.

significa-

pure "aru.ai.

ben fornito di tavole, off, ot/,m.ef.da


bene, fftXfia, r&s, n. (o spazio fra i tavolati del-

it/tftflftojo,
(vi,

si

per t'irai, e questo invece

sinc. jonic.

cangiando

porre. Qui per sia

la nave. Poet. scrtvesi

vfft\fJ.oS ,

qui

iv<rai\fi.ot

sta jon. per ivaffil^av, gen.

172.

arx 0

"5

f'Cf'no, invece di

arx

1 -

V- Lib. 2,

68.

v.

173. To.f|* ix scvE o ingegnosissimo, prtidentissimo,


!

m.

e f.

^os,

comp.

di <n-o\iis, e ft>lx<!t *^i

176.

bVoire,

/io

cfte

*e>

w,

t,S,

f ovv.
-

ed anche maccAna.

tos, n-, artificio, astuzia,

173. f?r&', fuggirete,

pers. plur.

fut. 1

ab&undoniafe, aor. 2

med. dal
oli.

med.

v.

di

XtiVw.
179. ipti, frapponi

ritardo, cessa,

imperai, di Ipw'tw,

scorrere, andare; ritirarsi; cessare, desistere, ri-

posarsi; impedire, frastornare. 'EpwJi, sforzo, empito, coraggio, violenza, fuga, ritiro, cessazione.

183. xlaTccev,

ii

Mi le, a, i]S, f. Quella prosovrappone alla tunica, da xk\a.\vu>,

paludamento,

priam. che

si

riscaldare.
184. ttSi, seguiva, da txooj, per tijSw.

Signifi-

ca anche esser presente, andare innanzi, ajutare,


godere: quindi TiybuS, ov, m., compagno, che

ma

dall'aor

gno.

di htr-tfa. Vale

pure dare

si

for-

un compa-

9r^o(*i, essere inseguito; e finalmente ri-

cevere un compagno, da Irro^at.


185. vri'os, ovvio, incontro, agg. i'os, ia, iov, da vti'ov,

avv

Digitizcd &/

Google

189. ipntrHtaoxt, trattenne, jon. per ipqrvo'f, aor. Idi


lpi\rvw.

rfctpxars, ponendosi innanzi, is, &o"ct,v, part. aor-

2 di vapiffrtiju.
190. Si&HTtfso-S-ai, remere, trepidare, da

SeWtw,

f.

f-w,

d'oode

SeSir<ro[ji.aj, o o"sSio*tfO|*ai, essere atterrito,


temuto, trepidare, invece del quale scrivesi SiSiV-

to(*.(, e Sei oVotfoptai, e perci E/Sr'o'a'so'3-ai. adoperato in senso attivo. Lib. 13, v. 810, e lib. S, v.790.

191. 'i$pvi, fa sedere, da iSpw, per

quale leggcsi anche

il

'iSpvy.1, ed i%ai>vw, situare, stabilire, "'pvf/.a, ro,


struttura, fabbrica, fondamento, seggio, tempio. 'A-

viopvroS, chi non ha fondamento, chi none stabile.

come iSpvofiaj, che vale


anche essere assiso, essere appoggiato sopra.
192. tffytx, chiaramente, per certo. Vale quanto xpifi&S,
Talvolta significa, sedere,

pienamente, da

ffafYiS

manifesto.

193. T^srai, punird, leder, fui. 1. med. di


195, fMjTi, onde

non qualche

cosa, da (),

iVtw.

onde non, e

ris,

alcuno ed alcuna.
198. oi\u,ov, daiiapfe&e, dei popolo, oS, av,
f> spoj,

m.

avesse incontrato, sorpreso, aor. 2 ottat. da

fyvpiaxuj, che

si

forma

verbo irreg. da Ivpcn;

di

-jri

ed Epi'trxw, trovare,

a. 2. tpov; inf. pelv, f. t-

f tltfw, p, ipijxa, p. p. vpufLxi, a. 1. p. tvpi8i\v.


199. Xdtfaffxev, cacciava, percuoteva, poet. e jonic. per-aXafff, senza
ff*.t,

il

primo aumento, e cangiando

tfs

in o"-

aor. 1 alt. da l\xvva>.

hp.axXipixaxi, rimproverava, minacciava,


ffao'x.t,

da

esorluiiorw

<ju.azi.au/,

ad

658 jaxXeov

come IX-

che viene- da ofioxXri,

alta voce, rimprovero. Nel

ijs, f.,

lib. 13, v.

da p.axlw ed imperi, ind., e si-

gnifica lo stesso.

200. rpfias,

tacito, senza moto, da oWpp.x, lib. 15, v.


318. Si forma dell' priv- e di rpfiw, temere, donde arpofios, oi/, m. c f., intrepido.

201. BWTlsfios, imbelle,

os,

ou,

m-

f.

dcll'a priv. e da

WTiEfAoS o Trotjxos, guerra. V. sopra.


Chiave Omerica.

CHIAVE OMERICA

31(1

.fffofeu, invalido,
Xxik,

r,S,

i'.,

ts,

ilos,

ro&!tea,

m. e

sia

f. dell'

animo

ili

priv.

di

sia di corpo.

Vale anobi rimedio, aiuto,


v.

204, woXi/xoipfl, 1 )>n"nn>afo di mo/fi, jon. per woXv*oipvi'a, s. f. da ToXt/xoipMVoS, of, ni., re. siov,
gnore (/i molli. S forma di -roXvS c xoipavoS,
in., jrincipe;

d'onde poi xojpavSw, gofertiare, co-

mandare. Lib. 2, V. 207.


jS,
203. vyxvXofu.'hTtta, sagace, ed astuto, T|S, ov, m. ovv.
ov, da b.yios, i'., icrmiuato jon. in w invece che in
'Ar^loS,
xiiioS, ti, ov, c [wriS, 1B0S, f.,coisti/iio.
questo luopoi ha ire significati: 1 di astuto, come in
3 di aligo: 2 d rotondo, o cwrvo. Lib. 3, v. 209,
do, lib. 6, v. 69.
207-Si'tw-, governava, disponeva, dafli-n-w,

comp.

di ix,

rinunciare, da
ed Sarw, opsrare. Ewi anche htoj,

*tw, dire.
20.

*"<>no,

tiX'O.

lib, 1, v.

rumore, ,

t)S,

f.comc tTxS, V. sopra,

150.

ed
2i0. aiViai;', stl Udo, bs, ov, m. da a\s, mare,
frangere, poich sul lido romponsi i Rulli.
p,piy.i-rai, 3.

pers. sing. prcs. pass,

ayw,

mormora, muggi-

sce, da pptu-w, /'remere.


u.api), plur. u,*pai,
o-+ipa)i, risuona, ew. Dall'aulico

mani, che c da

o.ii'nw, dividere.

212. [ovoS, soio, jon. pur [XvS, ti, ov.


ciu-irptiSTris, loquacissimo, -ns, ias, m. c

f-

da p.tTpov, ov, ., misura, modo, c da

dall'a
tirui

quasi pariante senso misura.


t<s<x<\>.-f\v, aor. 1,
215. aairo, fosse sembrato, da
edere.
iai, dal verb. tTSw, sapere,

ytloov, ridicolo, oios, oi, otov

priv.
,

dire,

med. ol-

e poct. ojVos,

d'on-

wros,m., riso. Lib. 1.


de yEo/w ridere, da ysXws,
v. 598.

m.yolxos, guercio, cogli occhi torli,s, ti, ov, quasi ^o.sXxoS,


ed Uxw, attrarre.
da wos, eos, n., lume ed occhio,

xwls,
fica

zoppo, hs,

piede.

ti,

v,

da xwXov, che lalvolla signi-

unno secondo
.

218. xvprw, curvi,

b, i, bv,

llf

da xixjrroj, essere inclinalo,

incurvarsi, duale.

avvoxtaxQTi, erano contratti, da

dovi-foto, d'onde tfutox, contrazione, invece di cui scrivesi anche o"vhoxwxtj. Quindi tfuvoj^u; e Gvvo-xoxs. Altri pongono la derivazione da ffuvo['x<", passaio oW<yxa,cd
alt. avvbfowxa. Altri ancora Io ripetono da auvux&w.
?o|s,
s,
ajusso
capo,
Vale anche dal vi219.
il
4, v.
l

so torto.

rara, s,

-fi,

^s^avs,

v, quasi

il,

bv, dal v.

radere, diminuire.

ewvivoS-^, spunta, era diffusa, pass. med. da irav3-cu, che propr. nel pass. med. esce in Ithv^-oc,

d'onde poi wirivoSra, e per la reduplicazione attica


i-jrsvTivS-a, dal verb. v3-sw,
Xj-vvi, Zanu<ji'ne,

da

x vo " s

tfios, io,

ij, tjs, f.
-

Iv 3-w.

dalla parlic.

8 eQ ^' X v s
m. e f., irsuto.

W\

'

*f

eptatica, e

lanugine, ovv. da XA-

222. xsitXuyd'S, esciamando, part. <hs, Via, bs, dal passmed. xtx\i\yx, da xl^w. V. sopra.
223. v(|*gfftfi)9-v, mdejnai)ansi, da Viu.tai.ujj. fitfw, d'onde questa voce dell'aor. 1 pass, invece di vsu.so'o'^tiactv, colla d raddoppiata e senza l'aumento, ionicamente. Quindi v\u.tais, twS, L, nome di una dea che
suol punire le insolenze degli uomini.
224. Vtxtt, rimprovera, imperf. per htixss, da vanito.
223. to, di cosa, di che cosa ? jonc. per to>, che sta in
luogo di tj'voS, sottintendi vsxa, a cagione di.
tViuu^tai,

ti

lagni, pres. sogg. colla risoluzione io-

nica della finale <?, da ifiuAfUfouMi, fut. '-^qumi,


Xanrilps, hai bisogno, da xun^w, c xatrlui, verb.
poel. Significa anche desiderare.
226. rt\ti<xi, piene, if\ios, x, ov, voce poet. invece di
w'XqS, , ov, da ^Xti3-w, f, o*w, riempire.
227. EgaipETOJ, esimie, scelte, da Igslpietf, f. wrw, sceglie-

re, o da

etlpw, lo stesso.

Qnindl

ctipsttis, <ws, f-,

scelta, opinione, pensiero e principalmente di

un dom-

aiptrtxbs,
ina contrario alla Tede ortodossa, d'oude

CHIAVE

13
eretico.

flJIKlUCA

Qui itaipt-ros, ov,m. e

f.

vale esimia, e per

essa parola scrivesi anche t^atros. L. 12, v. 320.

229. -r>vtat,hai bisogno, pres. sogg. jontc. invece di IviSbiti,

da

232. pttpyiau,

i<jrtisvo\Mu

ti

metcoli, jonic. sogg. pres. pass, invece di

p/oyn, da u.iyvfyti o \<Syoi.


^iArnn, in amore, i\s, ^ros, f. da <fiXoS f d'onde
lEw, e da cni <$i\i\u,ct, ctros, n., bario.
233. xTtfxai, (i trattenga, jon. so?g. aor. 2 invece di
xaTtrx*!, daxTtx>t f- larfllSw.
234. mj3atrx[Av, indurre, e per l'antecedente xtxxcuv,in~

durre al male,
e di

1<tt /{boriva

inf. pres. poet.

invece di lififiifxuv,

v.

235. urkTovtS, effeminati, molli, cav, ovo$, m. e f. Propr.


maturi, cotti, relativamente a fruite, che in questa
condizione sono molli e floscie. Metaf. da iriirTui,
cuocere, digerire: ir'tifwv, signif. anche mellone. La
traduzione letterale sarebbe: oh melloni. Cosi annota
il

Verri;

il

quale traduce codardi; ed

il

Cesarotti dap-

notabile che anche in nostra lingua dicesi in


modo baS90,meIIon nel senso appunto di uomo scioc-

pochi.

co; e avere il mellone frase

che

si dice

in dispregio

pi dappoco nel corso, nella giostra e simili. Ben altro concetto ebbe chi poeteggi il
seguente distico intorno a questo frutto:
di chi

l'ultimo e

il

missum forma mque colore mque,


Alque gradus coeli neclars aique refert?

Quis neget e coelo

che fu poi con l'usata vivacit e forza, cosi tradotto


dal Davanzali:
* Globo, Cerchi, Colore,

Sod che dal

Manna

segni

ciel lu vegni.

iliyX'*. vergogna, os, taS, n. plur. per Ury^v*- Da


vergognosissimo, da iXiy-^u},
esso X7X ,tf,roS ' "1,

redarguire, riprendere. Per Xtrx oS . >


argomento, accusa.

fica

signi-

AgatAic, Greche, donne Greche, AxauS,


relazione all'opposta mollezza
e non Achei.

chiama

Overe Phrygiae, neqne enim Phryges.

Ma

il

trailo Virgiliano

ioS.

f.

In

Greci Achive

Virgilio.

ha pi garbo, perch alludo

ai

Frigi evirali, sacerdoti di Gibele.

0.237.

<rtff<rty,iv,

smaltire, digerire, inf. jonico per nrlaativ,


che viene da iri-rrco, eolie, o irio'o'co, a vWrut
Alt.
a-fiwa, r, lutto ci che colto, una certa
pasticceria.

241. ntSynuy, indolente, debole, tov, ovas, m. e f. da


ftt&fafu, cio nM-d'i^fAi, trascurare, lasciar andare,
abbandonare.
245. r>viiracirs, rimprover, pleonasmo poet. invece di %viirt, pass. mcd. alt. da vttui, ed vtoi.
246. xpcriAvSE, indiscreto parlatore, ai, ov, m. e f . da
Upi<ros, oO, m- ef., indiscreto, che si forma dell'a
priv. e di xp/rs, ti, v, giudicato, scelto, da xpivcu,
scegliere, giudicare, e

248.

xP
E

'rpov, peggiore,

da

fi3-os, discorso.

epos-,

pa. pov, da ^epsi'aie,

poet. inveee di xtipun/, ovoS, comparativo.

vo xaxs, cattivo,

E 'f)wv >

Il

positi-

P e9giore, xilptavoS

pessimo.

219. Sua, con, regge il dat. ArpeiS-ris.


,
250. T(S, laonde, adunque. Evvi sottinteso <rpwc<>, e sta in
vece di SiA toito.
ara\La., bocca,

(TTua, ros, n.

in

senso proprio e

metaforico.

251. <^v\saais, rispetta, <$v\cutttu>, f. %ta. Vale anche c~


stodire, da ^s, os,
. e
f. custode, e questa

da

(puX'fi,

i\s,

rassicura la

trib, forse

da irv\n,

t\S,

porta, che

citt.

258. ^paivovra, cAa insanisca, pari. pr. da cppaiVw, formato dell'a priv. e di yp-hv, evs, f. mente ed anche
precordii.

262. w...S0rfw, ipoj/d'erd, da fl-oSuw, ed cwroSufif.f.o'w.


(Vuttara, we, i'(*a, aros, n. ed eolie. tf*ua, da ?w,
vettfre, copttra.

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ili
.

CHIAVE OMERICA

263.

ath~$>,

le

nom.

pudende, l'inguine: od accus. da

ai'SiS,

Sui, acc. ovvero dal plur. t. ajSoia

con-

tratto.

263. \ttr&$ptvov ,
bi

il dorso, ovvero lo spazio che tra i lomo le scapule, da [AETa^psvov, ov, n. quasi da pi-

ra e

fp-fiv,

icino ni precordii.

266. iSftiD-Y], ti incurv, l contorse, da vuiui,incurvare,

che deriva da T^w, /or sedere- aor. 1 pass, epper


vale propriamente fu incurvalo.
"Q-altpv, calda, phs, pie, pv, da
che propriamente significa verdeggiare, fiorire; pullulare, ab-

bondare.
267. o"u.uji, lividura, i,

cruscai che presso

ixos,
gli

f.

ovv.

iryos, da

wari-Zut,

Jonici

essere

il primo da fffw^tu,
S t/ battere, rompere, colpire, fracassare^ man-

percosso, ed anche essere arso:


f.

secondo da nra.v0.vtSw,

f.

gw.

268. tr.ofrfitv, temette, da r&p(!>la>,

f.

iiffw,

giare,

il

d'onde rp-

da Tctjjiro'w, fnt. \ui, vessare.


269. o^psTov, turpemente, inutilmente, aw. invece di
(3os, soS, n., timore,

^ptiws, da x,P tix > otS ' f h'Kt, che da XP& 0 ~


fiat, improntare, servirsi, avere.
rfoupZaro, asciug, da ^ro\i.bprvv\i.t od -r'ou.pyvviixi, aor. 1 sing. med. da ir e uhyvvpt, che
sta per ou.pyvv^.i e questo da .\i.ipyw, asciugare, e
propriamente spremere la morchia, la feccia dell'olio, coll'o cangiala in a. 'A\).<ipyi\, aimuca, morchia
d'uliva. 'Auopr^vS, o. , succiatore. Mopyo, ed
'Afx.opj'a, gli oratori che si succhiavano, od esaurivano lutto il patrimonio della repubblica.
271. ir\t\aiay, vicino, OS, ov, m. da tIAuj, sinc. di irt\v.w t
avvicinare, che deriva da <ttL\j(S, vicino a.
272. opyt, fece, p. m. da pyw, f. Pw, ossia pt^w, ed ?pw

f. Sw, ed p%oj,
a. 1. ep ?> a >
P- Paj
-

Jwpl

siv,

d'onde 'pyav, ov,

a.

opera.

275. \w$t\ry,pot, mafedico, oltraggiatore, yriip, ^rripoff,

m. da l[opou.i,
d'onde Iwpt],

ingiuriare, trattare con violenta,

?is, f,,

infurio.

wtafio'i-ov, villano, ingiurioso, oS, ov, ni. e

mente
imi,
.

27t.

Propria-

f..

chi scaglia parole ingiuriose contro alcuno, ila

c pftXltv.

S,

panie, riempitiva. Qualche volta significa p are,


lat.

quidam,

l'ero 3-r,v, nvs, f., significa

3-y, ovv-

(fbs, ni. e

avanti, permetter, da

f.

cumufo,

Vale anche Udo.

ivitiy.1,

ila

.:.

ivrtfoj.

f.

uip, opaS, m. Vaie anche generoso,


jtuyvSpaS, reagente gli uomini, ovv.

yiivwp, arrogante,
virile, (juasi

ayav

mo((o uomo. Quindi ynvopni, superbia.


tiJ6.
Eni anche 'Ay^vwp, nome propr.,

vf|p,

Lib. 9,

v.

%enore

/tydo

rfi

j*fenons.

278. irroXiirop^os, devastatore di

wpS-w, (ieuasiare, e
trovasi ff-roXiS,

289

come

simile, svos,

irXis,

os,

citt,

eit/

irr!>liy.t>5

av,

m. Da

invece di cui

per uro).S[*oS.

ivt[, qv, part.

presi pass- da Swdere,intendurc,


sapore, donde siSos, -r, faccia, belt, apparenza,
statura, ivBUo,u.(, assomigliare. E\%w\a, simu-

(ffioftivi),

Sof*ai, assomigliare, da Ulu)

lacro, figura, idolo,

immagine di un

cezione, pensiero.

d'onde

falso Diu; con-

ciwtsiv, da

(fiojirdv, di tacere, inf. per


i\ffw,

ali.

ffiwjrii, v\S,

f.,

,-i

ffin/v-w,

silenzio, quasi

da

t.

cnyri

^s, silenzio delta voce.


280-.iJ'n's*'''v, fecero,

sottoposero, beat, per frarltfriitfav,

aor. 2 ali. da ifiWiijn,


288. Ixrfipaavr', in vece d ixvIptfsW' i, dat. siug. a. 1.
pari. alt. dopochi avessero devastato, da sxT'ipiJ-uj.
V. sopra.

289. vtapoj, teneri, s, , ov, da v=os, a, ov. Vale anche integro

Xnpai,
come

</i

/"orse.

net/otte, s,

, oc, l'u essere anche sostantivo,

ucl lib. ti, v. 408- Fu detto per uutifrasi da


X.ap, -fis, f., gaudio, ovv. da %wa\s, separatamente, oppure anche da XP , a aS > I-i pera.
'

2'10. Si'ponTai,

piangono, gemono, da SupojM, f. oOjxse,


;nS, f., rfofors: < questo sia de! cor-

che e da Suvn,

po, sia dell'animo.

igifeed

t>y

Google

1*6
.

CBIAV OMKKIU

291.

vm^tvra,

292.

itiivct,

triste, molesto, AyiijS-sis,

taa, , pan.

nor. 1 pass, dal verbo viw, od vii^oj, apportare molestia, da iviat, as, t., dolore.
mese, u,^v, 7]vo?, m. da fL%v% i)S, t., {una. Lib.

19, v. 374.
293. iffxal, si rattrista, invece di ffxal^, poel. pres.
da ffxaUto, lo stesso che AffxSXKta, da ot^os, tos,
u., tristezza, talch itfxiXisjv si Torma di a^s, (riStessa, 3XiS, abbondevolmente,
tx, s v avere.
'rolvtyw, dai molti banchi, dalle molte stame, da
'

>

nroXvS e EJvj-os,

oi>,

m. come

ro't.vzxS-to' pos.

Sellai, procelle, a,

tjS, f. Propriam. turbine dei venti,


quasi da Sj-flrf a'Xowof, mo/io raoeofjenfe, da elw,
d'oude bW(p trtlai eXwffiv, cui (e procelle inve-

stono, sbattono.

Xttptpta, invernali, oS, av, m.

f.

da

JCSlfise,

aroS,

n. ovv. ^ii^wc, iuvos, m., inverno. Talvolta vale


procella, ed anche pioggia invernate.
295. ivo-rs, nono, invece di vauros, ij, ov, od vvxtos,

da vvla, nove.
nrtpxrponruiy

ri(ornun(e, jon.

dono , ov, dal verbo


1

rpiww,

no, che da

296.

per Tfi* rpo-rwv,

spi rpo-ww,

volgere intor-

volgere.

permanenti, dal. poet. per pipvoiw, da


o u.j'w, od anche u.iu.v&Zfa. V- al v. 392 di

fiifivvTEffcri,
p.iftvioj,

questo

libro.

FijitY^opt,',

meme

riprendo, da vejaw/^w, e pi frequenle-

[ieoVJJojAai, lo slesso che vejAStrw. V. sopra

Significa anche riverire.

297. Kopwviffi, dai. pi. ricurva, da xopu>v<s, BoS, Vi, epit.


di una nave nera, o di una nave ricurva verso le estremila. Rad. xoptayn, tjs,
cornacchia. La voce greca xopwv'iS, vale propriamente che hanno i rostri
come un becco di cornacchia, vale a dire, lungo ed
-fj ,

aguzzo. Ecco

come

nei termini primitivi lutto par-

ticolare, tutto somiglianza

298. o'upv,
'

ed immagine.

lungo, avverbialmente da XupS, pi, v, diu-

turno, da %-hv, pool, che significa anche innanzi, gi.

xmv, oxao&Lotiosamente, a?v. come


vtbs, invece di xtvs,
vtta,
.

300. Itiv,

i\,

bv,

sopra, da xs-

da ivAw, o

dall'ictus.

vuotare, purgare.

il

vero, poet. per Iris,

Sa Calcante profeteggi

il

da

vero

ri,

flf*i.

o no. Per questo va-

ticinio che qui si racconta dal poeta, egli disse nel


primo libro che Calcante per la profetica virt datagli da Apollo aveva scorte a Troia le navi de' Greci.

ami, non,

poet. per oijfJ, e questo per oix.

302. Ipav, andarono, morirono, poet. invece di Ipijo'av, 3


pi. Ifiw, aor. 2 di fSeuVo.
303. X&'Zfi
invece di x&is, come per irpwT dicesi
poet. irpwY^a e wpwi^v, j'eri l'altro. Questa voce
per vale anche oggi, stamane.
Aulide porto della Beozia, dove si radunarono i Greci
per muovere

304. %pt9-ovro,

tatti

insieme alla guerra di Troia.

ti raccoglievano, dal v. poet. ovytolS-OJ

invece di Aytpat, 3 pi. imperi", pass.

305.

xp%vw,

fonte, n,

f\S,

f.

da xspSw, e contr.

xpt>,

me-

ttere, infondere.

adoperano unite queuna sola serve per am-

djt$J, -n-tpl, a, pretto. Talvolta si

ste

due proposizioni,

e talvolta

bedue, quando pure l'una di esse non

segueute SpSofiiv, tacrificavamo.

in

si riferisca al

qualche caso

irtp si prepone, posponendo ti. V. lib. 17, v. 760,


e finalmente la si usa assolutamente. Lib. 21, v. 10.
307. nfhxtixiio'tt^, platano, as, ov, f. come tXitvos,
,01/, f. da T-iarviS, fla, . Iato, ?aryo, avendo que-

st'albero foglie larghe.

308. Spixwv, serpente, drago, wv, ovroS, da Sipxw, rode*


re, d'onde detto a%v$tpx.ls tfiov, animale di acuta vista.
Sa^oivS, sanguigno, bs, A, ov, da Si per Z&, pari. aumentativa, e ifvos, ov, m-, strage. Questa particella
aumentativa solo nei composti. Leggi anche al

lib.

18, v. 338S*?oivos.
309. tffispSaltoS, orribile, ios, sa, ov, lo stesso che tfixspSvs,

v, lib. S, v. 742.

Propriameote terribile a

118

CHIAVE OMERICA

Zptpw, invece di pipSw, edera. La dell'epilatico ^w, cui gli Aitici


cambiano in C, come o>txpbs per ^p.ixps.
vedetti, da ff|xpSw, quasi

311. Jo'av, erano, poet. per


VEOfftfoi', figliuoletti,

<TTpoo3-oTo, di

un

iio'av,

imperf. di

b'i\.

neonati, S, o, m. e f

m. Leggesi anche

patter, s, av,

arpovs.
312. nrtrXais, tolto

le foglie,

ov,

ov, n. Se da vsrui,

ettendere, vale /boiia larga: se da


/"oy/i'ii

wjVtw,

cadere,

cadente.

fwoffswTti&Tss, latitanti, jonic. sincope di virovivrnx,Sie,t/ia,-ae, perf. part. alt. dal verbo <irri\a<Jw
estere angustiati} dal timore, e detto dal
ice,

paventare.- ovvero

tema -Tro-

invece di ixro'Trwrais

che sta pel contratto allico iVo'TrS'r'ris, dal jouico

fiwwwrdw,

quale usalo pel comun geiierc

il

da Vth|ju,

'n'0'rir'TaxujS,

vbnraxa,

m.

313. oxrti, otto,

f.

1 wttio'w, passato

volare.
f.

e n.

314. iEiiv, miseramente, avv. da aiuvqs,


ov,

yi, v, da tXsas,
m., mtjericordia. Leggesi anche Xsos, ovs.
da xwr ed tfli-iw,* come IffSw,

xaTiiffS-is, divor,

mangiare, imperf. ind.

TErpiyOTaS,

da <rp/^w, verbo

stridenti, pigolanti,

imitativo. Qui poei. sta per rirpiyorcts, pari. perf.


alt-

313. .^tm' ordir, votava intorno, da


t

fi<pi

-jtotw, e iro-

TOft*i, da nriraa^cti, imperf. medio.

316. tTTpvyaS, per l'ala, ittov^, yoS,

f.

lo

stesso che

irTtpov, oO, n. nasi wertpov, da-WiTOfiai, tioare.


i^ia-^v\oLv

stridente, etclamante,

S, part. passato,

Doric. per

jx^jaxiis,

med. da \&%ta, che da

v^x^y oppure da

via,

-x%uj.

xlw,' emettere Za

uoce.

317. EfctTS, divor, od

da <frw, lo stesso
cheBc<>,singol. imperf. mangiare, inlatinoanchc edo.

318.

p/^ov,

e&fce

drtiorafo,

illuttre, invece di piSulos, ov, in. e. f.

Opt, doric. per 01, molto, e IStios,

rt,

ov,

da

manife-

LIMO SECONDO

Hi)

Ito, q molto dagno di emulazioni}, d'onde J^Xoff, ou,


li-, emulazioni}, zelo, ed anchi: illustre,

fyyvtv, mostr, a.

1. alt. da <{)aivw, comparire, lucerisplendere, mostrarsi, dichiarare


accusare,
,
deferire. AfstvfS, che svanito, invisibile. (bavtphs,

re,

apparente, visibile. 0o?via, -n, apparizione di Dio,


manifestazione per la quale Dio si fa conoscere a noi
nelle sue scritture.

319. Xaav, sasso, da MctS, \aaos, contratto di


m. Evvi pure As, nome propr. di una

10.5,

XdoS,

citt della

Laconia. Lib. 2, v. 585.


MyxoXou.'firiw, gen. Gion; dat.
ov, b, astuto,
fino, da ayxXos, curvo, torto, c u-tit-is, ios, %, prudenza, intelligenza, consiglio, acutezza. Poich fecelo piet il figliuol di Saturno dell' adunea-mente.ll
poeto assegna quest'epiteto a Saturno, ed a Giove, oltre quelli di vasto-sonante, di consigliere, d

nubi

condensante, assegna anche dilettante del fulmine.


Egli chiama poi Diano, dilettante delle frecce, dai
quali epiteti manifesto che gli Dei sono scaltri, e

che

compiacciono delle armi offensive. Giove siccome s 6 veduto in questo libro, manda un sogno
falso ad Agamennone, d'oude appare l'indole dell'omerica teologia. Quanto poi a quella degli croi,' lasciando la ingiustizia dei Trojani, veggiamo ne'Grcci
come Achille per una schiava abbandoni l'impegno
si

di lauti principi, e la difesa di giustissima causa.

questo effetto biasimevole d'ir e di amore 6 punito


dagli Dei, anzi Giove lo seconda e sagriiico a queste
passioni molte anime di eroi, con lauti garrimenii delle Dee, ed inganni, e dissensioni nel ciclo, quanti ap-

pariranno nel decorso del poema. Quindi asser Piaione, che lo morale di quest'opera biasimevole, c la
superstizione perniciosa in
te

lei, perci singolarmenche fa consistere la beatitudine degli Dei, e la feal potere che hanno di sfogare in

licit degli eroi,

ogni modo le loro passioni.


di ricurva -mente per ri tona

11

Cesarotti poi spiega

in s stessa

il

ed inaccessi-

CUUYE OH EH ICA

120
bile: indi

soggiunge. Questo e

gli altri epiteti di Bi-

genere debbono conservarsi come reliquie pre-

ni) I

ziose del linguaggio primitivo, che, traeva

gli oggetti.
ti!,

nomi

del-

dell'animo dalle propriet sensibili de-

le qualit

Non

non siano

gi che prudente, sagace, sapien-

della stessa classe,

ma

la loro etimolo-

gia e logorata dall'inavvertenza, e dall'uso. .


.

320. Savp.i^Qu.sv, ammiravano,

9-w[*^u>,

da

<Tw,

f.

3-a5(*a, aroS, n., ammirazioni, e cosa maravigliosa:

guardare.

quasi itauccrct, da

321. irl\wp%, portenti, vrikuip, opaS, n., mostro enorme.

Leggesi anche TlltupoS, a, ov. Libro

5, v.

741, spa-

wtXwpi'oS, lo slesso; d. p. ammirevole,

ventevole.

irikuiptaros, lo stesso.

323. vtw, muli, noni. ptur. della 4 deci, da vtwff,

io,

che

si forma dell' priv. e di -iw, esclamare.


324. ripas, prodigio, ripete, roS, n. quasi pxs, da fTpw,

annunciare.

m.

328. tyipo, (ardo, oS, ou,

f.

+itJiWtoi, di lardo eto, imperftto,


f.

da

04*1, (ardi, e

tUw, condurre a

off,

ow,

m.

lermins.

Sov, di cui, poet, per o.


HXifTft, parir, fui.

ined, di SUffii.

328. flrrolf(tiCo(xw, combatteremo,

fai.

di

wtoX|a^w,

poet. per woXs/At'^w.


le quali cose tutta ora si compiscono.
poeta ha gi detto che i Greci avevano consumati
Dove anni sotto le mura di Troja. Fin qui dunque si
il vaticinio di Calcante, e restava solo a

330. Cos ey/i parl,


Il

era avverato

vedersene

il

332. sabxiv, (ino


clffTV, citt,

fine nel

decimo anno.

a quando.
arv,

(off,

n.

da

ffrAtu, stare, ed Su,a,

insieme.
384. xovfindav, fecero strepito, aor. 1 jon. invece di xav*j3^o"t*v, da xovaj5w e xovafbi^tu. Quindi xvofos. di>,

secco

336. Gestore

ni.,

quando
il

strepito, o

suono proprio di un legno

la si sbatte

contro

un

altro.

cavaler Geranio. Nestore ligliuol di Ncleo,

igifeed by

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detto Spesso Geranio da Gerenia citt

Messemi, ove credesi che fosse

Pausania mostravasi ancora


casa ed il sno sepolcro.

o terra dei

allevato. A' tempi di

io Pilo di Messenia la

stia
v.

338. v^irtixfits, a fanciulli, infanti, os,

quanto,

ytiir'ios,

w,

m., che vale

ov. masch.

im-

uiXti, importa, pensiero, 3; pers. indicai, pres.

personale, lv.t\s imper. (ts\reu imperai., fitMatt,


fati, f. 1. (iftXEKe perfet. alt.,
sere

per roXuMoS,

m.

perf.

la, iov,

es-

da w-

m.

1(jioS, ov,

339. avvitata-i,

340.

v.lu.vi.t

cuore.

wolEfjtiiiot, bellicose, jon.

palli,

tot, otS, f.

da avv

nrBriv.i.

cure, os, sos, n.

u-iifs, le

fe libagioni, 4, Yiff, f. S^ovSai, erano le libagioni osate nel sancire le alleanze, da oVlvSw, f.

341. ffwovSai,

cittffw,

come

se da trwtilw, libare convino,

odal-

tro simile liquore.

m.

cXxp-nroi, sincere, os, ov,

f.

Propriamente non

mescolato, doll'a priv. e da xtpuo, sincop, di xpctw,

mescere, mescolare.
Sfilai,

le

destre, A,

8.5, f,

da

S^-ou.(, ricevere,

r,s, co'/e ijuait.

Dat. pi. jon. per

i'Wfl-j9-f*v, ci

persuademmo,

cts,

da Ss.

unimmo,

sincop. di

liri'S-ou.si', aor. 2 med da wei'3-w, ed lir).


342. pieWvou.Ev, contendiamo, pres. ind. di lpt%aivw,
v.TiX. oS T * me d*> aS > taS < n Significa pure ar(tjScio,eon'

j(o,dondefti)xav'ft,iis,f.eu,>ixavw,ntaccftinare.
tyriu.-fi'x, fermo, stabile, r s, ios, m. e f. come oVfjAp-iis. Si forma dell' priv. e da ff<ru,0w, muovere,
ed anche apportare ingiuria.
348. apx 6") comanda, doric. per px*o, od apx ot, > 0 se"
condo altri per p^tus, da ipxo(*'.
347. Hvwtts, profitto, vantaggio, ts, fwff, f. Significherebbe
anche concitinone, compimenfo, dal verbo vvw, terminare, affrettare, ed anche empire.
349. rvw(va<, conosciamo, doric. ed atlic. per rt"*"*', da

344.

yivwtitta, o yvwcrxoj.

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*22
v.

chiavi;

350. Kpoviwv, tuvos,

umeiuca

b, lo stesso di

KpoyiSjs, figlio di Cro-

no, ossia Giove figliuolo di Saturno. Saturno poi


detto j^pvos, o perch impieg molto tempo nel misurare il suo orbe; o perch l'autore del tempo detto

xpvos

da' Greci.

333. lvxiat\Lx, funesti, os, ov,

m. e f. Significa anche fatale, da aia, i\s, tifato.


354. tirtiyia'u}, si affretti, si accinga, imperai, prcs. 3

da

siog.

siVof*,ai

mentre

Wyw

siguifica spin-

gere, pressare.

356.

apfj.iijj.ccra.,

33i).

Triov,

l'ansiet, l'affanno, [*,

lutto ci a cui l'animo tratto

appunto

pp.'ri, *|S,

f.

aroS, n. Indica

con mpeto, d'onde

impeto.

fato, la parca, oS, ov,

il

m.

2 sogg. da W%airj, \erbo poet.


morimeglio da WiGifiiv, toccare, raggiungere,

iwitrw^i, segua, aor-

da

e Gira, invece di tTtlirw, voci rarCj

nr't

re, o forse
il

cui

med. liriairt^ai, da lift, tAWavMi, seguire.


da respingersi, indegno di essere udito,
m. e f., concorda con '-ros, dotto, da <wro-

361. -nrofilnroY,
os, ov,

(ii\\u>, rifiutare, respingere.

362.

tfiiiia,

genti, ed

f.

anche

trib, ov, ov, a.

da tpOW-ov, ov, foglia.


come 90Xa jon. per^rpia, o

rare, o
<?pi\rpcis,

da

yi)u>,

gene-

<J>pwrp<x,

S,

curia, sodalizio.

367. 3-wjrto'ti), per divino volere, per divina sentenza,


sottintendi
o*i'*i.

Da

3-itSnris,

yvu>fj.y),

sentenza. Leggesi anche S-iffirii-

B-taviaios, ov, m. e fem. divino, che 6 da


tas m. e f., vaticinante, o meglio ci che

appartiene al vaticinio. Si forma di 9-s, ed \irw,


o forse da btr.t^tn, dare, quasi dato da Dio. Quindi
al lib. 12, v- 177, r nrvp ^-tainas, il fuoco che
arde divinamente. Altri lo deducono da 3-o nricadente da Dio.
368. xctxrnrt, per ignavia, *j]S, ?]ros, f. da xax.oi>. Vedi
tijy,

Lib. 1, v.
fppctSiTi,

fi.

per importila, sconsideratezza, a, as,

jon, (ppaSiTi.

Da -ppstOT|S,

os,

m.

f-,

f.

sconsigliato,

che darla troppo. Si forma


di
.

fp^w, par/ara,

dell'

priv.

ed

epitat. c

esporro, considerare-

370. fiv, per vero, certamente, dor. invece di jativ, particella che ad altre molte si unisce, p. es. Ik [ativ,
b ti; o.\% u/nv oSt, nveramente; ri \l\y come qui.
,

V. sopra.

372. oV|Aty)O[iovss consiglieri, uiv, ovos, m. e f. Significa


anche unanime. Da <S\i\tqp&Zp\t.%t deliberare insieme, da ffvv, c fpi^w, o (pp*^o|Ai.
akovff., presa, da Aous, pari, formato sull'aor. 2
tiWv, da Xi'tfxw, f., hJjffta, pass. *!Xwx, ed attic.
iwx*. Il passato poi, SXowx.a, e Lini. aor. 2 iwva<, ha anche una significazione passiva, come XiiWti, iuf. aor. 2 pass. Vedi il lib. 10, v. 714.
,

374.

376. v&imcl contese,


xw, cedere.
378.

Da

vtlxos, oS, n.

liti,

s, priv. e

da

xa

1- tira ' vu>v


i irritato, ardente d'ira, pari, da ^alenfaivw, esacerbare, irritarsi, da x^XjgtoF, , v,

aspro, molesto,

380. vap^uffis, dilazione, ritardo,

is,

iws,

f.

da vcu

-nPaiv, di poco, piccolo, s, , v, invece di pajs,


v col pleonasmo della r,.

381. j-uvywu-V, cominciamo, da

ij,

Suviyw per ffv vyuj.con-

gregare, riunire; gtfvywfisv ap)ia, cominciamo /a


fattoaftO.

Ssiwvov, pranzo, ov, ov t a. Propriamente il pasto, dopo cui dovevasi lavorare, giacch tre erano i pasti
presso i Greci, cio iti, detto apicr-rov, prima del
sorgere del sole,

il

2, Ssiirvov,

ed

il

3,

Spu-ov, cor-

rispondente alla nostra cena detta Sp^ov, quasi da


Spw, e wixvw, perch in tempo della cena cessava
l'esercizio delle aste.'
f- %ui, d'onde I>riyvn,
382. QyfyioS-oj, aguzzi, da
i. f-, cole. 3 pers. siug. imperai, a. 1, medio.
iTToa, scudo, is, i$oS, f da ff-Tfw, <SiXj*>, distende.

re, e dall' priv.

tondo.

poich non

prolungato,
.

ma

ro-

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124
v. 384.

CHIAVE OMERICI
Sp[*oTDS, carro, coechio, a, araS, a. dapiAs, ov,
commessura, giuntura conveniente, da a,pta, adattare.

(*(Sfff3w, prendacura, da u,ow, Ssing. Imperat. pres.

med.
385. tfruytpffl, con (em'Wie, s, A, v, da (frvy&w, odiare,

paventare, d'onde
386.

rs,

Trii5,

wwffwMi, astone, ,

US,

Slija.

f.,

dal verbo

f-

waw,

cel-

iare.

387. SiaxpJVti, io/aa, o forra, joa. per

388.

i$pu>(7(,

bagner, da!Spciw,

f.

haxpmi,

(icw,

attic.

f.

rtC, di alcuno, doric. per

rtXauibv, cinghia, ioga,

?-oj,

1 da

per iSpw,

da iSpw!, CiroS, m-, udore, e questo da VBos,


n. ( Io slesso, quasi vBoS, da tfSwp, acgua.

tos,

e qui per rivoS.

div, i&vos,

m. da t\w, por-

tare, ovv. da Ttivto, distendere. Quindi Ttiauiivios,


propr. di Ajnce. Lib. 2, v. 328.

om.

389. u^i/3pTt]S, proferente, oS,

moriate

uomo,

i),

ov,

cio che copre

1'

da

jHfi e fpors,

uomo da

per ogni

dove.
xoft-trott,

stancher, affaticherassi

3, pers.

sing.

med. xap.oOp.oti.
p. xlxu.i]xx, a. 2, xap.ov, verbo anomalo.
390. Iv'Coov, benpolito, os, ov m. e f. comp. di tu , bene,
e j-u/, ovv. w, polire, ed anche incidere.
rtTaivwv, traente, part. da riraivio, che da teivw,
fui. 2,

med. da

xy,vu>,

f.

xajAffl,

Vedi

v.

388.

pausar, fw'fM'Wf 0 f"vw.


e f. da pxiw, che signipropu/#are, ajutare, ed nuche eisere sufficiente.
Qui ouapxiov laaiireti, vale propr. non potr, cio

392. (AifAv^siv, rimanere, da

393. pxiov, possibile, ioS, iov, m.


fica

non awd
398. xTij, lui

/o /orla sufficiente, ec.

itelo, ti,

sopra esso

le

f-

da

yw

frangere, rompendo

onde: xt*, poi sono


284, ed anche

le

rupi sporgenti

biade. Lib. 11,

in

mare. Lib. 12,

v.

630. 'Axraiii, Altea, ninfa, Lib. 18, v. 41.

v.

396. irpofUiirt, nel prominente,

vis,

le

-Atos,

m.ef. da

ir p-

spingere innanzi: wpopMjn Oxam-Sky, nello scoglio sporgente in mare.


ffxoirXuj, scoglio, oS

, ov, m. In generale luogo eminente, d'ondo si pu prospettare, da axvtv,


guardare, che ripetei da tfxflrrofiai,
guardare intorno,

ed anche visitare, perlustrare.


V.

397. -Truvrowv, dei varj, 10S, ict, Tov, da


nrS.5.
398. ivo-ri vrts, sorgenti, poet. per vcras,
am, v, come

dvoVV^per

avaoVri<rqv, Lib. 1, v. 305, ed vrfrtifAvai, Lib. 15, v. 55,,ed vtfrT|irt(r3-ai,


lib. 2, v.694,
da dWffTi][ii.

'opsovro, precipitavano , correvano


impetuosamente
invece d povro, iraperf. pass. poet. senza l'aumento e col pleonasmo dell'i, dal verbo opw,
lo stesso di
p<pw, pvf(Ai, ed poBbvM, turbare. O'pivw, commuovere, persuadere. Opovw, irruo, precipitarsi,
gettarsi, camminare a marcia sforzata.
xtao-3-lvrts, sparsi, da ffxtS^o xii^u/.
part.
&ot. pass. nom. masch. plur.

399. xtWv/owiv, eccitavano

il fumo, aor. 1 ind .jon. e poel.


da xairviZjt), fumare, da xonrvhs, , fumo.
400. ai(yVTwv, etemi, sempre esistenti, da 7]S, ov, m. e
f-comp. di ahi, sempre, e ylvopcu, essere. Nel dal.

pi. leggesi

anche ouyiyiTiiai

invece di rais. Lib.

3, v. 296.

401. ftalov, la ferita la strage della guerra, as ov m.


,
,
Vale anche peso, pondo, poet.
403. Tsvra.T%oav quinquennale, di cinque anni, oS, ov,
,

m.

f.

lo stesso

che trtvnx'rriS, comp. da ctIvte,

cinque, e da tros , tos, a. anno.


401. rJxi.no-x.sv, chiam, da xixkrpxw, verbo
poet.

equivale a xcdSw.

3.

che

pere, sing; iroperf. att. inve-

ce di Ixr'xXijtfxEv.

106. Ed

il

figlio

diTideo

etc.

Diomede

figliuolo di

Tideo(uno

dei sette che combatterono contro

fu

il

Tebe per Polinice}


pi valoroso de' Greci dopo Achille.

407. 'ixrav, sesto, as, %, ov, da Sfj, lei.


408. airu.*raS, spontaneo , oS
ov , m. e
,

f.

da avros, e

CHIAVE OHEH1CA

120

v.iw, desiderare, o pare lu [Aarnv, facilmente, U'tni:roriamemo, improvidamente.


pugna, i, i\s. Vale audio ciamurtt, come nel lib.
11 , v. 30 , poti atrp etfros , immenso clamore da

foYiv,

esciamare, gridare,

/Soditi,

in guerra, sotliuleudendosi
(j.

auevo conosciuto

SOO. lSEf

(3otv

aya&oS,

vale/arie

prep. xctra.

la

compreso, jonic. per

tSi

piucchep. da s'Sw, poich glijonic sogliono terminare in

le

prime persone

questo tempo

di

die

finisci! in sic.

Ssl?sv, fratello, ed ASstysioff, oh, m. pool. Lib. S,


21.

Attic. qui coli'

comune

parola

per

nominai.

il

v.

poich

la

aSti^o?, ov.

412. 34pi, nell'etere, np, IpoS, m. dal v. TEtw, ardere, credendosi piene di fuoco lo cose che sono nel cielo ,
ovv, da iti,

sempre

a &iru

correre, perci

sono sempre in molo.


414.orpi)vs, prono, col capo inclinato,

clic

cieli

j3ocltiv

abbattere

ful3-pov, palazzo, ov, ov, n.

migno del
.

-ni,

m.

toS,

jonic. per |3a).siv

(i\\u>.

f.

da

a. 2. inf.

Propriamente

col-

il

tetto.

413. 3-*lfV, ardente

sis, o"o"*

ev, agg. dal verbo

aS-alw, che da a*3-/, ori/ere.


con ardente , invece di Saio?, ov, da Sai co

Sijlbio,

ardere, genil. jon.


v.

come

8]Tofffj

per SjJbiS. Lib.

373.

Svpirox,

la porta, ov, ov, n. da S-tpa, s

f.

che

vale lo stesso. Lib. 2, v. 728. d'onde Bvpiov, particella, finestra.

416. ST?J, squarciare, aor. linlin. da tx'^m

f.

o"w

0 \ui, da Sai'w, che vale lo stesso. Significa per anche banchettare. V. Lib. 19, v. 299, uxiauv ?b.\lov,,

apprestare il banchetto nuziale417, IfwyaXkov, spaccata, os, t\, ov, da (iujyi\, -r\s,
catura, fenditura, da pijyvwn, frumjere.

f.

spac-

418- oW*i tf iv, nc/ie polveri


dal. pi. jon. per xov/ais, da
xovia, e, f., che equivale a zvis, aas, (. Sigili,

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fica

anche cenere.

Da

novit, eccitare, sollevare la

polvere, ovv. da xata, abbruciare.


8|, coi denti, avv. da Sovs, vros, m. , dente, da
Sotti, mangiare.
mordano, prendano, 3 pi. ottat. med. jop.
invece di l^oivro, da X^oftow. in prosa 6 Xa(i(3-

\ctpia.TQ,

vw , 'l cui aor. 2. 1X*/3ov , d' onde formasi


Xa(3Aw, e per sincope l^w.
419. vtxpaiaivi, ina, 3. pers. sing. imperf.

il

verbo

att.

da

Tixpaisc/yccr.

420. Sxro, accett, sincopalo


in

X,
di

S^ero, cangiala jon.

di

la

ovv.poctiis. invece di lo'tb'txro, piucchep.

jc,

8%o(K.

'[xrccpTov,
a-,

immenso,

che vale

ed allora

si

m. e f. da u.tyas, c da
anche scevro d' invidia ,

oS, ou,

ti-. Significa

forma

dall'

priv. e

da [tsyaiput , invi-

diare.

426. iTtlps^ov, tenevano sopra, invece di iTipti^ov, pel


trasporlo dell'aumento, da iuffp, ed %w.-Del resto
Omero usa v-rsip, invece di vnrsp, sia nei composti,
sia anche fuori di composizione. V. lih. 23, v. 227.
427. Ivattwro, gustarono, mangiarono , aor. 1 med. da
arata.

Nestore,

il

cavalier Geranio Nestore


.

figlio di

Nclco,

dello spesso Geranio da Gerenia citt o lerra dc'Mcssenii , ove credesi the fosse allevato. Mostravasi in
Pilo di Messenia la sua casa e il suo sepolcro. Pausania.

433.

S-iiS-a, avv.,
).j-wfi3-ce,

pi a lungo,

dormiamo,

che da Uyuj
re,

mandar a

lo stesso che ?iv.

pL sogg.

pres.

da'

~i.kyofi.cci ,

, il quale talvolta significa far dormidormire. Significa spccialmenle, dire,

parlare, unire,

cogliere,

ammassare, far posare,

scegliere.

436. (AfaUtufi3-a, differiamo, da ip-Pa^optoci, poct. per

v/3an 0 (A(
lib.

22

v.

476

Lib. 21,v. 364.

come p.ji^lnv
,

ed [*(3o\Snv

per va.(i\nli\v ,
per va/5<AdoV.

128
.

CHIAVE CHIERICA

438. -ytipvruiv, raccolgono, aUc.perAr(ip4T0'ai', 3pers.


plur. imperai, att. da Ar ti pw, radunare, andar va-

gabondo ver la vittoria. AVpt*svs,


pfttvoS,) radunato, rammassato.
439. i-paoi,

per yti-

(sinc.

per anche

stretti, affollati, os, <x ov Significa


.

non emettente voce, da 3-pw, parlare tumultuando.


andiamo, jon. invece di "w<j.tv, aor. 2 di Tfjw,

440. Tou,

andare.
3-fttrtfov,

pi pmto, comparai, invece di vaj(Ttpov ,


v, veloce: 3-&ttov significa lo stesso,

da Ta^vs, tia,
e scrivesi anche

9ttwv

per 3-fftfwv.

446. Qvvov, scorrevano, impcrf. jon. per IS-vvov, da Srvvw,

che sta per

pleonasmo della v

col

come

tro-

vasi iprivta per apriiw.

447. Egida. Egida significa letteralmente ceffo di capra.


Giove appena nato fu da sua madre Rea nascosto in Creta, perch Saturno di lui padre lo voleva divorare, co-

me

aveva gi divorali

Una capra

tutti gli

lo allatt in quel

suoi figliuoli.

altri

tempo

e della pelle di

essa ne fece poi nua corazza, o uno scodo

va portare Minerva di

lui figliuola

che sole-

ed anche talvolta

Apollo. Si potr osservare nel decorso del poema ,


che quest'egida ora sembra uno scudo, ora un utbergo, talvolta dicendo

il

poeta che

il

nume,

il

quale lo

porla, la scuole nelle mani, talvolta che l'avvolge alle


spalle. Quasi?

una

Egida poi era coperta

della pelle di

da Minerva.

delle Gorgoni uccisa

m.

IpTiuav, prezioso, os, ou,

f.

da-rift^

pregio

che deriva da rito, onorare, e da Ipt, particella aumentativa, usata per solamente nei composti.
dyflpaov, incorrotto, noninvecckiante,foet. invece di

yiiparos, ou

m.

f.

Dall'

et

priv. e da yfipos

cvroS, n., vecchiaja.

448. ixxrv, cento, da hx-s, lontano, forse perch la cen-

tesima parte lontana dalla prima.


fiocchi, d'onde ^va'txvto'i^s, egida colle frangia. Lib. 17 v. S93, e &vtr-

Sfatanti frnge, od anche


ffet

r/wtftfo-a, del lib.

8,v.738,da 3-*o.V.Lib.l,v.3<3.

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LIBHO SECO AD 0

129

-ipS-ovra/, pendevano, 3. pere. pi. ind. pres. passivo, da cUp&opai, poet. invece di cui dicesi pure i-

p&ofxai, formalo dall' imper.


da ai otta, che vael
lo stesso. Tema sipw, innalzare.
. 449. lvir\txlts, bene conteste, te, ios, m. e f. da irMxw,
piegare. Leggesi anche tirXtx'ras, oh, m. e f.

xarw3ojQS,

di. cento tori, oS, ov,

m. ef. da xo-

-rv,

e foiis. Piuttosto significa di cento monete,


giacch poOs, un tempo era la moneta portante l'impronta di un bue da una parie, e dall' altra la testa

del Principe, o di quello che governava. Quindi venil proverbio: Egli porta un bue sulla
lingua, det-

ne
to

che

si

applicavano a coloro che vendevano

il

loro

silenzio.

480. iraifiaaovaa, volgente

gli occhi d'ogni parte, o affrettandosi, pari. pres. fem. da vaiy.a<f(u. V. Lib.
B, v. 803.

SiffoVTo, percorreva, e propriamente fu mossa. Ptucchep. ind. passivo poet. invece di iitffiffvro, da S<(fiioficH, ovv. Sia? filosa), voc. poetica passare per
mezzo, da fftiut, e poel. dui, fftiw, e tfWOfMtl, scuotere, agitare, indurre,perseguitare, mettere in fuga.
4SI. o*3-voS, la forza, os, tos, a. Dicesi quasi ffrlvoS da
To*tk)(A(, are, d'onde ff^tveepos, , v, twtoo.

tema posa, avv. da 3.X\r,y.roS, ov, m. e f. formato dall' a priv. e di \%rui,


coli' n, cessare. Leggesi anche con una sola X. V.lih.
9, v. 632.
488. Sn^ov, edace, ed anche illustre, os, ov, ni. e f. dall' a epitelico e da StiioS, manifesto, ovv. da , sempre, e St^w, nuocere.
452. 3.X%xrov, incessantemente,

ivi^yti,

incende, pres. ind. da Ivi, e cXj-w, d'on-

de <f.tyi&w, che vale egualmente,

e (pUySJ-w', ov-

tos, inferno, fiume ardente.

adir it ay, immenso, os, ov, m. e

f.

da lavorai, se-

guire, conseguire, quasi che non si possa conseguirne la grandezza.


vItjv, selva, v, i)S, f. d'onde i\i)tis,

tffffct,

tv,

opaco

per le piante, ed Xot(os,


va a far legna. Nota che vkt\

oc, m., ti soldato che


sigaiftca per s stesso

materia, c principalmente lignea.


486. tyq, splendore, -fi, iis, f. da ccvui, abbruciare.
488. vav-^avcaffoc, chiarissimo, tutto lucente, poet. per'
tira.uqav&o'a,, da iyau-?5ei<y, invece di cui trovasi

anche ^ct^aivu/,

lib. 5, V. 6,

da

t&S

irtrtriv&v, l'alanti, oS,

y|,

e favw.

m. o

4bt. pvi'3-wv, degfi uccelli, 'pus, 'pvi&os,

f.

ov, invece di WETEivff, poi-

ch i poeti cangiano ti in una doppia , ed una di


queste la convertono in in- Deriva da *Itojai, volare.

460.

0
xW*!V i d * ocho X^ v > X.W S
ytpvwv, di jrd; os , of, f.
xvxvwv, di et'^ni, os, ov, m.
^oiAixoSsr'pwv, dai lunghi colli,
'

<

f-

ov,

os,

SoiAij^s, jon. per SoXixs, lungo,

m.

Stipi,

f.

da

ovv.

Bptj, colio, cervice.

461.

jIso.

Campo

cosi detto nella

Meonia presso

il

fiume

Caistro.

Unitevi, nel prato, uiv

&vos, m. Significa anche terreno

irriguo, da a'is, limo.


pE&pa, riviera, corrente del fiume,

ov, ov, a.

da piw,

scorrere. Trovasi pure psO-pov.


462. vrtovyiaaiv, colleale, dal. pi. jon. invece di ir-Tpi;i, da WTpug, vyoS, femminile.
463. xXayyiioov, con rombo, avv. da xXyy, ^s, f., ru-

more proprio degli uccelli,


dati quando procedono all'

e talvolta anche dei solassalto.

Lo si attribuisce
da x-l^w, fa-

pure

ai cani, agli animali suini, ce.,

re

suono della tromba.

il

465. teBi'qv,
lo.

ii

campo, pianura,

Per *fl$ov,

laccio per

piedi,

fot, n.,

ov, ov, n. da

wBov, suo-

significa anche

da uri^n, %s,

f.,

il

piccolo

piccolo laccio,

ceppo-

Scamandro. Fiume sul quale era Troja, nominato Santo (o Xanto) nella lingua degli Dei.
466. xov&fitZ>t, rimbombava, imperi", jon. per kovAji^e,

da xovaJSi^w o xovafifat, d'onde xva/loS, ov, m-,


suono, ed e dello da xivtiv po^v.
v. !G7..iv3-ftst"r< ( fiorente,

ns,

sffffa, v,

da av3-os,

eos,

n., fiore.

468.

in primavera, tpx, wpus,

cSpTi,

gnifica propr.

e jonic. Cpti. Si-

f,

un tempo determinalo, come

l'ora,

il

giorno, l'estate, la primavra, d'onde dbpxt, Dee che


presiedono alle quattro stagioni.

469. tivt&aiv, di mosche, invece di


US,

\u>tS>v,

dor. da [urta,

f.

470. 4^&a*ovffiy, errano, pres.

pi.

colla v aggiunta, da

r\ka.ay.oj.

ara&ftQV, nel tugurio,


tfTA&fii],

471. 7I70S,
n.

]S, f.,

m. daToVifyu, d'onde
traguardo.

os, ov,

iftwila,

(alle, os, os, n. invece di

come yava da yivoi,

yyta,

yla, yalaxTos,

SS, n., letizia.

urna,
Bew, d'onde al lib. 13, v.
anche Seta, aver bisogno.

i vasi, os, eos, n. Anclic

esfi, irriga, riempie, da

635, SeO per iSsus.

Ewi

473. &jj)paio"ai , rompere, rovinare, aor. 1


paiW, che da pai'w.
474. cc'TXoi,

da Siap-

inf.

caprai, hs, ov, m., d'onde aiVliov, ov, n.,

gregge di capre, da at, aiyos,

f.,

capra,

^ocu,

vagare,, girare, lavorare, pascere. IIXos, polo del


testa, orologio a sole.

mondo, sommit della

475. prfa,/act77nenle,poel.pcrp6a, da pu>, quasi correnle-

menle, d'onde poi p^ioS,


SiaxpiVwffjv, discernono,
prcs. so gg.
vov.w, nel pascolo, s, ov
sillaba:

mentre vftos,

, ov, facile,* p?8iDS,a,ov.

per

poct.

ni.

SiaxpiVwiTfv,

coll'accento sull'ultima

penultima sida vipus, pascere,

coll'acc. sulla

gnifica legge, consuetudine. Viene

dividere, distribuire, possedere, coltivare.

pwywffjv, jono mescolali, confusi, invece di


aor.

2 sogg. da

jyi>j*(, aor.

(iiyffio*!,

ty.iyov, nel pass.

478. TkeXos, mite, invece di s'xrtos, d'onde txtlw, omomigliare, da tTxw, mere Jimtte, rassomigliare.

e net capo somiglianti

/Vegli cchi

Giove. Questa

plice rassomiglianza dinota le tre qualit che

no un gran
sentano

la

to

tri-

forma-

re. La testa, e gli occhi di Giove rappreprudenza, e la vigilanza di chi comanda;

la cintura di

Marie accenna la taglia, e

portamenNettuno sco'1

maestoso e impouente; ed il petto di


il smbolo della forza. Sembra che

titor della terra

in questo ternario di Dei

il

posto d'onore, cio l'ulti-

mo, dovesse darsi a Giove, come quello che presenta


la somiglianza pi augusta, interessante, e degna di
un re.
Il folgorante.
i.

479. "Aps'i,
489.

Giove, signore del fulmine e delle folgori,

a Marte, "ApviS,

tos,

ed

i\os, su/S.

Lib. 14,

v.

Significa anche guerra, lib. 2, v. 381, ferro,

389, e ferita, lib. 13, v. 369, d'onde poi


f., lib. 4, v. 407, ed apQfae, lib. 2,

lib. 8, v.

puos, ov, m. e

v. 698, Maritale, tacro a Marie,


artpvov, petto, ov, ov, n.
480. dyfl^J, nelVarmento, da &yilt), rfi, f. da yw, condurra. La sillaba fi e 91V talvolta si aggiunge dai

poeti nei casi dativi.

481. u&rair piarti, risplende, fuor esce, sta sopra, da arpiono, e perci, Ixarptarfe lv -roiois, esimiti,
aypoy.lv^o'iv, raccolti, invece di ovytipp.ivats,

484 .

%, ov, e dal verbo ytipiu.


Xttnrvrt, dite, poet. da "lamn invece di

Muse

etc.

Le Muse erano

ne, cio della

figlie di

da

os,

Xtw.

Giove e di Mnemos-

Memoria.

488. tari, sapete, sincope di ttaT&, da Cuu-i.

488. vou-ww, nominer, prima pers. sing. fut. 1.

att.

da

nome.
rammentino, jon. per ftvi&Mvro, ottat.
,
med. di fAvioftai : Enumerazione delle navi.
iisis, %taaa fav, da arirpa,
t

hvou.aivco, d'onde ovo[f, ros, a.,

492. ^AVT]ffe^^a^
aor. 1

496. irtrpitEtiffuv, pietrosa,


s,

f.,

tasso, pietra.

497. flroXu*vK)(ibv, dai molti colli, os, ov, ra. e f. da xvijp.bS, ov, m., erta suadevole, o forse da xviju-bs, sorta di erba che col abbonda.

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LinitO
.-.

SECONDO

(33

408. tiipvx_opav. ampio, spazioso, oS, ov,

m-

f.

coll'o in-

vece dell' w nella penultima sillaba; da x&pos,


*
m., luogo, sede, o se vuoi da "XbpoS, m., coro, quasi
significando luogo alto olle carole, alla danza.
801. 'XTljAsvov, ben fabbricata, da sbxritjut, che nel pari,
pass, fa txrianivos, ma poet. senza la a, come qui.
S compone di tv e *rittn, fabbricare. Trovasi anche nello stesso significato riwrwoS. ov. m. e f. Lib.

2 v. 892.
502. vrokvrpiiptuva, allriee di colombe, tav, wvoS, f. da
Tpiw, f. iuta, temere, essendo di natura timida la
colomba. Talvolta s' incontra rpTivwv unito a nri\Biis, aSos,

f.

che parimenti significa colomba, ed

in allora <rpr\Vwv vale timida. Lib. 8, v. 778.

803, VOI

erbosa, iroivtsiS, iiiffffa, rtsv, da vrct, joo.


woir, erba. Secondo alcuni poi questa parola deriva
da 'troice, anno, perci che ad ogni unno cresce e dissecca.

50G. Ilocr/S^lbv, di Nettuno, sinc. per KotfiSc&nov, da


Ilotrs/SiSv, wvos,
a.o"oe,

m.

f.

doric. llofftto'uiv.

bosco, os, tos, a. da Xkop.1, salire, perch le

piatile vi

da

salgono spontanee a grande altezza: ovvero


come fosse paos, o piuttosto da

EpSto, irrigare,

Situi,

507.

t. a"tu,

woXtr<r<fcj>i>iov,

BVflBffMi,

accrescere.
dalle molte uve,

tis, f.

oS, ov,

wua, che viene da

m.

f.

da

ffraipis, iSoS, f.,

uva passa.

(rema, ultima, invece

508. o"x'>"(1rav,

aa,

di iffx<xr(ff-

ia^aTtis, da Ic^ar-oS, che vale lo


slesso; d'onde il verbo lo"xarw, essere l'estremo:
a meno che non sia participio da lax&rowv, invece
pari, da

di utv.

809. irtVTfaavra, cinquanta, da Wsvt, cinque.


810. eTxoiti, venti, da ixws, tua, off, tguale, perch forse

composto

di

due decine eguali.

Sii. iraflvos, vergine, os, ov,

ohWi), vereconrfa,
Cftfut/

Omerica,

f.

ojqs, oi'a, oTov,

da aiSd'S, o, os,
8

f-,

riverenza, timore. Significa invero anche degno di

riverenza, d'onde f-nuMV, ovos,

m.

f.,

riverente,

timido.

vinpwov,

la parto superiore della casa, ne, %, ov.


Trovasi anche vvrtp&as, v\, ov, e finalmente in modo assoluto, iWo#ov, od virtpi'iov, come qui, sot-

tintendendo o'y.r^a,- a'xtiv.ct'ros, il, cella, stanza.


Da Qav, o pure wiov, n-, parte superiore della casa,
soffitta,

dimora.

Vergine pudibonda salita alle stanze pi alte, i Greci


assegnavano alle donne le stanze di sopra perch non
fossero accessibili agli uomini. Questa circostanza
prova
ti.

il

pudore della vergine,

513. 149-pt), di nascosto, avverbio gionic. in vece di XctBpct.

Leggesi anche col caso genitivo, mentre qui assolutamente usata questa parola. Da X'nS, eoS, n.,
segreto, o de X*v3-avw, nascondere.
516. rpixovra, trenta, da rptS, tre.

l'octic. dicesi Tpii)-

xovra.
522. <*-or|*vj fiume, s,

m.

ofl,

523. irnY%s, fonte, genit. retto da Iti, da <riffi, %s, f. da


iri^oj, salire. Quindi IHiyatfos, Atfou, m-, Pegaso, cavallo alato di Perseo, nato vicino alle fonti.

524. Ttffffap.xovTa, quaranta, da rtffaa.pss, quattro.

525. u,ytiirovriS, dirigenti, disponenti, da


propr. vale adoperarsi intorno
tic,

pres.

-<i>v, ovffot,

326. v.tI^v, vicino, da

che

fiipis-n-w,

ad una

cosa.

par-

ov.

i^wli^w. od anche

irtk.fyj,

vicinare, che da *Xs. V. sopra.

av-

pioVsp, al manco lato, alla sinistra, S, , bv.


Vale anche pravo, da Hpiffros, che pure significa ot-

timo nelle armi, da "Ap^s, V. sopra.


m. e f. comparat. irregolare

528. ftsiwv, minore, mv, ovos,


di fju*ps,

ci,

v, piccolo.

529. iivo&iipijg, la corazza di lino avendo,


c

f.

da

Xi'vov,

ov, n. e

ijg, ijjcos,

m.

da 3-wpag, axos, m., lorica,

corazza, ed anche torace.

E furiava una

corazza di Uno. La corazza di Uno era,


secondo lo scoliaste, usata particolarmente dagli arqual era Ajacc.

cieri,

530.

Vxf "9i

nella,

od alla lancia od asta,

as,

-h, *js,

ovv. a,

f. Si dice anche Irx oS - oS - n cl>e viene da tx^,


ritenere. Significa anche la perizia nel combattere.
xlxatiTo, era istrutto, chiaro, piucchcp. pass, da xi-

Zpi,

f.

tfw, verbo poetico usurpalo solamente nei

passati pass, o nel participio pass, passivo che x<-

532. Ipu-ritvas, amabili,


Ipito, amare.
535. -wEpiv, jopra, oifre,

s,

ov,

da

tpa.fj.ai,

che da

jon. invece di -rpscv, o -ripa.


53S. SfaXov, marittimo, oS, ov , m. e f. ila siri ed Xs, mare.
aiV, aito, grande, s, sta, v, che vale come iVs,

n, v,

lib. 8, v. 3(19.

539. vaKTiaffxov, abitavano, poet. per va.itradr.ov, che


sia per Iva.i't'rxav, da vctJSTiw, derivato da vaia,
che vale lo stesso. Vedi sopra v. 535, vainvttt.

543. psxr^ffiv, nelle abbassate, sporgenti,


pyouai, porgere.
{/.J^ffiv, aste, io,, s,

de formasi

f.

Vale

il

s,

fi,

ov,

da

frassino o legno on-

l'asta.

E pronti a spezzar

le

corazze sul petto a' nemici collo

protese aste di Frassino. Vi erano due modi di

com-

ballere con l'asta, l'uno scagliandola contro'il nemico, l'altro rilenendola, e maneggiandola. Gli Abanti
si distinguevano nel secondo genere. Vedi Strabone.
547. ftiya\jiTopaS, del magnanimo, ojp, opoS, m. e f. da
ivriup, opos, n., cuore, e p,yas.

iror,

un

volta.

548. Qiouipos, ferace, alma, os, w,m- e f. da ^-nv, contr.


per tp-tiv, vivere, e da $>nov, dono. Epiteta della
lerra, che produce il necessario. Plinio mollo pi acconciamente, deduce 1' etimologia succennata irh
t*)S ^sias, la uual voce fyia, o fya. significa la

spelta, veccia, specie di grauo, della quale nulrivansi gli

uomini prima di rinvenire

il

frumento.

'VApoupa, terra,

at

at$ f f.

Significa anche

campo da

ptv, erare, d'onde Spofpov, ov, n., aratro, lib.

iO, v. 333.
if fo eolioeo

che

lio

vi

in ^(ene nef pingue tuo tempio. O per l'oin gran copia, o per la quantit, e
ardeva

A ci probabilmente alluse Pindaro quando diede ad Alene il titolo di pingue,


che gli Ateniesi si compiacevano cosi altamente, e
no sono cosi facetamente derisi dal loro Aristofane
Ecco un bell'elogio di questo principe. La terra lo partor; vale a dire, che non era straniero, ma
la grassezza delle vittime.

di

Minerva

originario dell'Attica.

lo educ, cio che fu

dotalo di straordinaria prudenza, edetta lo colloc


nel tuo tempio, cio aggiungeva al senno la religione, e la piet.
.

5S0. pvno'\S, cogli agnelli, oS, ov, m. d'onde l'agg. 3pvtiS, tia, ov, ed pveiov, ov, a., venditorio di car-

ne di agnelli.
831. vipirtWouivuiv, compiendoti, genit. assol. coll'unita
parola iviavr&Y, anni: pari. pres. da irpir&Xw,
finire, e i>-piT).Xo,u.cc(

compire

giro.

il

placano con tori ed agnelli i figli degli Atenieti


dopo un certo giro di anni. Minerva delta in greco
Atene, d'onde venne il nome alla citt a lei consacra-

Ivi la

la.

Le

fesle qui accennate erano le Panatene i che, e si

celebravano ogni cinque anni.


534. ffwiSiwras, portanti gli scudi, da ffir'iS, i'SoS, f.
scudo, d'onde ffwiSiriTTjs, ov, ni.
335. wpoytvioVpos, maggiore negli anni, os, a, ov, da
ijrpoYtvitS , tos,

nato prima, o da TpoyiVvajAai, pre-

cedere, essere generato prima.

338. iva, dove. Vale anche qualche volta.


7V>S,
y.\ccyytS, schiere, falangi,
IKJtf

TBix,iiii(Tlxv, cinta di

XOS,
BtiO.

tos, a.,

KWov,

mura,

is,

f.

biava, tv, darsi-

muro.

eno, golfo, oS, ov,

Xov, concavo. Indica pure

m. quasi xo/WoS, da yoil

seno dell'uomo.

Digiiizcd

t>y

Cciogle

L1BK0 SECONDO
i.

137

561. p-Tikaivra, ricca di viti, tts, tttau, sv, agg. da


y.Tt\os, v, f., vite.

501. yaxXurav, molto celebre, as, i,

ov, da arv, molto


da xliaS, av, a., gloria. Trovasi
anche a/y.ctxXwrhsfi i\, ov, famoso, di cui odorisi mol-

xuraS,

te cose,

inclito,

da S.yav,

e k\voj, udire.

563. rpi'rTos, terzo, os, nj, ov.


368. ySwxovraj ottanta, invece di ySoijxov'ra, da 07Soos, n, ov, ottavi), cbe viene da xrw, otto.
570. aqvuv* opu(enta, ricca, s, o, m. e f. Voce poetica
invece di ^vihs, fytv, m. c f-, da a^tvos, Ticchetta. V. lib. 1, v. 171.
373. airui\v, alta, s, il, ov, come aiVvs, at-rfict, aWb.
375. E tutto Egialo. Altri prendono questo nome per appellativo, e intendono in generale la costa marittima.

Strabene la pensa altrimenle, ed

vermi attenere a

io

ho creduto

di

do-

lui.

578. vtpavx, lucentissime, abbaglianti, vjpa^, ot'os, m.


e
si

379.

f.

dalla negativa vi, e da'-iis, tmS,

{.,

vitto,

qua-

toglienti la vista.

xv"niiiix>v,

esultando, pari. poel. per xuSipv, da xu-

Siw, esultare, gloriarsi, d'onde poi.xOoos,

os,

ri,',

ff/orio.

581- xurditffffav, immensa, wsiS, liitaaa, Cbtv, ed anetac


uhr,s, sos.m. e f.
Propriamente significa cetaceo,
da ceto, balena o. pesce grosso, poich infatti deriva

da XlrroC, toS, n., balena, lib. 20,


sei.
587. i%wovrot, sessanta, da

v.

147.

irwrp3-, a parte, come to3-, od rse.

588.

flrpo3-y(j.i'-iiffi,ne3(

studj, desiderj,

ou, ra.,

iot, tets, f.

da vo,

animo.

590. Che egli bramava altamente nell' animo di vendicare


il ratto, e i sospiri di Elena. Omero per la seconda
volta

rammemora

le

lagrime di Elena. V' qui una

delicatezza che m'incanta.

poeta conobbe che il lettore sarebbe, offeso nel vedere un marito sconvolgeIl

re l'Europa, e l'Asia per correr dietro ad

una donna

138

CHIAVE OMERICI
infedele, ed

immersa nel suo

Tizio: perci ci vuole

insinuare che elio o non acconsenti al suo ratto, o al-

meno

n'era pentita

il

che

Ma il

Menelao ed Omero.

ad

giustifica

tra

tempo

Cesarotti fa osservare, ol-

pi altre autorit e ragioni, che a il sentimento


Omero attribuisce a cotesto innocente marito, potrebbe avere qualche colore ragionevole, se avesse
tre

che

v.

potuto credersi che Elena fosse stata rapita a forza.


m. da m-ipcu , postare,

892. wpoy, guado, canale, oS, ov,

o da irtipuj, passare da banda a baxda.


598. irriftivett,

andando incontro, do

a.vrta,

od vT&u,

ed tvropat, part. pres. plnr. fem.


0pilix, Tracia, 3-pwlj, jon. per 3-p-fi 0 9-pctP, xbs,
m. Da questo nome venne il verbo -pt\axtbu>, ono-

rare

numi

superstiziosamente, lo che

il

tracio Or-

feo aveva insegnato a quel popolo. Detto verbo per


significa

re

anche semplicemente onorare, ossia presta-

un giusto cullo

B-ftlSxiiu, aS,

alla Divinit. Quindi poi i'.'tlo-

culto superstizioso, da HXw, vo-

f.,

lere, e 3-piffxtw.

oiSfis, del canto,

tjff,

da iiSw, cantare, d'onde

oiBs, ov, m., cantore,


p.oS, ov,

m.

f-,

lib.

24, v. 720, ed oi'Si-

decantalo, lib.

ft,

v.

3S8.

Dario, ove gi le Muse scontrate col Tracio TamiTamiri peritissimo nella musica, fu figlio diFilam-

ri.

mone, anch'esso celebratissimo professore di quest'arte. Se crediamo e. Cononc, gli Sciti innammorati
del suo canto lo fecero loro re.
lo

il

premio ne' giuochi

Pitici.

Fu

il

terzo che ripor-

Platone, secondo

principii della metempsicosi, fnse che l'anima di

miri fosse passata nel corpo di

Ta-

un usignuolo.

897. arivro, millantava, asseriva, da aviv^at, qui sta

per ffTTO, come al

lib. 3, v. 84, ieggesi ffrfircti

per ffTtbtTai.
899. Ttipov, cieco, hs, , bv. Significa pure munitilo, manco -di alcuna parte del corpo, d'onde poi nipote, mutilare, acciecare,

f.

ihttw.

600, SxXiXa^-ov, fecero dimenticare,

poet. pergsla3-ov,

Digitizcd 0/

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aor.
vi,

3 di JxXt|3-w od ixXav3-iw, da
nascondere, celare.

I^oj o Xav3--

xtS-apiffTVY, Parte d trattare la cetra, da aciD-Ap, as,


cetra, ghitarra, od anche xi'3-apfS, EcuS,

f.,

f.

Lib.

3, v. 84.
v. (02.

tvvsvtixovr/x, novanta, da Ivrea, nove.

604. TfApov, tumulo, monumento, tomba, oS, ov,

m. da
Ttynt, abbruciare, giacch nel sepolcro si abbruciavano i cadaveri, o piuttosto da rvfifitvoj, fui. tjw,
seppellire.

o\yjQu,aXi\r'M, combattenti da vicino,

&7X'>

vicino, e

|x;i-;o[i.a<,

da iroXs,

curare.

u.t\).ov

da

ja*i1.qv,

u,i]Xa, S,

-fts,

ov,

m. da

com&aHere.

605. woivft^loy, pecoraio, ricco di pecore,

os, ov,

m.

f.

ob, n., pecora, che viene p-slw,

poi, e doric. (aaov, signilca

pomo,

t.,pomo, pianta.

ai venti, bus, <ro"a, v, daivper avtp.aS, ov, m., vento.

(106. 'iysu.atfftTxv, esposta


I*os, poet.

fili. lvriar.p.tvoi, esperii, periti, o$,

ij,

ov,

da i^iarupn,

oswrvare, considerare.

6i7. lipyif, contiene,

'

roccAtude, da spyw, lo stesso che

623. TTpTwv, dei quarti o del quarto, da rirceproS,

rirparos, da

ov, invece di

rffo*ap6S, o

i\,

vrrapiS,

quattro.

626. avr, in faccia, rimpetto, avv. da v-r, contro.


029. orwiWaTo, migr, aveva emigrato, daawo c vtu,
invece di vatu, abitare, inusitato fuorch nei seguenti

tempi:

o"[ATjv,

att. oor. 1 indicativo,

a., foglia,

lo,

vaafftx,

med.

vao*-

pass. vaffS-riv, da -rovetw, emigrare.

(132. (fvao"i <fuXQt, J frondoso,

ed

s"voo"<s,

os,

ov,

m.

e f.

da ffOXXov, ov,

invece di Svoffis, EwS,

f.,

mo-

da Ivtv, agitare.

(133. ,rpi\x, li * v > aspra, vs, sia, 0, invece di Tpalili


635. vTiiripctt, l'opposta, dall'opposta parte, 'tob, aia,
atov, da avvi, $ ifiaa\, oltre. Dicousi vriTlpxicc,
i

luoghi situati nell'opposta parte, d'onde

7-iTtpav.

l'avv.

v-

quei c/io occupavano il coiai/tenie, e abitavano la


terra opposta. Vale adire quei dell' Acnmania. La
voce Epiro usala nel lesto nome generale, che significa Terra (erma. A torto alcuni inlerpelri credettero che qui
detta.

si

parlasse dell'Epiro propriamente

Questa provincia non era sulto

il

dominio di

Ulisse.
v.

637. u.AroT4p?oi> dalie rotte prore, ^os, ov, m. e f. da


uAtoS, ov, f., specie di erba di colore rosso, minio,
d'onde u-iWtu, dipingere in rosso, e da irceli,
invece di -yapsi, s,

f.,

guancia, e presso

poeti

prora della nave.


643; ttoXto, era stata affidata la cura, piucchep. pass,
pass. riraXxa,
dal verbo inusitato -riUw, f.,
aor. 1. rika, pass. pass. tTra\p.<, affidare, de-

nm,

mandare,

attiv.

047. pytfQivrx, candida, biancheggiante, tiS,


iav, da pybs, -n, ov, bianco-

65i. 'Evavliuj,
Bellona.

a Marte,

os,

ov,

btaatx,

m. da 'Evw, Emone,

654. .ttp>y^j>i, dei superbi, os, ov, m. e f.


in ogni
De'' baldanzosi Rodiani. 1 Rodiani conservarono
tempo questo carattere di alterezza, che fu dato loro
le vicende della loro poa lode o a biasimo, secondo
tenza.

658. Si* rp\%a., in tre parli, avv. come raiftet, da rpts,


che sta per toi'x. doric. Tpi-xjk.
658. Cui partor Attiockea alla fortezza di Ercole. Maniera de' Greci, e de' Latini per indicar l'uomo stesso,
non punto pi strana della moderna, Sua Eccellenza,

Sua Maett, come ben

osserva anche

il

Clarke.

Vi era650. ^sit'ocAea che questi aveva condotto da Efira.


no molle citt di questo nome. L'Elira qui nominala
era uell'Elide ove solo trovavasi il fiume Selleeate.
Ercole la distrusse nella guerra contro il re Augia.
iti, sempre, e %toj,
6C0. txt'Cyav, giovani,, os, ov, m. Da
fervere, quasi sempre ferventi: ovvero anche dall'
priv. e da TCw, sedere, quasi insofferenti di quiete.

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MI

LIBRO SECONDO
.

661. Tp<fi), fu nutrito, cresciuto, poti, per rpauptiv, aor.

Tpifw.

2. pass, di

bene costrutto, aS, ov, m. e

t>iri\XTu>,

f. ila <wt]yviiit>,

fifj'tvftt, edificare, costruire.

avuncuh, wS, taaS,


materno, od anche

fW2. |yitjcu:c,

In ito

dn

ni.
il

[XTjT-fijJ,

madre.

padre della nasini

madre.

kxtxtu,
f.

uccise, aor.

1, JtrtvO, passato,

xravnv, pel quale

di

xxraxTiivu), da xtvui,

xTaxa.aur.i.sJSTSiva, aor. 2

poeti scrivono xr-xv, d'onde

poi la 3. pers. sing. kti, invece di Ixrotvt.


663. taccila ifimproftiijo

il

suo padre,

diletto zio di

il

gi

vecchio Licinnio. Licinnio era fratello di Alcmena.

Tlepolemo

l'uccise per errore, volendo uccidere

uno

schiavo. Questa circostanza non doveva omettersi,

perch

il

tacerla rendo odiosa l'eroe.

661. irrt^B, coslrusso, aor. 1 di iri\yvvi>.i


066. v'iwvoi, nipoti, v'iwvos, ov, ni. da

Indica puro

il

v'is,

V. sopra.
ov, m., figlio.

figlio del figlio.

vagabondo, da &\&ou.ai, andar

667. ).wLtEvos, errante,

vagando.

pres.

partic

668. c*iicTi3-sy, abitarono,

da txiw,

f.

ii'Tco,

che da oT-

xos, ov, m., casa. Qui wkiiD-sv, sia bcoticam. per

dix^naav,

3. plnr. aor. i pass.

x.xrct^vXao'v, per trib, avv.

da

ftA-ft,

f.

trib.

V. sopra.
670.

xort^fCI, profuse, accord, piovve, da xaTa^w,


aor. 1 comp. di xtA, j9w, ovvero, ^e-co, fondere, liquefare. Nel lib. 18, v. 3i7. leggcsi Jx u ) oJ
fi it

Saturnio rivers sopra loro mnravigliose ricchez-

Queste parole sembrano fare allusione alla favovale a dire, alla storta tradizionale, elio Giove
avesse piovuto sopra Rodi una pioggia d'oro. Forse

ze.
la,

per

la favola stessa

di questo luogo.
in

nacque dall'espressione poetica


era uomo da spiegarsi

Omero non

equivoco sopra un fatlo miracoloso. Pindaro lo

CHIAVE (Ululici
rapporta con asseveranza lirico nella settima delle

Olimpioniche. La pioggia

di

oro non doveva esser al-

tro che le ricchezze acquistate dai Rodiani col

mercio marinino. Nel resto a eodesla pioggia


allusione felicissima ed interessante

il

comun

fa

sofista Aristi-

de nella sua insigne orazione sul terremoto di Rodi.


678. AX*jrSv&, imbelle, da lm-Toj, vuotare, bs, ti, v.
Pu ripetersi anche da lawa^ru, che vale lo stesso.
iretvpriS,

poco, piccolo, os, ov, m. e

poet.

f.

678. wrff<rS-vv, conducevano, duale aor. 1 di jQ'gojuM.


68i. xajuOv-ro, si chiamavano, daric. c jon. per Ixalovvxa\ita.

to, imperf. pass,

686. Ifivltvro, erano ricordali, jon. per i<iv&vro, imperf.


di y.yaywu, ricordare.

tvafiyioS

dell'orribile,

r S, ios, m. C

f.

Propriamente

vale delVorrbil suono, composta quale c da Ss, che


nella sola composizione per significa male, difficile,
c da

%x oS

">

->

691- Siaw-opiHffas, saccheggi, od avendo saccheggiato,


pari- alt.
la

da Top&Sw,

ovv- da irip3-w, col-

f. Tjffw,

prep. Sia.

Smantellando Lirnesso, e le mura di Tebe. Li r DESSO,


e Tebe, erano le due citt principali dell'antica Cilici*, che formavano una parte della Troade, distrutta
da Achille. Minete era il prncipe di Lirnesso, e'I
marito di Briseide; Epistrofe era fratello di Minete.

Al tempo
serte,

ed

Strabene queste sue castella erano de-

di
il

paese apparteneva quasi tutto agli dra-

rnitteni.

692. Jy^so'io.ipoi'S, bellicosi,, os, ov,

m.

f.

da tfx as > ,os >

a. asta, o spada, e M-opw, stancare, travagliare.

69.

xlwv,

dolente, da o\yu>, che da

lare. Leggcsi

x oS

anche ^fOtu. Lib. 8,

696. Atiu-uirpoS, di Cerere,

tip,

&pos,

v.

'

ioS

<

do~

869.

od nrpos,

f.

La Dea

da yn,
madre, o piuttosto sincop. perniimadre, attrice dei popoli.

delle biade.

cosi appellala quasi r^fMirup,

(erra, c p-iirup,
p.o(xriTtip,

Digiiizcd

t>y

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vt^tvos, bosco, os, tos,

go
i.

a.

Propriamente indica un luo-

sacro, separato dagli altri, da

tagliare. Vedi anche al Ub. 6,


697. Xs^wo/iiv, terra erbosa, f\, i\s,
letto, covile, e

699

"'Wi s i

vfh%, s,
"j

f.,

v.
f.

t^vw, separare
194 e 195.
da \lx oS > oS .

n.',

erba, jon. oroii).

da ^txw, vivere,

v,

noi], gtY, avv.

700. fA^rSpL^nS, /aceraia, vis, oS, m. e f. Pro priam. "vale


scorticata, da tpvTrta, scorticare t'albero,
che
pa SpCs, quercia,
teiitrro, era stata lasciala, abbandonata,
piucchep.
pass, da IsiVw.
701. 4i(u<rlqS, vedovala, imperfetta, -hs, hs, m. e f. da
%(ffus, meno, e t^qS, oS, n., fine.
702. -jrw3-pwtfxoi'T, discendente, o mentre discendeva,
,

usciva, part. sing.

m.

pres. da .nroj^pjaxu>.

706. Mi/Toxaffyvi)-ros, fratello germano,


tqS, esso, c

xatfi's,

soS,

os, oi/,-m. da aim., fratello, e yvip-s, per

yvip-s, generato, nato.

707. srtrEpos, pi giovine, os, a, ov, il cui superlativo e


bar-iAraroS. Si riferisce all'et di portare le armi,

dacVXov,

arma.

ov, n.,

713. tvhixa, undici, da


719. Vt, sette.

efs,

uno, e Ssta, dieci.

720. infiifiaffOLV, erano saliti, sinc. poet. per ivtps/Sdweicv, in cui la t] cambiala in s, essendo invece di
ifE/3fHjtitfv, piucchep. plur. dal radicale (Sochw,

nel pass,

722. B3-i,

doi/e,

jS^xa.
da

S, arlic.

723. tlxst, di ulcera, ferita, os, taS,

n.

da lxui, trarre,
463 leggesi ii-

o da Xxiw, dilaniare. Al li. 6, v.


xtiS-jas, oh,

m., violento stiramento, o tratto.

f*o^3-i'ffovTa, iravajrft'aio, egro, part. da fio^D-^co,

che da u.^3-of, ot/, m., travaglio, molestia, e questa parola deducesi da [ioyos, che significa lo stesso,

oda

pyis, appena, a stento. Trovnsi anche fo^-

Scu. Lib. 10, v. 106.

XoapovoS, di pernicioso, wv, ovoS, m.

c f.

Propr. si-

Ut

CBUVK

0MEI1ICA

gai fica pernicioiamente pensante, da XoS, r\, hv,


pernicioso, e $>poviw.
vhpov, serpente acquatico, os, ov, in. da v'Swp, ros,
n.,
v.

acqua.

727. vS-os, spurio, oS,oi>,m. e f.OTV.06,i),ov.

Vedi

le diffe-

renze con yvritf'os, Hb.il, v. 102, e ffxnos,lib.fi,v.2.

729. x),wu.ax tffffav, aspra, hs, taax, htv, da xXtun,


toS, ni., asprezza, ovv. da JcXip.jt, toS, n-, tneltnazione, declive, che souo da xXaw, rompere, per-

od

ch

le salite

do

piedi, o perch

Gli cotiducevano

sdegnavano

declivi aspri

idue

sero Esculapio.

rompono

in certo

mo-

sono essi medesimi rotti.


di Asclepio, che i latini dised i principi in quei tempi non
medico.
in. jon. per fofiip, da o-

figli

re

di esercitare la professione di

732. tur-tip, medico,

i\p, iipos,

fj.xi, sanare, medicare.


740. f*mirrXfAos, bellicoso, eostante in guerra, os, ov,
ni. e T. da pivos, tos, n., impeto, e irrXsp.os, ov,

m., guerra.
Ippodamia. Ippodaraia vien da

altri

denominata Deida-

miu. Ella era figliuola di un re di Argo e diversa dalla

sposa di Pelope.

744. wat, scacci, da <I/EHw,

f.

th^-tiffw,

ed

Jjfftu,

come da

tS3-w, wert, aor. 1 3 sing.

746. WeoS-u^ojo, del

magnanimo,

e f. da t, e 3-p.os, ov, m., animo.


750. %va-^tp.tpov, fredda, invernale, os, oc,
yrfiifiM,

aroS,

n.,

m.

os, ov, e jonic. oio,

m.

e f.

da

ov,

m.

inverno.

olxi invece di axiov, casa, lo stesso

Leggasi anche rnnix, a$,

che

nr.os,

f.

751. i[ApTov, amabile, desiderabile, hs,

*|,

hv,

da

Ifilipw,

desiderare.

752. xaXXppoov, purissima, os, ov, m. e


v, oeifo, e

f.

da xals,

Sp^ypeS, oy, m., argento, e

Lo

j|,

ptw, correre, defluire.

753. pyfpoS/vvi, daflii argentei vortici, s, ov,


Sivij,

tjS.f.,

m.

e f. da
orfica.

slesso vale Sivos, ov, tn-, d'onde Sivw, ravvol-

gere, circondare.

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US

unno SECONDO
.

734.

r.cf-bnrt'i, al

dmopra, a

galla,

come

w/rspS-t,

da

ivip, sopra.

1Xiov, olio, ov,

753. Xt-i^s,

w,

n.

da

della Stige, da

iXaia.,

StS,

S,

f.,

ffryys,

o/tuo,
f.

ed oliva.

V. sopra

lib.

2, v. 383.

oo, wS, tiyos, m. e

dflroppuig,
re,

od anche da

Perciocch

mento

u'opp'iio'ow,

un rampollo

terribile.

Il

f.

da ^oppw, de/Iui-

irrompere.

dell'acqua di Stige, giurala Stige era terri-

giuramento per

non meno che agli uomini. Odasi il padre della mitologia greca- Se l (nell'Inferno) trovasi
ancora la fontana di Sligc, figlia primogenita dell'obile agli Dei,

ceano l'orror degli Dei immortali. Ella in un antro


nascosto sotto una vasta rupe sostenuta da colonne
brillanti a par dell'argento, che s'inalzano sino al
Se qualcheduno degli abitanti del ciclo si rende colpevole di menzogna, Giove manda Iride ad ar-

cielo.

recar in un vaso di oro l'acqua agghiacciala di Stige,


vincolo del giuramento degli Dei. Ella cade a goccia
a goccia dalla cima di una rupe, e forma sotterra un
ruscello sempre coperto di cupa notte, che si getta
nell'oceano. Di dieci parti di questa acqua, nove scor-

rono intorno alla terra,


che s scarica nel mare;

formano un chiaro ruscello


decima che cade dalla ru-

la

pe, destinata alla punizione degli Dei. Chiunque


degl'immortali abitatori dell'Olimpo spergiura sopra

queste acque, resta per un anno intero senza parola,


senza respiro, senza vita, privo dell'ambrosia, e del

un letto in un totale intorpidicapo all'anno, bench rinvenuto da questa

nettare, steso sopra

mento.

In

malattia, non per al line delle sue pene. Egli se-

parato per nove anni dalla compagnia degli Dei immortali, e non 6

ammesso

in lutto

questo spazio u

alle loro adunanze, n ai loro conviti: alfine nel deci-

mo anno egli rientra in tutti i suoi privilegi!. Esiodo Teog.


763- te cavalle pi distinte erano quelle del Fereziade.
Admeto

figliuolo di Ferole.

Chiavc Omerica.

Il

padre, ed

il

tiglio

fan-

no del paro una figura singolarissima nell'AlcestC

di

Euripide. V. la scena 6, nell'atto 3.


765. QTpix&s> delio stessa pelo, invece <ii u-oi-rpi^aS
giacche fyioios, medesimo, patisce questa sincope.

Da
te

9-pi|,

rptxpS,

t.,pelo, capello. Cosi del seguen-

olirti) che per bu-oirs,

da opoiiTtfi, ioS,

della stessa et.

arafjiAy, al pendolo, al dritto

filo, ti

Se questa

ijs, f.

parola ha l'accento sulla penultima come qui ha la


sopra esposta: se invece l'ha sopra l'ul-

signifi eazione

tima vale uvu, da tfra^s, iSoff, f., uva. V. sopra.


766. Lo allev in Pieria. Provincia della Macedonia. Altri
per leggono Perea, o Pina che dovettero esser luoghi nella Tessaglia, poich Apollo nudrl queste ca-

tempo che caccialo del cielo faceva


Admeto.

valle nel
re di

767.

v.

769-

il

pasto-

S-pi^' nutr, invece di S-pt-fyh aor. 1 di rpfyw.


9-|Xsifltf, femmine, agg. US, ita, v, od anche, &i)XM,
itus, m. e f. 0t|lia HMs significa Dea femmina,
invece di cui Omero scrive anche 3^iXwrEp, lb. 8,
520, da 3-jWi,

fjL-rivtHv

durava

f.,

capezzolo.

nell'ira, era irato, invece di S(AT|V)t,-

imperf. di p-DWCtf, d'onde nroiAVivicraS, a*, av.

774. Stf*oitfiv, dei dischi, os, ov r m. Erano questi ora di


ferro, o di bromo, ed ora di sasso o di legno per
escrciiio ginnastico. Lib. 23, v. 823, da iixw, lanciare.

lyavlt^ iv, dell'asta,

fot,

iats, f-

Specie particolare di

asta leggiera e lunga.


776. IfUTv, loto, os, ov, m. anche il nome di una pianta
mangiarsi, e tale che creil cui frutto dolcissimo a
devano gli antichi facesse perfino dimenticare la patria.

Da

ci

il

detto

Xwrv

<fytiv,

mangiareil

per indicate quelli che preferiscono

un

loto,

estero paese

al proprio.

mangiami, da ipWrut, f. 4 "'- Coprmangiare della bestia col capo inchinalo. Parlic.

ipW-ru.J'Oi,
ii

prcs.

med.

unno secondo

147

iXt&piirrv, palustre, os, ov, m.


a., palude, e rpifw, nutrire.

'e f.

da IXos, tos,

tfl/vov, appio, ov, ov, d. Specie di erba.

777.

irtvrvx.ct<Tu.Mix,

bene coperti, pari. pass, passivo di

nrvx.Zju.

778. 'ApnIifKXov, amante della guerra, bellicoso, m. e f. Pu


situili care anche coro a Marte, da "ApljS, foS, m.,
Marte, e ffioS, amtco.
779. (poiVwv, annodano vagando, imperf. invece di 90/t-wv, da onerati/, f. tiffw. Significa pure impazzire.
780. tl>tft/, siccome, avv. da ufF.
782. ifidffT, 3. pere. sing. sogg. a. 1. flagella, daiftw, o
pure p.<T<riu, f. tfw, che da us, 'luavros, m.,
flagello, striscia di cuojo.

786. woSiv)xoS, coi piedi adeguando


f. da <7rovs, ed avty.os, vento.

i venti,

os, ov,

T Ip(S, Iride, ts,


iSos, ed anche TpioS, ed TpiwS,

m.
f.

da

s7pw, dire, perch messaggera degli Dei.

787. Xsytivy, con

Iritte, , , v,

ra-Vele anche moiette,

da ltyoj, prender cu-

lib. 9, v-

487,edi/pcife f

lib.

17, v. 76, invece di iytivs, da <2XyoS, ioS, u-, dolore.

788. dyopAs yatvov, tenevano adunanza.


Svpyffiv, nei vestiboli, dat. plur. per 3-pais, da &upa, as, f. che pi spesso si adopera al plurale.

Tenevano essi consiglio in sulleporte (del palagio) di


Priamo, tutti insieme congregati, si giovani che vecchi. Da questo luogo apparisce che l'impero trojano,
non era una monarchia propriamente delia, n l'autorit di Priamo assoluta, il che pu servire a giustificarlo in parte del non aver tosto acconsentito a restituire Elcna.

791.

tle-ctro, imit, aor. 1 med. da i'w, rassomigliare.


792. axairs, esploratore, os, ov, m. e f. da <rxsirTOfiai,

guardare intorno.
iroSwzEiV'j nella velocit dei piedi, invece di wo~
Sa*'i5, da-TTaSu/xEia, xs, fem. da tos ed jxs,
sta, v.

H8

CHIAVE OMERICA
flrswoiIJxiS, fidando, confidalo,

wS,vi%, s, pari. pass,

med. da wtiD-iw.
.

794. SEy^vos. V. sopra al v. 137 in <!rori>iy}i.svos, osser-

vando.

Tap

vavytv, dalle navi, invece di ir vq&v. Molti

nomi della seconda, e lena


sumono in fine la sillaba

quinta declinazione as-

$iv, e

diventano inde-

clinabili.

tfopnnS-isv, ai movessero, invece di c^op[Ai'Tio"av,aor.


1 ottal. passivo di ^npitaw, gettarsi

da

Aw

(jt,"Jj,

da un luogo,

e opy-io, gettarsi con impeto, dal

nome p-

impeto.

f|S, f.,

796. Sxpirof, indiscreti, os, nv, m. e T.; Sxpiroi ftvQ-oi,


discorsi indiscreti, non ponderati, dal verbo xpivut,
discernere, scegliere.

797.

tpTiviiS,

in ;mce,

t,S, f.

Xio*roS, inevitabile, os, ov, m. e

f.

dall'oc priv. c

da

liaijw, evitare.
optcpEv, mossa, pass. perf.

mcd. invece

significazione attiva e passiva,


trasi

Unrwira- per

wt

da cXpw.

che ha

tSpee,

Cosi incon-

da <Vrop.i. Lib. 2, v. 146.


i\s, loB, m.e f. Pro-

804. ira\M'7r(iiivv, i diverse schiatte,

priamente significa molto sparsi

disseminati

da

HTtpcu, seminare, perch gli uomini furono distribuiti in molte e varie terre e nazioni.

80G. TohriTas,

cittadini, poet. per

wiiS, isuS,

f.

gnifica aio,

oroi/ms, ov, m. da

citt.

808. teux*, armi, da

nO^aS,

tos, n., che nel sing. si-

da Teista, fabbricare, e talvolta ar-

mare.
809. viikat, le porte, n, %s,
citt, da t\iS.

f.

Propriamente l'accesso alla

dSfywvro,

si aprivano, imperf. jonico per ujrvvvTo,


da oTyw, ed oyvvy.i.
810. tritoi, pedoni, bs, ov, m. da vita, %s, f-, martelletto del piede. Qui ws^oi S-'VttS, vale pedoni e cavalieri, da Vwos.

pi>p.ayr.s, (muffo, s, oO, ni, Proprio delle

monta-

Digiiizcd

bjr

Google

14$

LIBRO SUCOiUHl

glie, da opos, os, n., monte, e da o^aSos, ov, m.,


clamore, tumulto cagionato dalla moltitudine.
Sii. x.olvf\, colle ed anche colonna, r>, %s, f. oppure xwXwvoS, ou, m.
812. Wpi'Bj)o[*QS, accessibile d'ogni parte, os, ov, m. e f.

da Tpj^w, correre,
med. SSpou-a.

il

cui aor.

iSpau-ov, ed

il

pass.

Ce jli uomini chiamano Batica, e gl'immortali monumento dell'agilissima Mirinna. Di queste due lingue si parlalo nella nota al verso 403 del primo libro.
Mirinna. Le Amazoni erano note cima quei tempi, poich dicesi che Priamo intervenisse a una guerra contro di loro, e che

pur contro

le

Amazoni movesse

l'arme Bellorofontc. Quindi anche varie citt ebbeil nome delle Amazoni; e nel campo
d'Ilio eravi un colle detto di Mirinna, che si crede
un'Amozouc. V. Strabone. Anche Diodoro di Sicilia

ro amicamente

dice di aver veduto nella Frigia


na, e delle sue compagne:

ma

il

sepolcro di Mirin-

sepolcri delle

Ama-

zoni non assicuravano punto di pi la loro esistenza,


di

quel che

ci

convinca dell'esistenza di Antenore

sepolcro di quel Trojano che mostrasi tuttavia

il
in.

Padova.
814. nro\vo-*.o\f\taio, agilissima nel salto, off, ov, m, e f.
da ax-eptif, salire, saltare.
816. xopv^aialas, dall'elmo ornato, os, ov, m. e f. da
xpvs, 3-os, m., elmo, ed

ctiXofi,

n, ov, vario, d'on-

de il verbo ioAut, variare.


820. 'AfpoJjiVi), Venere, ti,
f. da wfps, ov; m., spuma.
821. xvntioim, sui giacili, s, ov, a. da xv-qpi), ifi, C, tibia, stinco.

tvvt&i'wu, assopita, da tbvw, od ivv&Zfi, che ha una


significazione attiva e passiva. Qui aor. 1 parlic.
passivo. Da evvii,
f., stanza ove si dorme.perch da tvo~w, dormire.
824. ttiovrov, infimo, speri, sincop. invece di veioraros,

da vsios.
827. Pandoro, a cui Apollo istesso present l'arco. Espres-

CHIAVE OMERICA

130

sione poetica per dire ch'egli era

il

pi grande arcie-

mondo.

re del

di e, da
.832. atfxtv, permetteva, imperf. jon. invece
l&UI.

Propriamen833. f>ff%voa*, perniciosa, wp, opas, m. e f.


corrompere,
te corrompente gli uomini, da fivw,
ed AWip.

uomo

Epiteto di guerra.

837. opxfAoS, principe, os,


pxps, quasi apx M t* oS

m. Voce

di',

poet. invece di

7839- 73-wvs, arden(t,(uv, wvos, m. da T9-w, ardere:


3-wvs, lifirai, ardenti cavalli, fi per anche epiteATSwv, pure nome
to del ferro. Lib. 4, v. 483.
185.
proprio di uno dei cavalli del sole. Libro 8, v.
-pouff,
815. AjppooS, estuante, pieno di caldo, contralto di

ov,

m.

f.

e pto, fluire.

da ciyav, molto,

848. Ay*loT?oS, dai curro rco,

ofi,

oi,

m. e

f.

da 7x0-

\os, n, ov, curvo, e r^ov, ov, n., arco.


Fjanli di archi ricurvi.La voce greca iyx.v\hro%o$ inad una cordica una specie di dardo che s attaccava

reggia.! Latini lo chiamavano


la

mano non

lo rilasciava

mai

amentatum jacvlum:
e la correggia serviva

del combattente.
a lanciarlo, o a ritirarlo a grado
si diffonde sopra, da ivi, 9vi)(ti, che

850. lirixilvovrat,

viene da xtvw, e questo da ffxsiaw, diffondere.


v,
Aa^iavs,
852. f\p.ihvu>v, dei muli, os, ov, m. e f.
mezzo, ed ovoS, otf, m., alino, m. o f.
yivos, razza, os, sos, n. da y/yvojAai.
yportpwv, agresti, tpof, sp*, *(Hf, <Ja iyps, ov,

vale cacciam., campo. 'A-/porp* fem. sostantivo,


471.

Irice, epiteto di Diana. Lib- 21, v.

857. rsvE^Xr, origine, n,

i)ff,

f.

che da yevti, &S,

f.,

questa da yiyvap.(.

m., uc-

ofwvs, oB,
838. oiojvi<Jri\S, augure, is, ov, m. da
augurio, come nel verso
cello di rapina. Vale anche

seguente.
la nera Parca. Cosi
839. .Va co' suoi augurii non iscamp
potuit depellere
Virgilio; Auguri ted non augurio

pestem.

LlItltO
"

v.

d'onde poi

il

131

SE LOS DO

860. iSfO), fu prostralo, aor.

pass,

da bajiitu, domare,

sinonimo

861. xp'i^*, fructdava, imperf. invece

xspai^w, che pr pria metile

xcp&Vs da

di

significa incerare

code

corna, da xlpaS, ras, n., corno.


863. fiittaaav, erano apparecchiati, 3- pers. plur. perfet.
dall'inusitato
alt. giunte, invece di [<.[*7]xaffav
,

ftaw. Lib. i, v. 589- V. sopra. Allo stesso modo leggi fisftao*!, invece di (*(*u3tao*i. Lib. 10, v. 208,
ti.iy.antv

per

[as[ji.i|x|jii.

per ptpa,KiS. Lib. 1,

v.

Lib. 9,

v.

637, e fAsjAaws,

379.

vtrfMfi, alla battaglia, invece di

vfffAi'v-n

Vedi sopra

al

verso AO.
866. yEya&rctS, noli, wS, via, s, dal passalo med. di ysi-

y^ya^.
887. pctpjiapcu^uvwv, barbaramente parlanti, oS, ov, m. e
f. Propriam- rosso nella voce, da ?wvt, tis, t, voce,
c |3apppoS, ot;, m. e i\, barbaro.
868. xpiryvWov,' frondoso eccessivamente, da Sxpirofi.
vofiai, che

V. sopra v. 796, e questo dall' priv. e da xplvta,


/balia.
giudicare, c da $Uo,
873. eV'pxstff!, allontan, aor. 1 da Vrufixlto, comp. di

V, ed pxtw.
\vypav, triste, pestifera, s, , ov.
oXE^pov, morte, oS, ov, in. da tXXvpi, d'ondeXS-p/ov
mpof>, giorno fatale. Lib. 19, v- 294.
877. Sivtivtos, dai traffico, is, stfffa v, che viene da
oivi), f|S, f.. Vortice delle acque.

LIBRO TERZO

w. 1.

fia insieme, con: poetic.

si

dice anche

Lib. 9,

ftv'o'ts.

vers. 6.

2.

ivoTTj ( con clamore,

4.

!ip./!pov,

ti, vis, [.,

da Jva'w.

pioggia, nembo, os, ov,

m. da

[*s,

-fi,

v, e

pos, oc, m., (lusso, poich piove l'acqua insieme e

compatta, d'onde poi coll'introduzionc di una ( si fa


V/3pif*os, ov , m. c f., impetuoso, grave. Lib. 3, v.
337. Talvolta s'incontra S/lp^os, ed allora vale minaccioso, potente, forte. Lib. 4,
357.

U^ff^arof immenso, os, ov m. e


pronunciato
,

S-tffyotros, fatale,

farbs, che da

fnfki,

v.

f.

453, e

lib. 3, v.

dall' priv. e

da Dio, da

da

9-sS e

dire, d'onde IHtf^awqs, re-

spensi divini.
B.

(taiwv, ai flutti, eolie, per

da
6.

pofl&v,

gen. plur. di

poti,

fa,

pltu, scorrere, defluire.

nurftw'ofcft, ai Pigmei, Tos, ov,

pugno, ovv. lo spazio che


chiuse della mano. Yuolsi che

m. da 4nVrvMi*i

f-

il gomito e le dita
Pigmei non eccedesun cubito, e

tra
i

sero nella loro statura questa misura di

8.

che questo popolo fosse nella Libia, a cui poi le gru,


facessero guerra.
airi), in silenzio, fi, fa f. da aiy.w, tacere. Nel dativa
usato avverbialmente, come a questo luogo, Gcty
tfiyfj, significa

camminavano tacitamente.

DigitizGd

t>y

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LlltllO

TERZO

153

viiavris, spiranti, poel. per Tviovrts,


pres. del verbo tv ito.

partii!,

plur.

Ma si avanzavano in silenzio gli Achei valore spiranLessiog nel Lacoonte osserva che Omero attribuendo ai Troiani lo schiamazzare, ed ai Greci il proti. Il

cedere ordinatamente in silenzio, volle con ci avvertirne che i primi erano barbari, ed inciviliti i secondi.
0.

9.

iXiiiioirfjv, gli

uni cogli

altri,

da SUoS, %,

ov.

difet-

sua declinazione, talch al gen. plur, Alnel dat. XMjioiS, ed XrkatS, nell'acc. vs
ed as, nel neutro lM|X.
xliwr*), al ladro, i\s, ov, m, da xiin*r&/, rubare, ed
tivo nella

Hlwv,

11.

anche ingannare,

f.

^w,

quasi da xoMnrrw,

f-,

coprire, velare, commettendosi segretamente

il

furto.
fttivat, migliore,

da

[j.sivtuv,

-oa,

concorda con pip&nv, caligine,

ta.

12. lnrt\><JGU, vede, prospetta,

Comp.

irt.iijo'ffco,

$is,

tu

di Iw), e Xsiiffo'w.

13. KovittaXas, la polvere

tws,

f.

avo$, che nel ncut. plur. ^sivovet,

.,

innalzata,

os, ov,

m. da xvis t

polvere, e da 2XXq[aoci, salire.

Sipvvro, era eccitata, imperf. pass, di opvuu,< f che vie-

ne da opta, eccitare.

OAfi, torbida, procellosa,

i\s, ios,

m.

e fera,

da cUX-

Xa, ns, t, procella.


15. ff^eSov, da vicino, avv. d'oude o-^S^v, che vale lo
stesso. Lib. 16, v. 800.

combatteva in prima fila, da wpopa^icomp. di irpb e fiA^o^ai.


Alessandro. Lo stesso ebe Paride; cagione principalissima di quella guerra, siccome colui che aveva rapi-

16. irpofji^i^V,

tyt,

ta Elena. Perci anche naturale che Menelao, ve-

dendolo, esulti nella speranza di ucciderlo.


Divino^a' -sembianti. La voce divino,
fatta,

non

perfezione dell'uomo,

ma

o altre di simil

un Dio,
Omero la

simile a

significa presso

solo si applica alle perso-

ne considerabili a cagione di alcune particolari qua-

134

CHIAVE OMERICI
liti

che esse posseggono in un grado superiore al co-

mune. Cosi Achille

divino per

per l'accorlerza, e Paride per


. 17. qrafictkiiv, pelle di

cosi propriam.

i!

suo valore, Ulisse

la belt.

pardo, sottintendi Xopv, pelle,


li eh crebbe panierino, dipante-

si gai

ra o di pardo. Nel mnsch. trxpctktoe,

Dei fe mia ile

tu, %.

, n, ov t
ovv. rvfifl-rw, euri-are, piegare.

xf*-ri>Xa, ricurvi, flessibili,

18.

xsxopu&uina,
os,

ov,

i),

mare

da x.^rui,

mun('(e, siocop. per XXopv-njj.ivtx,

da

da xopu^w, o piuttosto da xopuo'o'w, ararmare in generale. Qui xxopv-

di elmo, od

armata

la

punta di ferro.
da orpoxaXi-

19. -TTpaxccli^era, provocava, imperf, ionico

che da xaXnj.

Zcmj,

Sfidava

pi valorosi degli Axhivi. Egli

l'apparenza, non colle parole.

glia qui mettere io

commedia

gli sfida col-

Sembra che Omero voil

carattere de'boriosi

codardi, che

con

vilt,

si presentano con breveria, si portano


e finiscono col vituperio. Alcuni tolgono

due versi, come contraddiltorii. L'arnon era da duello.


a battaglia, certame, Afi, i\roS, f. da SijfaS,

dal testo questi

matura
20. Sigbr^ri,

di Paride

ia, ov, ostile, ardente, d'onde tutw, e iniqui, e


Sulw, devastare col fuoco, da taieu, abbruciare.
22. fiifi&wra, avanzandosi, che si avanzava, partic. pres.
acc. di j3(/3a), mentre /i/ls, lib. 7, v. 213, 6 pari,

2 di f3/j3qu,f, poetico per j3*ifjt/: (itfi&trS-w. Lib.


11, v. 809, significa lo slesso, e ripetesi da (aivw,
andare.
aor.

23. /wv, leone, wv, ovroS.m.

in un corpo, a, aroS, neutro. V. sopra.


abbia incontrato, da xvpw, f., xvpfftu. 'Eiri
ovipari xvpaas, perci vale t'neon(rando", abbat-

fftbjtKrt,

xiiptfcts, se

tendosi in un corpo, d'onde poi xipfj.ee, <XTos,a. preda, o ci in cui taluno si incontra. Lib. 8, v. 488.
24. xtpctbv, cornuto, os, tv, m. da xpas, roS, n., corno.
aypioif, agreite, ios, iati, ov, aggett. Trovasi
per <r

tlBKO TKKZO

ypia,

sostantivamente. Lib. 8, v. 82, da yps,

m.

ou,

28. nrttvwv, affamato,

'.

f.,

26.

aw.

Hiwwm,
le

da

fatui-

iT^tp,

-..

..

..

q-Monltin^uti.

inxatjuano,

da

o"(vw,

f.

tfw, pres. sogg.

Va-

anche concitare.

28. jVijv, scellerato, empio, che

come

peccato,

tis,

w, m.

da Xrio, HSrtv,
ed ihrfotivw, peccare.
ripetersi anche da AAopai, ondare, d'onde poi

AXitJw, lirsiw,

Pu

ha

.j'rps, ov, Lib. 8, v. 361,


flUirdfc'w,

(U^(iwi', ed Xir'fi[Mi7V, avo?, m., peccatore, distornato dal buon cammino. "'AX*i, errore, giro ansiet. 'AX%\i.'x, ro, ed Xwxfvvn, sviamento, andiri,

vieni. Lib. 24,


29.

v.

157.

h%iwv, dal carro, da Sj^os, oi/, m. ed anche tos, a.


che da ^cc, il quale talvolta significa Io stesso
che ^w, portare, f., ijtfw. Qualche volta oj-os vale impeto di acque, ed anche come j^sros. oO, m.,
canale, d'onde poi xwitt'iS,
v. 287.

oii t

-i

conduttore di

acqua. Lib. 21,

X&f&fy, a

terra, avv. Scriyesi anche

x B f**SiS,

da

31. xaTwXiirii, fu colpito, percosso, aor. 2 pass, da xct-

t, 'yliio'fl'w, f.,
che vale propriamente
a rendere istupidito.

colpire

31. (JlilVw, sfuggendo, evitando, da litu, che originaria-

mente vaio macinare. Nota per che aktaivw, da


quello derivato, significa Mer caldo.

ritir, impcrf. med. da x*?w, f. <rw.


*X*?*>">
rinf amare, euitare, contenere, essere in pena e pien
di cure.

33. waii'vopffos, risultando indietro, os, ov,


iv, di

m.

f.

da ira-

nuofo, ed opw, eccitare, concitare.

34. piffffYiS, nei boschi, dat. pi. jon. invece di (Hitraais,

da

(Htftfi, plur.

Tfjxos, (remore, oS, ou, m. da rc'tu.ui.


iw... 1Xka(&, invase, per vviXoifit, colla 1 raddop-

156

CIMAVA 0MKK1CA

2 iad. atl. 3. pers.


{wola|*pvw, comp. da for, e.au.avw

piala per ragione del verso, apr.

sing. di

verbo irreg.
yuia, le membra, ov, ov. Particola rmeo te
mani.
V. 35.

vixwpyaev,

ritirasti, aor.

piedi e le

1 di va^tuptia,

che da ^wjJiw, andare, accollarsi.


P oS ou ) Of-rlwgo,

ne

f. i\fTui,

Da questo

vie-,

'

>xps, pallore, os, qu, m., quasi StxP auS dall'eepriv.


e da XP a > c fr""e, d'onde poi j;ps,, v, pallido.
'

39- Aixrvapi, o Paride infelice,

m. Composto delcomposti ha il senso di

is, iSos,

la particella Sus, clie nei soli

sciaguratamente, a mal in cuore,


yvvatv.avtS, sedultor di donne,
vi,

ains,

f.,

donna, e

ec.

m. e f. da yi>-.
impazzare, esser

i\S, ioS,

a,%iVQp.ai

furente.
\<n-t0QirBvr;impostore, ingannatore, f|S,oS,m.,d'on-

de

pi sotto; da

lyir tpo-n-Eiw, al v- 3i)9

vece di irupos, au, m. e

(.,

in-

-nir-Eifios,

au-

infinito, ed itw,

gurare: o piuttosto quasi ny.tpo-rsvr'iiS da

iiy.Epos,

of, blando, e da >^, noce.

40. fovs,

non nato,

os, ou,

m.

f-

Vedi la nota al lib. 1,

v. 415.

m.

3.yau.bs, celibe, oS, ov,


p.tu,

f,

dall'

xjpS/ff'ros,

lli,

priv., c

da

ycc-

condurre moglie.

41. xepSiov, pili idife, invece di stspSiiw,

da jcnos,

42. IwJStjv, inoj'wria,

tj,

ijs,

il

cui superi,

eos, n., (ucro.


f.

Vale auchc indegnit, di-

vif-^iov, spettabile, mostro

dito, aS, ov,

m.

f.

da

OTTTojiai, vedere.

43. xaj'X a)-ujffi

tieriuono, dileggiano,

ffw, lo stesso

da

44. irpfiov, valoroso, os, ou,

combattente in prima

m. c

fila.

f.

f.

invece di wp(X^;os,

V. sopra.

45. Iirt, per sincope invece di 'inrirsvi,

sere in.

xce^^w,

che x-ay^alAw, prcs. sogg. per

da

Inruy.i, es-

w,

47. irim-\ihacts, navigando, da iwiVlwpM, od Ivtvhtitu,


i-,

mata, da

wJ.i5(ji.i,

o ir\t*wj, poet. per irtw, na-

vigare.

come al nom. pri-i


da Ipi'upos, of, m. e f. d'onde si
fbrma Iphp, amabile, congiunto, da %pi, molto, ed
amare, come IpZia.
Altri lo ripetono da
apeo, adattare, talch traipovs iptt\pas, varrebbe

ipiypas, cari, jon. per pi'upQfS,


pss, per Ipitipot,

Iptu,

compagni adattati, convenienti.


48. fiix&f's, mescolandoti, unendoti, ejS, tltttfa, tv, part.

aor. 1 att. da p.iyvvp.i, che

assume

tempi da (*irw.

inus.

Xkohuiro'iai,

a stranieri,

s,

ti,

da Xkos, n,

av,

STT-tSov, av, n., suolo.

Col dall'Apio terra ne menasti via

49.

L'ha bellissima femmina

etc.

Peloponneso

il

Elcua moglie di Me-

nelao.

vvv, sposa, s, ov,

del fratello,

Propriamente la moglie del figlio


nora Lat. nurus. I Greci combattevar.

no per ricuperare Elcna moglie del comune fratello.


ai nemici, T|S, ioS, m. e f. da Ss e p-ivoS,

StWfisvffi y,

51.

os, n., robustezza.

X,&pp-i, gioja, gaudio, a, aros, a., da %o.ipw.

vergogna, infamia, a, aS, f. e jon. u, i\S,


da xoctu^u). Lib. 22, v. 293, abbassare il volto, ed
al lib. 24, v. 233, xset^ves, infami, vili che non

xarvjifi'ijv,

sanno avanzarsi.
32. (Ltsivtias, sia che sostenga, attenda lo scontro, aor. 1
eoi. da piva/, che significa star fermo al suo
posto in guerra.

ottat.

33. Txp.xoiriv, consorte,

cheExoiris,
34.
'

iSoff.

xi&a/HS, cetra,
v. 430.

iS,

36. SsiBrifiovS, tmidi,

Il

moglie,

iSoS,

iS,

f.,

lo slesso

masch.'jrapaxoiVns.ni' marito.

os.

w v,

f.

V. Lib. 2,

ovoS,

m.

f.

57. sfWo, avresti vestito, invece di ttfo,

v.

600. Lib. 16,

da Stt$w.
che sta per

sia"

w,

dal piucchep. pass, t'ift^v, che viene da 'ito, vestire.


Saresti rivestito di una tonaca di pietre. Cio tu sare-

138

gii

uve oheuici

non gi per ud supplizio legale desticome si suppone, ma per impeto


che corre volentieri a' sassi. Notache letteralmente sarebbe: avresti vestita una to-

.sii lapidato,

nato agli adulteri,


di furor popolare,
si

naca di
v. 59.

altiav,

sasso.

con

diritto,

per dovere, a, %5,

Talvolta vale

f.

dettino. Lib. 1, v. 416, o parca, lib. 20, v. 127, o


sorte, lib. 24, v. 22, o parte, lib. 18, v. 327.

60. iri\tx,vs, scure, vs, tos,

m. da

ir .tx&w, tagliare

ta scure, d' onde vB\txvov,

col-

manubrio della scure,

al lib. 13, v. 612-

rtipiis, indomito,

i|S,

Log,

m.

f.

da rt!pu>, domare,

e dall' priv;

62.

ixra^atv,

fende, spacca, jon. per xrajAvi), sogg.

pres da r&ftvut, jon. e dor. per TfAvw: ovvero invece di liwofWfl, poet. insertavi la v, ed aggiuntavi la
sillaba ai, aor. 2 sogg. da xTfAfw, Si-rap-ov, aor.

2 reg.
navale, oS, <x, ov, od anche oS, ov, m. e f. da
vabS, bs, f. Qui come al libro -13, v. 439, vale legno
navale, antenna, sottintendendo %pu, come al lib.
14, v. 410, e 17, v. 744.
tis, f - da pwhw, che vale anche por-

vjtov,

ipwTiv, impeto, i,

tarti con impeto:

pw

dal

medesimo verbo

fica cessazione. Lib. 16, v. 301.


63. Arp/H<ro4, imperterrito, OS, ov,

m.

f.

signi-

da rapita,

m.

V. sopra. Incontrasi anche rafifa, Los,

f.

Lib.

13, v. 299.
64. voltai, rinfaccia, imperai, da irp?Epw. Apporre
65.

a colpa.
ipiw&t, inetta',
6 OS,

gloriosi,

-fi,

ias,

m.

f.

da xuSoS,

n., gloria.

69. xtt&jffov, /a sedere, imperat. aor. 1 da JttS-i^w,

f.

o'w,

che da I^w.
70. xtbJaohH, aite ricchezze, beni, a, aros, n. da ierti-

ca i,f.jiT'i|o'o|Aai,p.

XXTiifiai,</cguistare,7>osaefl*ere.

71. b-wirTtpoS, i'uno o i'oltro, poet. invece di

, ov, da -rT-pos, che vale Io stesso.

Wortpos,

lamio tkhzo
v. 78.

1S9

tpvvS-yffxv, ledettero, fecerp alto, aor. 1 pass- jonic.


per 'lipvB-eaav, da 'tapina.. ...
,

80. riTvaxy.svai, togliendo

a segno,

di taira,

da rivotl-

vw. dirigere, e TiTvffxofxai. Vedi lifa. 8, v. 41.


83. arivrai, sembra, invece di arterat, come (TteiVo.
V. Lib- 2, v. 897. in questo luogo varrebbe propria-

mente 'accenna.

aw, tostamente, da

83. laavyXvws,

(Tw. Vedi sopra lib.

173.

1, v.

89. TotAupi-iipri, alma, ubertosa, os, a, ov, invece di


^oXu^brttp^, aggiunta poet. la v, e cangiata jonic.

Va
98.

in

% da -yots, e /Jw, pascere.

xV Syvovro
v.

tfiwwi), furono silenziosi. Vedi. Lib. 1

34.

99. ar;erpff9-e. sopportarono, sincope per wtw.vuo'3-, pass.


passivo da troviti, f. ^q*w, travagliare, o piuttosto
invece di WiTrvS-aT, pass. med. di
frire,

il

X,

tr.tJx_u>, sof-

cui fut. VEiVofWEf, ed

101. rirt&rctt,

il pass. w-rov3-a.
preparata, invece di r'tnuKrat, da rs-

fabbricare, e per met. apprestare.

102. reSjvai'n. muoja,

oltst. pres. dall'inusitato T3-ci](Ai,

si usurpano il pres. ottat. come qui; il presente imperai. T3-va3-<, Lib. 22, v. 365, l'infin.
o TtS-vifisv. Lib. 13, v. 497, e t)-voU

dal quale

v&vvai,

ftivat. Lib. 24, v. 225, e nel pass. Ts3-Vittrs, lib.


6, v. 71, sincop. di

rtS-vmt&ras,

'r$h>r\Qrct. Lib,

17, v. 401, e Ts3-vaff/, per r.i&vao-i, Lib. 7, vers.

328, da

r&vnxa.

V. Lib- 6, v. 466, dal radicale

S-fita-xw, morire.

103. Fate di arrecar due agnelli, l'uno bianco al Sole, l'altra nera alla Terra. Due i Trojaui, perch si tratta
del loro paese.

11

sole padre della luce doveva aver

la vittima maschia e candida, la terra, nereggiante,

e femmina, domandava un'agnelia nera. L'agnello


de' Greci era destinato a Giove ospitale offeso da Paride.

103. Conducete anche qui la forza di Priamo.

duce la maest di Priamo.

Il

Salvini;

Il

Monti tra-

Di Priamo

CHIAVE OHE R1C

160
Paltezm.

11

Cesarotti.

La

forza di

Priamo; frase che

a lui parve la pi fedele del lesto, c la pi impropria


nel caso presente, come si raccoglie da questa sua
nota.

La forza

di Ercole pu dirsi con propriet iu luogo dL


Ercole stesso, ma la forza di un vecchio spossato

complimento alquanto strano. Si risponder che anche i moderni direbbero vostra altezza ad un principe

un

di piccola

statura:

titolo statutario;

ma

appresso di noi

l'altezza

laddove Omero, che non era ob-

bligato a questo cerimoniale, ebbe gran torto di usare il suo titolo cosi a rovescio. Il senno di Priamo
sarebbe slato il termiue dovuto alla circostanza. I
dottori io greco determineranno quale delle tre versioni sia la pi esalta, ed i buoni critici giudicheran-

no qual peso
Padovano.
v,

sia a darsi alla osservazione del dotto

m.

106. wrtpiXoi, speri/turi, oS, ov,


chi viola

Da

f.

Propriamente

fatto con solennit religiosa.


Vaso delle sacre libagioni. Quindi

un giuramento

fiaVq,

i\ s

>

t.

irtpficclws, avv. Lib. 13.

v.

293.

Spergiuri eie. Paride accollo ad ospizio da Menelao gli


aveva rapila la moglie- 11 Cesaroili osserva che Ettore non meritava l'ingiurioso rimprovero di sper-

ma

giuro,

107,

fra

nemici inqueslo,

lo

scorso di lngua di

Menelao pi naturale che non sarebbe la distinzione voluta da una scrupolosa verit.
con delitto, trasgressione, a, aS, f. inve-

virtpfiao-'fi},

ce di -is, ojs, f. da fistvtp.


109. (asttjo-iv, intervenga, sogg. pres. jon. poet. invece di
u-ST-otfi, che sta per psiUt da fiTeiju.
113. tpvfyxv, schierarono, contennero, da ovxoj, f. \ia.
Nota che pi'if , f. tfw, significa trarre, e proteggere.
116. wpoT, a, verso, invce di <rps, doric.
118. Taltibio. Uno di quegli araldi, ai quali Achille conse-

gn Briscide.
jrpoTft,

mand,

wpo'iifl,

contralto da m-poTti. Altic. invece di

imperf. di wpoFtyM.

11BB0 TERZO
e.

161

ya\w, alla cognata, torello, o moglie del fratello,


ws, w, f. ed anche ya\wS, u>, e yobuiS, r&Xtua. Da
yXa, xroS, a., latte.
Sifiapn, alla moglie, ctp, praS, f.
128. iifscmv, tesseva, vftxvw, come v?w. Metaforc. dicesi fiu&oi/S fyxivov, tesseva detti, lib. pres. v. 212 e

122.

Slov C^aiV, (essefo inganno. Lib. 6, v. 187.


126. SiVXax*, duplice, a doppia trama, a%, xos, m. e f.
Propriam. a doppia crosta, da JSs e
xos, f.,
crosta, ovvero dal verbo Wt^w.f.ffw, dupiicare,
che 6 da eWtos, doppio.
tropfvpii\v, splendente, porporina, so?, sa, od
e contr. povs, &, ovv, da wopyvpct, s,
Si traduce
stoffa.

anche splendente, per

f.,

Sov,

porpora.

la lucidezza della

lo qualche codice si legge io luogo di que-

marmarmo (Aip^wpos, ov,


pure lucido. Ed perci che

sto aggettivo y.&p(J.apii\v, da \ia.p\i.ctptos, a, ov,

morea

o splendida, perch

lb. 12,
si

v.

380, e esso

il

incontra al lib. 16, v. 733, ftpfAapov irlrpav


t

pietra

marmorea

o splendida.

Ivirajatv, intesseva, ricamava, invece

di Msreco'o's,

da u.w<rcrw, che da

imperi", alt. 3. pers. sing.

wtXtfw, spargere, d'onde la metafora.

(i^ous

te

fatiche, oS, ov

t\Oi, con premessavi

Va

od anche

epilalica

ce&os, da

e cangiata la

in 3".

IVou

lla

ampia

Elena nel suo palagio che travagliava una

tela doppia, rilucente, e vi tesseva le molto

fatiche che i Troiani domatori-di-cavalli, e gli

A-

chei vestit-di-bronzo soffrivano per sua cagione sotto le

mani di Marte. Questa immaginazione

de onore

alla delicatezza di

fa gran-

Omero. Qual lavoro pi

interessante per Elena! Quanta lusinga al suo

proprio! Qual contrasto di

amor

doveva destarle
questo ricamo! Quanto spesso l'avr interrotto bagnandolo d qualche lagrima, rasciugata ben tosta
alletti

dalia vanit! Povero Menelao! Caro Paride!...


(0

questo per "me!...

Ah

io

luti

pur son bella, son pur

fG2

CHIAVE 03ILU1CA

amabile ! Qaeste cose, e molte di pi dice questo sov.

la cenno a chi ha il vero tatto del cuore.


129. tlxla, celere, veloce, invece di dixia, da wxvs, gix, v,

130. vi>m>a, a sposa, da vvfifa, ovv. vifi^n,

mente ninfa, nuora,

di vtyupriiw,

9-Jfrxsla, maravigliasi, os, ov,

ijs, f.

Propria-

sposare.

m. e

da

ed

pres.

med. da

f.

f'xslos, simile, da fxtu.

133. h\ai(ttvai, cupidi, desiderosi, part.

lAai'oiAsu, desiderare, voce poet. o ricopiate

prosa

liltf/totf,

jon. per

XiXxi't).

135. >ri>rvn'iv, sono conficcate, infisse, pass.


yvtffu,

f.

med.

di irl-

gw.

137.

o"eTo,

138.

xexI^O^ arai chiamata,

per

in

Lib. 3, v. 399.

(e,

jonic. invece di ffov,

da

fui. pass,

ff.

da xxiiw, che nel

pass, passivo e xjelufisi, coin da xXitn, dalia cui

seconda persona xi%\i\tai,

si

fa

appunto xix\f\ao-

fim, ffij.
139. Coti dicendo eie.

11 Fope dice ben a ragione che queuno dei pi bei passi dell'Iliade, e loda allamente l'artificio con cui il poeta sa renderci benevoli a questa donna di si perni ci osa, bel le zza.
1*0. roxiiuiv, dei parenti, tvs, iws, m. da rixrw, generare. Qui roxriwv sta jon. per Toxttuv.
141. %o>^a.\kivi\, coperta, pari. aor. 1 med. os, *i, ov,

sto

da JtaMwrw, f.
apytvv%Si, di candidi, dat. plnr. invece di prtwas,
da pftrbs, od pyttvhs, v, che viene do pys,
bianco.
ISiVQtftr, veli,

l, vis, f.

dat. pi. invece di 69-vais.

142. 3-odau-oio, dalla casa, dal talamo, os, ov,


al v.

ni.

Vedi

174.

rptv, tenera, da rlpitv, pejv, *v, darc/pw, Barare,


affliggere, tritare;

ancelle, os, ov, m. e f. da n?i, e <7ro>w,


uenare od occuparli d.
HI. ru. Su questa Eira vengasi l'orazione di Dione t. 1.

H3. ^ivolot,

p. I. Altri

credono che

sia

altro Pitico, e diversa dalla

un'alfa Etra

madre

un
Ad ogni

figlia di

di Teso.

UHM

TEBZO

modo Omero avrebbe

fallo

63
meglio ad omettere que-

sto nome, che svegliava


idee troppo sfavorevoli alla
bellezza di Eiena.
v.

145. Porte Scee. Propriamente una tal


voce significa Sinistra. E qui notano gli Scoliasti,
ultimamente publicah in Venezia dal signor di Villoison,
che tal
la fu delta

poranche Dardaoia b che diccvasi. Scea,


o

perch fabbricala da un certo Scee, o


perch sinistra
parte della citt, o perch i Trojaoi
sinistramente deliberarono, quando introdussero
da quella il cavallo
di legno. Le quali spiegazioni pur
si leggono comu-

nemente
146. Oi

S' {i$J

ne' dizionari!.

nj3i*|Aov,

Priamo, od

il

corteggio di

Priamo.
148. vtvwpAvta, prudenti, os,
ov , dual. da tvV{Mi,
sapere; fvvy.1 da -ttvIw, spirare, soffiare.

149. fioro, sedevano, jou.

moyipovTts,

Ut.

peroro, 3

pi. iraperf. di tfu<w.-

seniori del popolo, tov, qvtos, ni. da


St|u.os, ov, m., popolo, e yiawv,
avros, m., vecchio.
riTriytao-tv, alla cicale, rirriZ, yoS, m. dal.
i

plur.

invece di ttti?!.

La rassomiglianza fra i vecchi e


da riconoscersi nell'essere gli uni e
loquaci e secchi.

le cicale forse
le altre

152. SsvS>>, sopra un albero, ov, ov, n. Propriamente


Stvdpov, d'onde poi l'agg. }>sv'pi\US, fyaaa, i\iy, abbondante di alberi.
Xttptatffaav, soave, bus, tfacc, iv.
Propriamente del
giglio,

da Xtipiov,

l'off,

183. fbp-w, nella torre, oS,

n., giglio.

w, m.

ta disposizione di soldati in

Significa pare

numero

di

660

una cerforma

io

quadrala.

155. -rixct, sommessamente, a bassa voce, avv.


158. avws, assolutamente, avv.daavs,
*, ov, grave. Vale talvolta assai, gravemente,
orribilmente.
161. >v, parlarono, heot. per tyaaav, imperf. da
^nf.
163. urtfiv, marito, is, ios, m.

thos,
sedere.

affini,

invece di was, ov,


_

m. da fui, pot~

v.

mandarono, suscitarono, da

165, lywpfJtuffav,

i<f>op[Aw, f

che da pu-&i, irrompere con impeto.

%o~tu,

166. flrekipjov, grande, maestoso, os, ov, m.

e f.

da vri-

Xtip, (npos, n., mostro. Non dispiace la derivazione


da TXas, vicino, ed pos, w, monte, quasi allo come un monle.

170. rtpapv, venerabile, degno.d'onore, bs, , hv. nel


parai,

ytpaprtpos,

v.

com-

211, da ypoS, aroS, n.,

premio, onore.
172. Ssivs, augusto, bs,
terribile,

-ri,

v, che in

mala parte

significa

veemente,

kxvpi, o suocero, bs, oC,

marito; lxvpi\,

m. Propriamente padre del


suocera, madre del marito. Lib. 22,

v. 471.

173- ,SeIv, fosse piaciuta, da w,


dito,

f.

f.

riffuj.

Nota che

\~

riaw, vale annojarsi.

174. yvwrovs, i fratelli, bs, ov, m. Propriamente significa


noto, conosciuto, da yivtirxw.

175. ruXvyTiiv, unica, diletta, os,

i\,

ov, sincope di t"H-

\vytviri\s, ov, che significa generato in vecchiaja,

ultimo nato, nato assente

il

padre; da r^Xt, lonta-

no, e yivov.ai.

l'unica figlia. Ermkrae.

bjMiXixiV. eguaglianza di et, , as, f. da bffrflXig,


xds, m. e f., coetaneo, che viene da op.iXos, oy, m.,
ceto; ovvero da p,s, j, v, eguale, ed-l\\ixia,as,
f.,

si

statura. =Qui bftijXixrtj Ipowsivu pu tradurinvece che l'amabile eguaglianza dell'et, pia-

amiche fanciulle. Verri.


compagne.

cevoli trattenimenti delle

Monti dice
178. ririixa,

mi

e le dolci

struggo, languisco,

pass, medio da

<rir

jcw, f., gai.

179. Insieme ottimo re, e valoroso guerriero. Alessandro


predilegeva questo verso di Omero sopra tutti gli altri,

uti

si

poteva lusingarlo meglio

l'applicazione a lui stesso,


co. Questo

come

che Tacendone

rilevasi

medesimo verso fu posto per

da Plutariscrizione

sul sepolcro eretto in riva al Tigri all'Imperatore

"

Giuliano, emulo di Alessandro, e forse pi


degno di

questo elogio.
v.

180. 5p, cognato,


ty, pos, da oWew, accendere, giacch
era costume che il fratello del marito portasse
le fa-

ci nella solennit nuziale.

xvvmtoS, invereconda, impudica,

ths,

iS,

f.

da

xuvT-ns, do, m-, che ha la faccia di cane:


da xiwv,
cane, e e3+-i volta. T. Wofww, vedere. II
Monti tra-

duce

impudica.

svergognata.
te

Il

Salvini sfacciata;

il

Cesarotti

vocabolo greco significa propriamenfaccia-di-cagna, o sfacciata come una cagna che


Il

prendevasi per simbolo dell'impudenza. L'umilia di

una penitente

cristiana a stento

giungerebbe tanto

oltre.

la**, era, imperf. indie, jonic. invece

di nv,

da fu,

essere.

181. myao"ff7-o, ammir, guard con maraviglia, da 5.yuu.v.i, f. oVffofn, da y<io|*ai, Significa
anche invidiare. Quindi yafs, ti, av, splendido, ammirabile, da arri, ijS, f., ammirazione. Nota che
*|S, f. significa frattura e fido. V. sopra.
182. (X0(p*jrvS, nato con felice destino,
oS, m. e f. da
lioipct, as, f. che vale anche felicit e destino, e da
yivatkm
hi-fi tQotxiu.ov,

m. e

iov,

o fortunato, tov, ovoS, m. e

f.,

f.

da 6X(3ioS,

ricco, e questo da oXpos, ov, rn., ric-

chezza, e da Sai'jAiov, ovos, felice. Gli Inglesi ripetono il nome di Albione alla loro terra da questa che
credono primitiva denominazione, essendosi cangiata
1'

in a.

183. StS^i-fiaTO, furono comandati, jon. per SeSu-tiswo, e


questo per 5|ji.*]vto j piucchep. pass, del verbo Sau.u>,

domare, opprimere, uccidere.V.

lib.

flSi), gi un tempo.
185. aoXoWwlofE, aventi cavalli veloci, varj,

18i,

di cavalli, os, ou, m. e

f.

5,v.878.

agitatori

da toilio, muovere, va-

riare, e TiSlos, ou, propriamente poledro; talvolta


significa

anche fanciullo e fanciulla.

COI AVE OMERICI

100
v.

187. iffrftoTwvra, si erano accampati, aveva disposto


l'esercito, da ffrpcvr&oy.ut
che e da ff'rpcerhs, ov,
m., esercito, imperf. piar. La terminazione wvro
,

sta jonic. e poetic. per


tyfi-ots, le rive, n, ijs,

f.

&vro.
Anche

labbri dei fossi chia-

matisi perci hx&txt, ripe.

188.

X}-;9-i)v,

era annoverato, aor. 1 pass, da \iy<u ,

189. -vriivuocii,

da

Di'rfli",

a,

xs

f.

f.

%u>.

Eplcto delle Amazzoni,

.VTi e if-np, pos, o epos,

m-, uomo,

191. Iphtv', domand, da ptivw, lo slesso che tyofuu, da


s'pojxai, dire.

196. jerAos, ariete, os, ov, m.

Wiirw&rxt,
(tai,

passa in mezzo, da lurirwXio-

scorre,

che e da crwlSw,

lo stesso

che iroXim.

197. iTtfxco, assomiglio, paragono, da slxto.


ol>, m. e f. da -r^iys,
compatto, ed anche nejro e bianco, e da fwc).\oS, oO, m., pe/o, veifo, da p.i\Xoy, oi>, d., pecora.
198. b'wv, deiie pecore od anche agnelli, ojs, oibs, f. Trovasi anche oS, is. Lib. 11, v. 677.
tr&v, greggie, tos, n. da craw, possedere.

s-uyEtfjjiiiiw, lanoso, dat. os,


il,

bv,

201. xpavaiis, da'fl*pra. ,, v. Vale anche iterile,


tuosa, da xaprivov, av, n., vertice del monte.
202.

mon-

m. Quindi Solo (Jervis, oo, m.


540 e SoXo^povioi'o'se al v.

S).ot>s, iiijonm', os, av,

astuto, sottile, lib, 1, v.

405.
o

Il

u-fi-riS,

primo aggettivo viene da Sols e da pvSos


consiglio.

wwJcv, prudenti, lo stesso che iryxivs,


bv.
t'assennato Antenore. Parente di Priamo, perch Elicaone suo figliuolo era marito di Laodice figliuola di

Priamo stesso.
206. irY&Hf, in causa di legazione,
e jonic.
f\5, da
AyylUw, annunciare. Lcggesi anche yy&i'as, of
ll "
m., nunzio, amfc-asciatore.
"

207. IVtvtffaa, ospitai, da


ou, m-, ospite.
(ffkiia'ct,

'

J;svj'w,

o ^tiv^co,

da

*-cos,

trattai amichevolmente,

da ytllw,

f. rfiia.

208. iSTiv, conoft, aor. 2 pass, da oj'w, sapere, impa-

rara, d'onde poi SaVi^svaj, lib. 6,


pari, a'is,

v.

211.

taaa,

v.

180, non che

il

tv, dotto,

^ofAyw, eaenao am&eaue, duale, invece di

213. Iwirpo^Sijv, succfntmcme, parcamente,


avv. da

Tpo^i^w,

affrettarti, correre.

215. pafisfjjTojw-tis, oratore vaao, i$, hs, m. e f.


Propriamente chi inganna, o pecca parlando, da i|Aapr~
vw, peccare, ed
dire.
217. ST0.aj.tv, stava, poel. e jonico invece di lari\, aor.
2

Ww,

di ToYqpi.
218. -rpow-pinfis, tn ovanti,

^ff, oS, m. e f. Propriamente


inclinato all'nnanzi, da irp e qrpqvijs, off, m.
e f.
219. fpt] ad imperito; zotico, is, tws, m. e f. d'oudc
tSpi/a, as, f., imperisi*, iib. 7, v. 198, dall' priv.

e da dpsia, as, (. perizia, che da i'Sw, sapere,


220. ^jtOT-ov, iracondo, furioso, oS, ol>, m. e f. da
partic. aumentativa, e xt-qs, od, tu., ira Inveterata.
222. n^Sto-ffiv, atte neui, p0 et. per wfcitfi, da
vifxS, SoS,
f. che. da Wfat, nevigare. Da
questo viene v^sjs,
iffffa, c, nevojo. Lib.
13, v. 784.
228. Ttw.fl-XoS, dal lungo peplo, as, ov, m. e f. da rviw, tendere, e vivlos. In generale indica una
sopravesle muliebre : l'avevano per anche gli uomini.

Lib. Vi,

v.

priyansi

229.

carri.

Altrove
V.

signilca strato,

lib. 5, v.

onde co-

194.

23J iyol, duci, bs, oS, m. o f. da yoj.


233- TotvofMt, il nome, invece di t ovojta, a-ros, n.
23G. Soiw, due,. poeL. per avui, invece di cui al pi. leggesi
.

237. vv%, al pugno, al pugillato, avv. Eppcr irv% o\ya&v vate forte nel pugillato, da m-rvoaui. Ub. 13,
vers. 134.
....
.

Polluce valente nella lotta, miei carnali fratelli,


cui partor una stessa madre. Da ci si scorge che
la

l'avola dell'uovo di

Omero
gasi

il

Leda

posteriore a' tempi d

Intorno al valore di Polluce nella lotta vegbellissimo idillio di Teocrito, intitolalo i Dio-

168

CHIAVE OMERICA

una evidenza ed energia

scuri, in cui si dipinge con

sorprendente la vittoria di quell'eroe


re de' Bebrici,

uomo

sopra

Amico

feroce e bestiale quanto Po-

Iffemo.
v.

243- ftw^ooS, frugifera, alma, oS, ov,

m.

f.

Propria-

mente generatrice delle cose necessarie al vitto, da


?0w, generare e tw, vivere, ovvero ifioWa %&ot,
generante animali.
246. lv-fpov%, rallegrante, wv, ovoS,

m.

f.

da lutyaicw,

dilettare.

247.

un

in

o'xt/j,

otre, s, ov,

m.

dall'

da

priv. e

contenete.

tytw, caprina,

nome

ytos,

off,

ov,

m.

e f da aT, yff,
.

T.

proprio. Lib. 2, v. 374, ed A'yios

/ucente, s, 4, v, da tyxhvtu, che

tt^tta,

A7vfiffoff,

da

fato.

250. Sorgi, figlio di Laomedonte. Laomedonte fu un re di


Troja. Apollo e Nettuno cacciati da) cielo, gli fabbri-

carono

le

pattuita

mura

della citt, ed egli negando poi la

mercede

si attir lo

sdegno di quegli Dei.

260. Ztvyvvutvttt, accoppiare, aggiogare,

inf.

Zfvyvvvcti, da fyvyvbuj, o fybyvvu.1,


lib. 20, v.

f.

pres.

per

E^Ow. V.

493.

'orpaXwS, avv., attentamente, celeremente, da <rpvvo, eccitare, esortare.

261.

i\vicc,

da

te

briglie, oy, ov. u. lo stesso

che

-fivia,

Ivoto, spingere, d'onde poi fivi'o^oS, av,

3, v. 231,

ed r.viQxtvs, tos, m. Lib. S,

v.

aS,

f.

m. Lib.

508, aurt-

ga, cocchiere.
262. Stopov, carro, os, ov, m. Propriamente la parte in cui
siede

il

cocchiere, quasi i'$apoS, portante due per-

sone. Nel plur.

si

incontra tifpx per dispai.

263. zx,qv, dirigevano, guidavano, invece di sixv, imperf.

da ex w > che qui ha questo significato, f. T^ui.


267. Sipvvro, si alz, e propr. irruppe, 3 sing. imp. di Bpvvu.cn, voce rara.

268. V, sorse,siah, invece di ava, di nv&tfra, o meglio


di tiarn, da Av/tfTlflin, che propr. significa /or a(-

Digiiizcd

t>/

Google

LI ORO

TERZO

160

ma che ncll'aor. 2 a modo del semplice icruha pure un significato neutro, o passivo. S'incon-

zare,
y.i

pure 3.v, per vcatr-nS-t, sorgi, imperai, aor 2.


V. lib. 6, v- 331, ed va, vocativo di 5.vaZ. Lib. 3,
v. 331.
tra

yavo'i, risplendenti, venerandi, s,

da yw,

bv,

-fi,

ammirare.
.

271. (Aixipav,

ed anche spada corta, , ai,

coltello,

f.

da

272. wpT-o, pendeva, piucchep. pass, n alput, levare, ovv.


da ampio}, elevare, sospendere. Qui piucchep. senza l'aumento invece di tpiro. Nel senso passivo

ha

eppcr varrebbe; era


Altri poi leggono aopra, piucchep. pass,

la significazione sopradctla,

appeso.

di ccopuetf,

che

si

usa per

flop|*i, perf. pass, di

ti-

po). Dicesi anche poet. in vece d ffpro, piuccheperf.

del verbo

smo

del

apw, o

pte,

in

vece di

e col pleona-

si

ui.

ZiysoS, delta spada, oS, soS, n. da %tn>, tagliare, ed


~i\, fis,

femmin.,

tatto.

273, c 274. Ta<jJid i peli dal capo degli agnelli, e questi


poscia dagli araldi furon distribuiti a' primati dei

Trojani e dei Greci. Per far comprendere che ciascheduno avea partecipato del sacrifizio e del giuramento, e che qualunque di loro violasse l'accordo ti278.

rerebbe sopra d s le maledizioni del ciclo.


L'utilit che si ricava dai fiumi, e le stra
gi che spesso cagionano straripando, fecero credere,
che rssi fossero abitati e diretti da un Genio, ora be-

E voi fiumi.

nefico, ora corrucciato. L'interesse ed

no

le

il

timore furo-

grandi macchine della religione de' popoli.

Terra. La Terra, divinit.

E Fot

(Dei) che sotterra punite

appo

la

morte coloro

pi antico monumento
dell'opinione generate de' popoli sulle pene ed i pernii dell'altra vita. Questo dogma cosi essenzialmenche spergiurarono. Ecco

il

te connesso colla religione, che non vi fu mai nazione o trib cos selvaggia che non lo ammettesse.
Chiave Omerica.

170
"-

CHIAVE OMERICA

270. rifVffB-ov, punite, dual. pres. da rivvw.ai, Tivvuj, c


Ti'vvvfii,

rivw,

significano, rendere,

pagare

la

pena.

281. xxra-x-izvij. uccida, 3. pers. sing. pres. sogg. da


Tam-tyvut, che vale quanto

il

x-

semplice irtyvui, ucci-

dere, o ylvuj.

291.

t'i'tuS,

fino

che, poet. per uiS; viuiS, tanto

lungo.

da wS.
292- o'Toa.OCovs, la gola, os, u, m. Vale ancbe stomaco,
infondere, poich
da tfTfiot, toS, n., bocca, o
la bocca tramanda il cibo agli Intestini,
influ", col crudele, is, oS, m. e f.da vii, privat. e da
IXtioj, aver compassione.
293. 0irtxipavr<x$, palpitanti,da ttiraiput,c ffwapi'^w,
altre, per ffwai'pw. Proprio di chi lolla colla morte.
299. CT-tfATiviav, abbia violato, offeso, a. 1 ottat. colie, in

vece di

iri\u,ijv<x.t\).i,

da wquaivuj,

f.

nrr u.oiv&, aor.


i

1 tiri]wav,atuc. iirty.t\v<%, da irT\\i.ot,roS,m., danno.

300. iyxs^aios,

il

cerveffo,

ab,

ov,

m. quasi

v xe^atl-ij,

nei copo.

309. jrfn'ptdfilvot', fatale, oS, ij, ov, da wptn, sineop. di


qrtceraw, finire, destinare, da-Tripas, toS, n., fine.
e pose gli agnelli nel cocchio l'uomo pari-a-un
Dio. Siccome queste erano vittime di maledizione,
non era permesso mangiarle, e quello che le aveva

310. Disse;

offerte le

portava seco per seppellirle in un fosso, o

gittarle in mare.
313. a^oppoi, tornando indietro, oS, ov, ni. e f. da a^,
indietro da, e pini, scorrere. Trovasi anche ^oppos,
al iib. 18, v. 399,

ed T+oppoos.

318. oifi&Tpiov, ricalcarono, misurarono, da

Tplw, misurare, fut. i[(Ju>.


Misurarono il luogo. Quegli che

si

ot, e p.t-

lasciava spinger di

l de' termini circoscritti si reputava vinto,

anche non fosse stato

quando

ferito,

oppure avesse egli feri-

m.

Significa anche eredit.

to l'avversario.

316. xMipous,

le forti, oS, ov,

Lib. 18, v. 498, d'onde poi *\i\pQt*t,


re

f.

wtfw, estrar-

torte.

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TERZI)

LltlilO

xvvlri, nell'elmo, u, tjs,

Propriamente pelle di cane,

f.

di cui appunto coprivansi gli cimi.


XCxtytY. fatto di bromo, di metallo,

da x-alxLs,

v. 322. S|AOV, fa caia,

325. Rivolgendo

il

ov,

m. da

viso alCindietro,

ci' sospetto di

off,

taS,

i]S,

m.

f.

ed pui, adattare,

ov, metallo,

fabbricare.

Onde non

potesse esser-

frode.

Tosto balz fuori la torte di Paride, cio

nome

il

di

Paride.

325. Ilpios, di Paride, invece di Ilpfoos.

Dorj, osano

levare la S nei casi obbliqui delle parole con spirito

grave terminanti in
327.

a.tptr'iiroo'iS, veloci,

i$

Ipos, m-, aria, e -rais

nroixi, diverte,

off,

331. Tiawpiais, con

ed vs.

-irovs, oSoff,

m.

e f.

cmp.

di oWip,

woBs, piede,

n, ov.

fibbie,

ov, av, n.

Da ayvpv,

ov, a.,

martelletto delpiede, giacch suol si allacciare la fbbia sopra

il

medesimo. Leggasi anche ayvptt, as,

pttpviaS, bene congiunte, strette,

formato da papa, pass. med. di

332. ihvvtv,
vvia,

invece di

f.

flpoc.

indoss, imperf. colla v eufonica, da

si vesti,
f.

va, s, part.

js,

S.pu>,

SffW.

833. o-xos, icwdo,

off,

sos, n.

da

trarrti/,

f.

tfigw, co-

ricare.

anfi<xpov, solido, robusto, hs, , v, da

&rtifila,

cal-

care.

337. tVwot/piv, di corfu di eavallo,

ts, i$off, f.

Epiteto del-

l'elmo, ossia la cresta formata di crini di cavallo.

'vtos,

ov,

\<fos, cresta,

menii a cui
Signilca

m. ed ovp,
oS, ov, n.
si

anche

dell'elmo.

impone
il

S.s, f.,

il

Da

coda.

Propriam.

la cervice dei

giu-

giogo, da iterai, tcorticare.

collo dell'uomo,

non che

la cresta

akx.tp.ov, robusta, os, ov, m. e t. ed anche off, ti, ov,


da ixA, *|S, f., robustezza.
830. Ivrta, le armi, usato nel solo pi. o. e contratto lvrt\.
340. xirspD-v, dall'una e dall'altra parte, &vv. invece di
ixarpw3-Sv, da SxarlpoS.pa, ipov, Putto e l'altro.

838.

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CIILAVI

34*. aritrnit

OBEKIC*

stettero, ionie, per

dual. nor.

i*r*rW,

di

ombra,
346. StAiytfxiov, io *wnffa, e propr. dalla lunga
e tfx,tt aS>
*> * wn
os, ov,
f.,

m. e

f.

da

Wixs,

ff'

'

ombra.

*av.

317. irvToat, d'ogni parte, da *as, itS-Sx,


318. Sfotto, /or, trapass, aor. 1 da pfa-tfw P pW^f"di &vadvD-vapfSi], /u ripiegata, aor. i pass,
yvfj.'Trrui,

331. cLvu, o Re, voc. di SvaS. V. sopra v. 268.


poelic. per
332. Sifxao-o-ov, domo, abballi, imperai, aor. 1
>v.<xo*ov,

da Sa|*w.

383. +.yvujv, dei posteri, oS,

oi>,

m.

f.,

da o^, tardo,

e 71'vofjtai.

pass-med.
tema, soggiuntivo fallo sopra il
viene da
lpp<7<*. del verbo piyw, od ppn-w, che
piyos, freddo forte, rigore, d'onde rigido.
334. jvqWov, opi(c, che da ospitalit, oS, ov, m. e f.
ll^.V-fLO-f,

0 ^ 11 '' ricevere. Si
%ivos, ospite, e
noli che nelle parole siffattamente composte, quando
l'accento sulla penullila significazione

Ux

da^Tvos, o

c attiva,

ma, e perci scrivesi luyoo oS; quando passiva


l'accento sulla terzultima, e quindi -<vqoox s .
l'ospite efie riceve ospitalit.
3b\S. fi-TTwctkarv, inorando, wv, ava, v, invece di vwaXJV, da v, e irt.v<i, vibrare, col raddoppia-

mento

nell'aor. 2.

357. o/3p )fx 0 v, od (AjSpi[jiov, robusta, valida, os, ov, m. c


f. da (ipt&oj, rendere robusto, ed anche essere robusto. Vale pure impetuoso, rapido, da V(pas, av m-,
Pioggia dirotta. Lib.4, v.4B3.Lo si interpreta in buono e cattivo senso, e perci al lib. , v. 403, hu.(ipiptoepys,-^, v, che fa orrende e-violenti cose, ed allo
b^ot\s.'ytrvtip, |S, f.,oeerafa

stesso libro,

da padre
358.

v. 740,
libro.
forte. V. sopra al v. 4 di questo
ou, m. e
con molta arte lavorato, oS,

roXuSa.SW
f - da

woXs

e SaiSaoS, invece di oaiftXtos

dalo famoso

da De-

artefice di Creta.

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LIBRO TERZO

ip^pnaro,

173

ti conficc, piucchep- pass, invece di Iptfi-

plftfTo, per

da Ipsiw,
.

raddoppiamento
l.

attico invece di f\ptiara,

Un.

389. vTixpi, di rincontro, avv. da favi, prep. ehe vale

anche apertamente.
nfapai, vicino a, invece di irap..
\sirpt\v,

H, us,

il

f.

fianco, la cavit tra le coste ed

il

fianco,

da Xairaobs, i, v, ouoto, molle, che da

Xaw-d^w. V. sopra.
da o~t<x\iut, ovv. pw. Propriamente significa mietere, raccogliere, donde per-

Sifiniffi, tagli, lacer,

ci pvros, av, m., ime, ed


"OS, f., /alce.
360. lsuaro, evit, invece di ^'/.ivaaro, sor. 1 med. isiiw,
che si usa invece di \l w.

362. faXav,

cono, l'apice deWelmo,

ii

off,

od,

m. scmprecb

abbia l'accento, come qui sulla prima sillaba. Coll'accento sull'ultimo -yaXos, significa splendido, ed

anche il sosto, che sporge dal mare.


863. o'iarpvytv, spezzato, infranto, s)s, sTtftfa,
sor.

v, partic.

2 pass, da SiaS-pwroi, che si forma di it e


f. 1 3-piiN[/tc, f. 2 rpvaa, cangiando la 3Anche p-w-rtu, cucire, fa pa^ffi, fut. 1 e pi-

B-pvirra*,
in

t.

cangiando la tenue in aspirala, onde concorrendo due aspirate non producano cattivo suono.
363. .oujrBpaS, pi rovinoso, pernicioso, 'TipoS, ripa, <rt$fi&,

pov, comparai, di ios,

367. l*/r

si

spezzato, aor.

3j">), allic. ivyn.

fi,

v.

2 pass,

di ErvPp:!,

Cosi pure al

lib. 7, v.

la];*, invece di ft%a, aor A attivo del

368. BjtSH> fu /anelata,


irrompere.

Waiov,

riv,

us,

*|,

inutile, senza offesa, ioS, iov,

t-, wetiio,

d'onde irt&ffios,

rompere, per

270 incontri

medesimo verbo.

aor. 1 pass- da iaffui,

e.

m.

e f. da A*rper sincope Irdiatos,

dall' priv. e da ras, vero.

369. iirv^ciSt-ns, erettalo,


significherebbe inuto
e

~affvs, sia, v,

luogo stivaggio.

vs, sia, v,

che propriamente

di peli di cavallo,

daT^wos

denso, peloso- Quindi SawfoS, tos,

n.,

I7i
o.

CHIAVE OMKRICA

3yy w, f. jjjw. Quindi


m., fune, ed SvdpayxoS, ov
-

371. tyx, rtronatw, toffocava, da

iyxrfip,

ripoe,

strangolatore.

To\iixi(fToS, molto trapunto, ricamato eoWago, oS


ov, m. c f. da woX e xetfrs, ov, m., ricamato coll'ago,

da xsvriw, pungere. Perci <s"oXxffTos

5u-?,

vale la cinghia ricamata.

vrcip, tenero, OS,


deDie al lotto, da

t,

ov, invece di kfas, quasi ce-

S,irTojj,oti,

toccare, che da a\ifrw,

annodare.
372. ^sOs, fermaglio, tvs, ios, ta. da

Ix 4".

che vale anche

tenere.

rWaro, era
passato

piucchep. pass- di tiVw,

disteso,

vW<xxa,

il

cui

passiv. rir^fiai. Nota c.heTt-

r<r3"iv, al lib. 4, v.

356, viene da r&Zpj, disten-

dere, d'onde poi anche

nr&ywv.

rpuq/ctktins,

Velmo da

tre coni, tiix, tiets, f.

c y&lhs, colla v per la

da rpts

(.

375. x-ra^EVJo, ucciso, invece

(li

Jxrccfiivoio, gen. jonic.


1

senza l'aumento part. pass. pass di xrttvw, ed \xra\j.t, pass, passivo. Salvo che non sia panie, aor.
,

2 med.

dall'inusitato xtA, che vale Io slesso

376. xuvh, vuoto, invece di

xtvr\,

da xsvbs,

-ri,

che

t>.

irX (1''?' grassa, vS, iTa, , dalir-oyov, aor. 2 di wi|trtfu/, che vale quanto ny/vou-i, (issarsi.
378. iwiSfVTiffaS, aggirandolo, rotolandolo, part. aor. 1 da
Sivw, f. wrw, che da SiVl), ts, f., uorliee.
379. (AmaiWv, bramando, da ftmaivw, che significa anche essere irato. Al lib. 16, v. 492 lo incontri nel
senso di gemere, d'onde Paor. 1 u.tvt%vau,tv, al lib.
19, v. 58. Mivos, eos, n. vale impeto, ardore del382.

l'animo.
fragante, lo slesso che soSfAoS, ovv. urnf., odore,
o>os, da tv, bene, ed Sii-n od t/y.%

tv-Mti, nel

che da

f.

^tfw, oies=are.

ben odoroso, US,


da xxita, ardere.

xr,ivTi, nell'olezzante,

epiteto del talamo,

iffx, tv,

LlBltO
v.

383.

vtxraphv,

US

TEHZO

nettareo, las,

n., nettare,

ice,

iov,

da vhxTap, pos,

bevanda degli Dei.

kavov,

lottile, leggiera, oS, i\, av, epiteto proprio del


peplo muliebre come al lib. ">, v. 731. Si usurpa per anche come sostantivo, per cui qui iavov ytx>ra-

plov vale veste nettarea, e ci parimenti al lib. 14,


v. 178, lib. pres. v. 419, ec. N solamente di questo,

ma

di altri aggettivi avviene

ebe

si

adopriuo sostan-

tivamente, per es. r.^ipu per giorno, meotre aggettivo

da %pos, grato. S'incontra anche txvos,

16, y. 9. Finalmente quest'aggettivo lo


lo

.augno,

ma

si

lib.

applica al-

allora significa futile, quasi peavs,

da pw, fondere.
rv txVt,scosse, 3. pers. siag. a. 1

alt.

da rivsat,

f.

w.

86. yprfi, a vecchia, ypaCs, ypas, e jon. ypifiis, lo stesso


che ypafa, o per sincope da ytpax., vecchietta.
nrakouytvlt, annosa, i\$, ws, m. e f. da vaiai, un

tempo, da tempo, e yjVofMW, nascere.


387. fipoxpcf, sfiorante la lana, as, ov, m. e
l'off, ., tana, e xou,w, curare.

f.

da

s~p;ov,

Titfz si v, trattava, lavorava, jon. per -nffxs, da dtfxiw,


con aggiunta poet. la . V. r.awrat, lib. 10, r.438.
amava, imperf. jou. da fiXw.
<f iXo'rH',
391. S(Vwt-o7o*i, nei (ornili, s, -ij, v, da Sivw, che da
o/mi, vortice, giacch significa anche volgere.
392. tfTiiJJwv, risplendente, da oVilfW, fui. ^w.

388.

3tt4.

xP ol . da " a dama,

s, ou, m. Vale a significare tanquanto la moltitudine dei danTragedie e Commedie ha quest'ultimo

to l'alto del danzare,


zanti. Nelle

significalo estensibile

ad indicare anche

la moltitudi-

ne dei cantami.

397. tu.tpbtvra, desiderabili, tiS, tatfa,


che i(ipTs, lib. 2, v. 751.
400. ir ii, onde? perch? ec.
jrporpw, pi lungi, pi oltre, da vpit

otv,

lo stesso

402. kii&i, col, lo slesso che xSlfft.


408. viZvt, to/^W jDenltire, gemi, imperai, da bYQjw, f. <Tu>,
da bi%,vs, vos, f., sventura, calamit, lib-6, v. 28.

116
e.

chiavi;

ma'vipuff^UTOV,

oiuuuca

riprensibili!,

vtp.tffu>.

indegna oota, S,
.

i|,

v,

da

ili. irapauviovaa, se fatai per sprimacciare, assettare,


joo. per oropo'i'voOffa, part. fem. fai. da vopai>vtu,
che e da 'n'bpoS, e questo da iriipw.
412, nw^Tiffovrai dilegoieronno, cerniranno, da p-w,

|iO|A5tl,

ovv. -OfMtl,

f.

ilCou-af.
p-tS-cD, aor.

414. (3-&'w, abbandoni, invece di


tic.

2 aogg. poe-

da f*i9-jV-

418. tjS, wS, tanlo, quanto.

cwrxSKjpw, odier, da ^ix^'P', che viene da


x,3-os, saS, a., odio.

416.

da piTi'i^ai o

eeciferd, far nascere,

(iT]Tffo(Aai,

da

p/U-rop-ai,

[xtitiS, iSoS, f., consiglio.

417. qTtov, infelice destino, miseria, oS, ov,

m. da

li,

voce

di dolore.

419. pf^ri, di candido, t|S, -riros, m. e f. V. lib. 8, v. 133


bv, bianco. Leggesi anche pyirt, lib.
da apybs,
11, v. 817, da pys per py%s.
423. v^rpo^ov, sublime, s, of,m. e f. quasi avente untato tetto,

da

ifAofUiSTis,

edp^w, coprire.

i-^os, tos, n., altezza,

424. Sfpov, seggio, sede, os, ou,

amante

ni.

V. al

v.

262.

m- e

del riso,

f.

colla

p.

raddoppiala in causa del verso, da p-tiStu, fut. %ffa>,


sorridere. Noia per che fiXop.il auffa, al lib. 7, v.
IO, vale amante del comando, da p.ilop.at, regnare.
436. fpaSfcuS, jIo((ame7i(e, dawfpaSis, ios,m. e i.,spensierato, improvvido, dall' epiiutico e fp^w, dire.
441. tpairitop-tv, ritorniamo, jon. e poet. per rpa.irGip.tv,
aor. 2 sogg. pass, da Tp.-rw.
446. tpap-ai, omo, lo slesso che ipitu.
rp'vyroiffj, nei 6en /atioruit", aS, il, v. Propriamente
traforati, da TiTpw, f. rp-fjtrw, perforare, che da

448.

Tpiw,
450.

lo stesso

ffaS-p-fiffSiiv,
ili

che Tirpaivw.

vedesse, discoprisse,

da ffaS-psw comp,

ed3-ptu>, weoere oenlro.

483. ixf&avov, occufrauano, impcrf. di

nell'isola

Cranae mi mescolai

xsu^avw.

teco. Isola r impello

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LIBIIO

TKHIO

177

a Goleo nella Laconia: si disse poi isola Elena.

proposilo poi di un (empio innalzalo col intorno a

Venere Migonitide,

ma

di Fileiero,

il

Cesarotti tradusse

comico greco,

un epigram-

riferito di

Aieueo:

Di Venere l'amica
Vedi in (aita

la

Grecia e tempii ed are:

Venere maritai non ha un


i57. vi*n, lavittoria. n,

i\s, f.

altare.

iavixiw,

f. T\rtu>,

vincere.

LIBRO QUARTO

TURBAMENTO

DE' PATTJ GIURATI

AGAMENNONE SCORRE PER LE

E fra

FILE OR' SOLDATI.

Ebe versava il nettare. Ebe copprima che Ganimede fosse assunto da

loro la beata

pie

degli Dei

Giove a quell'ufficio. La Dacier noia che Ebe o la


Giovinezza, falla compier di Numi, significava la loro

perpetua giovent.
.

3. ItifVO^tt, mesceva, versava,


t

vox"

4. tsitix, vro

imperf. attivo invece di

contralto di ihfa^oie, da bivoxokut.

ricevevano, invece di lto' incero, pel quale

dicesi anche SsEy^toi ia<xv, jon. piucchep. pass,

da evoluti, ricevere.
S'invitavano l'un l'altro

bere. Gli Dei Omerici

somi-

gliavano molto agli antichi Germani di Tacito, che


1

trattavano de loro affari di sialo in mezzo ai bicchieri.

Non

so dire se

telletto di

fumi del vino rischiarassero

quei selvaggi,

scompigliasse alquanto
8.

il

ma sembra

che

il

l'in-

nettare

cervello de' nostri olimpi-

ci, come vedremo ben tosto.


Fe' prova di piccar Giunone con detti mordaci. L* esat-

tezza vorrebbe che egli avesse detto piccar

Giunone

e Minerva, poich di fallo egli le punge ambedue,


ed ambedue De fremono di dispetto e di sdegno.
6. orapa&X'ho-nv, astutamente, ed anche in
to,

ma

avv. da m-apufilto, confrontare.

dieonfron-

Alalcomenia,

8. 'AXctix o| vn'i's,

mala Minerva

i)is, v\QoS. f.

Cosi fa chia-

forse dal tempio che nella Beozia

ad

essa innalzava i'eroc Alalcomenc. Vale anche potente nel giovare,

za, ed

da |*voS tos,

il

n.

lockx.w invece di

espellere,

fortezza, robustez-

\x&, giovare ed anche

quel verbo e da

cikr.-h. Vis, f.

l%, c.xos, inusitato nel nominai.,


c&xr, si legge al lib. 5, v. 299,

ma

d'onde poi

il

cui dativo

11. Tapv.iy.ji\toxi, assistei te, sincope di irctpatfAfAfXwxs,


pass, attivo comp. di iraaa e

formalo da

(*(x.k)xe,

presso, levandone

o e

l'

nonch cangiandone

y.i[t.fi\u>xt,

che

si

da fcta ftolw, venire apsostituendo la

per eufonia,

l'i) in cu.

da <fv.r\, t|S, f.,


(ritti, ed 'irtS, 1S0S, f., vendetta di Dio.
20. urfAuSav, strinser le labbia, Monti, da iwi[x6ffffw od
i'Trtp.vrru, f- w. Qui 3 pi. aor. 1 daiV e \l>o"}id
ofitiTTw, mungere, succhiare, inusitato, e questo
18. tfbXryiriv, guerra, contesa, iS, i%oi,

f.

da (avw, che vale propriamente emettere dalle nari

un suono a labbra

chiuse.

23. (j/.v't^'Mivn, irata, sdegnata, da cxv^ojaxj, che

ffx^w,

il

del caue.

quale propriamente significa

Non

il

da

ringhiare

dispiace ripetere questo verbo da 2>.-

3-ai, Sct'it, poich molte volle deducousi

le

parole

dai costumi e dai vizi delle nazioni, e gli Sciti erano

estremamente iracondi.
ayptos, grave, feroce, os, , ov. Sostantivamente

arpia,

ri

le fiere, lib. 8, v. 82.

26. aXiov, vano, inutile, os, a, ov, od anche os, oi, m. e


Cosi vale al lib. 8, v. 718. Propr. per signifif.

ca marino, come al lib. 1, v. 838irvov, fatica, os, ov, m. Ha tre significali cio eser-

ed eccidio o danno. Pi spesso per lo


adopera ad indicare un lavoro od affare, come qui,

cizio, dolore,
si

da
27.

(iby($>,

Fa

4rivo|Mci, operare.

con

pure,

stento, fatica, os, ov,

ma

sappi che tutti

m.

gli

Anche questo luogo mostra che

Dei non approvano.


gli Dei

potevano re-

Giove non senta speranza di successo, e

sisterc a

chi'

perci egli non era dippi di loro riuniti u in autorit,


.

n iu potenza.

32. rtTtpxts, continuamente, sempre, Leggesi anche sen-

za

Va

"are

Lib. li, v. 110, da avi(>x,ii 'V re

'

<

epitei.

34.

ti,

33.

ptpp^ou,

volesse

il

Cielo

invece di S-t.

mangi, pass. mcd. ott., od anche pres. di


deriva da ppci3-w col raddoppiamento attico, lo stesso di fbpwaxoj, e (bip3pdigy.u>, che
prende tempi dall'iuusit. fipocu, mangiare, pascotare. Quindi (5pw|is, fptSfia, pptWis. e /Jpwrus,
nufrilura. Vivanda. /purrs, 5, buono a mangiare.

p tp()iu3-w, che

ppwu.dofxj, ragghiare, o gridare per la /atne."EjAfipwp.a, i'aaciolvere, (a eoleitotw. 'Af3pt*tfia,


33.

man-

canza di viveri.
non ti divori coti crudo Priamo, ed i figli di Priamo. Troviamo nelle satire di Persio mentovato un
certo Labeone cattivo poeta, che aveva fallo una miserabile traduzione dell'Iliade, di cui conserv un

Ouverso che appunto quello di questo luogo:


dum mandarsi Priamum Priamique pisinnos.
Sembra da
mente

ci che colesta traduzione fosse servil-

letterale,

eomc osserva

l'aulico scoliaste

di

Persio.

36. jjaxlefowo, fia che tu sasj, aor. 1 oliai, med. 2 pers.


siug. da xopai, f. tixapMt, che propriamente vaie

sanare, curare, medicare, ed applicato

all'ira

che sono mali dell'animo. Leggesi


nito anche xiau.<xi, Uh. 16, v. 29.

al dolore,

41.

olii,

ed

all'infi-

dove, quando.

42. o'ia.rpipnw, inciampare, arrestare, da Sdwjw'fw,

f.

^ta, che da rpifiat.


44. ariphivrt, stellato, as, tatra,, tv, da arip, ipos,

m. V. pi
47.

iiu.u.sWft,

sotto al v. 78.

m. Propriamente
as, frassino, t Qui

del forte, bellicoso,os, ov,

vale perito neWasta, da ftkia,


genit. invece di Ivytkiav.

Ci 4!>. loipTis, di libagione,

ti, ls, f.

da Xs/pw, libare,

stil-

lare.
i-^ofiiv, sortimmo, 1. pers. pi. aor.

Atxy%vu>, aor. 2
ioS,

cui

il

alt.

gionic-

da

iX^ov, pass, med.

31. (filraw-ai, carissime, sinc.

com par.

di

Xoy;.
tpiiwraTo;,
ov, da

tfiwrtpaS ovv. fi\trspoS, che

Del superi, ha anche ^iki<fT0S.

34. T\ojv, queste, invece di <r<Sv, da

-fi,

gcnit. per la reggen-

za del verbo greco.

55. 93-ovw,

da

invidio, fui.

pS-vos, ov,

m.. tnvtita.

58. vS-sv, di col, da !vQw.


59-str,

d'onde.

59. nrpiafiuTrtiv, veneranda, os,

menie

(a

ffros,

de poi
Cfee

ij,

oy, superi. Propria-

pi taccata, per cui leggesi anche

sotto

rfpitrf&i-

da wpfojSus, uos, ovv. tws, m., vecchio, d'onil compar. <jrpsa(bvrtpo$, a, ov.

me Saturno

tf-odunca-menre gener d'alto onore

degnissima. Convieo sempre ricordarsi


il

nome

degli Dei rappresenta

cipi, di cui le azioni

che

Omero

raggiri de' prin-

pubbliche non hanno spesso al-

tro motivo che le loro brighe domestiche, e

loro in-

teressi nascosti.

62. -rot/Sou,v, faremo il voler nostro, pi. fnt. 1 da virotixj, poet. per vnrtixw. Significa pure, condonare,

far simile, cedere.


66. iVspxioavrccs, i gloriosi, -xitas, xiiavroS, da xvoos } she, n., gloria.
73. Cos dicendo istig Minerva, di gi bramosa. Giunone
e Minerva erano nemiche

di

Troja perche Paride le

aveva posposte a Venere nel suo giudzio della bellezza.

78. oVpce,

stelle,

-i\p,

pos,

m.

dall' priv. e da lffrnp.1,

stare. Nola che .arnp, differisce daoia'<rpov essendo

quella un unico corpo, questa un complesso


te stelle, cio

di

mol-

una cosle 11 azione.

76. vavr^ffi, ai nocchieri,'^, ov, m. da vavs, s, f., nave.


77. ffTriv!H()fS, scintille, -ip, ijpoS, ra. da ffirAvv\, rarit,
scarsezza, ed a.fuj, ardere,
11
Chiave Omerica.

82
79.

CHIAVE OMERICA

sS S'I&op,

cal, discese, invece di xctr'&opt, aor. 2

da xarct e lijitu, ovv. !>opw, f, iVoj, salire, che


nel composto xara^-opiw , yale precipitare, calare.

Hi. raptus, arbitro, rxS, e jon.

r\S, ov. m. Significa anche


amministratore. Nel femm. Vs|'i),

dispensatore,
igS, lib.
It

fi,

v.

381.

dispensatore della guerra. Doveva aggiungersi, e


della pace;

meno
no

ma Omero

se ne scord; omissione tanto

scusabile, perch le ultime parole appartengo-

alla concordia.

88. Situivi], cercando,

da

Si^i)(**i o Si^Sfuai, ed

anche

w^p,

!IO.

che C da Sj^w, cercareBffTKTTiiw, deiclipeati, armali di scudo, gen.

M.

i'jri^i'potjAEv,

da

ffTja'T'iis, oi\

aor-

2 da isnwpol^i.
primi di iw(/i,

97. Tffs-putra,

oS, ou, in. e

rp-XiToS, n, ov.
100. hToVtViToy, dardeggia, lancia

tfw, che

pi. eoi.

m.

scagliare, jon. invece di Iwtnrpot'wa-i, inf

da W'ro?,

oO,

f.

da t,S e

dardo, da b'iffrtvw,

il

f.

m., dardo.

xuSalJftoio, glorioso, oS, ou, m. e

f.

da xuSoS, ioS, n,,

gloria. Incontrasi pure xvips, , ov, lib. 18- v. 18S,


colla

medesima

significazione.

E fa voto ad Apollo Licia;


mente

perch

ai] ora vasi

in Patara, citt della Licia;

particolar-

d'onde Tu poi an-

che detto Patareo.

102. Gli sacrificherai


niti agnelli.

una splendida ecatombe

Anche

in questo

te si

d a

tal

vocabolo;

crifizio perfettissimo e

di

primoge-

luogo cca tombe non ha

senso determinato dalla etimologia .che

ma non

comunemen-

significa altro che sa-

decorosissimo- Vcggasi quel

che se ne detto nella noia al verso del libro 1.


105. lavka, trasse fuori, 3. pers. sing. imperf. alt. da av\ta, ov\iu>, ed anche ffvXw, fut. t\<Ju>. Vale anche
depredare, spogliare, da ffvXn,

tjs, {.,

preda.

"j-ioo, di lascivo, os, ov, nt, e (.

106. rv%iiffas, avendo raggiunto,

cts,

affa, av, pari. aor.

1 da
cosi

TvyxA vw > -rsuSofia, come se da nii^ar, e


pure rvftfow, quasi che da rv^iut,

v. 107. wpoSoxTitfi, nelle insidie, net luoghi atti alle insidie,


il, is, f. da wpoBox^w, aspettare, osservare.
108. vifvioS, resupino, io5, ia, tov.
109. ixxoiSixSct/(Oa, di sedici palmi, da XXOoSixA e

pov, ov,

palmo

., palmo, ed

della

ia seguito (tono offerto col

mano.

110. flpapE, adatt, invece di puipt altic. e poet. trasposizione, pass. med. o piuttosto dall'aor. 2 flpapov, dal
verbo Spw.
rbtrtov, artefice, wv, ovos, m. da Ttv^u, fabbricare.
111. Xs/iivas, avendo polito, aS, affa, v, pari. aor. 1 da
Xeux/vw, che da IsToS, a, ov, levigato, pulito, spianato.

113. ovyxkivas, auendo piegato, inchinato, otS, affat, av,


pari. aor. 1 da rxXi'vcu, sinc. poet. di vaxlivw.
116. ir&y.ac, coperchio, <rwv,aros, n. da iruia.a, tos, fazaa, d'onde <n-to, ostiere, gustare, possedere.

117. pX*|Ta, nuotio, non lanciato,

i|S,

titoS,

m.

e f. dal-

l' priv. e da filw, scagliare. Nota per che


vos, ov, m. e f. della medesima formazione vale non
ancora colpito, ed anche /eriio da lungi.

118. wixpv, acerbo, hs, , bv. Propriamente si riferisce al


sapore. Leggesi anche vrtvxto'avbs, ti, v in questo
senso. Lib. 10, v. 8.
ytvpTi, al nervo, alla corda,
significa la

,,

Ss,

f.

Particolarmente

corda dell'arco. Al lib. 4, v. 151 inconda vew, annuire.

trasi vsOpov, ov, a., nervo,

122. y^D^iSaS, ia cocca, (la tacca della freccia fiancheggiata dalle penne, dove entra la corda dell'arco) is, ioos,
f. da ykvftD, o y\ytu, scavare, incidere,
fiotta, bovini, o, a, ov,

da

(SoCs, fJos,

m. e

f.,

bue.

Incontrasi anche (eos, (iota, fiotov, lib. 22, v.397.


123. (Aa^&, alla mammella, s, ov, m. da ftaffffw, spremere. Quindi 'A|aAovS, dall' a priv. e da !*^s,

perch raccontasi che queste donne si tagliassero una


mamma per avere pi libero il braccio a combattere.

184

CHIAVE
ri peto do

Altri
f.

OHMICA

questa parola dafi^w, ovvero (iv^etui,

iato, succhiare.

ttth%pV, il ferro, c per metonimia / spada, e qui propr. la

punta

m. ovv.

del dardo, da ffSupos,

ffiS^i-

pov, ov, n. da aitato, strdere.


i).

124. xvxXothpls, ridotto

cerchio, rotondo, ns, ioS,

m. e

PropriamcDlc significa fatto rotondo, col tornio,


da xvxXbS, ov, ni., circolo a vipiui, tornire, scavare.
f.

120. gvpiJ.'ilS, acuto,

iis,

m.

tos.

e f. Propriamente sca-

gliato celeremente, da gvs, t\a,

Bad

(o strale

celere e (5XXw,

di-acuta~punta agognante di volar tra


presta senso ed anima alle cose che
il che fa che
suoi versi son pieni

Omero

la turba.

pi ne mancano;
di

>,

movimento

e di vita. Cosi puro 6 tutto animato nei

Vecchio Testamento. Le arme presso i Prohanno anche esse sentimento e voce. Odasi Geremia C. M. v. l- 0 spada di leltova, quando vorrai
libri del
feti

acchetarti? rientra nel tuo fodero, riposa e taci.


128. tf&tito, predatrice, a, as, f. Epiteto di Minerva da
yu), condurre, e Xsi, aS, f., preda.
130.

XP S dal corpo, od anche dalla pelle, da XP oiis s >


m. ovvero xp s ""i m che da %pba, colore.
f. vCb, che da Svs, ttx,
, retto, diritto. Nota che Sitoi, al lib. 11, v. 851
>

>

132. 13-vvtv, diresse, da fvvto,


significa

avanzarsi con impeto.

^wtTTiipos, del cinto, %p, Tjpoe, m. da ^wvvufAj, cingere.

X*I ES fii^e,
>

"tX

133.

ti>s,

ioS,

m. che

nel pi. ha

b^ss. Tema

tenere.

wtto,

stendevasi davanti, occorreva, imperf.

avvocai, che da

da

vt-cu.

135. \%lura, s era conficcata, cacciata, piucchep. passi-

vo da l\Aui od koivvw,
i[kau,ai, e per l'attico
lib. 16, v.

fui.

Xjjoj,

raddoppiamento

pass, passivo
\iikay.ai.

V.

518.

137. u.irpns, per la piastra, a, as, e jou. \i-irpn, ys, l.


Nella lama che egli portava. La lama detta da Omero

unno quarto

185

mitra, era una specie di cinghia assai larga, guernita di lana al di dentro, e coperta di sopra con una

lama

di

bronzo o di oro assai pieghevole, che

teva a basso sotto/la corazza per


,

v.

?pvu,a, difesa, schermo,


servare.

fi<x,

maggior

si

met-

sicurezza.

atraS, a. da ipvu, con-

xavrwv, delle frecce, wv, ovtoS, m. Leggesi anche


xovs, ovros, n.
139. iTypa^, sfior, feri leggermente, da Ivi? patata, f.
4w, che propram. significa scrivere. Al lib. 21, v.
166

lirtyp-fibviv vale strettamente.

140.

(tiXtis, dalla ferita, i iis, f. da buru, che vale


quanto ovrtfxti/ ed ori^tu, ferire.
141. ilfepawct, elefante, as, avros, m. Per sineddoche pe-

r vale avorio,

come

qui.

foifixi, di porpora, t%, ixoff,


cita,

m. da^vos, ou, m., sanod anche dal nome dei Fenici, foiWxoi, che pri-

mi trovarono

il

colore della porpora.

lime, 3. pers. sing.

a. 1 sogg. alt. da piatto^


aor. 1 lfiii\v%. Significa pure bruttare, profanare.
142. Qfapijiov, fregio delle mascelle dei cavalli, ov, ov,
Significa anche mascella, come Ttxptt., as, f, e s'in(AJTIfyi,

contra anche -pii'oS, ov,

m. e

f.,

mascellare.

Come qualora una donna di Meonia o di Caria tnse


di porpora un avorio. I popoli di Lidia e di Caria fu-

rono famosi perle loro tinture di porpora.


143. npritfavro, desiderarono, 3. pers. plur. aor. 1 med. di
ip&ojM, che vale anche pregare, da pA, as, {., preghiera; maledizione.
148. \ar%p, all'agitatore di cavalli, Tip, r\poS, m. da
IXavvu}, che vale anche agitare, spingere.
146. jifvS-Tjv, furono insanguinate, invece di luiav^tv,
beot. per (AiavSHffav, 3. pi. aor. 1 pass, o fors'anche

sincope di u,tccv^ri\v, 3 pi. dual. aor. 1. pass.


147. styvlts, robuste, -rjff, os, m. e f.
J51. lyxovs, le punte dello strale, os, ov,ia. Propriamente
yale tumore, ed anche dignit, eminenia, apparenta,

grandezza,

fatto, orgoglio, fiereasa, gravit,

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186

CHIAVE OMBRICI
maest, buona portatura, o tatto ci che sr eleva, da

v.

'Oyxow, gonfiare, ingrandire, alzare.


187. vrarutftxv, conculcarono, dispreizarono, da ifa.riui,
fata, che propriamente significa calcare. Qui sta per
iir/ritfav, aor. 1 d'onde irsroS, ov, m., via trita,
battuta, ed'onde anche irairceTiw, uscire distrada.

161. tririffav, pagarono la pena, 3. pers. pi. aor. 1

alt.

da ifariui,
164. oXc&fcn, perir, perf.

col raddoppiamento

med. sogg.

invece di th\a, da oXkvu,i.

166. vtyfyyQS,
gnificare

v^os,

m. e

sedente in alto, oS, ov,

il

alto,

supremo giudice

^fyby, oO,

tos, n., altezza, e

f.

Pn

si-

o moderatore, da
n., bilancia,

stadera.
167. ipfivfiv, orrendo, bs,
or,

r,,

av,

invece di spsfiivvbs, A,

che da SpspoS, soS, n.. rebo, inferno.

170. fAoTpaH-4vairiii[rTi J3iroio, se compirai

destino del-

il

la vita, Nola per che al lib. , v. 844, ^vbs (3i-

toio

significa carico di ricchezze, poich (i'otos ta-

le vittu, e lutto che al vitto appartiene,

m-, rifa,

da pios, ov,

per coll'accento sull'ultima signific.

/lis

arco, lib. 1, v. 40.

171. croluBi^iov, arido, ios, iou,


4-a,

t\s, f., sete.

m.

f.

da

-woXiis, %i-

Cosi detta Argo perch prima di

Ercole era priva di acque che la irrigassero.


174. OtTriee, ossa, contratto da ffroOv,

oif,

WVtitt, putrefer, da ttuS-cu, [ut. ffw, d'onde poiwiiov,

umore guasto, e
serpente ucciso da Apollo.

ov, a., marcia,


i/

b'3-wk, ujvoS, m.,

176. t'TSjii'ivopfv'rwv, dei superbi, dei forti, wp, opoS,


e f. da v-rtp ed
pi che uomo.

182.

x* VD

'-

J*

v7ip, ovv.

3-po-os, eos

184.

SeiSi'tftfo,

m.

da u^Epiivopw, valere

apra, si spalanchi, aor. 2

;^av5, che vale lo stesso di

otlat.

^aff*

183. i^iS-aptrui-wv, confortando, da

J-t

da %\vuj,

e di

f.

^otfx&^w.
da

n., fiducia.

jiauenfa, atterrisci, invece di SsiSitftfow,

imperai, da $&3iiitfopat>

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LI
r.

18IS. iCaip\o>,

li l

0 QlllRTO

moriate, telale, os, ov,

187

m.

f.

ovv. oS,

et, ov,

che significa pure opportuno, da xuiphs, a, m., opportunit di tempo.


ir.yt\,

conficcata,

infitta, invece di infanti, aor.

pass, di trkfiwyw, AI lib. 11, v

2
186.

SU,

"2

tv aor.

ir

attivo.

molta variegato, os, ov, m. e f. da ir&S,


ed aiolos, dipinto, vario. V. lib. 3, V. 188.

<7rctvtxio\QS,

187.

la lorica, corazza, p., cctds, n. Vale quanta

^wfTT-rij), vipaS, m. da fvvviM, cingere.


189. filos, o diletto, vocat. attico per <piX*.
190. iiri\t..ts<st>ra.i, curer, esjlorer, da l^iftff cromai,

pTrw,

o|Aa<, da (Atfffw o

sottomettere.

Mctyh,

(occare,

f.

impastare,

fos, {.piatto, bacino di bi-

lancia.

191. ipapjAaxa, farmaci, medicamenti, av, ov, n. da yetp[AfftTw, che propriam. significa avvelenare, come
pnrc anche yx.py.xxnv, vale talvolta veleno, quasi $spwv ax oS > apportante dolore, mentre quando significa medicina c come fosse ytpiov xos, apportante
rimedio.

193. Macaone. Costui mori poi coll'assedio di Troja.


200. 7rccirTMVuJV, cercando cogli occhi, da -ra^rctiveo,
d'onde l'aor. 1 ltranrr%va, lib. pres. v. 497, ed il
parlic. ift^i BTTCfTrrvivcts,

guardandosi attorno.

209. f3v, attraversarono, entrarono, invece di (ictv, contralto di Ifiiio-av, da (3<xivw, il cui aor. 2 EjSrv, eome se da
d'onde poi il panie. ps.fiffa, v.
Al v. 199 (3n vale entro.
211.

(3Xiiu.vos, ferito,

os,

t),

ov, invece di psfJXiijjivos, o

piuttosto invecedt fi\i\<j.ivoS,<ln pirifiijd'onde t'otlat.


(Jisiw, lib .13, v. 288, e (Jlriro al v.

318 del

pres.

li-

bro, da (3i.Ucu.
iyi'j)3-',

erano rncco/I, invece

e jon. che sta per nyipjivoj

da

di

itfl,

yi)yipT*i (

alt.

3. pi. perf, pass,

congregare, raccogliere.
218. X|Auiiffs, succhiando, aor. 1 pari. alt. da U&vZJiai,
ovv. Aw, f. r,Tw, che vale quanto fi^w.
iytpio',

188

CHIAVE OMERICA
flwia, benigni, oS, a, ov, da lSw, apportare giocondit, il perch altri scrvono wios coll'i) aspirata-

Quindi wioSwpoS, ou, m. e


ti.

f., /c.ne, lib.

6, v. 251.

219. ?i"X ^povu/v

-rivi, amiro ari alcuno, da ^povlw, che


oltre che significa intendere, sentire, giudicare, ec.
da <?p-hv, mente, esprimo anche la condizione dell'animo, la quale si comprende dalla parole aggiunta.

Perci xgexA, ovvero


levolo, o benevolo:

ya&

yka

fpovBiv vale essere

o/povtiv,

come qui

ma-

significa

essere amico.

Chirone. Quel medesimo che educ poi Achille. Vedi


la

222.

nota al v.

del libro 1.

>

At s i 'a gioja della battaglia, %, -ne, f.

,
/ f

XPfA. tos,

gaudio. Presso

ed aDche
che propriamente significa letizia,

Omero pero

Vattimo pronto, lieto

per la pugna. Vale tuttavia anche battaglia: da


pui, godere.

223. pp^ovra, dormiglioso, da fJpt^w, f. ffcu, che propriamente significa essere aggravato dopo il cibo,
epper alquanto dormiglioso.
224. x'XrotnrrO'Q'ovra, trepidante, costernato, da xarwrtwUo'uj o xaTceirTajK.^aj. Lib.

<i,

v.

372.

227. ^vffjbnjv-ras, anelanti, da fixnw,

f. wffw, che da
<fvtf<Tiu> o yvtru), soffiare.
230, xdwKTos, stanchezza, os, ov, m. da xpvu>, ancora.
,

231.

i<wt'3'w). (To,

andava inforno, ispezionare, imperf.

da IwnroXsw od htriirwiw
234. 3-otipiSos, dall'impetuosa, ts, iSos, dal masch. 3-ovpoS, ov, lib. 8, v. 30, che da ^pw, salire.
235. pturs, sostenitore, s, ou, m. e f. da pj^w, ajutare, cangiare l'i) in w. Quindi ipwr, ^s, f., ajuto,
lib. pres- v. 408.
237. rvirS, gli avvolto}, vi)^, vtS, m.
238.

E noi ricondurremo sulle navi


goletti figli

ne non

le care mogli, ed i pardopo aver distrutta la citt. Agamenno-

ricorda di aver detto nel libro 11

si

mogli ed

figliuoletti de' Greci

erano a cosa, e

che le
gli a-

spettavano con ansiet.

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LIBRO QUARTO
v.

189

242. lfitapt, destinati ai dardi,

dardo, e

fipoff,

vi movete, arrossilo, da oij3of*ai, che signi-

fica

pure venerare, adorare.

cl.

significa, olfrecch

Anche

ffi(sts,

inde-

vergogna, venerazione: ai-

lo stesso.

pi cu,

243.

off, ov, m. e f. da 'the,


m., dettino. Vale anche dar-

ov,

deggiatore.

Gl$ta%i1

perch ? invece di tiVt*, poet. per riVore.


t&ijtts, stupidi, maravigliati, nriS, ifia, hs-, pari,
da I>AirTtf che propriamente significa seppellire,
,

ma

che in alcune voci usato net senso di stupire,

come appunto qui nel partic. aor. e nel pass. med.


che T3-|wix f non che nel pari. pres. rotn>wv, a\
lib. 9, v. 193.
m. Propr. indica
piccolo nato degli animali, da vt, pan. neg. e da
(iop, as, f. pascolo, quasi astenentesi dal pascolo.

vtfpai, pulcini, Zebe, Monti, hs, ov,


il

248.

tirpi'u-voi, dalle bellepoppe, os, ov,

S,

ftvfi,

f.,

poppa

m. e

f-,

da wpv-

della nave.

231. oXitfiv, caterva, moltitudine di cavalli, hs, ov, ra. e


f. Indica propr. un corpo denso di soldati di 44 uomini,

da

vXos,

i,

ov, denso, intero. Quattro spe-

cie di tali corpi militari si riscontrano in

cio questo

Omero, e

av\cta,oS, al lib. 2, v. 559, ^alayj;, al

detto libro v. 525 c"r%, ed al lib. 4, v. 334, irvpybs.

Vedi ai singoli paragrafi.

a cinghiale, avs,

233.

ffT,

234.

Tvnras, estreme,
fondo, ima parte.

vhs,
os,

t\,

m.
ov,

f.

da

truB-ft-hv, IvaS,

m.,

256. p.tt\tx iot(ftv, con dolci parole, toS, ta, tov, lo stesso
che [WiXijoS, m. da \j.ikiaaw, rendere melato, e per
ni et f-, ammollire conparole258. Xkoty, nell'uno, e nell'altro, tiios, aia, dov, da iXi

\oS, H, ov.

239. ytpovatov, antico, ios, iou,

ra.

f.

da yipwv, ovtos,

m., vecchio.
200. xipwvrai, versano, aor. 2 sogg. med. da xtpvvvu.i,
a da Ktpui.

190
v.

CHIAVE OMERICA

262. Sai'rpov,

a vicenda, in

giro, avv.

cuoco che divide in parte

le

daSa/rps,

ov,

m.,

vivande per cucinarle,

o da Sai ce, dividere, d'onde SaiTpEw,

f. <iu>,

div-

dare. Lib. 11, v. 687.

La

tua tazza

mia.

ti

sta innanzi sempre piena al

Presso gli antichi

il

par

della

di

onore

maggior segno

consisteva nel dar al personaggio distinto la maggior


porzione di vivanda, ed una libert indeterminata di
bere, a differenza degli altri,

quali mangiavano e

bevevano a misura eguali. Questo costume era anteriore ai tempi della guerra di Troja, poich lo vedia-

mo

praticato nel banchetto che Giuseppe diede a' suol

Majorque pars (Genesi, c. 43)


Beniamin, ita ut quinque partibus excederet. Lo stesso costume aveano i Germani, gli Scandi navi, e gli altri popoli selvaggi. Quando la societ
fu civilizzata si conservarono ancora per lungo tempo questi monumenti dell'antica barbarie.
265. .70S, duce, bs, w, m. e f. da ayuj.
fratelli in Egitto:

venit

266. ipiTpoS, fido, caro, oS, ov, quasi bene adatto, da Ipi,
particella che in composizione accresce il significato,

ed pw.
272. rn^ffvvoe, lieto, 05,

de

yn3-orfiiv*l, US,

ij,

f.

ov,

de

yt\S-=aj. V.

gaudio. Lib. 13,

v.

sopra d'on29.

armavano di corazza, 3 dual. imperf.


pass, da xopvssw, armare di elmo, e propriamente,
armare, incitare, spingere al combattimento, det-

274. xapvaaiaS-nv, si

to

da xbpvs, vBoS,

f.

elmo, cimiero: allodola cre-

stata.

da luogo alto, , S.S, che 0


da UKom-iu), esplorare.
soffio, ita% *is, f. Significa anche rumore, tumulto, splendore, ed anche fumo.

278. tfxowjis, dalla specula,


276. iw%S,

277. iriaaa,peee, , US,

f.

Leggesi anche ertavi), %$.

278. XaiXaira, turbine procelloso, 4-, avoS,

f.

279. ovos, alla spelonca, tos, to>s, a. Leggesi anche

Onrws. Lib. 24, v. 83.


281. xivuvro f 3 movevano, imperf. pass. jon. da xiVufu.

Digitizod &/

Google

v. 282. n'typtxuitti, orrende, spaventevoli, ws,

ce,

hs, parlic.

ttw,

arricciare, esser sor-

preso da qualche movimento

di timore, o di gioja;

perf. lC.

donde
da

da

^pittata, e

tptJti),

ijs, f.,

l'orrore propr. del freddo, che

fremere poi del mare, d'onde poi


fC'Ii xbs, f. il fremito proprio delle onde.
293. T&rfLt, ritrov, da <r(Ai&, o r\tu> t col raddoppiamento, che del resto significa rompere, imperf.
297. oj<Ppiv, co carri, i>x",
n. Qui sia jon. per
<fpi<ffft0, il

o^strcfiv, dal. pi. Vedi sopra la noia sulla particella


fi,

che alcuni nomi della

'ipxos,

2,

:t

5 declin. assumono

divenendo indeclinabili.

in fine

299.

vallo,

il

il

chiuso, trinciera, vS } tos, u. da s'p-

ycu, rinchiudere.
fftEv, essere,

jon. per tva], da

'tini.

300. vayxai-tf, necessariamente, avv. dal nome vayxain,


qs, f., necessit, posto al dativo: ivy*ij, ns, f. vale lo stesso,

302.

x^ V

>

ed ivayxotoS, a,

ow, necessario.

*twr, jon. e dor. per Ixfyuvai, che sta per

xloVStf3-i, mischiarsi, da xlovJofAai, che 6 da x\oj,

che significa anche (urtare e rompere, onde lvos,


ot>, m., fumu/fo, motiimenta, e xXvoS, rottura strepitosa.

303.

iflrwoffi'fi),

ncWa perizia

del

guidar cavalli,

ij,

tjs, f.

Tt-ttos, ou, m., cavallo..


voptri^i,

viip,

nella forza, ^'opia, od ^vopij, ccS,

uomo. Vedi

307. pStr&w,

med.

f.

da

la nota sulla particella ? '

si sganci,

combatta, 3 siug. aor. 1 imperat.

di piyuj, stendere,. porgere, presentare, desi-

derarli, aver voglia, eccitare.


stesso. 'Op/.Ts,

Etim.

''Opiyvvy.i, lo

lungo, esteso. 'Opsx.rtx.s, chi de-

sia. 'Optyflu, desiderare, fare strepito.


314. u-irsoos, ferma, salda, os, ov, m. c f. da vrioov, ou,
II.

suofo-

313- ftoiiov, egualmente, poet'. per (Aoi'oS, di, oiov, che


vale propriamente simile.
(roKeranno, M'oreranno, da ax32S. ix(**"o' Bl "'' ,
i

192

omerica

chiavi;

\tAatfa,

od ax#.tu}, che

da

*i s >

xpt),

f-.

pugna.
v.

328. piprwpiS, periti, wp, wpos, m. da \tv,os, tos, a.,

cara.

m. Vedi aopra

334. nrpyos, tarma, os,

al v.

183 del

libro 3.

339. xxao"(v, istrutto, os, n, ov, pari. pass, passivo di

x^w.
342. xomffrtioys, ardente, os, , bv, da xxiut,

xav^ut,

ardere.

vrifioXyOvt, entrare, gettarti, da &vtjJ3o1j, f. fata.


Reggendo il genitivo come qui, vale propriamente

prender

parte.- col dat. significa correre a. Incontra-

anche nel senso di pregare, scongiurare.


343. x-ov-tts^-ov, net invitali, da .x.av.^10, lo stesso
che xovw. Qui tarre xovfyaS-av, vale siete insi

vitati al convito.

344.

apprettiamo, da

i(fofl-ii^oi(A6v,

W, owVtJw,

f.

o*w,

che in generale significa preparare, ed anche rmare, daosrtov, ou, e nel pi. owAot, armi, e qualsiasi
istr omento

nautico, o di guerra.

34B. \itvai, mangiare,


"Sjv, da iSw.

attic.

per lftsvat', che sta per

hifra.ia., arrostite, os, a, ov,

346, jAti|$sos, di soave, dolce, da


Stis,

oS,

m.

f.

da

iitli,

da bvT.ta, arrostire.
fAAi*)B-riS,

e dor. p.h\iu-

miele, c da Ss, ita, v,

soave, dolce.

335. affilia, vane cose, oS, av, m. e . da ayt(tos t ov,


m., vento. Metafora.
(bi^tis, dici, da fJa^w, f. j-w, voce poet. da /3ofi, fa,
f.,

ciamore, sincop. di (3o^w-

359. (TSpitjWiOV, oltre

io-

conueniema, grandemente, fuor

di stagione. Monti, avv. dell'aggi, -r epitaffi off, ot>, m.,


e f., che vale santissimo sopra gli altri, da wtpi,

ed

Uffios, ice, (ov, santo.

364. Stjve*, connoti, vos, sos, n.


362. .pffjbp.t'^-x,
1

f.

pio !*/,

comporremo, ripareremo, da pttfxti,


pi. fut. 1 med. Si ripete da pw, perche

igrtizcd 0/

Google

193

LIBRO QUARTO
forse

quando Togliamo placare alcuno fona

tiamo
i.

poich

ci

adat-

agli altrui voleri,

3C3. furapuivta, vane, irrite,


gli Attici

invece di \LVra\uh\ta,

attio.

cambiano la v

in X,

da f*s<r[v<os f

ov, m. e f - che vale propriam. non tifile, composto


di \ktrct, partic. neg. per u,i], od hv&, giovare.
366. XoH^TOffiv, composti, serrati, oS, i), ov, da xoUaw,
conglutinare, congiungere, che da KlXa, ijS, f.,

glutine.

367. KfWotvTiibs,

(tt

Capaneo, jon. per Kan'avfTos, per

Kawavios, dal nomin. KairavtvS, nom.

prop. dal
verbo xirrdj, mangiare, ed anche spirare, soffiare.

Leggesi anche Ka>jftxvi\as,

lib. 2,

v.

S64, d'on-

de poi K.rxm-avt\{^t\, patron. Lib. 8, v. 109.


371. iriimvus, guardi attorno, da hirtnrrivui,

f.

o"w,

che da VfofMW, edere.


scampe, Monti, a, s, f. Propr. i
mezzo alle file dei soldati. Quindi

dall'inusit. oittvu),

ysybpaS,

ponti,

le

sentieri tracciati in

ysfupw, f. wtJcu, coprire con ponte. Lib, j, v. 357.


PercA^ fai guardando intorno ai ponti della guerra?
Cio
ta,

ed

una scappala. L'espressione ardiun moderno sarebbe tacciata di stranezza e

varchi per
in

di scientismo.

377. Polinice. Nella famosa guerra fra i due fratelli Eteole


e Polinice, che si contendevano il trono di Tebe, e
nella quale Polinice ebbe il soccorso di selle re.
381. nru.oa.iaia, infausti, os, ou, va., e f. da Trago., ed alca, i]S, f-, fato, sorte. Quindi irapairxiixai\ii.ava. l
sinistri, infausti segni di Giove.

383. (bu$i<rx,*" vov > dai profondi giunchi, giuncoso, oS,ov,


m. o f. da J$a&is, ia, , profondo, e o"xq'\vqs, ov,
m. e talvolta f., giunco ed anche fune.

386.

trov molti

Cadmei che banchettavano nella casa


La casa della fortezza di Eteo-

della forza Eteoclea.

clc, per dire del forte Eleocle

un'espressione

un p

pu sembrare

di

sua eccellenza.

a taluno

strana, senza pensare che ella

affetto gemella della nostra

comunissima in casa

chiave omerica

194

390. iff(5po9-oS, tentatrice, os, ov, m. e f. Nota che p&os,


ov, m., vale lo strepito delle onde, epper -wjppo-

v.

S-oS, indicherebbe che ajuta

con forte commozione

dell'animo.

391. nivropts, ttimolatori, eccitatori, tao, opos, m. da xtvrpov, ov, n-, limolo, centro, punto medio del globo.
400. s7o, di t, jon. per ou
402. ivintw, rimprovero, bravata, 4, %$, f. da iviirrw.
400. ifltT'wri&oio, deiCavenfe jelfe porle, off, ov, m. e f.
da tor., sette, e wuXn, -ns, f., porta. Vedt 0fi|3iiS

TT&TO.OIO, anche al

lib. 7, v.

220.

Ch noi prendemmo la sede di Tebe

delle-sette-porte

cui
etc. Nella guerra cosi detia degli Epigoni, in

discendenti di selte re distrussero Tebe.


407. .yayov'', conducenti, o conducendo, invece di

yvrt, part. aor. 2daiiyj(rov T che sta

ay-

per^ov,

aor.

di 3.y ui.

408. ifiwv%, coWajuto, *, US, - da ifrfirw409. raa^otki^o-iv, per temerit, a, aS, f. d'onde ro*3-aXoS, ov, m. e f., improbo, autore di mali.

Laddove

quelli

perivano per

guerra, di cui qui

si

le

parla,

loro stoltezze etc. Nella

Capaneo mori fulminato

da Giove per la sua sacrilega audacia: Tideo per aver


dato l'esempio di un'atrocit orribile lacerando coi
denti la lesta di Menaiippo suo nemico.
410. Iv9-o, poni, aor. 2 imp. jon. per Sv3-ov, che attic. si
usa per IvS-io-o. Incontrasi pure 2v3-to, aor. 2 med.
ind. invece di Iti&ov,

che

gli Aitici

adoperano per

v^Effo. Lib. 6, v. 326, da Iwtfrnuj.


412. Tkrrcc, o amico, avv. Espressione di benevolenza, on-_

giovani accarezzavano

vecchi in segno appunto

de

di

benevolenza e di rispetto. Perci

guenti forme: rrra, Er-ra,

ttvo.,
lio,

come

qui,

si

si

w&wwa,

hanno

le se-

-ft&st, in

wffty, sinc. per


re,

ViS-tT, col fratello.

Btfw, o

ovvero da Sai'S,

cui

usa coll'amieo, a-rra, col ba-

iririra col padre,

416. hphfo/tftv, vinceranno, espugneranno, da S-f|6w,


iSofl,

f.

da Sa/w, incendiaf.,pn3na.

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1%"

QUARTO

LIBIIO
.

420. l$paj&, strepitava, 3. pera. Ringoi, iroperfet. da pp-

X>

f-,

421. ralaff j'^povi, i'uomo /"erte di animo, ed anche ponente, wv, ovos, m. e f. da rakatiS, tute-, f., pazienza,
che da
<fprtv,
f.

t1w,

ivbs,

f.

soffrire, intraprendere, osare, e

Incontrasi pure ratk&yputv, ovos,

m. C

Lib. 13, v. 299.

422- Come qualora sul lido moltisonante il fatto del mare


si desta etc: Sebbene la Dacier si studi di censurare
questa similitudine, comincia di qui appunto uno dei
pi bei passi del poema, a cui il Pope, il Rochefort
ed it Cesarotti tributarono concordi larghissime lodi:

Se

tutta l'Iliade (dice quest'ultimo,

parlando della

battaglia qui rappresentala) fosse scritta cosi;

cri-

tici non avrebbero che una voce, e l'apoteosi di Omero sarebbe scusabile.
424. xttpvaairai, siinnalza, si gonfia, da xoputfcfw, e nel
pass. xoptwofMEj, che vale anche armareed armarsi, da xopvS, 3-oS,f., elmo.

428. x$P ac?j

aUa

terra, Xtpaos, ov,

m.

e f. ed anche

x*9~

pos. Propr. aggettivo, che signif. deserto, incolto,

epper dicesi j^peos

xpas,

t lidi,

426. xopu^oCTai,
da xopvfi,
che

ttvw,

fiS, f.,

('.

deserto terra,

sommo.

innalza, da stopi^w,

si

strwrvu, sputa,
\xyf\v,

yft,

as. Propriamente estremit, cima,

et,

da xpoS, a, ov,

f.

wffw, che

vertice del capo,

diffonde,

da

o\irom-Tvu>, Io stesso

dui.

schiuma,

fl, v\s,

ed anche cJ^va,

f.,

che vale

anche -pula del frumento.


428. VuAtp.iojS, incessantemente, avv. da vwX(p.T|S f
e f ., incessante
lib. 9, v.

non

ini,,

m.

desistente. Quindi vuA&fi.ls, del

317, a cui aggiungesi talvolta iti, sempre.


top, opoS, m.Prop. chi da il segn,

431. o"7ip.vropas, i duci,

da

iT|fAX,ToS,n. ,segno,

o da arip.aivuj, dare ilsegno.

433. tfo.vqrp.ovos , di ricco, wy, ooF, m. e f. da a-oXis


e urlica, ras, a., possessione, da ww, possedere
e pascere.

Hi

chiavi!

ai>V, nella

omeiuc

mandra, nel

pecorile, *,

-fts,

I.

Significa

anche aula, roggia, lib. 6, v. 247 da w, tpirare.


484. A|*rty[AEvai, ti munge, da f*&jw, f-, gw. Da ci al
lib. li, v. 173 detta iftolrs, o5, m., la notte, perch sul cadere di essa

si

vakaxros,

n.

yil,

lolle,

mungono

le

pecore.

*
430. i2^i?c' s > con S* clamore, aw. da AlX* s i ^ oS>
1
e f- Questa parola ha tre significati. Il primo l addotto, dall'a intensiva, e da "Ky^os, tos, m. suono,

d'onde ilpres. avverbio.


ro, daa^i). US,

f.,

Il

secondo di arido, du-

aridit. Lib. 18, v. 25.

Il

terzo

IBv. 638, quasi ttisjtffi, edl^wv, jempre auen(e, non disgiunto.


med. v.tu,irxa, proprio delle capre, come a/\qx/S>\iaU indica il
belare delle pecore. Si usano per indistintamente
di incessante. Lib.

Sijv

u,tu,axv1ai, belanti, da (au*Ao(**i, pass.

l'uno e

l'altro.

ric. ftffiaxtis,

Quindi

il

participio [A6(*.i)XiS, e do-

vTa, s, poich

Dorj cangiano

l'i]

in a.
437. 3-poS, grido, rumore di tumultuanti, oS, ov, m. da
piangere tomwit osamente, d'onde 3-pTjvos,

lamentarsi.

ou, m., iamentasiune, treno, e


7a, loia, Tos,

Tcs, 'ov.

saetta, dardo, da

Nota che evvi anche

s, ov, ra.,

i'v]|j.i.

yijpys, noce, vs, tos, f. da y^ipitw, parlare.


438. toXw*Xt)to(, chiamati da motti luoghi, oS, ov,

m. e

da vokvs e jeiijrs, che da


chiamare.
lingue erano mescolale, gii uomini eransi rac~
cozzati di molti luoghi, etc. Erano co'Trojani varie
f.

Ma le

nazioni ausiliarie e confederale.

440. Si(aS,
<fo(io$,

il

terrore, oS, ov,

m. da 8 si Su/, temere.
m. da <pspou,(, fuggire,

timore, fuga, os, ov,

temere. AT/aoS, e Ootfis, sono

V.

lib. 1S, v.

cavalli di Marte.

119-

fioTOV, insaziabilmente, da iaotos, ov, ra. e

f. che
si forma dall' priv. e di v,ots, che 6 quel pannolino cou cui si copre, si chiude una ferita, d'onde |Ao-

tos, varrebbe mspkbile.

LIBRO QUABTO

197

Ed

il Terrore e la
fuga e la Discordia insaziabilmente furibonda etc. Da questi
esseri immaginar mescolati senza distinzione
cogli Dei reali, ricava, non

senza ragione,

il

sig. Bergier,

che

tutti gli

Dei del

Paganesimo fossero della medesima specie,


n

altro

fossero in origine che o corpi


naturali, o nozioni del
nostro spirito divinizzate prima
dall'immaginazione,
poi dall'errore.
v.

443. iov^f Pi,

fiss,

mise, 3. pers. sing aor. i

att.

Vtfm-

da Crniu, di cui conserva anche il significalo, sebbene pi intenso.


Ma poi ferma il capo nel cielo, e passeggia sopra la
f-

terra,

Omero

eie. Virgilio applic poi


alla Fama ci che
dice qui della Discordia, e
ne fece quel verso.

Xngrediturque solo et caput inter


nubila condii.

447. pwous*,

scudi, os, w, m. o f.
Propriamente significa pelle, cute, di cui poi formavansi
gli scudi. Quindi a lib. 21, v
392, pivorpos,
, ottundente gli
scudi, epit. di Mane. Nota
per che p>, o pls. hivhs,
m-, significa naso.
gli

448. OfifdMsfftfa,, colmi, Monti, hs,

itftfa,

v .

Propriam

ombelicato, faltoa foggia dell'ombelico,


da
ov, m., ombelico animale.
^

449. IwXhvto,

^aXoS,

cwicinauono, imperf. pass, di irXaw,


sinc. di nrik&oj, avvicinare,
e si forma irregolarmente come se da
rlfy.
450. lu,wyi, gemito, tj, *is, f. da
otfft&gn.
482. x*<dappoi, correnti, jrctptoji, os, t>,
ri

0
epit. di orot(*6i, /Eumi. Leggesi anche
al lib. 13, v. 138, vti-

u4#<s, ed al lib. li, v. 493.


Xfftw*, tfvas, m., tempesta, inverno,

da

da

pW

scorrere.

433. .lo-yyxiav, neZJa alfe, convalle,


a, aS , f. Luogo in
cui affluiscono e si mescolano
per ci le acque dai
montica filffyw, reeieokns, edoyxos, *os, n-, vaile.
454. x.povvS>v,dalle voragini, fonti, S,ov, m. da xpwu,

pr-

emiere, poichel'acqua percuote

il

sasso nel defluire.

ivroo'&t, entra, da vtS.


jc*pa8pi). Quel sol-

Xafiilip-rtS, alveo, a, aS, f. c jon.

co che scavano

le

acque coll'impelo

loro,

da %(*fus-

Gto, sravara.
ti.

485. SoOwov, fragore, os, ov,

m.

d'onde Soviriw,

-nato,

f.

strepitare, riauonare. Lib. 4, v. 504.

487. Antiloco, figliuolo di Nestore. Sembra (dice Pope) che

padre Dell'ordinare la milizia avesse collocato suo


prima fila, acciocch avesse la gloria di
cominciar la battaglia.
548. Echepolo figlio di Talisio. Di queslo Echepolo figliuolo di Talisio il Poeta non d pi oltre contezza.
400. (AfniTU), fronte, ov, ov, n. quasi y.tr tos &nraS,
in mezzo agli occhi, o sopra gli occhi, d'onde fAtrcuil

figlio nella

vriov, ov, a. Lib. 11, v. 95.

461. ffxros, tenebre, oscurit os, ov, od os, n.


462. Upurt, cadde, aor. 2 in senso neutro, da Ipaviu, atterrare, d'onde

il

parlic. ipiwttiv. Lib. 5, v. 309,

ppwrro. Lib, 14,


4fl5. IfliiiiAvoS,

verbo

fatto

ed

v. 15.

ftramojo, os,

Xiffl,

ov, pari. pass. pass, dal

i\,

da \&, che significa volerei: bra-

mare.
468: x^avri, inclinato, cwri?o, ?i

da x-v-rrcu,

v, part. aor. 1

aff-e,

f.^w.

469.

{jetfref,

471.

).iikoj, lupi, os,

-472.

iSvoirli^sv, uccideva, da

cott'asta forbita, hv,

polire, d'onde l'agg.


ov,

viene da Socia;,

f.

guoVs,

ov, a.

da ^w, radere,

v, forbito, polito.

m.

Svo^aW^w,

che

f.

val-

ytJw, aoifare, scuotere, e da

ila, vibrare.

473. -4/ace Telamonio. Cio figliuolo di Telamone.

no

gli

leo-

Due

cro-

Ajaci nell' esercito; uno questi, re di Sala-

mina: altro principe de'Locresi,

Quando

il

intende sempre

Oio-

poeta nomina Ajacc senza adjcttivo,


il

Telamonio.

474. *]3-sov, celibe, giovine, sos, ov,


T3-S0S, colla

e figliuolo di

sottoscritta,

ne. Piota che yiS-eTos,

fiat,

m.

Incontrasi anch''

ed indica

attic- la

vergi-

ov, vale fratello, affine.

19d

unito QUABTO
Giovinetto fiorente,

il

Simoisio

Era costarne degli


nomi traiti dai prinLa Scrittura

eto.

Orientali di dare a' loro figliuoli

cipali avvenimenti della loro nascita.

piena di questi esempi.


v.

478. Simoenta
478.

Fiume presso Troja.


la ricomponiti, il premio

della nutrizione,

n. pi. invece di B-pi&rtx, ohe viene da 3-pSflfT"iip<a,

wv, alimenti, ed anche i premii che dai figli si rendono ai vecchi genitori per la ricevuta educazione:
S-pfrwi-npioff, ov,
to,

<pw,

od anche chi

m.

e C, chi

mot

essere

aHmenta~

idoneo od alimentare, da rpS-

f.

ifvos, m. Significa anche eternit,


sempre, e talvolta la vita deWuomo. Lib. 5,

aiv, et, iiy,

da

ts'i,

v. 685.
482. aiysiaS, pioppo, oS, av, m.
tltxfisvij, umido, luogo erboso, prato,
aS, f., erba.

483.

-h,

%5,

f.

da

ikioS, di palude, 'Xos, so;, n.


484.
liscio, IsioS, iix, i'tov.
483. .pfi.xroirrjyQS, arte/ice di carri, bs, oO, m. e
tos, n., carro, e nri\yvv\i.i fabbricare.

t-

da

486. rvv, la ruota, l'orbita della ruota, da


quasi andante in giro.
492. /3owj3t&v, l'inquina, wv, <5voS, m.

Ta,

andare,

4117. xsxStivT-o, relrocedeltero, invece di iftiovro, aor.

2 med.doric.

e jonic. da xXfi),

cambiamento della

% in

r.,

f.

2x,a^S>, c per

il

e pel raddoppiamento di

questa xtxaBtS.

499. Democoonte, figlio bastardo di Priamo etc. Era costume degli antichi di metter tutti i loro bestiami di
diversa specie sotto diversi soprastanti, da cui dipendevano i pastori ed i guardiani. Veggiamo qui,
che un hastardo di Priamo era soprastante delle sue
cavalle. Cosi nella Scrittura santa le cavalle di Davi-

de avevano per soprastante Serrai, i buoi Salat, i camelli Obil, gli asini India. Tutti costoro erano uomini ragguardevoli e di alto affare, quindi sono chia-

CHIAVE OMEniCi
mali prncipes substantiae regis David, corno a dire
suoi tesorieri, o presidenti olle finanze,
v. (500. tlxufrtDV, delle veloci, geo. pi.

502. xptfriv,

tempie,

le

il

fem. da dixvS, Sa, v.

capo, ed aule, xppn,

r,s, f.

da

xtipio, fondere,

xporwfojo, detta tempia,


xpartu/,

f. ijato,

os,

of,

e jou. 010,

pufoare, perch forse

ivi si

m. da

sentono

le pulsazioni.

Q03.

La punta

504.

.pif-t\at,

505.

^ai'SifuoS,

di rame. Tulle le armi nel poeta hanno t'e-

piteto di rame, dove nolano gli eruditi che l'uso di


questo metallo fu anteriore al ferro; il quale per
non era incognito a quell'et, mentre vedremo nel libro seguente, che i perni del carro di Giunone erano
di ferro. Vedi la nota alla fine del libro 1.
tuonarono, risuonarono, da pxfitcv, don-

de pafios, ou,
glia. Al lib. 10,

strepilo, principalmente delia batta-

375, vale stridore di denti.

v.

l'illuslm, il chiaro, os, av }

SpS, pi,

p'ov, ilare,

htwtis, toVa,

tpxttrw, splendere,

e.

m.

da

sst<-

splendido, che vale quanto

?st <-

tv, lib. 3,

v..

880.

Da

f.

<f&ta,

d'onde

yuivtv, lucere, risplendere.

807. S-vffav, si avanMarono, da Svw,

f.

HWs,

tiw.

sta, v,

din'Ho.

comand, invece

aofS.xkx.Xtro, esort,

di

kixIwo, imperf.
que-

dal verbo poetico xl%\o\hat, che da xlXopxi.e

da xcXta.

sto

Pergamo. Home della


riori resero

qualunque

il

cittadella di Troja.

vocabolo comune a tutte

Greci poste-

le fortezze

di

citt.

811. rap.taixp<*, pelle, corpo, che pu forarsi, rompersi,


uis, oos, m. e
corpo o pelle.

813. Tanfo
ttila
il

pili

da

che Achille

non combatte

Tfw
il figlio

813.

da

e da

xP oS XP 0 **5
-

al

delta ben-chiomata Te-

eie. Notisi l'arte finissima

poeta sa ricondurci

l'ozio di

f.

f.

con cui

soggetto principale, e dal-

Achille trar motivo di sua lode.

l'animo dolente, crucciato, s, ios, m. e


od AXytta.

&t/(As,

DigrtLzed 0/

Google

irhsau, cuoce, 3 siog. ind. pres. eoi. per irirrtt.


v, 818. TpiTcyvtia, figlia di Giove, epiteto di Minerva, che
dicevasi nota dal capo di Giove: da vpiTs, os, f.
beot., capo, o y/fopu,

^EpfUcS^tf, con orosa pietra,- cui cape appena la

ma-

no, ov, oh, a. da x*Ip, mano, e (Afftrw, toccare,


hxpttvri, aspra, vtis, ttr&a, sv. Vale anche orren-

da

al lib. 6,

v.

348, ed

740, da xpos,

al lib. 5, v.

of, n., fredda. Altri lo ripetono

da

'xpjs, che vale

come xpis, prominenza, da xpos, ,

ov,

sommo,

ed allora varrebbe propriamente aspra, quasi aveodo lunghe prominenze. Lib. 8, v. 327.
821. rivovrt, nervi, ojv, ovros, m. da Ttivw, tendere,

vaid^s, aspra,

Eos, m. c f. Vale propriamente inverecondo, dall' priv. e da txfs, pudore. Metaforicamente per Io si attribuisce anche ai corpi inani-

mali. Monti traduce: l'improbo sasso.

822. XP'S,

XP tS

tosto,

dirittamente,

comeXP't

e fiE^P' o
f*-

Wtikol-nfftv, stritol, franse, Monti, aor.

1 da

oVo-

loiaw da iw, as,

f., f Ojo, sopra cui si tritura


il
frumento.
826. xolSss, le intestina, s, os, f.
828. flrvfiov(,neJ polmone, utv,ovos,m. da wviw respirare.

B29. oty^ifioiov, icino a, avv. da yxjfioloS, ov, m. e f.,


colui che si accosta, usalo talvolta sostantivamente
colla prep. 1%, come al lib. 24, v. 382.
venire, ed S.yyjt, dappresso.

Da

aoliut,

831. yaffrp, il ventre, %p, pos, o yaarphs, {.


afowro, tolse, imperf. jod. per %wra, da x~vvu,xt.
833, x^oxoftoi, chiomati sul vertice del capo, irti diciufMonti, oS, ov, m. e f. da 3,x,po$, a, ov, sommo, e
fi,
xjati, 1 s , f-, chioma.
835. qr&fMxS-i), A* respinto, da -reX/A/^w, f. w. aor.
1 pass.

830. TtTo-3-ijv, furono distesi, giacquero, dual. piucchep.


da tihw, f. sv<&, perf. <rtrotxx, e pass, passivo t-

CHIAVE OMEUICA

202
v.

530. hvaair, avesse ripreso, aor. 1 oltat. med. da vw,


e pi usato ovvili, che vale anche vituperare.
840. flilToS,
f.

dall'

illeto,

sopra

al v.

non

priv. e

toS, tu. e

f.

uscito in battaglia, OS, ov,

OH. SfveiKH,

m.

da j3Uw. Nota per che iJJMjB,


non scagliato. V.

aggiunto di dafdo

117.

vovTxroS, non ferito, preservato,


l' a priv. e da or&to, ferire.

os, ov, jn. e f . dal-

avesse vagato, si fosse avvolto, da

per &fw, da iv%, %s,

f.,

%mucu,

col.

vortice.

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LIBRO QUINTO

LA FORTEZZA

o. 1.

1.

Diomede. Uno deprimi


corso del poema.

DI

DIOMEDE

come

greci eroi,

IxStjXoS, chiaro, cospicuo, T|XoS, ov,

quanto
le.

si

vedr nel de-

m.

SfiloS. Ar[koj, manifestare,

Afilla,

e f. che vale
render Visibi-

distintivo, segno manifesto. *aBt)\oS,

oscuro, occulto, incerto.

xfiarov, inestinguibile, indefesso, oS, ov,m- e I.Propr. come dicesse ov xa\hv, non affaticandosi. Ha il
medesimo significato xu.<xs, avros, m. e f. epilelo
del sole, perch non sa quietare. Lib. 18, v. 239.
Dall'a priv. e xftvw, stancare. Vi pure 'Axifias,

nome

propr. Lib. 2, v. 833.

Simigliarne alCastro di autunno. La Canicola.


Ji.

tvakiyx-iov, simile, oS, ov,


ilat.

e talvolta oltre

m.

f.

Aggctt. che regge

il

dat. di persona l'acc. di cosa-

il

Vaie come lry-ioS.


birwptv6i>, autunnale, s,

ti, tu',

perciflrwpivQSTrTip,

astro autunnale, da oiripa., a?,

(.,

autuano. Lib.

22, v. 27.
fi.

Trau,<?o:ivw,fft,

splende, da

3,

pers. sing. pres.

wat^a/vw,

attic. XoCfiai, lavarsi,

sogg. att. gionic.


che vrapiytxvw,

Io stesso

risplendere da ogni parte. V.


7.&ovitlvos, lavato, lagnalo, oS,

lib. 2, v.
i),

ov,

da

489.
Xoofwtr, ed

bagnarsi. Si dice propriaman-

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siccome delle mani vinrroj, e jT.Vu),


Aovri\p, bacino per lavare. Aoiwrpiov,
si lavata qualche cosa, Aavrp'ov,

te del corpo;

delle vesti.

tacqua in cui

lavatojo, bagno, o l'acqua con cui alcuno


l'azione di lavare,

il

si lava;

battesimo nel N. Test.

Lavato nell'Oceano. Prima delle prove della rotondili


della terra, la opinione che gli astri s'immergessero

12.

mare era conforme alle apparenze.


Harnv, erano, duale, imperf. poet. per vri\v, da y.
p|M)!H*Wi avanzarono, 3 dual- aor. 1 pass, da

16.

'a*o>*% colVasta,

nel

10.

bpfiofia, che spesso vale quanto appiui, irrompe-

re con impeto. V. sopra da

tis, f.

i,

r,s, f.

p^,

impeto.

*is, f.,

Vale propr. punta, da XT|,

od aoche da axeuv, ovtos, m., dardo.


ti punto tra le poppe, oS, ov, m. c

19. u.srxu..Qav,

fia^s, oO, m.,

f.

da

mammella.

da awopow,
20. vpovdi,
f. tfw, che da pow, correre a paso concitato, e
fugg, 3. pers,

sing. a. 1 alt.

questo da open, eccitare, concitare.


21. irtpifi'rivoti proteggere, inf. aor. 2 dall'ind. -s-spij3ijv
come fosse da /3ti|ai. Leggasi anche semplicemente
,'

04ivai, lib. 13, v. 489. Deriva da vepifiaivoj, f. iffoche vale ondare intorno proteggendo, e proteg-

u.<.

23.

gere coll'andare intorno, presso Omero: per s stesso significa andare intorno.
propriam. notte,
vvxr'i con caligine, v, vvxrs, f.

24.

n&rxv,

ed

al v.

vixrffw,

659

di questo libro vale

anche morte, da

pungere.
del tutto, al tutto, avv. poet. invece di

vw,

da v&e.
ov, pan. da x^',
<Mtax*r* ,voS ' Colato, oS, n,
formato da
pass, passivo di axa^w, raitrislare,
EoS ) n ->
col raddoppiamento attico, da ax oS -

x^>

dolore, tn'steaaa. Nello stesso significato si intendoal Ub. 12, v. 179, x. cxro, x.<x-

no x.xW<xh

XtZj Lib.
xrix^ai',
31. (JpoToXoiy,

6, v. 486.
lib. 6, v.

danno

st*x w >

'

v-

207

ma

364, vale rattriitarji.


uomini, esizioso Iddio, Monti,

DigiiizGd by

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205

LIBRO (UHTO
e, nC, m. da fipars, av, m., mortale, eloiys,
m. danno. Epiteto di Marte,

ov,

(ardo di sangue, macchiato di stragi, os, ov,


masc- e fem. da fiitxhw, macchiare, e ?vos, ov, m.,

[tioc^vs,

TEfxEo'iwXira, dtsfrMore di citt, ns, ov, m. da


wi-fjffffw, o rtiiww, scuotere, vessare, ed ooche ferire, e TEt^s, sos, n., muro.
.

36. "fitVTi jutt'avenfe ripe, sull'erboso, Monti, sinc. di iibvtvrt, da i'iovtvri, da i'i'eis, ttfffct, tv, che da
,

Viuiv, vns. f.,

ripa, lido.

Scamandro. Fiume presso Troja.


37. xJ.ivav, vosero in /u;a, 3 pi. aor. 1 da kiVw,

f. v>.

40. (fTBfivrt, al vlto in fuga, al ripiegato, pari. aor. 1


pass, di Uriniti, che vale talvolta agire con astuzia.

41. ]kiao"t\yvs

in messo, fra. Scrivasi aDchc

fjtstfjjyiis,

(itavyv.

43. kvi\aar, uccise, aor. 1 med. da Itaiput, che da aTpw,


f.

p>, aor. %pct, e significa togliere, talch vou'pw

vale anche spogliare, distruggere.

46.

w\

trafisse, colse, invece di lyvgsj

e vuffffw,

f.

V. sopra

v. 23.

49. ai'[Aova, perito, af*wv, ovos,


e senza la

invece

aor.l da vurrw

m.

f.

collo spirito lene,

di 5a/[*wv, mentre cti^wv, collo

spirito aspro vale cruento,

S-Tlp^s, detta caccia, a, us,

ps, m., /era. Lib. 18,

v.

da a^a.
f.

e jon.

ijs,

da IHp,

324, d'onde poi dupefac,

cacciare, andare a caccia, e S-Tipirriip, TpoS, m.,


cacciatore, invece di cui al lib. 9, v. 540, legge s
3-i)0i\rujp, opoS,

m.

50. Zvivrt, colVacuta, bus, taaa, sv, da gs, ia,

Vedi al
51. SiSaj-E,
Sj, e
fii

lib. 1, v.

i>.

190.

ammaestr, da SiSffKw, f. .%ai, che da


Siffxw, scompartire, dividere: ovvero da Si'Sw-

e Sai'w, imparare. Quindi al lib. 9, v. 442, S<Sa-

ffxtfitvai, por SiScrxtJv.

<r jpia,

ie

^ere. V. lib. 3, v. 24.

53. aOilxipx, godenti dei dardi,

Chiave Omerica

amica

degli strali,

12

Mon-

et, <xs, f. da fS, ov, m-, dardo, e x.aiu>, godere,


Diana presso Omero.
da lungi, Parte dell'arco, Monti, a, aS, f. da ixs, lungi, c
iw, d'onde x,i\fi\os, w, m., dardeggiatore.
57. IXaCrnv, trapass, attravers, poelic. pleonasmo per
fiXatfa, aor. 1 da tlavvui, che talvolta ha l'addotto
li,

gioire. Epiteto di

S*. ix^/Joliai, la valentia del dardeggiare

significato.

mani

60. Il quale sapea colle

travagliare ogni ingegnoso

Omero, come vedremo in pi luoghi, mostra


e una stima singolare per le meccaniche.
non perde veruna occasione di descrivere un la-

lavoro.

un genio
Egli

voro di questa specie, sia di celebrar un artista.

Con

ci egli fa intendere che ogni specie di talento merita gloria,

che un

anche fra

gli eroi, e

artista eccellente

che non

vi

pu trovar luogo

e d'ignobile altro che

l'ignoranza e l'oziosit.

61. ^Xa-ro, caramente

amava, imperf.

pass, da ^i\t\u.ett,

che da $lu>: o piuttosto aor. 1 med. di


S>, il

Al

cui aor. t lytkct, d'onde l'aor. 1

280, leggesi

lib. 10, v.

di ifiXse,

come

alLri

<?iXi,

med.

imper.

<?i\lcu, f.

i^iXfiijv.

ama,

invece

pure leggono.

62. rsx.T\vcfrb, fabbric, aor. t

med.

di rsxraivto, che

vale anche macchinare, da tx.tojv, ovos, in,, artefice,


I3.

fabbro, legnaiuolo, da rtii^oj, fabbricare.

pjxa/.0L>S, orgine, o autore dei mali,

da p^Ti,

vis,

f.,

off,

ov,

m.

f-

principio, c xax,s, A, v, cat-

tivo.

61. S-ff^aric, gli oracoli, accus. plur. da ov, ov, n.

Pi

sopra al lib. 3, v. 4 vale auche sdenta divina.


Perch non intese gli oracoli degli Dei etc. Credono
alcuni che si alluda qui ad un antico oracolo che co-

mandava

ai

Trojan! di appigliarsi all'agricoltura a-

Il Cesarotti opina che


di un oracolo pi recente e risguardante la
impresa di Paride. Pu essere anche un'espressione
generica, che senza alludere, a verun responso speciale, voglia dire soltanto, che Fereclo non previde

steuendosi dalla navigazione.


si tratti

le cattive

conseguenze d quel viaggio a cui egli som-

ministrava la nave.
v.

63.

xwrlfuxpvm, raggiunse,

imperi- 3 pers. sing., da xa-

rafipvrrco. Io stesso che itcrfroj.

inseguendo, pari.

tiwr.tijv,

att.

da

Sicuxeo,

f.

^w. da

scacciare, d'onde oicoxsftsv. Lib. 5, v. 223.


66. yloiwv, natica, chiappa, s, ofl, m. quasi ylocrs, da
Sitai,

yXois,

ofr,

sordido.

67. Si ^rp, o Bieewp,

acutamente,

neffamertle,

del

tutto.
iS, ioS, f. da xluSw, occultare, on.
da xvw, partorire, o meglio da x^ w > fondere, span-

xoVjv, vescica,
dere.

68. rvf-, jI/e ginocchia, in ginocchio, avverbio, da yhw,


v os, ovv. tos, n. ginocchio. V. lib. 1, v. 406.
69.

Wt^vt,

uccise, imperi', dal verbo t'usui, lo stesso che

70. iriixa, uccirfi(mtjifc, avv. Propriam. vale

d'onde tfvxvbs,

te,

73.

vi'ov,

nuca

ti,

densamen-

qv, denso.

occipite, ov, ov, o. d'onde sorgono le fibre,

ineriti, Tves,

f.

p|. da* Te, vs,

f.

neruo, ed anche

nerbo, forza.

78.

4-y /CP v

>

freddo, poS, pi, pv, formato persine, da

^X

^vp^fipbs, da
Che era sacerdote

nel

numero

10 '

dello

fa/freddare.

Scamandro. I fiumi entravano


ed avevano sacerdoti, riti e

degli Dei,

sacrifizi!.

78. rLrvxro, era stato creato, piucchep. pass, dai verbo

tvxuj, come se da rru^w, adoperalo soltanto dai


poeti. Incontrasi anche al lib. 12, v. 164, la

2 pers.

lrTv\o dalla 1 IrtTvy^ttv


80.

correndo, avv. da fitratrascorrimelo, Catto di correre oltre,


il cui aor. 2 kl^pafiav, ed il

iiera.o'poy.o'iiv, di corsa, via,

Spou-,

che da

f.

pirarpixw,

passato medio SlSpofAa.

81. eW-Igstf*, via tagli, spicc, da


avente qui la prep.

la

purpurea morte,

-nfh,

-iro^itii,

f.

ffw,

separata.

e 'l violento fato gli

afferrarono

GHIAIE OMERICA
gli occhi.

La porpora de'Grec non


ma il coccino, che eradi un
come noi diciamo morato.
purpura nigrae. Quindi il mada Omero ioides, ossia di color

Vale a dire nera.

era la Tiria, detta grana,

color di viola carico, e


Virg. Violae sublucet

re e talora chiamato

di viola, e talor purpureo. Cosi Furio presso Gellio:

Eurorum viridet cum purpwrai undas; e


Quid? marenonne coeruleumt al ejus
est pulsa renna purpurascir. Aquesto epipurpureo dato alla morte, dobbiamo il molto

Spiritai

Cic. Acad. 2.

unda cwn
teto di

del sofista Teocrito, riferito da Plutarco. Alessandro


vicino a ritornar in Grecia aveva ordinalo ad ogni citta

una forte contribuzione per un gran numero di veporpora, di cui volea far uso ne' sacrifizii uni-

sti di

versali che dovevano offrirsi agli Dei per le sue vittorie.

Questa contribuzione riuscendo assai pesame


dicendosi comunemente che ella succhia-

ai Greci, e

inil sangue, ora finalmente, disse Teocrito,


tendo quel che sia la morte di porpora, accennata

va loro

da Omero.
.

83. xparsri), dura, violenta, hs, , v.da xjiroS, tos, n.,


robustezza, d'onde xpcertps, , bv. V. lib. 1, v. 23.
83.

Ma

87.

ft

Tidide non avresti conosciuto da qual parte et si


Questo espressione bellissima e piena di

fosse; eie.

energia.

vitiav, per
S/o*, av, n.,

campo, avv. poel- invece


campo, da -rrloov, ov, n,

il

di iva, srs-

suolo. Allo

stesso modo trovi usato poelic xevri ftio*. Lib.


6, v. 201.
Simile a gonfia torrente etc. Virgilio pi brevemente,
ma forse con maggiore efficacia, disse
:

Non

sic aggeribus ruptis

cum spumeus amnis

Exiit, oppositasque evicii gurgile moie*,

Fertur inarva, furens cumulo, camposqueperomnes

Cum stabulis armenta

trahit .

rXfl&ovr, ad innondante, pan. dat. da


ffu). Lo si dice dei fiumi e del mare.

wH3-w.

f,

v. 89. ap^xvitffiv,

reprimono, infrenano, poet.pr \tt%aiSi-

da tfxav.ovG'tv, che da iap^avco, e questo

ffiv,

da ~\G%w. Al lib. 23, v. 30fl, incontri Hr^avffav, che


vale cupida, ed al lib. 14, v. 387, ff^vw.
90. akutwv, dei campi, da <&wt) ^S, e dor. Xcu. Indica
in generale un luogo seminato, o piantato di alberi,
viti, ec. genit. eoi. invece di \tuS>v. evvi pure i~ktuv, mvos, arca, che da &W^w, raccogliere, congregare. La voce prima rad. &'ts, a65ondante>nen-fe, abbastanza.
ipiJKXswv, inoifo verdeggiami, fronzuti, %s, ioS, va.

e
da Ipi, molto, e
germogliare.
91. l^ctifiviS, repentinamonte, d'improvviso, poetic. per
Sai^viis. Lib. 17, v. 738, da aTfvi]S, jw6t"lo, che

da cifvw,

di eguale significato, o da ytxvCbs, occultamente, talch noa apparisca.

Trsjj[,iar\,

assal, venne addosso con grave peso,

lirifpi-w, o /pi'S-w,
ffravfl.

f.

da

<rw, d'onde fpi&s, ita, v,

Lib, 5, v. 746, e ppiS-oo-uviijijs.

f.,

peso.lAb.

8, v. 839.

98. tis ov, dopo

cfte.

99. ybaXav, nella cavit, ov, ov, a. Qui &tipnxos yualov,


vale

il

centro del torace, dell'usbergo.

100. Siiffx 6 ' trapass, aor.

2 da Sih^w, che

da Sia ed

waXffffSTO, ero bruttato, imperf. pass, da 'raX.aCtu,


f.

j-w,

sorte,

ehe propriam. significa estrone, prendere a


al lib. 7, v. 171. Qui per vale l'addotto

come

significalo.

102. xivropss, eccitatori, stimolatori, top, opus,

m. daxEv-

Tw, pungere.
il re figlio di Giove non mi spinse indarno a
partir di Licia. Apollo aveva dato a Pandaro l'arco

Se pure

di cut si serviva, e lo

aveva istrutto a

tirar frecce.

105. cwropvi>[i.svov, partilo, venuto, oS, T), ov, partic. pres.


da wpvojiai, che significa avanzarsi con impeto,

ed

da

iw, opwpi. V-

106. Sp.atfo'sv,

uccise,

lib. 3, v.

13.

aor. 1 per Sotjwco'i, da Sap.a-

fya, f. db), lo stesso

che

%u\*.&tii,

soggiogare,

do-

mare.
v. 109. Ipso, affretta, Invoco di 5pffoi>, pel quale scrivesi anche EpffEo, imperai, pass, jonico con inserta la tf, for-

mato sopra

optfw, che vale eccitare.

112. <jrp, poi, poet. per<wp.


SiafucrspEs, dei (Ho, in tutto, avv. Vale anche jewiprc

V.

lib.

11, v. 377, dove incontri Xj-fiortpS, che

sta per SiavwjrspS, comp. di

ava, mieta, e

che vale quanto ^ta^spicaS.


113. ivii>cv<n^s, ipicciaua, era fuor spinto, e per melaff. ffw, emettere,
bolliva uscendo, da <*vjc ocri
spingere, che da xovn'^w, tlardeoaiarc, d'onde
axcff, ovTo, in.,

dardo.

arp&rfra'to,fte$sibile,QS,y,bv,&o.ffrptyw.V.\b-9,v.&93.

% ov, pari, aor. 2 med. da

119. ^-fisvos, prevenendo, os,


^3-d|A*iv, che dall'inasit.

^vw.
iai,

Quindi al

ed al lib. 11

lib.
v.

invece di cui sta

10, v. 368, fattili, aor. 2 ol-

51, q>Ww, partic. attivo.

Diomede valente in battaglia cosi preg. Diomede non senle la sua forila, bench grave e consi-

114. Allora

derabile

un

egli

non pensa che

alla vendetta.

Questo

bel tratto di carattere.


epiteto di Minerva, lo slesso di % S,rpvros, indomit; composto dall'oc prida Tpbj, rompere, abbattere, tormentare.

US. 'Arpvrdivv,
TipfiS,
vai, e

ind. alt. del

2
116. *aplo*rt\S, assistesti, 2
verbo <rapavty.t, composta dalla prepos. grotped
pers. sing. aor.

117. luty, ardente, ahi. sing. oS, ov, gionic. per aioS, m.
da altu, bruciareimperai, alt. in vece di <pi<tKau, favoreggimi, presente
<p/Xos, amico.
\s, da (piltw, amara, c dello da
dal verb.
119. ifOfivoS, b, prevenne, aor. 2 pari. med.

(p0^H.i,o^flA*w,aor.2l?9tlv,

f.

<p9<rw,

aor.2med.

inf. f. 1 med. dal verb. oVtou,i


8+ou,ai, perf. nass.dw*a<, aor. 1 u^Qyv.

120. l+arfieei, twdrd,


fui.

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QUINTO

LIBltU

211

Qaptf&v, coraggioso, pari. pres.

Bit.

da Qaptrw, aver

fiducia, dui tema QpffoS, t'o, fiducia, confidenza,

arditezzaV. 126. ffxxlffiraXoS,


sos, a.

vibrator-dello-scudo, in. da ffxoS,

il

scudo-Tema

rTWruj,

caricare, e TrXkui,

vibrare.

132. ovrAfKtv, ferisci, gion. per ovr&vai, doric.


veti,

pres.

ini.

dal verbo

alt.

hirrip.1,

ovra.fj.t-

lo stesso di

ovr&w, or-A^w, ed ovrifxu;.


137. spowxoiS, tenute, dat.
irtxuj, pettinare,

xoS,

m.

f.

pi. OS, ov,

\ui, p.

m.

m. da

<r$ixta, o

-rirox:*; quindi

W-

ia tonsura, e da tipos, sos, n. lana,

ittrstv, pecore, dat. pi. gion. da oTs, os, o BIS, Ei'os,


f. pecora, m. ariete, "OiS, o't'SoS, f. pecorecci.
138. xp<rti, /eri lievemente, 3. pers. sing. aor. 1 aogg.
alt. dat.

xpsti'w.

wso&Xjj.ei'ov, ai slancia, per sincope

iti

vece di

vvt-

paXXjiVoe, acc. sing. part. pres. diftXXojAaijSaftarc.


alt. di irpoaac-

139. wpoo'BfAuvit, 3. pers. sing. pres. ind.


(iivuj,

soccorrere, rispingere, difendere.

141. o\yy(\a'r\v%\, affollate, nom. pi.


vos, che sta vicino;

da

f.

3.y%i,

os,

m. o

vicino,

y^iffr-fi-

ed ffTdvai,

tare.

xjt>vri,

riversano, 3. pers. pi

perf. pass,

dati-

s,w > '


vo, 0 J^yc, versare, spargere, da >sw e
vri>5 fuso a
oiv1l) c t*"'^>
ncrojiuot, x. aavoS e X"' vos lo stesso; fossa, collina, eminenza; y^uivtvw, versare, fondere a getto.

stesso. Quindi

<

'

147. UpyaOtv, spicc, disgiunse, 3. pers. imperf. poet. da


IpyaSta, distrarre.

Tema

kipyw, rispingere, impe-

dire-

148. tao" per Satff, lasci, 3. pers. sing. aor. 1 da -m,


vEipo-a-loio, interpretc-di-sogni,

di-Xv,

nom.

Xos,

gen. gion. in vece


e iroXw,

m. da ovupos, m. sogno,

girare, lavorare, pascere.

UH.tffWtS, guelfi, gion. per


pronome relat.

ff^as,

acc. pi.

da ov, di

se,

v.

184. xn&<rtaai, possessioni, dat. pi. gioii, cpoci. da xrtap,


aroS, n. lo slesso di r-n^a, da xrofMu, possedere-

ItviaQat, lasciare, aor. 2

m. da IeiVw.

inf.

188. t\attitfra\, m. parenti lontani, da x^? oS vedovo.


Sa-riovro, se ne divisero, imperf. gionic. di Sarojisti,
'

da

occinj,

separare, partire.

162. giAo^o, foresta, nom. os, ou, m. da %v\ov, legno,

materia, ed ly^u}, avere.


168. Xi&oi/, diede, imperf. gioii, per iSVcW, dava, quasi da
SiSw, pu anche essere imperai, pres- pass. Si'Soy,
e SiSoffo, da SiBw(*i, dare.
166. Videlo

Enea

Enea figliuolo di Anchise e di Venedc'Dardani, ed ausiliario di Priamo.

etc.

re, principe

Xair-Zovrct, dissipante, part. pres. alt. accus. masc.


da o\\<xirtw, e X*jr"u, vuotare, rovinare, demolire, quindi ).n*8os, fossa, condotto.

Awwaps,

vuolo,molle, delicato. 'A^ccTahvs.espostoaUaruina


vincersi.
e ruberia, facile a rovinarsi, aprendersi, a
168. tytipoi, trovasse, 3. pers. sing. att. a. 2 di tytvpitixta,
ritrovare, comp. da iwi, ed ivpidiw, f. sp^tfeu, p.

tvptixa, aor. 2 tvpov.

174. l^sS, vibra, aor. 2 imperai,


ii)|ti,

bo

3. pers. sing. perfet.

pttp,
m. Ippoya,

irregolare

yu>, p.

alt. di tyiuftt, e

dello da

?w, mandare.

178. lopytv, fece,

f.

med.

Attico, dal ver-

pSw, ed ?p^w, come da tp-

e "poya, e per metatesi sopra;

quindi ioayi, pari. pret. med. _


178. tpSjv, sacrifzii, gen. gionic. pi. per UpSiv, da ispav,
vittima, tempio.
181. SJfpoi, battagliere, dal. sing. dal u. Ba'i'?pwv, ovos,
m. prudente, bellicoso, da Sai'w, insegnare, o pure

da

Sa'i's,

battaglia, e

<fp-fiv,

182. aiXwiriBi, elmo, dal. sing. da

mente.
aJ.cDo'iS, 1S0S,

irpvfa.U'Q, da-tre-coni, dat. sing. ei,


sto

da rptTs,

tre, e

txS, f.

f.

compo-

^albs, m. cono del cimiero-

187. xix'np-i'os, (rotato, part. prcs. del verbo *i"xlf, lo


stsso di xix* w j trovare, comprendere. 'Axt%irro$,
incomprensibile.

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1S8. tV/ivy-hos, avvallo, pari. pcrf. pass, d tilvw, o

ed

sdititi;

stringere,

t'!\vp.i

ammassare, samare. EiXtw,

lo spirilo dolce, costringere,

col-

rinchiudere, ridurre

all'estremo, col forte, rotolare, attorniare, invilup-

pare, mettere al sole.

ed

E'X*),

truppa, mandra,

ii.il,

compagnia, squadrone. ETXu(A, ed


po. ETXiS, e d

tondo,

vortice di velilo, un'acqua che gira,

abisso, l'entrata dell'orecchio,

ti,

ci

del capitello di

fa

invilup-

tulio ci che inviluppa, o gira in

come un

un

piccioli tralci

una sorta

i\ffis,

con cui

si

capelli inanella-

attacca la vile,

una colonna, una

di edera, sorta di

un

cartoc-

linea spirale,

macchina,

girare, orecchino, castone di

clic

innalza e

anello, l'anello

stesso.

189. yvakoia, cavit, geo. gion. per <yu\ov nomin. y'm,

Xov,

ti.

190. 'Ai'Swvvn, a Plutone, dal. sing, da 'AvBwvs, toi. ni.


lo stesso di itr\$, orco.

191. xoTj]if, sdegnato, nomiti, in. da ktos, ira inveterata.

192. Taptcto'i, non ho, 3. pers. ptur. pres. ind. gionic. per
rptiffi, da z-ottfj.i, esser presente; da eijx. essere.
19-4.

irptoravayiS, accozzali-da-lungo-lcmpo, nomiu.pl.


da -y\S, os, in. f., composto da wpwTaS, primo, e
Tviyvto, o mr%yv'v\>.i, c W'P'tfw, o ir%rvw, campar.
re, fabbricare, rappigliare,

viorsv^iss, lavorati di fresco, noni.


vo, e

pi.

da vsoS 4 nuo-

ts>x w travagliare.
'

103. <r ivravrat, girano, perf- pass,

vece di irtwirav-

in

t'jci, da irtr.^ui, o TTSTioaai


opinano che if'tirTa.^.%1 volai,

T(*ai, perf. pass, di

ijf7*iiiu,

spandere. Alcuni
luogo di tir-

sia in

volare.

193. Si^f y*f, p/o, nomin. pi. di oi^f^, di due gioghi, com-

posto da OS, due volte,


u,i,

ty/hs, giogo, da ^srvf-

congiungsre.

196. iiJEirr/itvoj

pasciuti, pari. pi. pres.

med.

os, n, ov,

da pivruj, mangiare chino, mangiar con fretta;


dal

tema

lpt1,

terra, e

t&ovtxi,

si

pascolano. Altri

lo derivano da Ipgi, (erra, ed wrofuei, toccare,


perch le bestie toccano la terra pascendo.
KpT, n. contratto di xpiQ\, %s, -h, orso. Altri dicono

essere per apocope in vece


grossamente stacciata,

hlvpas, avena, a, as,

f.

xpifivov, n. farina

di

Indica pure qualunque cibo

di cavalli in genere.

oxwr; guerriero, poet. per etiopi v)T"f|S, oO, m.


198. Toir,Tiaiy, fatti, fabbricati, bs, >j, v, dal. pi. invece

v. 197.

di -tois,

199.

da toiw, fare,
ardentemente desideroso, cts, va, oS,
ed da sv, e jiw, ardere di desi-

l\j.\j.t\Lct&-Ta-,

part. da

jj.tij.adjs,

derio. Altri codici hanno

iy.fi t$a&>Ta,

da i^fiifiais

part. pass. ali. jouic. invece di i^ijTiKcuS, montato,

saltando, sedendo, da fi(3*/vw,

Monti Iraduce

f.

montato.
200. pXrt'w- i comandare, capitanare, da
stesso che

apx w

px^w,

lo

202. ^jS[avoS, perdonando, adendo riguardo, da $tt0o-

che vale anche astenersi, d'onde al lib. 7, v.


f., e if eiSwl', hs, risparmio, econo-

409, fEiB", os,

mia,
<f>op|S'i|S,

f,, lib.

22, v. 244.

di pasto,

fts, f.

i|,

da

<?p)3tu,

alimentare, -

irire; pascere.

203. w3-ts,
ta

sciiti,

da

per pleonasmo,

i?b)d-tt>, nel

pass.

eer filo, coU'w aggiuncome nella 3 sing. pass. ind. mcd.


med. s'w3-a. Quindi l'avv. sw-

3-vcoS.

iSftwai, mangiare,

nltic.

sincop. per ijivaj, poet.

per sdiv da eStf.


a^Sr,v, moito largamente, avv.

203. wiavvS, confidando, oS, ov, m. e


suadere.

f.

da ^si'Utu, per-

209. warro-lof, dai paio, oS, ou, m. da nr^aOui, ficcare,


conficcare.

213. v^tpt^is, avente Volto tetto, sublime, Monti, invece di

da
daJ/oS, tos,

vJ/i)flt?iiS,

-vis, tos,
ri.

m. e

f.

come

al lib. 9, v.

altezza, ed ><?w, coprire.

578

214. XXrpjoS, straniero ed uriche nemico 10S, fa, jv, da

216. SictxltfffaS, infrangendo, part, aor. 1 invece di Sicextffas, da SiaxXw,


2i8. iraps, prima, mnunzt,
122. Ors

monta

sul

f. aw, che da xWsw.


v.
mio carro onde tu vegga che siano

Non Trojani, come lo tradasse:


con sbaglio poco scusabile, ma dellarasversi appresso lo mostra

cavalli di Trae eie.


il

Salvisi,

sa di Trae. Omero stesso 40


ad evidema.

223. xpai'jr'v; celeremente, s,

v, neutr. pi. usato av-

ti,

vero, per xpunwvis.

226. fjiffTiya,

il

flagello, la sferza,

yos,

f.

da

soggiogare. Quindi (Aatfrw, al lib. 17, v. 622, e fi-

oVi^w,
fa

lib. 5, v. 366. Dippi MatTTiy/aS, ov, chi


conlinuamenle sferzare. Maffnyitu, aver bisogna

Maariyui

di gastigo.

itt},

gastigare, batteri,

sferzare.

aiyo.ivrx, maravigliosa, splendida, ts,

maa,

v,

da uiyia, tacere, ammirare, quasi imponga silenzio ed ecciti maraviglia per la bellezza.
231. fiV'xw, all'auriga, cocchiere, oS, of, nt. da -vi'ov,
ov, ., briglia, e da l%(t. Incontrasi pure al lib. 5,
v.
V.

505 hvtxiits, od vio^ss, toe, m. ed


103 i\viox tvu>, guidare i cavalli.

al lib.

11,

233. nT"fio*S'rov, rallentino, non ubbidiscano, dual. fut. 1


da ij.'(t.-(.j, [. ntrw, che propriamente significa perdere inu(i(nienle

"i

tempo, ir lungi dallo scopo, es-

sere inerte, da y.&Ti\v, invano.

236. fuJnvxas, dalle solide ugne, v?3


yyS, da javoS, ed

ovtfj*, j^os,

vo da xpi
245.

v',

forza,

X^*

sin. di

ftovw-

ov, pari. pass, passi-

s, ivs, f.

che propr. vale fibra, nervo.

iirzksQ-pov immensa, oS, ov,


,

f%oS,

m., wjna.

243. y.Xpiff[Av4,o carissimo, os.

m.

f. dall'oc

priv. c

da

irii-pov, poet. per <tr\tB-pov, jugero, n.

248.

x.yty.ij.iv,

di essere nato, poel. per ixytyaiptv, che

doric. invece di r.ytyaivai, inf. formalo sul pas-

2 "t

CHIAVE (MUSICA

Ixyiyaa che

salo meri.

txyu>, dal verbo

st-,

c dal hit. xyati preso da

nvoiiii:

formarsi du ytyvtu, inf.

clic

meno che non debba


nel dialetto dorico

ytyfitv.
v.

219. ^a^tipeS', ritorniamo, sogg. pres, prima pers. plur.

x%t253. 'luo-xi^nvn
di

fuggente, evitante, pari. pres. dat. da


akvtrx^uj, che da Xttrxw.
,

mi incrcsce, sdegno, da xv<w, od xvru,


d'onde oxvos, ov, m., indugio, ignavia, timoretiddu o andr, poich il pres. di questo verbo
frequentemente dai poeti usato pel futuro.
257. wXiv avrts, di nuovo. Per dare maggior forza a ir.Xiv si aggiunge -vtts, lib. 2, v. 276.
255. xvei'w,
2of.i'u(,

vola etov, riporteranno, ricondurranno, f. 1 da irocome se da ow,

(ftpw, che e da ? iprv, f. 1 oline,


258. youc, pure, invece di y ov.

260. vrolvfbovXoS, la sapiente, oS, av, m, e


(3ouXf|, consiglio. Epiteto di

f.

da rfoXs e

Minerva.

202. tovr.arXiis, costringi, attacca, custodisci, da ipvxar.lw od IpvxiKuj. Vedi lib. 6, v. 90, che da

pvxw

e qucsio da lpiiu>.

awrvyaS, dal carro, v\, v jos,

f.

Quindi indicherebbe

la circonferenza, l'orto del carro, il punto in cui si


fermano le briglie.
271. &riraM.\ nutr, crebbe, da rrtTXXXm, che e da rX\u>,
ti,

che vale anche crescere in et, d'onde reeXs,

bv. molle, tenero, puerile.

fO/TVlg,

neHa

(fatta,

i),

i]S,

f.

28i. ppXTiai, sei ferito, snc. per fpXTjffaj, 2 sing. pass.

passivo jon.. d'onde fiifi.yurixt per ^pXTjvraj, lib.

fE^a-ro

11, v. 656 e

per tivro, lib. 14, v. 28. V.

(3E/JoXt]aro, lib. 9, v, 3.

xsvtS/va, ventre, fra

il

torace e fosso, div

da xsvss, , bv, od anche xtvbs,

&voS, m.
vacuo.

ti,qv, vuoto,

285- vo'XTio'EO'3-ai sei per durarla, per tollerare


,

mcd. da vixw,
aS-at.

f . 1 inf.

e qui sta sincopato per avao'x'fio'E-

211

LIBRO QMlttO
.

287. n|ippOTS, errasti, aor. 1 ind. poct. invece di

giandol'a

in

f/.pTvw,

f.

i^Sw,

(jirw colla

f.

raXaiipivov,
fwra,

/"urie,

darww,

291. piva, nei naso, da

m.

oC,

291. Perche
te

di

inf.

tw. Nota che

sottoscritta vale cantare-

oS,

Propriam. (oKeranle *uen-

ot>,

soffrir, tollerare.
pv, ovv. ps, pivos, f.

Nota: pivs,

vale pelle ed anche scudo.

f.

som

della razza di quelli che l'ampio-veggen-

Giove don a Troe in compenso del

mede

Ganimede

eie.

figlio GaniTroc Re di Troja fu


sua bellezza, ed ebbe in cielo

figliuolo di

rapilo da Giove per la


il

abbia saziata, aor. 1

289. ao"(,

-!i(*ap-

~
Pet. *inAP 0TOV i can
i
p, ed inerendo per pleon. la o. Da
ay.xpTiiaw.

dalla 1 pers. nV a P T("

-tes,

mensa

posto di coppiere alla

penso del

diede

ratto,

poeta qui fa menzione

al

divina. Giove iu

padre

com-

cavalli, de' quali

Cicerone pare che,

Ganimede non

baglio, credesse

figlio di

il

per ab-

Troe,

ma

di

Laomcdonle.

Wtpqatv, trapass, penetr,


da wspiw, f. ffw od jtfut.

3.

pers. sing. aor. 1 alt.

292. T-sipiiS, nocivo, indomilo, %s, tos, m. e


wnQp-iiS,
,
<ir

298.

Enea

f.

poel. per

da in-iui, ledere.

aptrp'ia, o'ctv, trepidarono, aor. 1

295.

ali.

colla

a raddop-

piala da Taprpti/.

allora mosse impetuoso collo scudo

ga picca, temendo che

gli

e colta

lun-

Achei non asportassero

il

morto. Quella proiezione del corpo morto non era


soltanto un uffizio di piet proprio dui carattere particolare di Enea,

ma un

senti mento generale fondato

sulla religione, e sull'idea che

morii privi di sepol-

tura andassero miseramente errando senza poter tragittare

il

fiume

di Slige.

Quindi non dobbiamo esser

sorpresi di quei lunghi ed ostinati combattimenti per

cadaveri degli eroi, che sono cosi frequenti nell'Iliade.


301. xTaf-uvaf, uccidere, dor. per xravcti, invece di cui
jon. scrivesi -/.rantv, in vece di x<ri7vi, a.
1

alt.

da xtt,^i, che viene da

Chiava Omerica.

inf.

ystivui, c vale lo stesso.

13

218
ti.

CHIAVE OMERICA

303. iaxfv, la coscia, ovv. l'osso del femore, ov, av, n.


d'ondeiVx's, iS'oS, f, isclad, dolore della coscia.
306. xorvliiv, acetabolo, ciotola, Monti,
-nS, f. Io gene-

ma

rale significa catiifd,


in cui si

tazza,

della

qui

cavit della coscia,

la

volge l'osso del femore. Vale anche vaso,


al lib. 22, v..
ed anche la palma

come
mano,

al lib. 23,

ctiu,, fhnifo saligne, s'interpreta

dove xotu7|(1i?tov
quanto ne possono

palme delle mani. Da

xito o xflpcti, gia-

capire le

v. 3't,

cere, essere posto.

307. S-Xxatfi, fracass, poct. per


sing.

da Dw,

iD-iaffj, a. 1 alt. 3. pers.

aw.

f.

309. irax_i), con furie, s, t\%,


313. fiovxoUovri, pascente

xow,

Da
f.,

jSovs e x\ov, av, n., ciao. Quindi

cura Jet

Veutura

si

Anchse pasctor di buoi

attribuito ad

Omero. Del

resto questo luogo mostra

pascolar

gregge presso

Greci,

uomi-

il

e mercenarii,

con cui da

W|X E J'

L'av-

appressogl'lsraeliii, uon era impiego di

vili

ma

di figliuoli di re. Quindi,


rj, acquista pi sapore

314.

ete.

trova dislesa a lungo nell'inno di Venere

ad evidenza che

come

571.

V.

pouoli, a&,

tttot.

C/ie /o partor arf

ni

buoi, pastore, pari, da poi>-

che e da jiovxloS. Lib. 13,

iiffw,

f.

il.

le

Omero

sei

di principi,

la

il

Fleu-

metafora

chiamano pastori di popoli.


tws, m. Vale anche cubito, mi-

re si

braccia, vs,

sura lunga

la

occupazione

come bene osserva

ed aggiustatezza

palmi: ed

al lib.

11,

quella parte dell'arco che sostiene

315. Trby\i.', la piegatura,

le

il

375, significa
dardo.

v.

falde, Monti, ft, toS, n.

da

irrbffGio, piegare.

317. 'cer... i'Xo/ro, togliesse, involasse, invece di .T\mto, jon. per 'ayiloiro, aor. 2 ottot. di faipiw. Altri codici hanno ix... 'Xoiro, ed allora ix sta per t%
seguendo una consonante, e significa da come wr.
ias, f. Qui
31. <sw3-tai&u>v, dei comandi, dei patti,

genit. pi. eolico da'tfwWJ-ijfM,

320.

riwv, di

questi, eolie,

invece di

r&v, da

b,

-fl,

t.

ovvero invece

totwv. Concorda con <ruv&-

di

(Simv.
>.

322. TtivaS, tendendo, avviluppando, Monti, aS, atta, av,


pari. nor. 1

tirando

le

da rsivat.
redini al manico ctc. L'Hcmcstcrlusio

avverte che le sedie de'cocchi avevano d'ambi

due
ma,

piccoli cerchi

da

cui

sporgeva in fuori una

a cni si attaccavano le redini per arrestare

valli.

Iati

ci-

ca-

Questo cerchietto chiamatasi antyx.

326. pria, volente le atesse cose, eguale, d'alma conforme. Monti, ios, ov, masch. e fera.
329. fA3-t'T',5esul,impcrf.jon.invecedi[ji.OiWEdafi3-Trw.
;oS,m. e f
x,pa,TtpwvvxtxS, uventi le forti ugne,

da xpccrtps ed "vtiS.
330. Kuwpiv, Ciprigna, Venere, is, iSoff,
Cipro, isola in cui nacque Venere.

f.

da Kvirpos,

Non Bellona guasta-citt eie. Dea della guerra, e sorella, o secondo altri, moglie di Marte.
336. u.sr\\i,tvos, assalendo, invece di fiB^-ct\\}tivos, n,
ov, da *Xlo(*i, cangiando lo spirito aspro nel tenue.
337. .fi\f\Xpy\v debole, invalida, Vis, loS, ed anche, bs, ov,
m. e f. dall'* aumentativa, e (5\ixP*oS debole, quan,

>

do non

sia dall'

priv. e

da (MxP'aS > CHe

che valido, robusto.

Le

sommit della mano, mano fievole etc. Queuno di quei luoghi pe' quali Omero fu censurada Cicerone, da Longino, e Plotone lo bandi dal-

fer la

sto
to

degno del
un uomo che fePi che nelle spiegazioni alle-

la sua repubblica, e Pitagora lo dichiar

Tartaro, considerando l'empiet di


risce

una

divinit.

goriche dei commentatori sarebbe forse da cercare la


giustificazione del poeta nelle tradizioni mitologiche
esistenti al

suo tempo.

'

fT&(!, tosto, poel.

vrtrbpn'fiv, for, aor. 1 ali. 3. pers. sing. da rapita


o vtplw.
339. S-tvataos, palma, ap, apas, n. Indica anche la pianta
de) piede.

220

CHIAVE OMEHICA

.340. l'x^p, sangue, umore, wp, #pos, m. Sangue proprio


degli Dei, mentre quello degli uomiui e degli altri
animali dicesi aifia.
441. Ci-rov, pane, os, ov, m. Vale anche frumento, c cibo
io generale, e

con quest'ultimo significalo

gramma-

vogliono di gen. neutro.

tici lo

Perciocch essi non mangiano pane, n beano Vermiglio-infocato Vino: etc. La cagione adunque della
immortalil degli Dei, secondo Omero, dipendeva
dalla qualit de' loro alimenti,

non dalia maggior per-

fezione della, lor natura. Forse per questa natura


ributtava qualunque alimento che non fos-

medesima

se l'ambrosia e

nettare, e

il

Omero ha posto

l'effetto

per

la causa. Il far tutto, all'opposto non sarebbe stapi conveniente alla dignit degli Dei? Luciano

to

nell'Icaromcnippo scherza graziosamente su gli alimenti degli Dei e sulla rivelazione avuta da Omero
intorno alle loro mense.

342. vaip.ovtS, senza sangue, idv, ovqS, m. e f. Trovasi anche vaiftos, ov, dall' priv. e da aiatx, tos, n.,

sangue.
343. xfi(bcc\iv, gett da
aor.

3i9.

Or non

sing.

s,

depose, poet. per xotrtji-xXtv

ind. di x*<7-j3*XW.

basta di sedurle imbelli femmine? Allusione

ti

seduzione ed

felice alla

350. iWwMi<rsi,
f.

ti

avvolgi,

med.

ti

joti.

al ratto di

Elena.

poni, o meglio

per

<ircu\i\ai)

avvolgerai,

ti

da

n-u&ta.

351. fcripwS-i, altrove, irtpw^sv, d'altra parte, da stpoS, altro.

352. kvovff', dolendosi, turbata, da Xvta,

tfw. Al lib,

f.

22, v, 70, 'ccXiwffovTS, da kvasoj, vale digrignanti i denti, e parla dei cani.

354. [ilkattro, si anner, si fece livida, imperf. jon.

da

y.iX'x iVojxai

med.

che da ftt\aivto, annerire, rende-

re nero.

356.

ifipi,

di caligine, da -hip, ^spos,

m.

f.

vale appena caligine, nebbia, mentre

come

-np, ipoS, aria.

ma

al

nel fem.
maschile e

v.

3iS8.

Xpvay.vvxci:, aventi le auree briglie, v%, xos, m.


da xpvtfbs, ov, m. ed fAwi/g, xos, m. cho propriam.
indica quel laccio che tiene raccolta
sulla fronte i crini del cavallo. Vaio pure benda, ornamento
muliebre
della testa, ed anche briglia,

come

in questo luogo;

ed finalmente un epiteto dei cavalli.


cercava, imperf. di cario*.

361. &x^ftai, gravemente


fut.

mi

dolgo,

ax&ivtQuai, da a^S-os,

gemo

sotto

il

peso,

a., peso,

che da
&X 0S toS < a -< dolore, colla inseritone della 3-.
265. X^sro, prese, imperf. jon. siog. da 10.Zpy.at.
366. ftffrigtv, percosse, sferz; da yuafriu. e
'

(LctariZfu,

f.

jgw, da (*tfTi, yoi,

v. 226.
IXav, per spingere, poet.
da Aauvw'ofi *w.

f.

sferza, flagello, Lib. 5,

iotiu.

pres. invece di

JX^,

tto-3-iv, tio/noano, 3 dual. imperf. jon. per iwirtf^-iju, da m-kraoy.ctt.


369. sfSap, cito, poeto, ap, aro?, n. iuvece diSap, da
to~u>, mangiare.
370. rovao-i, alfe ginocchia, jon. invece di yovaav, da yvv, rfaros, u.
Aiiims, tiona, ij,

i)S,

f.,

secondo Esiodo; Omero

dove Esiodo

fa nascer

figlia

la fa

dell'oceano c di Teli

madre di Venere; ladDea dalla spuma del

quesLa

mare, dal che appunto vieu della Afrogenes, o Afrodite, nata o uscita dulia spuma. Da ci pu arguirsi. che Omero ed Esiodo oon furono contemporanei.
371. cvyx-is, fra le braccia. Incontrasi yxui, braccia, d'on-

de Tace, yxs. Qui per sembra usato avverbial.


yxas XA^to, prese fra le moni, come pure al
lib. 2S, v.

227, .yx,s

IX&'tv.

Quindi yxXi), %e,

f.,

ed yxaXtS, ihos,

f., braccio, ed Ayxi^ofiai, od


yxaXi'^ofWti, abbracciare.

372. xcvriptfyv, accarezzava, 3. pers. sing. aor. 1 ind.

da xorapp^w,

w. Tema pw, fare,

att.

p.. Im-

pera.
374.

w^,

pubblicamente, apertamente, alla scoperta,

"

222

v.

CHIAVE OMBRICI

daL usato avverbial. da Ivtov, fa, L, aspetto che


da iv, ed
oirbs, m., occhio, vista
233. Che molti di noi che abitiamo le case dell'Olimpo avem-

mo a soffrire

A voler, come fece

dagli uomini, etc.

il

Gobelin, trovar colle allegorie la spiegazione di queste sventure celesti, 6 pi facile entrare in labirinti
inestricabili, che condursi ad utili risultamene.
388. Oto ed Efante, figliuoli di Nettuno e di Ifimedia, furo-

no

di gigantesca statura; si uccisero poi l'un l'altro.

387. ntpfuj, > carcere, |aos, pov, m. Propriamente significa (erro figulina, o da vasajo: talvolta orditolo,
idria, vaso, lib. 9, v. 465. Quindi xtpoiiitvS, saS,
vasajo.

ni.,

388. aroS, insaziabile,

off,

fATfrijp,

m.

ou,

Sw, saziare, empire,

f.

e dall'

389. fMiTptrij), la matrigna,

-ft,

invece di

iaros, da

priv.

od anche ,

15S,

f|S, f.

da

madre.

393. Tpiyiu>x ,v '' con trisulco,

da

tre punte,

x iv

'

oS >

f. da y^cux'v, ivos, f., punto.


S9i.vmt<Trav, immedicabile, insanabile,aS, ov,m.et.dai-

rapriv.edaxffTSj-n.bVjianafciie.cbedaxOftai.

urs. Incontratisi
Ta&riet e tuAtq invece di ro ut'q uro.

come

396. tuvros, stesso, medesimo,

pure

Twvrlw,

irov, Tea .vr&>,

397.

<riiKco,

400.

<nXTiXDw-o,

alla porta, os, ov,

m. come vuA,

vo

vis, f.

era stata infissa, invece di XiiXotro, piuc-

chep- ind. pass- di l\%vvw, che forma


JMjXstfAai, ripetendosi attic. le

due

il

pass, passi-

lettere iniziali

del presente.
xSb, era tormentata, 3. pers. sing. imperf. giouic.

da

T.Sitf,

che significa addolorare, tormentare ed an-

che ledere, da xiiBos, eos, n., dolore, tristezza. Nota per che t|SofUci] f. tfoftou, significa prendere
cura, affannarsi, Vi e per in questo senso anche
f. iffw, od *)tf<w.'V. lib. 24, v. 240.
xijolw,

401. iSvviffaToi, mitiganti, vincenti


au,

m.

f.

da Bivui, ns,

re. V. lib. li, v. 8S5.

f.,

il

dolore, lenitivi, os,

dolore, e ipiw, uccide-

ilBItO QLI.VIIl

XMxa&viiTs, mortale,

v. 402.

letale, s,

il,

v,

da xctra e

9-vhts, A, v, mortale.
403. pfHfiospybs, facinoroso, scellerato, audace, S, aO,

m.

da appifios, ov,

f.

ed pyov, ov,

ti,

ov.

ra. e f., potente,

minaccioso,

n., opera, astone.

ata'vXce, inique cose,

empie. oS, ov, m. c

f.

ovvero oS,

non sa nel suo spirito che non campa chi


a lungo combatte contro gli Dei etc. La Dacicr osserva opportunamente la bella arie di Omero di con-

Stolto ch ei

vertire in un senti mento una sentenza: e nota altres


quanto sia bello ed artificioso il modo con cui poco
appresso predice la morie infelice di un guerriero.
408. irctTir^avatv, chiamano pap, da urotirw^w, che
da rf-iriroLS, voce ondo i fanciulli chiamano il

padre.

412. 'AS/MlffTiVfl, figlia di Adrasto, ir


di Argo. Lib. 2, v. 830.
-413. oxriaS,

sei-vi, i

questo aggettivo

i\s,

Adrasto era re

famigli, ivS, tuS, e jonic.

da oJxos, v, ni., cosa.


414. xQvptotov, primitivo, giovanile,

<os, iov, f.

applica a chi

si

t\oS,

m.

Per Io pi

menava moglie

in

giovane eia, ed anche allo sposo legittimo. Cosi r.avpiSia, a,

f.,

|ib.

1, v.

114 vaio giovane consorte,

che vergine Si marit, da navpoS, poet. per xpoS,


ov, ni., giovine, d'onde xfrt),

"qs, f.,

fanciulla ver-

gine.

417. X&STo,

ri

san, fu guarita, imperr. pass, invece di


da tl&w, a.X3-ivw, ed X&sw, medicare,

sanare.
si mitigarono, poet. per xaTtiTiSivro, da xT)*taovro, imperf. pass, dal verbo atti-

xartim-itovro,

vo x otti nto, che c da xorr ed iwt.u), mitigare,


placare.
'i22.

ivtaa, sollecitando,

123.

tx.Troiy'i.a-,

its,

itSct,

v, part. pres.

da i-

vi-qfAi,

stimolare o sollecitare.
avv. fortemente, orribilmente, affario qticda SxTrayXoS, , a, orribile, stupendo,

sto luogo,

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CHIAVE OMEKICA
veemente, per metatesi invece di IxwXayoS.e detto
Ixtrjiitftrat, percuotere, V. lib. 1, V. 146.
424. xapf^owa, accarezzando, wv, outfa, ov, pari, pres-

da

da xxrzppi^u

tW\ir\u)v, delle ben ornate d peplo, oS, ov, m. e


da tv, e -rtiros.

ad un

425. Wjivfl, aiia /ionia,


f.
.

da

Tfptti, infiggere,

wtpovw,

f. -fiffw,

ardiglione. Monti,

nS,

i],

o passare attraverso. Quindi

traforare. Lib. 7, v. 145, e iri-

fovaopsi, nire con

/ftfcia,

stringere colla fibbia o

collo spillo. Lib. 10, v. 133.

xxrtxnvZura, si punse, lacer, aor. 1 med.

jonic. di

xarau.iio'o'Kf.

pauip, moiie, dfficata, s, -ti, v, metaf. vale imfieei/ie, dall' aumentativa e pai'w, consumare.
429. fAETpx 0 i

*a,

aejut, attendi, da p.trloy(o\i.ai , che

significa propr. al lib. 6, v. 88, accostarsi!

ed

al lib.

21, v. 422, vale perseguitare, chiedere il supplizio

di alcuno.

434. finir, venerava, rispettava, imperf. jon.


Illa egli

nerva

non rispettava neppwn


gli

aveva data

nella battaglia,

la

di ffi<.

gran Dio

il

Mi-

etc.

fauolla di vedcreanche gliDei

come poco

anzi

in

questo libro si

legge.

440.

Guarda

bene, o

Tidide, e ritirati, n volerti mettere

al

paragone degli Dei

al

Terrasson che

etc.

Omero

Queste parole fecero dire


i!

pi giusto ceosor di se

slesso, e smentisce tutte le difese degli apologisti in-

torno a questo aver fatto che un mortale ferisce

una

Dea.
lanciante saette, a, as,

447.

f.

da

io?, saetta,

dardo, e y^a>, spargere.


418. ov<rw, adito, il luogo dei sacerdoti nel tempio, fra
te are, Monti, ov, ov, n. de S-ovroS. ov, m. e f., cui

non

w,

aperto l'accesso. Si

forma dell' priv-

e di fO-

entrare.

xSxivv, onoravano, imperf. jon. da xvSsiW,


che 6 da xSos, tai, n., gloria, onoro.

f.avffi,

Digiiizcd

t>y

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22S

LlilBO liUINTO

.449. ttiaAov, idolo, simulacro, ov, ov, u. de eFSos, eoS, d.,

forma, che e da
453.

XaiffTii',

tiUcn, edera.

targhe, rotelle, piccoli scudi, ov, ov, n. da

m.

Xffios, ov,

f.,

peloso, irsuto, perch gli scudi

coprivansi di pelli irsute, ovvero da

Itx'is,

, bv, si-

nistro, perch gli scudi portavausi al braccio siuisCro.

488. xajwrO, cavit della matto, al carpo della mano, Mon-

m. Propriamente

significa frutto, ed anche


giuntura della mano col braccio.
460. HtpY&fuy, in Pergamo, off, ov, f., citt insigne dell'Asia, cosi detta perch fabbricata sopra una rupe.
46B. h ti, fino a quando?
469. 9.oiffj3o(o, dal tumulto, os, ov, e jon. oio,m. Propriamente il rumore dell'acqua.
472. fffi, dove? da f come ? Vale anche perch ?
I^cTkes, avevi, jon. invece di s*x sS da ^C w
474. yanPpolo"! agli a/fini, off, ou, e jon. oio. Significa pure genero al libro 6, v. 177, e suocero al lib. 3, v.
464: da ya/Aw, prendere moglie.
476. xaraTrijjaaovai, trepidano, 3 pi. prcs. da KTaq-ti,

s, ov,

la

>

481. iwiSsuriff, povero, indigente, %s, oS, m. e


%t[S t da wiSoftai.

f.

da toi-

qui sto pronto, in vece di uiu,ov, restai, pass.


ivw, aspettare, dimorare, t. [*t-

482.

fAS|*ov',

488.

tiivi), (u,

raed. di (j.ft*w, o
vffl,

p, u,ftlvnK, aor. 1 ?[A6jva.

per tv, dor. invece di ffir.


486. wptaaiv, alle mogli, oap, Japos, f. ucl

pi.

oapS, e

Qni (Spifftfi, dal. plur. sta poet. invece


Quinci oapj'EJw, parlare famigliarmele,

contr. cvots.

di

tSpffi.

come

colla moglie, V. lib. C, v- 816: aoioVs, voi,


consimile confabulazione. Lib. 6, v. 216: e com~
mercin, comunicazione, in generale. Lib. 13, v. 291,
lib. 14, v. 217. 'OapioVfiS, confabulatore, familiare.
f.

487.

non.
\ivov,del lino. Perifrasi invece di Six-

('srwff, affinch

-tyat, ai lacci,

m/,

re(,

da

dUJ/ls, /Sos, f. Significa

pure curvatu-

ra detta ruvta, arco.

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C1IUVE OMERICA

226

XiVou, del lino, ov, ov, a. Significo anche

il filo

del li-

no, e parimenti corda di eeira.


Tav'Xypau che tutto prende, ov, ov, a. Epiteto della
rete. Da *5S, ed S.ypa, cts, (. preda, pescagione,
,

cacciagione, uccellagione,
v.

488.

xipu-a-,

489.

u.Tiv,

u,a, otroS,

lucro imperato, conquitta, preda,


aros, dal verbo xvpcn, o

n. sincope di xvpr,p.a,
pita, abbattersi,

w-

incappare.

vostra, pos, pi,

od

|*A, tytav, poetic. per

fiTEpOS.

491. TijXixl^Tfflv, dei cAiamafi da fonai, os, ov, va. ef.


da <T*iXs, lungi, e xaXku), chiamare. Altrove invece
leggesi. mXtxltiras, lib. 9, v. 233, ma varrebbe
propriamente celeberrima, da xXs/w, la cui celebrit
pervenne a lontani confini, come al lib. 14, v. 321.
Evvi pure ttiXexXuts, ov, chiaro, da xXw, udire,
la cui fama cio intesa da lungi. Lib. 19, v- 400.
493. Sxt, punse, morse, aor. 2 invece di USaxe, d'onde
SaxEiv, invece di axlv, nell'in?, da Ssexvw, il cui
aor.

iSaxov, dall'inusitato

o~\xoj.

497. D.t\ix^"t' <xv ! ** rivolsero, voltarono la fronte, Monti, aor. 1 pass, invece di cui al lib. 6, v. 109 leggcsi i\i\ix^v. V. lib. 1, v. 530; da bOArva*, f. gw.
498. olUfS,' raccolti, stretti insieme, As, ias, m. e f. quin-

di al lib. 6, v. 270, oXXi^w, ad allo stesso libro


287 oXaw, e pi precisamente XliQO'av, invece

v.

di

cui altri leggono XXitfav.

499.

xvaS

'

P*3ii P u '. Monti,

K|S, f.

gnifica la parte pi leggiera di


v.

426, vale

fumo.

m v C hs

In generale si-

una cosa. Al

'

lib. 4,

Vale purcscfciuma.

300. \ixuibvrwv, dei vagliami, ojv, wvros, part. daXixpAut, che significa anche purgare, da Wxpit, ou, m.,
vagito, venfitaoro. Quindi XixjMiriip, iipos, m.,

ca-

ntatore. Lib. 13, v.590.


302. viroXtvxovoyTxi, biancheggiano, da iiira\tvxtxvo\t.a.t,
che da iraXi/xtti'vaj, o Xevucvar, imbiancare, da
Xtuxs,

vi,

v.
'

^i/pu-iai,

mucchi

della paglia, i, BS,.f. Propri am-

221

iibuo Qviaro
per

il

luogo dell'aja

pongono appartatele

in cui si

paglie e le festuche del frumento, da


3.xC av
a., paglia.
504. iro.>xt a\x.ov t solido, os, ov,

le

molto bronzo. Epitelo

<ii?enle

503. nv/o^fs,

m,

'

av >

Meiaf. poich va-

f.

di Cielo.

cocchieri, tenenti le briglie, tvs f sws. ed

flwS, m. da Viv/ov, ov, n. ed "e^w. V. lib. pres. v.


231. Trovasi anche inWo^os, ov, m.
S09. xpuffapw , avente aurea spada, d'aurea spada precinto, M., os,

ov, in. e f Trovasi anche p^putriop,


.

ovv. fcpvaiwp, opoS, ih. e

da, lib. 10, v. 184.


815. prfv.ia, incolume.

m.

f.,

f.

hs,

-iiS,

da

iop, topos, n-,

spa-

da LprioS,

ov,

ni.

f.

integro.

821.

tfxS, i

823.

vrtVpiir\S, della

clamori, grida,

-h, i\S, f.

invece di SiwxTi/da

tranquillit dei venti, a, aS,

f.

da

m. e f., non avente venti. Al lib.-8,v.


682, vi\vsfi,os i!Hp, ria tranquilla, da ri ed vvEfioS, ov,

p.oS, ot>,

m., vcno.
alti, os, ov, m. e f. d' oude
rocca, da xpoS, pu, pan, som-

xpowXofffiv, sopra

xpbirohS,

mo,

sos,

<jli

f.

alto, e irios, ov,

fiapicta, d

Borea,

m.

ucrtice, opolo, da nroliur.

ovvero

ctS,

piai, lib. 23, v. Gt)2.

i]S,

Qui

ov, ai.

Quindi 0o-

jonic. ed eolie, sta per

(iopiov.

528. t^a^pviuiv, dei forti, veementi, , ^ s , oS, ovv. uri?,


ios, ni. e f. Al lb. 12 v. 347 significa (issai utile, da
^ot, assai, e XP SIi5[ aS ''i utilit. Vale anche ne>

cessita, e invero la necessit c qualche cosa di vio-

lento che non soffro legge.


326. lvres, soffianti, spiranti, t'i$, tros, part. da iiiy.t
c detto da ia,
531. irk^Toti, sono uccisi, dall'inusitato <$iop.a.i, il quale
da pure forma adalcuui tempi, e cio al pass, passi-

vo

iriftxp.cti,

plur.

fui ucciso, alla 3 sing.

Tf-^vrai,

WE<j>ffQu,(. V.

all'iuii.

pi sotto

al v.

crearsi,

iricfcca&a-i,

828

ed

alla

al fut.

del lib. 13.

Digiiizcd

t>y

Cciogle

CHIAVE mimici

228
v, 538.

Epuro, impedi, non fece difesa. Monti. Qui ha dello significalo come pure al lib. 17 v. 518, mentre al lib.
4, v. 138, vale custod, giov. Qui 6 imporr, mcd. di'
Ipffju, ovvero piuccheperr. di

pw, che significa an-

che liberare, allontanare ec.


839. Ittfe/pb nei basso ventre, ij, i)S, f- Omero per adopera
sempre questa parola aggiungendo l'altro nome rvti-xpbs,
o-T-ip, ventre. Deriva da vupbs, ovvero da
pA, pbv, nuovo, recente, ultimo, giovanile, e queslo

da v'i'if-, , ovini. (Jitoio, di vitto. V.


e f. duplice.
lib. 16, v.

550.

"ii/Stitfavrs,

Lo

da

iifM|o*w,

si

lib. 4, v.

170, c lib. 2, v. 570.

dice della morte, e del sonno, al

672.
adulti, puberi, da <h(ita od Jtj&rxw.
i]S, f.,

584.

Come due
ti

dalla

leoni sulla

madre

f.

pubert, giovent, ed anche

Dh della volutt. Lib. 4, v. 2.


681. tv-ru>\ov } producente buoni cavalli, os, au, m. e
tv, bene, e rfuilos, ov, m.,' puledro.

f.

da

cima di un monte sono nutrica-

ne' recessi di profonda selva; etc.

Il

Terrasson non approva che un oggetto comparato sta


posto fra due comparazioni affatto diverse, di cui
l'una precede e l'altra segue, e ne d per esempio fra
le altre la presente, nella quale i due giovani somigliano prima a leoni, poscia ad abeti. Ma qnal ripuvi che un giovine vigoroso e di bella taglia
somigli a un leone nel combattere^ ad un abate nel
cadere? Ad ogni modo il passaggio un pf> brusco,
e poich il poeta ci aveva fissati a lungo sull'idea del
leone, par che ci volesse pi spazio di un solo verso

gnanza

per

farci

passar senza sforzo ad un'immagine lanlo

diversa.

588. rApfffiv, nella densit, nei recessi, os, tos, n. Lo si


quasi tp~
applica principalmente alla selva,
<po&, tos, da Tpfw, nutrire, per ci che nulre gli
animali. Quindi raptus, ios, m. e

f.

lib. 11, v.

e TpfEis,, bv, lib. 12, v. 158, deno. Evv

387,

anche

DigitizGd

t>y

Google

229

1IBB0 fitlSTO

T&pfHi 1 s ) f- Lib. 2, v. 833, citt dei Locridi, cosi


chiamale per la densit di sue selve.
586. <pi, pingui, ben nudrite, os, on. Propriam. siguiflcii
forte, da
fortemente.
558. xixrlxra&tv, furono vociti, beoiic. invece di xarsxTS-qtfav, aor. 1 pass, da xaraxrtivj
636. xwTr-(o"TT]v, caddero, jon. invece di xarEWEffT^v,
aor. 2dual.

da wiarVa, cadere.

iWTYitriv, agii abeti,

vi,

t\s, f.

Al

7, v. 8, per v~

lib.

XaV$o*iv, che tradurrebbe! coi politi abeti,

^tfT-ris'

intende coi remi di abete.

temeva, da Sito, cbe significa pure perseguitare,


scacciare. Al lib. 22, v. 251, Si'qv, pu tradursi per
corte. Ai'ov, o Sis stanno invece di Siqw, ed eSit,
poet. Quindi Stxw.
367. o\woa$i\i.ttt, guastasse, da <Too*?3.XXw, f. Xur, che significa anche far deviare, sedurre, distrarre dall'impresa, impedire; iro.aq.Xkopui vale andar errando,
sviarsi, da o^iXXw, soutierd're, ingannare, annulla-

566. %it

re.

Qui aor. 1

582. yxwvtx,

oltat. eoi.

cubito, din, uivos, ni. Precisamente

il

to delta cnrvlura del braccio, e lo si

il

pun-

usa per indica-

membra, come quelmano, al lib. 11, v. 252, ed anche la curva


un fiume, al lib. 16, v. 701. Talvolta significai

re qualsiasi articolazione delle


la della
di

corni della cetra.


588.

a^aiYwv,

anelante, ansante, da 0-a,%ivu>, respirare a stento, da cS-ja, ros, n,, difficolt di re~

spiro,

586," x|ip a

asma. Lib. 15,

X oS

>

v. 10.

prono, inclinato,

os,

ov,

m. Propr.

chi

cade col capo in gi. Al lib. 15, v. 535 significa il


cono, od estremit dell'elmo, da 3c0fA(3os, ov, m.,

vuoto recesso, fondo di un vaso.


ir (hpix\>-ov, sopra il sincipite, sulla parte anteriore
del capo, sul fronte, s, o5, m. Incontrasi anche
Ppy|A, ovras, n. da fty;c w > bagnare, forse perch
questa parte del capo nei fanciulli mollo umida.
589- ifiao", spingeva colla frusta, aor.

ind.

di

ijAw,

230

chuve ohmica
da

!f*s, ccvtoS,

m. striscia di euojo, frusta-

fla-

gello.
v.

893. K.vo'atpv,

fi

tumulto, s, ov, m. d'onde xv%otfi.iw,

turbare, tollevare le turbe. Lib. il, v. 32i.

894. ivw(A, agitava, imperf. di vwp.tu, che da vi\iw,


distribuire.

K98. aXort, talvolta.

897. [Wl(Avos, imperilo, os, ov, m. e f. Quasi non avellete arte alcuna alle mani, dati' priv. e da m-ctk.u.rt,

mano, palma.
andando, misurando,

i\s, t.,

tv,

le pel

pres., pel

thv, oO<ra, hv, pari,

pass, e pel fut. da

t(t.t,

che va-

andare,

crolioS wsSioio, misurando molto terreno ,'


proposizione elittica sottintendendosi, Si preposizio-

iiv

ne che regge

ii

genitivo. Ci

usano

verbi che di loro natura vogliono

898.

il

di Ireijuenle coi

genitivo.

giunga, si arresti, stia. Incontrasi anche ffrtin,


ovvero ffri)v\ usati poet. invece di oVt], c questo jon.
per oVj, 3 pers. del sogg. aor. 2 che ara, oVyis,
ffri). Pu essere anche invece di o*rri col pleon. del-

tfi"f|Ti,

d&'<m)pi.
ad un rapido, ed anche cixpoos, ov, m. e
formalo di ihxvs, t'ux, , e da plw.
la

ixvpuj,

f.

899. d^pty, di schiuma, s, oO, m. Quindi ?pw, spumare,

far schiuma,

lib. 11, v.

ifptov OTifttct, facevano

282, parlando di cavalli;


schiuma sui petti.

p.vpp.vpovTct, fremente, part. alt. pres. acc. siug. da


p.Vpp.vpJ.

603. -ripa, sta appresso, al fianco, invece di T'pEa'Tf.l.sopra.

608. TtTpap.jJ.svot, rivolti indietro, pari. pnss. passivo da


Tpinroj, rivolgere, nel pass. Tirpau,fuxt. Nota che

Ttpap.p.(xi da tjj^w, alimentare.

613. iro\vxrrifLojv, ricco, wv, ovos,

rn.

<rov\riios, ricco di biado, ns, oc, ra. e

f.

f.

da toXvs
da

Xftiby,

ov,

a., biade.

620. l&B, col calcagno, col piede, avv. d'onde

Ixxt^w,

calcare.

DigiBiGd by

Google

LIBBO QUIKTO
V- 621.

eWffaro,

aor..i

estrasse,

231

da awta,

f.

ffw, ovv.

oWAofMM.

med.

623. ^ipairtv,

I'mm aHomiafo,

circuito, is, ttoS,

f.

da

AfVftfiaipta, circondare..

634. i]Ltovj, ignorante, imperito,

tnv, ovoS,

m.

f.

dal-

l' priv. e da Sai'fwuv, che da Salto, imparare.


Quindi dSaqfMWa, e jon. Sauftovii], ^s, f. ijnoranx, imperizia.
635. yvov, /!$Ko, generato, jerme, os, oi/, m. formato dal

pass. med. yyov dei verbo, yiyvou,a< ovvero da


t
ytivw, generare. Inconlrasi pure yovii, *s f. Lib.
2S, v. 539.

636. iirihiitat,

sei inferiore, 2 pres. sogg. invece di ftnda I-ttjS filosa, che da Sitiofuti, e che significa anche auer bisogno.
639. ^pffufAf*vov, awdace, wv, ovoS, m. e f. Propriam.

dtvri,

audace nello star fermo contro


ffvs, sta, v,

audace,

il

nemico, da 3-poco for-

e (Atvw, sfare, aspettare,

se anche da fAifivwv,

memore, quasi

di

memoranda

audacia.

640. CAe eg/i a/fora aw giunto, pe' cavalli di Laomedonte, con sole set navi e con pochi uomini disert la citt di

ne vedov

Ilio, e

le

strade etc. Ercole secondo

la storia favolosa, aveva Tallo

mo

beneficio,

avendo ucciso

veva divorare

la di lui figlia

il

a Laomedonte uu som-

mostro marino che do-

Egioue.

iovru, avente animo di leone, ujv, ovroS, m. da


&ffU)S, e Isu/v, avraS, m., leone.
614. alxap, ajuto, soccorso, p, xpoS, a. invece di cui trovasi anche Xx, fa, f.
646. ow&hvra, domato, ucciso, tts, ia-*, ev, particip.
pass. aor. 1 da 8f**w,
e l'aor. 1 V*i3-n*.

654.

xuiwwlw,

il

cui perf. pass, StBptyuti,

dagli incliti cavalli, oS, ou,

telo di Pluloue,

da xutS,

i\,

m.

f.

Epi-

v, e da nfQloS, ov,

va.jpoledro.

635. ^Etlfvov, lafrassinea, invece di


Xi'a,

S,

f.,

frassino.

fiXivoS, n, ov, da.fts-

232
v.

CHIERICA

CHIAVI-:

036. Sotiparcc, aite, invece di Spara, in causa del verso,

uno dopoValtro,

bftaprij, insieme,

vujS, e Io
serie

non

si

interrotta.

Quindi

al v.

ed (ipup-succedono per

da|xot>,

dice di quelle cose che

si

400 del

lib.

12 b|*ap-

Tta, seguire, accompagnare.

657. tfilav, vaiarono, 3 pi. aor. 1 di dtfbWw.


661. ftxtitjtoa'x, veloce affrettameli, fulminea, M-> pari.

da najfAiiw o

oi <fi.ov -rirop significa gli

se da ai-jj,

670 per (iaijiiio's Se


si commosse l'alma, com

Al

fx.ai[i(.

v.

bramare.

662. iyy^iuj^-fffa, infissa, conficcata,

liB, iact, v,

pari.

aor. 1 pass, da Vjcpi'fi'Tr'rw, accostare, aggiungere,


,
fregare, da ^p/pwrw, quasi ^ip-s-Tw da
'Pi n"1
o, giacch propriamente significa accodare guaicfto

cosa colle mani.

Ma il padre

ne allontan

Sarpedonte era

670.

rX^ova,

forte,

a>v, ovos,

m.

la

morte

figlio.

audace, ed anche misero, sofferente,

daTXw.

f.

672. ipiyoarfoio, forte sonante, os, av, va. e


ticella intensiva,

di

Giove, di cai

eie.

f.

da

pl,

par-

e SoOiros, ov, in., suono, invece

ipiSowos, come

al lib.

20,

v.

49, colla inserzio-

'

ne della y pel verso.


674.

(iptfi/Aov,

as,

f.,

destinato, fatale, oS, ov,

m.

f.

da

p.oTpa,

dettino. Leggesi anche ftpi^os, lib. 20, vers.

301.
677. Tox.rfi.iv, uccidere,

AwoxtsT-

taf.

aor. 1 jon. per

[tot,

toS, o. da Se/Sw.
2 pass, per i%.pt[,

vai, da fTQXsrtvta.

682. SiTfta, terrore, timore,

Xpr>

rallegr, godette, aor.

x*^^

e x!1 ^da %atipw, f.


683. Xo^uScv, triste, lugubre, oS, %, ov, da olo^iipofAaj,

piangere, lamentarsi Lib. 5,


684. Xuip, preda,
n.

t*>p,

uipos,

u.

V.

871.

lo stesso

che lwpiov, ou,

da %\w, prendere.

m. Vale anche tempo, eternisempre essendo.

685. aciw, la vita, wv, (Svos,


t, quasi iv, ivv,

LIBltO

233

QUINTO

D.688. ttopavitiv, empire, spargere di allegrezza, esilarare,

compo-

jonic. per tvypocvtv, fot. 1 inf. di tvypctivut,

sto da tv bene, e

fyw, mente,

spirito, pensiere, ra*


prudenza, il cuore., e
gl'intestini.
savio, prudente, onesto, casto,
moderato, pen d pudore e ritenutezza. <&povu>,
far rientrare in se, render savio, castigare. <X>popw,
gioite, intelletto. Op'fivsf, la

Ms-

esser savio, pensare, esser d'avviso, applicarsi.

TWpptvov,
f>90. Taprii'Ztv,

1 ind.

il

mezzo del dorso,

wSHto,

o delle spalle,

reni.

pass oltre, vol rapidamente, 3 siog. aor.

alt.

da

irapct'io'Q'u}, f. J-u/.

(191. Cjaa.iT', respinse, scacci,


f.

sing. aor. 1 ott.

j3-no'w, ed jo*w,

(193. <fttt'%, sotto il faggio, hs, o,

med. da

come se da w&w.
m. d'onde yifftvos,

ty%,

ov, di faggio. Lib. 5, v. 839.

fuori, e propriam. fuori di casa, d'onde oi

694.

gli esterni,

stranieri, da

3-pcc,

ots, f.,

porta.

697. jtvvlv^n, ritorn in


ce di

vawvw,

da

s, respir,

jon. da

www.

p.trvbu), inve-

Aor. 1 pass. ind. 3

pers. singol.
orvaifl, l'aura,
i

Varia,

soffio,

*,

-f\3,

f.

da

t'voi, colla

inserta poet.

da ^wypw,

f. %Gu>, che
pure salvare da morte, ed anche vegetare,
prendere vivo, da S.yp%, <xs, f., cattura, caccia.
xixa.ynrct, la spirante, anelante, iS, ros, m. jon.
invece di xtxa.^yxws, dal primitivo, xce^sw, che viene da xix.aya t passato di xttoj, spirare, ed anche
mangiare.
707. aiolo ni'rpiv, attento ornata mitra, i)S, ow, m. da ci-

(198. tfiyptt, ricreava, vivificava,

significa

loS,

ti,

ov, vario, e fuVpac.

709. x*kXi(avoS, circonflato, c/muso, da xlivw, che propriamente significherebbe, ineftinar-c, ed tncAinar onde XExXifUvQS, inchinato, giacente, posto.
720. IvTftv, allestiva, preparava, da svtgo, e da Wvw,
che da vte, plur. armi, contr. di Ivrn.
721- wplffjj, antica, veneranda, a, t|S, f. sincop. d trpt-

DigrtLzed 0/

Google

S3i

OMO ICA

CHIAVE
afitta,

da irptafivs^ voSotu/S, c nclfem. vpa^tia..

Lib. 4, v. S9.
v.

722. xxla, ruote, plur. invece di xxXoi, da oS, ov, in-

Ed Ebe

intorno al eocchio attacc prestamente

le

cur-

ve ruote di rame, di otto-razzi intorno all'asse di


ferro, eie. Gli antichi avevano de' cocchi che

si

scio-

glievano a pezzo a peno, c tornavano poi a rimettersi


quando era mestiere di usarli. Omero prende di qua

occasione di darci l'intera descrizione di tutte le pani


di

un

cocchio, cosa ebe dimostra la sua accurata in-

telligenza delle meccanic he, e

il

suo valore uella~ poesia,


il far una de-

nulla essendovi di pi difficile quanto

scrizione di tal fatta con chiarezza, felicit ed eleganza.

723. i>KT.x.vi\u.a, di otto raggi,


f.,

off,

ov, m. e

f.

da

V>||ti),

raggio della ruota, piva, gamba. Kvigpi's,

calze, stivale, raggio della ruota. KvujaS, ow, tutto


ci che al di sopra del piede della
j-ovi,

aWasse,

m.

u>v, ovos,

montagna,

Significa anche la tavola,

'**

su cui stavano scritte le pene dei delinquenti.


725. iiriaiuroa,, lamine, ov, av, n. Incerchio onde

da

la ruota acci

**sr*l,

uon

e ffcSrpov, ov,

si

il

si

roda pei coutinno girare.

sal-

Da

cerchio di legno, da ffiiw, ec-

citare, movere, che da ffut, o ffuiui.

3-avfta, miracolo, maraviglia,

726. irXrijxvai,

mossi delta ruota,

grpiopQ|AOt, rotanti, oS, ov,

729. pLfjis, timone, os, ov,

in. a.

m.

fi.ee,

t),

aroS,

a.

i]S, f.
f.

da pvofuei, trarre.
clic da

730. \iiro^va, pettiere, pi. n. da intifyj,


scorsicare.

734. uvbsi, pavimento, los, SoS, in. Al lib. 11, v. 718, incontrasi ovh'aS, aro?, u.: oSoS, ov, m. vale limitare,

da Ss, ov,

f.,

via.

738. d-vffffavto-0-aY, ricca di fiocchi, frangiala, eiS, craa,, v, da Srvffuvoi, frangie. V. Uh. 2, \. 448.

Ella pose intorno agli omeri l'egida ricca di fiocchi,


eie. Da qui appare che il poeta intende per egida
piuttosto una veste o saio o corazza che uno scudo,
essendo

il

testo senza equivoco.

235

libro ormili
.

739. iffrEtpvwrai, incorona, cinge, 3 sing. perf. pass, da


ffTt^ctvm, f. riera, da ffTE^vi), ow- cn^avos, ov,
m. corona, che e datfr^w,
740. xpvbtaaa, orribili, che melton freddo, us, Etftfa, tv,
axpvoi,, os,
freddo, d'onde poi xpfps, pi,
-pv, lib. 13, v. 48. Vedi 6*pu6si, al lib- 4, v. 518.
/et la testa

Gorgonea dell'orribil mostro, cruda, formiForco

dabile, portento delf egi-tonante Giove; otc.

Dio marino ebbe tre figliuole chiamate con nome gee eoo nome speciale Steno Euria-

nerico le Gorgoni
le e

Medusa. Questa era bellissima e singolarmente


un tempio di

ne' capelli. Si congiunse con Nettuno in

Minerva, la quale sdegnala contro lei per questa profanazione le trasform la capellatura in serpenti, c
la rese tanto spaventevole

que

ella mirasse.

che cangiava in sasso chiun-

Perseo figliuolo di Giove e di Danae

and ad uccidere tal mostro. Minerva gli diede uno


specchio che abbagliava chi Io guardasse. Con questo pot accostarsi a
le tronc
il

il

Medusa senza

essere veduto, e

capo. Dal sangue che ne sgorg nacque

cavallo Pegaso. Quindi la testa di

pila nell'egida, fosse ella

Medusa fu scol-

scudo o corazza; e nelle

statue antiche veggiamo questo capo tanto nello scu-

do, quanto sul petto della corazza di Minerva.


743. TiTpa^i\i\pov, avente quattro borchie sporgenti, irla
di quattro eccelsi coni, Monti, os, ov,m. e f. Legge-

rt<rpyx\o$, ov, m. e f. al lib. 12, v. 38i, damala, un cotale ornamento dell'elmo, ovvero da
invece di <yX\-j.px, decorazioni dei cavalli,
dei cavalieri e dei soldati, e questa voce da ?als,

si

pct, n. pi.

ov, splendido, ed anche la

cui

si

ferma

punta o cono

dell'elmo, in

la cresta.

744. irpvkUffai, a soldati, da vfpvX'hs, qS, m. o f. Alcuni


credono Tpv\its, che appena si incontra nel singolare, significante una moltitudine raccolta insieme.
745. ifiyea, lucenti, fiammeggianti, sos, s, tov, da <?Uytu, ardere, abbruciare, illustrare, ed

dere, opprimere.

anche o/fen-

36

CHIAVE UMEBICA

746. /5pi3-0, grave, vs,

Pp&wrvvy,

v da fipb3-u>. V. sopta, d'Onde

ttx,

ne,

pesa. V. 839.

f.,

717. /J/iinoTT--rp], nata

da

forte padre, %, nS,

da nra-

f.

T7|p ed 6/Jpiu.oS, e dello da (pi&w, vigoreggiare, es-

ser potente,

|5pi[tt|i

fona, potenza. "O$piy,os, o

Oft-

ppifios, /erre, robusto, impetuoso. V. ltb. 3, v, 387.


648. l<rt[Mtiero, spingeva, urgeva col flagello, imperf. da

Ivi, e |Uu'ofUKi, Io stesso che fico.

749. fwixov, " aprirono, 3

(wxatrw

pi. aor.

att.

da u,vxw,

f.

1,

e u.yxi]fa, aor. 2 u,uxov, e colla detrazio-

ne dell'anniento jon. (awcov. Significa anche muggire, fare strepito, crosciar e. Dicesi de'bovi,e delle vacche, ed anche degli asini, cameli, ed altre bestie.

Mixi)|*, mugilo. Mvxi\t\S, mugghiante, DIvxi|-

Woi ffeio-fAo tremito che succedono con rumore.


Spontaneamente si apersero le porte del cielo, cui guardano le Ore, a cui commesso il gran cielo e l'Olimpo, sia per aprirne, sia per chiuderne la densa
nube etc. Omero d il nome di Ore alle stagioni; l'i,

dea di confidar loro le porte del cielo piena

di

leg-

giadria e di aggiustatezza, poich sono appunto lo


stagioni che aprono agli uomini o chiudono

scacciando o rammassando

le

taneamente

al

venir delle

Dee

il

cielo,

Questa mirabi-

nubi

le circostanza delle porte del cielo

che

si

aprono spon-

coi ne avessero senso

di riverenza, fu imitala in pi luoghi dal Milton, e la

idea delle Ore gli diede occasione di formare quella


leggiadrissima immagine sul principio del libro 6:

Desto dall'Ore circolami intorno

i>
Il bel mallino colla man di rose
Schiuse le porte alla ridente luce.

"2pai, ore, nom,

pi.

gione, giorno, fior

da Hprx. aS,
d'et,

Clpacios, di stagione,

significa

anche sta-

bellezza, perfetta salute.

a tempo, che in et nubile,


"lp, significa ancora, cu-

bello, florido, benfatto.

ra, quindi tipw, aver cura, vegliare, '^pccxjctt,

ammalinconirsi, seccarsi con pensieri.

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8^780. eVirrpewrTai,

affidata,

commesia, da Ivirpivui,

Pass, perfetto passivo.

f.

781. ivaxlivctt, rimuovano, disserrino, inf. aor. 1

att.

da

vaxJvoj.

Vt&sTvaj, chiudano, serrino,

inf. aor.

att.

da

Inri-

752. wq, per questa via, qui.


xtvrpi\vtxia.s, slimolati, eccitati, fa, hs, m. e f., da
xtvrbv, oh, n., centro e stimolo. Altri traducono
docili, cedenti,

da tTxw,. cedere, quasi cedenti alio

sferza, allo stimolo.

756. virurov, supremo, sommo, os, ij, ov, invece di virlprarov, da fwp. Significa talvolta imo, profondo.
758. ffffriov, quanto, os, m. c f. da ocro-os, invece di
ocros.

759.

'ixtikoi, quieti, os, oy,

m.

761. E^pova toOtov, codeslo

f.

stollo,

ypwv, ovos, m.

f.

dall'a priv. e da ?j)v, tvos, mente.


703. X^rptas, jraucmente, con danno, avv. da Xvyps, ,
v, grave, molesto, pernicioso.

1% Tooojjj.cti , discaccer, Ila che discacci, da


-roSi'o^ai, che c da ttoSi'w , ovv. da Si'w.
-765. aypti, or im, or via, lo stesso che 3,yi, da ypw,

dare a caccia, forse per

la celebrit usata iu

?a-

an-

questo

esercizio.

spazio di aria, fa, os, in. e f. Qui perci


quanto spazio di aria. Sipure atro, tenebroso, da fy), pos, m. da iiSos, so?, u. imagine, forma.
772. i^i^eis, alti-tonanti, tempestosi, M. fa, los, m. e f.

770.

titpotiis,

Wffov

VipotiSts, significa

gnifica

ii^os, tos, n. e da ix oS > v >


o'vfxfsXlEroi', toccarono, pervennero insieme, dual. 2
pers. pres. alt, da ffnpAUtt.
776. Toulvv, molta, poct. per crolvv, da sroi, u-oXX^i,
-

774.

777. veVeiIs, /bee sorgere, produsse, da va-riilw.


lo

anche

Qui

in significato

usa-

neutro, cio nascere, esistere.

aor. 1 dall'inusitato

tDw.

238
v.

chiavi; oaiktticA

778. rpyptufft, a timide, wv. wvoS,

lomba. V.

lib. 2, v.

f.

co-

l'rojir. significa

502.

Tt\ii.tTiv, colombe, s, cLos,

f.

ovvero ir&tta, as,

i.

Specie particolari di colombe di colore nero, da trtXoS, -fi, v, nero.

n>[Aa3-\ nel passo, incesso, invece di


vocale aspirata che segue da
tta,

'3-u.a-r',

uras,

per la

che

a.

da

andare.

782. iil^ivot, ristretti, serrati, os, 7i,ov,parLic.pres.pass.da

che da lta, voltare in giro, costringere.

sTXofiai,
\ziovffiv,

a leoni, dal. pl.poct.da

ovroS,

Xtitav, invece di

\iwv,

ra.

m. ef. da

(Ifio^ayoiffiv, diuoranii, os, ov,

v, crudele, e ^aj-w ,

&/ias,

ti,

mangiare.

783. xwpoiffiv, cinghiali, os, ov


quasi di aggettivo pel

ra.

Qui

fa le

funzioni

nome precedente, ow da

ovs.

Al lib- 11 v. 293 leggesi avs xxvpiaS.


785. %Ttvropt, a Stntore, wo, opos, m. Aveva voce per
cinquanta.
Xa\xtayJjvqi, ferrea voce avente, os, ov,

^AXxsqs,

m.

f.

da

ov, ferreo, e tjwvii, voce.

Somigliante almagnanmo Stentare dallavoce-di-bronzo, il quale vociferava quanto altri cinquanta; etc.
La voce di Stentorc pass in proverbio. Omero la

chiama

di

rame, non dalla instancabilit,

ma

dalla

ampio tratto. La gran voce fu tenuta io pregio anche dopo la invenzione delattitudiue a diffondersi per

le trombe. Dario, come riferisce Erodoto, aveanel


suo seguito un Egiziano che aveva la voce pi grossa e pi forte di tutti gli uomini del suo secolo. Ac-

conciamente poi Omero attribuisco a Giunone cosi


gran voce: poich Giunone l'aria, e l'aria produce
il

suono.

'

786. av^^aao'yC gridava, invece di


sia per i^Snffs, aor. 1

avo~-htfct<Txs,

chejon.

da avoto.

787. rnroi, mirabili, bs, -i], v, da yccviD, ammirare.


788. Twkffxsro, versava, prendeva parte, imperf. pass.
jon. e poct. invece di ivakeiro, da t'oXcu.

v. 7!)0.

t%y

siavanzavano, procedevano, 3 pi. impcrf


da oi'xso'x<w, che e da o";ou.ai, lo stesso die

tcrxov,

alt.

ittitiffav,

med. da

temevano, invece
|SeSi"sv,

di JSjSititfav,

piuccheperf.

che da %t$u>. Cos pure da s-

S(v, lib. 6, v. 99, invece di SeSEifAEv.

sxnj>f v, lungi, Altri hanno xs, che vale lo stesso.


"93. wpoftrs, si accost, sorgiunse,
da Topovw, f. ffw,

che da apvuj, che significano pure assalire ostilmente, irrompere; dar impeto, dal radicale opw,
concitare.
"93.

tatyxovret, refrigerante, part. pres. da ra^ii^w,


f.
gw. Al lib. 10, v. 373, incontransi va^vj^f iv,
che ritornano

ed in questo scuso deriva da

lo spirito,

4" UX^ ^ s f anima, mentre ripetendolo da ^"X"')


pu significare anche essiccare, aspirare, rinfre>

scare.

Tiiptro, soffriva, era

impcrf. pass, jonic. da

afflitto,

800. Tido- Padre di Diomede.


SD. Ina, era, 3 sing. impcrf. di

(Ifii.

803. ty.T&ibaaBtv, irrompere pazzamente, inf. da ixitaififfffw, v. nru.in/jjatAi, Lib. 2, v. 481.

808. ijnrwppoS-oSjq/alfflfrtce,

off, ov, m. e f. invece di lirippo3-os. V. Hb. 4, v. 390.


H, io era, 1 sing. imperf. jon. invece di fv.
improba, molto impetuosa, i'S-, xos, m. e
f. da irols, ed TtTo'co.
SSfxsv, s'insinu, pass. alt. di SCw, o^vvcn, o Evu-i,
immergere, entrare, cingere^ scomparire, il tramon-

811. To\v'%,

tar del sole,

Af-rus e (Wfijs, pa-

fine della vita.

lombaro. Avrixcs, chi

ama tuffarsi nell'acqua.


'AvSiiofAj, uscir dall'acqua, essere, comparire, rigettare, rifiutare. Ah'oSojmh, lasciare, ricusare;
ricevere, intraprendere, disporsi. NiSv/aos, cavo,

profondo. XJlpCtyobbriiS,
812.

w'm nette caverne


x Tipi ov, esanime, avvilito,

cW

enlra nette lane.o cAt

oS, ov,

m,

f.

Esprime

l'ef-

che toglie in certo, modo il cuore,


dall' priv. e da x\p, contr. di rJap, aros, a., cuore. In questo senso vedilo al lib. 7, v. 100, ed al lib.
11, v. 392. Incontrasi anche cbcfipioS, da jcfip, psy
fello del timore,

sorte, e morte,

f.,

v. 823. H\p.tv!xi, congregarsi, infin. pres.

anche errare, d'onde

da Xrni, che vale

Xiiftoty, ovas,

m.

f.,

errati'

te, ed X-fixns, ot>, m., mendico, da lojxai, talare.


82$. yiyviiffxw.... ava, riconosco, come fosse vs/tyvtii-

ax.u>. Si

pu leggere per ava unilo

a xoipavkovra.

reggente, conducente, da v/.oipwvw,

S27.

(fimi,

Si'5i3-i,

[,

&.

imperai. 2 sing. dall'inusitato StSiuj,

ovvero invece di BSie, da S^a, da Sj/Sw. AeSiV-

tw,

e-ow.ai, oVw, spaventare, temere. Atip.a, spa-

Abs c ftloS, soS, l. lo stesso. "A$ia


curaea, libert, immunit; esenzione Asiu-akias,
vento, ft'more.

timido, o chi intimidisce.


P*n9, agita, imperai, da fow.
830. OfXfoi%V t dappresso, da vicino, avv. da ff^BioS, oo,

829.

?x

m.

f.,

colui che vicino. Incontri anche oXStiv c

831. tvkt"v, /affo, da ny(ui. Perci qui

mal

TfXfv xaxbv,

nato, improbo.

.Woirpo'oXQV, parato

ad ogni parteggiare, Monti:

incostante. Epiteto di Marte che or l'uno or l'altro


favorisce, da HXXoS, irphs, a.\loS.

832. Wpo&vij, or ora, in prima, da <rpw\, d mattino, cui


si contrappone ^-, a sera. Significa pure opportu-

namente, a tempo.
g34. XXsWTflH,

dtmenftc, perf. pass, doric. perlXij-

o-tmi. Cosi pure al lib. 11, v.

per XeXqa'ptSts, da

313

leggi

Xav^Avw, verbo

XXao>8&

irreg.

836. p.fj.aTtuiS, celeremente, lo stesso che p.uviws, quasi au.ee

538.

SPpx

>

T^eVsi, in un col detto.


gemette, scricchiol, imperf. da

ppi^w, ci-

joi, Monli.
^ijyivos,

(ii

/ujjf/io,

os,

jj,

ov,

da

<?m'o$,

w,

(.

faggio.

V. sopra v. 93.

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v.

839. (iaiSffiivy, al peso, sotto

il peso, u, r,S, f. da (boiata,


riesser pesante, gravo. BsfiptQas, avv. con pena. Bpi-.3Bos, n. peso, gravezza.

9l^Kja*Dea,

talvolta 6 usalo al femminile.

SSBjfSiJv', prese, fnrfosj, si

mise in capo, apostrofalo inve-

ce di 'Sin, imperf. jon. per to'vvt.


.

Ma

Minerva

tichi

era

pose in capo l'elmo di Plutone. Gli anche quest'elmo di Plutone


la quale gli Dei si rendevano scam-

si

inlcrpetri esposero

una nube con

bievolmente

invisibili.

Cosi pure confermano

citati

scoliasti del codice veneto pubblicatodal signor Vil-

loison.

Quanto v'ha nel cupo regno

Plutone sparisce, o s'indi In questa espressione figurala: prender Primo <i Plutone, per dire, renfosca. Quindi

di

Greci presero

dersi invisbile. Platone fece uso di questo proverbio


nel libro 10 della Repubblica, ed Aristofane negli

Ac arnesi.
8G. (l'S, dopo chi). Vale pure allorquando.
818. IZaivwr, aveva tolto, imperf. da iZcrivvu.ai.851. tlnttaS-', vibr, scagli, invece di d> figaro, aor. 1
mcd. da oatyvvu,t, verbo irreg.
858. tti, per quella parte. V. lib. 11, v. 49.
lxx^iv, lacer, da %nrrui e SapS-'t'rrTiu, f. vptu. Propriamente significa divorare, ingnjare a
belve,

come

al

lib.

attribuisce all'asta,
tb.

23,

Mugghi

v.

modo

delle

11, v. 480, c per metafora Io

si

come

al

qui, od al fuoco,

come

183.

fi-rreo

il

Marie

cte.

Marte (dice Fontanelle}

grida per diecimila persone e non agisce

nemmen

per.

una, giacch in vece di sbaragliare l'esercito greco


si

contenta di andarsi a querelare con Giove della sua

ferita.
ti),

E questa contraddizione (soggiunge

il

Cesarot-

questa esorbitante sproporzione tra la voce e le


fa il ridicolo di questo
il coraggio di Marte

forze o

luogo.

S60. Ssxp^Aoj, diecimila, da Sex,


mille, d'onde poi

Chiave Omerica

im^Aoi,

dieci, e X'^' 0l >

at i

novemila. Voci poeti'*

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242

u.

CHIAVE OMEBICA

che invece di imaauax^Vy e SwsMtiefx^""- Ved


lib. 14, v- 148.
861. uviyovTS, pugumti, attaccatili battaglia, parLic.da
5<roS.
863. ros, insaziabile, os, av, m. e f. invece di
x#i'w,a&oruct'are.
86S. xijAroS, dai caWo,[*a,Tos,n. da

Waios,
ed

dei /orto girante, *s,

&t> s

ni. e f-

da

Sijs,

spirare.

cne c da
x^wv, dotenW, parlic. da x*" 1"' f
dolore. V. ^w, lib. 2, v. 694.
X 0S . oS >
873. piyio-Ta, trtstrime,- ansi orrende cose, agg. superi.
dal compar. pfyiov, che dal sost. piyos, sos, n., ri-

869.

gorfi, forte freddo.


874. iTTiTi, uoionf, ed anche odio, nS, rirros, f. da ftpai,
desiderare ardentemente, da sw, mandare.

87iS.

Poich generasti una

876.

4|<riAi(, ftifftttifl,

Minerva,

o,

figlia

come per

altro

empie,

forsennata e pestifera etc.


nome si chiama, Pallade.
ij, ov, dall' priv. e da

os,

aw, piacere, ovvero -JfSw, recar diletto. Forse meglio da affai, nuocere, come dicesse ffuia col pleo-

nasmo
878.

dell'i).

siamo obbedienti a, siamo domati da,


Itt^^fT^-x, perf.pass. da blu,w o ~uw,
Sf.*w Quindi al lib. 3, v. 183, BeSu.'l aT 0

SiSfA'iifji.EO'Sra,

invece di

'

sino, di

879. wporif&Uiai, infreni da ^rpoTi|3Xitu, che significa


anche ajjaiire, da irpor'i doric. per -rpoS. Qui jonic.
sia perwjJOTi/lall-j, 2 sing. pres. sogg. pass.
880. S7*ivo, jenerasft, da ytivopai, pass, med- yyaa,
aor. 1 ysi'VBpwiv. Qui sia jon. per iyivu), 2 sing.
Frequentemente in senso attivo, e lo si dice tanto

dell'uomo quanto della donna.


la lasci fare, perch tu stesso generasti questa figlia inquieta, la quale eie. Sotto queste favole degli

Ma

Dei, Omero,
ci ch' assai

come si veduto altre volte, dipinge


comune fra gli uomini, ove le divisioni

che regnano nelle famiglie vengono spesso dalla cieca compiacenza che i padri e le madri hanno per alcuno de' loro figli, che preferiscono agli altri.

LIBIMI

yUWTO

243

882. tLctpyavuv, infuriare, insanire,

fiapyaivta, d'onde fteepyoff,

iof.

da (iapyiw o

ow, m. e

f.,

insano,

pazzo.
vi-qxtv, eccit, persuaso, aor. 1 da Atfufff, che vale

anche 'mani/are.
884. briaavro, irruppe, scagliossi, piucchep. pass, di
888. tWTivsixoiv, sottrassero, invece di xtfnvtYxav, aor. 1
da viroilpiD, colla y cangiala io i. Pu essere aor. 1
colla caratteristica del presente, di vm-ivii%u>,

come

si rinviene %vtyx.<x. per tfvsyj-a, da viyxw.


t r, .cio, certamente.
886. tvroO, ii, coi.

oiv^ffiv, fwi tfraw", dat. pi. jon. colla v efeknstica, in-

vece di alvxts, da ivi), fem. di avhs, grave.


vix.%ta<ttv,

mucchi dei cadaveri, s, atos,

dat. plur.

jon. da vtxps, , by, morto.

887.

vivo, vivente, invece di tyias,

v, da Z&to,

vivere.

iftwiivs, indebolito, mancante, s,


e da pivu), star fermo, ovvero da

bustezza, d'onde jAvivw,

f.

13, v. 562.
vwn-^Gtv, ai colpi, dai colpi, i,

v, dall'aprivy.ivos, tas, n., ro-

Su), debilitare. Lib.

?|S, f.

dal. pi. jonuv

per twSiS, dall'aor. 2 di tittut, percuotere.


889. [UVi^i^e, Jamcnraft, piai/nucvla, da jj-ivi^i'^io, che vale canticiitiare con voce querula.
892. ciiff^srov, intollerabile, inflessibile, as, av, m. e f.,
ov, dall' priv. e da ty^tu, invece di
ovvero off,

xari^w,

infrenare. Epiteti del carattere di Giunone

e di Marte. V. lib. 24, v. 708.


iirittxrbv, trattabile, s, -fi, v, da ixw, cedere.

893.

SfAvi]Ji',

castjt),

reprimo, invece

di |Av(Ai,

che

da Bapvaut,
pei consigli, dat. pi. jon. da Inviata, as,
f. da fEffis, immjipne, che dal verbo *JU[.
897. lSijXoS, improbo, moiajio, os, oi/, m. e f. Vedi Uh.
2, v. 455.

894.

WEo'i'ijo'iv,

-ti

CHIAVE

0)1 URICA

v. i98. ivfj-rtpos, inferiore, invece di

Che

se hi fossi

Ivtpujrtpos, da Ivtpas.

nato cos malvagio da un altro Dio,

avresti

da gran pezzo avuta

Vrano.

eie. Dei Titani

sorte peggiore de' figli di

Di costoro e della guerra che

ebbero con Giove veggasi Esiodo. Del reslo

notoche

Urano vuol dire il ciclo, ed curioso a sapersi che


Celi appunto era il nome del Dio supremo presso i
Celti.

899. irftati&ai, medicare, da


ilui.

Aor. 1

&ofitti,

f.

infili.

comand a Peone che

Cos disse: e

ao^at, ed iiTomedicasse

il

etc.

Peone medico degli Dei.


900. o^vy^otra, sedanti

il

dolore, as, ov,

dolore, e

f-iti,

uccidere.

1)01. t7, panie, riempitiva,

come

sopra.

vis, f.,

m.

f.

da Su-

902. t-s, coagulo, gaglio, succo del latte, he, ov, m. da


iri, *is, f.,

forame, buco, ed anche spelonca.

trvvT-qVsv, cresce, si rappiglia, aor. 1 da tftffMrijyvtfu.1, eondeiwam, verbo irrejr.


903. -rt(JioVj)i^tr(, i coagula, cresce, da
f.

^w,

wtpwTpi^w,

invece di WlpiTpirw, girare, nomare, can-

ata re,
xyjcwvri, ai mescitore, pnrt. pres. da

xvxw, f.

-/ffw,

d'onde xuxf&r, ivos, m., miscellanea, bevanda.


Lib. li, v. 129.

DOS.

l'

Alalcomenia Minerva

nicnc,

come

si

etc.

Protettrice di Alalco-

dello uella nota al verso 12 del

li-

bro quarto.
009. vSpoxraffifttuv, delle stragi degli uomini
gcn- pi. eolie, da

vio

',

ix, as l

f.

e xtsiww.

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LIBRO SESTO

COLLOQUIO

2.

8.

DI

ETTORE ED ANDROMACA.

olt&H), fu abbandonata, lanciata sola, aor. 1 pass, da


iw, che da ohs, o'ij, oTov, solo, V. Hb. 1, v. 118.

1.

woXk, pi volte, frequentemente. usato avverbialmente questo aggettivo neutro pi. da urolv, eoo questo significato invece di ^oWx-ss. Vedilib.2. v.798.
figlio di Eussoro eie. Questo quello stesso
guerriero sotto la cui forma comparve piarle nel cauto IV ad animare i Troiani. Ajace non poteva incominciare i suoi falli di arme da un'impresa di mi-

Acatnantc

gliore augurio.
U.

i( cono, la punta, la cresta, os, ov, m. cosi


chiamata questa parte dell'elmo perch risplendente,

ifXov,

da f&it.
14.

Era

egli

'

amico degli uomini, per ciocch avendo

le

sua

cote in sulla strada, accoglieva lutti amorevolmente

primi tempi praticavasi generalmente, anzi non vi era nulla di pi sacro. La scrittura santa piena di simili csempii. Abramo andava
egli stesso incontro a' passeggier per pregarli di en-

etc. L'ospitalit ne'

trare in sua casa; e Diodoro di Sicilia parla di


-

un

certo pallia Agrigentino che aveva fallo fabbricare

molti alberghi per alloggiarvi

forestieri,

che erano

alimentati a sue spese.

18.

Sf? wi, lunghesso tavia, invece di

18.

vm-avrta.aois, proteggendo, da

if' t.

viravraw, che

e da v-

CHIAVE OHKIUCa

gi6

ToW

amia:

invece di esso incontrasi anche


sif- - ""re l'addotto

favriao), ci ?vrtt>,

andare innanziner proteggere, ha gli alce.


andare incontro, venire in a/wto, opporsi,

gnificalo di
tri di

v 19.

poct. invece di nv,


&, ovvero Imo, era, jon. c
Forse anche sta
come Icrxt!, per Ss. iinperf. di li |u.
per ov.ts, U, dall'inusitato \aj.

6, clandestino, illegittimo,
ovos, , ., (eneora. V. l*9tjf.

24.

of, a, , do

0*6-

Lih. 2, v. 727.

greggia, panie, da
erotu.at'vwv, pastore, conducente la
sVOS, in.
erotu.etvw, che da fl-oip-viv,
invece di oliti, da >,
0i, alte pecore, jon. ed eoi.
lih. 3, v. 1>J8.
contr. geo. oTos. V. sopra

23.

ed

tir,*,

os,

amplesso, Monti, *, *s. V-

0oKoop.ivn, jestant, pari.

26.

433.

lih. 1, v.

mcd. del

fera. aoc. 1

verbo iroieco.

da uyoliw.
ifimo-t, talee la ita, scioise le memora,
membro.
yvia, membra, da rolov, oo, n.,
invece di ioppsidel paro, dello scorrente,
3t.
raddoppiata. Incontoo colie da il e pito, colla p

27.

Um,

iransi poi tanto

.opps.'TriS,

w, m.

f.

come qui,

toppoos,
e f. al V. 808, ed
onanto Blpp*!, io',
m. cf.allib. 7,v. 320.
anche talvolta prese.
uccise, aor. 2 da alpi .-Vale
os,

3.

TU

Adraeto,

37

Uno

Trnja.
de' principali ausiliarii di

temere paoenTof-ouiv, spacetitali, dn tpixi,


tnroare, rendere
lare, trepidare, choc da .tc>,
danno, Qui pan. dnal.
attonito, da 5Vn, , f .
1, pan.
implicati, tis,
30 SlKfl-vrs, impediti,
dual. da p&rrw, T. +>, che significa
,

38

'

aor.

pass.

anche nuocere,
tr>, a* (tipiM,
itvputiy, miriceo, di mirica, OS, Ir,
specie di oirjuito. V. lib.
Ss, t mirica, tamaristo,
che do 5t>s, oo, m.
10, v. 466. Concorda conSt>,

ramo.
40.

JJavr', infransero, do Sr,

t.

tj.

pari. aor. i.
di
spirti, andavano, 3 duol. aor. 2

as,
,

|Jtivto.

eto-tt,

av,

LIIIIIO

v.i.

SESTO

yofliowra, trepidi fuggivano, imperf. pass. 3. persplur. jonlc. per lyofiovvro, da yafiiui,

42.

rpo^f, ruota,

s, ov,

att.

m. da rpix<*i, correre. Omero

adopera questa parola per indicare qualunque cosa


modo di ruota. Nota che Tpxos. f> m-,

rotonda a

significa corsa,

il

correre.

VsxvUff3-i\, fu travolto, aor. 1 pass- da xxiAjcu,

f.

che da xvXm, Lib. 17, v. 99, ed indica propriamente il travolgere d'alto in basso. Al lib- 8, v.
a),

86 xvWvScu
<S7.

KVhvltw, valgono lo stesso.


cose di gran valore, ov, ov,

xtv.i]ki., tesori,

de xeijt.Wap^iov, ov,

n.

luogo in cui

si

a. d'on-

sorbano

le

cose preziose.
iv irctrpbs, nella casa del padre, si sottintende o'x^i,

58.

m-o\vK.\i.i\r!iS,

53.

xartx%tv.tv,

SS.

O molle,

55.

xt|$sai, perdoni,

voj,

mollo elaboralo, oS, ov,


lavorare con fatica, elaborare.

in. c

da xp,-

f.

da tradursi, da condursi, jon.

invece di

xarPEiv, f. 1 inf. da xa.Ti.yta, composto da xcer


ed 3.yw , verbo irreg.
o Menelao, qual pielade hai tu cotanto degli
uomini? eie. Questa specie di crudelt, che apparir

sce in Agamennone, deve attribuirsi ai costumi di


quel tempo non ancora incivilito. Di esempi consimili

moki anche

se ne trovano quindi

ne' libri storici

del vecchio Testamento.

x-riS-rj,

da

hai piet, 2 sing. pres. invece di


che c da xiiSos, eos, n., curo,

xt|(o[a(,

premura, sollecitudine.
57.

ettm-vv, grave, vG, t,

60.

i-affoii'ccr',

v.

181, e duro,

il.

Significa anche alto. lib. 11,

difficile.

periscano, jon. per l^airo>.oivro, aor. 2


med. dall'aor. 2 med. i^unfuj.u.-iiv , dal verbo
iSaTD.uuj, perdere interamente, composto da tx',

oliai,

dir, ed SUiffU.
ax-fiSsffrrn,

non

ptunlt, oS, ov,

m.

f.

dall'

priv. e

da xiSoS, dolore. Significa anche insepolto, da


Sos, eos, n., funerale, stequie, c

non curali, da

xti-

Sos, cura. V. sopra. Pu essere anche


di duM|o*s, tos,

m. e

f.,

che ha

il

superlativo

sopradetti signi-

ficati.

yavrot, affatto

m.
v. 61.

f.

estnti, 'senza

nome, Monti,

off,

ov,

dall' priv. e da yxhta.

Cosi dicendo l'eroe volt lo spirito del fratello,

dando

etc. Il poeta dichiara apertamenche questa opinione di Agamennone era giusta,

acconcio consiglio,
te

equa, pia e convenevole polendosi interpretare in lutti

questi sensi

il

testo.

da To',

62.

To'! [a,

64.

ivirp-'n-tro, fu rovesciato, atterrato, aor.

cose giuste, os,

ov, ra. e

f.

vis, f.,

dovere. Si trova nel senso di fatale al lib- 8, v. 72,


invece del quale trovi aiatoS, ov, m. e f., poich
vale anche destino. Lib. 2i, V. 376.

eciffu,

2 med. da

vaTpiiroixcct, che da .va.rpiirui.

68.

iin^ct\\hy.tvoS, intento, desideroso, tvoS, l, vov,


da Ti^.Wo^a.1, che col genitivo significa deside-

rare.
'tvpwv, delle spoglie, , wv, n. pi. Vale anche ormi,
da Svatpw, uccidere, spogliare, Altri lo deducono da
5.pi\s,

Aitino

Marte, e guerra. Lia.

tli

voi

Ecco una

badando

6, v.

480.

alle spoglie resti addietro, etc.

di quelle lezioni di guerra,

le quali AOmero. Egli

per

lessandro tenne poi in cosi gran pregio

ne approfitt assai bene nella battaglia di Arbclle,

quando a Parmenione: Non darti pensiero del bagapensa unicamente ad ottenere la vittoria; poi

glio, e

vincendo, non solo ricupereremo

le

cose nostre,

diverremo anche padroni di quanto appartiene

al

ma
ne-

mico.
70.

_-

Ma

attendiamo ad uccider gli uomini, poscia agiata~


mente spoglierete i cadaveri de' morti sul campo etc.
Il Cesarotti reca a questo luogo una osservazione d
EustaiiO, della quale e per la facilit di giovarsene,
e per la bellezza che ne fa risultare, pareva che il

Monti avesse dovuto farsene


te.

da

profitto;

ed la seguen-

osservarsi la nobilt del sentimento di

igifeed

Nc-

t>y

Google

LI Ili)

slore;

quando
la

scorda di se, e

si

comballi metili e di fatiche,


ma parlando del

sua parie: uccidiamo;

egli vuol

bollino

allora coglierete

0. 74.

SESTO

ci parla di

lo lascia tulio ai

compagni:

nemici. "
AvcAxti^tfi, dalla ignavia, dal Umore, a, aS.
i

da votkxiS, 100$,
V.

201, e

si

forma

dall'

f.,

f.

che

debole, ignavo- Lib. 2,

da

prv. e

a).xr,, f|S, f.,

forza.
78.

lyx'txXiTou, s appoggia, si folce, Monti, perf. pass, di


ly,x\ivu).

7!).

f. da r 3-0 w, por tarsi direttamente, che formasi da 3-S, ios, diretto, retto, d'onde i3-s, od i&, avv.
fix^ai, fortissimi nel combattere, migliori nella pugna. L'influito dopo un aggettivo ha il

&vt, impeto, vs, voS,

5p<ffT0i...

significato di gerundio.

83.

IworpviiTov, eccitiate, esorliate, 2 dual. pres, sogg.


da V, e wrpbvia, ovv. da 1t, dire.

86.

87.

yp2(is,

SO.

oT^aira, aprendo, pari, da olyw,

90.

oaxtei, 3. pers. sing. pres. alt.

d tosto alta tua


le

9S.

madre

eie.

malrons, , As,

f.

Ecuba.

dayEpais,,,ttecc/n'o.
f.

5tu.

membra, da

e-oxEco,

f.

ewttirare.

riffw, o

thS, di un
m. amo.

attuo, is, ios,

f.

rixi^raS, nott domate, oS.

invece di vis, da IvoS, ov,

t],

ov, dall'

et

priv. e da xtv-

tuj, pungere, stimolare, x,tVTf TttS, ou,


l

m.

f.

si-

gnifica lo stesso.

DA.

'tftia'x.y.,

distolga, allontani, a. 2 sogg. 3. pers. sing.

invece di iroirxslv, inf. aor.

di

100. i% Subiva, essere ujro, nolo, aor. 2


vat, da

inf.

per g

f-

(.(.

101. Icrofopi^siv, agflitaoKare, da.iVo^api'^w, da

fffos,

u,

ov, eguale, e ^ptu. Significa anche aejtirc egualiabili,

da <?pos,

eos,

pallio.

107. iWx>piio"flci', refrnccdefiero, da -n'oxwpEw,


comp. di "w". e j^wpiw, andare, accostarsi.

108. fv, reputatiti no, invece

di.

f.

tio'w,

S^av, che e sincop. di lya-

chiave

230

DMUUCi

aa,v, imperf. ovvero di ^ntfav, aor. 2 di


propriamente significa dire, parlare,
v.

che

fnfi,

109. akt^ivfovTCt, soccorritore, ajutante, pari. Cut. 1 alt.

da Ullcu, o da XSw, V.
110. JxkXto, esortava, imperf.
xtXopai.
113.

/i'w,

per

889.

lib. 1, v.

di xxXofwti, poelic.

verr, sta venuto, poet. iavece di

p&,
Ai

pr.v,

aor.
lib.

P(wo 0(Aai,
,

2 sogg. da
22,

vivr,

v.

(iaivto,

od a&ia

ti

cuo/o, n, |A*roS,

per

vissuto.

114. pouscTritfi, ai consiglieri, senatori,

117. $pj*a,

per

pio, che sta


2 ind.

cui aor.

il

431, incontrasi ^siojj.at,

da

-f|S,

oO,

m. da

Spo, scorticare,

che ripetesi da ttpas, aros, n., significarne secondo


nlnuni la pelle o cuojo ingenerale, secondo altri la
pelle propria delle pecore.

119. Jlfa Glauco, naia


di

125.

Sarpedone re

t$o$$-w*$,

aV

Ippoloco, eie. Glauco

compagno

di Licia.

superasti,

avanzasti, 3. pers.

sing.

perfet. att. da -a-pofWvw, f. ij.aoij.cti, che vale andare innanzi, precedere, composto da rfph e (iavta,
verbo anomalo.
127. WrTjVwv, tit infelici, os, ou, m. e f., da SS, e ffr&vw, oemere.
/ /jii d'eoli ictajjuraii si /anno incontro a/la mia for-

tezza etc. cio: Chi viene ad affrontarmi render certamente infelice suo padre cadendo sotto i miei colpi.

di

commentatori notano poi che le seguenti parole


e la sua religiosa riverenza verso gli Dei
coli' empiet usata pocanzi ferendo

Diomede

fanno contrasto

Venere e Marte.
128. Beer, da, col genit.
130. oi% yap ov%i t imperocch non. V. sopra.
Perciocch nemmeno il figlio di Rriante,

il

valoroio

Licurgo, che contrast cogli Dei celesti non visse


molto: eie. Licurgo re della Tracia, cacci dal suo
regno Bacco, negando che ei fosse Dio. Di lui si racconta inoltre che vedendo

Traci dati aU'ubbriacbei-

Digiiizcd

t>y

Google

I.IDHO

SESTO

viti nei suoi paesi; e queii fondamento storico della favola.


w, m.
ed edumonte Nissa, ira Atos xai NiWriS.

za facesse tagliare tutte le


sto forse

132. Aiwvtwoio, di Sacco, poet. per Aivvffov, os,


Epiteto di Bacco, forse perch figlio di Giove,
cato sul

tJHvks, nutrici, i\ }
f. Nel maschile ti^-ijvs, oO,
da titQqs, ou, m., mammella.
Egli perseguit per la sacra montagna di Nissa le nutrici del

furibondo Sacco,

eie. Nisa,

o Nissa dicesi

un tempio di Gionome greco di Bacco

essere un monte di Arabia ove era


ve.

Da

ci credesi

come a

Dionisios,

dedotto

il

dire figlio di Giove Niseo.

Ma

es-

sendo nolo che Bacco era una divinit indiana, e sapendosi per alleatalo del dottissimo P. Paolino di San

Bar Eolo mmeo che il di lui nome originario Devasembra che non possa dubitarsi che i Greci
abbiano contraffatto, secondo la loro usanza, il termine indiano, e dopo averlo cangiato in Dionisio, vi
abbiano applicata un'etimologia nazionale che dava
luogo alle loro favole. Questo il metodo costante
nighi,

col quale

Greci trasfigurarono

ria di tutte le nazioni straniere

la

geografia e la sto-

che prendevano indi-

stintamente per barbare.


135. &i)<r3u,

tirsi, at,

Significa anche

wv,

n. pi. da

sacrificare.

rami, o le focacce che

portavano

si

0 si offrivano nei baccanali.

133. &jyu,v<xf, percosse, os, n, ov, pari. pres. pass, di


Stinta. V. lib. i, v.M.
$Qvir\rftt, col pungolo, stimolo,

wos, m.

ficare

anche

f.

da

Pu

signi-

la sferza fatta di pelle bovina. In

qual-

wX-fltfffw, -percuotere, e (hos, aas, ni. e

f.

che caso vale la scure con cui si uccidono i buoi.


138. ahvffxvro, sdegnaroUsi, irritaronsi, da btio|MEf, o
piuttosto oSffffw. Dai poeti usato soltanto nell'aor1 med. da 'oSvtj,

un

i\s, f.,

dolore, giacch anche l'ira

dolore, od almeno e generata da un dolore. Al

lib. 8, v.

fitVOV.

37, incontri Wo"oe|a vo;d per

Wffa-

232

CHIAVE UHERICA
pt7<%,

pacificamente, tranquillamente, Tale

gnificato io questo luogo in cui sta per pce,

il

suo

si-

da pw,

defluire.
v. 139. rvtplv, cieco, s,

bv.

Vale anche tordo,

ma

non

presso Omero.

143. wip3-',

(ini, scopi,

per rrtipovret, da -aS, ros, n.


145. ysvEiiv, ia schiatta, lignaggio,
fy, f. jon. per ytvta.
V. sopra.

148. rrik&wtTc, germogliare lussureggiante, beol. invece di TT]X^cDo'a, da TijXtS-w, in luogo del quale i
150.

poeti usano mUS-ca, germogliare, pullulare.


ta^tvat, imparare, conoscere, dor, per Saiivaj, da

iSaijf, aor.

di

Sa/w, imparare.

182. y.vx,&, recesso, nel fondo. Monti, bs, oO,


Efira.

Nome

antico di Corinto.

m.

Corntii si gloriavano

di aver per conciliai! ino l'avolo di Glauco. JYoi

siamo

originarie di Corinto al par di Sellerfonte, rispon-

dono con iallauza alcune femmine siracusane presso


Teocrito.

137. unrousav, largirono, aor. 1

aw, che propriamente


compagno.

atl.

3 plur. da htr.^u),

significa tener dietro,

fwjffMro, macchin, aor. 1

f.

dare per

mcd. da (fUSoftoj,

f-

158. x... XiTffev, discacci, espulse, da IgdoSwttF,

f.

ffou,aj. V. sopra. Lib. I.

Xa-

fffo. Qui aor. 1 per ij-Xao'tv.


160. vny.i\vcvro, furiosamente desider, da Vi jialvo^eti
f. ftwvoupa^aor. lmed.f*.*vfiv,ottie. J jxiivu,7]v
161. p.iyi\u.tvat, mescolarsi, invece di y.iyiwxi, iof. aor. 2

pass, di [LiyWfU.

163. d/EWafifiv*!. ingannando, mentendo, da \^f>St,


ffw,

f.

ingannare, d'onde ^lntopMt essere ingannalo.


mcd., ed anche di senso neutro, .menten,

Part. aor. 1

do. Monti traduce volgere t'ingegno alla calunnia.

164. xxTV, uccidi, sincope invece d

xarx-rcm,

aor.

2 imper. da kiVw.
166. ofov, tostoch, avv. significa pure come, qualmente,
per esempio.

LIBRO SESTO
v.

253

tentava, era compresa d'orrore. Monti

1B7. crsjltTffaTo,

da (Ja^ojwti,

Io stesso

che oifofiMu, che da

ffi-

pui, che significano anche venerare, onorare. Alcu-

rp rys
Ui/fifS, questa coia parue a lui empia. Qui 3 sing.
or. 1 med. gionic. e poet. col. raddop. del ffcf in veiii

interpretano queste parole fftfio'aaTQ

ce di iatfiacfro.

168. (riin-aTa, lettere, cifre. Cosi suona in questo luogo. Da


tru(x, toS, n. che significa portento, augurio, ed
anche sepolcro, monumento.
libello, , !os, m. Da tivos, ov,
pino, perch il pi delle volle erano le tavole, principalmente quelle delle navi, fatte di pino.
H-TUXTfS, piegata, chiusa, s, i\, ov, da wruoww, com-

169. vtVaxi, tavoletta,

piegare.
Qvu,ofp<x, micidiali, di morte, oS, ov, m. e
3*|aS e f&Eipoj, corrompere, uccidere.

Ma
do

to' sped

in Licia,

scritto in

neste, etc.
scia

un

e gli

f.

da

diede triste cifre aventavola molte cose fu-

una compiegata

Aver

le lettere

di Bellerofonte divent po-

dello proverbiale sopra quelli che portavano

seco, senza saperlo, l'ordine della loro disgrazia.

170.

wsv&pA,

al suocero, padre della moglie, hs, ov, m.,


mentre orev&sp, xs, f,, significa suocera, madre
del marito, ed xupS, ov, va. vale il padre del marito, ed xvp, ds, f., madre del marito. V. lib. 3,
v. 172.

171. wo[Wf(i, scorta, guida,


.

qfou.wos, od,

], i\S, f.

da

tray.'n-tvco,

m. vale compagno, guida del

f.

ffw:

viaggio.

'
V.ib. 24, v. 1S3.
179. Xip.*ipav, Chimera, , acs, f- Bestia mostruosa ed
imaginaria. Da ^ifiapoS, ov, m., capretto nato d'in-

verno, d'onde x'V^'P^r aS >

capra, da %u\>-&,

roS, ti., inverno.


.y.axyM*.TW, immane, indomita, oS, ov,

m.

f.,

od

anche os, i\, ov, dall'a^riv. e da (x^n^ac. Fors'auche dall'a intensivo e da fA*i[Ao[*ai, fare impeto,
e forse pure da fiiixoS, soS, n., lunghezza, d'onde
Chiave Omerica.

15

254

CHIAVE
ffi-s

0.11

LHIC

usn/ict* stds, tela grande, lunga. Odiss. lib.

14, v. SII.
v.

180.

uccidere,

-tf'EfvtfAEv,

inf.

pres. gioii, invece di irsyvBiv,

che da er^vtn, o ftvoj

xar-

V, lib. 3, v. 281.

irvyit.

Gli

comand di uccidere l'indomita Chimera. Era

auesta di razza divina, non di uomini: Espressione


energica dello siile orientate per indicare un mostro

enorme. Cosi presso

gli

Ebrei

Monte di Dio

e lo stes-

so che monic altissimo,

183. Egli per V uccise confidato ne' prodigi degli Dei eie.

Sembra che questo cenno possa

celebre

riferirsi al

Pegaso, cavallo alalo, che da tulli i poeti posteriori,


incominciando da Esiodo, fu dalo per ajulante e ministro a Bellerofontc nella sua spedizione contro la

Chimera.
184.

Pugn poscia

185.

Sv](j.vai,

va

co'

Solimi etc. Antica nazione ebe abita-

monti dell'Asia Minore

fra la Licia

la Pisidia,

c diversa affatto perci dalla nazione Giudaica, con


cui alcuni la confusero per la somiglianza apparente
di-" mitili

inf.

Suliinri e Hierosolyma.
aver attaccato, ingaggiato, dor. per JW-ai,

aor. 2 di ofi/U.

187. v^aivtv, tese, macchin, 3 sing. imperf.


V. lib. 3, v. 125.

buono, illustre, da

181,

-{vv,

193.

/iaffiATii'SoS,

4$>S, Sos,

alt.

da v^aivto.

acc. -t^y,

che da

Ivs.

viene da

regio, regale, t\iS, iSos, agg.

(a-ffittos,

av, in. e

f.

dal

nome

femm. che
(cxffiXtvs.

Lib', 1, v. 9.

194. ru.0Y, si divisero, assegnarono, aor. 2 da


tjxsvoS; Lib. 2,

v.

t\\i.vui.

f.

da furv, ov,

a.

V.

93.

195. (fuTXif|S, terreno ricco di piante, orlo, vigna, a,

<is,

pianta, albero.

consorzio, os, ov, ni- Vale propriamente via


calcata, pubblica. V. lib. 20, v. 137. Quindi votriw,

202. irirov,

il

f. voto, calcare, passeggiare.


205. xpfffTivjQS, dalle auree briglie, os, ov. m. e

f.

da

XP V -

VbS, ov, m., oro, ed


senso di preziose,
v.

us,

f.,

firt^ia.

QU

nel

202. atfxvviij.tv, macchiare, deturpare, inf. pres.


gionic.
invece di aaxwtlv, che da aaxyvw, che da
ao'xuvtt, %s, {., pudore, vergogna, e questo da afoX*< MS, a., turpitudine. V. lib. 2, v. 119.
215. Valuts, antico, OS, , bv, da nrakai, un tempo,
avv.
217. gsiVio", ospit, 3 sing. aor. 1 alt. gion. e poet. in
vece

dVhtfft,

dagv,^.

218. ZiiviiYa, doni dell'ospitalit, jon. invece di glciov, ov,


n. Al lib. 11, v. 778, r gtiVint, da gvos,
ospite,
pellegrino. V. sopra.

219.

purpureo, punico, i\, xos,. come al lib. 4, v.


141. anche nome proprio, Fenicio, lib. 9, v. 168.
. Al lib. 23, v. 744 e 754 significa rosso.
253. xXkit?', Utsci, abbandon, apostrofato per xXktvt,
e
questo per xarUcirs, 3 sinc.eol.aor. 2 di xon-aktipoi'vjxf,

iroj.

Allo slesso

modo

detto xaltiirtiv, lib. 10, v

238, ed al lib. 14, v. 89, xtxXkityttv,


226. Xtiu.i'a, evitiamo, pres. sogg. med. di \iia.
233- irta-rihaaivro, si diedero mutua fede, nel senso med.

da

'Triartu, esigere fede, aor.

21, v. 286, da w/ff-ris, iws,

f.,

med. come

al lib.

fede.

236. ivviccp/oiwv, di nove buoi, os, ov, m. e f. Qui significa


il valore di nove buoi, prezzo delle armi di Diomede
in confronto a quello dell'armi di Glauco che valevano per cento buoi, ixar^oos Vedi libro 2, ver.

so 449.
239. ras, amici, socj. i]S, on, m. e f. quasi ros, sos, n.,
anno, come fosse contemporaneo.
243. gffi-T|S, di politi, scolpiti, superbi, M-, bs, i, v, da
.

%iiu, scolpire, polire.


ai9-oo"fiffi, portici,
ffai

sono

aa,

ffyS,

f.

Quindi ?3 tffra alS-ovbene

portici allo scoperto fatti di pietre

scolpite, arsi dal sole, da

T0w.

TETfyjVot', costruita,' os, %, ov, pari. perf. pass, di


Tft'X 1" o da T^to, e sta per tsti vy^ivov.

245. SiSfiUfiivoi,

edificati,

os,

r ov, part. perf. pass,

da

Sjfiw, clie leggesi per solamente nell'aor. 1 e nel

pass, passivo. Al lib. IO, v. 2, vale domato,


v.

216. (AvntTT^s, alle consorti,

t\,

^s,

f.

-ibw, apprestare, domandare

da frn]ir<rsuofmj, c

le nozze.

248. Tyoj, eccelsi, da riyioS, ovvero rlyuos, ov. Pro-

priamente che sta nella parte superiore della casa.

Al

lib. 2,

Tys, e

v. 607,

jonic.

Tfyhl, Tega, 6

citt dell'Arcadi.

281. ij-n-jSujpos, mw, dolce, inclita, Monti, os, of,

da da Hvrios, la,

f.

233.

iov, mite, e

Xfip, strinse per

<fi

mano, 3

%apov, tv,

sing.

aor.

n.,

att.

m. e
dono.

invece

di tyv da ? tu, a ccostarsi, essere aderente, generare.


ix t' vfi2[Ev,
chiam a nome, 3 sing. imperi*, alt.
poet. invece di i?wv(ia^, da iSovou-i^w, lo slesso
ii

che fofj.fy, che significa talvolta semplicemente


parlare. Vedi lib. 1, v. 361.
285. o~vffwvvy.ot, di infausto nome, esecrandi,' os, ov,

concorda con vfts , figli, da Bus, malamente


ovoua, toS, a. , nome.

f.

287

te,

credo

io,

spinse

il

m.
,

ed

cuore a venirtene per innalzar

mani a Giove

l sulla rocca: etc. Ecuba conosceva troppo bene Ettore per credere ch'egli fuggisse
le

dalia battaglia; ella indovina tosto che ei viene per

implorare

il

soccorso degli Dei.

258. Ivtixta, abbia portato, sogg. pass, da ivv\\u, ovvero


aor. 1 da fpw, verbo irreg. che Hvtyx/x, invece di

cai poet. dicesi

259.

tritx.ee.

tfire'ovns, libi, offra,

da avivS, f. ff-jrf iVw. Qni


774 incontri avivtwv, li-

aor. 1 sogg. Al lib. 11, v.

bando, ed

al lib. 24, v. 227, ffwlvSstrxov,

ed eolie.

ffirv&tffS-a per oirivns.

260. bviflteu, sii tu ristorato, rifaccia le forze, attic. per


vTiffYi, fui. 1 med. da ovijuai, invece di ovattai, essere ajtttato, ritrarre vantaggio, da o|fti, giovare,

ajutare.
vrt^aS-a, abbia bevuto, col. per W'qS, aor. 2 sogg. da
2G1. xtxu,7jari, affaticato, stanco, dat. poet. per xexftii-

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ti. V. anche al lib.

U,

v.

801 da xi^r,)S, via, as,

soppressavi jon. Io x, invece di


pass, da xxfAijxst, pass,

come

xex^x^s.

panie,

che

al v. seguente,

da xx^yu}.
^Ei, accreice, rinfranca, 3 pers- sing. pres. da uv%ti>,
e poet. .i\ui. Al lib. 8, v. 66, cUgwo, cresceva, da

264. fipH, reca, porlo, 2 pres. imperai, da tipta.


265. tWoyfiwfftiS, indebolisti, scema, M., a. 1 sogg.

cWoimiw,

i.wffui. Al lib. 8, v.

care, frangere le

membra, da

ou, n.,

da

alt.

402ywow,wle

j-trtov,

jner-

membro

dei corpo, ninno, nierfe, iuflo ii corpo. Lib. 3, v. 3-4.


266. >W7-(>jtfii>, con non lavate, os, ov, m.e f dall'i prhr.
e da viVto, iauare. Quindi al lib. 24, v. 235, ivitrTTrhih, avenii i piedi non lavati. Era costume di
lavarsi mani e piedi prima di sacrificare ai Numi.
a3-ow, nero, w^, qtgs, m. e,f. Cosi in questo luo-

go. Vedi pero al


in.,

267.

lib. 1, v. 462. Quindi AT3-w^, o-jtoS,


Etiope, perch col volto annerito dal sole.

o% in nessun modo.

Questo significato ha quando uou

interrogativo.

Jan,

lecito, 3 sing. pres. invece di ^afiri, nel qual


senso usalo anche %v all'imperi, era lecito, da tipi,

268. liiS-py, di tabe, di sangue, ov, ov, n.

iircjxyvAvov, lordo, imbrattato, oS,

tj,

ov, partic.

pas^. passivo da iraX.o'aw. V. lib. 5, v. 100.

tvxzrxffB-txi, fare preghiera, offerire voti, poettc. per

t%tr&il&ou t

^X^t
270.

inf.

pres.

da,

iix ST*r*<* , "> cnc

^wcrffiv, pro/utnt'.dat. pi. invece di

9-uWi, da

3-sos, n. Vale anche vittima, sacrificio, da

sacrificare,
.

da

t. preghiera.,

d'

onde

1'

aggeli.

3-iicn,

sffffce,

tv,

olezzante di profumi.

Ma

tu vattene al tempio di IHinerva predatrice con


radunando le-venerabili matrone, eie. Noi di-

odori,

ai tempi nostri cogl' incensi. Al tempo della


guerra di Troja l'incenso non era ancora conosciuto.

remmo

58

CBtifli (IME HI C A

assicura Plinio lib. 13, e. 1, Iliade temporibus ikure non supplicabatur: cedri tantum et

come ce ne

suortim fruticitm in sacri fumo convolutum


nidorem verini quam odorem noverant. Virgilio eoa
non lascia di mentovar l'incenso parlando
citri

tintorio

del tempio di Venere a l'aio

.
.
Ubi templum UH, centumque Sabaeo
Tkure calenl arae.
.

Ma

questo e per una figura che

si

chioma prolepsi, o

anticipazione.
.

278. Upvai^tv, che offrirai, di offrire, fut. taf. jonic. per


tipiauv, da hptbw, sacrificare, da hp'vs, santo, sacro, intero.

280. Io intanto
vedere)

me

's'ei

ne ander a Paride per chiamarlo, (e


volesse ascoltare la

dopo che Venere

lo

mie parole. ale.

Egli,

aveva fatto sparire dal campo,

era rimasto a casa.

281.

wS

283.

<?it]v,

xl, volesse il ciclo!

abbia stimato, penso, M., pres- od anche aor.

oliai,

da

<pnjx.t.

ripirov, dell'ingrata, spiacente, oS, ov, m. e

f.

dal-

l' priv. e da rlpifo), dilettare. Incontrasi anche


drepwAs, tos, m. e f- Lib- 19, v. 35 i.
tiS, taa%, iV, da

288. xvjwsvTce, fragrante, odorato, M.,

xaiw, bruciare.
389. w|*woixiVm, variopinti,

istoriati,

M-, os, ov,

m. c

i\, w, vario.
f. da iris, e toixi'os,
291. lmir\ibs, navigando, part. pres. alt. secondo alcuni
da Tiapu, secondo altri invece di lirtnr\waas. arsa.,
a-v, part. aor. 1 alt. da (rtw,o t\\.i, poct. in ve-

ce di tXco
292. tyiv bSv, per quella via: sottintendi xwt..
iwTpiv, nata da Uluttre padre, oS, a, ov,

da

s'WaTDp, od t^Wwp, che da irarty.


294. itoix^aatv, ornato di varicolori, variegatura., ras,
B. da iroixiXui, variegare, macchiare, diversif.ca~

Digiiizcd

t>y

Cciogle

cangiarti, contrastare, usar furberie, prender

re,

diverse forme. V.
.

v.

330. iptiav, sacerdotessa,

289.
oc, off, f.

da tpsvs, m. Nola che

Upi'tov, e jon. spwov, ov, n-, significa l'agnello che


si uccide in onore degli Dei. Lib. 22. v. 159 lps,
santo, sacro, intiero. lpov, sacrifizio, vittima, tempio. lipaop.ai, esser consacrato. llpou.-xt, esser fat-

to prete,

o esser prete, o esercitare

le

funzioni sa-

cerdotali. lipctTivai Io slesso, llpiiio, sacrificare,

dedicare.

301. .a\vyi), con alto pianto, grida lagrimevoli,

-fi,

da iolfi^tt/, ululare, piangere con strepito.


30B. lpvffirfro\t, o custode, protettrice detta citt,

m.

f.

da

yS,

f.

tS, ioS,

ipciv, c -nrolis, pool, per -wXis, tevs,

f.

Epiteto di Minerva che pu anche tradursi nel senso


opposto di devastatrice di ciil, giacche piiui, signi-

custodire anche devastare.


rompi, spezza, aor. 1 imperaL da aytu

lca oltrecch
30(1.

'^ov,

od

S.yvvp.t.

311. vivtvi,non udt,fece cenno di no, 3 pers. sing. itnperf.


da vavtiito, t. sai: ivivibui. annuire, esaudire,
coinp. da ava, e vtvui_, accennare, accordare, inclinare, far segno, riguardare, girar verso, tendere a;
indi viene

annuo, innuo

eie.

Nsvy.rx e vsvffiS, nutus,

inclinazione, segno colla testa. NsuoVa^w, inclinare, avvertir per cenno.


316. aWiv, aula, corte, i, i\s, f. V. lib. 4, v. 433.
.317. lyyiiS-t, appresso, regge il gcnit. poet. per lyybs.
320. irapvrns, anello, cerchietto, ghiera, M., T|S, ov, m. da

irpxos, ov, m ., rete pescaloria di vimini.


r
321. t^ovret, curante, che assettava, da sVw, curare. Nota che tVw collo spirito tenue vale dire. .
322. fwvTct, trattante, toccante, pari. [ires. alt. acc. singpoet. per

ywvrx, da a$w,

toccare, che 6 da ?i,

e dello da

atrofia

Nola che Arabia


anche intristire d'ine-

i\s, f,, tatto.

significa cssi'ccucc, ardere, ed'

dia, composto da -yfa, ed vtu, seccare.

323-

a" e

ancelle,

yi,

f|S,

I'.

da

BjaJ>s,

w s m
'

->

lib.

Digitizod

t>/

Google

v. 326.

ltt, v. 333, uno. Incontrasi per anclic SfWfs, serva, e Sfiws, servo, sostarti, ed aggettivo, da %xp.w.
damare, assoggettare,
xuk, opportunamente, avv. Cos vale a questo luo-

go o jjlv xX, che Monti traduce non bello.


331. 3.vx, sorgi, a. 2 imperai, att. in vece di vio*T, ed
vffT^Oi, da #'nfr-q\u. V. lib. 3, v. C2S.
'Mpiirat

sia incendiata

arso, posta a fiamme,

pers. sing. pres. sopg. da 3-ffrajM, che nel passivo

questo significalo, ed da 3jiw, fui. 3p&, riscaldare, e questo da Dipos, sos, n., eifal; ed anche
Ila

meste. Al

lib- 18, v.

3*8, incontrasi in dello signifi-

cato 3-pjiw, ed altrove


l'agg. 3-tpp.s,

ti,

0ipjirfw

coM. Lib.

v,

e 3-spro,

d'onde

7, v. 426;

331. avvS-to, attendi, osserva, aor. 2 imper. med. da avv~

ri!Hpf. V.
335.

7S.

lib. 1, v.

per sdegno, is, sws, f. Lib. 2, v. 223 invece


di vifiEffis colla a raddoppiata poelic.

vipLtffffsi,

336. crporpairitfS^ci, dar luogo, cedere, distrarre, M., aor.


2inf. med. da
fica

w por pitrui,
1

che propriamcnle signi-

sospingere ed anche esortare.

scambia, 3
le palme, Monti
med. da iirajAEi'pw od V|j,(i'|3o|x.:<i, comVicdi u.u(!>u>.

339. wa(*si'/STi, alterna


sing. prcs.

posto di

341. (ati(*j, seguo, twnjo dietro, da effii, andare.


346. wpo^powra, in portata, divelta, M-, flrpo?spwi\ aupart. pres. da vpo^ipn), che de] resio signipure precedere, andare innanzi, soprastare.

ffa, ov,
fica

3i6.

proceita,

urtine, .

ijs, f.

propria del verno

da 9-uw, scagliarsi con impeto, ed fotta, *jS, f-.CurMns, proce/ia, ovvero da


ed E^tn, rat-uo^ero,
investire, costringere.

348. -rofpff. sommerocjjero, poelic. invece di -ripo"*,


aor. 1 sing. Alcuni Jo ripetono da ivrpta,
di

oWo

ed

ipu),

composto

che sta per 9&p&/, corrovipere,

il

cai fui. eolie, pffw, e l'aor. 1 Ipffa, senza aumento. Altri lo derivano da fyfrw, che colie, sia per tp<u:
altri

finalmente

compongono l'ippw,

di \p%, as,

f.,

DigiiizGd by

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LI DUO

261

SESTO

terra, e di {ttti, scorrere. Le seguenti metafore per


sono lolle dai liquidi sparsi sulla terra in modo che
non si possono pi rialzare. Dicesi quindi ?ppiv di

quello cose che periscono: dicesi Ippeiv a taluno nel

senso di vattene alla malora,

lib. 8, v. ltVi,

mal punto, lib. 8, v. 239: e


cammina a stento, comedi Vulcano,

viene in

o di chi

lo si dice di chi
lib. 18, v.

v. 349. Tixfffipavro, stabilirono, statuirono, 3 siug. a.

420.

2med.

da nx^aipo^ai, che da r&xfuxp, o rx[*wp,n., segno ed anche fine, scopo. Lib. 1, v. 825 e lib. 7, v. 30.
383. Inra.vQrpw^ai, per pagare il fio, inf. fut. 4 med. da
Wa-vaiui, che Yale anche godere, ritrarre vantaggio.
335. al... ^plvas, la mente di te, la tua anima, invece di
trov ypivaS.
iffifi^iK-tv, invase, oppresse, 3 siug. peri", da fifi(Saivw, composto da jA<p< e ficcvw, verbo anomalo.
386. Wt\S, dell'ingiuria, q, %s, f. propriamente strage, danno. V. lib. 9, v. 800.
358. oiSijtoi, famosi, celebrati nei carmi, oS, ov, m. e f.

usato tanto in buona quanto in mala parte, da ioicanzone, che da t/Sw, cantare.

Sii, i\s, {.,

362.

o", i

nom.

quali,

nom.

pi. di b,

ol, '.-*-oI

pi.
fi,

da Ss, %, ov.
r'a.

sta invece di

Notti.

Oi, 6 art.

oT vale a s, dativo da
Iwov, dove, quando.

ov,
oV.

esclam. vale ahi!


367. ttootoS, reduce, os, ov, m. e f. da rpiirw.
373. lftari\xii, stava, stette, piucchep. da tfr'otrqfu,

il

quale come il semplice lanuti, nell'aor. 2 e nel perf.


ha un significalo neutro, mentre propriamonte vale
porre, collocare.
jitspopvvj,

gemente, da fuipopat, che da

\tvpu>,

che

significa stillare, scorrere, fondere.

874. IvSov, entro, in, invece


376. ti 8', ors, avv.
378,

iiS yoikwv,

di-v.
,

^ iVaTpiov, neiio caio delle cognate,


yXowS, yalow, f. si-

sottintendi o'xov, casa. Nota


gnifica sorella del marito,

morite del fratello.

ed

svriip, tpoS,

f.

vale

380. itiwXxap.or, avente le belle chiome, le inanellate, ricni. e f. da Iv, bene, e irXxtxfios ov, m., lunga capigliatura, capegli ritorti, cirri, ed anche nodi dei capegli, da 'jrWr.ui, piegare.
V. lib. 14, v. 176. Incontri anche flrtoxajtlS, tSoS,
e wXoxs, SoS, f. da t\oxt\, %$, S. piegatura.

ciute chiome, oS, qv,

f.

881- r-pupi, a((enta, accurata, V. lib. 1, v. 321.


rapili), dispensiera, guardiana, M., u,
ovv. a,S,

f.

t<x\u$, ov,

m.

dispensiere. V. lib. 4, v. 84.

394. n'QtStijpos, avente motta ote, ricca di grondate, oS,

w, m.
y.

f.

da

407, ed al

tt-os,

lib.

16,

S&pav, dono,

n.

Al

lib.

20,

175, IIoWSwpos e IlotSw-

v.

p% sono nomi proprii.


440. wraX^pova, infante d'animo, pargoletto, utv, ovos,
m- e f. da oWaihs, yi, v, (enero, e^piv, tvhs, f.
mente, animo.
403.

'Aarvivaxra,
Ettore.

Da

nom. propr. del

-ijtutatte,

figlio di

xros, m.,

S,aru. vos, n., citt, ed

principe.
Jittanatte, nel Greco correote dovrebbe significare ite
deit citt,

ma

etimologia,

dobbiamo arguirne che

poich

Omero

colla quale posteriormente

si

stesso ci
la

d un'altra

voce anax,

designarono

altro significava che difentore o capo; perci

mo

re,

non

dobbia-

guardarci dall'ottribuire a questo termine presso

gli antichi autori l'ampiezza e l'autorit del significa-

moderno. Ci pur c'insegna che nel primo stato


sociale non re se non chi difende.
408. a.\tu,oaav, infelice, misera, os, av, m. e f. come SffftapoS, dall' a priv. e da u.poS, tos, n-, parte, porzione. Quest'ultima parola significa talvolta anche
to

destino, infortunio, morte.

409. xctraxra,viovaiv, uccideranno, invece di


votftf<v,

3 pers. piur.

f.

alt.

da

xxraxru-

xrwd,

che da

xrtivai.

411. ^u.apTOL'o-Tj, priva di te, vedova, uiv, ovax, ov, pari.


aor. 2 alt. da ifapvxpTi'w, essere privato.
412. &a\iru>ai\, sollievo, sostegno,

in, f\S, f.

da

fa-

L1BH0 Stai!)

263

vorire, riscaldare, proteggere. Quindi al lib. 2, v.

620. Dtl^ios,
. 41-4. fj.i>v,

r'ov,

m. nome

mio. Doric. per

tjj.bg,

fi,

proprio.
ov, o piuttosto per

hui-

TfloS.

418. r.ari*i\t, abbruci,


di
(o,

composa sul roga. Monti. Aor. 1


piuttosto x'x-nxxiiw, che da xrxiabbruciare, fui. jexwTw. aor. 1, *i]:. Quindi al
333, r.araxT|o wv, ed al lib. stesso y. 408,'

xar-xxxvw, o

lib. 7, v.

xo-ru.xrfcy.iv, infin. jon. invece di

wrsXas, oZmt, a, as,

f.

xarotx^at.

quasi fl-trilEa da irlroov,

ov, a ., foglia.

419. It^brtvBfxv, piantarono, da ipfTtw,

f,

ffw,

che da

tpiw, generare. Aor. 1 3 pi.

Intorno al quale piantarono degli olmi le ninfe orcadi etc. Usavasi anticamente di piantare iufurno i sepolcri soliamo alberi sterili, finali erano gli olmi, e

422.

gli orni, come pi analoghi allo stato di morte


Le Oreadi. Ninfe abitatrici di monti e di boschi.
('3, in uno solo, ~os, ~\a, wv, da t's, uno.

424. sXiwWtfi, torcente i viedi nell'incesso, ovs, oboS,


m. e f. da Xw, torcere. Epit. dei buoi.

In mezzo ai buoi di-curvo-yiede ed alle bianche pecore le. Qui notano gl'intcrpelri essere stali quei lempi di vita pastorali, onde i fratelli della regina
Troja potevano convenevolmente Tare il bifolco ed

di
il

pastore. Si conferma questa opinione considerando le

comparazioni del poeta,


te

le quali

sono sempre dedot-

o dalla caccia o dalla viia pastorale.

428 Diana poi di-saette-godente


ctc.

Diana, alla quale

l'uccise nel suo palagio

Greci attribuivano le morii

improvvise delle donne.

430. S-aXeps, fiorente, florido, giocondissimo, s, , ov,


da 3-XXw, germogliare, tallire.
432. bp^ccvixbv, orfano, lo slesso die pecefs, ti, v.
ni. Fico silvestre cosi chiamato perche si arrampica ai muri, daipi^w, contendere.
434. af*|3aroS, accessibile, facile alla salita, oS, ov, m. e

433. ipivibv, caprifico, s, oO,

f.

da v

faiW.

'

264

CHIAVI

OBKKICA

wiSpofxov, piano, esposto alle incursioni, oS, ov, m.


e f. da iriSpop.ii, iis, f., incursione, assalto, e det\-

vadalv.iiriTpx"'jClie forma i suoi lempi daSpfxw.


ambo oli Ajaci, ip? 'Affiliai, Jm6o
gHAtridi. La frase oi fK0, talvolta si prepone ad

43. dfif' ATott,


indicare

un

distinto personaggio che si esprime coldffcf npteltoy, Priamo, oi


ec, indica pure talvolta e la per-

l'accusativo: p. es. o!
dfnf Opifa, "Or/feo,

sona ed

il

buo corteggio.

438. fl, <roii, ossia che.


442. aSio^ai, io temo. Cosi in questo luogo.
l.xmiriirlovS, dagli strascicanti pepli, oS, ov, m. e
f.

da ''Uw, strascicare, trarre.

443. Xvffx^evito, sfuggo, lo stesso che XKtxat.


444. fti^ov, imparai, aor. 2jon. per Ip-xS-w, da [wte-

449.

iJji|i*liw,

i86.

/w,m. da

deiuafenfe neii'a(a, bellicoso, oS, ov, jon


[MXi'a, s,f., /ramno di cuisi forma l'asta.

lu vivendo in
la tela, etc.

Il

Jr^o doorai ad altrui comando

tesser

Verri, al. contrario di molli spositori

e traduttori, traduce nel Peloponneso, e vi sottopone

questa nota.

Oggi Marea, regno

di

Agamennone,,
quan-

la di cui capitale era Micene; e si conferma a


to fu notato al v. 37 del libro primo.

487. Dalla fonte di Messeide o (Viperea, eie. lperea, fontana di Argo; Messcide, fontana di Tessaglia.
0 portar acqua etc, L' attinger l'acqua era la funzione
delle schiave pi vili. Ci apparisce dalla sacra stoove le donne Gabaonitidi, che avevano ingannalo
Giosu, sono ridotte alla schiavit. Ecco la sentenza
pronunziala da Giosu slesso contro di loro, dalla
ria,

quale ben si scorge il dispregio ignominioso attaccalo a questa funzione: Sub maledctione erilis, et non
deficiet de stirpe vestra Ugna caedens aquasque comportati*.

4M. fxtt^anvm, repugnante, non volente, da txi^w,


costringere, che dall' a priv. e da Ixv, genil. vtos, volontario.

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263

LIBBO SESTO
t.

P er * privazione, oS, tt>$, n. Aa x^*"'?


marito, aver bisogno, essere in difetto.
f, da 80O.0S , ov, schia-

463. pc*frtt '

Soiiov, servite, ios, iov, Bt. e


vo,

464.

A'niivuv ovhov -fifMp, significa

m.

nare

il

giorno servile,

x *!' homo, cavala, s,


1

gnifica la terra che si

cui depongoasi

adalhnta-

scior le tue catene. Monti.


ti,

v.

Qui

X "^

si-

muove per aprire le fosse io


dax*w, trar fuori la ter-

cadaveri,

ra. Quindi y?|V wix*iv ris nSrvtiai, scavar la


terra ai morti, seppellire. V. lib. 23, v. 256.
T3-v7ia"ra,m(Wto,ws,uTa,s,part.pass.acc.da3-v'fi(rxw,

formalo dal pass. <rt&Wixa. V. lib. 18,

y. 12, e lib.

3, v. 102.
'

474. xvfft, baci, da xuw e xiista, f. )t7a<. aor. 1 poet.invece d txuffi. V. lib. 23, v. 266.
jttX. palleggi, aor. f. senza aumento, da tAUw, che
,

propriamente significa orare, e talvolta librare.


476. Fate che anche questo mio figlio sia, come io, di egual
decoro a'Trojani, e cosi prode in valore, e signoreggipossente inllio etc. Non si pu ben conciliare questa preghiera con quanto dice poco prima ad Androstessa, cio di sapere egli il destino di Troja,
per cui doveva perire la citt, e cadere Priamo ei

maca

suoi. Gli scoliasti del codice veneto, pubblicali dal


sig. Villoison, qui notano che Ettore, per effusione
di gioja, si dimentica di

477. ptirpiir'tu,

illustre,

quanto poco anzi aveva detto.

assai cospicuo,

da api, assai, e irplnfoi.

i\S t ios,

m.

f.

480. j3|)oTVT, sanguinose, asperse di sangue, is,so"aet, aiv, dafpros, ov, m., sangue, d'onde /iporow,
f. wo*w, bruttare di sangue. Nota che fifors, ov,
tu,,

vale mortale.

48*. %ctx.pvhiv, lugrimando,


usato avverbialmente,
voiitfas,

guardando,

atts,

otaaa

part. a. 1 att.

se,agg.. Qui

da vaixa,

f.

tio"u.

Cosi a questo luogo.

486.

xax
t?i.

^
AI

0 ' rattrista,
lib.

8, v.

imperai, pass, jonico da <x*xjsi incontra xx w ed axa -

207

'

chiave omerici

206

v.

X W

'

tos,

edal

12 > v - 179, anche

lib -

xx^ Da a^s,

dolore,

488. iriywytitv ov, sfuggente, che sfugga, invece di irt^ivyfiivoy,

489.

1/

da ^ivyta.

uomo , credo io, che possa sfugn codardo, n valoroso, eie. Ecco ii sistema

destinopoi nessun
girlo,

della predestinazione chiaramente spiegato. Osservia-

mo

che Omero

lare

la

Andromaca,

mette in bocca di Ettore per conso-

ma non mai

491. j\XaxArf)F, conocchia, n, ns,

per animare

f.

Nel

soldati.

filcUara, .,

pi.

indica la lana, od il lino sulla conocchia.


496. ivraoiraktZpy.ivq, riguardante indietro, da vrpo-

iraXitw, che dal rad.

vpWw,

volgere.

805. atvrxro, affrettavasi, aor. 1 med. da

la tv a, che

da

atvt.

506. ffrocrs, stante, che sta o stette a lungo, s,


si

anche al libro 18,

ij,

v.

Co-

263, d'onde a'rctrifyiuxt

v.

stare. Qui stante nella stalla.x.oo'rr/JaS,

xooVn,

pasciuto di orzo, da xQOViw,

iis, f.,

f. rfiu),

da

orso.

307. xpoa/vcnv, colpendo coi piedi, battendo, da xpoaivoj,


invece di

xpovamn, da xpovw,

battere, far

rimbom-

bare, smuovere, agitare, tirare cornate. 'A* a x potiti,


e -opaci, lo stesso; cominciare, assaggiare. AvctxpoistfOai

gio su

l'i

p,Xos,

dar un picciol colpo per sag-

strumento. Ilapaxpow, c 0fU, rispinge-

ingannare, e

re, ripudiare, sfuggire;

passivarti, es-

sera ingannati).

609. XOolwv, gloriantesi, superbo, wv, ovtra, ov, poelic.


da xuSidw, che da xOSoS, gforia.
810. yXai'Vi^i, per 'ylatig, nello splendore, nella bellezza,
%, is, joo. per a, as, lo stesso che onykn.
511. *iD-a, luoghi consueti, noti, *\S-oS, tos, d' k onde
iBtcc,

ed

J[&fl. Significa

anche

costumatila.

AXtwrpos, ov, m. e
costretto

(uojjo

il

pi.

nodo, ed anche

313. iiUxTwp, Sole, rup, opas,


f.,

m. Cosi presso Omero, da

privo di

letto,

sempre ad abbandonare

il

perch

il

sole

letto. Melai'.

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UDR SESTO

2G7

xayxxw. esultante, da xar tw, che da


X*? 1". cbo significa pure rider.
,
816. bptfy, confabulava, proprio delle donne, 3 siog. im-

w. Sii.

perf. indie, alt.

da ocep, poe, f. moglie. Lib. 9, v. 327.


o venerando, voce di rispetto con cui l'inferio,

818.

re al superiore.

Da

3-eTos, col pleon. dell'i).

819. IvaMftov^ opportunamente, avverbio, invece di Ivmo-ifiuis, da haiaiftoi; ov, ra.


e f., che secondo la primitiva significazione diaiffec, vie idoneo, giusto esti-

matore

delle cose, fatale,

giacch altra,

ijs, f.

amante

significa

del giusto, ecc.

appunto destino, par-

ca, sorte, parte, dovere.

mai Giove ci accorder di offerire nel nostro palagio agli Dei celesti sempre-viventi la coppa di libert, eie. Cio a dire la coppa con cui si
facevano le

328. Se

libazioni a Giove Salvatore dopo aver


discacciatoi
nemici, e ricuperata la libert. Questa una espressione presa dagli Ebrei, presso quali si trova
spesso il calice (ossia la coppa) delta salvezza,
i

il calice
del furore, della stoltezza, della benedizione,
e sibiDel resto eravi in Grecia una fontana, la di cui
li.

acqua era

l'acqua libera, o sia di libert; era


essa nelle vicinanze di Micene appresso il tempio
di
Giunone, e chiaraavasi Ubera non solo perch le sadetta,

cerdotesse di quella

Dea ne usavano

nelle espiazioni

segrete, ma si anche perch gli schiavi che si liberavano, beevauo di quest'acqua da che erano posti iu
libert.

LIBRO SETTIMO

DUELLO

DI

ETTORE CON AIACE SEPOLTURA


DE' MORTI.

t>.

i.

tvUwv,

dalleporte, jonic. invece di irvkuiv, genit. pi.

2.

da >jrv\n, ns, f.
sci, andava, accorreva, imperf.

5.

iriyJiv, coi remi,

9.

Jtopi/VT|T")S,

m. da
12.

1), i]S,

f.

jonic. per txtt

V.

lib. 8, v.

da

xico.

860.

del clavigero, portatore di clava,


f. clava. Lib. 7, v. 141.

t\S t

ou,

xopi>vvi,i\S,

art<$.vns, delVelmo,

ti,

tjS, f.

una

specie particolare

di elmo avente una colale eminenza. Al lib. 13, v.


138, xa.ro. art^%Vf[S vale dalia cima del monta.
15.

w-il+ivof, nolente,

chemtxa, mentre

sala,

perimcrt-

X|*voS, n, ov, che poet. sta per i?aXl[iivo&,

21.

daSX-

ht aariSwv, vedendo, che aveva veduto^ decomp. da


lg xartSwv, che da *r ed sSw, vedere, il cui

aor.

pena

iSov,

la

i.

ma

che negli

Perci nell'imper.

altri

modi conserva ap-

&1,

nell'ottat. Woty.t,

ofitfa, v, aell' infio.


nel sogg. Sw, nel partili. joebv,

STv.

26.

avvavrlffS-yv accorsero, *f ineoitfrarono, 3 dual. aor.


2 di tfuvAvrop-ai per tfuvwrw.
InpoCkxioL, dubbia, incerta, i\5, oS, m. e f. da Inpos,

30.

tfriu-ipov, ojgt,

22.

.ed Xx-h, i\S, ., forza, robustezza. Forse perch l'una


misura sempre la forza dell'altro.
da -fi^pa, s, f., giorno. Allic. si dice
TtifApoc Lib. 1, v. 590.

vifrtpov, poscia, in seguito, da iiaVtpoS, a, oc, posteriore.

rixu.wp,
v. 32.

il fine,

n. V. lib. 6, v. 349.

Stcc-rp'zB-tiiv, cadere, rovinare, poet. per ~tiv, aor.

af.diBwrfi&w.
38.

fA(AovctS, desideri, avvisi,

39.

tv, se,

ij

med. da u.i'u,VbJ.

vale era, c talvolta , ed anche era lecito,

erano:
di'oS-sp,

Monti, pass.

se mai. Nota: av significa che, la quale, e sua,

tal altra sta

da

<o/o

ed

per 9*lf, mostr, da tyat'vw.


da o7os.Dcl resto signi-

solo, venendo

41.

fica da parte, da una sola parte.


yaaau,tvoi, maravigliati, sdegnati, parile,
poelie. da v&Zof/Mi, lo stesso che yoj.

44.

fftiv3-37-o,

45.

p,t]r(bro*/v, invece di

82.

Ce gi non vuol per anco il destino che tu muoja e


giunga il tuo fine, etc. Questa riflessione scusa Ele-

a.

1 med.

comprese, intese, jon. per oVriS-tiro, aor. 2


indie, da ffwri'3i)fu, che significa anche comporre,
d'onde il passivo awriStpai , essere composto:

^Ti&o"i,da

f*ijT-iouffi,dat.plur.

part. di fjcvj-ridw, ai eonsuZ/an(i. Quindi al lib. 22,


v.

174, fj.r,r<Mcr3-f

p."Hri'Cn\i.ai

per -fitfSHi, ed al lib. 3, v. 416,

\t,i\riu.cti

da

u.t'S,

1S0F,

f.,

con-

siglio.

iia

dell'imprudenza di esporre Ettore

sacrifica

il

decoro

di quell'eroe,

come

al pericolo,

ma

se fosse neces-

sario di rassicurarlo contro la paura della

morte.

Questa sicurezza non solo toglie tutto il merito al suo


valore, ma leva inoltre la sospensione a'ieltori, e sce58.
86.

ma il principale interesse al combattimento.


vipyt, ferm, costrinse, f alto, 3 sng. a 2 alt. o pare imperfetta vtipyui, che da ttpyw. , o ti'w.
Prendendo nel mezzo la lancia, eie. Secndo Eustazio, prender la picca per lo mezzo era un segnale per
1

combattimento: perciocch siccome gli


antichi non avevano n trombe, n tamburi, ne altro
strumento per far intendere i loro ordini, e che la loro voce non poteva supplirvi abbastanza a cagione
dello scompiglio e del romore de' combattenti, essi
far cessare

il

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erano obbligali di parlare agli occhi con qualche sevisibile, c questa picca presa per lo mezzo mo-

gno

non si volevo pi servirsene per combatMalgrado per la deferenza che io professo a


io son di avviso che Ome-

strava che
tere.

questo erudito arcivescovo,

ro con queste parole intenda di dipinger Ettore in atto di respingere e rassettar le sue genti colla picca

usala per traverso.


.

j'J.

uywiQiStv, ad avvoltoi, s, oO, m. lo stesso che yv-^,


n-s. Alcuni intendono aquile.

ll.

tiara, ledevano. V. (Tarai. Lib. 2, v. 137.

7ii.

Itoj, venga, si avanzi,

come

73i, imperai, da tipi, an-

dare, venire.
77.

lunga, ratvafalfi, o TOVtfixuS, sai,


Propriamente siguilica colla lunga punta, da
f. ovvero colla prolesa, da rt'ivw o tocviw,
protendere.
XeXj^tiio'i
conseguano, diano, pass. med. da Xtxyy^Aravcef|X', colio

m.

f.

xfi, i|S,

80.

vui usalo qui in senso transitivo. Signilica ottenere in

a capo, esser nella felicit, far parte,


render partecipe. Axyy^vu (loultbuv, stalo creao designato Senatore. Axy^wv, chi ha ottenuto

sorte, venire

to,

qualche cosa, che ha avuto qualche voto, Aa-yx *


vttv Si'xijv, intentare una lite, avere azione contro
qualcheduno, ottenere udienza, anche dare udienza.
A-fl-iS, lotto, eredit; venendo poi da X-fijw, intralasciamento, cessazione. AVxij wte, porzione, lancia, giavellotto, ferro della lancia. 'A.i-aAxyxivni,
1

non

esser felice nella

sua

scelta, o divisione; esser

vinto per sorte; semplicemente dividere, gettare.


sorte.

St.

tip^as, la

gloria,

il

vanto, as, tos, u. do zvxjh,

"iis,

f.,

voto, preghira.

S3.

xpfiw, appender, da xpEjxw, ovvero xpty.oj, iovece di xptyui, L 2 alt. prima pers. sing. Incoutraasi pure xpiuavvvio, xj)u.vuu./, e x.pt\i.v.<o.

Spogliandolo delle armi

le

porter alla sacra Ilio, e

appenderolle al tempio del lungi-saettante Apollo

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UBBO
etc.

11

costume

come

nemici,

SETTI HO

li

apprender oc' tempii

di

trofei delle Diviniti, era

chissimo. Cosi tutte

le

le spoglie dei

dunque

anti-

guerra de' pagani portavano

sempre seco un carattere religioso: gli Dei che partecipavano del bollino doveano prolegger con pi zelo i loro campioni.
v.

83.

rapxyffurti, seppelliscano, 3 pi. a. 1 sogg. da

Tap^svia

vapxiu, che

rap-

rapata,

da

ojv,

il, esequie.

86.

Xiw-

x.ivti>mv,innahino.crigano,'& plur.a. 1 sogg.da


V. xvtqs. Lib. 6, v. 364.

E gl'inalzino
tc. Sulle

tm sepolcro lungo

ra di Troja.

Il

monumenti da
tua;
coli,

ma

spazioso Ellesponto,

spiagge dell'Ellesponto

sepolcri di tutti

lo

vedevano

infatti

famosi capitani morti nella guer-

tempo

{dice Euslazio)

distrusse quei

una gloria perpeOmero, vincendo il corso de 1 se-

cui Ettore sperava

la poesia di

tramanda

si

nome

il

di quell'eroe alla pi tarda

posterit.

91.

XsTtki, perir, 3 pers. da Xovfxai, fut. 2. mcd. di


iXvy.i.

93.

^I'SeC^v, temevano, aor. 1 beot. per f$a3-qo, av, da


tolou,ai, averein riverenza, aver vergogna, placar-

AiSotos, aWifAos, ed iSioVos, ve iterabile, pieno di pudore.


di ricusare, aor. 1 med. inf. da vai'yo-

si.

vT\&ctaS-!xi,
\i.y,t,

che talvolta

coll'infinito,

si

come

usa

in

scuso assoluto, c tal'allra


anco-

al lib. 18, v. 500, e tal'altra

ra coll'accusalivo di persona nel signilicalo di ripudiare, disprezzare. Si

forma

dall'

priv. e di ocvo$,

ov, approvazione, lode, colla v interposta.

Lo

spazioso Ellesponto. Questo aggiunto di spazioso

non deve intendersi


augusto,

ma della

dell' Ellesponto,

eh ' un mare

spiaggia Jillesponlica che

si

esten-

de assai largamente.
93.

artvayJZ^Ta, sospir, gemelle, 3. pers. sing- imperi,


mcd. da artvax.i'Qu, e -oy.cn, che da artvs, -ri,
bv,

angusto.

Digiiizcd by

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212
v. 96.

CHIAVE OMERICA
millantatori, vili, superbi. Monti, -ftp,
m.il cui rem. faruXwrtipa, as, da oWiiim,

dflruliiT'TifiS,

fipos,

millantarsi, ed anche minacciare.

97,

avS-tv, ognora piit. Aggiungi avdiS, c vale

99.

Oh possiate voi tutti

pi grave. Avv. da

ognora

ov, jrave.

avoS-,

diventare terra ed ncawa ctc. Cio

possiate risolvervi in quei principi! di cui siete

com-

morire Omero mostra di essere stadell'opinione di Senofonte, di cui abbiamo questo

posti, vale a dire


to

Terso:

Di terra e d'acqua ognun di noi

Che

si

forma,

terra tutto e si risolve in terra.

102. 1 capi della vittoria, ton tenuti dagli immortali Dei


eie. IL poeta

un

considera la vittoria sotto l'idea di

cordone, del quale

due capi sono

legali nel cielo,

e che gli Dei soli possono slegare in favor di quello

che essi proteggono. Questa figura era familiare ai


ai Latini, ma nelle nostre lingue ella non sa-

Greci e

ria tollerabile.

110.

demenza, stoltezza,

ctopoffiiviis,

ofos,

m.

f.

che

si

forma

%S,

i\,

dall'

f.

da >pc<>v,

priv. e da

wnv,

tvbS.

114. ivTi(io\i\ffci, di affrontare, scontrarsi, davripoXw,


f. -nffw, col dal. V- lib. S, v. 3i2.
117. i*|S, intrepido, poet. per Ssis, &sos,m. e T. invece
di cui scrivesi

anche SS^s, Lib.

8, v. 443,

formalo

priv. e da Sos, tios, n. timore. Trovasi pure


SsTiS, nel senso di impudente, quale non pu infrenarsi, e questo da Sstf legare.
dall'

(AS-o, di

pugna, di travaglio, di fatica,

oS, ov,

m.

Vedi lib. 13, v. 237.


xpfiToS, insaziabile, per xopztiroS, da xojjw, saltare. Siccome poi xopsw, vale anche purgare, cosi
xp*i<7-os, sempre per Va priv. significa pure im-

mondo.
118. ffirwff/ws, tioionltcri, avv. da adiriti io$, a, ov, degna
di essere abbracciato, Lib. 8,

v.

488,

aiav^a-

Digiiizcd

t>y

Google

H<xi,

nel

abbracciare

accogliere amicamente. Trovasi

medesimo senso iffcreofris,


bv.
che di buon grado piegher
scampare dalla guerra,

Pur crd'io

se gli riesce d

le

ginocchia,

e dall'aspra

Questa espressione fece credere a qualOmero volesse dire che egli si metterebbe inginocchioni a ringraziar gli Dei che l'avessero salvato da un tal pericolo. Ha la frase greca significa semplicemente assidersi, riposarsi: ed in tal
tenzone

eie.

che iuterpetre che

seDso vien essa usata due volte da Eschilo nel Prometeo. Non si vede che i Greci usassero mai d' inginocchiarsi nelle preghiere, ma oravano sempre diritti o assisi. Quindi il precetto di Pitagora: adora seduto. Il costume di metter le due ginocchia a terra
peradorare e pregarenon fu praticato che dagliEbrei.
La scrittura dice di Salomone: Surrexit deconspectti
altaris Domini, utrumque

enim genu in terram

fi-

xerat, et manus expanderat in coelum. Anche adesso gli Etiopi cristiani pregano sempre diritti, eccetil solo giorno della Pentecoste, in cui s'ingi-

tuato

w.

nocchiano.
120, Ssl?iou, del fratello, invece di SeX^ss, oD, m., e
di SeX<pS, oO,

125. tirirvkira,, agitatore di cavalli, cavaliere,

ris, ov, m.
da JVvoff, ed IXctvvw. Quinci \wiikaaii[ Ss, via

equestre, al v. 340 ed iTiri\\o:rQS, cio

go nel senso

di spazioso,

twoS,

luo-

adatto a condurre cavalli.

Lib. 4, v- 607.

131. fiilwv, dalle membra, os, os, n. Vale anche carme.


133. <fi|3#u./, fotti giovine ! pres. ottat. da 'fipiw, entrare in
pubert.
138. larixXi\o'iv, nome, cognome,

is, tos, f.

da IvixatXiu,

cognominare, che da xxUto.


143. ffritvunrfy, in un'angusta via, calle, per o-Ttvcuirbs,
o ffrtvoirs, ov, m. e f. da arevbs, -fi, v, e da
tlS, f.,

forame, calte.

144. xfiaTfffAE, allontanava, stornava, 3 sing. a. 1 ind.


gionic. da

xP'y'f>, o ^paiffuiw, che

att.

significa

CHIAVE OMKHICA

anche giovare, ajutare, quasi fosse XPWy&ta, da


XptiT<fios, *i, ov, utile, da
x? Ata che ira gli altri
<

significati ha quello di prestare servigio.


Wof-.Sj prevedendo ed avendo preveduto, s, affa
v, part. aor. 2 att. quasi da virai?0)u. ll che
del
rad. fvoj, f. <?3-ffu, aor. 2
.

'

145. -w-ipv^ifffv.Jra/br^. siog. a. 1 au.da wpov w e tripoviut che vale auche allacciare, unire con fibbia,
da
wfpovTi,
ipEi'irlH),

is, i.,fibbia,

/*

j)/So(Aoe( f

atterrato,

che da

che da nrtipui.

stramazzato, aor. 1 pass, da


che propriamente signi-

Ipsi'Sct;,

ca conficcare, fermare, ed auche appoggiarsi146. fyvapiVi, spogli, 3. pera. sing. a. 1 att. da i%tvapiche da vxfyj, il quale significa anche
tfit, f
.

uccidere. V. sopra.

Lo

spogli dell'arme che gli aveva date il bronzuto


Marte, eie. Espressione felicemente poetica e propria
di Omero, per dire che Areitoo aveva guadagnale

quell'arme in battaglia.
151. lrpbu,tov, tremavano, 3 plur. imperf.

da

rpfi.as, ov,

m., tremore.

Il

att,

da <rp>iw,

radicale. rp'tui,

lo,

stesso che rpiy.tu.

It\h, sostenne, da
aor.

T.iiv.

rrX^y.!,

Quinci

il

f.

rijcrw, pass. <rh-X7];ca,

nome

di Atlante, coli'

au-

mentativa, perch dicesi sosteuere questo gigante

il

cielo.

155.

lunghissimo, oS, n, ov, da y.i\x.os, ioS, .,


lunghezza, perch da naxps, a, ov, lungo, il cui
comparai, ftaxpi'wv, ovv. uKiwv, d'onde poi ft-ii-

u.i\x.iffrov,

xos, cangiandosi l'a in


sta parola

il

nome

r,.

Taluno deduce da que-

iatixwv, covos,

f.,

papavero. Lib.

8, v. 306.

156. irupiiopos, disteso, ampio, in molta arena steso, Monti, os, ov , m. e f. In questo luogo irupyopos
IvS-a.
r.at i\"-a significa quinci e quindi disteso in lunghezza. Vale anche demente, stolido, quasi lungi errante dalla ragione. Lib. 23, v. 907. E la metafora

lolla dal uoine

Tap^opos, ov m. che indica quel


}

Utili

SETTIMO

lerzo cavallo die solo

coppiati, c che per


zio.

Tant' che

si

si

attaccava davanti ai due ac-

stendeva sopra piii lungo spaas, f., significa la bruita

-rraptopiot,

esterna, con cui si guidava dello cavallo, da irupatipw, attaccare al fianco. V. lib. 8, Vi 87.
.

KO.

E tra voi

nemmen quelli che sono i primati di tutti


gli Achei, non soffrono di andar coraggiosi incontro
d Ettore eie. Si paragoni questo episodio con quello
del Tasso, ove Argante disfida i Cristiani, e Raimon-

ma

do, vecchio

valoroso,

si

muove

pel primo a vo-

lerlo affrontare.

16S. oThuiv,

il ministro, il compagno, u>v, ovos, m. e f.da


wrZco, somministrare, seguire, dare o darsi compagno. Quindi hirr^'ui, al libro 2, v. 185, ed or-v]<SgS, ov, m. lo slesso che hirwv.
171, -t<jt'AXx3-*, commettete alta sorte, agitate la sorte,

pi. pass. perf.

XoS, ov,

m.

iraXaaw che
wXkw, agitare.

imperai, di

sorte da

propria

da

tA-

'

173', e 176. Cos disse; e quelli

segnarono ciascheduno la
neltelmo dell' Airide

sorte, e la gettarono

Agamennone, eie. Queste sorli erano un pezzo di legno, o una conchiglia, o checch' olir aveano alla
mano. Eusiazio.
185. Ciascheduno di essi neg di riconoscerla
mostra che i guerrieri per contrassegnare
.-

te

non

ci

avevano

scritto

sopra

eie.

Ci di-

la loro

sor-

proprio nome, altri-

il

menti non sarebbe stato mestieri che l'araldo portasse in giro

sorto estratla per farne riconoscer la

la

marca. Resto da sapersi se ci fosse perch

tempo non

Wood,

si

in

quel

conosceva l'alfabeto, come crede il


non Tosse usata co-

o solo perche la scrittura

munemente fra i Greci, come mostra di pensare il


Goguet.
188. Mr<rx 3"*i poste, 3 sing. imperf. att. da virffx&oj,
lo stesso che v<vlxt*>> che vale propriam. tenere sotto,

da s^w.

19ft. jJnpSi'i)v,

apertamente.

bialmente, o

si

usala questa voce avver-

sottintende

un

sostantivo, che volga

voce, preghiera.
si v.

Da

fMpSioS, iou,

m.

V.

e f.

sotto

243.
di itxy.iv,

temiamo, invece
med. SS(, da StiSw.

StSifiEV,

pi.

dal pass,

197. ^inrat, discacci, metta in fuga, pres. sogg. med. da

198.

vjjfat,

rozzo, ignorante di guerra, timida, da V^S,

tSoff, rn.

f.

formato dalla partic. negativa

vii,

e di

'Sw, sapere.
199. irp$(i*v. cwert *(afo educato, pei rpovftiv. Jodc.
aor.

inf.

da vp^w.

m.

da aTpw, t. i,pS>,
sollevare in alto, esagerare, aumentare, prendere,
apportare, toglier, perdere, far morire, far vela,
partir dal porto, levare il campo. "Ap%i\v, altamen-

203. pff3-i, ricevere,

te,

a-

inf.

infili,

totalmente. 'Eiraipw, alzare, incitare. JSLaTxi-

pio,

abordare, arrivare, partire.

[siSiwv, sorrdendo, parl-pres.att.da y.i3iiu>, e pqc-

ticam.

fxecSit*/, lo

stesso che

212. (H.aavpo'io'i , con terribile, ps,


re.

Al

\t.ttd.ui.

p.,

pbv,

da

ffiipw,

trar-

11, v. 36 incontri ^XaavpSiVis, iSos,

lib.

f.,

avente gli occhi truci.


irpoCiiraai, aspetto, volto, invece di irpoffuiirois, per
carabi amento poetico detto inetaplasmo delle ultime
lettere,

da wptfaiuroy, ov, u,

vp3-6, fra, frattanto, o meglio di sotto

da vp-rspos,

a, ov, Lib. 18, v. 225, invece di Kvp3-s, e di Ivipvipos, da pa, as, f., (erra, quasi significasse in
terra, Iv, %pa, d'onde poi IvspoS, i Morti, i Mani.
Al lib. 11, v. 333, perch segue una vocale leggesi
vtpB-tv.

213. xpaSwv, agitando, squassando, part.pres.atl. dazpxSw, d'onde formasi col medesimo significato xpce-

Saivw.cd

Da

il

xpiSi),

partic.
ijs,

f.,

agitate facilmente

xpxtaiv o[Avti. Lib. 13,

ramo

v-

504.

o foglia, forse perch

sono

da ogni anche leggiero vento.

216. ifAreufaiv, palpitava fortemente, 3. pers. sing. imperi,


acro te, f.
che e da ir ir <>s, oc,
alt. gionic. da ir
-

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unno skttiso

277

m-, via frequentata, d'onde wrayoS,

oi>, in.,

gore, strepito. Lib. 13, V- 283. Nota che

Svtwv,
v.

217.

ix.sv,

quenti volle yat potere,


se

un

fra-

T&Ta-yoS

vnle stridore di denti,

poteva, 3. pcrs. sing. imperf. da

infinito,

come

in

ma

in tal caso

l^w,

cne fre-

vuole dopo di

questo luogo.

viroTiffai, schivare, fuggire per timore, a. 1 inf.


da iiTTorpicu, f. tfu>, che da rplto, tremare.
219. 7t(i3-v, vicino, da iyyvs.

alt.

221. ffxuTOTfAOv, dei fabbri in pelle, os, ov, m. e f. da


axvros, os, n., pelle, cuojo, c da tu.vw, tagliare,

camminare, fare alleanza

col sacrificare vittime

dedicare, consacrare,
ti et, casa,

domicilio, ov,ov, n. lo stesso che o'xos.oum.

Che abitava

in' Ila. eie.

Terra della Beozia. Altri mal

a proposito leggono Ida che era nella Lidia.


222. irTapsiov, formato di sette pelli, os, ov, m. e

da
finis, (bos, m. e f. che Del femminile significa anche
pelle bovina. Lib. 12, v. 405. Significa pure impenef.

trabile, infrangibile. V- sotto al v. 238.


223. tarpi^iwv, di pingui, bene nutriti, iis, os, m. e f. da
t^tx intensiva, e rptyui, nutrire.
226. tatai, conoscerai, fui. 1 med. jon. per iat^. da slSw.

228. pnZpvoa, atterrante gli uomini, rompitor di schiere,


Monti

wp, opoS, m. da pvyvvtu

e '-nyvvp.t } rompere,

ed viip, uomo.
231.

tijj.lv,

1 pers. pi. pres. siamo, poet. per lap.lv, da

miffainiv, affrontiamo, veniamo incontro,

*.;

1 pers.

pi. aor. 1 ott. di vTtu).

235. irap^Titfi, tenta, cimenta, imperai, pres. alt. di irtipvrtea che vien da irtipiu.
favpov, imbecille, debole, oS, a, ov, dall' a intensiva
in <f.
e \.ira6pos, a, ov, poco, cangiala la

238.

scudo, acc. dor.da fts, pos, che da {bovs,


che significa bue c pelle bovina , e per metonimia
scudo. Si inconlra Pace. pi. fJofis, ed il dal. pi. /3w-

(3tfv, lo

'

ff.

Nota per che fiaaiv, viene da fJw, pascolare,

pascere.

Chiave Omerica

lG

278
v.

CHIAVE

OSI E HI Ci

239. abortii], arido, secco, os, a, or, da aw, essiccare,


o forse dall'a priv. e da u>, w'uere, giacch Je legna

secche sono prive di vita.


rb, che: significa per talvolta anche per la qual cosa,
nxkaiipivov, audacemente. V. Uh. 5, v, 289.
241. oVoSi'ti, in battaglia ferma, api fermo, Monti, sottintendi,

F^O'

da

Ttfriifu.

So anche a pi fermo danzare al suono del crudo Marte; ctc. Questa una metafora assai viva per indicar
la prontezza di

moversi c ripiegarsi secondo ogni bi-

sogno di guerra.
243. pqcco'v, apertamente, avv. sincopato di vccvac-bv

Da pjfhos, iw, m. e f., manifed'onde poi ^xtv\v, al v. 196, dal ra-

Lib. 16, v. 178.


sto, palese,

dicale yaiyco, apparire, risplendere.

248. IpidouAT^f nella settima pelle, os, u, ov, poet. per


'pSo/Aos, u, ov, settimo,

da Wr.,

sette.

ff^iro, si infisse, fermassi, invece di ax^ro, aor. 2


.

med.
262.

di \x<a.

Tfj.iiSi]V,

di punta, di taglio, ferendo, avv. lo stesso

che runrixQS, da Tftw, tagliare

inusitato

da

rifiniti.

spicci, salt ins, 3 sing. imp. att. da vax%xiiti, che da x-r\xiu>, e questo da xiut, andare.

vtxyxnv,
267.

vo^akibv
m.

f.

il

colmo

dello scudo, il centro, tos, ou,

ov, m., ombelico.


impresse, adopr, 3 sing. a. 1

da hiiyxls,

269. Inrititfi,

att.

da

W\

Iptio'tti.

270. %aZt, fracass, infranse, invece diliga, aor. 1


come taya,. V. sopra.

daayw,

con molare, i\S, ioS, in. e f. da (aXoS, au,


mola, pietra molare, d'onde al lib. 12, v. 16i,
piftg, axos, ai., che vale lo sle&jo273. arao'x.iav da vicino, corpo a corpo, avv. che al lib.
16, v. 319aKroo*x^, datf^eSv, vicino, appres\wkati%i\',
ni.

significa
Al lib. 13, v. 510, aToirx^
ed al lib. 12, v. 192,
combattere corpo a corpo
davicino, giace
7rHi-' avroax^'^y, vale percosse

so.

.-

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ch firoff^SiV, e usalo avverbialmente, come la


voce qui analizzata. L'agg. os, n, ov.
nel mezzo, dat. sing. poet. invece di v-lSo?, da

277.

fiio-o-cu,

279.

fAYjjcri,

os,

ov.

-n,

non pi,

lo stesso ox Iti, da

non, ed Tri,

282. rsX9-i,si fa, , cadej 3 sing.pres. alt. da r&t&u), lo


Slesso cheTl\w,essere,divenre,spuntare,far uscire.
288. Afav, o Ajace, taS, avraS, Le parole con tono grave
declinate in avroff od ovtos, formano
genitivo

abbandonando

il

vocativo dal

la finale

ras. Poeticamente

f.

Propriam. sarebbe

per dicesi anebe A*a.


289. <7Tivutt|v, la prudenza,
aggettivo da vrtwrbs,

-Sjs,
-fi,

v,

ma adoperato

talvolta

qual sostantivo inveee di <rtyvrarr s, iyro?,

f.

Da

Tv'vy.M, sapere, o da vivvrfxuj, ammonire, far saAnche Tivvfis, tuis, f. vale prudenza.

pere.

292. Ir'tpaiat, all'imo di noi, sottintendi -fifi&V.


298. y&va, tempio, ii>v, &vqs, m- Ha tuttavia altri significati, p. es.

contesa: al

al iib.

23, v. 531, vale combattimento,

medesimo

libro v. fil7,

adunanza dispet-

tatori, cosi al Iib. 24, V. 1: moltitudine di navi: al


iib. 15, v.

247, ed al

lib.

23, v. 273, significa

il

luo-

go del combattimento.

diamo, offriamo, poet. pcrSwwiAEv, ebe sta


per owfAW, 1 pera. plur. aor. 2 sogg. I poeti usano
terminare in ofisv la prima persona pi. dei soggiun-

299. wof(v

tivi

che escono in

u>f*sv.

302. ^\f.^fia,vrt,riconciliati,fatti amici, duat. parta. latt.

da p3-[iW , amare,

essere stretto

da vincolo d'amo-

re. Quindi dtp!>(As, ov,m.,amicizia,daa.ptue

3
daaro, e sottintendi avrbv.
312. xxp^Ta, lieto, giulivo, acc. mascol.
310. vrov, condussero, accompagnarono,

jon. per xs^JtpTix^s,

\fi-ji,

bs,

da

Spprv.Vos,

m.

pi. aor.

att.

part. perf. att.

y^ctouj, gioire.

315. ZptTtva, maschio, intendi del sesso.

Da

apo-nv, ovv.

e f. Per metafora significa forte, va-

loroso. V. lib. 23, v. 377.

280
v.

CHIAVE O.HWUCA

331. Sii)xtfi, dalle distese, dat. pi. concordante con vd>raiat, terga, da hyvtx.'hs, oS, m. e f. composto d

Sa ed -nvtx^s, os, m. e f- che vale acche continuato, perpetuo. Questo aggettivo si pu tradarre per
avverbio, inseguito, tosto, immediatamente, continuo, lai.

don in premio, onor, 3 sing. Imperi",


da ytoaipat, che a da yipas, ocros, n., premio.

ypctiptv,

rtS-vfitfi,

332.

Xl/xlflo'ofti',

fet.

att.

morirono, invece di i-&vAao*i, 3 pi. detpermed. TS-vaa, che da S-mjo'jcw. V. sopra.


com/urremo, porteremo con carri a ruo-

328.

ta, 1 pi. fui. 1

da xvxXlu;,

f. o'cu,

che da xxXoS,

w,

m., ruota, circolo, giro.


e, significa per anche ma, del resto.
xarxx^Qfx%v, abbruciamo, invece di xaraxriwutv, i
pl.a.l sogg. V. lib. 6, v. *20,e sopra owou,v, v. 299.
331. ira, lungi. Nota che ha tale significato per la differenza
333. ctrp,

dell'accentuazione, da

336.

*-&fi/5bv, sepolcro,

oVjr*,

tomba,

da.

os, ai>,

etara, perch presso gli antichi

m. da ri^W,
si

aofirtt-

abbruciavano

ca-

daveri.

ifvpiw, pira, rogo, i, as,

f.

da vvp, pbs,

n., fuoeo.

337. xpiTv, intZiifinto, comune, os, ou, m. e

f.

Cosi in

questo Juogo.
338. u\ap, difesa, a.p, poi, n. da Xu/, costringere, radunare. Dentro la quale cio noi rinchiusi respingeremo l'assalto dei nemici.
3*0. l<*irn\tfiri, equestre, atta ai cavalli, tos, iac, e jonic.
l'i),

da.Vwiros, ov, m. o

f.

da Xauvus, spronare,

stancare, spingere, camminare, cavalcare. Concorda

con bc-s, tifa, strada. V. sopra al v- 120.


341. IxrooStv, esternamente, ed ixrooSt, al
'

263. Al
V.

lib. 10, v.

il genitivo. Al lib. 18,


391, scrtto txroSi per ragione del metro, da

lib.

0, v. 6*8, regge

ixrs, che vale Io stesso.

scaviamo, 1 pL fut. 1 alt. da pcftfw, f. %ui,


d'onde bpvxrhs, 4* bv, scavato. Lib, 8, v. 179.

piiSoftV,

r^pov, fotta, os, ov,

f.

Propriamente quella in cui fu-

Digiiizcd

bjr

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rono deposti i cadaveri, da


fis, f., sepoltura,
che da B-Attoj, teppellire. Iodica per anche la
fossa di fortificazione o difesa.
.

3 56.* vvrpoxyiot, turbolenta, confusa,

v'ta, bs,

<?,

da rlrpypCa, che da rpj\xuj,

perf. alt.

pari,

-ita, esser

aspro,

e pietroso. V. sopra ed da Tpaxys, ria, v,


che vale lo slesso. V. lib. 2, v. 95.
330. %ivr' ytrs, ors Via, ors dunque, avverbio di esortazione, lo stesso che SsOpw e Stup.

351 e 352. Perch noi ora combattiamo avendo falsatiileal

giuramenti,

ctc.

Ci pu egualmente riferirsi al rat-

io di Paride, o alla perfidia di Pandaro. Questa ulti-

ma

interpretazione pi probabile,

come della cosa

pi prossima, tanto pi che corrisponde meglio alle


parole del Testo.
'

353. iVa pvft, se non.


360. a-rov^s, di fretta,

Qui per

-jr'o

Vi,

(fravo'-q

da airtubw, affrettare.
vale seriamente, daddovero.

fi?, f.

362. vrtxpv, apertamente: prop. significa di rincontro,

assolutamente, da
366. 9-taftx,

avr'i. vryny.1, nego,.

Dio. Vedi S^eo^iv. Lib. 4, v. 297.

370. S/wov, cena, cibo, os, ov, m. d'onde op-rrtuf,

f.

iiffw,

cenare. Lib. 23, v. il.

rorfpoS, in prima, aw.

lo stesso

che

<roirocjjoi3-fiv.

irxpos-, e cosi io molti al-

anche
tri avverbi vedi aggiunto l'art, t.
371. iyprffopSt, vegliate, siucop. per iyp%yp&rs, 2 pi.
pass. med. da ysipw, il cui passato Xyepxtx, nel
med. Kyopa., atlic. y^yop*, c pleonasticamente lypi\yopx, d'onde iyp^yopui, vigilare. V. lypi\yopIncontri

al plur.

9-ai. Lib. 10, v. 67.

domani, domoHinOj da

os, od ous,

372.

fi&a-sv,

380.

TSitsrftfiv, nei drappelli, negli ordini, os, soS, n. Si-'

-fitte,

f.,

aurora.
gniiicu anche legione, torma, coorte, schiera, ec.
384. fisrs^e&viiv, grido, parl 3 sing. imperf. gionic. da
[etc (j)wv/, che da fur, yS, f. tioee.
^trvra, l'arguto, il canoro, vis, ov, m- da girino, in,

CHIAVE OMERICA

2g2
vece di

oWlw, eiclamare, rendere un .uotw,, porte-

r, dire. -ib, 14, v.

min.
v.

399 **w* Kflpwg,

voc. pel no-

Par<jft> oandilora.

387. Sppi, a w, invece di tylv, eolie.


Questo tratto deve
390. Co$\ fosse egli prima perito! etc.
supporsi scappato di bocca all'araldo sema volerlo;
naturale e caratteristico.
il che lo rende

899. +t, finalmente, al fine.


v, da yiyvwtfxw.
401- yvujtv, noto, manifesto, off, ,
verbo irrcgtocca, 3 siug. pass, pas402. ^irrai, imminente, gi
frop-at.
sivo da S<?f||Ai, che da to\ ed
aos, f. Incontrasi an409. ytw, parsimonia, avarizia, t,
244.
che fiiSwMi, Tis, f- Lib. 22, V.
placare si devono, infln. aU. gioo. per

410

u(\itfffp.iv,

418.

tiXi|v,

422.

dTw^'", orrsnte

Propriamente
pfOlViiv, est invece dell'imperai.
e per metafora addolcisignifica immefare, da
conciarne l'ombra.
re con parole. Monti traduce;
selva, bosco, lagne, i). t\5, f.
quietarne ni e, us, ov,,m. e E.

da axakos,
formato da AxaX&s, guiefamenfe. che
gWetamenrt, a
n, bv, lo stesso che ^xaXhs, da
Qui genit. m. eoi.
poco a poco, e da ptw, .correre.
iuvece di -ov.

423. -vtov,

.iinwnfrawmo, 3 pl.imperf.

ila

per #<r&w.
425-

Itfaru,

426.

fri, jon.

che Della lin -

lavanti, pari. pres. da

gua deiTarentini

vale quanto vi*<rw.

calde, bf, 4, 4r.


da SHpw, riscaldare.

f
>

oatore ' chc

qu**
,

.opra i carri,-. *, - D, q.
dei carri, lib. 22, v- 146. Da
oO? f-, rada propria
iu, insieme, ed &yut.
diero a muccAi ie sal428 lflrwtov, ammonliecniawano,
WrnffUa, ed
me. M., 3 pi. mperf. da l-iva, od
anche r(rW<
-rop, pos, u. e da
<vpuriry, Ji rooo, A, AS, f. da

i^^v,

xait. ardere.

Digitized

bjr

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LIBRO
.

434.

183

SHTTl.1l)

rnuos, aiter, risponde ad

rTuoff,

quando. V.

periore.

al

T.su-

,..

436. totip., edi/icorono, 3


441. ffxWos, pali acuti,

pi. or. 1 ind.

ut. di lp.ta.

* oS >
di &710111T0, 3 plur.
444. 3tvro, ommirnoano, invece
io H<'. * d * ail*'
pass. imperf.d94o|4l.-
-

aS,

f. ttiala.

l'Bnoiigeo, M.,w.
44 ivorfiv&wv, scuotente la terra,
ib>, cuolere,,e
oos, m. e f. Epiteto di Nclluno, da
anche fOOTrmoS,
S-d, ors, f., terr. Incontrasi

4SS.
termini, ili, eros, m. e I.
termine. Si usa
dall' priv. e da ^sipas, s, n.,
della terra in genequest'epiteto non solo parlando
lib. 24, v. 945, del popolo,
V.

6. oVsipo, immenso, sturo

rale,
lib

ma

24

dell'Ellesponto,

v.

776i

senso

e si incontra nello slesso

ed
piios,' i, io, lib. 20, V. US,

aflrti-

oVu'pifos, od, m.

ecotomie ? eie. Diceva4SO. Serja ore o 9 K Bei io solenni


infelice, ogni cosa al cui
sl inonipicoto, e quindi
fossero

non
poi
che da questa cagione nasce
darno contro le forze di Ettore.
principio

si

Vedremo
che quel muro in-

invocali gl'Iddi.

I U. poe'ic. e g,0-

1 pi. a.
483. roJJo-WUSV, edificammo,
che da Jis, laiche
nic. da ero)ot> e limoli,
elici. * invece d,
propriamcnie siguiiica edificare
foli'co,
.axiio-avr., tooromio conoisoi
A3-X.O, ed
mbi, due. aor. 1 da AOU,

iOltimento, ovvero

d*&l>. ,

oaftaolia.

n.,

ne-

tos, u.
si, , e daff3tas,

*jno,

pari,

!;

premio della

V. sopra .1 v.
48. l.oooir!, o Eno.io.0.
ios, m. o
tipoo-a.vis, molto polenle, vis,

486, v6u.

., che

d.3-X.S,
"gnillc. anche eomoalt.re,

pernier, inoenrionc, ,

.eompoio
463. ip.'S'.rirs.,,

.io

dtWbl.

f.

da .opus,
n.

diseiollo

da

284

chiavi-;

o.n tinti

sing. pres. sogg. pass,

v.

da fiaXvw,che propriaiu.

significa distruggere col fuoco,ed anche


corrompere,
quasi fosso bfwdo'vvw.da bftaAh,^, av, piano,
raso:
ovvero da Afiaioff, i, bv, tenero, mollo.
466. ponfHov, jcannavono tuoi, da /Sa^ovia,
che feda
foiis,

e da <$ivw.

do Euneo Giasonide, cui partor Issipile a


Giasone pastor di popoli: etc. Giasone tornando dal-

468. Spedile

la

conquista del vello di oro cogli Argonauti, approa Unno, ove ebbe due figli da Issipile
figliuola

d Toanle.
l'isola.

Euneo, che fu il primogenilo, regno nelsi accorda assai bene col tempo,

Tutto ci

perciocch

il viaggio degli Argonauti


precedo al pi
di quaranta anni la guerra di Troja.
^
469. 5rx'i 'vece di rrtxs per la seguente vocale
aspirala, 3 sing. a, 2 alt. significa
parlari da rixru>.

470.
471.

x w P sS

pOv,
il

<

separatamente, a parte.

di vino, n. indecl.

misure, av, ov, a. da

detto da fu3Aci, perch

vino abbatte, e rende fiacchi

fxh-pfx,

472.

y.t-t\[j.oi>as.

u-tipoo,

olviQwQ, compravano

il vino, 3 pi. imperf. med.


da
ovi^u), che talvolta significu rendere
sapori di vino,
da ofvos, ov, m.,vino.

473. vpairio-at, cogli schiavi, dat. pi. per metaplasmo


tu vece di v^px^tois, da ov
ov, a. da AWip
,
e
,

irovs, oSos, m.
Qui allora comperavano vino
altri col

rame,

capo-chiomati Achei,
altricon

altri col foco-lucente ferro,

cuoja, altri cogli stessi buoi, altri cgli schiavi, ed


imbandirono lieto convito, etc. La maniera di vendere e comperare cangiando roba, che fn la prima
presso ogni popolo, era in uso fra i Greci al tempo
della guerra di Troja. Minerva nell'Odissea travesti,

forma di uno straniere, dice che traffica sul mache va a Temeso a cercar del rame per cangiar-

ta in
re, e

con ferro. Il cambio usavasi non solo nel commercio all'ingrosso, ma eziandio in quello che s faceva al minuto, come pu scorgersi da questo luogo.
lo

igifeed by

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285

L1BK0 SETTIMO
In questi passi

pesassero e

si

non

Omero che

dice

misurassero,

ma

mercanzie si
deve sollinlen-

le

ci si

dere. Di fallo apparisce da varii luoghi

che

misure

le

dunque

darsi fede agli autori,

Fidone re di Argo Tosse

dell'Iliade

Non dee

erano gi noie.

e le bilance

quali pretendono che

primo inventore delle mi-

il

sure e de' pesi. Questo principe non venne alla luce


se non qualche tempo dopo Omero, e al pia pu supporsi che

il

sistema delle misure e de' pesi fosse da

a qualche maggior precisione. Goguet.


Verri poi, dopo confermata l'osservazione delle
permutazioni, aggiunge E per quando Omero
nomina talenti di oro non bisogna' intender moneta,
ma oro a peto, tanto pi che la voce talenti) signilai portato
Il

greca bilanciti.

fica in

Cogli schiavi- La parola greca andrapodes

vale propriamente ci che gl'Inglesi chiamano foot-man, vale a diro uomo da piedi- In tempo che non vi erano
n poste, n cavalli, l'esercizio de' piedi per portar

messi da un paese o da un luogo


sere

all'altro

doveva es-

pregio principale di uno schiavo; quindi gli

il

fu dato

il

nome da quella

qualit di cui

si

faceva pi

conto.
3-Aliav, lieta, verdeggiante,

off, et,

da

ov,

fio-

rire. Melaf.
.

479. r.TViriwv , tonante, pait. pres. att. da xrvrta, e


propr. da twtw, d'onde xtwoS, v, m., frago~
re, suono. Lib. 10, v. 532.

479.

Giove... terribilmente tuonando, etc.


sione, che qui mostra Giove contro

I
i

segni di avverGreci, sono

un

preludio di quella pi aperta dichiarazione disdegno

che

si

vedr nel seguente libro, e prepara

lo spirito

del lettore a questa macchina, che senza ci potreb-

be sembrare un p brusca e tiolenla.


xXaiphv, pallido, invece di %}.f>tabv, ovvero x>o?jf)v,
v. Vale anche erboso, da %}ha, ovv. x^l
do off,
rjff, f.
etba, pigliandosi la metafora dal biancheggiare dello erbe quando disseccano.
490. eW&wt;, dalle tane, off, off, ed anche roff, n.
,

LIBRO OTTAVO

CORRUCCIO

1.

BATTAGLIA.

xpoxiT''jroS, vestita di croceo peplo, oS, ov,

da JtpxoS, ov, m., croco e iriirkoS.


f. lo stesso che 3-i, Ss,

m. e

f.

8.

S-iaivai, Dee, a, aS,

8.

Siccxipffai, frangere, attraversare, invece di BiaxiT-

pai,

ini",

9.
12.

o*

nel

xsipw nel
fui. xp& esce eolie, in xipaw. Ci avviene anche
dei verbi terminanti iu \w.
atytW, approva te, secondate, 2 pi. pres- alt. da alvini.
nr~kt\yt\s, battuto, ferito, malconcio, pari. aor. 2 pass.
verbi terminali in jjw: perci

eS, sTtfa, v,

13.

f.

Eolicsm. suolsi interporre una

fui.

fui. 1 dei

da

ff'lTicro'ttj,

Tprapov, Tartaro,

percuotere.

os, ov, in.

dell'inferno. Forse da

11

luogo

rapra-p'^tv

p'u't profondo
tremare per

freddo.
>t\tpatvra,

oscura, tenebroso, US, $aaa, sv. da ^p,


podi.
f-, tenebre, presso

pos, ni. e

14.

19.

(3p3-pov, baratro, invece di papaS-pov, ov,a. In ge-

nerale voragine, fossa profonda.


f. c jon. i fa, quasi tipi,

ffiip^v, catena, , .S,


fpcu,

da

unire.

Appendendo un'aurea catena dal cielo, tutti Dei e tutte Dee attaccatevi ad essa; non per questo trarrete
dal cielo in terra Giove eie. Questo passo citato da
molti, e per molte cagioni. Alcuni lo trovano poeti-

camente sublime;

altri

lo

adducono a provare

Digiiizcd

t>y

chi;

Google

Omero

credette in

un Dio supremo ed onnipotente.

Luciano lo derideva mettendolo a confronto di altre


mitologiche tradizioni, nelle quali la somma potenza, di cui Giove qui mena vento, trovasi contraddetta.
20.

L^ArfritTS-z,

siale attaccati, appesi, pres. imperat.

pass, da i%, ed ttu),

cimo, wmmil,

f.

-^ui.

25.

p/ov,

26.

p.iT^apa, sospse, elevate, os, ov, m. e

vetta, ov, ov, a.

taforico vale instabile, incerto,

sa in aria.
le diconsi
noi,

e da

Da u.st ed

f.

come

In senso

me-

di cosa sospe-

fi'pw, innalzare. In genera-

jAETwpa tutte

le

cose che

suono sopra

di

come

le nubi, la grandine, le comete ec. Forse


opw, guardare, prospettare, giacch tutto che

in alto puossi vedere.

39.

Sta di buon animo, o Tritonia, amata figlia, eie. Tritonia, vale a dire nata dal capo. La voce Trit ne!
significato di capo usavasi dagli Atamani e dai Cretesi.

Ci avvalora la favola allegorica dell'origine di

Minerva dal capo di Giove. Nello stesso senso i Romani adoravano una Minerva Capita, intorno alla
quale cosi Ovidio ne) 3 de' Fasti

Parva licet videas Capitae delubra Minervae,


Quae Dea natali coept habere suo.
Nominis in dubio causa est capitale vocamus
Ingenium solers, ingeniosa Dea est.
:

An

quia de capitis fertur sine maire paterni


Vertice

41.

42.

cum

clypeo prosiluisse suo?

TirbaxiTa,attacca,aggioga, 3 sing. imperfet. gionic.


da riTVcrxou.cii, che signi fica propria'm.rfar nel segno,
c preparare. V- iib. 3, v. SO.
M,vnrirci t celeretnente volanti, celeri,
f.

dB ixbs,

z'ta, ii,

v\S ov
m. e
1
e irirou.ai, volare. Aggiunto dei

cavalli che diconsi anche ixittoSss.


i'S-np^a iv , dalle giubbe, chiome, et, s,

f.

Vale per in-

dicare anche la capigliatura dell'uomo, da S-poficci, coltivare In chioma.

43.

vivr, prese, sincope per ySvsro, aor. 2 med. invece

CHIAVE OHEBICA

88.
(l

Uaftv, ovvero secondo alcuni invece di l'Afro,


t, c

col pleonasmo della leiiera y, senza l'aumento

cangiala la X in v a modo deiDorj, che dicono anche


tfv& per i\&t. Tant'e che lalvolla ha il significato
di riXB-t, venne.
la sferza,
,

il

flagello, %,

f.

percuotere, flagellare, lib. 2, v. 782, da


n-, briglia,

47.

S, xoS, da

ttfS*,

xoS, m. o

f.,

Evii anche jro\wjribaxoS, ov, m. c


48.

da

iu-

ifi.iffffw,

s &vro$,
>

correggia. Lib. 3, v. 37i.


abbondante di fonti, di fonti attrice,

ijrokV'jrio<x!.ix,_

acqua
f.

sulier.lt!.

Lib. 20,

v.

89.

S-vfetS, odoroso, profumato, fis, tffffx, tv. Da


che significa propr.iacri/icare, e profumare, giacche

vale profumo. Lib. 6, y. 271.


Sui Gargara. Questa era la cima pi alta del monte
Ida. Al tempo, di Strobone conservava lo slesso nomeSi. p<(*?, celeremente, rapidamente.
ir'o uvtqv, da quel tempo, dopo quel tempo.
87.

88.

xjmioI, danecessit, jonic. xpu, lo slesso che XP 1 '*!


as, f. da xP*o(*ai.
n'aprirono, imperf. med. poelic. per fyywv-

(i'i'ycfVTo,

ro, da Diyvtfuj, che sia per olyw.


09.

Iriraivi, elev, alto spieg, M., 3 sing. imperi', di tjTcei'vw.

72.

ti padre alz l'auree bilance, e V impose due


sorti di morte lungo-sonno-portante, eie. Questo passo fu imitato da Virgilio e da Milton, e poi anche
da] Monti nel 2" della Basv il liana, versi 151 a 163.
ravn\ifioS 3-afiroio, di sonnifera morte, di morte
apportante lungo sonno. Ictvqktyhi, os, m. e f.
ov, lungo,
da Tavus, ov, m. e f. ovv. raytxi,
proteso, e da \lyu>, far dormire.
'altri, dechi n, propriamente della bilancia, 3 sing. im-

74.

cUp&fv, balzarono, furono innalzati, Beot. in vece d

75.

ktvwi, tuonavo,

Jiiura

70.

peri

alt. gionic.

tilpBntrav

da

3. pi.

'olirai.

aor. 1 pass,

del verbo tpw. V-

sopra.
doric. per ixTv-rti, 3 sing. imperC.

xt L'eri W, clic

alt. di

da rbnfTui^cA pleonasmo del-

la x.

Egli dall'Ida grandemente tuon, etc- Giove si dichiara contro i Greci colle sue folgori, e co' suoi moni.
Questa idea, cosi poetica,
sa, poich cosi scrive-

V. 4.

Factum

est

tratta dalla verit stes-

Samuele nel

libro de'

autem cum Samuel

Re

c. 7,

afferrai holo-

caustum, Philistiim intere praelium cantra Israel


intonuit

autem Dominus fragore magno

in die

Ma

super Philistiim, et exterruit eos, et coesi sunt a


facie Israel. A questo pu pi aggiungersi queluogo del Salmo 18, v. 14. Et intonuit de
eoelo Dominus, et Altissimus dedit vocem suam,
arando, et carbones ignis, et msit sagittas suas, et

st'altro

dissipava eos, fulgura multiplicavit et conturbavit


eos .
el\ats, fulmine, folgore, as, tvroS, n.

v. 76.

re,

ed

\i, ns, f.,

da

o*eiw, agita-

splendore del fuoco.

rimasero, stettemfermi, 3 dual- imperf. jon.

79.

fivirtiv,

80.

opos, presidio,, sostegno, tutela, M., os, ov,

83.

xx

8i.

xpavi'cu, nel cranio, ov, ov, n.

da

fiv to-

m. da
hpw. Propram. per significa il vento favorevole
che spira da poppa, da opa, as, f., coda, e per traslato

poppa

della nave.

xopvcpiw, nel vertice del capo, in vece di xsvr

opu^fiv, da-,

*|S, f.

La sede

del cervello.

^vr lavata" sorgono, spuntano, pass. med. da l^bta.


xaipiv, ferita mortale, ios, itt, iov, V. sopra.
i

85.

vitrctro, si innalz.fbi inalber, da v, invece di


.

3.voj,

alVins, iv)

od aXctro,

aor.

ed .\ro, che

2 med.

di

sincope di iO-ctro

SUofiwj.
a, as,

87.

irapnopias, le\oreggie,

89.

iw^fiv, tumulto Bellico, fra. la< calca e il ferir dei


combattenti, M., s, ov, ni.' invece di Siajypis, pel
quale adoperasi anche i(o;cn, ris. f., lib. 5, v. 521.

le tirelle,-

f.

Vedi

tfse-

pTiopoS, lib. 7, v. 136.

Dal verbo
Chiave Omerica.

%nj}/.u>,
'

scacciare, inseguire17

_Digiiizcd by

Google

da

2
fur... (!>ahbv, volgente, voltando,
(*(T(SMLW, comp. da p-tr e (hillw, verbo irr.
quasi ^Eda104. 4w<Svf, <Mo/, m/erwo, S, 4, v,
qv, a. suovoS, da ^sSavs, fermo, che da ttSov,
pari. aor.

94.

o, e dall'

/3paSES ( (ardi, lenti,


-H|S,

106.

ATOS,

alt.

priv.

f.,

iiS,

. v, plur. Quindi fJpau-

lentezza, lib. 19, v. 411.

carro, ondo tu vegga quai


che
cavalli di Trae, eie. Si vcdulo sopra

Or va dungwfl monta il mio


sono

Diomede aveva preso i cavalli di Enea.


xofw, 3
109. jHMtfiVan, reggano, curino, governino, da
dual. prcs. imper.
valorosi, top, opoS,.
114. yctv%vui, amanti del valore,
'

ni.

da -yctTu), amare, ed ^vapia,

Al

virilit.

lib.

2, v- 609, nome proprio.


pi. aor. 1 ali.
122. Ttpdii\Gav, rincularono, arretraromi, 3
da ipujiw , irrompere, ritirarsi, ec.
ali. jonic. da
124. irvxafft, oscur, oppresse, 3 sing. aor. 1

sing. imperf
126. fiE&ewe, cercava seguendo le traccie, 3
Vofiai, seguire.
ali. ila u,&Wui, che da
dual. imperf.
127. Sti/tff&^v, ebber fcisor/no, desiderarono, 3

med. e poet. da Siiiou.ai.


tfvi^ivropos, di rettore, di auriga,
lib. 4, v.

op, opos, m. V.

431.

alt- da Wt^ivu>.
129. irspTltfs. fece salire, 3 siitg- aor- 1
~
aV
c f da
>
130. p.^xPlV *< ardue ' so1' Tao y niart('- n5
dall'a priv.
f-, artificio. Lib.lO,v. 167, e
X.vn,

'

'

'

stati, installali, beot.


131. ffM/xoS-tv, rinchiusi sarebbero
3 plur. aor. 1 pass.da o-qx..^ui,
per
che da ffnx.s, oC, m., stalla propria delle pecore e

delle capre.
pari. aor. 1 ali. mascolino, da
133. ppov<r*|o*s, tuonando,
che c da fipavrA, tiS, f., tuono.
Ppovrw, f.
f- da^Jiyw, ordsre.
135. ?Xa, fiamma, g, rs,
9-tiov c &i]tov,
fruiw, disolfo, nv, of, n. Dicesi anche

d'onde
136.

il

v. 3-eiw,

xt*ttthv,

dar fumo di

solfo.

raccorr, 3 dual.

aor.

alt.

da

ItflRO

OTTAVO

291

star Vriipu, votare, discendere a volo, correre


ji, ec.

V.

140. 'akxv, la vittoria,

140.

<f o/jtiifisvoff,

-h,

ys,

f.

Cosi a questo luogo.

fugato, messo in fuga, dor. per foj3ou-

|aevgs, tv), vov, pari. pres. pass, da ifofiw.


ISO. rritkitfa, si glorter, 3 sing. fut. 1 alt. da irftiliw,
f. litio).

minacciare, fare

il

bravo. V. lib. 1, v. 160.

159. arovhtvrat, acerbi, crudi, eis,

tffffx, tv,

da arovos,

gemito, epper quasi producenti, apportanti gemiti.


162.

con sedia, seggio, , as, f. e jonic.


xtoS, n-

'^pri,

xpiaffiv, con carni, cts,

163. vrWirvVj, erisimile, 2 sing. piucchep. pass, da <riwyft-Ki, essere, pass, del v. -rivetti. Nola che vr
nei composti esprime eguaglianza.
164.

pi'-E,

v.

vattene via, 2 sing. imperai, pres. V.


348, ir&pfft.

yWlvil, ergine, femminella, fanciulla,

al lib. 6,

.'

i),

mS, f Signi-

anche pupilla, e l'occhio stesso. Al

fica

lib.

24, v.

192, y\%vicc, wv, n. pi. indica cose, immaginetle de

gne

d essere vedute.

166.

Sapeva,

178.

oi5

infortunio, fortuna, tnv. ovos, m. e

f.

Cosi

qui.
v(Tjp#, spregevoli,

oi>,

m.

f.

da

ojSeIs,

degne di nessuna cura,

ed Cupa, cura.

Si trova

os,

anche

nel senso di nessuna durata, da tpo., ora, tempo.

183. vrvigpuAmvS, sbalorditi, soffocati, acc. tnascol. pi.


pari. pres. pass, da -rvZo\Lat,

f.

gofti, V. lib. 6,

V.38.
185. Sv3-, o Xanto,

da v&s,

^ v, Diondo.

IISapi', o Podargo, da -woOs ed pys, 41, v t veloce.


AT3-WV, o Etone, da
ardere.
A|*r, Lampo, da XApww, rispondere.
Cori detto, esort t cavalli, e loro parl: Xanto, e tu
Podargo, e tu Etone, e Lampo divino, etc. Queste

denominazioni sembrano soprannomi dati da Ettore


suoi cavalli secondo l'indole di ciascuno, e tradota'
ti

letteralmente sarebbero, n Biondo, Balzano, Ar Gli scoliasti del codice veneto e-

dente, Splendido.

CHIAVE OMERICA

spengono

in

spe-

questo luogo varie dubitazioni, e

cialmente, se fossero quattro eavalli, o pure due soquali olire un nome lor proprio avessero anche

'

li, i

un soprannome, perch non


de che

gli croi

per la parte

ri

esempio nella

vi 6

usassero quadriga. Cosi annoia

il

Ilia-

Ver-

dell'erudizione. Quanto poi alla con-

veninza del soggetto, leggasi la seguente noia che


l'AmbrosoI ha compendiato da quelle che a questo
luogo ha poste il Cesarotti. lnlorno a questo discorn so di Ettore a' suoi cavalli molle cose furono scrii

te, e

dagli apologisti di

Omero

e dai critici.

La di-

tempi e dei costumi pot rendere non


pur comportabile, ma ben anche nobile e bello ci
che in altre et pu parer basso e ridicolo. Quindi

versila de*

si

pu facilmente passare

critica nelle

il

giuslo confine della

produzioni dell'antichit, come passa

frequentemente il confine della giusta ammirazione chi vuole trovar bello e degno di essere imitato

che pe' tempi mutali non pu pi destare verun interesse.


186. xojiSyiv, il cibo, ti, vs, f. Propriam. significa cura,
cura del cibo, l'alimento, da xou.co.
a ci

>

ti

i8g. fitkifpovx, dolce, soave, ojv, ovds,


lando di cose inanimale.
qrvpbv, frumento, hs, ov,

193. xuvqvxS,

m.

f.

Si usa par-

m.

manubrii, laguiggia. Monti, wv, ovoS, m.

Propr. significa norma, regola, e per metafora il giudice della bilancia, e via via quel punto centrale dello scudo, cui stringendo, lo si tiene iu equilibrio.
197. aTovvx't in questa stessa notte, avv. Leggesl anche
aiT ovviti,

199,

3-pvti,

pure

sul trono, os, ov,

m. da

sedere, ludica

la dignit di chi siede sovr'esso.

203. Questi pure in Elice e in

Ega

ti

portano molti

gra-

Due citt dell' Acaja, in ciascuna delquali cravi un tempio e una statua d Nettuno.
207. xxoiro, fia che si rattristi, 3 sing. pres. ottat. pas.
ziosi doni: etc.

.le

da o\x.x^, che

da x^w, dolersi, V. x.axl>.

ormo

li uno

2i)3

Lib- 6, v. 488. Vi anche xatj^ita,

tema &x, s
v. 20i).

>

.%.y^i\\>.ui

dal

dolore,

TrTotTis, audace, temeraria, Vis, las, m. e /. da irrogai, tentare, offendere, toccare, invadere, avvi-

cinarti; e da ItroS, soS, n., detto.


SII. lwEii f dopoch, lo stesso che Ve, ed -winS214. -n-Xii&fy, riempiva, beot. per *'X-i|9-i|o'ai', 3 pi.
aor. 1 pass, dal v. vrHS-tn, f. fto.
217. xyjIco, con ardente, os, ov, ia. da xy]XS, ti, v, secco: x'qXoti, ov, a. significa un dardo di' Ugno. Per ragione del verso- diesai anche xtiXioS. Lib 15, v.744.
221. Tenendo nella robusta mano un manto di porpora:
eie. Era necessario colpir gli sguardi con qualche
segno sensibile: la voce non polca bastare in tal con,;

Sembra che il panno di porpora fosse un segnale gi convenuto de' capitani per adunar i soldati

fusione

iutorno di s.

Anche

Romani

nei combattimenti ne

facevano lo stesso uso. Didimo, antico postillatore,


nota che lo mostr a fine di essere conosciuto in quel

tumulto, e cosi pure confermano


tato codice veneto.
222.

gli scoliasti del ci-

grande, i\s, tos, m. e f. Propriamente significa grande pesce marino, da x-iiros, os, a. pesce
marino in generale, e [t per nave fatta *a guisa di grosso pesce. Al lib. 21, v. 22 si traduce delfino.

u.ty<xx.i(rii,

223. p.so'ffrco, nel mezzo, invece di (AftfaT^, lo stesso che


ftcfos,

ti,

ov.

ytyu>vi)i.tv, potette estere

udita la voce,

inf. pres.

du-

Omero

si-

ne, da ytywvui o ytytaviti), che presso


gnifica gridare

inmoda

di questo verbo si

che

il

di ettereinteto.

forma sopra

Il

pres. ind.

y'tyvwct, o ylyutva,,

passato medio di yvtiw.

fi^orlpwo's,

da ogni parta,

lo stesso che ^/foTiptaB-i

ed y.-joripujfjty.
220. x.prti, colla forza, col valore, invece di xprti", da
-oS, os, n.

227. fiwrsv, gemette, grid, voce rara, 3 sing. a. 1 ind.


dorico da ovai. Vedi Iib.l,v.490.Leggesi

alt.

auehe-^tv.

29*

CHIAVA OMEBICA
in

o~ia<trpi>fftov,

modo da

'

essere udito, daH'agg.

wpiiffios,

otf, m. e f., penetrabile, pervio all'udito,


quasi fosse Si atropi ieri oS, da j3C7rof>w, che da

vtlpta.
,

*oio di alpetto, soltanto di figura, oS, tos. n.

Sottintendi fivov, solamente.


un tempo, un giorno, avv. poet. per h-jrirhrt.
xtvtavxlts, vanagloriosi, vantantivane cose, t\s, soS,

230. hnrbrrt,

m. e f. da ai^w, gloriarsi, e xtvs, . v, ano.


231. p3-oxpa(pwv, dei retti corni aventi, ss, a, ov. Signiiica

anche dal retto capo, da pI&iF,

-Jij

v, redo,

e xpxtx, as, ., capo, geoit. dor. invece di p3-o-

xpaipSiv, concorda con

Anche

/offlv.

bpSixpaipat, perch xpxipct


na. Lib. 18,

ie navi diconsi

significa

anche anten-

v. 3.

232. Wtanyiets, coronate, $6f sos, m; e f. Concordando


con xptiripus, tazze, significa ricolme, piene fino al
labbro, da iiriartyut.

233- W!*<xri'wy, duecento, genlt. da $H)K09 roi, ai, a, che


'
da ?i's, di*B, ed xstrov, canto.
,

238.

iviirpTitTit,

incendier, abbrucier, 3 sing. fut. 1 da


f. o"w, poet. per iu.tr pi&w.

lvi<7fpr&u>,

237. aaffsts, affliggenti, aor. 1 poet. colla vocale lunga


sciolta in

due brevi invece

nuocere, ar. 1

perTw,

iva od

derivati

di affa?,

da arw, iedere.

eetfw: ovvero

da x<rxu>,

ambedue da oWcu, nuocere,

le-

dere.
240. tnuhv, la pinguedine, l'adipe, hs, ov, m. Nota che o%~
u-os, av, m. significa popolo. Lib. 2, v. 198. il primo
viede da Sott'w, ardere, giacch l'adipe

si

abbruciava

il secondo da Sw, legare, unire.


almeno, avv.

nei sacrifici:

253. r, 77- s

'

j-j
,

2i7. tv,

i'

ditterai,

980.

aquila, lo stesso che frv, da s, oO, m. da

irrompere oon impeto.

ravap.ipixi'ii,

a/ Panomfeo, al fatidico, os, ov,

pitelo di Giove.

Da icxs ed pf$,

*s, f.,

m. E-

noce dipa-

na, oracolo.

Bone

oij .Icftei

sacrificavano a Giove tutto-Voci. etc.

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Vale a dire padre di tutte

le voci, cio di tutte le

specie di oracoli, e di avvisi celesti. Gli augurii erano oracoli geroglifici, e uu geroglifico una voce che

parla agli occhi.


v. 262. ivi&pirtH, adorni. Propriaro. rivettiti, da stfu, es-

sere vettito, che dal l'adivo

part. pass, passivo.

266. tVaros, nono, poet. per vatos,


nove.

ti,

ov,

da

Ivvtcc,

>ra.ivrova, curvi, ripiegati, oS, %, ov, da nrWiv e

TitVW.
268. wrS^psy, poneva davanti, levava dinanzi a
?spw.
sing. imperfet. att.

da

lui,

viro, t%, e

Ili.. Sffxev, ritiravati, raccoglieva*, stringevasi

appres-

to, poet. invece di ovo-xsv, 3 sing. imperf. da Oiffxai, verbo poetico, invece di obvtu, o {i&>.
272. Kpinrraa&t, proteggeva, copriva, 3 sing. imperf.

alt.

ila xfUnTTffxur, lo stesso che xpiwrrw.


Si rimpiatta (Teucro) presso ad Ajace : questi lo ricopriva collo splendido scudo, eie E usta zio dice che

Teucro, come arder, non portava alcun'arme che


potesse impacciarlo colla mole e cl peso.

com-

mentatori moderni

ci fanno osservare una cosa mollo


pio notabile, cio la graziosa immagine dell'amore

fraterno in mezzo agli orrori ed alle stragi della


guerra.

277. TiXafft, mise l'uno sopra Poltro, atterr, 3 sing. a. i


att. poet. da Ttl&tp/, f. aoj, che propriam. significa
atliv. avvicinare.
279. \ixovTx,distruggente,lanciante la morfe,stag.accus.
nasco), del partic. pres. att. da lixw; b\ixau,ixi significa perire, da otturi. Vi anche h\bixu>.
285. iuxXtitS, gloria, alta fama, a, ats, f. da tv e xUos,
tlos, n.

289. irtafiijfav
n.
,

Il

il

premo d'onore, jon. per

irptafittov, ov

premio che sarebbe proprio dei vecchi, da wpvos, ed aitic. tws, va. V. lib. 4, v. 39, e lib-

fff!>v$,

8, v. 721.

290. TpjVoS', trpode, ovS\ oSos, m. e

f.

invece di che poet.

Digitizcd by

GoOgle

2 J'*>

CHIAVE

OHMICA

dicesi anche rpfcroS. Lib. 22,

v.

164, da

rpds

iraOs.
w.

291. (tv,

il medesimo, s, ti, bv. Tale qualche


volta il
suo significato, come- qui.
298. 'AptfS-wv, di bellicosi, off, ou,m. e f. da "Apiiff, tos,
.

m.

e da 3-os, , hv, veloce. Al lib. 7, v.


8,
proprio.

299. \vo-o-iirT\px, rabbioso,

Tip,

fyoS,

come

m. da Xi<w o \vr-

r*, V. f-, rabbia, propria dei cani, che per traslato


si attribuisce anche all'uomo ed agli altri
animali.
300. rXXp, scagli, mand, 3 sing. imporrei, alt.
da 'i\lo stesso

304.

flri/jo^li'ig,

da

che

hnrviou,txt,

i^mu, da

'i)u.j.

matrimonio,- part. pres. pass,


cbe da h-rviuj.

( efla

io

'n

306. (j^jcwv, papavero, tav, tuvos, f. cosi detto per la sua


altezza o lunghezza da (nfiacos, sos, n. Lib. 7, v. 155.
iTipwtrt, altrove, in altra parte, avy. lo slesso

che

IripwStv ed Mpa/3-, da npae, a, ov.


ot/, m.
come il papavero china il capo da un lato,

xilw^f, nell'orto, oS
;

allorch

in giardino () carico del suo frutto e delle guazze


di primavera, cos da un lato chinoglisi il capo gravato dell'elmo; eie. Il Pope loda altamente, questa
similitudine. Virgilio
versi

e l'abbell in quei

la imit

Purpureus veluti cum flos succisa* aratro


Languescit moriens, lassove papavera collo
Dimisere caput pluvia cum forte gravantur.
307. vorii^ai, degli umori, dell'umidit,

da vots, SoS, f. Nola: vraS, au,


V(S, apportare le poggie o nuotare.
daWelmo, ti^ ^xas, f.

ice,

aS,

ra.,

f.

che

Austro, da

308. -t-yi^xi,

311. wapff^lEv, devi, distolse, 3 sing. aor. 1


iB-apaU^.'Xw,

32& wopyif,
.nrlpyu>,

comp. da

vap

alt.

da

ff^Xlw,

s'innesta, 3 sing. pres. alt.

deTopi-w od

che propriamente significa parar,

a"i-

297

LIBRO OTTAVO
.

Siccome per qui iodica

sgiungere.
l'osso lato

si

il

punto io cai

distinguo dalla cervice, cosi sta bene

s'innesta, traduzione di Monti. Dante avrebbe detto:


l 've
v. 327. hxpitvri,

il

cervel s'aggiunge colla nuca .


coll'aspro, duro, lo stesso che hxpvQtiS,

tasta., tv. V. lib. 4, v. 518.


328. vpxijfft, si intorpidisce, 3 sing. aor. 1 alt. da vapxta, f. riditi, che da v.pxt\, tiS, f., torpedine, tor-

pore. In senso attivo vatpxhw vale intorpidire, istupidire, addormentare.

334. (iacpia, gravemente, avv336. ivs, direttamente, regge il gent.


837. $\tu.taivttiv, spaventando colla sua vista, spirando
terrore. proprio dei leoni. Qui per pu tradursi
vantandosi, superbo della sua forza, per l'antecedente ffSHvsi", da oS, tos, a., forxa. Eda (iUvui, ma
etimologie, da fiphxvj, fremere.
340. Soxek, osserva, adocchia, ed anche assalta, Monti,

3 sing. pres.

att.

da Soxstw, poet. da Sox&Z^w.


i\, av, superi, il cui compa-

342. iyriarstrov, P ultimo, os,

iriarspas, a, or.
furono domati, spenti, beot. per SSu-titrav,
2 pass, da u.vw, o au.w.
348. ftft's-tpio'rpiiKftx, volgeva in giro, agitava qu e l,
3 sing. imperf. att. gionic. composto da ujfi, wtpi
rai,

344.

SjjtEv,

pi. aor.

e drp^w, che da arpista, volgere.


349. Ettore intanto girava intorno i ben criniti cavalli,
avendo occhi di Gorgone, o di Marte pei te -deg ti- uomini, etc. La testa di Medusa, una delle Gorgoni,

con cai Perseo convertiva in pietra chiunque egli


voler.

3S3. xtx'x^tidu.t^' cureremo, ovvero prtveremo.i pi. fai.


2 pass, da xtxSuv, rfi t\ , aor. 2 ind. pass, del
,

verbo x*^ w i cedere, comprendere, ritirarsi, evitare, contenere, aver certa capacit, essere in pena, e
pten di cure. ^av^S-vai) e xE^avSw, cantenare. x&f. 1 aw, aor. 2 x<x%ov, poelic. xi^a^ov, gionic.

xtxa^ov, ho privato, aor. 2

pari.

xtxuo'v

a.

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2'JS

CHliVfi

OBERICI

3 med. xtxccSpiiv. Potrebbe pero essere Eut. primo


med. di xrituj, aver cura, col cambiamento dell')
in a; ovvero rat. pross. del medesimo verbo. A questo luogo ritengasi tale derivazione e significato.

varar iw
v.

336.

aW estremo,

finalmente, da vffraroS, .ri\,

arov, ultimo, che da vempos.


per Wmpelo. i, -hs, f. da piVrw. Propriamente

piw-Ti,

significa

il

getto,

tira,

del dardo.

vsxras, tollerabilmente, in modo


m. Spesse

358. 3-vu.v, la vita, s, ou,

tollerabile.

volte ha. questo si-

gnificato.

389.

ucciso, perduto, panie, perf. gionic. invece

<j>)-/fvos,

di hS-iu-tvos, coll'acceute

da

cambiato e senza aumento,

ovvero sta per sincope invece di ^-i^svos,

pres. part. pass, da t^S-i'w, che vale lo stesso di 'Jw,


dal qual verbo ripetesi s>$-s'ht3ui. Lib. 9, verso 206.
G>Bivui,$()i

e tpQi/pj significano lo stesso, e

far

seccare, far morire, prevenire, rompere; corrompere, rovinare, mettere


tnuttibile,

mento.

fpfljj,

<D0ij>,

un

in disordine. <D9p<rs, coestenuazione, immacra-

^8/o"iS,

pidocchio, <f0io"ixos, tisico, pul-

moniaeo, languido;

<?Qop<x r

e ^flps,

corruzione,

perdita, morte, mortalit, malattia.


360. dOjas, fi mio, invece di b ip.s, come altrove incontra

si

roiuv, per t

JB il

iftOV.

padre mio impazza con

....
tristi disegni, eie. Giove.

361. akirpbs, peccatore, iniquo, s, ov,

m. da Ww, pec-

care.
correttore, M., s, Iws, m. da
che da Ipvoiw, respingereIf di quelle cose si rammenta punto quando io spesse
fiate gli ho salvato il figliuolo oppresso sotto le fatiche di Euristeo; ttc: Ercole, a cui EurUteo insligato

Wiowtvs, infrenante,

wepwW,

da Giunone impose

le dodici fatiche dai mitologi ce-

lebrate; fra le quali

Minerva accenna qui

la

maggio-

re, cio la discesa all'averno eia lotta contro

Cerbero.

366. WuxaXiV*|tf(v, prudenti, oS, i\, uv, dal. pi- felli, da


w-itXTi, ns, f., l'amarezza dellapece, giacch signi-

Digilizcd

byCciogjj]

LlliliU

OTTAVO

fica anche amaro. La metafora Del primo significalo


da TtvKti, nome di albero, che per la forte sua na-

tura resiste al freddo e ad ogni intemperie:


v.

come

il

larice, il pino, e quello il cai umore chiamasi pece.


367. irVk&prao, avente robuste porte, ben compatte, i]S,

ov,

m. da

r,s, f.

porta, e da

Spw, adattare.

Omero Odissea X.
mand, altic. per irpoi'Trtu.-^iv,
1 alt. da -roairi^Ww, mandare

Epiteto di Plutone presso


ir po'Tty.^itv, invi,

3 pers. sing. aor.


innanzi.

368. Handollo all'Orco dalle forti porte per condor via dalV rebo il cane dell'odioso Plutone, etc. Cerbero.
probabile che cotesto cane non avesse ancora un

nome

al

tempo

di

tal

Omero.

366. otiVft, profonda, alta, bs, jj, v, lo slesso che aWvS


V. lib. 2, v. 338.
370. %r,vvat, comp, soddisfece, 3 sing. aor. i ali. da \%avita/, f,

371'.

Oo}, lo stesso che vcw, virui

ed vvrroj.

ymiov,

la barba, il mento, la guancia, h, ov, n, da


ylvvs, vas, f che significa anche la punta della

spada, oltrcceb mento,

ce.

373. tarai, verr, sar tempo, 3 sing. fui. 1 per sincope


in vece di latrai, dal verbo ititi, estere, sottintendi
XpvoS, tempo.
374. Iqr'twrvt, appresta, attacca, aggioga, imperati y. pres.
att. da ivtvrvoj.

379. Zopiti, saxier, satoller, invece di xpiioSi, o di xoplati, da xopiw, il cui futuro xopiata c xopwlui.
Kopivvt<j.i, vale lo stessa.

380. a&pxufat, colle carni, a.p%, xs,

f.

Tanto dell'uomo

quanto degli animali.


393.

ft.vx.ov,

cigolando si aprirono, crosciarono, junic. per


att. da p.vxco, che propriamen-

u,vxdv, 3 pi. aor 2


te indica il

muggire dei buoi.

396. xtvr&r^ixiacs, slimolati, docili al flagello,!H. %s, hs,


m. e T. da xivrpov, ov, n., e da t\xui, cedere.
402. yfititfw, fiaccher, romper le memora, 3 siug. fui. 1
alt.

da-w,

fot. u>cfu>,

da

yv'iov, ov, u-,

membfo.

Digiiized

bjr

Google

500
v.

CHIAVE OJIEMC.t

40B.

cureranno, 3 duale

f.

med. da -

valS-iofutt, ed ctA3-of*,i, fut. t^ou^ci. V. lib. 5, v.


4iS."AX8w,X3',edaX3-ai'vw, significano lo stesso.

ypW^tft, imprimer, lascer impresse, M. 3


pres. sogg. da

a^via,

^w,

fut.

sing,

che vale propria-

mente prendere, comprendere.


408. Ivixi&v, interrompere, attraversare,
to

409.

taf. pres.

contrat-

da ivixXut, che da xiw, rompere.

hJ.J.'Wos, eioce,

of,

os,

m. e

quanto la procella, da SiXXa,


Epiteto di

f.

Propriamente veloce

ijs, f.

proeeiio, e tovs.

Iri.,

411. <r.wrTvxv, avente molti colli, os, ov, m. da vroXis,


e wrvxai, la gole dei monti, le cavit delle valli,
pieghe, rughe, icanelature. Dal tema mvtoftfw, pie'

gare, far rughe.


413. ftiffcxrov, andate, correte? per sncope invece di pe(jwikmtov,
U..U),

te.

ilual.

da {x^x, del verbo


appassionatamen-

perf. att.

volere, cercare, desiderare

Mentite, lo slesso. Lib. 1, V. 589.

423. SSss, intrepida,

tas,

-iis,

m.

f.

Dall'oc priv. e

da

%ios, timore. Lib. 7, v. 117.

424.

9Tft|ti)0*s ' 9 i

ritfw,

oserai,

sing. fut. 1 att.

che daTXfjia,

f.

da roXuoj,

fut.

audacia.

428. 5*T, contro. Cosi in questo luogo.


429, oVjro^S-i'ff&ai, perca, muojo, invece di owfo?&(iff3-(y,
imperat. pres. pass, da cVro^S'/ofwei.
,
rivo; , 3 sing. imperat. formato sali' aor. 2

fi"rw

(Si'orS-t,

da

(ilta, a

da (5/wfu, inusitato.
l)Si f da jcowi-tw,

434. nT^atv, stalli, presepj, n,

m 0 n-

giare avidamente.
43K. ivtiwifle, pareli, n. pi. Avverbialmente htmrtov, od
signiQca al easpetto, in faccia, da tS^i

hw9%

6*s, m.
436. xXioyoffj, eui front, augii conni, s, ov, m. da Uvta, inclinare, appoggiarsi. Indica pure il letto su
cui suolst sedere.
437. ftiyS. a>v. confusamente, promiscuameate, invece di

Digilizcd by

Googfe

OTTAVO

LI mio

301

'

rtri%u,lvat, rattristate, addolorata, oS,

ov, partic.

r\,

formato sopra tm-iuu.oh, che pass, passivo di riim,


al v. 437, re-

punire, addolorare, affliggere, d'onde

<rin<Tov, siete tristi ? Siccome poi rito/, nel pass,


fa

t>.

riijKW, e

sinc. rsrii\ix, cosi ne viene rtritib-

TtS. Lib. 9, v. 13, rinu.ivov, al lib. 20, v. 426.


ben corrente, avente delle ruote, lo stesso

438. vrpox,av,

che eirpo^os,
pass.

med.

m.

f.

da

sii

rirp^xa, ch

di rply^oj, correre: uT-p^aios, signifi-

ca lo stesso,

ma

al lib. 20, v. 496) vale rotondo.


439. ShaxovS, sedi, troni, lo stesso che 3-xos, ttv,m. da
3-aao'u), sedere, correre a sedere. Che da 3-oS;

bv, veloce.

-,

441. fiutpocrt, ovv. pifwp.ala'i,- dat.

pi. presso e sopra jji


altari, da u., per v, e (3>(aos, 8, m. base, ara.
Vira, veli dilino, veli.s, its, m. Alcuni dicono l'ira,

acc. pi. di Xtrov,


il

ot>,

n. Incontrasi pare

l'iS,

leone,

cai acc. 17v. Lib. il, v. 239.

VrB

447.
perch, invece di
o tiVot.
453. nspiapct, dure, disgustose: cosi diconsi tutte le cose

che ingenerano ed apportano croccio, ansiet, da p.*a[ia/pw, dubitare ansiosamente, lib. 12, v. 195, d'onde uipaEpoS, cnt indaga con ansiet, curioso.
457. lirfivVav, fremevano, gemevano, 3
verbo IriuArru, soffiare

ingannare, usser sagace,


460.

-opti,

461

il

lat.

pi. a.

naso, da

1 ind. att.dal

i-ri e

emungo. V.

teneva, occupava, 3 sing.

imperf.

uw-rit,

lib.4,v. 15.

att.

contratto

da atipia.

l^aSt, contenne, represse, da xA%, M

w questo signi-

questo aor. 2 anche

2 x<*ed il pass. med. xtyavo'a, lib.


medesimo senso leggesi tfx&Zjt,

ficato leggesi oltre

il

fot.

Stiv, lib. 14, v. 34,

23,

v.

268.

nel

da o"x&476. artivti, in angustia, vos, sos, n. Significa anche via


angusta, da artvbs,
by, angusto.
In quel giorno che combatteranno in sulle poppe in
durissimo stretto per Patroclo ucciso, eie. Qui
cenna, come destinato, l'esito del poema.

si

ac-

CHIAVE OMEUICA

3()2
V.

480.

vpi,

e*""".

"P

del .prmo, del


da
f. Epiteto del sole,

>

P,

, 0,0;, m. e

super, ieus.
fpos, ip. P.
483. iw.po.,1 impiidenr.,

cP'-

xvvrarns, u, ov
Mocata, de.iderala,
488 TpflJaoVot, auoi.eoto
presure.
m. e t. da rpiis, e iio-oo*!,
d
'9 ml"-
*ps?,

491. i.

superlativo

i Pi.
-pis, pur, nsltt, ">,

oS, o.

"cija
0 M 0 *"":

"

'<

lloaellare, i>3
Dal verbo ,8.p, Prof,

SdXsi, ^.o*.
r.

priv. e

lore

che

.'

ru>K

da

si riseole

olio,

tf,

<

participio.

t3>,

aSr.p*,,

""

0,

I.

'

pi-

.1

che ,, coro.

Greci dicooo

Pr"'.

d>
-

'

umr

*M.,'IK,
SHta. V. Jh*M, l>b. 2
, *, *;

Ch.,

ok,

f** M

ce del positivo,
824. 4,.*. moiotolo.

827.

dal-

, ., roruiinpoerld,*s,

Ji;.

820.

TlUw"'v
' S21G

del
JW.I.

per

.6., <.ce.da. 1
imperai, osaoo
iovece dell. 3 pi.

corno di

,,
i-r*^
~-

<,

v. 4M
da 00 eolpo. V. Ho. .
da
3 siog. pres. sogg. >u.
" d

..dirti.

rtom,; cri,

, 767

"
ap-

J " f~"'

Digiiized Dy

Google

303

LIBRO OTTAVO
ni, os, ov,

m.

f.

da ?op, e xip, phs,

f.,

torte,

fato. Nel v. seguente dice Ettore: cui le Parche por-

tarono contro Troja.


330. m"(Hatf domattina, a buon' ora, da nrph, avanti, che
spesso regge il genit.

il'

01 01,

all'aurora, all'alba, os, aia, owv. Propriamente

significherebbe in certo

^tp^^AvrtB,

modo

mattutini, talch tioioi

vale armati di buon mattino. Os-

serva l'anieced. prep. vt,

unita all'aggettivo,

perci

che in alcuni codici

ha

farijoioi.

535. avpiav, domani, da p, ots, f., aura, ovv. da

iw,

soffiare, risplendere,

far conoscere, 3 sing. fut. 1


med- da ttaiilat, ovv. SieiSw.
837. o'vT^iis, ferito, tiS, ETtfa, Iv, part. aor. 1 pass, di
oiottiatrctt, conoscer,

iri, f. ivi tu.


539. yrnpaos, non inuecc/ttanfe,

os, ov,

m.

e da yfipas, roS, n., vecchia] a. Al

f.

dall' priv.

lib.

12, v. 323,

trovi i/TipwS, dello stesso significato.

542.

xt\.oicr<xv,
gioii,

applaudirono, strepitarono, 3 pi. a. 1


(., tio"w. Lo si dice anche dei

da xs\aouf,

alt.

fiu-

mi, al lib- 21, v. 16, pos xtl&Hwv, da xAxoos,


aoav, m-, strepito, tumulto. Lib. 9, v. 513. Significa anche il suono musicale, da %)-op.ar. Diana in
causa dei tumulto dei cacciatori detta >a\cnotivn.
Lib. 16, v. 183.
535. ai\i\yi\v, luna, n,

Come qualar

t\s, f.

nel cielo gli astri appariscono brillanti

intorno alla splendida luna, allorch l'etere senza


vento, eie. Questa similitudine per giudizio del
e del Rochcfort

non

la

Pope

cede a verun* altra di tutta la


con cui vi 6 ritratta la sce-

Iliade, perch alla verit

na che ne forma

soggetto,

il

il

poeta seppe unire

un

sentimento delicato che s'infonde nell'animo del leggitore.

336.

vtivsu.os, sereno,

priv. e

senza venta, os, ov, m. e

da vsp.os, ov, m. Quindi

serenit- Lib. 3, v. 323.

f.

vi\vt\t.i%,

da

vii

us,

f.,

CHIAVE OMERICA

30S

rpiKtff,
d.857. wpwoves, vertici, cime dei monti, invece di
CvoC, m. Incontrasi pare rfpuiv.
luogo
558. vtW-ai, /e eatft, u, i)S, f. SigniQca anche boico,
silvestre, e trovasi pare viros, oS, n.

i>ursppiyl,*pa7We,3sing.B0r.2pass.dai'!refiwrt)'w,
-Qui si traduce : Dal
f. 1 puE-fc-, aor. 2 att. Ipparov.

spande immensa serenit: e Monti poeticamente dice: immenso e puro Vetrati spande.

cielo poi si

ai&Tip, l'aria, Cetra, fip, poS, m.


sdente sopra il trono, sorgente dalbel tro-

S6JS. i3-povov,

no. Concorda con 'liw, aurora.

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LIBRO NONO

AD ACHILLE PREGHIERE.

A&ffi ASCIATA

v. 1.

$vlxx.s, custodie, veglie, tcolte,

700, da
X-ft,

ffoajjj,

ts, f. t

txxas,

^TCtipti, socia,

r^s, f.

oli\(xro,

e jon.

compagna,

gno, da h'9-oKS. V.
3.

m.

f-,

V. lib. 2, v.
custode, che da $v-n, ijs, f.

trib. V. lib. 2, v. 251.

/u^o, a,

2.

ti,

f.

lib. 6, v.

$s\
off,

ou,m. socia,compa-

240.

erano percossi, oppressi, invece

di /3s-

PItjvto, 3 plur. piuccheperf. pass, da fiatila, o da


fio\iu. Lib. 5, v. 284. Quindi |3/3o)^[*voS, al v. 9.
ixQv&vrct, pescoso, us, fffff, tv, da 'ix->$, voi,
'

4.

m., pesce.
crov,

verbo

spirano, soffiano, 2. daal. pres.

da

in |*<,

cu. In ogni

tempo

da

art.

5.tiy.t,

poi sia inattivo,

sia passivamente conservo la vocale lunga, come qui


Sirov, pertTov, e cosi nell'infinito Afjvaj, invece

di vett, per la qual voce per al lib. 23, v.

214 legnell'imperfetto med. cX-qro senza au21, v. 386: quindi poi fone, ov.m.Lib.

gi -nnivai,

mento, lib.
14, v. 2S4,
fl.

3,\ivo'is,

soffio.

insieme,

ad un tempo,eo. per

ift.

Vale an-

che tosto,
7.

XQp&vtrai,

ti innalza, si estolle, 3 sing. pros. passda xopS-t/w, ovv. xop&vvw, che da xpIJvs, voff,
f-, mucchio, argine. Epper propriam. significa ri-.

durre a mucchio.

fuori, da -rapa ed s, che ora vuole


ora l'accusativo, e talvolta non ha caso.

il

genit-,

ifCxos, fuco.alga, n. specie di erba

marina colla quale


tingevausi gi le lane. Al lib. 23, v. 693, trovi
xitiS,

ti.

xXjSiiv,

da <j>tw, nascere.
nominativamente, aduno aduno, avv. dal
ertffae, tv,

algoso,

v.

xtx\lw, chiamare.
Girava intorno comandando agli araldi dalie-acutevoci di chiamar per nome ciascun uomo a parlamento, nonper di gridare; etc. Affinch (dice Euttaxio) il nemico non si accorgesse della costerna.

zione de' Greci. Potrebbe dirsi piuttosto; affinch


sercito stesso de' Greci

non

questa chiamala iu quei


13.

TT*]Tts,

tristi,

mesti,

da rmiiiis, invece
tormentare. V.

si

l'e-

scoraggiasse al sentire

momento

cosi disastroso.

nom. plur.

pari, perle!, alt.

di tititikoiS, ufot, s,

lib. 8, v.

da riti,

437.

fondente negre acque, cupo fonte, oS, av,


xtoS, n. acqua.
e f. da fiiXaS, aivcc, av, e
i^, -ras, m. e f. Propriam.
abbandonato dalle capre, inaccessibile alle capre,
da 'aij-, ybs, f., capra, e XeiVw, abbandonare. La
citt indicata al lib. 2, v. 633, ha tale nome dal luo-

li.

(ttk.vvo' poi,

15.

iVi'Xmj-os, eccelso, ulto,

m.

go eccelso scosceso in cui era fabbricata.


%vo<ftpbv, oscura, tenebrosa, s, , v, daSvipoS, av,

m., caligine18.

MoVf,

implic, avvolse, 3 siug. aor. 1 alt. (li vw.


1 atl. da "XXvfxi, fut. irfu>,

22.

tSXfffa, perdei, 1 siug. aor.

32.

portar rovina, perdere uno. Verbo irr.


pwxfop.ai, mi opporr, risponder, da u-ix 0 ^*'' f-

che talvolta significa perdere anche nel senso

i.

di

wrofA*i, che in generale signilca contendere,

ap-

com-

battere.

35.

fs, dicendo, partic. a. 2 alt. da <?fi{Ai, o $.w, dire.


u,tv, esserejon. per v&t, inf. pres. del verbo tquj*

43.

or'dp,

44.

Cftc

aperta, sta innanzi, invece di nr&pttTri, 3 sing.

pres. alt. da irpi|Ai.

ii

cuore

ti

sprona tornartene, vanne

t'

apor-

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Cooglt?

ta la strada,

mare,

il

ti.

47.

48-

Stenelo.

tue navi son belle e preste presso

vede

Suo compagno.
venimmo,

49.

st\ii\ov3-i),sY,

53.

irip),

Si.

e le

eie. Euuiazio

in

queste parole un trat-

to fino di salir, come se dicesse che Agamennone


teneva le sue navi sempre in assetto perla partenza,
ytvyvTuJv, fuggano, attic. invece di ^tvy'erwSctv, imperai, pres. da thyta. V. la nota al lib. 8, v. 817.
T

poet. per tkrikou'etutv, l pi-

perf. med. da ipnotisti. V. lib. i, v. 20i.


sopra lutti. Sottintendi >*.vru>v
tviiv, eri. 2 sing. imperi, ind. med. doric. sincopato
di Wi\ov, dal v. <rthu 0 nrilou,ai, essere. Voce ra-

ra

come

inusitato

verbo, Jon.

il

vece di

63.

dice 1ir\tw.

alLiv. TirXs, in-

contraddire. Co-

\<7rt%i.

TXiv, contro, epperd wcKki?


si in

si

ma

ipistv,

Nella 3 pcrs. di questo tempo,

36.

questo luogo.

fp^rwp, senza patria, abborrente dalla societ, dallaparentela, uip, opoS, m. dall'oc priv- e da tfp^Tiap,
ops, m. ovv. fypirwp, chi della stessa trib, curia, giacch qpcerpia, <xS,

f.,

significa

appunto tri-

b, curia, rione, ec. Forse da jpiaroS, pozzo, giac-

ch serviva un medesimo pozzo ogni trib. Altri ripetono questa parola da irar-rip, quasi fosse <r arpia,

cangiali) la

in 9,

vovis, senza casa, senza lare, os, ov, m. e lem. da


tarla, cts, fem., casa, lare, famiglia. Evvi ancho

'Sari, nome della dea Vesta.


6i.

ffiSujjuot;, civile, intestina, as,

avr m. e

f,

Propciam.

che versa nel popolo, da o^p-os, 00, m., popolo. Perci V\ip.oS iu-iSiiaioS, vale guerra civile.
colui che ama
la crudel guerra domestica, eie. Didimo, antico po-

Senza-trib, seiiza-legge, sema-casa


stillatore,

06.

yv\%*ri\pss
*

69.

qui noia che Nestore accenna. Achille.


,

custodi,

-hp, *ipos,

m. e

f.

da

<$v\&o'o'w.

V- al v. 1 di questo libro.

fiati ilsvrars, il

massimo re, da $aat\tvs, &os,m.

superi. Evvi anche

il

re,

comparativo PaffiXtTSpas,

al

Digitizod by

Google

308

chiavl omerica
v.

160, e significherebbe pi augusto, chi sostiene

la

rega dignit meglio di altri.


v. 70.

SmjW, appresta, 2

sing. pres, imperai, att. per sinco-

pe in vece di oaivvQt, da $arvp.t, cho vale appreconvito. Al lib. 23, v. 29, trovi SaTvv,

72.

3 pi.
2 ind. Tema Baiw, dare festino,
inAriai quotidianamente. Del resto agg. concord.
con v*|tff, navi, da jiactios, iet, iov, e deriva da rjU,ap, aroS, a., giorno.

73.

woSeSii), comofittd di rioflfore, uopo, opportunit,

ttare

il

aor.

a, ovv.

i),

tfi, f.

da iraSi^ofiaf,

j-icetere e coniii-

tare, e Sjou,af.

76.

irvxtyviS, di prudente, 09, , v. Sottintendi consiglio.

78.

Stappaiffii, disperder, distrugger,

81.

A|*^

88.
90.

x-havro, accesero, 3 pi. aor. 1 med. da xoelu.


fxsvofixa grate, gradite all'animo, -Jis, io$, m. e f

91.

6vsj'3-', utiit

99.

fioyXtiT|(r3-a, concultt, poctic. invece di

da S<*ppi'w, che

&ouavu,^ta,

3 sing.

Cut.

att.

da pai'w, fut. oro.


il

JV<wimede. V.^la nota

al lib. 3,

v. 146.

da fjivos, tos, n. e da xta.

vivande con for latrici, invece di vtiWa,


che Omero adopera per indicare (e riuande. In gene~
rale siguiOca tutte cose che sono utili, da avi\\j.i,
d'onde 0F6(p, Tos/n., utilit, emolumento.
pavXfvys , 2

pres. sing. sogg. alt. da (iovXtui, consigliare.


100. Vip], sopra tutti, sottintendi -rAvrwv.
104. vov,, sentenza, consiglio, oS, ov, m. Cosi in questo

luogo.
106. gri fov, da quel tempo.

109. ^-iftu&Eftijv, diMuadeva, sconfortava, 1 sing. imperf. med. da iroy.vbiu, da 0.OS0S, ov, ni., detto,
discorso.

US. ^tOSoS, falsamente, conmemogna,


oQS.
xarslsSas, numeraitt, 2
f.

avv. invoce di ^-sv-

sing. a. 1 att. da

jtaraXs/w,

Sw.

118. Fa/o per molti popoii

un uomo

cAe venga di cuore

309

libro nono

amato da Giove; siccome ora

il

egli onor questo, e dopopolo degli Achei, eie. Giove condiscendendo


permetteva che i Greci fossero

alle preghiere di Teti,

abbattuti dai Trojan!, affinch

si

accorgessero sem-

pre pia che la loro vittoria stava in


119.

'ktvyait-fjo'i ,

a perniciosi,

mano

d Achille.

cattivi, ios, ice, aov,

da

loi-

ybs, ov, m., danno, ed anche morte.


122. -rbpovs, non tocchi dal fuoco, non ancora messi al

fuoco, oS, ov, -m. e

f.

Cosi intendi al lib. 23,

dall'* priv. e da
v.

kv, fuoco.

267.

roXavrix, talenti, ov, ov, n. Vale anche la lance della


stadera.

non tocchi dal fuoco, etc. I tripodi erano


grandi vasi, destinati ad un doppio uso; altri servi-

Sette tripodi

vano a far bollire l'acqua,


fuoco, e

si

altri

non

si

mettevano sul

tenevano per ornamento. Era questa una

specie di lusso fra

Greci, e se ne faceva quand'uso

ne'premii de' giuochi.

Dieci talenti di oro eie. Non ben certo cosa intendesse

Omero per

la parola talento.

Non credo per

siavi mai stata una moneta reale di questo nome: perci sembra che debba intendersi con esso una
moneta fittizia. Talento propriamente non significa
altro che peso. Avendo perci questo servito da prima a pesare l'oro e l'argento; sar poscia applicato
a indicare una certa quantit di questi metalli ridotta in moneta. La detta quantit non doveva per esser molto grande ne' primi tempi, poich veggiamo
che due talenti sono l'ultimo de' prendi assegnato da

che

Achille al vincitore ne' giuochi funebri di Patroclo.


Osserveremo a questo proposito che il poeta non parla

mai n

di

dramme, n

di oboli;

da che

si

scorge

che le picciole monete cosi acconcie a facilitare le


vendile e le compere a minuto, erano ignote olla Grecia nel

lempo della guerra trojan.

123. XJ3ttS, leheti, pajuoli, caldaje,bacini, ce. US, nro$,


metlevan. da Xi(5w, libare. In tali vasi gli antichi
uo l'acqua per

le

abluzioni in generalo.

310
v.

.CHIAVE OMERICA

184. TtffovS, robusti, s,

-fi,

ben compatti, bene

v, quasi

composti, da truyvbfu,
dU-Xo^poi/ff, portanti la

f.

palma,

il

premio, os, ov, m,

invece di ieS-Xo^poS, da S-Xov, ov, a., premio

del certame, che da S-Xas, ov, m., certame, e da


yipoj. Leggesi anche SS-Xos.
.
nrosah, per la velocit dei piedi, at. piar. poel. da
trovs, arSoff, m. Metonimia.
A31i, premii, iov, /ov, n., omc A&Xov. V. sopra.

128. iXiioS, povero, os, ov, m. e f. V. al v. 138.


127. hvtixavro, apportarono, acquistarono, invece di viyxavro, 3 pi. aor. 1 med. di ^pw, Yerb. irr.
131. p.er, frale quali, sottintendi ixtivaS.
133. Ti\s svvns, H letto, A, *js, f. Intendi con ma.
134. &(XjS, costume,

is, jo-to?,

ttfp.s, ov,m., legge

ovv. <$oS, f. lo stesso che


confermatadallaconsuetudine.

138. auT, in seguito. Cosi a questo luogo.


137. aXis, vv. abbondantemente, abbaifarua.

vnna&a&u), riempia, carichi, ricolmi, 3 sing. imperai


aor. 1 med. da vita, f. ^aca, d'onde vijsw e vnvw,
138.

che significano anche /lare, nuotare, andare, venire.


ia preda, 15, i'Sos, f. come Xsi'a, as, f. e jon.

iu'i?',

Xi)JiT, %$. Perci Xwos, al v. 125 vale povero di


preda.
140. eWi, iene, poet.per Siti, 3 pi. sogg. pres.att. di ipi.
141. o5rctp, uberf, rtccAesta, ap, otroS, n. Qui o3-ap

a\po\)p%i vale

uertd di suo/u, ubertosissimo suolo,

da po)pa,s,f. e joa.ii, ijS.campo, terra. Nota che


av3-ap propriam. significa la mamma, la poppa delle bestie.

142.

Ed

par di Oreste, etc. Oreste


Agamennone e uccisore di Ctiteunestra

io lo avr in pregio al

figliuolo di

sua madre.
143. 9-aXfV|, nelF abbondanza delle cose, ia, as, f. invece
di 3-.Xkx, che usato in senso di sostantivo. Talvolta ais 3-Xtia vale lieto convito.,

145. Criiotemi, Laodiee, Ifanassa. ctc. Crcdesi che Laodi-

cesia la stessa che Elettra,

la

famosa vendicatrice

unno

311

Kotfo

del padre. Elettra era, dicesi un soprannome trailo


dal colore, essendo ella electroides, vale a dire d'un
color giallo infocato.

Man a ssa

nia; quindi apparisce

che

lo slesso che Ifige-

la storia

del suo sacrifizio

una favola de' lempi pi bassi. La finzione di un


fatto cosi interessarne potrebbe far dubitare della veSe

racit dell'intera siorii dell'Iliade.

ci fu chi

oso

inventare di pianta un'azione che avrebbe dovulo essere cosi famosa, c pot farla credere a tutla la po-

malgrado il silenzio di Omero, doveva esser


molto pi facile ai predecessori di Omero stesso in
secoli ancor pi rozzi degli omerici l'immaginar per
intero la storia Iliaca, che ha per tanti capi appasterit,

renza di favola.
v.

'

S-f*!**

J46. vESvov, sema dote, oS, ov, f.' da ?Sva, ovv. 'tova,
n. pi. dote o doni nuziali clic lo sposo d alla sposa, o che

147.

im-ifit-ta,

parenti le assegnano.

doni, of, ov , n. Doni coi quali in certo

do

ci

da

fiu\irfffW,

mo-

lo raddolciamo,
immolare, d'onde fu/Xiov, ov, n. Al-

rendiamo' benevolo qualcuno,

cuni anzi separano la prcp. -wj, cui dicono unita a


%uiaiM>,

dar.

140. Gli dar sette ben popolale citt; eie. Queste sette citt

sembrano

il

presente dotale che

Agamennone vuol

dare alla

figlia, o piuttosto ad Achille. Il Clarice crede ebe questo sia una cosa diversa, perch nel testo
si dice Wt. %\, (septem autem) non iirr. y.p [s(~
ptem enim ) come si dovrebbe : ma si veduto pi
volte che Omero e molto vario nel senso delle parti-

celle.

Un

te

dono troppo
un qualche titolo.

tal

fatto senza
Itti. j59-u\sAoi\

esorbitante per esser

dai bei prati, os, ov, m. e

profondi prati, da

f.

Quasi aven-

tla, \ e ).uuJ>v, Givos,

m-, prato.

183. vibrai, sono abitate, invece di vtvarm, e questo per


vivi\vrtxi, da rr)nj, che pass. perf. d vlu>, che
jon. starebbe per
tersi

anche da

viw, o

fatta, abitare.

vito, fabbricare,

ed in

tal

Pu

ripe-

caso Iradur-

C1IUVE OMERICA

12
*"

remo: tono fabbricate. Nity signif. ancora, filare,


"(Ut. neo) nuotare, venire, dividere, accumulare,

ammostare.
v.

1W.
-

m. e f. da piiv,
s, f., pecora, lo stesso che p-riv od apS.
vo\v(oOrtxt ricchi di buoi, ni, ov, m. e f. da poOs.
i7ro\vppi\vie, Ticchi di pecore, uv, ^vos,

1S3. Swn'vYio'i, con doni,


si

consumano, come

156. 3-u,iff<ras, fejgJ,


Itiffrts indica

cipi,

Si intende di cose che

f.

ti,

ec, da Btwfu.
V. sopra. Nota che 3-tche si pagano ai prin-

vesti, vino,

jS, ttrros, f.

pure

come .pu

tributi,

intendersi a questo luogo. Cos che

Tty.iovai '-wgtv

pu tradursi in due maniere: osle leggi o pagheranno i tributi.


Sia placato! imperai, aor. 1 pass, da Safa UV^jca, e nel pass, passivo
nell'aor. 2 iV^i) 1'* Vedi SfMi* al lib.

serveranno
158. Su.jjSHT[

uui, che nel pass,

eiV *)^'.
1

2, v. 860.
j/,ti\iy^os,

da

implacabile, os, ov, m. e

fti'iXt^ios, (a, lav,

XiffSut,

da

\it\i,

f.

dall' priv- e

placido, blando, che da

u.tt~

tS, d., miele. Trovasi anche ftti-

Ijxt-oS, lib. li, v. ia7.

SafiOo'Toe, indomito, os,

oti,

m.

f.

da Sau-w. In-

contri al lib. 28, v. 635, tu.qris, i$as,


ta, ed al lib. 10, v. 293,

t^ros,

ov,

m.

f.

indomif.

Plutone solo implacabile ed inesorabile, e quindi


agli uomini odiosistimo fra tutti gli Dei. etc. Plutone. Orazio lo chiama llacrymablem. Sembra che
Escbilo avesse in vista qusto luogo parlando della
morte.
n

Sola Morie fra

Dei sprezza implacabile

priegbi, e pianti, e libagioni, e vittime;

Quindi tempii non ha,

non are, o

160. vvotiTTiToj, ceda, 2 pers. aor.


arti\xi.

cantici.

imperai,

alt.

da v$i-

Cos qui.

16. voffT, dispregevoli, s,

yi,

qv,

d'onde avoro^w, vilipendere.

dauvnuj, vituperare,

313

unito nono
>.

167.

med. da ivtair-

farttyoprti, detigner, i sing. fui. 1

TOfw, cdJ<w<ro|xai,

f.

J/qjom,

che daoV<ro-

\uti, vedere.

FH mier amente

Fenice caro a Giove sia condottiere,


indi ctc. Fenice. Egli aveva condotto Achille a questa impresa come suo ajo, ed egli stesso fra poco
racconter le sue avventure.
171. eip<M)|XTffi, d i tacere, di parlar bene, aor. 1 inf. alt.
da i^>nf*w, f. Tiffw, che risponderebbe propriam.
alla frase latina favere linguis. Significa anche lodare e pregare, od invocare fauste cose, da tv e fiifti.
173.aSoT-a, grato, piacente, rs, Via, s, partic. pass,
med. formato sopra tscSa, pass. med. del verbo v168.

Sccvu;, ovv. a,%aj, piacere.

178. woroto, di vino, bv, ov, a. che propr. significa bevan-

da: ttos,
rs,

ii,

ov,

m. vale beveria, gozzoviglia, c

<ro-

ov, ubbriaco.

avvitando cogli occhi, parlic, pres. alt. da


otviXco, che propr. significa volgere gli occhi, da
.TUos, ov, m., occhio, d'onde il v. "XXw, annuire co-

iS(t. SuSj'IXwv,

gli occhi.

183. yaiTPxw, a/ ctrcondanle /uicrra, os, ov, m. c


pileto di Nettuno. Da yait, ijs, f. e da t%m.
18i.

piii%'itt>s,

facilmente, da pni'SioS,

poct.

per

f.

E-

pSios,

1) ov.

186. tfpiMyyi, colla cetra, ty\, tyyoS, f.


193. GTv, stettero, invece di tOT/xy, sinc. beot. di \a~TuiGay, nor. 2 ind. att. da 'iffrufit.
ra.yv, maravigliata, stupefatto,

part. aor.

di 9"]-

V. lib. 4, v. 252.
194. S-aatrffv, aedefa, 3 siog. imperf. alt. gionic. e poet.
da 3-aoWtu, invece di cui dicesi anche
e
9-axtitw. Lib. 8, v. 439.
>
196. o Uxvvy.tva$, accogliendo amichevolmente, part. pres.
pass, jonic. per $Exvfvos,
slesso clic

ixW-

j),

ov, da Sxvff**'. lo

V. sopra.

197. Xxiptrov, salvcte, 2 pers. duale imperai, da xtiput,


a e> Forinola di saluto adoperala si nelnel sing.
Chiave Omerica
18

x V

"

CHIAVE OBIKRICA
ricevere

l'atto di

una persona, come

nell'alto di con-

gedarla, ed anche di congedarsi da qualcuno,


w.

220. t^ntfi, sopra tappeti,

r,S,

ijroS,

m.

203. ^wprspov,
ps,

il pi puro, il pi pretto, camp, di ^wm., vino schietto, quasi i^cinjps, bibita pi

w,

vivace.

xpaipt, versa, mesci, imperai, pres.

XEpw,
e-affiS,

alt. da Ktpuput,
o xtpxvvvp.1, mescolare, temprare. Kp&fAa,
mescolanza; axp>XTos, puro, senza mistura,

forte.

206. xpTov, pignatta, laxeggio, concavo, bronzo, Monti,


ov, ov, a., vaso di bronzo in cui cuocere le carni.

Da xpxs, carne,
iv irupS

vampa

uly%, alla

del fuoco.

k.vy%

%s,

f.,

del fuoco, allo splendore

luce, splendore.

208. ffi\oio, di porco sagginato, pingue, os, ou, m.


p-Xtv il tergo, la spina dorsale, iS, iwS, f. da
,

pi|ff-

frangere, separare-, forse perch sta iu me2io

o"oj,

alle parli destre e sinistre del corpo.

r&oXitfav, abbondante, panie, fem. pass, med.

di

S-&XX&J, verdeggiare.

iXaif% di pinguedine,
aroS, n.

il, -i\s, f.

Trovasi pure SXtiqap,

teneva, sollevava in alto, 3 sing. imperf.att. poct.

209.

Sottintendi ie carni.

Tenetia Ze carni -lulomedonte, etc. Cocchiere di Achille.

212. ifiapav^-ti, fu estinta, 3 sing. aor. 1 pass, da \uxpaivw, att. e p.apaivou,ai, med. languire, spegnersi a

poco a poco.
213. vQpixKiriv, bragia, congerie di carboni, ,
av3-pa5,

x.qs,

in.,

cts, f.

carbone, quasi av3-ct,

ii

da

fiore

del fuoco, da av&os, sos, n., /iore.


ffropisas, distendendo, facendo un letto, M. pari. a.

alt.

da arapioj,

(.

latti.

tyvirtpS-s, sopra,, sopresso, byv.

da

Wi

ed vvrtpS-s,

da iw4p.
214. flMKWs, cospersa, asperse, 3 sing. imperi, ali. poet. e
gionic. da ir-aaw.

oso

li li uti

m. Nota che

Xs, di aie, da 5Xff, lff,

gn

fica

wv,
v.

Del fem. si*

mare.

xparsyr&wv,
f. pi.

aaKc pietre,

aYtylt alari,

a), tnv,

ed

eoi.

Propr. indici le basi dello spiedo, sopra

cai stavano le carni a cuocere, da xpros, so?, a.


215. \togiv, sulle mense, sul desco, bs, ov, m. ed anche
v ov, n. Nola che l\tos, of , m., coll'accento sulla

penultima vale misericordia.


216. olrov, pane, aS, v,m.

Tfow^ia, tutta mensa, a, ns, f. quasi rerp^s^a,


da rlrraptS, quattro, e ir^a, ijs, f., la pianta del
piede, giacch la mensa ha quattro piedi.
Patroclo preso

il

pane

lo distribu sulla

tavola in bei

Non si pu determinare in qual tempo


abbia comincialo ad esser nota nella Grecia l'arie di

panieri, eie.
fare

il

pane. La tradizione,

ro, attribuiva al dio

ne.

Da Omero

come

riferisce Cassiodo-

l'onore di questa invenzio-

apparisce che la scoperta doveva es-

sere mollo antica.


la

Pan

Sembra pure che

ne' tempi eroici

cura di preparare questo cibo fosse riserbata alle

donne.
217. xavlotaw, in canestri, ov, conlr. JtavoiJv, ou, lo Stesso che xivTis, tjtos, n.

219. rixfi, parete, os, ov, m-,


za di teT^oS, tos, n. da

muro

laterale, a differen-

che indica

muroin

generale.

220. SrnjWS,

le

primizie,

le

libagioni, a,

v\S, f.

da &w,

sacrificare.

224. Sej'Sjwo, propin, poet. per SSkto, 3 sing, piuccheperf.

me d.

che propriam. significa aveva preso, da

233. Salute, Achille; etc. Credono alcuni che Omero in queste parlale abbia voluto darci esempi de'varii generi
di eloquenza.
fcile
ri

dirsi;

Qual fosse l'intenzione del poeta difcerto si e che questi discorsi sono Ve-

il

e perfetti modelli.

228. sV'Jipirw, di amabile, piacevole, of, OV,

m-

f.

ivi ed ipaw, amare.

Digitizcd

t>y

Google

CHIAVE OMERICA

ti

nel dubbio, nel pericolo, fi, fa,


quasi dicesse posta la mente fra due

i:O. Xoiij,

'232. avi.iv,

campo, accampamento,

d generale il domicilio,

anche iv\%

e dicesi

*|S,

is,

f-

da %vtn, due,

vie..

i3-os,

luogo iu cui

il

f.

Significa

si pernotta,

f EVvi AiXs, i5oS,


.

f.

nome

proprio. Lib. 2, v. 303.

233. rJiXExViyroi,

ida

lungi chiamati. V. la nota al

lib. 5,

v. 491.
233. rtaiHt&at, essere per invadere, per piombare, per
assalire, invece di <rttf&G&at } fut. 2 inf. med. da

trtirru).

236. Ivi^ia, prosperi, fausti,


f.,

iS,

ice,

tav,

da 8t?i, SS,

in.

ovv. o, av, a.

destra.

IH. xpffnpse, rostri, plaustri, os, ov,

Propr. Tale vertice, da x-px, a-, capo.

rostri

sono

le CBtreme parti delle navi.

2*2. (X(3oO, dell'ardente, pernicioso, bs, , bv. Epit. del


s
fuoco: (xals, ti, ov, tenero, bianco.

2*6. fd-ArStti, perire, invece di ?3-ffErJ. V. $>iu,6oS, al


lib. 8, v. 339.
250. pE^SHv-roS, fatto, apportato,

geiiii- ass. pari.

aor. 1

dapiw.
xos,

il

rimedio,

riparo, os, to6, n. da \xlop.at,

il

medicare, sia in senso proprio,


286. yi\a<$paabvn, Vamicisia,
239. Ta ricordi

li

dava

il

*),

1)5,

f.

sia nel Iraslato.

da

ifiXoS, c fplv.

vecchio: tu gli scordasti, eie.

Espressione delicata per non dire luioiasli.


289. Inoltre dar sette femmine che non-han-macchia,
stestperte in lavori, Lesbiane, le quali quando tu
trascelse, e che
so prendesti la ben-fabbricata Lesbo,
donne.
allora in bellezza vincevano la trib delle
etc.

Questo

ste schiave

queun dono quanto uu omaggio

tratto delicatissimo- Il presente di

non

lauto

di quele un encomio del valore e delle benemerenze


non sol'eroe. Le cose pi preziose di Agamennone
no che spoglie delle conquiste di Achille.
xiip,
300. xi\ph-t, cordialmente, da xj>, u., contratto,

cuore.

LIBDO SONO
309. .-vottirtiv,

v.

317

parlare aperto,

1ejtiS

cura
310. ijirsp,

os,

m.

f.,

da

dire precisamente,

mtosiVw, che

nrtinrw, e poet.
proibire.

vale anche ricusare,

da

o\irn~

//ero, e

sema

iriktyluis, apertamente, francamente, avv.

che significa anche

da Xiyw, curare, aver cara.


in guai modo, come.
o riguardo,

311. Tj>^flri, strepitiate, susurrtate, garriate, da rpi'^w,


lo stesso che i-p^w, voce imitali va, Ha propria ad
esprimere il -mormorare della tortora che in greco
rpvysv, voS, f.

319.
320.

*i, nel medesimo, js, , v. Cosi in questo luogo.


xrSxv', cade, eoi. pcrxr3-cm t 3 siag. aor. 2 alt.

di

xwr

9-viyrxw.

321. "ip/antroi, resta,

med. da

lasciato,

wtpKSi(Acti

avanza, 3 sing. pres.

che propr. significa essere cir-

condato, assiepato di mali, ec.


323. mvfyi'i, agli implum^,

-fiv,

iivoS,

m.

se che non possono volare. 'Dall'

f.

quasi dices-

privai, e

da

K-

v'ettuti.

324. fjiaffTax', esca, cibo, a?, axos, f. Propriam. significa


bocca, labbro superiore, da ixa.vctov.cci, maciullare,
divorare. Nota che (xaffo-w significa pestare.

325. vtrvovQ, insonni, os, ov, m. e f. da vrfvos, w, va.,


sonno, e dall' a privat.
"avoY, consumai, dormii, 1 sing. imperf. att. da lavut.

326.

Siwpijffffov, passai,

331-

o'ffxov,

trascorsi, 1 sicg. imperf. att.

da

lib. 1, v. 483, che 6 da wfpiw. f.


e per sine. vpiiffffoj.
dava, da Btfxov, So'xiS, Sffxt, invece di
SiSwS, iS/Sd, da Si'SwfAi. voce rara, im-

^tctirp^aaw. V.
n'flfio'w,

ic-iStdf,

perf. ind. attivo.

333. ^aaiffxtro, divideva, dall'inus. t^w. la stesso cho


tatui, aor. 1

med. Quindi

al lib. 18, v. 511, leggi

Affctif'3-m.

cara all'animo, is, tas, m. e f. da 3-fjAs,


animo, ed aput adattare.
uomini che-dividano-la voce forse isoli

336.

9-i/|Ao!j>a,

3'i0.

Tra

oO,

tutti gli

cuti

318
Viridi

amano

le

oratici

moglie ? eie Egli non combaliea

efie

luogo
per la moglie di Menelao. Ma colesti parlari in
passioni.
de* singolari hanno propriet e grazia nello
v.

<5>p-iiv,ed ixw.
341. i-xk^aum, prudente, wv, ovo5,m. cf. do
coll'asta,
343. ^ovpixTViriv , prigioniera, presa colf' armi,

os, oO,

357. fpA,

m.

f.

da

taeriflcj, le

Spt>, e xr0.ou.at.

acre cose, invece di lepfc, , v,

come sia ipts, per itpES. Lib. 5, v. IO.


360. fyi, cotl'aurora, domattina, da -np, Tps, m. che prometafora l'ora mattupr. significa primavera, e pertina per la rassomigliarne ette

ha il mattino

colla pri-

mavera.
362.

sflflrtoiiiv,

prospera navigazione,

ti,

Uff,

da

f.

(6,

wOiw, navigare.
sos, n. che in365. lav&pv, tomo, s, A, v, da ?piu9oS,
dica il rossore proprio della vergogna.
bianco, can366. nftiav, splendido, iti, A, v. Vale anche
dido.

M.partie. pres- att.


368 iyv$atu>v, ingiuriando, vUlano,
da ifvfip] tv, che da W\ e pp^w, d'oilde 'vfipiS,
tws,

t.,

ingiuria.

376. iZairafoir;

imponga inganni, 3

sing. pres. ott.

da

oWarta.

"ij-awafw, che da wr^w, poelic. per


hanno lo slesso siNoia che dwra?, ed AorafMWw,
gnificato di

incannare.

378 xps, di no scAiavo: *ap,


pr. significa .capo.

Qui vale

invece di xaptj,

uomo nullo, manci-

che
Cario, quale altro di
pio, talch taluni traducono
schiava ad altrui.
quella nazione Caria che si offriva
che. Cosi qui. PeraStn, in luogo, in vece, egualmente
luogo di uno schiavo,
ci, iv xaps TtfD, vale in
nulla, o se vuoi quanto un Cario.

quanto un uom da
dieci370. BxAxis, dieci volle, da Sex,
pervengono, 6 sing.
381 vrvriviOOereu, sono importate,
wps,* <wo|ai, ovvero
pres. med- da -ori per
vtiua ou,<*(.
pres. ind. alt. invece
3B. Soi^v&tfi, uanno, escono, 3 pi.

"di lloixywt', dao'xvw, od oppiami.

DigirLzed 0/

Google

LI UBO

KOflO

sing. pass- peri',


S92. Itrtomt, convenga, sembri adallo, 3
ind. med. di btfftxv, convenire: voce rara.

meramente riempitiva equivalenqudem- rti per &to>, nel senso di


9-v, mccA*o, cumulo.
pass,
390. povtch, custodiscono, proteggono, 3 pl.prcs.iud.
394.

JHv. Qui

particella

te alla latro

da pfcw; che propr. significa trarre.


yauAw,
399. Hu-avri, posata, as, avros, part. aor. Idi
quasi da ^w^w.
o al402. ixr^a3-ai, aver avuto, aver conquistato, gionic.
perfetto
licarrt. per arcresi invece di xir.vvaS-M,
inf. pass,

403.

come

trovasi litri)"-*' per

xr&ouni.
prima. 0 ehe

<ro w'piv,

xx<rnj, da

l'articolo sta attaccato ali av-

come si usa talvolta dai Greci, o che si rifeDel resto


risce all'antecedente wroXi3-pov, citt.
quando ripetuta, come qui, la parola erpv, la priverbio

ma
.

volta significa

prima,

la

seconda ch. Alcuni co-

dici leggono voirpv in una sola parola.


404. XiVos, marmoreo, pietroso, os, n, ov,dalas, abs,m.,

pietra.
(^fi-ropos, del saeltanle, tap, opos,
lo,

406.

da

Xr/io-ra), riconquistabili,

av,

m.

Epitelo di Apol-

<3uf/iu.i

da <n, ovvero

prendibili in guerra, s,
a.s, f.,

preda. Alv. 408 leg-

gi iiirrs.

407. xtiito'i, conquistabili, s, -h, v, da xto[ai.


v, da
409. lTii. /ocite alVacquisto, a prendersi, s, ti,
ati'piw ed sftov.
.ftti^iTaijha'vareato, oltrepassato, 3 sing.
da ulica/. Cosi iu questo luogo.

411. hxS-aoioiS,

le

f.

lmed.

duplici, te due, os, , ov, lo stesso eh.-

haahs, edatlic. cWrs, da BixS-*, doppiamente,

Wxis, da Site/.
voce poelic. da Sis, sincope per
stesso che
418 Supv, diuturno, (uns o, s, , v, lo
soitinlenvaibs, da Iw, a lungo. Qui ad ivi aipo*

H-

di xi)Q * ol'i tempo.


persuaso,
417. ^pu.y^->ia'*'[A*iv, boia esorlalo,

1 sing.

CHIAVE nautici
aor. i

med.

ott.

da iaO-os, of,

da wapa pv!HofUxi,
m, discorso,

fo ricame

f.

-JirfouMi,

che

v. 420. iwrspEffjc*! protesse, stese sopra,

me wrtpixw X 'P B

'

da iiriij^w. Meta-

r, *' s. significa difende-

re, proteggere ale-ano.


426. flro(AnirfaTos, deponendo Tira, genit. assol. pari,
aor. 1 att. da A-rofMjWw, f. iVw, che significa anche
irritarsi grandemente, giacch la prep. rto quando

accrescitiva, e

quando negativa. Lib.

2, v.

772. Dal

rad. pwjw'w, che da u-ws, l'ira.


433. AvoEwpTiffas, vergando in motta copto e con sospiri,
pari. aor. 1 att. da vaffpiS-j, f. Cui, che propria-

mente

anche

significa ardere, ed

mandar

fuori sof-

fiando.

437.

0 difetto. /(olio,

lo

chiama tale per benevolenza.

443. pTjTiipa, oratore, retore, maestro,


pw, dire, pariare.

wp^jerTipa, attore,

-np, lipos,

m.

<fip,

iipQS,

m, da

jon. invece di irpctx-

Hip, da voitftiw egualmente jonico per

flrptfffw

rp-TTOJ, fare, agire.

446- tWoj-iKTaS, radendo, part. a. 1 alt. da Voj-vw, f. ffw,


dal radio, gct/, che vale anche detrarre, levare.
449. wocXXax/SoS, fanciulla, giovinetta, S, iSof, f. da flrdXxos, m., oiwine, da nrAlw, vibrare, perci
che l'et giovanile atta a vibrare l'asta- Pel femm.
trovi anche waMaxi, 7|S, f.
482. lyfvtpm, odiassi, avessi in odio, 3 sing. aor. 1 ottat.
eolie, invece di iy^rtpat, da x&Ecipta, che da

X&oS,
483.

tfftfsis,

tos,

n odio.

sospettando,

s'iS,

tftfa, Iv, part. aor.

1 pass.

da ooftai, che propr. significa opinare, giudicare.


434. xariiparo, imprec, ma fedisse, 3 sing. imperf. med.
da xowapo|Ai, che da pi, &s, f., preghiera.
'Epivvvs, l'Erinne, V Eumenide, is,

>oS, f.

Furia in-

fernale.

488. tyidffto'S-at, fosse posto a sedere, fut. 1 infili, invece


di lylato&ott, da fyiZtn, composto di iwi, c di ~tZu>,

Che non permettessero che

si

adagiasse sulle sue gi-

libro nono

nocchia

un caro figlio

bambino usciva

321

generato da me. ctc.Dacch un


luce usava, presso i Greci, il

alla

padre di esso collocarlo sulle ginocchia dell'avo, co-

me

il

pi caro regalo che potesse

guardavano come
il

morire senza

la

massima

figliuoli.

farglisi. I

Greci ri-

delle sciagure possibili

L'imprecazione di una

sciagura era cos orribile che per ottenerne

conveniva ricorrere
Quindi allora

no

alle Furie,

no

tuttavia fra

Chinesi. Essi riguardano la sterilit

con tanto orrore, che


sto aver

tal

l'effetto

ed agli Dei dell'Infer-

il pi grande obmedesimi sentimenti regna-

la sterilit era

brobrio di una donna.

commesso

il

conjugaii vorrebbero piutto-

massimo

rir senza prole.


tS6. liraps, le imprecazioni,
da pi.

il

de' misfatti che

mo-

feral voto, M., , SS,

487. xa.ra,yfhvto$, infernale, sotterroneo, ci, ov, m. e


da x<r e x^'"'*'> vs, f., terra.

f.

f.

TltpCBfviiix, Proserpina, ed anche Tltpct^vti. Cos

A Chiamala questa Dea quasi devastatrice


sa,

Ut,

di

ogni co-

da Tfui e %ivta. delta anche nptftya.ao'a.,


f.

waif,

terribile, bs,

-d,

v, da ivbs,

yi,

v, grave.

Epiteto d Proserpina. Nota che t-raivaS, oc,

rn. si-

gnifica lode (1).

Gli Dei diero compimenti) alle imprecazioni, e Ciove


sotterrano e la spietata Proserpina. eie. Gli antichi

davano
lo,

ma

nome

il

di

Giove non solamente

parimenti a quel dell'Inferno,

al

Dio del Ciesi vede,

come

e a quello del mare come leggiamo presso Eschilo.


Essi volevano con ci far intendere che l'universo in

ogni sua parte era governato da una sola e medesi-

ma

Per insegnar questa gran do Urina gli


rappresentavano tuttora Giove con
Priamo, come attesta Pausanin, aveva una

divinit.

antichi statuari
tre occhi.

statua di questa specie nella corte del suo palagio,


(1)

La

leziouc di

Wolf ha

itualiro

versi

che mancano nelle

allre.

322

CHIAVE U.UI.K1CA
che cravi

fa dal

tempo diLaomedonte. Questa statua,

dopo la presa di Troja, Della divisione del boltiLo,


tocc in sorte a Stendo, che la port nella Grecia.

489. tfrperfitat,

(li

restare, d aggirarmi, di versare,

pass, da oVpwfdtw, ovvero o'rpoy.u), che da


oVpo^-T), *|?, f., conversione, piegatura, da tTTptyw.
ini.

462. EXixaS, negri, bs,


f.

come

v. Evvi

yi,

al lib. 15, v.

633

anche

me. Al
letto,

lonsi

lih.

e'XjS,

m.

xoS,

sXij-,

'iltxos fiobs.

xs signiGca anche volubile, da

Per altro IXixos,

f.,

volu-

18, V. 401 VXig, vale maniglia-, braccia-

d'onde poi UoVai ed IXjXiWw, che


tt\iu>, voltare, girare attorno.

tutti ripe-

da

463. 3-aXi3-ovTS, fiorenti, da

Xw. V.

lib. 1, v.

lo stesso

che3-aX-

236.

46*. tvfUvbt, rosolati, abbrustoliti, da

Ew od iW, arde-

re, rosolare.

.'H^aiaroio, del /"oco. V. lib. 1, v. 568.


466. w.vvyj.s, per nove notti, avv- invece d wtvvx. t5 >

da ivvta,

e v^,

xrs,

f.,

notte.

467. tV/3i), si esiingtieuu si spegneva, 3 s'mg. aor. 2

da

alt.

ff/Jvt>ufij, ejftngitere.

46S. tvipxios, del f>en muniio, ter chiuso,

SoS,

m.

f.

da'pxo?, tos, n., recinto, chiusura, barricata, da

sTpyw, nneAtudere.

edfAoS,

469. flrpoSpwu, nei vesftofa, oS, ou, m. da


ni, m., casa, che da p.w, fabbricare.
480. ICfrurtv, eslremiid,

H, L'aggettivo iSy^roS,

-a,

ov, vale estremo.

483. v-UaffS-ixi, prendere cibo, gustare, aor.

lmed.

ini.

dall'inusitato irut.

485. oJ/ot, dei comj/analtco, dei commangiare, ov, ov, a.


da 3 irradiai, cuocere, atoruiiaiore.
Tiff^tiv, preienlando, offrendo, part. aor.
yyi),

486.

2 da

che propriam. significa reprimere.


irrigasti, bagnasti, 2 sing. aor. 1

xurivaas,

iri-

alt.

da

xsw-a Seuw.
487. Vo|SXv^ov, spandendo, rigettando, vomitando, part.
yres. alt. da vb (3Xv^w.

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LIBRO BOKO
.

323

488. frTa&ov, sopportai, soffersi, 1 sing. aor. 2


<s-ff;w,

489.

f. T6i'tfo(jWtl.

Smussando
immagini

(e

di

Verbo

alt.

da

irregol.

vivande, e porgendogli il vino, etc. Le


questo luogo sodo apparse a pi di uu

critico schifose troppo; ad altri per contrario conve-

nienti e naturai issi me,

ma

molto

difficili

ad essere

rappresentate degnamente da altra lingua che non


sia l'omerica. Al Riccio piacque n di far prova se an-

o che in verso latino possa quel sentimento esprimerti

si

senza infastidire chi ascolta

Saepe mihi modi darti fediti in pectore vestem,

Emanante

labris vino infantilibus annit.

Qui non credo io (soggiunge egli) che siavi nulla di


nauseoso o di sozzo, bench pur la povert della
lingua latina non adegui la nitidezza e la grazia delti

l'espressione dell'originale.

Cesarotti.
sito

Ora

il

Cosi egli addotto dal

lettore di sottile giudizio e di squi-

sentimento consideri con quanto di grazia e di


abbia saputo il Monti ritrarre questi concetti.

artificio

Eccoli

Son io, divino Achille, io mi son quegli,


Che ti crebbi qual sei, che caramente
T'amai: n tu volevi bambinello
Ir con altri alla mensa, n vivanda
Domestica gustar, ov'io non pria
Adagialo t'avessi e carezzato
So' miei ginocchi, minuzzando il cibo,
E porgendo la beva, che, dal labbro
Infanlil traboccando, a

Irrigava sul petto

il

me

'.2

sovente

vestimento.

491. woisOfinv, adotterei, avrei adottato, doric. per ivotoii]it\v, 1 sing. imperf. pass, da afotiui. In seuso transitivo tratta. TOita-ai, o scniplit-'ementc nfaia6fi.cn

significa

adottare un fanciullo, dichiararlo

figlio.

v.

493. arptirro'i, pieghevoli placabili, s, n, v, da arptyw,


piegare, Voltare.
496. vapovrauvira/a' , piegano, placano, Spi- pres.da irapi e rpwww, che da rpweu, come tTpltru) o

ovpi^w,

.',

.v

,-

'

Aa trascorso oltre, attic. per w(5} da


di mo$%v, aor. 2 di (mi'vw. come se da
do sogg. Nota. Tali verbi in |*i nel sogg. aor. 2 invece di 2,*is, ti, jonicom- fauno Ew, ir\S, i% e poct.
iW, ti%s, ''1. <1 quale dia. ti, cangiasi di nuovo in

497. vvtpfii^,

5, d'onde ^w, ^flS, ity.


t
498. Airai, le Preghiere, ai, wv, f. pi. Significa anche le
Dee che presiedono alle preghierej da .Unropo-i.
499. pvaai, rugose, s, il, v, da pur/s, i'SoS, [., ruga.

vap%$\&*i<;, losche, c+. &iros, m. e f. da ifapupxwrw, guardare cogli occhi torli, con strabismo.
500. \A.t*)S, dell'offesa, del danno,

*S, f.

Siguiiica qui

la Dea che manda gli infortuni, i danni agli uomini.


501- aStvap-h, robusta, forte,bs,., v, duff'Mvos, tos, n.,

robustezza.

<

"

'

" "

'

pTiTos, vigorosa, integra dei piedi, ovs, oBos, m.


f da tp-rioS, iov, m. e f. integro, e rfoOs,
205. WExirpo^f, da (imji precorre, 3 sing. pres.

composta da iV,

eS,

alt.

wp e3-w.

506. (prtpi&S, costantemente, pertinacemente, duramente,


avv. da (frspis, ,, v, che 6 da lavava, stanti e

duranti solidamente.
516, Vf^slfas, tTtoienlemente, fortemente, avv. da Vt^eXqs, oo, m. a t, e questo da Ca^iknS, eos, m.
e

518.

f.,

molto duro, iracondo, da

MrEu 5

ttj>reszi,

n.,

ed <fWw.

ing. aor. 1 sogg. alt. da

522. SwpniTo, placabili per doni,

s,' yi,

v,

Ur-

da Swpov, ov,

dono.

da irap e
726 leggi irvpppurs, nel

rrapp'pt\Toi, pieghevoli ai detti, s, *, ov,

pw, dire. Al
525.

lib. 13, v.
senso di monitorio, esorta tivo.
j?fon(t, fermi in guerra,

U.6V f.jip|Aj

i\s,

ov, ovvero

Digilizcd by

Googfe

unto nono
oS, ov,

m.

f.

325

da X'f>w, godere,

soS, ira, d. quasi

gioire, e f*voS,

godenti dell'ira, ovvero quasi

<jo-

denK de*(a pugna, 0 pi veramente ifnnt ferminstla pugna, giacch x^Pf* 1 !. *> s r significa anche 6aftaglia, e hvw, itar fermo, durare, V. lib.
4, v.222.
Coni Saltellano t Curati e gli Etoli fermi-in-battaglia
-

>

intorno alla citt di Calidone, e s'uccidevano a


vicenda eie. Questi erano due popoli vicini. I Cureti te-

nevano la citt di Plcurone, e mito il paese del fiume Acheloo sino al fiume Eveno, e gli Etoli occupavano Caildone, ed il resto del paese dai fiume
Eveno
sino al golfo di Corinto,
t.

H27- pavvis, l'amena, l'amabile,

bs,

bv,

da p&ut,

amore.
830. ^aXvffix,

le

primizie, a, wv, n. pi.

le

cose che

si of-

frivano agli Dei dopo

il raccolto, da
Questi
sacrificii' ebiamavansi le Talisie, e si
facevano agli
Dei dopo aver raccolto le messi.
luiriS, campo di frumento, Xui, orv.
Awfi, f|S, Secondo alcuni vale il seminato; pi aja,
vigna,

-yovvq, fertile, ubertoso, bs, ov, m. lo stesso


che yvif*os, ov,

m.

f.

da yvau.-zi.

533. io-aro, offese, 3 sing. aor. 1 med. invece


di ^fforo,
da droj ovvero a-rw ed riw. Alcuni interpretano
si penti.

S35. x*uv*]', selvaggio, feroce, %s, ov, m e f.


Propriam.
significa giacente nell'erba, da
i"*< e jon.
.

yJ

x*'V

'

%$, i., erba, ed tvvv, ris, f., letto.


pyjSovra, avente bianchi denti, dal fulmineo
denteM-, oi>s, vros, m. e f. do pyhs, i, bv,
bianco,

ed

oous, qvtos, m., dente.


537. nrpfilvv.vx, dalla radice, avv.

da os, ov,

>>

strappato dalla radice. Al lib. 13, v. 130


avrebbe
altra significazione, quale sarebbe di denso,
accatastato, e vuoisi da alcuni che anche in questo
lN< lf!l>
valga quanto Inr' il^vs, gli uni sopra gli miri,

538.

pi'^-go-i, colle

{ats.
Chiave Omerica

radici, pi'^a,

tjj, f .

Qi jonic. sta per


\t)

pi-

S8i

av&ttfj, coi fiori, oS, toS, a. Al lib. 13, v.

so metaforico leggcsi

t'f

in sen-

fiore della giovent.

dei pomi, ov, ou, n. da (tijXa, aS, f. che indica qualunque specie di nllieri. A modo dei Latini

HTilfctv,

[tiXov,

pomo,

significa

Quindi l'aggettivo |ii]Xui^,

pomo. Nola
.

clic [tiiov

580. oSvi, gonfia, da

pianta di frutta.

qualsiasi
o<ttoS.

m.

f.,

di color di

vale anche pecora.

otSwVw ed oSvw, d'onde oSivo-

pc<i, gonfiarsi, al v.

642.

353. xaMjff^iipof, daJfe belle calcagne, dai bei piedi, oS,


ov, m. e f. da fffvpv, ov, n., pianfa del piede, dedotto da tffupoc,

351.

i]S, f.,

martelletto, per similitudine.

d'Ida, il quale fu fortissimo tra gli uomini terreni


che allora erano, etc. L'Ida qui nominalo e lo sles-

so di cui Teocrito dipinge con

somma

forza la lotta

contro Polluce nell'idillio intitolalo Diaspri.


Cleopatra poi sin d'allora, il padre e lo venerabil
:

ma-

dre nella casa chiamarono per soprannome Alcione, eie. Tutta questa digressione s' illustri leggendo
le

Metam.

di Ovidio, lib. Vili e lih. XI.

538- lvrd>Vvy.QV, cognominato, sopranominalo, oS, ov, ro.

31S9.

aros, n., nome


irkviriv'iQS, della molto piangente,

561.

TaxxTtltxra, giaceva appresso,

f.

da

ovou.,

da troXvsc tftvS-os,

os,

m.

f.

taS, n., lutto.


si ritrasse

cio, invece di nra.ox.x.araXtkfxra,

in trac-

3 siug. piucchep.

pass, da age\, xur c iiroy.su, giacere.


564. ^oXi'^ppJiv, ubertosa, producenle molti fruiti, os,
pv, m- e f. od anche os, i\, ov, da <?opPi, -ns, f., alimento, pascolo, d'onde 9sp(3w, pascere, alimentare.

566. i?(>f>xvv, ginocchioni, avv.

xovv
Al

Lo

si

dice sincope di nrpb-

invece di wpyovf, nyvv, vos, n., ginocchio.


21, v. 460 significa dalle fondamenta, dalla

lib.

367. ^ipo^otTiS, la tenebrosa, vagante frale tenebre, iS,


ou, m. e f. che da *Wp e
jSos, f. da vif pif oitos
,

ifoirw, andare venire.


568- 'Bp(Jfi"tf'*i dali'-Ere&o, 'Epf/3oS, eoS, n, colla parti-

LIBRO flOKO
cella

<fiv

aggiunta

al genit.

327
Ripetesi da Ipoc, <*s,

f.,

terra, d'onde poi tp$y.vaS, i, hv, invece di i^E/3vvs,


v.

-ri,

v, tenebroso-

STO. IXWtfov-ro, supplicavano, 3 pi. imperf. med. di

Xi'tf-

ffQfLCtl.

875. jrsvrftKovTyuov, di cinquanta jugeri, oS, ou, m. e


f. da irtvr\?.o<tra e ybx, ovvero yvia, aS, f., campo, spazio di campo, jugero.
876. ^i\t\v, nuda, non piantata, non seminata, bs, ti, v.
poatv, terra di frumento,

is,

wS,

f.

Significa anche

l'aratura, da paco, arare.


877. \ir.vivt, pregava, scongiurava, 3 sing. imperf.

daXirxvEw,

f.

ffw, lo stesso che

S78. oSoO, limirrars, jogita, bs,

oC.

J.i'ffffou.ai

Al

734, Vedi

879. tfafSs, sbarra, travicetli, porte sbarrate, M.,


tios,

alt.

e \ro\ictt

lib. 5, v.

is,

r.

yoyvoi[*svos,

pregando supplichevolmente,

alle ginoc~

chia stretto, pari. prcs. med. da yowofAai, ofxai,


che da j-vi/, yovvoS, invece di yvyos. Al lib. 1,
v. 427, yvv-t^aiJ.oii.

882.

g.ra-roi,
di xSws,

888.

&cJj,

t
-ri,

pi degni di cura, di riguardo, superi,


v, che da xfiSos, sos, u., cwra.

sia presa, atlic.per XoiTj, 3 siug. aor.

oUat.at*

tic- da awfjti, che nell'aor. 2 d significato passivo.


889. ftaSvvtt, distrugge, riduce in polvere, in cenere, 3
sing. pres. indie, att. da jxavS-uvw, che da a(*av3-ofi, ovvero da 3.pp.os, ov, f., arena.
890. /3a3-v^wvous, avvenenti, oeiie, os, ov, m. e

f. Propriam. significherebbe profondamente recinta, da


(baSvS, ia, i, profondo, e da ^cvn, r)S, sona, cin-

vaghe
donna secondo alcuni barbarico.
golo. Si tradurrebbe dalle

cinte. Epiteto della

603. arra od StfTa. V. al lib. 1, v. SS3.


603. vra], spirito, alito, il, i\S, f. da ciuf, spirare.
608, avYx tl * conturba, disturba, 3 sing. pres. indie, att.
contrailo da tfvyxim,
thttta. Al lib. 15, v. 473 vale abbattere, prostrare.

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328
o.

chiave OHBBICi

022. r.pxvtta^j-ai

annunciare, recure , jonic. per xpuvtitaf. da Kputvu/, C.2 xpavf&.ncl mcd.

ffUai.fut.amcd.

xpa*oP(Ai: nello slcsso scaso sia xptztotlvbj. Significa per talvolta anche regnare, imperare.
crudele, senza piet,

028.

vr,).riS,

(52!).

woivtiv,

do

Xsi|fi,

f.

vyi

trarita,
(132.

tiS,

inS,

m.

f.

per vi)-

ed Xw.

prcuo onde

if

si

compensa un'ingiuria,

ti, ijs,

Vale nuche penti.

630 . urarittas, avendo pagalo


f.

la pena, pari. oor. 1 alt. da

ffw.

Spietato: pure taluno accett

il

prezzo per Vomicidio

del fratello, o pel suo figliuolo ucciso: ctc.


nella descrizione dello scudo

esempio
r

di queste

Achille,

di

Vedremo
un allro

pene pecuniarie. Quando anche pe-

congiunti dell'ucciso accettassero

doui del reo,

questi rimaneva esule per uu anno,

come si deduce
da uua uota del codice veneto a questo luogo. 1 soli
parenti del morto erano in dritto di perseguitar l'omicida L'uccisore doveva andare in esiglio per un
.

anuo;

ma

se

parenti dell'uc ciso erano conlenti, egli

poteva restar iu citt, pagaudo ad essi una certa som-

036.

ma

di danaro.

ov,

m. e

-!-

Kustmio.

otpili, statili sotto

f.

da

"rr

il

medesimo

tetto, oS,

ed ptfw, imporre il tetto, copritravatura del tetto osoluju.

re, d'ondepo?Ti,'n$~, f.,

037. ui[iu.sv, professiamo. V. al lib. 8, V. 413, fJ.iu.arov.


043, av^nlov, vilipeso, abbietto, os, ov, m. e f. da arca,
nuocere ,c ifri.QSjOV.m., impostore. Alcuni interpretano
si

6H.

upido, ed allora pu ripetersi

itali'

priv. e

da Cofs.

jAEra viffTTiv, vagabomlo, cacciato di casa, rjS, ov,


ed audio chttios, ov, m. e f. da (Atra e vw, spanderti, abitare.

6(U. xar... Oo.vZtzt, incenda, devasti, 3 stagi aor. 1 oli.


alt. o

pure aor.

1 iuf. alt.

da

r-a.T.-Gu.\>xw, lui.

%w,

bruciare, consumare.

alla mia- Altri leggono ttj u.v,.


567. xwtA, felli di pecora, oS, $o$rt tosone. KwaS,/.ji'Siuv,

(150. r*i fiTj,

e x<-piov, sigu. lo stesso.

unno nono
pws, materasso,
riversare*

32'j

p\yr>s, tos, a.

da tfffrvpt, rompere,

<.

<

Srfray, sottile, finissimo, bs,

v,

-f|,

da \Ituj, scorl-

care, d'inule U^raisos, , ov. Lib. 18. v.


571.
Swtov, /'mio/ino, tela, w, od, n. che prOpr. significaci

fiore, la parie pi prestante di

nturos, ov, m. 0
priv. e ovets,
w.

una cosa. Nola che

vale privo di orecchie, dall'

f.

aros,

n-, orecchio,

667, mffT-Si> J sorbendo, caH'afenrji, da WtfrTifxi Avv.


irolbaiv', o lodatissimo, ricolmo di lodi, voS, ov,
m.
.

(itili,

e f. da ttlvn, i\s,
lode.
672. ^olrXaS, il nobile, che molto

m. e

soffr,

f.

da

XS,.* <ftto, soffrirei tollerare.

lui rispose

il

molto-sofferente divino Ulisse. Atride

gloriosissimo, re degli uomini


le egli

spegner

la collera,

pie, (Pira ributta

te,

ed

Agamennone, non vuo-

anzi sempre pi
tuoi doni. Questo

si

riem-

modo

di

esprimersi dipinge la viva-impazienzo di Agamennone. Egli non ha tempo di nominar Achille. Il Pope
non ebbe cura di conservare la naturalezza di questo
tratto. Pu aggiungersi che incerto dell'esito, non osa
affrontar questo
Ei

teme

nome

di ricevere

un

ancora odioso
affronto:

il

e formidabile.
dissimulare il suo

nomee come un sotlrarsi alla sua vista.


696. IvriXaS, facesti, rendesti, 3 siog. pass. ind. att. da v<*|fti, f. -hffoj, che propr. significa infondere, talch
qui varrebbe
infondesti maggiore orgoglio, ren-

desti

pi orgoglioso.

701. rsTxpvoy.svo,, ristorali, jon. e poct. per rxpv-p.tvat, da os, ), ov, part. aor. 2 mcd. di
-rpww, clic
Significa anche dilettare.

Per ora andatevi a dormire, posciarh avrete ristoil caro cuore col cibo e colla bevanda (imperoc-

rato

ch questo vigore c lena), eie. Giova osservare che


i Greci aveano cenato
un'altra volta. Cosi i buoni ambasciatori, che furono alla (avola

no
ire

fatto tre

ili

AuliiJIe,

cene innanzi di prender sonno.


tra gli Dei Omerici.

Il

avran-

dio Ven-

non era l'ultimo

Digitizcd

byCciogle

LIBRO DECIMO

DOLOSE SPEDITO DA ETTORE AD ESPLORARE


IL CAMPO DB' GRECIptttr^is,

pririeip,

capi, gli ottimati, jou, per Ajuindica otti-

ovite, da jiiffrss, oS, in. In generale


posto nella ciLlft
mate, quello che occupa il primo
o Guerpervirl o valore in guerra, da "ApijS, Marte
v. 44, da
ra. Talvolta aggettivo, come al lib. 3,
apidraS, 7], ov, ottimo.
{.

SiSfuiftivoi, domati, vinti,


perf. pass,

avvinti,

oS,

i\,

SeV^"'

scuso d

pari,

av,

da <xa,iaj o SuAw, rfomore. Al

lib.

li,

e, ' , i,:a, -

05 nel
siw, u,
?li/xsp6s, (/oice, joat-e. s, f|, v, da r*"*"*,
ilswcos, sos, n.,
che vale lo stesso, e cheripetesi da
v.

i.

2ib, incontri

'

mosto, sveco dolce.

Giunone dalle

Siccome quando lampeggia il marito di


indieibil pioggia,
belle-chiome, fabbricando o molta
Chi ha veduto lampeggiare
o grandine, o neve, etc.

Rossu

nevica? E il
lo Scaligero) quando
cita esempi di
risponde, ehe questo 6 possibile, e ne
Il Cesarotti meglio ricui fu testimonio egli slesso.
dicendo, che questi lampi non erano natura-

(domauda

sponde,

li

mo

ma

Giove. Notiaprodotti straordinariamente da


passaggio che il CesarotLi in generale

qui di
avverso ad Omero,

ma e presto quasi sempre a difendifende quasi sempre


derlo dalle altrui censure, e io
bravamente- Di questo

modo

egli

non ha

fatto

il

mi-

LIBRO DECIMO

commento

glior

possbile;

331

ma

difficilmente

avrebbe

poiuto cogliere veruna occasione in cui mostrare pi

fi.

chiaramente il suo ingegno,


x,\aZotv grandine, a, i\S, (.
vi^etv, neve, be, ov, m. lo stesso che ti^S, xooS,
che 6 da vi<ftu, nevicare.
t

7.

X'v, neve,

>v, vos,

quasi

il),

f.

x' wv da X' w fonde>

re, liquefare.

irXvxtv, capri, 3 sing.

da txXvvoj, jon.

ini per f. alt.

per ItitAssio, spargere sopra. Vale anche imbiancare, e particolarmente con farina, da^rXYi,
f

ovvero nrautrait,, i\s, f., fior di farina.


anche parlandosi di neve, come qui.
8.

teux favolo,
i\s, (.,

Quando

di

amara,

atroce, bs

amarezza. Qui

sommamente

spressione

Si

adopera

^, bv, da irivx,n,

genit. gionic.

la neve polvereggia

che luogo la gran bocca di

campi, ovvero in qual-

amara

guerra;

ctc.

E-

poetica che rappresela al

vivo la voracit distruttiva di questo flagello. Eustazio.

Questo

modo

di dire enfatico,

gine, era familiare agli

presso gli scrittori sacri, In

custerunt
9.

10.

eum

che forma

imma-

Troviamo spesso
bocca della spada: Per-

orientali.

in ore gladii-

vtffTtvx'Q sospirava fortemente, 3 sing. imperf.


alt. da -va ffTSvixx't,', che vale quanto ffrivto.vi3-v, dal profondo, dalfimo, invece di vtiro'tv,
avv. dall'agg. veiaroS, per vtbrctTai, infimo, saperla!, di vos, jon. vqs, recente, novell.

Ci.

avatyyutv, di rampogne, iy, tyyos,

JS

f.

da SupaCu},

ovvero -irrw, aiiic. -tfi/pi^w, emettere sibili, suonare la zampogna.


aW udire la voce da' flauti, e delle zampogne, e 'l
frastuono degli uomini: ete. (Jucstn metafora di ua
uso meraviglioso nel sublime, e comune agli autori
sacri presso cui leggiamo la voce del tuono, la voce
del flagello, la voce delle ruote, la voce del sangue,

20.

e persino (a voce della spada.


AXgPixaxos, rimedio dei mali, via di salute, as, ov,

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Google

CHIAVI.

m.
.23.

f.

OMERICA

da c&S-w, -rimuovere, allontanarti, cacciare,

difendere, c xetxs, "fi, v.


afoivhv, rosso hs, ti, ov. Propriamente avente
chie rosse. Lib. 2, v. 308. Al

lib.

mac-

18, v- 538, nel

senso di cruento, insanguinato,


iiac-eero, indoss, vest, invece di

di frrir|M, ossia di &w.

Da

tidara, nor. 1 mcd.

questo stesso verbo viene

Wo. Lib. 12.

la voce ho-To, piucchep. pass, per


v.

m.

24.

"3-wvos, di fulvo, wv, uivas. V. lib- 2, v. 839.


*oBt)jms, rfijcendeiirc /ino ai piede, t,s, os, m. e
da -nvExTjS, os, m. e
disteso in lunghezza.

26.

f!U?ipGJa"JV, sulle palpebre, ov, ov, n.

La

f.

pelle che si

stende sull'occhio.

tyi^uvt, sedeva, 3 sing. impcrf.


da i^ivw, pigliando

alt.

tempi da

sedere, da ffto. Al lib. 23, v.

da

'i'Q.m,

238

tyZfivta,

cbe

sedere, o

far

sta nel senso di

stanziare, ordinare,

27.

mare. Veramente aggettivo da vypbs, t\, v,


umido, da fiw, piovere. per adoperato anche so-

vyp-hv.

stantivamente per mare,

come

sottintendendosi xilivS-as,

ra, nel plur.


30.

38.

ql>,

a questo luogo, quasi

via di

mare

e di (er-

ri xiXsv&a.

f. In generale indica tutto che


si pone in capo n modo di corona, c corona.
liraxovav, esploratore, os, ov, m. lo stesso che <rxotS, da a/.bTrQij.cti, osservare, sorverjliare, d'onde

o"TE^vi]v, Velmo, %, f\s,

ffXD^rictCw, osservare dalla specula.

44.

xtp^a\li\S di prudente, accorto, oS, a, ov, da xtpooS,


tas, a. che propriamente significa lucro, ma talvolta
,

anche astuzia.
.46.

Upomv, ai

sacrificj, vittimo, bv, ov, n. usalo

sostan-

tivamente, da isps, , ov, sacro.


S2.

Solixv, per lungo tempo, avv. da SoXi^s, ti, v,


(ungo. Serve ad indicare tanto lunghezza di tempo
quanto

di estensione,

V. 55.

a sorgere, ad alzarsi, invece ili vaarii2 ini', ali. da vi'cViip, com-

v&r'fyttxai,

vai,

allie. e doric. aor.

posto da vtx ed

C5.

.{l

trry]y.i.

por .tt>ij.ii, vaghiamo erranti per la notte, 1 plur.


da .-ippoT^w, f. w, che da apprr,

fui. 1 ali.

f., none. Talvolta adoperalo solo, lalvolia


unito alla parula vv%. Qui if!>porZoy.sv a/li\l,av

vale et incontriamo gli uni cogli altri.

07.

arida, chiama, 2 imperai, prcs. mcd.

yS-hrauoti,

f.,

rpwopvai,

il

cui perf.

v.

medio invece

peri', inf.

iypmopa.

ropw, al lib. 7, v. 371.


tvwx^i, comanda, imperai, prcs.
di vjyv&i, da iv-Zy/i^i. Quindi
I8.

da

gojnxi.

hpiirop3--xt, di vmjUare,

di l-

dall'attivo iyp-ii-

alt.

sing. invece

vi^Sw,

lib.

il,

189.

Nominando ciascun nomo dal suo padre,


schiatta, tutti onorando,
le

persone

e dall'avo a

quente ihc

l'itolo

fa

di onore,

Omero

e dalla sua
ic. Da ci s scorge che
denomina va oo dal padre

in ({liei (proni si

di tali

il

che giustifica l'uso fre-

supraunomi.

US).

jtsyot^fi, wsnvcrbi&ci, vantati. 2sitig. imperai, prcs,

71.

ut, scagli,

med. da \ktyd\iZtd,

81.

83.

mand, 3

f. o"uj,

d'onde

(*!>

aVto/W(', da

sing- import", alt. invece di 'tt,

e questo per iy, da "jv, iinperf. da njjxi.


l^iptuvsTo, domandava, interrogava, 3 siag. iinperf.
med. di ^spisivui, che e da put, dire.
hpyvuinv, oscura, tenebrosa, loS, , ov, dap^vTj,
t]S,

f.

e doric.

lip^va, tenebra,

oscurit,

da

Spicca,

ioS,

m. da

coprire.

8i.

1)1

94.

ovpiiujv,

dei vegliatiti, dei custodi,

)S',

oojioS, ou, m. che da upj-ui, vedere.


V/.fyu.at, vado errundo, da rrXa'^u), far errare.
1 pers. sing. porf.
pass- sono fuori di.
me, impazzisco, inferma stupidisce la mente. Munti, verbo pool, da -lux-rita, col plcou. della sillaba
)., ovvero da ili^w, clic sono da ilita, il quale

'kc.{}ATi\\j.ai ,

Qkjiuzsa by

Cooglt

significa

appunto esseri di mente incerta. Alcuni

1d

fanno tempo presente di \vxriita.i col radd. del

come

al,

Axj*(Aat.

).\i\y.!xi, e

1)6.

SpaivtiS, melliti, fai, 2 sing. pres.


slesso che Bjiw.

98.

iSSijxTSS, stanchi dalla fatica,

100.

lSf*. E "i

partic

di

da

ovv.

?pai'vi, lo

h^kotS,

poel. invece di aijS^xT, da

tempo pass.

tiViaj, clie oltre

alt.

suddetto scuso, ha quello di non


Tje-s,
0, soaue, lieio, ovve-

il

ritrarre piacere, da

ro da Sw, piacer.

sappiamo.

pi- pres.

alt.

da

e aor.

ed allora

\tiv,

ed
ovvero per TSo-

sta per Ttr^ic, sinc. di To'au.sv,


leniti, sapere,

da

ali.

t'Sw.

101. \ttvziv\<f Mi, desiderino ardentemente.abbianola smania di, 3 pi. Cut. 1 da u.swoiviw, f. ifftf , che ripclcsi

da

\/.tvaiv% "OS,

da

fjiivoS, toS,

(. ,

.,

impeto,

smania

di sapere, ovvero

coraggio, ardore di animo. Al

lib.

fttvotvhaj.
12, v- 59, incontri ^voivui, ed al lib. 13,

no ci'rfameTtfc, non assolutamente.


Httrbrm, assai lontano, superi, di xaff, tonfano,

104. o
113.

il

cui compar. Hctartpoi.

120. air i&<x$3-ai, accusare, inf. poel. per iTifttfS-wi, d'onde poi ncIl'oLlul. irtbuiTo per -oj-ro, lib. 11, v.
oi}3.

aS,

Vale anche incolpare, accagionare, da iiria,


causa, colpa.

T.,

121. fiutiti, rtpoja, cessa, s negligente, 3 siog. imp. alt. da


[ufliw, o (t3-ii]|Ai, f. VitfKJ. Talvolta e con un geni-

come al lib. 13, v. Ili, tal' altra con un iiiliuistesso.


to, come al v. 23 del libro
iwtfT), stette, comparve dinanzi, 3 sing. aor. 2 ind.
alt- ncuir- come si disse di \tr<r%v. Da ifitfirrty.i, fut.
tivo,

124.

WtBT^u, che significa accostare, porre

dappresso.

127. Vi>pSov, afWiai, aor. 2 ind. alt. di flfUfp^w, che c


da (ppA^w, dire. Nola per clie-Vi?p,op.ai significa

considerare, comprendere.
ttS, iffrfa, sv, da
133. tfoiviKtrfaav, porporina, purpurea,
yoivi%. V. lib. 4, v. 141, e iih. ti, v. 210. Al lib. 12
V.

202 leggesi

^lffiSlS, Effffoc, tv.

'335

LIBUO DECIMO
u.

131. itraS/Mf, talare, 06, a, av,


jfeja. cio che

tBiVw. Propriem. di-

ila

pu distendersi

in

lungo ed in largo.

ampia.
ovln, crespo, ricciuto, torto, os, m. ov, da iTkw, contorcere. Al lib- 16, v. 224, e nel scuso di molle, tenero, ed al lib. 5, v. 717, in quello anche di esiziale. Concorda con h*x vn, che propr. significa lanugit

ne,

ma qui

vale pelo della clamide. Monti traduce

felpa.

133.

ov, canPacata, invece di hxadp.ivaS ,


e(1 abbandonalo 1'aumenlo, pari, pass,
passivo di x&^co, ocMmtnarc. Alcuni lodieono sn-

xa^vov,
giala la

o"

in

cope di faaxnv&vnS, pori. pass, passivo di axiapportare tristezza, dolore: laiche yx oi


&xa%uro* (radutesi sfa apportatrice d dolore,

XW>

da 5x oS i soS > D '


143. /Sl/SA***, opprime, 3 8Bg. perf. au. do (Ji4w, che vale

/r otofcnsa, da

fJi,

io3. ffctvpwriipos, pel calce,

punla che

f->

il

m. Indica quella

palo.

ffrpMro, era distesa, piucch. pass, da arpvwp.i e


arputvvvoj, sinc. di ffroptw, f- tf-rpuHfoj, pass. Iffrpwx. Nel passivo oVpwjAai,- il cui aor. 1
Stf-rcufS-niv,

e nella 3

piucch. tarpana.-

pi.

pyecfjXoio, di agreste, os, ov,


stalla

ns,
J'tS.

woienra.

i\pos,

i\p,

quale 1" asta couliccada arcivpau, che significa pian-

sia nel calce e pei- la

ta in terra sia rilla,

tare, ficcare in terra


iliS.

f.,

il

campo, da prs,

e f. quasi avente a
m., campo, ed AuMi,

m.

ov,

stalla.
alt.

'Awtw

ttvov

wrtiv

fiorito.

V- fw-

wTEis, dormi soavemente, 3 sing. pres.


propr. significa
vale dormir

tov

Su

fiori,

ma

un lonno uhm, quasi

al lib. 9, verso

657.

stai tutta notte sfiorando


sonno a etc. L'espressione vivissima, sfiorare il

figlio

il

coqfiere

di l'ideo, perch

ti

II
sonno, gustarne il fiore dormire saporitamente.
verbo assacolse lo spirito valendosi del

Bilaub ne
spensierata siouporare Questa voce rappresenta la

Digiiizcd by

Google

rezza di quell'eroe clic fa un bel couiraslo alla trepi-

dazione degli
. 100).

altri.

odi, ascolti, da fca,

ctt'ls,

verbo

sing. pres. att.

Quando vuole il geoit-, quando anche l'accusai.


comealv.532.Significa anche s;iirflre.V.lib.l5,v.2S.
sul colle, he, ov, m. da 3-pwtfxw, salire, in-

poet.

S-pcuff/xt;-',

nalzarsi, sorgere.

164- tfxTXis, paziente, tollerante delle fatiche, oS, a, ov,


V. lib. 2, v. 112.

165. ov vu, forse che non.

d e fesso infaticato, oS, v, id. e f. Inconanche per *.3xo u.T)%avoS, lib. S, v. 130.
f. come /.-fi col pleon. della fi.

167.

fi'iiX'* 1'^'

173.

jS,
<*f**|S, punto,,!.

trasi

>

gupoO, dei rosojo, rfoi coltello tagliente, s, o, m.


proverbiale,
IfK-i f poti 7ffrarat x|*T|S, detto
rhe Monti rende con questa frase: stanno sul taglio

Qui

Del resto l'agg. %vahs, , ov, signidella spada.


incidere, ecc. da gito,
fica acwio, allo a radere, ad
lo stesso che ^tat, -radere, incidere.
da iypuro182. iypijyopT, vigilantemente, attentamente,

pw, vigilare.
183. Sttfwpiitfovrai,
pass, da

<t

s(nto

Wwpw,

m.

f., dt'flSciie

3 pi. fut. 1
che da Sttroupos, ou,

custodiscono

f., i|ffw,

a custodirsi, da o&pos, ou, m. cw-

stode.
ujv, ovoS, m. e f.
18i. xpaTfp^povos, feroce, truculenta,
tj>pfiV, evs, f-,
da xparsps, ., ov, forte, robusto, e

mente.
ISO-

TETpi^O', erano
perf. pass, per

conversi ed attenti, 3 pi. piucchejoD. invece di -rtroap.-

Tsr^aro,

pivot liffMV, da rptT'w.


193. X*Pf* B

Qui

>

ff'

f,trf,'>

dei nemici,

197.

Mroffj n V- llb 13 v " 31 '


3 io? *
indicherebbe la causa del gaudio
'

'

proprinifiritc

jib*av,

"ffav,

Opper puf tradursi ludibrio.

andavano, seguivano, 3 pi- imperf. invece di


da s'p-i, antfiir, che da itoii fermarono, sedettero, 3 pi. imperf. pass,

108. iSpiowwro^

da Spt&opf,

lo stesso

che Scopai, sedere-

Digiiizsd

Coogfc

11.202.

204.

Tiyxvffzov, parlavano, consultavano, 3 pi. imperi',


alt. giouic. da <Tt^zbax.uj, invece di -tt^lckw, che
da fffxut, Io stesso che <fr,fi, o (fato, dire, Eni
anche nel scuso di mettere in luce.

v, forse non, iuterrog.


205. roXp-ijtyir;, con audace, US, ttiax,
o'vr.

f.,

207.

sv,

da rXfxa,

*)S,

audacia.

ipTifA/v,

discoso,

rumore,

ts, sos, f.

212. o-xijJHs, saZiw, incolume,


tos. Lib. 3, v. 892.
iiroupviov, celeste, sopra

rfi, los,
'

m.

f.

'\~

da o*x*-

w, m. c f.
una pecora negra,

i cieli, <is,

213. Ciascun di tulli loro yli darebbe


femmina col suo agnello sotto alla poppa, presente
a cui niun altro simile; eie. Il color nero della pecora fa probabilmente allusione all'impresa notturna. Nel codice veneto accenna uno scoliaste che la

pecora nera fosse rara in quei tempi.


216. virppnvov, portante l'agnello, avente Vagnello alla
poppa, M., os, w, m. e f. come vnrapvoB, ou, in. c
'

f. da tps, ffpfs.'
xripxs, dono,aS, tds,
,

n.

Quasi cosa posseduta, da

217. SaT^ffi, nei conviti, latry, t)f, f. come tuis, tos, f.


XjvrtvqoS, nelle feste, banchetti, n, j]S, f. d'onde si-

lawiy^w,

banchettare,

vuffTiS, ov,

m., convitato. Lib. 17,

lib.

l, v. 241, ed siltwfiv.

377.

223. 3-ao(r*.^T/3ov, maggior nell'audacia, pi audace.


usato sostanliv. Il positivo e D-apcraltos, a, ov,
che daS-doffos, oS, n., fiducia.
2b.PercioccM due andando di conserva l'uno previene l'almeglio; eie. Questi versi di, avvisando qual sia
vennero proverbiali, e sono citati da Platone e da Cicerone, bench a dir.vero la espressione della seuteiiia
tro

non abbia nulla che la raccomandi: Meglio pi concisamente Euripidi:: nonio fi/o tulio non vede.- il proverbio e ancora pi energico: un uomo, niun nomo.

Salomone divinamente ispirato unisce la parabola alla


E meglio esser: due essi traggono vantag-

sentenza:

CHIAVE OMERICA

3^8

gi dalla lor societ: se


o.

uno cada,

l'altro

226. jijaatov, pia tardo, comparat. wv, ovoS,


10 vece di

fipxowv, da (ipaos,

il

ni. e

rilevaf.

poel.

t'\x, . Incontrasi ali-

ene ftpatb'rtpos , e nel superi, fipctvrurns, c |3(iquale al lib. 22 y. 310, leggi ppSlOVOS.

Wros, invece del

227. L'osi disse; molti allora voleano seguire Diomede:

La

ripetizione di questo verbo

mostra

etc.

la prontezza e

la gara de' capitani.


328. ipaiyofAvwv, degli astanti, gcuit. pi. pari. pres. pass.

Cosi qui da fwVofUt*.

239. ;i'pova,

ii

2*8, trovi
11

cui dat.

peggiore, wv, ovos.

x P 'TEpoS,
x^'j
E

al

m.

e f Al lib. 2, verso
.

lib. 1, v. 114, j^sparnv,

v - *> e

'

acc

X^ a

>

e uo-

min. pi. xtpjjss.


231. ctvErat, ti affretta, va veloce, 3 sing. pres. pass, da
vui, poet. per vvtu ed avocai, per fofiai. Significa anche compire, fare.
Poich la notte assai sen va, e presso Falba: la stelle gi si avanzarono, e pass la notte pi di due
parti, e non ne rimane che il terzo, etc. Questa sem-

bra una tautologia inopportuna: se la notte era cos


il tempo a replicarlo tre volavanzata, perch perdere

le? Questo apparente diletto e ima bellezza. Ulisse


tempo che resta per atl'reilar

insiste sulla brevit del

maggiormente
253. polpa, parte,

E non ne

oc,

il

compaguo. Eastazio.

as,

rimane che

f.

il

Cosi a questo luogo.


terso etc.

Greci dividevano la

notte in tre vigilie, vale a diro, rinnovavano tre volle

la guardia. Osservisi che gli esploratori

no uscire che nella

terza vigilia,

quando

non potevat fuochi dei

Trojan! erano gi speuti; uscendo prima sarebbero


slati scoperti.

Eustazio.

235. Trasimede forte guerriero etc. Figliuolo di Nestore.


256.

cip.ynr.iS, di

doppio taglio, acuto d'ambe

la

parti,

1]S,

os, m. e f. Da &sjj, i\s, f., punta, e da |A?.


258. a^aXv, sanza cono, oS, ov, m. a f. Dall' a priy. c

da

yxls, ov, m., cono deWelmo.

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339

LIBRO MXI.TIO

Wa^ov, senza cresta,

05,

w, m.

f-

da

l<pos,

ov }

ni.,

cresta, cervice.

E sul capo gli pose

la celata (orina senso pennacchio

e senza rimiere, etc. Si

elmo

di mi-tallo

armano

alla leggiera, senza

pernon essere scoperti

al di lui

dore, ed essere pi lesti io caso di fuga.

splen-

La qua-

etc. Questo modo e da gramOmero chiamar quesuo nome senza avvisarci che si chia-

chiama barbuta-

le si

matico, e non da poeta. Doveva


st'elmo per

mava

il

cos. Scaligero.

xcvraWvZ, barbuta,

tfj*; yos, f. Cosi traduce Mouti.


Del resto indica una specie particolare di elmo schiac-

cialo, senza cresta.


261. lllerione. Principe di Creta e compagno d'Idomeneo.
Diede ad Ulisse arco e turcasso e spada eie. Era costu-

me

fra gli antichi di far questi regali militari a' valo-

rosi avventurieri. Cosi Gioitala nel 1 libro de' Ite c.

1S: Spogliossi dell' abito che aveva sopra di se, e


Io

263.

Ed

pose indosso a Davide insieme coll'armadura sua

sino alla spada, ed

al

suo arco, e la cintura.


acconciamente asset-

al di fuori vi stavano bene ed

tali d

qu

ghale, etc.

e di l

filari di denti di zannuto einDacier suppone che la gola spa-

due

Madama

lancala di un cinghiale servisse di cimiero all'elmo.

Ma

dall'ispezione di alcuni

monumenti

antichi vi

luogo di credere che gli elmi dei Greci fossero guarpunte che servivano a difenderli da'colOmero vuol dire che le punte dell'elmo
niti di varie

pi di lancia.

di Ulisse erano denti di cinghiale.

264. vs

di cinghiale, porco, vs, voS,

t/Gs.

Fors'anche da

m- 0

f.

S-tty, sacrificare,

lo stesso

che

quasi fosse

JXiSjgiacchc nei sacrificii cominciavasi dalt'immolare


la specie suina.

frequenti, folti,

oS,

m.

f.

lo stesso die

&aniS,,v,lib. 1 v. 82, da &aft, spetto. Nel noni,


Cosi presso i poeti.
ed acc. pi- &(*s, e
XfiV,

munivano, rivestivano, 3

invece di s'x*> J a "ix<"-

pi.

imperi", alt. poct.

310

CHIAVE OMliHICA

v 26S. iirtar<x\*.ivws, saputamente, dottamente, con vago lavorio, M. da i?itfT*i(*i.


.......
.

nrikoS, berretta, pilea, o;, ov,

Monti traduce: tfn

jrowo /W(ro di cucuxzo guernia.

E invero indicherebbe un potai bercilo che proteggeva il cucuzzolo.


Ed in mesto era commessa di lana etc. Il Cesarotti
come
come

Si

vede, interpreta di lu.na,

ma il

Salvini dice

il Monti, grosso feltro,^ Grevio poi, addotto


a questo luogo da esso CesaroLli, illustra la cosa con

La voce pilo usata uel Usto indica


lana che si metteva sotto l'elmo, percapo non ne restasse ammaccato. Lo stesso termine significava pur anche quei calzoni di lana che
la

seguente noia.

una

berretta-, di

ch

il

gamba sotto gli stivali, per


Non convien dunque confon-

Greci adagiavano alla

difendersi dal freddo.

dere

pilo col pilco, ossia cappello del quale

il

ci antichi

non facevano uso

se

Gre-

non viaggiando per

ri-

pararsi dal gran caldo o dalla pioggia, poich in ogui

tempo andavano a capo scoperto. Siccome poi


i Greci de' secoli pi bassi, chiaraarano pilo qualunque arnese che copriva il capo, quindi avvenne, che
contro il senso di Omero, attribuirono ad Ulisse il
pileo moderno, che divenne il distintivo di quell'eroe,
altro

come

medaglie e nesempre Ulisse con-

la clava di Ercole; perci nelle

gli altri

monumenti

antichi vedesi

trassegnato col pileo.

E finalmente

alhra coperse il capo di Vlisse, postavi


Un elmo, non comune sembrava meritar
che se ne facesse da storia- Ci ne rileva il pregio.
Tutti
lavoridelle arti, come pi rari, avevano allora molto maggior importanza. Ci forse, pu scusare
Omero di arrestarsi a queste minuzie.
sopra,

etc.

274. pwSiov,

un

airone, ardea, specie di uccello, os, ov,

m. Trovasi anche ipw^as. Era sacra

a Venere.

288. cVei, segui, tieni dietro, jon. invece di avra, aor.

med. imperai, da ovjjiai, che


amjtw.s.,
289.

p.-fio"7-o, fece,

.T'i'h

'

sta per \<inro\>.ut

ed

>*.'

comp, 3 sing. aor.

med. invece di

i-

Digiiizod &/

Google

t>.

f*ijtfTo, da ft-fiBofioei. Al lib. 15, verso 253 leggi


ft-ilTao per (/-Vw.
290. wp^paffo':*, propizia, pronta, benevola da srp^pwv.
292. />i>nrw<iv, arante ("aroa fronte. Epiteto del bue,
,

da tvpbs,

eia- , (argo, spazioso, e fttrwfov, ov,

.,

fronte, che do (&4-, irs, in.,

298.

a.v vixvtts,

fra

txrfto, ed occAio.
cadaveri- Talvolta vxves significa

cadaveri, lai altra i moni,fe ombre, da vlxvS, r>oS, m.


305. ipia^svsts, avenU l'alta cervice, v\v, evdS m.
e f
da Ipi
Y. lib. a, v. 147.
32'. avi, B^S slfcct non
ingannare la opinione. Qui per
,

impali * ar s traduca al futuro.


sappia, sia testimonio, 3 sing. imperai, prcs.
7tfi)|Ai, sapere.

l'antec.

2M.

'(fra,,

>

Siac. di a&Tj, 'da

331. tyBMSfeawr, tarai par essere ornata, decorata, atlic.


par yWtfWg-oci, inf. fui. 1 med. da tyeitZpa. la
questo verbo come negli

i^w,

altri dello slesso

genereju

gli attici levano la o\ e circonflettono l'ultima.

Nel medio <J^ioft*i; Gli Attici dicono ylatovItxi, e cosi neH'inC V. sopra. Ripetesi da yas,
fi,

hv, splendido.

832. vibpy.ov, spergiurando, con falso giuramento, avv.


da iwopxoff, ov, ai. e f., spergiuro, da Bjwtos, ov,
'

m., giuramento.

poS-vvtv, eccit, 3 sing. imperf. att. da po&ifia, lo


stesso che 'pu/, d'onde formato.
335. xrMtiv, di faina, propria di faina, invece di xrij]v, da os, d, ov, che da xts, iSos, f., faina.
Concorda con xuvi-/jv, pelle, da ij, rs, ferii.
339. spiccer, scopri, accorse, 3 sing. aor. 1 med. gioii.
e poetic. da ^jK^opao," f. tfoftai. V. sopra.
346. wp93-aifltfJ,-/a cAe trapassi, precorra, 3 sing. aor

otiat.

att.

(fS-atfw, aor.

da ^apa^-aviu, che e da^JJ-avw, fut.


2 l<f&qv, quasi fosse da fHfu.
ini', per l'imperat. da wp ori fi-

347. wpoTHiifiv, incalza,


lici*,

inveec di Trpos sXw.

351. ^rtfiv, era lontano, 1 sing. imperf. att. poet. per essere.
apfiv, da o.iri\p.i, da dori, ed

CHIAVE OMERICA

wiaupx,
pa,

lo spazio, intervallo,

n. pi.

Ai

lib.

13,

450

V.

quanto, jou. per

ttio-

trovasi uel sing. Inrioo-

pos, uel senso di custode. Nel primo significalo da

pos, oc,

ra.

termine, nel secondo da opos, ov,

ni.,

cuti ode.
v. 328. irpo^tpio'Ttpcti, pi alacri, pi valenti,

cump.

di

flr-fioiptpTiS,

migliori,

cui superlativo irpayspi-

il

ffTGtraS, da vpoqtptu, stare innanzi.

383. po-rpov, aratro, ov, ov, u. Aapcu.


357. bovpyvtxts, lungo quanto
e

f,

da iivsx^s,

ios,

m.

tiro dell'asta,

il

f.

-f|S,

koS, ni.

lunga, e Spw, utos,

asta.

Waatfav, meno, avv. da Xffffwv, conipar. minore, di


Xaxs, (/, v, piccolo, invece del quale pi comu-

nemente dicesi v.ixpbs.


360. Jcap^apSovrE, avente i denti acuti, d'aguzzo dente,
ovs, ovtos, m. e f. da xpXapos, ov, m. e [., aspro,
acuto, ed Sofi,

orme, m., denta: xp^pos

poi

da ^ptffTw, scolpire.

m.

361. mud', capriolo, s, SoS,


bs, ov, ni.

Xaj-wv, lepre,

ed

oitf,

da X,

parlic.

un menta ti va,

Lo

dirs, u.| ovv. ous, aro?, u. orecchio.

hanno lunghe lo orecchie.


incessantemente, senza dar posa, avv. dalVagg. Iu.uvi\5, fas, m. e f. adoperalo anche so-

lepri

lu-uvls,

sta n li v amen te per costanza, da p.hui.


364. ^rorp.i^ccvTB, disgiunto, separato, pari. aor. 1

duale da .'rfQru.ipaw od

da

'E a

riATiO'ffn;, lo

-rr or u.i\y ut, f-

che

slesso che tu.vu>.

bella posta fall di colpir colui, eie.

cercava di nccider costui,


ni per

alt.

sapere da lui

le

ma

Diomede non

di averlo vivo nelle

ma-

cose de' nemici.

375. (3[ipa/vwv, tremante, balbettando per timore,


383. r.H'ru'bp.toS,

spaventevole,

xovra.ii-vu.tQS ,

oS,

ov,

m. e

f.

da

Propr.

da 3u.os, animo, per se indica qual-

siasi cosa che passi per l'animo. Epper secondo le


circostame pu tradursi diversamente. Altrove suona

igifeed

t>y

Google

piacevate. Mooli cos traduce questo passo: JV ve-

>,

runo di morte abbi sospetto.


418. ItT-^pai, lari, case, et, ecS, f. Significa anche fuoco, ma
qui TvpiiS f^apai, indica le slesse case, o famiglie.
Poich quanti sono

i focolari dei Trojani, cui stringe


necessit, questi vegliano, a si esortano l'un l'altro
a far sentinella: etc. Per fuochi qui non s'intende

quelli che furono accesi per

comando

di Ettore,

quelli che erano nelle case de'Trojani.

Non

ma

fa la

guardia, dice Dolone, se non chi ha fuoco ossia casa


in Troja, chi cittadino. Allo stesso modo la voce
fuochi s'impegna da noi per indicare abitazioni, o
si dice che una terra fa tanti fuochi. Poche frasi possono vantare tanta antichili. Efamiglie, quando

stazo.
.125. %*i\uj, sappia,

lo stesso che Saiw, talch nel sogg.


$a)?. V. sotto.
Presso Timbra tocc starsi in sorte ai Lidi, a' Sfitti,
a'Frigii domatori-di-cavalli, ed ai Meonii di crini-

ti-cimieri.

eie.

Il

Pope non parl

nella descrizione del

campo

di

questo luogo

di battaglia-

Pur questo

doveva essere un sito particolare nella pianura di


Troja, ove era probabilmente un tempietto di Apollo, detto perci Timbreo.
434. 9t%\vdtS, nuovi arrivati, uff, SoS, m. da vhs, fiat, lov,
*

ed pyofiar.
438. %a%%Tix\, elaborato, commesso, 3 siug. pass, passivo
da iffxiw, che da ietubs, o, m. otre.
448. Ancorch tu mi abbia sposto il vero, o Dolone, non ti
cacciar in capo lo scampo, poich sei giunto nelle

mie mani,

450.

li

testo dice:

non credere a Dolone, ma

siccome Dolone non ha mai ne in questo colloquio


n altrove antecedentemente rivelato il nome suo, cosi non appare in qual modo lo sappia Diomede.
verrai, col. per ss, 2 Sing. prcs. usurpato pel

sffS-,

fut. da 6i(w, ondare, venire.


451. ivavr'tfitov, contro, avv. dall'agg.
e f. Vedi lib. 1, v. 277.

ivavripM,

ov,

m.

CEUYJS OMERICA

3ii
.

456. Kpm, tagli, recise, col. per txiipt, 3 sing. aor. 1

xdpw,

xpdS aor. 1, txtipa, che al

f.

liti

di

23, v. 110,

significa tosare.

XVtiSi, alla predatrice, is, iSos, f. Epit. ili Minerva,


da \nts, iSos, f. preda. V. llb. 8, v. 130.
462. TOlffSsffffi, poit Queste, inve;!! di tdTs, colla particella
.'(00.

riempitiva

Sitrffi.

4C3. iw'ipwO'tAES-', inuoeftercmo, 1 pi. aor. 1 med. coutraziouc

irfifio'nfoy.r&tc da J&iw. Allo stesso

tli

mo-

do leggi fttaVavri, per |5oT,crvri, nel lib- 12, V.33G.


406. BsXov, manifesto, visibile, invece di o-fliov, clic e da
Siiw, ritrovare.
467. Sva/.as, le canne, a.%, xos,

m. da ovw, agitare,

perche facilmente agitate dal vento. Al lib. 11, verso

B83 vale freccia, suetta, d'onde


SovaxTia, per ix. L'aggeli,
475.

al lib. 18, v.

Sovaxss,

It to' rjpii.'S os, all'estremit del cocchio,


La parie del cuccino a cui altaccavansi
i

ti,

Si'apos, ov,

da

cocchio;

m.

la

ituS,

m.

575
ef.

SoS,

,s,

f.

cavalli sciol-

sedia del cocchio, ed anche

perci chi siede sovr'cssa dtto nrioi-

m.

fpios, ov,

SSivro, erano legali, avvinti, da SlSfyHjfj 3

pi. piuc-

chep. pass, di Sta, l'ut. 8iitfw.aU.iv. Altrove leggi Sitsro, sempre perch irregol. adoperata l'e per V-n.
480. fAitov, oziosamente, avv. da ftXsOS, a, ov, che significa pure stollo, vano, ed anche sfortunato.

483. in%i\5, lamentevole, terribile,


1, v.

Qu

iaS,

m. C

f.

V.

HI).

3*1.

e l

zava

\S,

volgendosi uccideva;

un crudo gemilo

degl'uccisi col ferro; ctc. Questo uccidere

s'ali

ne-

mici che dormono, imitalo poi da Virgilio nel bellis-

simo episodio

di

Nisa ed Eurialo, diede occasione di

belle osservazioni ad alcuni critici

palmente

Saint-Pierre.

al

ed Eurialo

la

moderni e princi-

Cesarotti scusa in Niso

poca delicatezza del fatto, col dire, che


alla guerra cedono all'impulso di
rimai) sempre vero che in mezzo a
lai modo, si estingue l'af-

due giovani nuovi


segnalarsi;

11

ma

quel sangue, versato per

DECIMO

LI BEO

345

fezioue e l'interesse desialo in noi dalla leuera loru

Lo stesso CcsarolLi poi cita conlro Omero


un esempio tolto dal poema di Lalmo, duve Ossian e
il campo de'necome qui Traci; al-

amicizia-

C.uilc sono spedili di notti; a spiare

mici. Si trovano addormentati,

lora dice Ossian:

man mi prese, e dell'eroe


Lo parole parl. Glie? verr dunque

a Gaiilo per

llliglio di Fingal spingersi sopra

dorme?

come

Al nemico

Nembo notturno che ne vien furtivo


A sbarbicar le giovinette piante?

Ah! non

clic

e sar

cosi la gloria sua Fioga.Ho

Gi riceveo, ne por si fatte imprese


Del padre
a

Fama

Scese

sulla canuta chioma

mio

a posarsi.

Dopo queste parole


scudo,

allineile

egli

nemici

ordina ad Ossian di batter io


si

risveglino.

.484. Sop, dalla spaila, Sop* opos,

n.

dntptu, togliere.

pvS-aiv&ro, rosseggiava, correva sangue il terreno,


3 sing. impcrf, rned. da ipu3-ivw, ed auebe tpu-

9fflH>w, che e da pu3-ps, i, bv, rosso, dapsu3-oS, tos, n., rossore.

483. aatiftvroiaiv, non custodite, non guidate, oS, ov,


e f. da (riiutt, ros, a., segno.

493.

eWiS-ftfffw,

invece di

non erano

m.

assuefatti, 3 plur. imperf. alt.

w&iggov, da v&iGau},

per ir&iuj. Si

'forma dell' priv. e di VjS-os, tos, n., costumo499. %uptv, un, accoppi, 3 sing. aor. 1 alt. invece di ttpsv, col pleon. dell'i], da sjpw; si pu leggero anco-

ra 3 sing. aor. 1 alt. del verbo sipto, il quale significa pure unire insieme, per Va. che vale quanto la
prep. avv preposta come in questo luogo.
3 sing. aor. 1 alt. da
poi^w, ovvero poi^w, f.^ffw, che da pui^oS, ou,

3412. poi'^irctv, fischi, di un. grido,

in.,

strido, voce imitativa del suono per lu

peonie

CHIAVE OJlElilCi

i(J

per la

cigolarli del vento, u delda un ferro rovente immerso nell'acin pjipos, ov, suono che emettano

in aitai, bollir,

l'aria che esce

qua,

('osi vedi

le api.
,

515. XaoffxoiT'i'riv, cicca speculazione, vana ispezione, ce,


aS, f. da ar-hirnS, ov, m., che da G*.'&rrrau.<xi e

da iXas, ov,

cdaXdw,

ni. c

f.

, oO,

522. (I'iiw^v,

formalo dell' et privai.


anche .oy.xi, vagare, er-

'cieco,

ueifcre. Evvi

819. vs^-iv, consofcrmo,

/iflfio

fratello o della sorella,

mitrid

di'

doglia, 3 sing. aor. 1

att.

da pii^ut,

w-

523. xi>Soiu.s, tumulto, s, oO, ni. Quindi xfSoiuiw, ecci(ord (e turbe. Lib. 11, v. 324.
52G- xtv, uccisero, 3 pi. aor. 2 beoiicamcnle invece di

xtctv, da xtyiu.i, die talvolta significa appunto


uccidere. Pi scratnenie sembra stare per tXTtzvav,
aorisl. 2 di x-tiivuj. Al lib. 18, v. 456 sia per 'xrayt.
di
in

Pu

essere ancora 3 pi. aor. 1 alt. sinc. in vece

txTfivav del dello verbo xTiivai; pi pu essere


vece di txmtfav, ed allora e anche 3 pi. a. 2 del
o xt0.ou.cu, possedere, aor. 2 stxtiv.
i/ suono, fo strepito, oS, ai', m. da xtutia).

verbo
532.

xtWOV,
V.

544.

lib. 7, v.

Dimmi,

479.

di grazia, o molto-lodato Ulisse, gloria gran-

de degli Achei come prendeste questi cavalli ? forse


penetraste nella turba de' Trojani?.cic. L'esser questa la prima domanda di Nestore, mostra al vivo la
bellezza dei eavalli, e la stima singolare che in quel

tempo ne veniva

falla.

547. x<nvffrfiv, ai raggi del sole "iv, ivoS,


547. Che certo ion simili ai raggi del sole

Reso aveva bianca

1'

f.
:

eie. Diccsi che

armatura, bianco

il

cocchio,

che Greci non coni cavalli: ed era predetto


quisterebbero Troja, se loro nou venisse fallo d'impossessarsi di questi cavalli prima che avesser fru-

bianchi

stata l'erba

del suol

Irojauo e l'acqua del Xanto.

Perci
i

ilice

qui Omero che Reso era giunto

SG8. \<ir&$%i equestre, dei cavalli, os, a, ov,

sudare, wS, unroS, m. Presso

372.

c nell'acc.

iBpffl. Il

ila

poco.

da i'wffoS.

poeti per uel dat.

radicale Tooff, ios, a. quasi

vSos, da uSwp, acqua.

cwrtu'^ovTo, /attivano, tergevano, 3

da twr e vi'^w,

clic

pi. imperi", pass,

dai Tarentiui era usalo per vi-

873. lapivTts, entrati, invece di iitffiavrti, pari.


ali.

878.

aor.

da pctiVw, verbo irrogo].

vtyv%v,

ristorarono,

-&i\tfa.v; sottintendi

rinfrescarono,

xor, davanli ad

invece di

-i\rop.

aor. i pass, da ivet-^v-^u), Cut. 1 ^tf. Teina

rinfrescare, seccare, soffiare,


lato.

T -^v^pv,

il

3 pi.
^ii^w,

^v^ps, freddo, ge'Airo^vxw rin-

gelo, l'acqua.

frescare, estinguere, seccare, render l'anima, dile-

guarsi, andare a scaricare il ventre.


876. ffjAiV3-oi>s, bacini, lavacri, os, ov, m. Da S.ais, ios,
f. ovvero a.a?t, tic, f., immondezza, e da [jvj3-jv,
diminuire.
877. \otaau\j.ivu>, lavati, purgati, os, t\, ov, pari. dual. a. i

med. da

Xosfftfav,

che 6 aor. 1

aitic. colla

ir

raddop-

piata invece di iXffav, da Xolw, ovv. Xw, o Xovto.

XiV, di ymous, grasso, per XjV, indeclinabile.


dicono che sia invece di liwaps, , v.

Altri

da Xai'a, aS, f., olivo, pianta.


879. mescendo dalla piena coppa, feano libagione a Minerva di dolce-melato vino. etc. Il Cesarotti loda iu
Xai'u, aito,

ov, ov, a.

generale questo libro per la vivacit delle sue pitture.

LIBRO UNDECIMO

LA DISCORDIA. ALZA IL GRIDO DI GUERRA.


PUGNA DUBBIOSA. AGAMENNONE PREVALE.
.

I.

Ti&ifvoio, d Titone, bS, ov, e jon. oo, m. Figlio di


Laoinedontc, fratello di Priamo, e per

la

sua bellez-

za rapilo dall'Aurora della quale divenne marito, e

3.

fu da lei medesima reso immortale.


"EpiSa, Eride, Discordia, is, iBot., f. da
fica contata, discordia,

La Discordia

ed anche

la

dolorosa, portante nelle

della guerra, eie.

Madama

scordia avesse in

mano una

E'pw. Signi-

Dea.

mani

il

segno

Dacier crede che la


picca o

Di-r

un dardo o una
non si erano

corazza, perciocch allora gli stendardi

ancora trovati. Gi vero,


usata sempre da

Omero

sembra indicare che

ma

la voce greca teras

in senso di cosa prodigiosa,

la Discordia portasse

un arnese

straordinario. Crederei perci che dovesse piuttosto

intendersi 1' Egida, specialmente perch costei era


mandata da Giove. Io ho preferito, dice il Cesarotti,
una face, che tra noi e lo strumento pi espressivo
delta Discordia.
11,

ad alta voce, avv. daop&foS, Jet, iov, che tende direttamente inailo, da p3 os, n, ov, retto, d'on-

"pS-ia,

de

"p3-(oi* f

ov, n.,

carme declamato ad altissima

voce.

Grid la Dea grandemente


indica
tarsi

una specie

eie.

La voce

del testo

orthia

di canto militare che soleva

ucr infiammale l'animo alla guerra. Tal

canera

MBUO
iliicl!')

IftBECIMO

che Timoteo coni dinanzi Alessandro

gran-

il

de, canto di tale efficacia, che egli Fu costretto a bal-

zare dal suo seggio, e a dar di piglio all'arme.

Imperocch fino a Cipro s'era udita la gran fama


che gli Arimi fossero per navigare colle navi verso

Troja,

eie.

probabile che

questa particolarit sia fon-

Omero

dala su qualche antica tradizione, e forse

immagin perch

l'isola di Cipro,

la

ove regnava Cini-

ra, ricca di varii metalli.


I'.

oifwu, vie, strade, e qui traete, oS,

21.

stesso che

ov,

m.

f.

lo

da au.w portarsi con impelo,


direttamente, contro- Al lib. 22, V. Ift0, alitici, vale
entrare insieme. Evvi anche oT(*o nel senso diverga,
oTfiT], 3)5, f.

come piace ad

alcuni di qui interpretare,

xuvojo, di metallo, di acciojo, 05,-ov,


gnifica

il

iti.

Prnpr. si-

color ceruleo. Indica pure la pietra a quel-

l'accidente o succo concreto di colore ceruleo che

mensa trovi xvecvvrtZp, ns. f. lib. li, v. C28: della nave xvavwpwpos, ov, m. ef. Lib. 18, v.69* del cavallo m>fvaygvHS, ov, m. e f., lib. 13, v- 563, piede, prora,
nei metalli: e cos parlando della

crine, cerulei o neri.

dieci liste erano di negro ciano, eie. Non


ben certo quale specie di metallo intendessero gli
antichi pec questo nome. Apparisce per che il suo
un azzurro carico e traente al nero. Quindi gl'inicrpctri lo traducono per aceiafp.
m. al tic. xarTiVipos.
octfpfy^tTo, sorgevano, stendevano te spire, 3 pl.piucchep. pass. jon. invece di puryfttvoi T\cfav, erano
distesi, da aiyui, distendere, fui. aoi'Cui, passalo
Sipt^a ed attic. hpipty^u., ec.

Di questa

colore fosse

xaffffiTpoio, dt stagno, af, nv,

26.

Tre draghi cerulei stendeansi intorno al

collo dall'una
parte e dall' altra, simili all' arco celeste, che il Saturnio fiss nella nube per segno agli uomini articolanti-la-voce. etc. Omero gli paragona all'Iride tanlo
per la loro curvatura, che pc'loro colori. Del resto si

credeva che l'arco celeste presagisse, come le come20

Cliiave Omerica.

iginzfflj by

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te,

o guerre o calamit. Forse cotesti pagani intese-

ro a parlare di ci che Iddio disse a No. Io faro


alleanza leco, e porr

il

mio arco

nelle nubi, ove sa-

il segno dell'alleanza che io feci con la terra.


Questo passo e singolare, degnissimo di ossemal dir di madama Dacier. anche pi singo-

ene,

lare che voglia

imparassero

buonamente supporsi che


prender

l'Iride

pagani

per seguo di guerre

calamit da quella tradizione che l'aveva appunto


rappresentata

Lo spavento

come un segno

di alleanza e di pace.

non hanno bisogno di traimmaginar de' fantasmi.


hanno pressoch tutti un sublime

e l'ignoranza

dizioni u vere n false per

fenomeni celesti
che sbalordisce gli uomini rozzi e silvestri, e Io sbalordimeDto assai prossimo al terrore. ProbabilmenI

de'Grec sull'Iride non ebbe altra ragione che quella de' popoli sulle comete, la novit dello
te l'opinione

spettacolo combinata con qualche accidente funestoII

Post hoc, ergo ex hoc l'argomento

il

pi decisi-

vo del volgo.
v. 27. "ipio'fftv,

v.

31.

alle

Iridi,

invece di

Ipiffi,

da

Ipis.

V.

lib.

786.

opTtip3ffff(v, alle cinghie, tip, ^oos,


la cinghia

m. Iodica

tanto

o cordone che porta la spada, quanto

fodero di essa,

come

fosse

il

opa rrip&v, da op, spa-

da, e Tipico, conservare. Dal nom. pi. opr-iipES

si

forma il dat. poet. opriipiaaiv. Pu ripetersi anche


da aspa/, d'onde pryp, e col pleon. dell'o opTiip.
36.

filoso pavis, terribile

aW aspetto,

is, 18 oS,

f.

V-.

lib.

212. Evvi anche l'agg. fikoavpwrhs, -n, v, da


4", ot'oS, f. e plofTfpj, A, v, terribile, truculen7, v.

to.

Questo per ricevuto anche in buona parte.


esso stava incoronata l'occhi-truce Gorgone

Sopra di

orribilmente guardando, ed all'intorno


la fuga. etc. Questa

il

l'errore e

armatura starebbe bene al Do


Ma qui appunto si
in
i nemici, e cotesti dragoni
per da osser-

dell'inferno. Ella tutta serpenti.

trattava di spaventare

rilievo erano a ci opportunssimi.

351

LIBRO UNDEC1MO
varai che in generale questa

armatura dipinta con


troppo minuta sollecitudine, la quale serve pi alla

ammirazione

curiosila, che a quella specie di

terri-

39.

bile che si conveniva al momento.


dXXjxTo, serpeggiava, insinuatasi, 3 sing. piucchep.

-i*>.

(t^ffrpi^sS, tV ogni parte ritorte,

pass, da IXOffw col raddoppiamento invece di

hxrm,

Xi.n-

per filtro: o piuttosto piucchep. pass, di

XeXi'^w, torcere, senz'aumento.


^

ctUfifi

its, lofi,

m.

f. da
orpi-

e ffi-pi^w, piegare, torcere, nel passivo

Alcuni codici hanno p-^tOTt^ts che varrebbe d'ogni parte incoronale, da ffT^w.

9ofii.

Ix-vt^v'iai, nato, germogliate, parlic. pass, medio,

che da

xi?D[Ai, uscir fuori, nascere,

ft*,

da
gene-

rare, produrr.
50.

pcovro, procedono, si avanzano con impeto. 3 plnr.

mcd. invece

imperi", pass, o

tato

di Ippciovro, dall'inusi-

che propriamente significherebbe eise-

[iwi>u.vi,

med. irrompere.

re sbattuto, crollato, scosto,. nel

'q&SijaU'aurora.avv.ed t&S-i vpb,prma delVaurora.


81.

93-v, prevennero, occuparono pei primi, 3 pi. aor.


alt.

beot. per

fwav od ^S-naav, da ^Gujai,

vw, verbo irreg.

p-irix-iuS-ov, seguivano, tenevano dietro,

S3.

Upffas, rugiade}

da v.Taxi3-w, che

da 5pSu>,

ttffet,

M.

lipfft),

trrt'oare.

o f^--

52-

alt.

..

pi.

imperf.

e da xiut.

od

pfft),

Quindi al

lib.

quasi 2pC)]

iis, f.,

2H, v. 787, Ipaiitis,

rugiadoso.

tv, rorido,

u,fSais, modide, os, , ov, da u.v$iw, imputridire

per troppo umore

e madore.
Saturnio eccit il tristo tumulto; e
daWalto dell'etra mand rugiade fracide di sangue,
perciocch era per cacciare all'Orco molte generose

Fra

loro intanto

teste, etc.

it

Questi prodigi, di cui

sua poesia, souo

gli slessi

Omero

abbellisce la

che vengono spesso ramcome ornamenti, ma

mentati dagli storici, non gi

come

verit.

cuni

fatti

Ma

la verit

che queste

realmente, soprannaturali

eccetto al-

non erano che

Digitized &/

Google

apearemc

ili saugue prodotte da cause naturali igmjic pei luogo leitipu uou solo al uu|H>lo, ma s anche
rammealafe per onore del>. die il primo a spiegare naturalla scuola di e
mente ed acconciamente questo fenomeno si Tu Camillo Carga lilosol'o e medico di questa cill, nel 1373.

agli stessi dotti. (iova t|ui


i

Cos
e. 82.

il

elie oX/u.oS,

v.
Oli.

Cesarotti,

oXif, perniciosa, funesta, ios,

toc,

iov.

Trovasi au-

ov, lo stesso che ov\os. V- lib. 10,

i\,

134.

ariOQvrTi, folgoro,

C invece

i\S,

ri,

di .tfTtpotrr\,

che

poet. sta per Crpanri da iarp.-vrui, risplendere,

luccicare, folgorare,
)i7.

(*i]TTipS, mietitori, Tip, iipo, in.

Lib- 24, v. 451, d'onde al

lib.

da fiuu, mietere.

19,

v.

223, au^ros,

ov, m.i la messe.

C8.

oyfxoii, il solco,

oS, ou,

ni.

quasi

g7ju.oS,

da oiyw,

aprire.

69.

rapala,
v.

spessi, frequenti,

833, d'onde

il

vii,

iuS, ni. e

f.

V. libro 3,

sostantivo -rp*oi, toS, n.

SyjiaTi, manipoli, y.a, TOS,


hTTui, prendere con

n.

da Sp&^tfw o 8p-

mano. Indica anche

il

frumen-

al lib. :IS, v. 535, hpxyu.tout, raccoglierei


manipoli.
uccidevano, tagliavano, mietavano, 3 pi. imto. V.

71.

Stjqi/v,

peri, indie, alt. da Sr|j. V. lib. 4,.v. -Ufi.

74.

7Tf)rj^;a:v, era presente ariguardarli, 3 siug.


fyerf. indie, alt,

86.

di

im-

da 'Trupwrvyfci.vuj.

SjJtJTu,nS, legnaiuolo, tagliatore delie qncrcie,

SpooTwoS, ou,

ni. e

f.

invece

quercia,

da opb, vaS,

e TfAVw,
jtfet

neii'ora che l'uomo tagli alor-di-legna

apparec-

chia la cena nelle valli dui monte, poscia ch sazi


le matti tagliando lunghi alberi: te... altura... i
Danai ruppero le falangi, cl.e. Si raccoglie da questo luogo the al

giorno per ore,

distinguevano

tempo

ma

di

Omero non

si

misurava

il

per la progressione del sole, c si

le parli

di esso dai pi noli

impieghi

353

LIBRO IMDECIMO
del giorno,

com

nel

dall'alzarsi dei

12 dell'Odissea

giudici, qui dal pranzo de' lavoratori.


o.

lxQpt(j<JatTo,3tanc, in Vece

87.

dilJCopoWo,3 sing.

aor.

1 med.di xopfci, -che propriam. significa saziare.

Sos,

88.

il

fastidio, la stanchezza, os, ios, n. da

scendendo, OS,

r.a.Tt<irXa.vfo$,

wt^Alax-ro, fu bruttato, 3 sing- pincchep.

ij,

*Sw.
di za-

comp.

ov,

04.

08.

ra, ed Im-a.fi.EVS, poel, invece di ^altpiEvoS,

Wt

da

v*-"*" 1

ed tXlo(Aai.

da waXtfffw, libro

S&fMxo'o'E, fiom, abbatt,

sing. a. 1 ind. att. poel. e


T

gioaic. da Safiw.

pass. pool,

100.

5, V.

'

100. irtpvas, spogli, 3 sing. a. 1 ind. alt.Jda irfpilW,


che propriamente significa vestire, ma che qui c adoperalo per tUrttBuffs.

102.

yv-inriov, lejtlftmajnflnie na(o,

os, ia, ov. V.

194. wapPaffxE,
att. iudic.

vSos

os,

<w m.
,

f.

ovvero

al lib. 2, v. 727.

comafleua da( carro, 3 sing. imperf.

invece di Tapccji&rrfi iv, giacche nrapa-

(isrms significa

il

combattente dal cocchio, invece

di cui al lib- 23, v. 132 leggesi <7rapcctfirns Deri.

va da (iaxw, che vale


tuttavia

105.

Si'Sij,

irapct(iar i]S,

lo stesso di (Jch'vw.

av.

in.,

Trovasi

trasgressore della

auflua legato, legava, jou. e poet. per 8%'B*),

sing. imperfi di SiStjjxj, che da htm, legare.

(tffx o ' ff '' con teneri, pieghevoli, ni, ov, in. o f. invece di wotls, i, v, tenero. Significa per soslanli-

vamente anche vitello e giovenca, e perfino un tenero, novello germe di pianta.


\\yyoto-tv, vimini, vermene, os, ov, f.
106. Prendendogli che pascevano le pecore, eie. Da questo
luogo, come da varil aUri, appare la consuetudine
..

della vita pastorale :

109. av$, Voreccho, 10 slesso che ovas, dal quale anzi si


forma. Tulli gli altri casi si fanno come da tZs, talch il genitivo (rs, il dativo cti'.cc.: mentrcoi'as
'
*'
gcnit. GWoSJ'tf.' "
1

nel

'

CHIAVE GHEBtCA
.

110.

fSiri(>x,''\>- lV0S

>

affrettando,

anche irritursi. V.

immantinente,

artchu

w, che

fui.

Vaie anche per

f.

degli uomini. V. lib.


1

quercia. Legnosi anche

f.

slama

la

WS.

1, v.

18. Sjiffii, boschi di quercia, quereliti, hv, ov,

s,

significa

32.

lib. 4; v.

couo, covtfci

v-jv,

et!

da aTipy^oj,

pres. pass,

]iar(.

115.

ti.

Spt'[/.s, oij,

da opvi,

m.

si-

f.

gnilica pure selva, boscaglia in gcucrale.

125. si'aTx' '"vece di tlwix per la voce seguente aspirala,

permetteva, da

s.ui,

colla jonica paragoge, iuvece di

sa, 3 sing. imperi', alt. ind. contrailo.

129. xi/ky]3-|TT)v, ii turbarono, si smarrirono, 3 dual aor1 pass, jou, da xVxt,

diea

il

con blande,

.u.ii).tKTav,

ou,

m.

146. Wh...
att.

f.

f.

dolci, oi,

inesorabile,

eomc

i\,

U, v. 138,

lib.

x^as, tagliando, via stuccundo.

da

iu-

ov.

non ammollito, aspro,

[ASiXr^o,

-rro

x6wrw,

clic

f.

117. ilXjxov, mortujo, e Monti palco,


il

propriamente

i\cfw t elie

turbarsi, mescolarsi dei liquidi.

(37. fttiXi^iotS,

us,

da[UH

pari. aor.

da xttlo.

oi, ou,

m. Qui iodica

tronco del corpo scagliato a rotolarsi fra la turba.

titaiut, scagli, spinse, 3 sing. a. 1 ind. alt. invece di


Ifffoi

da

ttvtti.

148. iatr', abbandon, (raseui'd,


itu, che qtii ha
Iii3-

3.

sing. a. 1 ind. alt. da

lai e sigiiilicalu.

%i\iatvrtS, calpestami, percuotenti,

da

terra, pari. pres. alt.

Sjffg tu e

-sottintendi

lo

'8

Vale
Nel primo caso P u

153. j-iuj, indenso, pieno di leyne, OS, ov, ni. e

anche privo di

la

per sincope Briow,

devastare, bruciare, e dello da Sat'w, che vale


slesso.

letjne,

da

).ov.

f.

e aumentativa, nel secoudo e privaiiva.

fuoco slruyijilore s'appicca ad una


selva folta di leyna, eie. Virgilio imit alla sua foggia questa comparaziouc:

Siccome quando

il

Ac

Dispersa immittit

vclul optalo, vunlis aestalc cuortis,


silvis

incendia paslor.

LIBRO DHDECIMO
Correptis subilo mediis extenditur
a

una.

Horriiia per lutos acies Vulcaniti campus.

lite sedetis

vietar

flammus despectat

ovante*.

L'ultimo verso fa una* pittura, impareggiabile; e quanto


non viva, felice. ed energica quella acies Vulcania !
Io convengo che questa frase non della semplicit
omerica, ma la semplicit a schiettezza omerica vale
'

v,

ella

questa sublime eleganza?

156. i'vfiov, aggirando, pari, pres.

alt. poelie.

ed fiXWfdiCar, che da tt)Aut od eXw.


3-fwoi, i rami, arbusti, aS, ov, m. e
avv-' di frequente. V. lib. 22, v. 190.

da tXt^aw

f.

da a*fi,

157. Vjippi^oi, sradicati, strappali collo radici, oS, ov,


f-, radice.
'tpt
160. xtiv' Invece di xsi'va, vuoti, s,

m. e

f.

da

ti,

ov,

lo stesso

che

xpor\t?ov, Pia trasportavano con impeto, 3 pi. imperf. gionic. e poet. da xporu\i'Cu> o xoprXify,
quale veramente siguiiica percuotere, battere. Questo poi da xparos, ov t m., il
battimento del metallo, dei piedi o delle mani. Pi

che da xportw,

il

frequentemente si riferisce all'applaudire colle mani.


KpT-alov, of, n. poi mi isLrumenio che percosso
dalln

mano

fa strepilo.

165. ff<?SaVQv, fortemente, con veemenza, avv- daU'agg.


-4 ov, quasi avtvavos.
167.
wflBot>j Jor rampo, invece di xmt vtdiov.
168. iquvoi, bramosi, desiderosi, oS, <n, ov, pari, pres-med.
da '6(*ai (/t'jtuorare, giacch abbandona totalmente

S,

la significazione del

verbo attivo

n|f*i.

173. noiyt, tntempuffrci, s, oO, m. Veramente soslantivoj ed indica propriamente quella parte o momento
della notte, in cui si mungono le pecore, le vacche,

ec: opper quando l'ora vespertina, quando l'estrema. Da \i.i\yoj, mungere. 11 geuil. vvxros poi qualche volta lo

unisce, qualche altra no. Vedi

il

lib.

4, v. 434.

Digitizcd by

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17(1.

lyJtewa, wiscore. a, wv, li. pi.


incanno, M., 3 slng. pres. ind.

laifutftft, "inora,

da la^ffcfcu, f

alt.

che vale deglutire avidamente.

comp.di l epitalica e di ^vo-ffio, deglutire, esaurire.


180. 3-vsv, infuriava, 3 siug. imperf. indie, alt. da JHfw,
f. Cui, che propr. signi lica sagrificare.
183. WiS-fittfcrns, abbondi! ni e di fonti, genil. da wiSaS,
xo&, m. o f., fonie, scaturigine, come iriyy, t\S,
-!<'
t. ambedue da
Cambiata poi
beot. Yi\ in

ne viene
ffx,

187.

l'

aggettivo

criSijfi's

il

cui fem. wiStieo'-

che sia per -ri%ar.ns, tacce,

tv,

per sincope

col cambiamento dell' a in <,.


Fino a tanto che ei vede Agamennone pastore de' popoli infuriar tra' primi combattenti,' etc. I crtici

gareggiano qui a censurare questo consglio invialo


da Giove ad Ellore; parendo contrario alla buona milizia ed alla dignit dell'Eroe quest'ordini di ritirarsi dinanzi al forte

nemico. Pare a noi che

si

deb-

ba per giudicarne

altrimenti. Se il consiglio fosse


dato in generale, sarebbe certamente strano e riprovevole; ma considerato come un avviso speciale a

quel dato caso, cambia affatto natura. Era nei fati


Agamennone espugnasse Troja. Giove, secondo

che

la mitologia,

minore del Fato; lasciando dunque

venire a fronte tra loro Ettore ed Agamennone, doveva necessariamente seguirne o la morte o la seonfiia del Trojano: e quindi con questo prudente e speciale consiglio lo sottrasse a troppo

maggior danno

o vergogna.
189. vi/i^S

tu, esorti,

invece di vwyiria

vu>%S-i per ivtoys, da

vwyw. V.

Trovasi anche avm^S-i per


-

'ty^lfii,

201. T-tiV, a

te,

come

incontrasi

lib. 10,

v. 67.

avwyt, apri, imperai.


iu vece di ivUi-yndi, da

pu slare ancora
comandare.

pres. 2 sing.

invece di

trai, pel

quale trovasi anche tiv.

215. ix.ap-rvvatvro, rinforzarono, da x.rxp'rbvw, invece di


xpdTvtii, 3 pi. aor. 1 med. indicai, da x-pros per
.

357
t>.

221. p.-firpom-rtop, padre della

225.

madre,

top,

m. da

opoS,

(ATimp e irar^p:
poich giunse al segno di vigorosa pubert, quivi

Ma

riteimelo. e si diedegli la sua figliuola, eie. Egli ave.

va

dunque sposalo sua

zia; la sorella di

sua madre.

La consanguineit non era dunque allora un impedimento a' maritaggi n fra i Barbari ne fra Greci
stessi. Diomede aveva per moglie Eginlea figlia di
i

Adrasto, e sorella di Deilile moglie di


dre. Euslazio.

'l'ideo

suo pa-

235. tptiat, appoggiassi, 3 siug. aor. i ind- alt. da pd'Sw,


f. o*w, che significa anche conficcare, fermare.
237. fiXij3.oS, piombo, oS, ou, m. come jiXwjSos, gli, m. per
i.J.i(38oS, o LtXupSoS, ou, m. Quindi |*oXi'j3S:eiva,
tis, [. Lib- 24, v. 80, massa di piombo.
239.

'\S, iraS, m. pocl. per \iu>v, avroS, ni. Sign ilici per anche pannolino, tela tenue o sottile.

XTs, leone,

2i2- oKTps, misero, degno di compassione, s, , v, da


oxraS, ov, m,, compassione, misericordia. Quindi
Qx<rprcvr<S,Ti, ov, ad

oxna'ros,

i),

non

ov, superi.

che il verbo oxTSi'pw, f. pa, aver compassiono. V.


sopra v. S13.
arolaiv, ai cittadini, as, o, in. nel fem. tfr-n, da

aarv,

tos, a., citt. Lib- 2, v. 332.

2i5. ji'i, pecore, contratto Ui o's, da oi's, is, f.


218. piSsi'xsras, spettabilissimo, inclito guerrier di grido, il. OS, ov,

ni. e f.

da WxftVjii; propriameute

chi emergo molto.

219. T'pEffpi'i'sv'nS,

maggior

oS, in. e

f.

da

Epj*, di fianco, di costa, jon. per "rsi/pi-, ovv.

da

i/

orps<r/3s, sia,

ypsup,

s,.

f.

i>,

figlio,

V|S,

e yvou,cu.

lo stesso oheirt/pv, oO, n-, fianco,

costa.
l!j3.

oliaci

da parte a parte, 3 sirig- aor. 2


da SiB^fu . Cosi in questo luogo.
effa od anche 9*5,

trafor, pass

indie, alt.

336, vtpLOTpe^s,-uai('<ia, robusta,


di, ni. e f.

Quasi uudrita, corroborata dai venti. Si

intende l'asta prima che Tosse tagliata dall'albero.

CliUYK OHKKICA

comp. di avfios, ou, m., vento, c <tp9fto. Al lib. 15.


v.623. incontri anche -vs^orp^is xvfj-ai, l'onda gonfiata dalvento.

Tenendo Vasta nutricata-dal-vento: no. Espressione

Dudnr la pianta, perch vengoa corru bora ri a, lenendola esercitata con un perpetuo contrasto. 1 nostri villani haonn un proverbio che
confermi l'espressione omerica.

vivo:

venti dicoosi

no

257.

&Txrpov,

italo dallo stesso

padre,

oS, av,

m.

f-

per

sincope invece iinowrpos, ovvero >iu>w<rpioS, da


bjj.oTrup, che ha il medesimo significalo.
258. vrti, chiamava, proclamava, 3 sing. imperf. indie,
alt.

contralto da uvriu>, che c da

tis, f.,

26(i.

uvw, d'onde

2yJ|,

voce, clamore.

vwt v,

3 siog. perf. mcd.

allic.

da avfw,

fiorir,

di av9oS, n. fiore. V. EVsvnvo&e. Libi 2, y. 219.


267. Ir seffiro, essicossi, stagnassi, 3 sing. aor. 1 ind. medio, colicamente da rpu>, seccare, che fa il fut.
'

ripaut, colie.

268. bovvai, dolori, ti, i)S, f.


269. tvoivouaav, dolente di parto, partoriente, parile, pres.
alt. da cSivw, che vale anche in generale essere travagliato
Tvos,

f.

da

forti: dolore,

d'onde poi tBiv, od wSiS,

dolore di parto, che e da Svu,

ijs, f.

Vedi

sopra.

anche ferita, c per


metafora dolore del parlo. Ila piXos, sos, n. In questo luogo ha l'ultimo significalo.
270. Spifw, acerbo, acre, vs, i, v. Propriam. relativo
pi).oS, dolore proprio di ferita, ed

al

sapore, al gusto, ec. Meiaf.

p.oyoo'Txoi,

m.

f.

da

le

assistenti ai travagli del parto, oS, ov,

(AyoS, od,

iti.,

fatica, travaglio, a vix-

tw, partorire.
Efe&Uiai, llitie, Lucina, Dea

protettrice delle

par-

torienti, a, as, fem.

282. Jspsov, spumeggiavano, 3 pi. imperf. indie, atti poei.


da ospita, f. %0ui, che feda ffpos, oO, masch. spuma,

schiuma.

1.1

HHO UNDECIMO

33!)

paivovTo, erano aspersi, 3 pi. imperf. indie, pass, da


paivw, f. vS>,.aspergere, cospargere,
f-

290. ivipTtpov,

anche

lo

somma, prestantissima,

os,

ow.

ce,

si soffiante

iiS, os,

superiormente, du a.w,

pcesi'iVos slit) vale simife

m.

soffiare.

a Violenta

da

s, oii, ni.,

Qui viT-

procella.

rugginii o\v. da'ov, ou,

306. ipyjrao, del procelloso, veloce,


n.

-ripoS,

--py-hus,

Vitio '*,

m.

n., tta.

m. da pys,

fi, oO,

pyqs, lros,
ed

v, (fianco. Ita questo poi formulisi

-pytaT^p,

qua-

f.

298. oB, ferruginoso, ceruleo, violaceo, is, hs,


f.

usa-

nel scaso di 'pi giovane. Jon.

a veemente, aviolenta,

297. virtpaii',

t\iv-3.ytas

p7ivis,ff(r,V,che vale quanto rijjyjfTTs.col ge-

ao per

nit.

ov, eoi. e beot.

307. Tp^t, (umido,

rome

is, <os, in. e

m.
309.

f.

Propr. significa nutrito,

rpoipiis, Tpo^tffo'a, T-po^oEv,

308. yoii/TT-Xyroio,

aet"

Si riferisce

f.

da

rpitpuj.

molto vago, dell'agitante, os, ou,


a

soffio, iicriis,

da

^s,

f|,

f.

v.

75

te turbe, tumultuavano, da
WfAEai, che da xutoifths. v. lib. 8, v. 803.

x.v

xcep-riaS-', capi, teste, r,ap, ccroS, n.

Al lib. io,

leggi xp^T-oS, per siuc.

324. xi;So(Xov, eccitavano

332.

K/iipss -/ap, poich

cosi
li,

conayov

ec.

Bestini, sottintendi essi, quelli,

traduci: poich

destini traevano quel-

334. xtxc&wv, privando, aor. 2 panie. V. lib. 8, v. 333,


da %X}a, cul raddoppiamento della % eambiata in x
348. oViwftev stiamo, restiamo, per a-ra^tv, da 'forniti,
,

1 pi. sogg. aor.

att.

iia>(tetf3-a, rispingiamn, allontaniamo, per


""'
u.fi3-, 1 pL pres. soggiom. mcd.

iXt&w-

351.

x.a.x.y.pv3-cc,

ce di xctr
l'ace. fa

sopra l'elmo, al sommo del cimiero, in vexpvQa, da xpys, i'3-os, f. che nelil regolare x'opv&a.

anche xpvv, oltre

353. rpi'n'Tvxp 5 , avente triplice piegatura, triplice strato,


oS, ov, m. e f. da rps e irrvy^, fis, f., piegatura,
da irriiaaio, piegare.
384. iriX&pav, da lontano, avv. da ^ils^-pos, ou, m. e

"TSipizod 0/

Google

CHIAVE iniGHICi
('., immenso. Si forma dell' priv. C di criXt^pov, o
TiiD-poV, au, a.,jugero. Lib. 5, v. 2i5, quasi dicesse senza misura, senza termine.

ftiitro, tt

mischi,

confuse, invece di E^u-otTo, da

si

ind. trapass, passivo

lftipLyy.i\v, 3 sing.

o
.

dn fiiVvufu

u-jyvcc;.

338. XMTaEi'traTo, / conficcata, 3 sing, indie, aor. 1 med.


dall' iimsiL. xocti'ui, ossia da x.'teiji, che significherebbe discendere. I.'nsla per conficcarsi nella sabbia aveva dovuto discendere lino a quella.
3fi7. fVjEitfojtsu, assalir, perseguiter, i sing. fui.

indirai, da V&u.i,

371.

tfrijX'Q,
7],

tsiffny.'xt,

f.

a/ cippo, colonna che

V\S,

f.

come

1 med-

qui.

innalzava

si

sulle-

tombe,

porre. Significa pure un sasso

ila TtfTijfii,

qualunque che

pinola o per forlilicare, od nuche

si

per semplice scgnnle.


rv8poxu-i]ruj, fatto dall'uomo, od anche fatto per

mo,

oS, av,

m.

f.

Fuo-

Perci TjxfoS v})noKy.-i\ro, si-

gnilicn tanto sepolcro opern dell'uomo,

cro in cui giare l'uomo, giacche

qunnto sepol-

x-%]j.vui

vale elabo-

rare, ed'allronde Kwp,i)rC5, ed anche UstpJtvttS,

spesse volle sono chiamali

defunti,

375. (ipiapi,v, pesante, salido, robusto, f, , v, V. lib. i,


v. 403.
T-fi/C"', ii

bilo,

mn

manico, us

mano

m. Propri.nn.

per scnglinre

il

significa

cusi

dardo.

la pianta, l'ima parte dal piede, oS, av, ni.

Atlic. r.ippoS, ou,

de,

eujS,
,

qui indica quella pane dell'arco, che

strnge colla
;t?7. n-zaa'ov,

qnaodo

la

tra delle quali

Ijunndo significa

palma

della

la

pianta del pie-

mano, nell'una

stanno infsse

le dita,

come

o nell'alle

penne

ali, ed
remi nei fianchi della nave. E in vero
rptfos significa del pari l'ordine, dei remi, e l'ala

nelle

degli uccelli. Propriamente

cui Stendcvnnsi

le

perii vale graticcio,

su

piccole forme di cacio od altro a

prosciugare. Vedila similitudine ed analogia che gislifica, come quasi sempre,


diversi significali della
i

parola.

Da wpow,

asciugare, essiccare.

LIBRO UlfDECIMO
.

37>. jnrrbuffi,

da

361

fuori usc, salt fuori, 3 sing. aor. 1

fT")]$icu,

da

f.

rflta,

alt.,

che sia per avairrio~uj, ed

irt\^.u>, salire.

383. roV-ra, Arciere, vocativo doricamente da TograS, a,

da toSeuw, saettare, ferire eoWarco, che da rou, n.

-ov,

arco. Quindi TO^ri\S,

ov, e t-oSi-

ov, m., sagittario, chi tratta Varco: Lib, 23, v.


850: e toSqtis, (Sqs, f. Epiteto di Diana
T-h'',

mpS-tvoiftirx, vagheggiatore di fanciulle,


Si

ov,

tis,

m.

forma di iritrtvw, che oiwofjuti, edere, guar-

dare, e di woepS-vaf, oii, femm. verdine.


questo non. punto atterrito rispose il forte Diomede:
Arciere Vituperoso brillante pe'ricci, vagheggiator
11 Cesarotti traduce, anche brillandi fanciulle, eie.
ta

pe' rcci

d una moderna immagine;

Salvini,

il

fedelissimo, volta: ne' cornetti leggiadro, e


ridere.

11

fa

ma

testo per altro indica le corna;

quasi
che

di

qualit e con qual riguardo esse vi siano mentovale


Io dice ]a

seguente nota.

brillante pe'

comi

La espressione

ha un significato ben diverso da

quel che sembra. Gli Asiatici spartivano


li

del lesto

loro capel-

sulla fronte in maniera che s'innalza vano in punta,


formavano come due corna: perci capelli appuncon arte si chiamavano eeras o corni; e quelli che
i

tati
si

distinguevano per questa acconciatura eran

delti

cerattae. Cosi Esichio, che spiega la frase del testo,


di brillante chioma. Altri credono che ceras qui abbia

il

senso pi comune di corno, ossia arco,

mede aveva

gi dato a Paride

il

nome

ma Dio-

di Arciere-

liti

passo di Giovenale si accorda egregiamente colla spie-

gazione di Esichio-. Madido tortjusntemcornua cirro.

390. xutfhv, inefficace, non foderile senso, che non fapiaov. Propriam significa sordo, e per
ja, Monti, s,

&

conseguenza anche muro. Qui 6 cosi chiamatoli dar

do

Paride

per indicare lo sprezzo che

Diomede

mostrava della leggiera feriti] che ne toccava. Per


metafora al lib. 14 v. 16, Omero chiama muto anche
l'onda, come quella che non fa rumore.
Chiave Omerica.

-1

362
u,

CHIAVE ONF.RICi

391

faravo*!,

/i'u

e/ie tocchi,

ove abbia colpito, 2 sing. sogp.

pres- da i^at'pofiai, che da iiraffti/, die ha lo

stesso significato di ivotvpiffxu), cio godere di-profittare di-ottenere; pervenire a; ricever

gare
393

:1DK.

no

fiifi'Spu^or' fftfi,

m.

danno; pa-

il fio.

lacerate d'ogni parte, oS, ov,

Dicesi anche d.;i^iSpy^ns, os, maseb. e

f.

f>in.

daSpvwrtw, lacerare. Lib. 2, v. 700.


JEi/(i marcisca arrubinando col sangue la terra: e intorno ha pi di uccei che di femmine, etc. Trailo di
salir appropriati ss imo ad un nomo effeminato e galalite.

105. iiitf
<>:;

fia clto,

:<j

per

mentre

Sii',

l'imi,

da .)Jax.u/ per aXQ, come incontrasi


con significazione pass. aor. 2sogg.
aor. 2 -i-jwv, e l'oliai. a-Xonjv. Nola

iww

per che hoxut, per

verbo

oliera, alt.

/i06. Atf/J-flcre, oiae in

significa yrent/ere, co-

irregolare.

fuga, alierri, 3 sing. aor. 1 ind.

alt.

da yofitut, t. ijffto, da tp^opiM/, fuggire.


413. tXffav, accerchiarono, circondarono, rinchiusero,

pi. aor. 1 indie, atl. invece d Xcso*v, ovv- -fiXaffae,

come

408, incontri Xaai per Xaaai, da


Xiw ed Xftw. "Jui per sta piuttosto per sA^Q-av,
al lib. 1, v.

da iAw, che vale discacciare, allontanare.


da ina, oS, ov, m. e f. da %okov, ou, n.,

41S. -vX^oq,

legno, ed

sx w

ilo. yci'a'o'/v, nelle mascelle, uS, vos,

mento. V-

lib. 8, V.

t,

che vale anche

371.

m. Propr. dei denDa %hirrui, rompere, tagliare, bat-

il". xfjiTras, slridore, croscio, os, ou,


ti,

delle sanile.

tere, lacerare, scuotere,

424. irpor\!.T\otv, nell'ombelico,


l'atto

importunare.

Propri am. indica


del dividere, perch all'ombelico si divide o

dislingue in due parti

425. YWrtti, colla

mano,

il

s,

is, tais, f.

corpo dell'uomo.
ofi,

m. Pfopr.

In

parte in-

terna ed anche esteriore della mano.

427. tfanrtvlos, pel generoso,

tis, os,

m,

f.

da v

col pleon. dell'i] invece di Ivyivfa.

e,

ytvo-

I.IBBO CHDF.CIBO

.439.

xarxaiptov, mortale, letale, off, ov, m. e f. Quasi


non bene appostala. V. xaipbs, off, m. Lih. 4, verso 185.

441. , oAi.' voce esclamativa d dolore:


XfXivsTaijraf/fftwnffs.inrOj/Ke, 3

da xtx&vw,
484.

t>f*i|oV,

m.

oC,

lo stesso

a SetliE,
sinf*.

ofttmieero.'

pres. iad.

med-

che x/^iw. V. lib. i, v. 26.

erCfdAwr, cAe divorano te carni crude,

detlifts, -n, v, crudo,

ed

?8V

-JiS.

Per traslato

vale crudele. V. lib. 94, v. 207. E lo stesso chetfyoyyaS, ov, m. e f; da 4yw, matti/tare.

488. XTtptovfft, seppelliranno, celebreranno i funerali, 3


pi. fot. 1 ind. att. atticamente da xrtpiZp, invece di
coi al lib. 23, v. 646 trovi xrtpliZpt. Qui xrtpioifft
su per xrtpifovtfi, come al lib. 18, v. 334 leggi
xrtpiGi
ojv,

per xTtpiaw.

a. pi.,

le

Da

esso poi viene xripta.,

esequie. Al lib. 24, v.

38

poi leggi an-

che xrtpia. XTipiaaaiv, che celebrassero le esequie.


462. Tre volte sclam quanto capiva in testa d'uomo; eie.
1 Francesi hanno la slessa espressione: crien de fonie sa refe. Noi diciamo eoo pi propriet: gridar a

467.

tutta gola, o quanto sa n'ha nella strozza.


opprimano, violino, 3 pi. pres. otlat. pass,

fJ<t>aTo,

invece di fitoivTO per contrazione.

Da

che

da (Ha, forza, vigore.


474. &tSes, le linci, animale simile al lopo, bs, ws, m.
Sono veloci al corso, bench di gambe cortissime, epperci cos chiamate da 9-w, correr.

476.

oV

vtvp*hs, dal nervo, dalla

corda scagliate. Sottin-

tendi scagliati.

477. \tpv, tiepido,

S, i, v. Altri

leggono

x lia ps,

da

j^lice/vw, intiepidire.

480,

v|e',

nel tosco. oS, os, n.

Da vpopj, pascolare,

axttp&j, ombroso, bs, i, ov, da o*x/, &S,

Trovasi anche ffxiapbs.

ovos,

oa/|Au>v, /orfitna,

m.

f.

omfrro.

f.,
-

Vale anche genio,

spirito.

481. divriiv, nocivo,

fiero,

nuocere, ledere. Al

uff,

oi>,

lib. 1, v,

m. da ttfria e trinimi,
894 gli abitanti di Len-

W4

CHIAVE OMERICA

uo sono chiamali
le
y.

ffiVries,

perch primi inventori del-

armi micidiali.

486. aXXuSiS, altrove, avv. da Xkos, altro.


493. ^fi(*appovff, lorrenfi, os, ov, ni. da
x^f"*! tos, n.
inverno, e pos,

m. corrente,

e dello da pw, scorre-

re, finire. V. lib. 4, v. 432.

OTra^(ivoS, accresciuto, ingrossato, os,

t\,

ov. Cos

a questo luogo. pari. pres. pass.

495. outf>rv, illuvie, torba, os, ov, m. Propriamente significherebbe cavamento, estrazione, da a^vtu. Qui
indica

fondo del fiume che

il

scinato al

521. Cerbione intanto si avvide che

iravollo e tra-

tulio

mare dall'impeto delta

corrente.

Trojani erano scom-

stando presso ad Ettore,

pigliati, e

fratello di Ettore, che

guidava

il

Cerbione

eie.

cocchio.

H25. lvrty.lt, promiscuamente, avv


,

H34. arfiovris, calpestanti, calcanti, da o*TEj /3u>,parl. pi.


536. hir\iojv, dalle vgne, genit. jon. per b-rtv, da birlr,.
hs, f., ugna propria dei quadrupedi.

536. p%&aa.iyyiS

goccie, spruzzi, iy\, yoS,

f.

da pxivw,

spargere, aspergere.
338. voptuov, virile, os, ia, sov, da vp, vSps, uomo.
316. rpiaai, trem, pavent, 3 sing. aor. 1 indie, att. poei.
e gionic. invece di rpt&t, da Tpiru, f. -fjffw.
547. yvv yovvhs fiEi'/Jwe, alternando

ginocchi, frase

bellissima per esprimere lo stento con cui ternamente

camminava.

548. u,tffo"alo(0, dalla stalla, os, ov,

Propriamente
tfos,

t),

ov,

il

pomo

medio, ed

di

mezzo

v).\,

m. ovvero

ov, oo, n.

della stalla.

vis,

F.

Da

u.i-

che vale anche

aula549. rpoUtirott, villani, agricoltori,

r\S,

av,

m.

f.

invece

da ypb?, ou,m. che significa anche fitta.


550. trap, la pinguedine, la grassezza, a. Forse sia per
di o\yprt\s,

iritov, ovos,
f.

m.

T.

agg. od anche per irirns, ^-ros,

sostantivo.

551. ypi\7ffoyrtS

vigilanti, vegliando, panie, pres

lyp^ffo'ru poet per ypiiyopiw.

alt.

da

LIBRO UflDECIMO

3 li'>

xpit&v, delle earni, invece di xpt&v, da xptituv, in


luogo di xptrwv, da xpictS, to, d.
pari^wv, bramoso, parlic pres. alt. da {pariate,
<rw,
v.

552.

f-

che da Ipio.

irpTiffffi,

le

Strs,

ottiene, 3 siug. pres.

/"a,

wpffffi,

584. avrai,

da Tpo'ffw o

faci,
ti,

ti, ts,

ov, legato,

539. vw0is, /enio, fardo,

f.

ind. atl. jon. per

<jrp<r<rw. Lib. 9, v. 443.

Propr. faci legate iasieme, da

da Siw, legare.
ti?,

os,

m.

f.

forma della

Si

part. vO, e da B-itu, correre.

(iQTCtV, verghe, bastoni, ov, ou, a. Significa anche scet-

tro e clava.

a stento, avv. Vale anche studiosamente.


369. oSiv, andare, portarsi, pres. inf.da b'h'tvw, f. tf<w,
S(2. (rirofBrj,

da Ss, ou, f., via, strada.


372. ilpfisva, penetranti, pari. pres. pass. oS,
ppsvos, da 5pw.

i\,

av,

per -

573. Afa

i dardi slanciati dalle audaci mani, altri si conficcavano addentro nel grande scudo, molti anche
nel mezzo innanzi di gustah della bianca pelle
cadevano a terra, avidi di satollarsi del corpo tic.,

cio pria di giungere a ferirlo.

379.

tWp,

epate, fegato, ap, cero?, n. da Vo>, operare,

ed ap, pos,

a.,

sangue. Gli antichi pensavano che

fegato fosse l'officina del sangue.


583. toVoS, stuolo, schiera, os, o?,n.Vedi per

596.

o~ip.as,

a guisa

di, regge

il

lib. 2, v.

il

87.

genit. Kvvi per Sip-aS, n.,

corpo. Libro i, v. 114.

611. \pti, interroga, chiedi, invece

di

ipov, da

IpojJ.'xi.

Imperai, pres. 2 pera.

624. xvxtiGi, una bevanda, poet. per xvxi&va, acc. da


xvxtwv, Givos, m. Il verbo xvx.tu, fui. tiow, vale
mescere, ma anche confondere, turbare628.

iifinrpo"it\\t,

trasse innanzi, apprest, d

il cui aor.
1 comunemente
mandare, scagliare.

\u>,

trka,

viTpmXda AXXw,

629. xvavhirtZav avente i negri piedi, os, ou, m. e


xvavhs , ou, m. Vedi il v. 24, e da ^ovs.
,

f.

da

CHIAVE 0J1MUCA

66
.

630. xpapvav, cipolla, ov, ov, n. invece di xpu.u,Uov.

Le

cipolle in Grecia, e specialmente nelle isole

del-

non sono di sapore acre, ma dolce, n


un odore spiacevole, come le nostre. Spon.

l'Arcipelago,
di

631. XfiTOU, di farina ordacea, ov, ov,


voce nel pi. SXo/tk, vale
xTf|,

il fiore,

il

Osata questa

a.

vitto.
iis, f.

frutto, 4,

Al lib. 13, v. 322.

xriv significa il frutto di


A.*r% significa ancora lido,

Aij|Mirepos
il

pane.

Cerere, cio

e biada, da

ayut, frangere.

633. ovccra, manichi, orecchi di vaso.

nomin. siug.

Il

ov%s, n.

635. -v&pttif, fondi,


tendi,

yiv,

le

parti pi basse del vaso qui in-

m. Perci dilu iwr Ti-wS-uicss fltfav,


due fondi, reso bene dal Monti colla

ivoS,

erajit tfto

frase: a doppio fondo.


637. u,oyuT, jenza /iitica, agevolmente, avv. dall' a priv.
e da |*yoff, oi/, ni., fatica, d'onde poi uynToS, oi;,

m.
639.

f.,

indefesso.

npaimiV. eoa iVamnio


corda con

no

oivcj/,

di Prainnia,

nino, off, au,

f.

Con-

pi celebri della Grecia.

Perizonio a quel luogo mostra che

era vino di

m.

ot>, m. Genere di virupe nell'isola d'Icaro. Questo vino

vino, da oTvoS,

annoverato da Eliauo fra


11

un certo paese, ma

di

il

una

Pramnio non
certa specie,

e che era durevole, austero, pastoso, c non pertanio


soave. Alcuni interpretano vecchio, quasi fosse irap*p.v(QS da irpoejiHfiv, durare.
xvvi, trit, rase, jon. per

imperi,

alt.

da

che da xvw, radere ed inctere.


rvphv, formaggio, latte rappreso, hs, od, xa.
Coltello proprio per
610. xvwrri, con un coltello, is, ios, f.
radere o tritare il formaggio, da xviw: o fors'nnche

un islromento od ordigno apposito a grattuggiare.


grattugi
sopra vi grattuggi del cacio di capra con
asperse bianca farina etc.
gi di rame, e sopra vi
che
Questa la pozione o vivanda detta il Cicione, e
usavasi ne' misteri di Cerere. Considerandola soltao-

UBBO
10

come

367

UNDEO.IMO

cibo, ella ci riuscirebbe ceriameate nauseo-

sa e spiacevole,

ma

ci

non fa che non potesse esser

dilettevolissima e prelibata agli antichi

Gl'Inglesi

beoQO anche

a' nostri tempi il vino con latte, e trovano deliziosa questa bevanda. I Romani gustavano
ufi ni toni ente gii unguenti mescolati col vino. Quindi
Giovenale:
i

Quam

perfetta

mero

stillati

unguenta Falerno,

etc.

cosa ebe ci farebbe rimescolare al solo pensarvi. Tolti

popoli hanno in questo articolo,

tro le loro usanze particolari,

ragionevoli e le pi care del

no degli

come

ogni al-

in

che sodo sempre

mondo,

le

pi

e tutti si burla-

che ne conoscono il pregio, ed hanno


11 gusto depravalo, perch non il nostro.
642. nroXvxayxia, molto ardente, tis, ioS, m. e f. Epiteto
di sete, Da xiyxfnvos, 'ti ov > arido, secco, che da
altri

x.^7X. a ' Vu3 t riscaldare, disseccare.


634. vctTiov, innocente, non colpevole,

off,

ov,

m.

f.

Dall' a prv. e da itia, as, L, colpa.


659. xarcti, giacciono, languiscono, poet. per xiixrai,
che jonic. sta per xsTy<rai.

664. irct, da,

come

dor, poet.

667. ixt\rt t malgrado, col genitivo

cosi pure axvjri, di

buon grado, spontaneamente. Qucll'avv, primo invece di 3.XOVTI, poc tic.


668. Waixtatif, l'un su l'altro, so'ssopra, quasi

a mucchio,

avv.

69. yvctiirroitii, nelle

flessibili, agili, hs, *|, v, da yvio.Trco o xva]j.TTtu, che da xafwrm.


672. ^oHlWiV) rapimento del gregge, e precisamente dei
buoi, s, f. da 0oCs ed llavvaj, coudurre, e condur

via.

674.

pio*/',

pegni, ov, ov, a. Propriamente ci che

si

custo-

disce e conserva in luogo di ci che venne rapito: da


pi'w, custodire, conservare.

677,

assai profusamente, avv. daaliS. Significa a ijche intano, inutilmente, ed allora rpelesi da vlW3-joS, , ov, stolto.

v.

679. avfiaaiu, gregge, armenti, proprii di porci, ov, oo, u.


ila avs, bs, m. o T. e da fthffis, tws, f. pasto o pascolo, da f&uiffxu) o $w.
uvuAx, greggi di capre, ov, ov, n. da cTTXioS, ov,
m-, oaprajo, e questo da aV, yff, f-, capra e da iroXiw, versare, occwparjt. Altrove poi incontri woi'u.ciov, ou,

buoi,

gregge di pecore, (iavx7.iav, gregge di

ii.,

iwwo^ppnv, armento

di cavalli.

688. SaiVptDov, (finrfevano, scompartivano


ind. alt. poeiic. da Sa/rpetn

m.

ffw

T.

guisa del cuoco, da SouTpos, ou

pi.

, il

impcrf.

dividere a

cuoco

che

dal radicale da daiu>, dividere, tagliare; imparare,

bruciare, dar festino.

689. xfxaxb^dvoi

xaxw,

f.

da mali,

afflitti

da

apportar danno.

ffw,

694. vTpTifavJojiTiS, baldanzosi,

vvip^avu),

pres. att. da

pari. perf. pass,

f.

superbi, alteri,
T|0"w,

solentire, d'onde inrtpiiyxvas, ov,

part.

insuperbire, in-

m.

da vwtp-

f.

apparire, emergere al di sopra.

ifaivo(A5tJ,

697. vou.fiaJ, pastori, s, iws, m. da viu-w, pascolare. Nola che vonts da vjxtu, dare, rfistritut're, significa
datore, distributore.

701.

9-sitrt<r3-fln,
:

'J;

l.j,

erano per combattere,

tal- 1

med.

iuf.

da

correre. Qui parlasi di cerlame o gara nel Cir-

co Olimpico.

702.

xffx&s,

trattenne,

tenne per

indie, alt. sincope col. per

per

s,

3 sing. imperi".

xaTcrx 3" E i

di

xaTaff-

xetrxw.

"OS. Tp.)3fio?, defraudato, privato, pan. pres. pass,

da TjAfw, che
(2/QU.ai,

709.

significa

anche contristare.- sriv.~

vale essere prillato, contristato.

frequenti, lo stesso che iratftftfSiii. e irsevcon tutto t'impelo, prestissimamente: o pure


con titKo Vescrcito, da ^rdc, tutto, e ffOSiv, celeramente, che da ffsliw, concitare, spingere. Vedi

a-avffuf'Ti,

ffvSsj,

lib: 2, v. 12.
f

Molioni. Euriio
dal

nome

Cicalo

della madre.

figli di

Attore detti

Molimi

lSI)i;CI MO

LIBRO
.

711. Trioessu.

369

Tria, citt della TriBlia.

Omero

la

chiama

anche Troessa: ambedue

i nomi vagliono lo stesso,


derivando da thryon, alga. Nei tempi posteriori fu

delta

Epitalio.

fiume famoso

situata sull'Alfeo,

dell'Elide, ove pi scarso di

acque e

facile

a gua-

comune che questo fiume avveninnamoralo della fontana Aretusa in Sicilia,


il mare, serbando tutu la dolcezza del-

darsi. Era opinione


turiere,

attraversasse
le

sue onde, e cosi

si

unisse alla sua bella.

Sic tibi eutn fluctus praeterlabere Scanos,

Doris

amara tuam non

intermisceat undam.

Slrabone nel lib. VI viene a guastare questo bel romanzo, provandone l'assurdit.
714. f*irfixj3-ov, ebbero attraversato, 3 sing. imperi', indie,
alt. da fUTax.jA3-w, vale anche emigrare, passare da

un luogo ad un altro, da ftir e x/w, andare.


719. io>sv, sapere, sincopato di Ssu-ev, che jonic. sta per
ftafir,

aor. 2 ini.

da tw, sapere. Al

trovi (Sfavai.
722. (iWuy, corrente, part. pres.

alt.

lib.

13, v. 273,

da fi&Kkw, che

lo si

usa anche parlando di fiume.

Ewi un cerio

fiume Minio, eie. Questo e lo stesso che


fiume Anigro, a mel del cammino fra Filo e Trioessa. Il fiume fu dello Minio dai Mimi di Orcomeno,
che si stabilirono in quei contorni. Strabone.
il

726. IvSioi, sul meriggio, meridiani, los,


anche IvSiov, sostantivamente.

io.,

iov. Incontri

Quindi in fretta coWarmi armati giugnemmo

mezOmero

sul

zo giorno al sacro fiume d' lfeo, eie. Alfeo.

uu geografo esattissima. Strabone attesta che da


Pilo a Trioessa non vi che una mezza giornata di

distanza.

729. iytWrjv, indomata, intatta, non ancora aggiogata,


aioS, aia, aiov. Al lib. 4, v. 128, epiteto di Minerva, e vale depredatrice. In generale per
yt-

DigitizM Dy

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330

CHIAVE OJIKIia

loia Boat) gli animali ordinari, dozzinali, comuni,


quasi gregari, da yt\ii, t\S, f., gregge, armento.
Lib. 2, v. 480.

Un

toro

ad

un toro a Nettuno, ed a Minerva


una vacca scelta dell'armento: eie. I

Atfeo,

orchi-azzurra

erano le vittime ordinarie che si sacrificavano a


Nettuno ed ai Fiumi, che venivano rappresentati colle corna di loro. Nettuno per soleva onorarsi col sa-

tori

crifizio da' cavalli,


v.

735. (ptxiS-uJV, lucido, lucente, wv, ovros.m. part. pres. alt.


da <pa3-w, lo stesso che <pu>.
ovv. da SovS, ovros, m.
749. Sag, coi denti avv. da
Monti Iradncer ATordean la polve dal mio ferro andai. V. l'intero verso.

754. Ciri^loSjlargOfVatto,

*is, ios,

m,

Altri legge

f.

&vti-

oas,che pr or. significherebbe rotondo a guisadi scudo, da Affir/S; tale pu figurarsi

il

campo

di battaglia.

762. \ov, fui, aor. 2 poet. per v,av, da hp, d'onde l'oliai.
Koju.1. Altri per vogliono elje stia per -\v, imperf.
763. famrfyfvtcu, godr

med. da

jryi)[*5ti

trarr vantaggio
,

od rovau.%1

siug. fui. 1

fui. iio'op.txi

che

da oviu.1, giovare.

lfH.ftt'raix\xv<TtaSai,topenUr,pianger,tu.t. 1 infia. med.

da fitTocxXa/w piangere dopo


,

da afra, e

r.\-xiu.

774. j(apTtij, steccato, barricata, chiusura, OS, ov, m. Significa anche l'erba od allro di cui formasi lo steccalo, la siepe.
V.s.i

tiov,

tazza cesellata,

ov, ov, a.

799. tnfiuivtiv, comanda, inf. pres.

suona

in

alt.

per l'imperai, ('osi

questo luogo

792. rfv o~xiy,ovi, col favor dei Numi, felicemente.


796. irpabru), mandi, invi, impernt. pres. alt. da itrpoinfu.
797. yujs, salvezza, per melaf. invece di vittoria- Vale Io
stesso (iios.

799. l<fXoVTte, rassomiglianti ,che facciano


pres. att. da

"iffxur

da K&ftvut star

te

simile, pari.

lo stesso che 4ib**n/.


-fiS, r,roS, m. dall'
mancare, stancare.

802. xu.4irts, integri, freschi,


lasso,

priv- e

LlfiHO U]H) EGIDIO

a lui sollev l'animo nel petto,


rendo verso le navi all' Eacide Achille,

804. Cosi disse,

gresso e

and

cor-

etc. 11

pro-

la

gradazione de mozzi usili dal poeta per


a Tarsi prolettore de' Greci sono

determinare Patroclo

immaginali con

somma

felicit

condotti col pi

squisito artifizio. Colpito alla vista di Macaone,

mosso dalle parole

com-

di Nestore, intenerito dall'incon-

tro del ferito Euripilo , Patroclo deve per necessita


muoversi all'impresa a cui viene eccitato.
3 piar, piuc,
cheperf. pass. jon. invece di 'rsrtvyfiivot ^uav , da

808. rhrtvx_ouro, erano eretti, fabbricati

Sii. vTios, umido, os,

et,

ov,

da voris,

i'Sos, f.,

umore.

813. JtsXApu^i, scaturivano, scorrevano con strepito, 3 siug.


imperi, indie, att. gionic. da xtXap^w, che da xl-

laSoS, ov, m., strepito, e pvw,

fluire, scorrere.

Sii. (ZiXTttpB, ebbe piet, 3 sing. aor. 1 indie,


Ttpu, che

att.

a.

oijc-

da Xxii.

f., forza.
835- xptiifyvrx., indigente, necessitoso, pari- pres.

XPflt^W per

da

da ox-ros, compassione.

823. a.X*ap, difesa, sostegno, p, apos,

XP*5 W da XP Eia

843. (iotias, bovine, os,

>

at,

ali.

*js,

da

ov. Sottintendi lapis, pelli.

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LIBRO DODICESIMO

VARCAMENTO DELLA. FOSSA CHE CIRCONDA IL CAMPO


DE' GRECI, DA PARTE DE' TROIANI, ED ASSALTO DELLA MURAGLIA. FUGA DE' GRECI VERSO LE NAVI.
v. 1.

li,

In tal guisa

il

forte figliuolo di

Menezio medicava nel-

le tende il ferito Euripilo: etc. Patroclo.


ifaaQiYTos, incolume, salvo, os, ov, m. e

f.

Precisa-

significa non devastato, dall'a priv. e da Wop$tu> o orip&w.


Allora Nettuno ed Apollo deliberarono di demolire il
muro, etc. Queste due divinit principalmente ave-

mente

17.

vano

in

odio quel muro, perch temevano che ne per-

desse di fama quello che esse avevano fabbricato intorno alla

citt di

Troja.

22.

fio&Ypiac, scudi, formali di pelle bovina, ov, oc, n.

2i.

[o",

26,

Xiirkax, natanti, galleggianti sul mare, os, ovv. oSs ;

da
fiws, ed ypbs. Intendi buoi agresti, selvaggi. Al

833 nome proprio

lib- 2, v.

di

un fiume

della

Lo-

cride.

ad un tempo

insieme, da

'ou.ov,

che significa Io

stesso.

mare, e da
navigare. Qui iXiVo teixe meglio tradotto muri immersi nel mare.
ov,

27.

m.

f.

da

S,\s, bs,

>rpicttva-v, il tridente,

a., <xs, f.

un ordigno

per pe-

scare detto italianamente ficina, che gli antichi po-

nevano

Lo

in

mano

a Nettuno quale scettro.

stesso Scotiterra poi tenendo il tridente nelle

era

il

condoHiere:

etc: Gli autichi

mani

credevano che

terremoti procedessero dalle acque rinchiuse nelle

imi

L'

Guoglij

LIBRO DODICESIMO

373

sotterranee caverne; e di qui poi diedero a Nettano


il soprannome di enosigeo, o scuotitor della lena.
Il
Tassoni va cavillando sull'impossibilit di convertire a uno stesso punto le correnti di tanti fiumi cosi
lontani fra loro: la vivezza di questa descrizione, poste
li'

28.

29.
30.

credenze mitologiche, superiore ad ogni censura.

S-spiiXja,

le fondamenta, poct. per 9-i|a1io, ov, a.


Al lib. U, v- 498, leggi 3-fniflXov , ov, a. col medesimo significato. Sta anche 3-iu/iiXov, da t/S-huj.

deitronchi, dei travi, bs, ov, m.


Ellesponto. Oggi lo stretto de' Dardanelli. Nel libro VII
<ftrf>&v,

appare che questa fortificazione fosse aliata fra l'aurora e l'occaso, e per in un giorno. Qui Io sdegno
de'

numi

si

prevate di otto

filimi

nove giorni, onde sembra che


gior fatica in demolirla, che

per distruggerla iu
durassero mag-

essi

Greci Dell'edificarla.

La

quale difficolt indusse alcuni interpetri a corregger


quella voce che significa nove giorni con un leggie-

un

ro cambiamento, facendola significare

me
34.

si

pu osservare

bsriirD-,

giorno, co-

negli scoliasti del codice veneto.

in seguito, in avvenire, avv.

35. ^o'tfj.tvcti, erana per fare,

fut. 1 inf. alt.

doricam. per

fliffiiVjdaTiS-riAi.che talvolta significa fare.V. lib. 12.

36.

xav^ity, crepitavano, cigolavano, 3 sing. imper.


die, att. da JWtvajgiljw e xava^w.

38.

te\v.voi,

to in ti,

rinchiusi, rincacciati, col dittongo

in-

risol-

da iXavvnj, cacciare, spingere, ovv. da

fi-

li tu, involgere.

41. S-npEurijffi

v,

cacciatori di belve, %s.r,v,

SJijpsww,

belva, V. lib. 8, v. 49.

cacciare, d

E siccome quando

m. da

un cinghiale od un

leone, fiero

per

la sua fortezza
raggira feroce sguardo tra cani
ed uomini cacciatori; etc. Virgilio con incredibile
,

brevit parche vinca qui

Omero:

Ut fera quae densa venantum sepia corona


Cantra tela furti, seseque Attuo* inscia jforli
Injicit, et saltu supra venabula fertur.

Dignizod

t>*

Google

51.

}j;i\L:rt'0>v, nitrivano, 3 pi. imperi", indie, ali. poet.

da xp|urfttj.
52.

y^ti\ti, sul labbro, sull'orlo, ns, tos, n.

34.

xpnu.v<, precipiti, s, cu,

Io si attribuisce alle cose inanimate,


za, alla

so,

alla laz-

m. Luogo elevalo e

sospe-

scoglio, da xpt jiw, sospendere.

liri\pt$t*s, profondi,

m.

Per nietafpra

come

nave, al sepolcro, alla fossa.

come ano

od anche oscuri, coperti,

4)5, ioi,

e f. da ipfyui, coprire.

era slata munita, pincchep. med. formato sul

56.

Sfrigoli,

57.

XEwpTiv, fortificazione contro, difesa contro, ec,

50.

;ai"j'v(jv,

60.

da u.evoivco. V. lib. 10, v. 103.


Allora poi Polidamante eie. Polidamante Indovino, ami-

pass. med. npx, atticam. iptipa, e col secondo nu-

me ino, da

ci

pio.
),

*|S, f.

da liuy

iXt-n,

/uyo, Vevitare, come al lib. 2), v. 216.


desideravano, bramavano, 3 pi. imperi',

evitare, poich talvolta vale

quant

indie, alt.

co di Ettore, e figliuolo

di

Panleo.

61.

Ettore, e voi altri condottieri de' Trojani, e degli au-

66.

TpxttaSroit,

70.

vwvCftvous, senza gloria, inonorati, os, ov,

siliarii,

sconsigliatamente noi tentiamo eie. Quesiti

discorso di Polidamante od Ettore, capitano espertis-

simo, e notalo di soverchia prolissit dal Terrassou.


fui. 1.

saranno per essere vulnerati,


med. da Ttrpu/Sxcn, i. <rpujati>

Tpwoj o Tp&,

VUU.VOS.

71.

feriti, ial.

ovvero da

ferire.

poetic. per viit'UfioS; qui iu causa del

m.

f-,

metro v-

iralidjViS, rigettamento
liSi'so|is,

sws,

f.

ributtamento, invece di

ww-

da waliv e Siwxw, inseguire, per-

seguire.
80.

-7rip.wv,sicUro,salutare,iov,ovoS,in.tt.V.\\b.i,Y.lii^-

furono radunati, 3 pi.


indie, imperf. pass, d >-tp!>w, poelic. per ytipw, congregare.
Ttvrax.a, in cinque modi, in cinque corpi, battaglioni, lo stesso che irtvrax^-

82. iirtpiS-avro, stettero raccolti,

87.

37'>

LIBRO DODICESIMO
v.

103. SfaxpiSv, distintamente, avv.

da ha*(i!voj, discer-

nere, distinguere.
103. Spapov, si coprirono di, adattaronsi, aor. 2 con raddoppiamento iu luogo di ctpov, che come v,pov, es-

sendo senza aumento, da pw, adattare, accomodare. Altri vogliono che poet. al presente scrivasi ip-

pw, formalo sul pass. med. tpapa, d'onde

l'imperf.

*[papov, invece del quale Sta qui pwpov.


107. dxi;aw-<zt, avrebbero sostenuto o sarebbero per sostenere, fut. 1 inf. med.

da <sy(iu> per ^w, od

per -viiSyoj, sostenere, trattenere.


109. /Awfx-fiTOiD, dell'incolpato, os, ou, m. e

f.

t<fx">

dall'a priv.

e da |Au(Of*.i, rimproverare, che da uxSu.oS, ai/,


m,, inde ce ni a, ed anche il dio derisore, Marno.
Irtacide eie. Principe di Arisba, ed ausilia-

Ma sio

110.

rio de' Troiani.


116. 8urftivu(/os, infausto, triste, os, ou,

va. e f.

da Ss,

ed ovop.
119. viaffovro^ndavano, a ritornavano, 3 pi. imperf.

med.

gionic. da viVcrou.ai o viisao^ai, che sono da voj.


122. fair*flr-T(j.iva4, aperte, os, n, ov. pari. perf. pass.
V. triirrttrrQM al lib. 8, v. 193.

128. Cfte ritrovarono in su le porte due uomini valorosissimi, figliuoli coraggiosi de' Lapiti battaglieri: eie.

Eran costoro popoli della Tessaglia, giganti


forti supra misura.

di cor-

po, e animosi e

132. Questi due stavano dinanzi alle alte por te, siccome quercia di-alta-cima ne' monti, etc, Anche al giudizio
del Cesarotti, intento sempre a diminuire l'ammirazione, forse

a'

suoi lempi soverchia, di Omero, que-

non uguagliala da
Pandaro e di Bizia.

sta similitudine parve bellissima e


Virgilio, ove parla di

133. v%t'qv, pioggia, os,

oi5,

m. da

via, piovere.

137. aijas, ridi, secchi, os, , oy, da avw, disseccare.


147. ctfc&rai, ascoltano, adono, ricevono, 3 pi. perf. pass,
gionic. per %t%j^avrt, e dello per StStipivo tiat,

da Sjcojwtr. fui. ooi*(.


*ojotfvprbv, tumulto, strepito, os, S, m- Pronriamen-

Olgiitzad Oy

Google

376

chiavi:
te

oburica

quel rumore dei virgulti

quaudo

ol

anche delle stoppie

strascinano per terra, da /.oXoiiw,

si

ampu-

tare*
v.

148. So^-Ari, obliqui, di traverso,


ov, ni

149.

f. al

Uh. 23,

'us, j|,

V. 11(1:

stridore, os ) ov,

x-j.'jrQS, io

v,

come S^uios,

duale, noni.

m. Proprio

di denti acuti.

Quindi xuwiut.
1B6. lp^, * (erro, avv.

Cadevano i tassi in terra a guisa di fiocchi di neve,


etc. La neve rappresenta bens ottimamente la frequenza ile' dardi, ma non gi lo strepito, n la percossa. Perci Virgilio saggiamente, nell'imitar questo luogo, cangi la neve in pioggia violenta

grandine

ed

in

Quantus ab occasu veniens pluvialibus haedis


Turberai imber kumum, quatti multa grandine nimbi
In vada praecipitant, cum lupiter horridus auttris
Torquet aquosam kyemem, et coelo cava nubila rumpit.
Quindi pi sotto meglio dedotto, del paro che meglio
espresso,

rimbombo

il

Il

et

degli elmi tempestali dai sassi.

tempora r.ircum

Strepit assidue cava

Tinnitu galea,

saxis solida aera fatiscunt.

Monti avendo cangiato in grandine la neve dell'originale, si e acquistalo

delt di traduttore,

giudizio e

il

maggior biasimo per l'infemaggior lode per seguire il

gusto di Virgilio, e l'approvazione e del

Cesarolti e di se

medesimo?

1S7. t,aiS, veemente, soffiante con veemenza, fa, loS,


e

f.

da

*"..>,

soffiare, colla part.

Sov-ifaS, agitante, pari-

che

si

forma da da e

spingere.

Da questo

di

'Q/,

m.

aumentativa.

1 alt, da Sovitu, f. na'tn,


vw, per evlte, muovere,
xof,*m., canna,

flor.

viene SvS,

ebe agitata dai venti, tifa. 10, v. 467.


160. vrtw, risuonavano, mettean roco rimbombo, M. in-

Diamzad

t>y

Gl

'.['->s

v.

vece di iurovv, 3 piar, imperi indie,

ali. poelic.

da

vrltv, che da alto] damare, gridare, risuonare,


161. fAt/fixiifcn, d'afte pietre mo(an\ a, xos, m. da [x-

Vale per anche pietra

t>s, f., idofa.

163.

Xaarr^aS, sdegnalo,

in generale.

pari. a. 1 att. da Xoa'ru/,f.Titfw.

22, v. 261 leggi SXmWoS, doric. per Slijffros, ov, m. e E., indimenticabile, dall' priv. e da

Al

lib.

XavS-ctvw, dimenticare.- e forse da ci

ovlw, giacch

il

verbo l-

affliggiamo e ci sdegniamo per con-

ci

.t^-Hi-'W

simili cose, v-'f

107. ff^rxtS, vespe,

xff, ih;

tlf';'
:

^^

168. i*ia, nidi, domicilia dei volatili, noni. plur. Dicesi

anche w'xrai, wr, forainln.


<rai-aXoitfWQ, ojceia, <ura, eccelsa bus, to-ffa,
v, da iraxo&a, tov, n., pi., fttoffo scosceso, che
da aiVOfi, Eia, ir, oapro, erto, col pleon. della ir. Sianche polveroso, ed in (al caso ripetesi da
vaiv&Xti, ijs, f pofwere, cenere, e farina sottilis-

gnifica

sima.

172. XiSvai, sieno presi, aor. 2 inf. da AXitTxw, verbo irreg. V. Hb. 2, v. 374.
176. lUa difficile cosa che io tutte queste cose esponga
esattamente come un Dio: etc.Vi mollo entusias-

mo

in

questo

tratto. 11 poeta

soccombe sotto

la

mol-

titudine delle cose che deve descrivere; egli s'inter-

rompe, e ce ne d una grande idea


177.

in

una parola.

ardentissimo, ^s, oS, m. e

f.

da 3-soS e

tatto, quasi ardente per forza divina. Monti tradu-

ce: (ulto vampo di guerra, e rende egregiamente


la metafora di irvp.
179. xM^sj'a^o, erano mesti, rattristati, poet. per xaX^aro, che jon. sta per &x%viVTo , 3 pi. piucche-

med. del verbo wfttvw,"pet raddoppiamento,


per ,xit>, o imperfetta da an--xW 1 Teina ^os.
perf.

18'J.

rvxfas, avendo
ffto.

ragginto, da >ruyx,Avw, f. tu^tiDel resto tale verbo in generale adoperato nel


infinito dopo di s,
un medesimo e solo

senso di avviene che, volendo un


e quasi avente col verbo retto

CIIIAVE OHlHlliA

378

Vale per anche raggiungere, conseguire,

significalo.

e propria,
i'

ono scopo,

ec.

102. tjroo'xiS'V, eia vicino, agg. usato avvero, da io,


ia, io, colui, o ci che vicina. Perci ctroo'x^-

oia u&x,n, significa battaglia corpo a corpo. L'vv..


pi

comunemente

201. v^i-rirus

Abtoctjc'Sv.

aito volante, %s, ov, ni. da v-^os, ios, n.

e qfrapai.
208. inorridirono i Trojani come videro il maculato serpente giacere nel mezzo, portento detC egi-tenente
Giove, etc. Nel Zendavesta

il

jiriocipio

buono

rap-

presentalo portante una capra ( come simbolo della


fecondit); cosi pure nel manoscritto indiano delle
metamorfosi di Vischuou il Dio benefico che domina
sull'universo porta in

mano un

capretto.

Non potreb-

be esser questo il fondamento dell'epiteto omerico


dato a Giove di Egioco, che vai propriamente avente
una capra.
213, Stiu-ov, cittadino, ma propr. plebeo, oS, ov, m.
228. i-roxpi vaer, interpreter, 3 sing. a. 1 ott. med. da
vtfoxpivta. Cos in questo luogo.
3-Eott-fJ.ff-os, l'augure, chi consulta gli augurj ed oracoli.

23S. Poich

Vedi

84.
di scordarmi de' detti di Giove alcenno, elc.
mi promise e

lib. 1, V-

mi imponi

ti-tonante, co' quali ei

Abbiamo veduto

nel libro XI che Giove

mand

Iride

a promettere ad Ettore che in quel giorno egli sareb-

23t.

be arrivalo alle navi dei Greci.


Sia che volino a destra... sia a sinistra, eie. Questo
luogo notabile, perch ci fa intendere ci che fosse
presso i Greci nella scienza augurale la destra e la
sinistra: termini che s riferivano alla plaghe del

mondo. La destra era l'orieotc,


Romani era lutto
stra. Presso
i

1'

occidente la sini-

all'opposto, la sini-

i
stra a levante, a ponente la destra- Quindi laddove
desinai augurii propiiii, i Ro-

Greci chiamavano

maui gli denominavano sinistri. In fondo per pensavano alla foggia stessa, c la contrariet non era che

Igitiirt by

Cuofjjjj

DODICESIMO

LIHltO

Ti'.)

apparente. Ella dipendeva dalla diversit del sito in


cui

collocavano coloro che prendevano

si

ci!,

al

essendo

t>.

soliti

Romani

mezzogiorno, mentre

trione,

240. tfi^ov, l'occidente,

in

un

lai allo

gli

Plinio.

cadere del sole, os,

w, m.

anche tenebre, caligine


audace, ostinato in battaglia, os ,

247.

(AEvtSvii'oS,

da fAvos,

f.

fos, n. e da Sftof,

aotlw, devastare.

auspi-

guardare

Greci guardavano al setten-

come sappiamo da

iov,

ict,

Vale

w, m.

che da

...

HXWl*wf, bellicoso, wv, ovof m. e f. da (t&^ofMM.


Monti assai bene distingue il valore di questi due
aggiunti, cosi traducendo il presente verso: ch cuon di
re
tu non hai d'aspettar l'urto nemico,
pugnar.
.219. wap^tfnvos, sconfortando, dissuadendo, invece di
w-ofa^fAvos.a. 2 part. raed. da w-pa e fnu,t.
-253. Giove godi-folgore dai monti Idei suscit una tempo
,

pesta di vento, etc. Osservisi come le circostanze le


pi comuni acquistano nobilt e bellezza tra le mani
di un gran poeta. I Trojan! avevano sopra i Greci il
vantaggio del vento; or ecco che Omero fa che Giove
stesso combatta contro i Greci, sollevando contro di
loro un turbine di vento e di polvere Eustaxio.
255. 3-Xyf, ammolliva, scemava , 3 sing. imperf. indicai,
att.

gionic.

da <HXyut,f. Sw.Quindi

al

Jib.i4,v.215,

ov, a., attrattiva, allettamento, solletico,

2o8.

e 3-Ixttip, Tpos, va., lusingatore.

xpQ-ffotS.

y.po-o-aS,
v.

merli,
au,

lembi delle torri,

m. l'estremit della

wv,

F.

da
Al

444, anche dellemura.

i-fflj-ijs, fortificazioni, bertesche,

l*n,
239.

eci,

veste, il lembo.

iis, f.,

M.

i%iS,

fos, f.

da

forza.

|MX 0V movevano, sollevavano


-

'

im-

colle leve,3 pi.

da p,ox).EiW o p.o^Xci', od anche fioj^tw, e questi da u^Xbf ,ov,(B.i leva. Anche xXs
vale leva, siccome pure xleuw, significa muovere.

perf. indie. alt.

2t0.

Ifticvra, sostegno, fondamenti, a, tos, n. Al

lib.

21,

Digiiizcd by

Google

380

omehica

chiavi:

v. 239 suona ottacolo, impedimento, ed lo stesso


che a-pQia, ras, n. da ^ojadh o da Ic-^ia, tenere,

trattenere.
v.

263. f pd5 vt sfacendo schermo, proteggendo, ed anche cireoridam/o, parta. Lati. ta^pAffaut o^p'rTuj,tul.^ uj.
l

265. xi\tvrQWwr'

esorlanti, part. pr- ad. nominai, duale

da xtXtvrt-tu, poet. per KlXiVtJ'T'JtW, lo stesso che


xeXecu, da x^.i^.'iT'r-.-.-, oO, in., sioriafore, ed anche
chi

comanda.

267. Lo rimbrottavano, qual con melate e qual con piccanparole, eie. L'accuratezza moderna non soffrireb-

ti

be che un solo verbo

si

applicasse a due cose tanto

diverse, quali sono

le carezze o
rimproveri. CesaNon veggo come non si possono accoppiare in
un rimprovero le parole ora dure, ora blande, senza
un dispresi

rotti.

offendere l'accuratezza moderna. Cosi a

so avr ragionato
Cesarotti,

il

Monti contro l'osservazione del

prima di tradurre comeha

E bene sia.

fallo.

r e con parole or dure,

269.

Or blande rampognando

(i*ff-nis,

mediocre,

iaaa,

tts,

neghittosi:

tv,

voce poet. da [acos,

n, ov. medio.
1

273. /jtoxXiyriipos, millantatore, minacciante,


ni-

Vale anche esortatore, al

*1t', ts, f-,

lib. 2, v.

llb. 6, v.

-no.

Tipo?,

137, da jao-

esortazione, e minaccia, d'onde poi al

199, fAoxXicu od tw, al

13, v.

638,

esortare gridando, minacciosamente gridare,

rim-

lib.

proverare.

mai Giove Olimpio balenatore volesse concederci di


scacciar da noi la battaglia, ed inseguire i nemici
verso la citt. Gli Slavi avevano anche essi il loro

273. Se

Giove godi-folgore. Era questo dello

Perun

nome

e teneva in mano una pietra


lampo che serpeggia. Le Clero.

che signilica fulmine,


tagliata a foggia di

Slor. di

Russ.

Primus in orbe lovem fecit timor, ardua coelo


Fulmina rum caderent, discussaque moenia flammis.

v.

278.

vtyts

x ,bvos,

fiocchi di neve. V. lib. 3, v. 222.


283. \wrtvvra, fiorenti, bus, vitrea,
fot. Propriam. per
Iwtojs, d'onde l'acc. sarebbe 1w<tVt, ma qui

come

dor.

da Iwts,

altrove atlic. trovi \wravvra.. Bipetesi

ou,

rn., loto, uua colai pianta, ed


anche
di erba, e perci qui la parola varrebbe
abbondante di loto. Vedi il lib. 2 v. 776.
285. fl-poff^Xa^ov.it avvidnava,3 siug.imperf.
indicala",
gionic. da ^poa-TX.tw , che sta per
vpotrirtlttu,
'
ed da irikas, vicino.
287. m-u-r&>ro,volavano,3 sing. iraperf. indic.med.

una specie

'

gionic.

da T-wroft. per vareu.ai. Per metafora dello


delle cose inanimate.che sono portate con
rapido corso. Il verbo rad. iriroy&t.
293. %h%iv, net negri, t%, xos, f. Propriam. signiGia
volume, ma aggettivamente preso suona ritorto, ripiegato, epper Vi.ix.ts (Lts a questo
passo con espressione poetica indicherebbe buoi dalle ritorte
corna.
298. i^Xarov, ben condotto, tirato, disteso, off,
w, m. da
iXavw, fare opere duttili.

X<&xtv$, fabbro, ferrajo,


xios, ia, iov, ferreo, da
235.

s,

w s,

vaXxs,

m. d'onde x**m. V. lib. i.

oO,

v.

297. p/Soitft, con verghe,


lo scudo. Del resto
verga,

il

os, ou, f.

Qui indica

l'orlo del-

coli' accento acuto significa la


bastoncello onde si percuote.

299. Siccome Leone nudrito-ne'-monti, il quale


da lungo
tempo digiuno di carni, sospinto dall'altero
cuore
a tentar le pecore, e a cacciarsi nella munita
casa:
etc. Il Terrasson. il De Motte
ed il Pope parlano qui
a lungo di queste tante similitudini
che Omero trae
dai leoni; e divisici solito, in
varie sentenze, gli uni
le

accusano,

gli

altri le

molta disinvoltura e con


ni avessero

il

difendono.

Il

Cesarotti con

fina critica dice:

Se

leo-

loro Omero, che questi avesse scritto

la Leooziade, e

spesso

la

che in essa avesse impiegata tanto


comparazione dell'uomo quanto Omero abu-

sa di quella del leone,

critici^en-giubbau" sareb-

bero

in drillo di annoiarsi

dell'uomo leonino, quanto

noi del leone Omerico, tulio che l'uomo possa somministrare olla comparazione le centinaia di rapporti, laddove il leone non C buono die a rapprese utar

uno sbranamene.

Lo

stesso Cesarotti poi in gual-

che luogo del suo Ossian osserva, che dovendo le similitudini servire a illuslrareil soggellu,e bisognan-

do a

uopo

tal

di chiarire ci

che uon ben noto per

di cose pi conosciute, non sembra opportunissimo questo metodo di ricorrere agli affrontameuti di leoni, rhe nessuno de' lettori mai vide, per dar

mezzo

loro meglio ad intendere le zuffe degli umilimi di cui


ciascuno pu essere stato testimonio. un'osservazione degna di essere considerala.
.

30t. Sfiov, ovile, caia, o$, ov, m. Qui per lale ovile.
302. ptiToptxS, pastori, da fJttTffp, ovv. fwHip, opoS, m.

che e da ptfxtu.
307. Sarpedonte309. Glauco. Glauco e Sarpedonte erano cugini, principi
della Licia, e questi era figlinolo di Giove e di Lao-

damia, come narra Glauco medesimo esponendo am-

piamente
seg.

la

sua genealogia nel

313.

lib.

VI, vers. 245 e

TTfil

'

coltiviamo una gran tenuta presso alle rive del


Xanto, eie. La voce usata nel testo temenos, termine che io origine significa un terreno consacrato
agli Dei. Gli eroi benefattori della nazione

ricompen-

un podere denominato allo


modo, sembravano partecipare dell'apoteosi

sali coli' assegnamento di

stesso

anche in
sibili al

vita. verisimile che


nome che alla cosa.

molti fossero pi sen-

fruttifero, OS, ov, in. C f. da nrvpbs, frumento, e ftpw. Evvi anche da irvp, pbs, fuoco, eppcr nel senso di ignifero, portatore di fuoco, ina

314.

>n'i;po<t>|joio j

323

/yiipoj,

noo presso Omero.


non invecchiami, eternamente giovani, da yfipws, w, m. e f. come yipans, lib. 2, v. 447. Nel

masch. e

fent. l'acc.

yhpu>, senza

la ,

mentre nel

unno
lemm. assume

un decimo

la v finale,

383
e fa anche &y%pov nel

neutr.
t>.

33*.

Utrtao,

di Peto, genet. Alticam. da TltriuiS, a. ta.

Mie.
33 i. p-nv, pericolo, danno, invece

di

pv, da pi, SS,

V. lib. 1, v. 10.
335. nop-irrii/, insaziabili, oS, av, va- e
v. 117.

f.

f.

dual. V. lib

337. (bwfavri, lui chiamante, chiamando, se chiamane,


invece di ptAffett , part. 1 alt. poet. come del pari
per pariffojMti
3'ifl.

fioy\irta&at

trovasi f&ao*ojtai

iw^tro

imperf. indie, med.


, aveva invaio, 3 sing.
da ffoi^ofM. Altri per leggono icr cecero, che starebbe jonic. per Ju'^yvin.oi Turccv, erano invasi, piucflipp. pass, di Tfoiyuj.

347. ^xPI*' 5 forlB irrompenti, con impeto invadenli,


|S, os, m. e f. dalla partic.
e da xpw, invadere furiosamente, come iirivrw.

380.

u.ctpv.puj,

aduna

gettivo, os, ov,

pietra, oS, ov, m. Preso

m. e

f.

come ag-

vale bianco. V. lib. 16, v. 735

da v.apv.apu, risplendere, luccicare.


381. lptzfyv sfracell , 3 sing. a. 1 alt. da paooi
,

paTrw,

f.

od

gcu.

385. ApvtVT^pi, ad un minatore, palombari!, -i\p, *ipoS, m.


389. ytfftvw&vra, nudo, denudato, da yyu,vft/, f. tuffiti,
da yufAvs, 4|, v, nudo. Presso Omero vale di frequente inerme. Lib. 16, v. 815.
ppct^iovu, braccio, wv, ovoS, m.
3!>i. Jfa giunto cos'asta

Jfemeone di Testare,

lo fer, etc.

Omero

lo nomina questa sola volta in tutta la Iliade


senza aggiungere la patria o l'impero. Vien per no-

minato nell'Odissea un Alcmeone,

ma

quegli

fi-

gliuolo di AmSarao, e qnesti di Tstore.


421.^iipi(i.cto'9'ov,eoi<nrfevnno,6aru/7avano,2
indie,
f.

med.da StjpiAw,

<1

uni. import,

f.ffw, che da SfipiS, tws,

contesa. Questo poi ripetesi da

SWpw, percuotere,

bastonarefiir. da Saico, dividere. Al

lib. 17, V.

734

CHIAVE OH E BICA

38i

incoulri Sijpi'w o $*ipi!Jw,Rd al

16, v. 7S6, f\-

lib.

p ivo (io, che vale quanto Supiw.


f. 422- iwj^vtv, ne( comune, os, ou, m. e f. da ?vvs,

-fi,

v,

comune, promijcuo, che staperxoivoS.V.lib.l6,v.l93.


426. TT-tpsvTa, leggiere, volanti, tiS, stfffa, iv.
131. pp^ar', si bagnavano, si spruzzavano, per ip'p-o'ara, jonic. invece di Ippuffiiivoi Titfav, piuccbep. passivo.

ud.c ippSow<xi, 3

di Ipaa.o'y.ivQt

str,

pi. pass, si scrive invece

abbreviando

penultima col to-

la

tt, ed inserendo davanti alla r la sillaba Sa.


p^ctf, lo stesso che aiVw. Ed a questo modo si
dyw vi' Scerai, ed ywvi'Saro da rom^ ou.ee
x\x,wptarat da ;opiou,ai: wi^pSarai da fp^ofwti: EffREuiSa-rai da (Txsu^w, ed tvou-Sarrti

gliere la

Da

forma

da vou.^auai,

ec.

433. XVipvii'riS, procacciante

nocchia,

ioas,

is,

f.

maschile ^tpvTrHis,
ciante colle

mani

da

il

mani, colta co-

Vitto colle

j^tj'p

significa

la limosina,

e da vini, filare. Ne!


in
il

generale procacguadagno.
m. da Tctt)-

43i. erraS-uv, la stadera, la libbra, s, o,


fu,
'(33.

appendere.

iVi^ouffa

misurando, agguagliando,

femminile da jff^tu, d'onde

ffos,

pari. pres. alt.

y, nv, eguale. Tro-

vasi anche ttica.

un sasso, il quale eie. Questo mamole fosse proporzionala al peso che


attribuisce, doveva essere mollo volumi-

448, Ettore allora gherm


cigno, perch

Omero

gli

la

noso e soverchiarne, alla visLa, le forze di un uomo.


Il celebre Lessing, cercando i confini ira la piilura e
la

poesia, not anche questi, luoghi, dove

scrive

il

poeta de-

un'immagine che dipinta ributterebbe.

ii8. a%\iffuav, avrebbero sollevato mosso, aor. 1 ottai. eoi.

a-^Xi^oj, f. ffw, da h%\ivw. Nota per che


x)-wvrat al lib. 21, v. 261, da h-$ta turbare,
commovere, da o^ios, oD, m., turba.

da

454. spi/VTo, chiudevano, difendevano, 3

da puunxi, sinc.
ffS-osi,

di lpvou,at,

come

pi.

imperf.

"ipyff9-ai

ed Hpvovro per tpvQvrc. V.

med.

perp^s239.

lib. 1 v.

L1BK0 DODICESIMO
.

'i

W. oixkiSaS,

le

383

doppie imposte, di due imposte,

is,

ibos,

da ofc e xktiw, chiudere: o fors'anche da xXtlS, obs,


f.,

forza,

come

fossero porte saldissime contro la

forza.

m. Qui ^ss i<ri)fioiibarre ccwl in'etne ed aderenti cAe i'una

^tieS, sbarre, leve, ss, IojS,


(3oi significa

rendevo pi forte Valtra.


456. iflnmoijSoi, oftamont, s,

i,

v, da

.u,ti(iti>,

oller-

439. 3-a<povS, cardini, s, ov, m.


461. U-udiS, dt fua e di M, avv.
/i(t3.

vtrt^ttx, nell'aspetto, sottintendi

46 1.

'ftfTo,

466.

vorrai

xax da

era vestito, coperto, invece

di

biruffiov.

MoTo, 3 sing.

piucchep. poet. pass, da Iw, vestire.


eccettuati gli Dei,

ad eccezione

degli Dei.

470. tffX',t"ro invasero, innondarono, si diffusero, 3 pi.


pinccheperf. med. composto dalla preposizione te,
o is e da %vu) e x.^ ycu > w stesso che X^ w d'onde anzi deriva. Da^w poi si forma il passato x^jtai, il
piucchep. ix^vu^v, e levando l' aumento l^v^y,
d' onde E^uv-ro, e questo oix 1'*"
.

Chiuvt Omerico

4*

LIBRO DECIMOTERZO

SE

3.

Ed

COMBATTE PRESSO LE NAVI.

egli rivolse indietro gli splendidi occhi, eie- Soglio-

no

citare questo luogo di

Omero come pieno

blimit, perch non eoo parole,

ma

di

con un atto

su-

ci fa

conoscere quauto Giove sia immensamente supcrio5.

re a tutte le cose nmane.


Ippamolghi. Ci vuol dire letteralmente mungitori di
cavalli, ed il nome o soprannome degli Scili detti
Nomadi, vale a dire pascolatori. Vedi Strattone e le

opinioni intorno a questo popolo.


Misti. Io approvo la congettura di Posidonio,

quale

il

intenda qui di parlare de'Misii eu-

Omero

vuole che

ropei compresi nella Tracia. Perciocch avendo Gioil guardo da Troja, per guardar su i Traci,
non poteva nel tempo stesso vedere i Mi-si asiadi Eu-

ve rivolto
egli
tici

contigui alla Troadc. Del resto, dai Misi

ropa sono discesi


di!,

Frigii ed
1

'

gna,

m.
da

oS. ov,

gli altri

f.

Si scrive

Li-

pi comunemente y-

e l**PC 0 f* a ''

" n 1 ucs l 0 senso in60i Avriu. deftti 5.


contrasi anche
yy.xx.T07i0.yuiv, mangiatori di latte, che si nutrono ili
latte, os, ov, m. e f. sinc. di yx,xx.T<fxyoS, da y\%, xtos, n., latte, e

ji'l*jOS,

al lib. 2, v.

fi.

Misii che abitano tra

Trojaui. Strabene.
combattenti da vicino, a stretta pu-

XS**X w* *W

i*J

longevi, os, ov, m. e f. dall'oc epitatica e da


m., vita. Vale anche a ai robusta, e ricco. Ripetendola invece dall'oc privai, indica colai al
quale mancano le cote necessarie alla Vita. Che se

.[iajv,

/3<os, ov,

ripeti

' 20.

questa parola

dall'oc priv.

e da pia, as,

f.,tn'o-

lenza, robustezza, allora significa non violento.


volte stese H passo, alla avaria giunse alla meta in
Ega. etc. Anche qnesto Inogo si cita fra le grandi
immagini omeriche.
Bisogna per ricordarsi che

Tre

21.

la bellezza e grandezza di certe immagini deve dipendere in parte dai tempi e dalle credenze.
Bge. Eranvi due citt di questo nome, una Del Pelo-

ponneso,

l'altra io Eubea; e Nettuno era adorato in


Qui si parla di quella di Eubea.
in mare, ij, ijs, f. Propr. per significa stagno,

tutte e due.

21 .

\iftvi\s,

23.

titv ox Ero, aggiog, attacc, 3 sing imperf.


med.

palude, lago. V.

27.

lib. 2, v.

711.
indie,

da rtrvjwffegci, orsra'x.ou.ot.i, osservare, tendere allo scopo, rrxj, tendere, d'onde rtraivia.
a.raW, esultavano, 3 sing. imperf. indie, att. da i-

rUw

od W&XXcu, lo stesso che rirdOAw, che


propriamente significano nutrire dilicatamenle, come farebbesi di tenero fanciullo, da oWeikbs, n, a*,
tenero, giovanile,

28.

30.

dai nascondigli, dagli imi ingorghi. M-, bs,


ov, m. da xsu^w. Incontri pure al lib. 22, v.
482,
xsv&os, ed altrove xtvo-u.be, ed anche xtvB-u,wv,
(t'vo?, m.
haivtro, si bagnava, 3 sing. imperf. indie, pass, da

8i,

uo-seapa^toi,

xiu3-fwSj>,

diaivLo.

agM,

os, ov,

m.

f.

dal

nome

o*xoip9--

us, ov, ta., salto, d'onde il verbo tTttapt*, saltare,


e dalla particella tv, bene.

32.

V' nel
etcti

33.

cupo della profonda palude una larga grotta.


Descrizione vivissima e lodata altamente da tut-

commentatori

Fra mano a Tmedo ed

alla scoscesa Inxbro: etc.

Tenedo.... /mro. Isole dell'Arcipelago.

CHIAVE OHKKICi

388
0,

37.

ppriKrouS, infrangibili,
e piyvvjM.
aXvroys, insolubili,

os",

ov, in. e

oS,

ov,

m.

dell'

f.

f.

dall' a priv.

privai, e da

\vm, sciogliere.
indefessamente, continuatamente, avv. da

40.

Su-oi-o,

7'. ~, au, m. e f. Vedi Uh. 4, v. 440.


ppofAoi, ifrepiluttft, frementi, os, au, m. e

(aw, fremere, e dall' opilatica,

L da

/3p-

d'onde poi |3pu.os,

ou, m., /orla fremito,


avia^ai, vociferanti insieme, os, av, m. e f. Si Torma
di av, voce imitativa del latrare del cane, e di a-

yo>, vociferare, gridare: o piuttosto da ab quasi


ifi,

48.

insieme.

pispolo, dei
xpitos, tos,

errando, freddo, as, , av, da


v. 740, adopera-

wiorla/fl,
ti.

freddo. Al lib. 5,

to nello stesso, senso kovhi, tff<fa, tv.


traslato di questa aggettivi) uve

53.

giunto a <f/3oS, timore, fuga.


rabbioso, inviperito,

Xvaffi^ns,

chiaro

m.

tas,

il

ag-

lo si consideri

i\s,

da

f.

57.

ipu>ipair'

SS.

f. riGuj. Vale anche proibir.


mvirptav , delle veloci, os, ot>, in. e f. da SxuS, T,
, e ^poS, ou, m., (ramilo, passaggio.

59.

ffx-i\iravity, colloscettro, iov,

respingerete, 2 pi.

poggiarsi. Jonie.

60.

jcEjcoW'jJs,

62.

"fJ Ti

si

a.

iw,

1 oli. alt.

n.

toccando, percuotendo,

pass. peri',

da tpojiw,

da o^iurTw,

ajj-

legge o'xwviov, e dorie. ax.-x~

wfi.

fi,

os",

pari.

mcd.da *-tw, battere, tagliare.

ti3.

4 sparviero, jon. per dpa^, xoS, m.


Tip/p/Q/.toff, da assai alni, scoscesa, *|5,

64.

'pnov, ucceiio,

71.

'ixytx, le vestigia, iov, iov, a. Avvi anche l%VoS, toi,

da

U.V1K0S, qS,

lib. 2, v.

11.

11,,
ok-.,,

n. du.opvis, i3-os,

in

ni. e

m. o

f.

f.

V.

od
come traduce bene anche

anche l'ima

piede slesso, o l'incetto,

Monii

fos',

ittng/niiia, altess.ai/,

460-,

e significano

parte del piede,

il
il

questo luogo.

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Li li Itti

MCJMOTEHZO

38!)

Futilmente ravvisai l'orme di dietro de'piedi e delle


gambe mentre ex partiva: gli Dei sono agevoli a conascersi, etc. Era persuasione

comune

di tutte le na-

Dio non potesse vedersi in faccia senza moQuesta credenza fondata sopra ci che Dio

zioni eoe
rire.

Slesso dice nell'Esodo:


vai, e altrove:

meam

tem

Non

videbit

me homo,

et vi-

Videbis posterora mea, faciem

videro

non

au-

poterti. Quindi Virgilio nel-

l'Egloga 7 ordina a colui che facea malie e invocava


Ecate per impietosire l'amante, di non guardarsi addietro:
>.

79.

Trans que caput jace,

\tivatv>u>,

et

retpexerit.

sono pronto, desidero ardentemente, per

ftijvoifo;.

100. TiXtWWtHt&as, che sarebbe avvenuto, inf. fui. 1 med.


da TtXivr&ojutt, S. jtfefutf.
102. tpitpxivifi, ai fuggenti, s, ti, r, da fbZfX, t\S, f
fuga.

103. Totpbakiuiv, di leopardi, di pantere, is, su/s, f. lo


slesso che tr&po~o t ov, m.
patti, esca, ov, oo, n. Vaie anche viatico, da Ita,
andare.
104., leti xPf*tlr alla pugna, sottintendi apparecchiati.
iit-i\iJ.offurt),o' t per la noncuranza, mgligsnta, dat.

108,

pi.

111.

da

i\s, f.

da fu&i'ufxi-

irirruftov, veramente, avv. da l'rivrvu.os, ov,

vero, lo stesso che fWv^oS, ov, m. e

m.

f..

f.

US. xswiAfS-a, ripariamo,

emendiamo, medichiamo, 1 pi
da xofuei.
126. Stavano intanto intorno ai due Ajaci le robuste falangi, etc. una novella riferita da Plutarco e da
pres. sogg.

Filostrato che

una
de,

Omero ed Esiodo essendo

sfida di poesia per ottener


il

primo

recito

il

premio

l'alto

di

trenta seguenti Tersi.

zione favolosa (V. Rag. Prel.),

ma

venati ad

un
La

ella

tripotradi-

mostra

pregio in cui fu tenuta questa descrizione da

tutta l'antichit.

128.

XaotTtfos, eccitatrice dei popoli, preside della

ra, oS, ov,

m.

f.

guer-

Epiteto ora di Marte ed ora di Mi-

come

nerva,

<.

qui.

Da Xai,

ai),

popolo, e

va.

ffc

.
.

impeto, da o*uu. Si incontra anche nel senso di conservatore del popolo, ed allora da Xas e ahw.
alt. dn

130. tfp.ZavTiS, stipanti, addensanti, part. aor. 1

ypxo'o'w o yp/TToJ,

f.

m.

wf)o9-sXu;vw, denji, serrati, oS, ov,


dalle radici, da

'<

wpo

8s>.l>u.vov,

f.

estirpalo

fondo. V.

lib.

!>,

837.

v.

132. 4,

'

l'r

'

toccavano, erano aderenti, 3

da ^au>,

atL.

f.

crw,

da

fyut,

pi.

imperf. ind.

accostare. Incontri

per quest'ultimo anche nel scuso di ridurre in

nui parti, e

di abbruciare.

13. n"rbo 'JavTo, balenavano, luccicavano, 3


indie, pass,

te-

da

nrvcfctia,

f.

pi.

imperi,

V. Questo verbo pre-

cisamente significa piegare, increspare, e per analogia esprimerebbe l'effetto che producevano olio sguar-

do

le aste

e le spade che in faccia al sole presentano

quasi un'onda che si muove.


136. rrpovTv^civ, provocarono, assalirono pei primi, al-

irpoirv^uv 3

invece di

ita,

pi. aor. 1 indie, ati.

du

Th tom-rw.
137. loo/rpo^os, rovinato nel corso, nella caduta, os, ou,

m.

f.

da Xos,

hv, pernicioso,

da

qXXvjaj e da

rp'ixw- Evvi auchc XoiVpoj^os, da oXos, i\, ov, tutto, intero, d'onde l'avv. bXov, all'inlutto, ed in lai
caso significherebbe perfettamente rotondo, per il
nome rphy^os, ov, m., ruota.
138. frt}.vris, dalla cima del monte, T|, i\s, i. Propriam.
significa corona-

no.

vu"p'j>Gx.u}v, precipitando, saltando, cuv, ovau., ov,

parLic. pres. alt. di vaS-pwo-Jtw.

141. ff^akitus, irresistibilmente, avv. dalPagg.


los,

m.

f.

a^aXis,

che da tf^XXw, che talvolta significa

rovesciare, e dall' priv.


'p.Ti'OV, costantemente, continuo,

142.

joWSov,
e

senta posa, avv.

nel piano, nella valle, ov, ov, a. dall'agg.

icrwEoos, n, ov, che da

Tthov, ov,

n.,

campo.

iffoS, n,

ov, eguale,

piano,

LIBRO DECIMOTEIIZO
t).

117. fi^iVvoiiriv, colle taglienti, acute, os, ov,

148. ff^uutv,

da

di

s, poet. e jonic.

a modo di

Epi-

f.

[/.?,

aoche ft^iyfYitiS.epiielo
182. wijp^Sv

m.

Propriamente varrebbe aita, che pu


lederete membra jutov.Vcdi per>

teto dell'asta.

d'ogni parte,

Vulcano

al lib.l, V.60l>.

per gj-mv.

torre, forte, compatto, avv. V.

133.

Jib. 3, v.

158. xovya, lentamente, ed anche leggermente, avv. invece


di xoi>?wS, da xoO^oS, t\, av, leggiero, non grave.

Qai

riferito all'incedere, woffi

virati-Trio' itx,

dall'ago;.

i$as,

f.,

wpopips.

protetto dallo scudo, sotto lo scudo avv.


:

vvaa wo tos,
,

ov, ni. e

f.

che da tf^is,

scudo.

'

nrpairoZtav, avanzandosi, part. pres.

Ta%ita},
162.

ffw,

f.

da

tq)$. oboi,

ali.

di

.*

wpa-

m., piede.

ne(i'ej(remii delVasta, s, oO, m. Prupr. si-

xeciAff,

gnifica

l'i

gambo,

il

fasto dell'erba, ec. Per metafora

rosi chiamata la parte estrema dell'asta, cui unita la

punta

di ferro,

non che quella parte delia spa-

da che protetta dall'elsa. V.

lib. 16, v.

338.

183. tovriat, lanci, diresse, 3 siug. aor. 1 ind.


(ic.

da xovrt^at,

f.

aut.

poe-

att.

Propriam. corrispoode

alla

frase Ialina pelare telo, ferire, e regge frequentemente

genit. di persona, sottintendendosi la prep. xct~

il

r. Da

xwv

invece di Sxovs, ovtos, m., dardo.

181. XCiswo, scans, evit, 3 sing. aor. 1 indie, med. poet.

ed eoi. per tfksvaar, da ltvu/. Anche nella forma


media incontri 7|Xu,kiiv per Hksvai'j.nv, come %x iv,x
per
11)9.

x^aa.

pwn-riia, boschi, luoghi pieni di vingutti, ov,ov, n. da

.
p)^, ira?, in., virgulto.
200. yau.i}tiK%mv, nelle mascelle,- al, &v,

^bs,

, nv

wtw,

da

yccfi-

per xafi^s, incurvato, che da

xf

d'onde yau,^>wwxt$,

f.

pi.

al lib. 16, v.

528.

2i)l.

xopixrTi, bellicosi,

2l>i.

421, che da pus.


fffKip^Sv, o modo di globo, avv. da (r?Tp, %s,
s/Vrn, yfo&t.

r,s, ov,

m, da xopiwtfiw. Lib.

4, v.

f.,

3<J2
v.

omekica

chiavi;

211. vov, or ora, ovv.

ila

vioS, a, ov,

nuovo, recente.

213, 17 vini v, giuntura interiore del ginocchio, ginocchio.


Monti, at, aS, e jonic. n, i\9, t.
213. 1 compagni suoi lo avevano trasportato dal eampo,
ed egli avendolo accomandato a' medici eie. Macao-

ne e Podalirio non erano dunque soli medici dell'armata. Apparisce da alcuni passi di questo poema
che ciaschedua corpo di truppe ne aveva alcuno di
i

proprio. Eutiazio,

225. Avinrat, ricusa, fugge, da vaSttojiai, lo stesso che


ffw.

.v<zh'\>ti>, f.

pres. indie,

Qui

sta per -va.ovvrai,

ed 3 sing.

med.

233. u.iXvit&pse, ludibrio, sollazzo, ov, ov, a. da u-ilwo0

[.;.</.

uiWw.

Libro

1, v-

471. La frase qui adope-

rata x.vvurv (AXw'Ti^'pae ylviS^-ai vale essere dilaniato dai cani.

237.

aifu,ftpr-i\, congiurale, unite, s, 4, ov,

da tfv e ^ptf

239. SfiTvov, alla pugna, invoce di ivi wvov.


260. SfaiS, ritroverai, da tun, che vale pi spesso ad indicare

futuro.

il

26S. yavwVTts, risplendenti, pari. pres.


citata,

da yctvw,

alt.

ma

che propr. significa rallegrare,

anche

f.

ri-

splendere, da yivnS, toS, n., letizia, e splendore.

28t. w6tok).^, cade utile ginocchia, 3 sing- pres. indie,


alt.

da (itToJtitt^w.f.ffw,

Io slesso

che Jtl^w.

Me-

taforicamente signi fica anche venir mono, svenire. Qual-

cuno traduce cambia giacitura, forse perlnprep.fiET.


282. WMTff(rE(
alt.

palpita fortemente, 3 sing pres. indie,


f. J- w, che da >rsrayos, ov, va.,
1

da variasti),

strepito, fragore, fremito.

286.

SVi",

nell

pugna,

Sai'S, 'l'SoS, f.

ardente, e per metafora,

ardere- Qui sta per

rs, lxiri,

Saci'Si.

Propr. significa face

pugna ardente, da

Soci'ui,

Nota per che SgmS, Sai-

ec. f. vale convito,

banchetto.

287. ?i?pat Svoto, fia che alcuno vituperi le mani, sottintendi alcuno, 3 sing. pres. oli. da ovop.i, a pure
sor. 2 ott.

med. da

hvaiu,<xi.

Tema

v'cu, lo

slesso

che Ivtljit, vituperare.

-i.V.ZL^BvCoOglCj

'

-88.

fi'i.iit),

da

sarai percosso, ferito, aor. 2

ro.

oliai, di ;3J.iiui,

(i\iiu,i\v, |3Xflo, (IXtiTo.

290. vt]SlpoS, venire, vs, os,

Da

esso

viioifict,

f.

Talvolta sifilitica anche ute-

iWjhM( f . V.

291. hotptrfrv, nella mischia, uS, voS,


sigiiilica

il

17, v. 824.

lib.

t Propram.

per
confabulare strelto e segreto, e principal-

mente
5, v.

di marito e moglie- V- 3ap, poS,


487. Osserva l'ardita- metafora.

f.

moglie,

lib.

292. %<sfvrtr, fanciulli, stolti, oS, , ov, da viurms, a,


ov. V. lib. 2, v. 38.
.

Ma su via
ritti

cessiamo di cianciar di lai cose stando qui

come bambocci, onde alcuno non abbia apar-

lar di noi sconciamente. Tale veramente

il

nome

che ciascun lettore da a questi due, quali in tanto


pericolo e io tanta angustia d cose spendono un s
gran tempo inutilmente cianciando.
233. virtp^iXoje, in modo strano, avv. Vale anche grandemente, fortemente, come jiiyXwS. V. vifta^uiLs,
i

li*. 3, v.

106.

301. Ambedue

si armano cogli
magnanimi Ftegii; ete.

Efiri di Tracia, avvero coi

Questi erano due popoli di

Tessaglia. Quei di Efira abitavano la citta di Granone presso il fiume Eoipeo; ed


Flegii abitavano la
i

citt di

Gitone appi del monte Olimpo presso l'imPeneo. La loro vicinanza li metteva

fooccatura del

continuamente alle mani. L'idea che Martedalla Tracia (paese di sua propria giurisdizione) passi naturalmente agli Ebri ed ai Flcgii, e un'assai bella e
poetica maniera di celebrare

il

genio marziale di due

popoli, che vivono in guerra perpetua. Pope.


109. Atmeu, io pento, io stimo. Cosi in questo luogo.
:tl4. ovato ivi, stabile, di pi fermo, oS, ol, ov. Aggettivo

LKffMRg o
-

k sottinteso,

battaglia. Alle volle

come

al lib.

7, v. 240.

il

di

sostantivo

Da oV^iod Roveti,

lift. Xwrfi, respingeranno, poet. per ijfiW,

da Xu, che

poeti

usurpano invece

di lctvvw.

Il

presente qui adoperato pel futuro.


:1I7. iaatirut, sar, poet. per fotfrai, che sta doric- per

UIUU.

394
latrai,
320.

l'ut.

doricam.
v.

OUElllLi

med. 3

circonflette

si

sing. indie,
il

di

fui. attivo e

m. da

SecXiv, tizzoni-, hs, av,

eijl,

giacchi:

medio.

Scott.

322. ixT-fiv, li frutto, dono, A, *is, f. V. lib. li, v. 630.


325. aToUTa^'i-ft, in battaglia di pie fermo. V. sopra
v. 314. Sostantivo da abrotjro&ia, as, f.

339.

93-iffi'fi)3poTofi,

perniciosa, rovinosa, aS, ov,

m.

al

(.

da 99-i'w o ^ 9-iW, corrompere, e {ipo-rs , mortai.


340. u,Epo'v, acciecavano, facevan barbaglio, 3 sing. imperf. indie, atl.

poetic.

da jAspW,

che 6 da

f. trty,

|ApSw, vedere, e dall' priv.

Jcoact'naoa jit

occ/ti ti

raggio del

rame

che usciva

dalle lampeggianti celata, eie. Gli antichi

come

os-

serva Eustazio ammirarono l'audacia di questa espressione. Omero ha quasi infuocate quest'arme, e fattone una massa di luce come quella del sole.

342. vtau,iiKTjv, or ora politi, tersi, os,


o"[An, o rffiii^taf, ai tergere, purgare.
34$.

fjufis

ot>,

m. ef. da

q>povio*rs, discordanti, divisi di favore. Monti,

uom. dnal.
ftovtv,

part. pres. ntt.

^)s

fpovtv,

come

Si-

otxW>vt<v, dissentire, discordare.

352. wsj-avaSS, emergo, /uori uscito, part. pres. o pure


part. aor. 2 da wr, 5, iva, e Sup.i.
396. p.?o7r|v, ape riamente, pale a mente, avv. da ujf Sov.
359. wsipxp, catena, eerte, et, ovv. as, anraS, n. lo stesso
che irtoa-, txroS, n.e significa anche /ine, termine.
361, fAff*jirQ>.is, temi bianca, sparso di canizie, os, av,

m. e

f.

da

ftffos, %, ov.

e wdXis, a, v.

363. 'vSov 'EvTa, cAe era presente, part. pr. acc. da tSv.

Imperciocch uccise Otrioneo da Cabeso che quivi era,


etc. Cabeso, o Guveso citt della Tracia, e secondo
altri,

365.

sull'Ellesponto.

E chiedeva

in isposa Cassandra, etc. Cassandra cele-

bre figlia di Priamo, la quale ebbe, in onta di Apollo,


il dono della profezia; e Apollo per vendetta fc si che
non fossa mai credula: d'oude quel verso-Verace
sempre e non creduta mai. Virgilio dice in vece che

alle

nozze di Cassandra aspirava Corebu.

nr,:aJb/Go^j

LIBRO
pi.

DECWOTBRZO

595

374. ivi^ofi', io lodo, per cvit> ou,ai,


Significa pure

f.

da aviw.

a*ofAi,

ammirar.

Otrioneo, io vorr ben lodarti sopra tutti

mortali, se

daddovero ademp tutte quelle cose che promettesti


a Priamo Dardanide. etc. Come poteva Idomenea
essere istrutto di questa particolarit ? Egli doveva
averlo inteso da

quakheduno

degli schiavi Eustaxio.


.

379. aTvd^iv, di maritare, per avviti*

infili,

pres. att.

doric. da hnruiw.
381. auvui^et, trattiamo, patteggiamo, conveniamo, i
aor. 2 sogg. med- da tfuv, e lupa*.
382. Uvu/to, suoceri, \s, ov, m. col pleon.

di iSvwriiS. Prop. chi

pi.

dell' t invece

la figlia colta dote, da

vx, w, n. dor, in lnogo di cui scrivesi anche 'ittva.


38S. .^vrrtap, vendicatore, tap, opos, m. da uvvuj, che
talvolta significa vendicare.

388.

Xsciijiov,

la gola, s, oO, m. da 5/iw,

mv.~kww, gu-

stare.
S, iboS, f Pu cosi chiamada Acheronte, sulle cui rive dicesi

389. x*pwIS, pioppo bianco,


ta questa pianta

Ercole l'abbia veduta e seco portata.

390. irirvs, pino, vs, vos,


(5X(i/3-pii, alto, s,

f.

da

rhrfwi

cadere.

, v, da $\'J>ifxoj,

f. tftn,

avanzar-

salire.

si,

394. vtotei, di fresco


fiS, f.,

raffilate, \s, sos,

m.

f.

da

Ax-fi,

punta.

393. (bt&pvxuts, fremendo, ws, via,


da pp^x^i

f-

w cne

s, pari. pass, attivo,

significa

dere, divorare. Nota che (3piW,

f.

anche mordere, rotfto,

vale scaturi-

re, pullulare.

%t%pavp.ivas, stringendo rabbioso, pari, perf. pass, da


o.

manipolo. Lib. il,

vo!

ai(jp*roeo*o'is,

v-

69. Qui xrtos %top%yui-

significa

striqnea rabbioso

la

cruenta polve. Monti.

408.

oeoult, si raccolse, jon. e poet. per

ind. pass, dal v. .yp.t,

pel pleon. dell'* icc\i\y

-fii*]

aor.

il cui aor. pass, &qv, e


ovvero sta per l\w, atlic.

[ter

v.

i.mu, <la iiXwv, n.

2 del verbo Xi'tfxw, prendere

o lilialmente da -lui, evitare,


469, xupyaXiov, secco, arido, os, a, ov, da
essiccare. Invece di

x<zpt?tx\tos

al

xpyw,

f. >\>u),

Kb. 21, v. 841

leggesi xapx_tx\QS.

Wt3-pt%%vros, sorvolando,
<xs,

genit. ass. pari. aor. 1

due

aera, av, du iri rr^%ni che ha

ali.

futuri, e

cio wi Sp*|jtou(ton, e Spigoj*i.


'iti.

Ipsenore figlio d'Ippasio. etc. Trovasi nei libro V, v. 76 eseguenti, che si fa menzione di un Ip-

fl/a colpi

senore ucciso dalla parte de'Trojaui.

Il

presente poi

iigliuolu di lppasio, ed e dalla parte de' Greci. Il


quale avvertimento giova per evitare gli equivoci che

nascono dalla ripetizione de'uomi.


414.aTiToS, invendicato, os, ou, m. C f. da riti.
416. irofjwrv, compagno, che conduce, os, ov, in. da wty.<rw, V. Kb- 6,

v.

171.

un torpore. Monti, da
wrw, che propriamente varrebbe porre i
i]S, f. ceppo dei piedi, com-

/(35. wiStiffs, leg, intorpid, di/fuse


>rio.u>,

f,

ceppi ai ptedi, da wio*i,


posto da wos e
.'i36.

Si*;,

legare.

JicMf&ai, schivare, tcanxani, invece di Uuaa-Srai,


ini. aor. 1

UiBi,

da iaw.o forse anche e

che da

infinilo

da Xet-

od X&>, cuitars.

337. ir^irrtrtikov, lungo, alto, portante alto te foglie, da


irlvaXov, au, n. e jon. wrnXov, ou, n., foglia, da
ir%>ru>, espandere, spiegandosi la foglia nella sua

ampiezza.
441, iptixii\f.ivo$, infranto, lacerato, pari.

pres.

pass, da

ipt'txw, lo stesso che p^tfffto.

(42

l'WEnrTiyEi,

conficc, si piant, piucchep.

med. da

"nrvujAi , o da imo'o'w.
43. oipi'a^ot, Vestremit dell'asta, os, ov, m. Io stesso
che (TanpoT-rip, lipos. m. Ripeiesi da ovpa, &s, fc, co-

da, col qual nome si indicano anche le estremit in


generale delle cose animate ed inanimate, come la
prora della nave, la coda dell'esercito, ec. La coda
dei volatili per ha

nome

proprio.

LIBRO DECIHOTERZO

Che Giove primo gener Minosse


Minosse.

v. 450.

Re

397

custodi: di Creta; eie.

e legislatore di Creta, tanto famoso,

clic

poeti dissero poi avergli Plutone dato l'incarico di

giudicare le anime de' trapassati. Tucidide racconta

che egli pel primo liber

il

mare

certamente un gran benefcio

dai pirati,

il

che Tu

degnissimo della pub-

blica riconoscenza.

456. Irapiao'txiro, ti assumeste compagno alcuno, si associasse, 3 sing. aor. 1 med.olt.poet. da k'rjtp'tZpu.at,
che da bfapfyj, poet. per lraiia\w, farsi com-

pagno, d'onde Taipos, av, m., tocio, compagno.


488, oo&ffo'U'ro, ttim, trov, 3 sing. aor. 1 md. indicai,
invece di iSoj-atfswo, levato l'aumento, raddoppiata
a,

la

da SqS^w.

Altri poi

SoitfTo, detratta la

i,

pensano

che stia per

e raddoppiata la o\ da Soii-

Xja, deliberare, consultare. Al lib. 23, v. 339, incontri nel fut. %o%aaiTixi.

461. Imperocch sempre era crucciato contro il divino Priamo, perch questi non gli prestava verun onore, tuttoch fosse de' migliori e pi prodi, etc. Scrissero
gli antichi che un oracolo aveva predetto che Enea
regnerebbe in Troja dopo "Priamo, al quale perci
egli era odioso. Infatti
.

sente

Omero

nel libro

poema narra che Enea regn

in

XX

del pre-

Troja dopo di

Priamo.

485.

med. Altrove income pure yiytvoi-

ytvou.t'a., fossimo, i pi. aor. 2 oli.

contri poet. e jon. yertvoifisB-a,

pmv per

7voi|iiv,

da yiVo(i/, yiyvoy.cu, o ytivo-

pMt.

493. porvfjs, daWerba, dal prato, dal pascolo,


da

504.

pw

n, ys,

f.

o (3ffxi, pascolare.

xpab'ctivau.lvn, vibrata, part. pres. pass, da XpoccWy&r,


lo stesso
flca

che r-aottut. Nota che xpiSij, %s,

ramo,

f.

signi-

o foglia di fico, o foglia in generale.

507. Ivrtpa, intestini, v, ov, a. da vts, entro, dentro.


516. pSijv, lentamente, a lenti passi, aw. da fiaivw.
517. Deifobo tiragli sopra colla splendida asta; giacche
sempre aveva rancar con lui. Omero non ci ragguaChiave Omerica.

23

glia della cagione d quest'odio.

v.

S21

Ma Simouide

ed Ibierano ri-

co ci fanno, sapere che Idomeneo e Deifubo


Eustaiio.
vali, e ambedue amanti di Elena.
-rirwyro, aveva udito, invoce il InrVrvm*, 3 sing.
pucchep. indicai, pass, di ruv3-*o|W' verbo irreg.
,

oi, pW, m. e f.
ppiTiiroos, forte esclamante, ut o telilo,
(bpiup&t fava/v,
Epiteto di Marte, carne se fosse

da
530.

f.'rvui,

Jij*(3i)ffi,

esclamare, gridare.

rintan, 3 sing. aor.

1 indie, alt.

da

fioft-

ptw, d'onde .JSppoS, oli, m- che iodica rimbombo,


od anche mormorio proprio delie api. Voce imitativa.
or ora iminerafa, 'ferita di recente, qs.
ob.'m. e C da vtos, a, ov, e da or-w.
pass. gion.
843. tMpS-^i, segai, (ernie diefro, 3 sing. aor. 1
da Kirou,. Trovasi pedialisi invece di t'irti
B39.

vtovr&ry

per
poelic. da
r anche iqS-nv per fy&HV, aor. 1 pass,
S.TTo\Lv-t, accendere. Qui per e da Tofixi.
l'animo, r\S, ov,
844. S-vfApuiO'riis, esitiate, distruggente
m. e f. da paU*, distruggere.
,

aveva rivolto la
845. Poscia Antiloco spiando Toone che
Deschiena, balzandogli sopra, lo fer, etc. Teorie.
gna di molta considerazione e maraviglia si la seguente nota del Verri-

Di lui nulla pi

Omero

ci

appare,
dice fuorch il nome. Egli era, per quanto
che muore e
ausiliario de'Trujani, ed ho osservato
verso 152 (del testo
risorge pi volle. Nel libro

uccide; nel libro XI, verso 422,


libro XII,
Ulisse lo uccide per la seconda volta: nel
che va alverso 140, lo veggo nuovamente in campo
muro de' Greci: e finalmente qui per la

greco)

Diomede

lo

l'assalto del

iena volta davvero uccso da Antiloco, perch non


comparisce pi nel poema. In seguito far notare almediante un ditri che risorgono, da me considerali
menzione
ligente riscontro de' luoghi ne' quali si fa
che
della morte de' guerrieri. Cosi egli. E probabile
a questa sorta di difetti pi che ad alira, abbia riguardo quel dello che si-lcggc nella Poetica di Oradormicchiando;
zio, idest che il buon Omero va

MURO; DECMOTBIZO
-

809

Quandoque bonus

rformitat

ancora che

poetasse tanto omerizza, tuo' dire

l'altro1

Homerus. Ed

notabile

l'Ariosto, ha commesso >pur egli questa sorte di pecche, le quali furono la prima volta appuntale da non

so qual Cocchi, la cui opera inedita giace t ulta vi a nella

Riccardiana, seconde* che avvisa


.

r ignaro che
i)ranot."', i

v.846.

tfttffo,

'

l'osse in ci
-*

errante

Foscolo nel suo

il

il

H.'tfwt'r'

i.^'e

vena, da

suo Poeta So-

ps,. f , Metafor. TXpts

S-

rw, vene di acqua ^. .wx^^hiKt^


562. fetfYiVwtfiv, fiacc, e qui anche spezz, Ssing. aor. 1
indie, att. de d|A<vijfW, f.vtirw, che da Aftsviivs,
,

"'-H^(

-ov,

os,

invalido, imbecille. Vale lo stesso fitvris,

m.

f.

dall' priv. e da uivos. V. iib. 5, v. 887.


cerulei capagli, %s, ov, m. e

563. Kfavo^aTra, avente


e

Ma
Nola

f.

da xvotvas, ov, m.

ne fiacc la punta
il

Verri che

il

e f. da j^aiVu, tfi, f.
chiomazzurro Nettuno

eie.

Omero d frequentemente questo

epi-

teto a Nettuno; ed egli traduce il JHo delle cerulee

chiome;

e l'azzurre, e il

cerulee e

il

verdi sono ag-

giunti Iratti dal colore dell'acqua marina, e sono

accomunati alle Sereidt, a Teli, e a tutte le divinit


equoree, non esclusi verdi alipedi.
864. dr.Skos, palo acuminato, punta di palo, os, ov, m.
H68.';Boi'wv, delle pudende, oiov, ov, a. Nel singolare significa l'inguine. Evvi pure ato'ws, aia, oov, venerando, da aj'Sws, os, o5s, f., pudore, reverenza.
S69. "Apiis, f os, m. Propriamente significa Marte e guerra:
qui pero vale ferita, piana.
572. t&ffiv, con lacci; Con ritorte funi, sy loS, f. da
&tJ, legare; cosiringer.' "
i

'

77. ZpaZtv, staic, sbh, 3 sittn> a. 1 ind. att. da prVw, F."gw. Vale anchelroncore.e dicesi anche pffffw.
382.
and minacciato contro Eleno eroe re crollando
l'acuta lancia. Eletto' eroe re. La denominazione di
re non era anticamente ristretta a quei soli che erano rivestiti della suprema dignit, ma si applicava a
1

400

CHIAVE OMERICA
molli

altri. Nell'isola di

Cipro

ro di uflziali chiamati re,

il

vi era

un ordine inte-

di cui uffizio era di ri-

cevere le informazioni di tulio ci che accadeva nell'isola, e di

regolarne

gli affari a tenore di esse.

Eu~

stazio.
v.

588

dal ventilabro, ittvqv, av, n. da ww, f.


aca, sputare, e metaforic. sprezzare. Qui ttvq^iv
sia poel. per qrrvhyt. Nei nomi terminali io os per

ffrwifi*,

la sillaba os
oj^ttftfi.

si

cambia

ipfiivS-oi,

in ss,

come

in

o^os, che fa

spra.

le fave, aS, av,

889. xafiOi,

ceti,

m.

o$, av,

da

jpofoS, av,

m-, orobo,

rubiglia, vcygiolo, specie di legume.

890, li^fiijrilpos. del vagliatore, ip, npoS,


o,

598.

m. da

m., ventilabro. Evvi pure 1ix-u.i\t\S, o5, m.


era fiata conficcata, 3 sing. piucchep. indie,

i\ii.<x.ro,

pass- allic. invece di iXswo, da i\avvui.


598. /( magnammo Agenore, etc. Figliuolo di

Antenore,

provetto eroe trojano.


599. ujtuj, con lana, ov, ov, n. come aiov, av, a. V- lib.
9, v. 657. awTov per significa anche fiore, e per

metafora la parte pi squisita

di

una cosa.

600. o^svSdvtj, fionda. anche uti ornamento donnesco, n,


'

ifi, f.

tana di pecora ben ritorta a guisa di


Le fiondo a.' tempi di Omero si facevano
nou di nervi, come si fece dappoi.

la fasci con
fionda, etc.

d tana filma, e

Eustazio
601. Pisandro.

Omero

(a

menzione

di

due Psandri uel

presente poema- L'uno era greco, nelle squadre di


Achille,

ed era

igliuolo di

Maimalo, come

si

legge

nel libro XVI, verso 193 del lesto greco. L'altro era
trojano figliuolo di Anlimaco; e tanto egli, quanto
di lu fratello lupoloco furono gli uccisi

il

daAgameu-

none, libro XI, verso 122 e seguenti; nude apparisce


questi pure ucciso due volte.
612. ^iVtiV, scure, bipenne, i\, i\S, f. da -jco, frangere.
questi trasse di sotto allo scudo una bella accetta

con manico di olivo, etc. Omero non attribuisce l'accetta se uon ai barbari: te Dazioni
polite hod la usavano. Era questa l'arma favorita delle Amazoni. Eustazio.

.,

.,,

'eXaVy, fatto di olivo, os, n, or, da


va, frutto.
.

<zs, t., oli.

tr.ikixxuf, con manico, a, qv, n . da irsXtxvs, tws, m.


ywre..
616. Xx j crepitarono, 3 sing. aor. 2 indie, att. poet. e

v.

gionic. da Xt)jcw,

f.

fout, aor. 2 t.xxov, pass.

med.

625. ^ttviou, dell'ospitale, come l-ivios, appartenente agli


ospiti od ai pellegrini.
626. E sema ragione alcuna ne menaste via la giovinetta
mia sposa, e molte ricchezze, etc. E qui ed altrove
manifesto che Paride fu anche rapace.

637. hpx,^p.oio, della danza,

off,

ov,

m. da px 0 pai,

saltare, danzare, tripudiare.

652. '&vtpwiv, penetr, trapass, 3 siag. aor.l

indie.

Ixirtpw.

alt. di

654. ffxwXJig,

erme,

655. t&si's,

disteso, &s, sTtfa, sv, part. aor. 1 pass, dal-

l'aor.

rixoS,

m.

1 pass. I<r&7iv, da rsivut,

il

cui passato perf.

Tirana.

E tra loro

se ne andava il padre spargendo lagrime;


Cio Pilemene. Qui gli antichi hanno osservalo
che questo Pilemene re de' Paflagoui gi stato ucciso appunto da Menelao nel libro V, come si legge

etc.

576 e seguenti; e per difendere il poeta, Eustazio e Didimo e gli scoliasti del-oodice veneto espongono che bisogna supporre essere stati due principi
al verso

de' Paflagoui del


varii altri

medesimo nome, addneendo anche


Omero di questi nomi duplica-

esempii in

li. Altri dicono che questa era


l'anima de! padre e
non egli stesso in persona. Altri in vece di leggere
con loro andava il padre, lessero: e con loro non
andava. Aggiunger altri esempi
da me osser:

vali, di simili equivoci,

sembrandomi che niuno

pri-

CHIAVE OMERICA

y>

me

gli

abbia valutali per

Schedio (nel catalogo


dett Principe

tali.

delle navi, v. 2i) figliuolo

Ifilo,

(li

de'Focesi, ausiliario de' Greci. Ettore quindi nel libro XV, verso 515, uccide pure uno Schedio, princi-

pe bens de'Focesi, come il dello, ma ivi chiamato


ligliuolo di Perimidco; ed Ettore slesso poscia uccide
(nel libro XVII) uno Schedio itovamente al verso 306,
principe de'Focesi, e figliuolo d'iftp, come il nomiDato nel catalogo. Sarebbero pertanto duo Prncipi
de'Focesi, del medesimo nome, ma di padre diverso.

sembra
la necessaria chiarezza del poema
avvenne
che richiedesse di prevenire i lettori, come
regnassero, nel
che due principi dello stesso nome
medesimo tempo sulla stessa nazine. Nel catalogo

Or curio

dei
pure si legge annoverato fra' principi ausiliarii
33!iTrojani, Adresto, principe dell'Adrestia, verso
3f>, da
Qucsto viene poi ucciso nel libro VI, verso

Agamennone;

e quindi nel libro

XVI, verso 694, Pa210,


qua-

libro XXI, verso


troclo uccide pure Adresto. Nel
nei Trojani, del
Achille uccide un ceito Ofelcstc
le

il

fra*

i.

poeta non dice che. il nome. Ma un Ofelesie, pur


Trojani, gi stulo assai prima ucciso da Teu-

libro Vili, verso 274.


cro, principe greco, nel
f. dall'inusitato
danno, multa, ii,

669. 3-fo-fiv,
s, oC, m. lo slesso che
671. 7va3-u.o7o, sotto la mascella,
7v3-oS, ov, f.
1
a Vwe* k"! 'ra,TDV oas!tissimo non * or9 mtB 'jM&t da
683.
terra, s, ti, v, lo stesso che ^auaXs nel positivo,

'

'

da x*^*'

'

" Ierra>

' suo '> nvv

us, sfftfx, tv, come <{>*i686. ?I(iu.wts, chiari, illustri,


i, hv, ilare, alacre.
Sip-oS, aU, m. e f. da yuio'phs,
nella maggese, oS, a, ov, co703. csii?, in campo novale,
'

me

vioS.

Avverbialmente

v'v',

vale recentemente, or

ora, ec-

Ajace veloce figlio di Oiteo non istava pur di un


punto discosto da Ajace Teiamonio. Ma siccome in
un maggese due negri buoi,... strascinano il connesso aratro... cos quei due si stavano strettamente

Ma

LIBRO DECUIOTERZO

abbiano
ro dueo.gtlii cbe
bench nel resi, siano

due

degli Ajaci con

qualit,

cornee qualche

%< '

11

P'"f

nosl.

buoi, Ireccn*

alU '

pare chi manchi di nobill. *


guarda
della celeril: ma Omero
Se, esempio,
P

L,n;".
po di se

f.;.,.ll'.nJ.rparipa.s.,e.ll. S

loro
la traccia della

'

q... sol-

...reJo-

Tona.
sodo pel vol B .r d,

lascialo
.!<,<, dicesi uo campo
un anno, e perci indurilo.
,

*.* *'
tm*w<*,mm,nmr,*#*- rripetWooe in prin-

103
'

rad. ,, dalla pcep.

ivi

ciuio Jellii x.
oic<.

707.

ImS, xos,

colla
_

3* p"

S1*!' che

dor,c -

f.

pmfoniio, ''ilrainila. v,
Qui fitlW fp>is vale .1
da tB.cs. .as, m.. /inefondo delia terra, l ima lena.
d, ajuiP, .perire, invece
728. -.pilSu.!, per.
2 dono, ed
iyJL. e questo per or.pnS.t., tof.

TiVTO, lapa

P>'

alile,

iW MI-

da fi, ed

731. pyo-ri.
745. IrrJ.r.ccft.

l'urie rfclte
io certo

ann.

w. e*,

oli

'
.

MS*

eie. Omero fa qui uso d,


ridar lo portila di ieri:
commercio che focevasi allouna metalora Iralla dal

ra per

cambio

746. J>oicA prea.o

e colle bilancie.

alle

noni

Ma

,airoo .faa.ni..!.
oorrpe.

non credo .0 On.


di jnerra, il (db s>
Ach, le
,e. P r. iranmmi d" Ps

a morte, a donno, os, w,


,81 irolOpoos, no sH.
**>. m. e t dall' priv. e da *&fMi , \
'

Dina. Trovasi pure rw).19-no?.

7. '!-. p" "Hr *


'"'"
da rvi, = >"'. imp773
3
"

W,

II:
(" "

((...
intera, in.ee. di rrf. coulr.
t,in crooroo. rootn,,.

.feto USpoS signilie..


iuf.
776 ipwWt, ., .t. 1

da Ir**,

^V4
"*

CHIAVE

OHMICA

111 f*iW, potei, o posso, Anche devo.


V. sopra.
788. Cori detto l'eroe calm la mente del
fratello.

Al Ter-

rasson non piace che Etlore, dimentico


della precedente deliberazione, ritorni furiosamente
all'assalto

senza

consultare alcuno. Il Cesarotti ravvisa iu


vece
in ci un tratto caratteristico di un eroe
pieno del suo
valore, che trovando i compagni volenterosi
di

com-

battere non pensa n a dubbiezze, ne


a consulte, e
segue solo le voci della gloria e gl'impulsi
del suo

798. nrct<?\.Zi ovrci, risuonanti, ferventi, pari.


pres. alt.
da tra^AZfa, propriam. del fervere
o bollire del

mare.
791).

yAipfamr, spumose,

biancheggianti di spuma,
pari, di 9J.*i pi d w che da ifaXijps,
, bv, bianco
spumoso, e questo da 9aS, j|, bv, bianco,
splendente,
lla, dopo le altre, sottintendi
rendono dietro, in,

'tir'

calzano.

815.

<fS-txir\,

fia

presa, 2 sing. aor. 2 otlat. di


f.voj, con-

seguire, occupare.

820. xovhvriS, eccitanti la polvere, panie, di


xoviai o xot'tjOJ, da xhvis, polvere.

821. (iovycVft, o millantatore, os, ov,


lantarsi, vantare.

m.

f.

da

miu,

mil-

TB^asai, cadrai, joa. per ws?*ff<p, 2 sing. paulo


post
fui. da
uccidere.
ralitfffqs, oserai, osi, 2 siug. a. 1
soggiunt. alt. poet.
da ra.\o.uj a rrlaw, f. faut, lo stesso
che rXfiui.
S30. XfjpitVTa, tenero, floscio, visto, US, tffffcc,
tv, daiei829.

fov, ov, il, 9 i9 (fo.

La metafora

tolta dalla delica-

tezza e caducit del giglio.

831.

tu stesso presso Je navi degli Achei


satollerai col

grasso

colle carni i cani e gli uccelli


di Troia.
Pronostico d' inumanit, secondo la radice
di questo
vocabolo, e concetto gi detto sul limitare
del
o

Puema:

E a" augelli e

di cani orrido pasto

Lnr salme abbandon.

yi

bi

Googlt

LI URO
f.

836-

UGGIHOTEHZO

Ma stavano

aspettando, che si accontassero i pi forti


da prima, accettando il consiglio
Polidamanle, voleva aduaare il parlamento milima poi, non so come, s'impegna in nuova pi
senza che si faccia altra menzione del-

de' Trojani: Ettore


di

tare;

fiera battaglia

la proposta

adunanza.

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LIBRO DECIMOQUARTO

SORPRESA FATTA A GIOVE DAL DIO SONNO.

1.

Lo schiumatila non isfuggi all'orecchia digestore,

3.

qjp^so, vedi, considera, 2 sing. iniperat. pres. pass,

etc.

Ripiglia la narrazione del libro XI, dove Paride feri

Macaone, e Nestore

lo rec alla

sua tenda.

giouic. e poetic. da ?p*^ojami.


6.

\oirp., lavacri, ov, ov, a. ed anche iofirpov,

lavare. Quindi losT-po^s,

oti,

m. e

f.,

daow,

afro al lava-

cro. Lib. 18, v. 346.

Sino a tanto che la ben-ricciuta Ecamede ti riscaldi


i caldi bagni, etc. Era costume generale presso gli
antichi che le donne servissero gli uomini nei loro
bagni,
8.

come pu scorgersi nell'odissea.


r,,
f. Qui

irtptuiiri\v, vedetta, specula,

punto

il

luogo d'onde

si

prospettano

le

indica ap-

cose all'in-

torno. Propr. per significa l'odo del prospettare.


15.

tptpiTTO, era rovesciato, abbattuto, invece di pV](i<ifra, 3 sing. piucchep. pass, di piVw.Secoudu altri
per si ripeterebbe da piVTU),abbaltere,precipitare,

16.

s'imTop^vp^, si tinge di color purpureo, bruno,


bruna, Monti, 3 sing. pres- soggiunt. alt. da Top^ii-

cui pass. alt.

per ippi?*, nel pass, ptpjj*-

fiptf*
per sp pinzai, nel piucchep.
perlppi*-TO.
il

ipiply-^v^o^ro,

ptv, allivo e neutro-

Hwffi', tacita, silenziosa, s,

j),

v. V. lib. v-

390.

DigitizGd

t>y

Google

401

LIBRO DCCIMOftUiHiO
6tr<r(HV0v, preer.lando, pari, pres.
eolie, per

Wto(*bi, coin

med. da lulqutf

crasoj per mirrai: in-

nel

conltasi per 1<rcro|uei

senso di prendere u-

voce.
nurio, da fitfffa, vis, f., augurio,
per altrove lemeroro,!, nel medeaitno Maio- Vale
nafflen, ed anche invano.

eio.rip^tfi,

ir.

neuno

porle, avv. d. oubir.p!, ,


i

m modo, d'onde poi anche o.owip'.


fno, ' ""
ne..o porle, da oSl V.pos, ni
A. 9 h avendei iellieo..', e propriamente
o, m. e f. da
xs, *, .
ti cleri roledr, os.

<*

,v,41r,

da TGikoS.

jaru. oro
mollo Innji do.. Wlaoli
eie Era costarne
nani u! do del connlo more:
moriiuroe, spec.ialdegli amichi nelle loro apediiioni

Imperch
le

qnalche tempo
menle allorch dovevano soggiornare

di lir.re in secco sulnei inoghi dove approdavano,


di che abbiamo esempi anla spiaggia le loro navi,

che presso Tucidide.


fra le varie linee, nel
Del reslo le tende erano disposte
delle assemblee
slavano 1 viveri, e il luogo

mmo

x Sm cap<"'
iof. att.

da

le

tendi noei, do

sor. 2
contenere, jon. per xoSsi,

;&*>

,rpor.ffds,

une vicine

refomi,

alle altre,

scale.

Pu

scola, sottin-

ripetersi questo

frano,, lemooaggettivo anche da format, 0, m-,


Vale anche lommilo,
Sta!, * promorilorj, a, , t.

cima del monte.


pari. pres. alt. *i
o+iiovo-is, desiderati di vedere,
J/S.'w, che da Vo-ou.i.
batta,l,a
di edere ,1 ./lo e la
.

Orli

eromoai
produce
Ecco ci che spinge ad uscire e

r.

eie.

obbligalo a
tro di Nestore. Il poeta
ne, perch nell'epopea,
tica,

non meno

che nella

re
nino personaggio deve compari
.agio"

.con-

renderne ragio-

se.

drammaoccess, a
,"'

od almeno senza qualche


accadere acoro causa.
come nella natura nulla pu

408

CHIAVE ONEHICA

. 33.

manifeste, indubbie, os, ov, m. e

anche pronto, ci che

mano-

alla

f.

Significa

V. lib. 1

ver-

so 117.

55.

tir^-i3[*fv, confidavamo,

ponevamo fidanza, invece


iimroi$-iiy.iv, piuccliep. med. da tsi'S-w. in
questo tempo che ha lale significalo.
ili

77.

pnjffffQf*v,

78.

j3prn,

80.

vfAiriS,

fermiamo

stazione, 1 pi. aor. 1


<Ju>, clic

ma

in

da

fitta,

alle ancore,

spingiamo nella
poelic. da o/ifAi'^w, f.

alt. ind.

opfj.0?, ov,

avanzata,

m., stazione delle navi.


,71, r.s,

generale va congiunto

f.

Vale anche notte,

come qui

olla parola

vl- V. lib. 10, v.63.

biasimo, degno di biasimo,

iS,

twS, f.Propr.

significo vendetta divina, giusta riprensione,

dica pure ci che degno


questo luogo.

di

84. ttxsh'ov, ignavo, vile, os, ow,

ha

il

significato

medesimo

riprensione,

m.

f.

di tixy\s,

ma in-

come

in

Propriam. per
non consenta-

neo, V. lib. 1, v. 341.

86.

roXvn-ibiiv, condurre

92.

Xvm-tvoj, f. tbffw, che da ro\\)m"n, i\s, f., lana cardata, ed anche filata.
pria, cose giuste, nette, convenienti, oS, u, m. e f.

termine, inf. pres.

alt.

daTo-

V. lib. 5, v. 326.
98.
ixr, cose desiderate, s, ti, bv, da sit^ofwii.
101. rforfctTravlovo-tv, fuggiranno, voleranno via, 3 pi.

C 2 ind. att. da varfraivuj. Altri interpretano guarderanno sopra s stessi, cureranno s, ee. da oWb,
che nella composizione talvolta significa di' nuovo, e
da o rr ivw, guardare, vedere.
101. x.aOix.10, toccusti, feristi, jJttnflis*ii,2smg.aor.
2 medinvece di kx^k-ov, da x&S-txiou.ai, f. VSo(ami, comp.
d

xa-r c

di ix.oy.ai.

Ulisse, invero

mi

toccasti al vivo l'animo col tuo pe-

sante rimprovero, ctc. La risposta di Ulisse era pungente, perch mostrava od Agamennone come la sua
condotta liuti corrispondesse ai doveri del suo titolo
e del

suo ^rado.

LIBRO DE CIMOSI! ARTO


o.

108. G}iivu>, grato, gradito, oS,

ti,

ov,

409
da

n'Bw,

il

cui pass,

passivo jjtfpwa

, d'onde poi Sffp.vos, che nel


compar. e fffttvicTtpos, invece di afitvTtpos, e nel

superlat. iafj.tviffT<xrQS per ap.iviiiraToe.


110. (AaTiiio-ofXEc, cercheremo, 1 pi. fai. 1 ind. alt. da jt<rw*/,

f.

gai, lo slesso

che p-aanvu), da fiavrtii(a }

consultare l'oracolo.
111. ro-tiffB-i, condanniate, vituperiate, 2 pi. aor. 1
med. da y^ojAwi, f. ffop.cn.
113.

Pure anche

io

oli.

mi

glorio di essere Uscito di valoroso


curioso (dice il Terrasson) che Diome-

padre, eie.
de aspetti il decimo anno della guerra, e il decimoquarto libro di un poema, in cui si mostrato gi
cento volte, a dar contezza di se e de' suoi maggiori.
123. op^a-roi, ordini, file, os, ov, m. Propriam. le fosse
in cui si piantano gli alberi, da hpvaffto, scavare.
Anche opxps, ov, m., vale filare d piante, ed orto.
127. n-?ao>vov, premeditato, os, n, ov, panie, pass, passivo da fa.it}.

130. aprirai, riceva, tocchi, 3 sing. aor. 2 sogg. da 7pw.

132 fivrd.at, cessano, 3 pi. pres. indie, alt. in vece di


taraOt da dtfmjp;!, cio da irh ed ToViik-i. Altri
pensano che slia per Afufriixtai, come nel pass,
perf. incontri yiffrtxri, per ^tarrixart.
142. tfiq&tixfuv, apporti ignominia, ricopra di onta, aor. 1
ini. alti eolie, da ffi^lw, f. wtfcu, da fft^kos,
v
sincop. di ffiTxlbs, ignominioso, deforme.
155. piou, dal vertice, ov, ov, n. Vale anche promontorio.
163. wapaSp3-lsiv, giacere, dormire vicino, inf. fui. 2
alt. da ^apaSapS-a^u;, ehe da o~ap-.voj, dormirei quale assume i tempi da ap3-w, ma nel fui.

2 trasportale

le lettere fa 8p3-t&,

come vtpS-w, che

fa irpu-&,
164. JCP o,1 0f 'e, invece di ^pct, a&,

della

f.

col l'inserzione

i.

166. S'awipoi per andare nella camera,

etc.

L'arte della

sembra una di quelle che sonosi perfezionate


pi presto; una met del genere umano doveva necestoletta

IO

o sierica

chiavi:

sanamente

affrettarsi

ad opporre l'impero delle gra-

zie alla li ranni a del sesso pi violento e pi forte.


167. wfipffsv, aveva adatto, applicato, 3 siog. a. 1 ind. alt.
eolie,

da iir.pw,

(TTaB-fio'tfft

2, v.

il

cui fui. eolie, iirpatu, da 'ipw.

agli stipiti delle porte, $, ov,

m. V.

lib.

470.

172. lastvfy, di soave, bs,

bv,

-h,

da

-fvs,

il, v, che vale

lo slesso.

t&vuiu.vv, odoroso, fragrante, olezzante, s,

t\,

ov,

pan. perf. pass, da Svoj, ovvero 9-uw, olezzare,


rendere soave odore.
pettinando, acconciando, pan. aor.

176-

da txuj o mix-m,

I'.

180. \vt>r%9t, con fibbie, h,

da

hii\y.i,

cacciar dentro.

182. tpftar, orecchini, ciondoli alle orecchie,


q. Cosi in

lmed.

tja.

t;S, f.

exras,

u.rx,

questo luogo, da ilpw, congiungere.

Si-

gnifica per anche sostegno, ed allora sincopalo di

tpuffn, da IpsSeu, conficcare.


Xo^olCiv, a /obi, all'estrema parti dell'orecchio, bs,

m.

ov,

183. T[)i'rXi]va, auetiii tre pupille, tre goeeie, os, of, m. e


f. da yMivi), pupilla. Epiteto di orecchiai, forse cosi chiamali dalla somiglianza dello splendore.
HopiVTO,, lavorati con molta fatica, o ftttdia, as, figa, tv. Significa pure fatale, esiziale, da [upos, a,
iti-,

1S4.

destino esiziale, ultimo.

y.pt\of-]xvoJ,

con fascia, cintiglio,

volta iodica le
le

mura

ov,

ov, a.

della citt, ed anche

Qualche

merli del-

lib. 16, v. 100.


ricuserai, diniegkerai, 2 sing. aor. 1 ined.
f. 4&ou,ui.

mura. V.

liti- ipvf)<Taio,

oli.

da pno|Ai,

209. f*w3"rivi, ricomporsi


da oiJ.0au.fxi, che da

Ravvicinarsi,

bitti, f. tini,

iof. a. 1

unire,

213. mn-oivi^iv, nelle braccia, t>, i\s, f. poet.


SivoS, va., cubito, piegatura del braccia,

pass,

altria

yxwv,

dormi, giaci. 2 sing. pres. indicati. Cosi


questo luogo. VI Hb. 9, v. 325.
211. i|idvr, cinto, s, avros, m.
ixbtie,

in

LIBRO DUCI HOQBAHTO


.

213. &rt*rtjjw, lusinghe) allettamenti, v. av, a. da 9-X-

rw, /Jinyare, donde poi 3-*Xxrfip,


' singatore.
219. tt), prendi, invece di

ow.
226.

rfiSt-t,

da

rv(ii,

jormonrafa (a
Pieri

"

"'"

ri t da riw,
come

*)fn"

flpoF,
"

m., lu-

imperai, pres. alt-

per rWi&f.

Pieria, e l'amabile

Emazia, eie La

l'Emazia sono due Provincie della odierna

Macedonia.
229. Discese poi dall'Ala

230.

231.

%i>(t.p,\nro,

eie.

pervenne in Lenno

Gran monte della Tracia.


Lenno, o Lemuo isola del-

e te:

l'Arcipelago; ora della Statimene.

venne incanir; incontro, per tftfvsj3j3).i)ro, 3 sing. piucchep. pass, da Pvvfct.Xsii'.


238. ioiti) x. a P' v ti render grazie, sprotti grado, i sing.
>

indie, pres. io vece di eSw, per sfotti.

238. Avrai da me vaghi doni, una bella sedia di aro sempre incorruttibile ; eie. Il irono era un seggio colla
spalliera, le braccia ed il predellino, ed era riserbato allB persone le pi distinte e qualificale. Lo sgabello specialmente, oltrech serviva al comodo, era
parimente im segno particolare di distinzione. Quindi ebu se ne parta cosi spesso nella Sacra Scrittura, ove la terra chiamata Io sgabello de' piedi di
Dio: et non st revordatt scabelli ptdutn suorum
in die furoris' sui; Gerem. c. 2, v. 1. Sono dunque
le

idee

medesime

t'ondate,

non

ha dubbio

vi

le ricevine.

sopra

<

240. -pi\vvv, sgabello, vs, v os, ni. da S-pat, sedere.


248. Agevole mi sarebbe l'addormentare... ed anco le correnti del /turno Oceano; eto. Omero chinina il mare
padre
te le

di tutto,

avendo mira

quella dottrina che lat-

cose Fossero generale dall'acqua.' Talete Mile-

capo della setta Jouca, sembra essere stalo che


afferm -esser l'acqna il principio da cui derivano Iut-

sio,

iere cose, e
'si;

iu

Mi

e ci perch

il

tutte

vanDO finalmente a risolver-

seme

prolifico di tutti gli animali

consiste uell!umiddrei di questo


le piante: il sole

si

nutriscono tutte

stesso e le stelle, che sono- fuoco,

si alimentano di vapori c di esalazioni umide, e conscguentemente egli pens che il moudo fosse prodolio da questo elemento. Plutarco.
.

248. 6rij*, se non, invece di


imperi, indie,
lo stesso

it u,i|.

mi assenn,mi

249. Trtwastv, spinse,

fece cauto,

iior. 1

25S. %ra.S,

da wi'vutfffw oItvvttiu,

iitt.

sing.

w,

f.

che viaam.

233. fATi^ao, macchinavi in segreto. Jon. invece di

med.

soffxi

lu,i\ftij,

di fxriSo[Ai.

di vento, procelle,

7)5,

ov,

m. da

aw

spirare, soffiare.

257. pi^-r^taiv, scompigliando, conturbando, part. pres.


alt.

da piirr.Zw,

f.

cfw, lo stesso

che

piV.

238. aiir-rov, perduto, mese/tino, di cui nulla si potesse pi


sapere, os, w, m. e f- da "tf^ifii, sapere, d'onde ii-

perdere la memoria di alcuno.


domatrice, , ai, f. uel masch. Bi^r-rip,
fipoS, da Safiw, domare.
261. a^TO, temer, 3 sing. imperf. jon. da a.^ay.at, che
tfru,

239.

f. ciffcti,

o~ft,fyriipa\

propriamente significa rontiere onore.


wo$r\>\tta

cose ingrate all'animo, os, of,

m. e

f.

da

irb e ^vjAoe, quasi dicesse contrarie alla mente.


269. llltai, desideri, brami, 2 pres- indie, in vece di fXSiQ.di UxSo(Ai,poet. per IxSojxaj.

271. urov, inviolabile, os, i\, ov. Questa parola del resto ora significa assai nocivo, fatale, ed anche innocuo. Nel primo senso Va. raddoppiala aumentativa,

nel secondo privativa. L'acqua di Slige difatii fatale agli spergiuri, innocua ai giuranti il vero, od
agli osservanti

il

giuramento. Da ru>, nuocere, le-

dere.

279.

E giur

siccome

abitano sotto
Titani erano

ei volle, e

il

figli

Tartaro

nomin

gli

chiamami

Dei

tutti

che

Titani, etc.

del Cielo e della Terra. Ribellatisi

conlro Giove, furono da lui cacciali nel fondo del


Tartaro* ove per non cessavano di esser divinila rispettabili e formidabili.

S'avviarono

vestiti di nebbia, e

prestamente fecero la

M3

tIBRO PEC1H0QUAETO

strada. Questa immagine serve a indicarci la leggerezza e l'agilit degli esseri celesti. La terra non si
scuote sotto il passo di Giunone: solo. le cime degli
alberi agitano le loro foglie,

corporeo,
>.

ma solo

non gi per alcun peso

per certo orror religioso. Eustasio.

289. tb&rititttty, abetini, di abete, os,


vis, S.,

ay.

da Arn,

abete.

291. Calci. Questo un uccello notturno della grossezza di

uno sparviere ed affatto negro. Questo perch Omero fa prender al sonno la. figura di esso.
294. ws, tosto ck, e spesse volte lo si ripete, come qui.
307, vrpyitvwpti-Q, alla radice, estrema parte del monte, et,
ces, f. da irpvu-vhs, yi, hv, estremo, ed lipoS, eos, n.,

monte, colle.
308. Tp$.-?epi\v la terra, continente,
ris, f. dall'agg. rpu~
,

fsps, , bv, che

si

applica tanto alla terra quanto al

mare, giacch l'una e


Da rpi^w, nutrire.
315. Giunone... non

l'altro

mai amor

di

nutriscono gli animali.

Dea

o di donna traboc-

candomi nel petto non mi soggiog

l'

anima

cos co-

me ora:

etc. 11 Tassoni osserva che Giove in mal punenumera qui suoi molli amori alla moglie.
317. r.paff^yiv, amai, fu preso d'amore, 1 sng. aot. 1
med. di Ipop.'xi.
3i0. xuovrts, giacenti, da x,eiw donde scs^ai. mv, ovaa,
to

ov, pari. prcs. aLt.

siuSv, soddisfi, piaccia, da aScu ed vtxvu.


Jonic.
form. da ii invece di "escSe, col pleon. dell' v.
342. Ssj'Bi&i, temi, paventa, invece di $i3-/, imperativo

pres. att. di Si'Sw, fatto da SSis, ovvero

da

iip,t

344. $J=c$pAxai, fia che veda, 3 sing. a.2 otl. da t*pxw,


che ncll'aor. 2 tpar.ov, dal radicale Spxw.
357. vioS-nUct, novella, recente, lo stesso che vo3-aXiii,
os, m. e f. da vlos, e
348. kp<TT\tvrx, rugiadoso, as,

saffa,

tv,

da pvi,

tjs, f.

rugiada.
v.xtvS-ov, giacinto, os, ov,

351. o-tiWvai,

lucenti, bs,

i\,

m. o

bv,

f.

da aril^u, risplendere.

CHIAVE OMERICI

14

489. KSbfUt, profond sonno, a, tos, n. sincop. per


li.rip.cc, ila

itoi(/,w,

*w-

dormire.

360 Tap^tx^tv, ingann, 3


3t3-

sing. aor. 2 di ^pair^w,


da iruoit, e arrsto, poeticam. io vece di i^ra-ritu.
TTfJoSopwv, discendendo, da 3-fiw, e 3-opJw, salire,

saltare, pittarsi dentro, o sopra.

andava riconfortun-

Tosto egli cacciandosi tra'primi

A dir vero queslo Dio non aveva aspettalo


si addormentasse per dar ajuto ai Greci; e
prima gridava quanto appena avrebbero potnto
nove o diecimila combattenti. Vedi il verso 179.
360. Egli di fatto cos crede, e se ne boria, perch Achille
doti-.stc.

che Giove
gi

Tare

sta tuttavia sulle concave navi sdegnato nel cuore:

Queslo cenno doppiamenlc

eie.

esatta Achille sopra tutti

vamente

Greci, e

affine di metterli al

a soffrire

artificioso:

punge

esso

Greci vi-

punto onde non abbiano

che un intiero esercito sembri da

meno

di

un solo uomo.
372. nravai^^ffiv. risplendenti, lucidi, ns, ov,

waS ed

m.

a'iS-w.

386. liiyfivai, mischiarsi in battaglia, aor. 2 inf. da


yvup.1,
>,yi

Nola

f.

ili

da

f.

le

(*/-

seguenti parole: v %ai\tvya-

pugna perniciosa.

392. xXwr&H, innondo, 3 siug. aor. 1 pass, da xX^w,


o"tf,

394.

Non

d'onde

x-\\i%ojv,

anaS, m.,

f.

fluito.

tanto l'onda del mare mugghia alla proda cacsoffio di Borea: n tanto il fre-

ciata dal violento

mito del fuoco ardente nella foreste

eie.

L'accumu-

lare molle similitudini e spesse volte

un

difello, per-

ch

il

principale oggetto

riet delle

si

immagini. Non

perde nella soverchia vadi rado e invece

una bel-

lezza, perche serve anzi ad

imprimerlo pi fortemen

le nell'animo di -chi legge;

come succede appunto

questo luogo. Anche Virgilio nelle Georgiche,


IV,

accumul

tre similitudini

Friyidus ut quondam silvis immvrmural aiister,


mare solticitum stridei refluentibus undis,
Vt

Aestuat ut clausis rapidus fornacibus ignis.

it

lib

unno
Tre ce accumul

E lealmente anche
:
..,

em or .uno

ufc

415

.pure, il.Tasso in quell'ottava

Fiume ch'alberi insieine^.tase sveli,,


Folgore che le torri abbatta ed arda,
Terremoto che 'I mondo empia d'orrore,
San piceiole sembianze al suo furore.

pi

>

.Simile.al mugghi ^di-iemoti tuoni,


m Ai notturno del tua r> foco lamento,

..

"

ffH

- "

Al profondo ruggir degli Aquiloni;^

H. Mon'ti, nella JiasvilUana.

.rh

r.

i-

j*

396. ^p\toS, fremito, crepito, crepolio, oS, w,m. da (3pfj.w, d'onde anche /3pon.=w, del medesimo significato
al lib. 16, v.

642.

412. dy^S-f, turno,


413.

lo slesso che

dy;ci>h, y-^ov, od

tfrpfA/Soc, (ronco,

off, oi>, m. lo slesso che oVppitorcere, che da ffrpifui.


Vasta di mano: dietro le andarono lo scudo
Ne avevano per lo pi due, come dice
Omero pi volte. Olire di che, loro satelliti gliene

XoS, da

419. Git/
e

ar pa^iw,

eo7t

l'elmo; etc.

portavano o raccoglievano quelle che erano sul campo, giacch di laute aste che scagliavano questi eroi,
il poeta non ci espone in qua!
guisa ne avessero copia subitamente, e qui Ettore ne aveva gi vibrata

una.

,,i

437.

i*fiffftfjt>,

438.

tX-t, riversasti sul terrmo\: Aggiungi


x,3-ovi. Sta
per^Tir,n]Tood'5r-;viTo, piucehep pass.daTriw,

dop. del

vomit, 3 sing. aorj 1


composto da wo, ed

ff,

att.

poet. col rad-

ytioj.

437.

sincop. d nriXctw, che propriam. significa avvicinavi:, talch qui varrebbe


avvicinassi a terra*avifkff t discendere, jon. per xaritvai, inf. pres. da

463.

Xixpfls,

quo.

obliquamele, avv. da iU^pios, a,


.*

ov, obli-

CHIAVE OMERICA

416

v. 468. (fvvto%jj.ii, alla giuntura, os, v,


fibs, lo stesso

che cvvo-^v-,

*i s

m. inveee

f-

di tftivoy-

da <fvvix&-

466, JSTpjyctkQv, vertebra, os, ov, va.


477. (itfiows, stando, stante, wS, via, hs, da P*tf o |Jivw C sta per /Jspaxcs, ovvero fsfrjxwS, come (3paffi, si usa per (3(J^x*tfi. Vedi lib. 2, v. 134 e

pspfAEv. Lib. 17,

v.

359.

485. J-x-Hif), vtndtce, ueniitcalore. Tip, \pos, m.


t7 capo, a, CtS, f. Evvi anche xtaBa, e pr-

499. xwSib,

priam. significa

la .testa

del papavero, da /.wn,

*
ewos, u., sonno, opope. /'
M'temi ora, o JUwse etc. A proposito
zione il Pope loda quella del Tasso

Notte che nel profondo oscuro seno

Chiudesti, e nell'oblio, fatto

si

di

Piacciati ch'io nel tragga, e in bel

sereno

Alle Tuture et lo spieghi e mande:

Viva la fama loro, e tra lor gloria


Splenda del fosco tuo l'alta memoria.

questa invoca-

grande,

Digitizod &/

Google

a
,

LIBRO DECIMOQUINTO

RITORNO DE* FUGGITIVI PRESSO LE NAVI, CHE ALLA


LORO VOLTA METTONO IN FUGA I LORO NEMICI VINCITORI.

V. IO.

Wivbustov svenuto, uscito di mente, part. pres. alt.


da a^rivbtfo'to od TrivuT-fw, f. Sw, comp- dall'
priv. e di iriv'vadu), u nrivvdxw, ammonire, richia,

mare
16.

alla ragione-

xaxoppa^s,
ne,

La

frase x.\p iTiviiaffcuv.

dell'insidia, dell'insidiosa

da xccjcgS ed

<x, aff, f.

ppd<pK)v,

macchinazioda p&wrw, cu-

cire, ordire.

18.

pifivq,

rammenti, rammentasti, contrazione

ppvfai, fondendo
la,

2
19.

che sta per

l's

fts(it"j<,

l'ae

in

t\,

e colla

jonic> in luogo di

atlica

iti

certo

Quindi
in cut

modo non
al

si

lib.

18,

si
v.

stanca per quantunque colpi.

410,

x^trov,

av, a. luogo

pone l'incudine.

Tflla, legai, avvinsi. 1 sing. aor. 1 ind. alt. Cosi


in

20.

da

soltoscritfA/Avuio-ai

sing. del perf. pass, di y.v.o\t.ai.

axfiova?, incudini, wv, ovqs, m. siuc. di x.y.wv, da


jsftuw, sfHf;oj-e J eoll'f priv. sendo che l'incudine

Tu

suona

questo luogo. Del resto vedi lib.8,v.310, da lAXkw.


allora tra l'etere e le nuvole stavi penzolone, eie.

Anche questa immagine dal Leasing ricordata fra


quelle che il poeta pu *descrivere con buon effetto.
Per altro anche nel poeta un'immagine ributtante,
ne pu forse giustificarsi se non dicendo appunto
collo Schlegel, che

Omero ba

dovuto, conservare le

religiose tradizioni quali erano siaie trasmesse dalla

rozza antichit dc'Titani.


v.

Tirayhv, afferrando, invece

23

atf

re della cima.- Vedi

hynrrf.iwv

2i.

yTjirtkiw

essere

a.jj*fts,

-rfivJ/cts,

31

<5i"ol)kV]!i)S,

dSiiX'S, ovvero
4, v.

-rocy'V,

part. aor.

m. Prpr. significa

!ib. 1, v.

limita-

il

391.

quasi morto, appena respirante, da

para cosa, da

continuo, perpetuo,

2S.

27.

Sifx'fts,

(A-n

wW,

r.s,

od

essere,

oS, ni. e

Siii'

ed

f.

UV

j.i-

On'-

quasi

''

438.

iriu-irtu,
.

di

da t&Zi, che vale quanto Ict^fiivu).

finlo, dal Cielo, bs.

avendo mandato,

pari- aor. 1

sospinti),

da

f.

desista, cessi, invece di iro\-h%>qs,2 pers.

aor. 1 soggiuni. poelic. del verbo

sappio, sinc. di

croiviytaJ.

come avviene

di

otuiv

36.

"iffroj,

37.

xiXTti(hy.tvov, sotlo scorrente, sotterraneo, pari, pres,

per iffTtov.

j;

'iff-rio,

3 siug. imperai, pres-

alt.

pass, da xartifhar, lo stesso che xx.ti'pw, come


jcaTfj'pGiAM! sta per y.tr^lii fiatai, da iT(3w, che
eoi. e jonic. si scrive invece di si|3w.

Stami teittmomo /a ferra, e Compio ct'efo di sopra e


la di sotto scorrente acqua di Slige, ctc. Nello Srige,
fiume che varcato una volta non polca pi ripassarsi,
e il di cui giuramento ero il solo inviolabile agli Dei
rappresentavano
lo vincolo

legittimi
di dire

gli antichi la necessit,

che

il

so-

che lega coloro , a' quali nemmeno i pi


sono sacri. Ificraie aveva ragione
che 1* unico garante della
Spnrtani

diritti

agli

loro fedelt verso gli Ateniesi non era ebe l'impossibilit di violar l'accordo, alla quale per ci inten-

deva di ridurli colla forza.


verginale mio letto

40.

Il

45.

lo ansi dal

comune ad entrambi

to nuziale era sacro

per s,

Giunone

lo

eie. Il let-

rende an-

cor pi sacro e venerabile con questo giuramento.


mio cantoper compiacerti, o neri-nugolo,
l'avrei esortato

a portarsi ovunque tv comandassi.

LIBRO DKCIMOQUINTO

4JU,

MB. Questa apologia artifiziosa. Giunone uon osa


giurare di non avere ingannato Giove, ma ella scarica una parte della sua colpa sopra Nettuno, facendo
vedere che non fu
v.

Si.

di

concerto con lui. Evtlazio.

E chiamando

fuora Iride ed Apollo v\c. Quella predilezione di Giove ho dato luogo a molte cousiderazio

ui degli interpetri e

ser

lette. Trattasi
1

commentatori, degnissime di esstabilire se c quanto cotesta


diminuisca 1' interesse

tli

predizione de casi avvenire


de' casi isless.

Dopo

tutte le ragioni, pr e contro,

pu dirsi con verit ebe a malgrado di questa predizione di Giove, la curiosit del lettore non diminuisce
mai,

ma

va anzi sempre crescendo nei libri susse-

67.

Mio

t8.

si congiunse con lei, e ne nacque Sarpedone.


Poscia che avr egli uccisi molti altri giovani, tra
quali il mio divino Ettore.- eie. Cosi .hanno le mi-

Sarpedone etc. Bel le roto u le, principe della


ebbe una figliuola nominata Luodamia. Giove

figlio

Licia,

gliori edizioni del Cesarotti:

ma

cerio vi

ha

difetto;

giacch

il testo dice (come ben anco mostra


la versione stessa del Monti): il mio divo Sarpedone: per
sdegnato il divo Achille uccider Ettore: concetto
che con eleganza e nobilt virgiliana fu cosi espresso

da Cunich ueJla sua Iliade latina

Iratus Patroclum propter Achillei


Heclora tum nigras Orci dimltet ad umbras86.

oiiKxvuivro, ricevevano, accoglievano, 3 pi. imperf.


oetic. da o'iixavaofj.cti, che da %ixojj.cti, invece di

103.

t4v9%

i-Xp-at.
ri rasseren, si esilar, 3 sing. aor. 1 pass, da
taivw, che propriam. significa riscaldare, esilarare,
e la metafora tolta dalle erbe che sono rese pi lie-

e ridono, come dice Petrarca, confortate dalla


rugiada e dai tepore del sole.
te,

119-

comand

alto spavento ed alla

fuga di accoppiare

Ijlgiirzsd

By

Cuogle

cavalli: eie.

Il

Terrore e l'Orrore non sodo

de' cavalli di Marte,

come anticamente

nomi

credette Anli-

maco, ma i nomi di due demoni che erano a' servigi


di questo Dio: abbiamo ansi veduto nel lib. XIII, che
Terrore era suo figlio- Questo passo dimostra ad
evidenza che gli esseri i quali sembrano presso Orner i pi immaginarli, nella menlc del poeta sono Dei
o geni reali al paro degli altri, come appunto la pensa l'ingegnoso ed eloquente signor Marian, col quale
mi compiaccio di essermi su questo punto incontrail

lo innanzi di leggerlo.

cano forse
.

128.

cavalli a

Due fantasmi

allegorici attac-

un cocchio reale? Cesarotti.

o stolto, furente, da iftbs, invece di ri\tbs, , v,


da SXi), ns, fem- errore.
creare, inf. aor. 1 alt. da ^urtila/, che signipure macchinare, piantare, da -i tu.

134. avTtvaai

fica

140. rftqr&irat, sar ucciso, fui. prossimo pass, da


11

<%u>.

preced. urinar" perf. pass.

ii&.'rri, assai, parlic. che d maggior forza al superi

come

in latino

quam.

162. akoykati, sprezzer, nonripeter, non farragione,

3 sing. fut. 1 ind. alt. da Xoyu), da \yos, ragione.


168. Si disobbed la veloce ride dal pi-di -vento, eie. Bisogua avere una fantasia ben originale per trovare

un rapporto tra la brillante messaggiera degli Dei,


che apparisce tulio ad un trailo col suo arco variodipinto, e la gragnuola o la neve che scende con violenza irregolare cacciata dal vnto.

Lo

Scaligero ha

tulle le ragioni di scandalizzarsene.

171. <xSpi\yiHos, del serenatore. apportatore del sereno o


del freddo, i)S, ios, m. e f. da ouJHp e yjvouai.
185- viripotf\ov , superbamente, audacemente, avv- da viripoflrlos. Vedi libro 1, v. 24.

191. nruWo^ivwv, agitate, estratte le sorti, sollinlendi xlrr


(jjv, pari. pres. pass, da ir\\ou.ai.
194. pop.aj, sono mosso, vinto, da j&aivw.
215. nft^r\atrai, risparmier, 3 sing. fui. 1

mcd.

dal v-

Tinia/, formalo da iri^tba, pass. med. del ver-

bo
V.

ft'Sltfj

ovrero e fut. prossimo pittalo di ^i%ia>-

238. f (Wo^gMu, all'uccisore di colombe, off, ov,


ffa, f., colomba, e da fovlof, uccidere.

241.

Ed erano

m. da

<?a-

oid rissati il sudore e Vanelito, dacch la

mente di Giove egidarmento

io

ricre

ctc.

Questo

Cium pensa uu monento ad Ettore, ed Ettore respira. Omero conobbe


che basta solo che Dio rivolga un pensiero a uoi per
trailo (dice In Dacier) e

sublime.

guarirci dai nostri mali.


2i6. oXtyoopa.yiwv, languente, partic. pres. alt. di liyoopavkai, da iiroSpavtis, os, in. e f- lo slesso che.
Spviis, os, m. e f. destituito della facolt di fare,
insufficiente

2S4.

-oao>iiri\poL,

201.

i.u.t\-',.i,

a fare, da l/yos,

e tpuj, fare.

ajutatore, assistente, vp, ypos, m. dal

verbo oo"oiw, ajutare, da 8tW,


spianer, fui. 2 ind.

IeToS, fui.

et,

alt,

ijS, f.

daXtjet/vw, che da

ov.

2C3. Siccome quando qualche destriero riposato e pasciuto


di orso nella stalla, spezzata la cavezza corre pel

campo me. Questa


Omero si valse nel

la stessa comparazione di cui


libro VI parlando di Paride

ma

come esso convenga a


campo dopo un lungo riposo,

fa notato gi dagli oterpetri

Paride che veniva dal

assai meglio che ad Ettore io queste circostanze. Po-

trebbe dirsi per avventura che il poeta volle con ci


dimostrare la grande e subita efficacia del divino
con fono.

273- 'fli;pros,

alto, eccelso,

off,

ov,

m.

f.

Altri ripetono

quest'agg. da dliTdv, errare, e da/Saivw, quasi indicasse tania difficolt a salirvi da perdersi lunghesso

da -fai off, ov, in., sole, e da paiVw,


fosse accessibile appena al sole.
ombrosa, nenia, os, ov, m. e f. sinc. di Saffiwxioff, da Saffs, ft, >, e da ffxiu: ovvero da Sa
aumentativa come ^ nei composti.
314, E motte aste vibrate da mani ardimentose, altre si
ficcavano nel corpo di giovani marciali, altre nel
mezzo, pria di assaggiare la vaga pelle, piantavanla via. Altri poi

come se

SAo'jcjos,

Chave Omerica.

ti

Igiilzafl Df

Google

22

i:

si

omerica

ni ivi:

in terra vogliate di satollarsi del corpo, etc. Qued un'anima e ua senso alle lanc citata per esempio da Plutarco e dallo slesso

sta espressione, che


cio,

Aristotile. In generale tutta questa descrizione di

A-

pollo in battaglia nobilmente verseggiata ed espresso con vivezza e con forza.


ij.320. karhdj-Tfa, in volto, inviso, invece di xctrtvthTix,

o xunvuiifiav, avv. Io stesso che vwwiov, composto di jct, Iv, ed w4-.


340. |*tjTffo'u.i, macchiner, fut. 1 med. di ^f/^ofww.
352. Karwjxoi.}<hv, sugli omeri, avv- da tlu.os, ou, m., omero.
356. xaifrdio, alla fossa, al labbro della fossa, come
a naif tras, ov, da erxifTw, scavare.
337. yt^pwatv, congiunse
ponte, da

yt<$vaa<i>

le

labbra con unponte, gett

nel presente passo;

strada

un

contratto ys^vpeb, fut. ibaiu. Monti

cosi egregiamente rende

il

E ad

Spianovvi,

significato di

questo verbo

imago di ponte un' ampia

ce.

363. S-vpiiara, giuoco, propr. puerile, fia, aroS, n. da


-vpw, giuocare a modo dei fanciulli, ed anche

giuocarellare in genere.
365. Hit, arciera, perito nello scagliar dardi, voc. da
ia, tov, da frj]|4h Epiteto di Apollo c di Bacco.

flioS,

389. vcti>u.ax,K, atti a battaglia navale, oS, ov, m. e f. da


vtxvs e nix 0 !*0"'
Koyi-fitVTa, compatti, conglutinati, US, stxaa, tv, da
XCttW.

390.

Ma

Patroclo fino a tanto che gli Achei ed i Trojani


le parli pugnavano per lo muro fuor delle

da ambe

veloci nati, egli per tutto quello spazio si stette nel-

la tenda di Euripila etc. II Bitaub considera come


tratto del genio di Omero l'aver fallo che Patroclo si trattenesse con Euripilo: con che pot esser

un

testimonio della rollade* Greci.

Cesarotti vi ravvi-

sa invece un errore imperdonabile: laonde poi nella


versione poetica lo rifece a suo modo. Tanto vero
che si pu giudicare affatto diversamente di una stessa cosa, in fatto di gusto, anche da nomini di alto

423

1IBB0 DECIBOftDUITO

ingegno. Guardando senza passione la cosa, pu dirsi

che dovendosi condurre

le vittorie

de'Trojani fino

at maggior punto possibile, affinch si adempissero


promesse fatte da Giove a Teti, difficilmente si sarebbe potuto immaginare miglior cagione di giustifile

ti.

care questo indugio di Patroclo.


410. ovi^i f*.?j ii rigo, n, i)S, i. La riga onde
,

tiene dritto

si

checchessia. Trovi anche .traS^s, av. m.


fti,

412.

appendere.

S.

Da

'iar-i\-

voS-JiiJi.offi'Vfitfiv, .pei.precetti,

Il

da iv-Q-riSww.

-.

insegnamenti, n,

-.^

,.

i\s,

quale ben conosce i precetti dell'arte sua addottrinato da Mincrva;ctc. 11 termine del Usto sapienza
Gli antichi davano questo nome venerabile all'indu-

ed alta perizia nelle arti, perch innanzi che le


scienze fossero da parecchi coltivate, non si conoscestria

va altra sapienza che il lavoro o la pratica delle arti,


a cni presiedeva Minerva, e gli artefici di ogni specie
erano chiamati sapienti. ..
415. titraro, venne, and, invece di ttfvr.o, corno iuffa.yr, per *iVifHjj

sing. aor. 1

med.

indie.

ec da

Ulti.

as, ov, m. e f. da bs, dardo, e SXf*', ricevere, giacch iu essa si portano i dardi.
li diede ad Astinoo figliuolo di Protaone; etc.

444. loSjtov, la faretra,

45. Egli

Ecco un

altro risorto, quanto

non vaglia

la

consueta

spiegazione de' cementatori, cio che erano due di


tal

nome.

In tutto

di Astinoo, che io

il poema per non si fa menzione


due luoghi. Egli nel libro V verso

i Trojan i uccisi da Diomede senza alcuna notizia della patria o de'genitori suoi,

144, viene annoverato fra

e qui vieu (latto figliuolo di un cerio Protaone.


463. ivairptytat, ben ritorto, vi?, os, in. e f. invece di etfrpt^e, da in ie 3?rpf$af
,y,. l}
,
465. yjzkr.Qfxp'iiS grave di ferro-, ferrata, r,s, hs, m. e
f. da .x,aX>>Sf ov, m. che significa propriamente ra .-

479.

me, e da Pf>pS,i soS, a. peto;


rirp*&ajMfov, quadruplice,

ffrw"*d. ;,

os, o,

m,

f.

Quasi

avente quattro fondamenta. V.

lib- 9,

v.

537, da

$-i\vu.yov,,
.

481- fikliixvx, saette, dardi, ov, ov, a.

lo

stesso che pXos,

sily'-i oiiilinlsW ibiy.


Scoivi ao
491. TOfrfi, quelli ai quali, jon. invece dioiVricri, che attic.
diecsi orois. Nota che del pari invece di avrivos gli

Aitici

dicono qtcu,

Eolici ed

poeti

gli Jonici 'tjq,

Dorici

or tv,

gli

qtec ed ottsu. Invece di tOrivi gli


luogo di t5v-

Attici scrivono oriy, gli Jonici orsi-j. la


-riiiwv gli

Attici scrivono

Erwv,

gli Jonici

twv.

495. C/ie se alcuno di voi ferito da lungi o dapresso incon-

tra

il

fato e la morte, s muoja, ch sar glorioso a


morto recando soccorso alta patria; eie.

lui l'esser

Questi versi nou la cedono a quei di Tirteo che in-

spiravano

il

fuoco di Marte nel cuore degli Spartani.

Gli slcssi versi omerici furouo

citati dall'oratore ate-

niese Licurgo nell'aringa contro Leocrale, disertor


della patria. Eustazio.

m. e f. Vale anche
immortale, dall' priv. da xfip, e da tij, danno,
da 'arw, ledere. Talvolta anche significa puro, sincero, come al lib. 5, v. 812, ed al lib. 24, v. 303,
dove inconlri vnto axTiporov.
805. lu.(3aSv, a piedi, aw. da jSaivw.
512. tfTpsysff&ai, constmarsi, inf. pres. pass- da arotii408. x-paTos, intero, intatto, os, ou,

a goccia a goccia,
da tirpsf^.yyhs ,i. , goccia, d'onde aTpayytuuj, spremere a goccia a goccia.

rou.af, che da arptvrtt, quasi

520. v<Tat3-a, obliquamente, avv. Vale per anche in faccia, dirimpetto.,

536. x.p.fia.^av ,

il

somma

dell'elmo,

il

cono in cui

si

pian-

ta la cresta, aS, ov, m. V. lib. 5, v. 586.


543. 1X1073-1], cadde boccone, fu atterrato, 3 sing. aor.
indie, pass, di

Hd^w.

556. -TOffrxobv, da lontano, avv. da inro ed ItfTUf*t.


571. PXjaevoS, trascorrendo, oS, yi t ov, sincop. di i%a\\\LtvoS, part, pres. mcd. da i fallo jmm.
576.

Ma percosse nel petto presso alla mammella Melanippo

LIBRO decimo dumo

425

l'animoso figliuolo di Icetaone mentre andava alla


etc. Osserva parimente, che questo Melanippo
un ri sorto. Perch e libro Vili, verso 276, Teucro,

pugna;

ivi dod s'incontra che


sno nome, equi vien detto figlinolo d'icetoone. Ma
il poeta non ci d contezza iti alcun luogo che nell'esercito diTrja vi fosserodueMclanippi. Oltre diche
nel seguente libro XVI, Patroclo uccde un Melanippo, ed .ivi pure non vi che il nome sema patria o
stirpe, come quello ucciso bel soaeUo libro Vili da

uccide Melanippo. Egli vero che


il

Teucro. Cosi che' quando anche si vogliano arbitrariamente supporre due Melaoippi, uno de' quali fosse
un anonimo, appare

figliuolo di Icetaone, e l'altro di

sempre questo Qltimo ucciso due


v.

volle.

588. doU.io0^p.tvxi, raccogliersi, che ti raccolga, a. 1 inf.


passivo dorico per

-ivctr,

da doUi'w.

598. ij-aiViov, indecorosa, ingiusta, aS, iv,

m, e

f-

tutto compisse lo strano priego di Tetide; etc.

L'e-

saltazione di Achille a cui Teti aspirava col ridurre a

pessimo partito

gli

anni, non poteva in

Achei mentre egli cessava dalle


fatli spingersi pi oltre senza,

rompere le leggi del Fal, e senza impedire la distruzione di Troja. Questo non aveva chiesto pur Teli; e
quindi Giove dando ad Ettore l'onore d'incendiare la
fiotta argiva, stava per liberare ogni sua promessa
verso quella Dea.
607. ^oitrfiff, la schiuma, bs, ov, m. lo stesso che^ps,
ou, m. da cui quello si forma, cangiata la p in (* e col
pleon-

dell' i.

621. rpof&vrtx, ingente, gigante, tiS, Mira, sv. Propr. significa ben nutrito, da Tpo^ti, t,s, f., alimento, che
da Tpiftu, alimentare,
rpnatatvytrtxi, si scaglia, si rompe, 3 sing. pres.

da rtpaS, Ipwyoj, ruttare, e qui muggire.


640. lxvffr-t, andatimene, 3 sing. imperi", ind. ionie, per
$X vl *> da oijjc'k"6S3. iVwwo, frammesso, al cospetto, aventi, bs, ov, niindie, pass,

da

ej's,

ed taty.

"'

'

Oigmzed

tiy

Google

426
i'.

chiave eunuci

658. Poicli serua fine gridando ti confortavano a vicenda: eie. K opportuno il formarsi un'immagine del

campo greco per

intendere questa ritirata. Nel seno

dell'Ellesponto (oggi stretto de' Dardanelli), e fra

due promontori! chiamati dagli

antichi Reteo e Sigeo,

stavano le navi tratte sul lido, e sostenute da travi e

da

pietre.

Ha

siccome

contenere tutte

in

il

ro.

Le

luogo era angusto a poterle


ordine, perci ne avevano
di queste era il mu-

un solo

fatte varie file parallele.

Avanti

tende, per quanto si

pu dedurre

erano fra mezzo delle navi. Ora

dal poeta,

greci scacciali dal-

la prima fila di quella, stavano verso il centro del


campo, cio alle tende, senza altro riparo che il priordine gii abbandonalo delie navi, ed il muro gi

mo

preso di assalto.
678. pXfirpoitfi, efava di legno, gran trave, ov, ov, u.
679. xslijT^Efv, saltare, da un luogo ad un altro, e qui

da un cavallo ad un
ti

da

altri.

da

iaf, di xi\i\riZ,m,

Equestre saltatore, Monm., cavallo

xt\i\s, i\roSt

saltatore.

680. rrirfvpuS, quattro, lo stesso che rittttapts.

682. Xaofopov, pubblica, oS, ov,


pos vale pubblica via.

63S. xpta,

Da

m.

f.

Qui ooS, Xao?-

Xas, popolo, e da fiptu.

tavolali, le coperte delle navi, ov, ov, n.

693. xvavoTfpwpoio, della cerulea prora, aS, av t m. e

f.

da irp&pu, aS, f. e da xt>av&. V. sopra.


704. Ettore allora tocc la poppa di una nave.... la quale
men a Troja Protesilao, n lo ricondusse indietro
nella patria terra, eie. Egli sbarcando era gi stato
ucciso da'Trojani, come si legge nel catalogo, e vogliono taluni che Omero faccia prendere questa nave senza capitano, per non dare il torto a niun altro
eroe greco vivente di aver lasciala prendere la sua, e

confermano questa opinione

gli scoliasti del codice

veneto.

705. wxviXov, della veloce in mare,


tLxiis, lice,

ii,

709. 'Txs. impeti,

ed
-fi,

i>.s'

os,

mare.
da 'oCto'aw.

*is, f.

ov,

m.

f.

da

i27

libro Dtttartevftto
v.

ipade di negro mnico, da

713. ftv%errz <$a<tyav,

'

Ssw, legare, iifr$,'<xU\x;w.i


pmo,

m,

x.ujirfavT*, aventi Veha,'ii

xumti\.

717.

W,

E<pla<r<rot<,

f-

Vtli

.TKmoni),

scf&ee, ev,

mt. i^WjaWttxiasM^"
('Brtrtttt fM^warfla poppa,

d* -f**^; fare
aM .Misto
Se8o*H(ttVW, osjerBHt/Wr'^W^ti'pass.
r
nfU1
"- '*
'
sivo di Ww."
ov, n., composto dall'* pHvr o
"''
3fno?3a
pito-

730.

da
ov,

stre-

' ;

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pas-

'

'l'Ut.!)-' J

.-

il

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[> ,sjns,y i.v-,.,

nuwMinff bi"j.

M**i>va-i

Digiiizcd

t>y

Cciogle

LIBRO DECIMOSESTO

PATROCLO VESTITO DELLE ARMI DI ACHILLE SPAVENTA TROJAN1. PRODEZZE DELL'EROE. DISARMATO
DA APOLLO, FERITO DA EIJFORBO, E POSCIA UCCISO
DA ETTORE.
1

v. 2.

Ma Patroclo

stava dinanzi ad Achille ete. Il modo


con cui comincia questo libro, e considerato come
una delle maggiori bellezze de) poema. In Patroclo
sono egualmente naturali, artificiose ed efficaci le parole ed

il

silenzio.

La parlata

di Achille stupenda.

31.

Zwiiv, vivere, da gei, poel. per Zpto.


vAprii, o funesto valoroso, che abusa della virt

33.

Spietato,

14.

7]S,

Du,m.da avbs,
v, edapsr-fi, ts, f., virt.
no non ti fu padre Pelea il cavaliere, n ma-fi,

dre Tetide; eie. Questa bellissima uscito, fu poi tanto ripetuta, e spesso anche si male a proposito, chetf
il

mondo ne c sazio.
V.

11, Ver-

44.

xfj.fiTS, integri, rinfrescatile forse.

47,

so 801.
iirff&ai, era per pregara, invocava, perorava,
prcs. med. f. da liVo|*6ti, o iiWo/*aj.

80.

ifMr^ojMu,

B3.

rispettare, venerare.
fAptfa;, privare della parte, inf. aor. 1 alt. invece di
'u-spiffeci,

io curo,

mi prendo

da y,tpiZui } non dividere; o meglio

golarmente da ay-tpeui, privare. V.

Un suo pari

lib.

eie.

inf.

pensiero. Vale anche

lib. 13, v.

re-

340.

Agamennone. Achille non sa risolversuo nome se prima uou ha indicato

si

a proferire

il

suo disprezzo.

il

129

UERO DEC1H05ESTO
v. 57.

tv tariffe, aveva
1 alt.

68.

71.

conquistata, posseduto, 1 sing.aor.

da

e poetic:

gionic.

xrao. Lib.
62.

*<ftturxZfii, f. ffw,

da

1B4.

S, v.

diritta, i't'ra

urto,

s, ou,

m. Qui pe-

puff&fiv, Ftra
r equivale a u-%vis, ira.
xtMMwral, sono rinchiusi, ristretti, 3 pi. pass, passivo. Jon. invece di xixUtvrat, da jtlSf'w.
vctiAous, fosse campestri, os, ot\ m. e f. Propriamente per significa suonatore d tibia, da uXbf, ou,
m., tibia,- ma per rassomiglianza della forma cosi

73.

appellasi anche la fossa.


t4&ti% fosse stato, fosse, 3 siog. pres. ottal. da S^i

80.

come tj&i/h, da riiHj*.


Pure, o Patroclo, scagliati fortemente, allontanando

dalle navi lo sterminio eie. Intende dalle navi dei


Mirmidoni; se non si trattasse che di quelle degli al-

non che allontanarne l'Incendio, contemplerebbe con gioja un tale spettacolo.


tri

Greci,

restituiscano,

86. irav-aauiffiv,

facciano qui migrare.

3 pi. aor. 1 sogg. poet. col raddoppiamento del a,


da vov&oj, che ncll'aor. ha il secondo degli addotti significati, mentre per s stesso vale emigrare, portarsi altrove

ad

abitare,

irnawffiv, presentino, diano, 3 pi. pres. soggiunt. alt.

94.

da rrpoj, poet. per <r"opr^w.


discenda, cali, invece di iftpan, 3 sing. aor.
ottat. att. come ffTii-n, per tfri>), da lascivia,

fifJvYfl,

cangiata l' in

100. Kpi\%i]J.vec,

le

fl,

colla

mura,

sottoscritto.

ov, ou, n. V. lib. 14, v. 184.

xwvax^f' suono,

*, fl'ff, f. V. lib- 12, v. 36.


106. xir<$\xp' svile decorazioni, sui chiavelli, invece di
xar ^iXapa, sinc. eoi. e poet, propriamente signi-

105.

fica

bardatura, o briglia di cavallo, da <px\a5, bril-

lante, lucente, polito.

117. xlov, mutilata,


putare.
128-

ofi, fi,

v, da xoXovu/, tagliare,

evitabili, sfuggibili, bs,


la frase

xai oxiri

n>t>xr

*|.

v,

da

wWvrai

am-

fiww. Qui
significa:

CU li VE UHEKICA

no

pi facolt di fuggire, ovvero


scampi-

gli si consentiva

precludeva

tulli
.

gli

149. Balio, Xanto, Pedaso. eie.

I numi di Balio, Xanto, Pedaso, tradotti secondo la loro etimologica radice, cor-

risponderebbero a'soprnnnomi adattali forseallequaiil de' cavalli,

cio baio, macchioso e saltatore.

180. L'Arpia Podarge etc. Tre sono

le

arpie, voce che suo-

na, secondo l'etimologia greca, mastri rapaci, e ven-

gono denomioate,

-dello, Ocipilc, e

Podarge.

152. wapriQpivjaiv, colle cinghie, propr. dei cavalli, a, ai,

da irxpiiopS. V. lib. 7, v. 156, e lib. 8, v. 87.


186. Quelli poi, siccome lupi divoratori-di-carni-crude eie.
Il Tasso imit Omero dicendo
f.

Come

dal cm'uso ovil caccialo viene

Lupo

lalor che fugge e

si

nasconde;

Che, sebben del gran ventre ornai ripieuc


o Ila le

ingorde voragioi profonde,

sangue ancor fuor tiene


sugge dalle labbra immonde;
a Tal ei sen gi dopo il sanguigno strazio,
a Della sna cupa fame anco non sazio.

183-

Avido pur
La lingua,

di

'1

xpvo"n\uxrov avente Vavree


,

saette, oS, ov,

m. e

f.

Propr. per significa avente l'aurea conocchia, da


i\\axiTfi, tiS,

conocchia.

f.

montando nelle stanze di sopra etc. In Grecia


l'appartamento delle donzelle era sempre nell'alto

184. Tasto

delia casa, per evitare gl'iucouvcmenii, che pure talvolta accadevano

partamenti oa,

Gli Spartani

chiamavano questi ap-

siccome questo termine significa cocosi non snrebbe improbabile che

munemente uovo,

ci desse luogo alla favola di I-Jlena che dicesi esser

nata dall'uovo di Leda. Eustatio.


207. ifA^wi, dicevate, imperf. 2 pi. del verbo fJd^w.
211. 2p9-sv, si condensarono, si ordinarono bene compatte,

3 pi- aor. 1 pass, gionic. invece di .'i,.\-i/r.%v. che sta


per owtipp.3i]rfa!v, da Sptu, adattare, comporre.

LIBRO DECIM0SE8T0
.

431

2ib\ Scudo si appoggiava a scudo, elmo

uomo;

eie.

ad

elirio,

uomo ad

lettore si sar occorlo ebe questa im-

magine trovasi ripetuta in alcuni altri luoghi colle


stesse parole; cosa non rara in Omero.
224. v^orfxfxiiav, proteggenti dalvento, riparatrici dal
Eoff, m". e f. da av-Ww, proteggere, copri'
da 5v[*oS, vento.
_

vento, US,
re, e

oV),wv, vellosi, pelosi, oS,

ov. Cosi io questo luogo,

i),

V. lib. IO, t. 134.


225. Quivi teneva egli una coppa lavorata,

portanza sa dare

Omero

l'arie particolare del

tutto quello che ci ci presenta.


227. tsoj, ad alcuno. Jon. per -rivi,
ore (i-n, se non.
228. xSHip, purg, nett, 3 sing. a.
3-arpw.V.lib. 2, T. 153.

X^oio,

etc.

questa coppa

Qual imQuesta

nostro poeta, d'interessa rei per

dall'arca, s, ov,

indie, alt.

da xa-

m. da j^w, contenere, ca-

pire.

234. Dodona. Citt del paese


l'

di Molossi tra la Tessaglia e

Epiro.

/ Selli. Selli o

Elli,

sacerdoti di Giove

secondo Pindaro, era

Dodoneo

il

nome

dei

conviene per osserva-

re che in Dodona, ove erasi in certo modo instituita


un'accademia di oracoli, l'oracolo principale ed il pi

festeggiato di ogni altro era quello delle querele parlanti, le quali,

secondo la stupidezza del popolo, aiumandavano un suocon diligenza quel-

tata dall'impostura de'leroi'auti,

no

fatidico. 1 Selli raccoglievano

le sacre voci e le spiegavano a quella pecoraglia di-

Omero, come osserva Mad. Dacier,


chiama Profeti, ma pofeti ossia sottoprofecio a dire spianatori ed interpetri. 11 titolo di

vota. Quindi che

non
ti,

gli

profeta noti doveasi propriamente che all'albero del-

ghiande. Nella versione poetica dell'Iliade di Omero dell'abate Cesarotti v. 293 e seguenti si sviluppala questa idea particolare, che ha pi dell'augusto
le

e di quel mirabile che faceva l'anima dall'antica poe-

CHIAVE OBERICI

432

ma

sia,

si

con quel tuono da inavranno sbalordita l'imma-

di parlarne

procur

spiralo col quale

Selli

ginazione per soffocare

il

buon senso. La

storia di

esposta

dif-

mite le ciurmerle dodonesi pu vedersi


tradotte dallo
fusamente nelle opere di Demostene
slcsso Cesarotti al toni.

Ili,

pag. 300.

w m

W'

d,re

da
vuli P>/e''i TI 5
che al
yaaaiUiMtt, dormienti, giacenti sul tirreno
terreno, Monti, tyft, 6"; m.
fianco letto fan del nudo

>

x^F

>

'

1 ed vvi)
dB
strada, oS, ov, m. e f. da
2C0. iVooVqiS, otftonlt per la
feSs. o5, f., t, strada.
contesa, 3 plur.
JpjS(A5eivwrfii' t irritano, provocano a
soggiunta ali. da piftaivw, che da pis,
-

pres.

iSos,

f.

Patroclo, per giudizio


269. Commilitoni, eie. La parlata di

del CesaroLti, delicatissima.


del fulmine,
298. ttvBpovriytpiTet, eccitatore, adunatore
balenante, ns, av, m. da ortpor\, f|S, f. ed Ayei'pw.
che
di Giove, adoperato qui oelvocat. invece
Epiteto
nel

...

nom.

in-

spalle, rivolti
304. n-ao'rpovl-nv (pofOVTO, damano l
propriamendietro fuggivano. Questa frase esprime
celerit.
te il ruggire colla massima
capitano
308. rtlo. Pare che questo Arcilico fosse un
dello
de'Beoti; giacch Protoeoore, capitano loro,
Queste sono
figliuolo di Arcilico, libro XIV, V. 4SI.
le

pedue sole volte che Omero uomini un Areilico, e


sembra che Patroclo ora abbia uccisomi Greco io

vece d un Tre j ano.


dalla parte dei
311. Toante. Finora Toantc e sempre stato
Greci, come principe degli Ktoli, ed il poeto lo nomina, e prima e dopo, comesi pu leggere, prima
poi al lib. IV
nel catalogo delle navi al verso 145, e
527, libro VII verso 168, libro XV verso 281, lifra i Trojaui,
bro XIX versa 209- Ora qui lo novera

v.

non so come.
313

Filide. Ossia

il

figliuolo di Fileo, cio

Megete copi(

Uno
come
t>.

greco di Dulichio c di Echino, isole dell'Elide,


nel catalogo si verso 132.

314. ffxXoS, gambe, oS, ioS, n.


318.

muscolo,

ttviv,

rr,

&vos, m. lo stesso che u$s t

[*us, n.

319.

Marida allora adirato pel


telli

fratello etc. Questi

Atimnio e Mari erano compagni

di

due fra-

Sarpedonte,

principe de 9 Licii, ausiliario de'Trojani.


328. Illustri arcieri, figliuoli di

Amisodaro

eie.

era re di Caria, Bellerofonte spos sua

Amisoiaro

figlia-

Gli an-

da questo luogo congetturarono che la Chimera


non fosse una finzione, poich Omero specifica il tempo in cni visse e il principe presso cui abitava. Essi
credettero che ella fosse qualche bestia della greggia di quel re, la quale, essendo divenuta furiosa ed
tichi

arrabbiala, abbia poi fatto molti danni,

gnale
333.

di

pass,

indie,

come

il

ci-

Calidone. Eustazio.

vfli-9-(p(*tt*3-i),

si tepefece, riscald,

da

3 sing. aor. i
verbo ali.

i'jroS-epjAofiai, che dal

338. Peneleo e Licerne si affrontarono (corpo a corpo) Bte.j


Peneleo era capitano de'Beoti; di Licone (o Lieo) poi

non d

alta contezza

Omero

in tutto

342. Merione. Compagno di Idomeneo re


Acamanta. Compagno di Enea.

339. lppttia&y,.*i spezi,


indie,

si

il

poema.

di Creta.

franse, 3 sing. aor. I pass

da p'aiopai, che e da

patito,

corrompere, di-

sperdere.

penzolava, era sospeso, 3 sing. aor- 1 ind.


come in qualche

341.

tf<xpiiip-i\,

347.

xeceoNTE, tagli, seg,

pass, di vrapatipoftcti, che se leggi,

codice n'apinspS-i), da.^etpat ipt&ofjiar, allora deriva da tpw.

sing. aor. 1 indie, atl. poelic

ix'taat, da xti^w, f. tu, lo


stesso che xltu.
352. iiriXP tt0V > invadono, assalgono con impeto, 3 pi. imperf. indie, alt. da ivtxpiui, da xP iw che talvolta
ha questo medesimo significato.

e gionic. invece di

Chiave Omerica.

25

'tpifQiOtv, capri, os, ov,

m.

Propriatn.

nasce in primavera, giacch

masi
.

xift.(tpos, ov,

il

novello,

nato d* inverno

il

eli?

cliia-

m.

363. ffiw, salvava. 3 sing. aor. 1 indie- aU. Qui Sta in luogo di ia.oi<yi;h anche imperi- atl. invece di ffw^c

ffiw^f, imperai
6 adoperato qualche volta invece di
0 di Idtiou odi <t.ov, dorico , di ffaau.ai o ffw
,

poet. serbare,

375.

da CoS, poel. per ffooS, salvo.


si disia ndee no, 3 pi. imperi,

twuovto, corrwono,

pass. jon. da vavbot.


379. vixDfj-palia^of, et rovesciavano non rumore, volanorisonanli, Mooti, 3 pi. imperf. da -a^w, che da
3evu.f3)u'^K,

percuotere

cembali, da xuu-/a).ov, oy,

n., eembafo387. ffxoXis, ingiuste, prave, s, , hv; propr. vale tor-

tuoso , obliquo.
388. o-yiv, riuerensa, rispetto,

iff,

iW,

f.

Vale anche pu-

niiione.

390. xIitOs, coiwaMt, vS, oS, f. Propriam.


piegatura del monte, da jcii'vtii.

t7

declivo, la

392. xp, capo, indccl. invece di xpij, epualmente indeclinabile, che per apocope come dicono grammatici
i

sta in luogo di xpuvov. La. frase Wt x-p latin, in


caput, vale precipitosamente, rovinosamente,

395. ijrlffiWtTS, indietro, atl'indietro, avv- dall'aggeti.


waiiUWErii?, os, m. e f., ricaduto, scorto indietro,

che

si

compone

di tri\iv

e di iriirrut.
,

398. wfTi'vy7'f>,don<unrfaJ. a,flJgei>a / acetiapajare,3 sing.


impcrr. pass, da -w-oTiVvfp.1 che da n'nwfii, pa,

gare, come n'mw, tvw, ti'w. Nota per la seguente


parola del testo roivi\v, pena.
404- w'x&^rrcti', eio sfuggite, cadute. 3 pi. aor. 1 pass,
indie, di ATtfCw.

407. Itpv, grande, enorme, 'Tale significato ha qualche volta il nrcstte aggettivo, che del resto indica prestante in

generale. Cos anche al Ith. il, v. 194.

408. iyovri, rsplenttettte, lucente, v^, otoS, m. e f.


409. xtj^/nvva boccheggiante, Spirante, pari. peri",
,

med.

f35

LIBBO DEG 1IB0 SESTO


tifi,

va-, i, <ia

xtx r vcc chu

med. del verbo


bocca aperta,

pass.

>

Xftvia, che propr. significa stare

11

u. 410. stofft, scoste, servili), nitic. rovere di ili, 3sing. a. 1


Indie, alt. da

/ili

Omero

Enfiala.

t-JJ-w, eli*;
lia

dinanzi auuuvuralo Eurialo fra

Greci,. come, satellite di

.o|i e:quMo,oloca>s

mai

fcrKWtro

dall'inas. <u3-w.

Diomede

nel catalogo, verso

TTjaui,senza prevenirci se

due del medeaiiflO flome,

415. Erimante. Questo guerriero

(1

poco anzi ucciso da

l'u

I-

uvos f .m. e f. Propr.


tpooliati,,
spogliali di mitra o berretto, e di tunica, quasi Zvv,
pirpaS, km ftiTtvos: formalo daU'et priv. o da uw -

4tt^d|MTip9xw'awtf r

TPK''rwv > cinyentesi, o indossante mitra e tunica.


422. irbut, dove ?
429. xX^ovrE, stridenti, gridanti, pari. pres. att. nomiu.
duai.

439.

da xX^w, invece

med.
v.

xiyj-w.

di

stette inserta, ondeggi,

fttjxovE,

3 siug. indie, pass.

di ft/|*vw.

483.. aitiiv, vita, iv, tOvoS.

m. V.

lib. 4,

v.

478, e

lib. 8,

683.

489. 4-i*t#e, stMe, goccio d rugiada, s, Sos, f. Qui peti.perl'agg. wf*TO*Vas, vale; ttife di janywe.
468. diir&wv, spirando, pari, pres. att. da ifS-w, lo stes<

...

.;Cbe i'w, ohe8ignifica anctaeudirc.

.^u't

469. jxaxwy,

disteso, part. aor.

(J.TXD&, sof, u.)

410.

^^iM| da.)cp/^w,
re,

aor.

478. puwipffii
i

'2

voce

att.

da ftijxw, che da

conduce qua e

-pos,
l,

traeilicevaUQi Da,pfci( ~ 0 -,

482. Cadde Patir (Sardonie)


>

indie, att.

QjilaUv,a,

invece di

produrre strido-

gio". c pocl. invece di ixpiyt.

f*ta briglie,

colui che
.

lungkexsa.

xfx.t, ciyoL, 3 siug. perf. gioii,

lcp

.._.

etc.

m. Propriam.

indica

giacchi' per la briglia si


,

ai. VJ,:-

Patroclo non poteva ilun eroe tanto

lustrarsi meglio .efeejec-lia; uccisione dj

famoso e tanto diliga Gisie.


491. trf, aemnia, 3 sjag. iniperf. ind.
vw. Cosi in questo luogo.
,

,
alt,

da tfti-

Digitizod

t>y

Google

430
.

CHIAVE OMERICA

494. 3-os, iraforujo, forf, cosi qui. Del resto vale agile,
ctHrere.

celere, da

510. t'/i

stringeva, teneva compresso, 3 sing, imperi'.

t,--,

iudic. ali.

da nri^ui.

SJ9. Tfnrf|Vaj, ristagnarsi, essiccarsi, aor. i


524.

alt.

iof.

mitiga, placa, 2 Ring. aor. 1 imperai,

>:

da

lo stesso

xoi|<Li^fc>,

gnifica pure

che

da

att.

che si-

x.oip..u], f. Tiffiti,

addormentare.

538. XsXafffAtvoS, dimentico, che ha abbandonalo, doric.


per Xiijfffjiivos
pari, passali) pass- da Xtxv&d,

TptmiTt,

soccorrete,

jrotparirf,

da

pi.

2 imperai,

aor.

facciano villania, 3

soggiuni. poeiic.da uxii^uj,

ali.

tixis,

siac. di

irccpiffriip.i.

Sili, tixiatttdfft, insultino,

formala dall' prv. e

pi. aor. 1

iaw, che da

<n

348. xctTxjJT|!^fv,/oi"lBmfl)i(e, jiro/b<J metile, avv. lo stesso che xar. xpars, o xari xpaS, da xjjjjvov.
V. sopra al v. 392,
55*. lffio, ardito, toS, iov, m. C
to,

f.

Propr. significa

imi-

peloso, e perch l'esser irsuto segno di virilit

e di coraggio, cosi aarlte al

cuore, toracjiui,

si

ap-

plica quesi'epiieio.

571. Epigeo, Principe di Budio, fuggilo dai suoi siali da


che aveva ucciso un suo cugmo, e ricoveralo da l'eleo,

il

Cosi

quale

Umero

lo

aveva mandato a Lroja con Achille.

qui racconta le di lui avventure: dove si

pu osservare, che

401

come

vari altri eroi,

a tal guerra, perche fuorusciti per omicidi

573. vs^ibv, consobrino, bs, av t

ra.

erauo

figlio del fratello

delta sorella.

574. \xirtvat, era venuto supplicante, 3 sing. aor. 1 indie.


alt- da ix6Tyw, f. truj, che da ixims, oh, m.,
supplice.

383

rie

storne, jou, da >\/.p, -^ipoi, tu. Uccello a vamacchie; da fyaipw, lo slesso che 4"*<"i raschia-

re,

render piano, adulare.

*}-)ifJK5,

589. ravaoo, ealeso, lontano, os, ov, m. e


v, da faviiw, che da tiivti).
613. iiWxipfShg, si con/ec,

/"ti

ovvero s,

f.

conficcata,

ti,

sing. aor. 1

pass- indicai, da axr^.Ttu>, che da tfxtiirTw, op-

poggiarsi. Nola pero che vi anche (fKipm-w, i.-^to,


e vale irrompere, assalire, ed anche appoggiarti,

andare addosso, ec.


617. Merione, bench tu sia saltator gagliardo,
ne era

di Greta,

ed

eie.

Merio-

Cretesi ayeano una specie di

danza, della Pirrica, nella quale danzavano armati.

Qaesto

il

fondamento dello scherno.

638. typtitwv, attento, oculato, scernente, u>v, ovoS,

va. e

Leggesi anche tppaoywv, da fpi^u/.


6SO. tlXvro, eracoperto, 3 sing. imperi", pass. ind. da \vw,
f. aio. Cosi suona in questo luogo.
641. Siccome quando le mosche nella stagione di primavef.

ra ronzano

eie.

Pare ad alcuni

critici

che queste si-

militudini delle mosche, frequenti in Omero, non siano degne della nobilt di un poema epico. Bisogna
dire che Omero avesse dell'epopea un concetto un p
diverso da quello che se ne fecero costoro.

642. Tspiylwyas, piene, rigonfie di latte,

da irtp e rXyos, ebe


..-il
yla.
f.

poeti

tjS,

pieno, perch soglionsi riempire di

fica

is,

sws,

f.

f.

of,

m.

da vrYtos,

latte.

In generale signi-

una moltitudine raccolta insieme, comeyoptt,

invece di yopis, cangiala eolie,

661.

\s,

usurpano invece di

rriXkaS, secchie, vasi pastorali, a,

661. yiiptt, cumulo, mucchio,

E allora

l'o in v.

Giove aduna-nugoli, disse ad Apollo: Ors

via, o caro Febo, eie. Aggiunto di Apollo, e significa Profeta 0 Lucido.

670.

ffcrov,
'e'ffoy,

,.

indossa, vesti, aor. 1 imperai, pool, invece di

da

c*j.

76. vnx.ovffriiaiv, non obbed, non ascolt, 3 sing. aor.


1 indie, alt. da vmxovarioj. f. i|ffio, invece di cui
al lib.

20 adoperalo vijxoiiovw, ed

da vitxav-

CliMVE OBfcHICA

458
ffTofi,

n.

m.

au,

f.,

esaudibile, formatosulla3 p.

run

sing. del pass', passivo di x-ovur, e dall' priv.


619. -ro, da lungi. Ha questo significalo per l'acceolo concentrato sulla prima sillaba.

*T&vS 3

680. xplffiv, Wni(^

stng. aor. i indie, alt. giouic

9. Primieramente Adrasto eie. Qui il Verri osserva che


fra gli aeoist da Patroclo vi Adrasto, che gi
1

staio ucciso ut libro Vi, verso 37, e

Melanippo anche

egli Htciifo nel lihro-XV, verso H7tt. n

agilavasi con-timpeto furibondo,

furiava,

(190. 3-Osv,

sing. import, indie, atl. gioute.

da

'.ivro,

t.

y.T\rflbjS ,

<ju>.

avo, aiS.-iaoS, ni- Propr. fratello della

717.

ma-

dre, da \ii\Tiip.

Febo Apollo* assomigliantesi ad un


utim giovine e forte, dico ad Asia, il aliale era zio
materno di Ettore doma-cavalli fratello germano
di Ecuba, etc. diffcile a concepirsi come un uomo,
chff era fratello di Ecuba e zio di Ettore, potesse es-

Gli

fece

si

lato

sere tuttavia robusto e giovane,


737 aXiaiss, usc vana, rese vano, 3 sing. aor. 1 indie . att
da Xiw, f. ditto*, che da itkiojs, invano. V. lib. 4,
A\
,*M% tv l
T. 26.
.

Mowv

745. xofiiarl, 3 sing. pres. indie, att. da xvpiffr&u , salfare il capitombolo. Quindi xvfittar su la testa
,

gr-f\p

*ipoS

m.

saltatore

propri am. significa pa-

uccello che si immrge nellombaro, marangone


't^c'qtia. Noia che aiichc x/ti significa capo, da
xbv^roj, che vale saltare a capo in giQ.
,

'

conchiglie* ostriche,

747
"

off,

da TI)3t>S,

tot, a.

'

'

; tfii*-

cercando; spiccando, da Sifiw, f. fi. Propriam.


cercare palpando, d'onde fit ed rfw. VA). 6, ver,M """ '; '"
"' ! "
:
i'b'tft

Si'a&DV,

uU

'

'

748. o'v'Jrriwtknb tempestso, diffcile al tragitto,


m. c f- da off'C'frio^w:

off,

oi>,

752.

Uimpeto, n. invece di o"\u\r,u.a, da oJfAaw, por tar(mpeiuoio contro alcuno, o nuesio da oTjah, io.

olp-oL,

ai

t 756.

combn(lerao,3diMlB or.

faiA****;
da o^p.vw,
lib. 12,

lo slesso

Verso42t><.

'-'">'

pass, gioo.

TemaS^s.

cheSnp/*w.

Vedi

'-'

a.

767. tp*t)av t cornio,a,aS,f:!4itero.iDeoWrfl8aoch(pav


w( iwrH'ee, t*Ei *W**6 dfl -tfTpofaii1

773.

ovpoifdaw.

j^w, lo slesso che ovp$, aggirare..


779. uetevi'ovetc, ofaeua, ptejaua, pawasa,
,

rh

3 sing. immed. da pMB&aArctotmtt che propriam.


Qualche
Significa andare da un Woaoiod ufl.aftrp.
che violai,
volla lo si ripete da vthffotiai. o sitmo
andare, ritornar. Wwli.i .-ir*^

perf. indie,

(ovXv-r*, all'occaso,
il

tempo incoi

tramo***, s,5,,m. Propriam.


(lovs
i buoi dall' aratro, da

staccamo

si

" ;"
e \iiiAj, sciogliere.
incontro nel788. Imperocch ti terribile Fe6o ti si faceva
da Marla forte mischiai eie. Sarpedone fu domalo
Apollo per mate per man d Patroclo, e qoesli da
1

no di Ettore.
abbacina792. arptzftlivifriv, furono preti da vertigine,
di arpt'itivimti, 3 pi. aor. 1 pass, indie in vece
che
aav, da ff-rp^thviu), f. *>o"w, volgere in giro,
si forma do arpioni e Sivtw.
tiS, art303. TEpp-itCo-a, coprendolo tutto, fino ai piedi,
Oa., tv, da Tpu., toS, n., fine, meta.
805. Wti, stupore, stordimento, n, *is, f. Vale anche dan

no. V. lib. 1, v.

810.

p-flffev,

MI.

rotwscio, sbalz, 3siug. a. 1 indie, au. da fstiche ha pure la significazione passi,

vui, f. (h'iviau.ai,

va, d'ondo l'aor. 1

Tt/J^jcr.

Qui

(liics ?'

vesci daicawaU, aia -.irmeli, d

iVirwv, ro-

ir ifliiffsv. (WWwv,

da eWo'favw, discendere, ma cou signif, attivoavioS, m. e f. da


823. ix^avra, /rle, jnsittneoo^e, S.

priv. e

x*(avw stanenre. Lib- fvv.


** dwlendono a eomfc-adere, 3

834. pwpX Tal >


852.

pi. perf.

pass, atticam. e giQoje..vdi pijtu. , .... r 2 sing. fiiM. wete. invece di piwtfn,

fltn, vivrai,

da

0*W om*^

die sia per


Picffo^a.,0
dosi la t per ragione del verso, come

al

lib.

aa, v.

CtlIAYK

UMUtICA

credono che sia da fiaivM,

Altri

531.

aor.
JVd

(3D, p*i?, jun. (ttw, fii^s, ec.

pur tu lungamente

morte e
te

mani

'i

ma

vivrai,

gi

il

Omero

cui sogg.

ti

st presto la

violento fato, dovendo tu esser

di Achille eie. Qui

domato per
dono

attribuisce

il

profetico al moribondo, della quale opinione forono

dopo

lui segnaci varii filosofi greci,

che essendo l'anima

riflessione

in

fondandosi nella

quel ponto quasi

gi separala dall'ingombro corporeo e materiale, potesse prevalersi delle sue facolt, Tra le quali,cssi annoveravano anche quella della previdenza del futuro.
Conforme la quale opinione altri pure insegnarono
che l'anima in sogno quasi libera da' vincoli della
,

macchina continente, avesse la medesima libert

di

lanciarsi nell'avvenire.
.

836. ptS-wv, dalle membra, os, ioS, n.


&Ql.&vtpnrr\ra. ! virilit,robusteiza i\s,-i\raS,f. Altri leggono
l

SpT^is^TQS.da -p bs, , bv, grande, forte, potente


Mentre egli cos parlava il fin di morte lo copri: l'anima poi volando fuor delle membra se ne and all'Orco piangendo la sua sorte, e abbandonando fortezza e giovent, ctc. Platone e Plutarco disapprova-

no questo luogo come di mal esempio ed atto ad ispirare


il terrore della morte, 11 Cesarotti non ammetteva intieramente quella censura,

ma

credette per altro di

dover rifare questo passo di Omero a suo senno; nel


che a parer nostro ebbe grau torto, non solo come
traduttore,

ma

anche come poeta.

ni: l'eroico valore

Omema pur uomi-

Guerrieri di

ro sono uomini di straordinaria virt,

con cui incontrano

pericoli, la

co-

stanza con cui per la patria e per la gloria sacrifica-

nou possono offuscarsi da queste manifestazioni dell'umana fragilit. Achille pu piangere


ed essere tuttavia il maggior eroe che mai sapesse
immaginare la mente umana: e questo lamento delno

la vita,

l'anima di Patroclo gi divisa dal corpo sopra la perduta fortezza e giovent, anzich diminuire la nostra

ammirazione,
grande

il

ci fa sentire pi al vivo quanto fu


suo generoso sagrifteio alla causa de'Grcci.

LIBRO DECIMOSETTIMO

v. 1.

Patroclo,

domo da'lrojtmi

in battaglia ifugg al

guardo del figliuolo di A (reo, eie. 1) Bilaube dice


che non vi e nulla d pi semplice del soggetto di
questo libro, ed ammira l'arie di Omero che seppe
Venderlo

si

interessante

sema

il

soccorso di alcuno

episodio- Tolta l'azione (dice per lo contrario


,;

sarotti) di
ut Tritddizione

questo libro

il

Ce-

piena d'imbaraa, di con-

e d'io verosimiglianze.

Toi trascriviamo

queslc opinioni cosi contrarie Tra loro unicamente per

dimostrare quanto
tici.

Second

il

possa fidare nell'autorit de' criCesarotti l'interesse raffreddato da


si

cento cagioni, e vi so Lt entra non di rado fin anco il


Lo studioso che legge attentamente, e sen-

" ridicolo.'

za'preveniioni, potr giudicare so questo sia vero.


> Egli potr giudicare altres se, a
*

v'-'-

Bitaub
sarsi di

3.

malgrado dell'ira(come nota il

portati** cbfe gii antichi attribuivano

agli onori della sepoltura, non possa accuqualche sovrrchia prolissit la descrizione di
)

questo combattimento sol corpo di Patroclo.


tt-pwroTios, di -primo patto, oS.'&r, f. Se aggettivo

maseb. e

f.

ndcyprimo nato, da votoros, e da vi'"


1
>- ->
b'8
'

'

xtoj, partofiri'

K ,wp,, queriila, gemente, s; "A,'W,

da riposa.,

piangere con querula voce.

Digitizod &/

Google

1*2

CHIAVE OMERICA

$apra ogri forza, pili sconciamente, avv.


vtripfhiws, da vt^C sopra, e pia, as, f.,
forta. ' ,iiinwi'iMn ,:Mnl.nm n

v. 19.

iiiripfiitjv,

come

flropSXios,

20.

<.?;

paniera,

i,

tws,

da wpSos. V.

f.

13, y. 103. Leggeri jwrC frpSaXj^.y., 01ul


25. tuvwra, dispreiz, sinc. di d/vyxfcero, 3 sipg. n-1

lib.

med.

indie, di vusw, ovv- 'imperf, del verbo ovau.ai, lo

alesso che attivamente ovr^i.

pix^i

32.

Mia,

>'

sing^

parile, aor. 1 pipili

'

oRi'nn

come .-psx*M>7 a nom.


.

pi.

da ftij^tairig-'oa .-va

stolto conosce il fatto. Questo antico proverbio fu egregiamente rappresentato dai Grecolla favola de' due fratelli Prometea ed Epimeteo,
che quanto a dire Preveggente e ['osTvcggeote. Epimeteo fu quello che, in assenza del fratello, acculi
con buona fede l'insidioso dono fallo dagli Dei a Pandora, e non si accorse dell'imprudenza, che quando
non era pi in caso di ripararla.

Perch poi anco


ci

pv\rhY, funesto, inenarrabile, s, jn ovr dall' priv.

31.

e da
r,

-n

dire. Alcuni codici

ptu,

y.ai.'.o:.

hanno filafitphv, da

che da plfJ, danno.

v,

nrXoxftoij

52.

capelli inanellati, s, oO, in. sinc. di ir\a-

da Tl.tnw, pettinare,, acconciare.


ed

is<>%iiuivra, crono avvinti, -iettali, dorie.

a^xeovro, 3 pL imperf.
1

-'ei

f."SBiWs

uniti S

indie, pass,

da

eolie,
ff*p

per

ustw,

in.^'v^ ,iTD(f<pi-- .("''

ptflttfcf, <j#r*ne, os,

da battiterra.

33.

?p>oS,

54.

vitfppwfciv, scaturisco, invece di-v0piiXi>,


stlng. per',

indio; alt.

-fi ava).

Che

.se,

ripetesi

mmoreggiarea fremerei proprio

fipv'fcw,-'' itile

,1u

eo5, n.

da

%&re /rotti il

11

.'

3
da
del

264 ti questo KMlBdoe


or>; uij da p&oSjftos, u.pro-

58. pSrpou, dalla fossa, os,

fntt, 0 Tor^%UMt'ii'Pap&(ioS33ijaIi)
,

66.

f&5>W*^- ^Vi*tto^ffi ^"iiaiOj'a pj. pres. indie,


ali. da 'tbt/it, eh^i^tiiioVifoec di giojaedi lameni

to.'

invece di cut qualche folta scrivesi 'lev. Vale an-

che rantarn
15.

xixtirft,

sitila

zampogna,

iniMno^^: taU?aagefc_'wtx 7!(>s,


,

ot

m.

WS

uno Brawosmmo
e

11.

f.

ci che

non puossi raggiungere,

conseguire, da

xijfivw e r.t-xlui, conseguire, ritrovare.


da o lou,zi, che
xto-3-a', a guidarsi, aggiogarsi,
significa portare, traspor-

da o^w, che propriam.


tare con carro, da o

83

xos,

ot',

fon, ri., <*ewB,


kx^iu, e metaforic.

'"

ed "* ! '

3 siug.

ss

'

"'
,

a. 1 indie, ali. (la

che op-

lo si dice del dolore

prime.
[
_ 0
spiovilo., circondino, poel. par
iettai/.!.
aor. 2 soggiuiit. alt. da iripi ed
congelo. 3 eing.pres
112. -yvo5rai,ii conturbo,
ha il secondo de_ adali. da -xvio. che propr.

fW"'.

95.

*"""'

*>
doni significali, da erige*
Belato,, per hi pagiodo congelalo. Qni ara 1.
rola vTtop, cuore.
s
135. eirourvpis, coeeiotori, p, *lf

'""

durre, spingere.

Propriam. lo pelle un! >o136. farioiweti,il lopracciglio.


polpero.
nraeeigiio e*, ai piego, da lio,o, ..
143.

ignoto. Monti IraSlnB; fugace, fuggitivo, ed anche


e I. de ,,uyu,,
duce: pronto o /uggire, is. **, m.
.iiiuiaun",

'/VJgfflVe.

ai. Ora non

>

avresti cuore di allontanare

da

Glauco non sapeva che Giove aveva

esso

cetm.

fallo portare

antecedente.
Sarpcdone in Licia, coin nel libro
fot. prossimo pass, in155. esetUnrat, apparir, 3 sing.
senso dimoino
die da tpw, elle ha talvolta il
uell'ummo ordimen156. Cnenoro ne' JVq/oni ni fosse
Glauco .parla .cosi perch ignoto*! ed intrepido ole.
Giove avesse
rava (come.dice la.praeeuenle oota),che
trasportare imsalvalo il corpo di S.rpedone etanolo
ci accadde,
halsamatt. iu:,Liiat iaceli! quando
$uslasio.
Glauco era foggilo con lutti i Licii.
e ' da
>,
marumtSr

204. isolai, rnitei'ttesgrtOi


sv, ed'-nns.novee diitiis-

210

d nlr* i*

'

Forrmdo (tl.itW;ir'r ' mvmvmmarrvno


t'1t***^*TS^.^

aatm
si rte*nH*yeo\vi
froJi.i,l.l.
brogli
r .ll|i..

sol Hallo. Al solo


idea di Achille non d ntaitlueslo

Digiiizod

By

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cui a ve olismi:*.
rivestirsi delle

Elic

sue orme

si

maggior di se

fa

Pu

slesso, .egli e lujlp Invasato da.MacJtc.

spiegazione psicologica; di questo effetto,


solfo,, un/ariaidi prodigio.

ma

qtiesLo tratto per

il

arma

momento in

jt

poe-

la

Omero che

sia'lo presenta

fece primajud'ossar.qvost'

una

darsi

Patroclo, riserb

cui Ettore .se.pe. rive-

ste con pompa, il Che ^csce pi, glorioso- ,ajl, Achille.


213. ivtWtro, fu veduto ^'mi7e,.smbrt) "m ^, v36jpg. im~
'
peri, med. indie, da vS*).Xou.ai >i jnjece dLt^A)..oA^(Q,rwa.
Hai.daiiSoS, iof,n, &petta,-<ip
220. -piJtTivwy,. dei- .cor^nant^akitafor^dei collegati,
: iwv, ovos, i. e f. da.KT.i^, adoperato spesse volte
:

'
.

ii

per..oxj^iw, fabbricare, fondar^,, ,

j..,

jjw, lo slesso che rp'vw, estMumare.

or;

(!)

>

228. apJtfTS, .commercio, vS. WMxf- V-lib.,i3y. SSW.


0 pero o ri oAit, poich flweto, i"I comm<wflta della
guerra. .Questo A un detto proverbiate* Wflce, ed
atto a inspirar quel coraggio tranquillo,, e quella inviia lauto necessaria a\ erv* . di

differenza per la

..,,(, ,j.Mf ^t'i >b


w.: .w-j ,ti
divider, scompartir, fal-'.i med. poe-

Marie.

SM.mvitfaoyu,
tic. di

280.

oVoS^o^t-

.siw.'Vsw n"5jta

S^ia.pMbWicon^jUe^aKv.daH'aggpuWicu.

iq.i

/aci,.i), ^S

263. ffPOJ66T)*f
fiswffc

ByaMiiidrts

r iwliv'l mt'

Ai'wstos,

K^* ^

iov,

Un (Wtqw

Ma

ntairuy-t

T-po^icu-ai, span."*b

wtounbto/n

def.rfi'aoeso'.-da .tiouevi'fipiteS,Srri.setf.
!

t> a,i<tve t -^jrm'nfyiiT'l BlnsaaiqqBi

da

ovnO

264. (Ji/ipux^rfrflWjftswg^rfvlhriiW ptfmlf!ifbxfa 7


,ei dice del

poet.per
285.

siwno^delimaf^dirt^iotfeBte;

xiW*,. d*,)tM,(jvoyKpeii
:

.aaaq

i-ia

p.^fff^^o^rf^,feilMM^H^^^ l.med.
del verbo

(jlIt s < f*. i - , 0 t-?. jjCw !>

.noi .oibn

*pe > 3 6ipg,.-HWv l ,MmFVW4b f>tf*w,


/ranoera.cbe^ adoperi au<liBjn senso neutro,

208. aptrn si

.,

LIBRO DECIMO SETTIMO


v.

301. JV rese al cari genitori it premio-dell-educazione,


etc. Cio esserne sostegno nella vecchiezza. Questa
idea della gratitudine de' figliuoli verso
dell'oblili go

si risale

parenti, e

loro d sostentarli nella tarda et, s'in-

contra assai spesso in

natura, e perci egli

verso

Omero. un precetto della


tanto pi osservalo quanto pi

secoli primitivi.

313. rripifi-vra, difendente, part. acc. Diaseli, sing. aor.


'di

Vpipa/vw.

327. Enea, non sapresti tu salvare Veccelsa Ilio anche oltre i"i Doler degli Dei, come gi vidi farsi da qualche altro, confidando nella forza, nella gagliardia,
nel valore e nella moltitudine del popolo die il seguiva. osservabile come Apollo afferm chiaramente, che gli nomini possono col loro valore ed ardi-

la volont di Dio, quando che gli Dei


erano sottoposti, come in pi luoghi del poema
Ma nel senso cristiano Dio stesso , che

mento vincere
vi

manifesto.

vuole gli si faccia dolce violenza con la preghiera.


330. wfpSa, superiori al timore, invitte alla paura. Monti, sinc. invece di Ttpotict, da virpofhs, los, m.
e f. da ohs, os, n. che da SsiSw, temere.

35i.

:ttii.

tpx*ro eTano assiepati, circondati, jon. invece di


pyfirm fltfwv, 3 pi. piucchep. pass, da itpyvup.t,
ovv. (Tpyw, colla i soppressa nel dittongo.
Molto pi pochi per ne perivano, poich sempre si
ricordavano di ripararsi l'un l'altro affollati insieme ad allontanare l'acerba strage. Qui ed altrove
>

Omero rappresenta
nei

3V7

l'ordine ne' Greci ed

il

disordine

rojani, la civilt opposta alla barbarie.

irTT-tfEHiv,

avevo udito, intesa, jon. invece di i-wt-

irioSvv, 3 dnal. piucebep. dal tema rvv'&vauat


cui pass, passivo irk-x-utf^at, da ttvS-w.
387. T-aloWro, era insozzato, insudiciato, 3 siug. imperf.
il

pass, indie- jon. da

waWoVtD.

390. p.t^vovCav madida, inebbriat, pari, da (aS-w, inebriarli, da (&u, n-, ino. Qui per in senso traslato y.iSbov(fct ii),oi^^, e cio abbondantemente cosparsa di grascia, pinguedine.

Olgntzad Oi

Google

CHIAVE

Ul

051KJV16*

4M. Jtfo Himwad&wiW ,&"<>

rx

tornare mdielri? dopo

diesarsi accusila atte porte. Tale era il consiglio


o il comando, eoo cni,e;va-accomiatato l'amico,

vietandogli divenire illa maai con Ei".


',22 Ipuvwr* rUiri, abbaioni > 3 siug imperai pres. di
,

431.

df>S? ewn.Brinart^j^iSyR.to *f*. **, che

talvol-

piw-i
i-.ti
>U'MgnHfca, i^M**W^i mi
i
487, ivitf*i>^aV'T6,,rtnc/Mantt,. p?flSrfi,paM. aor.

:.[

alt.

*fiiwtf**srw fatiamo, appoggiarti- iJ)^if^^fw^coi^nge^,:nQro cocchiere,

9i:a

togriMotcorrevanoi terra dalle palpebre;


gi mentoeie. La divina origine di questi cavalli fa
vata altrove da Omero; e altrove pure, in coosegueoe calde

fi-

la di questa origine,

dimento e

fio

il

poeta attribuisce loro intenQueste lagrime dei camolle parole. Al-

anco favella.

valli diedero ai critici occasione di

difendono eoa l'autorit


un fatto consimile.
i sentimenti umani alle bestie, e massimamente, al avallo, cosa IreoMentissrnM ai poeti
non solo, a al popolo di tutti i tempi- Qui poi vi
cuni le condannino,

altri le

di alcuni che furono- testimoni di

L'attribuire

sono
-

stame

ragioni speciali che ajipanscono dal te-

dimenticare
st* di mera; e che uou si devono inai
quando si. vuol gindicare4elleue creaitoni.
^ mS' P res Dic atL

447. 'ip^u,va Mrp9do,ttt!pegaia,


472.

oWUto^o,
pass. da

pMl34s,oO,ni.
493.

&iw, accorrere
fcxAta**

arando-

alle grida.

w*#im**im

in ojuto, poetic. per

da. 1 ^QT^-iw( *Iuasi dicesse

?w

fJoiiv

t r

sing. piucebeperfet. pass, indie, da ftecinw.

H. *W*T*, pei*V3$iiig.
324.

era Hoto wci>,.3.3ing. indie, piucchep.

^oT>sif ^(Composto da w"o, e xrtivw.

481. Poti&oi', ajutatitre t

aut- l-med-

vfovioitfi, negli intestini, da- njotfi,. u.

libia,

390.

andare.
V. vnvs al

Digiiizcd

t>y

Google

447

M3. iSuSwS,

i'.

da

ha mangiato,! diuorato,

che

iS-nSat

med.

pari, pass.

che pel raddoppia mento attico si forma da


"ui

nS(, dal verno'tW;

841. Siccome qutind&'Glee dui relu spiega la porp orina

ad

Jifflfe

etier

vernttia, etc.

'

espressioni

'^ 0 Wl r]rne di Iride fossero- comprese ncheallre

^'^"'HoVc;
'''pei-'

tfttl

lungo

384.

'
,

f*,V

difficile

riscaldarsi, s,

tbec addentro, feri, da

ttt\uto'(fi*i'o,

." G

Ji ' ill J

me-

*'afil^tlwe^bwBJi,'Ch* anche tra noi


prendevano per prodigi di mal

terrtpo -'si

"''oW.'oWSwWdF', di fredda,

ll

fredda

scorge ehiura-

llKfi^^'t^^^giwsttMrdina.

"o't^Tjaah,- esp*someiSe"ds-S*re,.e.dello stesso


genere' delle comete, Forse arai verisimile che sol-

~ e,aaat

dalla prep: liS.

3 siug.

fdMu

ar. 1

med.

tocca-

indie.

gt'infme nel petto l' audacia di una motea, etc.


ull altro eaejnpifl
che dicemmo altrone,
tfoVchtiffmero paragona spesso le qualit simili di
Koo si paragona qui PAlride ad
Ifitton^ mosca; ma quella sota- qualit, ette- nella
mo-

Jf7K

si

ft l'Iride ai tempi di Omero non si riguardava come ud fenomeno fisico, u parLiuolarmenUi

annesso

Vi3jri

gnb #dtyttei*a adunche- di

Da queste

meme

ossimi

'JSf

-lasciti

uaoq

io

"

""-'oggetti dissimili.

">*)

-al

simmusmh^^

tWtfae a=rimordere-d.'OKle(u.g cacciata,

'.'^rsona'e^
iJc

ftis nell'eroe

sm g/p res

"

'

.'

<,

v.

fcriVySw
'

ilebolc,

''

fiacco, ;,

-dVio ali

582.

i|,

ifot t^i t| ...Sfc

u,

dwwvu

da [taXitxs.Lib.
,jj

i'i

leggiermente, a por di p C e ,avv.


'

"L

L11

.mioqsiiaanio

come

pes.

med. da flMrVo(iW''i''.

Xi"r-

i.

u^.-^raf/-)fiH<Htfr^aoii* ';sui^ die


637. /.i?x^* TC".

^.^s^^it^,}

'^ PWprv grato ai rapare, agli

(wtfti, <t Mirti' itt'ifwtet'tttelwi'H''

388. p.al&xs,
899.

foiic^t.

);apV, ^ratbi"9il*,

31

si

in-

per rappice&rn l^pBgoa.

872. o'x oe,'i desidera, ghidtt; invece di ff^avei,


.qsiixunq
...

'w ,>mt..v>(^

'

* nrtfi-iitaiw, sono

addtdatati, invece

448

CHIAVE 0MEK1CA
di

xTi^vTotij 3

da ixa^tofiai. Lib, 5 F

pi. perf.

*. at.
i>.

ZL^,il

'.,

"C

615. Giotis padre, libera tu ora dalla nebbia i

figli

degli

Achei e fa sereno, ctc. Nobilissima preghiera e meritamente lodata come uno de' pi bei luoghi di Omero.
646. aB-pnv, serenit dell'aria, i\, -ni, f. cui si contrappo-

ne ip, aria caliginosa, da 19^(1.


668. Perci molte cose raccomandava a Merione ed agli
Ajaci, eie.

La buona memoria

di

Omero

scord,

si

che alquanti versi addietro egli aveva fallo fuggir


vilmente Merio oc insieme con Idomcuco sino alle
navi.

670.

f.

da

204

di

della mansuetudine, dolcezza, a, ns,

ivr,iir,3,

firs, benigno, che

da tvs. \. sopra

al V.

questo libro.
xs, m. e f. Come aggettivo perambedue generi vale timido, da ir-rwilffui, contrarsi
per timore, che da irroiui spaventare.
677. \xptxftto, d'ogni parte frondoso, qS, oi/, m. e f. da
jt^i, dall'una e dall'altra parte, e Kf^t), i)S,f. chioma.

676. vrv>%, lepre,


i

694. xarid'rvyt. inorrid, rest


dicai, alt. aor.

2 od

muto

imperi',

d'orrore,

3 sing.

in-

Grvyoj,

dall' inusitato

che da ffTiiyiw, d'onde x.ctTaTVyiw.


Cosi disse: raccapricci Antiloco all'udir lai parole,
eie. Non pu dipingersi in un modo pi toccante il
dolore di Anliloco che resta muto, e la fermezza del
giovine guerriero, che, malgrado la sua disperazione,

eseguisce senza indugio l'ordine

695. ajjnfo*iu, ammutolimcnto,

il

uS, f. dall' a priv. e da ^HUJ.


697. ^u-affviiS, comando, ordine,

di

Menelao.

non poter parlare,


ij, ijs, f.

come

et,

i^tTitn.

Lib. 1, v. 594.
700. / piedi sei portavano fuor del

campo

di battaglia etc.

L'espressione viva e toccante. Anliloco sopraffatto

dal dolore non sa propriamente che si faccia, n dove si vada, egli non sa che piangere- Sono piedi clic
lo portano

come da

s.

722. Cosi disse: e quelli presero tra le braccia

il

morto,

alzandolo bravamente da terra:

eie.

Il

convoglio di

Patroclo forma un' quadro mirabile. Veggoosi GreUcrione e Menelao che portano il vasto
i

ci in rotta,

corpo di Patroclo, e due Ajaci che soli formano la


retroguardia, e sostengono lutto lo sforzo de'Trojai

da Enea e da Ettore.
737. Siccome fuoco, il quale attaccando una citt di uomini ringagliardito eie. Le molle e belle e vivissime immagini colle quali finisce questo canto, corrispondono al numero ed all'importanza de'pcrsonagni condotti

gi

non meno che dell'azione; giacch questa

ma
'

battaglia favorevole

Ettore.

738. ijAy&i, arde,


9.Ey9-w

come

a'

l'ulti-

Trojani, l'ultima gloria di

inveite, 3 sing. pres.

indicai, att.

da

>.\yw.

'

._

743. d-rapirw, via aspra, senza traccie, hs, a, f. onero


rpctTos, da rpiirw. Al lib. 16, y. 865, leggesi
rap'w'iTS.

744. Soxv, trave, hs, of,

f.

da 8i;ou,aj, sostenere ipesi

imposti.

785. ^aps>v, distorni, da


v.

^ap, m.

genit. pi. V. lib. 16,

583.

756. oXov, acutamente, avv- da ov\r>s.


757. xpixov, sparviero, os, ou, m. Propriam. una specie
particolare di sparvieri.

LIBRO DECIMOTTAVO

li
.

PRESENTA AD ULCANO, E LO SUPPLIC A


FABBRICARLE LE ARMI PEL FIGLIO ACHILLE

TF.TIDH SI
Di

r 2.

Antiloca intanto veloce il piede venne messaggero ad


Achille : Si cerca perch Autitoco portasse quesla
nuova. Rispondono gli scoliasti antichi perch An:

liloco era veloce nel correre ; come afferma Omero


slesso
altronde sarebbe stato sconvenevole che la
recasse Automedonte ritornando col carro volo ed
:

3.

abbandonando il cadavere.
p^-oxpatpcuv, aventi te eccelse antenne, off, a, ov , da
xpcUpa, che lalvolla vale come r.tpxia,antenna. V.
lib.8, v. 231.

8.

Temo che gli Dei non siano per compiere gli affanni
al mio otu'niOj siccome -una volta mi divis lamadre,
etc. Presso gli antichi trovasi continuamente l'idea
del fato. Gli avvenimenti occasionati da umani molivi hanno sempre la loro necessita nel volere del Destino, e

non

di rado

sono anche profeleggiali. Nella


ed il Fato consiste il subli-

ltta fra fa natura eroica

me, non
i'j.

solo della tragedia,

privateti, udiraj

ma

sing.fut. 1

di

ogni antica poesia.

mcdpoct. del verbo

ir-

regolare rfvv&vo}Alxi.
20.

Giace Patroclo; e si pugna intorno al nudo cadavere,


ch le armi le possed Ettore eie. Questo discorso d
nliloeo dee servir di modello per la brevit, collo
quale drillo era che si annnnriasse una nuova cosi
funesta; perciocch essa racchiude iu due versi tutto

iMu-aa by

Google

UHBO DECIHOmVO
ci che erasccadutor la

rame

45!

di Patroclo,

quel che

l'ha ucciso, il combattimento che si fa intorno al suo


corpo, e l'arme di lai tra le mani di Ettore. Nelle
grandi angosce non-vii nulla di pi ridicolo di una

lunga e patetica relazione. Cosi Eustazio: e il Cesarotti dice, che se tutte le sue note fossero giudiziose
al pari di questa,
tri

Omero non avrebbe bisoguo

di al-

comeuti.

23.

afaliGtfctv, atra, impiastrata di fuliggine, aus,

25.

o.u.la<it_ si appiccic, .attace,

V.

tana,

tv,

dicai, atl.

da a"3-r. abbruciare,

da

iwtfr*

3 swgvinjperf. inhe da
Cosi nel

i^W

signif. neutro.

la cenere, n,
od anche 7&?f>, s,
^I. ^a^yvi, deturpi, brutt, 3 siug. imperi, indicai, att.
da ^ww. Cosi io questo luogo.
,

98;

-Xititraro,

5*

avevapreto, 3sing. a- 1 med. indie, poetic.

^<da.^tfftgm f-Oj, ovvero piuttosto

de Xtta, pruda.

da

Xfljjj^ajKu,

d'on-

35. Udillo la venerabile madre eie. La disperazione di Afi , -r chille ir terribili'; Ila corrisponde all'amicizia che

aveva per Patroclo, ed alla violenza del suo carattere. Le passioni scoppiano con pi di forza presso uu
.f-^v-

"mesce ipoco

costringimento

le leggi del

vero o

supposto decoro: bisogna portarsi presso un

tal po-

il

I^b-poto-ppiBenlin) ilrifeiwlioguaggio dell natura.

37.

-Vi-a
.

popolo mezzo selvaggio. Egli sente con lauto pi di


vivacit questo meno esercita la sua ragione; egli

"ehi'"

-f>tt

-M98B^>M^jKMW,%^eb wr.-lMMlie. alt. da


tfia<|i fe oVpeo mtiMmmWfMCr ripetesi
*-m&,:W V tmt*Qbba*uiajti4,

'* .>

d'onda xuixvrbs,

^hramei |i^(o .Wflm^a,o >*. iib. 23, f4W.

-t: - r.

anche un fiume deiriD$rBft,;i4\,,.._, ov ?j ,


0

80.

*)^>i-ri^ivm* f [m$wnp,.3

da ^lAttocbe
alno scaso, al lib, ,
pass,

5*.

&ing. iraperiefc indie,

^X^uj,

.e

,da

v.

438.

..*

VX*,

in

9 6 oro,..,

8rfapir/T0T^H^^yort^<rftf.pi con ma/o


Wrej nndrc infelice d, fortissima prole, Monti, ,

'"

CIIUVK OJILRIIM

ijf*

as,

56.

f.

ov,

da pitfTDTxos,

ui.

f.

che da ti-

<mo>K|*ev, crebbe, 3 sing-aor. 2 indie. aLl. daivarpielevarsi in


nell'aor. 2 cmXpau.ov- Vale pure
ricchezje o per
alto, ed anche divenire srande, per
altra causa,

frattanto.
orbine,

tl.
(58.

-wjffxfP"',

t/t

seguito,

da

-wj c

ffx'^j ej "

iere attriti aderente, attaccalo.


essere raccolti, rinchiusi, pres. inf.dor. per

76.

i\v,u.tvat

Hi,

[AtTnfASvai,

akr,vxi,

datioM"'vivere frammezzo, stare nel consorzio,

inf.jomc. edoric. per ^triivai, dal v. uteiu.i.


oXkvat.
114. Uriipa, (uccisore, i\p, r,pos, m. da
iomnco dal123. S'accordano ornai c/i'e molto tempo che
la

pugna. Nou erano che

sto era

ano

diciassette giorni,

spaiio lunghissimo per

ma

que-

un uomo del

ca.

non sospirava che battagtieChi desidera, dice un proverbio greco, invecchia in

ratiere di Achille, che

un giorno.
med. dor. ejon.
136. vtvuat, ritorner, 1 pers. pres. iudic.
per viou-o.
da[xpiwrw, nascon168. xppS, nascostamente, avv.
dere.
indie,
173. iiriSvovffi, si avventano con mpeto, 3 pi. pres.
3-uw, averne talvolta il mealt. da iffvui, che e da

desimo

significalo.

vergogna, indecl.
178. ff(Js, pudore, riverenza, ed anche
n. da aifioj, venerare.
184. xvpjiy veneranda, gloriosa, s,

'tA'fttfP'ltaeinxls 9i$b?yti

204.

3-ufftfavEO'trciv, /mbriafo,

Wlti/tyfilS'-i.'ji

toai

il,

ov,

da xfiSoS,

toS,

il

siS,

i)nr>"\

tiro",

sy,

da atTa-

(fili

211. orupoa,Jaci, lampade, hs,_oy,

in.

da

nrvp, pbs,

fuoco.
,0
iir^pip-oi, spesse,, frequenti, os, ov, in. e f.damrpiov,
ou, m. dame, fdo.
216. twi^T', oiseri'ufo, n'jpeKawi,

obbedititi,

3 sing. im-

nginccdDyCoogli;

453

LIBRO DECI MOTTAVO


perf.
f.,
.

med.

indie, da

T^onai, che da WiS, tBoS$

cura; riguardo.

217. Quivi, stando fermo, die

Questa immagine, stto

Mt gridone
la

in disparte etc.

quale rappresentato Ail rispondere di

chille, e l'efficacia del suo grid, e

Minerva a quel grido, sollevai! l'eroe ni di sopra dell'umana misura, e dispongono mirabilmente i lettori
a credere

portenti che il'poeta si apparecchia di rac-

contare.
yy',.

219. ff^riyS, tromba,

220. m-ipirfXafi-ivwv tifiuiv, assediando, serrando i nemici


genit. assol. sincp.' per nrtpift\o$.lv(*>v, o vtpt/iroXavy.\vu>v, da iftaiir\o^Mi, che sta

appunto

in

luogo

di 7ftptnrt.o\i.ctt o iripirroXav^at.'

229. ixvx-ifiiiffav, si conturbarono,


aor. 1 pass, di xuxtu.
236. <fpT()w, nel feretro,

si

ov, ov, n. dal

a,yi>.ivav, lacerato, traforato,

sgominarono, 3

pi.

verbo fSpw.

off,

passivo di S'i^w-

y, ov, pari. perf.


'

'

239. Jn(an(o la venerabil Giunone dal bovino-sguardo mand suo malgrado Vinfaticabil sole a riposarsi tulle
correnti dell'Oceano. Cio prima del tempo, per far
venire pi presto le notte in favor de'Greci:
26. Parlamentarono essi, stando ritti, n alcuno os di
sedere.

La

dere mal

circostanza

'

bella e

ben osservata:

l'

se-

accorda col tumulto dell'animo che cosua agitazione al corpo.


colle armi fia- che qui ci

si

munica
Che se domani assaltandoci
la

ben allora tatun conoscetatto come


va; eli. Queste-' cenno occulto cade sopra di Ettore.
11 lettore ama d rivedere alzarsi il telo tvhe nasconJ.' 5l,l 1 '1 "
' '*

sorprenda

'

'

devaVaVven1re

258. faTr tpoi, pi facili, tpos. tp, tpov, comparat.


speri. Ip^Wf;

281.

ovsa, ov, da

292. *ff>i>fytV, trasport) e

cai

MA'

^aax&t/av, vagando, faendo


alt. utv,

il

del posfilt .'pi[ihos, ,

oc.

giravolte, pari. pres.

ai.%, erfr!
,

vendute, part. pres. pass, da

CflIAYEOHERIC
-rjjiv5i|ii, che do <n-(pviia, e questo da <rrtp.b>, clic
propriamente indicherebbe trasportare di un paese
all'altro allo scopo di vendere, e in cerio modo Petportatiom, nel linguaggio commerciale. Quindi Ttf*o*xw, al ljlf.2i, v. 732.
t>.

300. 'avrX'Q.i.

si

indie, att.

aS,

rattrista, sia in "pensiero, 3 siog. pres.


da 'sm^w, od vitu, che sono da via,

tristezza, d'onde poi wijpgs,

f.

A, v,

(.,

triste.

301. x cwaiii u.ofop'nffiu, da consumarsi dal popolo, da


divorarsi pvbblicamonte, a. 1 inf. alti dai verbo

xa-

TS*iu.o(opw,'f.*(rw. V. lib. 1, V. 330.


off, uv, m- in generale significa

319. ttKVfiVDtrs, leoncini,

piccoli nati, e propri am. cagnolini^ SOltife


1

321. pivvtSv, esplorando, part. pres.

att.

dagart, investigare, da) radicale

da iptiww,

piti,

od

335. ?ov*|os, dall'uccisore, dall'omicida, .s r

oS, in. e

iri-

piiuJ.

e jonic.

oS-,

da fvw uccidere.

f-

341. xau.uf.o'O-Jt. abbiamo canottistato con fatica, 1 plur.


aor.

2 mcd.

in vece di

indie, poetic.

3cftu,e9cc

y.iwrw. Cosi talvolta, ed in questo luogo,


342. wit/pas, ricche, opime, os,

ce,

ov,

da

da cr/wv, che vale

lo stesso.

346. \otr pox, aov

atto

'

il

lavacri, os,

ov, ni. e

da lov-

f.

lavacro, e da
infondere.
t\S, f. da rfondo del vaso, il ventre,
fem. venire. V. lib. 4,'V. 531.

<rpov, ov, d.

348. ya-rpuv,

a*

ci-rip, pos,

349.

pervenne all'ebollizione, 3 sing. aor.


a raddop. da t,iw,

Imi h,

t^lffatv,

att. indie, gionic. e poetic. eoi

t^irw,

1
f.

voce imitativa.

S31- svftpoin, nowrinff, , of,


euJsiE "JrSpfV eiJ^*
t

SAiWt " '-"

18

m. c f. da Ivvx
.wuddoq a

nove, ed

334. irttTa, finalmente, in seguito.

369. Intanto Tetide dal pi-d argento era giunta alla casa
di Vxdeano, etc. t.o Scaligero, addotto dal Cesarotti,
1

chiama

stolto

il

consiglio di

Omero che pone

nel cie-

lo la bottega di vulcano, e dice prudentissimo Virgilio

che

la

pone nella

Sicilie,

cerne

si

legge nel l'E-

neide, lib Vili, v. 416i ecc; Inoltre dice che (a hot-

LIBRO DECIHOTTAYO
tega di Virgilio

o,

4,'i,">

piuttosto celeste, perche descrtta

con frasi veramente divine; quella di Omero con


espressioni plebe,
ic ufjTmoi";- utJ
371. KuUocroSiwv, /o ZtgfW^rit turoSf
e f. Epiteto di
Vulcano, da xvU&j
v', zoppo, e. da wovs, piede.
374. Wa3-oS, delta ben edifiedia r <ns, ioS, mi e f. da S;
ed

stare, e quindi untile della

i'ffritiii,

ion /'erma,

^ffo'i

(aorte. njc>r

376. Acciocch movendosi

da te andassero alia ragwnanxa

stato uriicjito Omero per questi tripodiwilomi. Ha TCTisimUteaW.erii>iim dogma della


sua religione. Egli, fra poco^&Ti aDcli&iiietnionedi
degli Dei, eie.

statue di oro animate.


5
,i ...
380. lviyai, con doto, sapienti, sagaci, dal nomtn. lto,,
panie, fem. formato da oa, pass. med. del verbo
.

fiBto/,

sapere.

... '

.....

382. w-pofioloCa-cc, aansantio, part. pres.


waojxoXw, che da fioiiw.
iiflfpoxpYiSsu,foS, avente

una

alt.

bella benda,

femm. da

ornata

capo di eleganti bende, M-, os, ov, m. e f. Componesi di linraps, , b, unto di olio, e di xatiSeu.-

il

vov, ov, a.,

benda del capo.

386. S-txuifyts, frequenti, vieni di spenta 2 sing. pres. indie, att. da 3a|*i'; W) die da &5<fut, avv. a*iipmo.
398. Se non mi raccoglie vano in seno Eurinome e Telie;

Eurinome figlia
Deaera adorala,

del rifinente Oceano, .e. Questa

in Arcadi*: ella aveva un tempio


presso la cill di FigaJa sui confluente dei due numi

Keda

e Limaco. Questo tempio

non

si

apriva che una

volta all' anno, eie, si .facevano .allora dei sacrifizi*


privati e pubblici. Si

vedevAABe^qiAtnpio.la statua

di Eurioome amicata .con catene di oro, i>alla.*intura in alto ella


sotto la forma di una bella donna,^ dalla cintura in. gi aveva la figura d pesce.
Pausania.
D oifgigsie-a li <'JloU un...
400, wtris^ptovwtoanninw, Umefeni^nvsrts, che
da iwxfwte, ,^ftr,W.etl,Tf0OWdiwto, nove,
caros,tai 1 n.,anno.
JIIV 41 *hi'.
;

m
j

Xx&vov, fabbricai, 1 sng. imperf. indie, att. gioii,


da ^a)i)tLjD,.che da %jx\xhs.
tS,
da nrpw, trapassar?, coifl,

401. irop-jras, fibbie,

i".

me anche WEpvii, ago.


tkixas, armille, braccialetti, t%, xos,

f.

Scrvesi an-

*os.
che
x\\v%is, monili, ornamenti muliebri, v\, xos, f.Propriam. significherebbe rosa chiusa, da xaXin-Tw,
chiudere.

407. ^aiApyia, premj della salvezza, merc del beneficio,


M. ov, ov, da t^wypio}, prendere vivo, salvare dalla
strage, formato di a.ypa, as,
i\f>,

f-,

f-,

la presa, e di

i(o.

base, ov,
410. x^oSToio, dai ceppo dell'incudine, dalla
daxu.t<;v,
oo, a. invece di xu.ov3-iTov persine.
ovos, m., inctirftne, che quasi xAu.wv, epper da
xv,vu>, e T3-ij[ii.
aiyros. ProTu-rov, abbronzato, os, ov, m. e f. come
priam. significa esposlo ai vcnli, da ia, spirare,
o forse per atrbs, simile all'aquila. Episoffiare:

telo di Vulcano.

413- ipvMx', arca, x%,<xxo$,

f.

ou, m,
414. airyyt^, con una spugna, os,
417. x"*ltwv. zoppicando, partie. pres. alt. da

418-

ve,

da

veos, , ov.

s, idos, f. Scrivesi anche viaNola che pel maschile giovinetto

dicesi Kavi'tf/.os, ov,

43S.

ipTfAtvoS, debilitato,

M.

os,

t] j

m.

danneggiato, logoro dagli anni.


da .paou.ai, che

ov, pari, passato pass,

da p, .s f., danno.
ov,
470. xoai'oitnv, alle fornaci fusorie, os,
fondere.
47B. Ttu.-t.VTu, prezioso, degno d'onore,

477.

x<").E>f>,

che t da jytfis.
a jt'owneH,

Viiviffiv,

m. da

nsis, affer, ev, acc.

invece di rj|iiii"ra.
martello, p^pas, in. da paut, frangere.
Il ce-

paiffT'flpct,

etc.
483. Fecei dentro la terra, il cielo ed il mare,
lebre Herder disse benissimo che nei poemi di

Ome-

LIBRO DECIUOTTAYO
i

o parlalo di tulio quello che

si

sapeva

ai suoi

lem-

rappresentarci compiuta l'immagine di quel-

pi, -per

la eia.

ci che l'argomento de'

ammettere

io s,

poemi non poteva

poeta lo iulrodusse nella descri-

il

zione dello scudo di Achille. Qui poi non sar fuori

luogo l'invitare

di

givani a considerare

scorrevolezza della locazione del

Momi

tanta semplicit.
ijrvp&rpuv, forcipe, tanaglia, a, as,

la

nobile

in materie di

f.

da irp, ed

prendono le cose infuocate.


n. Sono cosi chiamate per
anlifrasi da tiipw, perch sono instancabili nel corso.

pya, perch con essa


v, iSti. Ttiptat, gli astri,

si

le stelle,

486. nitfSts, Pleiadi. Sono le sette stelle propizie alla


navigazione-,

da wXw, navigarli.

'Ttts, Indi. Sono apportatrici di tempi piovosi sia nel


sorgere, sia nel tramontare: da iW, piovere.
E la forza di Orione e l'Orsa, che anco per sopranno'

me chiamasi

Carro, la quale ivi

il

si

aggira ed os-

c- sola non partecipa de' bagni dell'Oceano. Cio, non tramonta. Il poeta poi asserisce, che
la sola Orsa non si nasconda sotto la superficie del
mare; nondimeno manifesto, come hanno anche os-

serva Orione,

servalo gli antichi, che parimente


ni dell'Artico

non

si

nascondono sotio

dute dal nostro emisfero.


487. ''ApxrDv, l'Orsa, os, ov,

m. e
detto anche Corro, .u,at;a, as,

489.

le altre costellazio-

f.

l'orizzonte, ve-

Segno celeste che

f.

narra, salva, divisa, os, ou, in. e f. come


v. 410 da a e upoS.
ivtov, conducevano, 3 pi. imperi', indie, att. da <yi-

afjLo.op,

Mfcopos, al Hb. 6,

493.

vw, poet. da yw.

Imene, os, ov, m. Carme nuziale.

vjtkvaioS, imeneo,

Da

i'

;tT|V,

che talvolta ha

il

medesimo

significato:

insieme, e vxhtv, abitare,


uniscano nella medesima abita-

forse meglio da ^ow,

giacch gli sposi

501.

tiTtipi,

ad un

Chiave Omerica.

si

wp, opos, m.
scime, da "icii-u.

arbitro,

significa perito,

f.

Propr- pero

26

tglllzod ay

Gooyle

wtTpap, il lamine, la fine, ctp, aros,u- ed anche


pces. Qui vr-ipap iliaS-at significa stabilire la

fine

intendi della contesa, ovvero finire la contesa.

504.

Ed

vecchioni stavano seduti su lisce pietre nel sacro


Il seggio ove si rendea la giustzia era

cerchio; etc.

un

circolo, ed a ragion dello sacro. Sofocle lo chia-

il circolar trono del foro. Ed e bello il vedere


qui un quadro della maniera con cui anticamente si
rendeva la giustizia. Il lettore osserver senza dubbio che in questa funzione non s'impiegavano che

ma

vecchi. 11 Senato anticamente era sempre una radunanza di vecchi- Quest'omaggio che si rendeva con

tanta ragione alla vecchiezza, doveva contribuire a


renderla venerabile. Era ben naturale di ricorrer al-

prudenza de' vecchi in un tempo in cui non vi erano leggi scritte: ora bisognerebbe ricorrervi precisamente per la ragione contraria, voglio dire perch ne
abbiamo troppo.
la

508.

E i loro scettri affidavano alle mani dei banditori empienti- l'aria-di-voce; etc.
di osservazione. I giudici
mniii) finche

costume mi pare degno


non tengano lo scettro in

II

sono assisi ad ascoltar

le parti,

ma

lo

prendono dalle mani degli araldi quando si alzano a


dar la sentenza. Ci doveva imprimer in essi maggior
attenzione e riverenza del loro sacro ministero, che

era l'atto il pi augusto della sovranit.


506. duoipuXis, a vicenda, alternativamente, Vtino dopo
Valtro, da utifiin.

519. woli JJomS, aio^anto minori, ojv, ovos, m- e f. da


piccolo , da Xiyos , lo
e
hMZpiv , o*oS i

stesso.

520. ixe, conveniva, era comodo, 3 sing. imperf. indie.


alt. da ilx'M.
521. pVbs , abbeveratojo, bs, ov, m. da p$w, irrigare,

e presentare da bere.
(Jorolffiv, agli armenti, v, ou, n. da ptfatw, pascere,
pascolare.
542. rpiVolo, tre volte arato, os, ov,

in.

f.

da wXdS,

oo,
le

3i3.

m., terravoltata dall'aratro, da


anche arare, svolgere.

toUw,

che va-

t^iiiytz-, i gioghi. oS, toS, n. da Zpvyvbui.


W.ctTQtav, agitavano, stimolavano, 3 pi. imperi'- ind.

alt.poetic. da XaoVpitn, che

550. Jpi&oi,

che

mietitori, os,

ol>,

m.

da
e

iXatfr-Jis, oC.

f.

masc.

Significa per an-

lavoratori in lana, da pos, ed Ipiov, lana.

851. SpEwivas, /a/ci,

fi,

ijs,

K da Spww,

raccogliere, ti-

rar gi cogliendo.
553. (*XX,oSiTiipS, t raccoglitori dei manipoli, -Tip, TipoS,
m. da 3.y.u.'/.\<z, tfi, F., matiipoio, e da Sltu, legare,
incavolai, con vncoli, vinchi, vis, oO, m. da XXw,
siringare, che da siXsw, costringere.
553. dyxwXiiisffa'H', dal. pi. poetic. col ff raddoppiato, traccia, mani, s, iSos f. Evvi anche yx\r ma in
maggior uso yxocli'Sss, ed yxaXai, da dyxa,

Ira e '-in, che da t-xeov, &vo, m-, cubito, ..gomito.


5G3. xifASi, paio, sostegno della vite, a$, xoS,

563- rap-s-irs, sentiero, lo slesso che


lib. 17, v.

743

.Tflct'jnrhs,

dali'jx priv. e

f.

fapws,

oO, f.

da T-pTrw, invece di

ed rpaws.

866. rpujQcysv, vende miniavano, poet. invecedi Tov-y-anv,

pi, prcs. oli. alt.

da rpyyw,

ebe significa pure iu

generale raceo^iere i frutti del campo, da-rpOy^,


%s,

f.,

frumento c

frollo cereale qualsiasi.

568. itXsxtoIs, in tessuti, contesti, s,

-fi,

v,

da

rr\ix.w,

piegare.
TstXpojffi,

canestri, ed anche t>aji, os,

w, m.

da

o weroineiiepoi eti ioiow'naatri tenerci/idi cuore portavano tn (fijta ne' canestri il dolce frtitto- Si direbbe che il Poeta scordandosi egli slesso di faraona
descrizione, per cosi dire illuso dal suo proprio
pennello, e crede che questa vigna esista realmente.
:i70. Xt'vov, la

corda della

celra, ov, ov, n. Cosi

chiamata

perch di Uno. V. lib. l, y. 488.


571. XswTaXtu, con sottile, tenera, os, , ov, ua XiirroS.

K&trowis, percuotendo, pait. pres. att.dapiiffo'w.Cosi


'

a questo luogo.

'

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Cooale

60
''.

CHIAVE OMERICI

372. [oyu-ui, col fischio, col suono della zampogna, come


ivy% che derivano da '10O, avv. di gioja.
tfxnipovrts, saltando, saltanti, tripudiami, pari. pres.
,

da

alt.

S73.

tfxjti'pw.

Trovausi pure

re,

m. da

cai muggito, bs, ov,

u,ux.i)-ft.i% l

;u

muggi-

/.

fj.vxiifi.a, p.xrio'iS, fxx*)

nel

me-

desimo senso.

xavpov, dalla

576. gdaybv, rapido, veloce, bs,


taluni che

m.

stalla, oS, ou,

ri,

nume Rodano

il

bv,

f.

da

Propr. pero
piar.

sua rapidit e velocit.


ov*xi\a, algoso, pieno di canne, giunchi, tis,
m. e f. da dvaS, lib. IO, v. 467.
per

580.

si-

Vuoisi da

sia sialo cosi appellalo

la

itas,

gravemente, farle muggente, oS, ov, m. e


invece di ipiffiiggfj da latvyw, che veramente si-

pyf).irjlov,
f.

gnifica rullare: la frase per ips'vyhT^ai ywviiv vale

emettere la voce,
884.

'tvfWav, inseguivano,
u.ar.

Alcuni

ma

2,

da

aor.

2 da Suixw,

ed

i'ufx-i,

e f-o-

f.

per lo dicouo irqnerf. ed

tv, Sia,

altri aor.

laiche significhi spinsero

contro, o spingevano contro o frammezzo ai leoni i


cani. Altri lnalmenLc vogliono ripeterle da ice o~ii\e dicono per significare

f*.i,

consumavano

il

tempo,

indugiavano, come fosse lo Slesso che Ivoirua.


non osavano, volgevansi in fuga, 3

585. kwt- auiir &vro,

pi. imperi, indie, pass, rpair-rti, fuggire.


586. vXxTtav, latravano, abbacavano, 3 pi. imperi', indie.

ali.

da vXaxTtw,

f. Tjffa.

589. xctr-tiptyitxb, chiusi,


<jrr,QiVjT\s.

599.

Con

,-i\s
t

...

toS,

in. ,e f. lo

slesso che

V. sopra.

arte puro vi

effigi l'inclito

za simile a quella
vor ad- Arianna

Ambi-zoppa una dan-

c/t

nell'ampia Gnosso Dedalo la-

eie.

Androgeone, figliuolo di Mi-

nos re di Creta, venne io Atene alle feste di Minerva,


ed avendo in quella vinio, fu, per tuvidia, dagli emuli

ucciso,

11

padre quindi obblig

gli Ateniesi

a dare

ogni anno al rinomalo Centauro del suo labcrinto,

sette garzoni e sette fanciulle.

Alene dai suoi viaggi,

'

Ma

Teseo, ritornalo in

sdegnando quest'orrido

buto, si fece scegliere fra le vittime, bramoso di


battere col mostro.

And

tri-

com-

pertanto cogli altri in Cre-

dove Arianna,- figlinola di Minos, s'invagh di lai,


e pensando come salvarlo, ella consult Dedalo, celebralo artefice, il quale le diede mi gomitolo di filo,
ordinandole che Teseo lo attaccasse ali porta del
labirinto da n capo, e l'altro tenesse in mano per
ritrovare, con tate acorta, l'ascila degl'intricati sentieri. Con questa industria vinto il mostro, usc Teseo con gli altri compagni, e per gioja fece un coro
ta',

'

'

di bailo,

rivolgimenti del quale erano somiglianti

agli intrecciati giri del labirinto, e Dedalo ne

'

fucom-

positor in Gnosso, citta dell'isola di Creta.


.

803:

AX(ptri/5oi(, bellissime, ai, <Sv,

male

le fanciulle

da

f.

pi.

Sono

cosi chia-

Xquj, ritrovare, perch scudo

belle trovano gli sposi che le regalano di bei doni, e

principalmente di buoi.
saltavano, carolavano, 3

899.

att.

pi. imperf. ind.

da S-pEgcrxfe/, che da 3-pw, e questo da

rpiX"-

''

613. Egli schinieri di sottile stagno. Questa descrizione


dello scudo di Achille oggetto di critiche e di lodi.

"

'

censurato dagli antichi e da' moderni pe' flauti che


risuonano, le voci che acclamano, il vino precisaper Io re che tacito e lieto osserva i

"'nte.' dolce,

il canto del giovane che suona la cetra, il


muggito de'buoi, il fiume risuonante, l'abbajare dei
cani, accidenti tutti impossibili ad esprimersi tulli
con la scollata. Inoltre veggiamo che Omero attribuisce a quest'arte la facolt di esprimere una successione di momenti, quantunque sia manifesto che
non n possa esprmere che un solo. E per le squadre in agguato che poi combattono: gli aratori i quali giunti alla fine del solco ne ritornano: i leoni che

mietitori,

assaltono

un

loro, e poi lo sbranano:

la in giro, e talvolta

file,

il

coro che bal-

sono al certo per l'umana

Di-gitizod t>y

Google

IUTE OMERIC*
scultura misteri celesti. I difensori oppongono che
un tal molo anima la descrizione poeticamente, e che

deve permettere qualche arbitri alla libert delle


A tale accusa vanno sottoposte eziandio alMuse.
cune descrizioni di Teocrito, del nostro Sannazzaro

si

e di altri; ma noo veggo come possa trovarsi una


fesa che ne appaghi la ragione: la sola fantasia pu
di-

assolverle.

LIBRO DECIMONONO

RICONCILIAZIONE
v. i.

DI

ACHILLE CON AGAMENNONE.

E gi l'Aurora dal croceo manto sorgea dalle


'dell'Oceano eie.

11

correnti

Monti volle in questo libro far

prova di tradurre verso per verso il suo teslo, e riubene nella difficile impresa, che pochissimi se
ne avvidero: segno non dubbio che n lo siile ne il
sc si

verso perdettero punto della loro ordinaria bellezza


ed armonia.

9.

10.

^
domato, ucciso, 3 staff, aor. 1 indie, pass.
da SofAttw.
Sw, ricevi, prenditi, poet. per S&ij-a, imperai, perf.

"San&aS-i), fu

'

SxofAai.
tremito allora prese tutti

di

25.

i Mirmidoni, eie. Se i
Mirmidoni (dice la Dacier) per terrore non osavano
fissar lo sguardo iu queste armi, che sar de' Trojani, quando l veggono indossale da Achille?
xaXxoTWous, aperte, inflitte dal ferro, oS, oy, m. e

26.

tvks, i vermi, ai, wv,

Un

f.

da

xWs e twtw.
f.

pi.

Al

lib.

moventi, da ao\Aw,
muovere, volgere-

detti .iilui,
f. Si,

31. *Ap?iprouS,

uccisi in battaglia,

Epigs s tyui,

oS,

22, v. 809 sono


f. &>,

di',

od aoUw,
m.

f.

da

uccidere.

studierdi tener lontani i selvaggi


uosciami, dico le mosche, te quali mangiano gli
mini da- Marte-uccisi. Alcuni critici censurano con

Da

questo io

mi

Digitizod

t>y

Google

CH1AVK OMERICA
gravi e lunghe parole

Dea dandole
davere.

ha

Il

Omero

l'ufficio di

di

cacciar le

avere avvilita mia

mosche da un ca-

Cesarotti osserva assai bene clic

basso e

di

in cotesto ufficia

triviale

quanto

non

vi

trovasi

puuto nelle parole del poeta, ma se lo creano i suoi


censori. La Dea promette di tener lontani gl'insetti
dal corpo di Patroclo; cura con indegna della Divinit

secondo

gli antichi;

ma

il

modo con

cui la

Dea pu

adempiere quest'ufficio, u il poeta lo esprime, n e


necessario immaginarlo cos materiale come fecero
i

critici.

Lo

Genesi ove

stesso Cesarotti poi cita quel passo della


ei

dice che

Abramo

teneva cacciati dalle

39.

Descenderuntque volucres super


et ipso abigebat eos, a provare che anche
secondo l'idea che se ne fanno costoro, l'ufficio non
sarebbe cosi basso come a loro sembrato,
T/.E-j>'j|i'iv, intiero, giunto al termine, os, ov, m. e
f. Indica pure chi compisce il suo dovere fino al termine propostosi, da to e ytaw,
oviroutrv, deponendo, rinunciando, part. pres. alida oWotiirtu. Cosi in questo luogo.
ttrfct, infuse, instill, 3 sing. a. t gionic. da ffr^u/,

43.

oHft*, i

SI.
68.

m. che vale Io slesso. V. lib. 24, v. 269.


uvrcvroS, ultimo, os, t\. ov, da iturtpoB,
ffxiAtwS, incessantemente, duramente, gravemente,

79.

Bello l'ascoltare seduiamente, n si contiene d'in-

vittime gli uccelli:

cadavera,

v. 32.

38.

fui.

%w, ebe

talvolta asalo nel significato neutro.

timoni delle navi,

ov,

ov, u. da o'ia%,

axo$,

dall' epitat. e da tf/.iUw, essiccare.

terrompere; imperocch ci cosa molesta anche ad


uomo esperto: nel ramare di una moltitudine di uomini come mai puosti n ascoltare n parlare ? il
pi valente aringatore ne resterebbe sconcertato.
Quando s'incontrano di questi luoghi difficile non
ricordarsi del guanoogue bonus dormitat Homerus.
Questo per altro ci pu dare idea delle adunanze di
allora.

igiiizad t

Gotwlt

48*

LIBRO DECINOffONO
r 80.
1

8i.

vfifi.\\tiv,

fJ&W,

'

interrompere, turbare,

sii*.

Ut!

inf. pres. att.

per"(tr* ofSiMIXtv.

rfv9-E(T3-', attendete,
>

"

'

<

''>

w-'

da

/3-

'

prestate orecchio attento, aor. 2

mperat.*daoSHW&^,cheUlvoltaha
ficalo.

questo' signi-

WWt/lfrxW, accusarono, fecero rabbuffo, invece

86.

di

ivitEiov, imperi, di vfixiw,che poet. sta per vjxiu.

Erinni. La

93.

furia;

sogni spaventevoli.

tfXvairat, s avvicina, 3 sing. pres. pass, indie,

om\Au},
"

99.

da

cui'si

da

forma, che significa a wt-

efflare, accostare; attivo. Da esso poi wfcmpu, ed il


pass. vAvaftai, come qui.
iitfTE^vw, eli* 6n muti t fa di mura, oS, ou, m. e
f. Propriam. bene coronata.
Giunone, che femmina, meditando frodi, lo ingann
in' quel giorno che Acmena era per partorire nella

ben coronata Tebe


in

modo che

la forza di Ercole. Giunone fece

Nicippe,- moglie di Stenelo, partorisse

Enristeo prima che Acmena


affinch

il

si sgravasse di Ercole,
Irono di Micene toccasse a quello e non a

questo.

107. fytveritfa, mentirai, 3 sing. fut. 1 indicali, da


ffr'tw, t. i\S<i>,

108. sS, 5ys,


117.

fisis,

ma

che tyivapa,

f.

(fui,

>\>iu-

mentire.

ors, or vi.

mese, eolie, invece

di [Ativ, u,i\vh$,

mi

pel quale

doric. dicesi pv. Lib. 2, v. 392.

1(8.

-rilirfiTivoti,

piuti

immaturo, nato prima che sieno comov, m. e f Si forma da tti-rito od

i mesi, os,

iiVoLiai, sbagliare, errare, e da u.^v, quasi dicesse'

sbagliando

il viene.

130. Cosi avendo dett, rotolando eolla mano, la scagli

dal cielo

'

'

"

stettato,

etclSe

la

discordia era bandita dal

cielo, ond' che ella rgnava pi ehe mai tra gli Dei?
Onde che si svillaneggiano, s'oltraggiano si battono a vicenda ? Onde che Giove stesso non pu aver
la pace nel suo domestico? Se tulio ci accade senza
la Discordia, Giove poteva risparmiaci la pena di
Indarno si direbbe che
precipitarla dall'Olimpo.

Ale non propriamente la Discordia la quBle chiamasi Eride, ma l'Ingiuria, o la Violenza: ognuno risponde da s.
v.

136. X\a9-((rGH, dimenticare, aor. 2 inf. itted- invece di


XaS-ffS-ai, che da UTweS-gc, che per raddoppia-

mento

jonic. sta per '&u-ov, aor.

138. iplacxi, placare,

aor.

infin.

alt.

2 di Xav&vw.
da pffxw verbo

irregolare.
1-49. x.\oTo<!rivzi,

perdere

invaiti/ il

tempo. Propriam.

gnifica dire eleganti parale, JtXura

136.

si-

\irnx\iyuv, e

corrisponde alla frase Ialina dare verbo, oh e vale appunto ingannare, perdere il tempo in ciancie.
digiuni, is, tuis, m. e f. da vii, e airos, av,

v-iiffrias,

m-, cibo.
163. axjvnvos, digiuno, privo, oS, av, m. e
che adulto, ma non nell'Iliade'
172. &w).w3-ai,

appmiare,

inf.

pres.

f.

Vale per an-

med. da a-r\ov.at,

che propriamente significa armarsi, da ovXov, av,


i.,

armatura.

174. v3iis, abbia tu a gioire, gioisca, 2 sing. aor. 1 sogg.


da iaivut, che vale pure riscaldare, intiepidire, ed

anche liquefare.
173. /nlanlo rissandosi jn mezzo agli Achei faccia a te, o
re, giuramento di non esser mai salito nel letto
(della donzella),

mennone

eie. AgaJX quando spedisce messaggieri

n di essersi misclUato,

nel libro

ad Achille

a fine di placarlo, oltre

riva, si disse

doni che gli offe-

anebe pronto abiurare che non mai

si

era congiunto con Briseide. Ulisse, il quale in quella


occasione espose ad Achille le suppliche di Agamen-

none siccome sceiro fra i messaggieri, era consapevole dell'offerta giuramento, ed ora lo propone acconciamente per vie pi conciliare

osservano
17t).

ptadSw,
dpicxw.
Jt.

gli

animi,

come

codice veneto.
piaccia, 3 sing. aor. 1 imperai, med. di

gli scoliasti del

iijiilaj

189. twS, frattanto,

fino

a tanta

che,

da uS, che e da

v. 193.

xoOpijraS,

i giovani validi, ai, piar, da KDUpof, jn.


per xpaS, ov, masch.

20S. (ipurv, cibo, s, voS,

210. Essendo morto

il

ft

da PpiiffJEw.

compagno,

il

quale

.,

mi sta

col di-

steso nella

tenda squarciato da acato ferro rivolto


coi piedi nnansi alla porta, eie. Cio
coi piedi rivolti versola porta. Egli cosi che in Grecia e io
Italia si

collocavano i morti nel vestibolo delle loro case- Quindi Persio parlando di un morto
:

In portarli rigipos ealces extendit.


:

Lo

stesso costume si osserva fra noi anche

a'

giorni

nostri.

218. Tofialiy.nv, fia ehe superi, vinca, t siug.

a.

olt.

med. da irpopillw.
221. xpoS, saziet,

off,

ov,

m. da xopiw, saziare.

222. xx\p.i\v, paglia, stoppia, v, *IS, f. Per metafora chiama il poeta paglie le vite dei guerrieri recisi in battaglia dal ferro, d'onde poi

il tropo anche nella seguente parola.


223. ajiUToS, messe, raccolto, oS, ov, m. da jtui, f. %nm,

mietere.

229. viilla, forte, coraggioso


lib. 3, v.

<iS, toS,

m.

f.

Vedi per

il

292.

234. hrjvvTvv, esortazione, eccitamento

vs, vs,

f.

dal

v. rpvio.

246. y^ornv, ottava, os,

t)
!

ov, invece di

SySooS,

yj,

oiv,

da kt),oUo.
253. Stupro, era sospeso, 3 sing. piucchep. pass, jonic. per
sinc. in luogo di ai'tipr/ro, dal verbo awpw, attaccare in alto. Altri per da ^pro cambiarne |'i) iu a,
e infrappostavi Via, epper piucchep. pass, di &pu>,
v. lib. 3, v. 272. Ed alcuni Dualmente
leggono otopro, piucchep. pass, da Sappici, invece

adattare, e

di 'Atpp.ai, passivo perf. di tip, levare in allo.


262, a-p^oo'iv, occasione, pretesto, iS, wff, F. Propr. per

indica quel discorso che taluno mette innanzi a scusare

un

fatto,

da ficc,

din-.

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CHIAVE uaifcUlUA
263. -nrpartpadroS, intatta, oS, av, m. e

da -rpTi^mui

in

luogo

di,

f.

-dall'

priv. e

irpaffy..aato,

toc-

care.
v.

266. Disse e tagli col crudo ferro la gota dal cinghiale


Taltibio poscia rotando

teschio intorno

il

il

capo,

lo

gran corrente del canuto mare, pasto ai


pesci- Non ero permesso di mangiar In carne delle
vittime immolale per cagione di un giuramento; queste erano vittime di maledizione. Ci sembra imitato
dagli Egiziani. Erodoto c'intornia, che quando immogitt nella

lavano la vittima, le tagliavano la testa, e la carica-

vano di imprecazioni.se qualche sciagura, dicevano,


deve accadere a noi o all'Egitto, ricada sopra questa

dopo questa cerimonia la giltavano nel Niloa., aroS, n.

testa: e

267. lecTrp.a, (lutto, mare,

2 siog.
270. S/SoiffS-ct, di, apporti , invece di SiSois
pres. indie, alt. aggiuntavi la sillaba Oa per parafroge eolicamente, da $iXd;,$(Bti .SiSots, che sta
,

in vece di S/Swu.i.

273. .fj.i^ctvoS
os, ou,

m.

macchinando mali, facendomi oltraggio,


e f. dall' epit. V. per il iib. 8, r. 130.

284. y-vaasv, dilaniava, lacerava,^ sing. iroperf. iod.

291

alt.

da y-iiacrai, o y-VTTUj. f. j-oj. Al libro 1, v. 253,


in senso metaforico vale ferire, esulcerare l'animo.
Quel marito cui mi diedero il padre e la venerabile
madre, lo vidi eie. Omero non lo nomina mai. Briseide era figliuola di Briseo, fu presa da Achille

Lirnesso, citt dove regnava Menete, questo quanto il poeta narra di lei, e nulla pi.

294.

r.7,o tioi'5,

cari, che stanno

a cuore,

oe, ou,

m. e

f.

da

xijSos, cura.

299. oaiativ, yu,ov, che

La frase

occitiv

mi

avresti fatta sposa, inf.ful.l.

yp.ov per significa celebrare

chetto nuziale, da Siiw,

mangiare.
300,

f.

il

ban.

l.acrw, dare banchetto,

0 anima sempre

dolce e gentile. Achille teneva Brisei-

de per isposa avendole ucciso il marito, ed ella stimava Patroclo umanissimo eroe perche le aveva pr-

carato questo odioso compenso della vedovanza, le


quali opinioni sono al cerio prive di ogni urbana delicatezza.
.

325. ptysSav^s, dell'orribile, abborrita, s, i\, v, da pTyos,


Kos, n., rigore, freddo- *'*-**
326. Oppure il caro figlio e/te mi-'si alleva col in Seiro,

Neoptolemo. proprio di chi sente con forza il


credere impossibile di sentir di pi.
328. u/.ir ti, sperava, aveva sperato-, 3 sing. piucchep. med.
indie, poet. ed attic. colln trasposizione dell'aumento
ole.

invece di polirsi,' da \a\iree, ottic. per -nWa, che


che vale quanto XiWEJw. Kota
,
che 'ilirw significa infondere speranza, far sperare.
Ftia, e avresti mena-

passato di liiropton
330.

E cke tu poi saresti ritornato a


to

da Serro

mio

il

figliuolo etc. Quando Peleo

mand

Achille a nascondersi in Seiro, una delle isole Cicladi,

am Deisuo ospite, e n'ebbe questo Neop-

presso Nicomede, vestito da fanciulla,

damis

figliuola de!

tolemo, chiamato anche Pirro.

843.

fifi/XsT'

hai pensiero, cura, ti sta a cuore, 3 sing.


med. per idfifiy.trai, e questo in luogo

pres. indie,

col pleon. della f, da u.t\u>, (xiln,


aver pensiero, star a cuore, ec: v. imperf. : trovasi
per in questo preciso significato fASft(31o[*i , che
di frtfltfiwwt

nell'fmperf.

fj.tyfils'm

od anche

(jiI(*(5Xeto

od

346. SwatfToS, digiun, che non gust cibo, oS, ov, m. e f.


dall' a priv. e da fina, gustare, bere.
350. Spvr^f, a nibbio, ti, tiS, f. Propriam. significa falce, ed

anche arpa; e forse dalla forma che presentano le ali


spiegate del nibbio, o d'altro rapace volatile, la metafora presente.

3S7. x<ro<rlov>r*i, volanovia , si spiccano, da x^otdoriolai, ed x^Vroftai.


fisci, 1 stesso che
360. Scudi ombelicati. 11 Monti traduce vasti. Il poeta dice
gli leutii

ombelicati e spesso spesso da loro questo


avevano net centro una borchia

epiteto, forse perch

o una punta.
Chiane Omerica.

27

CHIAVE OMERICI

70
.361. xpstT<xiyv.t>i

forti, fermi, oS, ov, m. e f. da xparaibs, , by, e da yvakov, ov, a,, cavit, e propr. la
cavit della mano, odi lotto al piede.
,

362. Lo splendore n'andava al cielo, e tutto il euolo intorno rideva del baleno dll bronzo , e strepito alzavati
di sotto piedi degli uomini.
u

Fulgur

ibi ad coelum te tollt, totaque circum


Aere renidescit tellus. Lucr.

Ac

ammira

chefort

MWf'l

late fluctuat

Aere renidenli

telivi- Virg.

304. In mezzo a loro armavati

il

divino Achillei

farle eoo cui

Omero

H Ro-

sa condurre

suoi lettori dalle immagini patetiche alla strage che


sia per descrivere.

385. IvTx'

da

siano

ivrj-Jtvnj,

atte,

adatte

sing. pres-

oli. alt.

che vale anche convenire, quadrare.

387. aiipiy/os, dal riservo, armamentario, armeria, iy\,


lyyoS,

f-

Vale anche zampogna e vagina, fdero.

Cav poi dal suo

ripostiglio l'asta

paterna

veduto nel libro XVI che Patroclo uon prese

eie. Si
l'asta di

Achille, datagli col rimanente dell'armatura da l'eleo suo padre, siccome pesanlc in

non

modo

che regger

per essa era rimasta presso Achil-

la poteva, e

cenlauro Chinine l'aveva formata con

le. Il

un

fras-

sino da lui taglialo sul monte Pelie.

393. jXjvoS

re, scaricare

mainare

m. da fetido f. t\o"w, casbandare , aprire lasciare andaper una corda , am, calar

freni, s, o0,

lare, rilasciare,
il

ventre

le vele;

render fluido, rilasciarti, costare,

desistere, cedere, lasciare.

402. iwu,tv

Jjfi.iv

saremo sasj , soddisfatti, poetic. invece di


2 soggiuut. mi pleoo. dell'i, dall'i'uft, che da ur, significante taziare, em-

1 pi. aori.

nusitato

pire,

Wt A
.

come vXipw.

lui di sotto al giogo parl

il

cavallo dai-p-balza-

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UlIUO OEC1HONOKO

471

no Xanto: Deve meritamente parer singolare a molti


si dia la favella a un cavallo, ma slan-

die non solo


cile

dono della profezia:

il

e se

ne ride Luciano nel

dialogo intitolato JfJ Sogna.

411. vwx.ti'j, alla pigrizia, ignavia, a,


f.

d'onde

nwx^s,

tos, raasch. e

off,

e jon. n,

tfi,

fem. comp. di vui,

negai, e di xiWui, correre celeramente.

418. Casi avendo parlato,

le

Erinni

gli

<

arrestarono la vo-

ce. Cercarono gli antichi la ragione per coi le Erinni, e

non Giunone, togliessero la voce a' cavalli, poGiunone stessa aveva loro data questa facol-

sto che

ed esposero che Giunone rappresentando allegoricamente l'aria, bens eagione della voce, ma non
t;

la

pu

togliere. Io tralascio simili contenti arbitrarli

considerando essere molto

difficile lo

spiegare lode-

volmente le tradizioni di cotanto antica mitologia.


gridando, wv, ovtret ov, pari. pres. alt. da
>
t&X.w, che da st voce, e da y$u>, effondere, man-

424. *X foV

'

dar fuori.

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LIBRO VENTESIMO

COMBATTIMENTO DEGLI
V. 3.

DEI.

PRODEZZE

Upitiiffuu, colle, rialto, s, oC,

DI

ACHILLE.

m. da JJpwffxtn, salire,

elevarsi.

ixavo7o, eccetto, fuorch l'Oceano.

7.

vtffi

9.

nti&ta, prati, oS, tos, ovv- TtttTos, os, n., Propr. /mo-

do umido, irriguo, da nrivu), bevere, d'onde irtnriffxar,

dare a bere.
netta casa di Giove, presto Giove.

13.

Ais

14.

vyixowttikts,

vJov,

non

wifl,

3 sing. aort.l indie, att.gionic.

da v%*ovariw, formato da vii e da -xow, invece


di vrjxowprui.chc adopera il poeta al lib.l(S,v.236.
,

Ben tu, o Scoliterra, ti apponesti colla


tua mente al mio consiglio, eie. Qnesio discorso di
Giove (dice il Cesarotti) e abbastanza assurdo e ridicolo. Eustazio c'informa che anche gli antichi critici
censurarono Omero per avere immaginato che Giove
in mezzo alla sua compassione de' Trojani eccitasse

20.

Ditte Giove...

22.

27.

grave il conflitto.
frrwj, sulla cima, |, x s f- Cosi in questo luogo.
'jj-ovffi, sosterranno, 3 pi. fut. 1 indie, alt. da ^w

3i.

ipiovvis,

gli

Dei a mischiarsi alla battaglia rendendo cos pi

molto

utile, ijS,

ov, ni. da

particella

insepara bile, che accresce la significazione, da Sviati,


esser utile, lucroso. Epit. di Mercurio, che al v. 72
d

39.

questo libro detto anche ipioovtos.

xEpErsjt|iS, intonso, ns,ov,m.

da et privai, da Ksipw,
tonfare, tosare,e da x(*tj, chioma Epiteto di Apollo.
.

u.49.

ori, frattanto, ora.

83.

KUiJtotvj, Callicolone, sul poggio di Colone, M.


ri, r\s, Propr. significa bel colle, ed era un luogo amenissimo lunghesso il Simuenln. Da x.o\<bvi\, i\s,
f. V. lib. 2, v. 811, che da oliuvs, ov, m., tumulo,

56.

/(

altura.

Padre

degli

Dei e degli uomini tuon orribilmente


Non vedi tu, mio caro Ter eozia no,

dall' alto; eie.

squarciata da'fuodameuti
taro, la

le

la terra,

macchina dell'universo

volta per indicarci che

disuudato

tutta rovesciala

il

Tar-

e scon-

ciclo, l'inferno, le mortali e

immortali cose, tulio entrava a parte di quellabatquel pericolo? Longino.

ingliu, lutto partecipava di

61.

impauri sotterra

65.

ivp-Jjivru, squallide, tenebrose, putride, iS, tua%, tv,

damarti, Pluto, ed impaurito


eie. E questo pure uno de' luo-

re

il

sbalz dal trono

ghi, che sogliono Dotarsi

come esempii

delle grandi

immagini omeriche.

da fpwS, ebroS, m., putredine, sudiciume, tanfo,


puzza, ce.

da

ed avr. Col genit. come qui,

67.

'ivavree, contro,

70.

xsXaBtivn, clamorosa,

vale appunlo contro, dall'altra parie. Adoperala in-

vece assolutamente

suona come

^vs/ie&s,

aper-

tamente.
tumulto. Cosi

s,

72.

if&xoS, senatore, oS, ov,

m.da

v,

daKXaSoS, oo, m.,

cacciatori.

t\,

appellala Diana pel tumulto dei

m. invece

ffwt^ut, salvare, serbare, e

di ffuia'iaix.oS, ou,

da o*oS. Monti

80.

duce: servatore di ricchezze.


vrix, al contrario, all'incontro, come vrjov.

93.

Xat-^-np., veloci, molto agili, s, , v, da

la

tra-

parti-

cella inseparabile, che accresce la significazione, ed

a^ups,

celere, veloce.

100: vBpoficoio, marni, taS, i%, tov, da ivilp.


109. pu%, con minaccia, ,, ,$, (. e jon. i\, *iS, da pi,
ols, t. r imprecazione, preghiera.
129. xiritUiTM, udir, ascolter, 3 sing. fut. Imed. ind.
di jCjruvStvojiaj, verbo irregolare.

131- vxpytis, manifesti, alla scoperta,


ttpyqS, vi, v, bianco, chiaro.

Ch

vis,

ioS,

m.

T.

da

sono yli Dei quando si mostrano alla


Sembra che Omero abbia inteso parlare di

terribili

scoperta.

quel detto celebre degli amichi Ebrei: Ifoi morremo


poich abbiam veduto Iddio ([Giudici c. 13, v. 22);
perci dicevano a Uose: parla tu a noi,e noi ti ascol-

ma non forche ciparli Iddio, onde non abbiamo a morire. (Esodo c. 20, v. i9).
celo, adunanza, consesso, iS, swS, f. da

teremo,

142. opiyvpiy,

bp.ov ed ayvpiS, che vale lo stesso. Al lib. 1, v-

87

leggi bp.i\ytp\.S, raccolto insieme.

143. KU^ixyrov, affortificato d'ambe parti con terra accagliata, oS, ov, m. e f._ da u.ei intorno, e da X* -

Ibi.

fabbricare con terra bagnata, con mota.


sui colti, gioghi, vs, os, I. V. lib. 1, v. 528.

-f(iiirri,

Quindi ^puEiS, ed "XkioS qpvsrract,

al

lib.

22,

v. 411.
154. cW*1>os, grave, -i\S, ioS, m, e f. da SvS, particella
inseparabile, che dinota difficolt, pena, o iufelicil,

c da akiyt, curare, aver. cura.


157. xpxaips, risuonava, rimbombava,
ind.. alt. poctc.

162.

3 sing. imperf.

da xwpxai'pw.

vswra^wv, accennando,

crollando

il

capo, pari.

pres. atl. da vsuoV^to, che da vsiw, annuire, far

cenno.
166. rtt^utv, dispreizando, avendo a vile, pari. pres. alt.
da rityi, F. ffw, dall' priv. e da vita, che ha il
medesimo significato, lo che dicasi di rtp.&u> e Wt[lw,

da rtfMZfO. Lib.

9, v. 450.

172. y\aVKi(nv, cogli occhi -ardenti, torvi, terribilmente


azzurri guardando, da yiuvxi.w, che da y\a.vxqs, 4, v, azzurro, glauco.
1S3. tsiyptuv, stolto, incostante, mv, ovoS, in. e f. da ani,
soffiare, spirare, e fpw, mente, quasi dicesse con
mente ventosa, o meglio pieghevole ad ogni vento.
100. u.frtfrpovak!t> ta j

med- da
rKTpiirw.
indie,

ti

rivolgesti indietro,

p.fra.rpoiru.'i.iZ,!*), lo

sing. imp.

stesso che fx,

Digitizod &/

Google

415

UBItO VHTES1.HO
SiiSi'Pftf&ai, essere per atterrire, spaventare,

-.201.

fui. 1

med.

kXvw, udire, intendere.


297. loirSTiS, dei/a macina, equorea,
di Teli figlia del

Da

iof.

di ittiaoofuu.

20$. vpoxXvr', divulgate, notissime, bs, oC, m. e

*Xff, genit.

pleon. della

S*

i),

f.

mare, non che delle

t\,

215. Primieramente Giove... gener

di

Epiteto

olire Nereidi.

Xhs, e quindi XcvvqS,


aXo-fb"voS,

f.

-n,

ov, e col

av.

Bardano

Plutarco,

eie.

nell'Opuscolo sulla vita e poesia di Omero, riferisce


questa lungo discorso di Enea per dimostrare quanto gli antichi pregiassero l'appartenere ad una rag-

guardevole prosapia.
216. XTdat, fond, fabbric, 3 sing. oor.
nic. e poetic.

da jcti^iu,

f.

indie, alt. gio-

cfw.

218. iirwptias, montagne, , as, f. Propriam. il piede, o


la radice del monle, da 0wo, solfo, e da'poS, (OS,
m., monte, che doric. scrivesi poS, tos.
223,

(cavalle) mentre pascolavano, si innamor


Borea, e assomigliandosi ad uh cavallo di nera
chioma s'accoppi con loro, eie. Virgilio imit que-

Di queste

sto passo di

Omero, dicendo

Illa vel intactae segett

per

di

summa

Camilla

volaret

Gramina, nec tenera curi u laesisset aristas


Vel mare per medium cursu suspensa tumenti
:

Ferrei

II

iter, celerei

nec tingerei acquare plantas.

Cesarolti loda ben a ragiutie Virgilio di non aver

dello,

come Omero, che Camilla correva con questa

miracolosa celerit

e leggierezza,

ma

che avrebbe no-

Wtocorrere, scemando cos l'iperbole senza diminuirne l'efficacia. Ma osserva altres che di queste cavalle omeriche, figlie di Borea, poteva credersi verisimile ci che riesce impossibile di Camilla. L'Ariosto
pure ebbe l'occhio a questa iperbole, (nel c. 1S, st.
40 ) dicendo non so se per emulare o vincere :

416

CHIAVE 0S1EHICA

Lungo il fiume Trajano egli cavalca


Su quel destrier ch'ai mondo senza pare,

"

Che lanlo leggermente e corre e valca,


Che nell'arena l'orma non appare:
L'erba non pur, non pur la neve calca;

Coi piedi asciutti andar polria pel mare;

si s

slende al corso, e

gl s'affretta,

Che passa e vento e folgore e

Dove

saetta.

cousideri che se l'Ariosto ha parlato afferma-

si

tivamente, rispetto all'areno, all'erto ed alla neve

non impresse n calcate,

egli di ragione poetica

cosi amplificare in oggetti, ove

la

velocit del

il

corso

in parte vero il fatto ; ma quando ha parlato


mure, ha detto andar polria; osservazione che
mantenne in tulio il suo paragone, come ben
il Cesarotti. E giustamente la mantenne; perche
egli non dice l'erba, semplicemente, come l'Ariosto,

rende
del

Virgilio

not

ma

la

summit

dell'erba, n le spiche,

tener elle.

v. 227. w&fpJXtt>w, delle ariste,

della spica, as, ov,


t.

m.

232.

v,

per S-tptt,

Ganimede simile-ad-un-Pio,
il

vino nei sacrificii.

te servito in

le

spiche

<r.os,

m. e

m.

cullo pagano di impiegare


re

ma

u le barbe
vJHpi?, xos,

la parte acuta,

Scrivesi pure

che sta col pleon. della

vale quanto SKip, pos,

eie.

Era costume nel

uubili giovinetti a

versa-

Ganimede avr probabilmen-

questo ufzio all'altare di Giove; quindi


si favoleggi che

essendo egli morto in el fresca,


t'osse salito in cielo

per fare

il

coppiere a quel Dio.

Evitasto.
234. vipEi^avra, rapirono, 3 pi. aor. 1 med. indie, di
pf(VTO(*(, col pleon. della i che sta per v&~

puvrTta, da lptwr(t>, mangiare.


26S. S^affffE, introduce, o penetr, 3 sing. aor.
poeticam. col ff;raddopp. da IXavvu,

280.

{.

indie, alt.

ufftu.

Vale

quanto iiofff, al v. 89.


lacer, pas\da parte a parte, 3 sing. aor. 2 Indie, alt. del verbo irregolore. ipw.

'e'Xt,

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111

LIBRO VENTESIMO

Ma perch quest'uomo innocente dovr soffrire

.297.

tor-

to quegli affanni che s'appartengono altrui ? quest'uomo che offre sempre graditi doni agli Dei che
abitano il vasto Olimpo. E notabile in Omero il gran

numero

degli esempi, ne' quali o direttameuie o in-

direttamente insegnasi questa massima, che l'esser


diligenti nell'osservanza de'
licit.

Numi

cagione di fe-

302. u,pifM>v, fatate, voluto dal destino, oS, ou, ni. e


stesso che p.pffip.os. V. lib. &, v. 674.

303.

a.tiii-ipp.as,

307.

Ora dunque

f.

Io

privo di prole, senso seme, oS, ov, m. e f.


Qui uvspfxos ysv^ vale schiatta senza prole. Dall' priv.

e da anrip^a,

a-ros, n. seme.

Enea

la fortezza di

deve regnare sopra i

Trojani, e i figli de' figli e quei che appresso verranno. Nettuno, bench favorevole a' Greci, qui soccorre
e le ragioni di tal variazione appariscono dal

Enea,

suo discorso: la piet dell'eroe, il destino che allora


non muoia, anzi regni dopo di Priamo, e l'ingiustizia
della guerra. da considerarsi qni la fine di questo
discorso, dove predetto che Enea e la sua posterit
regner in Troja, tradizione contraria a quella seguitata da Virgilio della venuta di Enea in Italia e del
regno di Alba fondatovi. Omero inoltre si esprime
chiaramente sulla rovina d Troja che doveva accadere dopo la morte di Ettore; cosi che non si possono

conciliare queste contraddizioni se non col supporre

che fu riedificala.

Questa

suol citarsi a smentire

la

predizione di Nettuno

venuta di Enea in

Italia, e

mezzo

di quel-

la discendenza do' Cesari da Venere per


l'eroe Irojano.

<r

<

Son noti

versi di Virgilio.

Hic domus Aeneae cunetis dominabitur oris


Et nati natorum et qui nascentur ab iltis.
Quindi alcuni credettero che nel lesto di Omero invece di troessi (su Trojani) dovesse leggersi panlessi
(su tulli gli uomini): ma come poievaquel poela pre-

78

CHIAVE
dire l'imperio di

OHKMCJ

Roma

secoli dopo di lui?

die si slesse sul

mondo

tanti

.332. riovru, trascurante te stesto, nocivo a te stesso,


pari. pres. alt. acc. siug. da oWui, od

riw,

f. "fiffw,

Itdere.

346. xa.Tax.riij.iyas, uccdere, aor. 1


T<xx.ritv!xi,

iof.

dorico per r.a-

da HMTaxrEiW.

370. xoioisi, tronca, 3 siog. pres. da KoXoiiw,

ottcn.

f.

scoiosi vale tronca a masio,


vano, nullo. Monti traduce eosl egregiamente questo verso: Se l un (vanto) pieno gli andr,

Metaroric. v.&aai\y>
cio renife

l'altro gli fio

tronco

nel messo. Nota che xuAiito

significa impedire.

371

Quanto a me gli andr incontro, quando anche somigli un fuoco alle mani, quando alle man somigli
un fuoco, e alta farsa un fiammante bromo. Questa

quanto Achille sia formianima se stesso a superare il pericolo

ripetizione serve a mostrare

dabile. Ettore

che

vi era nell'affrontarlo.

387. xsitfS-i], fu spaccato, fesso, 3 siuc. aor. 1 pass, indie.


'da

388.

xi*J>.

situar o,

si glori,

si inorgogl,

3 siog. aor. 1

iried.

ndie, di -niip^ofiai.

103. aiir^-t, esal, 3 siog. imperi, indie,

alt.

daaiVS-w, in-

vece di lw, che prop. significano udire. Qni per il


sta in luogo di oWairviw, spirare, esalare

primo

t'anima.

rtpvytv, mugg, mugol,

3 siug. aor. 2 indie,

alt.

da

ltvyw. eruttare.

E quegli sbuffava l'anima e mugghiava,


un

toro tirato da' giovani intorno

In Elice citt deil'Acaja

tre

il

gnifico

tate

ove

gli lonii gli

un tempio ma-

facevano ogni anno

il

sacrifi-

un loro; e qualora il toro nel condursi all'aimuggiva! ci si riguardava da quel popolo come
felice, e un pegno sicuro che il 'sacrifizio

zio di

un presagio

come mugghia

re di Elice, eie.

quarti di lega distante

dal golfo di Corinto, Nettuno aveva

grato al Dio. Eustazio.

t)

LIBRO
v.

AH. vot^ahuiv

f.

ef>,

che da v e da

da as

da

da u-asut, che propriam.

[f.-a'Soaai,

significa toccare in

atl-

yctiva!.

/tri, 3 sing. imperi', indie,

fftjidffffoiTo, cotyi, tcee',

mcd.

470

veli TESINO

ostentando, vanitolo, pari. pres.

vasai w,
425.

modo

di tenlire.

439. irai.iv Irpau-E, svi, allontan, di nuovo. "J&rpairt


3 sing. aor.

da Tpsww, volgere.

indie, alt.

4SI. uiXlsis, deve, 2 sing. pres. iodio,


talvolta ha

appunto qucslo

da ui?.lw, che

alt-

significalo

488. K&yyvv al ginocchio, invece di xctr. ytttv,


,

464. nrc^Seir, che perdonaste, che lo risparmiasse, aor.


2 med. ottal. p. 3 giontc. per raddoppiamento da tt(fjSoi'fii)V,

che da ^ti'Sw, ftiSou.!, aor. 2 &iSov, e

giorno, pel detto raddoppiamento tri^iov,


o-ou-ai,

l'ut.

1 ^ (

'-

perdonare lapena.

470. liff&tv, /uor cadde, riversassi, M. da oliffJKw, f.


rifui. aor. 2 senza aumento: SXktSos, ou, m. vale

cumula, daSUi/fti.
482. fiftls, midolla, s, o, m. da aow, n'neAi'wdere, perci Torse che la midolla rinchiusa nelle ossa.,
4^3. ffinvSuJ.iW,

rfai/u

uerfeire,

ov,

ol>,

n.

Lo

stesso che

aTytulos ov, maschile.


489. xvxifrrttfav, si turbarono, 3 pi. aor. 1 pass, indie, da
XVX&J, f. iflw.
,

490. 3.yxtot, Batti, oS, "S, n. forse da vaxiiaS-cti, perch giaciono nel Tondo.

492. lhiy^U, agita, ravvolge, 3 sing. pres. indie, alt.


da ihv^a^j, che da siiiw. V. h^ut, allib. 11,
v. 156.
496. ivrpx'x'i-w, nella rotonda, os,

corrente, volubile, ee.


iib. 12, v. 38. In altri

da

ai/,

m.

f.

Quasi bene

vpiftta. V. tvrooxos, al

esemplari leggi

allora vale bene fabbricala, os,

vi,

vx-r'ifj.ivt},

ov,

da

ed

iv, bene,

e xrtui, fabbricare.
498. Cosi i cavalli di una-sol-anghia del

magnanimo Achil-

pigiavano ad un tempo i morti e o(i scudi, etc.


pittore potrebbe da questo luogo formar il quadro di Marte nella piuma de' suoi lerrori, come F:le

Un

180
dia da

un

astro trasse l'immagine di Giove in

la sub maest;

ma

tutu

soggiunge molto giudiziosamente

l'Ambrosoli; etc. Noi crediamo di poterne dubitare.


11

carro grondante di sangue,

le

li, le

dor

mani

le

unghie dei caval-

dell'eroe sozze di labe, di polve e di su-

si possono brevemente descrivere, ma sarebbero una bruita immagine a' riguardanti. Non tutti i cosi detti bei quadri poetici possono tradursi

in belle pitture .
V. 501. jSaXov,
die, alt.

spruzzavano, aspergevano, 3 pi. imperf. inda pUw. Cosi in questo luogo.

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LIBRO VENTESIMOPRIMO

BATTAGLIA SULLE BiVE DELLO SCAMANDRO.

Ma

quando pervennero al guada del fiume eie. Di luti canti dell'Iliade


questo quello nel quale sembra
il
poeta abbia dato lo sfogo pi grande alla sua
immaginazione. Il persouaggio di Achille e sostenuto
nuovi Iratli che Omero vi aggiunti

ebe

mirabilmente, e

ge sodo

lutti perfettamente assortiti al suo carattere,


e ne compiscono magnificamente il ritrailo.
wpov, alveo, os, ov, m. Propr. transito, da 'irto.w,
passare per.
Del Xanto vorticoso, generato dall'immarlalGiove, etc.
_

v. i.

Il

Xanto, come

perch

6.

gli altri

fiumi, detto figlio di Giove,

alimenta colle pioggie che scendono dal


cielo. Fedi la noia al verso 223.
TtyvZfirts, volti in fuga, fuggenti, pari, perfet. med.
si

il cui uom.sing.c ^<}>[^ws,da irifv^a. che sia peric<?vya, pass.med.di tptyw, giacch gli jon. cambiano
la

in

fors'anebe per sincope deriva da iri^vZyx,


e vale quanto <ftvyw. Vi ancora
,
ir^vyw che valgono lo stesso.
aveva sparso, spargeva, effondeva, 3 sing. im-

che da ?i><&
yvyat, e
7.

-sriVvct,

da ri'rvw, come se da Tirvta.


le locustej is, Aos, f.
wioVpofSjiv, a cerchio, agitando qua e l. Avv.
gnifica per anche valorosamente.
perf. indie, alt.

12.

20.
23.

xptts,

t>piLov,dal sicuro, dell'avente

comoda

si-

stazione di na~

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CHIAVE OMERICA
Vi, oS, ov,

m.

Epilelo propr. di porlo, da ev, be-

f.

ne, e da o/jjoS, ov, m., Porlo, o stazione di navi.


Prese dodici garzoni che dovevano pagare il fio del
morto Patroclo eie. Atroce quesla maniera eoo cui
Achille vuol dimostrare a Patroclo il dolore di averlo perduto: ma de' suoi tempi pi che di lui la colpa. Basto ricordarsi che Achille al sentir la

morie di

Patroclo:

'

con ambedue

le

pugna

La cenere afferr, gi per la


La sparse, e tulio ne brutt

In grande spazio nella polve steso


Giaeea turbando colla man le chiome
E stracciandole a chiocche-

lesta
il

bel volto

odoroso. Ei col gran corpo

la veste

Le leggi militari e la religione degli antichi approvavanuuuesta crudelt. Non soltanto l'inesorabile Achilpio, il relile che la commette; si vede in Virgilio il
gioso Enea riserbare molti infelici prigionieri al

desimo

fine

me-

Sulmona creato
Qnatuor hicjavenes totidem quo* educai Ufen
Umbria
Yiventes rapit, inferias qaos immolet
Captivoque rog perfundat sanguine flemma.

tagliate corloro le mani di dietra eolie ben


alle tonache
reggie ch'essi portavano attorcigliate
Queste tion erano le loro cinture, ma bensi cor-

30.

Eieg

38.

dea di legare i prigionieri che avessero


pvuv, serlov-nxas, rami, f, Wo6, m- forse da

eie.

regge, che

guerrieri usavano portare indosso coll'ifatti.

39.

Buttaxio.

peggiare, srpere.
as, o, ru. e f.
vwiirTDV, impaniato, all'improviHu,
d'onde poi
da v per a negativa ed-oTr , pensare
,

HRWmri, all'impensata.

UBIIO VEIKIESIMOI-HIMO
v 41;

da w, the
vala la

si

^fc^

usa per<iw. d'onde poi ipsvai, e le-

posia in luogo di essa una

e e

prano dorici e
che Ajtevm,
i

vov, preS;o, oS ou>


da
,
c<w)pfflr(l>
aftjva,, d, Msere jButoia,
ioiip. dor
invece dj a(J|I

/-

gli jouici,

75.

txtr&, di supplichevole,

79.

ffftyov, riiroufli,

ne viene

u.,

come ado-

S^svm,

od an-

i\S, ou, m. da
ixiofuu, che
vale talvolta supplicare. Trovasi
per io questo sen-

so anche

ix.trti

libro 16, v. 574.

1 sing. imperf, indie, alt. da ^ta od


Ad alcuni piace di ripetere questo verbo,
od anche da questo verbo, X?, nome della
prima

alipinw.

lettera

dell'alfabeto

prima delle
80.

tn7]v, sar redento, abbia

'

ad essere redento, aor. 2


med. ollat. da Ivai, che da Xiw, sciogliere, redimere. Forse perfetto o pincchep..ottat.
pass, io luogo di tovifw, da Xaw(ti, che pass,

\vw, talch
poet.

84.

come quella che fn inventata

altre-

ItJfATjV.

tolta

per sino, la

<

passivo di
diventa bUfu,, e

a corta vita mi partor la madre Laoloe eie.


Onesta parlata di Licaone suol citarsi come piena di

4fti che

commovente eloquenza.
87.

95.

lif^iGaa.v, alto, eccelso, prominente, ns,


Io stesso che jVs, nx, v. ,

strffa, sv,

fioydffTfKoS, fratello uterino, oS, ov, tnasch.


e fem.
Della medesima, madre.

flon volermi uccidere, perch io non sono uscito


da
uno stesso venire con Ettore eie. Era egli figliuolo
di

Ecuba.

102. swpatro-a, vendei, 1 sing. aor. 1


vipada, da vtpui. ...

106.

olifvpstti,

piangi,

ti

alt. indie, poet.

per

lamenti, 2 sing. pres. ind. jonic.

invece di Xo^upri, da-ioifpojtoM.

111.

SiiXti,

sera, nell'ora vespertina, n,

vis,

f.

Quinci

Ssi'tXos oi/, m. e f. Al v. 232.


122. ivrav^ai, qui, cotti, avv. da lvru&x, ebe vale quanto Sv&a, da cui anzi si forma.
,
,

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CHIAVE OMERICA

484
d.

pi.
123. woXivu.TiffovTflw, lambiranno, 3
die, da w eXrxF*".

priv. c

da xiiSoS,

OS,

fO.t-

O^'X^".

tncd. in-

lambire > ch e

significato.

da Xeivuj, del medesimo

'axt]S*s, ripari, tranquilli, fa,

bs,

curo. V.

x^taroe.

.,

ni.

f.

da a
60

ai lib. 6, v.

(iettile, <fi, xoS,


126 W'X'i superficie, nnondusione super
in x P la seguente vocale.
f. Qui la x e cambiala
parie di quePerch piangi cotanto? eie. La seconda
due traili preziosi di
sta risposta d. Achille couiieoc

uua sublimili diversa,


di orgoglio,

li

mono

Mno

di

sentimento, l'altro

Patroclo, dice t'amico, e

non

Dee morire Achille dice l'eroe, e chi


nellagoer di morire? Achille e Patroclo
questfoornp sono i due massimi e pi in-

vorrai morir lu ?

duoque

si

la niente di

loro morte dee conteressami oggetti della natura: la


qualunque aliro in un simil caso: e chi mai
fortare

muojon

Osservi-

essi

?
creder degno di vivere, se
la
sopra di se, most;
che il cenno che la Achille
sopra il suo fine. Cosi il
pi tranquilla indifferenza
riunisce due veri cadi questa risposta ne
grandezza e la semplicit. Del genere del

si

si

sublime
ratteri,

la

quello di Ossian
primo seutimenlo intorno Patroclo
suo figlio Oscar :
che compiange la morte del
a

Padre non fu che dopo

11

caro

figlio in

lui

piangesse

giovinezza eslinio

,<

E noo fratello il suo fratel


Caderon essi sema onor di

Poi ch'era spento

il

d'amore:
piatilo,

fior d'ogni guerriero

mi ricorda la strofa dell'altro di Achille sopra di s


morte di madama Mancini:
l'ode francese sulla
.i

Elle esl

Tanl la

poudre loutefuis,

Parque a

t'ait

ses loit

Egales et ncessaires.
ne put l'en preserver,
i
it

Rien
Apprener, ames vulgaires,

A mourirsans murmurer.

iTliWGabyGoogll

v. 130, If giover

punto a voi

il

fiume di bella-corrente da-

gti-argentei-vortici, al quale spesso sacrificate

mol-

suoi gorghi cavalli di una


sol-unghia, eie. Era costume amico di giltar de' ca-

ti tori, e gittate vivi ne'

valli vivi in mare, e nei fiumi, come per onorar eoa


queste vittime la rapidit del loro corso. Questa usanza dur lungo tempo. Sesto Pompeo, che, a cagione

delle sue vittorie marittime, si chiamava figlio di Net-

tuno, onor
vente,

come

il

padre col giltar in mare un cavallo viDione Cassio nella sua storia.
ov, lo stesso che

attesta

146. toCiKTaikivuiv, degli uccisi, os,

Wj'^AuvqS, da S'/i'^w, poet. e detto da

Seti'w,

di-

videre.

180.

questo rispose V illustre figlio di Pelegone etc. Quest'era un capitano che i Peonii avevano mandato per

succedere a Pirecmo ucciso nel lih.16. Essendo questi giunto al campo durante l'assenza di Achille, quindi che l'eroe li domanda chi sia e donde venga.
1B6.

-fiiis,

giorno, >s, os, ovS, fem. Per sineddoche in que-

sto luogo vale giorno.

163. ir-epittios, ambidestro, os, w, m. e f. daSsgi, as, f.


166. iTiYp&friv, superficialmente, leggiermente, avverbio
da ypiyw. Vedi sopra.
167. ffvro, spruzz, fu spruzzato, invece di ffiavro, o pure di laiatvra, 3 sing. indie, piucchepperf. pass.
gionic. di aliali o atvui.

2 med. tau

Pu essere ancora 3

sing. a.

[*mv, , *to, e per sincope e gioa.

169. 'i^vir'riuivst, volante drittamente, aiv, tuvoS,

da /9s, ia
sing. perf.

med.

di

Ixyiw, che

v',<x,

iXs, s,

f.

s, part. dal.

sia per lx.yivauat.

190. hji.vpi\ivraiv, degli scorrenti in mare,

da

Curo.

m.

, retto, e %l<roputi, volare.

185. xyfystiSrj, nato, uscito fuori, bs,

bis,

laaa,

tv,

m., mare, e pupia, scorrere, stillare.


iteep, <xtoS, ti. poet. per ypixp, aros.

197. fpsictra., possi,

203. lyx,&"&* anguille, vS, vaS, f.


204. inrtvis/pi^tov, disteso nelle reni, os, ov, m. e
9ps, dO, masch. rene.

f.

da v-

'"

213. xfiyVwrQ, parl fuori dai gorghi, 3 sing. aor. 1

med. indie, di Ix <f>3iyyou.ai.

CHIAVE OBEIilCA

486

v.220. ff?u*au,(yaS .ingombro.otturato, angustiato, vart.pres.


pass, daartivia,

221. 8.7%, stupore,

i\,

r.

ffrlvw. V- lib. 14,

i\S, f.

da

34.

v.

stupire.

.y.u>,

223. Cos sari, o Scamandro, alunno d Giove, come tu coeie. Nel libro antecedente, verso 74 del testo,
poeta distingue chiamarti questo fiume Xanto dagli Dei, e Scamandro dagli uomini. Ora qui Achille

mandi;
il

lo

ed

denomino, siccome uomo, col nome de'mortali,


il poeta col nome divino, forse per maest di elo-

232. SsiXoS, pomeridiano, os t ou, ni. e f. Vale peri anche


vespera, sera, come qui. Vedi sopra V- HI*
amittij, abbia coperto dell'ombra, 3 siug. aor. 1 soggiunt. alt. da ar.ta.tuj, f. tfw, lo slesso che aiu-iw,
-

da ffxi, Ss, f ombra.


.

234. oTSuwrj, nei bollore, nel rigonfiamento, nelle tumide


onde, a,, ras, n., invece di olS^a, che significa

propriamente (umore, da iSsw, gonfiarti, innalzarQui oTSfAttT* 9-iiwv, vale agitandosi in messo al-

si.

l'onde rigonfie.

249. ttKjJox s'amiViwv, facendosi nero sulla superficie, col-

mo

the

si

negro, M., parlie. pres.

ferma da 3.xpoS, ,

nero, ed da ztktxivs,

-fi,

alt.

oc, e

daxpoXXaivito,

da xtXa-iviw, esser
da jaw.

v, atra,

237. xT^ys. conduttore, dire((ore deiCae^ua, fontaniere, M., oS, ou, ni. da^TS, oO, m., canale, acqu..

/.>!.,.

doo-

239.niix.fW.av, ia marra, la zappa, a, US,


'fipiis, dui solco, dal fondo, a, as._

co o canalcilo che

si

comi ur vi l'acqua ad
260.

\^Tes,

4^05,

f.

ou,

f.

f.

Propr. quel sol-

pratica negli orli o nei prati per


irrigarli.

Da

plw-

o.y.% e

sassolini, lapilli, l, ioq,

f.

lo s lesso

che

262. TpoaXti, declive, inclinato, %S, ios,


Xou.ni, saltare, balzare innanzi.

m.

f.

da irpX

destino.
281. tmapTO, destinato, deciso, stabilito dal
indie, perf
altic. per ^.apro, dap.s>o;p(*aj, 3sng.

pass. dal verbo

attivo f<<Jw, ditidere,

prendere in

sorte.

Digiiizcd

t>y

Google

282.-<ru?op(Qv,

guardiano di mandre, porcajo, s,


ou, da avs e <fopfii\,

invece di (ruo^opjSs ,

oO,

m.

*)S,

f.,

pascolo.

283. eravios, (ovrenfe, os, ou, m. Propr. per vale suonante la tibia, da uvXs, ov, ni. (ifct'a, V. lib. 16, v. 71.

opprime, affoga nella corrente, invece di


rroipasi, lui. 1 eolie, da Vasppw, da diro ed l'o-

-roiptr-i),

dia,

292.

andare in rovina.

."

'

lucati,

cesser, si acquieter, si abbonaccier, 3


f. 1 indie, alt. da Xw^iw, f. Vk>, che indicherebbe propriamente sollevare dalla persecuzione, dal
travaglio: e torse la mula Tor tolta dall'uso di le-

siug.
>

gare dalla cervice, layoS, ov, m., dei buoi

il

giogo

perch abbiano quiete e riposo.


ti diamo di portare
Una predizione cos schietta

297. Ch noi

il

vanto

(della vittoria).

e positiva toglie l'aspei-

taziune al lettore e il merito al coraggio di Achille.


306. xpvo-o-s, si sollev, innalz, 3 siug. imperi, indie, att.
gionic. da r.opvctfw. Cosi in questo luogo. Del resto

indica armarsi di elmo, ed incitare.


lolla di qui, giacch

sema l'immagine

di

it

La mela/ora

fiume sollevando

pre-

flutti

un guerriero che armalo

di tutto

punto, e col capo elevalo ed orgoglioso, alironla

il

ne-

mico.
313.

i't/TV],

att.

opponi, innalza, imperai, formato dall'imperi',


senza aumento: e invero talvolta di

tal

modo si

forma

l'imperai, tanto dei verbi in ai, quanlo di quelche terminano in tu. Qui per potrebbe per apocope stare in luogo di !Wa3-i, rangiata la breve in
lunga.
li

'

'

315. uifxovsv, osa, tenta, 3 sing. indie, pass. med. di u.ivw,


aspettare, dimorare.

317. MI9-I, nel fondo, invece


lib.

di

vtiro^i. V. vaQtv, al

10, v. 10.

3(9. j^paSos, di colluvie, di negra sabbia, Monti, atS, $os


lem. da
*Sos, f., mucchio di piccoli sassi,
casi detti
la

mano

da

't>,

mano, perch souo contenuti

dal-

o dal pugno.

Digiiizcd

t>y

Google

CHIAVE OHE BICA

488
0.321.

pattume, iS, iu>S, f. da 5.Zw, essiccarci


d'onde poi AffioS, a, ov, limaccioso. V. lib. 2, v. 461
ti, ijs, f. da rvik^/o-^iw,

fftv, limo,

323. 'rvitfioxoys sepolcro, tomba,


,

seppellire, erigere

m.

e dall'inasit.

tumulo, che da rup-poS, ov,

il

am-

%ol<a, fabbricare con terra

massata.
333. rttyxwfxto, eccita, risveglia, jon. imperai, invece di

Ti^xvaxov, da
lib.

irtya.bffx.u>,

da <saw, risplendere. V.

10, t. 202.

334. pytrrrcto, del procelloso,

\S,

of,

m. Epiteto

del vento

Noto. Vale anche bianco, veloce.

337. $\iyu.a, incendio, fiamma, , ros, n. da^l&rw.


342. TfTffKEro, apprestava, 3 sing. imperi", indie,
Cosi in questo luogo.

Da

34B. i^fipiv^n, fu asciugato,

mcd.

Tir>tfxou,i, dirigere.

essiccato,

3 sing. aor.

pass, indie, da ji)paivur, che da ^nps, , bv, secco, asciutto.

346. vioapii', or ora innondato, irrigato,

fi?,

os,

masch.

e fem. da Lptc, irrigare.

eoslwme, 3 sing. pres. sog347. i&n'pii, codina secondo


giunt. alt. da S-sr'pw. che significa iu generale, fare
qualche cosa secondo

il

costume, da t3-os, os, neut-,

costume.
351. xiVtipov, cipero, os, ov, m. ed anche ov, ov, a. Erba
del genere dei giunchi.
361.

^Ii/, bolliva,
alt.

da $f>w

ferveva bollendo, 3 sing.


e <pXi^w,

imperi*.' indie,

che vale anche scherzare, fra-

scheggiare. Nota che f\la> e pJ.Z'w hanno

medesimi

significati.

363. u,XS>ivoS, liquefacendo, sfrollando, da ftlSw, ebe


propr. significa consumare, divorare le membra. Nota che p.&o'ou.ai, usato in questo medesimo significato passivo, sebbene propriamente valga liquefarsi,

sfrollarsi.

364. iApoliSniv, adagio, adagio, ed anche (fojnt parfe,


avverbio in luogo di v(io\A^i\v, da jji/Jilw, per

vaP&XW,

tWiiipari?, procrastinare,

xyxavoc, cfti, aridi;

os,

ov, da

xayxavto,

sc

Digilizcd by

GoOgfe

ficcare. Qui

%v\<x,

x&xyawx varrebbe legna secche


sincop. di xarxava,

tagliate per abbruciare.


col plcon. della 7. da

xaivw.

369. sxpxt, invase furiosamente, prese a tormentare, M.


da %o.u), che cosi suona in questo passo.
386. auro, inspir, 3 sing. imperfetto medio di a.r>fi.i. Pu
significare anche si agitava.
3S8. aaktfiyfyv, rimbomb, suonarono le trombe.

M. 3 sing.
a. i indie, alt. da a&Wt'/yw, 0 tfct&titLur, f. ittw,
che da aakTiyV.
l'immenso cielo mand suono di tromba: etc. La tromba non era

ma

io

uso

al

tempo

della guerra diTroja,

essa lo era al tempo di Omero. Perci

non

il

poeta che.

attribuisce questo strumento ai suoi guerrieri,

non ha difficolt di attribuirlo al ciclo, ove doveva


esser noto mollo prima che sulla terra.
392. pivorpos, foratore discudi, os, ov, m. Epiteto di Marte

da pivs, ov, m.

pelle, e per sineddoche scudo, e

rapito, forare.

394. xvvfUiix, 0 impudentissima, ce, as, f. Metafora. Propriamente significa mosca canina, da xvcov, xvvbs,
m. 0 f. cane, e da (Mtf, S, f., mosca. Altri leggono perci Kvvhu.via.
398. a^as, lacerasti, 2 sing. a. 1 indie, alt. da t-rrui,
f. -^ta,

v.

che vale propr. divorare, dilaniare. V. Iib.fi,

838.

407. Questi stramazzando ingombr sette jugeri

elc.ll

Ver-

dice peletri, e spiega < misura di terreno della


estensione di cento piedi, o di sessanla cubiti conotano gli scoliasti del codice veneto.
314. xXkfxti,, abbandonasti, tradisti, sinc. eolie, per xari

me

vSKivtS, 2 sing. aorist. 2 indie, att. di xcvreiiiTw.


416. Questo poi, presolo per la mano Venere figlia di Gio~
ve lo condusse seco, etc. Ci voleva una mano almeno
di

441.

un jugero per

Non
che

ti

ricordi tu

rilevare di terra un corpo di sette.


dunque almeno di quei tanti mali

avemmo a patire intorno ad Ilio,

noi solo fra gli

Deif quando, sceii da Giove, ci allogammo

servire

per un anno al superbo Laomedonte per pattuita


mercede, eie. Apollo e Nettuno esuli dal cielo fabbricarono a Laomedonte le mura di Troja, poi furono
da quel re defraudali della pattuita mercede.

&T Ttra/*ev, servimmo mercenarii, pattuimmo il

.444.

ser-

da S-tirsvcu,

vir, Monti, 1 pl.aor. 1 indicati, gionic.


fui. tw

che da IHs, Sn-rs, masefa. il servo

mer-

cenario.
445. pi\Tw, stabilito, pattuito, pronunciato, bs. v, bv, da
'
pi, dire, parlare.
450. ijra.vyqQ-tes, giocondissimo, apportatrice digaudio,
ns, os, m. e f. da irokv, molto, e y|3ia, godere.
.

484. Tf\\i%a'jr.u}v, tlraniere, a lontani confini, bs,

bv,

-fi,

da r%ks, lontano, e B-a-ESoc, (erra, suolo.


456. xixtuti, irato, fremente di rancore, wS, via, bs,
invece di xixori\%>$, pari. jon. pass- alt- da xortw,
irritarsi.

462. oaypova, prudente, a cui t tana la mente, wv, ovos,


ut. e f.

da ffos

Leggesi anche aw^ptuv.

e ypiiv.

465. Zatfi.iyits, assai fiorenti, is, ioS, ra. e


fissai

ardenti

da

Z.

Vale. anche

f.

particella inseparabile

che

serve ad accrescere la significazione, e vliyw.

467. tupiaoS-aiv, combattano, 3 dual. pres. imperai, da

Snpio.
469. Cos avendo detto,

'

si rivolse indietro: ch'egli

mani

bresso di venire a mischia e alle

Probabilmenie

grado
gi

493.

.'

ebbe ri-

col zio etc.

la relazione tra nipote e zio era

di parentela

che dovesse rispellarsi per

olimpiche.

^pay-bn, caverna, cavo, nascondiglio,

499. -jrXuxri ^tf^', combattere^ opinilo


u,ai,da'Tl nffffw l percuotere.

il

sqlo

le leg-

bs, oO,

m.

medda'fX'W^o-

B03. viirniTOi, che caddero, wS, uitoS, od ros, .invece


di /Triirrwx&S, pari, perf. att. di 'xiirvui, come se

da TTtD verbo
515.

c'h
.

irregolare.

Apollo entro nella sacra Ilio, eie, Sacra perfabbricala da Nettuno, come- egli s(esso narra in

Ma Febo

'

q^esto Ubro^l, verso, 486 del testo; e per

la

medesi-

ma
.

ragione

Omero chiama poco appresso snera

la

torre dove stava il vecchio Priamo.


B16 Perch Movagli a cuore il muro della ben-fdbbricala
citt, per timore che i Danai in quel giorno non lo
espugnassero pria del dettino, etc. Trovasi ripetuto

pi volle questo pensiero nel quale sta

un destino che

gli

il

concello di

uomini pi volle minaccino di rom-

pere, ma non rompono mai.


530. <jrv\ttwpoiis custodi delle porte, os, av, m. Dicesi an,

che irfitfpbs, ov, e irvlovpbs, oO, m., da rvMli *i s


porta, ed obpoS, ov, m. custodia, da tSpat cura.

f.

531

irtir'rctu.ivas, aperte,

os,

prirsi, che nel passato fa

ij, ov, da TtT&t^oyuxi


av&trrapai, per sinc. inve,

ce d urutrivourpM, d'onde l'attuale participio, pepf.


pass.

B36. alterai, salga

irrompa

sing. sogg. aor. 1 da 3X-

Xofxai, salire.

551. Tp-fvpt,peiisava,volgei>a incerto, ondeggiante, 3 sing.


imperf. indie,

alt.

da Topybpw, che propriamente

significherebbe tingere in color purpureo t lo

per del more tempestoso, e

via e via per

si

dice

metafora

dell'animo fortemente agitato da contrari pensieri.


560. iawiptoS, vespertino, os, ij, ov, da 'tairtpoS, che

forma da'tus,
863. Wattpu,tvov

co, ferri, luce, e irip/xs, fine.

fuggente, os,

% ov, pari. pres.

pass,

da \irb ed atipia, togliere.


896. Certo egli pure ha una pelle trapassante dall' acuto
ferro, e non possiede che un'anima e dicono che ei

pure sia mortale:

ma Giove

Saturnio

lo

colma di glo-

ria etc. La favola che Achille non potesse essere feche nel tallone, c che nel resto del corpo fosse
rito

invulnerabile, non

575. vkayuhv,

il

dunque del tempo di Omero.


m. lo stesso che viaria.,

latrato, bs, ov,

ctras, n. da iAto, latrare.

578.

entra alle mani, alle prese, stringersi


addosso. Doric, invece di tfvu,/3Hvai, aoristo 2 in-

SvfA/JXiu.fcti,

fili,

alt.

597. Chi gli*

da

o-vu,fS,y.t,che vale <ri>(x.pUw.

h invol^ copertelo di folta nebbia, eie. Qoe-

CHIAVE
sta

l|

HE BICA.

Debbia l'eterno rifugio degli Dei omerici per


non fa grande ooorc ne
i loro proteUi. Ci

salvare

alla loro potenza,

308. r,ffi'x< DV

n alla fecondila di Omero.

quieto, tranquillo, oS, av, maschile e fem-

<

minile lo stesso che t(0U%as,


B04. 3-15'v

ingannava

3 siog. imperr. indie,

che propriamente vale raddolcire

alt.
da
placare ,

mitigare.

607- ZurfX-nra, ti riempiva, imperf. pass, per iVfcrD.qro,


da 'iu.'rvty.t per n<jr\i\3a>.
,

ni

H%)

iu,i

otto f>i**up

*tMt> 'finirli

* Ih

In

>nVV> |M

ni 'r**l Ut
nlhfMf

>l

Mattona oMirp iti noe


f Afflivi
(. f ..t.

tali* t

,
..

,..

LIBRO VENTESIMOSECONDO

LA MORTE DI ETTORE.

Questo libro

mio parere

il

pi passionalo d luna

raccoglie in esso dall'u cauto, ci che

la Iliade: si

grande e

vi di pi

terribile, dall'altro ci

che

vi

di pi tenere e pi melanconico; la compassione ed


il terrore vi sono portoli all'ultima perfezione, e
se il
lettore

non

sensibile in

sommo grado

a queste bel-

lezze, convien dire

o che
.

2.

il

o che egli affatto privo di gusto,


traduttore non ha alcun dno di poesia.

wrt^vxowro, astergevano, rinfrescavano, 3 pi. imperi, pass, indie, di .rro^v^w, che del resto vale
anche spirar l'anima, e svenire per deliquio.
erano rinchiusi, invece di 8-.ijtfav, beot.:

12,

Vktv,

1B.

Mi offendetti,

x\tit&i\ffat, avvnS-ptiiffS-io-av. V.
v.

rfvvs-

al lib. 13,

403.

gli Dei, etc.

o lungi-taettante, pi pestifero di tutti

voleva bandire

questo uno de' passi per cui Fiatone

Omero

dalla sua repubblica.

Ma Ome-

ro (dice la DacierJ non ci diede in Achille il modello


diuneroe moralmente buono; bens quello di un eroe

poeticamente perfetto.
20.

Io in vero

me

ne vendicherei se ne avesti la facol-

t etc. Inutilmente Platone condann questo passo


nella sua repubblica. Omero (l'ho gi detto pi volte) non d questo carattere di Achille come moralmente buono, ma come un carattere vizioso, e buono

Chiave Omerica.

28

19*

omerica

chiavi:

soltanto poeticamente. Il Tcrrassoo mostr

quanto caso debba


porto
il

al'

farsi di

altrove

questa distinzione, rap-

protagonista di un'epopea. Del resto anche

Tassoni condanna qui Achille d'empia irriverenza.

Ma una bestemmiuzza

di

lo scandalo, e questa in

pi non accresce gran fallo

bocca

Achille e in

di

tal cir-

costanza, forse pi comportabile d varie altre.

Ettore, diletto

figlio,

non mi star col aspettando que-

st'uomo, tu solo, lungi dagli altri, onde tu non abbia ad incontrare la morte domato da Achille; eie.

Paragonando queste parole di Priamo ad Ettore con


quelle di Latino a Turno (En. lib. XII, v. 19), Servio
diceva fl/ikil audire elarius ad eontumeliam Hector potuti, nihil dissimulantius Turnus ad eavendumsibi.
o-iJpSTv, febbre, os, ov, m. da vvp in causa del calo:

U.31.

re proprio della malattia.

38. Ettore fujliuol mio, rispetta questo seno, e abbi piet di


me, se a te porsi la mammella, calma-dolori: e te.

Anche

Ecuba, bench sia molto


fosse vinto da Virdire dalla regina Amata a Turno.

in questa parlata di

Omero

affettuosa, pare a molti che

gilio in ci che fa

Loc.
44.

cit.

vtVt primo, orbato, is,

lo deriva
3<t.

wps

da

......

ios.m. e f.nel qual significa-

s6, no,.

'-

l, inoltre poi, arrogi-

-u

,..-,.

,.

ypovlVTu, vivente, ancor presente a me stesso, accus.


mascol. pari. pres. att. da .$owiw, essere a s presente.

80.
83.

.4.4

l'iati

...

."i

ivis(*vi), nudandosi il seno,, la pappa.


\a$ixi$ta, aedantt i vagUiJacetUf dim^aieore i dolori, Afi, 60S, m, e f. da ja9fi, e mifif^yts, n., cu-

xXoroe

ra, affanno..

93.

x '*

111.

Ma

..

........

tatia,nascandiglio,..,y\s,[. da

contenere,

hpiartpos, montano, .selvaggio, os, , oy, da Spos.


.
i
toS, m., monte. ,
.
t ,
s'io deponessimo scudo ffmhelicato,e Velmopesante, eie. Da queste parole congetturano alcuni che Eti

Digitizod &/

Google

tare fosse arbitro della guerra e della pace, e quindi


lo

fanno colpevole delia distruzione di Troja per ave-

re o ciecamente assecondata la passione di Paride, o

troppo snperbamenio confidato nel proprio valore.


Non vediamocome sia giusta una tale induzione, bens crediamo opportuno di consigliare gli studiosi a
leggere quello cbe i sacerdoti egizii raccontarono ad
Erodoto intorno ad Eiena (la quale, secondo loro,

non

fu

mai

quello sto-

in Troja), e le osservazioni di

rico in questo proposito.


v.

il8.cwroWo*cr3-ai, da attribuirti, dapartirti, infin. a.


1 med. poetic. col a raddop. da dvoS^opai, che e

eWw,

da

dividere.

xxwS-tv, naieonde, tiene nascosto, 3 sing. aor. 2


jon. invece diixtv-s, da jc&w. anche perf. med.
,
120, Ma lutti divideranno in due parti quegli averi cke
l'amena citt racchiude dentro di se... etc. Apparisce esser tale

il

costume di qne' tempi che le citta si


dando la met di tutto quello
si vede anche nella descrizione

riscattassero dal sacco

cbe possedevano. Ci

dello scudo di Achille.

126. Che egli non e

uomo da novellar con

lui dalla quer-

cia o dalla pietra, come fanno le donzelle ed i garxonii etc. E chiaro che il suo vero senso e questo :

Non

un uomo con cui si possa intrattenersi famiil Cesarotti, il quale in una lunga nuesprime poi la probabile origine di tal locuzione

liarmente. Cosi
la

in tal significalo.
1211. 'ZumlavviiAiv,

combattere la pugna,

Houli, infinito

jonco per (tvv\avmv.

140.

irrompa, precipita, 3 sing. aor. 1


da oru.iw, f, ijffw, che fcdao'fMj, impeto.

o7u/qo~e,

indie, att.

wjs, v'\<x, s, pari, passalo med.


aor 2 iXaxov, pass. med. iiXaxa o IXtj-

141. \t\v\xws, stridendo,


'

da
r.u,

Xv;/. cu,

d'onde questo participio.

142. rapii', fortemente, per


densit,

rapifoe,-

M. Iradncu: doppiando

da Tpyos,
il

tos, a.,

volo.

146. d|A*giT0i>, a rtvadQ dei carri, larga, hs, oO, m. da


S|*otg, ns,

f.,

carro. Lib. 7,

v.

426.

496
i).

CHIAVE

omoici

Uuna

corre tiepida acqua, e da esia vien fumo d'intorno coma di acceso fuoco: eie. La Dacer osserva
clie Plinio non si ricord ili questo luogo allorch

149.

scrisse: Homerum calidiorum fontium mentionem


non fecisse demiror, cm alioqun lavari calida fre-

quentar induceret. Videlicel quia medicina tunc non


erat haec quae nunc quarum perfugio uttur. Lib.

XXXI,

c. 6.

riscaldare.

151. Sipsi', nell'estate, OS, ti, n. da

m. da hr\vvu>, lavarequesto verbo indica propriamente it lavare

flrtfvoi, lavatoi, lavacri, bs, of.

153.

Mta

che'

ce: mentre parlando dei


i pannolini,
corpi dicesi io'vw, e dei piedi o delle mani si dice
le vestimenla,

wVtw.
iSi. Xsfooi, lapidei, di pietra, os, a, ov, lo stesso che
UiVoff.
159. UpUiov, vittima, invece di jspsov, da rspts, IwS, m.,

sacerdote.

J-

163. Tpw^uiffi, corrono, 3 pi. pres. indie,


per Tpo^w, da to-^oj.
170.

att.

da

rpwxw

Ed il

cuore mi geme per Ettore, il quale mi abbruci


molte cosce di buoi sulle cime d'Ida di molte falde, e
talora anche nella sommit della rcca; etc. Era co-

stume de' pagani


sulle montagne,
luoghi

alti:

abitassero

Quindi

di sacrificare agii
e,

come

si

Dei sulle colline,

esprime

la scrittura

su

perciocch erano persuasi, che gli Dei


particolarmente ne' luoghi pi elevati.
al suo popolo di ro-

che Dio aveva ordinato

vesciare tulli quei luoghi alii che le nazioni avevano


profanali colla loro idolatria. Quindi pure il rimpro.

191

vero fatto a lami re: Excelsa nonabstulit.


x.wrxirritias, trepido, colpito da timore, pari. aor. 1
alt.

da xa-rd. e irTiCofm.

a.|xvr, arbusto, oS, ov, mi V- lib. 11, v. 156.


ritessendo le or192. .vix vi vrjjv > investigando, indagando,
me, part. pres. att. da vi^vEiiw, f. tfw, e questo da
'

''

7^-voS, oS, n., orma, vestigio.


221. irpo'jr'jJQXfXJvBu.Evas, prostrato supplice ai piedi,

da-

Digitizod &/

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i97

LIBRO VKTESinOSECORDO

vanti a, pan. pres. pass, colla ripetizione della prep-

i.244.

wpb per indicare un'enfasi maggiore. Da irpoTpaxvliVSo^aj, che e da xiAwSw o xvXi'vSu.


?iSwH, parsimonia, risparmio, -h, fjs, f. difSiao|*ai,

risparmiare.

257. xipSoffyvTi, con astuzia, coninganno,

da xip-

i\, inS, f.

oS, tos, n. che talvolta significa appunto astuzia.


254. 3-soiS Vi$[ji3-a, chiamiamo gli Dui Lastimvnj gli
,

Dei ne Steno testmonj.


258. pw.Qviwv, dei patti, delle sanzioni, , as, f.da pw,
convenire, adattare.
257. Kafifiov/iv, la vittoria, per ttetrufiovia,
f. che vale anche perseveranza, da Jtarantvcn, Muraria, ri-

manere costantemente.
261. cLXaart, acerbitsimo, abbomtnato, oS, a, ov. Propr.

memoria, apportatore di
mali incancellabili dalla memoria. doricam. in-

significa indelebile da/(a

vece di
v.

Skwros, da Xi|&w,

dimenticare. V. lib. 12,

163.

Cyvij(j.oo^vas, patti, convenzioni di societ,

da

ffvvi\ntov, ovoS,

sieme, con, c

"](J.(,

m.

271. 3-psc

vivr,

me. V.

socio, che

f.,

tws,

is,

f.

ti, tjS, f.

d iXvffxm.

tutte cose insieme, tulli

lib. 2, v.

da avv in-

andare.

270. virXv^ts, scampo, salute,

dolori insie-

439.

280. i t%i\S, avevi saputo, conosciuto


l

piacchep. sogg. med. col pleon.


l'nitica inserzione di

per

ti

invece di
dell'in,

tongo

ti, in

n, colla

'

m.

f.,

il

dit-

da

Lp-

sottoscritta.

281- -pritiffa, loquace, cianciatore,


Tios, w,

TStis,

ovvero col-

v,%tis, dalla 1 pers. del

pccb. i|$iv, ind. del verbo stBw , cangiatone

i)5,

oS,

m.

f.

senza misura, sciolto da misura.

e da VoS, tos, n.

Vi'xXowoS, fallace, ingannatore, oS, ov,

m.

f.

da

Wtx\i.irru>, o xX-tttih, ruftare.


WliEa^eijIinveceld lirlw, od VXov, 2 sing. imperi',

med. da

jr-ltfiSi

291. i'rt'Tliyx.^f

'

indietro

/imball, 3 sing. aor.

chiave ojhsmca

49.S

i pass, indie, da 'roirX,^, mandare in fallo, far

sbagliare.
v.

**.

293. xaTtfbiffees, mesto, essendo col volto dimesso, pari.


aor. 1 alt. mascolino, <*S, eefet, av, da koctt^ui,
essere di vallo dimesso, e qnesto

che ha

294.

Chiam
e

il

il

da xawrfJis, colui

volto abbassato.y.xotrfyti* al lib;13,V.Si.

allora

ad alta voce Beifobo dal bianco scudo


una lunga picea; ma quegli non gli

richise di

era presso. Ettore se ne avvide nel suo cuore, eie.


La morte di Ettore accompagnata da circostanze
tutte notabili; quesi'abbendooojn cai egli si vede .ac-

mirabilmente l'interesse che noi sentiamo

cresco,

per lui.
301. Aliti, scampo, l'evitar, a, a*,t. e jon. n,

T|S,

da Xito,

evitare.

304.

Non per fia

che io perisca senza aitarmi.m.Ca que-

Omero

sto detto nobile e appropriato,

(dicono alcuni

comeutatori) quasi condanna se stesso, avendoci dipinto Ettore troppo pi vile che non conveniva a tan: ''

to eroe.

"

'

"

"

senza gloria, eie. Dello nobile applicalo pia volte felicemente da Cicerone Leu. ad Attico 1. 10, i; 1. 13,
18. Tratto eroico scappato ad

Omero, che condanna

quanto precede, c fa conoscere che


sentiva assai bene che

nemico

il

"

fendersi coraggiosamente.

il

poeta slesso

di Achille

doveva di-

305. laso^ivoim ai posteri, a qmlli che saranno, per irf,

n, ov, part.fut. 1

f*(off,
cTftl,

med.

poet. con doppio


"'

'''

essere.

319. tv%xtoS, bne acuto,' is, ids; m. e


cbtil,

"

punta'.

328. \oiVK%v\vy, la gola,

Iti,

328. rf^pttyov, la gola,

yoS

Wt*

il

suono che

huritjfa, curavi, li

siug. imperf.

-'"''

!)r

as,

t.

il collo, oS-,

.'

da

tv,

o*.

da

bene, ed

i\i -ips,

bvym Ditesi

tf<>apa-

emette dalla gla.


prendevi pensiero, rispettavi,

gionic. invece di uMtitfiV, tri-

ma

f.

.->'

si

med.

o|Aj che da cVrS, iSos,


le vendetta,

joule.

'

talvolta

TI

Lib. 16,

v.

388, che va-

anche curo, considerazione.

Digitizod &/

Google

LIBRO YLKTESHIOSECtylDO
.

499

334. XtXsi'ufMjv, era italo lascialo, pers. 1 del piucchep.


pass. jon. per IXtkawnr, dal verbo IsiVw.
^1x^0^. difanteiwtio, slrasteranno, 3 plur. fut. i

336.

da iXxlw, f. *ltfw,.che da t\xw.


ixS, indegnamente, turpemente, invece di Auxtis.
V. tfxj^w, *! lib. 16, v. 546, ed tmS, lib. 1.
Txw.
v. 340, lib. 10, v. 483, dall' prv. e da
e f. Propr.
349. xotfiv*ip<ra, anti volte tanto, os, of t
xoHi, venti,
tale da contendervi venti persone, da
alt. indie,

e oify, contendete.-.
386.

flr-poriotfffofton

j,,

presagisco, predico, 1 sing. pres. ind.

ned. da irpTi per wps intiantt, e da Uffffojia, ohe


da cova, f)S, i. lalvolia augurio, voce profetica.
388. [Aiivi^a, tra, tVo celeste, , tos, n. da fMiviS: al lib.
J6, v. 62, fj^n^fAs, oO, in. vale lo slesso.
non ti sia cagione di qualche castiguarda che

Ma

go degli Dei in quel giorno nel quale Paride e Febo


Apollo, ancorch prode, ucciderannoti sulla porta
Scea. etc. Ecco la morte di Achille secondo Omero.
altre antiohe tradizioni narravano, che, essendo
andato Priamo ad Achille per riscattare il corpo d

Ma

Ettore, conducesse Polissepa sua figliuola con se, per

muoverlo a.compassione maggiormente, e che Achilconsorte.


le preso d'amore per lei, la chiedesse in
gli fosse conceduta a condizione per che
segretamente in un tempio di Apollo, popreco discofilo di Troja: che ivi portatosi, al giorno
Ritrovasse anche Paride, il quale, neluccidesse Achille le re odo lo, in

La quale

la sposasse

scritto,: vi. b

l'atto del rito nuziale,

un caleagno al tendine, che tuttora diecsi di Achille:


parie, perche Paride dirigesse il suo colpo a quella
lui corpo;
ch quella spia fosse vulnerabile nel di

immerso,
mentre anco narrava!: che Teli lo aveva
per un calappena nato, nelle acque stigie tenendolo
rimaneva
cagno, il quale, non bagnalo da quelle,
presa in seguilo la
perci soggetto alle ferite; che
...

Ncopto kmo, figliuociUa di Troja, Pirro, detto anche


Polissena sulla tomba del
lo di Achille, sacriBcaise

CHIAVE OMERICA

300

padre; delle qnali avventare per non dica Omero.


Qui purB egli attribuiice il dono profetico ad Eilore
moribondo, come gii lo attribu a Patroclo.
ty, t. Cosi in questo luogo. V. lib.

. 370. fviiv, la statura,


1,

V.U4.

infin. pres.
373. j*<p*ipao-3-aj, a trattarli, a toccarti,
questo ripetesi da
pass- da A|*fi ed Aoww; toccare, e
*S, f. lodo, e da vrop.u,. Propr. poi fA-

fJi,

>>'"'"
"'
$fi<TSK*<. ;
indie, alt. da rt396. Trptive, trafor-; for, 3 aing. acr. 1
TpA/vw, per Tir^aivat, che da virpow.
-

'

'

397. vipwiB eafeaono, a; ns, f.


invece di , ns,
406. xaiiwrpTjv, il velo, jon. n, ms>
x.st'kvirrut,

occultare.

f.

da

."

pres. ott. pass, da ff|xw,


411. ay.vxoi'ro, ardesse, 3 sing.
attivamente, atterrare, consuf . %<a. Propr. significa
conawmare, e pass, come qui da 0u,bxjea.ai , ere
ma(o, perno estere abbruciato od ardere.

Xit-vu, 3 siog. imperf.


414. XXiTAvf'i supplicava, per
da iiraVEww,
indie, poelic. con doppia X pel verso,
f.

crw, e questo

da

jtVpov, /ango, oS,

Supplicava

Xi'ffffofWW.

ot,

m. o

V.

f.

lib. 18, v.

875.

egli tutti avvoltolandosi nel letame, e

mando a nome

ciascheduno: eie.

La voce

chia-

del testo

meno, stabbio o letame, ma sembrando immagine disdicevole, che un re manifesti il suo

denota, per lo

dolore con plebea vile disperazione, traduttori generalmente si prevalsero della voce fango.

428.

W^opnS,

infelice, di triste fato, oS, ov, ni. e

Siis e v.pos, av, va-, destino.

f.da

Leggesi anche Sff^opoS,

431. P6 10 [*', vivr. V. lift 16, v. 853.


ov, ov, n.
441. &pv, opere, lavori, ricami,
448. itEpxi'fe, la spota, 't$, %os, f. Prop. l'osso minore del
B " '"
"' "
i

'

braccio.

451.

ir.vpi\s,

'

della suocera,

w,m.

ixvp's,
"

4t0.

Vedi

[iaiviSi; furente,

3.S,

lib. 3, vi

u passa,

f.

e'

jon.

-ti?

i\S, (.

da

172.
s, Sos,

f.

da

(Aotivc-

tlBRO VIWE^JH0SEC0flftO
467.

xvuaaw,

cadde svenuta, 3'sing. a. i


coq doppio ff,da xaww, che da

spir, esal,

indie- alt. poelic.

<

x&irvat:

,;.

..

469. xtxpi^aXbv, laretieeUa, lamitra, oS,av, m. da xpi)ttid. la rete colla quale tenevano le donne raccolti

capegli.

i-.,

476. dtf&fcS*, lungamente, coantewnis. V. lib. 21, vero

...-so.M.

...

..

<

..

,.

484. Intanto ancor bambino del tutto

il

figliuoletto che

tu ed io generammo, sventuratissimi; etc. Questa

enumerazione de' mali, a cui soggiace un pupillo ordinariamente, a buon dritto lodata fra' luoghi pi
belli di

Omero.

.,

490. -ravaqikixa, tutti i coetanei, compagni, i\, xos, m.


e f da-nUg, xob, coetaneo, dai ikutia, as, f. et
.

qualunque.

491

(*!.

<

wrtftv tiftyxs, r-otirisfo. scacci, depresse, per farth


l*wx, dal verbo vwtj^iiw:
att.

di forma-attica,

pers. 3 sing. perf. ind.


-

-s

409. Si^v-, bagn, 3 sing. aor. 1 indie,


rigare, oagnare.

att.

di

Sfamo,

ir-

Taluno mosso a piet gli accosta alcun poco la ciotola, e gli bagna bens il labbro, ma non gli bagna il
palato; etc. Bagnar le labbra e non bagnar il gorguxzula era presso Greci un proverbio, per dire dare un picciolo e avaro soccorso che non solleva, ma
i.

lascia nella miseria.

frase non

Madama

pu conservarsi

rebbe bassa.

U Bitaub

Daccr dice che questa

in francese

perch riusci-

fu pi ardilo di lei-

ben misera una lingua per

Sarebbe

cui ogni espressione natu-

rale e famigliare fosse bassa e ridicola.

Tocca

agli

genio a vincere queste schizzinosit capricciose delle lingue ebe non diventano leggi, se
scrittori di

non per

l'altrui pusillanimit.

496. [tjuaceMis,. fleto di padre, e di madre, Hs, ioS, m. e


d'ogni parte, da p^i e
f. Propr. significa fiorente
Uwi fiorire, vegetare. Parlandosi di un tiglio che
;-.

ha

il

sostegno dei genitori chiara la metafora.

CHIAVE OBERI C

302

Uiitawv, percuotendolo, scacciandolo part. pres. alt.


da 'rioVia, lo Slesso che viirroj. Lib. 2, v. 80.
802. viwax^tvcay, lagrimando, dolendosi a modo di bambino che vagisce, part, pres. alt. da v-i\m^K*,i caa
si

forma

<la

vtiwjqs, ov, m., infanto,

bambino, e da

^Eri/, dolersi.

508. .1TQ waTps fj.u<rp!V, privato del padre.


513. iyxittiiat, giacerai, sarai avvolto, 2 sing. fat. 1

med.

del verbo 'iyKSi|Aai, composto da Iv, e xi/fusi.


.515- Cosi disse piagnendo, e le donne coi sospiri V accom-

pagnavano.

commutatori hanno osservato che quenon sembrano convenevoli ad Astia-

ste lamentazioni

tile, perch vi.si deplorano le sciagure degli orfani


plebei, mentre qui si ragiona di orfano reale, ehe,
mortoil padre, ami rimanevo: erede del trono in tutela de' congiunti. Non erano pertanto possibili in lui
tanti infortunu, i qoralt Andromaca va deplorando,
i

scoliasti poi del codice veneto dichiarano questo


luogo, per le medesime ragioni, alteralo, e ne rigetfili

tano ben tredici versi

come

apurii.

Digiiizcd

t>y

Google

LIBRO VENTESIMOTERZO

GIUOCHI IN 'ONORE DI PATROCLO

6.

piupts, attui cari, invece di ipinpot, da

che d
IO.

maggia

ip,

particella

significalo delle parole a cui

forza

amsee, e da spato, amare. V. lib. 3, v. 47.


saremo iieltati, invece di rotp2 med. sog&. V. lib. 8, v. 701.

si

TTsip'!r ii(*ff3-a, ci

vrjpu^Kti 1 pi. aor.

Poich avremo preso dilettodelV angoscioso pianto, etc.


Chi non sente la propriet e la squisitezza di questa
espressione, non fatto n per la poesia n per la
La dolcezza del duolo la frase favorita da

morale.

Ossian. Cosi anche

rie' latti

e nelle lamentazioni v'

il

suo piacere; poich tristoaver perduto alcun amico,

ma dolce il

risovvcnlrsene e vedere in certo

quel ch'ei
ben dello da Omero:
lui slesso, e

modo

quel che fu. Quindi fu

f, e

Disser, e in tutti dest desio di pianto.

che la
il Pindemonte ne' suoi Sepolcri disse,
gioia del dolore scorre per tutta l'anima; ed noto
quell'umano dettato, che anche il dolore ha i suoi

Anche

piaceri.

21.

y.. Siffatf^a,

da

da

ridurli

bruiti,

dividersi, aor. 1 inf. meo", da

rhp poi acc. neutro

pi.

da forno brani,

Saponai, dividere:

usalo avverb. da u>? t jh f

bv, che vale crudele. Perci la frase significherebbe

da

dividersi in

modo

crudele.

d.

spogliarono delle armi, deposero le


pass, indie, da ^wwl]^o(*cti,

26.

w^ww-Xi^ovro,

29.

rt?Qv, convito funebre, oS, ov,

30.

iip'txftav,

ormi, 3

si

pi. imperf.

fnwli^w, che sono da

passivo di

cwr c da VXov,

arma.
m. Vale propr, sepol-

cro, da %.irTui, seppellire.

muggivano, 3

pi. imperf.

da

indicai, alt.

piyfioj, che propr. significa bramare, sospirare,


quasi imitante il sospiro che emettono i moribondi. K
da opyo[*i, appetire, che oell'impcrf. conserva l*o
iniziale invece che

cambiarla in

l'aumento.

ut per

abbrustolati, arrostiti, panie, pres. pass, da

33.

(U.VOI

34.

xortA'iipy'rov, scorrente,

lvu>, abbruciare, abbrustolire.

m.

f.

abbondante a

da
quan-

tazze,

tazza, e piw, scorrere: ovvero

tjs, f.,

oc,

rivi, oS,

Propr. significherebbe o scorrente

xdtXti,

pu raccogliere nelle palme o cavit delle


jsotua.1), palma, ed ptu, attingere.
iY per Giove. ,. non sar mai che al mio capo si accosti lavacro, se pria non ho posto Patroclo nel fuoco, e non gli ho innalzato un tumolo, e non ho tosato se ne

mani, da

43.

ta

la

chioma

capelli sopra

Era usanza comune di recidersi


si piangeva.

eieil

Questo costume

sepolcro di quello che


si

trova chiaramente indicalo nella

scrittura. Ezechicllo dice


te

sopra Tiro:

et

radent super

calvitium.

pernSsiv, dal verbo

80.

.tyu.tvat, portare, fui. i inf.dor.

53.

<rcrL>|jUvwS,

81.

xlt^ctffto*, lambivano gorgogliando,

62.

u.fXtS'fio.iwa, le cure, gli affanni, a, ras, n.

69.

Tu dormi,

prontamente, con

tarci eccitare, colla

ff

zelo, avv.

da ffw, inci-

raddoppi atbui vale lo stesso.


3 pi. imperf. in-

da -a'm'Qjj. Qui indica prpriam. quel rumore che fanno le onde contro il Udo.

die, att. gi unico e poetico,

Sofi'vtti,

osserva

rano

da

(tt\i-

curare.

il

me:

Achille, e ti sei scordato di

Pope che

la tenerezza

tulli

etc.

Ben

sentimenti di Patroclo spi-

pi interessante.

Lino VENTESINOTERZO
e. 72.

505

(ta(*o*Twv, dei riwrttVtaw, ots, pari.fi.^.Mt. m. da


Kfkvu) che vale talvolta 'anche ammalarsi. Incontrasi pure nel medesimo significato r.SKfivixoTts.
Seppellitami incontanente, onde io possa entrar nelle
,

porte elVorco: poich ora

me

ne stacciano le anime, ombre de' defunti, He. Gl'insepolti non potevano valicare lo Stige e l'Acheronte, siccome vergiamo
in Virgilio.

74.

XcUtjuai, erro, vado errando,

7.

che da Xoftoti.
da .'iu.fxt per
raddoppiamento delle lettere fatatali. Quindi all'inf.
XakiiffBai, ed al participio J.^X^usvoff.
p, TVpbs \t.&x$>rt, avrai consumalo col fuoco. Pro-

sing, prs. indie,

pass, da *W&ijf, invece di Bivjpf,

Altri pretendono che sia perf. pass,

pr.

tirare a sorte, d'onde la presente voce


rendere partecipe, ed anche acconter la

>yx*vw,

significa

torte.' Perei* la frase pu tradorsi


poich mi avrai
accordato la torte dei fuoco, del rogo. Aik^iyrt
pi. aor. Ssogg, ali. gjonic. per raddoppiamento invece di &xvirt fa \arxvw r verbo irregolare.
:

3
79.

ptixM,
die, alt.
ti,

SO.

Ed

assorb, fece

da

pufi-

tua preda, 3

x al *w,

spaianearsi all'intorno.
te, o dei-simile Achille,

anco a

perire tatto

mura

sing. aor.

in-

che propr: significa aprir

sorte fatale di

bennati Trojani.ete. La medesima predizione gli ha fatta pnr Ettore spirando,


nel libro antecedente. Qui Patroclo narra come avendo egli ucciso da giovinetto per rissa, provenuta dal
te

de'

giuoco degli Astragali, H figliuolo di Amfldamame,


tsiWcovr presse Peleo, II quale poi Io diede per
satUlteadcWlIe'.Alu-oTesie osservatone! lhVIX,che
Ffinice,ajodi Achille, era pure

82.

l^iffftmdt,dirii

88.

iffrpa.-r&.otttt,

un omicida

smg.full med.

di

fuoruscito.

i^V-dall'inusit.

tyw. Qualche volta fcper fot. 1 di I^SofM", gioire.


per gii astragali, per gli ottoni, os,

o, m. Cosi in questo luogo, ed esprime un coiai


giuoco usato presso i Greci. Del resto vedi il lib. 14, ver-

so 466.
Chiave Omerica.

99

cium:

oli

i.90.

vSfxtrfS,

aw.

mbmc

utnatiantrute, cortese mente

iirfm, sepolcro, s, oO,T.


e jonic. *s.
/-ora. *,

91

ffopiis.

92.

d^op**,

m. E

cosi

d'ambe le parti
chiamalo questo vaso per awr esso
e
le orecchie, onde portarlo: da &pp

manichi o

portare.

tio),

97.

.^.^VT. MlretNisuhme, abbracnat,,

pari. dual.

da u.?ipAM-w. Cosi qni.


""" r *
JW' m P 01 * 0, f ' r
102. .rwpwrtaranfrtyj
mani, 3 sin-, aor. 1 indie, alt. composi,,
ft A lf.do le
aor.

da

att.

ow

ctowb

con e da
che da vraravh,

W,

f-,

**rept

cri

*tP'f, eo-

^kTaffirw,
poi qeste voci si ripetono da
raftwviMwoM con n corpo o con no prfrctimcme.

\mbedue

Quinci finalmente **ris, f,

i>.

ampio, spazioso.
per

o/Pin-td, in gi, e
116 ivav-ra aTT, ^apav-ra,
di ivtorn. *aspre w>. Avverbi pam in luogo
Tavnis,
-ravrn, vraprry, da vavr-te,
inpwriis, foff, m. e f. aggettivi significanti erto,
dalle particelle tari.,
canalo, scosceso. Si formano
incontro.
xa-r, rap, e dal verbo vrw, andar
123. ^rpos, tronchi, alberi, . oO, m.
tumulo, ov, ov, a. da
126. -nptov, sepolcro, monumento,
i,

terra.

proprio di cbi combatte


132. *paiJTo;j, combattenti,
panne
dai cocchi, i\S, ov , m. da -rapai e
pt. imperf. ind.
135. xar.ottivvov, coprirono, investirono, 3
lo slesso che w,
alt. da * T a<*vw, che da ttto,

**'
ammaccarono

''''

,.v*fiffc, e

139. vfaov,

plur. imperf. indie,

alt.

v'tw
filare,
poeL da vijiw, f. 'flffw, che vale quanto
A
dividere, aecwmwiTer141 Stando in dwparte atta pira tos la bionda chioma
Sperchio, etc. Sperfiorita, ch'eglimudrivaat fiume
quale nasce dal monte
chio, fiume della Tessaglia, il
,

>'

'-'

>

>

Pindo. La consuetudine di questo volo s'incontra

al-

figliuolo dell'Autre volte nell'antichit. Meninone,


rora, offerse la sua capellatura al fiume Nilo.

DigitizGd

bjr

Google

v.

147. nra,$ avTS-t, ivi stesso.

non sanati, oS, ov, in. e f. invece di


ha i testicoli, composto da tv e 8pvoS

integri,

svopxjS, che

m.

testicolo.

132. Cos dicendo pose la sua chioma nelle


mani del caro
amico; eie. Molte di queste usanze funebri
hanno una
semplicit clic interessa. Gli abitami di Olahiti
rice-

vono sopra alcuni pezzi di stoffa le lagrime


che spargono e le offrono al defunto. De Meunier.
160. rcxyo),

duci,

principi, s, ov,

nare. Alcuni codici hanno b

m. da

tw.

-r.a<jw, ordi.

163. XTltitvts,i curatori, direttori del funerale, wv, avoS,


m. da xfios, sos,n., funerale.
109. SpT, scuojati, he, *, r. Altri leggono capre*.

170. Poi vi pose sopra anfore di mele e di olio, chinandole


sul cataletto: eie. Le urne di mele,
perch il mele era
consacrato ai morti; le urne di olio e di grasso, perch servissero a infiammare il rogo.
186. poSsvn, di rosato, US. saffa, tv, da pe-ov, rosa.

187. oVodpv^oi, lacerasse, scorticasse, 3 sing. pres. on.


alt. da irovyw, lo stesso che iroSpiurrw,
da

SpwTw,

che da Sps,

f.

quercia.

Xxvarfyv, strascinando, pari. pres. alt. da Xxvetri~Cw, che da IXxbto.


191. axi\\, disseccasse, 3 sing. aor. 1 olL
eolie, ed atticam.cbe gx%kftu,ai, ,a. i. soggiun. alt. trxr,Iw, ns, yi, aor. 1 inf. dz.9>\cu, da axWw,
secondo
alcuni, che rifiutano l'origine da o-xkWt,
perch
dicono che uscirebbe in tfxsAq. Altri
invece lo vogliono e pi giustamente forse da tfxXto, perch
uxWka/ non suonamaiun senso di questa
natura, ma
significa sarchiare, lavorare.
223. wft^iov, di un figlio gi sposo, os, 0 v, m. Presso Omero
indica appunto un giovine che da un anno o da
pi
.

anni abbia menalo moglie. Del resto vale sposo, coinu.vupf*, ne, f sposa
225. tyiriitpv, trascinandosi quasi rettile, panie, pres. att.

da pw-^oj,

f.

<fw, che.vale quanto 'pww.

CHIAVE

508

'Ewff<fpos, lucifero, stella annunciatrice deWauroro, oS, ov, m. da Iws, invece d 4[wS, btos, avs, f.,

aurora

e ylpoj.

236. Alride, e voi altriprimali degli Achei, primieramenquanto si estete spegnete il rogo col nero vino per
le ossa di
te la forza del fuoco, poscia raccogliamo
Achille
eie. Al Terrasson pare sitano che

Patroclo

237.

Atride, quasi a
dia queste incumbenze al re de' regi
cavillosa qualosuo inferiore. L'osservazione riesce
e il modo con cui
ra si consideri la qualit dell'ufficio
viene commesso.
spegnete, estinguete,

0-fJtfar',

pi.

aor.l imper. di

fffiivvwtt, verbo irreg.


del rogo, laddove gh
241. Perciocch si giaceva nel messo
nell'estremit, caaltri si abbruciaoano in disparte
Le ossa di Patrovalli ed uomini alla rinfusa; eie.
dalle altre che dal loro
clo qui non si .distinguono
sicuro a disceruerle.
posto, mezzo che non era il pi
di Achille si conoscoPresso Quinto Calabro le ossa
gigante.
no dalla mole quasi di

raccogliamo, riponiamo, 1 pi- aor. 2 sogg.


poet. per -u>y.iv, da ri&i|Xi.
innalzato, poetc. io luogo
247 rj&nftsvaj, che sia posto,
doricam. per tiS-vc, pres. inf. alt.
di r&tyvi>at

244. 3-qu,s*

di

2B3 SX170V,

..

,.

meglio di
raccolsero, invece di avoterov, o

\ly*>.
AvUyov, 3 pi. aor. 2 indie, alt. da va, e
fondo, 3 pi. aor. 1 med.
385 -ropvwffuvro, dipanarono in
ciffw.che da rpvos,ot/,m.,
ind. jon. da ropvw, f.

verbo vale pure tornire.


ti torno.- e invero anche U
giuochi. In frase, come a que258. ttavtv &ya*a, istitu
iililutre.
sto luogo, i^vw significa
manico, ttS,ta<rx, tv,
264 (irtiivra, che ha, od avente
manico. Monti traduce,
da ovas, aros, tt., orecchio,
a doppia ansa.

os,
$iwxaiixotfi|fcwpo, capace di ventidue misure,
r n.,
ow.m. e f. da Sfcw, xi lxotfi, e (*rpov,

W.266. l%irt', *eienne, di tei anni, i)S, toS,


m. e f. da
tos, fos, n., anno. Leggesi anche {-at7-v|S.

Ppi^os,

/feto, os, os, d. Significa

tanto

il

ed-

feto vicino

ad

uscire alla Ince, quanto il nato da poco tempo, e si


adopera questa parola per indicare
parti di ogni
i

specie di ammali,

non escluso l'uomo. Quinci

slro Brefotrofio,
xvtovffxv, gettante, part. pr. fem. da jcuw,

268.

f.

nilo-

tjffw.

XE^avSra, capace, contenente, &S, va, bs, da


x,&Zp, il cui pass. med. x^aSa, d'onde per l'inserzione della v xixav%a.

270. dpQi&srov, stante in piedi d'ogni parte, che pu potarti d'ogni parte, os. ov, m. e f. formato da ua't

vpiarov, non tocca dal fuoco, os, ov, m. e


Tvp, ps, n., fuoco. V. lib. 9, v. 122.

f.

da

285. tTTiiw3-, accingetevi, mettetevi ai punto, 2 plur.


pres. med. indie, da arii.hiy.ai, che da arilha,
'
apprettare.
287. Svtp^tv, torterv, presentar ansi, 3 pi. aor. 1 pass,
gionic. indie, in luogo di %ylp&rjaar, da yti'pw, ra-

dunare, antfar naoa&onao.

S" primissimo

il rettor degli uomini Eumelo, il cafiglio di Admeto, adorno di scienza equettre. etc.
Le sue cavalle erano migliori di tutto l'esercito. Apol-

ro

lo stesso le aveva addestrate,

come afferma

il

poeta

net catalogo al verso 147.

289. ix.ix.aaro, era inttrutto, perito, 3 siug. piuccheppass. indie, di


W; ornare, abbellire.
310. (iapdiaroi, tardissimi, lentissimi, os, n, ov, in luogo

di Pp&jo"ros. Questo poi superi, di /paSs, tt,


che propr. significa breve, il cui comparat. (ipx-

irtpos, (Jptrcrwv, invece di

ppatiuy,

lib.

10,

v.

226. Al superl.si usa per anche ^palbraros, *,ov.


311. dfprtpa,, pi veloci, OS, a, ov, dall'aw. >ap, tosto,
continuo, Lib. 1, v. 349.
.317. iptx,3-ou.ivnv, agitata, os, n, ov, pari. pres.

ip^S-w, agitare e rompere.

pass,

da

Cill.HL
.

OHEHICA

precedente, iov, vsx, ov, part. pres. aH.

325.

TpouxofTa,

327.

da vph ed l^w, P oeL P er fpQtyj*>v.


p/m, Ina, braccio, i, .s, i. Vaie anche pasto.

uaa misura

di sei piedi.

329. ipipitxrai, tono inchinate, piegale, jon. per Ipriptiau.tvot ta'i, fatto da ip-Tips^raieome ppSa-rai al
lil).

12, v. 431,

ipipuffTai poi 3 pers- sing. da

pjip(('o>a(,pass. passivo fatto dal passato attiv.ipi;ptixa. col raddoppiamento attico invece di ypaxa,

da ipow,
to,

fortificare, appoggiare, metter

dirimpet-

attaccare, ficcare, mettere a terra; tirar saette,

minacciare, mettere

fondamenti.

330. QvvoxTitriv, nelle angustie, dove sbocca la via, M.,


f|S, f. invece di auva^, da <tuv;xw, costringere.
332. vitifera, meta, a, t]S, f. da vbaauj, pungere, forare,
forse perch quelli che vogliono raggiungerla ecci-

tano colle calcagna cavalli al corso.


incalza, aor. 1 imperni,
i

337.

xivffatt, eccita,

da xivrui, che

talvolta sia per

med. 2 pers.
xvtw. Altri dicono

che stia per sincope in luogo di %tvvflm t che anche aor. 1 imperai, med. del verbo xtvriw. Kivcrai
pu essere ancora a. 1 ini', alt. dell'istesso modo. Vi
sono alcuni che vogliono che sia iu luogo di xivn<fat, che anche aor. 1 imperat. med. di xtVTtfyu,
che suona lo stesso di nitrita.
340. iirotvpiv, urtare, toccare, impacciarsi, iof. pres. alt.
contralto, da hurocvptu, che del resto ha ben altri significali, quali sarebbero di godere, e ritrar danno,
ti oh che d conseguire.
343. TtyvlayptvoS, cauto, oS, n, ov; pari. perf. pass, e in.
vero ifuXo'o'op.ai o yvk-aaoj significano, osservare,

guardarsi, evitare, custodire.


344. wpKtffTio'3-oc, sarai portato oltre, 2p. fui. 1 sogg.
invece di aaifyb&mtf colla 8a riempitiva, da wapittltxvvu;, verbo irreg.
358. Stettero tutti in ordinanza: Achille mostr toro la meta da lungi nel campo piano, eie. La consuetudine
di questo giuoco era d correre alla meta, girarvi in-

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LIBHO VENTESMIOTERZO

'ili

torno, voltando a sinistra, e poi ritornare alle mosse.

Ora quegli, che stava


nistra,

aveva

gli altri

primo

il

mosse

olle

mano

si-

vantaggio di pi breve cammino, e

il

gradatamente,

e perci

decideva a sorte

si

del posto.
v.

361- nsfXVwTo, osservasse, notasse, iuvece di [a;jj.voito o

meglio

o.u.voIto, a

luogo

in

di

ftififgrro,

passato

oliai, pass, di fi.vtthy.cit.

362. isipav, alzarono, levarono, 3


invece di

vupav da

Stavano tutte

pi.

oor- 1 jon. alt. ind.

ilpd).

colle sferze alzale

percotevano

colle parete;

eie-.

sopra

cavalli, e gli

Virgilio imita questo

passo in quei versi delle Georgiche

lib.

verso

Ili,

103 a 109.
368. irlvarn, awtcinavans, radevano bassi, 3
pass- giunte, da

-ttj'vtju-i

sin;;,

imp

che irihi-'Cw, di

lo stesso

significazione attiva, mentrecch viXvctpaj lo stes-

so che ir.^'Ci o\j.ai sono di significato neutro.

383. Se Febo Apollo non


etc.

contro

si fosse stizzito

Perch tentava

di

trapassare

le

il

Tidide,

cavalle special-

mente favorite da quel .fiume, come poco anzi


tato.

no-

Apollo s'interessa per Eumelo e perch si ricor Aglio del suo antico padrone Admeto,
Diomede che

da che egli

a cui servi di pastore, c perche odia

ebbe la tomerii di affrontarlo. Eusiazio.,


385. Crucciatane questi, e gli caddero dagli occhi

le la-

i/rime eie. Virgilio:

Tarn vero cxarsit juven dolor ossibs ingens,


tacrymis curucre genae.

iVflo

Chi maravigliasse di veder piangere Diomede per cosi


lievi cagioni,

dopo averlo veduto intrepido

giori pericoli,

Tu

piangi,

Vedesti

il

si

ricordi

liei

ne'

mag-

versi del Tasso:

Soli man, tu che disi rullo


regno tuo con ciglio asciutto?
<>

Gli uomini grandi nelle circostanze luminose sono pre-

iglzed by

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jCUUVK 0MU11CA

112

parati alla resistenza e vegliano sopra di s,

doo cos

nelle minori.
.

387. kp'-ir^Ho-^v, furono rallentali, 3 pi. a. 1 pass, imi,


di j't.wrw, che propr. vale affliggere.

588. ili?r,pfAS'oS che aveva ingannata, pari. aor. 1 raed1

da iXsfa/pw

lo stesso che

i^a/poffai.

ti laceri, fracassassi,

396.

3 siug. aor. t pass.

jon. da "-pvWi'Cui, o S-puWitiaw, che propr. significa


susurrare, mormorare, da S-pXlos, ov t m., susurro,

mormorio. Nel primo

significalo si

formerebbe da

'^pavli^uj e
frangere.
420. pwyiis, apertura, frana, s, oO, ni. come pwyri,
f. da (t^fi^i, verbo irrcg. frangere.
422. p.<*rp o^s, concorso dei carri, a,

cefi, f.

d'onde u.aTpo^w, correre iiwteme.


431. oipa,
it,
L

ti

"ilS",

da Tp^tu

tratto, ti getto, ov, ov, a. lo stesso che

%it,10

fosse da opto o da pouw. Lib. 1, verso

come

e 318.

435. t}uyx.bpaitav , li eoiiidewero, ji rfOMero,

da ouyxvpw,

oitat. alt. eolico

pi. aor. 1

t, ffta.

453. ^pao-ffaro, vide, distinse, j sing. aor. 1 med. da fpZ) ou.ai, che qui ha tale significalo.
488. yi^ofxa, vedo, conosco. Cosi qui, da vyi, %s, f.
459. irapoivspoi,primi, aS, a, av, da iripoS. indica la priorit sia di

tempo,

sia

pare

di

luogo.

474. XajSpUat, aarrici,t>ai cianciando, 2 sing.pres. med.


poelic. in vece di Xappsiwi, da lppiboftou, ewera
precipitoso nel parlare, che da Xppos, vorace.
lib. 2, .

V.

148.

Idomcneo, perch dinanzi a


Questa contesa pu sembrar grossolana e poco im-

noi vai cosi vaneggiando?

portante,

ma

per naturale (dice

il

Cesarotti), e

corrisponde al carattere un p ronzo e bruscodi Ajace.


i), %s, od ov, da \-

479. Xappajpiiv, loquace, ciarliero,


fjpos,

481. iXupa;

ed /foplw.
lo

briglie, ,

331. ^xicros, lento,

men

un, a. pi.
destro, M., oS,

n, ov,

da

r\r.'i,

Quietamente.

Digitizod &/

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313

LIBRO VEHTESlKOTEaZO
t>.

836. iottrS-o!, ultimo, s,

ti,

ov, Io stesse

che

XoffU-ioS,

d'onde Xtii<f&/f &yxt, al r. 751: Dota che i premii distribuiti ib ultimo si dicevano XoiffJKiix.
843. /o micorrticeferd orafamente raeo se tu enguiici VI (wo
detto:

Omero ha

introdotti in questi giuochi tutti

ca-

o di frode o di astuzia fra' concorrenti, e


mentre accresce il diletto, che sarebbe scarso in

si possibili

cosi

una semplice descrizione, trova anche opportunit di


farei conoscere molte massime di equit e di diritto
a quei tempi osservate.
861.

x iC

f*

a>

te estremit, l'orlo,

ftct.

arofi, n. Propr. indi-

fondere.
ca ci che si fonde, oscorre diffuso, da
868. L'araldo gli pose in mano lo scettro, e ordin agli Argivi di tacere: etc. I capitani presso gli antichi non

Brindavano se non tenendo lo scettro in mano. Nei


tempi posteriori, presso gli Ateniesi, chi sorgeva per
parlare

va che

si
il

metteva la corona in sul capo. Ci indicacarattere di consigliere, e di oratore pub-

blico era autorevole e sacro:


880. Itriirki^un, essere per rimproverare, infn. a. 1 alida inrtir\i\tI'Tw, composto da ti e riiiffo'ta, o -rXiir-

tw,

battere, rompere, e piagnere.

883. pa&ivrjv, leggiera, tenue, bs, ti, bv.


888.
toccando i cavalli, giura per lo Gingiterra Scoti,
terra che vdlontariamente non hai con frode fatto
impaccio al mio carro, etc. Il giuramento per Nettano era il pi appropriato alla circostanza: perch
Nettuno era il Dio che aveva dato agli uomini il pri-

mo

cavallo, ed aveva insegnato l'arte di reggerlo.

Quindi

si

usava chiamarlo Nettuno equestre.

889. orte/SaCiai, i difetti, le mancanze,


a, as, f. da tnrp e (JfltJV.

le

trasgressioni,

399. liiiSx-avros, della crescente, part- pres. mascol. da


\%ri<Jx(o, crescere, ricevere incremento, che da

a\eUw,

f.

"AvalTos,
saziabile.

604.

Violi],

iffw,

ehi

ed cdSa/vw, crescere, aumentare.

non

cresce, e

non

profitta, chi in-

'

et giovanile,

t\,

t)S, f.

da vioS, givhe.

SH
v.

CHIAVE OMERICA

617. ytSva, consesso,

(uvoS,

efi-caio,

m.

V. Hb. 7, ver-

so 298-

621. avvaiS, gratuitamente. Cosi in questo Inogo.


latterai, combatterai, iaf. fut. 1 da
Xohw, f. tfw, che da tf-sXrj, iis, f. loHa, v. 633,
d'onde poi iraitea\>.oaisvn del medesimo significato
al V. 701, dal radicale irflw, spingere, lanciare.
622. xovriarvv arte o gara del dardeggiare, dell' arco,
vs, ios, f. da S.r.u>v, ovros, m dardo.
638- irixpika.ffu-v passarono oltre, superarono, vinsero, 3
p). a. 1 ndie, att. di irapt\ixi)vuj, verbo irreg.
639. TpbffS-t fhxivYtS, superanti in numero, fiaktav, ov-ros, pari. aor. 2 alt. da (SXXw, spingere lanciando,

irakuiaue,

toccare, ferire.

646. xrepiV^s, onora con funerali, celebra


pres- imperativo att. da xTtpfi^ut.

le esequie,

ov, su656. Xyiffruv, difficilissima, molestissima, os,


peri, del compar. Xyiwv, che sono da ctXyos, eos,

o dolore.
660. iriir\-fiy'ty tv t percuotere, ferire, infili, pres. jonic. invece di irsnr\riytiv, del verbo irttfXwa}, che si forn., mofejfia

ma

da irtTli\vct, pass. med.

di 'r.^oauj.

673. .a.%u), romper, fracasser, 1 sing. fut. 1 di dpwoVw.


675. ^otffouaiv, porteranno alla sepoltura, 3 plur. fut. 1
di ix'ftpw, verbo irreg679. StSou-jrTQS, dei morto, ws, i>T, s, par t. pass. med.

Forse pi propriamente significa del cadente, di chi


caduto.

Da Souww, far

strepito nel cadere.

681. Per questo (Eurialo) adopravasi Tidide inclito nell'asta,

inanimandolo

avesse vittoria, etc.

coi detti, e molto

Diomede

bramava che

s'inlcressava per

Eu-

ralo perch era suo cugino, essendo nato di Detfle


figlia di

Adrasto fratello di Mecisteo.

683. WapcexpccXisv, gett, avvinse, 3 sing. aor. 2 invece


di vrapa.x.&rifi<xk, da irapa.Ka.Ta ji-XXw, comp.

da irapi, xut. e fiXW.


Primieramente gittogli intorno una tintura, poi gli
diede cuoi ben tagliati di bue selvaggio, eie. La citi-

DigitizGd

tiy'Google

51o

LIBRO VEnTESMItTERZO

tura era per decenza: quanto poi alle l'asce di cuoio,


poeta non ci spiega l'uso che ne facessero ma semil

bra verisimile, ohe l'avvolgessero intorno


ti.

688. xp(ia>oS,

il

cromar?,

r^noao imitatilo*

al

pugno,

o croscio, oS, ov, ni. Voce di

3U

>.

\-

693. ?yjtjsvTi, nell'algoso, uni, .oicrffa, osy, da $vxoS,


i
lib. 9, v. 7, specie di erba, marina.
69i.

Ma

il

eie.
.

le.

magnanimo Epeu. preselo per


Questo atto

di

le

mani

rizzollo.

magnanimit compensa alquanto

-millanterie di lipeo, c lo rende

695. Slattargli intorno

meno indegno

cari compagni, ed

fuori del campo strascica mesi

del-

portarono

il

co' piedi, eie.

Ast iltum ldi aequales gema aegra tralieittem,


lactantemque utroque caput, crassumque cruorem
Ore rejectantem, mia, fungile iti sanguine dentei

Ducant ad naves. Virg.

Teocrito con energia non disconveniente a quella zuffa

ciclopica:

Ebbro di piaghe ei si rista, di bocca


Sputando acceso sangue.

696. irrowra, Sputante, partic. pres. ali. acc. mascol. da


vriiw, f. <fw, sputare.
697. .\\ofpoviovTix, alienalo di mente, uscito dei sensi,
wv, ovila, ov, pari. pres. ali. da tUuS e ipoviu.
712. ip.ti$ovrts, travi,. abbracciatisi a vicenda, part. pr.
da ifAt/Aw, altemure. Cos delti soni questi trail
perch congegnali insieme a sostenere appurilo

alt.
vi

colmigno.
716.

tiuomts,
dyui, o

v.

nettare,? Sikiu,

I.

da

f.

267.

muovere, dismuovere, aor


io), ippjtianiaro..

s
ow^,
;

lividure, nominai, plur. da


ffu,W, .asciugare,

iaHctore. V. lib. 2,
;19.

ini'

alt.

da tfX-

Digiiizcd

t>y

Google

CHIAVE OMERICI

516
v.

726. %6j\i\-ra, tallone, calcagno,

i^- vaS

<

da fi**

membro.
742. x.vbcmv, conteneva, era capace, 3 sing. imperf. indie, att. gionic.

da xvo&vw.

788- Tirare, era disteso, si eitendeva. Jon. invece di iriraro, 3 sing. piueehep. pass, di -Titola.

762. wnviov, Io jtame, ii filo che si conduce dalla conocov,


chia, o, o". Propr. per vale il fuso; da wfivos,

m.

vtu,

f.

da

"ipni, ffs,

il

tessuto, che sono

da iri-

lavorare con fatica, affaticare. Altri ripetono


da Pane, dio a cui si attribuisce l'inven-

questi uomi

zione dell'arte di tessere.


(iiVov, lido,

filo ritorto,

spola, Monti,

oS, ov,

m.

pare che qui la differenza ira -riiviov, filo, e jxiVov


il ritorto. Peril prim l'ordito, il secondo

sia che

ci per sineddoche

(ii'-ro*

pu

valere ipolo.

iw,

'

765 ivry.iva, alito, fiato, i|v, ivos, m. da


indicati.
774 HXiff&s, sdrucciol, cadde, 3 ahig. aor. 2
f. Vw. da Xiofloe, mgionic. da UurfMw, od
spirare.

*
caduto.
otf
*Pri dei
777. ov&ov, d !>. /E"10 oS '
o dei bnoi.
verde vecchiaia, ruoti791. w|AonpovT, colui cAc di
lo e verde, M., wv, ovtos, m. e f.
.

m W

<

792 piiffff&ai, contendere, iterare,


daipiSSrw.poet. per lolita, che

si

piXa da ipi'^w.

P*"

inf. aor.

forma dal

med2

fui.

'

806. ivitouiv, degli intestini,

a,wv,

n. pi.

da ivboy, entro,

internamente.
826. CXov, disco, oS, ov,

m.

aroxtuvov, ingente, grande,

OS, ov,

m.

e f. Propr.

grosso lanamenvarrebbe grezzo, tuso in cerio modo


senza arte. Dax#vos, ov, m
le, quasi fuso da s, o

fornace fusoria.
827. pwrao-xt, scagliava, 3

sing.'

imperf. indie, alt. gion.

da piir-rffxw, lo stesso che

pifri^w, da piVrw,

lanciare.

potevi PtUdfpo unglobo rosta ancora dalla forno-

Digiiizcd

t>y

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LIBRO VE N T E S 1 HOTERZO

prima

ce, cut solea

517

Ba-

scagliare la gran forxa di

stone: eie. Achille nel proporre

il

premio

di

questo

disco, riflette che poteva bastare a formare l'aratro

per cinque anni in una vasta possessione. Appare


quindi l'uso del ferro nella agricoltura, quantunque

armi fossero sempre di rame,


832. vrvpoS-t, troppo lontano.
le

ti.

834. xpEwpgvos, adoperando, oS,

ov, pari- pres.

t\,

med.

invece di xpwu-EvoS, contratto dal v. xpaopai, ' er ~


virsi, adoperare.
SiH. xiat!pow, vincastro, bastone pastorale, o-^r,airoS,f.

fyiif'&txxa, mezze scuri, accette, ov, ov, a. da iriXexvs, tms, maschile, scura.
882. iovv, albero della nave, b, oO, m. da 'tirici, stare8S5. Quello che colpisca la paurosa colomba, prendasi tutte le seuri, e le porti alla tenda ; chi poi coglier la
corda, e sfoltir l'uccello, questi essendo da meno,Otti.

porter via
pi

mene-scuri,

le

difficile il

corre

il

filo

etc.

Sembra nondimeno

che la colomba.

863. wfi.TWW, vot, consacr, da Witkiw, f. fyfat.


866. fMipivS-ov, la funicella, oS, ov, t. da V.i\pvu>, aggomitolare, raggruppare.
868. *ap*f&n; cadde gi, fu sciolta, 3 sing.aor. 1 in luogo
di cui pi* usato wapi3-i)

881- 3-fisOvrb,

da

ir-apni*!.

ammiravano, guardavano

stupefatte, dor.

per iS-ijouvro, che sta per t^tSiiro, imp. di 9-wtofj-ui. Vi ancora Qqopai.

886. Quarti,

dardeggialori, lanciatori, u/v, avos, m. vo-

ce verbale da fnft, (anciara.

887. Sv\ li oli


poetic.

da

invece di Aviarn, 3 sing. a. 2 indie,


,

,vio mu.i..Pub

essere ancora

a.

ali.

2 imperai,

invece di vff-ra ed vtfruBi. Pu essere ancora voc. sing. di avai-, re, o per apocope di via-

alt-

ffet, f.

890.

o~u,i,

regina.

sappiamo, dor. o

eolie, invece di tfu.tv, sinc.

di io-ay-tv, i pi. pres. di latini.

Meritano di essere lette

le

Riflessioni

sopra i giuochi fu-

nebri di Patroclo aggiunte daiCesarotli a queslo canto-

LIBRO VENTESIM0QU4RTO

RISCATTO DEL CORPO DI ETTORE.

v. 1.

L'adunanza ti sciolte, ed ipopoli si dispersero ciascheduno alle celeri nari. etc. I grammatici Aristarco ed
Aristofane portarono opinione une questo ultimo libro non fosse di Omero: eppure per giudizio del Cesarotti, esso forse pi drammatico, anzi tragico, di
tulli gli altri, pieno di scene toccanti, espresse con

somma
12.

evidenza e verit.

8 vvo" <rx', andava errando, vagando,

da $iveva>,

die, alt. gionic. e poetic.

siug. a. 1 inaa>: alcuni

f.

jnterprctano si avvoltolava, da Siviw, che vale quanto

Sjvew, e che sarebbeda

oiVft, 7)S,

f vortice, giro.

A\vcor, affliggendosi, accorandosi, cuv, ov Va, ov, pari,


pres. alt.
priv. e

da

da

AXvar, attristarsi, divenir folle, dall'

\\i<a,

sciogliere, quasi

et

non trovante solu-

zione del dolore.


15.

SwritfjcETo, legava, attaccava, verbo.poet. da oicv,

24.

Argicida

legare, o piuttosto sta per

23.

27.

etc.

llnowo,

aor. 1 med.

Mercurio uccisore di Argo.

HvSeeviv, piaceva, invece di fl*8vtv, col plcon. dell'i da Aviria. ii 3 sing. iinperf. indie, alt.

t^ov, erano sdegnate,

offese,

pi. imperi', indie, alt.

poet. in Teee di ti^o*,- Cosi in questo luogo.


Ci in vero piacque a tutti gli altri, non per a Giuno-

ne ni a Nettuno n all'occhi-axsorra

Vergine:

ma

persistevano in quell'odio che avevano gi conctpito


contro la saera Ilio e Priamo.
l'ingiuria di Alessandro, etc.

eH

suo popolo per

notabile in questo

proposilo un luogo dell'opuscolo gi citato sulla vi-

UBRO
.

519

VEBTESlMOftUARTO

ta e poesia d Omero, dove detto che questi versi non senza ragione sono Munti per falsificali: perciocch D cosa convenevole che gli Dei

gono

ha

v. 30.

al giudizio degli

si

sottopon-

uomini, n Omero altrove mai

questa cosa menzione.


\t%xkottuvnv, lascivia, inverecondia,
fatto di

X)-t> s ,

i), i]S,

f.

da

f.

da

0f, ni- e fem-, impuro, lascivo.

wv, ovoS, m. e

33.

SijXti^qvS, crudeli, infesti,

44.

Cori Achille gittd via la piet, n

%ti-

offendere.

ha senso

di vergo-

gna, ohe molto nuoce agli omini e molto pur giova. Mad. Dacier loda questa sentenza e ne fa sentire l'aggiustatezza. Non v* dubbio che in generale

non

aia

verissima,

ma

aunicchiata e applicata fuor

vergogna buona e

di proposito) Poich, se la

trista,

sar problema se l'esserne senza sia colpa o merito.


45.

vivuffiy, giova, ajuta,

3 siug. pres. indie,

alt.

da

hv't-

rupi, lo stesso che ovviai.

mammella, 3"<io*acT o sta


aor. 1 med. indie, che da

88.

JHtfaro p-x^v, succhi

61.

rripi xr\pi,

62.

FTiaff9-, interr nist e, 2 pi. aor. 1 med. poel. invece di vTi ctcr&aQt, da vri.op.ai, che qui suona que-

la

per 3-T|XAtfa<ro, 3 sing.


S^lXi^w, succhiare.
cordialmente.

sto significato.

Voi tutti, o Dei, interveniste


lo

quelle nozze etc.

no-

che alle noize di Teti con Peleo intervennero lulti


la Discordia, la quale poi gitt sulla
il
il pomo destinato alla pi bella; d'onde
il trionfo di Venere sopra Mi-

inumi, fuor

mensa

giudizio di Paride ed

nerva e Giunone, e il ratto di Elena, e la guerra d


Troja. Catullo hasegutouna tradizione diversa, poich afferma che gli Dei lutti vennero a onorar le nozze di Peleo, trattone Apollo e Diana:

Tesotum, Proebe,

Vnigmamque simul

Pelea

nam

reli-nquens,

r.ultricem montibus Idri,


tecam pariter soror aspermata eit.

Di-gitizod

&/

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CHIAVE OMERICA

S2f>
e.

adira, 3 sing. imperF. indie alt.

66.

cr!fy.i-y.ouvi, si

68.

vipiapravE, trajcuratia, 3 sing. imperf. indie, alt.

da elv

<tx uS|x^t/vw ,

adirarli, che da tfxfi^w, ecci-

tar e all'ira.
ffxprAvui,
73.

T.

Verbo

-iicw.

ir&pp.if'.wxiv, assiste,

da

irregolare. Cosi qui.

<f inforno,

3 sing. passato

perf. sdc, di <jrjjf*su-pwi, cosi per eufonia in-

anche irapxu.ta.\fiz.t, da

vece del quale scrivesi

rrup'xiKoliw, da -rrrxpA e [oXIw, andare, correre.

80.

|Ao).y(Wv*i

Monti, a,

massa plumbea, ghianda di piombo,


fem. da uXjpSoS, oc, m., piombo-

*]S,

Seri vesi anche fiolipSaiva.

puffo^, profondo, profondit, f>, oO, m. jon. lo stesso che pf^s, da 0ociVw. Propriam. per pvovs
significa bisso, sorta di lino finissimo, munire (vQis,
(SuS-fs hanno quel primo significato. Siccome per in questo passo non potrebbe aver luogo l'idea di
il poeta abbia adope-

bisso, cosi couvien credere che

rato l'ima per l'altra voce. Alcuni per leggono

pv-

xs, oO, m.
110. trpoTi.nfTu), acconsento, attribuisco, deferisco, inve-

vphs ed Sw-tw, unir, giac-

ce di irpoffi^-Tw, da

ch vpw.'X'rw significa pure legare, affiggere.


128. to (*jpis, fino

a quando.

139. r%ot, gai.


147. r,vfl, plachino, piacciano, 3 sing. aor. 1 sogg. invece
del pi. perche ne tur.

il

unni. di iavw.

157. ln-rip^v, scellerato, iniquo, peccatore, wv, ovoS,

f.

m.

Alcuni traducono inesorabile.

162. ^upov, rigavano, inondavano,


vput ed eoi.

3 pi. imperf.

indie, alt.

Vale anche bruttare,


mischiare, stemperare, battere insieme, guastare,
corrompere, ammorzare.

da

<fopiu, f.

fiiptrai.

163. ivrvirs, ben serrato, avv. Prpr. significa l'aver la

veste cos aderente


li

da

svtutw,

f.

ni

corpo da rilevarsene la forma,

ultiui,

imprimere la forma, ce-

sellare.

165. x.a.ray-rtQ'xro, aveva accumulato, cosparso,

si

era

bruttato,
sto da

3 sing. a. 1 med. ind. da x<rau.dt(ti compoacori ed \ttu, mietere di ett, ammanare,

tagliare, abbattere.

'

Afii\roS, meste. "AfWl, falce,

v. iti, xia-ro, giacevano, jon. invece di xtivro,


perf. di xj1|(.

170.

.-

pi.

im-

E ditte

con fioca voce (un tremito gli uvea prese te


membra). Questo trullo mirabile. Omero conosceva
il cuore umano. Le disgrazie rendono l'uo-

a fondo

mo

timoroso; egli ne aspetta di nuove.

87 venlatrou, perdoner, sar benigno, 3 smg. fot.


prossimo del v. fltSw, o fui. i med. del verbo tt-sSw, formalo dal perfetto med. ir?iS, del verbo
.

9Ii'So(jki,

perdonar*.

190. wsipiv&a, cassetta, scrigno, ivS, iv&oS, acc. iv3-.


Propriam. indica quel graticcio di vimini che si po-

neva sopra il cocchio, onde tenere in esso raccolte


cose da trasporsi.

le

<

192.

rHvta, prosiate

cote, a, <uv, n. pi.

La metafora

tet-

ta dalla preziosit della pupilla, cui i Greci chiamavano rMivn, ns, t. Vedi lib. 8, v. 163.
201. Ahim, dove andonne il tuo senno, eie. Tutto questo
discorso di Ecuba veramente dettata dalla natura.
202. ~ix\=, eri celebrato, 2 sing. imperf. ind. pass, da xJ.sop-ai,

che da xXtita, celebrare.

213. ia^ffiarsu divorare, dor.


,

da

inf. pres. in

luogo di laS-uv,

lff$u>.

irpaayvou, aderente, bene stretta, tot. 2 pan. alt. fem.


da vQS^upt, che da iroot^ui, composto da T-pos
e ipfw, nascere, partorire, produrre, etter come innestato e radicato.

avrira, ricompemate, pagate, equilibrate, os, av, m.


e f. invece di ivr'iTiros, ehe da Arri ria*, pagare
la pena, e propr. render eguale la pena o la cosa
in generale. Houli traduce: Dei mio figlio saria sconta l'offesa-

ili. S-uffxot , aruspici, come Svoa-xairos, av,

ra. e f.

228. rt&vfiwou, morire, dor. in luogo di rt^vivai,

a, da

ridmu&nv 3-vno*Jn<i.

inf.

CHIAVE

S2
.

OHIilllC.i

wiar%fr*. coperchi, wito,

tr.388,

u.

da ivi rt^-nf-i.

porre aopra.
q>u>piau.#v, dei forzieri, delle casse, ai, av,

m. da fjp,

ladro, [orse perch garantiscono dai ladri.


229. Pepli. La veste propria e nazionale delle donne trojane, alle quali il poela d perci frequentemente I' e.

pileio di strascinanti il peplo230. *r\o foas, semplici vesti, ols, iSS, f. da cwtoS, ovs,
semplice. A questo si oppone Si<zrois.
rn. e
235. SitriV, legazione, ambasciata, missione, jou. invece
.

1'.

di SeiTik f- da 7uu.
,,
286. ift^i S'-S-sXs, jornmaniCHlii pure desiderava.
241. ouvtS-'. gtoua, d vantaggio, poelie. per ovlaS-i, 2
pi. indie, pres. pass,

da

~svi\u\at

od ovsu-ai, od anche

'ivapai, che olire l'addotto signilicalo haimo quelli)

di vituperare.

233. x-ccr^va, infami, da

Karet^w,

rim/iruueracif-

285. -rrawcro'ru.os, miserrimo, os, av, in. e f- da irds ed


jroriAos, ov, m. e f., misera, che si torma dall'
priv. e

da fl'TunS, ou,

ni., sorta, destino.

261. ^opoiTvcri'fiQ'fv, danze, balli, ac, us, f. Propr. l'alto


dell'applaudire battendo coi piedi la terra, da

poirwoS, av, m.
terra, da XP oS >

piede in

e f. chi nei cori batte il


a ">

coro i tripudia, e tviTu a

TbifTui, percuotere.
269. w^ivov, di bosso, oi, n, ov, aggettivo da t^qs, av

m.

bussa
-ri%. tixos, gioii, iu vece di ola-,.
Precisameute gli anelli, pei quali si fanno passim'
Vale per anche timone della nave.
nell'estremit, ai, f. ndica iu generale la

aifataaiv, gli anelli,


rn.

le redini.

272.

parte estrema di ima cosa.


xpJtof, anello, oS, ou,

m. invece

di xipxoS.

'taraci, al paletto, alta caviglia del timone,

m. Quella caviglia che tiene congiunto


mone>.....,..,.,..

il

wp, opoi,
giogo al

li-

27S. wiivns, del carro,

ri,

ys,

f.

Propr. veicolo dei muli.

377. ivrtai ipyniis, domati, avvezzi al giogo,

iis,

ov,

m.

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523

LIBHO VLHTESIJI0OUA11TO
Epiteto dei mnli. Coin sostantivo vele opificio, a

Come

opera.

me-

pyov,

glio artefice di armi, da vtem, armi,' ed

aggeli, deducesi da ipyuj, chiudere,

star duro, impedire, e da f*r*, a. vasi,


v.

303. Ax-ftpa-rov, pura, oS, ou, m. e

dal Fa priv. e

f.

da xt-

pw, mescolare.
304.

catino, ov, ov, n. da X''P>

x*P y, & a *>

mano,

viVtlu,

laware.

316. u,6p?Vov,nfi(/ro,QS,'f|,v,daopii)Vn,tiS,f.,tena6re.CoQ questo

nome

chiamata una specie particolare

La Bruna,

etc.

stotile, lib.

di aquile.

Di questa specie di Aquila parla Ari-

IX,

e-

13, e cita appunto questo luogo,


valli e nelle paludi.

aggiungendo che abita nelle


314. vm-viaavraS

dormienti, jonic. per virvGjvTctS, pan.

pres. att. acc. pi. da

w&f.

347. l'owtpi, a regal giovinetto,


4p, Tipo s,

non che

in-

impeto; ed

a robusto

Questa voce ha

l'altro di pastore.

dall'aepitaliea e da
altri

(fiui,

da alaci,

li

Altri

V7).

f.,

351. xviyaS,

il

giovinetto,

addotti significati,

perci lo ripetono

che significa irrompere con


officio,

3i8. itWQVifr'fy, pubere, diprimo pelo,

dovere.
i]S,

ov,

m. Da

fcrfi-

barba, lanugine.

crepuscolo della sera, l'ombra notturna, M.,

as, tos. Cosi io questo luogo.

3S4. <?p#Sos, di prudente, ^s, los, m. e f. da ippiSi), i\s,


f., prudenza, che da fp^w, raccontare, aire, /ar
sapere, ordinare.

363. u.(3po*mv, solitaria, tacita, ios, ia, lo. Propr. per


vale immortale, e perci qui vvr.ra. Aft/poffiu* in-

dicherebbe otte quieta, quasi divina, perch morper bont dei Numi durante la notte godono la
i

tali

quiete. V. lib. 1, v. 828.

368. Af&pttlOt, implacabili, che con altri non si adattano


os, ou, m. e f. da Epw, adattare.
371. WaXt%-nxtv.i, allontaner, fia che allontani, 1 sing.

aor. i ottai. alt. da oWxttita.


titfxw, agguaglio, fo.pari, 1 sing. pres. ndie, alt. ver-

bo

poetico;

'

'"

Dijiizcd bv

Cookie

'

v.

373.

certamente, d'altronde.

iri\

e fuori d'interrogazione.

adoperalo

ellitticamente,

Quando invece interroga-

guai causa ?

tivo vale per

400. u.l'rairalou.ttoS, tortilo, favorito dalla sorte, part.


pres. pass, da u.tv airXkop.cti tirare a sorte.
,

w* '6 da x ^P"fi u ni-,


jarte, e X^ov da Xmx*1 . "ere estratto a *orte,
1 sing. ind. aor. 2 del verbo att. \ayyjx vw, che Sta
per Xtijcw, tirare a sorte, d'onde poi XxoS toS n ->
xXiipta

X^ov,

occo *

>

aorte. Frase.

409. ptXfT^'r,

membro.
innanzi, propose, invece di wpot-

brani, avv. da jitXoS, tas, n.,

vpo\>3-v\xtv, gitt

3-iikhv, 3 sing. aor. 1 indie, att. da <n-f)or8i)^i.

413.

gi

la dodicesima alba che cos giace, eie.

aveva delio di sopra che erano sol nove giorni

Giove
(v.

140

141) che Achille strascinava Ultore; ed orai giorni

sono dodici. 0 l'uno o


to

il

l'altro

de'due dei ha sbaglia-

conto.

419. hffi\itS, rugiadoso, cosparso di rugiada,


tv, invece di IpffrittS,

da ttpan per

ts, ttfffac,

ptft, f.

rugiada.

420. [iidpQS mKo,<fefurpato,s,ti,v, da y.t%ivoi, deturpare.


fijxvxEv, fi chiusero, 3 sing. peri. att. indie, da \kvw.
f

Propriamente lo

ma

dice delle labbra e della boca,

si

qn anche delle ferite, le cni labbra cio non era-

no pi

aperte.

434. W(tp' A.x,tVnf assente Achille, inscio Achille, ir<x~


pES, o irapix-, eccetto, al di fuori, oltre,

da irapi, ed

Tu

composto

'

it;.

da

vuoi che io prenda doni da te nascostamente

Achille; io lo rispetto, ed ho ribrezzo del rubare

on-

de poi non m'incolga qualche male. eie. Omero chiama espressamente nn furto il regalo accettato da un
servo sema saputa dei padrone. Ci mostra quanto
fossero severe le nozioni della giustizia

quel pnet.i. Eustasio.


483. aravpo'idiy, pali di legno pero acuti e
Significa propriamente croce.

al

tempo di

dritti, hs,

o0,m.

%avpbw, piantare

la

/orco, o attaccare aita forca, crucifigere.

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t>y

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LIBRO

VHRBUOQOUTO

52!?

rf/WlS, sbarra, errarne, chiavistello,


'.

i|S,

%raS, m.

da Ttf>&\\w, aggiungere.
456. iwippwfffffrfX, chiudeva, assicurava, 3 sing. imperf.
gionic.

invece di

Iwppafftft,

da

ivrt ppAffam,

che

propr. significherebbe chiudere con fragore, dal rad.


pYiyvi'fju, frangere, verbo irreg.
464. Svrrjv, apertamente.
.

470. a53-i, coid, invece

vr&i.

di

475. croiVvuov, mi nit ir a va no, 3 .pi. imperf. indie,


478.

da

alt.

Totifvvta, ew. Cosi vale in questo luogo.


baci,Z sing. aor. 1 gionic. indie, alt. da xiiui,

xiiffi,

ffw. Significa

f.

anche carenare, esser gravida, parto-

rire.

499. Quello poi che unico

mi

restava,

queW Ettore che

era

difensor di loro e della citt, questo tu poco fa lo


uccidesti combattendo per la patria. Priamo asseri-

il

sce che tutti

poco anzi

il

suoi figliuoli sono morti, quantunque

poeta ne nomini ben nove tuttora viven-

N deve far maraviglia, che mantiscn il poveretto


abbiamo veduto bugiardo lo stesquando ha detto che
era Mirmidone figliuolo di Politore.
ti.

e saggio re, mentre

so Giove e Mercurio poco anzi

812.

E i toro gemiti si spargevano per la casa. etc.

Achille

che consola Priamo, ed associa il suo dolore a quello di quel re, fa quasi scordar la barbarie che egli
esercit sopra il cadavere di Ettore. Questa scena

muta di lagrime fra dae personaggi cosi disparafi,


pi eloquente di ogni discorso,e la pi profonda lezione di umanit. Conviene esser senz'anima per non re-

sum commosso,

per non sentirsi a suscitare una

folla d'idee toccanti ed istruttive sulle vicende della


sorte. Ella ricorda

l'immagine sublime di Mario che

siede pensoso e romito sulle rovine di Cartagine.


S13. rvr&pvtro, fu saziato, satollo, jon. e poet. per irp-

vtro, 3

sing. aor.

2 med.

indie, di rlpirui,

che si-

gnifica ancora allettare, piacere, rallegrarsi.


.

524.

wpT&v,

profitto, vantaggio, utilit, t$ t sws,

di vp&lis,

da -rpiaau.

f.

invece

520
t>.

ClUiVK

uMjHlU

B25. iirtx.l'M't&vro, destinarono, condannarono, 3 sing. a.

med. ndie, da ir\ e


che significa filare,
d'onde wutiujD-w, che significa /Sfare <jii jtamt detto Parca. E invero pi generalmente lo s dice delle
1

Parche. Nola poi che una di queste Parche

mava

Cloto.

si

chia-

327. ri 3-eii, dogli, bariglioni, os, ov,

m.

528. i&wv, dei buoni, da

'Os, huuno, d'onde anche tos, nel


genil.V.Jih. 1, v. 393.
Conciossiach sul. limitar di Giove giacciono due botti

dei doni che d, (l'una) di mali, l'altra di beni. tic.

Omero

L'idea d queste due botti, che

colloca qui al-

le due parli del trono di Giove, uon una semplice


immaginazione del poctB. Ella sembra tratta dal linguaggio e dallo immagini degli Ebrei, c sopra lutto

da quel passo di Davidde, Salm. 84. Quoniam Deus


judexest, kunc umiliai et lume exaltat; quia calix
in tnanu Domini vini meri, plenus mixte, et inclinava ex hoc in hoc; verumtamen fax ejus non est
esinanita: bibent omnes peccatores terrae. Ecco le

due tazze presso Davidde, come dnc botti presso 0'


mero. Quindi son note quelle espressioni cosi frequenti negli scritti de' profeti: la tassa del furore,
la coppa dell'indignazione, la coppa della tristezza.
Platone, che condann questa finzione di Omero, era
1

lungi dal sentirne la bellezza .

532. fiQvfipu/arts, forte fame, calamit, ifi, sws, f. da /5oC,


particella aumentativa, e da [pwais, cibo, o l'atto
del mangiare, che da fjpwtfjtw.
540. vravaujpiQv, che deve presto morire, di corta vita, M.
os,

oli,

il

sono

e f- da irAs ed wpios, che lo stesso di


vwpos, precoce, intempestivo, che non vi-

m.

,wpo.S ed

va

suo tempo:
gli

priv. poi ed Cupa., as, f., ora,

elementi d questa parola.

*v

542. xou/v, affliggente, infesto. M. part. pres. alt. da


ai, aver cara, mettersi in pene, essere malinconico,

far de' funerali,,*!* xr^as, os,

flizione.

'

.n.,

-.-

tristezza, af-

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816. XiX&ff&t, essere onorato, decorato,

pass,

peri*, infn.

da x&Zoj, ornare.) f. tfw, perf. pass- x.ixaffu,txi.


non ti giova, ti di nessun vantaggio.
pi^iis, 2 sing. f. 1 indie, alt. da wpri tfffw, gionic.
per irpian w.
Imperocch nulla li giover l'afflggerti per il tuo figliuolo, n lo farai risorgere; ben tu innanzi soffrirai gualcite altra sciagura, etc. Vale dire morrai
fu stesso. Ci che Achille dice qui a Priamo affano
lo stesso che ci clic disse Davidde, quando dopo la
morie del figlio, che aveva avuto da Betsabea, si alz di terra, e cess di digiunare, e di piangere: A'unc
autem, quia mortus est, girare jejunent? numquid
poter revocare eum amplimi Ego vadam magis ad

350. ni ti nrpi^us.

ewm;

Me vero

non revertetur ad me. Re

1.

2, c. 12,

v.45.
351

w*3-Y|(r9-a, abbia sofferto,

sing. Sor.

2 sogg.

att. in-

vece diwa&ris, da hrwtx^, wrh? irre S556. wvaio, fia che tu goda, 2 sing. ae-r. 2 ott. med: da
vova-ftat, o aTviy-ai da cwi- ed W*)ft(, giovare,
,

55a.

vantaggiare. Cosi suona io questo caso.


questo bieco guardandolo, disse il pi-veloce Achille:

Ors non m'irritar pi

oltre,

ovecekio: etc. Sem-

bra che lo sdegno di Achille or nasca dalle ultime

parole di Priamo, per te quali

si

dsta in lui la in-

grata idea del suo destino inevitabile, cio di non

ma

tornare nel patrio regno,

campo

di Troia.'

"

ri-

di cadere, fra poco, nel

"

nsrox^fftfds, avresti disserrato, scosso le sbarre, 3


siug. a. 1 ott. alt. attieam. e poet. col tf raddpp. da
Hirox^w, f. Tw, da ^lss. tas, m., sbarra, o leva, o da x^ew. Il verbo fi et o^li^cn, vale anche
semplicemente smuovere, trasportare.
607. o-aaxtra, agguaglio, feci eguati, 3 sing. imperi poet.
med. indie, di iVa^W;
809. Ma qui quantunque fossero due, gli distrussero tutti
etc. Niobe, figliuoli* di Tantalo e moglie di Amrione,
vendo dodici figliuoli, derse Latona perch uon oc
litT.

Digitizod

t>y

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CBUVE OHEEiCi
avesse che due. Apollo e Diana,

quali sdegnati

le

uccsero

tutti i suoi. Della quale sventura piangendo


Niobe inconsolabile, fa da Giove, per piet, trasformata io pietra. Mostravasi una rupe nella Frigia,
dalla quale grondava acqua, ed eravi tradizione che
quella fosse Niobe trasformata, come a questo luogo

notano gli scoliasti del codice veneto, citando la storia di Euforione.


,

616. ipprffavro,

med.
621.

tripudiavano, danzarono, 3 plur. aor. 1


da pou^xi, inusitato.
bianca, oS, ov. ni. e f. Quasi di bianca tes-

indie,

v-'iv,

situra, da i'iw, tessere, e da p;s,

vi, hv, bianco:


o piuttosto da pyGi, risplendere. I lib. 18, V. SO,
trovi pyvftoS e cio pybytv avloS, spelonca ri-

splendente.

627. via!>\m"tJande,invecediviWcc,dav(iap, %voS,o.

633. T-p-rurfa-y,

si dilettarono,

irnaw, da
63K. liov,

ripiru,

mandami a

pi. a.

cai aor.

il

2 pass, per rp-

att.

li-ap-rov.

dormire, da Viyio,

f.

'iw,

d'onde

\{you.ai, dormire. Aiyta, significa ancora, dire,


lare, unire, cogliere,

Tpov e Xt^oS, d.

parammassare, far posare. Alx-

letto.

640. vaproiiTi, fieno, sermenti, nella polve, M.,S, ov, m.


644. dip-via, letti, ov, of , a,
pi\yta, tappeti, off.'ioS, n. da prjyvw, rompere, tingere, tuffare.

647. }<os, face, lampada, os, ov, m. da Soicc, ardere.


648. yxovtQvdai, sollecite, affrettantisi, panie, pres.

att.

fem. da xoviui, affrettare.


035. vufXiijO'is, dilazione,

662.

tii.iA^a,

iS, iuiS, f.

siamo rinchiusi, 1

su ai 3 a, da
701. &rvf&owrnv,

da \xplt.<.

pi. perf. pass,

invece di

t\\iu>.
il

banditore della citt, l'araldo,

ov, m. da Sffru e (bo&v, esclamante.


720. oiSofc, cantori, s, w, m. da u'ow, cantare, che
da oifw, 7|, f., conio.

Quelli poich lo introdussero nell'inclito palagio, lo


collocarono nei traforati letti, e posero dappresso

529

LIBRO YERTESIMOQU4RT0

cantori intuonatori de' lamenti: eie. Le parlale soil cadavere 'di Etlore sono tutte di noa squisita
pra

bellezza. Un'estrema difficolta doveva incontrarsi nel

dare ad Elena parole

che

tali

tabile in questa situazione.

bea anche interessante.


to di questa

donna nel

Il

Il

la

rendessero soppor-

poeta seppe renderla

Cesarotti diceche

testo

il

lamen-

inspira to principalmen-

crede di averlo migliorato nella

te dall'interesse, e

sua versione: questo uno de' molti luoghi, ne' quali


il grande uomo si grossamente iogannttto.
v.

721. 3-pr)Va/v, dei pianti, delle lamentazioni, os, ov,

m.

I cantori intuonatori di lamanti, etc. Questo era un


costume generalmente ricevuto, e che dagli Ebrei era

passato

ai

Romani,

Greci, ai

no de" piagnoni

agli Asiatici. Si

si

al

che
morto, come

dice nell'Ecclesiastico:

mum aeternitatii

Quoniam

ibit

homo tndo-

suae, et circuibunt in platea pton-

gentes. Quindi che Geremia dice agli Ebrei

17.

veggo-

e delle piagnistei di professione,

cantavano delle arie lugubri intorno

Contemplami*

et

c.

9, v.

vocate lamentatrices et ve-

un luogo di s. Matteo c. 11, che


s'impiegavano anche dei fanciulli.

nient. Apparisce da
in questa funzione

130. 'abaxto

difendevi

indie, gionic.

proteggevi, 2 sing. imperf. med.

da ptrxw o puo*xou,ai t

lo stesso

che

piivj.

qualcuno degli Achei adirato prendendoti colla mati scaglier gi dalla torre a fritta morte; eie.
ai poeti, che vennero dopo
Omero, che Astianatte, fu realmente precipitato dall'alto di una torre.
782. artpaffx', vendette, 3 sing. imperf. jon. indicai, alt.

735.

no

Questo luogo fece dire

da

wtpv.ax.tji.

733. uiyfaikotaea-v, inaccessibile, infida,

tiS, tffo"a, tv.

i53. 'ovara.ttan.tv, rapi, trascin, 3 sing. imperf.


gionic. e poetic. da

che recante in generale.

Ed ora

alt. ind.

pucvA^w.

787. wpazstros, appena ucciso, os, ov,

Da

m.

f.

Vale an-

fato, uccidere.

rugiadoso e fresco giaci nella casa dinanzi


30
Chiave Omerica.

787.

CHIAVE OMEBIC*

me,

eie.

Questo lo stesso termine che

si

usa tra noi

per indicare una bellezza giovenile in tutta la freschezza della solute e della grazia. L'immagine in
fatti non pu esser pi viva, rappresentandoci nn fiore stillante e come ingemmato di rugiada che spiega
le

sue bellezze ai primi raggi del mattino.

delmente nella stampa del


dotto questo passo cos,:
.

Or mi

giaci davanti,

ed

il

Pi fe-

Monti aveva tra-

!*...(

uom

somigli

Cui Febo Apollo col pi dolce strale


Di sua faretra d'improvviso uccise.

Ma nelle
alla

successive edizioni gli piacque di ritornare

sua prima lezione quale trovasi nella bresciana

del 1810.
785. Ieixoo-tv, trigesimo, hs, -fi, v, da iixorfi, venti.
Imperocch ora gi il ventesimo anno dacch venni

qu, e partii dalla mia patria, etc. Agamennone e


Menelao impiegarono dieci anni a radunare gli eserciti, e dieci duro la guerra.
767. ffvtynkov, abbominoso,
771. irapxffitvoS,

t>S,

ow,

ammonendo,

pari. pres. pass-

m. e

f.

V. lib. 9, v.643.

favellando, oS,

n, ov,

da -r-ap e <fw, dire.

785. <fa<n'(t/po<ros, apportante luce ai mortali, os, ou,m.


e f. da ipC&S, luce, o da fio), risptendere, e da (ipots, mortale.
795. 'Xpva.xa, arca, urna, aj;, xoS, mraffermarono, rassicurarono, rin798. xartarpicfav
chiusero, 3 pi. aor. 1 indie, alt. da xretff<ropo>, f.
,

aoj, che vale anche gettare a terra.


804. A|*fiWov, ebbero cura, 3 pi. imperf. indie,

804.

CoA

quelli

celebrarono

il

alt. di fi-

funerale di Ettore doma-

cavalli. Restituita Briseide, e


l'ira di Achille,

morto Ettore

e perci anche soddisfatto

finita

il

pro-

ponimento del poeta. Gi in molti luoghi egli ha insinuato che la morte di Achille imminente: gi cor-

CHIAVE OMERICI LIBBO VESTE SIMOftUKTO


re
la

331

il decimo ed ultimo anno dello guerra, onde anche


gran catastrofe della mina di Troja ridotta al

prossimo

quale per la Iliade non che


poeia d inoltre la soddisfazione

effetto, della

una digressione.

Il

agli uditori di sapere la fine di vita del

venendoli che egli doveva morire per


lo e di Paride,

quali ragioni

il

a questa opera

come

nel libro

XXU

suo eroe, predi Apolnarra. Per le

mano

si

poeta convenevolmente qui pose fine

maraviglia ed eterna.

FINE.

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INDICE
DEI

NB.

VOCABOLI SPIEGATI NEL PRESENTE LIBRO

primo numero indica

Il

il libra, il

secondo

verso

il

AyAppooS

ya

/ra,aa\LSvi>i,
a.,

, Stile

ccrros . .
aaoas, Aaxtm
aa:jEToS

30106

...

A/JMiff.

8 237
5 892
14 271

iaros

pXr)Tos

11 441
1 867

ivi

13

14

78

4 117

Aya&s

."

srep

yaxXtiTS

ty*

14 111

yip&oj

1 131
2 364

yipo/To

11 729

2 480

12 82 e 2 304
2 94

2 654
.

rwlparai
Aytivopin,

41

62

2 43S
1 54

yxvos

vos, yotvv

yl\%, w\rft

yt\0X a

Ayct^oS ... .
.
yvvt^oS
.
yavfpwv, ayavo.
<fpoffi>vi\, ya-

ArWY]Vwp

ec.
a-ytltict, aytkct'toS 4

3.y\aaS,

yaXj-ia

4 407

yWw,
Qjyxfiai,

ytipuwruiv
iypct

10 65,
..

yyoS
,
iyyXavTwv.

a\Q>para.?u) &prti

iyyov^-'
dyiCoftai

3 26S
1 334
3 206
2 471
8 817

yyt\iixi,,yyi.ii\S

ytiptu,

..

&\tx_pi\S ed -os

Ppofios

ap.tvoi

yuj, y/xvs

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-

8 839

2 164
8 114

yTlpwS

....

oV^tS

0.yu>

21 221

4 211
2 276

yfipaoSjyjipew-oS

999 e

2 447
12 323
8 S39
5 787

- 34

....

iymw

yxl. yxili), ec.


ylis, r*tai,4yxoS
yx\ift
o.yxoivii

ayxoS

yxwv

....
....
....
....
....

ctyxula[A|TT]S,
XtlloS

14 412

2 172
I

18 859

4 113
14 213
20 490
5 382

y-

99

3 371

e 1

346

23 617

yiu-

12 431
ed
5 334
9 158
8 432
7 117

AXIT|S

ASI^s

.
.

Ayvoiw

6 510
1 537

ij-ovos

yopAo|iaJ

yops yopttiv
yopsiiiS.

yopijvSi

AyopUTiiS
iyopurbe.
Ays

....

40

1 73
2 788
1 108
1 B4
1 248
ivi

3 231
yoff<rS .
.
11 425
.
ypauloS
.
.
10 135
ipyti, AyprtQ'
8 765
EypioS ypia. 3 21 e 4
23
Ayp o tr i\ s ypTtiS 11 849
Aypjxtvoii
2 481
.
yps, yp<r*poS
2 852
Ayvi
.
2 12
.
.
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.
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16 661
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.

7 120
3 173
10 98
2 87
9 159

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ylai'tTffS-ai.AyXaN

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15 246
Spatrrivu, Spao -rtia, SpTiffrifa
5 412
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16 837
5 548
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1 261

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261
433
124
450
271
439
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288
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15 172
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1

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ai'v, aviOS, aivbs

15 709
22 336
1 303
5 49
1 414

aftrap{W*]S

16

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i

3 247

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4 482
2 210

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21 249
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10 547
8 16
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10 94
2 667

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10 818
1 129
2 678
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23 654

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2 787

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10 258

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2 483

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8 823
2 374

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2 41
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2 165
18 25
22 496
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17 667
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4 161

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.
,

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vtvrw, ver-

....

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.

fi
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16 042
21 153
.
.
24 236
vtptipomS . 2 812 e 5 728
vtptvw , vtpibu-

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vtfftttfQui
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'

ivi

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5 425 e 7 145

....

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yxaget
.
vtpia, nrtirapx'x
.

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13 313
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.
.

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15 215

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6 186
vt^paharai
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12 431
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6 488
13 220
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6
14
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1 511
VitoVXyUtVQS .
23 343
35
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3 400, 5 472, 6 266
18 89*
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2 523
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....
,

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11 183
2 661

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...
....

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9 121

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.

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10 262
6 169

2 392
2 211
2 129

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24 321
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12 283

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2 132

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23 762

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1 243 c
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4 222

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6 382
1 122
52
22 153
12

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3
3

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8

4 528

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1 105

....

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....

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1 599

....

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T'oXEfAIOS

....
....

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1 239
491

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503
198
294
3 327
6 25
1 2G2

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TrokuxkvjToS

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1 124

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