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LE INDAGINI PRELIMINARI

Le indagini preliminari sono un complesso di attività date dalle indagini e dalle investigazioni del difensore

Inizio: notizia di reato a polizia giudiziaria o al PM ____ Fine: PM esercita l’azione penale o archivia la richiesta.

Art. 326 C.p.p.--> Finalità delle indagini preliminari: PM e la Polizia Giudiziaria svolgono indagini per
determinazioni inerenti esercizio azione penale.

Art. 327 Cpp Direzione indagini preliminari: IL PM dispone della Polizia Giudiziaria (può svolgere anche
attività di propria iniziativa) e dirige le indagini. Il PM ha la responsabilità delle indagini ed è coadiuvato dalla
polizia giudiziaria.

Indagini PM e polizia giudiziaria = NATURA E FINALITA’.

FINALITA’: consentire al PM di esercitare o meno azione penale al termine delle indagini(esercizio azione penale, rinvio
a giudizio, citazione diretta a giudizio, richiesta di archiviazione. NO finalità probatoria. E’ una finalità
endoprocedimentale. Le investigazioni del PM e della PG si differenziano da quella del difensore, che invece è facoltativa
(vedi art. 327 bis)
Art. 112 Cost Obbligatorietà dell’azione penale non significa che le notizie di reato giungono e si proceda, ma
che il PM deve svolgere le indagini sulle notizie per verificare che siano complete*

OBBLIGATORIETA’ DELL’AZIONE = OBBLIGATORIETA’ DELLE INDAGINI  NO OBBLIGATORIETA’ DEL PROCESSO.

 L’indagato non necessariamente viene processato se le ipotesi accusatorie NON sono fondate.

*Che cos’è la completezza dell’indagine? Quando il PM ha raccolto tutti gli elementi di incontro. PM formula
ipotesi elementi di certezza con atti di indagine MA anche elementi per confutare le ipotesi accusatorie.

Teoria logico giuridica: l’ipotesi deve essere falsificata per saggiarne la credibilità. NO solo atti a sostegno
dell’ipotesi accusatoria.

Art. 327 bis Attività investigativa del difensore: il difensore esercita l’attività investigativa in via facoltativa
(non discrezionale). L’articolo regola le attività investigative che si collocano nella fase delle indagini, ma non
necessariamente; il difensore può raccogliere elementi di prova a favore del proprio assistito. Il PM e la polizia
giudiziaria invece svolgono le indagini per comprendere se esercitare o meno l’azione penale, NON POSSONO
MANCARE.

Qual è il compito del difensore?

Il difensore può introdurre degli elementi a favore della propria ipotesi.

Il diritto alla prova si può articolare in due modi:

a- Difesa tradizionale passiva: ovvero confutando gli elementi della controparte, del PM
b- Difesa attiva: non è una obbligatoria, si ricercano ipotesi alternative a quella del PM, favorevoli al
proprio assistito attraverso lo svolgimento di investigazioni difensive.
Es prova d’alibi nell’omicidio – prova contraria.

Art. 327 bis comma 2— Facoltà investigazione difensiva:

 In ogni stato e grado del procedimento


 Nell’esecuzione penale
 Promozione giudizio di revisione (impugnazione straordinaria) per ottenere la revoca della sentenza di
condanna per proscioglimento es caso garlasco- istanza di revisione
NON ci sono limiti temporali

Art. 407 Codice Procedura Penale Durata delle indagini preliminari NO tempo indeterminato RIFORMA
CARTABIA

La durata delle indagini, che decorre dalla data in cui il nome della persona alla quale il reato è attribuito è
iscritto nel registro delle notizie di reato, pertanto, è stata allungata ad un anno. Questo tempo è stato ridotto a
sei mesi per le contravvenzioni ed è stato aumentato ad un anno e sei mesi, quando si procede per “taluno dei
delitti indicati nell’407 comma 2. Il termine può essere prorogato anche in presenza di indagini particolarmente
complesse.
(prima la durata era di 6 mesi prorogabili ad 1 anno)

Art. 329 CPP Obbligo del segreto

Atti del Pubblico Ministero e della Polizia Giudiziaria sono coperti dal segreto NON oltre la chiusura delle indagini
preliminari.

Gli atti di indagine si dividono in:

Atti garantiti Atti non garantiti


Il difensore ha diritto di assistere es interrogatorio o Sommarie informazioni della persona informata dei
perquisizioni. Il PM decide quando compiere o meno fatti, assunzione di info da persona info dei fatti (in
un atto garantito e avvisare quindi delle indagini. dibattimento diviene il testimone). NO difensore

L’indagato viene a conoscenza delle indagini con l’atto di avviso della conclusione delle indagini preliminari. (il
più delle volte sono indagini non garantite). L’indagato si difende dopo, al termine delle indagini. E’ un limite del
procedimento penale, ma è anche una volontà del PM quella di cercare di ritardare la conoscenza delle indagini
da parte dell’indagato. Diritto alla prova è nella fase preliminare e nel dibattimento.

ATTI DI INDAGINE (segreti e unilaterali) SONO DIVERSE DALLE PROVE (si formano nel dibattimento).

Finalità delle indagini preliminari:


A) Servono al PM per comprendere l’esercizio o meno dell’azione penale “ il PM e la polizia giudiziaria
svolgono le indagini necessarie per le determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale”
B) Al PM servono per ottenere dal GIP i provvedimenti (es misure cautelari)
C) Formazione della prova NON ha luogo in contraddittorio per consenso dell’imputato o per non
ripetibilità oggettiva o per effetto di condotta illecita sul dichiarante. In tal caso il giudice in dibattimento
può eccezionalmente utilizzare gli elementi raccolti durante le indagini preliminari.

Il Giudice per le indagini preliminari:

Art 328 CPP—> provvede alle richieste del PM, parti private e persona offesa dal reato.

La presenza NON è necessaria PRINCIPIO DELLA DOMANDA, ma ci sono casi di richiesta tassatici es limitazione
art. 13 cost. (riserva di legge e giurisdizione).

Principio della domanda cautelare: il PM chiede e il giudice rigetta o accoglie con provvedimento. Si possono
avere anche indagini senza il giudice.

LA NOTIZIA DI REATO

La notizia di reato è l’atto con il quale il PM o la Polizia Giudiziaria di propria iniziativa o in quanto destinatari di
un’informazione vengono a conoscenza di un ipotetico fatto penalmente rilevante.

Art. 330 C.P.P.  Acquisizione notizie di reato

In Italia NO corpo autonomo di polizia giudiziaria, ci sono più sezioni (anche GdF può acquisire):
 Denuncia: notizia di reato relativa ai reati procedibili d’ufficio
 Referto

Inoltre, si prevedono anche le condizioni di procedibilità: querela, istanza, richiesta di procedimento,


autorizzazione a procedere.

Denuncia si distingue dalla querela. La denuncia è la notizia di reato relativa a reati procedibili d’ufficio; la
querela invece è la denuncia relativa a reati procedibili a querela della persona offesa.

Se la legge penale nulla dispone, il reato è procedibile d’ufficio.

A) La denuncia
Art. 333 C.P.P. Comma 1 --> Denuncia da parte di privati: Ogni persona che ha notizia di un reato perseguibile
di ufficio può farne denuncia. La legge determina i casi in cui la denuncia è obbligatoria.

La denuncia può essere presentata da qualsiasi persona che abbia avuto notizia di reato. Disciplina specifica
per pubblici ufficiali:

A) Art. 357 Cpp Pubblici ufficiali ( funzioni pubbliche legislative, amministrative e giudiziarie)
B) Art. 358 Cpp Incaricati di un pubblico servizio
C) Professionista sanitario pubblico
Hanno l’obbligo di presentare denuncia quando vi è una relazione tra funzione o servizio svolto e la
conoscenza del reato. Questo obbligo è presente nell’esercizio delle loro funzioni (orario di lavoro) o a
causa funzione o servizio (insegnante – maltrattamenti).
Ad entrambi si applica la disciplina delle norme di diritto pubblico ed atti autoritativi nb rileva esercizio
in concreto.

SE SI OMETTE LA DENUNCIA RESPONSABILITA’ PENALE.

Ci sono dei casi in cui è obbligatoria, di solito è facoltativa e rimessa al senso civico.

Comma 2 La denuncia può essere presentata oralmente o per iscritto (sottoscritta da denuncia o procuratore)
personalmente o a mezzo di procuratore speciale, al PM o all’Ufficiale di Polizia Giudiziaria.

Comma 3 Denuncia anonima inutilizzabile. È necessaria la paternità.

Tutti possono avere interesse a proporre denuncia per reato procedibile d’ufficio. La querela invece può essere
presentata solo da persona offesa.

Art. 332 C.P.P. Contenuto della denuncia

Contenuto necessario: elementi essenziali del fatto, elementi naturalistici (condotta-evento-casualità)+ giorno
acquisizione notizia

Contenuto eventuale: Quando possibile  generalità, domicilio o altro per identificazione della persona alla
quale si attribuisce il fatto

- Persona offesa
- Coloro che siano in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti

B)Il referto
Il referto è una particolare forma di denuncia tenuto da colui che esercita professione sanitaria e ha prestato
assistenza in casi che possono presentare caratteri di un delitto procedibile d’ufficio.
Obbligo entro 48 h al PM o alla polizia giudiziaria, se il medico è dipendente pubblico ha SEMPRE l’obbligo di
denuncia-referto in quanto è incaricato di pubblico servizio. L’obbligo viene meno se il referto dovesse esporre
la persona assistita a procedimento penale.

Obbligo di informativa della polizia giudiziaria nei confronti del pubblico ministero Art. 347 CPP
Le indagini preliminari NON sono il processo penale, questo inizia al termine delle indagini con l’azione del
Pubblico Ministero.

La polizia giudiziaria riceve notizia e ha obbligo di informare il PM che è il dominus dell’indagine di reato.

La PG trasmette e deve “vestire” la notizia di reato:

-Elementi essenziali fatto + attività indicate/compiute elementi di prova

-Indicazione giorno + ora in cui la notizia è stata acquisita.

Comma 1 la comunicazione deve avvenire senza ritardo e per iscritto al PM (non trasmessa in modo
tempestivo allora la PG può essere esposta a provvedimenti disciplinari). Art. 347 prevede anche delle modalità
alternative di riferimento della notizia di reato.

Comma 2 entro 48 Ore per atti per i quali è prevista l’assistenza del difensore dell’indagato

Comma 3 immediatamente o quando sussistono ragioni di urgenza per delitti gravi o di criminalità
organizzata. Anche in caso di arresto in flagranza.

L’obbligo di informativa investe l’organo di PG inteso come unità operativa.

La querela
Condizioni di procedibilità: Atti ai quali la legge subordina l’esercizio dell’azione penale in relazione a determinati
reati per i quali non si deve procedere d’ufficio ( Art. 50 c2)

 Deve essere espressamente prevista dalla legge.

Art. 336 C.p.p.  Denuncia reato (aspetto informativo) + manifestazione di volontà del privato persona offesa
di perseguire penalmente l’autore del fatto.

Art. 112 Cost. Ufficiosità azione penale del PM: L’obbligatorietà dell’azione penale dinanzi alla notizia di reato,
viene prevista una DEROGA per i reati di poco valore o che toccano la sfera privata dell’individuo. Il PM esercita
l’azione penale SOLO con il consenso della persona offesa.

Il PM svolge le indagini, ma se il reato è perseguibile a querela e al termine delle indagini NON viene presentata
allora il PM chiede l’archiviazione e no può esercitare l’azione penale. L’udienza preliminare verrà pronunciata
per improcedibilità d’azione, in quanto manca la condizione di procedibilità.

Se manca la querela non è possibile fare una condanna, quindi l’imputato non può essere condannato.

Il diritto di querela deve essere esercitato di regola entro il termine di 3 MESI dal giorno in cui la
persona offesa ha avuto notizia del fatto che costituisce reato (fino a 12 mesi, per delitto contro
la libertà sessuale).
Le modalità della querela sono analoghe a quelle della presentazione della denuncia.

Art. 339 C.P.P Rinuncia alla querela


La persona offesa può rinunciare alla querela prima del termine dei 3 mesi in modo tale da non far creare una
situazione di incertezza per il PM. La rinuncia è un atto IRREVOCABILE E INCONDIZIONATO con cui la persona
offesa, prima di aver proposto querela, manifesta la volontà che NON si proceda penalmente per il reato subito.

Art. 340 C.P.P. Remissione di querela

Vi può essere un ripensamento dopo la presentazione della querela (es dopo ingente ristoro economico per il
danno subito)

La remissione è un ATTO IRREVOCABILE E INCONDIZIONATO. NON è un atto unilaterale, in quanto deve essere
accettata dal querelato, ci potrebbe essere interesse a non ritirare la querela per reato inesistente.

NO remissione per i delitti in materia sessuale + reato sub alternatività tra reo e persona offesa, si evita che la
persona offesa possa subire pressioni per ritirare la querela.

DIVIETO NE BIS NE IDEM

Non è possibile sottoporsi a processo per la seconda volta per il medesimo fatto TRANNE SE il primo giudizio si
sia concluso per difetto di condizione di procedibilità, se sopravviene la condizione procedibilità, il procedimento
si riapre, se viene presentata querela ed istanza dopo l’archiviazione.

I caratteri delle indagini preliminari


Dibattimentosi ispira al principio di pubblicità e corretta giustizia // invece// le indagini: segretezza interna ed
esterna = avviso della conclusione delle indagini, viene dotto l’imputato degli elementi di accusa raccolta (se vi è
archiviazione, l’indagato può anche non venire mai a sapere delle indagini)

Le indagini sono svolte dal PM e dalla POLIZIA GIUDIZIARIA obbligo di segretezza verso l’esterno.

Le investigazioni devono essere segrete per essere efficaci (EFFICIENZA INVESTIGATIVA) MA questo si scontra
con l’Art. 111 Cost. (diritto di difesa dell’imputato) che è il diritto dell’imputato di essere tempestivamente
informato dell’accusa nei suoi confronti, nel minor tempo possibile. Tra questi opposti interessi, viene data
prevalenza all’efficienza investigativa.

TUTTI COLORO CHE SONO A CONOSCENZA DELL’ATTO SEGRETO, ANCHE AUTORIZZATI O CHE VI HANNO
ASSISTITO, SONO VINCOLATI DALL’OBBLIGO AL SEGRETO (sono perseguibili penalmente).

Atti conoscibili da indagato/garantiti Atti segreti


Il difensore ha diritto di assistere previo avviso Sommarie info, testimoni ecc.
almeno 24 h prima del compimento dell’atto: A- Accertamenti tecnici ripetibili
a- Interrogatorio B- Individuazione persone o cose
b- Ispezione C- Assunzione di info da possibili testimoni
c- Confronto al quale partecipa indagato Gli atti sono segreti fino all’avviso di conclusione
d- Ispezione alla quale non deve partecipare delle indagini preliminari
l’indagato (l’avviso può essere omesso in
caso di pericolo di alterazione, ma il Se cade il segreto interno, cade anche quello esterno,
difensore può intervenire) salvo il PM segreti l’atto di indagine:
e- Accertamento tecnico non ripetibile disposto x necessità di prosecuzione delle indagini
da PM nb modificazione degli atti x può ostacolare le indagini delle altre persone
Difensore=riceve avviso e partecipa, questi ha il
MERO DIRITTO DI PRESENZA, non di intervento. DIVIETO DI PUBBLICAZIONE per le notizie afferenti al
procedimento
Il termine preavviso è accorciato / abbreviato o
omesso per rischio di alterazione degli elementi di
prova
ATTI NON SEGRETI A SORPRESA compiuti senza
che nessun avvertimento sia dato, ma il difensore
può assistere es perquisizioni e sequestri, non
ripetibili fin dall’origine.

Il deposito per atti garantiti e a sorpresa


Per questi atti non vigendo segreto, viene depositato
il verbale presso la segreteria del PM dopo 3 giorni
dal compimento dell’atto
Il difensore può analizzarli nei 5 giorni successivi.

DIVIETO DI PUBBLICAZIONE per le notizie afferenti al procedimento con mezzo di stampa o diffusione:

 Atto segreto: divieto assoluto in quanto la pubblicazione minerebbe l’attività di polizia giudiziaria.
 Atto conoscibile: si può pubblicare il contenuto/il riassunto

Si vuole salvaguardare la neutralità del giudice e l’imparzialità.

L’attività di iniziativa della polizia giudiziaria


NB principio della separazione delle fasi del processo: il giudice del dibattimento non sa niente delle indagini, la
PROVA SI FORMA IN DIBATTIMENTO, il giudice non deve trarre convincimento da quanto concluso nelle indagini,
che sono necessarie per comprendere se esercitare o meno l’azione penale.

Le attività di polizia giudiziaria sono svolte con la direzione del PM, ma la PG è titolare di attività:

A- Iniziativa autonoma: da quando acquisisce la notizia di reato può raccogliere ogni elemento utile alla
ricostruzione del fatto e alla individuazione del colpevole fino a quando il PM non impartisce direttive
B- Iniziativa successiva: PM assume la direzione delle indagini  direttive alla PG
Le attività si distinguono in:
- Iniziativa guidata: esecuzione direttive OM
- Iniziativa parallela: attività di indagine per accertare i reati. La polizia esegue, MA deve informare
prontamente il Pm.
C- Iniziativa integrativa: iniziativa della Polizia sulla base di dati emersi in seguito al compimento di atti
delegati dal PM.

Art 119 Cost.  Subordinazione funzionale all’esecutivo della PG. Le attività della PG si svolgono sotto le
direttive del PM, ma sulle indicazioni del PM possono essere necessarie delle attività integrative senza che sia
necessaria la direttiva del PM.

Gli atti della PG:

- Atti tipici: espressamente disciplinati dal Codice


- Atti atipici: NO espressa disciplina, vi è un’attività investigativa in senso lato es. pedinamento

L’attività di iniziativa della polizia giudiziaria - Le sommarie informazioni


Le sommarie informazioni della persona informata sui fatti o sulla persona che in dibattimento diverrà il
testimone. Vi è obbligo di rispondere secondo verità, ma l’obbligo non è penalmente sanzionato, il reato di falsa
testimonianza non si applica in questo caso, non vi può essere un’applicazione analogica di una norma penale
(divieto di analogia in peius). Vi può essere il reato di favoreggiamento personale se le dichiarazioni aiutano
l’indagato. Solo L’UFFICIALE di PG può assumere le informazioni dall’indagato stesso, NON l’agente di polizia
giudiziaria. L’ufficiale di polizia può assumere informazioni dall’indagato SOLO se quest’ultimo è libero e se
comunque il suo difensore è presente. Si presuppone quindi:

- Polizia ha invitato indagato a nominare un difensore + preavviso tempestivo per l’intervento


- Se l’indagato non ha nominato un difensore di fiducia, allora la polizia avverte il difensore d’ufficio di
turno.

La presenza del difensore è NECESSARIA, l’atto non può essere espletato senza la presenza del difensore a
garanzia dell’indagato stesso.

SENZA la presenza del difensore la polizia può raccogliere le sommarie info e le dichiarazioni spontanee rese
dall’indagato.

La differenza tra le due dichiarazioni:

A- Le prime sono rese dall’indagato su SOLLECITAZIONE della PG nb AVVERTIMENTI da dare.


B- Le seconde sono rese LIBERAMENTE senza sollecito della PG

Il confine tra le due è labile.

Le informazioni per la prosecuzione delle indagini: Gli ufficiali di polizia giudiziaria possono porre domande
all’indagato libero o arrestato in assenza del difensore, tuttavia delle notizie assunte è vietata la
documentazione, utilizzazione in dibattimento ed in fasi precedenti.

I limiti:

- Luogo e immediatezza del fatto di reato es stazione di polizia o immediatamente dopo


- Notizie utili ai fini immediata prosecuzione delle indagini

Le attività di iniziativa del PM


Il PM ha il compito di dirigere le indagini, da quando giunge la notizia di reato deve valutare i presupposti per
iscriverla o meno nel registro delle notizie di reato.

Potere valutativo del PM: se arriva una denuncia impossibile la notizia di reato viene inserita nelle pseudo
notizie di reato e si procede alla cestinazione.

Se viene iscritta la Notizia di reato + si svolgono le indagini = non si può più archiviare in modo autonomo perché
se no si elude l’obbligo di esercizio dell’azione penale è necessaria la richiesta di archiviazione al GIP (Il
controllo giurisdizionale serve a verificare che il PM stia adempiendo all’obbligo costituzionale di esercitare
l’azione penale).

Non vi è un procedimento per verificare la correttezza dell’iscrizione, bensì un controllo in sede di archiviazione.

Quindi, se al PM giunge notizia di reato:

1- Può non iscriverla nel registro (no controllo giurisdizionale)


2- La iscrive nel registro atti non costituenti notizia di reato o pseudo notizia: in questo modo potrebbe
eludere l’obbligatorietà dell’azione penale. Eppure il ns sistema prevede il controllo SOLO in sede di
archiviazione.

Vi è un obbligo di informativa della PG al PM (Art. 347 cpp):

- Senza ritardo e per iscritto


- 48h con difensore
- Immediatamente
Il PM deve iscrivere la notizia nell’apposito registro:

A) Registro delle notizie di reato: si svolgono le indagini in segreto. Vi è conoscenza da parte dell’indagato
con l’atto di chiusura delle indagini preliminari e la richiesta di rinvio a giudizio. MA se un soggetto ha
commesso reato può andare a chiedere alla procura se è in corso un procedimento vs di lui. In certi casi,
come delitti di criminalità mafiosa o per altri reati con esigenze investigative, non viene data la notizia.
B) Registro degli atti non costituenti notizia di reato
C) Registro delle notizie anonime

INFORMAZIONE DI GARANZIA : si rende dotto l’interessato che nei suoi confronti vi è in atto un procedimento
penale e si pone in azione un atto garantito. Il PM che compie atto garantito deve inviare all’indagato e alla
persona offesa l’INFORMAZIONE DI GARANZIA. NB invito nomina difensore di fiducia + altre precisazioni. Es
interrogatorio, ispezione,confronto ecc. Inviata per posta raccomandata con ricevuta di ritorno.

DIRITTO ALLA DIFESA: nb inviata all’indagato come primo tra gli atti garantiti svolti dal PM. Al compimento del
primo atto a cui difensore ha diritto di assistere il PM deve notificare all’indagato la comunicazione della nomina
del difensore d’ufficio.

I due atti vengono consegnati solo in caso di atti garantiti; questa situazione limita il diritto dell’imputato a
ricercare prove a suo favore, queste possono andare disperse.

RIFORMA CARTABIA

Modifica della durata massima delle indagini nei seguenti termini, prorogabili una sola
volta per un periodo non superiore a sei mesi:
 Sei mesi per le contravvenzioni;
 Un anno e sei mesi per alcuni delitti di particolare gravità, previsti dall’art. 407,
comma 2 c.p.p.;
 Un anno, per tutti gli altri delitti.

Chiusura delle indagini preliminari: il Pubblico Ministero potrà avanzare richiesta di


archiviazione “quando gli elementi acquisiti nelle indagini preliminari non consentono
una ragionevole previsione di condanna”.

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