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ORGANIZZAZIONE POLIZIA LOCALE

Percorso di formazione di base – Agenti di Polizia Locale


Commissario Zanzottera Marco Alberto
LA CENTRALE OPERATIVA

La Centrale Operativa o Sala Operativa è il motore del comando, lo strumento


fondamentale per l'innesco, lo sviluppo ed il completamento di tutta l'attività istituzionale
della P.L., il raccordo tra le richieste pervenute ed il servizio reso dalle pattuglie esterne.

Attività informativa Gestione degli interventi


FUNZIONE DEGLI OPERATORI

garantiscono l'intervento più garantisce l'informazione Gestisce l’ausilio di altre


tempestivo in qualsiasi reciproca, completa ed in tempo
pattuglie a disposizione o
circostanza facendo riferimento a reale, anche allo scopo di altre FF.OO. qualora
regole predefinite per la gestione consentire, quando necessario,
l’emergenza richieda
delle emergenze (O.d.S.) l'assunzione raccordata di
maggiori risorse
ulteriori misure operative
CRONOLOGIA DI OGNI INTERVENTO

Ricezione della richiesta

Valutazione su chi affidare l’intervento, secondo procedure disposte dal


Comando.

Assegnazione dell’intervento alle pattuglie a disposizione con eventuale


autorizzazione per l’utilizzo dei dispositivi sonori e luminosi (art.177 CdS)

Annotazione, anche in sistemi informatici, di ogni richiesta d’intervento, il


suo esito, gli operanti, eventuali interventi da parte di terzi

Ausilio per richieste d’accertamento su persone, documenti e/o veicoli

Attivazione dei servizi ausiliari per talune situazioni contingenti (ripristino


segnaletica, carro attrezzi, carro pompe funebri ecc.)
GLI AMBITI PRINCIPALI IN CUI VIENE
CONTATTATA
- Infortunistica stradale
- Problemi di traffico /soste irregolari
- Infortunistica del lavoro

- Inquinamento acqua/aria/suolo

- Veicoli abbandonati/provenienza furtiva

- Tutela patrimonio pubblico e privato

- Igiene

- Segnaletica stradale

- Interventi di sicurezza
DOVE SI ANNOTANO LE RICHIESTE
D’INTERVENTO

• brogliàccio [derivato di brogliare, «mescolare;


scarabocchiare»].In particolare, registro sul
quale si annotano di prima mano operazioni
compiute in Azienda e che servirà di base per la
compilazione delle scritture sistematiche o di
quelle obbligatorie. registri su cui si prende nota
dei segnali e comunicazioni radio «ricevute» e
«trasmesse».
BROGLIACCIO

E’ ANNOVERATO TRA GLI ATTI PUBBLICI IN QUANTO :

E’ UN ATTO INTERNO ALLA P.A.

E’ FORMATO DA UN P.U.

ASSUME LA FORMA SCRITTA

E’ DESTINATO A PROVARE LA VERITA’

HANNO ATTITUDINE AD ASSUMERE CARATTERE PROBATORIO

PROVENIENTE DA PRIVATI CHE CONTENGONO DICHIARAZIONE DI


VOLONTA’, RICEVUTE NELLE FORMALITA’ RICHIESTE DAL P.U.
ANNOTAZIONI PRINCIPALI

DATA E ORA: ORA CHIAMATA, ARRIVO SUL POSTO, TERMINE INTERVENTO

ESPONENTE : GENERALITA’ (PIU’ COMPLETE POSSIBILI)

LUOGO DELL’INTERVENTO: SPECIFICARE IN RELAZIONE AL CIVICO


OVVERO INTERSEZIONE TRA PIU’ STRADE

TIPOLOGIA RICHIESTA : INCIDENTE, RISSA, AUTO IN DIVIETO ECC.

PERSONALE A CUI VIENE ATTRIBUITO L’INTERVENTO

PROVVEDIMENTI : CARRO ATTREZZI, AUTOLETTIGA, SERVIZIO PULIZIA


STRADE ECC.
IL CRITERIO PER ATTRIBUIRE
L’INTERVENTO

PATTUGLIA IL NUCLEO IL PERSONALE


PIU’ VICINA SPECIALE FORMATO
L’AMBITO PROFESSIONALMENT
E (artt.10,16 e 23 L.R.
D’INTERVENTO N.15/2016) e art. 5 lett.c
Legge 65/1986
LA SUDDIVISIONE DEGLI INTERVENTI
SUL MODELLO “TRIAGE”

RICHIESTE NON DIFFERIBILI – DANNO GRAVE ALLA PERSONA COD.


ROSSO

RICHIESTE PARZIALMENTE DIFFERIBILI COD.GIALLO

RICHIESTE DIFFERIBILI E DI ENTITA’ LIEVE – COD. VERDE


CODICE VERDE

SOSTE IRREGOLARI IN GENERALI ECCETTO


SITUAZIONI GRAVI

DISTURBO QUIETE IN ORE DIURNE

OCCUPAZIONI SUOLO PUBBLICO ABUSIVE

PROBLEMI CONDOMINALI – NO REATI

VIOLAZIONI N MATERIA DI RIFIUTI

VIOLAZIONI IN MATERIA DI COMMERCIO


CODICE GIALLO

• SOSTE SU PASSO CARRAIO


• INCIDENTI SENZA FERITI
• GRAVE INTRALCIO ALLA CIRCOLAZIONE VEICOLARE
• PRESENZA PERSONE/VEICOLI SOSPETTI
• PRESENZA PERSONE CHE CREANO NOCUMENTO
• AUSILIO ALTRI ENTI
• DANEGGIAMENTI PROPRIETA' PUBBLICHE NON IN
FLAGRANZA
• DISTURBO DELLA QUIETE ORE NOTTURNE
• INTERVENTI SEMAFORI SPENTI O GUASTI
• ALLARMI PROPRIETA' COMUNALI
CODICE ROSSO
• INCIDENTE CON FERITI E/O MORTALE
• REATI IN FLAGRANZA O QUASI FLGRANZA
• EMERGENZE VIABILISTICHE CHE COMPORTINO BLOCCHI STRADALI
• EMERGENZE STRUTTURE PUBBLICHE E/O PRIVATE CON PERICOLO
PER L'INCOLUMITA' PUBBLICA
• TSO E ASO
• BUCHE PERICOLOSE
• PERDITA CARICO IMPORTANTI SU STRADE DI SCORRIMENTO
• INFORTUNI SUL LAVORO
• AUSILIO ALTRE FF.OO
• INCENDI IN ABITAZIONI
• EMERGENZA METEO CON CADUTA ALBERI , RECINZIONI, PALI ECC.
USO DEI DISPOSITIVI LUMINOSI
L’operatore della c.o. in base alla tipologia d’intervento,
dispone l’utilizzo dei dispositivi d’emergenza
Può essere disposto tramite O.d.S. specifico che disciplina
tale utilizzo in determinate situazioni (incidenti c.f., reati
ecc.)
Circolare Min.Interno N.3001 A/328901l 051 19/3 del
10.4.2001 (uso dispositivi in situazione d’urgenza e
congiunti (luci blu e sirena)
GLI ALTRI ORGANI IN EMERGENZA
Carabinieri : viene disposto dall’Operatore c.o.

Polizia di Stato: viene disposto dall’Operatore c.o.

Vigili del Fuoco: Escono sempre in emergenza

C.R.I.: Viene attribuito dall’Operatore del 118,


in base al codice (rosso e giallo in emergenza)
GESTIRE LE CHIAMATE, QUANDO
NON CI SONO RISORSE

PRENDERSI COMUNQUE IN
ATTRIBUIRLO AD CARICO LA CHIAMATA, NON
ALTRA PATTUGLIA POSSIAMO RISPONDERE
A CUI ERA STATO CON LA FRASE “CHIAMI
AFFIDATO UN QUALCUN ALTROH”
INTERVENTO
DIFFERIBILE
PRINCIPI DELLA LEGGE 241/1990
• Legalità
• Economicità
• Efficacia (efficienza)
• Divieto di aggravamento del procedimento
• Giusto procedimento
• Pubblicità e trasparenza
• Imparzialità
• Correttezza e buona fede
• Certezza
• Celerità
DIVIETO DI AGGRAVAMENTO
DEL PROCEDIMENTO
• Art. 1 c.2 Legge 241/1990 E’ un principio che ispira l’intera legge
sul procedimento al fine di ridurre le fasi del procedimento e ad
accelerarne la definizione in forza della quale “la pubblica
amministrazione non può aggravare il procedimento se non per
straordinarie e motivate esigenze imposte dallo svolgimento
dell’istruttoria”;

Art. 97, comma 2 della Costituzione: Principio del buon andamento


dell’azione amministrativa interpretato come efficienza ed economicità
dell’organizzazione e conseguente efficacia e trasparenza dell’azione
amministrativa
Art.55 C.P.P. La polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa,
prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze
ulteriori, ricercarne gli autori, compiere gli atti necessari per assicurare le
fonti di prova e raccogliere quant'altro possa servire per l'applicazione
della legge penale
REATI CONNESSI ALL’ATTIVITA’:

ART.340 C.P. ART. 658 C.P.


INTERRUZIONE DI PROCURATO
UN UFFICIO O DI ALLARME
UN SERVIZIO
PUBBLICO
INTERRUZIONE PUBBLICO SERVIZIO
Per interruzione si intende la
cessazione totale della prestazione del
servizio, con possibilità di una ripresa
in prosieguo dello stesso ma solo
previa ristrutturazione o riparazione
• Il turbamento consiste in una qualsiasi
alterazione delle normali modalità di
funzionamento del servizio medesimo.
GIURISPRUDENZA

• Ai fini della configurabilità del reato di interruzione di


un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di
pubblica necessità, ex art. 340 c.p., è sufficiente
l'interruzione temporanea o un mero turbamento nel
regolare svolgimento dell'ufficio o del servizio, dato
che la fattispecie tutela non solo l'effettivo
funzionamento di un ufficio o servizio pubblico, ma
anche il suo ordinato e regolare svolgimento.
• Cassazione penale sez. VI 11 marzo 2014 n. 14010
CARATTERISTICHE DEL REATO
• ALTERNANZA nella condotta di chi cagiona un'interruzione o di chi
turba la regolarità di un ufficio o di un servizio di pubblica necessità,
e ciò comporta che le due ipotesi alternative nelle quali la fattispecie
astratta si prospetta devono ritenersi equivalenti e quindi
reciprocamente interpretabili nel senso che l'interruzione deve
essere tale da turbare la regolarità del servizio e la turbativa si
realizza anche con una interruzione momentanea, purchè di entità
tale da determinarla
TEMPO di turbamento o di interruzione gioca dunque un ruolo
secondario, seppure apprezzabile, in quanto ciò che rileva è
l'effettiva lesione al regolare ed ordinato andamento della P.A.

ELEMENTO SOGGETTIVO: non è necessario che la condotta sia


intenzionalmente diretta a provocare l'interruzione del servizio o il
turbamento, essendo invece sufficiente che il soggetto attivo si
renda conto che il proprio comportamento può cagionare tale
risultato
ART.658 C.P.
PROCURATO ALLARME

Significa diffondere una falsa


Procurato allarme. «Chiunque,
notizia o un falso allarme che
annunziando disastri, infortuni o
faccia scattare le procedure
pericoli inesistenti, suscita
delle autorità per un pericolo, in
allarme presso l'Autorità, o
realtà, inesistente.
presso enti e persone che
esercitano un pubblico servizio Il bene giuridico tutelato è il
corretto funzionamento ed uso
della Forza Pubblica da parte
dell’Autorità, che viene sviato da
falso annuncio
ALCUNI ESEMPI

Si viene puniti per Chiunque dà origine ad una


procurato allarme situazione di panico
quando si fa una denuncia generalizzato che richiede
per un falso sequestro di l’intervento delle forze
persona che attiva le dell’ordine. Ad esempio,
forze dell’ordine, con un appunto, fare scoppiare un
dispiegamento di uomini e petardo in mezzo alla folla
mezzi, alla ricerca di un gridando che è in corso un
ostaggio inesistente
attentato.
TELEFONATE ANONIMEHH.

ART.240 C.P.P. ART. 333 C.P.P.


I documenti che
contengono dichiarazioni Delle denunce
anonime non possono anonime non può
essere acquisiti nè in alcun
modo utilizzati, salvo che
essere fatto alcun uso,
costituiscano corpo del salvo quanto disposto
reato o provengano dall’art. 240 C.P.P.
comunque dall’imputato.
COSA FARE…
L’operatore della c.o. deve essere in grado di reperire più
informazioni possibili e soprattutto captare la veridicità della
denuncia che sta ascoltando. In breve tempo, bisogna essere
in grado di decidere come è meglio intervenire, tenendo in
considerazione l’eventualità, che tali chiamate, possono
essere “strumentali”, dirette, cioè, a fuorviare l’attività di
sorveglianza delle pattuglie dislocate nelle zone della città.

Ricercare dei riscontri oggettivi a conferma di quanto


segnalato da fonte “senza paternità”, per la presenza di alcuni
particolari, per l’esperienza maturata nel campo, al fine di aver
sentore che siano informazioni reali, soprattutto se trattasi di
una possibile notizia di reato.
LE OMISSIONI
• art. 40 comma 2 stabilisce che non impedire un
evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire
equivale a cagionarlo.

nei reati omissivi d’evento si può essere


chiamati a rispondere dell’evento lesivo se e
solo se si aveva un obbligo giuridico di
intervenire per impedire l’evento
QUANDO ARRIVANO RICHIESTE TELEFONICHE DI
INFORMAZIONI E/O DATI ANAGRAFICI

• Occorre assumere più informazioni possibili


dall’interlocutore (incarico, sede del Comando, il
nominativo del proprio responsabile ecc.)

INDIZI: chiamata disturbata, riferimenti poco chiari,


recapito telefonico diverso da quello ricercato attraverso i
normali canali telematici

Farsi trasmettere la richiesta via p.e.c. o fax

Farsi lasciare un recapito telefonico e comunque


richiamarlo, cercando tramite sistemi informatici.
FAC-SIMILE FINTA AUTORITA’
UNIFORMARE IL LINGUAGGIO
INTERVENTI DA GARANTIRE
IN CASO DI SCIOPERO
• ART. 2, 2° comma, punto 12
• Accordo collettivo nazionale in materia di norme di garanzia del
funzionamento dei servizi pubblici essenziali nell’ambito del Comparto
Regioni – Autonomie Locali del 19.9.2002

a. attività richiesta dall'autorità giudiziaria e interventi in caso di trattamenti sanitari obbligatori

b. attività di rilevazione relativa all’infortunistica stradale

c. attività di pronto intervento;

d. attività della centrale operativa

e. vigilanza casa municipale

f. assistenza al servizio attinente alla rete stradale , in caso di sgombero della neve
REGOLE AL TELEFONO…. LA 1^
• Presentarsi o qualificarsi. Soprattutto per le
chiamate che facciamo verso l’esterno,
qualificarsi è il nostro biglietto da visita, ciò che
ci permette di catturare l’attenzione di chi ci
ascolta. Un saluto, il proprio nome e ruolo
aziendale insieme al motivo della chiamata sono
l’indispensabile per fare una buona prima
impressione al telefono

art. 55 novies D.Lgs n. 165 del 2001 - identificazione del


personale a contatto con il pubblico
2^ REGOLA
Avvisare se siamo in vivavoce. C’è un tempo e un
luogo per l’utilizzo del vivavoce e, soprattutto, c’è
bisogno del consenso dell’altra parte che potrebbe non
voler condividere le informazioni della chiamata con
chi è presente nel nostro ufficio (a meno che questi
non ne siano espressamente coinvolti).

Articolo 131 Codice della privacy (D.lgs. 30 giugno


2003, n.196)
3^ REGOLA
Non Urlare con l’utenza. Va bene coprire i rumori di
sottofondo per essere ascoltati dall’altra parte
dell’apparecchio, ma il volume della voce non deve
mai essere troppo alto. È preferibile piuttosto prendere
la chiamata in un luogo più silenzioso o rinviarla a un
momento successivo. Un volume troppo alto, inoltre,
può essere il segnale di un carattere aggressivo o
irascibile, oltre che dell’umore di quel preciso
momento.

Codice comportamento (DPR 62/2013)


4^ REGOLA
• Non parlare con altre persone. È una situazione tipica:
siamo al telefono ed entra nel nostro ufficio un collega
che ci chiede qualcosa. Che fare? Semplice: non
interrompere la conversazione telefonica per intavolarne
una nuova con il nostro collega (che, educatamente,
dovrebbe attendere la fine della telefonata per rivolgerci
la sua domanda).

Codice comportamento (DPR 62/2013)


5^ REGOLA
• Dare informazioni personali sui colleghi. Quando
rispondiamo al posto di un collega assente (e dopo aver
seguito le 4 regole precedenti), è sufficiente pronunciare
un semplice “al momento non è in ufficio” senza perdersi
in spiegazioni sui motivi per i quali il collega non è al suo
posto. È bene ricordare che ogni parola fuori posto o
informazione non richiesta potrebbe mettere in cattiva
luce il nostro collega

D. L.gs 30.6.2003 n.196 Codice in materia di dati


personali – art. 1 e segg.
UN CENNO SULLA PRIVACY
• Per informazioni personali si intende «qualunque informazione
relativa ad una persona fisica, identificata o identificabile, anche
indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione,
compreso un numero di identificazione personale» . Sono sempre
dati personali quelli che riguardano la famiglia, il lavoro, le attività
economiche, commerciali o assicurative, i beni o le proprietà.
— i dati sensibili: fanno riferimento alla razza, la religione, le opinioni
politiche, l’appartenenza ad un partito, ad un sindacato o ad
un’associazione, oltre a tutto ciò che serve a conoscere lo stato di salute
e la vita sessuale;
i dati semisensibili: riguardano le liste di sospettati di frode, la
situazione finanziaria, eventuali iscrizioni nella centrale rischi e tutto
ciò che può danneggiare il titolare dei dati;

i dati comuni: sono le cosiddette generalità (nome, cognome, codice


fiscale, partita Iva), l’indirizzo di posta elettronica, il numero di telefono,
di carta di identità o di patente
TECNOLOGIA APP. RADIO
TETRA (Terrestrial Trunked Radio) rappresenta un’insieme di standard per
le comunicazioni radiomobili professionali digitali sicure e protette.
Sviluppato per la realizzazione di sistemi di radiocomunicazione per le forze
dell’ordine

Le principali caratteristiche del TETRA sono:

Possibilità di chiamate individuali, di gruppo ed in conferenza generale.

Razionalizzazione del traffico voce in base a indici di priorità, permettendo al


sistema di evitare colli di bottiglia.

Chiamate individuali full-duplex identificazione del chiamante, brevi messaggi


di testo

Trasmissione simultanea di voce e dati, anche in maniera protetta


…………..IN ALTRE APPLICAZIONI

gli strumenti di localizzazione dei veicoli di servizio con GPS

software gestionali dedicati alle specificità dei servizi di Polizia


locale e acquisizione di dati strutturati tramite palmari

La videosorveglianza, oltre a permette agli operatori di essere


"l'occhio attento" sul territorio, consente di controllare efficacemente
e prevenire in città i fenomeni legati agli atti di vandalismo e bullismo

sistemi di lettura delle targhe, cosiddetti TARGA SYSTEM, che


consentono la lettura delle targhe dei veicoli in transito e di
conoscere se sono oggetto di furto, copertura assicurativa,
revisione ecc.
STATISTICA CHIAMATE PL.LEGNANO ANNO 2017
Tipologia interv enti

2990
3000
2500
2000 1510
1430
1500
1000 570 420 540
500
0
incidenti disturbo circolazione ausilio Altri persone in altri
stradale Organi difficoltà interventi

Tipologie di interventi richiesti alla


Centrale Operativa
incidenti 570
disturbo 1430
circolazione stradale 2990
ausilio altri Organi 420
persone in difficoltà 540
altri interventi 1510
Totale 7460

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