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PRINCIPI GENERALI SULLA PROVA

Il giudice per pronunciare la sentenza:

- Accerta se imputato che ha commesso il fatto addebitato nell’imputazione


- Interpreta la norma penale incriminatrice per ricavare fatto tipico punibile
- Valuta se il fatto storico è conforme al fatto tipico previsto dalla legge

La decisione del giudice si compone di:

- Motivazione: in base alle prove acquisite nel processo, ricostruisce il fatto storico commesso da
imputato o interpreta la legge e precisa il fatto tipico previsto da norma penale incriminatrice o valuta se
il fatto storico rientra nel fatto tipico.
- Dispositivo: il giudice trae conseguenze da giudizio di conformità (se fatto storico è conforme a fatto
tipico) e quindi condanna o assolve.

Contenuto logico dei 3 momenti della decisione:

1. Accertamento del fatto storico


2. Basato sulle prove
3. Oggettivo
 Basato su principi della logica, scienza ed esperienza.

Accertamento si basa in un giudizio sul fatto

I 3 momenti della decisione:

accertamento del fatto storico + individuazione della norma penale incriminatrice:” accertamento di tipo
giuridico”+ Giudizio di conformità Il dispositivo di assoluzione (non conformità al fatto tipico) o di condanna
(conformità al fatto tipico) esplicita la volontà del giudice.

La prova può essere definita come un ragionamento che da un fatto noto (es.dichiarazione del testimone) ricava
l’esistenza di un fatto che è avvenuto in passato e della cui esistenza occorre convincere il giudice.

Spesso ipotesi del PM viene modificata nel corso del processo es. ipotesi concussione- estorsione. Il teorema
accusatorio necessita di verifica.

Ricorda: Elemento di prova: è l’informazione (intesa come dato grezzo) che si ricava dalla fonte di prova(persone,
cose, luoghi che forniscono elemento di prova), quando ancora non è stata valutata dal giudice (art.65).

Oggetto di prova Art. 187 CPP.   E’ oggetto di prova il fatto storico addebitato all’imputato tema probandum.

Si deve distinguere tra: 


 prova rappresentativa: Si fa riferimento a quel ragionamento che dal fatto noto ricava, per
rappresentazione (immagini,parole,gesti), l’esistenza del fatto da provare. Il giudice dovrà valutare
l’affidabilità della fonte e l’attendibilità della rappresentazione prima di decidere il “risultato probatorio”
che se ne può ricavare.
Tale valutazione è operata con “l’esame incrociato” (domande e contestazioni). Una volta ritenuta
credibile la fonte e attendibile la narrazione : la narrazione del testimone corrisponde allo svolgimento
del fatto al quale il testimone stesso ha assistito

 indizio, la prova indiziaria: Col termine “indizio” si fa riferimento a quel ragionamento che da un fatto
provato (circostanza indiziante) ricava l’esistenza di un ulteriore fatto da provare (il fatto addebitato
all’imputato) inferenza basata su una massima di esperienza o su di una legge scientifica. La massima
di esperienza  regola di comportamento che esprime quello che avviene nella maggior parte dei casi;
più precisamente essa è una regola che è ricavabile da casi simili al fatto noto (circostanza indiziante) nb
probabilità .
Come viene elaborata la prova indiziaria?
- Il giudice applica un ragionamento induttivo: esamina casi simili alla circostanza indiziante e
formula regola di esperienza
- Il giudice svolge un ragionamento deduttivo: applica alla circostanza indiziante la regola
generale che ha ricavato in precedenza.  dal particolare al generale
- Ragionamento abduttivo: si assume l'esistenza di un fatto particolare per affermare un altro
fatto particolare, casualmente ricollegabile al primo.

La legge scientifica
Presenta margini di opinabilità
poiché si tratta di:
1) scegliere la legge scientifica che deve essere applicata al caso di specie
2) Valutare in quale modo debba essere applicata
3) Individuare i fatti a cui applicarla. 
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Le caratteristiche sono:

- Sperimentabili
- Generali: no eccezioni e mergine di errore è conosciuto
- Controllabili

Le caratteristiche delle massime d’esperienza invece sono:

- Non sperimentabili
- Non controllabili
- Non Generali

 Leggi scientifiche probabilistiche:


- Universali: elevato grado di predizione
- Probabilistiche: grado di predizione NON elevato.
- Statistica
- Logica – es Sentenza Franzese
Il giudice verifica che il fatto da provare sia antecedente causale del fatto noto, è un ragionamento di
tipo probabilistico, deve ispirarsi alla probabilità logica. 

La regola giuridica di valutazione degli indizi


L'indizio non è una prova minore, ma deve essere verificata. Art. 192 Comma 2 Codice di Procedura Penale
L’art.192 c.2 “l’esistenza di un fatto non può essere desunta da indizi, a meno che questi non siano gravi, precisi e
concordanti”.
Gravi: grado di convincimento--> è grave l’indizio che è resistente alle obiezioni e che, pertanto, ha una elevata
persuasività.
Precisi: Gli indizi sono precisi quando non sono suscettibili di altre diverse interpretazioni; ad esempio è indizio
preciso l’esame del DNA. 
Concordanti: quando convergono tutti verso la medesima conclusione.
quantum probatorio dell'oltre ogni ragionevole dubbio
es omicidio in fabbrica hanno esaminato la produttività della macchina x ricostruire il momento del decesso.
Fino al 2006 tale standard probatorio è rimasto privo di espressa previsione infatti l’art.530 relativo alla
sentenza di assoluzione si limitava a stabilire che “il giudice doveva pronunciare sentenza di assoluzione quando
era insufficiente o contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato
lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile”
La giurisprudenza interpretava la norma:
- Le prove accusa erano insufficienti quando il PM non aveva dimostrato la reità  eliminando ogni
ragionevole dubbio
- Le prove d’accusa erano contraddittorie: pur essendo prevalenti rispetto alle prove di
innocenza, lasciavano residuare uno o più ragionevoli dubbi 
Legge 46/2006: Parlamento modifica Art. 533 relativo alla sentenza di condanna: “il giudice pronuncia sentenza
di condanna quando l’imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio”
Pertanto si può ritenere che l’accusa ha adempiuto all’onere della prova quando ogni differente spiegazione
del fatto addebitato, basata sulle prove, appare non ragionevole.
“Ragionevole dubbio” assume due vesti differenti:
1. Regola probatoria: disciplina nel quantum l’onere della prova che è a carico del PM. Nb presunzione di
innocenza e convincimento del giudice
2. Regola di giudizio: deve essere applicata dal giudice che deve ritenere come non provata
la reità e, conseguentemente, assolvere l’imputato

IL PROCEDIMENTO PROBATORIO E IL DIRITTO ALLA


PROVA

 Leggi scientifiche probabilistiche:


- Universali: elevato grado di predizione
- Probabilistiche: grado di predizione NON elevato.
- Statistica
- Logica – es Sentenza Franzese

 Il procedimento probatorio è regolamentato dal codice nei fondamentali momenti della:
1) ricerca,
2) ammissione
3) assunzione
4) valutazione della prova

La separazione dei poteri:


-  parti spetta esclusivamente il potere di ricerca e di domanda. Una volta che la prova viene
ammessa, non è più rinunciabile solamente da una delle parti, ma entrambe. Nel disegno di
Legge Buonafede si introduce una disposizione secondo la quale la prova possa essere
rinunciata da una sola delle parti. PRINCIPIO DI NON LIBERA DISPONIBILITA' DELLA PROVA 
- Giudice: ammette la prova e valuta

principio di legalità processuale in materia probatoria”.

La ricerca della prova


Spetta esclusivamente alle parti:
- Al PM: onere della prova, ovvero di convincere il giudice della reità dell’imputato
- Imputato: confutare tesi accusa, ricercare prove x convincere il giudice della NON credibilità
della fonte o inattendibilità dell’elemento di prova a carico

Ammissione della prova


Ammissione del singolo mezzo di prova, di regola, deve essere chiesta dalle parti al giudice (principio di
dispositivo in materia probatoria) art.190 cpp.
La prova deve essere:
- Pertinente: deve roliguardare l’esistenza del fatto storico enunciato nell’imputazione o di uno
dei fatti indicati all’art.187 cpp
- Non vietata dalla legge
- Non superflua
- Rilevante: probabile risultato idoneo a dimostrare esistenza del fatto da provare

DIFFERENZA TRA PERTINENTE E RILEVANTE: anziana che assiste ad incidente. La testimone


può riferire su un fatto oggetto di prova (prova pertinente) ma è probabile che non fornirà
alcun elemento idoneo a ricostruire la dinamica dei fatti (prova non rilevante). 

Ammissione della prova


Il giudice deve provvedere sulla richiesta di ammissione senza ritardo con ordinanza motivata ex
art.190 cpp
Prove non ammissibile: motivazione rigetto
Diritto alla prova contraria: la parte avversa ha diritto all’ammissione della prova che ha per oggetto
il medesimo fatto ed è finalizzata a dimostrare che non è avvenuto o che si è verificato con una
differente modalità.
Rif. Art. 111 Comma 3 della Costituzione: ottenere la convocazione e l’interrogatorio di persone a sua difesa
nelle stesse condizioni dell’accusa e l’acquisizione di ogni altro mezzo di prova a suo favore.
Limiti al diritto di ammissione della prova
Il diritto ad ottenere l’ammissione della prova di tipo dichiarativo è stato limitato nelle ipotesi di
imputazione avente ad oggetto il delitto di associazione mafiosa (art.416bis), delitti ad esso
collegati o alcuni reati in materia di violenza sessuale e di pedofilia (art.190bis)

Se la persona che una parte vuole sentire in dibattimento, ha già reso dichiarazioni in sede di incidente
probatorio, l’esame è ammesso soltanto in due casi:
1) se riguarda fatti o circostanze diversi da quelli oggetto delle precedenti dichiarazioni 
2) se il giudice o una delle parti lo ritengano necessario sulla base di specifiche esigenze
Art. 507 CPP ammissione di nuove prove terminata l’acquisizione delle prove, il giudice può disporre anche
di ufficio assunzione di nuovi mezzi di prova, se risulta assolutamente necessario.

Assunzione della prova


L’assunzione della prova avviene, se si tratta di dichiarazioni, col metodo dell’esame incrociato;
Art.111 c.3 Cost riconosce solo all’imputato il diritto di “interrogare o di far interrogare” davanti al
giudice “le persone che rendono dichiarazioni a suo carico” che traduce il principio secondo cui
l’imputato ha diritto di “confrontarsi” con colui che lo accusa. Tale diritto postula l’obbligo di
rispondere secondo verità posto in capo all’accusatore.
Triplice esame soggetto:
- Testimone PM riceve domande del pm
- Controesame parte
- Parte che ha introdotto il test a fronte del contro esame può chiedere ulteriori domande.

Valutazione della prova


Le parti hanno il diritto di argomentare al momento della discussione finale, quando le parti illustrano le proprie
conclusioni in un ordine che rispetta le cadenze dell’onere della prova (al p.m. seguono i difensori dell’eventuale
parte civile e dell’imputato).

Il libero convincimento
Libero di convincersi MA deve motivare razionalmente in relazione alla attendibilità degli elementi di prova ed
alla credibilità delle fonti, idoneità massima di esperienza o legge scientifica.
Principio non è illimitato ma deve passare attraverso le norme che disciplinano:
 la valutazione delle prove (art.192 cpp)
 la motivazione della sentenza (art.546 c.1 lett.e)

Contraddittorietà processuale: valutazione del giudice difforme dalle esigenze dibattimentali, che ignori una
prova che contrasta con le sue conclusioni, è un vizio di valutazione.

La presunzione d’innocenza presunzione legale relativa


-  La regola di trattamento vuole che l’imputato non sia assimilato al colpevole sino al momento
della condanna definitiva no anticipazione pena
-  La regola di giudizio vuole che l’imputato sia presunto innocente, vuole essere cioè L’effetto
dell’art. 2728 C.C.:
- Presunzione legale relativa, cioè valida finché non sia stato dimostrato il contrario, Al PM infatti
spetta formulare un addebito provvisorio (art.65) e poi definitivo (art.405). 

Da ricordare:
Art. 187 Oggetto della prova: fatti che si riferiscono all'imputazione, alla punibilità e alla determinazione della
pena o della misura di sicurezza.
Art. 188: Libertà morale della persona nell'assunzione della prova.
Art. 189: Prove non disciplinate dalla legge: , il giudice può assumerla se essa risulta idonea ad assicurare
l'accertamento dei fatti e non pregiudica la libertà morale della persona. 
Art. 190: Diritto alla prova: Le prove sono ammesse a richiesta di parte. Il giudice provvede senza ritardo con
ordinanza escludendo le prove vietate dalla legge e quelle che manifestamente sono superflue o irrilevanti. Art.
190 Comma 2 prevede i casi in cui le prove sono ammesse d'ufficio, le parti hanno il diritto di richiedere la prova:
Art. 70 relativo agli accertamenti su capacità imputato, Art. 196 comma 2 relativo alla verifica sulla capacità di
testimoniaria, art. 224 comma 1 relativo alla perizia, art. 237 acquisizione documenti provenienti dall'imputato

L'onere della prova si può intendere come onere formale e sostanziale. 


Formale: onere che impone alla parte di chiedere al giudice l'ammissione della prova 
Sostanziale: onere di convincere il giudice dell'esistenza di un fatto storico.

I principi del nostro sistema processuale:

1. Il principio di oralità: discussione attraverso la parola


2. Il principio di immediatezza rapporto privo di intermediazioni tra l’assunzione della prova e la decisione
finale sull’imputazione nb giudice prende contatto con fonte di prova + identità fisica tra giudice che
assiste assunzione e colui che prende decisione di condanna o assoluzione.
3. Il principio del contraddittorio:  partecipazione delle parti alla formazione della prova.
L’art. 111 al c.5 ha tipizzato le situazioni eccezionali nelle quali è possibile derogare al principio del
contraddittorio. “La legge regola i casi in cui la formazione della prova non ha luogo in
contraddittorio per consenso dell’imputato o per accertata impossibilità di natura oggettiva o per effetto
di provata condotta illecita”.

Questioni pregiudiziali e limiti probatori


Il giudice, a volte, deve risolvere questioni civili o amministrative che rappresentano l’antecedente
logico-giuridico della decisione penale.

Il codice di regola attribuisce al giudice penale il potere di risolvere ogni questione da cui dipende
la decisione sia sull’esistenza del reato, sia sull’applicazione di una norma processuale.
limiti:
 Quando la questione pregiudiziale ha per oggetto una “controversia sullo stato di famiglia e
di cittadinanza” il giudice penale è vincolato ai limiti di prova stabiliti dalle leggi civili.--> REGOLE CIVILISTICHE IN
MATERIE
La sentenza irrevocabile del giudice civile su una questione pregiudiziale in materia di stato
di famiglia e di cittadinanza vincola il giudice penale.
 Quando la questione pregiudiziale ha un qualsiasi altro oggetto, il giudice penale non è vincolato ai limiti di
prova posti dalla relativa materia e quindi applica soltanto le regole probatorie del processo penale. → REGOLE
VALUTATIVE TIPICHE DEL PROCEDIMENTO PENALE 

I MEZZI DI RICERCA DELLA PROVA

Indice

- Differenza tra ispezione e perquisizione (sequestro) nb tipologie


- Intercettazioni nb DURATA
- Interrogatorio indagato nb procedimento + avviso al difensore (diritto al silenzio)
- Sommarie informazioni possibile testimone
- Accertamenti tecnici: ripetibili e non ripetibili

Differenza tra ispezione e perquisizione (sequestro) nb tipologie


I mezzi di prova trovano la loro sede nel dibattimento dove formano gli elementi di prova; il mezzo di prova serve
a farlo rivenire, ma si tratta di una conoscenza pre esistente.

In che cosa consistono gli strumenti probatori?

L’ispezione si contrappone alla perquisizione.

Ispezione:

- Passiva
- Autorità osserva o descrive es scena del crimine

Perquisizione- solitamente ordinata dal PM che provvede direttamente o delega la PG solo in fragranza di
reato, casi di evasione o urgenza.

- È un fare da parte dell’autorità, è una ricerca.


A) Personale: persona occulta cose pertinenti al reato
B) Locale: fondato motivo che la cosa o la persona si trovino in un determinato luogo
C) Informatica: non prevista nel 1988. Prevede l’utilizzo di strumenti informativi, devono essere adottate
delle tecniche per non inquinare le conoscenze ottenibili. RISCHIO di alterare le informazioni ottenibili
dal PC. Vi deve essere la garanzia di non alterabilità del dato

La perquisizione è finalizzata a sequestrare il corpo del rato o cose pertinenti al reato.

Art. 352 (Perquisizioni): Nella flagranza del reato o nel caso di evasione, gli ufficiali di polizia giudiziaria
procedono a perquisizione personale o locale quando hanno fondato motivo di ritenere che sulla persona si
trovino occultate cose o tracce pertinenti al reato che possono essere cancellate o disperse ovvero che tali cose o
tracce si trovino in un determinato luogo o che ivi si trovi la persona sottoposta alle indagini o l'evaso.

Il sequestro può essere:


A) Probatorio: mezzo di ricerca della prova. Spossessamento si trasforma in confisca. Limite massimo:
sentenza irrevocabile salvo confisca. È mantenuto fino a quando ci sono esigenze probatorie.
B) Conservativo
C) Preventivo

Se la perquisizione è illegittima, NON lo è anche il sequestro (negli USA invece teoria dei frutti dell’albero
avvelenato) NON importa come si sia trovata la cosa SE è utile per l’accertamento del reato.

Le intercettazioni
Atto procedimento effettuato mediante strumenti tecnici di percezione capta il contenuto conversazione o
comunicazione segreta tra due o più persone. L’apprensione è la medesima di quella operata da un soggetto che
nasconde la sua presenza.

Art. 15 Cost Diritto alle comunicazioni riservate: La limitazione dello stesso viene protettata da:

- Atto motivato dell’autorità giudiziaria (PM) (richiesta autorizzazione del giudice)


- Riserva di giurisdizione
- Riserva di legge

Si applica in presenza di reati gravi: nb riserva di giurisdizione con richiesta PM + autorizzazione del giudice

 Procedimenti relativi a reati art. 266 cpp


 In presenza di “gravi indizi di reato” Art. 267 cpp // Reità - fondato motivo di reato
(colpevolezza=fondato motivo reato + autore) nb informatori devono essere testimoni o persone
informate sui fatti esame informatori necessario (NO anonimi)

A) Intercettazione ASSOLUTAMENTE indispensabile per proseguire indagini (se prova non può essere
acquisita in altro modo)
B) Divieti di utilizzazione+ garanzie per difensori, consulenti tecnici e ausiliari  NO intercettazioni tra
difensori o difensori/assistiti

Oggetto intercettazioni: comunicazione segreta tra due o più persone nb adozione di strumenti tecnici per
superare le barriere

NB disposte da PM + autorizzazione giudice indagini preliminari con DECRETO MOTIVATO.

Dopo il provvedimento del giudice il PM emana il decreto con modalità e durata operazioni.

NO + di 15 gg  ammessa la proroga giudice x 11 giorni. Criminalità organizzata 40 gg + 20 gg di proroga.

 CASI DI URGENZA: intercettazione disposta da PM con decreto motivato comunicato al giudice indagini
preliminari NON oltre 24h. + 48h giudice x convalida o meno.

Provvedimenti iscritti prima e dopo il 31 Agosto 2020

- Prima del 31 agosto: verbali intercettazioni devono essere depositati in segreteria dal PM
- Dopo il 31 agosto: archivio telematico, nel quale vengono depositate le intercettazioni.

SOLO intercettazioni che la pubblica accusa reputa rilevanti, x conoscere alla difesa verbali sommari, contenuto
generico intercettazioni.

Intercettazioni per gravi delitti (delitti criminalità org + minaccia mezzo di telefono+ contro la personalità), erano
sufficienti indizi (anche non gravi) + necessità prosecuzione indagini (no indispensabili)

Come avvengono le intercettazioni?


Iniziativa PM autorizzazione del giudice (salvo casi di urgenza) PM fissa modalità per le intercettazioni
Polizia Giudiziaria assiste alla registrazione + redige un verbale (contenuto sommario) BROGLIACCI DI
ASCOLTO (anche nel corso delle indagini preliminari per misure cautelari) trasmissione al PM 

il DEPOSITO dei verbali, SOLO per le intercettazioni che la pubblica accusa ritiene rilevanti:

- Prima del 31/08: deposito segreteria del PM


- Dopo il 31/08: archivio telematico

I difensori possono esaminare gli attile parti indicano registrazioni da acquisire + filtro giudice.

Le parti indicano le conversazioni da acquisire applicando il filtro del giudice sulle registrazioni di cui è vietata
utilizzazione e a disporre acquisizione delle registrazioni indicate dalle parti che NON appaiano manifestamente
irrilevanti registrazioni NON rilevanti conservate da PM. Udienza di stralcio mai verificata (si doveva tenere
nelle indagini preliminari, ma si svolge nel dibattimento). Vi è una distinzione tra intercettazioni rilevanti e non
per la trascrizione.

Dopo il 31/08/20: la trascrizione avviene nel momento in cui si formano i fascicoli del dibattimento dopo
termine udienza preliminare. Es incidente probatorio intercettazioni atti compiuti nelle indagini preliminari
IRRIPETIBILI (se no principio separazione fasi)

Termine ultimo udienza di stralcio: QUANDO SI FORMA IL FASCICOLO DEL DIBATTIMENTO.

NON posso utilizzare le intercettazioni di un procedimento in un altro: ECCEZIONE: arresto inflagrante, ma se


indispensabile per accertamento.

CAPTATORE INFORMATICO: modalità per intercettazioni è un virus nel sistema info delle persone da
intercettare accende il microfono (anche se spento) nb problematiche libertà:

- Prima del 31/08: SOLO per i reati criminalità org, sempre concessa in quanto intercettazione ambientale
(corte di cassazione)
- Dopo il 2020: concesso per reati comuni se in corso presso domicilio. Art 266 cpp: condizioni:
a) Esplicitare le ragioni
b) Attivazione e disattivazione da parte della polizia giudiziaria
c) Indicazione luoghi e tempi

Interrogatorio indagato
A discrezionalità del PM solo se utile alle prove + esigenze investigative.

PM notifica all’indagato l’invito a presentarsi con:

- Generalità indagato, gg luogo, e ora della presentazione


- Mancata presentazione accompagnamento coattivo su autorizzazione del giudice
- Sommaria enunciazione del fatto

Avviso al difensore: il difensore deve essere avvisato almeno 24h prima del compimento dell’atto. – deroga in
caso di urgenza PM procede, quando si ha fondato motivo che il ritardo possa pregiudicare la ricerca o
l’assicurazione delle fonti di prova. Il PM procede all’interrogatorio, dandone avviso al difensore senza ritardo e
tempestivamente.

Chi svolge l’interrogatorio?

PM (atto si può svolgere anche senza difensore)

Delega polizia giudiziaria necessaria la presenza del difensore

Interrogatorio e i due sistemi a confronto


Sistema inquisitorio interrogatorio concepito come prova regina nb confessione anche con mezzi coercitivi

Nel sistema accusatorio  art. 64 e 65 cpp Tutela indagato + diritto di difesa Nb libertà fisica + libertà di
autodeterminarsi sul comportamento da adottare (diritto di difesa).

 Divieto utilizzo mezzi coercitivi 

Salvaguarda della libertà dell’indagato è la premessa necessaria e indispensabile per libertà di


autodeterminazione(diritto a non rispondere) + possibilità di diventare testimone assistito rispetto alla
responsabilità di altri soggetti, l’interrogatorio può essere per fatto proprio o per fatto altrui.

Art. 64 c3 lettera B diritto al silenzio, imputato come manifestazione imprescindibile del diritto di difesa
“facoltà di non rispondere ad alcuna domanda, ma comunque il procedimento seguirà il suo corso”. Riguarda
interrogatorio nel complesso, ma anche la singola domanda, questa è una facoltà indisponibile, ovvero decido
quando avvalermene.

“intendi avvalerti della facoltà di non rispondere” non si dovrebbe chiedere, ma dare solo avvertimento.

Il diritto all’autodifesa è:

- Passivo: facoltà di non rispondere


- Facoltà di mentire: componente essenziale del diritto di difesa personale con limiti della calunnia e
autocalunnia.

Dal 2001Art. 64 lettera C) indagato può diventare TESTIMONE ASSISTITO con obbligo di verità vs imputati di
reati connessi o collegati. (nb vi deve essere il legame con il fatto proprio).

- La connessione deve essere debole e vi deve essere collegamento probatorio, NON è mai possibile nei
casi di connessione forte. Nel caso di imputato del medesimo reato il fatto proprio NON è scindibile dal
fatto altrui, impone un obbligo di verità su fatto altrui e sul fatto proprio in violazione del diritto di difesa.
In questo caso è imputato nel procedimento connesso quindi CONCORSO NEL MEDESIMO REATO.

Cosa succede se gli avvisi (indagato non viene avvertito della facoltà di non rispondere e rende dichiarazioni)
dovessero essere omessi?

Le dichiarazioni sono inutilizzabili.

Per quanto riguarda il terzo avviso, su fatto altrui, se questo viene omesso le conseguenze sono duplici:

- Dichiarazioni rese NON utilizzabili nemmeno vs terzo


- Indagato non assume la veste di testimone assistito.

Dopo gli avvertimenti…

CONTESTAZIONE DELL’ADDEBITO: L’indagato è dotto del fatto per il quale si procede(Art. 65 cpp), delle
norme che si assumono violate con elementi di prova a suo carico e le fonti di prova (Il PM può scegliere di non
informare indagato sulle fonti di prova non creare problemi allo sviluppo delle indagini).

La contestazione dell’addebito provvisorio si ha nelle indagini preliminari, definito al termine delle stesse.

L’imputato è invitato a rendere dichiarazioni libere poi interrogatorio in senso stretto. La contestazione
dovrebbe essere resa anche nel caso in cui imputato ha reso nota la volontà di tacere anche nel corso degli
avvertimenti nella prassi spesso non avviene.

Nb fenomeno contestazioni progressive  si aggira la norma Art. 65 cpp, si svela gradualmente l’addebito, si
inizia con una contestazione e poi si procede con le altre. E’ una prassi distorta.

Viene aggirata la norma nella prassi:


- Non si procede con contestazione del fatto di reato addebitato
- Si svela gradualmente addebito in base all’andamento dell’interrogatorio .

La finalità dell’interrogatorio è ottenere dall’indagato elementi di prova che possano avvalorare la mia ipotesi
costruttiva, ma al tempo stesso è un rischio, perché svelo, le carte all’indagato o alla difesa. L’indagato ha la
facoltà di non rispondere, ma ha invece l’obbligo di dichiarare le sue generlaità, CHE VIENE MENO SE E QUALORA
QUESTE POTESSERO MINARE IL SUO DIRITTO DI DIFESA.

Es. soggetto accusato di aver firmato assegno a nome di un altro.

Art. 64 C.p.p. Regole generali per l’interrogatorio.


1. La persona sottoposta alle indagini, anche se in stato di custodia cautelare o se detenuta per altra causa, interviene libera
all'interrogatorio, salve le cautele necessarie per prevenire il pericolo di fuga o di violenze.
   2. Non possono essere utilizzati, neppure con il consenso della persona interrogata, metodi o tecniche idonei a influire sulla libertà
di autodeterminazione o ad alterare la capacità di ricordare e di valutare i fatti.
   3. Prima che abbia inizio l'interrogatorio, la persona deve essere avvertita che:
     a)le sue dichiarazioni potranno sempre essere utilizzate nei suoi confronti;
     b) salvo quanto disposto dall'articolo 66, comma 1, ha facoltà di non rispondere ad alcuna domanda, ma comunque il
procedimento seguirà il suo corso;
     c) se renderà dichiarazioni su fatti che concernono la responsabilità di altri, assumerà, in ordine a tali fatti, l'ufficio di testimone,
salve le incompatibilità previste dall'articolo 197 e le garanzie di cui all'articolo 197-bis. 3-bis. L'inosservanza delle disposizioni di cui
al comma 3, lettere a) e b) rende inutilizzabili le dichiarazioni rese dalla persona interrogata. In mancanza dell'avvertimento di cui al
comma 3, lettera c), le dichiarazioni eventualmente rese dalla persona interrogata su fatti che concernono la responsabilità di altri
non sono utilizzabili nei loro confronti e la persona interrogata non potrà assumere, in ordine a detti fatti, l'ufficio di testimone.

Sommarie informazioni del possibile testimone


“persone che possono riferire circostanze utili ai fini delle indagini”.

Indagato non può essere sentito come persona informatica. La testimonianza si svolge nel contraddittorio delle
parti, in questo caso invece SOLO PM sente persona in dibattimento diventa testimone.

- Vi è obbligo di verità dinanzi al PM se no reato di falsa testimonianza.

Accertamenti tecnici
Il PM si avvale di un consulente tecnico, NO rifiuto incarico SALVO incompatibilità.

- Ripetibile: il PM procede in modo autonomo senza che venga edotta la difesa


- NON ripetibile: il PM chiama in causa difesa con consulenti tecnici e avvisa indagato.
 Confluisce fascicolo dibattimento. In caso di accertamento tecnico irripetibile l’imputato può presentare
la riserva di INCIDENTE PROBATORIO intervento del giudice per l’accertamento che nomina a sua volta
un esperto.

I MEZZI DI PROVA Art. 194 a 293 Cpp


Strumento processuale che permette di acquisire un elemento di prova.

Mezzi di prova tipici:


1) La Testimonianza
2) L’esame delle parti
3) Il Confronto
4) La Ricognizione
5) L’esperimento giudiziale
6) La Perizia/ La consulenza Tecnica
7) La prova documentale
Mezzi di prova atipici: mezzi di prova aventi una componente non regolamentata dalla legge. Ammessi solo se il
giudice ritiene idonei ad assicurare accertamento fatti e non pregiudica la libertà morale della persona. La prova
atipica deve presentare 2 requisiti:
a) idonea ad assicurare l’accertamento dei fatti elementi attendibili + valutazione credibilità della fonte di
prova
b) assicurare la libertà morale della persona – fonte di prova

Il giudice sente le parti sulle modalità di assunzione della prova prima di decidere con ordinanza sulla richiesta di
ammissione e sulle modalità di assunzione della stessa.

Differenza mezzi di prova e mezzi di ricerca della prova


Mezzi di prova offrono al giudice risultanze probatorie direttamente utilizzabili in sede di decisione
I mezzi di ricerca della prova  rendono possibile acquisire cose materiali, tracce o dichiarazioni dotate di
attitudine probatoria.

Mezzi di prova Mezzi di ricerca della prova


L’elemento probatorio si forma in seguito  attraverso il mezzo di ricerca della prova entra nel
all’esperimento del mezzo di prova. procedimento un elemento probatorio
Es.il testimone racconta il fatto che ha visto. che preesiste allo svolgersi del mezzo stesso. Es.
perquisizione
Assunti solo davanti al giudice nel dibattimento o possono essere disposti dal giudice, dal P.M. e, in
nell’incidente alcune ipotesi,
probatorio. possono essere compiuti dalla polizia giudiziaria
durante le indagini preliminari
Possono essere assunti durante le indagini preliminari Si basano di regola sul fattore “sorpresa” e quindi non
solo con la piena consentono il
garanzia del contraddittorio mediante l’istituto preventivo avviso al difensore dell’indagato quando
dell’incidente probatorio sono compiuti nella fase delle indagini.

La testimonianza
Il codice distingue testimonianza e esame delle parti:

- il testimone ha l’obbligo penalmente sanzionato di presentarsi al giudice e di dire la verità


-  l’imputato, e più in generale le parti private, quando vengono esaminate nell’esame
incrociato ex art.208 non hanno l’obbligo di presentarsi, né l’obbligo di rispondere alle
domande (art.209 c.2), né l’obbligo di dire la verità

Solamente la parte civile può essere sentita anche come testimone; le altre parti private no.

La qualità di testimone

 persona che è a conoscenza di fatti oggetto di prova ma che al tempo stesso non riveste una delle qualifiche alle
quali il codice riconduce l’incompatibilità a testimoniare: imputato,  Imputato in un procedimento connesso o
collegato, Responsabile civile,  Soggetto civilmente obbligato per la pena pecuniaria.

Obblighi del testimone

1) Obbligo di presentarsi al giudice (art.198): se non si presenta senza legittimo impedimento


accompagnamento coattivo a mezzo della PG + condanna a pagamento di una somma a favore della
cassa delle ammende + spese mancata comparizione.
2) Obbligo di attenersi alle prescrizioni date dal giudice per le esigenze processuali
3) Obbligo di rispondere secondo verità alle domande che gli sono rivolte nb reato di falsa testimonianza
  la libertà morale della persona nell’assunzione della prova dichiarativa no tecniche che influiscono su
libertà di autodeterminazione o che alterano la capacità di ricordare i fatti o di valutare i fatti. se no
invalidità atto acquisito.

La deposizione: oggetto e forma

Forma della deposizione → “la deposizione è resa in dibattimento con le forme dell’esame incrociato” (Art. 498 e
499).
Oggetto della deposizione → “Il testimone è esaminato sui fatti che costituiscono oggetto di prova”
(Art.194). 

Le domande fatte al testimone devono essere:

- Pertinenti: o riguardare sia i fatti che si riferiscono all’imputazione, sia i fatti dai quali dipende
l’applicazione di norme processuali (art.187), come l’accertamento dell’attendibilità di una dichiarazione.
- Avere ad oggetto “fatti determinati”

La testimonianza indiretta
Il testimone può avere una conoscenza diretta o indiretta:

- Conoscenza diretta: quando il testimone ha percepito personalmente il fatto da provare con


uno dei cinque sensi.
- Conoscenza indiretta: quando il testimone ha appreso il fatto da una rappresentazione che
altri ha a lui riferito a voce, per iscritto o con altro mezzo (immagini o gesti).

 Nella testimonianza indiretta, il fatto da provare è stato conosciuto dal testimone “per sentito dire”, la persona
da cui il testimone l’ha sentito è il  “teste di riferimento”. (questo può averlo sentito dire da persona ulteriore)

 quando il fatto è conosciuto dal testimone “per sentito dire” occorre che sia possibile accertare
l’attendibilità sia del testimone indiretto, sia del testimone diretto (cioè della persona da cui si è sentito
dire).

“Condizioni all’utilizzabilità” (art.195) della deposizione indiretta:

1. Il testimone indiretto deve indicare la persona o la fonte da cui ha appreso la notizia dei
fatti oggetto dell’esame (art.195 c.7).
2. Quando una delle parti chiede che venga sentita nel processo la persona che ha avuto conoscenza
diretta del fatto, il giudice è obbligato a disporne la citazione (art.195 c.1).

Se no la testimonianza è inutilizzabile.

Eccezione: art.195 c.3 “ la testimonianza indiretta è utilizzabile quando l’esame del


testimone diretto risulti impossibile per morte, infermità o irreperibilità (il testimone però
deve essere stato già identificato).

Divieto di testimonianza indiretta sulle dichiarazioni dell’imputato  tutela del diritto al silenzio
dell’imputato

“La prova delle dichiarazioni rese dall’imputato e dall’indagato in un atto del procedimento deve ricavarsi
unicamente dal verbale che deve essere redatto ed utilizzato con le forme ed entro i limiti previsti per le
varie fasi del procedimento”.

In sede di interrogatorio (art.64 c.3) e di sommarie informazioni (art.350) all’indagato deve essere dato
avviso della facoltà di non rispondere allo scopo di tutelare la sua libertà verso l’autorità inquirente.
AMBITO DEL DIVIETO:

- Natura oggettiva: chiunque riceva dichiarazioni, testimone o PG


- Dichiarazioni in senso stretto, espressioni di contenuto narrativo (ok invece espressioni di volontà o meri
comportamenti)
- Dichiarazioni rese nel corso del procedimento
- Dichiarazioni imputato con valenza di prove

Quando la dichiarazione è un fatto di reato?

Ingiuria o diffamazione.

La testimonianza indiretta della polizia giudiziaria:

“Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria non possono deporre sul contenuto delle sommarie informazioni
assunte da testimoni o imputati connessi, sul contenuto delle denunce, querele o istanze, sul contenuto delle
informazioni e delle dichiarazioni spontanee rese dall’indagato”.

- Manca contraddittorio
- Le precedenti deposizioni possono essere utilizzate solo ai fini delle contestazioni per stabilire la
credibilità del dichiarante (art.500 c.2).

Il segreto professionale, d’ufficio e di Stato Art. 200 Codice di


Procedura Penale
Alcuni testimoni, con qualifiche di tipo privatistico hanno la facoltà di non rispondere a determinate domande
quando la risposta comporti la violazione dell’obbligo del segreto professionale.

+ Art. 622 Codice Penale divieto di rivelazione in capo a chiunque abbia avuto notizia di un fatto segreto per
ragione del “proprio stato o ufficio, o della propria professione o arte”.

Questi soggetti penalmente tenuti a non rivelare senza giusta causa i segreti dei quali sono venuti a conoscenza
per esercizio della professione, arte o servizio, qualora potesse nuocere all'interessato.

Il segreto professionale prevale sull'interesse della giustizia ad accertare i fatti, in un'ottica di bilanciamento
vengono in rilievo per questi soggetti interessi costituzionali.

Quali sono le categorie di ministri qualificati?

→ Ministri di confessioni religiose i cui statuti non contrastino con ordinamento giuridico italiano.

→ Segreto professionale, avvocati, investigatori privati autorizzati, consulenti tecnici e notati.

Investigatori privati possono derogare segreto professionale, solamente quando siano autorizzati da specifiche
indagini processuali. Segreto professionale avvocati--> anche praticanti avvocati.

→ medici, chirurghi ecc, possiede il segreto professionale.

→ Ipotesi in cui la legge prevede il segreto professionale es. dipendenti servizi pubblici che si occupino di
assistenza ai tossici dipendenti

Il segreto professionale  è poi esteso ai giornalisti, con alcuni limiti: può essere mantenuto relativamente ai
nomi delle persone dalle quali è stata appresa una notizia di carattere fiduciario nell’esercizio della professione ,
possono opporre questo segreto solo i giornalisti professionisti iscritti nell’albo professionale, il giornalista è
comunque obbligato ad indicare al giudice la fonte delle sue informazioni, quando le notizie sono indispensabili
ai fini della prova del reato per cui si procede e la loro, veridicità può essere accertata solo attraverso
l’identificazione della fonte della notizia.
Segreto d’ufficio pubblico ufficiale e l’incaricato di un pubblico servizio a mantenere il segreto su alcune specie
di notizie che concernono lo svolgimento del servizio pubblico viene meno per riferire notizia di reato, ovvero
quando vi è obbligo di denuncia.

Segreto di Stato dell’art.39 L.124/2007 copre gli atti, documenti, le notizie, le attività e ogni altra cosa la cui
diffusione sia idonea a recare danno alla integrità della Repubblica. In base all’art.202 cpp i pubblici ufficiali, i
pubblici impiegati e gli incaricati di un pubblico servizio hanno l’obbligo di astenersi dal deporre su fatti coperti
dal segreto di Stato.

La ricognizione
La ricognizione è un mezzo di prova attraverso il quale ad una persona che abbia percepito una persona o una
cosa con i propri sensi, si chiede di riconoscerla fra altre simili.

Persone: Art. 213 Codice di Procedura Penale// Cose: Art. 215 Codice di Procedura Penale

 Nel corso del dibattimento o incidente probatorio e si svolge nel contraddittorio.

Art. 213 Intervista al ricognitore Il Giudice invita chi deve eseguire la ricognizione (c.d. ricognitore) a
descrivere la persona indicando tutti i particolari che ricorda. Chiede se ha mai eseguito un riconoscimento, se
abbia visto la persona in fotografia, se la stessa è stata descritta o indicata da qualcuno, se vi siano altre
circostanze che possano influire sull’attendibilità del riconoscimento.

Nb adempimenti previsti + dichiarazioni rese nel verbale a pena di nullità della ricognizione.

La predisposizione della scena  presenza di almeno due persone. Ricognitore e distrattore il più possibile
somiglianti. Invita la persona sottoposta a ricognizione di posizionarsi.

Il tentativo di riconoscimento il giudice chiede alla persona chiamata alla ricognizione se riconosce qualcuno
dei presenti, in caso affermativo, indicare chi abbia riconosciuto e a precisare se ne sia certa.

Nel verbale a pena di nullità deve menzionare le modalità di svolgimento della ricognizione.

Esperimento giudiziale Art. 218 CPP


Per accertare che un fatto sia avvenuto in un determinato modo. Riproduzione della situazione in cui il fatto si
afferma o si ritiene essere avvenuto + ripetizione modalità di svolgimento dello stesso. Nb giudice può designare
esperto per verifiche d’ufficio.

Questo mezzo di prova può essere disposto in dibattimento, ma può essere condotto anche durante le indagini
preliminari con lo strumento dell’incidente probatorio, quando debba svolgersi su di una cosa o un luogo il cui
stato è soggetto a modificazione non evitabile.

Es omicidio in barca a vela o il percorso seguito dall’autore del reato.

La prova scientifica
La prova scientifica è quella dell'accertamento sul DNA, è una prova critica o indizio. E’ costituzionalmente
tutelata, Art. 24 comma 2, Art. 111 comma 3 etc.. deve essere svolta nel contraddittorio delle parti.

Sentenza Daubert del 93, definisce una serie di criteri di affidabilità della prova scientifica(giuri nord americana):

Verificabilità del metodo : devo poter accertare metodo attraverso il quale la prova è stata raccolta: Falsificabilità:
necessario che la teoria sia sottoposta a tentativi di falsificazione; Controllo comunità scientifica: metodo noto
tramite riviste scientifiche e specializzate, Conoscere tasso di errore, La generale accettazione della metodologia.
Prova scientifica correlata a criteri utilizzati per valutazione della prova atipica colmabili con integrazione
analogica.

La perizia
Il perito è SOLO soggetto incaricato dal giudice, il PM ha il suo consulente, la parte privata anche. IL PERITO E' UN
AUSILIARIO DEL GIUDICE.

Integra conoscenze del giudice ! !

La perizia adempie a 3 funzioni:

 Svolgere indagini per acquisire dati probatori


 Acquisire dati probatori selezionandoli e interpretandoli
 Acquisire valutazioni sui dati già acquisiti (art.220 c.1)

Mezzo garantito fin dal conferimento dell'incarico con il principio del contraddittorio, in quanto il perito dona una
valutazione oggettiva

Es. colpa medica valutazione di carattere medico

Tra i compiti del perito c’è quello di percepire i dettagli del fatto noto o quello di applicare ad un fatto noto una
legge scientifica in modo da fornire una valutazione al giudice.

LA PERIZIA è MEZZO DI VALUTAZIONE DELLA PROVA, MA ANCHE UNA PROVA RAPPRESENTATIVA DI CIO' CHE IL
PERITO HA FATTO IN RELAZIONE ALLA PERCEZIONE DELL'INCARICO.

Quindi il giudice si trova di fronte ad una alternativa:

1. utilizzare le valutazioni operate da un consulente tecnico di parte


2. disporre una perizia.

Il perito svolge una funzione paragiudiziale in quanto ausiliario del giudice.


Di regola la perizia è disposta a richiesta di parte ma può essere però disposta d’ufficio nel dibattimento (art.224
e 508). Durante le indagini la perizia può essere svolta nella forma dell’incidente probatorio e quindi soltanto a
richiesta di parte (P.M. o indagato). La perizia è disposta dal G.I.P nelle ipotesi previste all’art.392:
1) quando la persona, le cose o i luoghi da esaminare sono soggetti a modificazione non evitabile
2) quando si prevede che la perizia durerà più di sessanta giorni
3) quando l’accertamento tecnico determina esso stesso modificazioni delle cose o delle persone tali da rendere
l’atto non ripetibile (art.117 disp.att.)
Il giudice sceglie il perito in base a precisi vincoli stabiliti dall’art.221 e deve scegliere:
 tra gli iscritti negli appositi albi
 eccezionalmente (al di fuori di tali albi) tra persone fornite di particolare competenza (sulla quale dovrà
dare congrua motivazione).
Perito ha obbligo di prestare ufficio SALVO motivo di astenzione.
Incompatibilità del perito:
- se citato come testimone, se ha conosciuto fatti prima di assumere incarico;
- consulente tecnico nello stesso procedimento
- sottoposto a misure di sicurezza personali o prevenzione
- chi interdetto anche temporaneamente.
La formulazione dei quesiti spetta al Giudice, ma con la più ampia garanzia del contraddittorio: il giudice sentite
le parti presenti (il perito, le parti e i loro consulenti tecnici) formula i quesiti. Dopodichè, il perito gode di poteri
di direzione e di impulso.
In particolare, il perito:
- può prendere visione del materiale probatorio, ma solo atti acquisibili da fascicolo per il dibattimento;
- può essere autorizzato dal giudice ad assistere all’esame delle parti + assunzione prove;
- può chiedere notizie imputato, offeso e altre persone informate LIMITE elementi acquisiti solo x
accertamento peritale
- potere di adottare TUTTI i provvedimenti necessari x esecuzione operazioni peritali.
Il prodotto finale della perizia è l'elaborato peritale, è di regola un atto orale, solo eccezionalmente per iscritto su
autorizzazione del giudice. Art. 511 prevede che la perizia possa essere oggetto di lettura, solamente dopo esame
del giudice.Il giudice non è vincolato al risultato della perizia, egli è peritus peritorum nb motivazione.

Art. 220 comma 2 CPP prevede il divieto di perizia criminologica. 


L’art.220 c.2 pone il divieto di ammissione di perizie volte ad accertare “il carattere e la personalità
dell’imputato e in genere le qualità psichiche indipendenti da cause patologiche”.

OK perizie che tendono ad accertare una malattia mentale ! !

Il consulente tecnico di parte può essere nominato per contrastare una perizia già svolta, non deve essere
testimone: svolgere indagini o acquisire dati o valutazioni che richiedono specifiche competenze tecniche,
scientifiche o artistiche  fascicolo per il dibattimento e sono utilizzabili nella decisione finale. NO obbligo verità.

La prova documentale
Che cos’è un documento:

1. Requisito positivo  “scritto” o di un oggetto comunque “idoneo a rappresentare” un fatto, una persona
o una cosa.
2. Requisito negativo atto compiuto “fuori” dal procedimento nel quale si chiede o si dispone che il
documento faccia ingresso.

Documentazione: oggetto rappresentato è un atto del medesimo procedimento es il verbale

atto del procedimento: atto che persegue le finalità del procedimento e che è compiuto da uno dei soggetti
legittimati

Documento= rappresentazione di un fatto che è incorporata su di una base materiale con un metodo analogico o
digitale.

Concetto di documento, 4 elementi:

1- Fatto rappresentato  ricompresi sia i “fatti, persone o cose” + dichiarazioni di scienza o di volontà
=tutto ciò che può essere oggetto di prova-_> riproduzione di un determinato fatto.
2- Rappresentazione riproduzione di un fatto
3- Incorporamento   l'operazione attraverso cui la rappresentazione viene fissata in un determinato
supporto. Scrittura su un foglio di carta è un atto di incorporamento. 
4- Base materiale  è incorporata la rappresentazione.

Il documento anonimo
La prova documentale può esser valutata dal giudice nella sua attendibilità quando è noto l’autore
del documento, il quale viene chiamato a deporre al fine di valutare la sua credibilità. NO accertamento se autore
è IGNOTO.
Come si può riconoscere autore della rappresentazione?

1. Riconoscimento espresso
2. Mezzo di prova es perizia: Si porrà ovviamente un problema di credibilità della fonte e di attendibilità
della rappresentazione quando si tratti di una dichiarazione non sottoscritta dall’autore con il proprio
nome.

Codice distingue:

1) documento anonimo contenente una dichiarazione anonima: la rappresentazione non è utilizzabile.


Eccezione è utilizzabile: se il doc anonimo proviene dall’imputato e cioè se è presentato dall’imputato e
se il doc anonimo è corpo del reato.
2)  documento anonimo contenente una rappresentazione diversa dalla dichiarazione: la rappresentazione
del fatto è utilizzabile

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