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DOMANDE CHIUSE FILOSOFIA I:

1. All’interno del pensiero di Duns Scoto, l’articolazione tra filosofia e teologia:


A. non è equilibrata: la ragione è estremamente limitata rispetto all fede, poichè si
occupa solo del sensibile e non riesce a giungere agli enti immateriali se non per
astrazione, mentre la fede considera il trascendente causa prima di tutti gli enti
(materiali e immateriali).
B. trova equilibrio in virtù di una preliminare distinzione di metodo e oggetto d’indagine,
che Duns Scoto fa per poter accogliere le istanze positive di entrambe che, prese
separatamente sarebbero insufficienti.
C. la teologia è subordinata alla filosofia che può conoscere Dio per astrazione dall’ente
materiale, dal momento che il mondo è specchio del Creatore e l’uomo analogia di
esso.

2. Per Aristotele il Primo Motore Immobile è:


A. atto puro
B. pura potenza
C. sinolo di materia e forma

3. Termine Archè e in che senso?


A. Anassimandro di Mileto, sarebbe stato il primo ad avere introdotto, il termine archè
conferendo alla parola il significato accolto dalla riflessione filosofica: principio
materiale, illimitato, indefinito.
B. Anassagora, sarebbe stato il primo ad aver introdotto il termine archè conferendo alla
parola il significato accolto dalla riflessione filosofica: prinicipio materiale, illimitato,
indefinito.
C. Solo Aristotele introduce il termine Principio, attribuendolo ai filosofi precedenti.

4. Per S. Agostino dal punto di vista ontologico, il male è:


A. Il principio che si oppone all’essere e quindi al bene che, dopo la Caduta, rende
l’uomo mortale.
B. Carenza di essere (bene) che pertanto non ha consistenza ontologica.
C. Una modalità dell’essere, dal momento che questo è costituito dall’alternarsi di bene
e male .

5. Cos’è l’ Anima per Aristotele?


A. L’ anima è in potenza ciò che il corpo è in atto
B. L’anima è l’atto puro primo di un corpo che ha la vita in potenza
C. L’anima cade in corpo che ne è la prigione

6. Cos’è la Dossografia?
A. Sono le opinioni che un filosofo si fa dei suoi predecessori a partire dal proprio
modello di filosofia.
B. La tradizione dossografica è rappresentata dalle vite, le opinioni sui grandi autori.
Una delle più significative opere dossografiche è quella di Aristotele.
C. La tradizione dossografica è rappresentata dalle vite, le opinioni sui grandi autori.
Una delle più significative opere dossografiche e quella di Teofastro.

7. Nella Lettera VII Platone afferma che la verità sulle cose più alte:
A. “non si può in alcun modo comunicare (...)nasce d’improvviso nell’anima dopo un
lungo periodo di discussioni sull’argomento e una vita vissuta in comune”
B. “non si può in alcun modo comunicare (...), nasce d’improvviso nell’anima attraverso
un percorso interno all’anima stessa”
C. “si deve comunicare a tutti (...), nasce d’improvviso nell’anima dopo un lungo periodo
di discussioni sull’argomento e una vita vissuta in comune”

8. Secondo Plotino l’uomo:


A. Ha un corpo che però segue la caduta dell’anima nella materia, dopo la quale
quest'ultima si sdoppia
B. Ha un corpo che preesiste all’anima all’interno del quale questa cade restando unita
in sè, e riprendendo la definizione platonica, come in un carcere
C. Non ha corpo ma solamente l’anima che anela di tornare all’Uno e ad esso si
ricongiunge tramite la reminiscenza

9. Lo Stoicismo con il termine “pronoia” traducibile in “provvidenza”, indica:


A. Un finalismo universale immanente; da tale formulazione trae origine quella cristiana
B. L’azione di un Dio personale e trascendente nel mondo; da tale formulazione trae
origine quella cristiana
C. Un finalismo universale immanente che quindi si distingue dalla Provvidenza
cristiana riferita ad un Dio personale e trascendente

10. Quali sono le origini di Aristotele?


A. Aristotele era di origine ateniese, sempre vissuto ad Atene
B. Aristotele proviene da Siracusa ed era italiano
C. Aristotele era di origine Macedone

11. Secondo Meister Eckhart quale parte dell’uomo consente di definirlo”a immagine
e somiglianza di Dio”:
A. L’intelletto
B. Il corpo
C. Non una parte ma la totalità del suo essere in quanto spirituale e materiale

12. Cos’è l’idea per Platone?


A. è il prodotto dell’astrazione del nostro intelletto
B. è una realtà assolutamente inconoscibile
C. è la realtà puramente conoscibile e fondamento delle cose

13. La categoria storiografica di Neoplatonismo:


A. è di origine moderna, nata sotto l’influsso di Jacob Brucker
B. è di origine medievale, formulata dalla Scolastica
C. ci è stata indicata per la prima volta da Plotino nelle Enneadi

14. Quali delle seguenti affermazioni sul concetto di essere in Parmenide è vera?
A. Parmenide sostiene che per affermare l’unicità dell’essere bisogna escludere il non
essere; l’essere comprende ogni cosa passata e futura in quanto non può divenire
B. L’essere è costantemente soggetto al divenire e questo prova l’esistenza degli enti
determinati
C. L’essere comprende anche il non essere

15. Che valore ha l’arte per Platone?


A. è soltanto positiva perché esprime il bello che è il principio delle cose
B. ha scarso valore, poiché è copia di una copia
C. è superiore alla filosofia perché esprime il bello del mondo

16. La prima sofistica:


A. si occupa dell’uomo che diviene soggetto assoluto
B. riprende ed amplia la tematica della physis
C. è solamente eristica quindi interessata al “retto argomentare”

17. In riferimento al pensiero di Avicenna, è possibile parlare di:


A. una fedele riproposizione del neoplatonismo
B. aristotelismo puro
C. un neoplatonismo con molteplici elementi derivanti dall’aristotelismo

18. Quanti gradi e livelli di conoscenza riscopre Platone?


A. P. distingue mondo dei sensi e mondo dell’intelletto e possiamo ulteriormente
distinguere quattro gradi: a livello più basso sta l’immaginazione (eikasia), poi c’è la
credenza (pistis), poi passiamo al livello più alto delle realtà intellegibili e troviamo la
conoscenza matematica (dianoia) e la filosofia (noesis)
B. P. distingue mondo dei sensi e mondo dell'intelletto: solo il primo livello è conoscibile
dall’uomo, nel quale viene distinta l’immaginazione (eikasia) dalla credenza (pistis),
poi passiamo al livello delle realtà intellegibili ma inconoscibili propriamente
dall’uomo e troviamo la conoscenza matematica (dianoia) e la filosofia (noesis)
C. P. ritiene sia conoscibile soltanto il mondo delle idee il resto come per Parmenide
non è conoscibile perchè semplicemente non è

19. Quali tra queste affermazioni, circa i filosofi presocratici è corretta?


A. I presocratici non si interrogano sull’arché ma sull’uomo
B. Talete che viene comunemente considerato il primo dei filosofi naturalisti, ritiene che
l’archè sia il fuoco
C. Anassimandro individua l’arché nell’apeiron

20. Meister Eckhart come definisce l’uomo che può pervenire alla contemplazione e
alla conoscenza di Dio?
A. uomo separato: colui che rinuncia all’attività dell’intelletto passivo e attivo, quindi
diviene indipendente dall’esteriorità. Tale uomo può essere identificato con il mistico
B. uomo naturale: colui che conosce razionalmente, attraverso l’illuminazione che
l’intelletto agente opera in quello passivo, quindi mantenendo il rapporto con
l’esteriorità. Tale uomo può essere identificato con il filosofo
C. secondo Echkart nessun uomo può giungere nè alla contemplazione nè alla
conoscenza di Dio poichè solo agli angeli è riservato questo privilegio

21. All’interno della filosofia ellenistica:


A. il fulcro della riflessione è identificato con la polis e le relazioni interne ad essa
B. emerge e assume una nuova centralità il concetto di “individuo” e la sua “cura”
C. emerge e diviene immediatamente centrale il concetto di “person” e la sua radice
teologica

22. Nel dialogo platonico “Apologia” Socrate dice che il “bene maggiore” per l’uomo
consiste nel…
A. Compiere ogni giorno un’azione che arrechi un bene all’umanità
B. Praticare la rinuncia ai piaceri effimeri e la mortificazione del corpo
C. Ragionare ogni giorno della virtù e degli altri

23. Quali tra questi filosofi sostiene che non vi è un unico principio ma “quattro
elementi” (acqua, aria, terra, fuoco)?
A. Empedocle, per uscire dall’aporia parmenidea
B. Democrito, al fine di rafforzare la teoria parmenidea
C. Parmenide per dimostrare il divenire dell’essere

24. Nell’Etica Eudemia, Aristotele afferma:


A. “Principio della razionalità non è la ragione (Logos), ma qualcosa di superiore: e
dunque che cosa potrebbe essere superiore alla scienza e all’intelligenza se non il
Dio”
B. “Principio della razionalità e la ragione (logos) che sta nella casualità degli eventi”
C. “Principio della razionalità è l’intelletto”

25. Seguendo i modelli Aristotelici proposti leggendo la Metafisica I, a quale Modello è


riconducibile la ricerca del Principio in Anassagora?
A. La filosofia di Anassagora è la prima che introduce la causa finale. Anassagora
introduce un ente che è la causa finale che muove le cose, una causa intelligente
che è infine il nous.
B. La filosofia di Anassagora è la prima che introduce le idee: intelligenze che stanno a
fondamento delle cose e riconducibili al quarto modello aristotelico.
C. LA filosofia di Anassagora è la prima che introduce una pluralità di principi per
spiegare il movimento e dar ragione alla molteplicità delle cose. Così è considerabile
nel secondo modello proposto seguendo lo schema aristotelico

26. Massimo il Confessore quando parla di “immagine di Dio nell’uomo” a quale parte
di quest’ultimo si riferisce?
A. all’uomo nella sua interezza di Nous, anima e corpo, seguendo fedelmente la
tradizione ireniano-antiochena: non è possibile individuare l’immagine di Dio, o
stesso uomo, in una sola di queste parti ad esclusione delle altre
B. al Nous: non per ciò che è ma per quanto permette di operare, quindi come
mediatore tra Grazia divina e natura umana, attraverso il corpo e l’anima
C. all’anima e non al corpo, seguendo fedelmente la tradizione alessandrina: l’immagine
di Dio, deve situarsi nell’anima, che è la parte divina e spirituale dell’uomo, e non nel
corpo materiale e contingente

27. Socrate scrive e indica con chiarezza i momenti e le tappe della Dialettica?
A. Non vi è una formulazione della dialettica in socrate, tuttavia possiamo individuare
due momenti: Ironia e Maieutica
B. In socrate vi è una chiara formulazione della dialettica, chiaramente indicata da
Platone in due momenti: Ironia e Maieutica
C. Nell’ Apologia Socrate indica con chiarezza le vie della dialettica

28. Tommaso D’Aquino definisce l’anima come “forma del corpo”, in tal modo
riprende la definizione:
A. di Aristotele
B. di Platone
C. Di Plotino

29. Può essere definito “gnostico” un pensiero che:


A. individua nel mondo e nella materia, frutto del caso, l’unica realtà esistente e che
l’uomo può conoscere, pur indicando la conoscenza come l’attività più alta
B. individua nel mondo e nella materia, creati da un Demiurgo malvagio, il principio del
male dal quale l’uomo può salvarsi solo attraverso la conoscenza
C. individua nel mondo e nella materia, creati da un Demiurgo sapiente, il principio del
bene in quanto riflesso della perfezione e dell’ordine dell’Iperuranio

30. In cosa consiste la Virtù per i sofisti?


A. la virtù è la verità che l’uomo perviene sulle cose ultime, sebbene essa sia relativa
B. la virtù è abilità intellettuale che può essere insegnata
C. la virtù è sconfiggere l’avversario per imporre la propria verità che ha valore
universale

31. Aristotele nella Metafisica afferma che in molti punti Platone segue i Pitagorici
distanziandosi in alcuni ad es. si differenzia dai pitagorici perché:
A. “Platone pone i numeri al di fuori dei sensibili, mentre i pitagorici affermavano che i
numeri sono le cose stesse e non pongono gli Enti matematici come intermediari fra
quelli e queste”
B. “Platone considera i numeri come enti reali mentre i pitagorici ritengono siano al di
fuori dei sensibili”
C. “Platone ritiene che soltanto i numeri siano e nega che il mondo sensibile esista, al
contrario dei pitagorici”

32. Qual è il primo autore che avrebbe fatto uso filosofico della Dialettica?
A. Sia Platone che Aristotele, ritengono che le origini della Dialettica siano rintracciabili
in Zenone di Elea
B. Sia Platone che il suo allievo Aristotele, ritengono che le origini della Dialettica siano
rintracciabili in Socrate
C. Parmenide è il primo a far uso della Dialettica

33. Nelle Enneadi il mondo:


A. è l’ultima ipostasi in ordine discensivo, dal punto di vista formale non commisto con
la materia; per questo il mondo è ordine e non è male in sé
B. è al di sotto delle ipostasi e coincide con la materia, la quale preesiste all’anima e ne
costituisce il principio oppositivo, per questo il mondo è caos ed è male in sé
C. è al di sotto delle ipostasi e coincide con la materia, che prescindendo dall’anima è
fantasma in atto, per questo il mondo è ordine e non è male in sé
34. Lo stoicismo reintroduce nella visione dell’uomo la centralità del bene:
A. perché il bene non ha a che fare con la volontà ma con una riscoperta di un principio
che ci trascende e al quale dobbiamo adeguarci
B. perché la volontà di fare il bene è la cittadella interiore che ognuno di noi può
edificare e rendere inespugnabile
C. perché fa del bene un'esperienza, ma un’esperienza riservata a pochi eletti e frutto di
qualcosa di eccedente la ragione

35. L’idea in Platone è:


A. Nel Parmenide platone afferma che l’idea è identica solo a se stessa e diversa da
altro da sé
B. Nel Parmenide platone afferma che l’idea è il particolare che trovo a partire dalle
cose
C. Nel Parmenide platone afferma che l’idea è l’universale che trovo a partire dalle cose

36. A chi è attribuibile la prima definizione di persona come “sostanza individuale di


natura razionale”?
A. Boezio
B. Agostino
C. Tommaso

37. Considerando la riflessione agostiniana intorno al problema del male è possibile


affermare che:
A. Non vi è nessun ordine ontologico, poiché dopo il Peccato l’umano è in preda al
disordine totale che la concupiscenza e il vizio causano.
B. Vi è un ordine ontologico buono, creato da Dio, al quale può corrispondere un
possibile disordine etico e politico, conseguenza della scelta umana.
C. Vi è un ordine ontologico che garantisce la realizzazione un corrispondente ordine
storico, pertanto il disordine non esiste dal momento che Dio stesso non lo ha creato.

38. Il Quadrifarmaco di Epicuro rappresenta il rimedio a quali paure?


A. La paura della morte, la paura degli dei, la paura di non provare piacere, la paura del
dolore.
B. La paura della morte,la paura degli dei, la paura di essere ingiusti, la paura del
dolore.
C. La paura della morte, la paura della tirannia politica, la paura di non provare piacere,
la paura del dolore.

39. Nelle Enneadi il Nous:


A. è un’ipostasi nella quale il Pensiero coincide con l’Essere ed in tal modo è datore
delle forme (idee).
B. è un’ipostasi al di sopra di Essere e Pensiero, che in quanto unità è principio primo.
C. non è un’ipostasi perchè non deriva da altre ipostasi.

40. Aristotele, nell’Etica Nicomachea afferma che:


A. la sua concezione del Bene è la stessa che avevano i platonici
B. è preferibile seguire la via platonica del Bene inteso in un solo senso per evitare di
concepirlo in maniera equivoca
C. è doveroso per la salvaguardia della verità lasciare perdere i sentimenti personali e
l’amicizia con i platonici e concepire il Bene non soltanto come sostanza ma in
diversi sensi

41. L’Accademia è la scuola fondata da:


A. Platone
B. Socrate
C. Aristotele

42. In Bonaventura l’ “itinerario della mente in Dio”:


A. può essere compiuto soltanto dai mistici poiché riguarda la genesi del creato ad
opera di Dio: parte dalle “ragioni seminali” in Dio e, passando per l’uomo quale
“immagine di Dio”, giunge fino al mondo creato nel quale si colgono le “vestigia di
Dio”
B. comincia dalla ricerca delle “vestigia di Dio” nel mondo creato e passando per quella
“dell'immagine di Dio” nell’anima dell’uomo giunge fino a riposare in Dio
C. è un percorso vissuto nell’intimità dell’anima che non può cominciare dal mondo
esteriore ma necessariamente dall’interiorità dell’uomo; comincia con le prove
dell’esistenza di Dio e prosegue con la contemplazione mistica di Dio stesso

43. Secondo Tommaso D’Aquino, dopo la morte del corpo qual è la sorte dell’anima?
A. Anche l’anima muore, in quanto legata indissolubilmente al corpo
B. L’anima è immortale e, una volta liberatasi dalla prigione del corpo, può esprimere al
massimo grado le sue funzioni
C. L’anima è immortale, ma senza il suo corpo ha solo esperienze e percezioni confuse
e indistinte; dovrà perciò attendere la resurrezione del corpo per ripristinare
pienamente le proprie facoltà

44. Cos’è la virtù per Socrate?


A. La virtù ha a che fare con le passioni e per raggiungerla l’uomo deve seguirle
B. La ricerca della doxa e di una verità condivisa da più
C. LA virtù è una forma di sapere

45. Platone designa con il termine “idea”


A. la forma
B. la materia
C. ciò che Aristotele definirà successivamente “sinolo”

46. La categoria storiografica di “ellenismo” dal punti di vista storico, fa riferimento:


A. al periodo che va dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C) fino a quella di
Cleopatra d’Egitto e la conquista romana del regno tolemaico (31 a.C.)
B. al V sec a.C. che può essere considerato il “secolo d’oro” della filosofia e della
cultura greca
C. al periodo che va dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.) fino
all’anno 1000
47. Cosa si intende con il termine “aletheia”?
A. opinione
B. falsità
C. verità

48. Per Aristotele, il Primo Motore Immobile è:


A. Causa materiale dell’universo
B. Causa efficiente dell’universo
C. Causa finale dell’universo

49. Le idee platone:


A. Esistono perchè pensato da Dio, sono pensieri di Dio
B. Esistono perchè pensato dall’uomo
C. Esistono indipendentemente dall’essere pensato

50. In Aristotele c’è un’anima sola o più anime?


A. L’uomo non ha tre anime (e non vi sono tre principi) ma una sola Anima, quella
intellettiva, la quale è capace di svolgere tutte le funzioni sia quella dell’anima
nutritiva, sia quelle dell’anima sensitiva, sia le proprie.
B. L’uomo ha tre anime: quella intellettiva, quella nutritiva, quella sensitiva
C. L’uomo ha una sola anima e per Aristotele non ha senso distinguere parti o funzioni

51. Averroè, in riferimento alla tradizione araba si pone lo scopo di:


A. depurare il neoplatonismo dagli influssi aristotelici e dimostrarne la piena coincidenza
con la teologia islamica
B. depurare l’aristotelismo dagli influssi neoplatonici e articolarlo assieme alla teologia
islamica
C. depurare la teologia islamica da ogni influsso filosofico, sia aristotelico che
neoplatonico, dimostrandone l’incongruenza

52. Come conosciamo i presocratici?


A. Principalmente attraverso testimonianze, le più significative filosoficamente sono
quelle che vengono soprattutto da Platone e Aristotele.
B. Principalmente attraverso testimonianze, le più significative filosoficamente sono
quelle che vengono soprattutto da Parmenide.
C. Attraverso frammenti e testimonianze, provenienti da Parmenide e dalle scuole
pitagoriche.

53. La felicità per l’ epicureismo:


A. è mancanza di dolore e turbamento, che l’uomo può raggiungere facendo ricorso
solo a se stesso
B. è la conseguenza di un retto agire nei confronti dell’altro ed all’interno di istituzioni
giuste, che implica la possibilità del dolore ed il turbamento
C. è mancanza di dolore e turbamento che l’uomo può………….?

54. All’interno del pensiero di Duns Scoto l’articolazione tra filosofia e teologia:
A. non è equilibrata: la ragione è estremamente limitata rispetto alla fede, poiché si
occupa solo del sensibile e non riesce a giungere agli enti immateriali se non per
astrazione, mentre la fede considera il trascendente causa prima di tutti gli enti
(materiali e immateriali)
B. trova equilibrio in virtù di una preliminare distinzione di metodo e oggetto d’indagine,
che Duns SCoto fa per poter accogliere le istanze positive di entrambe che prese
separatamente sarebbero insufficienti
C. la teologia è subordinata alla filosofia che può conoscere Dio per astrazione dell’ente
materiale, dal momento che il mondo è specchio del Creatore e l’uomo analogia di
esso

55. In quale opera Platone espone la sua teoria su Eros indicando una scala di Eros?
A. Leggi
B. Simposio
C. Fedro
D. Lachete

56. Quale scopo voleva raggiungere Diogene il Cinico attraverso il suo stile di vita?
A. Prendendosi gioco delle convenzioni e suscitando sgomento nei suoi osservatori,
voleva spingere le persone a interrogarsi sui propri giudizi morali, per mostrare come
molte delle loro idee erano il semplice frutto di abitudini e convenzioni sociali.
B. Prendendosi gioco delle convenzioni e suscitando sgomento nei suoi osservatori,
voleva sovvertire l’ordine costituito, per istruire una nuova ,monarchia retta da filosofi
illuminati.
C. Attraverso vita frugale e povera, voleva dimostrare la miseria dell’umanità mettendo
in luce le estreme disuguaglianze della società greca.

57. Secondo Echkart quale parte dell’uomo consente di definirlo “a immagine e


somiglianza di Dio”?
A. intelletto
B. corpo
C. non una parte ma la totalità del suo essere in quanto spirituale e materiale

58. Per S.Agostino dal punto di vista ontologico, il male è:


A. Un principio che si oppone all’essere e quindi al bene che, dopo la Caduta rende
l’uomo mortale
B. Carenza di essere (bene) che pertanto non ha consistenza ontologica
C. Una modalità dell’essere, dal momento che questo è costituito dall’alternarsi di bene
e male.

59. Massimo il Confessore riprende l’immagine unitiva dell’uomo di matrice biblica, in


che senso?
A. L’uomo è Nous, anima e corpo, ed è l’elemento primo a guidare il divenire degli altri
due
B. L’uomo è anima e corpo e diviene nel suo essere composto, inscindibilmente
C. L’uomo è anima e corpo, ma quest'ultimo è strumento della prima che lo guida

60. Nel “Fedone” di Platone qual è il rapporto tra anima e corpo?


A. Il corpo è la prigione dell’anima e in accordo con l’orfismo, l’anima deve imparare a
distaccarsene.
B. Il corpo è un peso per l’anima, ma finché è in vita deve assecondarne il più possibile i
bisogni.
C. Il corpo e l'anima sono un connubio indissolubile, l’anima non può sopravvivere
senza un corpo e viceversa.

61. Cos’è la virtù per Platone?


A. La corrispondenza delle proprie azioni
B. La virtù consiste nell’attività politica, finalizzata alla presa di potere da parte dei filos
gli unici in grado di ordinare razionalmente la città-stato.
C. La vita conforme alla nostra natura di animali razionali e politici.

62. In parmenide, che rapporto c’è tra Pensiero ed Essere?


A. C’é identità tra pensiero ed essere, è lo stesso pensare ed essere
B. Il pensiero presuppone l’essere
C. Il pensiero pone l’essere come un’ altra realtà

63. Dal punto di vista storiografico cosa si intende con “filosofi natutalisti”?
A. Gli autori riconducibili all’epicureismo
B. Tutti gli autori riconducibili all’ecosofia
C. I pensatori presocratici che si occuparono dell physis tra il VII e V sec a.C.

64. Quale tra le seguenti opere NON è stata scritta da Platone?


A. Simposio
B. Confutazioni sofistiche
C. Repubblica

65. Nella classificazione proposta da Aristotele nella “Metafisica” dei filosofi


precedenti com’è considerato Eraclito?
A. Filosofo monista che spiega l’universo a partire da una causa prima naturale: il
fuoco.
B. Come filosofo che intuisce, ma senza argomentarlo adeguatamente, la necessità di
una causa finale per spiegare l’universo.
C. Come pluralista, che spiega l’universo a partire da una molteplicità di cause naturali:
acqua, aria, fuoco, vento.

66. Per gadamer indagine storica e accertamento di un dato culturale, sono sufficienti
a dare conto del senso del principio (Inizio) della filosofia?
A. L’indagine storica insieme a quella culturale definiscono con precisione il problema
degli inizi.
B. Soltanto l’indagine storica, restituisce il problema della riflessione sulle origini della
filosofia.
C. Per Gadamer, nè un’indagine storica, nè la rilevazione delle conseguenze e
dell’accadimento di un fatto culturalmente rilevanti per le sorti dell’Occidente, danno
conto del Senso del Principio e per questo l’indagine diviene immediatamente di tipo
speculativo sul significato del “Principio”.

67. Per Aristotele cosa sono le passioni?


A. Pulsioni di natura fisica, totalmente estranee al logos
B. Afferiscono alla parte irascibile (thymos) della nostra anima
C. Sono fenomeni psichici strettamente legati ai nostri giudizi

68. Sul piano puramente teoretico, per Aristotele è superiore la forma o il sinolo?
A. E’ superiore il sinolo, in quanto è composto da materia e forma, dunque comprende
in sè l’altra
B. E’ superiore la forma in quanto è ciò che empiricamente percepiamo nella
quotidianità
C. E’ superiore la forma, che in quanto atto è il principio che non deve il suo essere ad
altro, mentre il sinolo per essere tale, ha concettualmente bisogno della forma.

69. La questione antropologica proposta da Gregorio di Nissa è interessante a


chiarire:
A. Esclusivamente la natura del corpo, al fine di chiarire che questo rientra nella volontà
divina del Creatore e che non è male in sè ma lo diviene dopo, dopo il Peccato nel
patire le passioni.
B. La causa seminale dell’uomo, individuata nella natura umana. Questa produce e
nutre entrambe le parti che compongono il “sinolo uomo”
C. Esclusivamente la natura dell’anima, questa è tripartita nell’uomo, ma l’unica parte
che sopravvive alla morte è quella razionale e vera natura dell’anima.

70. A seconda dell’autore trattato, scegliere una traccia:


A. Che interpretazione da la Nussbaum della “medea” di Seneca?
B. Quali differenze fondamentali tra Aristotele e Platone in riferimento all’amicizia?
C. Quale definizione di Eros è presente nel Fedro di Platone?

1) Quale, tra quelle indicate, è una delle fonti per conoscere la figura di Socrate?
A) Il poema “Sulla Natura” di Parmenide.
B) Gli scritti pitagorici
C) Le commedie del tempo

2) Quali delle seguenti affermazioni sul concetto di essere in Parmenide è vera?


a. Parmenide sostiene che per affermare l’unicità dell’essere bisogna escludere il non
essere ; l’essere comprende ogni cosa passata e futura in quanto non può divenire.
b) L’essere è costantemente soggetto al divenire a questo prova l ’esistenza degli enti
determinati.
C) L’essere comprende anche i l non essere

3) All’interno della storia della filosofia, con apologetica si intende:


A) l ’opera di alcuni autori che si sono opposti alla formulazione razionale della fede, la fine
di difendere la natura interiore e mistica
B) l ’opera di alcuni autori che si sono distaccati dalla dottrina ufficiale della chiesa allo
scopo di difendere una formulazione più razionale della fede
C) L’opera di alcuni autori dedicata alla difesa e dimostrazione razionale della fede, allo
scopo di contrastare il paganesimo e le formulazioni eretiche
4) Sesto empirico riferendosi a protagora afferma che:
A. Protagora “ammette solo ciò che appare al singolo uomo affermando così il principio
della relatività”
B. Protagora “ritiene che tutto questo penso l ’uomo sia universalmente vero?
C) Protagora “è sostenitore del relativismo assoluto per cui nessun uomo è misura delle
cose”

5) Platone, nel Gorgia, afferma che:


A. “la filosofia, (…), dice sempre la stessa cosa”, cioè la filosofia è la ricerca di un
argomento stabile e immutabile;
B. “La filosofia è confronto fra opinioni” e la verità non è mai raggiungibile dall’uomo i n
maniera definitiva;
C. “La filosofia è ricerca dell’opinione e del discorso probabile”

6) Meister Eckhart, come definisce l ’uomo può che può pervenire alla contemplazione
e alla conoscenza di Dio?
A. uomo separato: colui che rinuncia all’attività dell’intelletto passivo e attivo, quindi
diviene indipendente dall’esteriorità. Tale uomo può essere identificato con il mistico
B. uomo naturale: colui che conosce razionalmente, attraverso l ’illuminazione che l
’intelletto agente opera i n quello passivo, quindi mantenendo i l rapporto con l ’esteriorità.
Tale uomo può essere identificato con i l filosofo
C. Secondo Eckhart nessun uomo può giungere né alla contemplazione né alla conoscenza
di Dio poiché solo agli anelli è riservato anche privilegio

7) Aristotele, nell’etica Nicomachea, afferma che:


A. la sua concezione del bene è la stessa che avevano i platonici
B. è preferibile seguire la via platonica del bene i inteso i n un solo senso per evitare di
concepire in maniera equivoca
C. è doveroso per la salvaguardia della verità lasciare perdere i sentimenti personali e
l’amicizia con i platonici e concepire il Bene non soltanto come sostanza ma in diversi sensi

8) Hegel, nelle lezioni sulla storia della filosofia, rileva che:


a. “Parmenide s’innalza al regno dell’idea, con lui quindi incomincia il vero e proprio
filosofare. Un uomo si libera da tutte le rappresentazioni e opinioni, nega loro ogni verità e
afferma che solo la necessità, l’essere, è vero. Questo cominciamento è certamente ancora
confuso e indeterminato.”
b. “Parmenide s’innalza al regno dell’idea, con lui quindi incomincia i l vero e proprio
filosofare che ha inizio dalla valorizzazione del mondo sensibile. Questo cominciamento è
già chiaramente determinato”
C. “Parmenide s’innalza al regno dell’idea, con lui quindi incomincia i l vero e proprio
filosofare perché già in l lui è chiara l ’identificazione tra reale e razionale”

9) Secondo quanto rileva Hegel, per i greci l ’uomo è l iberato i n quanto uomo?
A. N o, a parere di Hegel, per i greci l’uomo è libero solo in quanto greco: in quanto cittadino
e socialmente emancipato.
B. Sì, l ’uomo è l ibero i n quanto tale, a prescindere dalla propria cittadinanza e sia greci
che baratri sono uguali nell’affermare l a propria l ibertà.
C. Per i Greci l ’uomo è l ibero solo se crede i n Dio.

10) Quando i n riferimento a Platone si parla di parricidio, si i ntende:


a. la necessaria uscita platonica dalle aporie parmenidee attraverso la formulazione del
molteplice e del diverso.
b. l a confessione platonica, fatta per bocca di socrate, di aver commesso l ’omicidio del
padre
c. i l passaggio alla filosofia matura di platone, nel quale viene ridimensionato i l ruolo di
Socrate

11) A chi è attribuibile l a prima definizione di persona come “sostanza i ndividuale di


natura razziale”?
A. Boezio
B. Agostino
C. Tommaso

12) Come conosciamo i presocratici?


A. principalmente attraverso Testimonianze, le più significative filosoficamente te sono
quelle che vengono soprattutto da Platone e Aristotele
B. Principalmente attraverso Testimonianze, l e più significative filosoficamentente sono
quelle che vengono soprattutto da Parmenide.
C. Attraverso Frammenti e testimonianze, proveniente da Parmenide e dalle scuole
pitagoriche

13) Stando alla Testimonianza di Aristotele, chi è i l primo filosofo?


a. Stando a quel che Aristotele sostiene nel primo libro della metafisica, Talete è il
capostipite della ricerca delle cause (aitai) e del principio (archè) da cui sarebbe scaturita
l’intera realtà nelle sue manifestazioni.
b. stando a quel che Aristotele sostiene nel primo libro della metafisica, Talete è i l
capostipite della ricerca Metafisica, e del principio da cui sarebbe scaturita l ’intera realtà
nelle sue manifestazioni
c. Aristotele indica i n Talete i l padre della metafisica sostenendo che è lui il primo ad
utilizzare tale termine.

14) Seguendo i modelli Aristotelici proposti leggendo Metafisica l, a quale Modello è


riconducibile la ricerca del principio in Anassagora?
a. La filosofia di Anassagora è la prima che introduce la causa finale. Anassagora introduce
un ente che è la causa che muove le cose, una causa intelligente che è infine il nous.
b. La filosofia di Anassagora è l a prima che i ntroduce l e i dee: i ntelligenze che stanno a
fondamento delle cose e riconducibili al quarto modello aristotelico.
c) l a filosofia di Anassagora è l a prima che i ntroduce una pluralità di principi per spiegare i
lmovimento e dar ragione della molteplicità delle cose. Così è considerabile nel secondo
modello proposto seguendo lo schema aristotelico

15) La categoria storiografica di Neoplatonismo:


a. è di origine moderna, nata sotto l’influsso di Jacob Brucker
b. è l ’origine medievale, formulata dalla scolastica
c. è stata indicata per la prima volta da Plotino nelle enneadi

16) Nell’opera di Pseudo Dionigi l ’avvicinamento a Dio, che trova nell’anima


dell’uomo il luogo d’incontro privilegiato, viene presentato:
a. attraverso due vie: una positiva, che procede dalle determinazioni universali di Dio a
quelle particolari, e una negativa, che elimina progressivamente gli attributi che non si
addicono a Dio, dove l’anima giunge all’oscurità dell’ignorante”
b. attraverso un’unica via: quella positiva che parte dalle determinazioni universali di Dio e
giunge a quelle particolari. In tal modo ‘ anima ha conoscenza piena e perfetta di Dio, poiché
l e sueperfezioni sono l e stesse di quelle possedute dalle creature, sebbene i n sommo
grado
c. attraverso un’unica via: quella negativa che elimina progressivamente gli attributi che non
si addicono a Dio fino a giungere alla sua “sconosciuta bellezza”. E’ l a via del misticismo
attraverso la quale l ’anima, giunta all’oscurità dell’ignorante, i ncontra Dio ???

17) “ I confini dell’anima non potrai mai trovare per quanto tu percorra l e sue vie,
tanto profondo è il suo Logos”; A chi è riferibile questo Frammento?
a. Platone
b. Eraclito
C. Parmenide

18) Affrontando l a natura umana, Gregorio di Nissa, afferma che questa:


a) è mortale e i n quanto tale imperfetta e peccatrice. La natura umana ha quindi solo
accezione negativa, i n quanto legata alla corporeità e al male, e la vera salvezza può
consistere solo nell’uscita da essa nella tensione alla natura divina
b) è “persona”, ovvero la forma creata da Dio che l’uomo parzialmente perde dopo il
Peccato. Tutta la vita dell’uomo è tesa a recuperare quell’essenza originaria che solo la
Grazia divina può restituirgli
c) è “persona”, ovvero apertura e dinamicità nel rapporto a Dio e al Bene che è di
conoscenzapartecipazione.
Quindi l a vera natura non è quella decaduta né una forma statica creata da Dio ma
ciò che diviene.

19) Quali delle seguenti affermazioni sul concetto di essere in Parmenide è vera?
a) Parmenide sostiene che per affermare l ’unicità dell’essere bisogna escludere i l non
essere; l’essere comprende ogni cosa passata e futura i n quanto non può divenire.
b) L’essere è costantemente soggetto al divenire e questo prova l’esistenza degli enti
determinati.
c) L’essere comprende anche i l non essere.

20) La concezione trinitaria della storia in opposizione a quella cristocentrica, fu


formata:
a) da Gioacchino da Fiore
B) da Sant’Agostino
c) da Tommaso d’Aquino
21) Quando in riferimento a Platone si parla di parricidio, si intende:
A) La necessaria uscita platonica dalle aporie parmenidee attraverso la formulazione del
molteplice e del diverso
b) l a confessione platonica, fatta per bocca di Socrate, di aver commesso l ’omicidio del
padre
C) i l passaggio alla filosofia matura di Platone, nel quale viene ridimensionato i l ruolo di
Socrate

22) Il mondo sensibile e mutevole per Parmenide:


a) E’ uno dei molteplici modi i n cui si dice l ’essere, i l solo che ci è dato di conoscere con
certezza
B) E’ l a sola realtà che possiamo conoscere veramente.
C) “Non è” perché, in quanto soggetto al cambiamento, se fosse deriverebbe da altro

23) La definizione di Filosofia nel I l ibro della Metafisica


a) La filosofia è la scienza delle cause e dei principi primi
b) La filosofia è l a scienza del probabile, l a verità dimostrabile è solo delle scienze
empiriche
c) La filosofia è l a scienza prima, l a verità è solo delle scienze empiriche

24) Platone, Nel Gorgia, afferma che:


a) “la filosofia, (…),dice sempre la stessa cosa” cioè la filosofia è la ricerca di un argomento
stabile e immutabile;
b) “La filosofia è confronto fra opinioni” e l a verità non è mai raggiungibile dall’uomo i n
maniera definitiva;
c) “La filosofia è ricerca dell’opinione e del discorso probabile”

32) - Per Aristotele, i l primo motore i mmobile è:


A. Causa materiale dell’universo
B. Causa efficiente dell’universo
C. Causa finale dell’universo

33)-“ se si deve filosofare, si deve filosofare e se non si deve filosofare, si deve


filosofare; in ogni caso dunque si deve filosofare”; questo passo a chi è attribuito?
A) i l passo è attribuito ad Anassimandro
B) si tratta di un passo attribuito ad Aristotele e in particolare riferito allo scrittore esoterico
“Protreptico”;
C) si tratta di un passo tratto dalla Lettera VII di platone;

34)Nel Timeo, Platone afferma vi sia:


A)un Demiurgo che opera ed è all’origine dell’universo
B) un Ordine che attraverso l a conoscenza dei sensi possiamo arrivare a cogliere
C) un’anima del mondo, impressa dal Demiurgo nelle cose che ordina la materia e tutto il
cosmo sembra divenire un grande essere vivente.
35) Qual è i l primo autore che avrebbe fatto uso filosofico della Dialettica?
A) sia Platone che Aristotele, ritengono che le origini della dialettica siano rintracciabili in
Zenone di Elea
B) sia Platone che i l suo allievo Aristotele, ritengono che l e origini della dialettica siano
rintracciabili in Socrate
C)Parmenide è i l primo a fare uso della dialettica;

36)-Averroè, i n riferimento alla tradizione araba, si pone l o scopo di:


A) depurare i l neoplatonismo dagli i nflussi aristotelici e dimostrarne l a piena coincidenza
con la teologia islamica
B) depurare l'aristotelismo dagli influssi neoplatonici e articolarlo assieme alla teologia
islamica
C) depurare l a teologia i slamica da ogni i nflusso filosofico, sia aristotelico che neoplatonici,
dimostrandone l ’incongruenza

37) quale è i l compito principale della filosofia secondo platone?


a.la ricerca della verita
b.la ricerca attraverso l a doxa per prevenire l a verità delle i dee
c.la ricerca della spiritualità

38)Che cosa dice Platone nel dialogo MENONE


A.è scienza pura
b.dice che l a conoscenza è i l processo che a partire dall'esperienza porta alla verità
c.dice che la conoscenza è anamnesi

39)Nel TEETETO platone afferma:


a. l ’anima coglie l a verità attraverso i sensi.
b.la verità si coglie con i sensi
c.non sono i sensi ma l’anima a cogliere la verità.

40)- per sant’Agostino, dal punto di vista ontologico, il male è:


A) i l principio che si pone all’essere e quindi al bene che, dopo l a caduta, rende l ’uomo
mortale
B) carenza di essere ( bene), che pertanto non ha consistenza ontologica
C) una modalità dell’essere, dal momento che questo è costituito dall’alternarsi di bene e
male

42)-In Bonaventura “ l ’itinerario della mente in dio”:


A) può essere compiuto solo dai mistici poiché riguarda l a genesi del creato ad opera di
Dio: parte dalle “ ragioni seminali” i n dio, e passando per l ’uomo quale “ i mmagine di Dio”,
giunge fino al mondo nel quale si colgono l e “ vestigia di dio”
B) comincia dalla ricerca delle “ vestigia di Dio” nel mondo creato e passando per quella “
dell’immagine di Dio” nell’anima dell’uomo giunge fino a riposare in Dio
C) è un percorso vissuto nell’intimità dell’anima che non può cominciare dal mondo esteriore
ma necessariamente dall’interiorità dell'uomo; comincia con l e prove dell’esistenza di Dio e
prosegue con la contemplazione mistica di Dio stesso
43)Tommaso d'aquino definisce l anima come forma del corpo, i n tal modo riprende l
a definizione di:
a.aristotele
b.platone
c.plotino

44)Le i dee di platone:


a.Esistono perché pensate da Dio, sono pensieri di Dio.
b.Esistono perché pensate dall’uomo.
c,esistono indipendentemente dall’essere pensate.

45.Quale ordine tra i seguenti, è cronologicamente corretto per i ndicare l e fasi


preparatorie della patristica MATURA:
A.padri apostolici-padri apologisti.
b. padri apologisti- padri apostolici
c.padri apologisti-padri esegeti-padri apostolici

46)- Socrate scrive ed i ndica con chiarezza i momenti e l e tappe della dialettica?
A) non vi è una chiara formulazione della dialettica in Socrate, tuttavia possiamo
individuare due momenti: ironia e maieutica;
B) i n Socrate vi è una chiara formulazione della dialettica, chiaramente i ndicata da Platone
i n due momenti: i ronia e maieutica;
C)nell’Apologia Socrate i ndica con chiarezza l e vie della dialettica

47)-Aristotele nella Metafisica afferma che i n molti punti Platone segue i pitagorici
distanziandosi i n alcuni ad es. si differenzia dai pitagorici perché:
A)” Platone pone i numeri al di fuori dei sensibili, mentre i pitagorici afferma che i numeri
sono le cose stesse e non pongono gli Enti matematici come intermediari fra quelli e
queste”
B)” Platone considera i numeri come enti reali mentre i pitagorici ritengono siano al di fuori
dei
sensibili”
C) Platone ritiene che soltanto i numeri siano e nega che i l mondo sensibile esista, al
contrario dei
pitagorici

50-quali delle seguenti affermazioni sul concetto di essere i n Parmenide è vera?


A)Parmenide sostiene che per affermare l’unicità dell’essere bisogna escludere il non
essere, l’essere comprende ogni cosa passata e futura in quanto non può divenire
B) l ’essere è costantemente soggetto al divenire e questo prova l ’esistenza degli enti
determinati
C)l’essere comprende anche i l non essere

51-dal punto di vista antropologico, i l pensiero ellenistico:


A)considera l’uomo nella sua corporeità ma a partire dalla sua interiorità e individualità,
ovvero ciò che lo determinano indipendentemente dal contesto sociale
B)considera l ’uomo nel suo aspetto sociale,in quanto determinato dalla comunità a cui
appartiene, tralasciandone completamente l ’aspetto i ndividuale
C) riduce l ’uomo alla sua corporeità e materialità , senza alcun riferimento
all’anima

52-Hegel, nelle l ezioni sulla Storia della filosofia rileva che:


A)’’Parmenide s’innalza al regno dell’idea, con lui comincia il vero e proprio filosofare. Un
uomo si libera da tutte le rappresentazioni e opinioni, nega loro ogni verità e afferma che
solo la necessità, l’essere, è il vero. Questo cominciamento è certamente ancora confuso
e indeterminato’’
B) ‘ ’Parmenide s’innalza al regno dell’idea, con l ui quindi comincia i l vero e proprio
filosofare che ha i nizio dalla valorizzazione del mondo sensibile. Questo cominciamento è
gia chiaramente determinato’’
C)’’Parmenide s’innalza al regno dell’idea, con l ui quindi comincia i l vero e proprio filosofare
perché gia i n l ui è chiara l ’identificazione tra reale e razionale’’

53- Il cinismo, nella sua formulazione compiuta:


A)rinuncia a qualsiasi tipo di i nterrogazione e a qualsiasi formulazione teoretica sull’uomo i
n virtu’ di una riconduzione di esso all’azione autarchica
B)rinuncia a qualsiasi tipo di partecipazione alla vita pratica in vista di
un’ascesi mistica
C)formula una gnoseologia che priva di validità il riferimento
alla sfera sensibile

54-Aristotele nell’etica nichomachea afferma che:


A)la sua concezione del Bene è l a stessa che avevano i platonici
B)è preferibile seguire l a via platonica del Bene i nteso i n un solo senso per evitare di
concepirlo
in maniera equivoca
C)è doveroso per la salvaguardia della verità lasciare perdere i sentimenti personali e
l’amicizia con i platonici e concepire il Bene non soltanto come sostanza ma in diversi
sensi

55-La questione antropologica posta da Gregorio di Nissa è i nteressata a chiarire


A)esclusivamente l a natura dell’anima. Questa è tripartita nell’uomo, ma l ’unica parte che
sopravvive alla morte è quella razionale, vera natura dell’anima
B)la causa seminale dell’uomo, individuata nella natura umana. Questa produce e nutre
entrambe le parti che compongono il ‘’sinolo uomo’’
C) esclusivamente l a natura del corpo, al fine di chiarire che questo rientra nella volontà
divina del creatore e che non è male i n sé ma l o diviene, dopo i l peccato, nel patire l e
passioni

56-Secondo Tommaso D’acquino, i l rapporto tra ragione e fede:


A)è di equilibrio e compensazione reciproca, la ragione chiarisce i preamboli e la verità
della fede e ne combatte le opposizioni
(la risposta è questa non metto l e altre perché non si vedono bene)
58-‘’Se si deve filosofare, si deve filosofare e se non si deve filosofare, si deve
filosofare: i nogni caso d unque si deve filosofare’’. Questo passo a chi è attribuito?
A) ad Anassimandro
B) ad Aristotele riferito allo scritto essoterico ‘’Protreptico’’
C)a Platone nella l ettera VII

59-Secondo quanto rileva Hegel, per i greci l’uomo è libero in quanto uomo?
A)No, a parere di Hegel per i greci l’uomo è libero solo in quanto greco: in quanto cittadino
e socialmente emancipato
B)si, l ’uomo è l ibero i n quanto tale, a prescindere dalla propria cittadinanza e sia greci che
barbari sono uguali nell’affermare l a propria l ibertà
C)per i greci l ’uomo è l ibero solo se crede i n Dio

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