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4.

LE PRINCIPALI ENTRATE REGIONALI


L’ autonomia finanziaria consiste nella possibilità di imporre tributi e di finanziare la propria attività
attraverso l’utilizzo di risorse economiche raccolte.

Irap

Tra i tributi propri si trova l’Irap, che deve essere versata dalla regione da coloro che svolgono nel loro
territorio un attività di produzione di beni e servizi. Sono esonerati da questa imposta arti o professioni che
aderiscono al regime fiscale di vantaggio per le imprese giovanili, e gli agricoltori che non superano un
ammontare determinato annuo.

Il presupposto dell’Irap è rappresentato dall’esercizio di un’attività che riguarda produzione o scambio di


beni e prestazione di servizi.

I soggetti tenuti al pagamento Irap sono: imprese (sia individuali che di pers. o cap.), artisti e professionisti
(sia singoli sia in studi), enti non commerciali (sia privati sia pubblici), società e enti non residenti e
amministrazioni pubbliche (regione, stato, comuni, province,…)

La base imponibile è costituita dal valore della produzione netta, che deriva dall’attività esercitata nella
regione. Essa si determina sottraendo al valore della produzione lorda, i costi di produzione.

Per verificare l’aliquota Irap, i soggetti passivi devono fare riferimento alla regione di residenza. Le regioni
possono variare l’aliquota base, del 3,9%, fino a un massimo del 0,92%. Invece per il versamento si
applicano le stesse scadenze fiscali dell’Irpef e Ires, e il versamento va effettuato in due date (30.06-30.11).

Alle imposte erariali si può applicare un’addizionale irpef, cioè una maggiorazione dell’imposta sul reddito
delle persone fisiche. L’importo dell’addizionale è determinato applicando un aliquota fissata dalla regione
di residenza del contribuente.

Il terzo comma dell’art.119 prevede l’istituzione, da parte dello stato, di un fondo perequtivo per i territori
con minori capacità fiscali, con l’obbiettivo di evitare differenze tra regioni ricche e povere.

Infine le regioni hanno la possibilità di ricorrere all’indebitamento, rispettando però il pareggio di bilancio
tra le regioni.

5. LE ENTRATE DEI COMUNI


L’imposta municipale propria (Imu) rappresenta una rimodulazione della precedente imposta comunale
sugli immobili.

Il presupposto dell’Imu è il possesso di fabbricati, aree fabbricabili e terreni agricoli.

I soggetti passivi sono i proprietari o titolare del diritto di godimento. L’Imu non deve essere versata dai
proprietari di prima casa non di lusso, per alloggi sociali e terreni agricoli.

Il gettito fiscale è destinato sia allo stato sia al comune: allo stato è riservato il gettito riguardante immobili
a destinazione produttiva e ai comuni quello riguardante gli altri immobili.

L’aliquota base corrisponde al 8,6 per mille, e i comuni possono aumentarla fino a 10,6 per mille. Per
quanto riguarda la base imponibile è al 5%. Infine l’Imu può essere pagato tramite bollettino postale o
tramite la piattaforma pagoPA.

La Tassa sui rifiuti (TARI) è finalizzata a coprire i costi di gestione e investimento del servizio.

Pagano la Tari coloro che risiedono nell’immobile, cioè i proprietari, locatari e affittuari. L’importo da
versare è stabilito dal comune, che può prevedere riduzioni in casi particolari.
Il versamento deve avvenire in due rate semestrali.

L’imposta di soggiorno è stabilita in un ammontare massimo fisso ed è richiesta ai turisti. Le strutture


ricettive assumono il ruolo di agenti contabili della riscossione.

Essa è un tributo comunale di scopo, i cui proventi devono essere reinvestiti dal comune solo nell’ambito
turistico. Non può superare i 5€ a notte, fatta eccezione per i comuni con flussi turistici di 20 volte il numero
dei residenti, dove può arrivare anche a 10€. E ogni comune può decidere autonomamente non solo la
tariffa che il turista deve pagare al giorno, ma anche la durata dei giorni in cui bisogna pagarla.

Altri tributi comunali:

 Imposta comunale sulla pubblicità: che ha come presupposto la diffusione di messaggi pubblicitari
nell’esercizio di un’attività economica che riguardi beni o servizi
 Diritti sulle pubbliche affissioni: corrisposti per usufruire del servizio di pubblica affissione del
comune
 Tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Tosap): che colpisce le occupazioni di qualsiasi
natura nelle strade, corsi, piazze, mercati, ecc…

IMPOSTA SUL REDDITO DELLE PERSONE FISICHE


1. LA STRUTTURA DEL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO
Il sistema tributario è l’insieme delle norme che disciplinano i tributi applicati da uno stato. Ci sono diversi
principi: la riserva di legge, per cui le prestazioni patrimoniali possono essere imposte solo dalla legge,
l’universalità, in cui tutti devono partecipare alle spese pubbliche, la capacità contributiva, basata sul
reddito, la progressività, in nome di una maggiore equità fiscale.

Si basa su imposte dirette (Irpef, Ires, Irap) e imposte indirette (iva, imposte di fabbricazione, bollo e
donazioni).

Le informazioni fiscali dei contribuenti italiani sono raccolte dall’anagrafe tributaria. Per ogni contribuente
esiste una scheda di informazioni fiscali, e a cui viene assegnato un codice fiscale, che consente
l’identificazione di ogni cittadino e contiene le sue informazioni fiscali ed è composto da 16 caratteri
alfanumerici (sia lettere che numeri). Ogni persona possiede un tesserino sanitario plastificato rilasciato
dal Ministero dell’economia e delle finanze, in cui è identificato il suo codice fiscale.

Lo Statuto del contribuente riconosce i diritti dei contribuenti e stabilisce che nel rapporto tra amm.
Finanziaria e contribuenti ci deve essere la buona fede.

Diritti fondamentali dello Statuto:

 Trasparenza degli atti: le dichiarazioni devono essere chiare e di facile comprensione


 Conoscenza degli atti: i contribuenti hanno il diritto di conoscere il contenuto degli atti
 Motivazione degli atti: negli atti devono essere indicati i presupposti e le ragioni giuridiche
 Irretroattività delle disposizioni tributarie
 Inammissibilità della decretazione d’urgenza: non è possibile istituire nuovi tributi con
l’emanazione di decreti legge da parte del Governo
 Tutela in materia di verifiche: verifiche o controlli per attività commerciali, industriali o professionali
devono essere svolte solo se ce la necessità

Il Garante del contribuente è un organo monocratico nominato dalla Commissione tributaria, che lo sceglie
tra le persone che svolgono attività di notaio, magistrato, avvocato, docente universitario, e opera in
seguito a segnalazioni svolte dai cittadini per irregolarità o scorrettezze da parte dell’amministrazione
finanziaria; il suo incarico dura 4 anni e può essere rinnovato.

Esso non è un organo giudicante, in quanto non ha poteri di intervento nei confronti dell’amm finanziaria,
ma è un organo consultivo.

Irpef

È l’imposta sul reddito delle persone fisiche, è una delle imposte più importanti in quanto assicura le
entrate allo stato. È disciplinato dal Testo unico delle imposte sui redditi.

È un’imposta:

 Progressiva: in quanto la sua aliquota cresce più che proporzionalmente rispetto al reddito
 Generale: perché si applica su tutti i redditi che un soggetto ha percepito in un periodo di tempo
 Personale: perché si adegua alla situazione personale e familiare del contribuente
 Flessibile: in quanto si utilizza come strumento di intervento in materia economica e sociale

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