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Irap
Tra i tributi propri si trova l’Irap, che deve essere versata dalla regione da coloro che svolgono nel loro
territorio un attività di produzione di beni e servizi. Sono esonerati da questa imposta arti o professioni che
aderiscono al regime fiscale di vantaggio per le imprese giovanili, e gli agricoltori che non superano un
ammontare determinato annuo.
I soggetti tenuti al pagamento Irap sono: imprese (sia individuali che di pers. o cap.), artisti e professionisti
(sia singoli sia in studi), enti non commerciali (sia privati sia pubblici), società e enti non residenti e
amministrazioni pubbliche (regione, stato, comuni, province,…)
La base imponibile è costituita dal valore della produzione netta, che deriva dall’attività esercitata nella
regione. Essa si determina sottraendo al valore della produzione lorda, i costi di produzione.
Per verificare l’aliquota Irap, i soggetti passivi devono fare riferimento alla regione di residenza. Le regioni
possono variare l’aliquota base, del 3,9%, fino a un massimo del 0,92%. Invece per il versamento si
applicano le stesse scadenze fiscali dell’Irpef e Ires, e il versamento va effettuato in due date (30.06-30.11).
Alle imposte erariali si può applicare un’addizionale irpef, cioè una maggiorazione dell’imposta sul reddito
delle persone fisiche. L’importo dell’addizionale è determinato applicando un aliquota fissata dalla regione
di residenza del contribuente.
Il terzo comma dell’art.119 prevede l’istituzione, da parte dello stato, di un fondo perequtivo per i territori
con minori capacità fiscali, con l’obbiettivo di evitare differenze tra regioni ricche e povere.
Infine le regioni hanno la possibilità di ricorrere all’indebitamento, rispettando però il pareggio di bilancio
tra le regioni.
I soggetti passivi sono i proprietari o titolare del diritto di godimento. L’Imu non deve essere versata dai
proprietari di prima casa non di lusso, per alloggi sociali e terreni agricoli.
Il gettito fiscale è destinato sia allo stato sia al comune: allo stato è riservato il gettito riguardante immobili
a destinazione produttiva e ai comuni quello riguardante gli altri immobili.
L’aliquota base corrisponde al 8,6 per mille, e i comuni possono aumentarla fino a 10,6 per mille. Per
quanto riguarda la base imponibile è al 5%. Infine l’Imu può essere pagato tramite bollettino postale o
tramite la piattaforma pagoPA.
La Tassa sui rifiuti (TARI) è finalizzata a coprire i costi di gestione e investimento del servizio.
Pagano la Tari coloro che risiedono nell’immobile, cioè i proprietari, locatari e affittuari. L’importo da
versare è stabilito dal comune, che può prevedere riduzioni in casi particolari.
Il versamento deve avvenire in due rate semestrali.
Essa è un tributo comunale di scopo, i cui proventi devono essere reinvestiti dal comune solo nell’ambito
turistico. Non può superare i 5€ a notte, fatta eccezione per i comuni con flussi turistici di 20 volte il numero
dei residenti, dove può arrivare anche a 10€. E ogni comune può decidere autonomamente non solo la
tariffa che il turista deve pagare al giorno, ma anche la durata dei giorni in cui bisogna pagarla.
Imposta comunale sulla pubblicità: che ha come presupposto la diffusione di messaggi pubblicitari
nell’esercizio di un’attività economica che riguardi beni o servizi
Diritti sulle pubbliche affissioni: corrisposti per usufruire del servizio di pubblica affissione del
comune
Tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (Tosap): che colpisce le occupazioni di qualsiasi
natura nelle strade, corsi, piazze, mercati, ecc…
Si basa su imposte dirette (Irpef, Ires, Irap) e imposte indirette (iva, imposte di fabbricazione, bollo e
donazioni).
Le informazioni fiscali dei contribuenti italiani sono raccolte dall’anagrafe tributaria. Per ogni contribuente
esiste una scheda di informazioni fiscali, e a cui viene assegnato un codice fiscale, che consente
l’identificazione di ogni cittadino e contiene le sue informazioni fiscali ed è composto da 16 caratteri
alfanumerici (sia lettere che numeri). Ogni persona possiede un tesserino sanitario plastificato rilasciato
dal Ministero dell’economia e delle finanze, in cui è identificato il suo codice fiscale.
Lo Statuto del contribuente riconosce i diritti dei contribuenti e stabilisce che nel rapporto tra amm.
Finanziaria e contribuenti ci deve essere la buona fede.
Il Garante del contribuente è un organo monocratico nominato dalla Commissione tributaria, che lo sceglie
tra le persone che svolgono attività di notaio, magistrato, avvocato, docente universitario, e opera in
seguito a segnalazioni svolte dai cittadini per irregolarità o scorrettezze da parte dell’amministrazione
finanziaria; il suo incarico dura 4 anni e può essere rinnovato.
Esso non è un organo giudicante, in quanto non ha poteri di intervento nei confronti dell’amm finanziaria,
ma è un organo consultivo.
Irpef
È l’imposta sul reddito delle persone fisiche, è una delle imposte più importanti in quanto assicura le
entrate allo stato. È disciplinato dal Testo unico delle imposte sui redditi.
È un’imposta:
Progressiva: in quanto la sua aliquota cresce più che proporzionalmente rispetto al reddito
Generale: perché si applica su tutti i redditi che un soggetto ha percepito in un periodo di tempo
Personale: perché si adegua alla situazione personale e familiare del contribuente
Flessibile: in quanto si utilizza come strumento di intervento in materia economica e sociale