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Debussy

Nato in Francia il 22 agosto del 1862 è stato uno dei compositori più importanti francesi, è il
compositore che più svetta tra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento; diventando così un
figura innovatrice e anticipatrice dei linguaggi del 900.
Debussy fu definito spesso e erroneamente impressionista per via della luce e del colore e di tutti
quegli aspetti della pittura impressionista rintracciabili nelle sue composizioni, perché Debussy
inseriva nelle sue composizioni elementi di varietà dinamica che regalano colori e sfumature
musicali delle più diversificate ai suoi brani, come nei quadri. Questo è rintracciabile nella
composizione Prélude à l’après-midi d’un faune.
In realtà Debussy è un compositore simbolista, sia perché frequentava salotti di letterati, e non solo,
simbolisti ma anche perché nelle sue composizioni c’erano stimoli musicali che caratterizzavano la
sua scrittura musicale; questi stimoli li aveva colti ascoltando, all’esposizione universale,
un’orchestra indonesiana.
Elementi compositivi di Debussy:
• Scale esatoniche – prive di semittoni – scala pentatonica: scale con un armonia differente
da quella occidentale, non governata da criteri di funzionalità; i suoni sono liberi, non si ha il
dovere di risolvere un accordo; ogni suono può combinarsi con un altro suono senza
osservare le dissonanze. Così facendo si arriva a una tonalità sospesa, non esiste nessuna
gerarchia tra melodia e accompagnamento, nessuno è a priori più più importante di altri.
• Stoffa tessuta: unione di fili senza un inizio e una fine es. è “La Mer”, in questo brano la
melodia conferisce un colore.
• Ripieni sonori: con il termine ripieno s’intende una trasposizione esattamente dell’accordo.
I ripieni possono essere: tonali, atonali, modulante, come cornice e slendro.
• Accordi: in Debussy ogni accordo ha già in sé una propria strutture compositiva e un
proprio colore orchestrale.

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