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NEOCLASSICISMO

Nel Rinascimento e nel Barocco iniziano a essere prodo; dipin< storici, per un pubblico
aristocra<co e nobile. Spesso questo dipinto si concentra su temi della storia dell'an<ca Grecia e di Roma, della
mitologia classica o della Bibbia.
Nel XVII secolo la Royal Académie des Arts de France introdusse il termine "PiLura storica" per riferirsi a un nuovo
genere piLorico che d'ora in poi sarebbe stato considerato il più importante di tu;, al di sopra di altri generi come
RitraLo, PiLura di genere (scene di vita quo<diana ), Paesaggio e Natura morta.
In epoca contemporanea (fine del XVIII secolo), questo genere adoLò nuovi temi, più lega< a even< storici
contemporanei come le rivoluzioni liberali, per esempio. Nonostante l'aLualità dei sogge;, la traLazione piLorica
con<nuerà ad essere basata sui canoni classici e sull'ideale greco-romano.
A differenza dell'arte rinascimentale e barocca, la nuova piLura di storia ha una connotazione poli<ca civica e pubblica,
volta a influenzare le mentalità colle;ve all'interno del progeLo di trasformazione socio-poli<ca delle società borghesi
e liberali. È una sorta di commento all'aLualità aLraverso l'immagine.

• Jacques-Louis David: David si erge come un ar<sta rivoluzionario e popolare (inaugurazione dell'ar<sta
moderno)
PiLura poli<ca mescolando il moraleggiante + l'archeologico. O, in altre parole: sen<mento esaltato e
patrio;co + forma classica.
Il lavoro di David rappresenta due novità allo stesso tempo: 1) La Nuova Scuola di PiLura e 2) La Nuova
Francia

Nonostante la forza e la legi;mità del nuovo genere della piLura storica, non rappresentava
massicciamente la Rivoluzione francese. PiuLosto, è nel campo dell'immagine effimera ed economica che troviamo
immagini degli scontri prodo; durante la rivolta: incisioni, caricature.
Sono immagini che hanno approcci diversi come, ad esempio, rappresentare e far rivivere momen< al< degli scontri o,
anche, trasmeLere ideali poli<ci giacobini, su una società giusta, egualitaria e libera. Jacques-Louis David farà spesso
affidamento su queste immagini grafiche per costruire le sue opere piLoriche durante il regno giacobino in Francia.

Obie;vo: costruire visioni colle;viste e universali della realtà (progresso sociale, ciLadinanza, idea di bellezza...)
• Genere predominante: piLura storica
• Fon< delle opere: tes< o da< di partenza specifici (mitologia greco-romana, storia cris<ana, europea, ecc.)
• Interazione con il pubblico: Messaggio dida;co, trasmissione di idee grazie alla chiarezza della rappresentazione.
Una certa voglia di incisione ideologica

ROMANTICISMO
Contesto storico del Roman<cismo (Europa, c. 1780-1830):
1) Profondi sconvolgimen< poli<ci (Le guerre napoleoniche e la loro capacità distru;va; Emersione dei nazionalismi
europei) e 2) Profondi sconvolgimen< intelleLuali (es. Nuovi mis<cismi e cris<anesimo interiore). Conseguenza:
trasformazione del senso dell'arte verso una nuova sensibilità individuale ed espressione di esperienze di vita
personali.
Conseguenze in campo ar<s<co:
Nuovi aLeggiamen< nei confron< dell'accademia (rifiuto del canone unico della bellezza e promozione del criterio
individuale e sogge;vo dell'esperienza este<ca).
Domanda di libertà da parte degli ar<s<. Proliferazione dell'immaginazione del genio adaLato: 1) ar<s<camente e
socialmente (Quindi, ricerca di altri universi eso<ci, medievali o un approccio nostalgico alla natura).
Espressione di credenze, speranze e paure del proprio tempo e del proprio paese (si intende l'idea di nazione come
individualità in<mamente legata all'idea di libertà).

Obie;vo: proporre visioni individualis<che della realtà, e quindi differenziate


• Generi predominan<: PiLura di paesaggio, PiLura visionaria e, anche se con un traLamento diverso, PiLura storica
• Fon< delle opere: il sé dell'ar<sta, esperienze di vita (necessità di conoscere scri;, da< biografici, credenze, ecc.)
• Interazione con il pubblico: trasmeLere emozioni ed esperienze vitali che possono essere comprese e conneLersi
con lo speLatore. Disponibilità a rifleLere verità sulla condizione umana, spesso nascoste o poco visibili

Maggiore importanza dell'autobiografia dell'ar<sta


Il paesaggio, nuovo strumento per trasmeLere i sen<men< dell'ar<sta
Uso gratuito dei simboli
Importanza della storia contemporanea della nazione
Libera manipolazione del pigmento e nuovo valore degli schizzi (intesi come modi di creare più spontanei e immedia<,
meno medita<)
Viaggio in altri universi: medioevo o mondi eso<ci.

• Caspar David Friedrich


• William Blake
• Géricault
• Goya
• Overbeck

PiLura di paesaggio
Il termine piLura di paesaggio si basa sulla rappresentazione di una veduta, con il soggeLo principale della natura,
reale, idealizzata o immaginata. Si è affermato come genere a sé stante dagli anni '80. XVI ma non o;ene una
categoria preminente nella gerarchia delle ar< fino al XIX secolo. Nel mezzo, a par<re dal XVII secolo, divennero
popolari paesaggi in s<le classico e temi bucolici. Sono sta< influenza< dall'an<chità classica e hanno cercato di
illustrare un paesaggio ideale che ricorda l'Arcadia, caraLerizzato dalla sua tranquilla bellezza pastorale.
Al. XIX, in Inghilterra, c'è un passaggio dalla piLura di storia alla piLura di paesaggio. La rappresentazione dei paesaggi
della nazione include anche una certa autoiden<ficazione della popolazione con i paesaggi rappresenta<
A differenza della piLura di Storia, il Paesaggio e la rappresentazione della sua mutevolezza significa creare più effe;
visivi facilmente accessibili a tuLo il pubblico che non deve essere uno studioso per comprendere il contenuto
dell'opera.
Questo genere è fondamentale nella trasformazione dello sguardo che si dirige verso la piLura, che
presterà gradualmente maggiore aLenzione agli aspe; materiali e fisici della piLura (colore, consistenza, pennellata).
Questo è il mo<vo per cui ci sono alcuni cambiamen< nelle modalità di lavoro:
Diverse fasi di lavoro: 1) momen< di streLo contaLo con la natura; momen< di distanza e di lavoro riflessivo ed
elaborato in laboratorio per trasformare questo contaLo in un lavoro elaborato
L'interesse per i fenomeni fisici e visivi della natura, quindi l'importanza dell'osservazione, condiziona i materiali
u<lizza< per lavorarci: acquarelli, disegni, olii di piccolo formato, pennellate veloci e aggressive.

I pi#oreschi sono, secondo William Gilpin, quegli ogge; che "appagano per qualche qualità che può essere illustrata
nella piLura", mentre gli ogge; belli sono "quelli che soddisfano l'occhio nel loro stato naturale".
Il piLoresco:
• Varietà e contrasto
• Effe; di luce e colore Superfici e asperità che richiedono composizione piLorica Rugosità
• Il cambiamento improvviso
• L’Irregolarità, varietà e complessità

Il sublime
BURKE, Edmund: Un'indagine filosofica sull'origine delle nostre idee sul sublime e sul bello, 1757:
“Quando il pericolo o il dolore incombono troppo, non possono dare gioia e sono semplicemente terribili; ma, con
alcune differenze e con lievi modifiche, possono essere e sono buonissime, come sperimen<amo ogni giorno”.
TERRORE + ATTRAZIONE/GAUDI = DISPLAER (plaer nega<u
Importante: nonostante l'orrore bisogna sen<rsi PROTETTI (is<nto di conservazione)
Il sublime:
• il vuoto
• La solitudine
• Il silenzio e il rimbombo ('struendo') L'immensità - reale o simulata - L'oscurità
• Il contrasto violento della luce e dell'uomo

Friedrich: “Il piLore non deve dipingere solo ciò che vede davan< a sé, ma anche ciò che vede in se stesso. Se non vede
nulla in se stesso, è meglio che smeLa di dipingere anche ciò che vede davan< a sé”.
“Chiudi l'occhio corporeo in modo da poter vedere prima l'immagine con l'occhio spirituale. Quindi porta alla luce ciò
che hai contemplato nell'oscurità in modo che eserci< il suo effeLo sugli altri dall'esterno verso l'interno.

REALISMO
Il realismo è un movimento ar<s<co iniziato a metà degli anni '90. XIX (Rev. 1848) e si estende fino al 1890, circa,
derivando in altre corren<. In questo senso il realismo apre la sequenza che seguirà all'impressionismo e al post-
impressionismo.
Il suo focus principale è sulla Francia, nel contesto della Rivoluzione del 1848 e della nuova coscienza sociale della
classe operaia. Inoltre, con un forte confronto con l'Accademia. Alcuni dei suoi ar<s<, come Courbet, ad esempio
abbracceranno l'anarchismo.
È un movimento che coesiste con altre nuove caraLeris<che della modernità visiva come la caricatura e la fotografia.

Il realismo sarà un movimento forte, che godrà dell'alleanza tra piLori e scriLori che faranno fronte comune contro lo
status quo del sistema accademico e l'elitarismo culturale.
Secondo Linda Nochlin (El Realismo, 1991) ci sono una serie di caraLeris<che fondamentali del movimento:
1) Osservazione direLa della natura rispeLo all'uso di schemi
2) Realismo e storia contemporanea: fa; concre<, esperienze del presente (non del passato)
3) Democrazia ar<s<ca (simile a Democrazia sociale e poli<ca): Apertura della gamma di sogge; piLorici,
Incorporazione di personaggi delle classi sociali inferiori (dimensione sociale)
4) Dire la verità, essere sinceri: aLacco all'Accademia e ai suoi dogmi, ora un nuovo apprezzamento della personale
interpretazione dell'ar<sta
5) Realismo e scienza: i fa; concre< sono i fondamen< della verità
6) Realismo e ques<one sociale: impegno per le condizioni sociali del tempo. Sia il realismo che la democrazia
diventano espressioni dello stesso confronto contro lo status quo

Il realismo è un movimento che ha la nozione di "realismo" in sincerità con le esperienze di vita della contemporaneità
e le condizioni sociali del tempo.
Non è un movimento interessato alla verosimiglianza realis<ca delle apparenze visive delle cose. In questo senso,
prima del 1848 c'erano già ar<s< che dipingevano realis<camente (ma non erano realis<).
Inoltre, prima del 1848, esistono già opere d'arte con un approccio realis<co. Spesso sono opere che focalizzano la loro
aLenzione sulla realtà sociale, o sui soprusi del loro tempo, ma da un punto di vista "umanis<co". Non c'è uno s<le
comune tra gli ar<s< e nessuna volontà di roLura con il sistema: spesso, troviamo questo 'realismo' in generi e sogge;
che sono comuni nella tradizione ar<s<ca (piLura storica, mitologica, ecc.). Ad esempio: Francisco de Goya
• Daumier
• Millet
• Constable
• Courbert
• MANET

IMPRESSIONISMO
L'impressionismo è un movimento iniziato intorno al 1865 con la generazione di giovani di Ba<gnolles (un quar<ere
adiacente a Montmartre). Alcuni ar<s< lo estendono agli anni '20.
Mantengono l'eredità del realismo nella loro fedeltà alla contemporaneità e alla rappresentazione di ciò che è
empiricamente osservabile.
A differenza del Realismo, però: le loro opere sono prive di contenuto sociale o poli<co. Ciò che è importante ora è
l'esperienza o;ca della realtà (non il suo significato).
L'impegno per la realtà li porta a dipingere con pleinairismo o quasi pleinairismo, per poter caLurare le immagini con
colori e luci in perenne cambiamento, e anche il movimento della vita moderna.
L'esperienza o;ca sogge;va dell'ar<sta è molto importante: ciò che vede, percepisce e può rappresentare in un dato
momento e luogo.

Il japonisme è un culto este<co nato in Europa a metà degli anni '90. XIX, quando il Giappone apre i suoi confini, per i
prodo; e le opere d'arte giapponesi importa<: stampe, ceramiche, calligrafia, ecc.
Speciale mania per le Ukiyo-e (immagini del mondo fluLuante): stampe popolari ed economiche, associate
all'intraLenimento urbano e apparse per la prima volta come involucri per ceramiche importate. Rapidamente raccol<,
come oggeLo proprio, da ar<s< come Édouard Manet, Edard Degas, Claude Monet, Whistler o Van Gogh.
Grande influenza sull'arte moderna: 1) s<lis<ca 2) composi<va 3) tema<ca
Le caraLeris<che chiave dell'ukiyo-e raccolte e appropriate dall'arte europea sono:
• Scene quo<diane: rappresentazioni della natura, ritra; spontanei, scene voyeuris<che
• Uso speciale della prospe;va: punto di vista alto e con una leggera angolazione. Inoltre, prospe;ve asimmetriche e
for< linee diagonali
• Composizioni piaLe: uso di piani solidi di colore e linee nere che si appoggiano al realismo. È un'este<ca "piaLa".
• Inquadratura: viste tagliate bruscamente
• Colore brillante: uso di una tavolozza di colori decora<vi, con mo<vi e stampe che cercano di migliorare l'aspeLo
visivo

L'impressionismo si occupa del realismo o;co. Pertanto, non sono impegna< a imitare la realtà, in senso illusionis<co
visivo, ma piuLosto a tradurla.
ALenzione non a ciò che si sa della realtà fisica, ma a ciò che si vede: solo da< o;ci, ciò che appare all'occhio prima
che la mente interpre< qualsiasi cosa. Pertanto, l'impressionismo:
Non ricorre a tecniche piLoriche come chiaroscuro per definire il volume delle figure, né prospe;va per definire lo
spazio
Presta aLenzione alle vibrazioni del colore e quindi al modellato scarno delle figure e alla tendenza allo spazio
superficiale e appia;to dovuto alle for< pennellate.
La pennellata impressionista è irregolare, veloce, intervallata perché cerca di simulare lampi di luce e colore, perché
cerca di caLurare le condizioni di luce in rapido cambiamento (ma sposta l'importanza delle ques<oni sociali e
poli<che contemporanee)
Molta influenza dalla teoria del colore di Eugène Chevreul, un chimico dell'industria tessile.
Secondo Chevreul:
La nostra percezione di un colore non è autonoma o indipendente perché gli altri colori che lo circondano alterano la
tonalità con cui lo percepiamo.
Tu; i colori primari e secondari hanno forza sui colori adiacen<. Esistono quindi relazioni di affinità e di rigeLo tra lo
speLro croma<co globale. Chevreul ha disegnato un cerchio croma<co in cui queste relazioni più o meno progeLate
sono rimaste.
In conclusione: a seconda di come i colori sono combina< e accoppia<, per effeLo del reciproco effeLo, il risultato
finale può essere più vivido, o più intenso, o più disordinato.

POSTIMPRESSIONISMO
Il termine post-impressionismo si riferisce a diverse manifestazioni plas<che che vanno a svilupparsi tra la fine del 1880
e l'inizio del 1900.
Sono state sviluppate una dozzina di ramificazioni: Pun<nismo, Simbolismo e Decaden<smo, Paul Cézanne, Vincent
Van Gogh, Paul Gauguin, Henri Toulouse-Lautrec
Questa ramificazione sarà accompagnata da una serie di nuove pra<che già <piche del sistema dell'Arte Moderna:
Il Freedom of the Press Act significherà la mol<plicazione delle riviste
Dagli anni OLanta dell'OLocento: lo Stato abbandona la sponsorizzazione ufficiale del Salon
Gli ar<s< sono organizza< in società, ora sì, aLorno a tecniche o tendenze este<che, si stanno sviluppando nuovi
circui<:
1881: Comitato degli anni '90
1881: Union des femmes peintres et sculpteurs
1882: Società degli ar<s< francesi
1884: Société des Ar<stes Indépendants & Gruppo dei XX (Belgio)

Simbolismo
Movimento iniziato in campo leLerario, e poi plas<co, intorno al 1880. Prima a Parigi e poi
estensione ad altre ciLà come Bruxelles, Vienna, Praga o Barcellona. Avrà due linee principali: una
simbolismo idealista e simbolismo decadente.
Este<ca che si sviluppa nel contesto della fine del secolo: cioè la fine dell'OLocento e l'inizio del nuovo Novecento. Ma
anche, in senso spirituale o sensibilità di fine secolo: clima spirituale ed emo<vo, in cui si sviluppano diverse sensibilità
(nichilismo, decadenza, simbolismo, dandismo, occul<smo, mis<cismo, ecc.)
Sensibilità e aLeggiamen< coesistono: euforia per il progresso e paura del progresso (es. cadere dopo il progresso).
Idea generalizzata che il mondo, nel suo insieme, sia in declino: lingua, uomo fisicamente (sempre più debole), società
che, come i corpi, finirà per morire, ecc. I decaden<: godersi morbosamente il mondo prima che finisca.

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