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SISTEMA PERIODICO

Pagine: cap.10 221242

GLOSSARIO
Sistema periodico degli elementi = classificazione degli elementi chimici in ordine crescente di numero
atomico che mette in evidenza il periodico ripetersi delle loro proprietà (periodicità), raggruppando quelli
con comportamento affine.
Fornisce un quadro sintetico completo che, schematicamente, rende ragione di analogie e differenze di
comportamento dei vari elementi.
Legge della periodicità = le proprietà fisiche e chimiche degli elementi sono una funzione periodica del loro
numero atomico. La periodicità è dovuta alla ripetizione periodica delle strutture elettroniche più esterne,
dopo aver completato ciascun livello
Gruppo = raggruppamento degli elementi chimici del sistema periodico in una colonna (secondo un ordine
verticale). Il numero e la disposizione degli elettroni sul livello più esterno (elettroni di valenza), simile per
gli elementi dello stesso gruppo, determina la somiglianza delle proprietà chimiche e fisiche degli elementi
di un gruppo.
I gruppi sono caratterizzati da una doppia numerazione: la prima in numeri arabi da 1 a 18; la seconda,
riservata ai gruppi principali (ovvero agli elementi del blocco s e del blocco p), in numeri romani da I a VIII
il cui valore corrisponde al numero di elettroni di valenza
Periodo = raggruppamento degli elementi chimici del sistema periodico sulla stessa riga caratterizzati dallo
stesso numero quantico principale massimo in cui le proprietà variano gradualmente.
Il numero di ciascun periodo indica il livello principale di energia sul quale è possibile trovare gli elettroni di
valenza di tutti gli elementi del periodo. In ciascun periodo il numero degli elettroni di valenza cresce da
sinistra a destra e le proprietà cambiano sistematicamente lungo il periodo.
I primi 3 periodi sono detti brevi periodi, quelli dal 4 al 7 lunghi periodi.
Elementi:
1) del blocco s comprendono gli elementi dei gruppi I (metalli alcalini) e II (metalli alcalino-terrosi) sul
cui livello più esterno è presente solo 1 orbitale s, rispettivamente; semipieno o pieno
2) del blocco p comprendono gli elementi dei gruppi III, IV, V, VI, VII e VIII sul cui livello più esterno
sono presenti 1 orbitale s pieno e 1 o più orbitali p pieni o semipieni
3) del blocco d (metalli), rispetto ai gas nobili che li precedono, hanno elettroni sia nel sottolivello s
(corrispondente al periodo in cui si trova l’elemento), sia nel sottolivello d appartenente al livello energetico
inferiore rispetto a quello di valenza ovvero, per tale sottolivello, configurazioni da (n-1)d 1 a (n-1)d10 sono
anche detti metalli di transizione del blocco d;
4) del blocco f o lantanidi ed attinidi o metalli di transizione del blocco f rispetto ai gas nobili che li
precedono, hanno elettroni sia nel sottolivello s (corrispondente al periodo in cui si trova l’elemento), sia nel
sottolivello f del livello energetico inferiore di due unità rispetto a quello di valenza ovvero, per tale
sottolivello, configurazioni da (n-2)f1 a (n-2)d14
Alogeni F2, Cl2, Br2, I2, elementi del gruppo VII, hanno configurazione esterna ns 2 np5. Sono altamente
reattivi, diventano facilmente anioni e formano sali binari
Gas nobili elementi del gruppo VIII, hanno configurazione esterna ns 2 np6. Hanno reattività quasi nulla a
causa del loro livello esterno completo
Strato di valenza (o elettroni di valenza) strato elettronico più esterno che determina il comportamento
chimico degli elementi, può essere rappresentato dai simboli di Lewis
Configurazione di Lewis (o simboli di Lewis)
La configurazione di Lewis è un metodo semplice per indicare gli elettroni di valenza degli elementi dei
gruppi principali. Si costruisce seguendo le seguenti regole:
1) si individuano gli elettroni di valenza dell’elemento o sapendo il numero romano del gruppo di
appartenenza dell’elemento o individuando sulla configurazione il numero degli elettroni presenti in tutti gli
orbitali caratterizzati dal numero quantico principale massimo;
2) si scrive il simbolo dell’elemento e, ai 4 lati, si pongono tanti puntini quanti sono gli elettroni di valenza;
3) se gli elettroni sono 4 o in numero inferiore si disegnano separati ai lati del simbolo, se sono più di 4 si
disegnano le coppie necessarie (il minor numero possibile)
Raggio atomico la metà della distanza minima di avvicinamento fra due atomi dello stesso elemento oppure
raggio medio di un atomo semplificato ad una sfera.
Diminuisce procedendo da sinistra a destra lungo un periodo, aumenta discendendo lungo un gruppo.
La variazione lungo ciascun periodo è dovuta all’aumento delle attrazioni tra nucleo ed elettroni (dovuto
all’aumento della carica nucleare) [N.B. l’aumento del numero di elettroni è meno rilevante perché
appartengono allo stesso livello energetico]
La variazione lungo ciascun lungo è dovuta all’aumento dei livelli energetici che determinano un aumento
sia della distanza dal nucleo sia dell’effetto schermante degli elettroni.

Energia di ionizzazione, energia di affinità elettronica


Energia di ionizzazione Energia di affinità elettronica
È richiesta (deve essere somministrata) per rimuovere È ceduta da un atomo in fase gassosa (e, succes-
un elettrone dall’atomo (e, successivamente, dal sivamente, dall’anione) quando acquista un elettrone
catione)
Quanto più il valore è ridotto, tanto più è accentuata Quanto più il valore è elevato, tanto più è accentuata
la tendenza dell’atomo a cedere elettroni e diventare la tendenza dell’atomo a acquistare elettroni e
ione positivo diventare ione negativo
Entrambe le grandezze aumentano procedendo da sinistra a destra lungo un periodo, diminuiscono
discendendo lungo un gruppo
[N.B.
1) l’attrazione (o la repulsione) fra cariche elettriche è direttamente proporzionale al prodotto delle cariche e
inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza;
2) i valori dell’energia di seconda ionizzazione sono sempre superiori a quelli della prima, ma tale variazione
è estremamente diversificata a seconda del gruppo di appartenenza dell’elemento. P.es. l’energia di 1 a
ionizzazione del Li è 520 kJ/mole, quella di 2 a ionizzazione è 7297 kJ/mole; l’energia di 1 a ionizzazione del
Be è 900 kJ/mole, quella di 2 a ionizzazione è 1757 kJ/mole. Tali differenze dipendono dal livello di stabilità
raggiunta dallo ione dopo la cessione del primo elettrone;
3) Energia di ionizzazione e energia di affinità elettronica assumono valori dello stesso tipo per ciascun
elemento]
Elettronegatività di un elemento misura la tendenza di un atomo ad attrarre a sé gli elettroni coinvolti in un
legame. Aumenta procedendo da sinistra a destra lungo un periodo, diminuisce discendendo lungo un
gruppo

DOMANDE
1) come ha operato Mendeleev per costruire la prima tavola periodica e quale sua previsione ha confermato
la validità del suo lavoro?
2) caratteristiche della tavola periodica utilizzata attualmente
3) enuncia la legge della periodicità
4) definizione e caratteristiche di: periodi, gruppi, elettroni (strato) di valenza, gruppi principali
5) che cosa sono e dove sono collocati sulla tavola periodica gli elementi dei blocchi s, p, d, f
6) definizione e caratteristiche di: metalli alcalini, metalli alcalino-terrosi, alogeni, gas nobili, elementi di
transizione, lantanidi e attinidi
7) spiega: che cos’è lo strato di valenza, qual è la sua importanza, come si individua, come si rappresenta e
come si costruiscono i simboli (o configurazioni) di Lewis
8) scrivi i simboli di Lewis di: N, Cl, Ca, Ar, S, K, C, B
9) spiega che cos’è il raggio atomico, quali fattori influenzano il suo valore, come varia nella tavola
periodica e perché
10) spiega che cos’è l’energia di ionizzazione e come si valuta. Spiega la seguente affermazione: questi
profili energetici costituiscono una delle migliori dimostrazioni che gli elettroni di un atomo si presentano
stratificati intorno al nucleo in base alla loro energia
11) definisci: energia di 1a, 2a ionizzazione, spiega che cosa indicano, perché variano e come variano a
seconda dell’elemento
12) definisci: energia di affinità elettronica, spiega che cosa indica, perché varia e come varia a seconda
dell’elemento
13) spiega che cos’è l’elettronegatività, come varia sulla tavola periodica e perché
14) caratteristiche e collocazione sulla tavola periodica: metalli, non metalli e semimetalli

RISPOSTE
1) come ha operato Mendeleev per costruire la prima tavola periodica e quale sua previsione ha confermato
la validità del suo lavoro?
Mendeleev allinea gli elementi conosciuti in base alla massa atomica crescente, ma li ordina anche in
verticale in base alle loro affinità chimiche con tale precisione che lascia alcune caselle vuote per rispettare
tale criterio. Ipotizza anche le caratteristiche che dovrebbero avere gli elementi da inserire nelle caselle vuote
e le sue previsioni risultano vicine alla realtà quando si scoprono tali elementi
2) caratteristiche della tavola periodica utilizzata attualmente
Attualmente gli elementi chimici sono classificati in ordine crescente di numero atomico e tale ordine mette
in evidenza il periodico ripetersi delle loro proprietà (periodicità), raggruppando quelli con comportamento
affine.
3) enuncia la legge della periodicità
Le proprietà fisiche e chimiche degli elementi sono una funzione periodica del loro numero atomico. La
periodicità è dovuta alla ripetizione periodica delle strutture elettroniche più esterne, dopo aver completato
ciascun livello
4) definizione e caratteristiche di: periodi, gruppi, elettroni di valenza, gruppi principali
Un periodo è un raggruppamento degli elementi chimici del sistema periodico sulla stessa riga caratterizzati
dallo stesso numero quantico principale massimo in cui le proprietà variano gradualmente.
Il numero di ciascun periodo indica il livello principale di energia sul quale è possibile trovare gli elettroni di
valenza (ovvero gli elettroni del livello più esterno) di tutti gli elementi del periodo. In ciascun periodo il
numero degli elettroni di valenza cresce da sinistra a destra e le proprietà cambiano sistematicamente lungo
il periodo. I primi 3 periodi sono detti brevi periodi, quelli dal 4 al 7 lunghi periodi.
Un gruppo è un raggruppamento degli elementi chimici del sistema periodico in una colonna (secondo un
ordine verticale). Il numero e la disposizione degli elettroni sul livello più esterno (elettroni di valenza),
simile per gli elementi dello stesso gruppo, determina la somiglianza delle proprietà chimiche e fisiche degli
elementi di un gruppo.
I gruppi sono caratterizzati da una doppia numerazione: la prima in numeri arabi da 1 a 18; la seconda,
riservata ai gruppi principali (ovvero agli elementi del blocco s e del blocco p), in numeri romani da I a VIII
il cui valore corrisponde al numero di elettroni di valenza
5) che cosa sono e dove sono collocati sulla tavola periodica gli elementi dei blocchi s, p, d, f
Gli elementi del blocco s comprendono gli elementi dei gruppi I (metalli alcalini) e II (metalli alcalino-
terrosi) sul cui livello più esterno è presente solo 1 orbitale s, rispettivamente; semipieno o pieno
Gli elementi del blocco p comprendono gli elementi dei gruppi III, IV, V, VI, VII e VIII sul cui livello più
esterno sono presenti 1 orbitale s pieno e 1 o più orbitali p pieni o semipieni
Gli elementi del blocco d o metalli di transizione del blocco d rispetto ai gas nobili che li precedono, hanno
elettroni sia nel sottolivello s (caratterizzato da numero quantico principale corrispondente al periodo in cui
si trova l’elemento), sia nel sottolivello d appartenente al livello energetico inferiore rispetto a quello di
valenza ovvero, per tale sottolivello, sono presenti configurazioni da (n-1) d 1 a (n-1) d10
Gli elementi del blocco f o lantanidi ed attinidi o metalli di transizione del blocco f rispetto ai gas nobili che
li precedono, hanno elettroni sia nel sottolivello s (caratterizzato da numero quantico principale
corrispondente al periodo in cui si trova l’elemento), sia nel sottolivello f del livello energetico inferiore di
due unità rispetto a quello di valenza ovvero, per tale sottolivello, sono presenti configurazioni da (n-2) f 1 a
(n-2) d14
6) definizione e caratteristiche di: metalli alcalini, metalli alcalino-terrosi, alogeni, gas nobili, elementi di
transizione, lantanidi e attinidi
I metalli alcalini sono quelli del gruppo I: la loro configurazione esterna è ns 1, sono molto reattivi, si
ossidano facilmente e diventano facilmente ioni positivi monovalenti
I metalli alcalino-terrosi sono quelli del gruppo II: la loro configurazione esterna è ns 2, sono molto reattivi, si
ossidano facilmente e diventano facilmente ioni positivi bivalenti
Gli alogeni sono F2, Cl2, Br2, I2, elementi del gruppo VII, hanno configurazione esterna ns 2 np5. Sono
altamente reattivi, diventano facilmente anioni e formano sali binari
I gas nobili sono elementi del gruppo VIII, hanno configurazione esterna ns 2 np6. Hanno reattività quasi nulla
a causa del loro livello esterno completo
Gli elementi di transizione sono quelli del blocco d, hanno reattività inferiore rispetto ai metalli alcalini e
alcalino-terrosi, sono affini fra loro e spesso presentano più di una valenza
I lantanidi e gli attinidi sono gli elementi del blocco f, i lantanidi, sono compresi fra il lantanio e il lutezio, gli
attinidi sono compresi fra attinio e laurenzio; sono piuttosto rari, alcuni sono artificiali e caratterizzati da
emivita molto breve
7) spiega: che cos’è lo strato di valenza, qual è la sua importanza, come si individua, come si rappresenta e
come si costruiscono i simboli (o configurazioni) di Lewis
Strato di valenza (o elettroni di valenza) strato elettronico più esterno che determina il comportamento
chimico degli elementi, può essere rappresentato dai simboli di Lewis
La configurazione di Lewis è un metodo semplice per indicare gli elettroni di valenza degli elementi dei
gruppi principali. Si costruisce seguendo le seguenti regole:
- si individuano gli elettroni di valenza dell’elemento o sapendo il numero romano del gruppo di
appartenenza dell’elemento o individuando sulla configurazione il numero degli elettroni presenti in tutti gli
orbitali caratterizzati dal numero quantico principale massimo;
- si scrive il simbolo dell’elemento e, ai 4 lati, si pongono tanti puntini quanti sono gli elettroni di valenza;
- se gli elettroni sono 4 o in numero inferiore si disegnano separati ai lati del simbolo, se sono più di 4 si
disegnano le coppie necessarie (il minor numero possibile)
8) scrivi i simboli di Lewis di: N, Cl, Ca, Ar, S, K, C, B
9) spiega che cos’è il raggio atomico, quali fattori influenzano il suo valore, come varia nella tavola
periodica e perché
Il raggio atomico è la metà della distanza minima di avvicinamento fra due atomi dello stesso elemento
oppure raggio medio di un atomo semplificato ad una sfera.
Diminuisce procedendo da sinistra a destra lungo un periodo, aumenta discendendo lungo un gruppo.
La variazione lungo ciascun periodo è dovuta all’aumento delle attrazioni tra nucleo ed elettroni (dovuto
all’aumento della carica nucleare) [N.B. l’aumento del numero di elettroni è meno rilevante perché
appartengono allo stesso livello energetico]
La variazione lungo ciascun lungo è dovuta all’aumento dei livelli energetici che determinano un aumento
sia della distanza dal nucleo sia dell’effetto schermante degli elettroni.
10) spiega che cos’è l’energia di ionizzazione e come si valuta. Spiega la seguente affermazione: questi
profili energetici costituiscono una delle migliori dimostrazioni che gli elettroni di un atomo si presentano
stratificati intorno al nucleo in base alla loro energia
È l’energia richiesta (deve essere somministrata) per rimuovere un elettrone dall’atomo (e, successivamente,
dal catione) Quanto più il valore è ridotto, tanto più è accentuata la tendenza dell’atomo a cedere elettroni e
diventare ione positivo. Si valuta “bombardando” gli atomi dell’elemento allo stato gassoso con elettroni ad
energia elevata: quando un apposito rivelatore segnala l’avvenuta ionizzazione è valutata l’energia degli
elettroni che l’hanno realizzata. L’energia necessaria per ogni successiva ionizzazione è sempre più elevata,
ma aumenta in modo rilevantissimo quando sono separati gli elettroni di un livello inferiore
11) definisci: energia di 1a ionizzazione, energia di 2a ionizzazione spiega che cosa indicano, perché
variano e come variano lungo i periodi e lungo i gruppi
L’energia di 1a ionizzazione è quella necessaria per separare il primo elettrone dall’atomo, l’energia di 2 a
ionizzazione è quella necessaria per separare il secondo elettrone dal catione con una carica positiva e così
via.
I valori dell’energia di seconda ionizzazione sono sempre superiori a quelli della prima, ma tale variazione è
estremamente diversificata a seconda del gruppo di appartenenza dell’elemento. P.es. l’energia di 1 a
ionizzazione del Li è 520 kJ/mole, quella di 2 a ionizzazione è 7297 kJ/mole; l’energia di 1 a ionizzazione del
Be è 900 kJ/mole, quella di 2 a ionizzazione è 1757 kJ/mole. Tali differenze dipendono dal livello di stabilità
raggiunta dallo ione dopo la cessione del primo elettrone.
Aumentano procedendo da sinistra a destra lungo un periodo, diminuiscono discendendo lungo un gruppo
Aumenta procedendo da sinistra a destra lungo un periodo, perché aumenta la carica positiva del nucleo e si
riduce il suo raggio atomico, quindi aumenta la sua capacità di attrazione nei confronti degli elettroni;
diminuisce discendendo lungo un gruppo, perché aumenta il raggio atomico e, quindi, diminuisce la capacità
di attrazione del nucleo.
12) definisci: affinità elettronica, spiega che cosa indica, perché varia e come varia lungo i periodi e lungo
i gruppi
È l’energia ceduta da un atomo in fase gassosa (e, successivamente, dall’anione) quando acquista un
elettrone Quanto più il valore è elevato, tanto più è accentuata la tendenza dell’atomo a acquistare elettroni e
diventare ione negativo
Aumenta procedendo da sinistra a destra lungo un periodo, diminuisce discendendo lungo un gruppo
Aumenta procedendo da sinistra a destra lungo un periodo, perché aumenta la carica positiva del nucleo e si
riduce il suo raggio atomico, quindi aumenta la sua capacità di attrazione nei confronti degli elettroni;
diminuisce discendendo lungo un gruppo, perché aumenta il raggio atomico e, quindi, diminuisce la capacità
di attrazione del nucleo.
13) spiega che cos’è l’elettronegatività, come varia sulla tavola periodica e perché
L’elettronegatività di un elemento misura la tendenza di un atomo ad attrarre a sé gli elettroni coinvolti in un
legame. Aumenta procedendo da sinistra a destra lungo un periodo, perché aumenta la carica positiva del
nucleo e si riduce il suo raggio atomico, quindi aumenta la sua capacità di attrazione nei confronti degli
elettroni; diminuisce discendendo lungo un gruppo, perché aumenta il raggio atomico e, quindi, diminuisce
la capacità di attrazione del nucleo.
14) caratteristiche e collocazione sulla tavola periodica: metalli, non metalli e semimetalli
I metalli occupano la parte centrale e sinistra della tavola periodica, sono tutti solidi (tranne Hg),
caratterizzati da lucentezza metallica, duttili e malleabili, buoni conduttori di calore ed elettricità, spesso
diventano cationi.
I non metalli occupano la parte destra della tavola periodica, si possono trovare, a seconda dell’elemento, in
tutti e tre gli stati fisici, caratterizzati da colorazioni diversificate, cattivi conduttori di calore ed elettricità
(tranne il C), spesso diventano anioni.
I semimetalli si trovano fra gli uni e gli altri (lungo una specifica linea di confine a zig-zag), hanno proprietà
intermedie

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