Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
1. LA STORIA GRECA
Noi partiamo dall’architettura greca del VI sec. a.C. (età arcaica), secolo in
cui comincia la grande tradizione templare in pietra. Il mondo greco nasce
nell’odierna Grecia e poi conosce due moti espansivi importanti: la prima
colonizzazione verso la Turchia, con la conseguente creazione delle città della
cosiddetta “Ionia” (ambito in cui nasce il capitello ionico), che parte già a
partire del XI sec a.C., e la seconda colonizzazione nell’Italia meridionale che
è quella dell’VIII-V sec a.C., quest’ultimo
fenomeno in particolare risulta
fondamentale per la storia d’Europa.
L’VIII sec. però risulta anche importante
in quanto è il secolo in cui viene fondata
Roma. Poi studieremo l’architettura
dell’età classica (VI-V sec.), per passare
poi a quella dell’età ellenistica (metà
del VI sec in poi), periodo dove si
sviluppano alcuni criteri aggiuntivi e
legati alle vicende politiche e territoriali
di Alessandro Magno.
Del mondo greco ci interessano soprattutto i presupposti e i traguardi
architettonici come base fondativa del mondo romano. Quindi guardando
all’architettura romana dobbiamo essere in grado di individuare le
componenti elleniche. Passiamo dopo al mondo romano. Quello che a noi
interessa è il punto di contatto con il mondo greco che avviene
sostanzialmente nel II sec a.C. grazie all’espansione romana verso sud. I romani
in realtà entrano in contrasto con i fenici (guerre puniche) e a che c’erano
hanno conquistato le città greche e restarono folgorati da questo mondo. Il
successo greco si deve al fatto che sono stati conquistati dei romani. L’arte
greca è stata assorbita integralmente da quella romana.
2. LA STORIA ROMANA
Il II sec. è il secolo nevralgico per questa assimilazione sempre più integrale dei
romani del mondo greco. Il contatto di queste due civiltà rende vincitrici
entrambe. Roma diventa la vincitrice militare poiché conquista tutti i territori
della Grecia, dove vengono imposti i modus vivendi romani. I greci invece
vincono dal punto di vista culturale, vengono massacrati ma la loro cultura
permane. Quindi si assiste alla conquista fisica dei primi e alla conquista
culturale dei secondi. Dell’architettura del mondo romano, in particolare
studiamo quella a partire dal I sec., perché ci interessa capire quali sono le
componenti greche e allo stesso tempo individuare le componenti innovative
introdotte dal mondo romano. I romani consideravano il mondo greco
insuperabile, tant’è che non assimilarono mai le altre culture dei popoli
conquistati se non solo fatto eccezione per gli Etruschi (solo all’inizio). Le prime
architetture romane che studieremo sono quelle di età repubblicana e sono
quelle riconducibili al periodo compreso tra il II e il I sec a.C. L’età repubblicana
finisce sostanzialmente nel 31 a.C., momento in cui finisce la guerra civile
(battaglia di Azio) e inizia l’età imperiale. Importante per l’architettura è il I sec.
d.C. in cui si susseguono la dinastia giulio-claudia, con Augusto che regnò tra
il 27 a.C. e il 14 d.C. e Nerone che fece costruire la domus aurea, e la dinastia
Flavia, sotto la quale si costruì il Colosseo. Grande valere dal punto di vista del
dibattito architettonico ha il periodo dell’età di Traino e soprattutto di Adriano,
collocabili nella prima metà de l I secolo. Perché è importante questo
periodo? Perché si sviluppano delle parole e dei concetti che nel periodo
successivo verranno riproposti. Quindi l’età repubblicana finisce con
l’uccisione di Giulio Cesare e la guerra civile mentre l’età imperiale inizia il 31
a.C. La prima dinastia è quella Giulio Claudia che inizia con Augusto regnando
dal 27 al 60 a.C. Poi la dinastia Flavia che riguarda solo il I secolo. Poi subentra
il principato adottivo di cui fanno parte Adriano e Traiano che non sono padre
e figlio quindi non è una successione per designazione. A noi interessa la prima
metà del II secolo. La storia civile fa da fondale ma noi dobbiamo seguire gli
eventi dal punto di vista architettonico. Importanti per il nostro percorso di
studio è il IV secolo.
IV secolo
Il IV secolo è l’età di Costantino. Diocleziano è il predecessore di Costantino e
l’inventore della tetrarchia. L’editto di tolleranza, ovvero l’editto di Milano del
313, segna una svolta epocale. Perché l’età di Costantino è crociale?
V secolo
Nel V secolo vedremo un doppio fronte dell’architettura paleocristiano, cioè
gli sviluppi di questa architettura in occidente e in oriente. Perché cos’è
successo nel frattempo? Alla fine del IV secolo nel 395 l’imperatore Teodosio
divide l’impero in 2 parti: impero romano d’occidente e d’oriente, ognuno
governato da un imperatore diverso (c’erano due imperatori). L’occidente si
trova ad affrontare diverse problematiche:
VI secolo
La prima metà dell’età di
Giustiniano (imperatore d’oriente)
è caratterizzata dall’imperatore
che tenta di riconquistare
l’occidente (fu l’unico imperatore
a tentare questa impresa), che
cade nel 476. Questa è una data
importante in quanto segna la fine
politica dell’impero d’occidente e
la fine dalla civiltà romana.
L’impero d’oriente durerà altri mille
anni, ovvero fino al 1453, anno
della caduta di Costantinopoli che
venne conquistata dai turchi.
Dopo la prima metà del VI sec. d.
C. c’è un momento di grande prosperità per l’impero. Vedremo le eccezionali
opere realizzate da Giustiniano nella sua città, tra cui Santa Sofia di
Costantinopoli, un’opera romana, ancora perfettamente integra e che
rappresenta una delle attrazioni più importanti di Istanbul (questa città è
conosciuta come Bisanzio, Costantinopoli o Nuova Roma).
• La Roma del V sec. era una città (considerata una megalopoli) che
superava 1 milione di abitanti e per quel periodo era una cifra enorme.
Pensate che la Roma del X sec. d. C., quindi 500 anni dopo, era
diventata un borghetto medievale di 30.000 abitanti situato più o meno
nella zona di Trastevere e quindi ben lontano dalle rovine del foro. Ciò
significa che se noi, agli inizi del X/XI sec., dovevamo raggiunge una
città e dovevamo passare per Roma ci trovavamo a percorrere
chilometri e chilometri di macerie fino ad arrivare a destinazione;
• Un’altra immagine che può aiutare a capire il disastro dell’impero è la
città di Agrigento (città greco-romana) molto prospera e che
corrisponde al sito della valle dei templi. I templi erano una sorta di
corona della città che si sviluppava per molti chilometri quadrati. Dopo
che questa città fu totalmente distrutta i profughi e i sopravvissuti della
città greco-romana crearono l’Agrigento medievale (l’attuale centro
storico) che rappresentava un piccolo centro abitato costruito nel
promontorio più vicino perché quest’ultimi erano facilmente difendibili.
Tutti i borghi medievali che in qualche modo costellano il nostro territorio sono
l’esempio più tangibile della catastrofe dell’impero perché sono i centri abitati
alternativi alle grandi città costiere che si sono andate delineando durante il
medioevo. L’Occidente attraversa questo lungo periodo di crisi dove
l’architettura viene messa totalmente in secondo piano. La crisi è dovuta
sostanzialmente a due fattori:
Dal VII sec. inizia a svilupparsi un’ulteriore minaccia al mondo Cristiano: l’Islam.
L’Islam nel giro di poco tempo minaccia l’impero d’Oriente e alla fine ne
decreterà la caduta, ma già nel VII sec. conquista tutte le coste Nord-
Africane. Il Nord-Africa era un territorio Romano, infatti troviamo ancora oggi
dei siti archeologi di eccezionali città romane. L’Islam conquista tutto il Nord
Africa creando dei centri molto prosperi e una cultura molto raffinata del
bacino mediterraneo. Oltre al Nord-Africa conquista la penisola Iberica, cioè
la Spagna, e comincia a minacciare il regno dei franchi di Carlo Martello fino
a quando nell’VIII sec. viene fermato in Francia a Poitiers nel 732. Diciamo che
nell’Europa che va dal V fino al X sec. c’è una storia di tormenti, di minacce
sincroniche (Slavi, Unni, Vichinghi e Musulmani), dove le tracce architettoniche
sono veramente ridotte. Studieremo soltanto alcune testimonianze legate
all’impero carolingio che è un evento storico di grande importante. Le cose
cambiano in modo sostanziale nell’ XI sec. L’Europa Cristiana è riuscita a
stabilizzare le tre grandi minacce e ad assumere un comportamento
aggressivo. La minaccia Vichinga si spegne. I Vichinghi in realtà erano dei
poveracci che tentavano di trovare terre da coltivare anche se avevano
grandi capacità militari, basti pensare che in Francia arrivarono ad assediare
Parigi, poi si stabilizzano in Normandia (stato vassallo del regno dei franchi),
quindi la minaccia delle incursioni vichinghe viene neutralizzata, anzi i vichinghi
diventano un nuovo regno cristiano, poi dalla Normandia conquisteranno
prima l’Inghilterra (William the conqueror, 1066 battaglia di Hastings) e poi dei
territori sul mediterraneo. Le popolazioni slave-ungare vengono bloccate
definitivamente dalla dinastia degli Ottoni e anche l’islam grazie ai franchi e
anche alle repubbliche marinare italiane non diviene più una vera e propria
minaccia (Palermo nel 1063 durante la dominazione araba viene
saccheggiata dai pisani).
4. IL ROMANICO E IL GOTICO
Quindi a partire dall’XI sec. vediamo nascere una stagione architettonica
eccezionale che prende il nome di romanico. Questo è il secolo più
importante per lo sviluppo dell’architettura. Questa nuova stagione
dell’architettura si sviluppa circa 500 anni dopo la caduta dell’impero romano,
quindi l’architettura greco-romana è andata quasi del tutto perduta, ma viene
in gran parte recuperata durante il romanico e la cosa importante è che
all’interno dell’XI sec. nascono dei presupposti o soluzioni architettoniche
totalmente nuove, totalmente
estranee al mondo greco-
romano, che costituiscono il punto
di partenza di un’accelerazione
verso una nuova identità
architettonica che poi confluirà
nell’architettura gotica. Quindi
possiamo dire che il romanico è il
nonno del gotico. La capacità di
produrre modernità del gotico
perdura per molto tempo, basti
pensare che troviamo
manifestazioni del gotico ancora
molto significative nel XVI sec,
quindi il gotico si sovrappone al
rinascimento. Importante è la
distinzione tra le diverse fasi del
gotico:
5. IL RINASCIMENTO
Il rinascimento è un movimento culturale italiano che nasce nel contesto
gotico e che inizia sistematicamente nell’architettura gotica. Questo contrasto
diventa sempre più accentuato ma permane per 120-130 anni. (gotico XII-XVI
sec; XII sec nasce in Francia, dal XIII sec si diffonde in tutta Europa, a partire
dal XV sec in un Italia gotica nasce un movimento culturale che prende il
nome di umanesimo e poi rinascimento). In questa Italia gotica a partire dai
primi anni del ‘400 comincia a delinearsi il movimento umanistico, ossia il
rinascimento. Il rinascimento si presenta come un’anomalia culturale italiana
di un gruppo di intellettuali che sostengono che tutto quello che l’Europa ha
prodotto dopo la caduta dell’impero è il frutto dei barbari, ossia dei goti. Il
goto era il maggior ceppo barbarico che aveva decretato la fine dell’impero.
La prova più evidente di questa barbaria era l’architettura contemporanea
(cattedrali gotiche). Quindi in tutto ciò era prodotto dai barbari loro avevano
lo scopo di fare rinascere la bellezza dell’arte dell’antichità romana. Il termine
goto l’hanno inventato loro in senso dispregiativo per additare i
contemporanei che non seguivano la loro idea. Goti erano tutti coloro che
realizzavano o che comunque utilizzavano in quel momento un linguaggio
diverso da quello greco-romano. Sempre loro hanno inventato il termine
rinascenza, indicando proprio quella volontà di far rinascere il mondo antico.
Questi intellettuali ovviamente non riuscirono a cancellare subito il gotico,
quindi ci vollero più di 130 anni per convincere tutti gli europei che la strada
giusta era quella del rinascimento.