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CRITICO STORICQ
EFILOSOFICO
SUL DIRITTO DI NATURA E DELLE GENTI
E SULLE SUCCESSIVE LEGGI
ISTITUTI
E GOVERNI CIVILI E POLITICI
OPERA POSTUMA
DEL CONSIGLI ERE
ALBERTO DE SIMONI
O
Tono
172
M I L A N 0
00' nn m crovmm mmrrn
1829..
\.
_m
PARTE QUARTA
Dei popoli detti Barbari, che con
quistarono gli Stati dellimpero , e
specialmente lItalia; dei successivi
governi politici e leggi ; e qual ri
ardo si ebbe da essi al diritto di
natura , delle genti e civile romano.
CAPO PRIMO.
Dei principi della morale naturale e civile , e >'
della legislazione de popoli detti Barbari, che
invasero le provincie dell' impero, e de suc
cesszw governi.
g].
Quelle nazioni che barbare denominate
sono , dal Settentrione sbuccarono a terme
-..-
5 II.
Vi sono alcuni storici e
politici
scrittori
__ 5 t.._
al diritto di natura medesimo. Tutto ci non
pertanto dovendosi attribuire ai primi imperi
e furori delle vittorie e conquiste .,ne' quali
lo stesso diritto di natura resta, dir Cosi,
soffocato dalle passioni esaltante e commosse
da un certo entusiasmo di gloria e vanit ,
Sarebbe un errore
'
_6_
per veri uomini , ma di una razza
soltanto
...
_ g ._
che mor l' anno 488, fa di qnestipopoli nella
sua lettera a Navarrazio (I) una relazione
s V.
promiscua
le continue persuasioni
_ q| __
._,12....
5 X-
... ,3 __
raggio, portavanoqualche impronta pio meno
tratto da'- quella legge sovrana che abbraccia
tutto il mondo. vero per che queste leggi
risentivano insieme dello spirito duro e feroce
delle rispettive nazioni , e che la supersti
zione era in gran parte il fondamento di esse.
Ma come si poteva pretendere dalegislatori
nudriti e invecchiati sotto le armi, che svi
loro
fortuna.
Da ci ne
venne che
aviti
e inveterati
dalla educazione,
pregiudizi forticati
e generalmente adottati
abitudini viziose
14 -.-.
g XIII.
Per lo che non cosa agevole il se
essendo
vol
"1,5..
5 XV.
Nell' ultima decadenza dell' impero romano
nell Occidente, verso la ne del secolo
quinto, cio nel 476, Odoacre (della cui
_. 16 -
SXVI. .
d Occidente.
Egli ritenne a
J- 17 _
stato
-r
la -t
pro-_
del
20 _
ut in Italiam
_21._
",
_22_
doro
Trionf quindi in Roma Teodorico
con tutta la pompa e magnicenza degli
antichi imperatori, diverti il popolo con
_ 23 _.
ricevessero, lacclamassero e lo
__-4
_ 94 -
municipali,
che le
tutti i
riscosse
universal
ad
- 25 -
'
.
V.
Era Teodorico veramente illetterato, e igno
rava le scienze (eosicch non sapendo n
meno scrivere il proprio nome, usava una la
anzi
riput Cas
.,-.,-
..... 26 _
{5 VI.
Se fu Te0dorico un grande guerriero, fu
insieme un profondo uomo di Stato, che
protesse e promosse il commercio e le arti
onde meritarsi l amore parziale ds suoi sud
politici perniciosissime ;
Giudei il ristabilimento
in Roma. Si merit per
la statua che il senato
" 27 _
/
romano gli fece erigere per avere spiegato
un governo non da straniero e conquista
Cassio
_ 28 _
In un suo particolare
d importanza e
.-. 3| _.
X.
Teodorico , come rilevasi da quanto di lui
abbiamo da Cassiodoro , seguiva nella poli-i
tica e nella legislazione tali principi e mas
sime, che farebbero onore ai secoli i piil
laminati, i pi istrutti e i pi colti nella
._ 32 _
.. 33 ..
prudente consiglio che Teodorico, contro In
g XII.
Abbiamo da Cassiodoro(t) che Teodorico
adotrar volle il re degli Eruli, popoli belli
cosi , per farselo amico e alleato , e il rito
Tours
(t) ,Varar.
lib. IL, lib. , IV , e P ist. a.
_ - Grego rio
_3
"
- 34 -.
confederazione anche cogli altri capi della
il governo di
Non
vi
.. 35 ._
ci era espresso col senato romano con questo
comincia a vacillare.
g XIV.
1-36.
Iu'tenriw et dolori: Magnitudine non multo post
obiit. Un principe a cui invecchiando vacilli
la testa , diventa facilmente crudele e ero
ne' suoi ipocondriaci periodi: di ci la sto
ria ci ha lasciati funesti esempi. Tiberio e
Il re
"*_L
4.___
CAPO TERZO.
Desuccessori di Teodorico.
\
Il
nato ., apparteneva
Dietro i principi e
le massime paterne regn Amalasunta , aven
do Cussiodoro per ministro e consigliere,
col carteggio di tutte le virt morali , ci.
.,..
....
S 11.
volevano
il loro re Atalarico
_3
perdo e maligno,
"" 40 -
abitanti,
othicir.
-.' 4 "'
trazione , al quale. fu cpntravvenutn'. ben presto
coll introdurre in Roma Belisario. Fu poi
ben tosto assediata Roma dall intrepido Vi
tige , il quale dopo un _anno di assedio do
Vette poi cedere nalmente pi che al va
S V.
.
A Belisario fu quindi offelta da Romani la
corona del regno .d Italia , ma non si sa se
somma ingratitudiue. I
compensato con
rand_i talenti , le im
41
_-u
valore
.... 43 -
_-_-4
proseritte ed annul
-.- 45 _.
g X.
Per qualche tempo lItalia,
sotto il do-
coll'eresia Eutiehiana
._ 46 ._.
5.f _
- 47 -
'
- 68 -
'
CAPO QUARTO.
soggiog
-- 50 --
-- 51 -
s IV.
Fu il governo decennale dei trentasei duchi
__Sg_.
in
s V.
Stanchi nalmente i Longobardi della anar
chia tirannica de loro duchi , descrittaci da
Paolo Diacono e dal Baronio, dietro le lettere
distruggere ,
ritornarono
al
gran
_. 53 _.
__
54 ....
{,.:r
,'4
>-'!li"
M ..
M
lf,,',
.>
7
4 _,.:]:H
_ 55 ._
bitrio alla legge , ed ha reso incerto e pre
cario il destino della nazione , e che termi
narono di esistere allorch
mancando gli
- 56 -1
.
Longobardi nel loro regio governo quando
fu ereditario. Non pertanto si hanno avuti
esempi di eccellenti governi di donne che
governarono imperi e regni.
g IX.
.....
-"
suct:es
..- 58 ..
- 59
fece in esse alcun caso
novelle di Giustiniano ,
e dimenticati quasi per
-_
de' digesti, codici e
libri ignoti in Italia,
cinque secoli anche
gnati ,
- 60 -*
.. 6, __
zio (che avendo ben esaminate le leggi lon
gobarde, fa di esse, come dissimo, un giusto
elogio) osserva nella prefazione alla sua Storia
deGou' , che le romane leggi, fondate nelle
costituzioni e rescritti imperiali, detivamlo
ordine pubblico
alla giustizia,
mane medesime.
.
g XIV.
_ 62 __
femminile determinarono che ogni donna fosse
sotto la tutela di un qualche uomo saggio,
_ 63 _
epistolam adhortatus est , ut tale conjugium eri,
S XVI.
Acconsentirpno i Longobardi che i Fran
re
._ 64 __
cilmente
in
Sic
- 65 -'
e riputazione presso i Longobardi, e non
da quello di Giustiniano , come lo era presso
i Goti
Il Muratori di pi asserisce (a)
che i Longobardi avessero in un loro codice
distinto, compendato e abbreviato il diritto
romano, che egli trov nella biblioteca Estense
fra gli antichissimi codici de"quali quella
S XIX.
Il re Luitprando con una sua legge fra le
Il
m.
2431
5
... 66 ....
mani non sono stati paghi di avere dati este
sissimi limiti alla patria podest sopra i gli,
ed hanno voluto di pi allungare a questi la
dello
Statn,
_ 67 "'
mus
Ed inier0un-fan'marchevole, ri
'
'|.'.|-
"'
|_
i 11'! .').
--."2
'l).i."'.i.
;'.-".
__ 53 _
prius e/us'aervua Catellus nomine , a rege expeliit
1: cm
00
qu rt'gma:
castitate -dominos
Oflmen
suce
mgessrnt ,
monarchia
pro
dimicarel.
-- CAPO QUINTO.
i
'
'
.i
-'P'
- 69 _.
ma successivamente
per la de
Es
...- 70_v
'
Ma con
miglior fondamento
si
de governi
feudali, che
--*
_ff..
-v 71
l7,
72
-;-
'
Agilulfo
posta da
questa legge.su un
VIII.
Da quella ingiusta e iniqua considerazione
della vita dell uomo, che fu comune nelle
(I) Orign., lib. XVI, cap. 24.
-4- 75 -
_.. 76 _
videnza politica per assicurare la pubblica
pace e civile tranquillit. Dal principio del
regno longobardo queste composizioni erano
,
" 77 ""
lonest delle donne e alla loro debolezza ,
conne"si gi esposto, coll assegnare loro
un tutore speciale, o nel padre, o nel pi
curatore uxoris
(2) Tir. 50,
cap. I cl: 2,
5.
_.. 73 _
trattati anzi con ogni officio.di nmttnit,_alla_
qual cosa avevano provveduto le stesselorg
leggi. per notabile quella legge, ,lopgo;
barda che punisce colla stessa peiiavlabort,
procurato ad,nna serva , come quello di una
y_
"mliiL-sm
51X11-
_ mm,
di Una saggia provvidenza delle leggi longobarde fa ancora quella, che se gli oiciali della
giustizia, i magistratiantJ neansero la dovuta
diligenza e sollecitudine a rendere giustizia,
i.
29
1'1-t -
m -
. i, .;,
I:" K1
'
cardinal Ba
pero greco.
'
'
"'l
'
V_,.
"
,-
:w:
v-\tw.
-nf-
lilli,
Ili
,,
- So] ....
s XIV. IH
leggi. longobarde)
essendosi impa
d Oriente
lll ;
_U|_
rneditava grandi di
._ 82 -.
ponteci romani
protetti
Venne
a terminare inti_eramente il
._ 34 _.
per lo spazio di pi di tlugeut a'nni che
dur, era d invidia alle altre nazioni,bencb
da qualche scrittore siano stati ingiustamente
dipinti i Longobardi per crudeli, inumani e
barbari. Gustero, segretario dell imperatore
... 86 .....
CAPO SESTO
Di Roma , del suo particolar governo e delle sue leggi al tempo de' Goti, de Longobardi, e suc
cesswo.
s I.
Conviene ora favellare di Roma e del
g il.
Questa citt, che fece gi una gura cos
luminosa nellimpero romano , dopo l'inva
-_*_AN__\
-- 37 -
- 88 s
la potenza ecclesiastica
ha
procurati
g v,
Di...
ii.
.
_ 89 _
:
pretendevano sopra Roma, trovandosi in
uno stato precario, veniva sempre pi a
indebolirsi e perdere ogni forza morale e
.... 90 .
della
-4_-____
_1_
fossero for
...i 93 _
sovcnte in
confermate
{5 X.
'
5 Xl.
Si mantenne in Roma il dirittoromano
Roma. Tuttavia
essere osservare
anche in
"Le
, ,
--u-.__
__ 95 ._
Pertanto gli accennati rescritti , che furono
poi denominati decretali, sopra i quali fou
do
fanatico,
fecero
una sollevazione
CAPO SETTIMO.
Di Carlo Magno , del suo governo
e delle sue leggi.
I.
. Vinti i Longobardi e conquistato il loro
Carlo
Magno , debellato e
ratori
III.
Carlo Magno (tacciato ingiustamente dal
Raynald come un vincitorc sanguinario
ed
popolo romano ,
da tre secoli
massimamente
nell organizzazione
dello
5 IV.
Comunque i Greci abbiano fortemente de-_
tlamat contro l'incoronazione ed acclama
_ 99 ""
zione di Carlo Magno come imperatore ro
mano nell' Occidente , e qualunque possa es
sere il parere di alcuni storici antichi e mo
derni, sar sempre vero , riguardando la'
era impiegato in me
romani.
All incontro
Carlo Ma
-, 100 -
-.
101
_...
% VI.
Fatta la conquista del regno
de' Longo
e conti Carlo
o pure a pi
"102
5;} VII.
Fece coniare Carlo Magno monete in Ro
dellItalia,
solo sopra
ma sopra Roma
il
rimanente
medesima e
-* t03 -
in grande ricchezza
'04. -
popolo
dovesse
osservare le leggi
S X.
Coni snoi capitolati Carlo Magno im
pose a feudatari, alle citt, alle chiese ed.
ai
g Xl.
Non volle Carlo Magno , nelle sue leggi
che veniva p,romulgando, seguire l antico
costume deFranchi, per cui il popolo Ie
gislatore riguardava il sovrano come esecu
tore soltanto delle leggi stabilite, 0 san
zionate da esso. Vedeva egli, come principe
-- 106 -
recati e occa
Ammise
vanit del
_.
107
.__.
-108-
dellordine, dello
spirito di giu
.- 109 _
tutto
abbraccia,
ed
una
certa forza
_III
-e
Ma trov
-f-'
Ha. -
CAPO OTTAVO.
incomparabilmeute
s Il.
Considerando non pertanto lo spirito delle
leggi e costituzioni di Carlo Magno relative
l
___.___
-h___._
-.
114 -.
-ii5-
-116
la sua clemenza e mo
_. ||7 _
Rotgardo
-iiB-
di
di
Costantinopoli
alla
detronizzata
g VIII.
Il commercio, che divenuto e conside
rato negli ultimi secoli uno degli istituti eco
essere prxvr.
'
S IX.
Non da supporre che Carlo Magno , il
quale spieg un genio e spirito vasto e il
luminato, e che seppe concepire il progetto
uno stabile
e indeboliti, che
-lI
-LZi
S XII.
Vedendo Carlo Magno che il suo impero col
regno d' Italia non aveva ancora stabilmente
vedere,
AA
--19.3 -
tutte le
neggi e
Stato e
inimici
re g no.
--
|24
ordini dello
tranquillo e consolidato.
g XIV.
in
quei paesi e
necess
gliefpericolo che le
grandi
signorie e
-- 125
denza,
regolare di amministrazione.
XV.
Il sistema delle ricompense speciali e dein
onori militari fu singolarmente adottato da
Carlo Magno con solenne formalit per sem
pu contare
-12
dominio , es
-19.8
di cui erano da
- 129 -
litica alla successiva conservazione del suo
impero e regno. Non era egli sicuro di
avere ne suoi successori chi potesse soste
nere il peso della sua vasta ed estesa mo
ingrandimento e
CAPO NONO.
5 I.
venivano
a pensare
tenuti in
9
--l3o-
-131
eziaudio coi Ve
--132
dall Italia e premi questi due eccellenti
'
5 V.
mengarda,
--- 133 -
\
5 VI.
Tolto di mezzo 1 infelice re Bernardo ,fu
il regno d' Italia riunito con distinto e par-
consuetudine C&UODZZM3 da
pontece.
g VII.
'
[34 _
questa
-- 135 -
g IVI.
Lotarlo , dopo varie tristi vicende, ed0po
g IX.
-136
y
5 X.
Y
' Lodovico Terzo fu chiamato prima re d'I
talia senza il titolo d' imperatore , e fu co
_. ,37 _.
aoitanto ebbe la corona imperiale._ A Carlo
il Calvo imperatore viene imputato. lerrore
5 XL
I feudi da principio erano limitati a un
dato tempo ., poscia furono concessi in vita ,
meda
&A
- 139 ....
una
'- 14 -
{5 XIV.
genti esige'
g XV.
'
Carlo Magno, la
le di lui massime
- 143 _
stirpe
stessa Carolingia, il go
.-
143 _
s XVII.
.,
re d Italia. (I)
g XVIII.
.
Questo nuovo sistema di eleggere I im
peratore e re dItalia favoriva, vero, ma
nello stesso tempo feriva l interesse politico
di molti grandi vassalli, e cagionava quindi
tra essi, per i diversi loro interessi e oggetti
politici , ostili divisioni e scismi , d onde dee
_. 144 -
che
somma
"'
-LJLL
- 145 -_
dal suo re Berengario e investita dai Sara
ceni nelle coste sue meridionali, colla de
solazione delle limitrofe provincie e Stati,
fece
di
..-. 146 _.
CAPO DECIMO.
Dell' impero trasferito in Germania e del regno
g I.
-...-
147 _
S Il.
pretendeva
annesso
anche il
duca
regno ebbe
successore
Arrigo
I,
..... 1 8 ....
-...
[49
pon
'
5 IV.
Asseriscono alcuni storici che gi da vari
principi italiani, especialmvnte dal pontece
Gregorio XII e da Gualberto arcivescovo
non si sa dove.
s V.
Sebbene in un colliiupero sia stato trasferito
in Germania anche il regno d Italia (per cui
la Germania detta da qualche scrittore la
pietra fondamentale dellequilibrio europeo,
oin. certo modo la linea naturale di divi
-150
Francoqia, gli
_o
--152
Queste re
S VIII.
Federico I, principe descritto altrotide di
elevato ingegno, e ornato ancora di belle
virt morali e civili, fu pertanto, corrotto
dagli adulatori suoi. consiglieri, un oppres
_...
154
che divisero le
tempo, e non
che ebbe
di aver
X.
Le fazioni deGuel e Ghibellini, cos
denominate da due illustri famiglie della
Germania, che si innestarono colla casa
Estense e con altre famiglie illustri dItalia,
formarono due potenti partiti i quali deso
larono l Italia, affettando uno di essere at
taccato allinteresse dell impero , e l" altro
di difendere e sostenere la dignit ponticia
e la libert politica dell'Italia e de suoi
pre pi
fanatismo.
fomentata da un irreconciliabile
5 Xl.
Queste fazioni e partiti sotto gli accennati
nomi venivano sempre pi agitati e fomen
tati dalla politica degli imperatori medesimi
che ne traevano vantaggio per opprmrere
--i56
citt e principi
che
prevalendo
or
l uno
..
_-.
h-158
cosicch uno storico ebbe a scrivere di Carlo;
5 XIV.
Lo Stato di Milano fu eretto in ducato
S XVI.
li<_e
-161
S XVIII.
furono
capriccio
1'
_162__
-163
lissero alcun principato in Italia.
L oggetto
due provincie.
CAPO UNDECIMO.
Dell impero di Massimiliano Primo e di Carlo
Quinto, del loro governo e sistema politico suc
si.
Dopo essersi fatto incoronare Federico
III in Roma , dal pontece , come re d Italia,
164 _
de romani
suo
dr in seguito.
.
Carlo V ,,come si ve
5 II.
di
Francia -, si era
impegnato di
con
1,2
-|66
le
diete degli
Europa; ma
-- 168 -
__ [Lh
- 169 _..
s VII.
di Cosimo
Carlo
V,
che ne
g IX.
Ci non pertanto i popoli dell Italia
dovettero allambizione medesima , se cos
lecito il dire, di Carlo V, se godet
S X.
Di fatto queste novit furono cagione e
motivo di una rivoluzione troppo estesa ne-
gli spiriti de popoli della Germania singo
larmente , e di un cangiamento di massime nel
.-
172
-'
fermentarono e
risvegliarono
ma contro i legittimi
so
- 173 _.
disse
venduto alla
" 7t"'"
de quali spogliarono ilregno dItalia; e cos
pure la illustre casa di Savoia ebbe notabile
universale e
e con quel
suo
5|,lll'll0
_ 175 _.
come si diceva, al riposo e ad una stabile pace
dellEuropa, cosicch fu riunita e combinata
foresteri
fanatici,
tennero
-- 176 -
Saggio crit. T. W.
.- 178 -.
ha riservato al
_._4_
VJ_<__4 ,__
CAPO DECIMOSECON'DO.
1.
La repubblica di Venezia ha nalmente
ancb essa dopo pi secoli subita la sorte ine
vitabile di tuttele altre repubbliche della
Grecia e dell'Italia; fu essa pure assorbita.
da quel_ vortice in cui tante altre repubbli
che bannodovuto seppellirsi e perdersi, e
-180-
Ristretta
- WJ_.!
--18r
si
dice
da qual
se il
governo_
-182
in cui
i nobili
'
S IV:
----<---- -.p 1
al
cui
'
Vs
illustre
,;\;LI; . .
184'..
"""
-" --'4-
vitutem serviunt
Una oligarchia pertanto
avrebbesi potuto chiamare il governo veneto L,
giacch Aristotile e Plutarco confondono
spesso il nome di aristocrazia con quello di
oligarcbia, avendo tra esse molta relazione
- 186
sollecitudine nel cupo silenzio della notte. ,
con ascoltare sommariamente e in fretta i
testimoni
(i, quali
spe,sso
sanguinose fazioni, le
*f
_' .
L-
__.. 4 .-a-_ans_,,ld
... ,37 ..
Francesco Carmmmola
, caduto in ingiusto
D
sforzi pi
violenti
IX.
-183-
governare la
Valle
Seriana,
di
- 189 -
._-
196 -.
nelle
.-. 19| _
si)ggiunge Tacito ,
g XIV.
.
"' 19" "'
nei maggiori di lei cimeuti, e nei due Scipioni,
5 XV.
*'
_4.___
-___
_.4 M -1
-- 193 --
13
il
popolo non pu im
._/_
-.L-
....-
.- '195 .
- 196 ._.
in
astratto la
democrazia, che di
una
CAPO DECIMOTERZO.
Del governo federativo.
g I.
.- 198 _.
mala intelligenza ,
gelosia ed emulazione
sue
no
- 200 -_
ma non
s IV.
.... 201 _.
--202
ultimi secoli,
seppe la nazione
Svizzera di-'
..__ A,ps
-203
.- 204 _
egua
w- 205 '
suo civile e
-- a06 -
non
- 208 -
- 29 .
corpo incaricato di mantenere e dirigere l'u
in
cui risiedeva l as
il
'l
.-: 210
-u--.
s XIV.
--. __._I_,
non si
pu per
ora
discorrere
del
pi
di
- 213 -;
si
trattavano
regno'
quasi
il
.
..'
t..,'
-jl4 -
seduste i popoli
Il
i.
-- 215 ---.,.
__ts_, v
seduttori dell idiotismo volgarea,ijel" correre '
allarmi e cercare di entrare efnsere una
parte imponente eprincipale nel reggimento
e governo della repubblica. Questo disordine
. .
'
{5 XX.
_ __
. f
-- 516 -
n
"
.-
.
D
...
'IV'_D IC E. '
u_.n-
-.1
PARTE QUARTA;
Dei popoli detti Barbari, che conquistarono gli
Stati dell imparo, e specialmente lItalia ,
dei successivi overni politici e leggi, e qual
riguardo si ebe da essi al diritto di natura,
. . , pag.
CAPO PRIMO.
successivi governi
ivi
CAPO SECONDO.
Di Teodorico re de Goti e poi dell Italia,
19
CAPO TERZO.
De successori di Teodorico .
. . . . w
CAPO QUARTO.
De Longobardi, del loro regno e delle lo
leggi ed istituti civili e politici . .
.
O
3;
._218_..
1
CAPO QUINTO, .
1 '
. (PO SESTO.
Di Roma , del suo particolar, averne e delle
sue leggi al tempo dequ , eL0ngobardi ,
e successivo
86
CAPO SETTIMO.
Di qulo Magno, del suo governo e delle sue
leggi.............
CAPO OTTAVO.
CAPO NONO.
De successori nellimpsro c regno dItalia , e
delle vicende del loro governo politico, e delle
,lorg'leggi........... 129
CAPO DECIMO.
.
'
.I
C0: DEGIMOSECONDO.
Delia republicriffdi," Feneziare (del suo sist_ema
CAPO DECIMMKZQ.
Del governo federativo
. . ; 2
0
Q
.\
b
Q
'
'
.g
"
.
e
'
O
e
s
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_
s
s
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Q
s
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1
a
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t
.
G
I
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I
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l1
.l
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