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LA FINE DELLA CITT.

Leonardo Benevolo Per iniziare parla degli aspetti della citt che lui valuta come importanti, tra questi c la storia della citt e la sua essenza, la citt dovrebbe avere una caratteristica determinante in relazione con la sua storia, con il suo origine e con la sua evoluzione propria. La maggioranza delle citt hanno perso questa qualit per la modernizzazione, il suo linguaggio diventato generale invece di originale. Tutto ci coinvolge molti aspetti formali che noi percepiamo mentre viviamo la citta, come la similitudine di tutta l citta, ogni volta si fa pi difficile capire la differenza tra un posto e laltro. Altro punto importante e la mancanza di un limite definito dovuto a la crescita della citt senza ordine, disegno e struttura determinata quindi non chiaro dove finisce la citt e dove inizia lentorno o territorio. Il confronto che fa tra lingua e citt, molto utile per capire la importanza di avere identit con il luogo, per questo dobbiamo studiare il passato per potere progettare correttamente il futuro. Il paesaggio ha una importanza forte in tutta la vita di questo architetto, poich tutti questi ricordi di luoghi hanno una conessione con il suo passato o con un momento importante. fondamentale saper leggere il paesaggio naturale e costruito per capire la situazione, la realt e anche la forma di vita dei luoghi. Le esperienze che ha avuto Benevolo nei primi anni come architetto nel Cepas, stato fondamentale per formare il suo pensiero e la sua inclinazione come urbanista, ha spartito un lavoro con grandi architetti ma lo importante che ha vissuto una realt che gli ha fatto capire di pi larchitettura. La crisi dell Italia negli anni del dopoguerra stata la crisi degli alloggi poich non cera una concordanza tra abitanti e stanze, il patrimonio edilizio non era completamente utilizzato e dopo certo tempo le case mancavano, questo provocato per la mancanza di una pianificazione urbana precisa. La cui non contribuisce al controllo della degradazione delledificato ed alla crescita disordinata, invece provoca altri problemi urbani come labbandono dei centri storici e laumento dei valori inmobiliari in questi. Quando si parla di Brescia, larchitetto parla dello importante che pensare soluzioni architettoniche partendo dellurbanistica, cio poter dare un senso unico, un obietivo particolare alla citt in generale, e poi con queste linee fare le proposte architettoniche, dunque la citt funziona e si sviluppa meglio. E sempre ricorda prendere in considerazione la importanza di recuperare lappartenenza al luogo. Benevolo distingue uno dei contributi pi relevanti dellItalia al mondo, cio il restauro architettonico e la sua tecnica, e come questa stata applicata nel recupero dei tessuti urbani. Una della citt di cui parlano Roma e dei suoi progetti urbani di recupero che purtroppo erano sbagliato, del punto di vista di Benevolo, poich la citt diventata caotica, non c armonia tra lo antico e moderno, si ha trattato come dei siti archeologici invece di un centro storico che bisogna essere un organismo vivente con tutte le funzioni urbani indispensabili per il normale sviluppo umano.

LA FINE DELLA CITT. Leonardo Benevolo Nella sua esperienza di lavoro facendo piani urbani e analisi per citt come Brescia, Roma, Palermo, Urbino, Napoli e Venezia, tira fuori sia problemi come alternative di questi lavori. Come punto pi importante, secondo me, lintervenzione negli organismi pubblici, se sono consolidati bene, questi controllano i piani e lo fanno proseguire correttamente con qualit desecuzione, corrisponde pure a questi organismi fare dei regolazioni per rafforzare il funzionamento e permanenza del piani regolatore nella citt, ad esempio la formazione di un patrimonio pubblco di case per garantire la permanenza della gente nel centro storico. Un altro punto importante con rispetto alle proposte, fare queste con relazioni alla necessit degli abitante e pensando nella citt. Per ottenere ottimi risultati sostiene che importante lindagine sul luogo, il suo paesaggio, storia e cultura. Con relazione alle proposte spiega diverse strategie come: studiare la cartografia storica, in cui si pu fare una divisione tipologica edilizia secondo la necessitt degli interventi e trattamenti, applicare il concetto di restauro alla citt come complesso con il fine di rendere una unit durevole ed armonica con il costruito contemporneo, cercare la belleza nel ordine quotidiano della vita urbana non negli elementi architettonici diversi alla realt della citt, e trattare di costruire paesaggi per la gente oppure restaurare quei esistenti. Per concludere larchitetto parla de la sua posizione su larchitettura contemporanea ed contra il formalismo attuale, un formalismo che per lui solo pratticamente comerciale che non favorisce alla necesit della citt e della gente, la forma del edificio deve avere una ragione non pu essere banale. Allo stesso modo la logica dellurbanistica, questa e larchitettura si devono pensare insieme, complessivamente e con una visione a lunga scadenza, ma il contrario si fa nell Italia, e secondo me nella maggioranza di paesi. Un problema che afetta all imagine della citt e soprattutto allidentit di ognuna.

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