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Morte padre (10 AGOSTO [opera], 1867) – Riferimento anche su “La Cavalla Storna”
Altro trauma.
A Bologna conosce il socialismo e diventa il suo ideale. Viene arrestato ad una manifestazione e passa mesi in
carcere.
L’esperienza lo allontana dal socialismo e lo avvicina all’umanitarismo: l’aiutare il prossimo. Questa sensibilità lo
porta alle prime prove poetiche.
Dall’87 insegna a Livorno e vive con le sorelle, Ida e Maria (detta Mariù). In toscana cerca di ricreare la serenità
del nido familiare distrutta dai lutti. Il rapporto con loro era morboso, Ida si sposa e la morbosità li divise,
avvicinandolo invece alla sorella Maria.
Nel 91 viene pubblicata la prima raccolta di poesie, Myricae (pianta umile e di poco valore, per avvicinarsi alla
realtà quotidiana). Componimenti brevi. Sceglie spesso il novenario e con un linguaggio originale, cita piante ed
oggetti di uso quotidiano (Es. Gelsomino Notturno, poesia per l’amico che si sposava, con evidenti riferimenti
all’erotismo).
La realtà quotidiana ha un aspetto sfumato e onirico. Inquietudine dell’autore sul nido familiare scomparso.
Cerca di ritrovare la propria infanzia. Nel 900, i componimenti di Myricae conta 156 opere.
Crea un’amicizia con D’Annunzio. Nel 92 vince la medaglia d’oro di poesia latina, più altri 11. Il maggiore poeta
del tempo.
OPERE:
Myricae: poetica del fanciullo. Temi: Natura, famiglia, morte. (10 agosto, temporale, novembre)
Canti di Catelvecchio: recupero del modello di Leopardi. Temi: Natura, famiglia, morte, mescolanza di linguaggi.
(gelsomino notturno, per matrimonio dell’amico Giuseppe Briganti)
Politica del fanciullismo accostata al poeta, in grado di stupirsi anche dinanzi alle piccole cose, mentre gli uomini
si distraggono con le preoccupazioni e non ascoltano la voce interiore del fanciullo.
Pascoli ritiene che la poesia possa ottenere effetti di utilità morale e sociale.