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Pascoli (1855-1912)

Morte padre (10 AGOSTO [opera], 1867) – Riferimento anche su “La Cavalla Storna”

Trauma, condizione sulla vita.

Perde sorella maggiore, madre e fratello.

Altro trauma.

Borsa di studio a Bologna (maestro Giosuè Carducci)

A Bologna conosce il socialismo e diventa il suo ideale. Viene arrestato ad una manifestazione e passa mesi in
carcere.

L’esperienza lo allontana dal socialismo e lo avvicina all’umanitarismo: l’aiutare il prossimo. Questa sensibilità lo
porta alle prime prove poetiche.

Nell’82 si laurea e inizia a insegnare latino e greco.

Dall’87 insegna a Livorno e vive con le sorelle, Ida e Maria (detta Mariù). In toscana cerca di ricreare la serenità
del nido familiare distrutta dai lutti. Il rapporto con loro era morboso, Ida si sposa e la morbosità li divise,
avvicinandolo invece alla sorella Maria.

Nel 91 viene pubblicata la prima raccolta di poesie, Myricae (pianta umile e di poco valore, per avvicinarsi alla
realtà quotidiana). Componimenti brevi. Sceglie spesso il novenario e con un linguaggio originale, cita piante ed
oggetti di uso quotidiano (Es. Gelsomino Notturno, poesia per l’amico che si sposava, con evidenti riferimenti
all’erotismo).

Usa le onomatopee e le analogie (accostamento di concetti ed immagini)

La realtà quotidiana ha un aspetto sfumato e onirico. Inquietudine dell’autore sul nido familiare scomparso.
Cerca di ritrovare la propria infanzia. Nel 900, i componimenti di Myricae conta 156 opere.

Crea un’amicizia con D’Annunzio. Nel 92 vince la medaglia d’oro di poesia latina, più altri 11. Il maggiore poeta
del tempo.

OPERE:

Myricae: poetica del fanciullo. Temi: Natura, famiglia, morte. (10 agosto, temporale, novembre)

Canti di Catelvecchio: recupero del modello di Leopardi. Temi: Natura, famiglia, morte, mescolanza di linguaggi.
(gelsomino notturno, per matrimonio dell’amico Giuseppe Briganti)

Poemetti: morte e decadenza sperimentale e linguistica. (digitale purpurea)

Politica del fanciullismo accostata al poeta, in grado di stupirsi anche dinanzi alle piccole cose, mentre gli uomini
si distraggono con le preoccupazioni e non ascoltano la voce interiore del fanciullo.

Pascoli ritiene che la poesia possa ottenere effetti di utilità morale e sociale.

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