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《天狗》(titolo)
我是⼀条天狗呀!
我把⽉来吞了,
我把⽇来吞了,
我把⼀切的星球来吞了,
我把全宇宙来吞了。
我便是我了!
我是⽉的光,
我是⽇的光,
我是⼀切星球的光,
我是 X 光线的光,
我是全宇宙的 Energy 的总量!
我飞奔,
我狂叫,
我燃烧。
我如烈⽕⼀样 1 地燃烧!
我如⼤海⼀样地狂叫!
我如电⽓⼀样地飞跑!
我飞跑,
我飞跑,
我飞跑,
我剥我的⽪,
我⾷我的⾁,
我吸我的⾎,
我啮我的⼼肝,
我在我神经上飞跑,
我在我脊髓上飞跑,
我在我脑筋上飞跑。
我便是我呀!
我的我要爆了!
Note grammaticali: 1. *A 如 B 一样: è una costruzione utilizzata per la frase comparativa di
uguaglianza. NB. In questo e nei versi seguenti la comparativa è legata al predicato tramite la
particella di 地 (Vedi lezione 7 de Il cinese per gli italiani, vol. 2). Es. A 如 B 一样+地+Verbo: A
‘verbo’ come B.
Commento poesia:
Traduzione poesia:
Sfreccio,
Strillo furiosamente,
brucio.
Io ardo come le fiamme del fuoco!
Io strillo furiosamente come il mare aperto!
Io sfreccio come l’elettricità!
Io sfreccio,
Io sfreccio,
Io sfreccio,
(complementi oggetto che sono tutti termini anatomici, rottura col passato perché prima mai si
poteva inserire termini specialistici per cantare qualcosa)—>
Io mi scuoio,
Io mangio la mia propria carne,
Io succhio il mio sangue,
Io mii rosicchio le viscere,
Io corro sui miei nervi,
Io corro sul mio midollo spinale,
Io corro sulle mie cervella.
Sono proprio io !
L’io del mio io sta per esplodere !
La riorganizzazione sociale:
- Le prime azioni attuate del governo erano volte a educare le masse, a diffondere i valori del
socialismo, a sradicare le vecchie abitudini, a evolversi dalla società feudale erano motivate da un
entusiasmo convogliato e indirizzato dalle Organizzazioni di Massa: sindacati operai, Federazione
delle donne, Lega della gioventù comunista, in cui le varie fasce della popolazione si
riconoscevano. Erano organizzazioni strutturate gerarchicamente ed erano una sorta di cinghia di
trasmissione, cioè dovevano cercare di farle trasmettere e accettare. I vari livelli delle
organizzazioni sensibilizzavano sulle varie misure proposte dal Governo che erano da attuare.
- Il governo poi opta per la Collettivizzazione (1953)—> il lavoro viene collettivizzato, tutto era
gestito al collettivo, squadre di lavoro. Questo nelle campagne.
- Nei centri urbani invece vengono istituite le Unita di lavoro (danwei)
- Nelle campagne si ha la Registrazione familiare, permesso di residenza nel 1958— > Hukou,
cioè una sorta di permesso di residenza che lega una persona al luogo in cui è nata. Chi dalla
campagna vuole andare a lavorare nella città ma non ha la residenza in città non ha accesso ai
servizi di base.
LEZIONE 3 marzo:
Educare le masse:
Posater per difondere principi educativi, come eliminare l’analfabetismo, il bambino che insegna al
padre, sono campagne per educare le masse. Un cambiamento radicale non sarebbe stato
possibile senza il coinvolgimento delle masse ed aiutare la popolazione ad uscire da secoli da una
società di tipo feudale, in cui i contadini e le donne non avevano garantiti molto diritti ed erano
lasciati nell’oscurità.
I primi problemi:
Iniziano a sorgere però i primi problemi di questo cambiamento così grande: gli ultimi anni 50 sono
segnati da campagne che mineranno il sogno rivoluzionario. Tra il 51 e il 52 viene portatat avanti le
prime campagne che si ritorcono contro la corruzione, malgoverno ecce cc: Capagne dei tre contro
e dei 5 contro. Nel 1955 c è una conferenza importante: di Bandung che porta ad un
distanziamento con l unione sovietica, i rapporti erano già tesi, la russia prende iniziative politiche
che la Cina non condivideva. Nel 56 VIII Congresso del Pcc: prime divergenze, Mao si fa da parte
in favore della fazione più moderata. Nel 1957 Mao scrive un discorso“sulla giusta soluzione alle
contradizioni all interno del popolo”. Nel 1958 ci fu il Grande Balzo in Avanti: strategia economica
voluta da Mao che per la prima volta esula dal modello sovietico e prevedere un’accelerazione
verso il comunismo. Questo Balzo fece leva sui governi locali che dovevano amministrare degli
agglomerati di migliaia di famiglie, che venivano riunite in comuni popolari, il governo e Mao quindi
cercano di coingvolgere tutta la popolaziojne per raggiungere questi obiettivi. Questa campagna
assume dimensioni quasi ridicole. Questo piano fallisce perché costringe a lasciare il lavoro nelle
campagne e porta ad una gravissima carestia aggravata da situazioni climagtiche avverse, periodo
chiamato LA GRANDE CARESTIA, che causerà morti. Il potere di mao a queto punto subisce una
brusca frenata sia all interno del partito ma anche a livello popolare, tanto che mao rimarrà in 2
piano e questa è una delle ragioni che lo portarono a gestire in maniera discutibile la grande
rivoluzione culturale.
La ‘riorganizzazione’ culturale:
Le piattaforme che danno spazio alla letteratura del momento sono legate al partito come:
-Letteratura del popolo (Rénmìn wénxué 人民文学)
-Gazzetta delle arti e della letteratura (Wényì bào 文艺报)
-Quotidiano del Popolo—> legato al Ppc (Rénmín Ribào 人民日报)
Ci sono le prime campagna persecutorie, gli scrittori erano in difficoltà per riuscire a scrivere
secondo le linee guide che da una parte erano rigidissime e da una parte invece erano in continuo
cambiamento e quindi era difficile tenere il passo. Alcuni scrittori erano criticati per alcune opere
scritte molto prima quando il panorama culturale era diverso. Nel 1955 ci fu ‘Il caso Hu Feng 胡风
(1902-1986)’ che era già stato attaccato fino agli anni 40 perché offriva dei discorsi su Yan’an che
si scontavano da quella ortodossa. Così scrive un testo, un memoriale da 300000 caratteri nel
quale suggerisce delle proposte che riguardano la produzione letteraria. Questo articolo suscita
una reazione immediata e lo scrittore viene arrestato nel 55.
Fa da preparazione a quella che è ‘Il Movimento dei Cento Fiori’ (Bâihuā yùndòng 百花运动)—>
movimento che si proponeva come un movimento di apertura e di ascolto, i cui esiti invece sono la
Campagna contro la destra’ (反右运动 Fânyòu Yùndòng) dal 1957 al 1959. Contraddizioni per
citare Mao sono diverse e non sono facili da gestire.
Serie di testi che rappresentano quanto appena detto (si trovano nell’anotlogia):
Rguardo al Teatro:
-He JIngzhi, La ragazza dai capelli bianchi (1945)—> è un opera che è stata portata in scena
molte volte, è stato riadatta e trasporta in film. IL testo fu rivisto anche dallo stesso autore.
Protagonista è la figlia di contadini che subisce dal propiretario terreno delle violenze, poi scappa,,
tutti i drammi fanno si che i suoi capelli diventano bianchi, e alla fine la ragazza riesce a
emanciparsi e a liberarsi grazie all’esercito comunista. (video youtube)
-Mao Zedong, Discorsi alla conferenza di Yan’an sulla letteratura e l’arte (1942)—> si trova alla
fine alla parte antologica. Illustra le direttive e indicazioni di Mao.
La rivoluzione culturale:
Nel 1966 viene lanciata la Grande rivoluzione culturale proletaria.
Questa rivoluzione è ancora oggi considerata come un periodo che va dal 1966 al 1976, data in cui
muore Mao. Date pero con dei problemi di periodizzazione e vengono ad individuarsi due fasi
principali: la prima che va dal 1965, quando avviene la critica la dramma precedentemente
nominato, fino alla fine del 1969—> è una fase più acuta, guerriglia armata, rivolte che partono
primariamente dalle università. E’ chiamato il ‘deserto delle arti’. La seconda fase va dal 1969 al
1971 che segna la morte di Lin Biao, protagonista del partito comunista dell’epoca. Gia dal 72
riprendono alcune attività culturali che poi cresceranno negli anni immediatamente successivi.
LEZIONE 17 marzo:
La rivoluzione culturale:
Il disordine civile e sociale diventa talmente violento che nel 1962 il governo decide di intervenire
attraverso l’esercito. e si ha la seconda fase. Lin Biao muore precipitando da un aereo ed era una
morte guardata con sospetto come se fosse voluto perché la costituzione cinese voleva nominare
Lin Biao, che è stato ministro della difesa e quindi aveva il potere militare, successore di Mao. Lin
Biao ha alimentato il culto della personalità di Mao soprattuto nell’esercito della Liberazione.
Quando muore Lin Biao ci si voleva liberare di alcuni esponenti ritenuti scomodi. Tra il 68 e il 70
molti dei giovani che facevano parte della rivoluzione vennero inviate nei villaggi della cina per
essere educati, vivendo a contatto con i ceti più bassi della popolazione.Dal 72 la situazione inizia
a normalizzarsi e riprendono alcune attività culturali, come le riprese cinematografiche.
La rivoluzione e i giovani:
Mao Zeitung istituisce il ‘Gruppo della Rivoluzione Culturale’, movimento di tipo culturale fondato
nel 16 Maggio. 5 maggio 1966—> una studentessa dell’unversita di pechino appende al muro il
Dazibao, giornale a grande caratteri, dove viene annunciata una denuncia contro la dirigenza dell
università di pechino ritenuta troppo retrograda. E’ la risposta dei giovani universitari a qualcosa
che era partita dai vertici del partito comunista e volevano riaccendere lo spirito rivoluzionario per
appianare contrasti interni al Pcc. Mao comincia a accendere questo spirito. Il malcontento si
espande in tutte le altre istituzioni, non solo universitarie. Attraverso questo gruppo della
rivoluzione culturale Mao Zetong vuole esercitare un controllo nei confronti degli intellettuali. Si
voleva fare piazza pulita, milioni di ragazzi si ribellano contro lo Status Quo, contro tutto ciò che è
considerato vecchio. Sfociano in atti di violenza che portano a bruciare libri,, a distruggere opere
d’arte, a umiliati e menare professori o genitori, contro tutta la generazione che secondo questi
giovani non è n grado di liberarsi dal retaggio della tradizione. Questo movimento crea un grande
caos e se all’inizio c erano delle squadre di lavoro e inviate nei campus universitari per tenere sotto
controllo la situazione, poi questa situazione sfugge di mano. IL punto massimo del movimento si
ha l’8 agosto del 1966 quando il partito adotta una risoluzione ‘Risoluzione dei Sedici Punti’ che
cerca di stabilire gli obiettivi del movimento e oltre agli studenti il movimento chiama operai,
contadini, soldati, intellettuali rivoluzionari e quadri rivoluzionari. Il 18 agosto del 1966 migliaia di
giovani che si definiscono Guardie Rosse si riuniscono in piazza Tian’amen per acclamare Mao.
Avevano una fascia rossa sul braccio e imparavano a memoria le citazione del presidente Mao.
Manifestazione sempre più frequenti e in varie luoghi, le Guardie Rosse diventano il braccio
armato di Mao nella rivoluzione culturale. Slogan che invitano i giovani a ‘fare piazza pulita di tutti i
mostri e demoni’ oppure ‘ribellarsi è giusto’ oppure ‘ distruggere i quattro vecchiumi’ . I quattro
vecchiumi (sìjiù ) erano l’ideologia, la cultura, i costumi e le abitudini, in cui le vecchie generazioni
si riconoscevano. All’interno della gioventù studentesca delle Guardie Rosse c era una divisione
tra studenti che provengono da famiglie di estrazione sociale bassa e altri studenti che venivano
da generazioni di famiglia acculturate. Nel 67 la Cina è in piena Guerra Civile.
I giovani istruiti:
La soluzione viene vista dall’intervento dell’esercito che interviene prima nel 67 e poi nel 68.
L’esercito entra negli istruiti per sedare i movimenti violenti.Si disperde il movimento anche nelle
zone più remote. Per smantellare le guardie rosse viene lanciata una campagna che prevede l
invio dei giovani istruiti nelle campagne e montagne; i giovani istruiti che sono i protagonisti
principali della vicenda sono definiti con il termine zhīqīng. Moltissimi giovani che avevamo in
questo periodo di viaggiare gratuitamente su tutti i mezzi pubblici della una, vengono dispersi nei
vari territori per imparare dal basso, sarà un momento molto formativo per loro.
Parte di questa storia sarà poi dopo la rivoluzione culturale rielaborata sotto forma di letteratura.
Verso la fine:
L’invio dei giovani in questi luoghi remoti indebolisce il movimento. Parallelamente le lezioni erano
state sospese a causa di questo caos e dopo l’invio dei giovani nei luoghi remoti, le attivita
scolastiche riprendono. Nell’aprile del 1969, con il volto della personalità, il pensiero di Mao viene
posto alla base ideologica del Pcc e ciò è importante. Nella foto si ha un personaggio emblematico
dell’epoca, morto nel 1962, cioè il ragazzo è Lei Fen (?) ed è un soldato dell esercito di
Liberazione che mori accidentalmente e divenne un eroe nazionale, il modello della gioventù
dell’epoca, perché era dedito alla rivoluzione ed era un persona che si metteva a servizio degli
altri. Quasi 30 milioni dissidenti hanno l’opportunità di viaggiare in tutto il paese ed erano spesati di
tutto.
La narrativa:
1. narrativa ufficiale:
- scrivono sul quotidiano del popolo o un altro
- rappresentante: Hao Ran—> il suo romanzo ‘Giorni assolati’ (estratto pag 68) fu parzialmente
tradotto in italiano ed è un romanzo che riprende le tematiche del realismo socialista, lingua
semplice e racconta la vita in un villaggio all indomani della riforma agricola e all domani della
collettivizzazione delle terre.
-Dovendo perseguire il romanticismo rivoluzionario, il principio dei tre rilievi, assistiamo ad una
rigidità nelle trame, che vediamo due gruppi: coloro che partecipano alla rivoluzione e quelli che
frenano il moto rivoluzionario.
-impoverimento delle tematiche. Appare pochi scrittori che pubblicano nuovi romanzi, molti degli
scrittori che erano stati i principali attori non scriveranno più.
-adesione ai tre in rilievo
2. narrativa clandestina—> circola di nascosto
- di natura varia, circola negli anni più caldi della rivoluzione ed è in forma manoscritta che se li
scambiano tra autori
-tematiche più personali e soggettive, svincolate dal realismo socialista
-esempio testo a pag 63 dell’antologia —> romanzo di Zhang Yang ‘La seconda stretta di mano’,
titolo non dato dal autore ma è derivato dai lettori. E un romanzo molto lungo, e racconta la storia
di un uomo e di una donna innamorati da giovani e poi si rincontrano quando sono più avanti negli
anni (la seconda stretto di mano). E un romanzo leggera e parla di una storia d amore, tematica
borghese da poter essere pubblicata in quel epoca.
-Un valore maggiore dal punto di vista artistica ce lo ha un altro testo che ha al centro sempre una
storia di amore, un triangolo: romanzo di Jin Fan ‘Lettere d amore aperte al pubblico’—> romanzo
epistolare che raccoglie le 43 lettere di questi tre ragazzi raggruppate in 4 e raccontano la storia d
amore che si costruisce attraverso le lettere che vengono scritte.
-Un altro romanzo è ‘Onde’ di Bei Dao, non tradotta ancora in italiano—> romanzo che è
particolare sia per le tematiche sia per come è costruito perché si potrebbe definire come un
romanzo corale perché ci sono più voci narranti che si inseriscono nella narrazione e si alternano.
La scrittura è ondulante ed è interessante perché Bei Dao che vive ora in svezia ed è conosciuto
più come poeta che come autore di fiction e mette in scena la vita di quegli anni. In un episodio c è
una madre che suona e irrompono le guardie rosse, scena straziante che ci fa inserire in quel
clima di paura verso anche persone che fino al giorno prima si salutavano (situazione molto
attuale).
Guo Lusheng
E’ nato nel 1948 e ha vissuto in pieno la rivoluzione culturale. La sua poesia è stata per molto
tempo manoscritta ed è stata pubblicata molto tardi. Nel 1968 è tra i giovani istruiti inviati lontani
dalla acida e fino al 69 la sua scrittura è molto intensa. Si ammala di schizofrenia, chiuso in un
centro psichiatrico e poi rivalutato e quindi le su opere cominciarono recentemente ad essere
circolate.
Due poesie: una racconta della sua partenza da pechino, l’altra è una fiducia al futuro.
⾷指
相信未来 (credere nel futuro-dare fiducia al futuro)—> grido di speranza in una poesia che ha
immagini di depressione
当蜘蛛⽹⽆情地查封了我的炉台,
当灰烬的余烟叹息着贫困的悲哀,
我依然固执地铺平失望的灰烬,
⽤美丽的雪花写下:相信未来。
当我的紫葡萄化为深秋的露⽔,
当我的鲜花依偎在别⼈的情怀,
我依然固执地⽤凝霜的枯藤,
在凄凉的⼤地上写下:相信未来。
我要⽤⼿指那涌向天边的排浪,
我要⽤⼿掌那托住太阳的⼤海,
摇曳着曙光那枝温暖漂亮的笔杆
⽤孩⼦的笔体写下:相信未来。
我之所以坚定地相信未来,
是我相信未来⼈们的眼睛——
她有拨开历史风尘的睫⽑,
她有看透岁⽉篇章的瞳孔。
不管⼈们对于我们腐烂的⽪⾁,
那些迷途的惆怅、失败的苦痛,
是寄予感动的热泪、深切的同情,
还是给以轻蔑的微笑、⾟辣的嘲讽。
我坚信⼈们对于我们的脊⾻,
那⽆数次的探索、迷途、失败和成功,
⼀定会给予热情、客观、公正的评定。
是的,我焦急地等待着他们的评定。
朋友,坚定地相信未来吧,
相信不屈不挠的努⼒,
相信战胜死亡的年轻,
相信未来,热爱⽣命。
1968 年 北京
Traduzione:
1 strofa (Si hanno immagini molto tristi. Si riferisce ad una povertà sia materiale che spirituale visto
che lui si trovava in un villaggio sperduto. Lui cerca di resistere, vuole mettere in ordine. Ci prova,
anche se con dei mezzi inconsistente scrive con fiocchi di neve. Si ripete ‘Fiducia al futuro’ come
se fosse una preghiera, per resistere a questa morte.):
Mentre tele di ragno impietosamente sigillano il mio fornello,
e mentre i fumi rimasti della cenere sospirano la sofferenza, la pena della povertà,
Io ancora ostinatamente spiano ceneri senza speranza,
e con dei fiocchi di neve scrivo fiducia al futuro.
Ultima strofa:
Amico, credi fermamente nel futuro,
credi negli sforzi che non si possono domare,
credi fermamente alla giovinezza che vince la morte,
dai fiducia al futuro, ama la vita.
Lezione 22 – 24 marzo:
Verso la modernizzazione e l’inizio di una nuova era:
La rivoluzione culturale si conclude con la morte di Mao Zedong nel settembre del 1976. La sua
morte segna una svolta importante, avviene una riorganizzazione interna del partito. I suoi
avversari prendono come capro espiatorio per il decennio sanguinoso della rivoluzione culturale,
“la banda dei quattro”, arrestandoli e mettono a capo del partito Hua Guofeng (1921-2008). Hua
Guofeng nasce nello Shaanxi, ha partecipato alla lunga marcia unendosi al partito comunista per
poi nel 1938 militare tra i ranghi dell’ottava armata all’epoca guidata da Zhu De (considerato
insieme a Mao Zedong il fondatore dell’esercito popolare della liberazione). Da questo momento in
poi Hua Guofeng partecipa attivamente alla politica del paese, per esempio nel 1947 diventa
responsabile della propaganda. Dal 1967 comincia a scalare le vette della gerarchia del partito. Fu
inizialmente un sostenitore di Mao anche se non si schiererà mai in maniera pubblica. Viene
scelto, dopo la morte di Zhou Enlai nel 1976, come primo ministro ad interim acquisendo sempre
più potere fino a diventare presidente del comitato centrale (organo più importante del partito) e
anche presidente della commissione degli affari militari.
Nel frattempo i più moderati, che erano stati allontanati dal centro del potere del partito,
cominciano ad essere riabilitati, tra di loro troviamo la fazione di Deng Xiaoping (1904-1997).
Nasce nel 1904 nella provincia del Sichuan, da una famiglia di proprietari terrieri. Negli anni 20 ha
l’opportunità di prendere una borsa di studio offerta dal governo cinese per studiare in Francia. Qui
entra in contatto con il pensiero marxista e leninista. Nel 1923 si iscrive al partito comunista cinese.
Tornerà in Cina nel 1927 prendendo parte a tutti i traguardi del partito, ad esempio partecipa alla
lunga marcia e a varie operazioni militari. Sostiene Mao fino a quando, vedendo la situazione che
stava prendendo la rivolta culturale, inizia a prendere le distanze. Xiaoping raccoglie a se anche i
consensi di coloro che erano stati allontanati. Viene riabilitato e reintegrato nel 1977 e da quel
momento in poi viene scelto a capo del governo e del partito. A Xiaoping si devono molte
importanti riforme in realtà progettate qualche anno prima tra cui le 4 modernizzazioni. Un progetto
avanzato nel 1975 da Zhou Enlai e prevedeva un piano economico-politico per realizzare queste 4
modernizzazioni che coinvolgevano 4 settori: l’agricoltura, l’industria, la scienza-tecnologia e la
difesa nazionale. Questo progetto si divideva in 2 fasi principali:
1. Raggiungere entro il 1980 la costruzione di un sistema economico e industriale che
avrebbe reso la Cina indipendente e autonoma.
2. Condurre la Cina entro il 2000 tra i vertici dell’economia mondiale.
Questo progetto venne ufficialmente lanciato con la riforma del 1978 da Xiaoping. All’epoca
sembravano dei traguardi molto ambiziosi ma che con il senno di poi sono stati più che soddisfatti.
Nel frattempo si discute di una nuova costituzione che non era stata modificata dagli anni 50, e nel
marzo del 1970 viene approvata, sempre con Xiaoping, una nuova costituzione di cui alcuni punti
sono fondamentali. Viene inserito l’articolo 45 che garantiva il diritto di sciopero, di manifestare e di
esprimere liberamente le proprie opinioni (l’anno dopo viene ratificato un programma politico che
darà lo slancio della Cina all’esterno del paese). L’obbiettivo di questa nuova costituzione è quella
di aumentare il più possibile lo sviluppo economico del paese. Viene sancita la fine della lotta di
classe. Gli anni dopo la rivoluzione culturale sono un po’ il ripensamento a tutto quello che era
successo negli anni prima e la voglia di trovare la soluzione per far funzionare il paese. Questo
concetto è molto importante soprattutto a livello politico perché mettono in evidenza quanto sia
importante non solo portare avanti la teoria ma appunto applicarla in modo soddisfacente. Con
Xiaoping ci si avvia verso una fase chiamata “demaoizzazione” la verità deve essere ricercata
nei fatti. L’ideologia che aveva caratterizzato gli anni della rivoluzione culturale e del grande balzo
in avanti andava accompagnata dal concetto di dover partire dalla praticità. Anche la riforma che
viene fatta da Xiaoping ha come base l’osservazione dei fatti per la realizzazione dei vari piani.
Questo nuovo assetto dato dal governo di Xiaoping insieme alla volontà di riconciliarsi con i vari
ambienti artistici e letterari, darà un grande stimolo ai vari artisti dell’epoca, portandoli ad una serie
di aperture (che poi si scontreranno con alcuni limiti): in quest’epoca infatti si crea il “muro della
democrazia”, un semplice muro, che si trovava in una zona di Pechino, in cui i sostenitori di alcune
idee democratiche avevano iniziato ad affiggere sempre più frequentemente dei manifesti. Questo
muro diventa quindi uno spazio aperto alle varie idee democratiche, in particolare nel 78-79 i
poster che appaiono su questo muro sono poster giudicano malamente l’operato di Mao e della
banda dei 4. Piano piano questi poster di dissenso prendono sempre più piede e chiedono, non
solo una apertura economica ma anche politica che porti a una democratizzazione del paese. Allo
stesso tempo tornano proprio in questi anni i moltissimi giovani che erano stati mandati nelle
campagne per essere rieducati. Si trovano a riprendere gli studi e a cercare lavoro nelle loro città
di origine. Questo sarà un fenomeno proposto anche all’interno della letteratura di quel periodo.
Nonostante questa apertura alla democrazia ad un certo punto il governo si arrabbia e crede che si
inizi a mettere un po’ troppo in discussione la leadership del partito. Si reprime quindi questa
ondata democratica con arresti vari che raggiunge il suo apice con la rimozione dell’articolo 45
della costituzione. Questa operazione fa ritrovare nuovamente il consenso al partito. Xiaoping si
ritrova dunque a governare un paese che possiede una economia capitalista ma che allo stesso
tempo è governato da un pensiero socialista. Si inaugura “il socialismo con caratteristiche cinesi”.
Xiaoping lancia anche “la politica della riforma e apertura”. Questo concetto consiste nel aprirsi
definitivamente con l’estero. Vengono create con questo scopo delle zone economiche speciali
dette jingji tequ 经济特区. Inizialmente sono città che hanno dei regimi fiscali agevolati, vengono
incoraggiati gli investimenti stranieri ecc… Ciò consentirà al paese di crescere a dismisura.
Parallelamente si procede dalla “decollettivizzazione” delle campagne, ovvero si inaugura un
sistema di responsabilità familiare (avviato nel 1978). Con lo smantellamento delle comuni popolari
I contadini si spartiscono da soli, tra famiglie, i vari terreni. Con questo nuovo sistema, le aziende
contadine a conduzione familiare, tornano ad essere l’unità di base della produzione agricola e
non. Insieme a questo sistema si pensa anche alla rifornitura dei “compensi globali di produzione
per le famiglie” ovvero dei contratti di responsabilità, quindi di autogestire le proprie terre, i propri
prodotti ad eccezione di una tassa da versare allo stato. Tutto ciò rimette in moto il commercio, ma
non solo. Con la decollettivizzazione nasce una diseguaglianza economica tra contadini e
imprenditori, specializzati ad esempio nella produzione di colture commerciai o nei trasporti,
rispetto a quelli che, non potendo più godere di un’assistenza sanitaria e sociale (garantita in
epoca maoista) si vedono costretti ad abbandonare i loro villaggi per cercare di sopravvivere nelle
città. Comincia quindi un fenomeno di migrazione interna che crescerà sempre di più con gli anni.
Anche all’interno del settore industriale questa manovra si fa sentire, cominciano ad esserci varie
privatizzazioni di imprese che prima erano statali. C’è anche un cambiamento a livello dei salari.
Se prima era uguale per tutti, a partire dagli anni 70 lo stipendio si basa sulle ore di lavoro-
responsabilità. Queste iniziative vengono promosse anche per cercare di trovare una posizione a
tutti quei giovani istruiti che al momento erano disoccupati. Nel 1979 viene varata un’altra
importante legge, la pianificazione familiare, perché in quei anni la popolazione cinese era
cresciuta in quei anni. Ci fu un salto demografico enorme e per fermare questa crescita
esponenziale (dopo moltissimi studi e ricerche) si decise di ritardare il più possibile il matrimonio,
divulgare il più possibile l’uso dei contraccettivi, scoraggiare le nascite, ma in particolare all’interno
di questa pianificazione ci fu un decreto che prese il nome di “politica del figlio unico”. Questa
politica prevedeva per le famiglie di etnia Han (il 91/92% della popolazione cinese), la possibilità di
avere un solo figlio. Chi cercava di avere più di un figlio avrebbe ricevuto delle multe insostenibili e
addirittura accuse e pene da scontare. Questa politica cambiò radicalmente la società e lo stile di
vita del paese. Questa politica fu rivista solo nel 2013, dove ci fu un rallentamento di quest’ultima
che permetteva di avere 2 figli invece che uno. Soltanto nel maggio del 2021 si è raggiunto il
compromesso di 3 figli.
Nel 1982 viene creata una nuova costituzione che cerca di liberarsi di tutte le terminologie
estremamente politiche delle due costituzioni precedenti, come ad esempio, viene rimosso il
termine “categoria nera” che designava i proprietari terrieri o imprenditori. Ma soprattutto si cerca
di affermare i principi di legalità e di uguaglianza di tutti gli individui davanti alla legge.
Insieme a tutte queste politiche e boom economico troviamo una repressione e controllo della
politica e della cultura, in particolare nell’82-83 troviamo una discussione, a livello teorico, che
cerca di recuperare il concetto marxista e quindi di rimettere al centro filosofico e politico l’uomo (e
non l’economia). Questo concetto viene portato avanti soprattutto da vari giornali e intellettuali del
tempo. Tutto ciò sfocia in una campagna chiamata “campagna contro l’inquinamento spirituale”,
inquinamento derivato dal rapporto troppo stretto con le idee borghesi derivanti dall’occidente. Gli
ultimi anni di questo periodo (metà degli anni 80), viene data ancora più importanza allo sviluppo
del commercio. Questo però a discapito di una fetta di popolazione che non potrà partecipare a
questo sviluppo aumentando sempre di più la frattura tra ricchi e poveri.
La nuova era:
Inizia nel 1979 con il quarto congresso nazionale degli scrittori e degli artisti, presieduto da Deng
Xiaoping. Con la nuova era si avvia un nuovo periodo di rinnovamento, non solo politico, ma anche
ideologico e culturale. Viene lanciato un vero e proprio movimento per la liberazione del pensiero,
che propone di rinnovare e liberare il pensiero individuale.
Un gruppo di artisti chiamati “Stars”, cercano di abbandonare completamente il concetto di
realismo-socialista e di trovare nuove forme espressive per rompere totalmente con il passato.
Questo gruppo è formato da giovani artisti, spesso autodidatti, perché la loro formazione
coincideva spesso con gli anni della rivoluzione culturale. In questi anni riapre anche l’accademia
del cinema di Pechino, fondata negli anni 50 e prima scuola di formazione professionale. Con
questa riapertura si apre un nuovo capitolo della cinematografia cinese chiamato con “5
generazione”. In questa generazione faranno parte artisti molto famosi anche a livello
internazionale. I primi film di questo periodo, anche rispetto alle altre arti visive, sono molto
improntati sul realismo cercando di ripercorrere le strutture della rivoluzione culturale, incappando
a volte nella censura.
Per quanto riguarda la letteratura inizia ad esserci il pensiero che la letteratura non è solo un
mezzo politico, questo pensiero concede agli autori di sperimentare sia forme nuove di scrittura sia
riprendere alcune tematiche che la lettura socialista aveva abbandonato. Grazia anche
all’appoggio del governo, la produzione culturale riprende in maniera più massiccia, riaprono
associazioni culturali, riviste ecc… che in molti casi si specializzano in letterature straniere. Teorie
e correnti estere cominciano a farsi strada tra gli scrittori cinesi, in particolare una grande influenza
la provocherà il modernismo. Queste nuove correnti avranno una grande influenza a partire dagli
anni 80, ad eccezione di Taiwan dove il controllo politico (diverso perché stato speciale),
permetterà ancora di più l’influenza modernista nelle opere letterarie. Questi stimoli reagiscono con
il sostrato culturale cinese dell’epoca, portando anche a una rivalutazione della letteratura negli
anni venti e trenta che, nel primo ventennio della nuova Cina, era stata “dimenticata”. I primi venti
anni della repubblica popolare cinese hanno modificato molto anche il linguaggio, perché da una
parte abbiamo trovato una semplificazione della scrittura, ma allo stesso tempo una politzzazione
del linguaggio molto forte che portò un po’ all’impoverimento della lingua cinese. In questi anni
vediamo un tentativo di riappropriarsi del linguaggio che in un certo modo era stato perduto. Ad
esempio, vengono cancellati, dal lessico maoista, tutti gli appellativi come signore, signora, zietto,
zietta che venivano usati per parlare con l’interlocutore, per essere sostituiti dalla parola
“compagno”. Dunque la letteratura della nuova era riprende alcune caratteristiche del 1919.
Questo perché gli scrittori che erano stati messi a tacere durante la rivoluzione culturale adesso
avevano di nuovo la possibilità di poter esprimersi, a questi si aggiungono poi altre tipologie di
scrittori.
Parte della critica divide questi scrittori in 3 generazioni differenti: 1 Scrittori riemergenti o ritornati
(in cui figurano scrittori che avevano già alle spalle una carriera letteraria, prima della rivoluzione
cultura. Essi tornano a scrivere e riaffermano le proprie capacità). 2 Generazione degli scrittori
nuovi e istruiti (coloro che hanno vissuto la loro formazione scolastica durante la rivoluzione
culturale e che poi hanno dovuto finire gli studi al termine di essa. Avviano una produzione
letteraria incentrata proprio sugli anni della rivoluzione in forme e modalità diverse l’uno dall’altro).
3 Generazione degli scrittori di mezza età (autori che in età matura iniziano a scrivere).
Troviamo due racconti molto importanti della letteratura della nuova era (che non so quali sono
perché mi fa solo l’audio della registrazione e non capisco una beata sega di quello che sta
dicendo lei), che inaugurano un nuovo filone narrativo. Esso racconta le ferite della rivoluzione,
astenendosi spesso dai giudizi o tacendo su alcuni aspetti. E’ una sorta di esame collettivo portato
avanti dai giovani istruiti (2) e che è stato definito una sorta di narrativa incompiuta ma terapeutica,
necessaria ad rielaborare le violenze della rivoluzione. In generale però questo tipo di racconti non
vengono definiti dalla critica non particolarmente eccelsi, questo perché sono forme di scrittura
legate molto alla modalità di scrittura precedente, sono molto ideologici e hanno un linguaggio
abbastanza povero. In Cina però riscuotono un grande successo, meno all’estero. Uno dei due
racconti importanti si chiama “ferita”, parla di una ragazza che non vede la madre da 9 anni
perché, quest’ultima, accusata dal governo di essere una contro-rivoluzionaria. A causa della
madre, la protagonista subisce varie discriminazioni. La madre malata nel racconto esprime
l’ultimo desiderio, ovvero quello di rivedere la figlia, peccato che quando la figlia arriva dalla madre
quest’ultima era già morta. L’altro romanzo “il professore” parla invece di un professore appunto
che fa di tutto per salvare un giovane delinquente, cercando di riportarlo sulla retta via. E’
considerato importante come racconto perché è il primo, dopo gli anni della letteratura socialista,
che riprende i valori umanistici. Accanto a questo filone troviamo nuovi scrittori che si affacciano
alla scena letteraria. La letteratura delle cicatrici viene scritta da giovani artisti e affronta 2 temi: il
malessere che si era subito durante la rivoluzione; il percorso di questa generazione che aveva
subito queste violenze. Si affaccia una nuova corrente letteraria, la letteratura della riflessione:
vede varie esponenti Zhang Jie, Wang Meng e Zhan Xianling. Questi autori appartenenti a questa
corrente letteraria, pur avendo vissuto gli eccessi del radicalismo ideologico, non mettono in
dubbio la loro fede politica (rimanendo però critici) e sono grati delle loro esperienze vissute
proprio grazie a tali rivolgimenti. Una letteratura rivolta alla riflessione, inizia negli anni 80 e sarà
un’analisi sulla situazione cinese durante la rivoluzione culturale per andare ad analizzare le
conseguenze a livello sociale e culturale. Si esprimono attraverso racconti e romanzi. Un’opera del
1980 “spirito e carne” di Zhan Xianliang è un esempio di questo tipo di letteratura, nel romanzo si
riprende anche sentimenti come l’amore, sentimenti che erano stati abbandonati anni prima dalla
letteratura.
Nasce nello stesso periodo la letteratura di reportage: Alcuni autori sono Liu Binyan, Zhang Xinxin,
Sang Ye. Le opere vengono definite a metà tra il saggio letterario e il giornalismo investigativo.
Questo genere diventa negli anni 70-80 uno dei generi più in voga, perché permette agli scrittori,
molto legati alla loro figura, di avanzare critiche nei confronti della società e di denunciare
determinate cose.
Poesia: è quella che meglio riesce a rinnovarsi in questi anni, nello specifico una corrente poetica
ha preso piede in quei anni, soprattutto tra i giovani scrittori, ovvero “poesia oscura”. E’ un
movimento poetico che cerca di stravolgere sia le forme che il linguaggio della poesia. Sono dei
grandi sperimentatori, nel 1978 fondano una rivista chiamata “jintian”. Tra i più rappresentativi di
questo movimento troviamo Pei Tao (?). Pei Tao nasce nel 1948 e si afferma come poeta, autore
della poesia “risposta”, considerata un po’ il manifesto della poesia oscura. Risposta diventa
famosa perché era facilmente memorizzabile. E’ una ricerca di risposte a domande dei giovani
dell’epoca che fino a quel momento erano state ignorate.
Lezione 23 – 31 marzo:
Lezione 24 – 21 aprile:
Lettura dell’avanguardia:
Alla fine degli anni ’80 ci sono molti cambiamenti economici, sociali e culturali. La letteratura di
questi tempi è una letteratura che riscopre il realismo che aveva già caratterizzato i primi del ‘900
ma anche la letteratura socialista. Si adotta uno stile realista “occidentale” e che si interessa
maggiormente a raccontare e descrivere la realtà cercando di essere il più fedeli possibili, senza
sperimentare (cosa che faranno invece gli esponenti delle avanguardie).
Il romanzo neo-realista si focalizza sui dettagli della vita quotidiana, con fedeltà si cerca di far
emergere tutti gli aspetti senza mettere in secondo piano nessun’aspetto. Si porta alla luce delle
attività umane che normalmente nella letteratura cinese non erano presenti. Una cosa che
distingue questo neo-realismo dal romanzo del passato è che quest’ultimo aveva un ruolo
fortemente educativo, contro il confucianesimo, lontano dalle tradizioni ecc… Invece questo nuovo
romanzo non educa.
La sua struttura è piuttosto lineare, rispetto ai romanzi avanguardistici, insistendo più sui dettagli
della storia che sull’intreccio della trama. Inoltre questo romanzo segna un ritorno a un linguaggio
molto semplice che cerca di produrre realisticamente il parlato.
Questa moda del romanzo neo-realista, che inizialmente ebbe un grande slancio all’inizio degli
anni ’80, perse un po’ di presa per poi riprendersi nell’autunno del 1989. In questo decennio lo
scrittore inizia a distaccarsi dall’idea di intellettuale per poi fare un cambiamento radicale negli anni
’90, quando comparirà la grande critica sociale nei romanzi. Ma nel frattempo prima di questo
distacco i romanzi si scrivono solo per il gusto di scrivere. Alcuni scrittori della narrativa neo-
realista sono: Liu Zhenyun, Fang Fang, Chi Li, Su Tong, Ye Zhaoyan, Liu Heng e Wang Anyi.
Per quanto riguarda invece la narrativa d’avanguardia, detta anche lettura sperimentale o new
wave, essa tratta di romanzi sperimentali (contenuti, stili, scrittura, storia, lingua).
Ciò che accomuna queste due correnti è proprio la scrittura in sé, ovvero l’importanza che lo stile
della scrittura occupa all’interno della letteratura.
Can Xue 残雪 è una delle prime scrittrici ad essere indicata come scrittrice di avanguardia. Nasce
nel 1953, figlia di un giornalista che durante l’epoca maoista viene perseguitato perché accusato di
essere di destra e inviato nei campi per essere rieducato. E’ un autodidatta che si è data a
molteplici attività, negli anni ’80 ha aperto un atelier di moda, ma soltanto nel 1983 comincia a
scrivere. Pubblica la sua prima raccolta di racconti nel 1985 “dialoghi in cielo”. Can Xue ha uno
stile molto particolare, disturbante, per cui non è stata molto tradotta all’estero. E’ molto influenzata
dalla letteratura Kafkiana, sia da un punto di vista stilistico che contenutistico. Infatti lei tende a
raccontare nella sua narrativa una realtà surreale, tra sogno e incubo. La sua scrittura è stata
spesso associata all’assurdo e all’orrore ed è stato un grande shock nel panorama della letteratura
cinese, mai visto prima.
Ma Yuan 马原, nato nel 1953 nel nord della Cina, è indicato come il primo autore avanguardistico.
E’ inviato per 4 anni in rieducazione e a partire dal 1970 svolge vari lavori come l’operaio,
giornalista fino a dedicarsi alla scrittura. Tra il 1982 e il 1984 in qualità di giornalista televisivo
trascorre 2 anni in Tibet dove trova l’ispirazione per scrivere e pubblicare i suoi primi racconti. E’
molto influenzato dalla letteratura occidentale in particolare dal modernismo e dallo strutturalismo.
La sua produzione letteraria si concentra quasi tutta negli anni ’80 ed è caratterizzata soprattutto
dai suoi racconti. Si cita in particolare quelli inspirati alla sua esperienza in Tibet. Il racconto
“finzione” inizia con la palesazione dell’autore stesso, rompendo la “4 parete” facendo sia da
autore che narratore. Questo porta nel lettore una confusione un po’ voluta dall’autore stesso. Egli
infatti utilizza vari escamotage linguistici per creare quest’effetto.
Su Tong 苏童, nato nel 1963 in una città del sud della Cina. Fin da giovane aspira a diventare
scrittore, nella sua autobiografia racconta i suoi tentativi di scrivere racconti fin dalla tenera età. Si
laurea a Pechino in lettere. Lui è considerato uno dei maggiori esponenti della narrativa neorealista
e anche del nuovo romanzo storico. Questo perché molti dei suoi racconti e romanzi sono
ambientati in periodi storici remoti, talvolta nemmeno riconoscibili, in cui lui cerca di calarsi in una
realtà cinese che non esiste più. Nel suo romanzo breve “mogli e concubine”, da cui è stato tratto il
film “lanterne rosse” del 1991, la protagonista è una giovane universitaria che per necessità
economiche diventa la quarta concubina di un ricco signore. Si raccontano le dinamiche che
avvengono all’interno di questa famiglia, soprattutto le dinamiche che girano intorno alle donne
della casa. In un altro romanzo breve “cifra”, racconta la storia di due prostitute ma che nel 1950
vengono “rieducate”. Tante altre sono le produzioni di Su Tong, di cui molte parlano appunto delle
donne.
Yu Hua 余华, nasce nella provincia del Zhejiang nel 1960 circa, allo scoppio della rivoluzione
culturale. Come tanti scrittori della sua generazione, la sua infanzia fu molto influenzata dagli
avvenimenti, anche truci, dell’epoca. Sviluppa infatti con gli anni un rapporto abbastanza
particolare con la violenza e la realtà. Questo lo afferma lui stesso in una sua autobiografia dando
il “merito” a ciò ai suoi genitori, che essendo medici lo portavano in qualche modo, anche
involontariamente, ad avere fin da piccolo un contatto stretto con la morte e la malattia. Per un
breve tempo è dentista, ma poi esordisce come scrittore nel 1984. All’inizio si dedica in particolare
a racconti brevi, pubblicati poi in una serie di raccolte. Sono racconti crudi. In una delle sue
raccolte “le cose del mondo sono fumo” troviamo dei racconti di indagini polizieschi intrinsechi di
allucinazioni, malattie e follia. In un'altra raccolta “torture”, Yu Hua riprende le antiche torture cinesi
e le spiega attraverso dei brevi racconti. Dopo queste prime sperimentazioni si avvicina alla
narrativa neorealista. Due dei suoi romanzi con più successo “cronache di un venditore di sangue”
che ripercorre la storia del “balzo in avanti” (Cina tra gli anni 50-60). Racconta in particolare di un
padre di famiglia che, non riuscendo a guadagnare abbastanza per mantenere la famiglia, decide
di vendere il proprio sangue. L’altro suo romanzo famoso è “Vivere” del 1993, è un romanzo breve
ma molto denso. Ripercorre alcune parti importanti del 900 cinese con un linguaggio molto
semplice. Vivere diventa un film nel 1994, con un grande successo anche al di fuori della Cina.
Negli ultimi anni la sua scrittura è nuovamente cambiata passando a scrivere romanzi più lunghi
rispetto al suo esordio, inoltre essa verge sempre più verso la critica sociale. Scrive due romanzi
(in realtà è un unico romanzo ma diviso in 2 parti), “Brothers” e “Arricchirsi è glorioso”. E’ la storia
di due fratelli le cui disavventure vengono narrate a partire dalla rivoluzione culturale fino agli anni
’90. Nel 2010 ha pubblicato una raccolta di saggi “la Cina in dieci parole”, attraverso 10 parole
simbolo che Yu Hua sceglie racconta la Cina di oggi anche con le sue problematiche.
Jiang Zemin nasce nel 1926, diventa presidente della Repubbica nel 1963 e segretario del partito
comunista nel 1997, quando muore Xiaoping. Gli anni in cui ha governato il paese c’è stato un
rafforzamento dell’immagine della Cina a livello globale. Questo processo ha portato la Cina ad
entrare nel WTO nel 2001. Non è un innovatore dal punto di vista politico, bensì un continuatore
dei suoi predecessori. Punta tutto sulla crescita del mercato e del controllo politico su tutta la
nazione. Anche Jaing Zemin si basa ovviamente sulla dottrina del partito comunista e da qui fonda
la “teoria delle 3 rappresentanze”. Secondo questa teoria il partito rappresenta, o deve
rappresentare, le esigenze, le direzioni e le richieste di sviluppo delle forze produttive avanzate.
Deve anche dare voce ai vari orientamenti culturali del paese e deve garantire gli interessi
fondamentali della popolazione cinese. Jiang Zemin è stato anche uno dei primi presidenti cinesi
ad apparire nei grandi contesti internazionali, ha firmato nel 99 un patto con Bill Clinton per i dazi
doganali. Il governo di Jiang Zemin c’è un ribaltamento dei valori rispetto agli anni precedenti del
novecento. Si crea un sotto proletariato urbano che inizia a mettere in atto dei micro-crimini
(inimmaginabili degli anni prima). C’è anche una riaccensione del nazionalismo e xenofobia
accompagnato a delle ricadute a livello ambientale (l’industrializzazione porterà ad un incremento
dell’inquinamento e della desertificazione). Tutto ciò si riflette sulla letteratura che cambia
attraverso una mercificazione di essa stessa. Negli anni 50 l’autore di opere era a tutti gli effetti un
operaio, con uno stipendio fisso a prescindere dalla mole dei suoi scritti. Negli anni novanta si
introduce l’idea della vendita delle opere. Il ministero della propaganda ridefinisce il ruolo degli
scrittori che non soltanto sono educatori, portatori di pensieri e concetti ma che posso anche
aiutare lo sviluppo stesso del paese dal punto di vista commerciale. Finiscono i fondi statali per gli
scrittori. Anche l’importanza di alcune associazioni legate agli scrittori comincia a mancare, mentre
si vanno a moltiplicare le case editrici commerciali con l’unico scopo di vendere il più possibile. Se
il racconto breve aveva dominato gli ultimi anni del paese, dal 90 in poi gli scrittori si concentrano
maggiormente sul romanzo e su temi vendibili e piacenti. Il panorama letterario diventa molto
sfaccettato con correnti letterarie impossibili da seguire, ma c’è un filone che lega tutta la
letteratura: l’esaltazione dell’individualismo, letteratura urbana, cinismo, nichilismo, il sesso e la
violenza. Gli scrittori che scrivono in questo periodo vengono classificati come “la nuova
generazione di scrittori”. Tra i maggiori autori e fenomeni letterari di questo periodo troviamo:
Wang Shuo, Bi Felyu, Han Dong, Qia Huadong, Zha Wen. I fenomeni più rilevanti sono: la
letteratura scritta da donne (scrittrici del privato), la città protagonista e nel teatro, recupero del
teatro sperimentale con Meng Jinhui e Mou Sen.
LEZIONE 26 aprile
In quegli anni si discuteva della mancanza dei diritti ritenuti fondamentali che fece mantenere alta
la tensione tra Usa e Cina dovute anche alla caduta delle torri gemelle del 2001. Alcuni
imprenditori di etnia Han trovavano i territori particolarmente appetibili per aprire le attività. La
riduzione della povertà è uno degli obiettivi più importanti della Cina attuale, portato avanti in
particolare modo da Xi Jinping ԟ ᬪଘ (1953) che subentrerà a Hu Jintao a partire dal 2013. Lo
sviluppo della rete porta sia a nuove forme di scrittura sia a nuovi spazi espressivi:
- Internet e censura;
- Progetto scudo d’oro (jindun gongcheng ᰂૡ ᑕ) o great firewall cinese,
- Partito dei cinquanta centesimi (wu mao dong Բྷ)
Attivismo online, Liu Xiaobo ڝปူ (1955) e la Charta 08 (LIngba xianzhang ᵭكਲ਼ᒍ)
All’interno di queste nuove realtà collochiamo una sorta di attivismo online che vede molti
intellettuali cinesi come protagonisti, tra questi il più celebre è Liu Xiaobo morto nel 2017. Dirige
insieme ad altri colleghi quella che chiama la Charta 08. Qui questi attivisti della cina chiedono il
riconoscimento di alcuni diritti. Questo è il gesto più evidente che trova molta risonanza all’esterno
da parte degli intellettuali cinesi, la regressione è altrettanto decisa e Liu Xiaopo viene arrestato e
nel frattempo l’occidente decide di dargli il nobel per la pace nel 2010. Egli morirà appunto nel
2017 di cancro. In questo decennio si ha un’esasperazione della mercificazione letteraria, ovvero,
pur di vendere si scrive qualsiasi cosa nel tentativo di andare incontro ai gusti del pubblico, al
punto di fare scandalo per farsi pubblicità poiché la censura è molto più allentata. C’è una grande
produzione di romanzi che prendono piede in questo volgere del millennio, il racconto è stata la
forma letteraria preferita anche alla poesia stessa che per secoli ha occupato in cina una posizione
di rilievo. I romanzi sono definiti come narrativa lunga poiché si vendono facilmente. Yu Hua
(17:00) inizia a scrivere romanzi molto lunghi come “brothers” e questa era una cosa strana perché
tutti scrivevano testi molto brevi. Negli anni 2000 emerge l’importanza dei fenomeni letterati (e di
costume). Gli scrittori diventano imprenditori di se stessi, questi scrittori imprenditori sono
personaggi mondani e dello spettacolo. Alcuni scrittori sono delle vere e proprie pop star i quali
animano le riviste di costume e diventano dei trend setter o role models, ovvero uno stile più
giovanile, in questo senso anche la figura dello scrittore è cambiata. Un fenomeno che ha
risonanza molto alta è Meinü zuojia ᗦ ঀ֢ਹ, è una definizione che deriva da Wei Hui. È un
fenomeno iniziato nei primi anni del 2000 e suscita molto scandalo poiché sono giovani, parlano di
sesso, sono spregiudicate e sono “alternative”, ne fanno parte Mian Mian, Wei Hui e Chun Shu (e
altre). Questo è un racconto pseudo autobiografico, esperienza con droghe, musica ed esotismo.
In questi testi sono protagoniste due donne che hanno molti punti in comune con la biografia. Mian
Mian (il cui vero nome è Wang Shen ሴ Ꮙ) nasce a Shangai nel 1970. Inizia a scrivere abbastanza
presto ma poi decide di lasciare gli studi e trasferirsi a Shan Zhe (23.45), una città abitata da
imprenditori dove gira molta droga e lei si lascia un po’ andare finendo in clinica per la
riabilitazione. Scrive racconti fino a quando non trova il successo nel suo brano chiamato
“caramelle” il quale racconta di una donna che dopo il suicidio di un’amica si trasferisce nella
stessa città di Mian Mian. È scritto in una lingua abbastanza semplice. Ha subito immediatamente
una censura perché giudicato pornografico nonostante lei abbia vissuto un bel momento di
celebrità. “Shanghai mon amour” è un documentario in suo onore. Ancora più successo ha avuto
Wei Hui ్ ܣcol suo romanzo Zhou Weihui ޮ్ ܣla quale è una donna che ha studiato e si è
laureata in letteratura cinese. Dopo essersi laureata nel 1995 va a lavorare in radio, come
giornalista o come cameriera fino a quando scrive quest’opera che ha come protagonista una
giovane donna che vive a Shanghai che fa la bella vita tipicamente occidentale e che ha vari
incontri amorosi descritti nei particolari. Le due autrici hanno avuto il merito di dare voce a questa
nuova generazione che si sta affacciando nei primi anni 2000. Un altro fenomeno particolare di
questi anni è il fenomeno letterario che si chiama Balinghou كᵭ )ݸletteralmente “fenomeno post
80”), si riferisce ad una serie di autori nati nel post 80. Questo termine viene utilizzato
indiscriminatamente perché non si riferisce ad una corrente letteraria ma serve solo ad indicare
questa generazione di figli unici appartenente a questa epoca che però danno voce a delle
problematiche date dal nuovo millennio dalla società. Essi affrontano tutti delle tematiche che
diventano centrali di un discorso in un dibattito sulla rivista Beijing wenxue, viene messo in
discussione il Gaokao (il test di ingresso per l’università), un test dalla durata di tre giorni per il
quale le famiglie preparano i propri figli addirittura dalla scuola materna. Si cerca di trovare un
sistema educativo che non si basi solo sulla memorizzazione delle nozioni ma che diventi qualcosa
di utile per il futuro. Il termine Balinghou è riferito a “quelli che hanno avuto successo”. Tramite i
concorsi letterari emergono diversi autori che esordiscono da adolescenti e che provengono dalle
grandi città. Loro descrivono storie quotidiane in maniera semplice, quindi a livello commerciale
hanno un discreto successo. Hanno cosi tanto successo perché danno voce alle problematiche
della loro generazione. Testimoniano la tendenza alla riduzione della sperimentazione linguistica
che aveva caratterizzato la lingua degli anni 80 e 90. Questi fenomeni contribuiscono a decostruire
la figura dello scrittore. La critica disprezza i Balinghou perché li considera più un fenomeno
culturale che letterario. Nel 1999 la rivista Germogli Mengya ៗ ޚannuncia il concorso letterario
“new concept” che premia l’originalità di ciò che viene raccontato. Il premio è l’accesso alle
università più famose e l’immediata pubblicazione. Ovviamente questo concorso ha un enorme
successo e ne escono autori dal calibro di Han Han (1982) , Guo Jingming e Zhang Yueran
(1982).
A volte anche le belle scrittrici vengono inserite nei Balinghou. Con questo termine ci si riferisce
agli scrittori post 80 che hanno ottenuto un grande successo. Un altro fenomeno di questi anni è
l’emergere di una letteratura che avviene soprattutto online. Per questo gli autori accettano i
suggerimenti e ne modificano la trama. Banyan Rongshu xia ಝ ᄍ༿ӥ (sotto l’albero di fico) è un
sito letterario che raccoglie racconti nato alla fine degli anni 80. La letteratura web (Wangluo
wenxue ᗑᕶ) è caratterizzata da una libertà espressiva e una forte interattività con i lettori.
Questo nuovo spazio espressivo fa si che emergano scritture che sarebbero rimaste nell’ombra.
Cai Zhiheng ᠧฬ nel 1969 scrive “il primo contatto intimo”. Egli è un ingegnere che racconta la
storia banale di un primo amore dove però si ha un primo esempio di letteratura che ha un gergo
più giovanile. Anni Baobei ਞজਪᨬ è un’autrice molto famosa che inizia a pubblicare sul web (Li
Jie ۜ . Un altro autore che ha iniziato a pubblicare online è Murong Xuecun ొχ con l’opera
Hao Qun ᗭ “Alla Cina manca un rimedio, giornalismo investigativo”. Beijing Tongzhi ۹ Ղݶப
pubblica Beijing story. Tongzhi è un termine che entra nel lessico cinese con l’avvento del regime
comunista, “compagno” è colui che condivide le stesse ispirazioni e sostituisce tutti i vari
appellativi. In questa opera, Tongzhi oggi indice in quasi tutta la cina l’omosessuale, infatti lo
possiamo vedere anche dalla copertina del libro il quale parla appunto di una storia tra due uomini.
Autori come Mo Yan e Yu Hua toccano temi più delicati come l’aborto selettivo. Yan Lianke ᴍ ᬳ ᑀ
dopo aver lavorato per il governo ha iniziato a scrivere “Servire il popolo”, un romanzo divertente
che attraverso un triangolo amoroso mette in ridicolo il fatto di prendere alla lettera il diktat di un
soldato di servire il popolo. La poesia in questa epoca subisce tanti cambiamenti che hanno
caratterizzato la narrativa. In questi anni si fa più forte la differenziazione tra poesia intellettuale e
poesia popolare che si diffonde grazie ai nuovi mezzi di informazione. Un fenomeno particolare di
questi anni ma che ancora esiste è la poesia operaia o dal basso (dagongren ૡ Ո e dagong
shige ૡᦸྈ). Tanti sono i lavoratori che si dedicano alla poesia, è una poesia che racconta la
vita in fabbrica e che da voce a quella porzione di popolazione che lavora nelle fabbriche. L’isola di
Taiwan è stata sempre abitata da una popolazione aborigena ed è stata per molto tempo un’isola
tropicale abbandonata se non dai pescatori. È sempre stata sotto l’influenza della Cina ospitando
pirati di diverse nazionalità. Nel 1500 i portoghesi arrivano sull’isola di Taiwan che chiamano
“formosa”, ovvero “bella” in portoghese. Essi iniziano a stazionare sull’isola a causa della posizione
strategia per i commerci. Durante la dinastia Ming del 1500 non era permesso stazionarsi nelle
isole ma nel 17° secolo gli spagnoli sostituiscono i portoghesi e successivamente fanno la stessa
cosa gli olandesi (1642-1662). Nel 1644 arrivano sull’isola i lealisti ming, ovvero l’ultima dinastia
cinese che viene scalzata dai mancesi, ovvero dalla dinastia Qing (l’ultima). I lealisti Ming si
rifugiano sull’isola fino a quando a seguito di diverse campagne militari l’impero dei Qing riesce ad
annettere formalmente l’isola di Taiwan alla Cina. La dinastia Qing va dal 1644 al 1911 quando la
rivoluzione Xin Hai (1,09,50) fa crollare l’impero mancese. Ma nel frattempo l’impero Qing viene
indebolito a causa delle potenze europee e degli stati uniti che la indeboliscono cosi come hanno
fatto alcuni conflitti interni. Alla fine del 1800 c’è un fatto molto umiliante, ovvero la prima guerra
sino-giapponese contro il giappone appunto. L’impero dei Qing si accorge che uno stato al quale
avevano insegnato tutto era improvvisamente diventato più forte e più moderno. Tramite il trattato
di Shimono Seki (1:11:45) l’isola di Taiwan viene dato al Giappone, cosi che loro impongono
sull’isola la lingua giapponese e costringe gli abitanti a scrivere e parlare nella loro lingua. L’isola in
questi anni è caratterizzata da continue rivolte. nel 1937 abbiamo una recrudescenza
dell’occupazione giapponese che si conclude con le bombe atomiche su hiroshima e nakasaki che
mettono fuorigioco il giappone e nel frattempo, nel 1945 Taiwan torna alla Cina. Questo ritorno non
è privo di problemi perché il governo repubblicano è molto repressivo e instaura un controllo
militare sull’isola molto stretto. Il 28 febbraio 1947 scoppia una rivolta contro il governo che viene
repressa nel sangue. Sul continente si scontrano i nazionalisti contro i comunisti. Il secondo fronte
unito vede inizialmente vicini nazionalisti e comunisti ma successivamente inizia una guerra civile
fino a quando i comunisti hanno la meglio, riescono a mettere in fuga gli esponenti del partito
nazionalista e Chang Kai Shek (1:16:28) carica un convoglio lunghissimo depredando la città
proibita di molti tesori rifugiandosi a taiwan e continuando il proprio governo nella speranza di fare
ritorno sulla terra ferma. Insieme a lui si sposta una lunga serie di persone, circa 2 milioni di
persone che andranno aumentando. Continuerà a governare sull’isola fino alla sua morte avvenuta
nel 1978 e nel 1975 impone la legge marziale che rimarrà in vigore fino al 1987, gli anni del terrore
bianco. In questi anni rimane forte la tensione tra il governo spostato sull’isola e gli abitanti. A
subentrare è il figlio Zhan Ji Guo (1:19:11) che avvia nel 1978 un processo di democratizzazione
fondando un partito democratico e mettendo fine alla legge marziale, cosi che la vita a Taiwan si
normalizza. Il partito nazionalista era legato agli Usa che da aiuti a Taiwan. In quegli anni diverse
aree dell’aria crescono economicamente. Questo appoggio da parte degli stati uniti crea dei
contrasti fino a quando nel 1978 la repubblica popolare cinese viene riconosciuta da parte degli
usa e questo provoca una rottura dei rapporti che sarà isolata diplomaticamente. Nel 1970 la cina
inizia a far parte dell’Onu togliendo il posto a Taiwan. Nel 1992 si raggiunge il Consensus per cui
Taiwan il governo cinese raggiungono questa uniformità di pensiero che consisiste nel pincipio di
una sola Cina. Tra il 1998 e il 2008 i contatti sono stati molto buoni anche dal punto di vista
commerciale che hanno portato una ripresa di contatti fino a quando si solo allontanati con le
lezioni della prima ministra Tsai Ing-wen o Cai Yingwen ᠧ riconfermata nel 2020 in cui si è
creata una nuova distanza. La letteratura invece si è sviluppata in maniera indipendente rispetto a
quella continentale . Nel 900 la scena letteraria è animata da tre categorie diverse: gli scrittori
nativi, ovvero quelli nati sull’isola e che quindi appartengono a famiglie cinesi trasferite nei secoli
differenti; gli scrittori continentali, ovvero quegli scrittori arrivati sull’isola dopo il 1949 e infine i
cosiddetti scrittori della diaspora, sono scrittori trasferiti in altri paesi come negli stati uniti e che
hanno avuto molta influenza sulla letteratura di taiwan e che scrivono in una lingua che non è il
cinese. La letteratura taiwanese rispetto a quella continentale si differenzia per alcune cose. Negli
anni del terrore bianco c’è una grande censura e un grande controllo di tutta la produzione
letterale, è un controllo che censura gli intellettuali che provano ad avvicinarsi a ciò che sta
succedendo sul continente, per questo ci sono molte opere anticomuniste (fangong wenxue ᬬو
) usate per gettare cattiva luce sul regime comunista. Ci sono storie di drammi familiari e temi
simili. C’è una letteratura accomunata da finalità evidente per la propaganda al governo
nazionalista. Dall’altra parte è presente una letteratura più realista e modernista, nel 1953 viene
fondata una rivista chiamata Jian Tai Shir (1:31:50), ovvero una poesia modernista che ha un
grande successo a Taiwan tanto che in quegli anni nascono altre 2 riviste dedicate alla poesia:
stella azzurra e genesi. Per la narrativa una rivista importante è quella che si chiama ப che
ospita negli anni 50-60 autori realisti che cercano di perseguire un realismo che vuole contrapporsi
a tutto il filone di letteratura sentimentale che aveva caratterizzato gli anni precedenti. Negli anni
60 con la fondazione di una rivista che si chiama “letteratura modernista” si sviluppa questo tipo di
atteggiamento prima a taiwan e poi in cina. Insieme alla letteratura modernista taiwanese ci sia
un’intensa traduzione di opere occidentali come Kafka, Joyce, Woolf e altri che influenzano molto
gli scrittori di questa generazione. In reazione nasce la corrente del nativismo con la letteratura
chiamata xiangtu wenxue Ԡࢿ .Gli autori di questa corrente cercano attraverso storie
fortemente localizzate di rivendicare l’identità taiwanese come un’identità differente dal continente.
Negli anni 80 questo nativismo perde forza mentre in cina nasce una corrente di ricerca delle radici
ricollegabile con la letteratura nativista che aveva preso piede all’inizio degli anni 20-30. Negli anni
80 si riprende il modernismo e si ha un’influenza cosmopolita. Gli autori del continente sono riusciti
a pubblicare le opere a Taiwan proprio perché sono riusciti a pubblicare dei libri senza incorrere
nella censura.
LEZIONE 27 aprile
Prima delle guerre dell’oppio, Hong Kong era un’isola tropicale abitata da un migliaio di pescatori,
essa venne scoperta dai commercianti d’oppio inglese ai quali non era più permesso vendere
questa sostanza. Gli inglesi erano costretti a risiedere solamente a Canton dopo che nel periodo di
transizione, nel pieno del colonialismo inglese cercarono di stipulare dei trattati con i Qing senza
riuscirci poiché Lord McCartney si rifiutò di fare il Kowtow, ovvero tradizionale inchino verso
l’imperatore e quindi la negoziazione non andò a buon fine (1793). A Canton gli inglesi mettono in
piedi un commercio d’oppio che riduce la finanza cinese. Interviene un commissario imperiale che
si chiama Linzi Shu (10:45), distrugge tutte le fonti d’oppio e da qui inizia la prima guerra
dell’oppio. Gli inglesi trovano un punto strategico proprio nell’isola di Hong Kong. Con la prima
guerra dell’oppio la Cina è costretta a firmare una serie di trattati detti inequali proprio perché la
Cina non era posta al pari delle potenze con cui negoziava. Questo trattato è nominato “trattato di
Nanchino” del 1842 con il quale l’isola di Hong Kong viene ceduta alla gran bretagna e diventa un
loro territorio dove essi ne fanno una base per il deposito dell’oppio acquistato dal sud-est asiatico
e venduto in vari paesi. I contrasti continuano a causa della seconda guerra dell’oppio che inizia
nel 1856 e si conclude nel 1870 con un altro trattato chiamato “convenzione di Pechino” e questo
costringe a cedere la penisola di Kowloon davanti all’isola di Hong Kong. Hong Kong diventa una
meta migratoria per i mercanti cinesi alla fine dell’800, loro iniziarono a popolare l’isola perché era
economicamente conveniente per trattare con gli inglesi. L’Inghilterra non si ferma a queste
richieste e dopo la seconda guerra sino-giapponese e nel 1898 si firma una seconda convenzione
con l’impero Qing in cui i britannici chiedono la cessione in affitto dei Nuovi Territori. Questo
accordo prevede che per 99 anni questi territori vadano alla gran bretagna che dopo la scadenza
di questo tempo torneranno alla cina. In questo territorio vige un governo colonialista che porta ad
una segregazione razziale e tensioni sociali che si risolveranno son vari scioperi, i quali rendono la
vita sull’isola non particolarmente felice. Questo razzismo che vige nel territorio di hong kong lascia
spazio alla malavita cinese, in particolare le triadi trovano in questo territorio del terreno fertile per
la prostituzione. Fino a questo momento la popolazione è abbastanza controllata, sempre più
persone trovano che trasferirsi ad hong kong sia una situazione accettabile. Dopo l’occupazione
giapponese del 1941 fanno si che hong kong diventi una meta privilegiata per il flusso migratorio. Il
giappone occuperà varie aree, compreso hong kong che fino al 45 è sotto al governo giapponese,
vengono proibite tutte le festività e le lingue cinesi, qualsiasi cosa fosse di origine cinese veniva
vietato. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, il Giappone non poté avere più un suo
esercito, cosi decise di ritirarsi, la popolazione si era nettamente ridotta e molti cittadini di hong
kong vivono sotto la povertà. Alla fine della guerra la gran bretagna reclama la propria sovranità e
quindi hong kong ritorna sotto governo inglese. Verso il 1949 molti cinesi si trasferiscono qui e a
Taiwan ma con il mancato riconoscimento internazionale della cina e con le varie difficoltà, HK
beneficia di tutto questo contesto diventando una meta intermedia in asia per tutte le attività
commerciali di quegli anni. Tra gli anni 60 e 80 HK diventa un polo industriale che vede crescere il
pil in maniera eccezionale e il paese si specializza nel tessile e in tutto ciò che è elettronica il quale
porta ad un arricchimento notevole che si riflette anche sui cittadini. Nel 1978 HK perderà
progressivamente la sua importanza come polo manifatturiero perché molte industrie saranno
delocalizzate e questo permetto un avvicinamento con la cina continentale, dunque si ha un
grande lavoro diplomatico e nel frattempo nel 1984 si arriva alla dichiarazione congiunta sino-
britannica che prevede che nel 97 HK torni alla cina. Parlando di letteratura, HK viene abitata da
persone di nazionalità cinese e per questo la letteratura ospita una cultura “ibrida” che ingloba
elementi inglesi e cinesi fino a farne un’identità nuova che si distingue un po’ da entrambi. I primi
autori iniziano a scrivere ad inizio 900, essi sono nati cinesi ma soggetti ad un governo inglese,
quindi si ha una ideologia fortemente patriottica a favore della cina. Nel 1949 possiamo identificare
gli scrittori in 2 gruppi: quelli nati in cina ma che sono andati ad HK prendendo la cittadinanza
inglese e quelli nati e cresciuti ad HK. La particolarità della situazione fa si che si sviluppino alcuni
generi letterari che nella cina dei primi anni non trovavano molto spazio, in alcuni casi erano
addirittura proibiti, gli scrittori che scrivono ad HK danno una spinta al genere detto Wuxia ྎׂ, è
un genere tradotto con “cappa e spada”, sono dei maestri di arti marziali che vivono una vita ai
margini riparando torti subiti dalla gente normale o rivendicando torti personali, sono soprattutto dei
personaggi appartenenti alla cina feudale, ovvero quella cina del 10-12 secolo che aveva già reso
popolari questo tipo di personaggi ma che trova nel 900 una spinta anche in altri mezzi, come i film
(bruce lee proviene da qua), il teatro o i videogiochi. È un genere che ancora oggi ha molto
successo e lo deve agli scrittori di HK. Questo genere era proibito in cina comunista perché è
appunto ambientata in una società feudale e rigettata dalla cina di Mao, anche perché fa
riferimento a dei valori dalla realtà confuciana che la cina vuole lasciarsi alle spalle, sono storie di
puro intrattenimento. Gli autori più importanti di questo periodo sono Jin Yong, Liang Yushen e Gu
Long. Dagli anni 50 e 60 a scrivere sono scrittori nati e cresciuti a HK che cercano un’identità
propria, poiché appunto hanno più culture e più sfaccettature. Jin Yong ᰂଽ o Louis Cha Leung-
yun (1924-2018) ha scritto moltissimi romanzi di cappa e spada, ha creato molti personaggi che
sono entrati nell’immaginario collettivo, sono stati tradotti in italiano circa due opere. Altra famosa
scrittrice è Xi Xi ᥜᥜ (1938), si trasferisce con la famiglia molto giovane da Shanghai ad HK e
studia ovviamente l’inglese ed inizia a cimentarsi molti saggi e poesie. L’altra grande scrittrice
molto conosciuta all’estero è Lilian Lee che è famosa per molte opere a tema amoroso, essa è
l’autrice di un libro chiamato “Il sovrano dice addio alla sua concubina” (1985) dal quale ne è stato
tratto un film molto famoso, chiamato “Addio mia concubina”. Questo film ha come protagonista
due attori di teatro. La cultura cinese essendo cosi radicata è rimasta molto forte in molti cinesi
trasferiti all’estero. I cinesi come tutti i popoli del mondo si sono sempre spostati molto, per questo i
vari imperatori hanno mantenuto delle politiche abbastanza severe riguardante gli spostamenti, era
tollerato soprattutto da parte dei commercianti quindi da sempre i mercanti di origine cinese
avevano iniziato a vivere nelle città portuali per commerciare. Questo spostamento dal sud-est
asiatico cambia la propria situazione con l’abolizione della schiavitù e quindi diventa sempre più
forte la richiesta di operai a basso costo, per cui i cinesi iniziano a recarsi sempre più spesso
all’estero lavorando nelle piantagioni, nelle miniere, ecc e vengono definiti con il termine di Hua
Gong (46:33), ovvero “operai cinesi”. Sono cosi tanti alla fine dell’800 che il governo Qing decide di
non operare queste restrizioni cosi severe per i migranti, da qui inizia un flusso migratorio che si
concentra soprattutto verso l’australia e l’America dove i cinesi sono spesso dei braccianti. In
europa questo flusso migratorio inizia più tardi. Negli anni 20 del 900 è un flusso abbastanza
circoscritto che si concentra nei paesi dell’europa del nord, in particolare in francia. In europa
questo flusso migratorio è motivato inizialmente da motivi politici causati dalle tensioni e dalle
guerre ma è inoltre motivato da fattori economici. Essi vengono in europa non per scappare ma
alla ricerca di un successo economico, in particolare gli anni della svolta sono quelli della fine degli
anni 80 perché il governo da il permesso del ricongiungimento familiare all’estero e questo è
favorito anche da alcune politiche interne all’europa stessa. Per quanto riguarda l’italia, la politica
cinese è rimasta abbastanza indifferente fino agli anni 80-90 dove c’è stato un vero e proprio
boom. È un flusso migratorio particolare poiché quello che viene dall’europa proviene da un’area
che si chiama Qing Tien (51:10) che ha come particolarità la lavorazione di una pietra particolare
attraverso la quale i primi migranti si sono ricavati uno spazio per il commercio in europa. Quasi
tutti fanno i venditori ambulanti vendendo cravatte o cappelli e sono concentrati a milano e questa
storia viene raccontata in maniera commuovente da Matteo di monte e Ciairocchi (52:00) in cui il
nonno del primo arriva in italia dalla cina e sposa una donna milanese. Essi hanno creato una
serie di Graphic novel. A prontamoda i cinesi si sono dedicati al commercio per poi aprirsi ad altri
tipi di commerci come la ristorazione. La repubblica popolare cinese ha sempre voluto investire
molto sia dal punto di vista di risorse umane che finanziarie in africa, questa cosa suscita molta
perplessità da parte degli osservatori occidentali. Gli investimenti in africa sono ben mirati avendo
costruito strutture come ospedali. Questo flusso migratorio ha dato vita ad una letteratura che è
oggetto di studi anche a livello accademico, una letteratura che presenta delle difficoltà di
definizione perché viene definita a seconda di come si guarda, principalmente sono definiti come
“cinesi d’oltremare” per indicare i cinesi che vivono all’estero. Se lo scrittore che sta all’estero
scrive in cinese, questa letteratura si chiama haiwai huawen wenxue ၹक़, ovvero
“letteratura in cinese d’oltremare”. Se chi sta all’estero decide di scrivere nella lingua del paese che
lo ospita si chiama haiwai huaren wenxue ၹक़Ո “letteratura dei cinesi d’oltremare”. Nei
circuiti accademici occidentali la questione è trattata diversamente anche per ragioni politiche, per
esempio nei Sinophone studies non si guarda tanto la lingua in cui si scrive ma all’identità. Quindi
negli ultimi anni si sta affermando questo campo che si interessa alla letteratura in lingue cinese
nelle aree del mondo in cui questa lingua è in minoranza, non deve essere per forza il cinese
classico ma può anche essere cantonese o altri dialetti. Un altro termine che inizia a circolare è
“sinosfera”, il quale non si riferisce alla lingua di un’opera ma appunto all’identità cinese, ed è da
qui che si rientra in questa sinosfera. Quando invece le opere sono redatte nella lingua del paese
ospitante viene usato il termine “migrant literature”, un’ulteriore etichetta è quella di “letteratura
della diaspora” liusan wenxue ၞ ව che ha riferimento al popolo ebraico ma che è stata usata
molto anche per il popolo cinese ma indica che lo scrittore si sia trasferito all’estero per motivi
politici. La differenza che possiamo fare è tra scrittori che hanno iniziato a scrivere dopo che si
sono trasferiti in un paese estero e scrittori che hanno iniziato a scrivere prima del loro
trasferimento. L’esempio è quello di Kao Xin Jian (1:03:50), premio nobel che è stato a capo di
tutto il movimento sperimentale che da molti anni vive in francia e Tai Xin Jie (1:04:15) che inizia a
scrivere quando è già in francia. Queste discussioni nascono in primis negli usa. In america
nascono queste Chinese act, una legge contro i cinesi che vietava loro una serie di cose fino a
quando grazie agli studi post-coloniali si è aperto un dibattito molto forte che ha visto protagonisti
questi scrittori. Negli anni 70 nasce un movimento che porta il nome di Asian american writers che
poi avrà delle ripercussioni anche in altri ambiti e sono scrittori che principalmente vivono negli usa
ma continuano a scrivere in cinese. La letteratura sino-italiana: tra i vari autori troviamo tra gli altri
Valentina Pedone. È una serie di autori che come è successo per l’Inghilterra e la francia, sono
italiani che scrivono in cinese o viceversa.
Tian’anmen rappresenta la fine della partecipazione attiva alla politica da parte delle masse. Con
le politiche di apertura e la denazionalizzazione delle imprese e l’invito a gettarsi nel mercato
cambiano la faccia della letteratura, il ruolo dello scrittore, le tematiche, gli stili. Gli anni 90,
nonostante la disillusione dopo Tiananmen rispetto a una società democratica, del diritto di
manifestazione e di parole, sono anni di libertà cime non era stata sperimentata fino ad allora. È
difficile dare una visione univoca rispetto a quel che si affaccia nell’ultimo decennio: è ancora
qualcosa di molto vicino ed è difficile individuare al di là della letteratura di massa capire quali
lavori rimarranno, poi si tratta di un pluralismo di voci che caratterizzano in realtà la letteratura
globale. Sono anni in cui la Cina cerca di inserirsi in uno scenario internazionale, e questo
inserimento da Deng a JZM si inserisce sul serio nelle dinamiche globali. La mercificazione di vari
aspetti della vita, il fatto di dover produrre per guadagnare si riflette sulla produzione degli scrittori,
che devono aiutare nello sviluppo dello stato socialista e per aiutare a costruire il mercato cinese:
negli anni 90 il mercato editoriale cambia, lo scrittore per campare userà utili e temi che attirino il
pubblico, dando spazio a una molteplicità di voci che raccontano modi di vivere, visioni, linguaggi
diversi della Cina degli anni 90 e 2000. È caratterizzata da un grande individualismo, fortemente
autobiografica, come lo era stata quella degli zhiqing negli anni 70; allora però l’autobiografismo
era molto celato, mentre ora si fonde nella fiction del racconto, è molto più esplicito. Gli anni 90
sono gli anni del racconto per antonomasia, in tempi più recenti invece ha lasciato maggior spazio
al romanzo. Gli autori nati negli anni 60-70 e iniziano a pubblicare intorno ai vent’anni, sono quelli
che si autodefiniscono come nuova generazione 新生代 o ultima generazione 晚生代. Questa
narrativa degli anni 90 è caratterizzata da un individualismo importante e da una predominanza
della letteratura urbana, rispetto alle ambientazioni rurali che avevano caratterizzato la narrativa
degli anni post fondazione della Nuova Cina, che aveva come perno contadini-soldati-operai, i
protagonisti veri e propri di quei grandi cambiamenti. Col crescere invece delle città, che cambiano
di nuovo lo stile di vita, inizia a predominare nella narrativa la città, sia come ambientazione che
come topos letterario, personificazione di alcuni valori e caratteristiche, protagonista vera e propria
a volte della narrazione. Tra queste realtà urbane ci sono soprattutto Pechino, Shanghai e Wuhan,
grazie alla penna di alcuni scrittori che cercano di rappresentarle e descriverle in maniera più
vicina possibile alla realtà. Shanghai è protagonista
della narrativa di Wang Anyi, Wuhan usa molto Wuhan e Wang Shuo invece Pechino, per
esempio.
L’altro grande fenomeno è rappresentato dal grande successo commerciale della scrittura
femminile che si distacca da quella maschile rispetto al passato e la ripresa nel teatro sperimentale
e dell’assurdo.
Gli autori sono molto div ersi tra loro.
Wang Shuo è conosciuto per essere un grande sceneggiatore anche, in Italia sono stati tradotti
“Scherzando col fuoco e “Metà fuoco e metà acqua”. Dalla metà degli anni 90 si è dedicato
soprattutto alla televisione.
Bi Feiyu (1964) negli ultimi anni ha incontrato anche in Italia un certo favore. Nasce nel 1964 due
anni prima dello scoppio della rivoluzione culturale, la sua infanzia è caratterizzata da questi anni
turbolenti. Fin da giovane è interessato agli studi umanistici. Comincia poi a scrivere per i giornali,
specialmente a Nanchino, dove risiede. Passa poi a curare una rivista letteraria. Inizialmente è
influenzato dalla corrente della ricerca delle radici, ma comincerà poi a sperimentare nella
narrativa d’avanguardia. La sua opera più celebre è il romanzo scritto nel 2008, “I maestri del
Duina (?)”, un tipo di massaggio antichissimo; in cina si sono delle attività affidate a persone
particolari, ad esempio ai non vedenti, ovvero suonano il violino o fanno i massaggi, perché sono
considerati più bravi. Tutto questo romanzo, tradotto in italiano, è ambientato in un centro
massaggi, e descrive la vita e i rapporti interpersonali in questo centro. L’estratto da “Il
telecomando” racconta della vita moderna nei propri appartamenti e come questa sia vissuta
attraverso il telecomando, molto divertente, ma anche attuale e amaro. Fa pensare al film “Cambia
la tua vita con un clic”. Bi Feiyu continua a scrivere. Dimostra una sensibilità particolare per quanto
riguarda le questioni femminili.
Anche Zhu Wen ha virato dalla letteratura al cinema, a lui viene legato il movimento di rottura. È
nato nel 1967 nel Fujian, in un’area decentralizzata rispetto a quelle del potere. In realtà non si
forma per gli studi umanistici, studia ingegneria e lavora come ingegnere fino a che non decide di
avventurarsi nella letteratura e comincia a scrivere intorno agli anni 90. Scrive una serie di racconti
e romanzi brevi ed esordisce con un romanzo che si chiama “Io amo i dollari” (1994). Qui quello
che l’autore vuole mettere in evidenza proprio come nella vita moderna anche i rapporti
interpersonali hanno un prezzo. Il protagonista ha il difetto di dare un prezzo a tutte le cose e
riportare la cifra in dollari. Questo suo primo romanzo è stato criticato, perché molto forte nella sua
denuncia di una società completamente mercificata. Negli ultimi anni non ha scritto più di tanto e si
è dedicato più alla regia. Esprime bene anche la crisi identitaria che vivono gli scrittori ma anche i
giovani in generale, spinti a formarsi, a fare l’università per poi ritrovarsi, al contrario dei propri
genitori dove non c’è la sicurezza del lavoro, ma invitati a “scendere nel mare” quando magari non
hanno alcuna indole per l’imprenditoria.
Sono anche gli anni in cui la sessualità acquista uno spazio sempre maggiore nella narrativa, avrà
uno spazio senza precedenti, perlomeno nella letteratura contemporanea (mentre ricordiamo che
in età classica c’erano romanzi erotici, soprattutto in epoca Ming).
Qiu Huadong attualmente direttore della Renmin wenxue 人民文学, una casa editrice che da
qualche anno pubblica una volta l’anno una raccolta di traduzioni di letteratura cinese in italiano,
che si intitola “Caratteri”. Tante volte i traduttori vengono scelti da un concorso di traduzione, ultima
veramente realtà rimasta abbastanza viva per i traduttori italiani per avere un po’ un’idea della
situazione della traduzione in Cina. Qiu è originario dello Xinjiang, fin da giovanissimo di dedica
alla scrittura, specialmente con la poesia. Dopo essersi laureato a Wuhan si dedica all’attività
giornalisti e parallelamente alla narrativa. Scrive narrativa un po’ di tutti i tipi e molte delle sue
storie sono ambientate negli anni 90 e tentano di raccontare il cambio della vita di allora,
soprattutto nei giovani, costretti a cambiare le loro prospettive di carriera, reinventarsi per
adeguarsi ai cambiamenti sociali che hanno intorno, creando in questa generazione un grande
senso di spaesamento e un senso di vuoto.
Jia Pingwa è poco conosciuto in Italia perché poco tradotto. Nasce nel 1952 e si fa conoscere
perché molta della sua narrativa descrive la vita di ogni giorno dei contadini nella provincia dello
Shaanxi. Pubblica nel 1993 un romanzo che si intitola “La capitale in rovina” (Fei du) tradotto pochi
anni fa, ma non si è diffuso. Questo libro vende diversi milioni di copie, ma viene censurato subito
perché i lettori lo accusano di pornografia. Nonostante questo il romanzo continua a girare. Questo
grande successo è anche il pretesto sul quale si innesta un dibattito tra intellettuali e scrittori
dell’epoca, perché come era accaduto in passato con romanzi a sfondo erotico, ad esempio “Il
sogno della camera rossa” o il “Jing Ping Mei”, questo romanzo viene considerato proprio un
romanzo erotico che descrive una società molto decadente che è quella dell’ambiente intellettuale
di Xi’an, nello Shaanxi. Gli intellettuali si chiedono se può essere considerato un “Jin Ping Mei”
della modernità o l’autore l’ha scritto solo perché vuole vendere. Per alcuni critici ha un suo valore
letterario. Fece molto scalpore perché la sessualità si mischiava con la vita politica e intellettuali,
che vedeva protagonisti funzionari anche. Questa censura non fa che accendere ancora di più
l’interesse dei lettori. Qualche anno fa è stata riproposta una nuova edizione di questo romanzo
dallo stesso autore, che trovò l’escamotage grafico di sostituire l parti più spinte con dei quadratini
al posto dei caratteri cinesi, permettendo al romanzo di vivere ancora. Molti altri scrittori censurati
negli anni 90 e 2000 pubblicano le loro opere a Taiwan, in caratteri non semplificati come usa lì.
Questo romanzo vuole raccontare il passaggio dalla tradizione, da una società arretrata alla
modernità. A partire dal nome del protagonista tutto ha un po’ un senso e si lega al passato
culturale della Cina e al romanzo classico: si chiama Zhuang Zijie (da Zhuangzi jie, “la farfalla di
Zhuangzi”), come a voler suggerire al lettore che quel che vene raccontato è al limite della realtà o
addirittura proprio un sogno. Non c’è un vero e proprio intreccio come nel romanzo classico, ma
delle scene, che descrivono per lo più atti sessuali, che scandiscono il racconto. Questo romanzo
esce nel 1993, Jia Pingwa continua a scrivere, riprendendo una scrittura neorealista, affrontando
soprattutto tematiche come l’urbanizzazione forzata e l’alienazione da essa derivata.
Altro scrittore che esce dagli schemi è Wang Xiaobo (1952-1997), non molto conosciuto in Cina.
Non si forma come scrittore, ma compie studi scientifici. Allo scoppio della rivoluzione culturale è
uno zhiqing e viene mandato nelle campagne. Ha fatto in gioventù diversi lavori manuali e grazie ai
suoi studi riesce a recarsi negli usa, dove frequenta u master di letteratura. Si fa notare sul serio
per la prima volta nel 1991, con il racconto “L’età dell’oro”, in cui racconta dei zhiqing, mettendo in
luce in maniera più critica quanto la vita degli individui era stata forzatamente invasa e violata dalle
politiche del tempo. Wang Xiaobo raggiunge il successo, secondo alcuni critici, perché era molto
esplicito per quanto riguardava la sessualità. La sua narrativa è perlopiù fantascientifica, genere
allora nuovo e non in voga, per cui non ha ricevuto l’attenzione meritata, anche perché morto
prematuramente di un attacco di cuore. Sono state pubblicate anche delle lettere d’amore sue.
Con l’avvento della Nuova Cina cambia la situazione della donna a livello sociale, una delle prime
preoccupazioni del nuovo governo era stata quella di dare diritti paritari alle donne. La riflessione e
i movimenti delle organizzazioni femministe cinesi era molto cresciuto negli anni, rimanendo
sempre circoscritto alla Cina. Nel 1995 c’è la Quarta conferenza mondiale delle donne, che s tiene
a pechino. Questo confronto segna l’inizio per alcuni del cosiddetto “Nuovo femminismo cinese”.
c’è una scrittura in questi anni che acquisisce caratteristiche proprie, è una letteratura femminile. Si
parla di scrittrici del privato (siren xiezuo 私人写作 o gerenhua xiezuo 个人化写作). Queste
scrittrici, attraverso la narrativa, cercano di dare una propria visione della realtà, contrastando lo
sguardo maschile che per secoli aveva dominato la scrittura. Non sono poche le scrittrici donne
che scrivono in Cina nel corso dei secoli, sebbene un numero esiguo in confronto a quello degli
uomini. Le donne, per adeguarsi ai dictat che venivano dall’alto, non avevano mai dato voce
veramente all’identità femminile, ma queste scrittrici ora cercano un’identità femminile che si
esprime attraverso una sessualità mai raccontata dalle donne stesse. Osano ancora di più,
affrontano tabù, della loro sfera privata, toccando gli argomenti dell’intimità femminile,
dell’omosessualità femminile, dell’autoerotismo ecc. come in altri paesi di stampo patriarcale
l’omosessualità può essere accettata, ma l’omosessualità femminile è sempre meno accettata di
quella maschile.
Le maggiori scrittrici degli anni 90 e forse anche oggi sono:
- Wang Anyi (1954). Quando comincia a scrivere è ricollegabile alla letteratura delle radici,
anche se poi vi si discosta. Anche lei era una zhiqing, la sua infanzia e giovinezza sono scandite
dai moti rivoluzionari. Una volta tornata si stabilisce a Shanghai, la sua città. Esordisce a inizio
anni 80 con il romanzo “Il piccolo borgo dei Pao”, collegato alla corrente della ricerca delle radici e
premiato come Romanzo dell’anno nel 1985. Parla della vita di una comunità, di un villaggio,
completamente indifferente a tuti i cambiamenti che stanno avvenendo intorno, per cui si arrocca
sui valori tradizionali senza farsi intaccare dalla modernità. Wang Anyi è un’autrice molto prolifica,
affronta più tardi i temi di amore e sessualità. Ha fatto scandalo con la “Trilogia dell’amore”, che l’a
fatta affermare come autrice. Si è molto interessata alle questioni femminili, anche scrivendo saggi
sulla questione dell’identità degli individui. Oggi continua la sua attività letteraria sebbene sia stata
un po’ oscurata da altre autrici.
- Fang Fang (pseudonimo di Wang Fang, 1955) predilige Wuhan. Ha un’estrazione
particolare, nasce da una famiglia di accademici a Nanchino, ma da piccola si trasferisce a Wuhan.
Si laurea in Letteratura cinese comincia a scrivere da giovanissima. Viene considerata
contemporaneamente rappresentante della letteratura sperimentale e neorealista. È caratterizzata
da una continuità a partire dagli anni 70, ai suoi esordi. La sua scrittura vive di tre fasi diverse: una
fase ottimista, una fase che è una svolta per stile e contenuti, e una terza fase matura, che la
consacra alla letteratura cinese. Con il suo “Diario di Wuhan” ha tenuto nota dei 60 giorni di
lockdown di Wuhan, raccontando le piccolezze della quotidianità a partire da un diario tenuto
online, le cui pagine sono scomparse poi. Aveva le caratteristiche di essere interattivo, perché gli
utenti lo commentavano via via. Questa apertura dei testi è frutto della letteratura web,
irriproducibile sul cartaceo (scrittura chiusa). Diventa poi una testimonianza importante di quello
che poi è stato i lockdown arrivati in tutto il mondo. È stato immediatamente tradotto in inglese e
poi stampato anche in italiano.
- Xu Xiaobing nasce a Pechino, i suoi primi anni di vita sono molto tristi, anche lei è una
zhiqing, è una donna di grande cultura, di ampie vedute, che ha scritto anche per televisione e
teatro. I suoi romanzi si concentrano sulla esperienza, sulla sensibilità e la visione femminile del
mondo. Molti dei suoi racconti e romanzi hanno come protagonista una donna, si cui il lettore può
seguire il processo di maturazione. Un racconto del 1993 narra di una tredicenne che per la prima
volta ha il ciclo e questo passaggio naturale viene descritto in modo dettagliato e legato tramite il
colore rosso all’attività politica dalla quale questa ragazza è circondata. A lei si lega la corrente
della scrittura individualistica.
- Lin Bai è legata alla scrittura del privato. Pseudonimo di Lin Baiwei, esordisce con la poesia
nel 1975, ma dopo aver pubblicato una raccolta di poesie si scopre che aveva copiato e la sua
carriera di autrice subisce una brusca interruzione e ci metterà un po’ di anni a riprendersi da
quest’onta. Finirà per laurearsi in Biblioteconomia. Pubblica dei racconti che in maniera cruda ed
esplicita descrivono l’autoerotismo. Un suo racconto parla di una sorta di rapporto erotico tar una
padrona e il suo cane.
Altro filone è la letteratura urbana: la città diventa una sorta di topos letterario. Questa
organizzazione selvaggia e lo spostamento di massa sconvolge la vita delle persone, insieme ai
mutamenti economico-sociali e va a sgretolar una società i cui valori fondanti si fondavano sulla
vita contadina, comunità che fanno rete e famiglie allargate. Non esiste neanche più la rete che il
comunismo forniva a livello capillare. Scompaiono le danwei, le unità di lavoro che avevano il
compito di darti la casa, fornirti il sostegno necessario nella vita, come anche perdono di potere i
comitati di quartiere, che esistono però anche oggi.
La città detta nuovi stili di vita. Oltre l’80% delle opere scritte dopo il 1985 hanno come centro la
città.
Questa nuova realtà e questi nuovi stili di vita si scontrano con la necessitò di sopravvivere, così
come la popolazione detta fluttuante, cioè la popolazione migrata che va in città per ottenere lavori
stagionali ma che non ha il cosiddetto hukou 户口, ovvero il permesso di residenza, per cui non
hanno accesso ai servizi base, come istruzione, sanità ecc. anche all’interno delle città viene a
crearsi una scissione tra nuova borghesia/nuova classe media e la popolazione che vive ai
margini.
La città ha proprio un’identità propria in questi romanzi.
Nasce un movimento che si chiama “Rottura”, promosso in primis da Zhu Wen, che somministra
agli scrittori un sondaggio, attraverso il quale vuole misurare in che percentuale e in che modo
siano influenzati dall’eredità lasciata da Lu Xun, dal movimento del 4 maggio, dalla critica
contemporanea e dalla sinologia. Vengono somministrati a una sessantina di scrittori e i risultati
dicono che la maggior parte non ha avuto quasi nessuna influenza da Lu Xun e dalla letteratura
estera e di esser abbastanza indifferenti a ciò che critica e sinologia dicono. Questo costituisce
proprio una rottura, perché gli scrittori si ritengono completamente distaccati da ciò che è venuto
appena prima culturalmente, mentre in passato la bravura di un autore era misurata sulla base
della sua capacità di prendere temi vecchi e dargli nuova guisa. Non credono più in un amissione
dell’intellettuale e nel suo impegno politico. Questo sondaggio è la prova di questo cambiamento
epocale della figura dello scrittore. Questa presenza del mercato nella scrittura comincia ad essere
tanto importante. Wang Shuo aveva già detto provocatoriamente che se lui scriveva era per
acquistare fama e profitto.
Siamo nei primi dieci anni del nuovo millennio: decennio 2000-2010.
Per quanto riguarda la politica, il piano quinquennale lanciato nel 2001 ribadisce l’obiettivo di
rafforzare l’agricoltura e lo sviluppo delle regioni occidentali, quelle rimaste più indietro nel
processo di modernizzazione del paese. Era stata lanciata una politica che si chiamava Go West,
per cui il governo spingeva attraverso degli incentivi le popolazione ad andare e investire. Questo
Go West era stato poi sostituito da una politica più ampia, quella della Nuova Via della Seta, che
passa proprio attraverso queste regioni occidentali. Questo piano quinquennale prevedeva forti
investimenti sul piano tecnologico e dell’istruzione. Molte aziende anche straniere delocalizzano la
produzione dei propri prodotti in Cina, questi migliora il know how dei cinesi, per cui i chip dei
computer e altre tecnologie specifiche dello high tech, vengono prodotte in Cina per molte grandi
aziende occidentali. Negli anni 2000, la Cina entra nel WTO, che proietta la Cina a livello
internazionale in maniera paritaria e che la rende più protagonista non solo delle politiche
economiche ma anche della scena politica internazionale. Questo fa sì che ci sia anche
un’accelerazione della globalizzazione, tanto che la Cina degli anni ‘90 e quella del 2010 sono due
Cine completamente diverse. Nel 2002, durante il 16esimo congresso del comitato centrale del
PCC, c’è un cambiamento ai vertici con quella che viene chiamata Quarta generazione dei Leader,
rappresentata dalla nomina di Hu Jintao come segretario del partito. Sarà affiancato da Wen
Jiabao e più avanti sostituito da Xi Jinping. Durante il Congresso del 2002, vengono evidenziati
alcuni problemi che la globalizzazione, il socialismo con caratteristiche cinesi stanno evidenziando:
si fa sempre più grave la disoccupazione, si rileva l’instabilità sociale in alcune zone (nascono dei
disordini in diverse parti del paese, poco documentati perché messi a tacere, ad esempio in
Xinjiang, in Sichuan, nelle campagne a causa di problemi legati all’inquinamento che si
ripercuotevano sulla vita delle persone), la disparità tar i cittadini a livello di reddito (alcuni si
iniziano a arricchire notevolmente, mentre nelle campagne il reddito era bassissimo: uno degli
obiettivi fondamentali della Cina di Xi Jinping è la scomparsa della povertà, attraverso la cosiddetta
Economia a Oliva, i cui benefici ricadano più possibile sulla fascia media, riducendo la quantità di
persone super ricche e super povere). Gli obiettivi posti a inizio 2000 sono lo sviluppo economico,
la crescita del PIL, che permetterà alla Cina di superare la Germania dopo alcuni anni; l’apertura
verso l’estero e l’attenzione all’edificazione di una società non solo di una società i cui beni
materiali siano ben distribuiti, ma anche a livello spirituale: gli anni ‘90 avevano messo in luce
come questo disorientamento creato dalla trasformazione della società con l’entrata in
un’economia di mercato. Inoltre viene posto come obiettivo lo sviluppo della cultura nazionale: gli
Istituti Confucio nascono proprio in questi anni e si diffondono in tutto il mondo.
La cina raccoglie tantissimi successi e comincia a essere percepita all’estero in maniera diversa.
Dopo il covid tutt questa nuova percezione si è ridotta, come anche allora venne ridotta dallo
scoppio della Sars nel 2002. Inizialmente venne gestita male dal ministro della sanità, che si
affrettò a tranquillizzare sul fatto che il governo avesse tutto sotto controllo. Venne chiuso tutto e
fornite mascherine per isolare ka diffusione. Si ebbero in qualche mese qualche centinaio di morti
in tutto. Era un’infezione polmonare, chiamata in cinese “polmonite atipica”. LA Sars si diffuse più
che altro in Cina e sud est asiatico. La teoria dell’ascesa pacifica (heping jueqi 和平崛起) o dello
sviluppo pacifico (heping fazhan 和平发展) viene legata al governo di Hu Jintao, ma si devono a un
altro teorico, Zhen Pijian (?). La volontà di crescita in tutti gli ambiti, sociale, politico, delle
infrastrutture, bellico, scienza, non voleva essere fatto in modo aggressivo. Era un concetto al
centro di molti dibattiti, e rientra nel concetto più ampio di “soft power”, il potere che fa leva sulle
proprie radici culturali per imporsi, attraverso un potere, una fascinazione non aggressiva. Molti
detrattori della Cina hanno visto non di buon occhio gli Istituti Confucio ,ad esempio, dicendo che
era una operazione di soft power per diffondere valori della società cinese.
In questi anni il partito si interroga su come rafforzare la sua capacità di guidare il paese. Il
discorso teorico si concentra sul concetto di sviluppo scientifico, che viene fatto proprio dal PCC,
che lo inserirà nel suo statuto, come era stato fatto dal pensiero di Mao, con il concetto delle tre
rappresentanze di JZM. Bisogna pensare a una crescita facendola in maniera scientifica, capendo
quali sono costi e benefici di un tale sviluppo. Se fino ad allora lo sviluppo non era stato controllato
ed era aumentato in maniera sviluppata, questo concetto viene ora preso in considerazione per le
politiche future.
Un altor concetto caro a Hu Jintao è quello della “politica armoniosa”, insisteva sul fatto d creare
una società modello dove gli squilibri sarebbero stati ridotti e la ricchezza sarebbe stata distribuita
in maniera più uniforme. Ha cambiato nome nella Cina odierna, ma il concetto è lo stesso. Gli anni
2000 sono segnati anche da un altro evento importante, che ha avvicinato ancor più la Cina al
resto del mondo: nella letteratura italiana, il cinese ha sempre rappresentato l’”altro” assoluto, su
cui la letteratura ha da sempre costruito di tutto; con le olimpiadi di Pechino queste distanze si
accorciano notevolmente. Tra 2007 e 2008 ci sono varie proteste in Tibet, nel Gansu, nel Qinghai
e nel Sichuan. Nel Sichuan ci sarà a maggio 2008 un terribile terremoto che farà tantissime vittime,
a pochi mesi tra l’altro dall’inaugurazione delle Olimpiadi, che erano come una sorta di debutto sul
piano internazionale. Furono un grande successo da tanti punti di vista, ma l’apertura dei giochi
era stata preceduta da varie polemiche, perché il governo aveva sedato in vario modo queste
proteste, e gli usa avevano detto che era una minaccia dei diritti umani. Molti politici avevano
minacciato di non partecipare. Lo slogan era “tong yi de shijie, tong yi de mengxiang” 同一的世界
同一的梦想 (one world, one dream).
Uno degli obiettivi fondamentali su cui il PCC si focalizza, in teoria raggiunto l’anno scorso, è
quello della riduzione della povertà, perché la Cina fino a qualche anni fa veniva classificata come
paese in via di sviluppo, perché accanto a realtà come le megalopoli, ci sono sacche di povertà
estese. In questi anni si ha l’avvento di Internet in Cina in maniera importante. Lo sviluppo della
rete porta sia nuove possibilità sia a contromisure prese dal governo per arginare questi nuovi
spazi che sembrano incontrollabili. Va avanti quindi anche una censura che si fa sempre più
attenta rispetto alla rete. Ad esempio, viene inaugurato il “Progetto scudo d’oro” (jindun gongcheng
金盾工程) o Great Firewall cinese, per cui le ricerche sono filtrate. Questo è stato anche il motivo
per cui Google lascia la Cina, per non accettare queste politiche che regolavano la navigazione.
Allo stesso tempo c’è stato questo fenomeno del “Partito dei cinquanta centesimi” (wu mao dang
五毛党) , ovvero le persone che hanno il compito di monitorare costantemente la rete e togliere i
contenuti sgraditi. Il nome deriva dal fatto che 50 centesimi era il compenso orario di queste
persone. Nasce in questi anni anche una attivismo politico che si fa online.