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Paniere Storia Contemporanea I e domande


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Storia Contemporanea (Università telematica e-Campus)

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01. Dove avvenne l'incidente che divenne la causa dello scoppio del I conflitto mondiale?

a Sarajevo

02. Quando scoppiò la I guerra mondiale?

nel 1914

03. Chi fu ucciso nel giugno 1914 a Sarajevo?

Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico e la moglie Sofia di Hohenburg

04. Giovanni Giolitti di fronte allo scoppio della I guerra mondiale e ad un eventuale ingresso
dell'Italiain guerra quale atteggiamento assunse?

neutralista

05. Al momento dello scoppio della I guerra mondiale l'Italia di quale alleanza faceva parte?

della Triplice Alleanza

06. Quale fu la durata temporale della fase del centrismo in Italia?

1948 - 53

07. Mario Scelba era :

un esponente politico DC

08. Quali tra i seguenti schieramenti si espressero a favore dell’entrata dell’Italia nella I Guerra
Mondiale?

neutralisti e interventisti

09. In seguito all'incidente di Sarajevo nel giugno 1914 quale fu l'evoluzione degli eventi?

l'Austria nel luglio 1914 inviò un ultimatum alla Serbia ritenuta responsabile politica

dell'accaduto

10. Allo scoppio della I guerra mondiale l'Italia entrò in guerra?

no, si dichiarò neutrale

11. Quale fu l'atteggiamento prevalente assunto dai Partiti socialisti europei di fronte allo scoppio
dellaI guerra mondiale e alla scelta dei diversi governi europei?

in grande maggioranza i Partiti socialisti dei diversi paesi europei appoggiarono le scelte
interventiste compiute dai rispettivi governi

12. Che ruolo ricopriva Benito Mussolini nel PSI allo scoppio della I guerra mondiale?

era direttore dell' "Avanti!" , l'organo di stampa del

PSI

13. Nell'ambito della divisione tra interventisti e neutralisti, che si era venuta a creare nella
classepolitica e nella società italiana in occasione dell'ingresso in guerra del paese, quale
schieramento risultava maggioritario in Parlamento?

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i neutralisti

14. Nell'ambito del dibattito apertosi in Italia allo scoppio della I guerra mondiale e di
fronteall'eventualità di un ingresso dell'Italia in guerra, da chi era composto lo schieramento dei
cosiddetti "interventisti democratici"?

repubblicani, radicali socialriformisti di Leonida Bissolati, irredentisti, alcuni intellettuali di


orientamento democratico come Salvemini

15. In occasione dello scoppio del I conflitto mondiale e di un eventuale ingresso in guerra
dell'Italia, laclasse politica e l'opinione pubblica italiana si divisero in due schieramenti contrapposti:
neutralisti e interventisti. Chi faceva parte degli interventisti?

gli interventisti democratici , i sindacalisti rivoluzionari, i nazionalisti, i liberali conservatori che


avevano in Salandra e Sonnino un loro punto di riferimento

16. Quali paesi furono legati dal Patto di Londra?

L'Italia, la Francia, l'Inghilterra e la Russia

17. In occasione dell'eventualità di un ingresso dell'Italia nella I guerra mondiale, l'opinione


pubblica ela classe politica italiana si divise in due schieramenti contrapposti neutralisti e
interventisti? Chi faceva parte dei neutralisti?

socialisti, liberali giolittiani, cattolici

18. Quale alleanza politica sosteneva i governi centristi in Italia?

la Democrazia Cristiana, il Partito socialdemocratico, il Partito Repubblicano Italiano, il Partito Liberale


Italiano

19. Quando nacque la III Internazionale o Internazionale Comunista?

nel 1919 a Mosca

20. Quando i fascisti entrarono nei "blocchi nazionali"?

nel 1921

21. Quando nacque il PSU , Partito Socialista Unitario e chi promosse la sua costituzione?

nacque nel 1922 e i socialisti riformisti guidati da Turati, Prampolini e altri promossero la sua
costituzione, Giacomo Matteotti ne divenne il Segretari

22. Che cosa erano i "blocchi nazionali" costituiti in Italia negli anni Venti?

erano liste elettorali di coalizione composte da liberali, conservatori, democratici e fascisti, promosse
dalla classe liberale nella sua maggioranza e da Giolitti per arginare la prevedibile crescita dei partiti di
massa

23. Quando e in quali circostanze avvenne la caduta di Mussolini?

nell'aprile del 1943 per volontà del Re

24. Quando si fermò in Italia il 1° Governo di Unità nazionale?

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aprile del 1944

25. Quali partiti componevano il CLN in Italia?

Il PSIUP, il PCI, la DC, il PLI, il PD'A, la Democrazia del Lavoro di Bonomi

26. Da chi fu presieduto il CLN?

Da Ivanoe

Bonomi

27. Da chi fu presieduto il I governo di Unità Nazionale?

da Pietro Badoglio

28. Quando fu costituito il Gran Consiglio del Fascismo?

nel 1922

29. Quando avvenne la cosiddetta "secessione dell'Aventino"?

nel 1924

30. Cosa significa URSS?

Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche

31. In URSS quando viene introdotto il I Piano Quinquennale?

nel 1929

32. Che cosa è un Soviet?

un consiglio, un organismo di rappresentanza diretta dei lavoratori, operai e

contadini

33. Quando nacque l'URSS?

nel 1922

34. Verso quale paese Hitler decise di rivolgere in prima battuta i suoi propositi espansionistici?

l'Austria

35. Quando furono approvate in Italia le leggi "fascistissime"?

tra il 1925- 26

36. Quando decise Hitler di reintrodurre la coscrizione obbligatoria?

1935

37. Chi tra i seguenti rappresentanti dell'intellettualità italiana era contrario all'intervento
dell'Italianella I guerra mondiale?

Benedetto Croce

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38. Chi era il direttore molto influente e interventista del Corriere della Sera al momento dello
scoppio della I guerra mondiale?

Luigi Albertini

39. Quando nacque e da chi fu fondato il Partito Socialista Rivoluzionario di Romagna?

nel 1881 da Andrea Costa

40. Chi fu il primo deputato socialista ed essere eletto in Parlamento? Quando fu eletto?

Andrea Costa che fu eletto nel 1882

41. Quando si costituì la II Associazione Internazionale di Lavoratori o II Internazionale?

nel 1889

42. Quale espressione o motto si può associare specificamente ad Andrea Costa?

"Andare al popolo"

43. Perché è importante per la storia della socialdemocrazia europea il Congresso di Erfurt del

1891?

Nacque il Partito Socialdemocratico Tedesco (SPD) che assunse un programma elaborato da Karl
Kautsky con il consenso di Engels, ispirato all'ideologia marxista, che assunse gli obiettivi della
socializzazione dei mezzi di produzione e scambio, la lotta parlamentare associata a quella sindacale
per l'emancipazione dei lavoratori e che divenne il riferimento di tutti i partiti della II Internazionale

44. Quando e da chi fu fondata in Germania l'Associazione Generale degli Operai Tedeschi?

nel 1863 da Ferdinand Lassalle

45. Quando, dove e da chi fu fondato il Partito Socialdemocratico dei Lavoratori in Germania?

nel 1869, ad Eisenach, da August Bebel e da Wilhelm

Liebknecht

46. Quando e come si costituì in Germania il Partito Socialista dei Lavoratori?

si costituì nel 1875 al Congresso di Gotha, dall'unione tra l'Associazione Generale degli Operai tedeschi
e dal Partito Socialdemocratico dei Lavoratori, entrambi perseguitati da Bismarck

47. Quando e dove si costituì la Federazione Nazionale dei Lavoratori della Terra?

nel 1901 a Bologna

48. Chi dirige la FNLT?

La socialista Argentina Altobelli

49. Con l'espressione "grande città" nell'Europa di metà Ottocento si intendeva :

un centro con almeno 100.000 abitanti

50. Che cosa era il Trade Union Congress ?

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una Confederazione che in Inghilterra riuniva i rappresentanti delegati di tutti i sindacati più
importanti che si costituì nel 1868 come nucleo fondante del movimento operaio inglese

51. Quale dei seguenti aspetti caratterizzava gli esordi del movimento operaio inglese?

il movimento operaio inglese non era presente in Parlamento con propri rappresentanti ma era
caratterizzato dalla presenza di una forte struttura sindacale di mestiere

52. Come può definirsi la "coscienza di classe" ?

la consapevolezza emersa tra i lavoratori di vivere una condizione di vita e di lavoro in comune
insieme all'emergere di una decisa volontà di riscossa, di riscatto attraverso la via dell'associazione
dalla propria condizione di lavoro, di miseria, di subordinazione e sfruttamento

53. Nel corso dell'Ottocento quali dei seguenti fenomeni contribuirono ad avviare il processo
storicodell'urbanesimo?

lo sviluppo industriale e la rivoluzione dei trasporti che determinarono un enorme movimento


migratorio dalle campagne alle città

54. Chi promosse la costituzione della Lega Socialista Milanese?

Filippo Turati e Anna Kuliscioff

55. In quali paesi intorno agli anni '40 dell'Ottocento la popolazione urbana superava quella rurale?l

la Gran Bretagna

56. Chi tra i seguenti militanti si attivò per promuovere la crescita del movimento internazionalista
in
Italia ?

Costa, Cafiero, Malatesta

57. A quale di queste figure si può associare l'espressione "né Dio, né padrone, né patria!"?

a Bakunin

58. Quando nacque il movimento fascista?

nel 1919

59. Con l'espressione "Destra Storica" si indica:

Un gruppo politico di orientamento liberale che rappresentò la prima classe dirigente italiana e che fu
al governo del paese dal 1861 al 1876

60. Che cosa furono le squadre di azione fasciste?

squadre armate, spesso composte anche di ex- combattenti, che agivano con la violenza
contro gli oppositori

61. La "notte dei lunghi coltelli" fu:

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un episodio accaduto nella notte tra il 29 e il 30 giugno del 1934 in Germania; fu un'opera di
epurazione armata avvenuta per mano delle S.S ai danni delle S.A. (squadre d'assalto) e voluta
personalmente da
Hitler

62. La Repubblica di Weimar che assetto istituzionale aveva?

era una Repubblica parlamentare , federale con un Presidente della Repubblica eletto a suffragio
universale diretto

63. Come si comportarono i socialisti italiani in occasione della votazione in Parlamento sull'entrata
inguerra dell'Italia?

i socialisti votarono contro la scelta interventista del Governo, confermando ancora la loro
posizione di contrarietà assoluta alla guerra

Quale tra questi eventi si rivelò determinante per l’affermazione del Nazismo in Germania?

La crisi economica internazionale del

'29

64. Il Partito Nazionalsocialista Tedesco si costituì?

nel 1920

65. Quando il movimento fascista si trasforma in Partito Nazionale Fascista?

nel 1921

66. Quando Mussolini assunse poteri da dittatore?

nel 1925

67. Chi furono i fondatori del Partito dei Lavoratori Italiani?

Filippo Turati, Anna Kuliscioff, Camillo Prampolini

68. Il Partito dei Lavoratori Italiani nacque da :

una frattura fra socialisti e anarchici e operaisti attestati su posizioni intransigenti che negavano i
metodi di lotta legale esperibili anche nelle istituzioni politiche e costituzionali di uno Stato borghese
ormai avviato verso forme rappresentative liberaldemocratiche

69. Alla riunione di fondazione della I Associazione Internazionale dei Lavoratori da chi
erarappresentato il nascente movimento operaio italiano ?

da un delegato di Mazzini, sostenitore di un indirizzo di radicalismo democratico non

socialista

70. A Genova nel 1892 si costituì:

Il Partito dei Lavoratori Italiani

71. Di quale corrente era esponente Mussolini nel 1912?

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era esponente di una corrente

rivoluzionaria

72. Prima di costituire i Fasci di Combattimento Mussolini era :

socialista

73. Nel 1912 Mussolini di quale testata giornalistica era direttore?

dell'"Avanti"

74. Quali partiti componevano l'alleanza di Fronte Popolare nel 1948?

IL PCI e il PSI

75. Quale fu una delle prime imprese dei fascisti?

l'incendio della sede del giornale socialista

"Avanti!"

76. Cha natura aveva la Triplice Alleanza?

Era un patto militare di natura difensiva e segreta

77. Chi era stato il principale fautore della conclusione del Trattato della Triplice Alleanza?

Il Cancelliere tedesco Bismarck

78. Perché Bismarck era stato il principale fautore del Trattato della Triplice Alleanza?

il fine perseguito da Bismarck era quello di isolare la

Francia

79. Perché la concezione di socialismo di Marx si definisce scientifica?

perché questa concezione di socialismo era il risultato di uno studio scientifico, di un'analisi
economica condotta da Marx sul sistema di produzione e distribuzione capitalistico

80. Quale fattore secondo Marx rappresentava il vero elemento di forza della classe proletaria?

la solidarietà di classe, derivante dalla condivisione della stessa condizione di lavoro nelle fabbriche
e che appunto dalle fabbriche era suscettibile di estendersi alla nazione e sul piano internazionale

81. Chi fu il principale collaboratore di Karl Marx?

Friedrich Engels

82. la dottrina del materialismo storico fu :

il risultato dello studio e della critica delle elaborazioni teoriche più avanzate della cultura del
tempo e in particolare del pensiero di Hegel, degli economisti classici inglesi e del socialismo
francese

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84. "Il Manifesto del Partito Comunista" proponeva :

una nuova concezione della storia e un programma

politico

85. Cosa significava per l'Italia l'adesione alla Triplice Alleanza?

l'adesione alla Triplice Alleanza rappresentò per l'Italia la via per uscire dall'isolamento internazionale
ma significò anche una rinuncia implicita alle terre "irredente" come il Trentino e la Venezia Giulia

86. Quando morì Vittorio Emanuele II di Savoia?

1878

87. Francesco Crispi

era siciliano ma di origini albanesi, fu il primo meridionale a guidare il governo del paese; era
massone , fortemente anticlericale; da ex mazziniano era divenuto un sostenitore della monarchia
nella quale individuava una garanzia per l'Unità nazionale

88. Quale aggettivo definisce in maniera più appropriata la politica seguita da Francesco Crispi alla
guidadel governo? contraddittoria e con alcune peculiarità

89. La linea politica seguita da Francesco Crispi alla guida del governo:

aveva aspetti contraddittori, conciliava infatti elementi autoritarismo, propositi di razionalizzazione e


di apertura sul piano sociale

90. Quale fu la durata del I Governo di Francesco Crispi?

1887- 1891

91. Chi sostituì Agostino Depretis alla guida del governo italiano nel 1887?

Francesco Crispi

92. Chi successe a Vittorio Emanuele II di Savoia alla guida del Regno D'Italia ?

Umberto I di Savoia

93. Per quanti anni Umberto I di Savoia fu Re d'Italia?

dal 1878 al 1900

94. Secondo la teoria del materialismo storico :

i rapporti di produzione sono la base della struttura sociale, delle forme politiche e degli orientamenti
culturali

95. Quando e dove fu pubblicato "Il Manifesto del Partito Comunista?"

a Londra nel 1848

96. La tassa sul macinato fu introdotta:

Dalla "Destra Storica"

97. La" Destra Storica" come classe dirigente :

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si adoperò per realizzare l'unificazione amministrativa e legislativa del paese, promosse


l'accentramento amministrativo, l'incremento delle comunicazioni ferroviarie e conseguì l'obiettivo del
pareggio del bilancio

98. La "Sinistra Storica" rappresentò la classe dirigente italiana nell'arco temporale compreso tra:

fra il 1876 e il

1887

99. Quale tra i seguenti personaggi politici rappresentava un riferimento per la "Destra Storica"?

Camillo Benso Conte di Cavour

100. Quale era l'orientamento politico e ideale della "Destra Storica"?

Liberale

101. In Italia quali schieramenti politici si fronteggiarono alle elezioni politiche del 1948
contendendosi i voti dell'elettorato?

Il Fronte Popolare e uno schieramento capeggiato dalla DC comprendente anche i partiti laici minori
(PSLI e
PRI)

102. Il brigantaggio fu un fenomeno politico che si sviluppò in Italia negli anni:

1861- 1864-65

103. Il fenomeno del brigantaggio esprimeva:

tutte e tre le istanze precedentemente elencate

104. Quali tra le seguenti riforme servirono a democratizzare e ad ampliare le basi politiche dello
Stato italiano unitario?

La legge Coppino del 1877 e la riforma elettorale del 1882

105. La "presa di Roma", l'episodio che sancì l'annessione di Roma al Regno d'Italia avvenne:

il 20 settembre 1870

106. Quale tra le seguenti testate giornalistiche fu una delle voci più influenti e rumorose
dell'interventismo in occasione dell'entrata in guerra dell'Italia ?

"Il popolo

d'Italia"

107. Il Patto Atlantico venne firmato

1949

108. Quali nazioni tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento erano impegnate a competere
per l'egemonia imperiale nel Mediterraneo?

Francia e Gran Bretagna

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109. Quale posizione di fondo ispirava il "New Deal" di Roosevelt?

la convinzione che lo Stato dovesse intervenire attivamente nell’orientare e indirizzare le attività


economiche

110. Il Partito Popolare Italiano nacque nel:

1919

111. La II guerra mondiale scoppiò nel :

1939

112. Chi era a capo del governo quando l'Italia entrò nella I guerra mondiale?

Antonio Salandra

113. Quale fu il principale obiettivo perseguito da Crispi come capo del governo?

dare nuova forza e vigore allo Stato

114. Il patto di Varsavia venne firmato nel

1955

115. In quale anno si verificò in Italia il cosiddetto Autunno Caldo?

1969

116. L'Italia è una repubblica parlamentare ed

è un sistema politico che prevede una forma di democrazia rappresentativa . Il Governo per poter
governare deve avere la fiducia del Parlamento

117. Chi era Fernando Tambroni?

un esponente politico democristiano

118. Durante il secondo conflitto mondiale la Polonia sconfitta e assoggettata venne divisa tra

Germania e Unione Sovietica

119. Cosa fece fallire il progetto di "guerra lampo" di Hitler?

la resistenza inglese ai bombardamenti tedeschi nel 1940

– 41

120. In seguito al Trattato di Pace del 1947 l'Italia cedette:

nessuna delle altre risposte è

corretta

121. Quando venne firmato il Patto d'Acciaio tra Italia e Germania ?

nel 1939
122. La Germania durante il II conflitto mondiale invase il Belgio:

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nonostante fosse neutrale

123. Quali partiti componevano l'alleanza di governo durante la fase politica di centro - sinistra in
Italia?

Democrazia Cristiana, Partito Socialista Italiano, Partito Repubblicano Italiano, Partito


Socialdemocratico Italiano

124. A quale fase politica italiana si associa la politica della "programmazione economica"?

alla fase politica di centro - sinistra

125. Chi era Giuseppe Saragat?

il fondatore del Partito Socialdemocratico Italiano

126. In che modo Francesco Crispi perseguì l'obiettivo di dare nuova forza e vigore allo Stato?

in senso tecnico e per effetto del suo personalismo

127. Quando si svolsero in Italia le prime elezioni politiche dopo l'entrata in vigore della
Costituzione repubblicana?

il 18 aprile 1948

128. Quali riforme erano parte del programma del governo Fanfani del 1962?

la riforma della scuola media, la nazionalizzazione dell'energia elettrica, l'attuazione delle

regioni

129. Il Partito Socialista Italiano era presente con propri rappresentanti nella squadra di governo di
Amintore Fanfani del 1962?

no, ma in Parlamento il PSI si impegnò a sostenere le riforme contenute nel programma di governo

130. Quando avvenne la scissione di Palazzo Barberini?

Nel 1947 a Roma durante il XXV Congresso del Partito socialista italiano (allora PSIUP Partito Socialista
Italiano di Unità Proletaria)

131. La scissione di Palazzo Barberini quale partito interessò?

Il Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria

132. Chi ricoprì per primo la carica di Presidente della Repubblica Italiana?

Enrico De Nicola

133. Quando avvenne in Italia la svolta di centro - sinistra?

1962-63

134. Chi elaborò l'indirizzo inaugurale della I Associazione Internazionale dei Lavoratori ?

Marx

135. Chi scrisse la lettera "Ai miei amici di Romagna"? E quando?

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Andrea Costa nel 1879

136. Quando e dove nacque il Partito Socialdemocratico dei Lavoratori in Germania?

nel 1869 ad

Eisenach

137. Quale era il carattere specifico delle società di mutuo soccorso in Italia ?

il carattere

interclassista

138. In Italia la nascita di un movimento operaio organizzato da quale fattore/i fu ostacolata?

dal ritardo registrato nello sviluppo industriale e quindi dalla mancata formazione di un
proletariato di fabbrica moderno e numeroso

139. Sul piano tecnico come riuscì Francesco Crispi a rafforzare il potere dello Stato?

rafforzando il potere dell'esecutivo rispetto al Parlamento e riorganizzando gli apparati


amministrativi e periferici dello Stato in senso ancora più accentrato

140. Quando fu approvata la Legge comunale e provinciale di Francesco Crispi?

nel 1888

141. La costituzione italiana prima del 1946 era

Lo Statuto Albertino

142. In che anno avvenne la sconfitta di Caporetto?

1917

143. In un primo momento con quale orientamento si diffuse in Italia l'internazionalismo socialista?

bakuniano

144. Gli Stati Uniti quando entrarono nel I conflitto mondiale?

1917

145. Quando l'Italia dichiarò guerra all'Austria - Ungheria?

nel 1915

146. Indicare quale di questi regni o imperi non faceva parte della Triplice Alleanza

Impero britannico

147. La I guerra mondiale è iniziata il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra :

dell'Austria alla Serbia

148. Il Patto di Londra venne stipulato in segreto il

26 aprile 1915

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149. In quale Articolo della Costituzione italiana sono regolati i rapporti tra Stato italiano e
Chiesa Cattolica?

l'articolo 7

150. Nella storia italiana con l'espressione "biennio rosso" quali anni si indicano?

1919-1920

151. L'India era una colonia :

inglese

DOMANDE APERTE

152. Che cosa fu la “Rivoluzione Parlamentare” e quando avvenne?

Espressione che designa il passaggio di governo dalla Destra storica alla Sinistra storica avvenuto il 18
marzo 1876, quando il governo di Marco Minghetti viene messo in minoranza dal Parlamento italiano,
decisamente ostile al progetto di nazionalizzazione delle ferrovie avanzato dallo stesso Presidente del
Consiglio: per la prima volta in Italia un capo di governo viene di fatto deposto dal Parlamento e non
dal Re, il quale ultimo, preso atto delle dimissioni, attribuisce al capo dell’opposizione, Agostino
Depretis, il compito di formare il nuovo governo.

153. Che cosa era il “Programma di Stradella”? Cosa stabiliva nei suoi punti principali?

Il Programma Stradella è il programma politico messo in atto dal governo della sinistre storica di
Depretis nel 1976. Innanzi tutto sostenne la necessità di combattere il clericalismo; promosse
l'istruzione elementare laica, obbligatoria e gratuita; affermò la necessità di allargare il diritto di voto
alle fasce della popolazione meno abbienti (all'epoca il suffragio era regolato dal censo); si dichiarò
favorevole ad un parziale decentramento del potere dello Stato; e ribadì la sua contrarietà alla tassa
sul macinato, ritenendola «la negazione dello Statuto [albertino]»[11]. Nel discorso di Stradella, Depretis
pronunciò qualche parola anche sulla politica estera. Affermò che sarebbe stata sua intenzione non
mutare indirizzo, continuare la politica della Destra per dedicare tutte le sue energie alle riforme
interne. Le principali azioni la riforma scolastica Coppino con l’obbligo d’istruzione fino alla seconda
elementare, l’abolizione della tassa sula macinato, e l’aumento del diritto di voto (dal 2% al 7/8%);
154. Quale dinamica di relazione fra il parlamento, il governo e il re, si affermò nel Regno d’Italia
dopo l’unificazione?
L’unificazione di Italia avviene nel 1861 e prevede lo Statuto Albertino come costituzione in un sistema
di tipo monarchico costituzionale. Ancora prima dell’unificazione Cavour aveva introdotto un’usanza
non scritta che vedeva la necessità di una maggioranza in Parlamento per Governare e non solamente
una nomina regia, questa abitudine si consolida e il Parlamento acquisisce il potere di dare fiducia al
governo. Il
Re restava capo dello Stato e dell’esercito, possedeva il potere esecutivo e nominava i Ministri. Il
Parlamento era bicamerale formato da camera dei deputati, elettiva e senato di nomina regia. La
monarchia costituzionale dello Statuto Albertino assomigliava sempre di più a una monarchia
parlamentare.
155. Quale modello di sviluppo economico per l’Italia fu definito dai governi della Sinistra Storica? E
quali furono le misure e i provvedimenti che la Sinistra Storica scelse di adottare per
concretizzare tale modello?

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La Sinistra storica governò l’Italia dal 1876 al 1887. In campo economico abbandonò il liberalismo e
decise di attuare una politica protezionistica per difendere la nascente industria italiana. A causa della
grave crisi agraria che coinvolse anche l’Italia il governo introdusse nel 1878 le prime tariffe
protezionistiche a sostegno dell’industria tessile e metallurgica, ponendone le basi per uno sviluppo.
Nel 1878 alti dazi sono applicati sui prodotti stranieri e bassi dazi sulle materie prime per l’industria. Il
protezionismo fu un percorso obbligatorio per lo sviluppo economico del Paese ma aggravò il divario
nord e sud.

156. Che cosa fu il fenomeno del "trasformismo"?

Il “Trasformismo” è il termine che indica la politica messa in atto da Depretis nei primi anni 80 del
1800. Questo sistema vedeva la sparizione del sistema politico bipartito e la formazione di un grande
centro dal quale erano escluse le ali estreme di destra e sinistra. In questo sistema vigeva un
individualismo parlamentare, e la mancanza di partiti organizzati. Ciò portava al movimento e al
formarsi continuo di maggioranze e minoranze secondo il pensiero o l’esigenza personale del
deputato.

157. Quali atti e fatti concretizzarono in Italia la svolta protezionistica e l’avvio del processo di
industrializzazione?

Il protezionismo di fine 1800, attuato dalla Sinistra Storica si attuò con l’intervento diretto dello Stato
nell’economia. Nel 1878 vennero approvate delle tariffe doganali a protezione dell’industria
siderurgica e tessile. Lo stato concesse sussidi e infrastrutture, le aziende crearono un legame diretto
con le banche. Altri fatti che portarono all’industrializzazione furono la costruzione di una rete
ferroviaria e la riorganizzazione bancaria dopo lo scandalo della Banca di Roma.

160. Quando e dove nacque la I Associazione Internazionale dei Lavoratori? Quali caratteristiche
ebbe al momento della sua costituzione? Quali erano le sue componenti? Chi rappresentò il
nascente movimento operaio italiano al Congresso di Fondazione della I Internazionale?

La I Associazione Internazionale dei Lavatori avvenne nel 1864 a Londra. Il contatto tra i movimenti di
varie nazioni ebbe inizialmente luogo per il desiderio degli operai francesi e inglesi di sostenere gli
insorti polacchi contro la Russia. La prima associazione era diretta da un Comitato formato da
esponenti francesi, inglesi e tedeschi, polacchi e svizzeri. Essa legava diverse componenti: marxista,
riformista, mazziniana, anarchica, libertaria di Proudhon e Bakunin. Nell’indirizzo della I internazionale
prevalse la visione Marxista che vedeva necessaria l’affermazione del movimento operaio e puntava
alla lotta contro lo sfruttamento di classe. Se a livello simbolico rappresentò un riferimento ideale per i
lavoratori di tutta Europa a livello concreto fu caratterizzata da molteplici divergenze ideologiche
interne, tra socialisti, proudhoniani e bakuniani. Il rappresentante italiano delle società operaie era
Mazzini, sostenitore di un indirizzo di radicalismo democratico non socialista.

161. Chi era Bakunin? Quale era la prospettiva della sua proposta “politica”? Verso quali settori
sociali rivolgeva interesse e attenzione per l’attuazione del suo progetto?

Bakunin era un rivoluzionario anarchico Russo, il principale fondatore del socialismo anarchico. Le
teorie di Bakunin, divergevano per certi elementi dalle teorie marxiste erano, per il loro carattere
cospirativo e orientato più generalmente verso le masse rurali, diseredate senza distinzioni, più adatte
a quei Paesi, come l’Italia, che non avevano conosciuto ancora un grande sviluppo industriale. Bakunin,
a differenza di Marx, non considerava la collaborazione tra proletario e Stato un passaggio
obbligatorio, egli era fautore di un sistema in federazioni autonome autogestite indipendenti da
qualsiasi tipo di istituzione centralizzane, inoltre non riconosceva l’operai come motore della Rivolta

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ma i il contadino. Inoltre non vedeva la rivoluzione come frutto di un organizzazione politica, per lui il
dialogo con la borghesia non doveva esister, era necessaria un’insurrezione dal basso.
162. Quali interessi intercettava, in via prioritaria, la politica economica protezionistica avviata dalla
Sinistra Storica?

La politica protezionistica di Depretis della Sinistra Storica si voleva a sostegno dello sviluppo
industriale. Il decollo industriale in Italia doveva avvenire con l’azione diretta dello Stato, in quanto vi
era una mancanza di strutture e una concentrazione agricola importante. Le due tariffe
protezionistiche emanate tra 1878 e 1887 erano a sostegno dell’industria siderurgica e di quella tessile.
Questa politica avviò in Italia un processo di sviluppo economico importante ma contribuì a creare il
divario economico tra Nord industrializzato e Sud agricolo.

163. Illustrare i principali punti delle Legge di unificazione amministrativa del 20 marzo 1865
introdotta in Italia nella fase di Governo della Destra Storica.

La Legge di unificazione amministrativa aveva un carattere centralizzatore, da applicarsi in tutto il


regno. Fu vivamente criticata in quanto mancò alle Camere qualsiasi discussione sia delle linee
essenziali, e non si basava su nessuno studio, si tradusse nell'estensione della normativa dello stato
sabaudo al neonato regno d'Italia. L’amministrazione statale era controllata da una gerarchia di
funzionari dipendenti dal centro il principale dei quali era il prefetto, nominato dal Ministro degli
Interni. I Comuni erano amministrati dai Consigli Comunali eletti a suffragio ristretto e dal Sindaco di
nomina regia con funzione di direzione della vita locale e controllo a sua volta dal Prefetto. Le Provincie
e erano amministrate dal Consiglio Provinciale elettivo e dalla deputazione provinciale presieduta dal
Prefetto.

164. Dopo il governo di Ferruccio Parri del 1945 quale governo si costituì? Chi lo presiedette? Quali
partiti ne fecero parte e lo appoggiarono? Quali furono i principali provvedimenti attuati da
questo governo?

Al governo Parri succedette il Governo De Gasperi membro DC. Il governo era sostenuto da tutti i
partiti che facevano parte del CLN. Il governo attuò una politica moderata bloccando le riforme
economiche di Parri e rinviando la politica di epurazione. Durante il suo governo Togliatti, ministro
della giustizia attuò una
grande amnistia che chiuse il problema del ventennio. Il 2 Giugno 1946 è chiamato il referendum
istituzionale (uomini e donne) per votare per monarchia o repubblica e eleggere i rappresentanti
dell’assemblea costituente. Con la separazione interna del PSIUP si dà il via a una serie di manovre
politiche che porterà De Gasperi a escludere la sinistra dal governo in favore di un governo DC. La
politica attuata è detta centrista (dal 1948 al 1953) in merito al fatto che esclude i partiti d’opposizione
alla DC. Le mosse del Governo De Gasperi dal 1950 sono la Riforma Agraria volta a potenziare la piccola
impresa agraria, la creazione della Cassa per il mezzogiorno al fine di promuovere lo sviluppo
economico e civile del Sud, la legge Fanfani sul finanziamento statale alle case popolari e la riforma
Vanoni legata all’obbligo della dichiarazione annuale dei redditi.

165. Che cosa fu il Movimento di GL (Giustizia e Libertà)? Chi erano i principali animatori di questo
movimento?

Il movimento GL Giustizia e Libertà fu un movimento di opposizione diretta al fascismo fondato nel


1929 da Rosselli e Lussu, entrambi intellettuali socialisti assassinati nel 1937 da sicari fascisti. Il GL
contestava la tattica attesista della Concentrazione antifascista e mirava a creare un organismo di lotta
attivo su esempio del Partito d’azione Mazziniano. Piccoli nuclei d’azione clandestina nacquero in varie
città. Il gruppo voleva riunire liberali, repubblicani e socialisti e ricomporre le fratture tra marxismo e
liberalismo. La loro visione fu esposta nel libro di Rosselli “Socialismo Liberale”.

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166. Che cosa erano le società di mutuo soccorso? Quando si diffusero in Italia? Chi ne promosse la
politicizzazione in senso democratico?

Le Società operaie di Mutuo Soccorso erano un tipo di organizzazione operaia sorte a metà ottocento.
Erano interclasse, controllate da esponenti moderati e Mazziniani. Esse erano a favore di una
collaborazione tra ceti produttori ovvero lavoratori ma anche industriali in contrapposizione ai ceti
oziosi, aristocratici, clero, burocrati, monarchici. Erano quindi contro la lotta di classe operaia, e
rifiutavano lo sciopero. Nascono per educare il lavoratore e svolgere un’azione di iuto e solidarietà. La
loro componente moderata, mazziniana e restia alla lotta le porterà ad avere sempre meno successo
con l’avanzare della coscienza di classe.
167. Che cosa fu la Concentrazione d'Azione Antifascista? Quando si costituì? Chi la costituì?

La Concentrazione d’Azione Antifascista si creò nel 1927 in Francia dall’unione del Partito Repubblicano
e della Confederazione Nazionale del lavoro. Voleva essere una continuazione dell’esperienza
dell’Aventino, un’attività importante da loro svolta fu di testimonianza e di propaganda. Il loro lavoro
di stampa e circolazione delle idee mantenne in contatto gli emigranti, e mantenne accesa la fiamma
degli italiani antifascisti e della resistenza all’estero. Proseguirono il dialogo sulle cause della sconfitta
del partito operaio italiano e anche sul piano d’azione post fascista.

168. Illustrare quali intenti guidarono l'azione della Destra Storica, la I classe dirigente dell'Italia
Unita, nell'opera di unificazione dei codici civili, penali e di commercio del regno d'Italia. Venne
realizzata l'unificazione di tutti i codici o rimase qualche discrepanza?

Nell’atto di unificazione la Destra Storica scelse dl criterio di estendere al resto del paese la legislazione
e gli ordinamenti del Regno di Sardegna per sottolineare il ruolo trainante e centrale che lo Stato
Piemontese aveva avuto durante il Risorgimento. Così nel 1866 per mezzo di decreti legislativi separati
si realizzò l’unificazione legislativa con l’entrata in vigore del Codice Civile, del commercio e della
marina mercantile.
Non si poté però procedere all’unificazione del codice penale perché la pena di morte era stata abolita
in Toscana ma non negli altri Stati. Una proposta di abrogazione estesa a tutto il territorio nazionale fu
presentata ma rifiutata dal Senato.
169. Quali erano le funzioni del prefetto secondo la Legge di unificazione amministrativa del 1865
del Regno d'Italia?

Il prefetto era il funzionario direttamente dipendente dal Ministero dell’Interno che aveva la funzione
di sorveglianza e controllo sia dei bilanci che degli atti amministrativi approvati dai Comuni e dalle
Provincie, infatti il Consiglio Comunale e provinciale erano elettivi. Il sistema amministrativo dello Stato
unitario accentrativo aveva forti poteri e agli organismi locali veniva lasciata solamente la direzione
della vita quotidiana locale sotto sorveglianza del prefetto.
171. Quali erano i principali gruppi o consorterie che componevano la Destra Storica?

La Destra Storica era divisa al suo interno in base alla provenienza geografica dei suoi componenti in
gruppi o consorterie. Il gruppo Piemontese: il più numeroso con componenti della camera del regno di
Sardegna, il gruppo moderato Lombardo, il gruppo Emiliano, il gruppo Toscano e il gruppo Napoletano.
172. Perché si può affermare che la Destra Storica, negli anni che fu al governo del Regno d'Italia,
mantenne la sua attitudine di "elite pedagogica"? Cosa significa questa affermazione?

La Destra Storica era un gruppo dirigente molto ristretto e omogeneo per provenienza sociale
(aristocrazia e alta borghesia) culturale e politica. (Liberal monarchici seguaci della politica
Cavouriana). Essi erano profondamente convinti di rappresentare la componente più capace e

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avanzata della società che, a causa della sua profonda arretratezza, non era in grado di compiere scelte
per se stessa. Quindi ritenevano di dover svolgere una funzione pedagogica di “tutela della società”
per conto dello Stato. A causa di questa visione elitistica e paternalista della politica approvarono una
legge elettorale ristrettiva simile a quella del Regno di Sardegna (solo il 2% poteva votare) e
approvarono anche l’accentramento amministrativo sul modello francese napoleonico per un maggior
controllo centrale lasciando poca autonomia agli enti locali.
173. Illustrare le principali caratteristiche della Destra Storica come classe dirigente. Quali erano le
caratteristiche sociali, politiche e di orientamento ideale che connotavano la Destra Storica?
Quale l'attitudine dei suoi esponenti verso la società italiana nel suo complesso?

La Destra Storica fu la prima classe dirigente italiana, restò al Governo dal 1861 al 1876. Era di
orientamento politico liberale moderato e si riconosceva nella politica impostata da Cavour: rispetto
delle libertà costituzionali, atteggiamento favorevole all’accentramento amministrativo, posizione
liberista sul piano economico e laicità nel rapporto Stato Chiesa. Era un gruppo ristretto e omogeneo
dal punto di vista sociale e culturale perché formato da grandi proprietari terrieri della borghesia e
aristocrazia che avevano una visione elitaria della politica. La legge elettorale basata sul censo
permetteva solo al 2% della popolazione di partecipare alle elezioni. L’atteggiamento della Destra
Storica era paternalistico verso la società civile che riteneva arretrata e ignorante, incapace di decidere
autonomamente, ciò li legittimava a compiere scelte per conto loro esercitando un’azione pedagogica
di tutela.

174. Quali furono le principali riforme introdotte dalla Sinistra Storica?

Le principali riforme della Sinistra storica furono:

La scuola obbligatoria gratuita fino ai 9 anni, la soppressione della tassa sul macinato, l’abolizione del
corso forzoso sul macinato, la riforma elettorale con allargamento della base elettorale dal 2 al 7%, le
prime riforme sul lavoro a riguardo di infortuni, scioperi e lavoro minorile.
175. Quali furono i principali esiti positivi conseguiti dalla politica giolittiana del primo decennio del
‘900?

Furono varate molte leggi sociali che tutelavano i diritti dei lavoratori, soprattutto donne e bambini,
che sancivano il diritto ad una polizza sugli infortuni ed il diritto ad una pensione per i lavoratori più
anziani. Furono inoltre fondati un Consiglio Superiore del Lavoro ed un Commissariato per
l'Emigrazione. Ma molte altre leggi furono varate insieme con esse, e riguardavano la sanità pubblica,
le Opere Pie, la costruzione di case popolari e le società cooperative. Furono municipalizzati numerosi
servizi, come la gestione dell'acqua, dell'elettricità, del gas, dei trasporti. Furono disposti numerosi
interventi speciali per il Mezzogiorno, soprattutto per la Basilicata e per Napoli. Fu nazionalizzato il
servizio dei trasporti più rilevante, la ferrovia, con un forte guadagno economico per lo Stato. Alcune
riforme economiche interessavano anche il meridione, ad esempio furono iniziati i lavori
dell'acquedotto pugliese, ma ben presto si rivelarono deludenti e furono interrotti. La lira era divenuta
fortissima, arrivò ad essere quotata sul mercato più dell'oro e fu preferita alla sterlina inglese.
176. Quando si registrò in Italia un intenso processo di formazione e crescita delle organizzazioni del
lavoro? Perché?

La crescita delle organizzazioni del lavoro avvenne in maniera importante nei primissimi anni del 1900
sotto il governo Giolitti. Si costituirono numerose Camere del Lavoro, organizzazioni contadine, leghe
braccianti e piccoli proprietari, soprattutto a Nord fino alla formazione della FNLT. La crescita delle
organizzazioni sindacali coincise con un’ondata importante di scioperi e rivendicazioni che portarono a
varie vittorie tra cui il rialzo dei salari. Le organizzazioni fiorirono in quel momenti perché la politica

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governativa di tipo liberale aveva aperto un dialogo tra classe dirigente e lavoratori. Si era dimostrato
interessato al progresso sociale e aveva già iniziato ad attuare dei provvedimenti di legislazione sociale.
Il Governo non cercò di reprimere gli scioperi, anzi li considerava qualora pacifici e ordinato come un
mezzo di dialogo e progresso per la società.
177. Perché fu importante il Governo Zanardelli – Giolitti?

Il Governo Zanardelli – Giolitti fu instaurato dal nuovo Re Vittorio Emanuele III e costituisce una svolta
liberale. Questa decisione segna l’allontanamento dall’autoritarismo che aveva caratterizzato il
periodo di crisi politica di fine secolo. Il governo presieduto da Zanardelli e con ministro degli interni
Giolitti riapre al dialogo sociale e si iscrive in una politica di sinistra liberale che continuerà con il
governo Giolitti e che sancirà il decollo industriale e lo sviluppo economico della nazione così come il
progresso civile. Il governo Zanardelli Giolitti attuò delle riforme sociali e economiche importanti come:
L’estensione delle norme relative al controllo e alla limitazione del lavoro femminile e minorile
nell’industria, la migliorazione della legislazione assicurazioni contro gli infortuni e vecchiaia (pensioni),
‘Ufficio Nazionale dell’Lavoro, la municipalizzazione dei servizi elettricità, trasporti, gas.
178. Cosa voleva comunicare Andrea Costa scrivendo "la lettera ai miei amici di Romagna" del
1879? A chi si rivolgeva? Quale messaggio voleva veicolare con questa lettera?

Pur restando fedele ai suoi compagni comunisti anarchici nel 1879 nella lettera “Ai miei amici di
Romagna”, Costa espone la necessità di applicare nuovi modelli di lotta in vista della Rivoluzione.
Ispirato da quanto succedeva in Europa, da Lassalle e dal successo del SPD tedesco, Costa sottolineava
l’importanza di formare vere organizzazioni economiche operaie di rivendicazione e ottenere del
potere politico per far valere i diritti dei lavoratori. Partecipare alle elezioni, accedere al potere
parlamentare e amministrativo nei Comuni. Con il motto “Andare al Popolo” egli sottolinea
l’importanza della propaganda e dell’organizzazione fra le classi popolari. Quest’idea seminò la
confusione nel partito anarchico, che da sempre aveva rifiutato qualsiasi collaborazione con il sistema
capitalista. Ma avvia il processo di formazione del Partito nazionale. Nel 1882 i deputati socialisti
venivano accettati come candidati alle elezioni politiche e amministrative. Costa in seguito veniva
eletto nella circoscrizione di Ravenna e diventava il primo deputato socialista in Parlamento
179. In Italia quali esponenti politici, tra gli altri, furono gli autori del famoso gesto del
“rovesciamento delle urne” e perché?

Il rovesciamento delle urne di voto nel 1899 impedì la votazione della modifica del regolamento
parlamentare. Fu uno dei momenti epici dell’ostruzionismo parlamentare che l’opposizione di sinistra
e liberale oppose alla minaccia del progetto liberticida del Capo di Stato Pelloux. Insieme ai socialisti,
combattevano anche le forze liberali di Zanardelli e Giolitti. I loro sforzi ripagarono e nel 1900 il Re
affidò i governo a Saracco che ritirò i provvedimenti liberticidi. Tra i responsabili dell’episodi vi era:
Prampolini, Costa, Bissolati e De Felice Giuffrida, alcuni di loro coraggiosamente affrontarono la
reclusione a causa dei loro atti di dissenso.
180. Quale fu l’atteggiamento di Giolitti nei confronti della crescente pressione rivendicativa della
classi lavoratrici? Riconosceva legittimità alle istanze di rivendicazione dei lavoratori e alle
organizzazioni sindacali e politiche che di tali istanze si fecero interpreti?

Giolitti non credeva nella repressione del movimento operaio, egli si batteva per una concezione più
moderna dei rapporti tra classe dirigente e classe operaia. La riforma sociale e la rivendicazione di
classe erano secondo lui elementi di progresso verso una società più giusta e moderna. Il Governo
mantenne una posizione di neutralità nelle vertenze economico sindacali che riguardavano il settore
privato. Non era contrario agli scioperi per rivendicazioni economiche e auspicava che con essi si
migliorasse il dialogo tra lavoratori e dirigenti. Un carattere intransigente era invece utilizzato nei

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confronti degli scioperi che turbavano l’ordine pubblico, gli scioperi generali e quelli dei servizi
pubblici. Si impegnò a creare un dialogo istituzionale con le forze operaie e contadine nascenti creando
nel 1902 il Consiglio Superiore dell’Ufficio del Lavoro per elaborare i primi provvedimenti di
legislazione sociale. In questo periodo si ebbe la crescita di molte organizzazioni del lavoro e un’ondata
di scioperi e rivendicazioni.

181. Quando avvenne il “decollo industriale” dell’Italia ?

Il cosiddetto “Decollo Industriale” avviene dopo una fase di depressione, a partire dal 1896 e si estende
ai primi 15 anni del 900. Ciò fu possibile grazie al precedente lavoro delle classi dirigenti precedenti che
avevano creato le condizioni adeguate per uno sviluppo economico. Fondamentale fu per esempio la
costruzione di una rete ferroviaria attuata dalla Destra Storica che aveva dato il via alla creazione di
una rete dell’industria siderurgica. Infine, lo scandalo della Banca di Roma nel 1893 aveva favorito una
riorganizzazione del sistema bancario rendendolo più solido e affidabile. Inoltre in quegli anni nacque
la Banca Commerciale Italiana e il Credito Italiano istituti che giocarono un ruolo importante nel
finanziamento e lo sviluppo dell’industria.

182. Quale fu il programma di governo di Ferruccio Parri nel 1945? Quali partiti sostenevano il suo
governo?

Ferruccio Parri era un’importante membro del PDA e famoso capo militare della Resistenza. Il suo
governo fu sostenuto da tutti i partiti del CLN e si dava come obbiettivo iniziale la normalizzazione della
condizione politica. Annunciò un processo di epurazione che coinvolgeva ci aveva avuto cariche
amministrative nel ventennio e attuare delle misure a favore delle piccole medie imprese tassando le
grandi imprese. L’idea spaventò i moderati che si ritirarono dalla coalizione e fecero cadere il governo.

183. Che cosa era la Federazione Nazionale dei Lavoratori della Terra (FNLT)? Quando venne
costituita e dove?

La FNLT è il sindacato nazionale dei lavoratori agricoli, si forma a Bologna nel 1901. Il socialismo
italiano si era distinto per il suo carattere di inclusione delle condizioni delle classi rurali. Lo scopo del
sindacato era la socializzazione della terra ma nel concreto si dava degli obbiettivi primari come
l’aumento dei salari, la riduzione degli orari di lavoro e la costituzione di uffici di collocamento. La FNLT
fu un’esperienza prettamente italiana che si distinse all’internazionale per consistenza di adesioni e
continuità organizzativa. La federazione fu diretta da Argentina Altobelli fino all’epoca fascista.

184. Quali importanti personalità contava lo schieramento degli avversari di Giolitti?

Tra gli avversari vi era il socialismo rivoluzionario, ispirato a Sorel, di Labriola e Lazzari, Sostenitori
dell’azione diretta degli operai, in un’ottica extra parlamentare. Riusciranno nell’iniziativa del
primo sciopero generale Italiano a capo del partito Socialista nel 1904. I clericali di Papa X, nemici
dello stato liberale, e l’Azione Cattolica. C’erano poi i liberai conservatori come Albertini del
Corriere della sera e Sonnino che accusavano Giolitti di tradimento verso la tradizione
risorgimentale per la sua politica di inclusione di forze sovversive come quelle socialiste che
mettevano in pericolo l’autorità dello Stato. I meridionalisti di Salvemini accusarono Giolitti di
favorire l’industria del N ord e i grandi proprietari del Sud e di ostacolare lo sviluppo del Sud.

185. Quali caratteristiche assunse in Italia il processo di industrializzazione?

Il decollo industriale di fine secolo si deve a una politica precedente che permise di crearne le
condizioni, importante fu lo sviluppo ferroviario, la scelta protezionistica e la riorganizzazione bancaria
con la nascita di banche commerciali. La politica Giolittiana che accompagnò il periodo di
industrializzazione (dal 1896 al 1915) si basava sul perseguimento di due obbiettivi: uno sul piano dello

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sviluppo economico e uno sul piano del progresso civile. L’industrializzazione fu caratterizzata da uno
stretto legame tra le banche e l’industri, una concentrazione crescente che portò dei gruppi aziendali a
essere controllati dalla Banca Centrale. Il settore dove ciò avvenne maggiormente e che si sviluppò di
più fu quello siderurgico. Molte di queste industrie erano dipendenti dalle commissioni statali. Il
settore si sviluppò enormemente grazie alle tariffe protezionistiche. Un’ altro settore protetto e in
evoluzione fu quello tessile e quello agro-alimentare. Tra le industrie non protette ma che si
svilupparono: la chimica come l’industria della gomma, l’automobilistica e l’elettrica.

186. Chi animò “l’ostruzionismo parlamentare” e perché? Quali obiettivi si intendevano perseguire
con la battaglia ostruzionistica parlamentare?

L’ ”ostruzionismo parlamentare” fu animato da i gruppi socialisti radicali e repubblicani che in


Parlamento si battevano contro i progetti presentati dal Capo di Stato Pelloux. Egli nel 1898 aveva
presentato un pacchetto alla camera di provvedimenti di leggi restrittive ai fondamentali diritti di
libertà. L’opposizione si oppose mettendo in atto tutte le tecniche per prolungare il dibattito alla
camera e non procedere con l’approvazione delle leggi. La lotta proseguì per due anni con momenti
epici tra cui l’episodio del rovesciamento delle urne, di cui furono responsabili tra gli altri Prampolini e
Costa. Il rovesciamento dell’urna di voto impedì la votazione della modifica del regolamento
parlamentare. Insieme ai socialisti, combattevano anche le forze liberali di Zanardelli e Giolitti. I loro
sforzi ripagarono e nel 1900 il Re affidò i governo a Saracco che ritirò i provvedimenti liberticidi.

187. Cosa si intende per “crisi di fine secolo” in Italia?

La Crisi di fine Secolo indica quel periodo di 5 anni tra il 1896 e il 1901 in cui l’Italia fu scossa da una
grave crisi politico- istituzionale. Nel 1896 l’Italia aveva subito la sconfitta di Adua e chiudeva la sua
azione espansionista tanto voluta dal governo Crispi. Di Rudinì, salito al Governo aveva firmato la Pace
con l’Etiopia e si ritrovava a fronteggiare una situazione delicata prodotta dalla condotta intransigente
di Crispi. La grande minaccia erano i gruppi di orientamento socialista e anarchico che acquistavano
consensi. Lo scontro si accese nel 1898 con una massiccia esplosione di tensioni dovuti all’aumento del
prezzo del pane. La repressione fu dura e armata, Bava Beccaris aprì il fuoco sulla popolazione
provocando numerosi morti e i capi socialisti furono imprigionati. A Di Rudinì seguì Pelloux. Egli emanò
progetti di Legge che limitavano le libertà fondamentali di sciopero, stampa e associazione. Inizia il
periodo chiamato “dell’ostruzionismo” in cui i gruppi di sinistra combatterono in Parlamento con
tecniche ostruzionistiche per prolungare le discussioni e evitare l’approvazione dei provvedimenti. La
lotta fu efficace, Saracco il nuovo capo del Governo ritirò i progetti nel 1900 e iniziò una fase di
distensione, fino all’uccisione di Re Umberto I per mano anarchica. Nel 1901 il nuovo re chiama alla
guida un leader della sinistra liberale Zanardelli che richiama Giolitti come Ministro degli interni. Il
governo Giolitti sancirà il periodo di ripresa e sviluppo economico.
188. Quando si formò il Partito Socialista Rivoluzionario di Romagna? Chi promosse la sua
formazione e con quali motivazioni?

Il Partito Socialista Rivoluzionario di Romagna fu fondato da Andrea Costa nel 1881 a Rimini, uno dei
principali animatori del movimento operaio nel periodo insurrezionale di ispirazione Bakuniana, e Anna
Kuliscioff. Il programma riconfermava l’obbiettivo finale della rivoluzione, ma volgeva l’accento
sull’importanza della promozione dell’organizzazione sindacale e cooperativa e sulla partecipazione
alla lotta politica e amministrativa. Pur restando fedele ai suoi compagni comunisti anarchici nel 1879
nella lettera “Ai miei amici di Romagna” espone la necessità di applicare nuovi modelli di lotta in vista
della Rivoluzione. Ispirato da quanto succedeva in Europa, da Lassalle e dal successo del SPD tedesco,
Costa sottolineava l’importanza di formare vere organizzazioni economiche operaie di rivendicazione e
ottenere del potere politico per far valere i diritti dei lavoratori. Partecipare alle elezioni, accedere al
potere parlamentare e amministrativo nei Comuni. Quest’idea seminò la confusione nel partito

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anarchico, che da sempre aveva rifiutato qualsiasi collaborazione con il sistema capitalista. Ma avvia il
processo di formazione del Partito nazionale. Nel 1882 i deputati socialisti venivano accettati come
candidati alle elezioni politiche e amministrative. Costa in seguito veniva eletto nella circoscrizione di
Ravenna e diventava il primo deputato socialista in Parlamento.
189. Quali erano i principali motivi ed elementi che alimentavano la prospettiva ideale del
movimento internazionalista in Italia?

L’internazionalismo in Italia si diffonde inizialmente sotto influenza Bakuniana. Le teorie di Bakunin,


che divergevano per certi elementi dalle teorie marxiste erano, per il loro carattere cospirativo e
orientato più generalmente verso le masse rurali, diseredate senza distinzioni, più adatte a quei Paesi,
come l’Italia, che non avevano conosciuto ancora un grande sviluppo industriale. Bakunin, a differenza
di Marx, non considerava la collaborazione tra proletario e Stato un passaggio obbligatorio, egli era
fautore di un sistema in federazioni autonome autogestite indipendenti da qualsiasi tipo di istituzione
centralizzane, inoltre non riconosceva l’operai come motore della Rivolta ma i il contadino. Inoltre non
vedeva la rivoluzione come frutto di un organizzazione politica, per lui il dialogo con la borghesia non
doveva esister, era necessaria un’insurrezione dal basso. Le prime influenzi in italia sono dunque
orientate verso l’anarchia rivoluzionaria. Costa, personaggio chiave e internazionalista era uno di
questi. La Federazione Italiana dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori fu costituita durante il I
Congresso di Rimini del 1872. Al Congresso parteciparono 21 sezioni bakuniane, tra i partecipanti vi era
Costa, Malatesta e Cafiero. Il gruppo sviluppo vari tentativi di insurrezione negli anni successivi e si
orientarono verso il ceto contadino. Il fallimento dei moti insurrezionali spingerà poi Costa a tentare
una via d’azione diversa che prevedeva la creazione di un Partito e l’accesso alla politica.
190. Quando nacque la II Associazione Internazionale dei Lavoratori? Quali caratteristiche aveva?
Quali caratteristiche avevano i partiti che la componevano?

La II Associazione Internazionale dei Lavoratori fu fondata a Parigi nel 1889, e si sciolse nel 1916. In
quel momento i Partiti Socialisti si erano sviluppati in tutte le nazioni Europee con esiti diversi e
orientamenti ideologici diversi, tutti però condividevano i punti base della dottrina socialista: il
superamento del Capitalismo, l’orientamento pacifista e internazionalista, la partecipazione alla lotta
politica e il comune riferimento ad una organizzazione internazionale. A differenza della I associazione,
la II non aveva un organizzazione accentrata ma aveva un carattere di coordinamento dei vari partiti
nelle varie Nazioni, era una federazione di Partiti autonomi. Tra i vari partiti partecipanti come: i
socialisti francesi, il PSI, i laburisti inglesi, l’SPD Tedesco ebbe maggiore influenza. La tendenza Marxista
prevalse ma divisa tra riformista e rivoluzionaria. I partiti anarchici vennero allontanati. Ciò che si
affermò principalmente fu la necessità di accettare un confronto con l’istituzione borghese per
conseguire finalità immediate. Il 1 Maggio fu scelta come data della festa dei Lavoratori. Tutti i Partiti si
diedero l’obbiettivo primario delle 8 ore di lavoro.

191. Argomentare brevemente sul revisionismo marxista? Quali furono i principali interpreti del
revisionismo marxista?

A fine secolo 800, il movimento operaio e socialista si divide fra revisionisti e marxisti ortodossi, ciò era
dovuto a una differenziazione del movimento nei diversi stati nazionali e anche da un miglioramento
della condizione operaia per alcuni, che moderava i sentimenti rivoltosi. I revisionisti volevano rivedere
la concezione rivoluzionaria alla luce di un nuovo rapporto politico e sociale. La priorità doveva essere
quella di collaborare in visione di una democrazia e di nuove riforme all’interno delle istituzione già
presenti e rimandavano l’idea di una rivoluzione socialista. Esponente di punta del revisionismo era
Bernstein, egli si opponeva alla teoria di Marx, l’evoluzione della storia per lui non era solo data dal
fattore economico ma anche morale e etica influivano, inoltre il valore di un prodotto non era dato
dalla quantità di lavoro ma dall’utilità, respingeva il concetto di plusvalore, per lui la realtà dei fatti

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dimostrava che il proletariato stava lentamente migliorando le sue condizioni e la lotta di classe si
stava spegnendo. Il Capitalismo si stava adattando e lo stato si stava democratizzando. La vera arma di
affermazione sociale per Bernstein era la democrazia. Il progresso stava nella collaborazione tra classe
proletaria e borghese.
192. Quando si formò il Partito Operaio Italiano? Chi furono i principali esponenti del POI?

Il Partito Operaio Italiano nacque a Milano nel 1882 da una divisione creatasi tra forze borghesi
democratiche e radicali nel contesto del Consolato Operaio, una federazione di Arti e mestieri. Il POI
era un Partito, federazioni di società operaie esclusivo e corporativo, ammetteva solo i lavoratori
manuali. Rivendicava la lotta di classe e il diritto di sciopero, sosteneva la lotta Mazziniana per i diritti di
suffragio universale e l’abolizione dell’esercito permanente. Tra i fondatori: Lazzari, Giuseppe Croce,
Augusto Dante. Il POI si unirà nel 1892 a Genova al Partito dei Lavoratori Italiani ( poi Partito Socialista
Italiano).
193. Quando si costituirono le prime leghe di resistenza e le Camere del lavoro in Italia? In seguito a
quali processi economici e sociali?

Le prime leghe nacquero da un movimento di rivendicazione contadina crescente in Valle Padana.


Durante i primi anni 80 dell’Ottocento, queste agitazioni costituirono i primi scioperi dell’Italia Unita, il
movimento “la boje” protestava contro bassi salari e cattive condizioni di vita, con la diffusione delle
idee socialista nacquero le prime leghe di braccianti. Anche se questi movimenti furono repressi dal
governo nel 1885, a inizio 900 il movimento contadina aveva raggiunto abbastanza consensi da dare
vita alla Federazione nazionale Lavoratori della Terra, diretto fino al fascismo da Argentina Altobelli.
L’organizzazione sindacale evolve e a fine secolo si ha la nascita delle prime Camere del lavoro,
organizzazioni sindacali territoriali, inizialmente apolitiche. Il periodo di fine secolo era affetto da una
depressione economica, le Camere lavorarono in favore della lotta alla disoccupazione come agenzie di
collocamento e lotta contro lo sfruttamento. Altre funzioni erano: quella di arbitro durante i contrasti
sociali, assistenza, ricreative di statistica. La politicizzazione delle camere avviene in un secondo
momento e si orienta verso la lotta di classe e l’organizzazione della resistenza dei lavoratori. La
camera dei lavoro di Milano si costituisce nel 1891 e il primo congresso avviene nel 1893.
194. Che cosa furono i Fasci Siciliani?

E’ un movimento di protesta che si diffuse in Sicilia particolarmente negli anni 1892-1893, sostenuto
dal formarsi del Fasci dei lavoratori, organizzazioni popolari. Fascio significava Lega, unione. La
protesta contadina era legata all’alta pressione fiscale, al desiderio di possedere le terre coltivate che
era stata ignorata durante l’alienazione delle proprietà ecclesiastiche in favore dei ceti grandi e medi
proprietari. Vi era anche un malcontento dovuto alla crisi agraria, all’aumento del prezzo del pane e
peggiora nel 1893 con un periodo di cattivo raccolto. La protesta evolve e raggiunge anche le città e i
lavoratori. Il malcontento esteso sfociò in agitazioni con carattere rivoltoso, assalti violenti a uffici
amministrativi e invasioni delle terre. Se inizialmente Giolitti adotto una politica non invasiva,
rifiutando di usare la forza e auspicando in una negoziazione fra datori di lavoro e operai, Crispi appena
salito al potere nel 1893 dichiarò lo Stato d’assedio in Sicilia e represse militarmente il movimento.
Questa politica repressiva fu estesa e rese illegali il Partito Socialista e le organizzazioni sindacali.
195. Quando si costituì il Partito dei Lavoratori Italiani? Quali erano i punti fondamentali della sua
piattaforma programmatica? Quando assunse la denominazione di Partito Socialista Italiano?

Nel 1892 a Genova, da una proposta di Turati, si riunirono i rappresentanti di 300 leghe operaie,
contadine etc. Un primo momento di contrasto fra maggioranza socialista e minoranza anarchica
intransigenti si risolse con un secondo appuntamento in un’altra sala La sala dei Carabinieri Genovesi
che riuniva solo la maggioranza e che dichiarava la nascita del Partito dei Lavoratori Italiani,

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approvando programma e statuto. Il programma affermava la lotta di classe, l’obbiettivo della


socializzazione dei mezzi di lavoro e della gestione della produzione. La strategia era la lotta sindacale
per conseguire diritti immediati per i lavoratori e la lotta elettorale per conseguire potere pubblico. La
lotta era portata avanti da camere di lavoro e associazioni composte e guidate prettamente da operai.
L’anno dopo il partito cambiava nome in Partito Socialista dei Lavoratori Italiani e infine giungeva al
nome definitivo di Partito Socialista Italiano nel 1895.
196. Chi era Filippo Turati? Perché la sua figura riveste importanza fondamentale nella storia della
sinistra italiana?

Turati è uno degli esponenti più importanti del movimento socialista Milanese. Di dottrina Marxista
voleva consolidare in Italia una cultura socialista basata sul socialismo scientifico. Nel 1889 formò la
Lega Socialista Milanese, raccoglieva tutti i socialisti, escludeva gli anarchici. Turati partecipa insieme al
POI alla II internazionale dei Lavoratori, esprimendo il desiderio di creare anche in Italia un solo Partito
come l SPD tedesco. TuratI divulgava il pensiero marxista nella rivista “Critica Sociale”, essa era anche
strumento di esposizione della sua proposta politica di unificazione. Nel 1892 a Genova riunì i
rappresentanti di 300 leghe operaie, contadine etc. Un primo momento di contrasto fra maggioranza
socialista e minoranza anarchica intransigenti si risolse con un secondo appuntamento che riuniva solo
la maggioranza e che dichiarava la nascita del Partito dei Lavoratori Italiani. L’anno dopo il partito
cambiava nome e infine giungeva al nome definitivo di Partito Socialista Italiano.

197. Quando e dove fu fondata la Federazione Italiana dell’Associazione Internazionale dei


Lavoratori?

La Federazione Italiana dell’Associazione Internazionale dei Lavoratori è costituita durante il I


Congresso di Rimini del 1872, essa si sviluppa nell’ambito del propagarsi dell’internazionalismo
socialista e si ispira alle idee di Bakunin. Al Congresso parteciparono 21 sezioni bakuniane, tra i
partecipanti vi era Costa, Malatesta e Cafiero. Il gruppo sviluppo vari tentativi di insurrezione negli anni
successivi e si orientarono verso il ceto contadino. Il fallimento dei moti insurrezionali spingerà poi
Costa a tentare una via d’azione diversa che prevedeva la creazione di un Partito e l’accesso alla
politica.

198. Quale fu la linea politica seguita da Crispi come capo del governo?

Uomo di forte personalità, massone e anticlericale a una direzione autoritaria e repressiva ma si


impegna nella riorganizzazione statale amministrativa giuridica e giudiziaria. Sul piano politico accentrò
su di se le cariche importanti comprendo il ruolo di Ministro degli interni e degli Esteri, e potenziò il
potere dell’esecutivo rispetto al Parlamento. D’altro canto con una Legge comunale e provinciale rese
elettivi i sindaci dei comuni di più di 10000 abitanti e allargò il suffragio per le elezioni amministrative.
Promulgò un Nuovo Codice penale dove abolì la pena di morte ma anche una nuova legge di Sicurezza
che lasciò ampi poteri alla Polizia. La sua volontà non condivisa di continuare l’impresa coloniale lo
portò alle dimissioni nel 1891. Un secondo governo fu realizzato dal 1893 al 1896 dopo la fine del
governo Giolitti, esso fu caratterizzato da un ‘atteggiamento di repressione e attacco verso il PSI e i
movimenti operai e un’altra spinta espansionistica che porterà all’amara sconfitta di Adua in territorio
eritreo e alle sue dimissioni.
199. Perché Andrea Costa ebbe un ruolo chiave nello sviluppo del socialismo e del movimento
operaio in Italia?

Andrea Costa fu uno dei principali animatori del movimento operaio nel periodo insurrezionale di
ispirazione Bakuniana. Pur restando fedele ai suoi compagni comunisti anarchici nel 1879 nella lettera
“Ai miei amici di Romagna” espone la necessità di applicare nuovi modelli di lotta in vista della
Rivoluzione. Ispirato da quanto succedeva in Europa, da Lassalle e dal successo del SPD tedesco, Costa

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sottolineava l’importanza di formare vere organizzazioni economiche operaie di rivendicazione e


ottenere del potere politico per far valere i diritti dei lavoratori. Partecipare alle elezioni, accedere al
potere parlamentare e amministrativo nei Comuni. Quest’idea seminò la confusione nel partito
anarchico, che da sempre aveva rifiutato qualsiasi collaborazione con il sistema capitalista. Ma avvia il
processo di formazione del Partito nazionale, si crea infatti il Partito Socialista Rivoluzionario di
Romagna. Nel 1882 i deputati socialisti venivano accettati come candidati alle elezioni politiche e
amministrative. Costa in seguito veniva eletto nella circoscrizione di Ravenna e diventava il primo
deputato socialista in Parlamento.
200. Illustrare le principali caratteristiche della Società di Mutuo Soccorso in Italia.

Le Società operaie di Mutuo Soccorso erano un tipo di organizzazione operaia sorte a metà ottocento.
Erano interclasse, controllate da esponenti moderati e Mazziniani. Esse erano a favore di una
collaborazione tra ceti produttori ovvero lavoratori ma anche industriali in contrapposizione ai ceti
oziosi, aristocratici, clero, burocrati, monarchici. Erano quindi contro la lotta di classe operaia, e
rifiutavano lo sciopero. Nascono per educare il lavoratore e svolgere un’azione di iuto e solidarietà. La
loro componente moderata, mazziniana e restia alla lotta le porterà ad avere sempre meno successo
con l’avanzare della coscienza di classe.
201. Quando nacque la I Associazione Internazionale dei Lavoratori e quali caratteristiche ebbe?

La I Associazione Internazionale dei Lavatori avvenne nel 1864 a Londra. Il contatto tra i movimenti di
varie nazioni ebbe inizialmente luogo per il desiderio degli operai francesi e inglesi di sostenere gli
insorti polacchi contro la Russia. La prima associazione era diretta da un Comitato formato da
esponenti francesi, inglesi e tedeschi, polacchi e svizzeri. Essa legava diverse componenti: marxista,
riformista, mazziniana, anarchica, libertaria di Proudhon e Bakunin. Nell’indirizzo della I internazionale
prevalse la visione Marxista che vedeva necessaria l’affermazione del movimento operaio e puntava
alla lotta contro lo sfruttamento di classe. Se a livello simbolico rappresentò un riferimento ideale per i
lavoratori di tutta Europa a livello concreto fu caratterizzata da molteplici divergenze ideologiche
interne, tra socialisti, proudhoniani e bakuniani.
203. Illustrare il fenomeno dello squadrismo fascista. Quando si sviluppò? Quali furono i suoi
obiettivi e le sue modalità d'azione?

Lo squadrismo fascista nasce nell’ambito del fascismo agrario nel 1920. Il movimento del fascismo
agrario previde la presenza stabile delle squadre d’azione, un organismo paramilitare per lottare
contro le organizzazioni socialiste della valle Padana. La data di inizio del fascismo agrario coincide con
i fatti di Palazzo Accursio del 1920 in cui le squadre fasciste ostacolarono la cerimonia di insediamento
della nuova amministrazione socialista. Seguirono scontri armati tra le squadre d’azione e le guardie
rosse. Questa fu la prime di numerose violenze e atti di prepotenza delle squadre fasciste. Le squadre
d’azione avevano come obbiettivo l’eliminazione dell’opposizione socialista e agivano armati e in
gruppo attaccando le sedi socialiste e i sindacati ma anche aggredendo individualmente i loro
esponenti. La loro azione violenta aumentava in periodo elettorale per sabotare le campagne
dell’opposizione.

204. Illustrare le circostanze delle elezioni del 1921 in Italia e gli schieramenti che si confrontarono
durante questa consultazione elettorale.

Il periodo precedente alle elezioni del 1921 vedeva un’Italia sconvolta dall’azione violenta squadrista.
La rappresaglia delle squadre d’azione contro i partiti di sinistra aveva toccato vertici molto alti di
violenza, tanto che le leghe operaie e le organizzazione socialiste erano state sciolte e distrutte
fisicamente dall’azione dell’estrema destra. Tutto ciò era agevolato dalla condotta complice di parte
della classe dirigente che utilizzava i fascisti per combattere i “rossi”. Anche Giolitti utilizzò il Fascismo

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per arginare e moderare le richieste socialiste, in un secondo tempo adottò la strategia di


“costituzionalizzazione” per cercare di ricondurre il movimento fascista a un atteggiamento meno
violento e assimilabile nello schieramento liberale per renderlo innocuo. Secondo la sua idea il
fascismo una volta entrato in
Parlamento avrebbe abbandonato il suo carattere eversivo e sarebbe rientrato nella legalità. Per
attuare il piano sciolse la Camera e chiamò nuove elezioni nel maggio 1921, agevolando la formazione
di Blocchi nazionali ovvero coalizioni di gruppi “costituzionali” formati da conservatori, democratici,
liberali e fascisti. L’obbiettivo era contrastare la crescita dei movimenti di massa. Quest’azione non solo
scatenò le forze fasciste, che nei mesi preelettorali seminarono il panico e distrussero ogni tipo di
libertà elettorale e di espressione sabotando la propaganda socialista violentemente, non servì
nemmeno a indebolire particolarmente i partiti di massa. Il risultato fu l’entrata in Parlamento di ben
35 deputati fascisti.

205. Illustrare circostanze, fatti, situazioni, accadimenti delle elezioni del 1924 in Italia.

Il 1924 è l’anno che precede la svolta dittatoriale del regima fascista. Con la Legge Acerbo del 1923
Mussolini aveva promulgato una modificazione del sistema elettorale che prevedeva i 2/3 dei seggi al
partito Maggioritario (25%), a favore di questa legge si erano opposti solo i gruppi di sinistra socialista
e comunista. Il 1924 cominciava così con lo scioglimento della Camera e la presentazione di Liste
nazionali sotto il segno del fascio. Queste liste assomigliavano ai Blocchi Nazionali Giolittiani del 1921
ma i fascisti erano qui dominanti. Le forze antifasciste erano frammentate e intimidite dall’azione
violenta fascista in campagna elettorale. Le liste nazionali ottennero il 69% dei voti. La lista nazionale a
differenza dei blocchi era una lista unica sotto la supervisione di Mussolini, non era una coalizione.
Riaperta la Camera, la violenza si riabbatte sull’opposizione, Matteotti, segretario del Partito Socialista,
viene assassinato da un gruppo squadrista. E’ un momento di crisi per l’ascesa fascista. Mussolini
sostituì il capo della Polizia, imprigionò alcuni esponenti fascisti e si dimesse dal ministero degli interni
in favore di Federzoni. I gruppi antifascisti rifiutano di prendere parte al lavoro della Camera con la
cosiddetta “Secessione dell’Aventino”. Essi sperano in un intervento del Re e in un crollo del Governo.
Il Re però si astiene e non prende nessuna iniziativa. Mussolini intanto, incalzato dagli eventi e dalle
responsabilità dell’omicidio che stanno affiorando e puntano esponenti importanti del partito decide di
agire con la forza. Il 3 Gennaio 1925 proclamerà il discorso che sancisce la sconfitta delle opposizioni e
il passaggio alla Dittatura.

206. In cosa consistette la "Secessione dell'Aventino"?

La “secessione dell’Avenino” denomina l’atto di astensione dalla partecipazione Parlamentare delle


opposizioni fasciste in seguito all’omicidio di Matteotti, segretario del Partito Socialista, da parte di un
gruppo squadrista. L’opposizione composta da socialisti, popolari, comunisti, repubblicani e parte dei
liberali rifiutò di prendere parte ai lavori della camera in una situazione dove la legalità democratica
era compromessa. Il termine è utilizzato da Turati per indicare la loro opposizione. Gli aventiniani
confidavano con le loro azioni e lo sgomento dell’opinione pubblica in un crollo del Governo,
speravano inoltre in un intervento del Re. Cosa che non avvenne.

207. Quando venne costituita la MVSN (Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale) ? Perché la sua
costituzione rappresentò una grave violazione della legalità?

La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale MVSN, un-organizzazione armata con a capo il capo del
Governo che ha come compito il mantenimento dell’ordine pubblico. E’ creata nel 1923 da Mussolini,
egli l’aveva creata nell’idea di farvi confluire le squadre d’azione e arginarne il potere. I Ras
continuarono ad agire comunque indisturbati con attacchi violenti a ogni tipo di opposizione. La MVSN
rappresentò una violazione della legalità costituzionale in quanto affiancava una milizia di Partito alle
forze di polizia e all’esercito, tradizionalmente soli esecutori e tutori della sicurezza Statale.

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208. In cosa consistette la strategia di "costituzionalizzazione" perseguita da Giolitti nei confronti


del fascismo?

Giolitti utilizzò il Fascismo per arginare e moderare le richieste socialiste, in un secondo tempo adottò
la strategia di “costituzionalizzazione” per cercare di ricondurre il movimento fascista a un
atteggiamento meno violento e assimilabile nello schieramento liberale per renderlo innocuo. Secondo
la sua idea il fascismo una volta entrato in Parlamento avrebbe abbandonato il suo carattere eversivo e
sarebbe rientrato nella legalità. Per attuare il piano sciolse la Camera e chiamò nuove elezioni nel
maggio 1921, agevolando la formazione di Blocchi nazionali ovvero coalizioni di gruppi “costituzionali”
formati da conservatori, democratici, liberali e fascisti. L’obbiettivo era contrastare la crescita dei
movimenti di massa. Quest’azione non solo scatenò le forze fasciste, che nei mesi preelettorali
seminarono il panico e distrussero ogni tipo di libertà elettorale e di espressione sabotando la
propaganda socialista violentemente, non servì nemmeno a indebolire particolarmente i partiti di
massa. Il risultato fu l’entrata in Parlamento di ben 35 deputati fascisti.
210. Quali furono i principali provvedimenti di riforma introdotti da Francesco Crispi?

Francesco Crispi era un esponente della Sinistra Storica e ministro degli interni del Governo Depretis, lo
sostituisce nel 1887 alla guida del Governo. Sul piano politico accentrò su di se le cariche importanti
comprendo il ruolo di Ministro degli interni e degli Esteri, e potenziò il potere dell’esecutivo rispetto al
Parlamento. D’altro canto con una Legge comunale e provinciale rese elettivi i sindaci dei comuni di più
di 10000 abitanti e allargò il suffragio per le elezioni amministrative. Promulgò un Nuovo Codice penale
dove abolì la pena di morte ma anche una nuova legge di Sicurezza che lasciò ampi poteri alla Polizia.
Importante è anche la sua Legge Sanitaria che afferma il principio di intervento dello Stato in sostegno
della Salute pubblica, vengono anche istituite delle figure di medico provinciale, veterinario provinciale
come consulenti del prefetto e l’ufficiale sanitario municipale che collabora con il Sindaco.
211. Quali erano i contenuti fondamentali del Manifesto del Partito Comunista?

Durante il II Congresso di Londra Marx ricevette il compito di scrivere il Manifesto del Partito
Comunista. Nel Manifesto proponeva una nuova concezione della storia e un programma politico da
seguire. La lotta proletaria avrebbe portato al tramonto della borghesia e al crollo del sistema
Capitalistico e al naturale approdo al sistema comunista. La visione della storia Hegeliana era rivisitata
da Marx, con Hegel condivideva l’idea di storia in perpetuo movimento e trasformazione e l’idea che
essa fosse spinta da un principio razionale e mossa da una serie di conflitti tra forze opposte. Rifiutava
però il concetto di provvidenza che guidava gli uomini opponendo l’idea del struttura economica e d
produzione che influiva
sulla struttura sociale e politica dello Stato. All’idealismo di Hegel contrappone una visione più
materialistica. Su questo principio si basava il Materialismo storico, che incentra appunto la storia e la
società sul sistema di produzione; il potere è detenuto da chi dispone dei mezzi della produzione
materiale e quindi impone le sue idee. La classe dominante rappresenta il suo interesse come interesse
di tutta la società e quindi le sue idee sono quelle ritenute universalmente valide. Anche la classe
rivoluzionaria segue questa logica ma a differenza della classe, essa si presenta come intera società in
opposizione a una classe. In una società dove gli interessi di una classe formano lo Stato era necessario
smantellare lo stato stesso e l’idea di classe per poter porre fine all’egemonia borghese. La teoria
Marxista aveva come novità di rendere il movimento comunista non più soltanto un partito ma
un’azione necessaria e naturalmente adeguata e logica continuazione al crollo del capitalismo.
Secondo la teoria Marxista la borghesia aveva avuto il suo tempo e naturalmente stava tramontando
per lasciare spazio alla classe che lei stessa aveva creato: il proletariato. La borghesia creando un
sistema che aveva trasformato l’operaio in accessorio della macchina, in strumento e aveva creato
impoverimento delle classi medie non era più in grado di fra progredire lo Stato. Aveva invece creato
un sistema che danneggia la maggioranza e crea la lotta sociale. Era necessario quindi determinare il

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suo tramonto. Questa visione legittimava il movimento operaio e espandeva la lotta a livello
internazionale al grido di unità e solidarietà della classe operaia che condivideva la stessa sorte in
tutt’Europa. La grande forza del proletariato era infatti per Marx la forza solidale che si basava sulla
condivisione della stessa condizione su scala mondiale.
Il programma politico consisteva in tappe che avrebbero portato a abolire la proprietà privata e alla
creazione di un nuovo ordinamento sociale senza Stato ne classi. La nuova società necessitava
innanzitutto di una rivoluzione proletaria e della sua ascesa al potere. In secondo luogo era necessario
abolire la proprietà privata e affidare allo stato il controllo della produzione. Quando le differenze
sociali sarebbero state annullate e si fosse ottenuta una condizione stabile anche lo Stato sarebbe
stato abolito.
212. Quali furono i principali riferimenti ideali e teorici di Karl Marx?

Marx si ispira nell’elaborazione della sua teoria agli economisti inglesi classici, al socialismo francese e
pensiero di Hegel. Con lui condivideva l’idea di storia in perpetuo movimento e trasformazione e l’idea
che essa fosse spinta da un principio razionale e mossa da una serie di conflitti tra forze opposte.
Rifiutava però il concetto di provvidenza che guidava gli uomini opponendo l’idea del struttura
economica e d produzione che influiva sulla struttura sociale e politica dello Stato. All’idealismo di
Hegel contrappone una visione più materialistica.

213. Illustrare la dottrina del materialismo storico e spiegare quale fu la sua importanza per la storia
politica, sociale e del pensiero politico dell'Ottocento e del Novecento.

Secondo la dottrina del materialismo storico la struttura sociale, politica e culturale di uno Stato si basa
sui rapporti di produzione. Il potere è detenuto infatti da chi dispone dei mezzi della produzione
materiale e quindi impone le sue idee. La classe dominante rappresenta il suo interesse come interesse
di tutta la società e quindi le sue idee sono quelle ritenute universalmente valide. Anche la classe
rivoluzionaria segue questa logica ma a differenza della classe, essa si presenta come intera società in
opposizione a una classe. In una società dove gli interessi di una classe formano lo Stato era necessario
smantellare lo stato stesso e l’idea di classe per poter porre fine all’egemonia borghese. La teoria
Marxista aveva come novità di rendere il movimento comunista non più soltanto un partito ma
un’azione necessaria e naturalmente adeguata e logica continuazione al crollo del capitalismo.
Secondo la teoria Marxista la borghesia aveva avuto il suo tempo e naturalmente stava tramontando
per lasciare spazio alla classe che lei stessa aveva creato: il proletariato. Questa visione legittimava il
movimento operaio e espandeva la lotta a livello internazionale al grido di unità e solidarietà della
classe operaia che condivideva la stessa sorte in tutt’Europa.

214. Illustrare i momenti salienti della vicenda biografica di Karl Marx

Karl Marx è un teorico tedesco nato da una famiglia borghese di origine ebraica nel 1818. Durante i
suoi studi filosofici entra in contatto con la “sinistra hegeliana”. Trasferitosi a Parigi entra in contatto
con i circoli di sinistra di ispirazione socialista utopica e incontra Engels. Engels è figlio di industriali e
studioso di economia, conoscerà di persona la situazione industriale inglese. I due saranno amici e
collaboratori. Nelle sue prime opere Marx inizia a delineare la sua teoria di materialismo storico.
Entrerà poi nella Lega dei Giusti, prima organizzazione internazionale comunista, nella quale dibatte le
sue idee. Durante il II
Congresso di Londra sarà Marx che riceverà il compito di scrivere il Manifesto della nuova Lega dei
Comunisti. Nel Manifesto proponeva una nuova concezione della storia e un programma politico da
seguire. La lotta proletaria avrebbe portato al tramonto della borghesia e al crollo del sistema
Capitalistico e al naturale approdo al sistema comunista. Dopo le rivolte fallimentari del 1848, Marx si
esilia a Londra e rielabora le sue teorie arrivando alla creazione del “Socialismo Scientifico” frutto di

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uno studio scientifico e di analisi economica del capitalismo. Il testo di esposizione è “Il Capitale” grazie
al suo valore scientifico si imporrà come dottrina ufficiale del movimento operaio. Marx morì a Londra
nel 1883.

215. Perché secondo Marx la solidarietà di classe rappresentava il vero elemento di forza della
classe proletaria?

La forza del proletariato era la solidarietà di classe perché derivava dalla condivisione della stessa
condizione di lavoro nelle fabbriche, l’interesse proletario era lo stesso a livello mondiale, la
rivoluzione quindi si sarebbe espansa internazionalmente perché il malessere era condiviso. Il
movimento era destinato a unirsi in tutta Europa a attuare un grande programma di rivoluzione e
instaurazione del nuovo sistema. Questo programma era esplicitato nel “Manifesto”. Al proletariato, la
classe nata dal sistema industriale e l’unica ad avere un carattere rivoluzionario, (la borghesia l’aveva
anch’essa avuto ma era giunta al capolinea) sarebbe stata la nuova Classe al potere e avrebbe
smantellato il sistema capitalistico e anche quello statale decretando la fine della proprietà privata e
della borghesia.

216. Indicare i principali contenuti dell'opera "Il capitale".

“Il Capitale” è il testo di Marx in cui, dopo i moti rivoluzionari fallimentari del 1848, presenta le sue
teorie rielaborate sulla base di uno studio scientifico e un’analisi economica del sistema di produzione
capitalista. Questa nuova fase Marxista si chiama infatti “Socialismo Scientifico”. Nell’opera Marx
individua l’essenza del successo del Capitalismo nello sfruttamento della forza lavoro, secondo i suoi
studi il valore di un prodotto era dato dalla quantità di lavoro necessaria per produrlo, la fonte di
guadagno del sistema sarebbe quindi data dal Plusvalore, ovvero dal lavoro non pagato o pagato male,
il profitto è subordinato alla miseria del lavoratore sottopagato. Il Capitale illustra la storia del
capitalismo, una previsione sul suo sviluppo futuro e un programma d’azione che il proletariato
industriale avrebbe dovuto intraprendere. Il Capitalismo, secondo Marx stava già dissolvendosi da solo
a causa della concentrazione di capitale nelle mani di pochi a discapito della massa, ciò portava a delle
crisi di sovrapproduzione perché l’espandersi dell’industria non combaciava con l’espandersi della
ricchezza e quindi della richiesta. Questa pubblicazione presentava il socialismo come necessità storica
e diretto successore di un sistema in crisi.

217. Perché si afferma che la linea politica seguita da Francesco Crispi alla guida del governo si
caratterizza per aspetti peculiari e contraddittori?

Crispi era stato un convinto patriota Mazziniano e Garibaldino e si era poi ritrovato invece sostenitore
della monarchia e ammiratore dell’autoritarismo conservatore di Bismark. La sua personalità forte e
accentratrice e il suo background mazziniano lo portano ad avere un carattere ambivalente e
contraddittorio nella sua politica. Sul piano politico accentrò su di se le cariche importanti comprendo
il ruolo di Ministro degli interni e degli Esteri, e potenziò il potere dell’esecutivo rispetto al Parlamento.
D’altro canto con una Legge comunale e provinciale rese elettivi i sindaci dei comuni di più di 10000
abitanti e allargò il suffragio per le elezioni amministrative. Promulgò un Nuovo Codice penale dove
abolì la pena di morte ma anche una nuova legge di Sicurezza che lasciò ampi poteri alla Polizia. Nel
suo secondo governo arriverà a proclamare lo Stato d’assedio in Sicilia ed applicare la legge marziale
contro la rivolta dei fasci. Il suo Governo fu quindi caratterizzato da azioni autoritarie conservatrici e da
altre invece di apertura e progressiste.

218. Chi era Francesco Crispi?

Francesco Crispi era un esponente della Sinistra Storica e ministro degli interni del Governo Depretis, lo
sostituisce nel 1887 alla guida del Governo. Uomo di forte personalità, massone e anticlericale a una
direzione autoritaria e repressiva ma si impegna nella riorganizzazione statale amministrativa giuridica

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e giudiziaria. Sul piano politico accentrò su di se le cariche importanti comprendo il ruolo di Ministro
degli interni e degli Esteri, e potenziò il potere dell’esecutivo rispetto al Parlamento. D’altro canto con
una Legge comunale e provinciale rese elettivi i sindaci dei comuni di più di 10000 abitanti e allargò il
suffragio per le elezioni amministrative. Promulgò un Nuovo Codice penale dove abolì la pena di morte
ma anche una nuova legge di Sicurezza che lasciò ampi poteri alla Polizia. La sua volontà non condivisa
di continuare l’impresa coloniale lo portò alle dimissioni nel 1891. Un secondo governo fu realizzato
dal 1893 al 1896 dopo la fine del governo Giolitti, esso fu caratterizzato da un ‘atteggiamento di
repressione e attacco verso il PSI e i movimenti operai e un’altra spinta espansionistica che porterà
all’amara sconfitta di Adua in territorio eritreo e alle sue dimissioni.

219. Illustrare la concezione di "dittatura del proletariato" nel pensiero di Karl Marx

La “dittatura del proletariato” è una tappa della costruzione dello Stato Comunista. Il programma è
presentato da Marx nel testo “Critica al programma di Gotha”, del 1875. Rappresenta il periodo
necessario di transizione tra la società capitalista decaduta e la nascente società comunista. In questa
fase i proletari hanno già fatto la rivoluzione, il capitalismo è crollato e essi detengono il potere
politico. Perché anche la struttura dello Stato cada e le caste sociali si dissolvano era necessario
adottare delle misure totalitarie per riorganizzare i rapporti di produzione e di proprietà e creare
quelle condizioni necessarie per la gestione comunista della società.

220. Quale fu la strategia di espansionismo seguita da Hitler dal 1933 al 1939? Quali furono i paesi
bersaglio dei suoi progetti di espansione?

Hitler per prima cosa ritira la Germania dalla Conferenza Internazionale di Ginevra e dalla Società delle
nazioni, nel 1933. Sin dall’ Inizio i suoi piani espansionistici erano chiari, infatti segue un tentativo
fallito di annettere l’Austria e l’introduzione della circoscrizione obbligatoria. Egli tradisce così i Patti di
Versailles e si avvia al riarmo. Il suo programma di espansione voleva inizialmente annettere tutti i
popoli tedeschi sotto il “grande Reich” e poi avanzare verso est, assoggettare i popoli slavi e
combattere la Russia. Ne 1938 riesce infatti a occupare l’Austria e la regione dei Sudeti in
Cecoslovacchia. Tutto ciò fu possibile anche grazie alla politica di apeasement inglese che mirava a fare
delle concessioni ai tedeschi per evitare lo scoppio di un’altra guerra. Evento inevitabile con
l’occupazione di Hitler della Polonia nel 1939 che fa scoppiare la guerra.

221. Illustrare le vicende del "colpo di stato della birreria" in Germania.

Il colpo di stato della birreria avviene nel 1923 in Baviera. I gruppi nazionalisti si erano lì radunati per
contestare la decisione governativa di fermare la resistenza all’occupazione francese della regione
della Ruhr. Hitler precedentemente cercò di convincere l’esercito e i politici bavaresi a partecipare a un
colpo di stato ma infine trovandoli esitanti organizza da solo con l’appoggio delle sue S.A un colpo di
Stato l’8
Novembre nella birreria dove vi era la manifestazione. Erano presenti anche il capo del governo
bavarese, il comandante dell’esercito e il capo della Polizia. Quella notte Hitler dichiarò decaduto il
governo di Berlino e tentò di arrestare le autorità, i tre scapparono e diedero l’allarme, Lo scontro a
fuoco che seguì provocherò la morte di 13 nazionalsocialisti e l’imprigionamento di Hitler che fu
condannato a 5 anni, ma fece solo 9 mesi.

222. Illustrare le principali riforme approvate in Italia negli anni '70 in Italia? Esplicitare e indicare
durante quale fase politica furono approvate tali riforme.

Già dagli ultimi anni del 196, le proteste sociali e il movimento giovanile e operaio avevano fatto sì che
i sindacati si affermassero come interlocutori stabili del Governo, si era assistito all’approvazione dello
Statuto dei Lavoratori. Inoltre nel 1970 era stata approvata la Legge Fortuna sul divorzio. La politica

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centro sinistra in quel periodo era particolarmente debole a causa delle spaccature interne della
maggioranza, DC e PSDI premevano per un ritorno a un’azione moderata ed erano preoccupate dalla
situazione di protesta studentesca e operaia. Dall’altro canto il PSI lavorava con una visione
progressista e mirava a includere nuovamente il PCI nel Governo. Dalle elezioni del 1972 seguirono vari
governi con al comando esponenti della DC: Andreotti e Rumor. Il referendum per l’abrogazione della
Legge Fortuna sul divorzio del 1974 marca un momento importante in quanto vince il rifiuto
dell’abrogazione e mostra come il potere del influenza della Chiesa sulla società si sia indebolito. Dal
1976 il PCI aumenta i consensi e la coalizione DC PSI cade, il PSI si ritira e finisce l’esperienza del centro
sinistra. E’ in questo momento che avvengono le riforme più importanti come le riforme di diritto
familiare sulla parità giuridica dei coniugi, la riforma che legalizzava l’IVG e altre riforme importanti
come a favore della liberazione sessuale.

223. In cosa consistette la formula politica della "solidarietà nazionale" in Italia?

La politica della “solidarietà nazionale” fu attuata dopo le elezioni del 1976 e vede la salita al potere di
nu Governo monocolore DC con a capo Bettino Craxi. In quel momento storico il centro sinistra era
decaduto a causa del rifiuto del PSI e il PCI aveva guadagnato consensi e non poteva più essere
ignorato. Il parlamento decide allora di unirsi in una classe compatta (i soli a contrapporsi furono
Radicali e movimento sociale italiano) per far fronte al problema nazionale del terrorismo che
imperversava e che avrebbe raggiunto il culmine presto con l’assassinio di Moro. L’impegno comune
dei partiti e l’atteggiamento responsabile e moderato del PCI permisero alla solidarietà nazionale di
migliorare la situazione economica e abbassare l’inflazione, e potenziando le forze dell’ordine di
raggiungere le prime vittorie alla lotta terroristica. Craxi adottò una linea polemica eni confronti del PCI
mostrandosi volenteroso a ricominciare un governo di centro sinistra, dopo vari contrasti riguardo
alcune scelte il periodo di solidarietà nazionale terminerà nel 1979 con l’uscita del PCI dal Governo e
causando una crisi di Governo.
224. Cosa furono i Patti Lateranensi?

I Patti Lateranensi sono dei Patti stipulati tra il Governo Fascista e la Chiesa nel 1929. Essi si
articolavano in tre parti. 1- trattato internazionale: la Chiesa riconosceva il Regno d’Italia e Roma
Capitale, e lo Stato italiano riconosceva lo Stato del Vaticano. 2-Convenzione finanziaria: Lo stato
pontificio ricevette una forte indennità finanziaria per i territori persi con l’Unità d’Italia. 3-Concordato:
regolava i rapporti tra Stato e Chiesa, i matrimoni religiosi erano riconosciuti civili, l’educazione
cattolica era fondamento dell’istruzione pubblica, il partito dell’Azione Cattolica poteva continuare ad
esistere purché controllato e mantenendosi estraneo alla politica. I patti Lateranensi furono un
successo propagandismo che mostrava mussolini come il conciliatore d Stato e Chiesa.

225. Perché si può affermare che il 1956 fu un anno di svolta sul piano internazionale? Quali furono i
principali accadimenti verificatisi durante questo anno?

Nel 1956 durante il XX Congresso del Partito comunista sovietico PCUS il segretario e il primo ministro
Krusciov presentano il “Rapporto segreto” un documento che ammetteva le degenerazioni del sistema
staliniano, si avviò un processo di destalinizzazione dei paesi che facevano parte del blocco dei paesi
satelliti dell’URSS. L’Ungheria si rivoltò e cercò di instaurare un nuovo governo fuori dall’influenza
Sovietica ma la Russia intervenne con i carri armati e nonostante la resistenza la rivolta l’azione
sovietica.
226. Quali furono le caratteristiche peculiari del movimento del '68 in Italia?

Caratteristiche generali del movimento all’internazionale: Contestazione del sistema scolastico e


universitario, critica al capitalismo, rifiuto dei valori tradizionali della società borghese e dei suoi
istituti, proteste pacifiste di critica alla guerra in Vietnam, antiamericane. In Italia questi principi

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vengono contestualizzati la protesta si scagli; contro il sistema politico tradizionale e il capitalismo, la


società’ tradizionale era criticata e la si immaginava nuova e aperta. La rivolta studentesca acquisì una
marcata connotazione ideologica marxista e rivoluzionaria che non si esaurì negli anni 70 ma continuò
e diede luogo a gruppi extraparlamentari attivi e particolarmente vivaci nell’atto di protesta che
degenerò anche in atti terroristi negli “anni di piombo”. Inoltre la rivolta studentesca era in Italia legata
al movimento operaio che ideologicamente era legato al marxismo e alla lotta di classe.
227. In Italia quale fu la stagione del cosiddetto "Autunno Caldo"? Perché fu così importante?

L'autunno caldo è un periodo della storia d'Italia segnato da lotte sindacali operaie che si sviluppò a
partire dall'autunno del 1969 in Italia. Fu importante perché da questo movimento sociale è nato lo
"Statuto dei lavoratori". La grande mobilitazione operaia, che fece seguito alla contestazione giovanile
del Sessantotto, i rapporti di forza, le tecniche di sciopero, l'astensione dal lavoro e dallo studio, le
occupazioni di fabbriche e scuole coordinate da una nuova coscienza politica e partecipativa permisero
negli anni successivi di formalizzare conquiste sociali di rilievo, prima fra tutte, sul piano del diritto del
lavoro, lo Statuto dei lavoratori, e costrinsero inoltre lo Stato a legiferare in materia, introducendo
normative specifiche in difesa dei lavoratori, che erano mancate nel secondo dopoguerra italiano.

228. In cosa consistette il documento dei 14 punti di Wilson?

I 14 punti di Wilson è un documento programmatico che il Presidente Wilson pronuncia al congresso


Americano. In esse esprime i principi che avrebbero dovuto ispirare la potenze subito dopo la guerra
per le trattative di pace e la politica internazionale futura. Fra i punti principali vi erano: la libertà dei
mari, il diritto di autodeterminazione dei popoli, la riduzione degli armamenti e la creazione di un
organo di sicurezza collettivo. La società delle nazioni, organismo internazionale con il compito di
arbitrare le controversie e evitare lo scoppio della guerra.
229. Che cosa fu la Società delle Nazioni? Quale fu il suo obiettivo?

La società delle nazioni, organismo internazionale con il compito di arbitrare le controversie e evitare
lo scoppio della guerra. E’ voluto da Wilson durante la conferenza di Versailles. Organismo super
partes a cui dovevano aderire tutte le nazioni. Da questo patto però furono escluse le potenze sconfitte
e la Russia, in più gli Stati uniti non vi presero mai parte e al decadimento di Wilson, la svolta
isolazionista americana lascerà il territorio europeo sprovvisto di protezione e farà a meno alle
garanzie date precedentemente.
230. Illustrare gli avvenimenti della I guerra arabo - israeliana.

Durante il processo di decolonizzazione degli anni del dopoguerra si colloca la questione della
Palestina, territorio conteso da sue popoli: arabi e ebrei. Inizialmente spettava alla Gran Bretagna
trovare una soluzione ma dopo vari episodi violenti e la volontà belligera ebre, l’Inghilterra cede
all’ONU il compito di mediare il conflitto. L’ONU prevede un piano di divisione in due Parti con
Gerusalemme città libera sotto controllo internazionale. Con il ritiro delle truppe Britanniche nel 1948
gli Ebrei proclamano unilateralmente la nascita dello Stato di Israele, gli Arabi rispondevano con le
armi e il I conflitto arabo israeliano cominciava. La nascita di Israele fu legittimata da URSS e USA,
nonostante la reazione dei paesi arabi, Israele con l’appoggio occidentale ebbe velocemente la meglio.
Con la fine della guerra gli ebrei guadagnavano il doppio del territorio previsto dall’ONU e il popolo
arabo faceva esodo in Giordania.
232. Da chi fu promossa la cosiddetta "Legge Truffa"? Quando e con quali obiettivi fu elaborata?

La “legge truffa” fu una riforma elettorale attuata dal governo Democristiano in vita delle elezioni del
1953. La legge elettorale in senso maggioritario prevedeva il 65% di seggi in Parlamento al Partito che
avrebbe ottenuto il 50% più uno dei voti elettorali. Il Governo attua questo piano per contrastare la

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pressione esercitata dalla sinistra che cresceva in consensi. La legge sarà battezzata legge truffa
dall’opposizione, nonostante la sua approvazione non sarà sufficiente alle elezioni del 53 e la DC subirà
una battuta d’arresto.

233. Illustrare in cosa consistette la Cassa del Mezzogiorno in Italia. Quando fu istituita e da chi?

La Cassa del Mezzogiorno fu creata dal governo De Gasperi nel 1950, questo ente statale voleva
promuovere lo sviluppo economico e civile del sud attraverso i finanziamenti statali per le
infrastrutture e crediti agevolati per creare delle industrie nelle aree depresse. Il tentativo seppur
durato 30 anni e con ingenti somme non fu mai raggiunto veramente e il divario rimase tale.
234. Illustrare le scelte di politica economica perseguite da Stalin in URSS.

L’obbiettivo di Stalin è un industrializzazione urgente che porti l’URSS a livelli militari e economici
competitivi. Per attuarlo era necessario esercitare il controllo Statale sul processo economico, e la
collettivizzazione. Il settore agricolo è collettivizzato e la classe dei Kulaki dopo un periodo di resistenza
e repressione è eliminata. La crescita industriale chiamata anche “rivoluzione dall’alto” si fece grazie
ad alcune tappe forzate. Furono predisposti due piani economici: I piano quinquennale 1928-1932 e II
Piano Quinquennale 1933-1937. Questa politica permette di raggiungere risultati incredibili
nell’industrializzazione dello Stato. Ciò era stato possibile grazie a una grande motivatone ideologica e
dei tempi di lavoro serratissimi per gli operai che erano motivati e incentivati con premi e
gratificazioni morali, che portavano ad un’atmosfera di competizione.

235. Alla morte di Lenin quali esponenti politici russi si fronteggiarono per la sua successione? Quali
idee e progetti avevano per il futuro dell'URSS?

Alla morte di Lenin i due esponenti che si fronteggiano in seno al Partito Comunista sono Stalin e Lev
Trotzkij. Trotzkij “Teorico della rivoluzione permanente”, spingeva sulla necessita
dell’industrializzazione e la promozione della rivoluzione nell’Europa Occidentale. Era preoccupato
dalla posizione isolata internazionale della Russia e dall’arretratezza economica. Criticava anche la
burocratizzazione degli apparati e voleva aprire nuovi spazi di traduzione democratica nel Partito.
All’opposizione vi era Stalin, che si contrappone con la teoria del “socialismo in un paese solo”. Egli
predicava la necessità di costruire il socialismo in un paese solo, egli sosteneva che la Russia avesse le
risorse per resistere agli attacchi capitalisti. La sua posizione era in opposizione ai bolscevichi ma
traduceva il sentimento contemporaneo. Vi era una chiara impossibilita di sviluppare una rivoluzione
mondiale dato l’assetto europeo del tempo, e in più la sua politica toccava i tasti patriottici del paese.

236. In cosa consisteva la NEP?

La NEP è la nuova politica economica introdotta in Russia nel 1921 da Lenin durante il X Congresso Del
Partito Comunista. Immaginata come soluzione temporanea introduceva degli elementi di liberalismo
per produzione e scambi commerciali. Ai contadini era sempre richiesta una quota fissa statale, ma
essi erano autorizzati a commerciare gli eccessi di produzione, ciò nell’ottica di incentivare la
produzione agricola. Questa politica è espansa anche al settore della piccola industria. I risultati furono
positivi ma crearono due effetti imprevisti: L’arricchimento e l’influenza dei Kulaki, e il formarsi di una
classe di commercianti che si arricchisce rapidamente a differenza della popolazione in città.
237. Che cosa è il "Mein Kampf"?

Il “Mein Kampf” è un testo scritto da Adolf Hitler durante i suoi 9 mesi di prigionia e pubblicato nel
1925. In esso Hitler espone chiaramente il programma del partito Nazista. Illustra ampiamente la sua
ideologia della “razza ariana” e la sua idea vagamente darwiniana di lotta per la sopravvivenza dove la
razza più forte, quella ariana avrebbe primeggiato. Individuava nel popolo tedesco conservava questi

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caratteri puri ed era quindi destinato a dominare il mondo. Compito del popolo tedesco era quello di
eliminare i nemici, responsabili di tutti i mali, il popolo ebreo. La Germania avrebbe poi dovuto
espandersi verso est e combattere il comunismo assoggettando i popoli slavi, anch’essi inferiori. Se
inizialmente il testo on raccoglierà molti consensi, sarebbe poi diventato un testo sacro del nazismo.
238. Quali caratteristiche connotavano il governo dello Zar Nicola II in Russia?

Il Governo dello Zar Nicola II aveva ancora le caratteristiche die regimi della Restaurazione. Un governo
dispotico e conservatore. La sua politica si basava sul binomio autocrazia-ortodossia. Se nello stesso
periodo gli altri Stati Europei avevano subito un processo di modernizzazione in Russia non vi era stato
nessun rinnovamento sociale. I contadini erano ancora legati al latifondo, l’industria era debole. A
livello governativo non vi era stato nessun processo di democratizzazione e non esisteva nessuna
istituzione rappresentativa. La manifestazione pacifica popolare per reclamare un Parlamento fu
repressa nel sangue con un vero e proprio eccidio dei manifestanti nel 1905. (Domenica di Sangue).
239. Illustrare gli eventi della "domenica di sangue" in Russia?

Il 22 Gennaio 1905, una manifestazione pacifica popolare si formò davanti alla residenza dello Zar
Nicola II. La manifestazione seguiva un periodo di scioperi operai e contadini dovuti al malcontento
sociale. La popolazione si unì per chiedere delle riforme: limitazione del prezzo dei beni di consumo
alimentari, un’amnistia per i prigionieri politici ma soprattutto la costituzione di un Parlamento
(istituzione rappresentativa). La manifestazione è repressa dallo Zar violentemente e si tradurrà in un
eccidio. Esso segnerà una frattura importante nella relazione tra lo Zar e il popolo, seguiranno tumulti
e ribellioni che creeranno il terreno perfetto per la nascita dei Soviet, organismi di rappresentanza
operaia e contadina.

240. Illustrare la Riforma Agraria di De Gasperi. Quali obiettivi aveva? Quando venne introdotta?

La Riforma Agraria del 1950 servì a espropriare e suddividere una parte di grandi proprietà terriere
situate su ampie zone. La riforma voleva andare in contro ai contadini che avevano richiesto terra e
affrontare il problema dell’assenteismo dei grandi proprietari per evitare l’occupazione dei territori
incolti. L’obbiettivo a lungo termine era moltiplicare le piccole imprese agrarie. I contadini erano
principalmente moderati organizzati dalla Coldiretti sotto il controllo della DC. Gli obbiettivi vennero
ottenuti parzialmente a causa di una forte migrazione verso il Nord industriale.
241. In cosa consisteva la formula politica del "centrismo" in Italia?

Il centrismo in Italia è una fase politica che si estende dal 1948 al 1953. In questa fase il partito della DC
occupa il centro dello schieramento politico con i partiti minori ed esclude le sinistre PCI PSI e le
destre. Il centrismo ricorre a una politica di riformismo sociale moderato che il DC usa per mantenere i
consensi fra le classi popolari.

242. Quale era la posizione assunta da Lenin nei confronti del I conflitto mondiale? Come pensava di
utilizzare l'occasione offerta dalla guerra?

Durante la II Internazionale, in contrasto con tutti gli altri partiti socialisti di natura pacifista, Lenin si
era dimostrato favorevole a un conflitto mondiale, nell’idea di utilizzarlo come pretesto per scatenare
la rivoluzione sociale su scala mondiale. Secondo Lenin, la guerra avrebbe permesso di saltare la tappa
della teoria marxista che voleva lo sviluppo della rivoluzione che avrebbe fatto crollare il capitalismo
soltanto successivamente alla creazione di uno stato capitalista avanzato. La Russia infatti muoveva i
primi passi nello sviluppo industriale, la guerra avrebbe secondo Lenin permesso di smuovere la folla
rapidamente e accelerato i tempi di rivolta.

243. Quali furono le organizzazioni collaterali del PNF? Illustrare alcune tra le più importanti.

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Il Partito nazionale fascista si forma nel 1921. I Gran consiglio del Fascismo, 1922, elabora le direttive
fasciste e serve da collegamento tra Partito e Governo. La Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
MVSN, un-organizzazione armata con a capo il capo del Governo che ha come compito il
mantenimento dell’ordine pubblico. Organizzazioni collaterali:
Opera Nazionale Dopolavoro- Tempo libero dei lavoratori, attività sportive o ricreative.

Il CONI Comitato Olimpico Nazionale nasce nel 1914 ma è potenziato.


I Fasci Giovanili, I Gruppi Universitari Fascisti GUF e l’Opera Nazionale Balilla ONB indottrinamento
ideologico e istruzione militare dagli 8 ai 18 anni.

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