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ACIDO RETINOICO IN MEDICINA ESTETICA

La vitamina A acida per uso topico rappresenta uno degli strumenti più efficaci per il controllo e la gestione
dell’invecchiamento cutaneo crono e foto indotto.

Un uso prudente e consapevole contribuisce a ripristinare un adeguato biochimismo e un aspetto migliore


della cute.

L’applicazione, alle concentrazioni previste, risulta esente dagli effetti teratogeni ben noti della molecola
quando somministrata per os: infatti la quantità massima assorbita potrebbe essere di 0,004 mg/kg, quindi
10.000 volte inferiore al limite di teratogenicità riscontrato sperimentalmente nel topo.

L’acido retinoico, una volta penetrato nelle cellule, viene veicolato al nucleo da proteine leganti (Cellular
Retinoic Acid Binding Protein), che limitano, altresì, la quantità endocellulare di sostanza evitando ogni
possibilità di sovraccarico. A livello nucleare avviene l’interazione con i RAR (Retinoic Acid Receptor) da cui
si formano complessi in grado di interagire con sequenze nucleotidiche del DNA appartenenti a regioni
“promoter” di specifici geni, inducendo la trascrizione di RNA Messaggero. Questa interazione influenza la
produzione di proteine quali il collagene ed alcune cheratine determinando una riduzione della rigidità
dello strato corneo.

Gli effetti dell’Acido Retinoico sull’invecchiamento cutaneo si estrinsecano attraverso la riparazione del
DNA, danneggiato dal crono e dal fotoaging: il sole colpisce il DNA dei fibrolasti scompaginandolo e
alterando le sequenze nucleotidiche e la relativa trascrizione di mRNA. La riparazione di tale danno e la
predetta regolazione della espressione genica rendono l’acido retinoico capace di far regredire molte delle
alterazioni caratterizzanti l’invecchiamento cutaneo:

 La displasia dei cheratinociti


 L’alterata produzione di pigmento melanico
 La rallentata reduplicazione cellulare dello strato germinativo
 L’alterata produzione di collagene, elastina e GAGs a livello dei fibroblasti
 La ridotta angiogenesi.

Uno dei meccanismi della terapia con acido retinoico dimostratosi molto utile è costituito dalla inibizione
della sintesi delle metalloproteinasi che degradano la matrice extracellulare. Questi enzimi che degradano il
collagene (collagenasi), l’elastina (elastasi) e l’acido ialuronico (ialoronidasi), vengono attivati da un fattore
di trascrizione nucleare (AP-1) a sua volta attivato dal sole. L’acido retinoico inibisce la formazione dell’AP-1
e quindi riduce i danni indotti dagli UVA sulla matrice estracellulare dermica.

La terapia con Acido retinoico topico agisce anche, come dimostrato da sperimentazioni condotte in vivo su
animali, sulla attività dei fibroblasti stimolandola. Ne consegue un notevole aumento della produzione di
collagene ed elementi della matrice con tendenza alla reversibilità del danno attinico.

Diverse evidenze, fra cui i risultati di esami ecografici dermo-epidermici effettuati con sonda ad alta
frequenza lo dimostrano: la valutazione ecografica pre e post terapia con Acido Retinoico consente di
rilevare un aumento dello spessore dermoepidermico, una normalizzazione dell’ecostruttura e della
ecogenicità del derma e la notevole attenuazione, fino alla scomparsa, della banda ipoecogena
subepidermica (S.L.E.B.) che caratterizza il quadro ecografico della elastosi da fotoaging.

La terapia topica con Acido retinoico è una potente arma, assolutamente non invasiva, nelle mani del
medico estetico. Ha un certo potere irritante che può essere mitigato dalla prescrizione di una igiene
cosmetologica mirata, individuata dopo check-up cutaneo secondo Bartoletti e Ramette.
Sospensioni opportune in concomitanza con l’esposizione al sole e/o alla comparsa di eventi avversi
(dermatite da retinoidi), consentono al medico estetico una programmazione annuale adeguata che può
inserirsi tra le altre strategie terapeutiche potenziandole.

Oltre che nel controllo e ripristino della pelle invecchiata l’acido retinoico, a concenstrazioni superiori, vede
una grande possibilità di successo nella terapie delle Striae Distensae Rubrae.

Striae distensae rubrae prima e dopo due mesi di terapia con acido retinoico
Dermatite da retinoidi

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