Sei sulla pagina 1di 3

Studio valutativo sui filler esistenti sul mercato

Autori:
- Prof. George Virginio Oskarbski M.D.
- Dr.Claudio Galli (Medico e Chirurgo Estetico Spec. Medicina del Lavoro Master
Universitario II Livello in Medicina Estetica Master Universitario II livello
Chirurgia Bariatrica e Malattie del Metabolismo Master Universitario II Livello
Chirurgia Estetica )
- Prof.Mario Marchetti
- Dr.Piero Piccioli-
- Dr.ssa Daniela Laura Russotti

INTRODUZIONE

L’obiettivo di nuovi prodotti a base di acido ialuronico (HA) è migliorare la qualità dell’impianto ,
per la perdita di volume nei consueti distretti del volto, i solchi naso-labiali (NLF), gli zigomi (ZR),
le labbra(L), i contorni nella regione malare(MR). Il collagene è la principale proteina del tessuto
connettivo e la proteina più abbondante nei mammiferi (circa il 25% della massa proteica totale) e
rappresenta circa il 6% del peso corporeo negli esseri umani. L'unità strutturale del collagene è
rappresentata dalla proteina del tropo-collagene formata da tre catene polipeptidiche che sono
associate a formare una tripla elica, in cui sono presenti aminoacidi ripetuti del tipo glicina-prolina-
X, dove X è qualsiasi altro amminoacido. In alcuni studi su prodotti che associano HA e AA, si
riscontrano interessanti risposte biologiche, sulla proliferazione fibroblastica, sulla sintesi del
collagene, sulla produzione di fattori di crescita, sull'accelerazione della migrazione e sulla
stimolazione della produzione di neuromodulatori derivati dai cheratinociti, sulla regolazione dei
geni della matrice extracellulare in fibroblasti umani in coltura, sulla accelerazione della guarigione
delle ferite cutanee e sulla neo-vascolarizzazione. Da questi suggerimenti, nonché dalle esperienze
acquisite con altri medical devices, è stato formulato un riempitivo: un idrogel iniettabile
monofasico, sterile, non pirogenico iniettabile, altamente purificato, a base di ialuronato di sodio,
prodotto dalla fermentazione batterica, in acqua tamponata sterile, reticolato con BDDE, con
l’aggiunta di AA Glicina e Prolina normalmente presenti nel collageno, in concentrazioni di 22, 24 o
26 mg /ml.

SCOPI e METODI

È stato avviato uno studio in aperto per valutare le prestazioni di questo filler di HA nella correzione
dei difetti estetici del viso. I trattamenti sono stati proposti a soggetti maschi e femmine di età
compresa tra i 30 ei 70 anni con follow-up per difetti nei suddetti distretti facciali con valutazione
dell'efficacia su volumi (scala di perdita del volume facciale FVLS ) e sulle rughe (utilizzando la
scala di valutazione della gravità del WSRS delle rughe) a 14 giorni e a 1, 3, 6, 9 e 12 mesi rispetto
al basale. Secondo le concentrazioni in mg di HA, sono stati usati aghi da 27 o 25 gauge per
mantenere l'estrusione di idrogel corretta, ed aghi cannula monouso per filler 25 e 22 G.
La valutazione dei risultati estetici includeva l'idratazione della pelle, l'analisi delle immagini delle
pieghe nasolabiali, dei volumi zigomatici (3D) e della documentazione fotografica. Inoltre,
mantenendo riguardo al consenso informato e agli standard igienici necessari, sono stati valutati la
sicurezza, la gestione del prodotto (estrusione dalla siringa, distribuzione dell’impianto nel tessuto),
nonché la morbidezza al tatto, il gradimento del paziente e del medico operatore, incluso il grado di
soddisfazione post-sessione, e la tollerabilità al dolore.

RISULTATI

L'idrogel si è rivelato fluido nel riempimento, pur mantenendo la compattezza dell'impianto, che può
essere modellato sia dall'operatore che dai movimenti mimici, conferendo aumento volumetrico con
penetrazione tissutale di aspetto naturale e con risultato estetico statisticamente significativo sia
immediatamente che a distanza a 6 mesi e a 8 mesi dopo il primo impianto. Buoni risultati sono stati
ottenuti durante lo studio anche sul grado di idratazione della pelle e sull'effetto rivitalizzante nel
tessuto, con evidenze sulla consistenza (texture) e luminosità della pelle. Non ci sono stati eventi
avversi gravi correlati al trattamento.

CONCLUSIONI FINALI

Questo gel iniettabile ha dimostrato di fornire un miglioramento naturale e regolare dei difetti estetici
del viso con tempi di permanenza considerevoli, migliorando la stabilità della reticolazione (cross-
link) permettendo elasticità e compattezza all'impianto. Ha ricevuto l'approvazione di pazienti e
operatori. Buoni risultati sono stati raggiunti durante lo studio sull'idratazione e sulla texture della
pelle, per cui si apprezza sia la correzione estetica sia la rivitalizzazione cutanea. I difetti volumetrici
sono stati riempiti con aspetto finale molto naturale. Inoltre sulla durata in mesi, il decadimento della
presenza dell’idrogel è molto fisiologico e lento, vantaggio che si associa alla mancata dolorabilità
immediata e protratta nella sede dell’impianto. In quanto gel monofasico, cioè polimero
completamento reticolato con mescola in unico passaggio dell’acido ialuronico e della reticolazione,
si rivela superiore ad un omologo bifasico (Restylane ad es.) , non verificandosi né un rapido
riassorbimento dell’HA non reticolato presente, né zone a maggior o minor densità di impianto, tutto
a vantaggio di una maggior compattezza globale. La compattezza riceve ausilio anche dalla presenza
dei due AA, che favoriscono reologicamente migliori legami all’interno della struttura, rinforzando
la reticolazione, ma non appesantendo l’impianto per “durezza”. La concentrazione dell’HA subisce
infatti variazioni per la lunghezza della catena polimerica e per il grado di reticolazione da cui
discende la “durezza”, ma la la presenza degli AA migliora la reticolazione che viene resa più
elastica e viscosa, con un grado di cross-link in percentuale equilibrato verso il basso rispetto alla
concentrazione del gel. Questo migliora il modulus (G) cioè il rapporto sforzo/deformazione
(stress/strain ; resistenza totale alla deformazione) che appare similare ad una pari concentrazione di
gel ma con un grado di cross-link alto. Migliorano pertanto gli intrecci tra le catene polimeriche di
HA, i coinvolgimenti ed interazioni molecolari, influenzando la viscosità e la longevità
dell’impianto. Questo modulus più elastico influenza anche la durezza e la sofficità del filler, quindi
la resistenza alla deformabilità (capacità di riprendere lo stesso aspetto volumetrico dopo aver subito
una pressione). Fillers con modulus più basso richiedono infatti volumi maggiori di materiale per
compensare la medesima capacità di riempimento, o con pari modulus risultano più rigidi
(“durezza”). Questa capacità di un valido modulus, non irrigidito da eccesso di cross link, grazie alla
presenza di AA, spiega la migliore diffusione intracutanea , migliore permanenza, migliore
possibilità di modellamento rispetto i fillers sul mercato. La mancanza di dolorabilità spiega la non
necessità di aggiunta di anestetico (Juvederm Ultra ad es.) in quanto il modulus efficace viene
raggiunto senza necessità di aumento dei cross-link. La presenza degli AA acidi, in ambiente di HA,
oltre al vantaggio reologico conferisce un autonomo miglioramento per le azioni segnalate in
letteratura, sulla biosintesi del collagene in quanto precursori, sulla proliferazione dei fibroblasti,
sulla produzione di fattori di crescita, sulla riparazione delle lesioni cutanee. Ciò spiegherebbe
l’aspetto migliorato della texture e della idratazione cutanea. Riassumendo la validità del prodotto,
competitivo rispetto gli altri filler, è determinata dal buon bilanciamento tra le componenti: qualità
dell’ HA, corretta reticolazione, presenza di AAacidi con effetti vantaggiosi sulle altre due
componenti.

Dott. Claudio Galli


Medico e Chirurgo Estetico
Spec. Medicina del Lavoro
Master Universitario II Livello in Medicina Estetica Master Universitario II livello Chirurgia Bariatrica e
Malattie del Metabolismo Master Universitario II Livello Chirurgia Estetica

Potrebbero piacerti anche