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Chi partiva per il nuovo mondo? Non chiunque. Soprattutto persone che cercavano una nuova vita,
nuove possibilità. Molti anche i perseguitati religiosi. Insomma, persone con un forte spirito
d'indipendenza e grande desiderio di libertà individuale, di autonomia.
Una certa insofferenza nei confronti dei vincoli imposti dall'Inghilterra, come il “Navigation act”.
Tuttavia, all'inizio le colonie non sono per nulla unite: ognuna ha rapporti più frequenti con
l'Inghilterra, che con le altre( per via dello spirito d'indipendenza, le differenze religiose ed etniche).
POI PERO'
- La popolazione cresce in maniera esponenziale.
- L'Inghilterra vieta ai coloni di superare i monti Allegheny, per evitare
conflitti con gli indigeni (e quindi spese militari). I coloni americani
sostanzialmente se ne infischiano (e i conflitti aumentano)
- L'Inghilterra aumenta le tasse, anche per recuperare un po' le
spese della Guerra dei Sette anni. Lo “Sugar act”, lo “Stamp act”, infine
il “Tea Act”: tasse sentite come troppo alte, decise senza consultare i
coloni, insomma ingiuste.
Il “Tea Boston Party” (la “festa del Tea di Boston”). Per protesta, nel porto di Boston alcuni coloni,
travestiti da indiani, salgono su navi inglesi e scaraventano in mare il Tea.
In tempi recenti (2009) un movimento di estrema destra di grande successo, che contestava il governo e
difendeva il libero mercato, ha ripreso il nome “Tea Party” (stavolta “party” significa “partito”).
Qualcuno ha anche inteso TEA come acronimo di: "Taxed Enough Already" (“già abbastanza tassati”)
POI PERO'
- La popolazione cresce in maniera esponenziale.
- L'Inghilterra vieta ai coloni di superare i monti Allegheny, per evitare
conflitti con gli indigeni (e quindi spese militari). I coloni americani
sostanzialmente se ne infischiano (e i conflitti aumentano)
- L'Inghilterra aumenta le tasse, anche per recuperare un po' le
spese della Guerra dei Sette anni. Lo “Sugar act”, lo “Stamp act”, infine
il “Tea Act”: tasse sentite come troppo alte, decise senza consultare i
coloni, insomma ingiuste.
Il “Tea Boston Party” (la “festa del Tea di Boston”). Per protesta, nel porto di Boston alcuni coloni,
travestiti da indiani, salgono su navi inglesi e scaraventano in mare il Tea.
In tempi recenti (2009) un movimento di estrema destra di grande successo, che contestava il governo e
difendeva il libero mercato, ha ripreso il nome “Tea Party” (stavolta “party” significa “partito”).
Qualcuno ha anche inteso TEA come acronimo di: "Taxed Enough Already" (“già abbastanza tassati”)