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DOMANDE DI RIPASSO

CUTE

1) L’epidermide è costituita da sei strati sul palmo dei piedi e delle mani, cinque sul resto

del corpo. V F

2) Il derma è un tessuto connettivo in grado di svolgere molteplici funzioni,


tra cui quella di sostegno, elasticità, resistenza, nutrizione. V F

3) Il derma contiene fibre nervose, vasi sanguigni ma non vasi linfatici. V F

4) La stratificazione dell’epidermide è dovuta ad un processo di maturazione


del cheratinocita, che da uno strato basale si muove verso lo strato più superficiale
o corneo. In questo cammino, che dura 25/28 giorni, esso cambia funzione e forma. V F

5) Le funzioni dell’ipoderma sono: funzione trofica, meccanica, isolante, plastica. V F

IGIENE E RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO

6) Per sterilizzazione si intende l’eliminazione o inattivazione parziale di qualsiasi forma


vivente. V F

7) La modalità di trasmissione diretta di agenti patogeni consiste nel passaggio,


senza intermediari, degli agenti patogeni dalla sorgente di contaminazione
alla persona suscettibile. V F

8) Alcuni veicoli di trasmissione indiretta di patologie infettive possono essere:


goccioline di saliva nell’aria espirata, altri materiali biologici, acqua, alimenti. V F

9) La disinfezione ad alto livello può sostituire la sterilizzazione in caso lo strumento


non monouso da sterilizzare non possa essere sterilizzato con un’autoclave. V F

10) La modalità di trasmissione indiretta avviene per mezzo degli oggetti o materiali, dell’aria
(diffusione per via aerea), oppure insetti che agiscono da intermediari tra la sorgente
di contaminazione e la persona suscettibile. V F

11) Il rischio chimico è la probabilità di contrarre un ‘infezione o una patologia infettiva


in seguito all’esposizione a materiali o fluidi infetti da agenti patogeni. V F

12) La modalità di trasmissione di agenti patogeni può essere diretta o indiretta. V F

13) Alcune vie di trasmissione indiretta di agenti patogeni possono essere il contatto
sessuale e Il contatto tra cute e/o mucose. V F

14) Le attrezzature non monouso che possono essere inserite in autoclave dovranno essere
pulite, disinfettate e sterilizzate con un'autoclave a vapore idonea per strumenti cavi
e porosi. V F

15) I rifiuti pungenti e taglienti possono essere raccolti in classici contenitori per rifiuti. V F

16) Il lavaggio antisettico delle mani sostituisce l’utilizzo di guanti durante la prestazione. V F

17) L’ uso di dispositivi di protezione individuale impedisce il contatto operatore-cliente


e viceversa, creando una barriera protettiva che previene il rischio di contagio
infettivo. V F

18) gli aghi utilizzati non vanno reincappucciati e devono essere raccolti in un contenitore
rigido con scritto all’esterno “rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo”. V F

19) I prodotti cosmetici possono essere usati anche se scaduti o qualora venga superato
il Periodo post apertura (PAO). V F

20) Le attrezzature monouso sono: gli aghi sterili, le pellicole di rivestimento,


la macchina tatuatrice. V F

21) Gli inchiostri per tatuaggi possono essere sterili e atossici. V F

22) Dopo ogni trattamento sul cliente tutte le attrezzature monouso e i dispositivi
contaminati (carte, pellicole di rivestimento, tappi di inchiostro, ecc) devono venire
rimossi ed eliminati riponendoli in contenitori idonei per i rifiuti. V F

23) Il lavaggio antisettico delle mani con la soluzione battericida si effettua prima e dopo
il contatto con il cliente. V F

24) In caso di clienti affetti da patologie e/o con lesioni cutanee sospette, astenersi
dall'effettuare la prestazione dopo aver consigliato all’utente, nel rispetto della privacy,
di recarsi dal proprio medico. V F

25) La data di scadenza non garantisce la sicurezza e l’efficacia di impiego dei prodotti
correttamente conservati. V F

TATUAGGIO E PIERCING

26) Durante l’attività di tatuaggio, tutte le volte che l'ago penetra nel derma causa
una ferita che allerta il corpo ad attivare il processo infiammatorio. V F

27) I macrofagi fagocitano il pigmento con lo scopo di ripulire il danno infiammatorio. V F

28) La vaccinazione contro l'epatite B non può prevenire il rischio di infezione. V F


29) L'attività di tatuaggio è una pratica che consiste nell'esecuzione di un disegno o segno
permanente sulla pelle mediante l'iniezione di inchiostri nel derma. V F

30) Il cliente, durante le due ore successive al tatuaggio, può rimuovere la protezione
applicata dal tatuatore. V F

31) Inizialmente il pigmento iniettato rimane anche nelle cellule dell'epidermide,


successivamente rimarrà localizzato solo all'interno del derma, nei fibroblasti. V F

32) Il procedimento del tatuaggio è legato all'esposizione del tatuatore e del cliente
a rischi chimici e biologici, tra cui infezioni e reazioni allergiche. V F

33) In base alla Legge della Regione Lazio 3-03- 2021 n.2, in caso di minori il tatuaggio può effettuarsi
solo su minori dai 14 anni in su
ed è obbligatorio il consenso di entrambi i genitori. V F

34) Durante l’attività di tatuaggio, ad ogni puntura la macchinetta inietta minuscole gocce
di inchiostro sottopelle, senza provocare ferite nel derma. V F

35) I fibroblasti vengono a contatto con il pigmento ma non lo fagocitano. V F

36) Il cliente dovrà effettuare la pulizia del tatuaggio, o della zona del corpo che
ospita il piercing, con mani adeguatamente pulite. V F

37) L'esecuzione del piercing al lobo sui minori di 14 anni può avvenire senza il consenso
informato dei genitori. V F

38) Il modulo del consenso informato si deve presentare solamente in caso il cliente
sia minorenne. V F

39) Il piercing consiste nella perforazione di una zona del corpo per introdurvi,
a scopo decorativo, un monile (gioiello) di grandezza e forma varie. V F

40) La riparazione tissutale dopo l'inserimento di un piercing è rappresentata da momenti


distinti durante il processo di guarigione ed è caratterizzata di tre fasi:
infiammatoria, proliferativa, di maturazione. V F

41) È consentita l'iniezione di sostanze anestetiche al cliente da parte del tatuatore. V F

42) In caso di un nevo non sospetto, si può tatuare sopra il nevo stesso. V F

INFIAMMAZIONE
43) L'infiammazione è una forma di difesa da parte del nostro organismo verso stimoli
avversi di natura irritante, infettiva o allergica. V F

44) I sintomi tipici dell'infiammazione sono: aumento della temperatura corporea nella zona
interessata, gonfiore, arrossamento, ipersensibilità e dolore. V F

45) Tipici sintomi infiammatori di una patologia infettiva sono: rossore, gonfiore, dolore
con o senza secrezione purulenta, aumento della temperatura locale. V F

LESIONI ELEMENTARI
46) Le lesioni elementari secondarie rappresentano l'espressione iniziale della patologia,
come ad esempio vescicole e bolle. V F

47) La vescicola è una raccolta circoscritta di sangue all'interno del derma e caratterizza
gli eczemi. V F

48) Le lesioni elementari cutanee rappresentano l'espressione morfologica della risposta


cutanea ad uno stimolo patogeno. V F

49) L'eritema è un'alterazione del colore della cute, che diventa rosso violacea. È una lesione
caratteristica delle malattie esantematiche infettive. V F

CONTROINDICAZIONI

50) Le controindicazioni dermatologiche a tatuaggi e piercing sono: dermatiti croniche,


temporanee, patologie tumorali, infettive e sistemiche, disturbi della coagulazione e
immunosoppressione. V F

51) La psoriasi è una malattia infiammatoria infettiva e contagiosa, che si presenta


generalmente con lesioni dall'aspetto squamoso bianco-argenteo. V F

52) Una tipica reazione allergica ad un pigmento contenuto nell'inchiostro da tatuaggi


è caratterizzata da rossore, gonfiore e presenza di aree escoriate e crostose. V F

53) Un esempio di patologia dermatologica temporanea è la dermatite atopica. V F

54) Il melanoma è un tumore maligno che origina dal melanocita. V F

55) I nevi sono delle neoformazioni (tumori benigni) dovute ad accumulo di cheratina. V F

56) La psoriasi in genere si localizza in corrispondenza di gomiti, ginocchia, cuoio capelluto,


mani e parte lombare della schiena. V F
57) La dermatite atopica migliora in inverno e in primavera. V F

58) La dermatite atopica si manifesta sotto forma di eczema nelle pieghe degli arti, al viso,
collo e torace. V F

59) Il Lichen Ruber Planus è una malattia a carattere non infiammatorio, che si presenta
in genere alle estremità degli arti con papule violacee pruriginose. V F

60) La dermatite atopica è una malattia cronica della pelle associata ad altre patologie atopiche
come rinite allergica, asma, orticaria. V F

61) Gli agenti causali della dermatite allergica da contatto sono sostanze chimiche dal potere
allergizzante che, penetrando nell'epidermide, scatenano una reazione immunitaria

in soggetti Ipersensibili a quelle sostanze. V F

62) Le lesioni tipiche della dermatite allergica da contatto sono macule eritematose
e vescicole pruriginose. V F

63) La pediculosi è una parassitosi data da un fungo, che può colpire soprattutto capo
e pube ma può essere estesa al corpo. V F

COMPLICANZE IMMEDIATE E TARDIVE

64) Il granuloma da corpo estraneo è una complicanza tardiva post tatuaggio/piercing


causata dal tentativo, da parte del corpo, di eliminare materiale ritenuto estraneo.
È una reazione che non coinvolge il sistema immunitario. V F

65) Le complicanze cutanee tardive delle pratiche di tatuaggio e piercing possono essere:
reazioni allergiche, granulomi da corpo estraneo, cheloidi, migrazione del pigmento. V F

66) La cicatrice è il risultato finale del processo di guarigione della pelle in seguito
ad una lesione. V F

67) La guarigione di una cicatrice avviene in breve tempo. V F

68) Il cheloide è un tipo di cicatrice anomala che tende a rialzarsi e oltrepassa


i margini della ferita. V F

69) Non vi è predisposizione a formare cheloidi. V F

70) La fase di cicatrizzazione è legata ad un processo di eccessiva proliferazione dapprima


nell'epidermide colpita e poi nel derma sottostante. V F

71) Reazioni allergiche ad un composto dell’inchiostro da tatuaggio (es. un tipo di pigmento)


o del piercing (nichel, Ag, Au) possono comparire dopo settimane o addirittura anni. V F
72) Una tipica reazione allergica a nichel, Ag o Au è caratterizzata da rossore, gonfiore,
prurito e formazione di vescicole nella zona del foro. V F

SHOCK ANAFILATTICO
73) Lo shock anafilattico è causato dall’ attivazione delle piastrine verso gli allergeni. V F

74) Un soggetto che in passato ha manifestato una blanda reazione ad un allergene può
comunque andare in shock anafilattico durante una successiva esposizione
a quell'allergene. V F

75) Possibili sintomi di uno shock anafilattico sono: orticaria, senso di calore e gonfiore,
tosse, senso di restringimento della gola, vertigini, debolezza. V F

76) I sintomi dello shock anafilattico possono manifestarsi entro pochi minuti, o in rari casi
dopo più di mezzora, dall'esposizione all'allergene. V F

INFEZIONI VIRALI E DIABETE


77) Possibili infezioni virali sono: epatiti virali di tipo B e C, Verruche, HIV. V F

78) Le epatiti virali raggruppano diverse infezioni che colpiscono il cuore. V F

79) Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di bassi livelli di glucosio
nel sangue. V F

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