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INFERMIERISTICA PREVENTIVA

a.a. 2019-2020

Docente: Ferragni Stefania


Coord. Inf. U.O. Ortopedia e Traumatologia
ASST Cremona
INFEZIONI CORRELATE ALLE PRATICHE
ASSISTENZIALI (I.C.P.A.)

INFEZIONI OSPEDALIERE: o nosocomiali sono quelle insorte nel


corso del ricovero ospedaliero (generalmente dopo almeno 48
ore dal rivovero) che non erano manifeste clinicamente o in
incubazione all’ammissione, oppure quelle che si presentano
dopo la dimissione se I microrganismi responsabili si ritengono
acquisiti nel corso del ricovero

INFEZIONI COMUNITARIE: sono quelle infezioni già clinicamente


manifeste o in incubazione al momento del ricovero

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INFEZIONI CORRELATE ALLE PRATICHE
ASSISTENZIALI (I.C.P.A.)

CIRCOLARE N°52 del 20 dicembre 1985


● Definisce cos’è un’infezione ospedaliera
● Sorveglianza del fenomeno
● Educazione e formazione del personale
● Principali microrganismi responsabili delle infezioni
●E’ istituito il comitato per la lotta contro le infezioni
ospedaliere
●Garanzia dell’applicazione delle misure di isolamento e di
controllo

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CIRCOLARE N°8 del 30 gennaio 1988


●Vengono elencati I criteri per la diagnosi delle principali
infezioni ospedaliere ed individuati I sistemi di sorveglianza
● Raccolta delle informazioni tramite le schede di rilevazione
● Identificazione delle principali infezioni:
1) delle vie urinarie
2) delle basse vie repiratorie
3) delle ferite
4) batteriemie e infezioni sistemiche

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INFEZIONE DELLE VIE URINARIE (IVU)


presenza di urinocoltura con carica batterica > 100.000
batteri/ml o con urinocoltura negatica, ma con presenza di segni
clinici evidenti quali:
● Piuria o batteri nel sedimento urinario
● Febbre con brivido
● Pz già in terapia antibiotica
Viene considerata ospedaliera ospedaliera

quando il paziente presenta urinocoltura o


esame urine negativo al momento del ricovero


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INFEZIONE DELLA FERITA CHIRURGICA (ISC)


Presenza di essudato purulento dalla ferita o inassenza di
questo ci deve essere la presenza di questi segni clinici:
● Febbre
● Flogosi, deiescenza dei margini, eritema
● Coltura positiva del materiale prelevato
dalla ferita

Viene considerata ospedaliera quando


fa seguito ad un intervento chirurgico


o in caso di ferita traumatica I segni clinici


6●insorgono dopo 48 ore dal ricovero


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INFEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE (IVR)


presenza di rx torace positivo, espettorato purulento o segni
clinici evidenti quali:
● Febbre
● Dolore pleurico
● Tosse
Viene considerata ospedaliera quando c’è la presenza di un rx

del torace positivo dopo una negativo all’ingresso, o in assenza


quando compare un’espettorato purulento o un rx torace
positivo dopo 48 ore dal ricovero

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INFEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE (IVR)

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BATTERIEMIA O INFEZIONE SISTEMICA


Deve esserci la presenza di una o due emocolture positive se è
stato isolato un probabile contaminante cutaneo
Viene considerata ospedaliera quando c’è la presenza di una
emocoltura positiva effettuata 48 ore dopo il ricovero e in
assenza di sintomatologia setticemica oppure l’isolamento di un
germe differente da quello di normale contaminazione cutanea

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Le infezioni ospedaliere sono tra I principali indicatori di qualità


dell’assistenza. Evidenziano “errori assistenziali” spesso
misconosciuti o sottovalutati. Le epidemie di infezioni sono
spesso attribuibili ad errori nelle pratiche assistenziali e sono
quindi, per definizione, prevenibili. Una elevata frequenza di
infezioni nosocomiali è indice di scarsa qualità del servizio
sanitario erogato, genera costi evitabili e rappresentano una
delle maggiori cause di morbilità e di mortalità

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ORIGINE
●ENDOGENA PRIMARIA: flora batterica già presente nel paziente
(Escherichia coli, Streptococcus pneumoniae, ...)
●ENDOGENA SECONDARIA: microrganismo che viene da un’altra
zona del corpo del paziente (Klebsiella, Acinetobacter, ...)
●ESOGENA: microrganismi provenienti dall’ambiente esterno
(Staphylococcus, ...)

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PRINCIPALI LOCALIZZAZIONI
infezione delle vie urinarie (IVU) 42%
infezioni del sito chirurgico (ISC) 24%
infezioni delle vie repiratorie (IVR) 11%
batteriemie 5%
EZIOLOGIA
IVU --→ E. Coli
ISC --→ St. Aureus
IVR --→ Ps. Aeruginosa
Batt. --→ St. Coagulasi negativo
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Data l’importanza e l’impatto del problema, nel 1980 I CDC di


Atlanta hanno emanato le Raccomandazioni Universali che sono
una serie di misure da adottare nella pratica quotidiana e sono
basate su tre livelli di efficacia
Categoria 1= misure vivamente raccomandate perchè basate su
studi clinici controllati che ne dimostrano l’efficacia (1A, 1B, 1C,
...)
Categoria 2= misure moderatamente raccomandate, sono
sostenute da studi clinici che ne dimostrano la loro validità, ma
sono condotti in istituzioni che potrebbero non essere
rappresentativi per gli altri ospedali

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Categoria 3= misure scarsamente raccomandate, sono indicate


da alcuni ricercatori, autorità o organizzazioni, ma mancano di
dati sufficienti o basi teoriche adeguate a sostegno
assenza di raccomandazioni= pratiche per le quali non esistono
sufficienti evidenze scientifiche o consenso sulla loro pratica e
sul loro utilizzo

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INFEZIONE DELLE VIE URINARIE: RACCOMANDAZIONI


●Il catetere deve essere manipolato da persone che conoscono
la tecnica corretta di inserimento e mantenimento asettico (cat.
1)
●I cateteri devono essere inseriti solo quando necessari e lasciati
in situ per il tempo strettamente necessario (cat.1)
●Le mani devono essere lavate immediatamente prima e dopo
ogni volta che venga manipolata l’area interna al catetere o il
catetere stesso (cat. 1)
●I cateteri devono essere inseriti impiegando tecniche asettiche
e materiale sterile (cat. 1)

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Per rendere minimo il trauma devono essere impiegati cateteri
il più sottili possibili (cat.2)
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INFEZIONE DELLE VIE URINARIE: RACCOMANDAZIONI


●Il sistema di drenaggio deve essere mantenuto continuamente
chiuso e sterile (cat.1)
● Prelevare asetticamente I campioni di urina (cat. 1)
●l’irrigazione deve essere evitata, a meno che non siano
probabili fenomeni di ostruzione (cat.2)
●Il flusso urinario non deve mai essere fermato da ostruzioni sul
sistema di raccolta (cat.1)
●Tenere le sacche di raccolta sempre sotto il livello della vescica
(cat. 1)
● I cateteri non devono essere sostituiti ad intervalli fissati
arbitrariamente (cat.2)
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INFEZIONE DEL SITO CHIRURGICO: INTERVENTI PULITI (1-5%)


Vengono definiti tali quegli interventi eseguiti in elezione, chiusi
in prima istanza, non drenati o con drenaggi chiusi, che non
interessano processi infiammatori (ascessi, raccolte purulente),
dove c’è il mantenimento delle manovre asettiche e non
vengono interessati l’apparato respiratorio, gastroenterico, o
genito urinario

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INFEZIONE DEL SITO CHIRURGICO: INTERVENTI PULITI


CONTAMINATI (3-11%)
Sono interventi eseguiti sull’apparato respiratorio,
gastroenterico o genito urinario, non devono essere presenti
segni di infezione, c’è la presenza di un drenaggio meccanico-
funzionale e vi è una interruzione di breve entità delle procedure
asettiche

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INFEZIONE DEL SITO CHIRURGICO: INTERVENTI CONTAMINATI


(10-17%)
Sono interventi secondari a traumi recenti, spesso con ferite
aperte , può esserci la presenza di un processo infiammatorio
acuto, ma non purulento, c’è una contaminazione spesso dovuta
allo spandimento di materiale gastrointestinale e vi è una
importante interruzione delle procedure asettiche

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INFEZIONE DEL SITO CHIRURGICO: INTERVENTI SPORCHI (>27%)


Vengono eseguiti a seguito di traumi e in presenza di tessuto
devitalizzato, corpi estranei, contaminazione fecale, ferite
sporche o di vecchia data, in presenza di perforazione di visceri o
per processi infiammatori acuti purulenti

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INFEZIONE DEL SITO CHIRURGICO: RACCOMANDAZIONI


●Se l’intervento è selettivo tutte le infezioni batteriche presenti
devono essere trattate e controllate prima dell’esecuzione
dell’intervento stesso (cat.1)
●Il paziente deve fare un lungo bagno con sapone antisettico la
sera prima dell’intervento (cat. 3)
● Deve essere prevista una breve degenza pre-operatoria (cat.2)
●Evitare la rimozione dei peli o se necessario eseguirla appena
prima dell’intervento chirurgico (cat.2)

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INFEZIONE DEL SITO CHIRURGICO: RACCOMANDAZIONI


●Chiunque entri in camera operatoria deve indossare per tutto il
tempo mascherina ad alta filtrazione e copricapo (cat.1)
●L’eqipe chirurgica deve eseguire il lavaggio chirurgico delle
mani, deve indossare camici e guanti sterili (cat. 1)
●Tutte le porte della sala operatoria devono essere tenute
chiuso e il numero di persone presenti deve essere il minimo
(cat.2)
●La sala operatoria deve essere pulita tra un intervento e l’altro
(cat.2)
● Il personale deve lavarsi le mani prima e dopo il contatto con
una ferita chirurgica e indossare guanti sterili o la tecnica ‘no
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touch’ (cat.1)
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INFEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE: RACCOMANDAZIONI


● I pazienti che devono essere sottoposti ad anestesia per
intervento chirugico, sia esso addominale, toracico o altro,
devonoe essere educati e trattati in fase pre e post operatoria al
fine di evitare complicanze polmonari (cat.1)
●L’educazione deve essere finalizzata ad incoraggiare colpi di
tosse frequenti, respirazioni profonde e se possibile
movimentazione precoce (cat.1)
●Le mani devono essere lavate dopo ogni contatto con le
secrezioni broncopolmonari (cat.1)
● Negli umidificatori devono essere utilizzati liquidi sterili (cat.1)
●L’acqua di condensa deve essere eliminata e non deve essere
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permesso il drenaggio retrogrado (cat.1)
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INFEZIONE DELLE VIE RESPIRATORIE: RACCOMANDAZIONI


●I tubi e tutte le maschere usate devono essere cambiate tra un
paziente e l’altro (cat.1)
●I circuiti respiratori devono essere sostituiti di routine ogni 24
ore con circuiti sterilizzati o disinfettati (cat.2)
●L’aspirazione deve essere eseguita con tecnica asettica o
indossando guanti su entrambe le mani (cat.1)
●Deve essere utilizzato un catetere sterile per ciascuna
aspirazione (cat.1)

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BATTERIEMIE
Le infezioni associate alla terapia endovenosa sono
rappresentate da infezioni dovute alla contaminazione
dell’accesso venoso, del sito di inserzione della cannula e da
infezioni dovute alla contaminazione dei liquidi di infusione
I fattori di rischio sono:
- la suscettibilità del paziente
- il metodo di inserimento
- la durata e lo scopo dell’incanulamento

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BATTERIEMIE: RACCOMANDAZIONI
●La terapia endovenosa deve essere utilizzata solo per
indicazioni terapeutiche e diagnostiche ben definite (cat.1)
●Il sito di inserzione deve essere coperto con medicazione sterile
(cat.1)
●Il sito di inserzione di un catetere periferico deve essere
medicato e sostituito il device ogni 48-72 ore (cat.1)
●Le cannule centrali devono essere inserite con tecnica asettica
e attrezzature sterili e devono essere rimosse quando non più
necessarie (cat.1)
● I cateteri con ingresso in giugulare e in succlavia non devono
essere sostituiti di routine (cat.1)
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BATTERIEMIE: RACCOMANDAZIONI
●I deflussori del set di infusione devono essere sostituiti di
routine ogni 48 ore, mentre quelli per l’infusione di sostanze
alimentari vanno sostituiti ogni 24-48 ore (cat.1)
●I deflussori devono essere sostituiti dopo l’infusione di sangue,
derivati del sangue o infusioni lipidiche (cat.3)
●I campioni di sangue non devono mai essere prelevati dai tubi
di somministrazione endovenosa (cat.2)
●Il personale deve lavarsi le mani prima di preparare le soluzioni
per la somministrazione parenterale (cat.1)

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BATTERIEMIE: RACCOMANDAZIONI
●Su ogni contenitore di liquidi da infusione si deve riportare ogni
sostanza aggiunta e il dosaggio(cat.1)
●Tutte le soluzioni preparate devono essere impiegate entro 6
ore dalla preparazione (cat.2)
●Una volta iniziate tutte le soluzioni parenterali devono essere
completate entro 24 ore (cat.1)
●Una volta iniziate le emulsioni di lipidi devono essere usate
entro 12 ore (cat.1)

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MA COME PREVENIRE LE INFEZIONI OSPEDALIERE?


● Interventi sulla pratica clinica:
●- stilare protocolli terapeutico-assistenziali basati sulle linee
guida nazionali ed internazionali
●- controllare l’uso di antibiotici e di tutte le sostanze
antimicrobiche secondo protocollo razionale
●- razionalizzare l’uso di sangue ed emoderivati favorendo il
recupero intraoperatorio e le autotrasfusioni

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● Attuazione di protocolli relativi a:


- disinfezione, disinfestazione e sterilizzazione di ambienti e

materiali
- sistema di smaltimento dei rifiuti, modalità di raccolta della

biancheria
●- qualità dell’aria e degli impianti di condizionamento
- modalità di preparazione, conservazione e uso dei

disinfettanti

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● Promozione di comportamenti corretti e formazione:


●- promuovere comportamenti adeguati del personale
all’adesione al lavaggio delle mani
●- promuovere comportamenti adeguati nei pazienti e nei
visitatori, con il rispetto delle norme di comportamento da
adottare e l’adesione alle severe restrizioni all’accesso dei
bambini e dei soggetti a rischio
●- informazione e formazione permanente di tutto il personale

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● Interventi di tipo organizzativo:


- istituire un sistema di sorveglianza e una procedura di notifica

delle infezioni ospedaliere


●- ridurre la durata della degenza, eliminando le degenze
ingiustificate
●- controllare infortuni e malattie del personale
- avere un adeguato rapporto numerico tra degenti e personale

di assistenza

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COMITATO PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE


(C.I.O.)
● Sorveglianza epidemiologica
●Pianificazione e gestione di programmi di formazione,
prevenzione e controllo su pazienti, personale, ambiente e
visitatori
● Valutazione dell’efficacia delle politiche di intervento attuate

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